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Addì 30 maggio 2024
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.
Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!».
Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!».
E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.
Marco 10,46-52
Gesù, abbi pietà di me (30 maggio 2024)
Shh, ascoltate
Non sentite nulla?
Fate silenzio ed ascoltate, non sentite un lamento, una richiesta di aiuto?
Forse no
Forse siete troppo impegnati con il lavoro, con le giornate al mare; forse siete troppo presi dagli amici, dalle cene fuori; forse siete troppo distratti dai soldi e dalla carriera; forse avete occhi solo per la bellezza maschile e femminile ed ai piaceri della carne.
Fermatevi un attimo ed ascoltate
Camminate in gruppo nel bosco, parlate tra voi, ridete e scherzate, ma se vi isolate per un momento lasciando che i vostri amici si allontanino, e tendete l'orecchio, allora capterete tutti i rumori del bosco che fino a quel momento vi erano sfuggiti.
Nella vita di tutti i giorni ci sono centinaia di persone vicino a voi che chiedono aiuto.
Bambini che crescono in quartieri malfamati.
Bambini denutriti, maltrattati, abusati.
Donne sole, in difficoltà nel dare da mangiare al proprio figlio.
Sembra impossibile che nella stessa città ci siano persone che spendono cinquanta euro per cenare al ristorante, e Bambini che rovistano nella spazzatura per cibarsi.
Sembra impossibile che nella stessa città ci siano persone che si vestano con le firme più costose, e Bambini che indossano gli abiti smessi e logori dei Bimbi più ricchi.
Sembra impossibile che nella stessa città ci siano persone che vivono in ville e apartamenti di lusso, e famiglie costrette a dormire in macchina o in alloggi di fortuna.
Come dite?
E' sempre stato così?
E vi pare giusto?!
Non credete sia arrivato il momento di cambiare le cose?
Quando si inizia a contare si comincia da uno.
Cominciate voi ad ascoltare i lamenti delle persone e provate a dar loro qualcosa di vostro, rinunciate ad una parte di voi, del vostro tempo, dei vostri soldi, dei vostri vestiti più belli e alla moda per accogliere, sostenere, nutrire, vestire un Bambino.
Cosa ne ricaverete?
Forse niente, ma avrete fatto la cosa giusta, avrete fatto la differenza per qualcuno, avrete dato il buon esempio affinché il numero due cominci a contare insieme a voi
#bambini #amicidellazizzi #strada #povertà #miseria #aiuto
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Addì 31 maggio 2024
In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.
E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».
Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Luca 1,39-56
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente (31 maggio 2024)
Grazie per il Rosa
Ci lamentiamo per il caldo, per il freddo, per il mal di denti, perché un amico non ci ha telefonato, per un posteggio non trovato, per un vicino di casa rumoroso, e per tanto altro ancora.
Ci lamentiamo e spesso ci arrabbiamo al punto da far pesare al mondo queste inezie lasciando che condizionino la nostra vite e le nostre scelte.
Eppure abbiamo così tanto di cui ringraziare.
Pensate in positivo
Di cosa potete ringraziare Dio, o la vita se preferite?
Io ringrazio per la salute che in tanti anni ho sempre avuto
Ringrazio per aver avuto una famiglia sana e accudente
Ringrazio per aver avuto una mamma che mi ha insegnato tanti valori
Ringrazio per la gioia di poter respirare, correre, vedere, sentire
Ringrazio per i bellissimi panorami di cui godo ogni volta che guardo la natura
Ringrazio per i tanti bimbi che il Signore ci ha affidato
Ringrazio di tutti gli amici che mi sono vicini
E ringrazio per altre mille e mille situazioni
La vita non è facile per nessuno, ognuno ha i suoi problemi, sofferenze, mancanze, delusioni, ma dobbiamo andare avanti guardando a ciò che di bello ci è stato donato.
Non va bene il rapporto con una persona perché lo avremmo voluto diverso?
Ringraziamo per la parte buona di quel rapporto
Non va bene con nostro figlio perché è ribelle?
Ringraziamo perché poteva essere un drogato
Non va bene nel lavoro perché il nostro capo è insopportabile?
Ringraziamo perché almeno noi un lavoro lo abbiamo
Non piangiamo per la parte grigia del mondo, ringraziamo per la parte rosa che ci è stata donata
E quando tutto sarà sempre più nero, ringraziamo per quello che di bello abbiamo avuto sino a quel giorno, e ringraziamo per quel mondo totalmente in rosa che dopo questa vita terrena ci aspetterà
#bambini #amicidellazizzi
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Grazie di tutto
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Addì 1 giugno 2024
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farlo?».
Ma Gesù disse loro: «Vi farò anch'io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio.
Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».
Ed essi discutevano tra sé dicendo: «Se rispondiamo "dal cielo", dirà: Perché allora non gli avete creduto?
Diciamo dunque "dagli uomini"?». Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta.
Allora diedero a Gesù questa risposta: «Non sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Marco 11,27-33
Però temevano la folla (...) «Non sappiamo» (1 giugno 2024)
Diciamo anche "no"
Quante volte avete chiesto ad un politico, ad un sindaco, ad un assessore un'informazione, un piacere, un interessamento e non avete ricevuto risposta?
A me è successo molto spesso.
In molti, non solo i politici, preferiscono non rispondere quando la risposta che dovrebbero dare può non piacere al proprio interlocutore.
Si chiama falsità. E' meglio un no, seppur motivato, piuttosto che il silenzio. E se questo dovesse portare a perdere l'approvazione di quella persona, pazienza. Per un politico questo vuol dire perdita di voti, ma quanto ci guadagnerebbe in termini di correttezza?
Ricordo che incontrai un giorno il Sig. **** in Parlamento (non faccio nomi non certo per timore, ma perché il fatto sia visto come tale e non porti alla protezione di un partito o alla sua condanna) e gli chiesi di interessarsi di una questione dell'Associazione. Fu ben felice di dirmi si, mi fece grandi sorrisi complimentandosi per la nostra mission e mi diede il numero di cellulare affinché lo chiamassi con calma per spiegargli la situazione nel dettaglio.
Ero contento di aver trovato finalmente un politico pronto ad interessarsi ai nostri problemi.
Il giorno dopo provai a telefonare, e poi ancora nei giorni seguenti, ed ancora, ed ancora. Alla fine mi rispose una signora dicendomi che il Sig. ***** era occupato. Ho spiegato la situazione, che era stato lui a darmi il celluare e a dirmi di richiamarlo. Ho chiesto che mi ricontattasse.
Il tutto è finito così.
Lui non ha richiamato, non ha più risposto al telefono, non ha risposto alle mail.
Capisco che un politico sia impegnato, specie al suo alto livello, ma non c'era bisogno di dirmi di richiamarlo, poteva semplicemente dirmi "non posso interessarmi al vostro problema" ed avrei capito. Mi ha fatto perdere tempo correndo dietro ad una speranza per la risoluzione di una situazione. E tutto per non dirmi di no, probabilmente anche perchè ero accompagnato da una giornalista.
Rivoluzione è anche questo: avere il coraggio di dire "no"
#bambini #amicidellazizzi #no #partiti #politici
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Impariamo a dire no ai nostri figli
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Addì 2 giugno 2024
Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, gia pronta; là preparate per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua.
Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo».
Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti.
E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti.
In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio».
E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
Marco 14,12-16.22-26
Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti (2 giugno 2024)
Presente!
Nella nostra storia molti sono morti per darci un paese democratico, libertà di parola, libertà da qualsiasi dittatura.
E chi non è morto ha sacrificato la propria vita per dare oggi a noi un dono così grande.
Un sacrificio non cercato, non voluto, ma i tempi lo richiedevano ed in molti hanno gridato "PRESENTE" ed hanno combattuto per la libertà dei loro figli, nostri genitori e nonni.
E' grazie a loro se oggi possiamo permetterci ci camminare da persone libere diversamente da quanto avviene in tanti paesi del mondo dove ti arrestano, torturano, uccidono se osi dire qualcosa contro il governo.
Oggi sono richiesti altrettanti sacrifici, ma sono in pochissimi quelli che alzano la mano dicendo "PRESENTE".
Non c'è il desiderio di pensare agli altri, talvolta nemmeno ai propri figli e, quando lo si fa, è sempre per l'attimo fungente, sempre guardando all'aspetto materiale: ti compro questo affinché tu sia felice.
Oggi non cadono le bombe sulle nostre case, non c'è un duce che ci dice cosa dobbiamo pensare e come vestirsi, non c'è un imbianchino che getta nel forno crematorio chi non gli piace, ma ci sono tantissime situazioni che sono come bombe sileziose, che esplodono senza far rumore.
Se un bambino viene violentato, non si dice per tutelarne la privacy. Giusto.
Se un bambino vive in una situazione familiare dove viene picchiato, maltrattato, non accudito, non si dice per tutelarne la privacy. Giusto.
Se milioni di bambini, almeno 5 milioni, vivono in quartieri malfamati dove respirano ogni giorno droga e violenza, non si dice per tutelarne la privacy. Giusto.
Ma queste bombe di cui non si parla cadono ogni giorno vicino a noi e le schegge colpiscono anche i nostri figli perché un bambino maltrattato oggi sarà domani quasi certamente un adulto maltrattante, violento, pedofilo, delinquente.
Dobbiamo alzare il braccio e dire "PRESENTE".
Dobbiamo sacrificare parte della nostra vita, versando il nostro sangue, per costruire un'Italia migliore, per dare un futuro degno di questo nome ai nostri figli e nipoti.
Dobbiamo rimboccarci le maniche ed aiutare questi Bambini a divenire adulti sereni e con buoni principi.
Come?
Ci furono partigiani che imbracciarono il fucile e andarono in prima linea.
Ci furono le loro mogli che procuravano loro il cibo.
Ci furono gli intellettuali che tessero alleanze.
Anche noi oggi possiamo essere come i partigiani: andare in prima linea, versando sangue e sudore per accogliere tanti Bambini
Anche noi oggi possiamo essere come le mogli dei partigiani: sostenere economicamente e con il volontariato chi si adopera per i Bambini
Anche noi oggi possiamo essere come gli intellettuali: aiutare chi si occupa di Bambini ad organizzare eventi, propagandare l'affido, far conoscere certe realtà nascoste mostrando i danni incredibili che tante bombe silenziose ogni giorno provocano nei Bambini, futuro della nostra società
#bambini #amicidellazizzi #affidamento #affido
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Bombe silenziose
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Addì 3 giugno 2024
In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]: «Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano.
A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna.
Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote.
Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti.
Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio!
Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l'erede; su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra.
E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri.
Non avete forse letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri»?
Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono.
Marco 12,1-12
La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo (3 giugno 2024)
Buttate via gli occhialetti 3D
Se dovete misurare un mobile per vedere se vi entra nella stanza cosa adoperate?
Userete il metro, ovviamente.
Ma cosa è il metro?
E' l'unità di misura della lunghezza secondo il "SI" (Sistema internazionale di unità di misura).
Qundi quando misurate un armadio utilizzate una convenzione e su quella vi basate per dire quanto sia lungo o largo o profondo.
Se vedete una persona per la strada, cosciamente o incosciamete già decidete se vi piace o meno.
Ogni vostra "misurazione di una persona" deriva dal vostro gusto personale?
No, deriva dallo "SVI" (Sistema globale di valutazione dell'individuo).
Pensate davvero che il gusto personale sia vostro?
Ogni gusto è condizionato da usi e costumi del tempo e della popolazione.
Se infatti oggi vedeste andare in giro qualcuno con parruccone, abiti all'amazzone, spolverina o andrienne in voga nel '700 lo prendereste in giro, mentre 300 anni fa vi sarebbe piaciuto.
Se doveste pensare di mangiare cavallette o formiche, molti di voi rabbrividerebbero, eppure in alcuni paesi asiatici sono considerati cibo buono e nutriente.
Quindi misurate le persone secondo certi canoni imposti dalla società
Ed è così che il povero, il trasandato, l'ineducato, quello dai modi rozzi è considerato dai più "feccia" da tenere a distanza, mentre quello ben vestito, pettinato, curato, dai modi gentili e garbati è considerato affascinante e degno di fiducia.
Eppure quante volte quest'ultimo ha truffato, raggirato, imbonito, vi ha fatto false promesse o raccontato bugie?
Più di una volta, anche da un sacerdote, mi sono sentito dire "lasciali perdere questi Bimbi, tanto sono figli di ..., sono la feccia della società, e feccia resteranno".
Il mio metro per misurare i Bambini non è il conto in banca dei genitori, la casa dove vivono, i vestiti che indossano, la posizione della famiglia nella società.
La mia valutazione si basa sul sorriso, sulla capacità di ringraziare per ogni cosa, sull'entusiasmo per un vestito usato regalato loro, sulla solidarietà, sulla capacità di dialogo, sul desiderio di stare insieme.
I miei Bimbi sono migliori di moltissimi Bimbi delle cosiddette "buone famiglie".
Cambiate metro di valutazione, toglietevi gli occhialletti 3D che vi hanno imposto di indossare, andate al di là delle apparenze e scoprirete un mondo reale, scoprirete la bellezza vera delle persone.
#bambini #amicidellazizzi #metro #valutazione
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Al di là delle apparenze
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Addì 4 giugno 2024
In quel tempo, i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono a Gesù alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso.
E venuti, quelli gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. E' lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda».
Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare».
Gesù disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». E rimasero ammirati di lui.
Marco 12,13-17
Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio (4 giugno 2024)
Vittorie da campioni
Sinner vince, e tutti lo osannano, giustamente.
Leclerc su Ferrari vince, e tutti lo osannano, giustamente.
Bagnaia su Ducati vince, e tutti lo osannano, giustamente.
Perché vincono?
Per l'impegno, la costanza, il carattere, l'allenamento.
Si, certo, ma perché vincono?
Perché sono nati con un fisico sano, con due gambe, due braccia, i neuroni giusti al posto giusto.
E allora, perché vincono?
Perché Dio (chiamatelo destino o vita il succo non cambia) ha voluto donar loro i giusti attributi.
Loro sono stati meravigliosamente bravi a trarne profitto: hanno ricevuto da Dio un credito e lo hanno investito nel miglior modo possibile.
Se un imprenditore alle prima armi, va in banca e gli viene concesso un prestito che investe nel migiore dei modi, creando un'azienda florida e vincente, avrà il dovere di restituire, con gli interessi, quel credito che gli ha permesso di salire in vetta al mondo.
Anche noi dobbiamo fare così.
Ognuno di noi, chi più e chi meno, ha ricevuto doni ed attributi non per merito, ma per nascita, come dono di Dio (o della vita se preferite) senza alcun merito: un credito vero e proprio, e come tale deve essere onorato, restituito, pagato con gli interessi.
Quando sfondiamo nel mondo del lavoro, quando siamo amati dagli amici, quando il conto in banca è più che in attivo, ricordiamoci che il merito non è solo nostro, ma anche e soprattutto della banca (Dio) che ha creduto in noi, che ci ha fatto credito.
Arriva un momento in cui si deve restituire il prestito, condividendo la nostra ricchezza, non solo economica, con chi ha avuto meno di noi.
Non dimenticatevene perché un giorno la banca potrebbe pignorarvi quanto avete guadagnato grazie al suo credito.
#bambini #amicidellazizzi #banca #credito #sinner #bagnaia #leclerc #ferrari #debito #sport
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Dobbiamo restituire il credito ricevuto con gli interessi
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Addì 5 giugno 2024
In quel tempo, vennero a Gesù dei sadducei, i quali dicono che non c'è risurrezione, e lo interrogarono dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello.
C'erano sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza; allora la prese il secondo, ma morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna.
Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l'hanno avuta come moglie».
Rispose loro Gesù: «Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio?
Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli.
A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe?
Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore».
Marco 12,18-27
Non è un Dio dei morti ma dei viventi (5 giugno 2024)
La via da seguire
Quante volte da ragazzo mi sentivo dire dai miei amici, ed oggi ancor di più tra i giovani, "ma cosa ci vai a fare in chiesa", oppure "sei uno scemo perché parli con un amico immaginario".
In molti pensano che Dio non esista, che sia un'invenzione della Chiesa per dominare sugli uomini, oppure una forma di superstizione.
In molti pensano di poter fare a meno del Signore, ma quando poi si trovano nel momento del bisogno alzano gli occhi al cielo e pregano, magari di nascosto per non farsi sentire, quasi fosse una vergogna credere.
Ciò che non si vede non è detto che non esista.
Lo potete vedere il vento? No, eppure abbiamo la prova tangibile della sua esistenza.
E l'aria? Gli odori? L'intelletto?
Quindi già chi dice "non lo vedo, ergo non esiste" è già in errore e fa una forzatura nel ragionamento.
Ma Il Signore c'è perché si può vedere ogni giorno, toccare in ogni istante, abbracciare ogni minuto.
Gesù non è un Dio dei morti, ma dei viventi, come ci ricorda nel Vangelo.
Un Dio vivo in mezzo a noi,
vivo nel povero che stende la mano fuori da quel negozio dove abbiamo speso centinaia di euro e non abbiamo pochi centesimi da donare,
vivo in quel bambino che ogni giorno riceve percosse e abusi e chiede solo un po' di amore, e che noi lasciamo fuori dalla porta di casa per non togliere qualcosa alla nostra vita o a quella di nostro figlio,
vivo nell'ostia consacrata che ogni giorno un esercito di sacerdoti, spesso a rischio anche della propria vita, distribuiscono a quei pochi che entrano in chiesa per un momento di raccoglimento.
Oggi in molti vedono Dio come qualcosa di negativo, cercano il male nella Chiesa, nei fedeli, nei poveri, negli emarginati, negli immigrati, ma quanto male c'è in noi?
Siamo forse giusti, senza errori, senza mai aver sbagliato?
E ci piacerebbe che gli altri ci vedessero per i nostri aspetti negativi, ricercandoli con pignoleria, tralasciando ciò che di buono abbiamo?
Una casa la si costruisce sulla solida roccia, non sul fango. Se vogliamo costruire un dialogo con gli altri, migliorare il mondo che non mi pare stia andando molto bene tra smog, misera, violenze, guerre dovremmo cercare dei valori positivi sui quali puntellarci, principi buoni che possano unire e non dividere.
Non ho mai visto in una famiglia che uno scontro o una grossa litigata possa unire, ma ho visto invece che la ricerca del bene nel prossimo, anche nel pedofilo che ha abusato, nel mafioso che ha ucciso, nel terrorista che ha sparato porta unione, fratellanza, empatia.
Guardate all'annosa diatriba tra Israele e Palestina, si odiano, si tirano razzi e dove stanno andando? Verso la violenza, la sofferenza su entrambi i fronti. Per cosa? Per un pezzo di terra, per voler prevalere l'uno sull'altro?
Quando si dice che Dio non esiste perché permette la guerra e tante sofferenze ad essa legate. mi viene da ridere.
Dio c'è.
E' lì dove si combatte, ma tutti lo vogliamo vedere come un Dio che non muove un dito, ma non è così. Lui è lì in coloro che gridano a gran voce la parola "pace", in coloro che si piazzano davanti ad un carro armato per impedire che faccia del male a degli innocenti anche a costo della propria vita, in quelli che sfidando i regimi dicendo la loro o camminano mano nella mano con gli uomini e le donne della parte avversa.
Eccolo il Signore, eccolo lì, non lo vedete?
Ci lascia liberi di decidere tra guerra e pace, tra aborto e vita, tra stupro e amore, ma qualunque sia la nostra scelta Lui è sempre lì, vicino a noi, vivo a ricordarci che se vogliamo possiamo cambiare il mondo. E' così facile, basta solo prendere il sentiero illuminato, quello con la scritta "via della pace" e incamminarsi senza girarsi indietro, superando gli ostacoli, non cedendo alle lusinghe di chi chi ci suggerisca vie alternative. Un Dio dei viventi, vivo in mezzo a noi ogni giorno della nostra vita.
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Un sentiero illuminato
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Addì 6 giugno 2024
In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi».
Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Marco 12,28-34
Amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici (6 giugno 2024)
Essere messi da parte
Madre Teresa diceva "Meglio un sorriso senza pane, che pane senza sorriso".
Il sorriso che intendeva Madre Teresa era l'amore per il prossimo.
E' inutile fare mille cose in onore a Dio se poi non si ama il prossimo.
Sulla nostra strada di Associazione abbiamo trovato molti ostacoli, talvolta vere e proprie barricate, ma questo è il mondo, fatto anche di persone che non comprendono quando qualcuno opera in buona fede, di gente egoista, di razzisti ed è un bene averli contro, altrimenti vorrebbe dire avere i loro stessi insani principi, ma che dolore quando a non amarti sono le persone di chiesa e spesso gli stessi sacerdoti.
Non siamo santi e abbiamo fatto i nostri errori, ma anche fossimo i peccatori più incalliti ci saremmo aspettati da coloro che seguono le orme di Gesù una maggior apertura, una maggior accoglienza. Ai ragazzi insegno da sempre, come mi è stato indicato da Don Luigi, a odiare il peccato e amare il peccatore, ad abbracciare ogni persona, anche coloro che fanno di tutto per schiacciarti o metterti da parte.
#bambini #amicidellazizzi #peccato #amare #odiare #abbracciare #perdonare
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Accoglienza sempre e comunque
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Addì 7 giugno 2024
Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.
Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui.
Venuti però da Gesù e vedendo che era gia morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.
Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.
Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso.
E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.
Giovanni 19,31-37
Chi ha visto ne dà testimonianza (7 giugno 2024)
Il fuoco del rimorso
Vi siete mai accorti di aver fatto un grosso torto ad una persona?
Magari accecati dalla gelosia o dalla rabbia avete trafitto il cuore di qualcuno che non vi aveva fatto nulla di male?
Quanti ragazzi, lasciati o traditi dalla fidanzata, si rivalgono sulla ragazza successiva, costretta a pagare colpe non sue?
Quanti alunni hanno preso brutti voti da professori frustrati dal cattivo rapporto in classe?
Quanti uomini o donne sposati sono succubi in casa della moglie o del marito, ma diventano despoti sul posto di lavoro?
Ogni giorno vediamo esempi di chi se la prende con l'indifeso per colpe che non ha.
Lo vediamo, critichiamo, magari difendiamo la povera vittima di turno, ma ci siamo mai guardati allo specchio? E' così difficile riconoscere anche le nostre colpe prima di vedere quelle dell'altro?
Possiamo anche essere cattivi, vendicativi, arrabbiati oltre misura, ma saremo comunque costretti, prima o poi, a guardare verso colui che abbiamo trafitto, a vedere le nostre colpe e dentro di noi si farà largo, forte e chiaro, il dispiacere, la consapevolezza di aver perpetrato un'ingiustizia.
Forse non avremo il coraggio di chiedere scusa, ma certamente dentro noi il fuoco del rimorso sarà forte.
Sbagliare è possibile, ma se c'è una cosa peggiore dell'errore è il non saper chiedere scusa per le proprie colpe
#bambini #amicidellazizzi #scusa #sbaglio #errore
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Scusa, ho sbagliato
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Addì 8 giugno 2024
I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava.
E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».
Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».
Ma essi non compresero le sue parole.
Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
Luca 2,41-51
Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo (8 giugno 2024)
Genitori angosciati e preoccupati
Quante volte capita che un figlio faccia delle cose che ritiene giuste, ma i genitori e gli amici non lo comprendono, lo criticano, lo ostacolano.
Essere figli non vuol certo dire sbagliare ogni cosa messa in atto.
Essere figli significa solamente sperimentare la vita, guardarsi attorno con curiosità e farsi una propria opinione circa il futuro che si ha davanti.
Questa visione non sempre collima con le aspettative dei genitori, i quali vorrebbero vederci giocatori di calcio di serie A pieni di soldi, avvocati o commercialisti rispettati da tutti, luminari della medicina intenti a scoprire un nuovo vaccino contro le peggiori malattie del nostro tempo, giudici seduti su alti scranni arbitri dei destini dell’umanità, fidanzati con i miegliori ragazzi di questa terra (mai troppo bravi per i propri figli).
Quanti sogni fanno i genitori per noi, ma sono altre le nostre idee, le speranze, le attese e pian piano ci incamminiamo in quella direzione, ignari di ciò che ci aspetta, ma felici di seguire il nostro istinto per andare incontro ad un sogno, il nostro sogno.
Spesso sbagliamo e dobbiamo tornare sui nostri passi, talvolta ci scontriamo contro muri più grandi di noi e più volte cadiamo fino a quando non siamo costretti a tornare nell’alveo paterno, ma porca miseria, lasciateci liberi di provare la nostra strada.
I salmoni, questi splendidi pesci, vanno contro corrente, quasi come se la natura li scoraggiasse a proseguire e prendono tante di quelle botte che ne restano in tanti sul terreno di gioco a pancia all’aria, ma quelli che ce la fanno, ah quelli che ce la fanno sono proprio dei gran ganzi, sono quelli che non si sono fatti intimorire, che hanno superato le avversità, che hanno rincorso il loro sogno.
Sono quelli più forti che daranno vita alle generazioni future.
Ecco, così deve essere: ragazzi siate salmoni, non fatevi scoraggiare dai muri che troverete, rincorrete il vostro sogno e metteteci cuore ed anima per raggiungere la meta che vi siete prefissati, non fatevi portare via il sogno da noi adulti preoccupati che non vi facciate male, che abbiate una vita agiata e tranquilla, un fidanzato perfetto perché una ferita si cura con un cerotto, ma una rinuncia squarcia il cuore e lo lascia penzoloni per tutta la vita
#bambini #amicidellazizzi #genitori #figli
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Imparate a sbagliare
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Addì 9 giugno 2024
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E' fuori di sé».
Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni».
Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana?
Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi.
Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l'uomo forte; allora ne saccheggerà la casa.
In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «E' posseduto da uno spirito immondo».
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.
Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!
Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».
Marco 3,20-35
Come può satana scacciare satana? (9 giugno 2024)
Sasso contro forbice
Chiunque faccia qualcosa di buono, o almeno ci provi, trova sempre qualcuno che lo critica per quello che fa puntando il dito più sulle motivazioni che sugli aspetti visibili a tutti.
Diceva Winston Churchill "La cattiva notizia ha fatto il giro del mondo quando quella buona deve ancora mettersi gli stivali". E così le malelingue infondono dubbi nelle menti di chi ascolta e vuole credere, perché così facendo trova un alibi per sé stesso che invece non fa niente.
Se a questo aggiungiamo che siamo uomini e quindi abbiamo molte probabilità di sbagliare in buona fede, è facile demonizzare tutti inventando e pensando ogni male possibile.
Mi hanno abituato sin da piccolo a non giudicare, a valutare ciò che vedo, elaborarlo si, ma senza dare un giudizio sulla persona.
Un assassino compie un'opera spregevole, ma non per questo l'assassino è spregevole.
Si giudica il peccato, ma non il peccatore, questo spetta a Dio. "Non giudicare se non vuoi essere giudicato".
L'assassino è una persona che certamente ha sbagliato, ma che va aiutata a ritrovare la retta strada, quella attraverso la quale chiedere perdono con il cuore, non certo per convenienza, e progredire in un cammino di amore per il prossimo.
Ogni persona che faccia del bene, un genitore che ami i propri figli, un sacerdote che abbia a cuore i fedeli della sua parrocchia, un insegnante che si faccia in quattro per i propri alunni, un politico che anteponga il bene della comunità ai propri interessi ... non può essere una persona cattiva anche se dovesse fare qualcosa di sbagliato.
Oggigiorno, ma ieri era lo stesso, si è propensi a giudicare, a puntare il dito, a uccidere l'anima di chi fa un errore, qualunque esso sia. Di Gesù pensavano fosse stato mandato dal diavolo, ma se così fosse stato come avrebbe potuto fare del bene?
Ed è così anche per noi.
Chi fa del bene, come possiamo pensare che sia cattivo?
Quante critiche piovono in faccia a chi accoglie un bambino in affido, ma accoglienza significa di per sé stesso amare, e come può una persona che ama essere una persona cattiva?
Mi vien da dire "Non ti curar di loro, ma guarda e passa".
Ci isolano per questo? Meglio, significa che siamo nel giusto.
Ricordo una volta che un signore mi chiese, eravamo nel primo anno della nostra vita di associazione, di cosa ci occupassimo. Risposi che avremmo aiutato bambini facenti parte di famiglie con problemi.
Apriti cielo!
Mi disse che eravamo degli imbecilli perché tali ragazzi sono senza speranza, figli di delinquenti e futuri criminali senza alcuna possibilità di cambiare vita.
Replicai, ma lui si arrabbiò talmente tanto da saltare la recinzione per picchiarmi. Se non ci fossero stati due miei amici a fermarlo non so cosa sarebbe successo. La cosa triste è che questa cosa l'ho sentita più e più volte.
#bambini #amicidellazizzi #satana #male #bene
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La forza della cattiveria
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Addì 10 giugno 2024
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Matteo 5,1-12
Beati i ... (10 giugno 2024)
Chi sono i potenti del mondo?
Elezioni
Non dubito ci siano politici che vogliano assolvere il loro incarico solo perseguendo il bene del prossimo e del più debole.
Non dubito ci siano imprenditori che non siano affamati di profitto e cerchino il benessere dei propri dipendenti e il miglioramento del prodotto per rendere la vita migliore agli altri.
Non dubito ci siano case farmaceutiche che investano in ricerca per il bene dell'umanità e regalino i propri prodotti alle popolazioni stremate dalle malattie.
Ma quanti sono?
A me pare che questa nostra vita sia tutto un gioco, dove la posta in palio siano le poltrone, il denaro, il potere e le pedine da sacrificare siamo noi.
Tra la cosa giusta da perseguire a costo di perdere la poltrona, e il far finta di non vedere un'ingiustizia per non dover fare una battaglia contro i colleghi di partito, cosa pensiate che faccia un politico?
I potenti del mondo sono coloro che hanno potere, soldi, voti
Ma per tutti ci sarà un'uscita di scena al momento della morte, per tutti: deboli e potenti, miti e arroganti, umili e superbi, approfittatori e giusti.
Potete anche non credere alla vita eterna, potete anche non credere ad un giudizio divino.
Potete non crederci, ma non potete averne certezza.
Il giorno del giudizio, il giorno in cui compariremo tutti davanti a Dio e la nostra vita sarà analizzata, che dire: auguri.
"Male non fare, paura non avere"
Se fossi un politico di quelli che accetta compromessi fino a calpestare i poveretti, che complotta per un proprio guadagno in potere o denaro, che fa della politica un arma per appagare i propri desideri, avrei timore che Qualcuno un domani possa giudicarmi.
Gesù nel Vangelo dice
Beati i poveri in spirito
Beati gli afflitti
Beati i miti
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia
Beati i misericordiosi
Beati i puri di cuore
Beati gli operatori di pace
Beati i perseguitati per causa della giustizia
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno
Per me questi sono i potenti dell'universo, ben più potenti dei "potenti del mondo"
#bambini #amicidellazizzi #potenti #universo #politici #elezioni
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Male non fare, paura non avere
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Addì 11 giugno 2024
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Andate, predicate che il regno dei cieli è vicino.
Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.
Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi».
Matteo 10,7-13
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date (11 giugno 2024)
Il dono della vita
Quante volte in un giorno ci lamentiamo?
Ho sete, ho fame, mi annoio, mi fa male un piede, mi sente la testa, vorrei essere nel tal posto, vorrei fare la tal cosa, che fatica, quanta pazienza!
Avete mai provato per un attimo, nel momento in cui vi lamentate perché vi manca qualcosa, a pensare a cosa avete?
Mangiate tutti i giorni, bevete ogni cosa che volete in ogni momento, se vi fa male un piede o la testa quante altre parti del corpo stanno bene, il luogo ove vivete, la casa che avete, la democrazia che respirate.
Stiamo talmente bene da non voler guardare a chi soffre, a chi farebbe salti mortali per avere un centesimo di quello che noi abbiamo da sempre.
Diamo tutto per scontato, la salute, gli affetti, una vita senza troppi scossoni: tutte cose riteniamo ci siano dovute.
Ma da dove ci arriva tutto questo?
E' merito nostro l'essere nati in un paese dove non ti imprigionano per le tue idee o non ti uccidono per aver tradito il marito?
Abbiamo fatto qualcosa per meritarci un figlio nato paffutello ed in buona salute?
Avere da mangiare tutti i giorni e l'affetto di tante persone è un nostro diritto di nascita?
Pensate, e se foste nati altrove dove miseria, angherie, soprusi, violenze sono all'ordine del giorno?
Se un amico vi porta un dono per il vostro compleanno, o una bottiglia di vino quando viene a cena penso sia normale per voi ringraziarlo. Sarete riconoscente verso quella persona non solo a parole, ma ricambierete il favore, il dono, il sorriso, l'affetto sia perché donare è gioia, ma anche per creare un buon rapporto che duri nel tempo.
Perché non facciamo lo stesso nei confronti di chi ci ha dato la vita, a prescindere da come lo vogliamo chiamare?
Per me si chiama Dio, per altri Allah, per altri ancora destino o natura, poco importa.
Quello che conta è che è doveroso ringraziare per ciò che abbiamo, necessario per instaurare un buon rapporto e sperare così di poter continuare ad avere l'amore di chi ci ha generati.
Voi, i vostri figli, i vostri nipoti siete nati in una bella famiglia che vi ha amato, ma pensate a quanti bambini nascono, anche nel nostro bel paese, in famiglie disgraziate, in mezzo alla fame più nera, vittime sin da subito di pedofili e approfittatori.
Non tappatevi gli occhi pensando che certe cose da noi non accadano, è troppo comodo.
Accogliete fra le vostre braccia un bambino, dategli quell'amore che avete ricevuto voi gratuitamente.
Potete cambiare la vita di un piccolo cucciolo d'uomo, fare la differenza nella sua vita.
Pensatevi come figli che Dio ha affidato a una bella famiglia, ed ora che siete adulti e in grado di camminare con le vostre gambe potete prendere in affidamento un bambino e ringraziare Dio del bene che vi ha voluto dandovi quei genitori che vi hanno saputo crescere ed amare con tutto il loro cuore.
#bambini #amicidellazizzi #eredità #dono #vita
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La gioia di ringraziare
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Addì 12 giugno 2024
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. »
Matteo 5,17-19
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti (12 giugno 2024)
Come è difficile fare il genitore
Avete mai pensato, sicuramente si, a quanta responsabilità abbiamo nell'educare i nostri figli?
Un nostro piccolo errore può portare dei cambiamenti assai grandi nella vita di un Bambino o di un Ragazzo: un comportamento errato sarà un cattivo esempio che potrà ripetere con i suoi figli.
Ogni volta che brontolo uno dei miei ragazzi mi domando sempre se sia stata la cosa giusta, se ho capito il suo punto di vista, se gli ho detto le cose nel giusto modo, se sono arrivato a fargli capire l'errore.
Bisogna porsi queste domande continuamente, non solo davanti allo specchio, con il proprio compagno/a o con lo psicologo, ma principalmente con il diretto interessato, con il solo capace di dirci cosa abbia provato in un determinato momento: nostro figlio.
Dialoghiamo molto con i nostri Ragazzi, ed anche se questo non ci mette certo al riparo dallo sbagliare, può fornirci però delle indicazioni utili per capire meglio il loro mondo, ciò che provano davanti ad una punizione.
E quando sbagliamo è importante riconoscerlo come a dire "Ho agito male, ma anche questo è un insegnamento: ti ho insegnato ciò che non si deve fare, e che è importante riconoscere i propri errori"
Il problema non è solo se noi sbagliamo o meno, ma come i ragazzi percepiscano la nostra azione.
Non basta brontolarli convinti di essere nel giusto, dobbiamo fermarci a ragionare con loro affinché capiscano la lezione che vogliamo impartirgli, il consiglio che desideriamo mettano in tasca per il futuro.
Facile non è davvero, ma è necessario per mettersi in discussione e creare un buon rapporto con i ragazzi
#bambini #amicidellazizzi #ragazzi #dialogo #discussione
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Genitoriare: l'unico verbo con infinite declinazioni
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Addì 13 giugno 2024
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo! »
Matteo 5,20-26
Va prima a riconciliarti con il tuo fratello (13 giugno 2024)
Uno zaino carico di ...
Ogni estate portiamo i nostri bambini nella casa che abbiamo in campagna ad Orentano (PI).
Qualche anno fa, facemmo una gita sul Monte Serra. Quattro ore di camminata su sentieri in salita. La sera prima preparammo gli zaini con il minimo indispensabile per viaggiare leggeri.
Marco aveva una collezione di sassi. Qualcuno di essi lo aveva portato dal suo passato, altri li aveva raccolti da quando era con noi. Alcuni erano grandi, altri più piccoli.
Marco era un pigrone, gli piaceva dormire, e la sveglia presto per andare a fare una gita non era nelle sue corde.
Ma seppur con un po' di ritardo rispetto alla tabella di marcia, pensata per non trovarci a camminare sotto il sole di mezzogiorno, partimmo. C'era aria di festa: già alle sei cantavamo a squarciagola.
Dopo un'ora di marcia la fatica si faceva sentire e dagli zaini cominciarono ad uscire le prime barrette di cioccolata e qualche sorso d'acqua, ma eravamo ancora tutti baldanzosi. Solo Marco restava più indietro e dovevamo aspettarlo frequentemente.
Dopo un'altra ora ci fermammo per una sosta in un bel piazzale dedicato alla memoria dei militari dell'Accademia Navale di Livorno caduti sul Monte Serra con l'aereo Hercules C-130 "Vega 10" il 3 marzo 1977. Marco arrivò dopo venti minuti, scortato da uno dei nostri volontari che chiudeva il gruppo.
Era più morto che vivo, si sdraiò e si addormentò.
Lo lasciammo riposare, ma dopo una ventina di minuti, anche per non bloccare tutti gli altri, decidemmo di ripartire. Marco si rifiutò: non ce la faceva più.
Cercai di capirne il motivo andando a parlare con lui, ma subito l'occhio mi cadde sul suo zaino: era più voluminoso degli altri.
Nel chiedergli cosa ci avesse messo dentro feci per prenderlo, ed era pesantissimo.
Lo aprii e vi trovai la sua collezione di sassi.
"Perchè hai portato con te questi sassi?"
"Non me ne separo mai"
"Guarda che se li lasci a casa nessuno te li ruba" risposi in tono scherzoso
Ma lui serio mi disse "Ogni sasso rappresenta qualcosa di importante per me"
E così dicendo estrasse una grossa pietra "Vedi questo? E' l'odio che provo per mio padre per avermi picchiato. E quest'altro è il dolore che provo pensando a mia madre che mi ha abbandonato. Questi più piccoli invece sono le liti che ho in casa con gli altri bambini. Ogni momento voglio ricordarmi quello che gli altri mi hanno fatto"
Mi si strinse il cuore perché solo in quel momento capii quanto quel bambino stesse male. Non potevo cambiare il suo passato, ma qualcosa dovevo fare.
Fu allora che mi venne a mente un passo del Vangelo "Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono"
"Vedi" gli dissi "Per colpa di quei sassi fai una gran fatica ad andare avanti. Non sei sereno, non gioisci con gli altri ragazzi, sei affaticato e oppresso. Se tu ti liberassi di quel fardello correresti come il vento verso la vetta del Monte. Così è nella vita: i pesi che ti porti dietro ti fanno stare male, impedendoti di essere sereno e rallentano il cammino verso un bel futuro, senza considerare che con la tua tristezza ed il tuo odio rattristi anche coloro che ti sono vicini, rischiando di creare il vuoto attorno a te"
Marco non buttò via i suoi sassi, si stancò tantissimo al punto che tornati a casa dormì quasi un giorno intero, ma quella lezione gli servì e dopo qualche giorno alcuni sassi sparirono.
La strada per rinunciare a odio, vendetta e rancore è lunga e tortuosa, ma dovremmo cominciare a pensare anche noi a buttare via qualche sasso per alleggerire il nostro cuore e camminare nella vita più speditamente.
#bambini #amicidellazizzi #sassi #zaino #gita
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Tanti sono i sassi che appesantiscono la nostra vita
Venite e li porteremo insieme, sarà più facile camminare
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Addì 14 giugno 2024
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore.
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».
Matteo 5,27-32
Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te (14 giugno 2024)
Le mele marce in un paniere
Per mandare avanti un'Associazione, un'ente, un comune, uno stato occorre che tutte le persone abbiano uno scopo comune da perseguire e si impegnino per arrivarci.
Capita talvolta che una mela di quel paniere marcisca e questo porta discredito a tutto il contesto in cui è inserita.
Così se vediamo un politico corrotto tendiamo a dire che lo sono tutti, un finanziere che prende tangenti ci fa immaginare la guardia di finanza composta da farabutti, un prete che violenta un bambino ci fa inveire contro la Chiesa, un assessore non disponibile al dialogo presuppone nella nostra mente un comune chiuso in sé stesso.
Ma non è così.
Se voi aveste una gamba in cancrena, non più curabile, la cosa da fare per non far perire l'intero corpo è quella di tagliarla e gettarla via affinché tutto il corpo possa continuare a vivere. Dobbiamo si fare pulizia negli enti, nei comuni, nel parlamento, nella Chiesa, ma attenzione a non dare la caccia alle streghe. Non facciamo di tutta un'erba un fascio, cerchiamo di prendere il buono da ogni istituzione e se magari troviamo la mela marcia non alziamo barricate contro qualcosa che funziona, ma denunciamo il misfatto, denunciamo la persona chiedendo che non ricopra più quell'incarico.
Guardiamo pure agli altri, esercitiamo il nostro diritto di critica, ma se siamo onesti esercitiamolo prima di tutto su di noi guardandosi allo specchio. Quante volte mi è capitato di vedere negli altri mille difetti, per poi scoprire di averne più di loro e spesso peggiori.
Non pensiamo di essere migliori di altri perché ognuno di noi ha il suo bel fardello di peccati, la cosa importante è però quella di riuscire a vederli, di ascoltare chi ci insegna, cercare di cambiare e migliorare.
#bambini #amicidellazizzi #difetti #politici
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Autocritiche
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Addì 15 giugno 2024
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re.
Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno».
Matteo 5,33-37
Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti (15 giugno 2024)
Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no
Ieri parlando con uno dei miei bimbi gli ho promesso una cosa e lui, subito di rimando, mi ha chiesto "quando?"
Non lo so, gli ho risposto, ma stai certo che ciò che ti ho detto prima o poi lo faremo.
Da sempre abituo i miei ragazzi a mantenere la parola data e sono il primo a non sgarrare mai, salvo le eccezioni che non dipendono dalla mia volontà, ed anche per questo non sono abituato a fare promesse, preferisco attendere a parlare.
Se ad esempio decidiamo di portarli in vacanza, tengo la cosa per me fino all'ultimo perché l'impedimento è sempre dietro l'angolo.
Loro sanno, nel bene come nel male, che quello che dico faccio, che si tratti di un premio o di una punizione.
I bambini, specie chi arriva in affido senza nessuna regola, ha bisogno di certezze e se noi genitori le diamo loro, anche i ragazzi impareranno a rispettare la parola data.
Dicevo proprio ieri ad una persona "se avessi un euro per ogni promessa che mi è stata fatta e non mantenuta, oggi sarei milionario". Purtroppo oggi si è perso il valore del rispetto della parola, ma se lo insegniamo ai nostri figli è un principio che tornerà ad esistere, basta impegnarsi noi per primi dando il buon esempio.
#bambini #amicidellazizzi #promettere #mantenere
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Diamo noi per primi il buon esempio
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Addì 16 giugno 2024
In quel tempo, Gesù diceva alla folla: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa.
Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga.
Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra».
Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere.
Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.
Marco 4,26-34
Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra(16 giugno 2024)
Ritorno alla terra
Provate a domandare ad un contadino quanti semi abbia messo nel terreno in tutta la sua vita, e certamente si metterà a ridere perché è impossibile contarli.
Avviene così anche per ognuno di noi, un po' come fossimo tutti i contadini, perché ogni giorno gettiamo semi nei terreni sui quali camminiamo. Ogni nostra parola, ogni nostro gesto, atteggiamento, pensiero e quant'altro esca fuori da noi è un insegnamento, non sempre positivo, che noi diamo al prossimo, sia esso un figlio, un alunno, un dipendente, un amico. Gettiamo questi semi anche senza accorgercene e li lasciamo lì, sul terreno. Alcuni di essi attecchiranno e produrranno piccole piantine che un giorno potrebbero essere le radici di grandi alberi, a loro volta produttori di semi, mentre altri rimarranno sul terreno, inascoltati e facile preda di uccelli ed insetti. A noi non è dato di sapere, almeno nell'immediato, se quel seme produrrà frutto oppure no, a noi spetta seminare insegnando ai ragazzi la differenza tra il bene e il male donando loro i nostri principi. Sono ormai più di trentasette anni che io e Roberta, raggiunti poi nel nostro cammino da tanti altri volontari, gettiamo semi nei cuori dei molti bambini che il Signore ha voluto mettere nelle nostre mani. Di oltre settecento ragazzi che abbiamo accudito molti di loro li vedo grandi e maturi, e sono felice perché questi nostri semi hanno prodotto un benefico effetto; purtroppo ne ho visti anche tanti perdersi per le strade del mondo, ed anche se non mi sento di essere l'unico responsabile, penso che avrei dovuto seminare di più ed in maniera migliore.
Non passa giorno che non legga il libro del perfetto contadino, quello che insegna cosa e come seminare, libro che per me è il Vangelo, dove ritrovo tutti gli insegnamenti positivi che, laddove recepiti, farebbero di ogni bambino un uomo o una donna in grado di camminare a testa alta sui sentieri della vita, orgogliosi di essere riusciti ad emergere da tante brutte situazioni.
Oggi si parla tanto di smog nelle città e di cibi che fanno male al nostro organismo, ed in molti fanno ritorno alla terra per vivere una vita più serena con aria pulita e cibi genuini. Dovremmo "tornare alla terra" anche nel rapporto con gli altri cercando di sforzarci di parlare di più per donare ed accogliere i semi dei principi e dei valori che albergano in ciascuno di noi.
#bambini #amicidellazizzi #seminare
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Abbiamo bisogno del vostro aiuto per seminare
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Addì 17 giugno 2024
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente", ma io vi dico di non opporvi al malvagio, anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra, e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle ».
Matteo 5,38-42
Occhio per occhio e dente per dente (17 giugno 2024)
Uno, due, tre, mille, centomila, un milione, un miliardo
Oggigiorno la religione è vista come qualcosa di aberrante, senza senso, fuori dal tempo.
Posso capire lo stato d'animo di molte persone nei confronti della religione, qualunque essa sia.
Sentiamo parlare di isis, persone che tagliano la gola a chi non ha lo stesso credo.
Guerre tra opposte fazioni nello stesso islam.
La guerra tra israele e palestina è una guerra di religione.
In Africa cattolici e musulmani si fanno attentati l'uno contro l'altro.
In passato crociate, roghi, messe al bando.
Pedofilia tra i preti.
Ricchezza tra molti alti prelati della chiesa cattolica.
Sacerdoti che ti mettono da parte se non sei sposato in chiesa, se sei omosessuale o divorziato.
Certo, a vedere queste cose c'è da rabbrividire
Ma questo, tutto questo, non è "religione".
Tutto questo sono le aberrazioni degli uomini, l'egoismo, il desiderio di ribalta, di soldi e di potere.
Per me avere fede è credere in Dio, credere nei valori e nei principi che ci ha trasmesso Gesù, e cercare di metterli in pratica nella vita di tutti i giorni.
Vedete, non sono principi anacronistici, siamo noi come umanità che siamo andati alla deriva
Siamo noi che non vogliamo seguire certe regole perché vogliamo "essere liberi".
Liberi da cosa?
Liberi di uccidere?
Liberi di fare sesso senza amore?
Liberi di vendicarsi?
Liberi di correre in macchina sprezzanti della vita altrui?
Liberi di truffare e portare a casa qualche euro in più?
Liberi di entrare in politica e chinare il capo onde evitare di perdere la poltrona?
Liberi di vessare il prossimo per avere potere e favori?
Liberi di fare la guerra?
Liberi di costruire armi?
Liberi di inquinare?
Certo, viva la libertà!
Io mi sento comunque libero, ma provo, spesso senza riuscirci, ma provo a seguire certi principi
Perdonare se qualcuno mi fa un torto.
Anteporre l'interesse del prossimo al mio.
Avere come obbiettivo quello di amare e rispettare il mondo che mi circonda in ogni sua forma.
Ascoltare l'altro, cercando di capirlo, anche se ha idee opposte alle mie dialogando con lui.
Pensate se tutti seguissimo questi principi
Non ci sarebbero guerre.
Non ci sarebbe odio.
Non ci sarebbero poveri.
Non ci sarebbe inquinamento.
Vivremmo tutti in un mondo bellissimo
Questa è la religione, non quella che isis o preti opulenti vogliono propinarci.
Liberi di non credere all'esistenza di Dio, ma converrete con me che se seguissimo tutti gli insegnamenti del Vangelo il mondo sarebbe un posto meraviglioso dove vivere.
Ogni conteggio inizia da UNO, cominciamo noi a seguire questi principi e qualcuno ci seguirà
#bambini #amicidellazizzi #contare #valori #principi
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Cominciamo da UNO
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Addì 18 giugno 2024
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. »
Matteo 5,43-48
Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori (18 giugno 2024)
Amare oppure odiare?
"Sei una brutta strega!"
"E tu ... E tu ... E tu ... sei mia sorella, e ti voglio bene"
"Io no, ti odio, ti odio e ti odio!"
"Va bene, va bene ... e allora ... allora io ... allora io, ecco, si ... ti voglio bene"
Così è andata avanti una discussione qualche giorno fa tra Jasmine e Francy.
Un grande insegnamento che arriva dai Bimbi: amare anche quando ci odiano
#bambini #amicidellazizzi #pilloledisaggezza #insegnamenti
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Ti amo
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Addì 19 giugno 2024
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Matteo 6,1-6.16-18
Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati (19 giugno 2024)
Diplomi facili, revocata la licenza a diverse scuole paritarie
Ma guarda!!!
Hanno scoperto l'acqua calda
Ma davvero ci sono scuole dove basta pagare per passare?
Da non crederci!!!
Sono cose che si sanno da quando il mondo è mondo: vai in una scuola privata dove paghi rette profumatissime e il diploma è cosa fatta.
Non si offendano quelle scuole dove tutto si svolge con regolarità, ma sono sicuramente poche.
Non c'è bisogno di dare la bustarella a qualcuno della commissione di esame, basta assumere la figlia, o incaricare lo studio del cognato per un progetto, o magari offrire una vacanza in tempi non sospetti.
Già la scuola oggi non prepara.
Già nelle scuole pubbliche tendono a passarti per "non creare traumi" nei poveri alunni somari.
Figuriamoci poi nelle scuole private
E oggi appare l'articolo sul giornale che molte scuole sono state chiuse.
Era l'ora!!!
Tutti sapevano e nessuno faceva nulla
Non gridiamo allo scandalo perché lo scandalo è il non averlo fatto prima
Nel caso della Serimper, casa famiglia in combutta con commissione di vigilanza e con un giudice del tribunale dei minori, erano invischiati anche diversi politici.
Che sia il caso anche delle scuole private?
Politici collusi?
Ma no, dai, sarebbe incredibile: tutti i politici sono onesti!
Leggendo le dichiarazioni del ministro Valditara si evince però che le scuole controllate sono state 70, per 47 è iniziata la procedura di revoca, tutte in Campania, Lazio e Sicilia. "Indagini concluse" riferisce il ministro.
Scusi sig. ministro, ma nelle altre regioni?
Perché il controllo non è esteso a tutte le scuole paritarie, per poi passare a quelle pubbliche?
Sinceramente non capisco.
Le scuole paritarie sono 12.662 e se ne controllano solamente 70?
Se su 70 sono emerse gravi irregolarità su oltre la metà delle controllate, non sarebbe il caso di controllarle tutte?
#bambini #amicidellazizzi #politici #scuola #commissione
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Collusione? In Italia? No dai, non ci crediamo!
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Addì 20 giugno 2024
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.
Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.»
Matteo 6,7-15
Liberaci dal male (20 giugno 2024)
Chi non fa non falla
Ogni volta che facciamo un lavoro manuale, è normale sporcarsi.
Pensate a quando tingiamo una stanza, oppure alle pulizie di primavera, o magari se dobbiamo potare una siepe.
Polvere, tinta, fango, ruggine finiscono ovunque sul nostro corpo.
La mia mamma mi diceva sempre "Chi non fa non falla"
E' necessario sporcarsi se vogliamo fare qualcosa di buono nella vita.
Non significa fare intezionalmente degli errori per arrivare al raggiungimento di uno scopo, ma è possibile che il male che combattiamo attiri altro male contro di noi, proprio come avviene quando facciamo pulizia.
Ecco che l'acqua gioca un ruolo fondamentale
Una bella doccia quando siamo pieni di polvere o di vernice ci rimette a nuovo, pronti a ricominciare a combattere, a costruire, a pulire questo nostro mondo.
Per me la preghiera è aprire il rubinetto attendendo l'arrivo della grazia di Dio che non si fa certo attendere.
Grazia che ci lava dalla polvere per "aver fatto", non dall'inedia per "non aver fatto".
Padre nostro che sei nei cieli (...) liberaci dal male
#bambini #amicidellazizzi #male #guarire #perdonare
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Acqua sorgente per ricominciare a vivere ogni giorno
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Addì 21 giugno 2024
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano.
Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!»
Matteo 6,19-23
Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano (21 giugno 2024)
Bicicletta nuova fiammante
Paolino era felicissimo per il meraviglioso dono che aveva ricevuto: una bicicletta mountain bike rossa e nera, con il cambio a sedici marce, sellino professionale.
La mostrava a tutti, ed impettito se ne andava in giro per la città.
Dopo qualche giorno si accorse di averci fatto un graffio, poi spunta un po' di ruggine sulla testa di una vite, dopo qualche mese i freni non inchiodano più come all'inizio e le gomme hanno già subito un paio di forature.
Paolino si fa prendere dallo sconforto e non vuole più usare la bici.
La sua mamma lo vede triste, chiuso in casa nelle belle giornate di primavera, svogliato nell'andare a scuola.
Dietro l'insistenza della madre per avere una spiegazione a tali comportamenti, un giorno Paolino si apre e sgomento tira fuori tutta la sua disperazione perché la sua bicicletta non è più bella come prima.
La mamma sfodera un grandissimo sorriso, come quelli che solo una mamma può donare, lo accarezza sui capelli biondi e gli dice "Paolino, la bicicletta è un dono che ha una sua breve vita, una parabola che inevitabilmente la porta a diventare un ferraccio da buttare. E' solo un aspetto esteriore del nostro amore per te, ma il grande dono che nessuno potrà mai portarti via è proprio l'amore dei tuoi genitori e di tante persone a te vicine. E quando non ci saremo più le nostre parole, i sorrisi, gli abbracci, gli insegnamenti, i momenti belli e quelli di scontro resteranno dentro di te, saranno il cemento che farà di te un uomo forte, capace di affrontare la vita a testa alta, in grado di dare amore al prossimo così come tu lo hai ricevuto. Guarda a questi doni Paolino, non a quelli materiali che oggi ci sono e domani saranno ruggine"
#bambini #amicidellazizzi #bicicletta #tesori
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Collezioniamo Amore, non ci stancheremo mai di riceverne
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Addì 22 giugno 2024
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
« Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?
E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà gia le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena ».
Matteo 6,24-34
Guardate gli uccelli del cielo (22 giugno 2024)
Il ricordo della nascita
Ognuno di noi ha una frase, una canzone, un sapore, un odore che richiama alla mente un ricordo particolare.
Nessuno di noi può avere memoria del giorno in cui è nato.
Io ricordo benissimo quel giorno.
Ero ad Orentano.
Da mesi mi dilaniava il dubbio sulla mia vita.
A quel tempo lavoravo con mio padre come commercialista, mi stavo laureando in Economia e Commercio, avevo soldi e carriera spianata da dirigente.
Eppure non ero soddisfatto.
Quella sera i ragazzi erano tutti andati a dormire, erano quasi le undici, ed io ero in compagnia della luna e dei miei pensieri.
Vedere tanti Bambini, Ragazzi, famiglie che necessitavano di ascolto, accoglienza, cibo e vestiario strideva con tutto ciò che avevo, e mi si stingeva il cuore al pensiero di non poter fare di più.
Ma non è vero!
Io potevo fare di più: potevo dedicare la mia intera vita a chi aveva bisogno, ai Bambini in particolar modo.
Ed ecco che davanti a quel pensiero il mio volto si illuminò, ed il sorriso giunse fino al cuore, ma subito la tristezza prese il sopravvento all'idea di come mi sarei mantenuto, cosa avrei mangiato, dove avrei preso i soldi per vivere.
Rattristato per non avere una soluzione mi avviai mestamente in camera mia, senza rendermi conto che il travaglio per la mia nascita era appena iniziato.
Come di abitudine presi il Vangelo, ma anziché aprirlo alla pagina con il segnalibro lo aprii a caso dicendo "Gesù, dimmi tu cosa devo fare".
Il Vangelo si aprì sulla scrittura di Matteo, capitolo 6 ed immaginate il mio stupore nel leggere
"Per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?"
Lessi con avidità, e ad ogni parola c'era sempre più luce nel mio cuore.
Corsi in cucina, chiamai mio padre, che vista l'ora si spaventò non poco, e gli comunicai la mia decisione: l'aiuto ai Bambini è la mia scelta di vita, mi dedicherò solo a loro.
Mio padre ne restò sconcertato, e per anni lui ed altri parenti fecero di tutto per dissuadermi, ma la scelta era presa, la mia nuova vita aveva avuto inizio: quella sera sono nato.
Ed ogni volta che mi capita di leggere quel passo del Vangelo rivivo quell'emozione, godo di quel consiglio cercato e ricevuto con amore, mi fortifico sempre più sulla bontà della mi decisione.
E sapete una cosa?
Non mi è mai mancato da mangiare o da vestire, nemmeno nei momenti più bui, duri e dolorosi nel nostro cammino quasi quarantennale.
Aprite il Vangelo a caso, ed ascoltate ciò che Gesù vuole dirvi.
#bambini #amicidellazizzi #Gesù #Vangelo #pilloledivita
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Non preoccuparti per ...
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Addì 23 giugno 2024
In quel medesimo giorno, verso sera, disse Gesù ai suoi discepoli: «Passiamo all'altra riva».
E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui.
Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena.
Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che moriamo?».
Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia.
Poi disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?».
Marco 4,35-41
Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede? (23 giugno 2024)
Non avere paura!
Ci sono momenti nella vita di ciascuno che spaventano.
La morte di una persona cara, la solitudine, il restare senza un lavoro, il tradimento della moglie o del marito, gli scontri con il figlio adolescente oppure drogato, problemi gravi di salute, per non parlare di tutte quelle persone che sono sotto le bombe, violentate, maltrattate, senza cibo, in balia di sfruttatori.
E' come se la nostra vita fosse un viaggio con la barca.
Qualcuno ha barche più grosse perché nato in famiglie ricche oppure con maggiori doti di altri, ma quando il mare si arrabbia fa veramente paura, che tu sia su una barchetta o su uno yacht da trenta metri.
Tutti possiamo affondare, ed in balia del vento e dei marosi è solo questione di resistenza e di tempo.
Paura?
No, non dobbiamo avere paura
E' giusto avere timore, valutare bene il percorso da intraprendere: la scelta delle parole, il lavoro da accettare, il compagno con cui condividere la propria esistenza, ma una volta fatta la scelta ci dobbiamo affidare a Dio perché le turbolenze ci saranno sempre, anche nel cammino più agevole e ponderato.
Le malattie, le delusioni, le sconfitte fanno parte del nostro quotidiano e pensar di avere una vita senza scossoni è utopistico e irreale.
Ed allora dobbiamo essere pronti ad affrontare le tempeste, ingegnarsi al meglio, ma sempre con la fiducia in Dio che quel periodo prima o poi passerà per dare spazio a nuove sfide tra lacrime e sorrisi.
Prima o poi arriverà anche la madre di tutte le tempeste, quella che ci porterà, è l'unica certezza della vita, alla morte, ma anche in questo caso non c'è da aver paura, c'è solo da affidarsi a Dio affinché ci accompagni nell'ultimo viaggio terreno, e possa essere clemente con noi perdonando i nostri tanti peccati e mancanze donandoci un riposo eterno in un golfo al riparo da ogni evento burrascoso.
#bambini #amicidellazizzi #paura #timore #eternità
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Timore, ma non paura
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