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  1.  

    Addì 6 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
    Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
    Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?
    Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
    Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
    In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre».
    Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
    Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.»

    Giovanni 14,7-14

  2.  

    Chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi (6 maggio 2023)

    Seguiamo la scia

    E' successo in Irlanda.
    Un autista di un autobus, ad una fermata, ha visto scendere un'anziana signora dal bus e vedendola quasi inciampare ha notato che i lacci delle sue scarpe erano sciolti.
    "Così ha spento la vettura ed è sceso per dirglielo", racconta la ragazza. "La donna lo sapeva, ma probabilmente era troppo instabile sulle sue gambe per poterseli allacciare da sola", ha spiegato. Evidentemente l'autista deve aver compreso la difficoltà e così si è chinato per aiutarla e ha fatto lui il nodo.
    È stato così gentile che la donna, una volta ripartito l'autobus, gli ha mandato un sonoro bacio con le mani.
    L'esempio è il modo più bello ed efficace per insegnare qualcosa.
    Possiamo insegnare morale e solidarietà ai nostri ragazzi, ma un semplice gesto, fatto con amore, vale più di mille lezioni.
    Andiamo nel mondo prendendo esempio da chi compie opere buone, ed anche noi chiniamoci dinanzi alle necessità del nostro prossimo affinché si possa essere esempio per gli altri
    ----------------------------
    Molti inciampano nel lacci dei propri errori. A volte non manca la volontà di allacciarsi le scarpe da soli, mancano le forze, e noi dobbiamo essere lì, pronti a sostenerli ed aiutarli. la più grande ricompensa sarà quel bacio

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  3.  

    Addì 7 maggio 2023

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
    Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.
    E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».
    Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?».
    Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
    Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
    Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
    Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?
    Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
    Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
    In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre».

    Giovanni 14,1-12

  4.  

    Mandò a decapitare Giovanni (7 maggio 2023)

    Giovanni: occhi tristi pieni di luce

    Non c'è pubblicità che non faccia vedere la perfezione: famiglie perfette, figli perfetti, mamme perfette.
    Io la perfezione su questa terra non l'ho mai vista.
    Anche la mia mamma Zizzi, la persona migliore che abbia mai incontrato nella mia vita, ottima persona a detta di tutti, era piena di difetti, piccoli o piccolissimi, ma certamente assai lontana dalla perfezione. Era lei stessa a ricordarmelo più volte.

    Giovanni, nove anni, viveva in casa con le sue due sorelline di quattro anni e dodici mesi. La mamma dipendente da un uomo che la sfruttava e la picchiava, ogni tanto fuggiva portandosi dietro i figli, ma poi sempre tornava da lui a farsi picchiare nuovamente. Gli occhi di Giovanni erano pieni di tristezza, ma anche di gioia repressa e bastava una carezza, uno scherzo, un po' di considerazione per accenderli con una luce da far invidia al sole. Stava attento a non parlare per non dire cose "proibite", per non dire cosa accadesse in casa, un po' perché la madre gli intimava il silenzio, un po' per paura delle botte.
    Come è finita vi chiederete. Una buona comunicazione vorrebbe che vi dicessi che i bambini sono stati tolti a quella famiglia, che hanno trovato un focolare domestico dove tutto è rose e fiori, che i bimbi sono cresciuti sani, forti, belli, studiosi. Ma la vita è altra cosa.
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    Non è colpa dei bambini se sono in brutte situazioni
    E' colpa nostra se ci rimangono


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  5.  

    Addì 8 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
    Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?».
    Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
    Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
    Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi.
    Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

    Giovanni 14,21-26

  6.  

    Chi mi ama sarà amato dal Padre mio (8 maggio 2023)

    Scegli: il cane o me

    E' di qualche giorno fa la notizia di un pitbull che ha azzannato nel viso una Bambina piccola.
    Non è la prima volta che accade: in altro contesto lo scorso marzo 2003 il pitbull di famiglia ha aggredito una bimba di tre anni; nel settembre 2022 il pitbull di un'altra casa ha aggredito la bimba di sette, ed era già la seconda volta che accadeva, e quante altre volte è successo e succederà?
    Provate a mettere nel motore di ricerca "pitbull, bambina" e vedrete quante aggressioni ci sono state

    Credo che animali aggressivi in casa non si dovrebbero tenere se ci sono dei Bambini, ed il pitbull è considerato tale. Men che mai se hanno dimostrato la loro aggressività, ma il colmo dei colmi è quanto la madre della Bambina sfregiata, e padrona del cane, ha detto e fatto: se il cane ha aggredito la Bimba non è colpa del cane, la Bimba ha fatto qualcosa che non doveva fare.

    Si difende un cane anziché la figlia?

    Come se un Bambino non abbia per natura comportamenti impulsivi!

    Ma non basta

    Il marito ha detto: "Mandiamo via il cane per tutelare la Bimba"
    La moglie risponde: "Il cane non si tocca, piuttosto te ne vai via tu"

    Siamo veramente all'eccesso. Spero tantissimo che questa mamma perda la tutela della figlia che possa andare a vivere con il padre.
    Difesa del cane anche a costo che possa fare nuovamente male alla figlia
    Difesa del cane anche a costo di mandare a monte una famiglia
    Cosa dirà quella Bimba quando in età della ragione le verrà detto: sai, sei stata morsa da un cane che ti ha quasi uccisa, ma era colpa tua, quindi la tua mamma ha tenuto il cane, richiato la tua vita, mandato via di casa suo marito, privato te di un padre.

    Tutto per proteggere un cane aggressivo!!!
    Siamo alla follia!!!
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    Non possiamo permettere che succeda

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  7.  

    Addì 9 maggio 2023

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
    Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.
    Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.
    Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato».

    Giovanni 14,27-31a

  8.  

    Vi lascio la pace, vi do la mia pace (9 maggio 2023)

    Pace? Ma quale pace!!!

    Guerra in Ucraina: in tanti inneggiano alla pace.
    Sarebbe una bella cosa che questa, come tutte le altre guerre nel mondo, avesse fine

    Ma noi cosa possiamo fare dinanzi a tanta violenza?

    Le guerre iniziano dalle persone, non si è mai sentito dire che un conflitto sia scoppiato per "autocombustione"
    Alla base ci siamo noi, tutti noi.
    Si, noi!!!

    Quanti di noi sono disponibili a far pace con una persona dal quale hanno ricevuto uno screzio o un semplice sgarbo?
    Quanti sono disponibili a perdonare chi abbia rubato, diffamato o ucciso?
    Quanti sono invece pronti a odiare il prossimo inneggiando all'affondamento dei barconi dei migranti, dando fuoco alle roulotte dei rom, infrangendo vetrine e depredando negozi nei cortei organizzati magari proprio contro la guerra, picchiando e talvolta accoltellando i tifosi della squadra avversaria?

    Come si può pretendere che nel mondo vi sia la pace, se siamo noi i primi a fomentare la guerra soffiando sui carboni?

    Allo stadio ogni tanto si vede la ola: uno si alza quando il vicino si siede, sincronizzati in una sorta di staffetta.

    Per la pace deve essere lo stesso: Vi do la mia pace affinché voi la diate agli altri

    #pace #guerra #perdono #amore
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    Una ola di pace

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  9.  

    Addì 10 maggio 2023

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.
    Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
    Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato.
    Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.
    Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.
    Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
    Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.
    In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

    Giovanni 15,1-8

  10.  

    Chiedete quel che volete e vi sarà dato (10 maggio 2023)

    Affidamentazione

    Si chiede con le parole molto spesso, ma il cuore parla più di mille parole

    Mi sono dedicato da sempre ai Bambini, ne ho presi 58 in affido, non mi sono mai preoccupato delle conseguenze come in tanti dicono "se poi va via soffri", oppure "devi avere a che fare con genitori problematici", oppure "devi sottostare al giudizio e ai diktat dei servizi sociali".
    Questo non vuol dire non aver sofferto
    Ogni Bimbo che andava via era una sofferenza, ma ogni volta si voltava pagina e si ricominciava, si accoglieva nuovamente un pulcino implume nel tentativo di farlo diventare un magnifico cigno.

    Poi un giorno una telefonata
    "Vi possiamo mandare una Bambina di cinque anni in affido"
    Certo
    "Bene, per gli altri fratelli cercheremo di trovare qualcuno vicino a voi"
    Perché? Quanti sono?
    "Altre due sorelline e un fratellino"
    Che problema c'è? Li prendiamo tutti e quattro noi
    "Davvero???"
    Certo!

    Dopo cinque giorni Jaquie di un anno e mezzo, Barbara di due e mezzo, Mirko di quattro e Anita di cinque erano già a casa nostra con un progetto di adozione.

    Erano i primi di agosto
    A settembre andiamo in tribunale con i Bimbi per farci conoscere dal giudice, su sua richiesta e, con grande nostra sorpresa, ci chiede se fossimo interessati a prenderli in adozione.

    Mai ci avevano chiesto una cosa del genere.
    Mai avremmo pensato che ce l'avrebbero chiesto

    Ci sono stati problemi burocratici, e la cosa si è protratta più del previsto, ma anche perché i Bimbi comunque erano tutelati, a loro non cambiava nulla ed il giudice ha voluto fare le cose per bene, in modo da non avere problemi se qualcuno avesse fatto ricorso e di fatto blindare l'adozione

    Ed ecco che dopo 5 anni, lo scorso 22 aprile 2023, l'adozione di Anita, MIrko, Barbara e Jaquie si è perfezionata.

    Non lo avevamo mai chiesto con le parole, ma probabilmente il nostro cuore lo chiedeva a Dio, ed ecco che è siamo stati accontentati

    #adozione #affido #affidamento #bambini
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    Chiedere avendo sempre fiducia di ottenere, ed avremo anche di più

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  11.  

    Addì 11 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
    Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
    Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

    Giovanni 15,9-11

  12.  

    Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi (11 maggio 2023)

    Auguri Mamma Zizzi

    Dio ci parla in mille modi

    Oggi è il compleanno della mia mamma, morta da 37 anni, ma più che mai viva nel mio cuore, nelle mie azioni, nell'Associazione che porta il suo nome

    Come ogni mattina apro il Vangelo del giorno e trovo scritto

    Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
    Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
    Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena

    Chiamatele coincidenze se volete, ma tante coincidenze, che ogni tanto vi racconto, sono carezze che arrivano puntuali dal cielo, direttamente da Dio al cuore di ciascuno di noi

    Come la mia mamma ha amato me da Bambino, io amo tutti i Bambini del mondo
    Come lei ha dedicato la mia vita per me, io la dedico a tutti i Bambini che Dio vorrà inviarmi
    I tuoi insegnamenti, Mamma Zizzi, sono per me comandamenti nei quali cerco di rimanere, rimanendo così nel tuo amore.

    I rapporti umani non finiscono mai, neppure dopo la morte, ma si modifica il modo in cui amiamo e sentiamo di essere amati

    https://www.youtube.com/watch?v=62b8U7exYdg

    #mamma #Zizzi #Associazione #Bambini #morte #vita
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    Auguri Mamma Zizzi

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  13.  

    Addì 12 maggio 2023

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
    Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
    Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.
    Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.
    Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
    Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri»

    Giovanni 15,12-17

  14.  

    Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri (12 maggio 2023)

    Auguri Roberta

    Roberta incarna il comandamento "Amatevi gli uni gli altri"

    Ieri abbiamo festeggiato il suo compleanno con i Bambini e qualche amico

    https://www.youtube.com/watch?v=3uZHpyJ9Teo
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    Amarsi reciprocamente

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  15.  

    Addì 13 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.
    Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.
    Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.
    Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

    Giovanni 15,18-21

  16.  

    Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me (13 maggio 2023)

    Essere odiati è spesso un vanto

    In 36 anni dedicati ai bambini e all'associazione Amici della Zizzi siamo stati amati e nello stesso tempo odiati.
    L'odio viene da chi non ci conosce, da chi non ha toccato con mano la nostra quotidianità, da chi non ha mai visto gli occhi felici dei bambini, da chi non ha capito che la nostra severità è amore allo stato puro, da chi sempre abbia voluto pensare che le nostre finalità fossero legate ad avere vantaggi economici o di altro tipo, da chi si è sentito minacciato quando siamo scesi in campo a difesa dei bambini i cui diritti erano stati lesi da coloro che avrebbero dovuto tutelarli.

    Ebbene sì, siamo odiati da taluni, ma per noi è un vanto essere odiati da coloro che non hanno a cuore il bene dei bambini.

    Se pensate a quanto bene abbia fatto Gesù e quanto sia stato odiato fino ad arrivare a metterlo a morte, e così come lui tanti altri, è facile capire che spesso il mondo non vuole la pace preferendo la guerra, non voglia l'amore preferendo l'odio.
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    Mi odi? Grazie

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  17.  

    Addì 14 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osservate i miei comandamenti.
    Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.
    Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi.
    Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.
    In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi.
    Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».

    Giovanni 14,15-21

  18.  

    Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi (14 maggio 2023)

    Dopo la morte continua la crescita

    A molti di noi è purtroppo già capitato di avere un lutto importante in famiglia: un genitore, un figlio, un fratello, una sorella.
    In un primo momento ci sentiamo abbandonati, orfani di quella persona. Non possiamo più parlarci, abbracciarla, annusare il suo profumo quando esce da una stanza, assaggiare i suoi manicaretti, ridere delle sue battute.
    Poi, pian piano, anche se non abbiamo fede, cominciamo a parlarci, a confidarle le nostre pene, a piangere sulla sua spalla. Avvertiamo il suo odore e la sua presenza in tanti attimi della nostra vita. Sempre di più. Ci prendiamo gusto, ed allora la ricerchiamo in ogni angolo della casa, negli atteggiamenti nostri e degli altri, nelle similitudini. E la troviamo. E' sempre stata lì, non si è mai mossa, non ci ha mai abbandonato. E torna a vivere. Torna a vivere attraverso di noi, e in quel giorno sapremo che noi siamo nella mamma, nel papà, nel figlio che non vediamo più con gli occhi, ma che vediamo con il cuore. Ed osserveremo i suoi insegnamenti, li metteremo in pratica, li insegneremo ai nostri figli ed amici, e sarà ancora amore che cresce per quella persona.
    La mia mamma non è morta, vive in me ed il nostro rapporto si è solo trasformato, e continua a crescere, l'uno concatenato all'altra sempre più.
    La stessa cosa avviene con Dio. Mettendo in pratica i suoi insegnamenti gli dimostreremo il nostro amore, e lui farà altrettanto con noi
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    Aiutaci a far rivivere i nostri bambini, troppe volte uccisi dall'indifferenza

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  19.  

    Addì 15 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
    Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi.
    Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio.
    E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.
    Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato».

    Giovanni 15,26-27.16,1-4a

  20.  

    Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio (15 maggio 2023)

    Guerre sante

    Molte guerre sono scatenate dalla fede in Dio
    Si pensi alle crociate, a quante persone sono state uccise in nome del cattolicesimo
    Si pensi alle persone messe al rogo per ideologie diverse
    Si pensi al conflitto perenne arabo-israeliano
    Si pensi ai fondamentalisti islamici che combattono atei e cristiani e si fanno persino guerra tra loro per sfumature diverse della stessa ideologia.

    Anche oggi accade questo
    La gente non viene arsa viva per le proprie idee, almeno non nei paesi occidentali, ma ci sono tante forme per essere messi al rogo

    Pensate al mio post di qualche giorno fa per la ricerca di personale e per aver manifestato la mia opinione sul reddito di cittadinanza. La discussione di chi la pensi diversamente è accettabile e stimolante, ma la cattiveria, l'arroganza, persino le minacce sono intollerabili, un segno dei tempi sulla modalità di bruciare vivo chi abbia un'opinione diversa.

    #redditodicittadinanza #RDC #rispetto #guerra #minacce
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    Ti metto al rogo

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  21.  

    Addì 16 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai?
    Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
    Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò.
    E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.
    Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato»

    Giovanni 16,5-11

  22.  

    Perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore (16 maggio 2023)

    Il Papa non benedice un cagnolino

    Il Papa ha sgridato una signora non perché avesse un cane, ma perché trattava il cane come un figlio.
    Rispetto le opinioni di tutti, ma ognuno ha diritto alle sue.

    Un cane è un animale, carino, bellino, gentile, di compagnia, utile, anche necessario in tantissimi casi di solitudine, cecità, ricerca, prevenzione.
    Ma è, e sempre resterà un animale, ben diverso da un uomo, da una donna, da un Bambino

    Oggi molta gente tratta i cani ed altri animali come fossero persone ed in tanti casi meglio delle persone stesse

    Ma al di là dell'opinione, condivisibile o meno, ritengo che il vituperio, l'accanimento, gli insulti, le minacce, le prevaricazioni non portino a nulla, anzi solo a distanze e liti.
    Il dialogo, invece, potrebbe portare la gente a vedere la cosa da più punti di vista e magari, se anche non cambiano linea di principio, potrebbero addolcire le proprie posizioni, arrotondare gli angoli.

    Tra persone civili si dialoga, tra animali ci si morde

    Tra le persone dovrebbero prevalere il rispetto ed il ragionamento, di cui gli animali sono sprovvisti; tra animali invece vale solo l'istinto, il voler sottomettere chi si pone sulla strada dell'altro, la legge del più forte, di chi urla di più o fa vedere i denti.

    Rispetto l'opinione del Papa, che condivido, ma rispetto anche le opinioni contrarie cercando di ascoltare le motivazioni di una e dell'altra parte, ma aborrisco ogni forma di violenza, anche fosse solo verbale contro chi la pensa diversamente

    #cani #animalidomestici #bambini #papa #opinioni #violenza
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    Cani trattati come Bambini

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  23.  

    Addì 17 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
    Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.
    Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà.
    Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà».

    Giovanni 16,12-15

  24.  

    Per il momento non siete capaci di portarne il peso (17 maggio 2023)

    Madre abbandona la figlia di sei mesi che muore

    Niente di peggio di una madre che abbandona la figlia
    Niente di peggio di una madre che lascia la figlia di sei mesi in casa per sei giorni

    Niente di peggio?

    Forse si
    Qualcosa di peggio c'è!

    Lo Stato, il Comune, i servizi sociali, date loro il nome che volete, ma è palese la colpa gravissima dell'ente pubblico

    Oggi si scopre che il quoziente intellettivo di questa mamma è pari a quello di una bambina di sette anni
    Oggi si scopre che a scuola questa mamma aveva da bambina un insegnante di sostegno
    Oggi si scopre che questa mamma era seguita da una psicologa dell'asl

    Oggi si scopre?
    OGGI!!!????
    Oggi dopo che una Bambina è morta?!!!

    Ma si lascia una Bambina in mano ad un'altra Bambina?

    E' ovvio che qualcosa non ha funzionato, ci saranno rimpalli di colpe, ma la verità è una sola: una Bambina è morta perché qualcuno non ha fatto il proprio dovere, qualcuno non ha avuto la determinazione di scrivere una relazione nella quale si evidenziasse questa disabilità intellettiva in virtù della quale la Bambina DOVEVA essere tolta alla tutela della mamma e data in affido o in adozione.

    "Povera donna" avrà pensato forse quella piscologa o quell'assistente sociale.
    "Povera elettrice, lei e la sua famiglia non mi voteranno più se le togliamo la Bambina" avrà pensato forse l'assessore di turno.
    "Povera vicina di casa, non posso denunciarla" avrà forse pensato la dirimpettaia che sapeva che la mamma spesso abbandonava la neonata sola in casa.

    Tutte beghe, meglio far finta di nulla, aspettare, vedere, monitorare, aiutarla

    Ma "POVERA BIMBA" non lo ha detto nessuno?!!!

    Per tutelare una mamma al suo diritto di tenersi la figlia non è stata tutelata una Bambina che oggi è morta e qualcuno sa, in cuor suo, di avere le mani sporche di sangue, e così facendo non ha tutelato neppure la donna che oggi, probabilmente senza colpa, è in carcere per aver lasciato morire la figlia, incapace di capire la gravità del suo comportamento.

    Vergogna servizi sociali, VERGOGNA!!!!

    Che l'abbiate fatto di proposito, comandati da un dirigente o da un politico, o per vostra incapacità intellettiva di capire la situazione poco importa: PER COLPA VOSTRA UNA BAMBINA E' MORTA!!!!

    Quanti angeli ci sono oggi in situazinoi simili?

    Per loro non è troppo tardi: togliete i figli alle mamme incapaci di accudirli, poi, una volta messi i Bambini in protezione, attuate tutte le politiche di accudimento anche delle mamme, fate di tutto per mantenere viva la parte sana del rapporto genitoriale, ma porco cane, PRIMA DI TUTTO mettete in sicurezza i Bambini: VI PAGHIAMO PER QUESTO E QUESTO DOVETE ASSOLUTAMENTE FARE E FARLO BENE

    #bambini #alessiapifferi #affido #adozione #omicidio #infanticidio #abbandono #sostegno #servizisociali
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    Mani sporche di sangue

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  25.  

    Addì 18 maggio 2023

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ancora un poco e non mi vedrete; un po' ancora e mi vedrete».
    Dissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: «Che cos'è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un po' ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?».
    Dicevano perciò: «Che cos'è mai questo "un poco" di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
    Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «Andate indagando tra voi perché ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un po' ancora e mi vedrete?
    In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.»

    Giovanni 16,16-20

  26.  

    Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia (18 maggio 2023)

    La differenza tra il dolore e la gioia sei tu

    Andavo a scuola con vestiti sporchi e rotti
    Non mi davano da mangiare e dovevo catturare i piccioni in piazza per nutrirmi
    Quando piangevo mettevano la mia manina sul fuoco della cucina
    Mi obbligavano a fare sesso con gli amici dei miei genitori

    E poi?

    A tutti noi piacciono le favole a lieto fine

    E poi venne una famiglia e mi accolse in casa sua, oggi sono un bravo meccanico, una buona moglie, un geometra, una mamma fortunata, una segretaria.
    Oggi ho la mia vita, ed anche se non dimentico ciò che di brutto ho passato nella mia infanzia, oggi posso sorridere, gioire: oggi posso vivere grazie a quella famiglia.

    Tantissimi Bambini sono maltrattati ogni giorno, e continueranno ad esserlo perché in pochi decidono di andare a salvarli.

    L'afflizione si trasformerà in gioia solo se ci saranno famiglie disponibili all'accoglienza

    Pensaci: se vedi un drogato, un ladro, una mamma che picchia il proprio figlio, se c'è un delinquente in più, la colpa è un po' anche tua che non lo hai accolto, accudito, amato quando era Bambino.

    #bambini #affido #adozione #delinquenti #accoglienza #amore
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    Maltrattatore di Bambini o bravo genitore?

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  27.  

    Addì 19 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.»
    La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo.
    Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia».

    Giovanni 16,20-23a

  28.  

    Il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia (19 maggio 2023)

    Anniversario Amici della Zizzi

    Il 19 maggio 1987 nasceva ufficialmente l'Associazione Amici della Zizzi

    Un percorso che va avanti da 36 anni, mattoncino dopo mattoncino
    Non sono mancate le intemperie, gli errori, le delusioni, i dispiaceri, le incomprensioni, le liti, ma tutto il resto è Amore.

    Amore dato a più di mille Bambini, di cui 58 in affidamento
    Amore con il quale tantissimi volontari, Angeli della Zizzi, hanno accudito i Bambini accolti
    Amore nell'organizzare iniziative per raccogliere fondi
    Amore ricevuto da tantissimi Bambini felici di aver trovato un porto sicuro dove crescere
    Amore di tante persone che con le loro donazioni e lasciti hanno sostenuto le opere a favore dei Bambini

    E' con Amore che ti diciamo grazie
    Grazie per questi 36 anni di gioie, soddisfazioni e crescita

    Continua a sostenerci, magari proprio oggi fai un regalo di compleanno ai nostri Bambini: attiva una donazione periodica, anche di pochi euro, facci sentire che ci sei

    #adozioneadistanza #lascito #donazione #beneficenza #bambini #solidarietà #amicidellazizzi #livorno

    https://youtu.be/ABCcoG8D2iY
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    Ti aspettiamo, diventa uno di noi

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  29.  

    Addì 20 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
    Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
    Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l'ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre.
    In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio.
    Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre».

    Giovanni 16,23b-28

  30.  

    Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena (20 maggio 2023)

    Sano egoismo

    E' giusto cercare di essere felici.
    Per chi crede è giusto chiedere a Dio (o alla vita se ateo) il proprio bene, la propria felicità.
    Così è il caso delle adozioni: molti chiedono di adottare per appagare un proprio desiderio e bisogno di genitorialità.
    Non c'è nulla di male, ma pensate che bello, e quanto sarebbe preferibile, se chi adottasse lo facesse anche e sopratutto per togliere un bimbo da una brutta situazione.

    Purtroppo non è così nella maggior parte dei casi: chi adotta lo fa per un proprio egoismo

    Asserzione, la mia, che ognuno può verificare chiedendo ad amici, parenti e conoscenti se sarebbero disposti a prendere un Bambino in adozione e/o un Bambino in affido. Quasi tutti sarebbero pronti a prendere un Bimbo in adozione, specie se piccolo, e quasi nessuno un Bimbo in affido, anche se piccolo.

    Perché? Perché la motivazione principale non è quella di dare una famiglia ad un bambino in situazione di crisi, ma quella di avere per sé un figlio.
    Infatti quando cerco di addentrarmi nel merito della questione tutti mi rispondono "Non voglio un bimbo in affido, altrimenti quando me lo tolgono sarebbe una dolore immenso"
    Se si pensasse al bene del bimbo si farebbe qualsiasi cosa per accoglierlo ed aiutarlo a crescere, anche a costo di una propria sofferenza personale, ammesso che ci sia perché spesso i bambini in affido restano in famiglie affidatarie ben oltre la maggior età.

    E' giusto un po' di egoismo, ma non pensate solo a voi stessi, pensate al bene che potreste fare ed al male che molti Bambini subiscono ogni giorno per la vostra mancanza di disponibilità ad accoglierli
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    Unico scopo in voi è l'egoismo?

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  31.  

    Addì 21 maggio 2023

    In quel tempo, gli undici discepoli, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato.
    Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.
    E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.
    Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,
    insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

    Matteo 28,16-20

  32.  

    Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (21 maggio 2023)

    Mai dubitare

    #dubitare #sempreavanti

    Quando fai un viaggio in barca ed arriva la tempesta che ti fa ondeggiare paurosamente. Mai dubitare di arrivare in porto.
    Quando fai del bene e qualcuno ti ostacola. Mai dubitare che la verità venga fuori.
    Quando hai un progetto buono ed onesto. Mai dubitare che possa vedere la luce.

    Mai!

    Nemmeno ci fosse da ondeggiare nella tempesta per giorni e giorni
    Nemmeno se gli ostacoli possano sembrare insormontabili e tutti se la prendano con te
    Nemmeno quando politica, burocrazia e concorrenza vogliano far di tutto per far naufragare il progetto

    Mai dubitare

    Andiamo avanti a testa alta, convinti della propria buona azione, e la tenacia sarà ben ripagata, anche ci volessero, dieci, venti, trenta, trentaquattro anni affinché si veda la luce oltre le nuvole dell'umana incomprensione

    Ogni sogno può divenire realtà se siamo disposti a non mollare mai
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    Un sogno che diventa realtà

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  33.  

    Addì 22 maggio 2023

    In quel tempo, i discepoli dissero a Gesù : «Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini.
    Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
    Rispose loro Gesù: «Adesso credete?
    Ecco, verrà l'ora, anzi è gia venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
    Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».

    Giovanni 16,29-33

  34.  

    Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo (22 maggio 2023)

    Polvere di passaggio

    Tra la Russia e l'Ucraina chi vincerà?
    Non ci è dato di saperlo, ma una cosa è certa, prima o poi la guerra finirà e tutti gli attori, prima o poi moriranno e saranno giudicati da Dio: le vittime in Paradiso e i carnefici all'inferno

    Ci sarà giustizia in questo mondo per un genitore che maltratta, violenta, affama i propri figli?
    Non si può sapere, ma certamente alla fine della loro vita eterna avranno il giusto "riconoscimento"

    Ci sarà giustizia per tutti noi? Prima o poi certamente, vittime o carnefici che siamo.

    A voi non fa un po' di timore questa giustizia divina?
    Non vi fa venire la voglia di comportarvi con rettitudine, anche nel caso non crediate in Dio?
    Gli atei dicono che non abbiamo prove dell'esistenza di Dio, ma nemmeno gli atei possono provare con assoluta certezza la sua non esistenza. E se poi esistesse? E se aveste incentrato la vostra vita sull'egoismo, la prepotenza, l'accaparramento ad ogni costo di beni materiali e poi esistesse Dio alla fine della vostra vita terrena?

    Putin e tutti coloro che uccidono non ci pensano, ma Hitler è morto, e così tutti i grandi e potenti dittatori sanguinari del passato, morto, sepolto, dimenticato, maledetto dalla storia e dagli uomini. Sarà così anche per Putin e per tutti coloro che uccidono, stuprano, deportano la povera gente.
    Già questo dovrebbe far cambiare rotta a questi barcaioli che pensano di avere in mano il timone del mondo, ma sono solo polvere di passaggio
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    In qualunque guerra alla fine vincerà sempre l'amore

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  35.  

    Addì 23 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te.
    Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
    Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.
    Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare.
    E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.
    Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola.
    Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
    Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi.
    Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro.
    Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

    Giovanni 17,1-11a

  36.  

    Io non sono più nel mondo (23 maggio 2023)

    La carezza di una mamma

    Ero in attesa di Roberta e Carmela per montare un armadio in una casa
    Non avevo le chiavi, pertanto attendevo fuori dal cancello
    MI sento salutare, era una ex allieva di stenografia della mia mamma, una signora inglese, conosciuta da Bambino e per me ancora "ragazza".
    Non era la prima volta che la incontravo, abita vicino casa mia, ma ieri è stato un incontro particolare.
    Mi ha salutato con gioia ed entusiasmo come fa sempre, poi mi ha preso un braccio, mi ha guardato, e gli occhi le si sono velati di tristezza "Sai quante volte mi viene in mente la tua mamma. Ancor oggi mi ritrovo a scrivere appunti in stenografia, e non c'è volta che non pensi a lei". Poi fa un sorriso e continua "Ricordi le nostre lezioni di inglese?"
    Sorrido e rispondo "Si, una vita fa"

    Non è solo un modo di dire, non è perché sia passato tanto tempo, ma perché veramente era un'altra vita.

    Quando la mia mamma era viva ero un adolescente, non avevo preoccupazioni, vivevo protetto da lei che, lancia in resta, andava contro tutti i miei nemici, oppure mi insegnava a difendermi. Era lei che mi indicava la strada, che mi consigliava, perdonava, accettava per quello che ero. Non dovevo combattere per conquistarla, per dimostrare quello che avevo nel cuore, gioie e preoccupazioni. Lei sapeva tutto di me, lo leggeva nei miei occhi, e si comportava di conseguenza: mi ammoniva se leggeva "rabbia", mi consolava se vedeva "delusione", mi curava le ferite del cuore se intravedeva "dolore".

    Sapeva sempre cosa dirmi, come prendermi, come aiutarmi.

    Dal giorno stesso in cui è volata in cielo mi sono ritrovato catapultato in un'altra vita, un'altra realtà.
    Avevo armi ed armatura donatemi da lei, ma ero solo

    Solo a sopportare il silenzio che regnava in casa
    Solo a cercare il difficile dialogo con mio padre fatto più di inconprensioni che di altro
    Solo senza una carezza
    Solo senza qualcuno che capisse cosa provavo, che sapesse leggere l'anima ferita attraverso i miei occhi patinati da una coltre di orgoglio

    Solo a dover combattere in un mondo che non conoscevo: dapprima contro l'egoismo e l'opportunismo di tanti "amici", poi contro coloro che facevano del male ai Bambini.
    Mille e mille battaglie da quel lontano 4 gennaio 1986, ferite aperte e mai rimarginate, un guerriero senza macchia e senza paura, ma un uomo, un ragazzo, e per certi versi un Bambino desideroso solo di una carezza della sua mamma.

    Una vita che non si può spiegare
    Una vita che nessuno potrà mai capire
    Una vita fa, un'altra vita!
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    Una vita fa

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  37.  

    Addì 24 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò: «Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.
    Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura.
    Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia.
    Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
    Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno.
    Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
    Consacrali nella verità. La tua parola è verità.
    Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità».

    Giovanni 17,11b-19

  38.  

    Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato (24 maggio 2023)

    Spaliamo il fango

    Non c'è mai un motivo per cui avvengono le brutte cose come gli stupri, gli omicidi, le alluvioni, le guerre
    Non sono punizioni divine, ma certamente da ogni fatto negativo o catastrofico possiamo, dobbiamo prendere il bene, vedere ogni cosa accaduta come un'opportunità per un cambiamento, un miglioramento della vita in generale.

    Della serie "Se l'alluvione non ci fosse stata sarebbe stato meglio, ma visto che purtroppo si è verificata, vediamo di tirarci fuori il meglio".
    - Tanta solidarietà delle persone
    - Aiuti a pioggia anche dall'estero per ricostruire e si sa , quando si ricostruisce si fa qualcosa che sia migliore del precedente
    - L'italiano che si riscopre in questi momenti pronto a rimboccarsi le maniche e spalare il fango nelle case di persone assolutamente sconosciute
    - Le considerazioni sulla natura che si ribella e ciò che nel nostro piccolo possiamo fare per cambiare questo trend

    Fra pochi giorni andrò a trovare Bruno in prigione

    Non so cosa gli dirò, sicuramente "Ciao", tutto il resto staremo a vedere
    Mai e poi ci dovrebbe essere un omicidio, come quello perpetrato da Bruno nei confronti di una persona inerme, ma purtroppo il passato non si cambia e l'uccisione di quell'uomo c'è stata.

    Adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e spalare il fango dalla "casa" di Bruno, per molti un perfetto sconosciuto, ma sicuramente un ragazzo che ha un gran bisogno di essere aiutato a crescere, a capire, a chiedere perdono, a trovare un posto nella società, anche se rinchiuso in carcere, per poter donare al mondo qualcosa di buono.

    Quando si spala il fango nella casa di un alluvionato non gli si domanda se è un delinquente o una persona per bene, lo si aiuta perché in quel momento lui ha bisogno di noi, senza se e senza ma.

    Adesso Bruno ha bisogno di noi, a prescindere da quello che ha fatto o da chi sia

    Andrò a trovarlo martedì, non ci vado a cuor leggero: non è facile dopo sette anni di silenzio, ma il mio dovere di padre, di cristiano e di uomo è quello di andare a portargli un po' di conforto facendomi portavoce dell'amore che in tanti hanno provato e, ne sono certo, provano per lui.
    ---------------------------
    Amore per ogni figlio, che si chiami Caino o Abele

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  39.  

    Addì 25 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò: «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
    E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.
    Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.
    Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.
    Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato.
    E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

    Giovanni 17,20-26

  40.  

    Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità (25 maggio 2023)

    Babbo raccontaci una storia della tua vita

    Spesso i miei Bimbi mi chiedono di raccontare loro episodi della mia vita passata, ed io mi presto gioisamente ad accontentarli anche perché il ricordare mi fa rivivere certe belle emozioni lontane anni luce, ma così tangibili in quei momenti che paiono essere avvenute il giorno prima.

    Racconto loro dell'università, di quando ci svegliavamo alle cinque per andare a Pisa a prendere i posti nell'aula magna la cui capienza era di 450 posti per i novecento iscritti; oppure di quando il poliziotto mi fermò perché correvo in macchina felice per aver dato l'ultimo esame, e di come mi lasciò andare senza multarmi augurandomi un buon futuro. Ed ancora parlo loro dei miei viaggi in tutto il mondo, delle conoscenze, delle conquiste, delle gare di sub, del mio nonno e ovviamente della mia mamma.
    E' bello vederli attentissimi come non mai, ascoltare divertiti la mia vita con l'intento, forse recondito, di conoscere meglio il loro Babbo che stranamente adorano.

    Solo uniti saremo una cosa sola: Io in loro e loro in me, perché siamo perfetti nell'unità

    #favole #favoleperbambini #amicidellazizzi #vita
    ---------------------------
    Perfetti nell'unità

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  41.  

    Addì 26 maggio 2023

    In quel tempo, quando si fu manifestato ai discepoli ed essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
    Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle».
    Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle.
    In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi».
    Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».

    Giovanni 21,15-19

  42.  

    Mi vuoi bene? (26 maggio 2023)

    Ti odio, perciò ti Amo

    "Babbino, babbino" grida Barbara quando mi vede all'uscita di scuola
    Mi abbraccia e mi guarda con occhi sognanti, felicissima di vedermi
    Io in tutta risposta le dico
    "Ti odio"
    "Ma daiii, non è vero!"
    "Si ti odio, vattene"
    e mentre dico così l'abbraccio e la bacio
    "E allora perché mi dai tanti bacini?"
    "Perché ti odio dal profondo del cuore"


    E lei ride a crepapelle perché sa che non è vero

    Barbara, così come gli altri miei pulcini, sanno andare oltre le parole, sanno interpretare i segni, hanno una visione dall'alto e non si fermano alla singola frase

    Quando mi domandano "Mi vuoi bene?"
    Rispondo "Ovviamente no! Ti odio!"
    Ma loro sanno che quelle parole equivalgono a
    "Ti Amo con tutto il cuore e do la mia vita per te"

    Dite cosa vi pare alle persone attorno a voi, ma dimostrate con i fatti cosa provate veramente per loro: sarà il vostro cuore a dire la cosa giusta

    #Odio #amore #figli #parole #love
    ---------------------------
    Il cuore parla per voi

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  43.  

    Addì 27 maggio 2023

    In quel tempo, Pietro, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era trovato al suo fianco e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?».
    Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?».
    Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi».
    Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?».
    Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.
    Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

    Giovanni 21,20-25

  44.  

    Che importa a te? Tu seguimi (27 maggio 2023)

    Sono migliore di te

    Conosco una ragazza che a giorni alterni va a trovare un signore anziano, parla con lui un'oretta, gli porta la spesa, lo aiuta in piccole incombenze domestiche.
    Conosco un'altra ragazza che ogni giorno passa diverse ore in una casa di riposo come volontaria per donare un sorriso e un po' di compagnia agli anziani
    Ci sono poi persone che organizzano eventi a livello nazionale e internazionale per beneficenza, altri che vanno in missione nei paesi più poveri con il rischio di essere uccisi.

    Siamo abituati nella nostra vita a fare paragoni: il mio vestito è migliore del tuo, i figli di lei studiano più dei miei, la mia barca è super accessiorata mentre la sua è un guscio di noce.

    Ogni giorno facciamo decine di paragoni, fateci caso, è nella nostra natura

    Eppure non dovremmo perché ognuno fa il suo

    Non è migliore chi aiuta trenta persone rispetto a chi ne aiuta una, oppure chi dona tutto il suo tempo libero al prossimo, rispetto a chi si prodighi per l'altro alcune ore al mese.
    Ognuno sa di sé, ognuno ha la sua missione, ognuno segue una strada e non spetta a nessuno di noi giudicare il comportamento dell'altro o sminuire il proprio.

    Diceva Carlo Carretto:
    la mia mamma ogni giorno pulisce la chiesa, lava e stira i paramenti del sacerdote, si preoccupa di abbellire la chiesa con fiori e piante
    Io sono in giro per il mondo, passo da una popolazione all'altra, mi reco nelle missioni e ci resto per mesi ad aiutare quella gente
    Nessuno dei due servizi a Dio è migliore o peggiore dell'altro, sono due forme diverse di rendere viva la propria fede, entrambe necessarie e bellissime

    Ognuo di noi ha un compito: non sottraiamoci e seguiamo la nostra strada, quella strada che il buon Dio ci ha indicato

    #cammino #AmicidellaZizzi #fede #Dio #God
    ---------------------------
    La nostra strada

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    #cinquepermille #5xmille #5x1000

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  45.  

    Addì 28 maggio 2023

    La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
    Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi».
    Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».

    Giovanni 20,19-23

  46.  

    Ricevete lo Spirito Santo (28 maggio 2023)

    Un orto bellissimo

    Nella nostra casa di campagna ad Orentano da anni coltiviamo il nostro orto.
    Fresiamo il terreno in modo uniforme, seminiamo nello stesso modo ed innaffiamo con la stessa quantità di acqua.
    Pian piano nascono tutte le piante e all'inizio sembrano uguali, ma entro breve tempo i pomodori diventano alti, l'insalata si allarga, i fagioli fini fini si arrampicano sulla rete, il cavolo diventa sempre più grosso e la zucca estende i suoi filari per lunghi tratti.
    Al momento del raccolto abbiamo tante bellissime fragole, saporite patate, grossi pomodori rossi e tante altre qualità di ottima verdura. Eppure l'acqua che abbiamo dato loro è la stessa, sia in qualità che in quantità.
    Così è l'amore dei genitori che si riversa sui figli ma ogni figlio cresce in maniera differente. Ognuno di essi ha le sue particolarità e le sue doti.
    Così è l'amore di Dio che irrora tutti noi con lo Spirito Santo al pari di un contadino che getta acqua sulle sue creature

    #orto #amore #frutti
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    Nel nostro orto ci sono tanti bimbi, ognuno con la sua bellezza ed i suoi frutti

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  47.  

    Addì 29 maggio 2023

    In quel tempo, mentre Gesù usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?».
    Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.
    Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre».
    Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza».
    Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi».
    Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
    Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!».
    I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: «Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio!
    E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
    Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai si può salvare?».
    Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio».

    Marco 10,17-27

  48.  

    Va, vendi quello che hai e dallo ai poveri (29 maggio 2023)

    Uomini allo specchio

    Il Vangelo ci chiede di dare la nostra ricchezza ai poveri.
    Verrebbe allora da pensare che Dio si rivolga solo ai ricchi? A coloro che hanno ville, palazzi, auto di lusso e yacht?
    Certamente a loro, ma anche a tutti noi.
    Mi diceva Luigi qualche giorno fa "Come faccio io a vendere tutto ciò che ho e darlo ai poveri, se vivo a malapena con la mia misera pensione in una casa del comune?"
    La risposta è semplice. La ricchezza è in ciascuno di noi, nessuno di noi è così povero da non poter donare un sorriso.
    Ma Gesù ci chiede ben altro che un semplice sorriso, ci chiede di dare tutto quello che abbiamo per sostenere i poveri, non solo coloro che sono senza denaro, ma anche chi non ha nessuno che lo ami, chi è ammalato ed ha bisogno di cure.
    Non tutti possono impegnarsi in prima persona per sostenere chi ha bisogno, ma ciascuno può dare sé stesso, qualunque cosa faccia, per sostenere gli altri. Così chi lavora può essere gentile e comprensivo verso i clienti, i colleghi o i datori di lavoro, e questa sua affabilità sarà un dono prezioso che, una volta ricevuto, può essere speso da ciascuno nella propria famiglia, nello sport, nel volontariato.
    L'importante è dare quanto abbiamo, tutto ciò che abbiamo, per gli altri perché ciò che spendiamo per noi stessi resta in noi e non ci fa crescere, quello che diamo agli altri si spande in mille rivoli e ci da la gioia di aver procreato il bene.
    E' un po' come se uno si guardasse allo specchio e sorridesse, mentre fuori casa fosse sempre serio e cupo.

    #ricchezza #povertà #sorriso

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  49.  

    Addì 30 maggio 2023

    In quel tempo, Pietro disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
    Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo,
    che non riceva gia al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna.
    E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi».

    Marco 10,28-31

  50.  

    Addì 31 maggio 2023

    In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.
    Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
    Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
    A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
    Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.
    E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».
    Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
    D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
    Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
    Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
    Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».
    Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

    Luca 1,39-56