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  1.  

    Addì 20 febbraio 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.
    Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.
    Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
    Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
    Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.»

    Matteo 6,7-15

  2.  

    Se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe (20 febbraio 2024)

    L'odio genera odio

    Se ci fa male un dente andiamo dal dentista
    Chi è felice di andare dal dentista?
    Nessuno ovviamente, eppure è necessario e tutti ci vanno

    Se non siamo ricchi di famiglia andiamo a lavorare
    Chi è felice di andare a lavorare?
    Nessuno ovviamente, eppure è necessario e tutti ci vanno

    Capisco che sia difficile perdonare chi ti ha fatto un torto
    Capisco che sia difficile perdonare chi ti ha derubato
    Capisco che sia difficile perdonare chi ti ha investito un figlio uccidendolo
    Capisco che sia difficile perdonare chi ti abbia violentato
    In pochi lo fanno, eppure è necessario e tutti dovrebbero farlo

    Necessario?

    Si, è necessario perdonare perché l'odio genera odio, il rancore genere rancore, la violenza genera altra violenza, e l'unico modo per interrompere questa catena è PERDONARE. Fermarsi con la vendetta, fermarsi con la rivalsa, fermarsi con la cattiveria

    Guardate cosa succede nel mondo

    Gli israeliani odiano i palestinesi
    I palestinesi odiano gli israeliani
    Ad un lancio di razzi si risponde con un bombardamento
    Ad un bombardamento si risponde con un lancio di razzi più massiccio
    A questo si risponde con raid sempre più forti
    A questi si risponde con atti di terrorismo sempre più atroci
    A questi si risponde con guerra e distruzione

    E tutto questo genera odio
    , che genera violenza, che genera odio all'infinito

    Non importa chi abbia cominciato, non importano le ragioni dell'uno o dell'altro, ma il primo che si ferma, che dice all'altro: diamoci la mano, facciamo pace, viviamo in serenità senza odio è colui che passerà alla storia come il vero vincitore

    Vale nei rapporti umani quotidiani: basta violenza, fate pace con il vostro nemico e darete al mondo, ai vostri figli, un futuro migliore

    #bambini #amicidellazizzi
    ----------------------
    Odio genera odio, perdono genera pace

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  3.  

    Addì 21 febbraio 2024

    In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorchè il segno di Giona.
    Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.
    La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui.
    Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui».

    Luca 11,29-32

  4.  

    Questa generazione è una generazione malvagia (21 febbraio 2024)

    Menefreghismo, opportunismo, egoismo

    Guerre
    Uccisioni di nemici politici
    Inquinamento
    Stupri, violenze ed omicidi
    Allontanamento dai valori di amore e solidarietà verso gli esseri umani
    Menefreghismo dinanzi a tanti esseri umani che muoiono

    Questa generazione è una generazione malvagia

    Ci sono i segnali che gridano affinché avvenga un cambiamento, ma noi uomini siamo sordi al richiamo di Dio, ci sentiamo superiori, lo abbiamo abbandonato.
    Come saremo giudicati il giorno che ci presenteremo al creatore se non abbiamo voluto ascoltare il grido di tante persone che soffrono?

    #bambini #amicidellazizzi
    ----------------------
    Tempo di sofferenze e menefreghismo

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  5.  

    Addì 22 febbraio 2024

    In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
    Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
    Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».
    Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
    E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
    E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
    A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

    Matteo 16,13-19

  6.  

    Voi chi dite che io sia? (22 febbraio 2024)

    Parità di genere

    Quando nasce un Bambino è immediatamente chiaro se sia un maschio o una femmina
    Chi ha figli, specie se di generi diversi, vede ogni giorno che tra l'uno e l'altro ci sono delle differenze, sempre più marcate: i Bambini desiderano palloni, aerei, trattori, macchinine, mentre le femmine bambole, collanine, smalti.
    La differenza si vede nel vestire: leziose le Bambine, sportivi i maschi
    Nell'adolescenza poi le differenze si fanno più marcate: lui a fare sport, a caccia delle ragazze in qualunque momento, in competizione con i suoi coetanei su tutto, mentre lei pettegolina, più studiosa, più fine nella ricerca del compagno, con il pensiero al matrimonio, ai figli, alla cura della casa.
    Ed anche nel lavoro noi maschi siamo più arruffoni, mentre le donne sono più organizzate, noi siamo più rudi, mentre le donne sono più fini e diplomatiche.

    Se mi si domanda se sono a favore della parità di genere dico: assolutamente no perché sarebbe sminuire la donna che ha tanti pregi e assimilarla all'uomo sarebbe per me un errore
    La donna ha le sue caratteristiche, così come l'uomo ha le sue, caratteristiche che si intersecano e sono di complemento le une alle altre.

    Nella natura è la leonessa che va a caccia, il leone quasi mai
    Nella natura le femmine contribuiscono alla vita della specie più dei maschi, senza i quali non ci sarebbero figli.

    Nella natura ognuno ha il suo ruolo, perché non deve essere così nella specie umana?

    #bambini #amicidellazizzi #donna #uomo #paritadigenere
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    Siamo uguali?

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  7.  

    Addì 23 febbraio 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
    Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
    Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
    Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
    Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
    In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo! »

    Matteo 5,20-26

  8.  

    Lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello (23 febbraio 2024)

    Riconciliazione

    Pensate come sarebbe bello vivere se ogni mancanza fosse scusata e perdonata

    Non credete in Dio?
    Me ne dolgo, ma almeno leggete il Vangelo, leggete gli insegnamenti che ci sono in esso.
    Non importa se chi crede in Dio si comporta male, andate oltre le piccolezze umane e leggete i principi che in esso sono contenuti.

    Vi accorgerete che se seguissimo quei valori nel mondo non ci sarebbero guerre, denutrizione, violenze, rancori, vendette. Non vi piacerebbe un mondo così fatto?
    Ed allora iniziamo a costruirlo insieme.

    Amate i vostri nemici
    Perdonate chi vi ha fatto un torto
    Accudite il vostro prossimo

    Questi sono i valori che duemila anni fa ci ha donato Gesù, che crediate o meno che sia figlio di Dio

    Diamo noi per primi il buon esempio, e quando sbagliamo chiediamo prontamente scusa

    #bambini #amicidellazizzi #esempio #Vangelo #Dio
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    Facciamo pace?

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  9.  

    Addì 24 febbraio 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
    Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
    E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
    Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. »

    Matteo 5,43-48

  10.  

    Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori (24 febbraio 2024)

    Amate i vostri nemici

    Oggi siamo tutti alla ricerca delle cose facili
    Le cose difficili ci spaventano

    Mi raccontava il mio nonno che i Bambini verso i dieci anni venivano mandati "a bottega" dai pittori. Per diversi anni il loro ruolo era quello di mischiare i colori, pulire le tele, assistere il pittore in tutto il suo lavoro.
    Arrivava poi un giorno, dopo anni di bottega, in cui il pittore diceva al ragazzino "fammi vedere ciò che sai fare" ed egli, che non aveva mai preso un pennello in mano, iniziava a dipingere ed il suo nome era Rontini, Filippelli, Tommasi, Fattori e tanti altri, i Macchiaoli di Livorno, famosi in tutto il mondo per i loro bellissimi dipinti.

    Ci vogliono anni per imparare bene un mestiere, anni di gavetta, anni di duro lavoro, anni di lacrime e sangue privi di soddisfazioni.

    Oggi si vuole tutto e subito: guai a non pagare una stagista, che spesso arriva piena di arroganza e nemmeno ascolta i tuoi consigli; guai a mettere una nota a scuola o a rimproverare un Bambino, guai a mettergli un brutto voto, o tenerlo in panchina.

    E quale è il risultato?
    Sempre meno cultura, meno professionalità, meno principi perché la strada in salità è troppo faticosa e si cercano scorciatoie per arrivare alla vetta.

    Nei principi, nella formazione è la stessa cosa

    Oggi la fede in Dio ha perso appeal tra le persone, e difficilmente in una famiglia si legge il Vangelo o si insegnano valori come l'amore verso il prossimo.

    Verso il prossimo: vuol dire verso tutti, anche nei confronti di chi ci ha fatto del male, anche per chi picchia, violenta, uccide.

    Se imparassimo ad amare i nostri nemici e persecutori, ci sarebbero molti più pittori a dipingere la grande tela della vita.

    #bambini #amicidellazizzi #pittori #macchiaioli #amare #perdonare
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    Mi hai picchiato? Ti amo

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  11.  

    Addì 25 febbraio 2024

    In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche.
    E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù.
    Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!».
    Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento.
    Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!».
    E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro.
    Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti.
    Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti.

    Marco 9,2-10

  12.  

    Cosa volesse dire risuscitare dai morti (25 febbraio 2024)

    Sono morto a 21 anni

    Molti non credono in Dio, eppure non passa giorno che qualcuno non resusciti dai morti.
    Non basta questo per credere in Dio?

    Io a 21 anni sono morto e dopo nove mesi sono resuscitato

    Dopo la morte della mia mamma ero uno zombie che vagava per le strade della mia città, una "non persona", uno che non sapeva cosa farsene della vita.
    Avevo perso tutte le mie sicurezze, le mie aspettative, la protezione che solo una mamma può offrire.
    Ero solo, spaventato, debole.
    Non ero più il Riccardo spavaldo, guascone, forte, di carattere, pronto a combattere contro tutti per le cose in cui credeva.
    Riccardo è morto a 21 anni e quello che è risucitato come una salamandra dopo essere passato dal fuoco ha lo stesso nome, ma è Riccardo.2

    A quante persone capita di morire nella vita?
    Io credo a tutti. Ognuno ha le sue prove di fuoco, il suo momento di riflessione, qualcuno arriva a toccare il fondo, ma un giorno si risveglia come persona nuova pronto a lottare per rialzarsi dalla polvere.

    Questo è resuscitare, e così come resuscitiamo mentre il nostro cuore ancora batte, sono certo che avremo la nostra ressurrezione anche dopo che il nostro corpo avrà iniziato a decomporsi.

    Non riusciamo a immaginarlo, ma non per questo non esiste.

    Può un drogato immaginarsi che un giorno sarà lui stesso un educatore per far rialzare tanti ragazzi entrati nel tunnel della droga?
    Eppure nelle comunità questo avviene spesso

    Ciò che oggi non ci sembra possibile o reale, domani lo diventa

    Fidiamoci e crediamo nella resurrezione dell'uomo in tutti i sensi ed in ogni contesto

    #bambini #amicidellazizzi #resurrezione
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    Risorgere dalle ceneri

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  13.  

    Addì 26 febbraio 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
    Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio ».

    Luca 6,36-38

  14.  

    Siate misericordiosi (26 febbraio 2024)

    Il dono di noi stessi

    Con Viola, diciassette anni, si parlava, durante le nostre riunioni serali dell'egoismo.
    Dicevo che oggi c'è molto egoismo, specie tra i ragazzi.
    Difficilmente, almeno nella nostra esperienza, vengono a fare volontariato sotto i trent'anni.
    Hanno sempre altro da fare, al di là dello studio e del lavoro.

    Quando io e Roberta, 21 anni io e 17 lei, abbiamo iniziato l'Associazione avevamo moltissimi amici ed abbiamo provato a coinvolgerli tutti.
    Dopo il primo entusiasmo durato due o tre mesi, durante i quali eravamo in 50 tra i 18 ed i 23 anni, ci ritrovammo in una decina dopo altri tre mesi, giungendo poi all'estate che eravamo solo in due a pulire la sede dataci dalla circoscrizione.

    Proprio Viola si risentì e mi disse "Io non sono egoista, sono generosa"
    Le chiesi allora cosa facesse per gli altri e non mi seppe rispondere
    "Perché dici di essere generosa"?
    "Perché sono sempre disponibile"

    In realtà Viola aveva un egoismo sfrenato, ed aiutare gli altri non rientrava proprio nella sua cultura. Era più che scusabile, visto tutto quello che aveva subito, il cercare di tenere per sé tutto ciò che la vita, grazie alla nostra accoglienza, aveva cominciato a darle a piene mani.

    Il punto è che una persona può sentirsi portata verso gli altri, avere compassione per il Bimbo maltrattato o l'anziano abbandonato, ma se alla fine resta solo un bel pensiero e nessuna azione concreta, a cosa serve essere "generosi" se non doniamo noi stessi agli altri?

    Io penso che ognuno di noi, alla fine della vita sarà ripagato con la stessa moneta con la quale ha pagato il suo prossimo
    Se quella moneta si chiama misericordia, sarà trattato con misericordia, perdonato dei suoi peccati, scusato per i suoi eccessi
    Ma se qualla moneta si chiama egoismo, riceverà un trattamento adeguato, e colui che distribuirà i beni per l'eternità potra decidere di non condividerli con chi si sia macchiato di egoismo

    #bambini #amicidellazizzi #egoismo #altruismo
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    La fede senza le opere è morta

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  15.  

    Addì 27 febbraio 2024

    In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
    Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.
    Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.
    Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì''dalla gente.
    Ma voi non fatevi chiamare "rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli.
    E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.
    E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.
    Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.»

    Matteo 23,1-12

  16.  

    Chi si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato (27 febbraio 2024)

    Beati gli umili

    Povero o ricco, laureato o analfabeta, bello o brutto, simpatico o antipatico abbiamo tutti una caratteristica che ci accomuna: insuperbirci delle nostre vittorie, dei nostri pregi, di quello che possediamo.

    Ci eleviamo sopra il capo degli altri per voler dimostrare di essere superiori.
    Non potendo ergersi sopra colui che sia alla ribalta delle cronache per il proprio successo, tendiamo a sminuirlo gettandogli fango addosso: ha guadagnato miliardi, chissà quanto ha rubato; è bellissima, è vero, ma chissà quanto è scema; ha ottenuto il successo, ma solo grazie al fatto di aver dato il suo corpo a tutti.

    Bella cosa l'umilità, dovremmo impararla tutti.

    Apprezzando il bene che c'è nel prossimo, il dialogo sarebbe più produttivo.
    L'umilità ci porterebbe ad imparare sempre più e a migliorarci, specie dal punto di vista umano.

    Questa vita è effimera, dura il tempo di un refolo di vento, tutto passa.

    Passa la ricchezza
    Passa la bellezza
    Passa l'intelligenza

    Quello che resta sono i nostri insegnamenti, il nostro esempio, la nostra capacità di lasciare andare avanti il nostro prossimo

    #bambini #amicidellazizzi #umiltà
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    Umilità come arma per cambiare il mondo

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  17.  

    Addì 28 febbraio 2024

    In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i Dodici e lungo la via disse loro: «Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà».
    Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa.
    Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
    Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo».
    Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio».
    Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli; ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
    Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti».

    Matteo 20,17-28

  18.  

    Colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo (28 febbraio 2024)

    Rinunciate alla vostra vita per il bene dei figli

    E' di questi giorni la sentenza contro la madre che ha abbandonato sua figlia da sola lasciandola morire di fame "per assecondare i suoi bisogni di donna"

    Un genitore rinuncia, per il proprio figlio, ad usare la moto tutti i giorni
    Un genitore rinuncia, per il proprio figlio, a fare sport a livello agonistico
    Un genitore rinuncia, per il proprio figlio, ad uscire tutte le sere con gli amici
    Un genitore rinuncia, per il proprio figlio, ad andare a caccia o a pesca
    Un genitore rinuncia, per il proprio figlio, alla propria libertà

    Qualunque genitore che faccia queste rinunce certamente ne soffre, ma soffre con gioia, quella gioia di essere padre e di essere madre, quella gioia che solo l'abbraccio di un Bambino, i suoi disegni, il suo correrti incontro quando torni a casa la sera può darti.

    Se si è disposti a rinunciare alla propria vita per amore del proprio figlio, perché non rinunciarci per amore di quei figli del mondo, figli di ciascuno di noi, abbandonati sulle strade, ai confini della realtà, abusati, seviziati, malnutriti, educati al male e alla delinquenza?

    Tutti i Bambini del mondo sono nostri figli, e tutti noi dobbiamo sacrificare la nostra vita per loro con gioia.

    Non c'è un perché, così come non c'è un perché nel rinunciare alla propria vita per il bene del proprio figlio.

    E' così e così deve essere

    Il mondo li ha partoriti, e noi dobbiamo accoglierli, accudirli, amarli, proteggerli, al pari dei figli nati dalle nostre unioni.

    Se un giorno non potessimo pù accudire nostro figlio per una brutta malattia, per morte, per indigenza, non vorreste che qualcun'altro accudisse e proteggesse vostro figlio?

    Ecco, fuori dalla vostra porta di casa, ci sono tanti figli di altrettante mamme che per un motivo o per un altro non possono o non sanno accudire i propri Bambini.

    Aiutatele voi, aiutatele con noi

    Soffrite con noi
    Goite con noi

    #bambini #amicidellazizzi #gioia #rinuncia #sofferenza
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    Soffrire con gioia

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  19.  

    Addì 29 febbraio 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai farisei: « C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente.
    Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe.
    Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto.
    Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui.
    Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.
    Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.
    Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi.
    E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento.
    Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.
    E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno.
    Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi »
    .

    Luca 16,19-31

  20.  

    Neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi (29 febbraio 2024)

    Abbiamo la possibilità di far risorgere un morto

    Qualche giorno fa ho mandato un abbraccio ad un mio amico al quale anni fa è morto il figlio per leucemia.
    Nel dialogo che è seguito mi parlava della sua grande pena e di come avrebbe dato tutto quello che aveva, salute e vita compresi, pur di veder resuscitare il proprio figlio

    Ma lo credete possibile?

    E' certezza, almeno per chi abbia fede: dopo la morte tutti noi risorgeremo

    Ma, è possibile qui sulla terra?

    E' possibile che un uomo o una donna muoiano e dopo un certo periodo ritornino a calpestare il suolo, a camminare, a respirare, a interagire ... ritornino a vivere?

    Certo che è possibile, ma dipende da noi

    Dipende dalla nostra capacità di

    - accogliere un Bambino già segnato nei primi anni dalla violenza e dall'abbandono
    - perdonare chi ha sbagliato indicandogli la buona via
    - andare a trovare un malato affinché trovi le forze per guarire o accettare la sua infermità
    - raccogliere cibo da donare a coloro che un lavoro non hanno
    - rinunciare al nostro tempo libero per parlare con una mamma o un babbo disperati
    - gioire per ogni uomo, donna o Bambino che riesca a raggiungere le nostre coste

    Noi possiamo far risorgere coloro che erano morti

    #bambini #amicidellazizzi #resuscitare #morte #vita
    ----------------------
    Noi resurrezionatori

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  21.  

    Addì 1 marzo 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un'altra parabola: C'era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l'affidò a dei vignaioli e se ne andò.
    Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto.
    Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l'altro lo uccisero, l'altro lo lapidarono.
    Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo.
    Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio!
    Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l'erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l'eredità.
    E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l'uccisero.
    Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli? ».
    Gli rispondono: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
    E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri?
    Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.»
    Udite queste parabole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro e cercavano di catturarlo.
    Ma avevano paura della folla che lo considerava un profeta.

    Matteo 21,33-43.45-46

  22.  

    La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo (1 marzo 2024)

    Bambini scartati anche da noi

    E' ovvio che la stragrande maggioranza delle famiglie voglia adottare e non fare affidamento

    Non ci sono i genitori naturali a creare difficoltà o a remare contro i valori che provi ad insegnare.
    Non ci sono assistenti sociali che mettono bocca sul tuo operato
    Non ci sono tribunali con i quali relazionarsi per mostrare la bontà del tuo progetto educativo
    Non c'è la minaccia di vedersi portare via quel Bambino che tanto amiamo
    Non c'è il pensiero di non poterlo vedere sposarsi o sistemarsi

    E' ovvio che l'adozione sia più appetibile

    Ma vi domando: dove vi sembra di essere? Al mercato?

    Voglio un Bimbo piccolo, italiano, pelle bianca, senza difetti
    Mica state scegliendo le pesche o la lattuga!

    Non è così che deve funzionare.

    I Bambini da accogliere, non lo credereste mai, sono i Bambini da accogliere, non quelli che nei vostri sogni vorreste accogliere

    Forse abbiamo gusti diversi.
    Il mio desiderio di accogliere un Bambino è da sempre più forte nei riguardi di quelli con qualche difetto fisico, sporchi, denutriti, con genitori pieni di astio o incuria nei loro confronti.
    Non è però una questione di gusti, non si va a scegliere la frutta o la verdura toccandola per vedere se è sana, si da la disponibilità di accogliere un figlio di Dio, un figlio di questo nostro mondo sanguinante.
    Comunque sia il Bambino: grande o piccolo, in affido o in adozione, con genitori poveri o cattivi, con un quoziente intellettivo alto o basso, con o senza difetti fisici.

    Parafrasando Ferradini laddove cantava, nella sua famosa canzone Teorema: "Lascia aperta la porta del cuore, vedrai che un Bambino è già in cerca di te"

    E' quello il Bambino da accogliere: quello che per primo bussa alla porta del tuo cuore

    #bambini #amicidellazizzi #cuore #amore #affido #adozione
    ----------------------
    Lascia aperta la porta del cuore

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  23.  

    Addì 2 marzo 2024

    In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.
    I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro».
    Allora egli disse loro questa parabola: Disse ancora: «Un uomo aveva due figli.
    Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze.
    Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.
    Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
    Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci.
    Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.
    Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!
    Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.
    Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
    Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.
    Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi.
    Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
    Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze;
    chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò.
    Il servo gli rispose: E' tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo.
    Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo.
    Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici.
    Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso.
    Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

    Luca 15,1-3.11-32

  24.  

    Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita (2 marzo 2024)

    Scendiamo a 25 metri ed oltre

    Iniziai ad andare sott'acqua a pescare in apnea a dieci anni.
    Arrivavo a pescare sul fondo al massimo sui due metri
    Nel giro di qualche anno pescavo a sette/otto metri
    Da quel momento ogni immersione erano centimetri guadagnati fino ad arrivare a pescare a venticinque metri.
    Sprizzavo gioia da tutti i pori la prima volta quando in Capraia, con il mio amico Luigi, arrivammo a quella profondità, coronata dalla pesca in coppia di un bellissimo esemplare di seppia.

    Eppure avevo degli amici che già prima di me arrivavano a trenta e quaranta metri di profondità
    E che dire di Pellizzari che arrivava a cento metri ed oltre?
    Oggi c'è chi arriva a duecento

    Cosa sono venticinque metri, se paragonati a duecento?

    Cosa sono?!!!

    Ma dico, volete scherzare?!!!

    SONO VEN-TI-CINQUE METRI

    Un abisso, un traguardo raggiunto con grandissima fatica, impegno, allenamento

    Dove voglio arrivare?

    Semplice: ognuno di noi deve cercare di fare sempre di più e sempre meglio, deve impegnarsi a superare i propri limiti, gioendo per ogni traguardo raggiunto, non lasciandosi abbattere dai migliori risultati perseguiti dagli altri. Ognuno sa di sé.
    Ma è anche vero che i limiti esistono per essere superati, per metterci alla prova, per non farci dire "ok, sono arrivato".

    La vita è, e deve essere, una continua gara con noi stessi

    Attenzione però a cosa vogliamo portare avanti
    Non sono trofei le donne conquistate, non è un vanto il denaro guadagnato o le case acquistate.

    Gli aspetti nei quali dobbiamo superarci sono ben altri: l'altruismo, il perdono, l'accoglienza, l'amore, l'umilità

    Io sono certo di aver ben imparato a perdonare, sono i miei venticinque metri
    Ma vedo altri che sanno perdonare meglio di me, mi sono di stimolo a fare meglio
    Il mio perdono nei confronti di una persona che mi ha ferito, ne sono certo per averlo provato diverse volte, è totale, nel senso che non provo alcun rancore, ma non nutro nei confronti di quella persona il desiderio dell'accoglienza, della serie "la saluto se proprio devo, ma non mi metto a chiacchierare con lei e passo oltre, cioè meno la vedo e meglio è".

    Vuol dire che il mio perdonare il prossimo non è così ampio e perfetto, anzi ho ancora tanto su cui lavorare, tanti limiti ancora da superare.

    Raggiungere i quaranta metri è altra cosa, e qualcuno che conosco ed ho conosciuto sa perdonare aprendo le braccia, andando incontro, facendo festa per il fratello che era morto e che è resuscitato.

    Dio fa così con noi e noi dobbiamo imparare a perdonare come nella parabola del figliol prodigo, senza cullarsi sugli allori dei risultati raggiunti, ma senza neanche abbattersi se facciamo fatica a passare da venticinque a ventisei metri.

    #bambini #amicidellazizzi #profondità #apnea #perdono
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    La vita deve essere una continua gara con noi stessi

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  25.  

    Addì 3 marzo 2024

    Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
    Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco.
    Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato».
    I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora.
    Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».
    Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
    Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?».
    Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
    Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
    Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome.
    Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli infatti sapeva quello che c'è in ogni uomo.

    Giovanni 2,13-25

  26.  

    Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere (3 marzo 2024)

    Sconfitta e sofferenza come opportunità

    La mia sconfitta può essere la vittoria di altri
    La mia sofferenza può essere la felicità di altri

    Bisognerebbe sempre pensare al prossimo in una sorta di passaggio di testimone
    Il mondo gira da miliardi di anni, e noi davvero riteniamo di poterlo fermare pensando egoisticamente a noi stessi?

    Tutto deve essere fatto in vista di un miglioramento per le generazioni future

    Questo mi fa pensare all'eternità perché non avrebbe senso vivere una vita che sia di pochissimi anni rispetto alla vita infinita dell'universo, o a quella di miliardi e miliardi di anni della nostra piccola terra. Non avrebbe senso se avessimo una visione legata alla nostra minima esistenza; tutto acquisisce senso invece se guardiamo più ampiamente, se guardiamo ad una vita futura dopo la morte, se guardiamo alla vita eterna.

    A me pare proprio che tutto, nella natura, sia volto a questo: un miglioramento della vita di chi viene dopo sacrificndoci noi stessi per gli altri.

    Dall'evoluzione della specie, non solo del genere umano, ma anche delle piante e sopratutto degli animali, lo si capisce benissimo: i più deboli vengono mangiati, emarginati, non possono procreare, tanto che ogni generazione ha in sè Il seme del miglioramento.
    Pensate al genere umano, proveniamo dalle scimmie, ed ogni generazione è più forte, potenzialmente sempre più intelligente.

    Perché evolversi se alla fine duriamo al massimo cento anni?

    La nostra evoluzione non può non avere un fine specifico, un fine più alto

    La morte di Gesù è questo: il suo sacrificio per dare un messaggio forte, per dare continuità alla vita dopo la morte

    #bambini #amicidellazizzi #sconfitta #vittoria #sofferenza #eternità
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    La vita dopo la morte

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  27.  

    Addì 4 marzo 2024

    In quel tempo, giunto Gesù a Nazaret, disse al popolo radunato nella sinagoga: «In verità vi dico: nessun profeta è bene accetto in patria.
    Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone.
    C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».
    All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio.
    Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

    Luca 4,24-30

  28.  

    Nessun profeta è bene accetto in patria (4 marzo 2024)

    Dobiamo essere sempre presenti

    Molti Bambini vengono con noi nella nostra casa di campagna al fine settimana.
    Alcuni trascorrono con noi anche quattro mesi in estate.
    Sono Bimbi, sono esuberanti, è normale che sia così, ma imparano con noi alcune regole di civile convivenza, condite da buoni principi, che poi riportano nelle loro case.
    I genitori restano meravigliati nel vederli cambiare, quasi non li riconoscono più, eppure spesso capita che siano estremamente critici nei loro confronti, lamentandosi del loro comportamento.

    E' ovvio che essendo in crescita debbano ancora maturare, fortificarsi nelle modalità e nei valori, ma non per questo sono "cattivi", sono semplicemente Bimbi.

    Male però si farebbe a sottovalutarli perché pur essendo cuccioli, sono cuccioli di leone, abituati al mondo esterno. E poca differenza fa se sono nati in quartieri malfamati o in quartieri più ricchi perché purtroppo le scuole, i locali ed altri posti da loro frequentati propongono regole di vita che troppo spesso sono contrarie al bene della persona.

    Basti pensare agli stupri di gruppo visti come una bravata, al bullismo, ai furtarelli, alla droga, alle corse sfrenate in macchina, ad ogni atto fuori del comune per attirare attenzioni e "mi piace" sui social.

    Nessuno dei nostri figli è al riparo dalla tempesta di disvalori che si abbatte sul nostro mondo come non mai

    Dobbiamo essere presenti il più possibile, dare loro, almeno finché sono piccoli e in formazione, tutti noi stessi, il nostro tempo libero, il dialogo, leggere loro un libro, fare inglese o storia come un gioco alla sera, accantonare la propria stanchezza per prenderli in braccio o rotolarsi nel fango con loro, rinunciando alla nostra libertà, rinunciando alla nostra vita.

    Mettere al mondo un figlio significa questo

    Se vogliamo avere la speranza, non la certezza, che i nostri figli crescano con sani principi, dobbiamo esserci sempre per loro

    #bambini #amicidellazizzi #figli
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    Sempre presenti

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  29.  

    Addì 5 marzo 2024

    In quel tempo Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?».
    E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
    A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
    Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.
    Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.
    Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
    Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
    Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!
    Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.
    Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
    Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.
    Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.
    Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
    E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.
    Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello».

    Matteo 18,21-35

  30.  

    Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette (5 marzo 2024)

    Senza rancore

    Mirko!!!!
    Ma cosa hai fatto? Perché hai urlato contro tua sorella buttandole in terra il suo gioco preferito?
    ---
    Silenzio contrito, faccia bassa
    ---
    Chiedi immediatamente scusa a Barbara e raccogli il suo gioco
    ---
    Scusa Barbara :(
    Dopo cinque minuti io e Mirko eravamo a ridere e scherzare

    Non c'è bisogno di dire "ti perdono" perché le azioni parlano da sé.
    Non tengo mai rancore per nessuno, non perché sono bravo, anzi, per l'esatto contrario
    Siccome sono uno che sbaglia tantissimo - ad esempio dico ai miei Bimbi di non dire parolacce, poi sono il primo a tirarle fuori in certi momenti di concitazione anche scherzosa - e vengo perdonato da Dio e dai miei Bimbi ogni volta, sento forte il dovere di perdonare gli altri quando sbagliano.

    #bambini #amicidellazizzi #perdono
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    Perdonare può essere facile

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  31.  

    Addì 6 marzo 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
    In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
    Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli»

    Matteo 5,17-19

  32.  

    Chi trasgredirà uno solo di questi precetti, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli (6 marzo 2024)

    Che muoia!!!

    Da quando Papa Francesco è stato eletto ci sono stati molti sacerdoti che si sono divisi ritenendo il Papa emerito Benedetto il Papa in carica.
    Ora che Bendetto è morto, leggo con dolore anche sui giornali, che ci sono molti sacerdoti che pregano pubblicamente per la morte di Papa Francesco

    Qui si va contro oggi dettame del Vangelo, quella Parola che i sacerdoti sono chiamati ad accogliere, accettare, proteggere, e non a dare insegnamenti contrari a quanto Gesù ci dice.

    "Pregate per i vostri nemici"

    Anche se Papa Francesco potrebbe essere visto come un nemico si deve pregare per lui, ma non in senso negativo augurandogli di morire. Ma di più: se Dio ha voluto che il Cardinale Bergoglio divenisse Papa Francesco avrà i suoi motivi e lo chiamerà a sé quando lo riterrà opportuno e giusto.

    Come può un sacerdote chiedere la morte di qualcuno?
    Che esempio diamo noi cristiani al mondo?
    Augurare la morte di qualcuno è una cosa contraria a tutta l'etica cristiana

    Sono veramente addolorato di questa presa di posizione che sempre più sacerdoti stanno esprimendo, tanto da indurre il Papa, a dire con tono scherzoso, ma sicuramente per dare un monito severo ai suoi sacerdoti: Pregate per me, ma non contro di me, mi raccomando eh

    #bambini #amicidellazizzi #bergoglio #papafrancesco
    ----------------------
    Pregate per me

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  33.  

    Addì 7 marzo 2024

    In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate.
    Ma alcuni dissero: «E' in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».
    Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
    Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in sé stesso va in rovina e una casa cade sull'altra.
    Ora, se anche satana è diviso in sé stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl.
    Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici.
    Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
    Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro.
    Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
    Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.

    Luca 11,14-23

  34.  

    Chi non è con me, è contro di me (7 marzo 2024)

    Adolescenza: auguri!

    Arriva l'adolescenza e sono dolori per i genitori.

    Chi ha oppure ha avuto un figlio adolescente sa benissimo di cosa parlo: ribellione e rispostacce e la colpa è sempre degli altri, mai un'attenzione e sempre una pretesa.
    Non è sempre così, ma nella maggior parte dei casi l'età tra i 12/13 anni ed i 19/20 comporta situazioni difficili da fronteggiare in famiglia, alcune volte con limiti difficili da immaginare.

    Per fortuna i ragazzi che entrano nella droga o in brutti giri sono pochi, ma se c'è un'età in cui è possibile possa accadere è proprio quella dell'adolescenza.

    E' un continuo monitoraggio da parte di genitori, professori, allenatori, educatori in genere per valutare ogni aspetto della vita del ragazzo e notare ogni piccola differenza di comportamento.

    Cosa possiamo fare noi adulti?

    Una cosa sicuramente: mettere dei paletti.

    Saranno regole di vita e principi che i ragazzi faranno di tutto per abbattere, per non considerarli, per bypassarli, ma noi abbiamo il dovere di metterli, altro non possiamo fare, se non dire loro costantemente che valori e principi sono come il guardrail sull'autostrada della vita, servono per non andare fuori strada accettando i limiti di velocità imposti senza voler correre per arrivare prima ad una delle tappe della nostra esistenza.

    Può darsi che escano dall'autostrada per prendere strade diverse, magari più lente e maggiormente panormaiche, non sarà necessariamente un errore, ma semplicemente una strada diversa.
    Alcune di esse però potrebbero portare lontano dalla sicurezza dell'autostrada e magari finire in un vicolo cieco o, peggio, in un burrone.
    Per fortuna oggi esistono i droni ed il gps, molti più strumenti in mano ai genitori per monitorare, senza essere invadenti, la vita ed il percorso dei figli, pronti a volare più basso per suggerire, sempre con amore e mai di petto, di rientrare nella sicura autostrada o percorrere strade migliori di quella intrapresa.

    Sta ai ragazzi ripettare velocità e paletti stando nei confini dei guardrails, a loro spetta la scelta di cosa fare della propria vita e noi possiamo solo auguruarci che sappiano scegliere bene per il loro futuro.

    Molti uomini e donne siamo un po' come gli adolescenti nei confronti di Dio e della Fede.
    Ci sono dei paletti: i comandamenti e gli insegnamenti del Vangelo.
    Dio non ci fulmina se rubiamo, se desideriamo la donna o l'uomo di altri, se non onoriamo il padre o la madre, se allontaniamo i Bambini, se non perdoniamo, se non siamo altruisti, se non accogliamo tutti come fratelli e sorelle.

    Dio monitora dall'alto la situazione lasciandoci liberi di scegliere la strada che vogliamo, suggerendoci, di tanto in tanto, un cambio di rotta, ma standoci vicino anche quando compiamo atti contrari ai suoi insegnamenti, nella speranza, al pari di ogni genitore, che possiamo capire e tornare sull'autostrada sicura della fede, con i suoi limiti, i suoi guardrails, ma anche con le sue soste attrezzate e con l'arrivo sicuro al casello, salvo code, incidenti o lavori che nella vita sono normali ostacoli al nostro cammino.

    #bambini #amicidellazizzi #adolescenza #autostrada #figli
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    Guardarails e limiti da rispettare

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  35.  

    Addì 8 marzo 2024

    In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
    Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
    E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi».
    Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
    Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

    Marco 12,28b-34

  36.  

    Amerai il prossimo tuo come te stesso (8 marzo 2024)

    Un lavoro da un milione a settimana

    Chi abiti in via trieste numero 12 al secondo piano avrà come vicino l'altro residente al secondo piano di via trieste numero 12, ma anche quelli del piano di sopra e del piano di sotto, vicini sono anche tutti i condomini, abbastanza vicini anche i condomini del 10, del 14 e dei numeri dispari di fronte al suo portone, piuttosto vicini anche gli abitanti dell'isolato e del quartiere.

    Chi abita in via Goito ha come vicini coloro che abitano in quel quartiere

    Ovvietà da Bambini piccoli, ma ovvietà cui troppo spesso non si pensa.

    I miei vicini sono casuali, non me li sono scelti, così come non ci scegliamo i figli.
    Tantomeno ci scegliamo le persone che incontriamo mentre camminiamo, quando andiamo ad una festa, in vacanza, in treno.

    Ergo: chi è il mio vicino, altrimenti detto "il mio prossimo"?
    E' chiunque incontriamo nel cammino della vita

    Potete dire che è stato Dio a farveli incontrare, oppure il destino o la casualità, ma certamente non li avete incontrati per vostro desiderio.

    Per le mie vicissitudini personali, legate alla morte della mia mamma, ho incontrato migliaia di persone, soprattutto Bambini.
    Forse Dio, forse la vita, forse il destino o la casualità, ma certo è che migliaia di Bambini sono entrati nella mia vita.
    Avrei potuto ignorarli, passando oltre, ma erano "il mio prossimo" inviati da chi volete voi, per me da Dio, ed ignorarli non sarebbe stato possibile.

    Fatica? Si, tanta!
    Giocare, leggere un libro, fare la conta per il posto a sedere, preparare da mangiare, risentire la lezione, rimproverarli per le marachelle, donare a giuste dosi regole e principi in maniera continua, anche quando le palpebre si abbassano, è veramente faticoso.
    Ma non potreste immaginare nemmeno lontanamente, senza averla provata, la gioia che in maniera smisurata riescono a dare i Bambini che accogliamo, accudiamo, proteggiamo, amiamo.

    Volete un esempio "materiale"?

    Vi propongono un lavoro dove lavorate tutto il giorno, tutti i giorni, per il quale vi pagano un milione a settimana. Non lo accettereste mettendoci tutto l'impegno possibile finché ne abbiate il fiato? Considerate anche che quel milione a settimana, investito, si moltiplica di mese in mese a dismisura.

    Ecco, io non amo il denaro, è solo un mezzo per poter aiutare sempre più Bambini nel migliore dei modi, ma per chi ama le cose materiali un lavoro da un milione a settimana non lo rifiuterebbe davvero.

    Se sapeste quanto si guadagna, quale tesoro si possa mettere da parte, quante esperienze e quanto amore si possa ricevere nell'aiutare i Bambini, ma in generale "il mio prossimo", sareste i primi ad investire la vostra vita, o buona parte di essa, per aiutare "il vostro prossimo".

    Venite a "lavorare" con noi, vi offro molto più di un milione a settimana

    "Ho sempre avuto un sogno" mi ha detto qualche giorno fa una giovanissima mamma "quello di poter adottare un Bambino, ma poi ho scoperto l'affidamento e voglio accogliere un Bambino in difficoltà"

    #bambini #amicidellazizzi #affidamento #adozione #lavoro #stipendio
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    Paga altissima, pagamento giornaliero

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  37.  

    Addì 9 marzo 2024

    In quel tempo, Gesù disse questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano.
    Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano.
    Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo.
    Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore.
    Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».

    Luca 18,9-14

  38.  

    O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini (9 marzo 2024)

    Giusto o sbagliato?

    Oggi esprimere le proprie opinioni significa attirare il disprezzo e persino l'odio di chi la pensi diversamente.
    Qualcuno, a causa delle invettive, è persino arrivato a togliersi la vita.

    Avere una propria idea non dovrebbe significare sentirsi al di sopra degli altri, migliore degli altri o addirittura considerare chi la pensa diversamente come un imbecille o peggio.

    Eppure oggi è così

    Più volte ho espresso i miei principi indicando un modo di fare a mio avviso come sbagliato. Ciò non significa che giudico chi abbia principi differenti come un demente, un peccatore, uno che sbaglia.

    La frase "a mio parere" vuole indicare che ognuno ha le sue idee, e tutte le persone meritano rispetto, non tanto per il valore che rappresentano i loro principi, quanto perché ognuno di noi ha un suo bagaglio culturale e ciò che pare giusto ad uno, può apparire sbagliato ad un altro.

    Se ad esempio un Bimbo nasce in una famiglia di mafiosi e sin da piccolo sente parlar male delle forze dell'ordine, sente dire che per onore si può anche uccidere, vede che il modo di procurarsi denaro di tutti coloro che lo attorniano sia tramite lo spaccio, la prostituzione ed altro, da grande avrà idee e principi completamente opposti a quelli di chi non abbia origini mafiose. Non per questo è cattivo, anche se fa cose cattive per il nostro modo di pensare, perché per il suo modo di pensare sono cose giuste.

    A questo serve il dialogo a questo serve esprimere le proprie opinioni emettendo un giudizio sulle azioni, ma non su chi le compie, cercando di far capire all'altro il nostro modo di vedere.

    Il giudizio su colui che agisce non spetta a noi, ma a Dio

    Io ho dei principi che sono come gli assiomi nella matematica: incrollabili e incontestabili e da sempre e per sempre ne sarò il difensore, fossi anche l'ultimo sulla terra a crederci. Questo non vuol dire che reputi peccatori, più di quanto non lo sia io, chi compie atti contrari a questi principi.

    Ad esempio, nel valutare come omicidio l'aborto, mai mi permetterei di dire che la donna che lo perrpetra sia un'omicida. Se la sua cultura l'ha portata all'aborto può darsi che sia convinta che abortire un feto non sia omicidio di un essere umano. Dialoghiamo, confrontiamoci, ma evitiamo di offenderci o pensare che l'altro sbagli con la consapevolezza che sta sbagliando.

    #bambini #amicidellazizzi #superbia #umiltà #aborto #omicidio
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    Tu peccatore? No, tu mio fratello

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  39.  

    Addì 10 marzo 2024

    In quel tempo Gesù disse a Nicodemo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
    Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
    Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
    Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è gia stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio».
    E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere.
    Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

    Giovanni 3,14-21

  40.  

    La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce (10 marzo 2024)

    Omicidio come principio nella costituzione

    E' di qualche giorno fa la notizia tremenda che in Francia non solo è permesso l'omicidio in certi casi, ma è addirittura sancito nella cotituzione come un diritto inalienabile.

    ABORTO E' SINONIMO DI OMICIDIO

    Si parla di "diritto delle donne a disporre del proprio corpo"
    Ma il diritto dei Bambini a vedere la luce, a vivere, a sopravvivere da chi viene tutelato?

    Ah già, dimenticavo: i Bambini non votano, i Bambini non pagano le tasse
    E' molto meglio tutelare il diritto di una donna a sopprimere il proprio figlio, piuttosto che il diritto di un Bambino a vivere.

    780 si su 902 votanti
    Molti senatori, in origine contrari, hanno finito con il votare in Francia a favore dell'aborto assecondando un sentimento largamente diffuso nella società francese, così da non perdere voti, poltrona e benefit che l'essere senatori comporta

    VERGOGNA!!!
    a chi pratica l'aborto

    Arriverà il giorno in cui chi ha compiuto l'omicidio di un Bambino chiuderà gli occhi e si presenterà al creatore: sarà Dio a giudicare il loro omicidio.

    VERGOGNA!!!
    a chi tolleri l'aborto per opportunismo politico

    Arriverà il giorno in cui chi ha permesso ad altri di compiere l'omicidio di un Bambino: sarà Dio a giudicare la loro falsità.

    VERGOGNA!!!
    a chi avrà convinto altri ad abortire

    Professori, politici, opinionisti, medici, assistenti sociali e chiunque insegni alle generazioni future che un Bambino lo si può uccidere impunemente ha le mani macchiate di sangue e nel giorno della sua morte, al cospetto di Dio, dovrà rendere conto a lui di questa scelleratezza.

    #bambini #amicidellazizzi #aborto #vita #omicidio
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    Aborto uguale omicidio

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  41.  

    Addì 11 marzo 2024

    In quel tempo, Gesù partì dalla Samarìa per andare in Galilea.
    Ma egli stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella sua patria.
    Quando però giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero con gioia, poiché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme durante la festa; anch'essi infatti erano andati alla festa.
    Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao.
    Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e lo pregò di scendere a guarire suo figlio poiché stava per morire.
    Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete».
    Ma il funzionario del re insistette: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia».
    Gesù gli risponde: «Và, tuo figlio vive». Quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino.
    Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: «Tuo figlio vive!».
    S'informò poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un'ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato».
    Il padre riconobbe che proprio in quell'ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive» e credette lui con tutta la sua famiglia.
    Questo fu il secondo miracolo che Gesù fece tornando dalla Giudea in Galilea.

    Giovanni 4,43-54

  42.  

    Proprio in quell'ora (11 marzo 2024)

    Ho perso il treno, ho trovato l'amore

    Il mio amico Marco doveva andare a Roma.
    Aveva il treno alle 5:37
    Si sveglia alle 5:15 in clamoroso ritardo.
    Fa le corse a più non posso, ma arriva in stazione giusto in tempo per vedere il suo treno allontarsi.
    Aspetta quello delle 7:12
    Vecchio treno con gli scompartimenti, piuttosto pieno.
    Trova posto, urta involontariamente la gamba di una ragazza, Cristina.
    Dopo due anni Cristina e Marco si sposano.
    Oggi sono felici con due figli meravigliosi.

    Se non avesse perso il treno non avrebbe mai incontrato Cristina.

    Vi siete mai domandati perché "proprio a quell'ora" vi trovavate in quel posto, in quella circostanza che ha cambiato la vostra vita?

    Casualità?
    Certo, può essere, ma in un mondo perfetto, in un universo dove stelle e pianeti si sfiorano per miliardi di anni senza mai toccarsi, dove la natura ha i suoi ritmi, le sue regole, le sue sincronie, è possibile che qualcosa sia affidato al caso?

    Io credo fermamente che Dio ci fa essere nel posto giusto al momento giusto.
    Io credo che Dio ci faccia incontrare le persone per abbinarci ad esse e camminare insieme, siano essi rapporti di coppia o di amicizia, di lavoro o di aiuto, di sostegno o di consolazione.

    #bambini #amicidellazizzi #Dio #casualità
    ----------------------
    Proprio in quell'ora

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  43.  

    Addì 12 marzo 2024

    Era un giorno di festa per i Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
    V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
    Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto.
    Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato.
    Gesù vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?».
    Gli rispose il malato: «Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me».
    Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina».
    E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato.
    Dissero dunque i Giudei all'uomo guarito: «E' sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio».
    Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina».
    Gli chiesero allora: «Chi è stato a dirti: Prendi il tuo lettuccio e cammina?».
    Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel luogo.
    Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio».
    Quell'uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo.
    Per questo i Giudei cominciarono a perseguitare Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

    Giovanni 5,1-16

  44.  

    Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina (12 marzo 2024)

    Rispondere si

    Mirko, prendi il giubbottino e vieni con me.
    Mirko è felice, prende il suo giubbotto e mi segue.
    Felice di essere stato chiamato, felice di venire con me.
    E' del tutto inconsapevole di dove andremo, di cosa faremo, ma ha talmente tanta fiducia in me da non domandarsi neppure per un minuto se fosse un bene o un male seguirmi; è talmente innamorato del suo babbo da essere felice per il solo fatto di stare insieme, di essere stato prescelto.

    Il nostro rapporto con Dio dovrebbe essere così: felici di essere stati chiamati a fare qualcosa, di qualsiasi cosa si tratti.

    Dio ci chiama in tanti modi, anche con la morte di una persona cara, come nel mio caso con la morte della mia mamma, per metterci sul giusto cammino.

    Possiamo dire si e seguirlo, possiamo dire no e rifiutarci, ci lascia liberi.

    Se lo seguiamo, il giorno che guardiamo indietro capiamo come quella circostanza e quella chiamata fossero giuste: dalla morte della mia mamma è nata l'Associazione Amici della Zizzi che tanti Bimbi aiuta ed ha aiutato.

    Se non lo seguiamo
    non ci sono ritorsioni o punizioni, ma solo altre chiamate fatte da un padre innamorato dei propri figli, speranzoso che, prima o poi, si risponda "si" alla sua chiamata, un bene per noi e per l'umanità.

    #bambini #amicidellazizzi #camminareinsieme
    ----------------------
    Alzati e cammina

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  45.  

    Addì 13 marzo 2024

    In quel tempo, Gesù rispose ai Giudei: «Il Padre mio opera sempre e anch'io opero».
    Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
    Gesù riprese a parlare e disse: «In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa.
    Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.
    Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole; il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
    In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
    In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.
    Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso; e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo.
    Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
    Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

    Giovanni 5,17-30

  46.  

    Il Padre mio opera sempre e anch'io opero (13 marzo 2024)

    Agire senza mai fermarsi

    Troppo spesso ci sentiamo appagati e ci fermiamo, convinti che quello che abbiamo fatto sia più che sufficiente.

    Ed è così che una donna o un uomo, una volta trovato l'amore, passato un primo periodo di grandi romanticismi, smettono di mandare rose e poesie, interrompono le coccole o le attenzioni, smettono di tenersi nel vestire e nell'acconciarsi.
    Ed è così che il buon samaritano dopo aver fatto una donazione smette di aiutare il prossimo perché ha già fatto abbastanza.

    Noi non siamo nessuno, ma ci può venir detto di tutto e il contrario di tutto, ma certo nessuno potrà mai dire che ci manca la costanza nelle nostre azioni: dal 1986 non ci siamo fermati un solo giorno per accogliere, aiutare ed amare tanti Bambini, e mai smetteremo di farlo fin tanto che il buon Dio ci donerà la salute. Mia mamma diceva sempre: abbiamo un'eternità di tempo per riposarci, ora è tempo di agire.

    Eppure il comune di Livorno ci ha fatto chiudere la casa famiglia con la scusa inesistente di NON CONTINUITA' AFFETTIVA!!!

    #bambini #amicidellazizzi #continuità #amore #affetto #affidamento
    ----------------------
    Ci riposeremo nell'eternità, ora è tempo di agire

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  47.  

    Addì 14 marzo 2024

    In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: « Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera; ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.
    Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.
    Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi.
    Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce.
    Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
    E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto, e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato.
    Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza.
    Ma voi non volete venire a me per avere la vita.
    Io non ricevo gloria dagli uomini.
    Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio.
    Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste.
    E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?
    Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è gia chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza.
    Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto.
    Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole? ».

    Giovanni 5,31-47

  48.  

    Se fossi io a render testimonianza a me stesso (14 marzo 2024)

    Giusto uccidere donne e Bambini

    Netanyahu ha dichiarato: "31mila morti? 13mila erano terroristi!"

    Quindi egli stesso ammette di aver ucciso (per ora) ben 18.000 DICIOTTOMILA persone, la maggior parte donne, Bambini e anziani.

    Sarà giudicato dalla storia come uno fra i peggiori criminali dei tempi moderni, al pari di hitler e putin.
    Già sarebbe grave se questa strage l'avesse compiuta in buona fede, ma è persino consapevole ci aver ucciso 18.000 innocenti, senza considerare che è lui a dire che 13.000 erano terroristi, come se ne potesse avere certezza. Di certo c'è solo che questa è una vera e propria strage, un genocidio che fa rabbrividire e ripugna le coscienze.

    Fermati assassino, fermati per amore di quel Dio in cui dici di credere e che offendi e tradisci ogni giorno andando contro uno dei dieci comandamenti: NON UCCIDERE

    #bambini #amicidellazizzi #gaza #palestina #israele #hamas
    ----------------------
    Non uccidere!

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  49.  

    Addì 15 marzo 2024

    In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
    Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne; ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui; non apertamente però: di nascosto.
    Intanto alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere?
    Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo?
    Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
    Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete.
    Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
    Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora.

    Giovanni 7,1-2.10.25-30

  50.  

    I Giudei cercavano di ucciderlo (15 marzo 2024)

    Aveva ragione hitler

    La razza ariana, la razza perfetta: alti, biondi, occhi azzurri, intelligenti.
    A questo mirava hitler con il genocidio di ebrei, rom, omosessuali e altri "diversi".

    A me pare che la società civile oggi faccia la stessa cosa

    Aborto: abortiamo i Bambini se ci danno fastidio, se non sono sani, se hanno qualche malformazione o qualche malattia, o semplicemente se non li desideriamo.
    Eutanasia: aiutiamo coloro che non servono più ad andarsene, che sono un peso

    Qualche giorno fa un ministro francese, supportando l'iniziativa di macron sulla morte assistita ha addotto, fra le altre, la motivazione che la sanità è al collasso e quindi far morire un po' di persone è un bene per la collettività.

    In un programma radiofonico dicevano che gli influencer, ora un po' in declino dopo il caso ferragni e fedez, sono coloro che mostrano una vita di eccessi perché ambita dalla stragrande maggioranza delle persone: cene da migliaia di euro, vacanze da sogno, abiti costosissimi, auto di lusso.
    Oggi gli influencer 2.0 sono coloro che fanno apparire le cose di tutti i giorni come eccezionali

    Falsità a finzione

    Influencer dovrebbero essere coloro che propugnano valori e principi in grado di cambiare il mondo, coloro che si rimboccano le maniche ogni giorno per aiutare chi sia più debole, coloro che vivono del necessario senza la brama di arricchirsi.

    Denaro, potere, sesso, divertimento sfrenato: è questo cui ambiscono le persone, è questo che insegniamo ai giovani, sono questi i valori del futuro

    #bambini #amicidellazizzi #denaro #potere #sesso
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    Siamo alla deriva

    Si avvicina la Pasqua
    Donate un Uovo di Pasqua Solidale ai nostri Bambini
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    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0