Non sei collegato (collegati)

Vanilla 1.1.2 is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

  1.  

    Addì 11 aprile 2023

    In quel tempo, Maria stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.
    Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».
    Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
    Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».
    Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!
    Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
    Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.

    Giovanni 20,11-18

  2.  

    Ho visto il Signore (11 aprile 2023)

    Il giro delle sette chiese

    In cosa crede oggi l'uomo?
    I ragazzi, soprattutto, le nuove generazioni, in cosa credono?

    Quando ero Bambino il giovedì santo facevo alla sera il "giro delle sette chiese", una nostra tradizione, un momento di preghiera con tutta la comunità.
    La città era gremita di gente, era festa, ci si salutava, si cantava insieme, migliaia di giovani, Bambini, famiglie. Per entrare in ogni chiesa spesso l'ingresso era contingentato dalle tante persone che c'erano.

    Ho mantenuto questa tradizione e non c'è stato giovedì santo che non sia andato a fare il "giro delle sette chiese". Persino in periodo covid abbiamo allestito i "sette sepolcri" in casa peregrinando da uno all'altro.
    Nei primi anni di associazione lo abbiamo fatto con tantissimi volontari e con tutti i nostri Bimbi, e non eravamo mai meno di 50/60 persone. Era bellissimo, era un momento di vera preghiera, coinvolgente e arricchente.
    Una volta abbiamo pregato tanto per la guarigione di un ragazzo, dato dai medici per spacciato, ed il giorno dopo la notizia, definita da uno dei medici come un "miracolo": il ragazzo era fuori pericolo, inspiegabilmente, ed è ancora oggi tra noi in piena salute dopo più di 20 anni.

    Di anno in anno però qualcosa stava cambiando, sempre meno gente, sempre meno fede, sempre meno giovani. In questo 2023 la delusione di vedere le chiese vuote, e solo un paio di gruppi parrocchiali incontrati per la strada.

    Oggi di fede ne vedo veramente poca.

    Eppure c'è sete di fede, c'è sete di credere in qualcosa, ma purtroppo in pochi cercano la fede in Dio, preferendo le cose materiali.

    Siamo uomini e come tali vogliamo toccare con mano ogni cosa

    Se Dio apparisse in mezzo a noi, se fosse una rockstar, se giocasse a pallone in nazionale e segnasse un gol dietro l'altro, tutti gli crederebbero e ci faremmo in quattro per lui.

    Dio si fa vedere, ma noi guardiamo nella direzione sbagliata.
    Lo cerchiamo negli stadi, nei comizi, nei palazzetti, ma Dio è in mezzo a noi, è uno di noi: Dio è il Bambino che ogni giorno vive la sua realtà di miseria nel quartiere povero, Dio è nella prostituta che si vende per sfamare i suoi figli, Dio è nel carcerato rinchiuso in prigione, Dio è nell'immigrato che disperatamente approda sulle nostre coste, Dio è nel malato sofferente in ospedale, Dio è nell'anziano abbandonato in ospizio.

    Non fa rumore, ma il suo silenzio ci parla attraverso gli occhi di chi soffre.

    Se qualcuno dice di non aver mai visto Dio, mente: ognuno di noi incontra Dio ogni giorno, purtroppo però in molti non lo riconoscono.
    ----------------
    Dio, uno di noi

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  3.  

    Addì 12 aprile 2023

    In quello stesso giorno, il primo della settimana, due discepoli di Gesù erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto.
    Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro.
    Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo.
    Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?».
    Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso.
    Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.
    Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.
    Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto».
    Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti!
    Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».
    E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
    Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.
    Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro.
    Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
    Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista.
    Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?».
    E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone».
    Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

    Luca 24,13-35

  4.  

    Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi? (12 aprile 2023)

    Endovene di amore

    Prendere un Bambino in affido spaventa molte persone perché si ha paura che prima o poi torni a casa propria.
    Quando questo accade, è avviene solo per tre minori su dieci, deve esere un momento di gioia per essere riusciti a sanare una situazione familiare complicata.

    Detto questo, uno degli aspetti bellissimi dell'affido è proprio la possibile precarietà del rapporto perché induce i "genitori affidatari" a fare endovene di amore e di insegnamenti.
    Con un figlio proprio capita spesso di parlare poco, di insegnare poco, perché si da per scontato che stando sempre in famiglia acquisisca per osmosi ogni principio e valore di quel contesto.
    Se si vede una cosa da correggere si è portati a dire "poi da grande capirà".
    Con un Bambino in affido, proprio perché c'è la possibilità di un rientro in famiglia a breve, ogni giorno è ricco di parole, gesti, dialoghi e correzioni.

    E' un po' come avere in casa una persona alla quale vogliamo molto bene, ma per qualche strana ragione non le diciamo mai "Ti voglio bene".
    Quando questa persona muore si guarda indietro e si recriminano quelle volte che non abbiamo detto o non abbiamo fatto qualcosa per lei.

    I discepoli di Emmaus, dopo che Gesù era scomparso dalla loro vista, dissero "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi?"

    Cerchiamo di capire che il momento di amare è ora, non domani, perché domani non sappiamo se questa persona sarà ancora con noi.
    ----------------
    Il momento di amare

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  5.  

    Addì 13 aprile 2023

    In quel tempo, di ritorno da Emmaus, i due discepoli riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto Gesù nello spezzare il pane.
    Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma.
    Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
    Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho».
    Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
    Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?».
    Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
    Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi».
    Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.
    Di questo voi siete testimoni.

    Luca 24,35-48

  6.  

    Pace a voi! (13 aprile 2023)

    Pace a voi e noi

    Quando sentiamo una cattiva notizia rabbrividiamo e siamo portati a pensare che quella sia la cosa peggiore, che l'umanità si è spinta fin troppo oltre il confine accettabile, eppure ...

    Eppure ogni giorno dobbiamo ricrederci perché la crudezza, la malvagità cospirano contro il bene e non dormono mai, inventando sempre più efferati crimini.

    Per alcune cose non trasaliamo nemmeno più, e ci sembrano "normali" o comunque accettabili gli omicidi, gli stupri, le violenze, le aggressioni.
    Lì per lì, davanti al telegiornale, la nostra faccia si deforma in uno sguardo di sdegno, ma la notizia seguente è quella della nostra squadra che ha vinto una partita, e subito ci rallegriamo, lasciandoci alle spalle quello sdegno che per pochissimi secondi ha attraversato la nostra anima.

    No! Così non va bene!

    Siamo guerrieri, siamo sentinelle, siamo armigeri dotati di scudo, corazza e spada, e la nostra armatura si chiama "PACE".
    Opponiamola alla cattiveria, cerchiamo noi per primi di fare cose buone per contrastare il male che dilaga, perché se ci gireremo dall'altra parte preferendo non vedere e non combattere, statene certi, il male vincerà e ci opprimerà.

    Parole, parole, parole

    Cosa fare?

    Semplice: cosa c'è di buono, di misericordioso, di giusto da fare?
    Lo sapete benissimo, e allora FATELO per l'amore di Dio, fatelo oggi perché il male si può contrastare solo con il bene, non sparisce da solo unicamente perché cambiamo canale.

    Accogliete un Bambino affinché domani non sia un delinquente
    Amate i vostri figli, giocate, parlate con loro affinché domani siano persone integerrime; insegnate, anche e soprattutto con il vostro esempio, buoni valori di carità, perdono, altruismo.

    I delinquenti di oggi sono quei Bambini che nessuno ha educato al bene.
    Per i terroristi, gli stupratori, i tagliatori di teste, i guerrafondai ben poco possiamo fare, lasciamo che a loro ci pensi Dio, ma molto possiamo fare per evitare che in futuro ci siano sempre più assassini e criminali.

    Oggi più che mai siamo in guerra: usiamo l'arma della pace e vinceremo
    ----------------
    Pace, ora più che mai

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  7.  

    Addì 14 aprile 2023

    In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.
    Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
    Quando gia era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.
    Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No».
    Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.
    Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «E' il Signore!». Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare.
    Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.
    Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.
    Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora».
    Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò.
    Gesù disse loro: «Venite a mangiare». Enessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore.
    Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce.
    Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.

    Giovanni 21,1-14

  8.  

    Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete (14 aprile 2023)

    Mille opportunità

    Ho incontrato tantissime persone non contente della propria vita
    Chi si lamenta della moglie o del marito, del lavoro che fa, della casa in cui è costretto a vivere, della città e dei suoi concittadini, di non aver avuto questo, non aver avuto quello, ma sopratutto in moltissimi si lamentano di una vita vuota, fatta di routine, nella quale ci si ritrova vecchi in men che non si dica, stanchi, sfiduciati, insomma, ai limiti della depressione.

    Eppure queste persone di mezza età fino a pochi anni prima avevano sogni, ideali, scendevano in piazza, scrivevano filippiche su mille argomenti sui social, cercavano amicizie, storie, avventure, viaggiavano ed erano felici.

    Erano felici?
    O credevano di esserlo?

    Quando si va a pescare è bellissimo preparare l'attrezzatura la sera prima con gli amici, allestire la barca, andare a fare la spesa.
    E' meraviglioso uscire in mare alla mattina presto quando tutto è ancora silenzio e la rugiada dona quel senso di frescura che ti fa sentire vivo.
    Il primo sole bacia la pelle e ci convince a spogliarci.
    Una bella sensazione stare con la canna in mano, ridere e scherzare, prendere in giro l'altro per non essere un buon pescatore.

    Passa un'ora, ne passano due, ma i pesci non abboccano
    Passa altro tempo, stesso risultato a reti inviolate

    Al calar della sera si guarda alla nostra giornata e si vede che ci siamo divertiti, ma a casa non portiamo nulla

    Per molti è così: figli, famiglia, amici, viaggi, soldi, ma arriva un momento che guardiamo indietro e ci chiediamo cosa abbiamo concluso. Magari una o più dolorose separazioni, i figli che non vogliono vederci, i nipoti che non conosci, oppure se dal lato famiglia va tutto bene c'è il lavoro che ormai è diventato pesante e poco gratificante. Alla "sera" della vita sono in molti a non essere soddisfatti, a pensare di aver vissuto anche una vita bella e divertente, ma si ritrovano con un pugno di mosche in mano, spesso a cenare soli senza nessuno con cui poter dialogare.

    E' in quel momento che Dio ci dice "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete"
    Ci sono mille opportunità per riempire la propria vita per sempre, per avere un sacco pieno in ogni momento di grossi pesci, a qualunque età, non solo in vecchiaia.

    Mille opportunità!

    Se non avete mai provato la gioia di accogliere un Bambino in Affido: provate!
    Se non avete mai provato la gioia di donare un pacco alimentare ad una famiglia povera: provate!
    Se non avete mai provato la gioia di far visita ad una persona anziana sola ed abbandonata: provate!

    Riempirete la loro vita ed anche la vostra
    -----------------------
    Gettate le reti

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  9.  

    Addì 15 aprile 2023

    Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.
    Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto.
    Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.
    Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna.
    Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.
    Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.
    Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»

    Marco 16,9-15

  10.  

    Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura (15 aprile 2023)

    Fiori di primavera

    C'è un momento in cui il seme si schiude ed il virgulto inizia il suo cammino di conoscenza del mondo. Vede solo terra e crede che quello sia il suo mondo; fa capolino dal suo antro e scopre la luce, e man mano che cresce gioisce e si esalta di ciò che vede. Più cresce e più conosce.
    C'è un momento in cui la pianta produce, ed i suoi frutti creano altre piante come lei: i suoi figli, radici delle sue radici. A loro insegna ad amare il mondo, ad avere sete di conoscenza.
    C'è un momento in cui la pianta declina, il legno si secca, in parte marcisce. E' stanca, non produce più semi da donare alla terra, ma la sua esperienza, la sua vita sono esempio per le nuove generazioni, figli dei figli dei figli dei figli ....

    C'è un momento nella nostra vita in cui dobbiamo donare ciò che siamo affinché la foresta produca frutti ed ossigeno da tenere viva la nostra terra. Ed è oggi quel momento: viviamolo, amiamo, insegniamo, doniamo
    ----------------------------
    Abbiamo tanti buoni frutti, condividiamoli con gli altri, sfamiamo il mondo con amore

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  11.  

    Addì 16 aprile 2023

    La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
    Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi».
    Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
    Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
    Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
    Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
    Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro.
    Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

    Giovanni 20,19-31

  12.  

    Pace a voi! (16 aprile 2023)

    Pace a voi

    Ascoltavo uno sketch di una comica, la quale raccontava che scendendo dall'aereo la prima cosa che le mamme del sud dicono ai propri figli non è "ciao", "come stai", "andato bene il viaggio", No! E' "Cosa vuoi mangiare" perché la cosa più importante per loro è che i figli stiano bene.

    Qual'è l'augurio più bello che si possa portare rientrando in famiglia la sera, oppure ospiti a pranzo?
    E' quello che Gesù ha dato ai suoi discepoli "Pace a Voi"

    Se c'è la pace non c'è la guerra
    Se c'è la pace si può affrontare qualsiasi argomento
    Se c'è la pace si trova accordo per camminare insieme, educare i figli, riflettere sulle idee dell'altro
    Se c'è la pace ci sono sorrisi e regna la serenità
    Se c'è la pace si possono affrontare insieme tutti gli ostacoli della vita

    Pace a voi amici miei, pace a voi!
    -------------------
    Pace a voi

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  13.  

    Addì 17 aprile 2023

    C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, un capo dei Giudei.
    Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui».
    Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio».
    Gli disse Nicodemo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?».
    Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
    Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.
    Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto.
    Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito».

    Giovanni 3,1-8

  14.  

    Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce (17 aprile 2023)

    Silenzio, parla Agnesi

    Qualche tempo fa circolava una pubblicità piuttosto azzeccata "Silenzio, parla Agnesi"

    Due i sottointesi:

    1) Fare silenzio perché chi parla è importante, ed il suo messaggio va ascoltato
    2) Parlare attraverso le azioni

    Il vento non lo si vede, eppure se ne ode il fischio e si vedono gli effetti del suo passaggio

    Come si fa a negare l'esistenza del vento?
    Nessuno sano di mente arriverà mai a dire che il vento non esista

    Eppure in tanti negano l'esistenza di Dio solo perché non lo vedono, eppure i suoi effetti sono ovunque, a partire dalla creazione e dalla perfezione della natura.
    In un mondo imperfetto, come è possibile tanta perfezione?
    La natura, le leggi che regolano ogni fenomeno, il moto degli astri, il concepimento e la nascita di nuove creature sono tutti aspetti di una realtà perfetta.

    Non vi basta per capire che Dio esiste?
    ----------------
    Perfezione della natura

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  15.  

    Addì 18 aprile 2023

    In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «In verità ti dico: dovete rinascere dall'alto.
    Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito».
    Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?».
    Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?
    In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza.
    Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo?
    Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo.
    E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

    Giovanni 3,7b-15

  16.  

    Così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo (18 aprile 2023)

    Caccia al Bambino

    Giardino della nostra casa di Orentano.
    I Bambini si divertono come matti a rincorrersi sull'erba appena tagliata.
    Raro momento di pausa che intercorre tra il taglio dell'erba e la chiamata a tavola.
    Mi fermo sulla porta, il peso sulle spalle di una mattinata di lavoro, il cuore leggero nel vedere che tutto ha un senso: Bambini che giocano spensierati in un giardino protetto e non per le strade dei loro quartieri malfamati.

    Corrono, si toccano, si fermano, ripartono.

    Giocano al loro gioco preferito: c'è un lupo che rincorre tutti; come ne prende uno, anch'egli diventa lupo ed insieme cercano di catturare gli altri, e così via fino a quando non ne resta uno solo che, ovviamente dovrà soccombere dinanzi al dilagare del branco di lupi famelici.

    E' un gioco dove tutti vincono perché chi è catturato non è eliminato, ma gioca ad un livello superiore, livello nel quale si ritrovano alla fine tutti quanti.

    E' quello che cerchiamo di fare: catturare più Bambini possibili per portarli in un ambiente più sicuro, dove possano mangiare regolarmente cibo sano e nutriente, vestire puliti, studiare, imparare valori e principi.
    Ogni Bimbo catturato sarà a sua volta un cacciatore: quante volte ho sentito un Bambino dare consiglio di come comportarsi ai nuovi arrivati.
    Lì per lì la cattura può apparire come una sconfitta, ma in realtà è l'inizio di una nuova vita, più sicura e più edificante.

    Vale per tutto: sia per un Bambino preso dalla famiglia di origine e dato in affido, sia per noi quando l'amore, in ogni sua declinazione, ci cattura facendoci divenire propagatori dell'amore ricevuto
    ----------------
    Lasciati catturare

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  17.  

    Addì 19 aprile 2023

    In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
    Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
    Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è gia stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio».
    E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere.
    Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

    Giovanni 3,16-21

  18.  

    Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo (19 aprile 2023)

    Seguire la strada indicata

    Domenica nella nostra casa di campagna.
    Siamo a tavola, bella giornata di sole, la prima dopo tanto freddo.
    Lancio l'idea: dopo pranzo andiamo tutti nel bosco a fare una passeggiata.
    Mirko, l'avventuriero, lancia un grido di approvazione.
    Mattia sorride con gioia.
    Jaquie ed Anita accettano senza grande entusiasmo, ma più che altro per passare un po' di tempo con me.
    JJ, Giovanni e Mia si adeguano, ma preferendo in cuor loro restare a giocare in giardino.
    Barbara fa la faccia schifata, come a dire "nemmeno se mi ci trascini".

    Stivali, giubbottino legato in vita prevedendo un calo della temperatura prima del rientro, e partiamo.
    Si, tutti, anche chi era riluttante e non voleva venire, perché un po' di stimolo è necessario per far loro provare nuove esperienze, e sopratutto per stare insieme.

    Imbocchiamo il sentiero che ci porta verso il pioppeto nel vallino, cantiamo, giochiamo alla staffetta, ci fermiamo per fare una gara di corsa in mezzo al bosco.
    Finalmente raggiungiamo gli alti pioppi piantati per produrre carta e giochiamo ai "quattro cantoni", che in realtà erano otto, sotto lo sguardo del vecchino che passeggiando lungo il sentiero, incuriosito nel vedere tanta gente in un campo, si è fermato a lungo per capire cosa stessimo facendo.

    Dopo un paio di sessioni di gioco ci siamo incamminati verso il "grande lago" che in realtà altro non è che un acquitrino formatosi in inverno in un campo più a nord, ma tanto basta per narrare storie del passato con indigeni a difesa delle proprie terre, osservare una maestosa poiana nel cielo con qualche nuvola ed un elegantissimo airone cinerino planare sull'acqua, un po' infastidito dalla nostra presenza.

    Guardate Bimbi: cipolline selvatiche
    Mi scrutano senza capire minimamente di cosa stessi parlando
    Mi chino e tutti si assiepano dietro le mie spalle, incurisiti da ciò che sto mostrando loro: un ciuffo d'erba, più verde degli altri
    Sapete cosa c'è qui sotto?
    Ci sono delle buonissime cipolline selvatiche, guardate.
    E con l'aiuto di un legnetto scavo nella terra morbida per poi estrarre il frutto della natura
    Mostro a tutti la cipolla appena colta, viene annusata, soppesata, accarezzata.
    Ecco che si scatena la caccia alla cipolla.
    E' tutto un gridare: Babbo guarda, Riccardo vieni, Mirko aiutami
    Entusiasmo alle stelle
    Si scatena una gara: io ne ho prese due; guarda quante ne ho tirate fuori; io ne ho di più; le mie sono più grandi; le mie profumano di più.
    Il sorriso regna sovrano sul viso dei miei piccoli cuccioli d'uomo, anche su quello di coloro che non volevano venire, ed il ritorno è pieno di racconti sulla magnifica avventura.
    In vista della casa corrono felici di essere venuti a fare quella girata nel bosco.

    Anche noi spesso siamo chiamati a fare cose che preferiremmo non fare, facendoci fatica il sollevare il sedere dalla nostra comoda poltrona di routine, ma se seguiamo la chiamata torneremo a casa felici.

    Vi chiamo in continuazione affinché veniate a trovarci, a passare una giornata con noi, ma in pochi accolgono la mia proposta, non per cattiveria o egoismo, ma semplicemente per indolenza, forse anche un po' spaventati dall'avventurarsi nel bosco della vita.
    Eppure in quel bosco, nel nostro bosco, c'è più vita che mai, soltanto che non la si conosce e, come spesso capita, rifuggiamo dalle nuove esperienze per rimanere nella nostra tranquillità, senza sapere cosa ci stiamo perdendo.

    Anche Barbara, nonostante avesse espressamente detto di non voler venire, era felicissima, ed il giorno dopo ha raccontato la sua avventura in classe destando non poca invidia nei suoi compagni la cui domenica è dettata troppo spesso dalla tv e dalla playstation
    ----------------
    Venite e ne sarete felici

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  19.  

    Addì 20 aprile 2023

    In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Colui che viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti.
    Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero.
    Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura.
    Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
    Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui».

    Giovanni 3,31-36

  20.  

    Colui che viene dall'alto è al di sopra di tutti (20 aprile 2023)

    La tecnica del puzzle

    Nella nostra arroganza troppo spesso pensiamo che il nostro punto di vista sia quello giusto.
    Abbiamo una visione parziale che reputiamo essere completa, ma per forza di cose non lo è.

    Se voi foste in una piazza, in mezzo ad una folla, potreste vedere le persone accanto a voi, non quelle dietro di voi, né quelle che sono dietro ad altri.
    Se ci fosse un drone sopra la vostra testa potrebbe invece vedere una buona parte delle persone sulla piazza ed avere una rappresentazione più ampia della realtà.

    La nostra incapacità a vedere la realtà da più punti di vista, mischiata all'arroganza di pensare di riuscire sempre a vedere il quadro completo, ci portano a emettere giudizi e a commettere errori o mancanze.

    Basterebbe un po' di buon senso, basterebbe usare la tecnica del puzzle per farsi un'idea, mettendo insieme più punti di vista della realtà che ci appare, magari anche fidandosi di chi ne sappia più di noi su un particolare argomento.

    Io non so nulla di nulla, sono un grandissimo ignorante, ma da trentasei anni mi occupo di Bambini in situazioni familiari difficili, e fidatevi quando vi dico che sono tantissimi i Bimbi che, se non aiutati, accolti, amati, educati, diventeranno delinquenti, genitori abusanti o capaci di insegnare solo il male ai propri figli per non aver imparato ad amare da piccoli.

    Aiutate i Bambini
    Accoglieteli in Affido
    Sostenete con il volontariato chi li accoglie
    State vicino alle famiglie affidatarie dando loro il vostro aiuto per fare la spesa, accompagnare il bimbo a scuola o a sport, per parlare e lasciare che si sfoghino
    Aiutate economicamente chi, come noi, umilmente, prova ogni giorno a dare ai Bambini quei semini di "buona vita"
    ----------------
    Semini di buona vita

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  21.  

    Addì 21 aprile 2023

    in quel tempo, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi.
    Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli.
    Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
    Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».
    Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare.
    Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
    Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?».
    Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini.
    Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero.
    E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».
    Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
    Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!».
    Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.

    Giovanni 6,1-15

  22.  

    Fateli sedere (21 aprile 2023)

    Decine di coltellate ad un senzatetto

    Una di quelle telefonate che non vorresti mai ricevere.
    Un giornalista del Tirreno che mi chiedeva se conoscevo un ragazzo che era stato a Livorno in affido di nome Bruno Macchi.
    Certo, ho risposto, è stato in affido da noi per undici anni
    Attimo di silenzio.

    Devo dirti che è stato arrestato per aver ucciso una persona

    Il tuffo al cuore in quel momento non lo potete capire.

    Bruno, un figlio, uno dei più bravi di 58 che il Signore ci ha inviato.
    Stravagante, scavezzacollo, la fisicità prima dello studio.
    Restato con noi fino a 21 anni, andato via perché senza il suo amico/fratello Liyone non poteva stare, e lui aveva scelto la sua strada pochi mesi prima per raggiungere la madre a Udine e lì imbastire la sua vita di uomo, oggi bravissimo.
    Bruno, ci dicono, non è cresciuto, è rimasto anche a 28 anni l'eterno ragazzino che vive alla giornata, che ama divertirsi, che non sa fare un passo verso la maturità perché è più facile restare Bambino che crescere, guardarsi dentro, prendere delle responsabilità.

    Il suo passato è costellato di abbandoni e violenze, ma poi ha trovato noi.
    Undici anni di amore, di dialogo, di insegnamenti, con un percorso psicologico, amici a iosa, gente che gli ha voluto bene, che lo ha sempre accolto ed aiutato, ed è rimasto in contatto con tanti dei nostri volontari sparsi in tutta Italia.

    Tutto si può dire, ma seppur serve a capire, non può servire a scusare un gesto tanto efferato

    Decine di coltellate
    Ad un senzatetto inerme
    Senza un motivo, forse solo per fare una bravata
    Senza, pare dai giornali, il minimo pentimento

    Pagherà il prezzo che dovrà pagare, ma non me la sento di abbandonarlo, anche se in tutti questi anni mai una telefonata o un messaggio, ma è mio figlio pur non essendolo, e come il buon Dio non mi ha mai abbandonato, anche io non posso e non voglio abbandonarlo.

    Non tanto per tirarlo fuori di prigione, cosa ovviamente impossibile, ma per fargli capire l'errore del suo gesto e che l'amore va oltre i chilometri che ci separano ed è l'unica arma vincente.

    Pregate per lui
    ----------------
    Bruno! Bruno!

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  23.  

    Addì 22 aprile 2023

    Venuta la sera, i suoi discepoli scesero al mare e, saliti in una barca, si avviarono verso l'altra riva in direzione di Cafarnao. Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro.
    Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
    Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura.
    Ma egli disse loro: «Sono io, non temete».
    Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

    Giovanni 6,16-21

  24.  

    Videro Gesù che camminava sul mare (22 aprile 2023)

    Camminare sul mare oggi è possibile

    Federico e Sveva, due fratellini russi in orfanotrofio, lei tre anni, lui quattro.
    Tanti sono i bambini in attesa di adozione.
    Domenica, giorno di visite.
    Olga aspetta i suoi futuri genitori tedeschi.
    Petrov ha il primo incontro con la coppia svedese che lo ha scelto.
    Federico e Sveva, come decine di altri bambini, aspettano.
    Aspettano che qualcuno li scelga.
    Aspettano di essere presi in braccio, baciati, coccolati.
    Aspettano i doni che qualche associazione umanitaria ha raccolto per gli orfanelli.
    Aspettano.
    Ogni domenica aspettano, ma nessuno si avvicina a loro.
    Forse perché sono due e non si vogliono separare.
    Forse perché lei ha un occhino storto.
    Forse perché lui è già troppo grande.
    Domenica Franco e Ilaria si avvicinano a loro, chiedono come si chiamano.
    E' la loro occasione.
    Come se lo sapessero sorridono e rispondono.
    Federico porta Franco a vedere la sua camera.
    Sveva fa la civetta con "Mamma Ilaria"
    Il gioco è fatto, la scelta si concretizza: Franco ed Ilaria vogliono Federico e Sveva, se ne sono innamorati a prima vista.
    Tornano in Italia, preparano i documenti, trascorrono un periodo di avvicinamento e dopo un paio di mesi coronano il sogno di entrambi: una famiglia, un papà ed una mamma, due figli da amare e da mostrare con orgoglio. "Anche noi siamo oggi finalmente papà e mamma".
    Idillio. Tutto bene. Bambini adorabili.
    Federico inizia la scuola, Sveva ancora all'asilo.
    "Maestre, come va il nostro Federico?"
    "Si dai, è bravo, si impegna, è intelligente"
    L'anno dopo anche Sveva va in prima elementare.
    "Come va?"
    "Beh, insomma, ha dei problemini di apprendimento, è un po' sciocchina"
    "E Federico?"
    "E' molto esuberante, ogni tanto alza le mani, qualche genitore si è lamentato"
    Nelle classi successive i problemi si accentuano.
    In prima media Federico è un vero picchiatore e Sveva, in quinta elementare, ormai è considerata la scema del villaggio.
    "Ed ora che facciamo?" Si interrogano i coniugi Rossi
    "Non sono figli nostri, non ci assomigliano, non ci rappresentano, ci danno solo problemi"
    "Ilaria, che ne dici se li mandiamo via?"
    "No Franco, cosa dici? Sei impazzito? Povere stelle"
    Passa un altro anno e la situazione precipita. La violenza di Federico è anche dentro le mura domestiche. I vicini si lamentano delle continue urla, ed un paio di volte interviene anche la polizia chiamata dal dirimpettaio preoccupato.
    "Franco, non ce la faccio più"
    "Mandiamoli via, è per il nostro benessere, magari per un periodo".
    Ecco che Federico e Sveva arrivano da noi.
    Sarà l'ambiente, sarà la vicinanza con gli altri ragazzi, sarà la libertà di cui godono in campagna, oppure i lavoretti a contatto con gli animali, ma Federico è bravo, affettuoso, servizievole e sopratutto calmo.
    Sveva ha i suoi problemi, ma sono solo intellettivi. E' persino buffa e divertente, oltre che molto affettuosa.
    Finisce l'estate, ma Franco ed Ilaria non li vogliono più.
    I servizi quasi li obbligano a tenerli, ma dopo qualche mese i coniugi Rossi gettano la spugna e mandano via definitivamente i due ragazzi che vengono dati a due comunità distinte della zona di residenza.
    Franco e Ilaria hanno camminato sul mare, erano la salvezza per questi bambini. Poi hanno avuto paura e per salvarsi hanno lasciato che affogassero.
    Noi possiamo camminare sul mare per salvare chi è in pericolo, ma non dobbiamo aver paura se vediamo il mare troppo agitato perché quei bambini contano su di noi.
    Immaginatevi di aver avuto un problema con la vostra barca, di essere in acqua, al freddo, la paura dei pescecani, l'alternanza della notte. Vedete passare da lontano decine di imbarcazioni che nemmeno si accorgono di voi. Finalmente una si avvicina a voi, vi prende a bordo, vi rifocilla, ma un giorno vi ributta in mare.
    Questi sono i Bambini che nessuno vuole.
    Noi li vogliamo accogliere, vogliamo costruire, vogliamo dare loro delle possibilità di salvezza.
    Se non avete una nave abbastanza grande da accoglierli, se non avete, o non pensate di avere, le forze per rifocillarli e accudirli, sosteneteci affinché lo possiamo fare noi con il vostro aiuto
    ----------------------------
    Aiutateci
    Aiutateli

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  25.  

    Addì 23 aprile 2023

    In quello stesso giorno, il primo della settimana, due discepoli di Gesù erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto.
    Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro.
    Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo.
    Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?».
    Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso.
    Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.
    Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.
    Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto».
    Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti!
    Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».
    E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
    Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.
    Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro.
    Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
    Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista.
    Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?».
    E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone».
    Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

    Luca 24,13-35

  26.  

    Resta con noi perché si fa sera (23 aprile 2023)

    Fermati con noi

    Il pomeriggio sono uscito in bicicletta con i miei quattro paperotti e con il grandiglione speciale
    Corse sfrenate, prove di gimcana, sorpassi, nascondino con le bici e tanto altro ancora
    Un bel momento

    Quando iniziava a far freschino, complice un venticello di maestrale, siamo rientrati a casa che iniziava ad imbrunire
    I bimbi si sono tolti il giubbotto e vedevano che io invece non mi spogliavo, chiedendomi perché non mi fossi ancora svestito.
    "Devo andare via, devo fare un salto in ufficio"
    "Resta qui con noi Babbo, ormai è notte, dove vai al buio?"

    Che meraviglia sentire le parole di Gesù in bocca ai miei Bimbi

    Il Signore ci parla in tanti modi: ascoltiamolo in special modo quando sono i Bambini, i suoi angeli, a parlarci
    -----------------------
    Resta qui con noi

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  27.  

    Addì 24 aprile 2023

    Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti.
    Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.
    Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù.
    Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
    Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.
    Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
    Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?».
    Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».

    Giovanni 6,22-29

  28.  

    Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna (24 aprile 2023)

    Mangiare sempre, non ingrassare mai

    Che cosa buffa vedo ogni giorno
    C'è gente che va al supermercato, compra un carrello di spesa e poi, dopo qualche giorno ci ritorna e, pensate un po', compra un carrello di spesa.
    E poi? Dopo qualche altro giorno che fa? Torna al supermercato e compra un altro carrello di spesa.

    E così per mesi, per anni, per tutta la vita

    Compriamo cibo, che mangiamo, ma poi abbiamo nuovamente fame e ricominciamo da capo

    Ma dico io, non sarebbe meglio comprare cibo che ci sfami una volta per tutte?
    Un cibo che si accumuli e ci dia sempe più forza, che ci faccia crescere e migliorare ogni giorno di più?

    Come dite?
    Non esiste quel cibo?

    Quanti di voi hanno avuto una mamma?
    Diciamo quasi tutti, eh?!

    Quanti bei ricordi ci ha lasciato la mamma
    Sono nel vostro cuore, anche se è morta, anche se è anziana e non capisce più nulla

    Ed il primo amore? E l'amore della vostra vita? Ed i figli? I nipotini?
    Il loro amore, ed il vostro per loro, non vi ha reso persone migliori?
    Non vi ha dato un senso di sazietà?

    Le parole di Simeone nel veder Gesù "Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza"

    Quanti di noi dopo aver preso in braccio il nipotino sentono di aver avuto tutto dalla vita, e ringraziano Dio di aver potuto vederlo prima di morire?

    Cercate questo cibo, il cibo dell'amore, il cibo che sazia il vostro cuore e la vostra anima
    Cercatelo ovunque, nella filosofia, nella famiglia, nella solidarietà, nel volontariato, ma vi consiglio di cercarlo sopratutto in Dio.
    Nel Vangelo ci sono parole di vita eterna, parole che sono cibo per sempre, l'unico cibo che potrete portare con voi dopo la vostra morte
    -------------------
    Cibo eterno

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  29.  

    Addì 25 aprile 2023

    In quel tempo Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»
    Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
    E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,
    prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
    Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
    Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.

    Marco 16,15-20

  30.  

    Nel mio nome scacceranno i demòni (25 aprile 2023)

    In nome dell'Amore

    Un giorno decisi di andare a fare un giro in moto da solo.
    Non avvertii nessuno. Andai verso un monte, inerpicandomi per sentieri sempre più stretti ed impervi alla ricerca di un percorso da fare con i cavalli per far provare una bellissima esperienza ai nostri bimbi.
    Man mano che salivo notavo sempre più i cartelli "Attenti ai cinghiali".
    Il sole era calato e si stava facendo sera. Trovai un ostacolo su un sentiero impervio e decisi di tornare indietro: non ero sereno.
    Scesi dalla moto e cercai di girarla, ma scivolai sul terreno umido e la moto scivolò lungo il pendio fermandosi cento metri più sotto a ridosso di un albero.
    Mi prese male.
    Non avevo cellulare, cominciava a fare freddo e già mi sentivo addosso decine di occhi che mi squadravano.
    Non mi persi d'animo. Mi lasciai scivolare fino a raggiungere la moto e, non so con quale forza, riuscii faticosamente a riportarla sul sentiero trascinandola con tutta la forza della disperazione.
    Il più era fatto, ma non si metteva in moto, probabilmente si era ingolfata. Misi in folle e cominciai a scendere in questo modo, fino a quando il motore ripartì ingranando la marcia.

    A volte troviamo in noi forze che non pensavamo di avere.
    Dobbiamo avere fiducia nelle nostre capacità, dobbiamo credere sempre e comunque di potercela fare perché Dio ci darà quel coraggio, forza, determinazione per portare avanti la nostra missione a favore del prossimo.
    Trentasei anni fa non pensavo che saremmo riusciti a fare ciò che abbiamo fatto, ma la forza è arrivata dall'alto, permettendoci di superare i nostri limiti in nome dell'Amore.
    ----------------------------
    Affidamento a Distanza
    Affinché si possano accogliere sempre più Bambini

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  31.  

    Addì 26 aprile 2023

    In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.»
    Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete.
    Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
    E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno.
    Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».

    Giovanni 6,35-40

  32.  

    Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame (26 aprile 2023)

    Un mondo alla rovescia

    Un tempo la stragrande maggioranza delle persone, almeno in occidente, e certamente nelle cattolicissime Italia, Francia e Spagna, seguiva i valori indicati dal Vangelo.
    Anche chi non credeva in Dio era portato a seguire quei valori perché buoni.

    Lasciate che i Bambini vengano me
    Chi viene a me non avrà più fame
    Accudire gli infermi
    Visitate i carcerati
    Cercate la giustizia anche a costo di farvi perseguitare

    Oggi le chiese sono vuote
    Si tolgono i crocifissi dai muri
    Non si fanno più i presepi nelle scuole
    Non si seguono più i principi del Vangelo

    I migranti vengono respinti
    C'è tantissimo egoismo e brama di arricchirsi
    I Bambini vengono lasciati nei dormitori lagher ove nascono
    Non c'è nessuna pietà per coloro che sono in prigione
    I vecchi si abbandonano negli ospizi
    La giustizia? Si cerca solo il proprio tornaconto, evitando ogni sorta di coinvolgimento

    Eppure se oggi stiamo bene e non ci manca nulla lo dobbiamo

    ai tanti che sono migrati all'estero e sono stati accolti
    alla generosità e solidarietà tra le persone
    all'accoglienza dei figli dei vicini più poveri in casa propria
    alla valorizzazione degli anziani che con i loro racconti ci davano insegnamenti di vita
    alla morte di tanti valorosi che hanno dato la loro vita per perseguire la giustizia, come coloro che hanno combattuto contro il fascismo e hanno fatto nascere la democrazia nel nostro paese

    Ci siamo allontanati da quei valori e guardate come è malandata la nostra società

    Non è troppo tardi, ognuno di noi ritrovi in sé quei valori e li segua, li insegni e ne sia di esempio
    ----------------------------
    Esempi di vita

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  33.  

    Addì 27 aprile 2023

    In quel tempo, Gesù disse alle folle: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
    Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me.
    Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.
    In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.
    Io sono il pane della vita.
    I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
    Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

    Giovanni 6,44-51

  34.  

    E tutti saranno ammaestrati da Dio (27 aprile 2023)

    Bruno ha ucciso, ma non è il solo

    Psichiatra uccisa da un ragazzo suo ex paziente
    Genitori uccisi dal figlio
    Bruno uccide un senzatetto

    La cronaca di questi ultimi giorni è un bollettino di guerra, ma dovrebbe essere anche un campanello d'allarme per capire cosa non vada.

    Le ferite sono senza tempo
    , ci sono maltrattamenti e abbandoni che languono sotto pelle per poi esplodere in un impeto di rabbia furiosa e spesso omicida, anche dopo decine di anni.
    Di chi è la colpa?
    Forse di nessuno, o forse di tutti.
    E' facile colpevolizzare, come hanno scritto del nostro Bruno, dicendo che è una bestia, che deve essere gettato in prigione e buttata via la chiave.

    Eppure per l'orsa che ha ucciso un ragazzo ci sono manifestazioni affinché possa vivere una buona vita.
    C'è più pietà per un animale che per un ragazzo!!!

    Pietà per l'orsa, ma nessuna per Bruno o per altri che in uno stato confusionale, ed alterati hanno fatto un gesto tanto scellerato.

    Non dico certamente che debbano essere liberi di vagare per il mondo a compiere altre scelleratezze, ma bisognerebbe cercare di capire, e dar loro la possibilità di continuare a vivere fornendo loro degli strumenti.

    Si fa presto a chiudere le porte davanti alla sofferenza di questi ragazzi, è certamente più facile dire "sbatteteli in galera e buttate la chiave"; mettendo la polvere sotto il tappeto la casa apparirà pulita, ma non lo sarà.
    Quanti Bruno ci sono per le vie delle nostre città?
    Non facciamo finta di non vederli.

    Ma chi sono?

    Sono quei Bambini che vivono ai margini della nostra quotidianità, sono gli invisibili che balzano agli onori della cronaca solo quando compiono qualche atto inconsulto.
    Non tutti si possono salvare, ma provarci è un dovere della società, un dovere di ciascuno di noi.
    Essere giustizialisti è facile e stupido: stupido perché il problema non si risolve mettendo in prigione a vita chi si macchia di un delitto perché altri sono pronti a commetterlo, facile perché ci laviamo le mani e voltiamo pagina in attesa di indignarsi contro il prossimo efferato crimine.
    Intelligente è capire che tanti sono i Bambini che diventano uomini e donne capaci di uccidere, stuprare, maltrattare, picchiare a sangue per una banalità.
    Intelligente è trovare un rimedio alla radice.
    Intelligente è guardarsi allo specchio e dire "Io, io cosa possa fare per aiutare questi Bambini a non divenire gli assassini di domani?"

    Certo, per Bruno è chiaro che debba andare in prigione per tanti, tantissimi anni, forse per sempre, ma la sua incarcerazione a vita non cambia il mondo: ci saranno sempre migliaia di Bruno, la cui aggressività è solo sopita, i cui impulsi omicidi non cambieranno solo perché Bruno è in galera, non sarà il suo esempio a dissuadere una mente malata ad uccidere la psichiatra o i propri genitori.

    Carissimi signori giustizialisti,
    ok, per un attimo diciamo che sono con voi: mettiamo Bruno in prigione e non pensiamo più a lui, che marcisca.
    Ma voi cosa avete fatto affinché Bruno o altri come lui non siano divenuti violenti?
    Ci avete almeno provato?
    Perché se non lo avete fatto è meglio che taciate.
    Apparite come gli stupidi che dicono "Armiamoci tutti, ma in guerra andate solo voi"
    Non è questione di riuscire o meno, anche perché si può riuscire a dare dei valori ad un ragazzo, il quale però ha poi il libero arbitrio di prendere la sua strada, che potrebbe comunque portarlo alla rovina, come avenuto per Bruno che fintanto che era con noi era considerato da tutti una perla di ragazzo.
    La questione è provarci, è cercare di aiutarli a capire, a vedere altre strade percorribili, a dare loro una base su cui riflettere.

    Più di mille i Bambini che abbiamo accolto, amato, educato.

    Non ho la percezione di quanti ne abbiamo salvati, ma ho la convinzione che il nostro impegno abbia portato almeno uno di loro a prendere la retta via. O magari sono due, o tre, o dieci, o cinquanta, o cinquecento.
    Non lo so, e non lo sapremo mai, ma una cosa è certa: qualche Bambino è diventato uomo o donna buono grazie al nostro amore.

    Siamo noi speciali?
    No! Assolutamente, l'unica differenza è l'averci provato ed il continuare a farlo, felici dei buoni risultati, tristi per i cattivi, ma certi che senza di noi ci sarebbe almeno un potenziale assassino in più nel mondo.

    Ed allora proviamoci, smettiamola con le polemiche ed il facile giustizialismo e rimbocchiamoci le maniche, tutti insieme, se vogliamo una casa pulita, se vogliamo un mondo migliore, se vogliamo che gli omicidi e le violenze diminuiscano.
    ----------------------------
    Una casa pulita

    Aiutateci a recuperare l'infanzia che sta volando via
    come un palloncino sfuggito di mano

    Destinate a noi il vostro 5 per mille
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    oppure sosteneteci in altro modo

    https://zizzi.org/sostienici/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  35.  

    Addì 28 aprile 2023

    In quel tempo, i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
    Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.
    Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
    Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
    Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui.
    Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me.
    Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
    Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao.

    Giovanni 6,52-59

  36.  

    Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna (28 aprile 2023)

    Ci cibiamo del sangue umano

    Atroce dilemma:
    Vedo un uomo avvolto dalle fiamme
    Cosa faccio?
    Cerco di aiutarlo?
    Chiamo i soccorsi?
    Giro un filmato?

    Non ho dubbi

    Faccio un video, sai quanto divento popolare!!!

    Uomo avvolto dalle fiamme, una persona si ferma e preferisce girare un video che soccorrerlo
    Una ragazza ne uccide un'altra con un ombrello e tutti che filmavano
    Giovani presi a calci e pugni attorniati da una folla che, indovinate un po', filmava

    Ma in che mondo viviamo?
    ----------------------------
    Mondo reale o virtuale?

    Il 5 per mille ai Bambini
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi, un Angelo custode per tanti Bambini

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  37.  

    Addì 29 aprile 2023

    In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
    Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
    Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
    Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
    Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
    Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

    Matteo 11,25-30

  38.  

    Prendete il mio giogo sopra di voi (29 aprile 2023)

    Ragazza picchiata

    Siete in metropolitana.
    La metro si ferma, le porte si aprono, si sentono le urla di una bambina di tre/quattro anni.
    Una giovane rom poco più che maggiorenne portata via a forza da due persone in divisa mentre un uomo robusto la colpisce al capo perché, a suo dire, aveva cercato di derubarlo.
    Ne nasce un parapiglia, la bambina cade a terra, sbatte sul vagone.
    Ci sono già i vigilantes a immobilizzare la giovane, ma a quest’uomo alto mezzo metro più di lei non basta.
    Vuole punirla.
    La picchia violentemente, anche in testa.
    Cerca di strapparla ai vigilantes tirandola per i capelli.
    La strattona fina a sbatterla contro il muro, due, tre, quattro volte nell'indifferenza totale dei moltissimi presenti.

    Voi siete nella metro ed osservate ciò che sta accadendo.

    Cosa fareste?
    ----------------------------
    E' questo il mondo che vogliamo?

    Il 5 per mille ai Bambini
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi, un Angelo custode per tanti Bambini

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  39.  

    Addì 30 aprile 2023

    In quel tempo, Gesù disse; «In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante.
    Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore.
    Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori.
    E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.
    Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
    Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro.
    Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore.
    Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.
    Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
    Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza».

    Giovanni 10,1-10

  40.  

    Io sono venuto perché abbiano la vita (30 aprile 2023)

    Aggredita e minacciata per aver difeso una ragazza

    Ieri vi ho chiesto cosa avreste fatto voi dinanzi al pestaggio di una ragazza rom

    Vi dico cosa hanno fatto tutti: assolutamente niente
    Solo una donna, giornalista e madre, si è indignata, è uscita dalla metro tentando di fermare l'uomo, che incurante continuava a picchiarla per allontanarsi dopo poco.

    Scioccante ancor di più è il ciò che segue

    Viene insultata, aggredita verbalmente, minacciata dagli altri passeggeri erettisi a difesa dell'uomo che picchiava la giovane rom

    https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_dicembre_06/roma-metro-ho-provato-difendere-rom-mi-hanno-circondata-insultata-df96669e-f987-11e8-ae58-9c21af36aa5f.shtml

    Non ci sono parole, leggete l'articolo e spero tantissimo che non prendiate anche voi le parti di quell'uomo che picchiava la ragazza
    ----------------------------
    Peggio delle bestie

    Il 5 per mille ai Bambini
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi, un Angelo custode per tanti Bambini

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  41.  

    Addì 1 maggio 2023

    In quel tempo, disse Gesù: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore.
    Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore.
    Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore.
    E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore.
    Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo.
    Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».

    Giovanni 10,11-18

  42.  

    Offro la vita per le pecore (1 maggio 2023)

    Ciao Babbo

    Se guardo indietro vedo tanti errori nel mio ruolo di genitore, poi leggo questo messaggio di Rebeka e penso ... forse qualcosa di buono lo abbiamo fatto

    Ciao Babbo,
    come va? Volevo solo dirvi che mi mancate, mi mancano i vostri abbracci, i vostri sorrisi, le vostre sgridate, bè un po' tutto. Non mi sono mai dimenticata di voi e dei miei momenti passati lì, mi ricordo le nostre vacanze, le nostre "recite" come quella del Amerigo Zizzucci, mi ricordo ancora la mia parte (lasciatemi lasciatemi la devo acchiappare. Vede comandante, fa tutto parte di un gioco, di un gioco divertentissimo che ripetiamo da tanto tempo, io mi chimo Bonaccia e la mia amica Tempesta, quando vinco io il mare si placa e il vento si addolcisce ecc...). È da tanto che voglio mandarti questo messaggio ma ho sempre paura, è da tanto che vi penso, penso a cosa fate e tutto il resto. Volevo solo dirti questo. So che magari può essere stupido da parte mia, però mi andava di scriverti. Non so perché oggi ero a lavoro e mi sono detta "si devo scrivergli" non so perché.

    La vita ci ha regalato la felicità in continuo contatto. E non è cosa da poco. Eppure mi dispiace dare per scontato l'amore e l'affetto che provo per te. Ma diventando adulti purtroppo si ha timore della spontaneità (anche se io sono sempre stata così). Mi hai insegnato a SORRIDERE, ma a volte il sorriso resta dentro di me. Mi hai insegnato a GUARDARE LE PERSONE NEGLI OCCHI per leggergli l'anima. Mi hai insegnato COME STARE A QUESTO MONDO, e tante altre cose di cui vado fiera.
    NON HAI MAI DIMENTICATO DI AVERE UNA BIMBA che aveva bisogno DI ASCOLTARE E CAPIRE, anche se tanti sorrisi restano dentro di me quello più speciale lo dedico a te. Quanta tenerezza sento ancora quando mi accarezzi il viso come la prima volta sulle scale in campagna. La dove io piccola mi facevo sempre di più perché avevo paura, ma te con la tua tenerezza e dolcezza mi tendevi la mano.

    I fatti di cronaca ci riportano una crescita esponenziale del bullismo, limiti che mai avremmo pensato potessero essere superati fino a qualche anno fa: caschi tirati addosso ai professori, simulazioni di testate con il casco indossato contro gli insegnati. Seguiamo a ruota, come tanti pecoroni, le tendenze di oltre oceano. C'è da aspettarsi a breve una maggior facilità di procurarsi le armi per difendersi, che compariranno ovviamente anche in classe, come già avviene negli stati uniti.
    Di chi è la colpa? Sopratutto dei genitori perché non sanno dare regole ai propri figli, non sanno dire loro di no, non dialogano con essi, non trascorrono il proprio tempo libero portando i figli a pescare, correre, giocare. Lasciarli fare significa lasciarli in preda a lupi e mercenari pronti a farsi vedere come buone guide, seguiti dai ragazzi perché non hanno alternative positive.
    Fare il genitore, dice qualcuno "è il mestiere più difficile che ci sia", ma è sbagliato.
    Fare il genitore non è un mestiere, è una scelta di vita.
    Fare il genitore non è l'egoismo di voler avere un figlio, ma l'altruismo di donare il proprio tempo, le proprie energie per dare valori e principi ad un bambino che presto sarà uomo o donna.
    Fare il genitore è ascoltare e consigliare, ma anche stare vicino al figlio quando faccia delle scelte sbagliate, ed aiutarlo a risollevarsi quando cade.
    ----------------------------
    Siate genitori che per amore e con amore danno regole e le fanno rispettare

    Il 5 per mille ai Bambini
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi, un Angelo custode per tanti Bambini

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  43.  

    Addì 2 maggio 2023

    Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d'inverno.
    Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.
    Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando terrai l'animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
    Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza; ma voi non credete, perché non siete mie pecore.
    Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
    Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
    Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio.
    Io e il Padre siamo una cosa sola».

    Giovanni 10,22-30

  44.  

    Ve l'ho detto e non credete (2 maggio 2023)

    Qualcosa di buono da elogiare

    Non faccio politica, ma apprezzo quando un politico, di destra o sinistra, fa qualcosa di buono, così come lo critico senza peli sulla lingua.
    Criticai aspramente Salvini per il respingimento dei migranti, ma apprezzo il governo nello svolgere il consiglio dei ministri il giorno del primo maggio, vicino ai lavoratori che in questo giorno lavorano, e per il decreto.
    Non mi intendo dell'argomento così tanto da poter dire inequivocabilmente che sia cosa buona o cosa cattiva, e non è neppure di mia competenza, ma quello che vedo è che qualunque cosa il governo faccia o tenti di fare trova sempre un'aspra critica da parte dell'opposizione, pd e grillini in testa. A me pare che in qualche modo provino a fare qualcosa di buono, se poi ci riescano o meno lo vedremo in futuro.

    Mi domando: ma le opposizioni non sarebbero più credibili nelle loro critiche se dicessero "apprezziamo lo sforzo" oppure"di questo pacchetto almeno una cosa è fatta bene" e facessero il plauso a quello, pur criticando il resto?

    Come è possibile che su cento cose che uno fa, tutto sia sbagliato?

    La politica, sia essa dell'una o dell'altra parte, fa spesso di questi errori: se vede in una persona un nemico deve attaccarlo per distruggerlo, deve denigrarlo su ogni aspetto senza mai sotolineare quel poco o pochissimo che fa bene.
    E' un atteggiamento stupido ed autolesionista.
    Stupido perché si capisce che quella persona non ragiona ed è offuscata dall'odio verso quel politico o verso quell'ideologia, oppure vede il bene e non lo dice perché stupidamente pensa che sottolinearlo possa portare via consensi.
    Autolesionista perché le persone non sono né cieche, né stupide, almeno una buonissima parte, e ragionano sulle cose valutando da sole la bontà di un'azione.
    Le urne, le defezioni, il disamoramento alla politica sono tutti figli di queste continue liti.
    La gente è stanca di veder litigare.
    Sarebbe molto più produttivo collaborare, o quantomeno elogiare, quelle poche o pochissime azioni fatte bene, ed anche la critica costruttiva avrebbe maggior risalto e troverebbe un numero maggiore di ascoltatori.

    Parlo per esperienza personale: siamo nati nel 1987 ed abbiamo sempre trovato nel comune di Livorno un nemico pronto in ogni occasione ad attaccarci. Mai un complimento, mai un coinvolgimento, mai una visita al nostro operato.
    Ma dire mai: qualche sorriso c'è stato, ma tutti di circostanza, tutti senza riscontro concreto. Sempre bastoni fra le ruote, mai un niente.
    Secondo il partito che comanda a Livorno da 50 anni tutto ciò che facciamo è da buttare nel cestino dei rifiuti.
    Eppure qualcosa di buono credo che lo abbiamo fatto, e la gente, che non è stupida né cieca, lo vede e ci onora della sua fiducia e della sua stima.
    ----------------------------
    Critiche costruttive e non distruttive

    Il 5 per mille ai Bambini
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi, un Angelo custode per tanti Bambini

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  45.  

    Addì 3 maggio 2023

    In quel tempo, Gesù disse a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
    Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
    Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
    Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?
    Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
    Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
    In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre».
    Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
    Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.»

    Giovanni 14,6-14

  46.  

    Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò (3 maggio 2023)

    Mamma uccide il figlio per mangiarselo

    Davvero al peggio non c'è mai fine

    Uccidere è gravissimo
    Una mamma che ammazza un figlio è ancor più grave
    Ma una mamma che uccide il figlio per mangiarselo è orrore indicibile

    Dove andremo a finire?

    Davanti ad ogni problema si dice "Deve intervenire lo stato"
    Ma davvero pensiamo che i governi possano risolvere tutti i problemi di questo mondo?
    In primis c'è da fare un distinguo tra i governi democratici, pochi, e quelli dove ci sia una qualche forma di dittatura, clientelismo o corruzione.
    Pensiamo al problema delle armi nei democratici USA: il governo non risolve il problema perché la potente lobby delle armi non lo permette, in quanto paga la campagna elettorale a diversi politici
    Per non parlare dei governi africani, sudamericani o buona parte di quelli asiatici dove anche gli aiuti dai paesi più ricchi vanno spesso nelle tasche dei goveranti

    NON E' IL GOVERNO A DOVER TROVARE SOLUZIONI AI PROBLEMI

    Se vogliamo risolvere i mali di questo mondo dobbiamo farlo noi in prima persona

    Può un governo impedire l'inquinamento?
    Può fare leggi, obbligare, sanzionare, ma se non siamo noi per primi ad avere una cultura ecologista, il problema non si risolverà.

    Può un governo impedire ogni forma di violenza?
    Può fare leggi, punire, processare, imprigionare anche a vita, ma se noi per primi non educhiamo i Bambini alla legalità, alla solidarietà, all'amore verso il prossimo, alla pazienza e al perdono, il problema non si risolverà.

    Lo Stato siamo noi, non solo i politici, i quali, se bravi, possono tracciare delle linee guida, ma sta a noi, a TUTTI NOI prendere in mano la situazione e cambiare il mondo.

    E' troppo facile davanti ad una guerra dire "armiamoci (noi) e partite (voi)" restando comodi in poltrona per non sporcarci le mani, per avere un alibi e sputare sentenze contro chi non abbia risolto il problema.

    5 milioni i Bambini a rischio di diventare delinquenti
    Solo 13.000 le famiglie affidatarie
    La legge sull'affido c'è, di chi è la colpa se ad uno di questi Bambino non viene insegnata l'onestà?

    "Chiedete e vi sarà dato": certo, ma anche "Aiutati che Dio ti aiuta"
    Se nulla facciamo, nulla otteniamo
    ---------------------------
    Cambiamo il mondo: podemos

    Il 5 per mille ai Bambini
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi, un Angelo custode per tanti Bambini

    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  47.  

    Addì 4 maggio 2023

    In quel tempo, dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato.
    Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica.
    Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno.
    Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono.
    In verità, in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

    Giovanni 13,16-20

  48.  

    Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me (4 maggio 2023)

    Ad esempio di Bambini

    Se continuano a nascere Bambini significa che Dio ancora non si è stancato di noi

    Un Bambino è speranza
    Un Bambino è gioia
    Un Bambino sa giocare e ridere anche sotto le bombe
    Un Bambino ha grandi capacità di adattamento

    I Bambini sono l'esempio che Dio ci da sul come comportarci

    Osserviamoli e Imitiamoli
    -------------------
    Imitiamo i Bambini

    Il 5 per mille ai Bambini
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi, un Angelo custode per tanti Bambini

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  49.  

    Addì 5 maggio 2023

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
    Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.
    E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».
    Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?».
    Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

    Giovanni 14,1-6

  50.  

    Io sono la via, la verità e la vita (5 maggio 2023)

    Due strade

    Ci si trova davanti ad un bivio quando si
    va a fare una passeggiata nel bosco
    scegliere se andare al mare o in montagna
    dire si o no ad una proposta
    buttare l'amo da un fianco o dall'altro della barca
    scegliere la scuola e la professione da intraprendere

    Ci si trova davanti ad un bivio quando si deve scegliere tra il bene ed il male

    A volte le scelte sono difficili, ed una scelta cambia la nostra vita in un senso oppure in un altro
    Ma si riesce sempre a distinguere il bene dal male?

    Ognuno ha i suoi valori ed i propri parametri per fare le opportune valutazioni
    Io ho il Vangelo nel quale Dio ci dice "Io sono la via, la verità e la vita"

    Questa è la mia scelta ad ogni bivio
    Laddove vedo Dio scelgo

    Scelgo di aiutare le famiglie povere piuttosto che andare fuori con gli amici
    Scelgo di alzarmi presto la mattina per mandare avanti l'Associazione piuttosto che andare a pescare
    Scelgo di accogliere un Bambino la cui famiglia lo ha rifiutato
    Scelgo di combattere battaglie contro chi fa male al prossimo

    Qualcuno dirà "Bravo"
    Vi assicuro che non si è bravi a fare una scelta mostrata con tanta chiarezza
    Non si è bravi nel fare qualcosa che dia grandissima soddisfazione
    Non si è bravi nel fare un sacrificio se la ricompensa è mille volte tanto
    -------------------
    Scelte di vita

    Il 5 per mille ai Bambini
    9 2 0 1 8 0 4 0 4 9 0

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi, un Angelo custode per tanti Bambini

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org