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  1.  

    Addì 26 gennaio 2023

    In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
    Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.
    Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.
    In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa.
    Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.
    Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.
    Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio».

    Luca 10,1-9

  2.  

    Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé (26 gennaio 2023)

    Lotta contro le famiglie gay

    I Bambini che hanno sofferto maltrattamenti, abusi e privazioni devono trovare il calore di una famiglia, l'affetto di persone che vogliano loro bene e si prendano cura di loro.
    La figura maschile di un babbo e la figura femminile di una mamma devono essere la soluzione principe, ma non necessariamente l'unica.

    L'affido prevede l'affidamento di un Bambino, e talvolta in casi eccezionali anche l'adozione, ai single, e non preclude la strada a coppie omosessuali.

    Ritengo che ogni famiglia o persona che possa accogliere con amore un Bambino debba essere presa in considerazione e valutata a prescindere dal suo orientamento sessuale.

    Le parole di un sacerdote ancora rieccheggiano nella mia mente dopo diversi anni
    "Ad una coppia gay mai e poi mai deve essere dato un Bambino"
    "Ma come" rispondo "Lei ritiene che sia meglio lasciare un Bambino nelle mani di un pedofilo, oppure maltrattato o non accudito piuttosto che darlo a una coppia gay?"
    "Certamente perché il fatto di darlo ad una coppia omosessuale è fargli ancora più male, meglio, o tanto vale, che resti con la sua famiglia"
    "Ovvio, perché la nuova situazione è peggiore della precedente"
    "Anche se lo picchiano e ne abusano sessualmente? Forse lei non si rende conto di cosa sta dicendo, forse lei non ha mai visto un Bambino con le cicche di sigarette spente sul viso o i lividi in tutto il corpo"

    Mi sono alzato, me ne sono andato e con quel sacerdote non riesco più a dialogare

    Chissà come le parole di Papa Francesco del 25 gennaio 2023 hanno risuonato nelle orecchie di questo, e di tanti altri, sacerdoti.
    Essere omosessuali non è un crimine.
    Dio ama tutti i suoi figli così come sono ed ha invitato i vescovi ed i sacerdoti ad accogliere le persone Lgbtq nella Chiesa.
    Papa Francesco considera l'omosessualità come un peccato, ma aggiunge "È anche un peccato mancare di carità gli uni con gli altri."
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    Affido e adozione alle famiglie gay

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  3.  

    Addì 27 gennaio 2023

    In quel tempo, Gesù diceva alla folla: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa.
    Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga.
    Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura».
    Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
    Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra».
    Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere.
    Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.

    Marco 4,26-34

  4.  

    Esso è come un granellino di senapa, il più piccolo di tutti semi, ma diviene più grande di tutti gli ortaggi (27 gennaio 2023)

    Che bello essere ipovedenti

    I quattro Bambini che ho in adozione sono ipovedenti.
    Hanno una malattia rara, genetica, e tutti hanno problemi di vista importanti.
    Siamo seguiti dal Meyer e dal centro specializzato "Carlo Monti" all'interno dell'ospedale Careggi di Firenze.
    Persone stupende, professionalmente e sopratutto umanamente.

    Sono riusciti a farci avere i banchini ergonomici e degli ingraditori molto speciali, uno dei quali con sintetizzatore vocale, poi due nostri carissimi Angeli della Zizzi hanno loro donato due PC portatili ove caricare i libri di testo, in modo da ingrandirli e poterli leggere.

    La gioia dei nostri Bimbi non potete nemmeno immaginarla

    Mirko, nel vedere l'ingranditore ha detto "Mi viene da piangere" e mentre andavamo a prendere la macchina al parcheggio era felicissimo e mi ha detto "Babbo, ci pensi? Un computer tutto e solo mio"
    Anita è impazzita, al punto che ieri aveva già memorizato sul suo ingranditore le pagine da studiare e non vedeva l'ora di leggerle, e per chi conosce Anita sa quanto purtroppo non ami leggere. Infatti non vedendo quasi nulla, ha meno di un decimo con gli occhiali, fa talmente fatica a leggere che proprio non riesce.

    La loro vita, in un sol giorno è cambiata.
    E' come se uno di noi fosse al buio in una stanza e andasse a tentoni, ed arrivasse qualcuno ad accendere la luce.

    Ieri sera è venuto a cena a casa nostra un amico ed i Bimbi hanno voluto subito mostrargli l'ingranditore. Dire che sprizzavano gioia da tutti i pori è dire niente.
    A tavola, mantenendo lo stesso entusiasmo, raccontavano che a scuola tutti i loro compagni erano strabiliati da quegli strumenti e li invidiavano.
    Mirko è addirittura arrivato a dire "Che bello essere ipovedenti"

    Saper vedere i propri limiti, accettarli e farne un punto di forza è cosa da grandi uomini e donne.

    Sono fiero dei miei pulcini che crescono come un granello di senapa: da piccoli piccoli alla nascita per natura diventano, i più grandi tra tutti.
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    Saper vedere i propri limiti

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  5.  

    Addì 28 gennaio 2023

    In quel medesimo giorno, verso sera, disse Gesù ai suoi discepoli: «Passiamo all'altra riva».
    E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui.
    Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena.
    Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che moriamo?».
    Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia.
    Poi disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?».
    E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?».

    Marco 4,35-41

  6.  

    Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede? (28 gennaio 2023)

    Fidarsi?

    Maria, dodici anni, non va bene a scuola, i genitori non possono seguirla nello studio, il quartiere dove vive non è tra i migliori.
    Maria arriva da noi, al nostro doposcuola, accompagnata dalla madre e da un'insegnante delle medie.
    E' spaesata, non capisce dove sia capitata, gli occhi guizzano da un lato all'altro, osservano i Bambini giocare spensierati ed altri intenti a studiare, scruta di sottecchio le nostre espressioni, capta alcune parole, alcuni pensieri della madre, ascolta attenta le nostre risposte.

    Il giorno dopo ritorna, accompganata dalla nostra educatrice, spaesata, sola in mezzo ad altri venticinque Bimbi.
    In mezzo alla stanza non sa cosa fare, quando una Bambina le si avvicina e le domanda il nome, risponde timidamente mentre nel frattempo altri Bimbi la attorniano, le fanno domande. Poi uno di loro le dice che va alla sua stessa scuola, gli pare di averla già vista. Inizia il dialogo, la ragazzina si comincia ad aprire, racconta delle sue insegnanti, le materie che più le piacciono ed in pochi minuti è già una di loro.
    I Bambini fanno presto a fare amicizia

    Ma l'ostacolo più duro per Maria sono gli adulti.
    Non ha molta fiducia nei "grandi", spesso assenti e quando ci sono brontolano, punitivi e con ormai troppe poche carezze ed attenzioni per lei.
    Ci vede come una seconda scuola, un luogo da temere più che altro per la presenza di adulti.

    Passa un giorno, ne passa un'altro, ne arriva poi uno in cui c'è una risata per una buffonta fatta da Riccardo, un sorriso per l'apprezzamento positivo sulla lezione ad opera di Roberta, la complicità in un gioco con Carmela.

    Giorno dopo giorno Maria si apre, fa vedere la sua bellezza, diventa solare, ricettiva, finanche propositiva.

    Noi siamo fatti così, anche da adulti

    Siamo guardinghi, restiamo in finestra a guardare, e poi?

    E poi ci fidiamo?

    No, mai e poi mai fidarsi.

    Che stupidi siamo: per le nostre paure impediamo all'amore di entrare nei nostri cuori, impediamo a Dio di entrare nelle nostre vite.
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    I Bambini fanno presto a fare amicizia

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  7.  

    Addì 29 gennaio 2023

    In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
    Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
    Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
    Beati i miti, perché erediteranno la terra.
    Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
    Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
    Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
    Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
    Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
    Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
    Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

    Matteo 5,1-12

  8.  

    Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati (29 gennaio 2023)

    Prendiamo esempio dal salmone

    Durante una riunione serale con i ragazzi più grandi si affrontò il tema dell'egoismo.
    Una delle nostre Bimbe pareva essere più egoista ed opportunista degli altri, ragazza intelligente che si è sempre messa in discussione.
    Ho preso la scusa del tema trattato per sottolineare alcuni atteggiamenti non buoni di questa Ragazza, la quale si è difesa dicendo che tutti i ragazzi sono egoisti e che è nella natura dell'uomo, nel suo istinto animalesco, il desiderio di avere sempre più per sé.

    A vedere il mondo, ad osservare le persone nei posti di lavoro e persino in chiesa sembra proprio che la Ragazza avesse ragione.

    Ma è davvero un istinto insito a noi?
    O piuttosto usiamo l'istinto per giustificare la nostra cattiva condotta di genitori che non hanno mai tempo per i propri figli per lavorare di più per il loro benessere, pur trovando il tempo di andare a fare partite o serate con gli amici in nome del loro sacrosanto diritto a rilassarsi dopo tanto lavoro?
    Non ci vedete un loop? Un giro della morte dove si lavora per i figli, ci si riposa per essere più sereni con i figli, ma togliendo loro la gioia della compagnia dei genitori.
    Si lavorasse meno saremmo meno stressati e ci sarebbe più tempo da dedicare alla famiglia.

    E che dire della nostra scarsa attitudine al sacrificio per dare spazio, volontariato, denaro a chi ne abbia bisogno? Anche qui il loop è chiaro: si accaparra per una vita più serena, ma si lascia che il mondo vada a rotoli con inquinamento, delinquenza, drogati senza fare nulla, per poi lamenterci di un mondo iniquo fatto di violenze. Ma noi cosa abbiamo fatto per portare pace e amore sulla terra?

    Se seguissimo l'istinto animale dovremmo prendere ad esempio i salmoni i quali fanno migliaia di chilometri in mare per tornare alla foce del fiume dove tutto ebbe inizio.
    Risalgono il fiume controcorrente, molti sono uccisi dagli orsi, altri pescati dall'uomo, tanti muoiono stremati dalla fatica o spiaggiati in pochi millimetri d'acqua.

    E tutto per donare la vita e morire

    Se l'uomo fosse un salmone non ci sarebbero più salmoni sulla terra.

    Chi di voi dedica interamente la propria vita per dare nuova vita a questo mondo?
    Chi di voi affronta ogni genere di pericoli, denunce, vessazzioni, privazioni per il bene di altri senza ricavarne alcun profitto?

    Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia

    Vi auguro e mi auguro con tutto il cuore di essere misericordiosi finanche al punto di sacrificare interamente la nostra vita affinché ci vengano perdonati i nostri tanti peccati
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    Salviamo il mondo dando nuova vita a tanti Bambini

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  9.  

    Addì 30 gennaio 2023

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni.
    Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo.
    Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo.
    Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
    Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi, e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!».
    Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest'uomo!».
    E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti».
    E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione.
    Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo.
    E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi».
    Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare.
    I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto.
    Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.
    Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci.
    Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
    Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui.
    Non glielo permise, ma gli disse: «Và nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato».
    Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati.

    Marco 5,1-20

  10.  

    Esci, spirito immondo, da quest'uomo (30 gennaio 2023)

    I Bambini: i migliori diplomatici del mondo

    Quelle liti familiari che ogni tanto accadono, e non dovrebbero mai accadere, che vedono Babbo e Mamma confrontarsi davanti ai figli in maniera accesa.

    Jaquie, quasi sette anni, è stata fantastica

    Non si è ritirata nel suo guscio, al riparo dalla tempesta nella spasmodica attesa che tutto cessasse.
    No, lei è rimasta a guardare, a distanza.
    A bufera ultimata, quando gli animi erano ancora accesi ed i volti mostravano perturbazione, Jaquie è entrata in cucina, ha saggiato il terreno, e vedendo che non c'era pericolo mi è passata vicina accarezzandomi una gamba mentre ero intento ad impastare la farina per fare le schiacciatine, poi si è messa vicina a Roberta che stava cucinando la carne, ha atteso in silenzio qualche minuto e poi le ha detto quanto le piacesse la carne e che il modo in cui la stava facendo Roberta era la sua preferita.
    Ed ha interagito sempre più con lei fino a quando le ombre sul volto di Roberta non si sono un po' dissipate, momento in cui ha preso la Bimba in braccio e l'ha stretta forte a sé, capendo l'amore, la forza, la diplomazia che quel piccolo, grande pulcino aveva avuto.

    Mentre era avvinghiata al collo della Mamma mi sono avvicinato ai fornelli per mettere in padella le schiacciatine con olio e sale, e Jaquie ha allungato una manina fino a sfiorarmi nell'attesa che ricambiassi quel gesto.
    Le ho sorriso e l'ho chiamata "Amore mio".
    E' scesa da Roberta per venire ad abbracciare me.

    In quel momento c'era tutto: il desiderio di pace in famiglia, il volerci riavvicinare, il ritrovare la calma squarciata da un temporale, l'arte della diplomazia, l'amore di una figlia che va al di là delle nostre cattive performance, la dolcezza infinita di una Bambina che è sinonimo di Amore Puro, la capacità di capire con il cuore come comportarsi senza ferire l'uno o l'altra.

    Sono doti che Jaquie ha innate, un grande dono di Dio non solo a lei o a noi, ma all'intera umanità perché credo proprio sia destinata a grandi cose.

    Grazie Dio
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    Amore Puro

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  11.  

    Addì 31 gennaio 2023

    In quel tempo, essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare.
    Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva».
    Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
    Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
    E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
    Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?».
    I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?».
    Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo.
    E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
    Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male».
    Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».
    Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!».
    E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
    Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava.
    Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
    Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina.
    Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!».
    Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore.
    Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.

    Marco 5,21-43

  12.  

    Non temere, continua solo ad aver fede! (31 gennaio 2023)

    La bambina non è morta, ma dorme

    Quante volte mi sono sentito dire, anche da sacerdoti "Lasciali perdere questi Bimbi, tanto per loro la strada è segnata, non li recupererai mai"

    Ma io sono una testa dura, e da sempre vado diritto per la mia strada. Anzi, quando qualcuno cerca di osteggiarmi o di dissuadermi, è la volta che mi incaponisco maggiormente.

    Ogni Bambino è recuperabile, ogni Bambino lo si può indirizzare verso una nuova strada, o comunque fargli vedere che esiste un'alternativa alla delinquenza, allo spaccio, alla prostituzione, alla violenza.
    Saranno loro a scegliere, come ciascuno di noi ha fatto nella propria vita.

    Il 10 aprile del 2004 arriva in affidamento Manuel.
    Ha quattordici anni appena compiuti.
    Nelle relazioni giunte dai servizi sociali è descritto come fortemente oppositorio nei confronti dell'adulto, lontano dalle regole, con impulsi aggressivi.
    Con noi si dimostra da subito affettuoso, simpatico, spiritoso, osservante delle regole di casa, sempre pronto a dare una mano.
    Un ragazzino d'oro sotto tutti i punti di vista, anche se poco incline allo studio.
    Il suo passato, al di là della famiglia decisamente negativa, è costellato da abbandoni da parte di quelle comunità che lo avevano accolto e puntualmente mandato via perché troppo aggressivo e difficile da gestire.

    Uno di quei ragazzi che i nostri delatori avrebbero definito "irrecuperabile".

    Ma non ci siamo dati per vinti, abbiamo creduto in lui, così come crediamo in ogni ragazzo che il buon Dio intende inviarci, e con amore e dedizione ci siamo dedicati alla sua crescita.

    Purtroppo a diciassette anni incontra una ragazza che lo porta a mettersi in opposizione con noi, e per un anno viviamo una continua situazione di grande difficoltà, fatta di fughe, urla, preoccupazioni.

    Ma come ogni genitore farebbe per il proprio figlio, non molliamo

    Ogni volta che fa qualcosa lo brontoliamo, lo perdoniamo e sopratutto gli dimostriamo tutto il nostro amore.

    Purtroppo non basta, ed un giorno, dopo l'ennesima fuga, il servizio sociale decide di inserirlo in una comunità più vicina a casa sua, viste le sue forti richieste di tornare in famiglia.
    Nella nuova comunità dura meno di una settimana, giusto il tempo di picchiare tutti i ragazzi e dare fuoco ad un divano rasentando la tragedia, e viene espulso.

    E' a quel punto che lo reinseriscono in famiglia, ma il padre è un grosso e violento delinquente ed il loro rapporto è più che tumultuoso. Manuel fa cose gravi, spinto e minacciato dal padre.
    Dopo un anno di vita difficile però fa marcia indietro, denuncia il padre, lo affronta e chiude definitivamente i rapporti con la famiglia.

    Ecco che a quel punto ogni insegnamento ricevuto presso di noi riaffiora nel cuore e nella mente e rinsavisce, si affida a Dio, trova lavoro, incontra una ragazza stupenda, hanno subito giovanissimi un figlio che oggi ha dieci anni, in seguito si sposano ed hanno un secondo figlio.
    Manuel oggi è un ragazzo di trentatre anni stupendo, pieno di valori, ricordi positivi del suo periodo con noi, affezionato come pochi altri tanto da venire a trovarci per la prima volta dopo diciassette anni domenica scorsa.
    Vederlo così uomo con il cuore di Bambino, sentirgli raccontare con grandissimo entusiasmo e qualche lacrima ogni attimo di vita nella nostra famiglia che ancora considera anche sua, vedere la strada che ha preso, l'amore tra lui e la moglie, la commozione quando parla dei figli è una grandissima gioia.

    Non è l'unico, ma se anche fosse la mia vita non sarebbe stata inutile perché quel Bimbo era morto ed è risorto, nonostante tutti coloro che avrebbero dovuto accoglierlo e proteggerlo lo avessero rifiutato pensando a lui come a quello irrecuperabile.
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    Talità kum

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  13.  

    Addì 1 febbraio 2023

    In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i discepoli lo seguirono.
    Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani?
    Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui.
    Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».
    E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì.
    E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando.

    Marco 6,1-6

  14.  

    Si meravigliava della loro incredulità (1 febbraio 2023)

    Chi ce lo fa fare?

    Viaggio a Firenze al Meyer per visite oculistiche per i nostri Bambini ipovedenti
    Visita dallo psicologo per alcuni agiti comportamentali
    Elettrocardiogramma in farmacia e certificati medici per praticare lo sport
    Ogni giorno più di uno a sport, a danza, al catechismo
    Amici che invitano alle feste, a studiare, a pranzo o cena
    Per non parlare di quando sono malati: pediatra, medicine, giornate segregati in casa
    Colazione, pranzo e cena da preparare ogni giorno, con estrema cura

    Chi ha figli sa benissimo quanto tempo, quanta fatica, quante preoccupazioni, quanta difficoltà ci vogliano per allevare un figlio, per fare in modo che possa avere davanti a sé un ventaglio di possibilità più ampie possibili per trovare la sua buona strada.

    E a volte non basta

    Chi ce lo fa fare?

    Non so quale possa essere la vostra risposta, ma la mia è Dio
    Dio ci chiede di accogliere un Bambino, sia esso in affido, in adozione o naturale.
    Dio ci chiede di accogliere uno dei suoi tanti figli
    E' a Dio che poi dovremo rispondere se non avremo assolto al meglio la nostra funzione di Babbo o Mamma
    ----------------
    Figli di Dio

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  15.  

    Addì 2 febbraio 2023

    Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
    Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.
    Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».
    Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
    Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».
    C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.
    Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
    Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret.
    Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.

    Luca 2,22-40

  16.  

    Il bambino cresceva e si fortificava (2 febbraio 2023)

    Inizò la sua avventura di vita serena

    Alberto, due anni e mezzo.
    La mamma ci chiese di tenerlo durante il giorno
    La sera lo riaccompagnavamo in un ambiente che chiamare casa sarebbe un'offesa ai tuguri
    Una sera non trovammo nessuno e lo lasciammo ad una vicina, così altre due o tre volte, fin quando la vicina rispose "non posso prenderlo più, ho già quattro figli da mantenere".
    Fu così che qualche volta Albertino rimaneva a dormire da noi
    Il "qualche volta" divenne ben presto un "quasi sempre" e passavano anche due o tre mesi senza che la madre si facesse viva con noi

    La mamma era una prostituta di quelle da due soldi, e rimorchiava sempre personaggi della sua levatura
    Affaracci suoi se non fosse stato che quando aveva Albertino andava a prostituirsi con lui e faceva le sue cose nello stesso lettone dove Alberto cercava di dormire.

    Quando un giorno Alby arrivò con una cicca di sigaretta spenta nel viso non ci vidi più dalla rabbia e mi rivolsi al tribunale dei minori che nel giro di pochissimo tempo ne decretò a noi l'affido.

    Alberto cominciò finalmente la sua avventura di Bimbo sano.
    Era bello detro e fuori, sempre pulito e ordinato, la gioia di chiunque lo incontrasse.
    Il Bambino cresceva e si fortificava non per meriti speciali di qualcuno, ma solo per averlo tolto dall'insano ambiente dove era nato.

    Basta poco sapete per trasformare un coccodrillo in un leprotto, basta solo aprire le porte di casa e del cuore ai tanti Bambini figli della strada.

    Si parla tanto dei diritti
    Diritti delle donne
    Quote rosa
    Diritti degli omosessuali
    Diritto al lavoro
    Diritto al reddito di cittadinanza
    Persino diritti dei cani
    Ancora non siamo ai diritti delle lucertole, ma qualcuno che pensa ai diritti delle galline c'è già

    Pensate a tutti i diritti che volete, ma ai diritti dei Bambini chi ci pensa?
    Non dovrebbero venire prima di tutto i loro diritti perché subiscono violenze senza averne alcuna colpa?
    Non dovrebbero venire prima di tutto i loro diritti affinché un domani siano bravi cittadini e bravissimi genitori?

    Ah già, loro non votano
    Ah già, loro parlano, crescono, diventano adolescenti oppositori
    Ah già, loro hanno parenti picchiatori
    Ah già, loro sono considerati ghetto
    Ah già, se li accolgo poi soffro
    ----------------
    Il diritto dei Bambini a crescere e fortificarsi

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  17.  

    Addì 3 febbraio 2023

    In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui».
    Altri invece dicevano: «E' Elia»; altri dicevano ancora: «E' un profeta, come uno dei profeti».
    Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!».
    Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata.
    Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello».
    Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
    Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea.
    Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».
    E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno».
    La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
    Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista».
    Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto.
    Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa.
    La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre.
    I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

    Marco 6,14-29

  18.  

    Anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri (3 febbraio 2023)

    Ascoltiamo e non "sentiamo"

    Costantemente parlo con i miei Bimbi cercando di dar loro valori e principi, insegnamenti e dritte per affrontare la vita.
    Sono Bambini e come tali facili alla distrazione, è nella loro natura, ma sta a noi far di tutto affinché ascoltino ciò che abbiamo da dire.

    "Ascoltino", non "sentano"

    Per i Bambini è normale sentire e basta, ma per noi adulti?

    Le persone intelligenti ascoltano, le stupide sentono

    Ascoltare significa cercare di capire cosa viene detto, elaborarlo e poi decidere cosa tenere e cosa scartare.
    Sentire significa udire le parole, ma non dar loro un senso compiuto e scartare tutto o ignorarlo.

    Ascoltiamo il nostro prossimo, anche se le sue richieste non vengono dalla bocca ma dagli occhi, dal cuore, dalla postura, dal comportamento.
    I Bambini sono fantastici nel far capire le loro esigenze senza esprimerle, sono per noi una palestra importante per migliorare il rapporto con gli altri.

    Venite nella nostra palestra ad ASCOLTARE le esigenze dei Bambini, saranno loro i vostri insegnanti.
    ----------------
    Venite da noi nella palestra della vita

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  19.  

    Addì 4 febbraio 2023

    In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato.
    Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare.
    Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.
    Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero.
    Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

    Marco 6,30-34

  20.  

    Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò (4 febbraio 2023)

    Ah bene, stasera mi riposo

    Ecco, si comincia una giornata tipo
    Sveglia alle 6:00
    Alzare dal letto, impresa non facile, i quattro pulcini
    Preparare la colazione
    Stare attenti che si lavino
    Colazione con occhini ancora semichiusi, latte che si rovescia ovunque, marmellata sui pigiamini
    La vestizione:
    Mettiti questo.
    NO! Voglio quello.
    No, mettiti questo che fa freddo.
    Nooo, voglio quello che è più bello

    Moltiplicato quattro.

    Di corsa uscita con i libri, chiudi casa, scendi al portone, avviati al pulmino:
    Mamma, mi sono scordata la ricerca fatta ieri
    Ahhh!!!!

    Panico, è tardissimo
    Corri su in casa con tutti, mica si possono lasciare per la strada quattro paperotti, cerca il lavoretto che immancabilmente non si trova
    I minuti scorrono, scorrono e ... corrono
    Fra dieci minuti dovete essere in classe e siamo ancora per le scale
    Volata e fuoriscita dal pulmino uso sedile eiettabile dei super jet
    Bacino, moina
    Dai che fate tardi
    Altro bacino e moina incuranti dei clacosn che si susseguono
    Mamma, mamma
    Cosa c'è ancora
    Ma domani posso ....
    Vaiii, è tardi. Corri, me lo dici dopo.

    Ecco, e siamo appena alle otto

    La mattina passa "tranquillissima"
    Da fare "solo" tre lavatrici, stendere, piegare, riordinare, fare la spesa, cucinare, il medico o la raccomandata o altro ancora

    All'ora di pranzo prendi i Bimbi che non mangiano a scuola
    Di corsa a mangiare che alle tre c'è da essere al doposcuola
    Alle 15:30 ecco arrivare la prima orda barbarica
    Alle 16:30 la seconda e in men che non si dica ci sono venticinque/trenta piccoli unni che vogliono giocare, disegnare, correre, gridare, sfogarsi
    Alle 16:30 andare a prendere a scuola coloro che ci hanno mangiato per il tempo lungo

    Ma secondo voi potrebbe mancare lo sport?
    Certamente no
    Mirko a tennis due volte a settimana
    Anita e Jaquie a danza due volte a settimana
    Barbara ad Atletica tre volte a settimana
    Anita e Jaquie a nuoto due volte a settimana
    Ed il catechismo una volta a settimana

    Ma siccome così le cose sarebbero troppo facili mettiamoci che i quattro paperotti sono pure ipovedenti, così Firenze è diventata meta obbligatoria ogni spesso
    Ingranditori da portare a destra e a manca
    Computer da tenere sempre a portata di mano
    Insegnanti con cui confrontarsi per le misure adottate per facilitare la loro vita resa complessa dalla debolissima vista

    Alle sette ritorno a casa, prepara cena, doccia, pigiamino, calmierarli mentre giocano o litigano
    Finalmente la cena, ma è solo un attimo di respiro, solo l'illusione di un momento di quiete
    Mangia, stai composta, bevi, non parlare con il boccone in bocca.

    Forza, a lavarsi i dentini, il filo inerdentale, il colluttorio.
    Arriva il momento della preghierina, e quando tutto sembra volgere alla calma ...
    Bacino, prima a me, ehi a lei ne hai dati due, vieni a darmi altro bacino a letto
    Mamma, ho sete
    Hai fatto la pipì?
    Sicura
    Si
    Dimmi la verità
    Si mamma
    Ok allora spengo la luce
    No dai, un altro minutino
    No, domani dovete svegliavi presto ed è già tardi

    Ah, ora mi metto in santa pace a vedere un po' di televi ... zzzzz

    DRIIINNNNN ... ore 6:00 la sveglia

    Ed il sabato e la domenica?
    Stendiamo un velo pietoso
    Una mattina che potrebbero dormire ... si svegliano pimpanti alle 6:00

    Riposo?
    Ho dimenticato il sigificato della parola "riposo", forse è qualcosa che si mangia?

    Cosa sarebbe però la nostra vita senza di loro?
    Ben venga la stanchezza, ben vengano le sveglie, ben vengano le arrabbiature

    Tanti Bambini hanno bisogno di noi e noi vogliamo esserci

    Grazie Dio che ci hai donato giornate così piene di stanchezza e di amore
    ----------------
    Stanchi ma felici

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  21.  

    Addì 5 febbraio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: " Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
    Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
    Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli."

    Matteo 5,13-16

  22.  

    Voi siete la luce del mondo (5 febbraio 2023)

    Bambini luminescenti

    Dieci anni, fine della quinta elementare.
    Suor Josepha regalò a tutti i suoi piccoli alunni una Madonnina fosforescente all'interno di una chiesina fatta con i nasini verniciati con il coppale.

    Negli anni quella Madonnina è rimasta senza la chiesetta, è cascata tantissime volte, ed altrettante è stata rincollata, ma è ancora lì sul comodino e mi accompagna ovunque vada a dormire.

    Dopo quasi cinquant'anni ancora illumina le mie notte ed il mio cammino

    In realtà è Dio ad illuminare la mia strada e si serve dei Bambini, inviandoli affinché siano amati ed accuditi, ma in realtà sono loro ad accudire noi

    Seguiamo la luce dei Bambini perché sono luce di Dio.

    ----------------
    Un sentiero luminoso

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  23.  

    Addì 6 febbraio 2023

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret.
    Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse.
    E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano.

    Marco 6,53-56

  24.  

    Quanti lo toccavano guarivano (6 febbraio 2023)

    Che bella è la gente luminosa

    La gente luminosa
    Coloro che ballano "perché si"
    Che sorridono a tutte le ore
    Coloro che ti regalano tempo
    E se non lo hanno lo fabbricano per te

    Coloro che accendono lampadine sul mio cammino
    Tirano fuori il meglio di me
    E mi fanno sentire vivo

    Coloro che mi chiedono "mandami un messaggio quando arrivi"
    E sono felici più di me quando mi capita un colpo d fortuna
    Coloro che condividono una lacrima
    Coloro che mi aiutano ad affrontare una salita

    Che bella è la gente luminosa
    Che non si preoccupa della marca dei tuoi vestiti
    Quella che pone sempre l'allegria nel suo menù del giorno
    Gente che illumina il mondo

    https://www.youtube.com/watch?v=uASWl4LdZIo
    (El Arrebato)
    ----------------
    Allegria nel menù del giorno

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  25.  

    Addì 7 febbraio 2023

    In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme.
    Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?».
    Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.
    Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
    Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
    E aggiungeva: «Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.
    Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.
    Voi invece andate dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre, annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

    Marco 7,1-13

  26.  

    Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione? (7 febbraio 2023)

    Fuori dalle righe

    Lo diceva sempre la mia mamma "Se non sono pazzi non li vogliamo".
    Essere "standard" ti fa avere tanti amici, entrare nei gruppi, ti approvano progetti, ti fanno sedere in prima fila, ti invitano a parlare, ti accordano favori, in buona sostanza "ti accettano".

    Quindi perché non esserlo?

    Perché non adeguarsi a usi, costumi e tradizioni?

    La mia zia Lucilla andò a Boston con il marito per lavoro.
    Al suo ritorno mi portò un gioco che in Italia non era ancora arrivato: lo skateboard.
    Giallo, meraviglioso, tutti mi guardavano sui Pancaldi (per chi non fosse di Livorno: stabilimenti balneari) sfrecciare da una parte all'altra con questo strano oggetto.
    Era follia, era diversità, era curiosità, erano critiche.

    Un giorno stesi per terra un asciugamano e vi deposi degli oggetti trovati in casa, e dalla vendita ricavai qualche soldino che impiegai per comprare i corallini per fare collanine che rivendevo, e con i soldini guadagnati comprai le cinesine (bilie colorate particolari) che rivendevo a prezzi maggiorati.
    Ed anche qui ero il "diverso", il criticato

    Mentre i miei amici andavano sulla spiaggia a rosolarsi al sole, io andavo a pescae sott'acqua alle quattro del mattino.
    Io ero quello che osava criticare i professori cercando con loro il dialogo senza abbassare il capo davanti al registro.
    Io ero, e sono, quello che critica e denuncia le assistenti sociali ed i politici che fanno del male ai Bambini.

    Sono criticato, bersagliato, indicato, truffato, giudicato, messo da parte dalle istituzioni, bandito dalle feste, non voluto ai convegni, ostracizzato dalla vita pubblica.

    Sapete che vi dico: AHHH BENE!!!!

    Che bello essere libero di volare dove ritenga giusto e necessario
    Che bello non avere padroni
    Che bello non sentirmi obbligato a indossare una divisa
    Che bello non dover sorridere per forza
    Che bello poter dire ciò che penso

    Se non sbaglio un tal Gesù Cristo era aspramente criticato dai capi del popolo per il non rispetto di regole del vivere civile, ma così facendo guariva, sfamava ed aiutava le persone, anche in giorno di sabato.

    In molti erano con lui, ma in molti lo criticavano fino al metterlo in croce

    In tanti hanno eretto una croce alla quale inchiodarmi, ma più volte ne sono disceso, e non ci saranno chiodi che potranno crocifiggermi a vita perché sono un folle che crede nei propri sogni, e Dio è al mio fianco nelle quotidiane battaglie a favore dei Bambini.

    Ti aspettiamo, vieni ad essere uno dei folli che vogliano cambiare il mondo accogliendo ed aiutando tanti Bambini
    ----------------
    Sana follia

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  27.  

    Addì 8 febbraio 2023

    Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo».
    Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola.
    E disse loro: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti.
    Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo.
    Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
    Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo».

    Marco 7,14-23

  28.  

    Quando entrò in una casa (8 febbraio 2023)

    Ahhh

    Ieri giornata produttiva ma intensa
    Fuori Livorno per due appuntamenti ad alto livello, partiti alle 8 rientrati alle 16
    Stanco morto sono andato al doposcuola

    Appena sono entrato un grido si è levato "C'è Riccardo"
    Ogni Bimbo ha smesso di giocare e mi sono tutti corsi incontro per abbracciarmi.

    Erano più di venti, mi hanno soffocato d'amore

    Eccitatissimi e grati per la giornata che domani trascorreremo sulla neve delle montagne pistoiesi, tutti a urlare "Domani si va alla neve, domani si va in montagna".
    Chi voleva baciarmi, chi mi tirava il giacchetto, chi voleva essere preso in collo, chi mi accarezzava e tutti, ognuno a modo suo, mi colmavano di gioia e di amore.

    Quando vado ad incontri come quelli di ieri e racconto la mia storia, la storia dell'Associazione, le persone mi dicono "bravo".
    Mi schernisco sempre dicendo che per me è puro egoismo, che faccio ciò che mi piace ed il guadagno è una miriade di volte superiore al costo.

    Potreste dire "bravo" ad uno spazzino che pulisce le strade e prende un milione di euro al giorno?
    Potreste dire "bravo" ad un centralinista che per ogni telefonata riceva un benefit di dieci milioni?

    Ecco, ieri quando sono entrato nel grande stanzone dove erano raccolti i Bimbi le pile erano scariche, ma hanno ricevuto una carica enorme ed il mio cuore ha esclamato "Ahhh che bello"

    Signore grazie di avermi messo su questa strada

    Sono emozioni difficili da spiegare.
    Se voi che mi leggete capiste fino in fondo quanta gioia questi Bambini possono dare, non vi peritereste a venire a godere anche voi di tanta abbondanza d'amore.
    ----------------
    Abbondanza d'amore

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  29.  

    Addì 9 febbraio 2023

    Partito di là, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto.
    Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi.
    Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia.
    Ed egli le disse: «Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».
    Ma essa replicò: «Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli».
    Allora le disse: «Per questa tua parola và, il demonio è uscito da tua figlia».
    Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato.

    Marco 7,24-30

  30.  

    Anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli (9 febbraio 2023)

    Figli di un Dio minore

    Un bellissimo film "Figli di un Dio minore"

    C'è un mondo parallelo al nostro
    un mondo dove c'è silenzio perché sono tutti sordi
    un mondo dove i Bambini muoiono di fame perché c'è sempre carestia
    un mondo dove i senzatetto sono anime invisibili agli angoli delle strade
    un mondo composto da quartieri pieni di delinquenza

    Un mondo spesso molto vicino a noi, ma che ci rifiutiamo di vedere

    Un mondo i cui abitanti sono spesso ostili perché da sempre maltrattati, feriti, offesi dagli abitanti del nostro mondo.

    Non sono "Figli di un Dio minore", sono tutti figli di Dio, con uguali diritti, con Bambini che hanno diritto a mangiare come gli altri, hanno diritto a studiare, giocare, fare vacanze, sport, socializzare, partecipare alle feste, andare a pranzo e a dormire dall'amichetto di scuola.
    Eppure per molti sono figli di un Dio minore, un Dio che ha fatto delle preferenze facendo nascere alcuni Bambini in famiglie benestanti e accudenti, e dando i natali ad altri in quartieri malfamati e famiglie povere.

    Ma davvero pensate che Dio possa fare delle preferenze?

    Davvero pensate che Dio possa dare di più ad uno e di meno ad un altro?
    All'apparenza può sembrare, ma agli occhi di Dio ogni Bambino ha egual valore ed è una banco di prova per noi: avete ricevuto tanto, che facciamo, volete tenerlo tutto per voi?

    Ogni Bambino che soffre deve essere stimolo per tutti noi a condividere quanto abbiamo, amando e accudendo chi ha bisogno di noi.
    Non sono Figli di un Dio minore, siamo tutti Figli di Dio con uguali diritti e se la società ghettizza una fetta dell'umanità, spetta a noi privarci di qualcosa di importante per darlo agli altri.

    E' un po' il princio dei vasi comunicanti: da una parte troppa acqua, dall'altra troppo poca, basta solo aprire le paratie per livellare la situazione, rinunciando a qualcosa di nostro per rendere la vita del prossimo migliore.
    ----------------
    Il principio dei vasi comunicanti

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  31.  

    Addì 10 febbraio 2023

    Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
    E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano.
    E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!».
    E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
    E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

    Marco 7,31-37

  32.  

    Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea (10 febbraio 2023)

    Una giornata sulla neve

    9 febbraio 2023: alle ore 5:30 del mattino inizia la Mission Impossible

    Tutti si domandavano: "Ma ce la faranno questi pazzi a portare 25, dico VENTICINQUE, Bambini sulla neve?"
    Ebbene si, ce l'abbiamo fatta, anche se non è stata proprio una "passeggiata".
    ... e la mission impossible è divenuta Mission Possible.

    Ma partiamo dall'inizio

    05:30 sveglia
    06:30 inizia il giro con due pulmini ed una macchina per andare a prendere i vari Bimbi nelle loro case
    08:00 partenza verso Lucca, destinazione Abetone
    10:45 arriviamo all'Abetone sotto una debole, ma bellissima, nevicata
    il resto è gioia
    16:00 ripartiamo alla volta di Livorno
    22:00 tutti a letto, stremati ma felici

    La cosa più importante, ciò che toglie la stanchezza e lo stress, più di mille docce calde, è vedere la gioia dei Bimbi, i loro nasini apppiccicati al finestrino gridare di gioia per ogni centimetro quadrato di neve che incontravano.
    Vederli andare su è giù su una piccola salita trascinandosi dietro lo slittino e talvolta scivolando ul ghiaccio fra mille risate
    Vedere quella carota portata da casa infilata nel naso del pupazzo di neve e la foto attorno ad esso per la gioia dell'opera compiuta
    Vedere i loro occhini rotenati dentro l'ovovia nell'ammirare un panorama mozzafiato

    Purtroppo il freddo era tanto e qualche piccolino ha sofferto più di altri versando lacrimoni, prontamente asciugati con il fazzoletto dell'amore, ma per il resto, grazie a Dio che sempre viaggia con noi, è andato tutto benissimo.
    ----------------
    Mission Possible

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  33.  

    Addì 11 febbraio 2023

    In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione di questa folla, perché gia da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare.
    Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano».
    Gli risposero i discepoli: «E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?».
    E domandò loro: «Quanti pani avete?». Gli dissero: «Sette».
    Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla.
    Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli.
    Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi avanzati.
    Erano circa quattromila. E li congedò.
    Salì poi sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti di Dalmanùta.

    Marco 8,1-10

  34.  

    Così essi mangiarono e si saziarono (11 febbraio 2023)

    Santa Olimpia Sgherri

    9 anni fa tornava a Dio Olimpia Sgherri
    Non tutti avete avuto la fortuna di conoscerla, ma la chiamavamo la Madre Teresa di Livorno

    Sempre con il sorriso
    Picchiata non so quante volte per avere più di quello che poteva dare
    Famosa per la quantità di bici che le rubavano
    Il suo stipendio era già finito il giorno stesso in cui veniva accreditato
    Conosceva chi le diceva bugie e diceva "Aiutatelo lo stesso, se arriva a mentire significa che ha davvero bisogno"

    Nel mio cammino ho avuto tre persone significative nel percorso di scelta di vita verso i Bambini
    Ovviamente mia mamma
    Don Luigi al quale mi rivolsi per un consiglio sul come fare per andare in missione
    e Olimpia dalla quale Don Luigi mi mandò

    Fu lei a portarmi nella prima famiglia che aiutai
    Fu lei a sostenermi nei primi momenti di crisi dove non riuscivo a far quadrare il cerchio con università, rapporto non facile con mio padre e primi passi dell'Associazione
    Fu lei ad essere sempre protesa nel difendermi quando mi criticavano
    Fu lei ad amarmi con il cuore di una mamma e la visione di un futuro con tantissimi Bambini.

    Oggi Olimpia è in odore di santità, ma poco importa se ci sarà un giorno il suo nome sul calendario preceduto da una esse, per me è già santa
    E' santa per ogni Bambino, povero, portatore di handicap al quale ha donato il suo amore
    E' santa per l'esempio grande di umiltà, carità, bontà che ha saputo dare fino all'ultimo giorno della sua vita

    Solo poche persone al mondo, dopo Gesù, hanno saputo moltplicare i pani e i pesci come ha fatto Olimpia

    GRAZIE OLIMPIA
    GRAZIE DIO per averci donato uno dei tuoi Angeli più belli
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    Santa Olimpia

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  35.  

    Addì 12 febbraio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
    In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
    Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. »
    Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
    Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
    Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
    Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
    Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
    In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo! »
    Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore.
    Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
    E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
    Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».
    Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re.
    Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
    Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno».

    Matteo 5,17-37

  36.  

    Chi li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli (12 febbraio 2023)

    Perché aiutare i Bambini?

    Perché stando vicino ai Bambini possiamo imparare a vivere

    Il Bambino piccolo vuole la considerazione della persona, non si isola con il suo cellulare
    Il Bambino esterna le proprie emozioni, l'adulto le nasconde
    Il Bambino è felice con poco, l'adulto non è mai contento
    Il Bambino dona tutto sé stesso, l'adulto calcola quanto donare in base a quanto può ottenere
    Il Bambino è curioso di conoscenza, l'adulto si sente già arrivato
    Il Bambino si preoccupa per chiunque soffra, l'adulto si preoccupa di sé e dei suoi cari più stretti
    Il Bambino si diverte con un pezzeto di legno, l'adulto sogna di avere lo yacht
    Il Bambino ama la fidanzatina come fosse il sole, tra gli adulti le separazioni sono all'ottanta per cento

    Perché aiutare i Bambini?

    Perché ne abbiamo bisogno noi
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    Abbiamo bisogno dei Bambini

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  37.  

    Addì 13 febbraio 2023

    In quel tempo, vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
    Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione».
    E lasciatili, risalì sulla barca e si avviò all'altra sponda.

    Marco 8,11-13

  38.  

    Perché questa generazione chiede un segno? (13 febbraio 2023)

    Volete un segno?

    Quante volte sento critiche nei confronti dei Bambini che aiutiamo
    Quante volte mi domandano "Ma sei certo che abbiano veramente bisogno di aiuto?"
    "Hai visto il loro Isee?"

    Non rispondo a queste persone che chiedono un segno per metterci alla prova

    Noi aiutiamo i Bambini
    Punto!
    Chiunque siano, qualunque sia il reddito di famiglia, qualunque necessità abbiano perché se un genitore si rivolge a noi significa che ha bisogno del nostro aiuto.

    Volete un segno?

    Guardate i loro occhi
    Andate in quartieri poveri e malfamati
    Andate nelle scuole di periferia
    Guardate le cicatrici che hanno
    Guardate i disegni che fanno
    Guardate gli abiti che indossano
    Ascoltate il loro turpiloquio già all'asilo
    Osservate come venga loro naturale rubare e picchiarsi
    Guardate i loro genitori

    Poi fate un salto da noi, oppure guardate le foto che pubblichiamo

    Vedete tristezza?
    Sentite una parolaccia?
    Li trovate sporchi o deperiti?
    Guardate i loro disegni colorati e pieni di cuoricini
    Osservatili come condividono ciò che hanno con gli altri
    Notate il rispetto e l'amore per gli adulti che li accolgono

    Non avete bisogno di un segno per capire che facciamo un ottimo lavoro, basta solo che osserviate con occhi e cuore aperto
    Sepoi volete ancora criticare, dopo 35 anni di vita dedicata ai Bambini, fate pure, tanto si sa come funzionano le cose: è più facile criticare che supportare
    Ma signori criticoni, sappiate che non ci fermeremo fino al giorno in cui nel mondo ci sia un Bambino da aiutare
    ----------------
    Un ottimo lavoro

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  39.  

    Addì 14 febbraio 2023

    In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
    Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.
    Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.
    In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa.
    Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.
    Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.
    Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio».

    Luca 10,1-9

  40.  

    La messe è molta, ma gli operai sono pochi (14 febbraio 2023)

    Buon San Valentino innamorati

    1986: A settembre io da solo con una famiglia di tre Bambini
    1986: A ottobre io e Roberta ad aiutare sette Bambini in due famiglie
    1986: A dicembre io, Roberta e cinquanta amici ad aiutare più di cinquanta Bambini
    1987: In 19 abbiamo fondato l'Associazione
    1987: A giugno gli operativi eravamo di nuovo io e Roberta
    1987: A settembre apriamo la nostra sede: quaranta Bambini e sempre e solo io e Roberta
    1987: Pian piano i volontari arrivano, sempre troppo pochi rispetto alle decine di Bimbi da accogliere

    E su questa strada abbiamo accolto ad oggi più di mille Bambini in doposcuola e vacanze estive e 58 Bambini in affidamento residenziale

    Ma l'elemento comune ad ogni anno e periodo è che i Bambini sono tantissimi e i volontari pochissimi
    Attualmente quaranta sono i Bimbi che accogliamo nelle attività pomeridiane e tanti altri in lista d'attesa. Vorremmo accoglierli tutti ma non avremmo le forze per seguirli, e sopratutto ci mancano le persone per andare a prenderli e riportarli a casa.

    Allora VI CHIEDO CON TUTTO IL CUORE venite a darci una mano, se non per noi fatelo per quei tanti Bambini che non hanno avuto la fortuna dei vostri figli, fatelo per i tanti Bimbi che domani saranno adulti affinché crescano con sani principi in ambienti sereni, con esempi positivi e la possibilità di ricevere un po' di cultura.

    Oggi è San Valentino, vi chiedo una rosa per i Bambini che sono l'Amore di ciascuno di noi.
    Figli tuoi, suoi o di lei, sono sempre Bambini di cui innamorarsi
    Vi parlo da innamorato perso per loro, vi chiedo aiuto per le mie stelline adorate affinché possano avere tutto l'amore di cui necessitano.

    Oggi a San Valentino regalate loro una rosa, una promessa: vengo a dedicarvi qualche ora un pomeriggio alla settimana, anche fossero solo un paio d'ore andranno benissimo.
    Cosa sono due ore, o un'ora soltanto in una settimana?

    Dimostrate il vostro amore per i Bambini regalando una rosa a ciascuno di loro
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    Una rosa: un'ora del vostro tempo

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  41.  

    Addì 15 febbraio 2023

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo.
    Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?».
    Quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano».
    Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa.
    E lo rimandò a casa dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».

    Marco 8,22-26

  42.  

    Allora preso il cieco per mano (15 febbraio 2023)

    Prendimi per mano

    Avrete sicuramente esperienza di Bambini, figli o nipoti che siano, che si parano davanti a voi e alzano le braccina per essere presi in collo.
    Fanno un'azione da terroristi: vi sbarrano la strada e vi impediscono di andare oltre.
    Avete due scelte:
    1) passarci sopra calpestandoli
    2) dar loro una spinta fortissima da mandarli a gambe all'aria
    3) tentare di aggirarli
    4) acconsentire e prenderli in braccio

    Ho detto "due scelte" perché ovviamente le prima due non sono tali :)

    Vedrete che non avrete scampo: li potreste anche travolgere, ma tornerebbero da voi con le braccina alzate.
    I Bambini non hanno armi di distruzione di massa ma sanno mirare al cuore più di ogni cecchino
    Sarete costretti a prenerli in collo, abbracciarli, coccolarli, riempirli di baci: non potrete assolutamente resistere

    Non ci sarà un vincitore ed uno sconfitto, ma due vincitori

    Provate poi a metterli a terra, la vostra mano verrà immediatamente afferrata con la forza della dolcezza e della delicatezza, che non potrete sottrarvi a quella morsa di acciaio e sarete costretti a portarvi dietro il proprietario di quella manina delicata e minuscola.

    I Bambini ci chiedono: prendici per mano
    I Bambini vogliono essere guidati, vogliono avere qualcuno di cui fidarsi

    Vuoi prendere per mano uno dei nostri Bambini?
    Vuoi prendere in affido a distanza uno di loro?

    Bene, dammi il cinque

    Si, si, "Il Cinque" come ok, sono d'accordo con te, ma anche il Cinque per Mille per sostenere i nostri Bimbi ed il foglio da "Cinque Euro" mensile per il Kit Base per la pulizia: Spazzolino e dentifricio
    Se poi vuoi andare oltre i cinque euro, beh che dire ... GRAZIE

    Spazzolino e Dentifricio: 5 euro
    + Shampoo e Bagnoschiuma: 10 euro
    + Lavanderia: 30 euro
    + intimo: 50 euro
    + tre pasti: 100 euro
    ----------------
    Prendici per mano

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  43.  

    Addì 16 febbraio 2023

    In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente che io sia?».
    Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti».
    Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo».
    E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno.
    E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare.
    Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo.
    Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

    Marco 8,27-33

  44.  

    E voi chi dite che io sia? (16 febbraio 2023)

    Chi sono io?

    Trentacinque anni di Associazione mi hanno fatto incontrare moltissime persone.
    Alcuni dicono che io sia un volontario, altri un disoccupato, e poi ancora: affidatario, presidente, nullafacente, esperto di marketing e raccolta fondi, politico mascherato.

    Nel bene e nel male mi hanno chiamato in tutti modi

    Ma se qualcuno chiede ad ognuno dei miei Bimbi, in affido o in doposcuola, chi io sia, per tutti sono "Babbo Riccardo"

    Posso essere il Babbo numero due, il Babbo bianco, il Babbo simpatico, ma sempre Babbo sono, e per me conta solo quello che dicono i miei Bimbi perché questo non gli è stato rivelato né dalla carne, né dal sangue, ma gli è stato rivelato dal loro cuore puro dove il buon Dio dimora.
    ----------------
    Tu sei Babbo

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  45.  

    Addì 17 febbraio 2023

    In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
    Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà».
    Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?
    E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima?
    Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
    E diceva loro: «In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza».

    Marco 8,34-38.9,1

  46.  

    Rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua (17 febbraio 2023)

    Cosa ero prima?

    Cosa ero prima?
    Un imprenditore
    Oggi porto il cibo ai senzatetto

    Cosa ero prima?
    Un ladro
    Oggi faccio il clown per i Bambini ammalati

    Cosa ero prima?
    Un politico supervotato
    Oggi vado con la protezione civile dove la gente soffre

    Cosa ero prima?

    Ognuno di noi dovrebbe farsi questa domanda
    E se il "prima" è uguale ad "ora"
    Interrogarsi sulla strada presa

    Un cambiamento radicale nella vita è quasi sempre necessario
    Nessun pezzo di legno nasce pronto per essere un mobile

    Ognuno di noi è nato grezzo, proteso verso una direzione "naturale" data dalla forza di gravità della vita.
    Proiettati verso un egoismo sempre più forte.
    E' un nostro impulso quello di voler migliorare la nostra vita, avere sempre di più.

    Ed è cosa giusta
    E' possibile dire ad un fiume di andare controcorrente?
    Dalla fonte al mare e mai dal mare alla fonte
    Ma ogni fiume va incanalato altrimenti le sue acque si disperdono ovunque e fanno più fatica ad arrivare al mare e non sempre riescono
    Se invece un fiume viene arginato arriva tranquillamente alla foce e per evaporazione torna alla fonte.

    Così siamo noi: dobbiamo migliorare la nostra vita, dobbiamo scendere dal monte, ma come si migliora la propria vita è tutto da capire
    Qualcuno pensa che bisogna avere sempre più soldi, altri sempre più potere, altri ancora sempre più fama e visibilità.
    Ma io dico che costoro sono il fiume che si disperde nel terreno per mancanza di argini
    Si migliora la propria vita dando vigore al prossimo irrigando dove c'è da irrigare, per poi essere incanalati nuovamente verso il mare.
    In buona sostanza aiutando gli altri pur con fatica, pur rinunciando ad arrivare serenamente al mare, senza scossoni né ostacoli.

    Chi vorrà tornare alla fonte "Rinneghi se stesso, prenda la sua croce e percorra la strada dell'altruismo, del perdono, della generosità, della condivisione delle pene"

    E' rinunciando ad avere tutto che avrete tutto
    ----------------
    Avere tutto rinunciando a tutto

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  47.  

    Addì 18 febbraio 2023

    In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche.
    E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù.
    Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!».
    Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento.
    Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!».
    E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro.
    Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti.
    Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti.
    E lo interrogarono: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?».
    Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell'uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato.
    Orbene, io vi dico che Elia è gia venuto, ma hanno fatto di lui quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».

    Marco 9,2-13

  48.  

    Cosa volesse dire risuscitare dai morti (18 febbraio 2023)

    Game over

    Cosa significa resurrezione?

    Un Bambino che viene maltrattato risorge dai morti quando trova una famiglia che lo accolga con amore
    Un drogato risorge dai morti quando lo aiutano ad uscire dal tunnel
    Una prostituta risorge dai morti quando si affranca da quella vita
    Un anziano abbandonato risorge dai morti quando trova qualcuno che lo accolga con amore

    E noi?

    Per noi cosa è la resurrezione?

    Noi abbiamo a disposizione un numero enorme di vite da poter vivere
    Ognuna di esse è una prova per accedere alla vita successiva che sarà migliore della precedente se avremo fatto tesoro dei nostri errori.

    Io sono risorto quando ho iniziato ad occuparmi di Bambini.

    Il gioco della vita non è mai "game over".
    Anche dopo la morte fisica c'è un'altra vita, per accedere alla quale dovremo aver capito e fatto ammenda dei nostri errori.

    Non aspettate la dichiarazione di un medico che dica "tumore allo stadio terminale" per cambiare vita, risorgete prima di morire per sperare di vincere l'ultimo livello godendo della vera e definitiva resurrezione
    ----------------
    Un Bambino che risorge

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  49.  

    Addì 19 febbraio 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente", ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
    E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
    Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle ».
    Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico", ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
    Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
    E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
    Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. »

    Matteo 5,38-48

  50.  

    Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori (19 febbraio 2023)

    Domande senza risposta

    Sembra facile!!!
    Come si fa ad amare chi uccide, provoca guerre, maltratta i Bambini e ne abusa?
    Come si fa ad amare un fratello o una sorella che fanno di tutto per estrometterti da un'eredità?
    Come si fa ad amare un politico, un assistente sociale, un dirigente se ti sono ostili impedendoti ogni attività e facendo terra bruciata attorno a te?
    Come si fa ad amare un giudice o un assistente sociale che ti portano via un figlio?

    Domande senza risposta
    Domande che ogni volta che leggo il Vangelo si ripropongono prepotentemente nel mio cuore

    Ho subito così tante angherie, tradimenti, soprusi che è veramente difficile amare costoro nel vero senso della parola.
    Eppure, però, non li odio. Non provo rabbia verso nessuno di loro, ma solo delusione, dispiacere perché si sono macchiati l'anima con dei peccati gravi. Dispiaciuto per loro, deluso da loro, ma non li odio.
    Non credo sia sufficiente perché le parole del Vangelo non fanno sorgere alcun dubbio: AMA IL TUO NEMICO.

    Pregate per me affinché riesca ad amare, nel vero senso della parola, il mio nemico, spesso il nemico di tutti i Bambini
    ----------------
    Amare i propri nemici

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