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  1.  

    Ne scelse dodici (28 ottobre 2023)

    Loro hanno scelto me

    Ai primi di ottobre è iniziato il nostro Doposcuola.
    Quaranta Bimbi scaglionati nell'arco della settimana, ma mai meno di venticinque ogni giorno.
    Ilaria non viene tutti i giorni e paradossalmente quando c'ero io non c'era lei.
    Alla fine ci incontriamo, e pur non avendomi mai visto "mi assale".
    Inizialmente con grande irruenza, come a carpire tutte le mie attenzioni cercando, anche fisicamente, di allontanare i suoi "competitors".
    Uso bastone e carota dandole ascolto quando è più calma, ignorandola quando alza le mani verso i suoi pari.
    Un paio d'ore da fantascienza, ma alla fine, ragazzina molto intelligente, capisce e si adegua pur di ricevere la sua quota di attenzioni.

    Notoriamente ho una buona memoria, ma i nomi non mi entrano proprio nella testa, specie quando sono stranieri e di difficile comprensione, e per di più tantissimi.
    Così, in maniera scherzosa, storpio i loro nomi, con grandi risate di tutti.

    Ecco che Elisea è diventata Quirinale, Nathan è Natalino Pescatore, Mirko è Jhonny Stecchino, Mia è Tua, Giovanni è Jhon Jhon, Jasmine è JJ, Yasmin è Michela, Mary è Giovanna, Mustapha è Musty.

    E come ci tengono a quei nomi perché capiscono che sono un gioco, un segno di affetto, un distinguo usato solo ed esclusivamente per loro. Ognuno di essi si sente unico, amato, considerato.

    Quando arrivo in oratorio uno stormo di pulcini pigolanti mi assale, e non potete immaginane la grande gioia che mi pervade. Ogni volta è una festa: non arriva Riccardo, arriva "Babbo".
    Sono il "Babbo" di tutti, secondo in ordine di importanza per coloro che lo hanno, ma sempre amato da quei cuoricini traboccanti di amore.

    Io non ho scelto loro, ma loro hanno scelto me.

    #bambini #amicidellazizzi #babbo #amore #pulcini
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    Scelte di cuore

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  2.  

    Addì 29 ottobre 2023

    In quel tempo, i farisei, udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?».
    Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
    Questo è il più grande e il primo dei comandamenti.
    E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.
    Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

    Matteo 22,34-40

  3.  

    Amerai il prossimo tuo come te stesso (29 ottobre 2023)

    Facciamo un dolce

    Buonisti? Si
    Idealisti? Si
    Utopisti? Assolutamente no

    Non c'è sogno che non possa realizzarsi a meno che non sia contro natura come cavalcare un drago.

    Molti di voi sono bravissimi in cucina, c'è un po' la moda dei programmi tv per migliorarsi nell'arte culinaria.
    Come si procede?
    1) Pensare cosa cucinare: il sogno.
    2) Immaginare la nostra pietanza in tavola e vedere quanto sia apprezzata la presentazione: la meta finale.
    3) Procurarsi gli ingredienti: la pianificazione.
    4) Leggere la ricetta: valutare le varie opzioni.
    5) Cucinare: cimentarsi nell'impresa che abbiamo sognato.
    6) Non scoraggiarsi se la pietanza non viene subito buona come l'avevamo immaginata: gioire anche delle sconfitte per imparare a fare meglio
    7) Presentare in tavola il manicaretto: convinzione in ciò che abbiamo realizzato, cosa che comporterà plausi, gradimenti, critiche e invidie.

    In ogni dolce ci vuole lo zucchero, così in ogni nostro sogno ci vuole la dolcezza dell'amore.

    #bambini #amicidellazizzi #ricetta #sogno #amore
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    Sognare per vivere e vivere sognando è la miglior ricetta

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  4.  

    Addì 30 ottobre 2023

    In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.
    C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.
    Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità», e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
    Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato».
    Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?
    E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?».
    Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

    Luca 13,10-17

  5.  

    Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio (30 ottobre 2023)

    Miracoli quotidiani

    Quante volte un nostro problema si è risolto in maniera inattesa?
    Una malattia che "scompare"
    Un figlio voluto e atteso che arriva contro ogni previsione medica
    Una proposta di lavoro quando ormai si pensava di aver finito la propria vita senza avere un'altra possibilità
    Un figlio che esce da una brutta strada e inizia una nuova e bella vita

    Quanti esempi potremmo farci vicendevolmente

    Quante volte, davanti a questi miracoli, abbiamo alzato gli occhi al cielo e abbiamo ringraziato Dio per averci cambiato la vita?

    Mirko, quando aveva otto anni, uscendo di chiesa a Lipari mi prese per mano e mi disse "Ho ringraziato Dio per avermi fatto incontrare voi, chissà altrimenti dove sarei adesso".
    E questo grazie ogni tanto lo ripete, consapevole di essere stato baciato da Dio, specie in questi giorni tristi per l'intera umanità dove un popolo cerca di distruggere un altro popolo ammazzando anche tantissimi Bambini.

    Occhio per occhio, dente per dente è già di per sé un abominio, ma 25 Bambini morti israeliani non possono, mai e poi mai, giustificare l'uccisione di 3.000 Bambini palestinesi

    #bambini #amicidellazizzi #grazie #Dio #vendetta #israele #palestina
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    Grazie Dio

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  6.  

    Addì 31 ottobre 2023

    In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò?
    E' simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami».
    E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio?
    E' simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata».

    Luca 13,18-21

  7.  

    E' simile al lievito (31 ottobre 2023)

    Dolce attesa

    Ore 20:00 - Ciao Francesca, hai un po' di pane?
    No Riccardo è presto, se sei a casa più tardi te lo porto io quando chiudo
    Grazie, ok
    Se vuoi in frigo c'è un po' di impasto, prendilo pure
    Ok

    Ore 20:22 - Fuori diluvia
    Bimbi già in pigiama e sonnolenti per un'ora di nuoto in piscina
    Carne in tavola
    Prendo l'impasto con l'intenzione di farne un sacchetto da mezzo chilo
    Metto la farina sul banco e Barbara appoggia il suo musino su una scatola lì vicino
    Mi vuoi aiutare?
    Gli occhi si illuminano
    Stacco dei panetti dall'impasto principale e faccio vedere a Barbara come fare
    Ci mette tutto il suo impegno, riuscendo a schiacciare la pagnottella
    Così fa con altre

    Ore 20:30 - Cospargiamo di olio, sale ed altri ingredienti "segretissimi" le nostre piccole opere d'arte
    Le padelle sono ben calde
    Mettiamo i nostri capolavori al fuoco e ...
    Miracolo ...
    gonfiano, gonfiano, gonfiano
    Sembravano piccolissime, ma nel giro di pochi minuti diventano enormi, morbidose, succulentissime

    Ore 20:57 - Io e la mia super aiutanta Barbara, ormai bianca come un fantasma per la farina, portiamo in tavola la ciotola con le schiacciatine fumanti
    Non sono accolte con particolare entusiasmo dagli altri Bimbi, un po' annoiati e stanchi per l'attesa
    Sollevo il coperchio e mi aspetto un "Ohhh", ed invece niente
    Mmmmhhh ... c'è qualcosa che non torna
    Come mai non gioiscono?

    Ore 21:00 - Chi vuole il pane appena fatto?
    Musty, più stanco e svogliato di un bradipo in letargo, alza appena un dito
    Tieni, e gli porgo una schiacciatina ancora calda da non poterla toccare
    Un occhio di Musty si apre leggermente di più
    L'annusa e quell'occhio srotola la sua palpebra
    Dà un morso ed è l'apoteosi dei sensi: la testa si raddrizza l'altro occhio si spalanca, il viso si illumina e Musty fa quasi un balzo sulla sedia
    Ma è buonissima!!!
    Mai assaggiata così buona

    Immediatamente si desta l'interesse degli altri paperotti e le mani si alzano
    Anche a me una, anche a me

    Ora si che si ragiona!!!

    In men che non si dica 24 deliziose e fumanti schiacciatine finiscono nei pancini di questi pozzi senza fondo
    Chi le intingola nel sughino dell'arrosto
    Altri le cospargono di maionese
    Altri ancora li mordono chiudendo gli occhi per il sublime piacere di un gusto senza tempo

    Ore 21:10 - Di nuovo in cucina a preparare altre schiacciatine per finire la cena e per la merenda del giorno dopo

    Il miracolo avviene sempre, non si sa come, non si sa quando, non ce ne accorgiamo perché stanchi o distratti, ma il buon Dio opera costantemente per il nostro bene, ma quando la nostra imperfezione tocca con mano la perfezione di Dio tutto il nostro essere si risveglia, grati del bene ricevuto.

    La vita è bella, basta solo saper vedere i continui miracoli che avvengono davanti ai nostri occhi avendo la forza di saper aspettare

    #bambini #amicidellazizzi #miracolo #Dio #impasto #farina #lievito
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    Un po' di lievito

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  8.  

    Addì 1 novembre 2023

    In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
    Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
    Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
    Beati i miti, perché erediteranno la terra.
    Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
    Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
    Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
    Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
    Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
    Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
    Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

    Matteo 5,1-12a

  9.  

    Beati gli operatori di pace (1 novembre 2023)

    Esempi da seguire

    Quando si è piccoli si guardano gli esempi dei genitori e cresciamo inconsapevolmente rassomigliando loro nei pregi e talvolta nei difetti.
    Nell'adolescenza gli esempi degli adulti sono visti in maniera più critica, quasi una sorta di ribellione, ma sono comunque modalità che prima o poi valutiamo in positivo e ci ritroviamo un giorno a seguirli.
    Diventando adulti sono sempre meno gli esempi che possiamo seguire, le persone che ci aiutano nel nostro continuo cammino di crescita e maturità.
    Chi ha fede guarda all'esempio di Gesù e agli insegnamenti del Vangelo, ma chi non ha fede quali esempi può seguire?
    La vita di brave persone che abbiano fatto del bene, si siano sacrificati, abbiamo fatto crescere l'umanità rendendola migliore sono certamente stelle nel cielo della vita.
    Ghandi, Madre Teresa, Martin Luther King e tanti altri "famosi" possono fungere da faro per farci crescere, ma non solo.
    Ci sono centinaia di persone che vivono o sono vissute in mezzo a noi, le cui parole ed i cui atti possono essere esempi per maturare.
    I santi, che oggi si festeggiano, non sono solo quelli che la chiesa ha innalzato agli onori degli altari, ma tutti coloro che sono state brave persone ed hanno lasciato una scia di amore, il cui profumo anche oggi è possibile seguire.

    Ognuno ha i suoi "santi personali", per me la mia mamma è l'esempio da seguire, non l'unico ovviamente, ma certamente fondamentale, ancora oggi che è morta, per il mio cammino verso una sempre maggior maturità.

    Che in questo giorno di ricordi possiate sentire veramente il profumo dell'amore che tante persone hanno lasciato nei vostri cuori.

    #bambini #amicidellazizzi #esempi #santi
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    Santo è chi ha operato per il bene degli altri

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  10.  

    Addì 2 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.
    E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
    Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
    Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
    Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?
    Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito?
    E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
    Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
    Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.
    Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.
    Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?
    Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me.
    E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

    Matteo 25,31-46

  11.  

    Saranno riunite davanti a lui tutte le genti (2 novembre 2023)

    Perché Dio non interviene?

    In molti, vedendo le atrocità compiute, si domandano: perché Dio non interviene?

    Chi crede in Dio e legge il Vangelo, il vademecum per chi abbia fede, trova due passi che possono darci la risposta

    1) Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio

    2) E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.

    Vorreste avere un dittatore che vi ordina cosa fare e se non lo fate al meglio vi uccida?
    O preferite la democrazia dove a giudicare le vostre azioni ci siano dei giudici e voi siate difesi dagli avvocati?

    La libertà ha un prezzo: si è liberi di fare del bene e si è liberi di fare del male

    Ognuno di noi fa le sue scelte nel fare del bene, nel fare del male e nel non fare del bene.
    Dio è un amico che durante la nostra vita ci suggerisce la strada migliore, ci ascolta, ci spiega, ci perdona, ci rialza quando sbagliamo.

    E' tutto questo, ma certamente non è un dittatore che impone la sua volontà

    Alla fine della nostra vita, statene certi, chi ha fatto del male, siano essi i terroristi di hamas o dell'isis, siano essi i capi di governo come putin o netanyahu, siano essi le vittime che diventano carnefici, riceverà ciò che merita.

    Siamo arrabbiati perché vediamo le ingiustizie
    Siamo delusi perché nessuno fa nulla per fermare le barbarie
    Siamo amareggiati perché la ragione è di chi ha più soldi e più potere

    Ma non disperiamo perché la fine della vita arriverà per tutti, ed allora il buon Dio separerà i buoni dai cattivi mandando quest'ultimi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna.

    #bambini #amicidellazizzi #giustizia #eternita
    ----------------------
    Chi fa del male la pagherà molto cara

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  12.  

    Addì 3 novembre 2023

    Avvenne un sabato che Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo.
    Davanti a lui stava un idropico.
    Rivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: «E' lecito o no curare di sabato?».
    Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
    Poi disse: «Chi di voi, se un asino o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà subito fuori in giorno di sabato?».
    E non potevano rispondere nulla a queste parole.

    Luca 14,1-6

  13.  

    Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò (3 novembre 2023)

    Prendiamoli per mano

    Qualche giorno fa un signore cieco era in procinto di attraversare una strada molto trafficata e sembrava in difficoltà. Ero in bici. Il tempo di fermarmi ed appoggiare la bicicletta ad un palo che un ragazzo mi ha preceduto avvicinandosi a questo signore prendendolo per la mano.

    Una scena semplicissima che non dovrebbe meravigliare, ma ne restiamo stupiti perché è purtroppo difficile vedere qualcuno che aiuta chi sia in difficoltà.

    Probabilmente chiunque avesse visto la scena del cieco si sarebbe prodigato nell'aiutarlo ad attraversare, ma quante persone necessitano di aiuto senza che nessuno si fermi a prenderle per mano?

    A volte ci sarebbe il desiderio di aiutare, ma non si sa come fare.
    Qualcuno cerca il modo, ma i più rinunciano

    Eppure basterebbe poco per cambiare il mondo

    Ma non lo vedete che va sempre peggio?

    Se ogni persona che sta bene, o anche solo "benino", aiutasse uno che sta male, il mondo migliorerebbe

    Un esempio
    Un Bambino di un quartiere malfamato cresce vedendo il male della società, dalla violenza allo spaccio, il suo esempio sono gli adulti che in quel quartiere vivono

    Prendiamo quel Bambino, lo accogliamo, lo amiamo, gli diamo esempi positivi, lo prendiamo per mano.
    Avremo un futuro babbo o una futura mamma con buoni valori da trasmettere ai propri figli in una catena senza fine
    Ma se lo lasciamo alla sua vita sarà babbo o mamma a sedici anni e darà ai propri figli, direttamente o indirettamente, insegnamenti negativi

    Non posso certo dire che ogni Bambino che accogliamo sarà un adulto pieno di valori, ma se gli avremo dato un'opportunità almeno avremo una speranza.
    Senza fare nulla quel Bambino avrà un destino quasi certamente segnato in negativo

    Noi prendiamo tantissimi Bambini per mano, ma sono molti di più quelli che lasciamo a casa perché ci mancano i volontari, disponibili a donare il proprio tempo ed il proprio amore.

    Aiutateci a cambiare il mondo

    "Basta guerre" sono slogan giusti che ognuno di noi è pronto a gridare nelle strade, ma le guerre si interrompono insegnando ai Bambini l'amore

    #bambini #amicidellazizzi #amore #guerra #genitori #mano
    ----------------------
    Diamogli una mano, prendiamoli per mano

    Fra poco è Natale
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    Guarda il nostro catalogo e decidi di donare un sorriso ai nostri Bambini

    https://youtube.com/shorts/YVEsAKLSe-Q

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  14.  

    Addì 4 novembre 2023

    Avvenne un sabato che Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo.
    Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te
    e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto.
    Invece quando sei invitato, và a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali.
    Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

    Luca 14,1.7-11

  15.  

    Va a metterti all'ultimo posto (4 novembre 2023)

    Grazie? Anche no!

    A chi non fa piacere essere gratificato per il lavoro svolto?
    Un grazie, un sorriso, una pacca sulla spalla danno sempre gioia e donano carica per andare avanti

    Se mi fermo con la macchina per far passare un pedone spero sempre in un sorriso, un cenno della mano
    Se ascolto le lamentele di una persona spero in un grazie
    Se dono generi alimentari ad una famiglia spero in una frase del tipo "posso fare qualcosa per aiutarvi?"
    Se accolgo un Bambino nella mia casa spero che un giorno ci coinvolga nella sua vita

    Speranza e aspettative sono due cose diverse: io spero, ma non mi aspetto mai nulla e continuo a dare anche senza ricevere niente in cambio

    Il più delle volte quel sorriso, quel grazie, quel "ti aiuto come tu hai aiutato me" non arrivano
    Anzi, se capita di chiedere aiuto trovo quasi tutte le porte chiuse

    Ma questa è la vita. Insegno ai miei Bambini e Ragazzi ad essere generosi, a produrre amore nei confronti di chi abbia più bisogno, a rinunciare non al superfluo ma ad un pezzettino di sé per migliorare la vita del prossimo.
    Purtroppo la società di oggi insegna loro l'esatto opposto: se dai uno vedi di prendere dieci in cambio, altrimenti non ne vale la pena

    Pazienza, andiamo avanti, le gratificazioni ci sono, e per mia fortuna sono quotidiane, poco importa se arrivano solo da pochi perché la più grande delle gratificazioni è aiutare il prossimo, vederlo crescere, migliorare la propria situazione, e con umiltà e gioia grande andiamo avanti, anche quando enti e persone invidiose sparlano del nostro operato. La giustizia divina farà il suo corso, a noi spetta solo raccogliere ed esaudire con amore le necessità di chi ci chiede aiuto

    #bambini #amicidellazizzi #grazie #sorriso #aiutare
    ----------------------
    Parola d'ordine: umiltà

    Fra poco è Natale
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  16.  

    Addì 5 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
    Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.
    Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.
    Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì''dalla gente.
    Ma voi non fatevi chiamare "rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli.
    E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.
    E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.
    Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.»

    Matteo 23,1-12

  17.  

    Il più grande tra voi sia vostro servo (5 novembre 2023)

    Facciamo una gara

    Tra le persone spesso c'è uno spirito di competizione che molte volte è sano perché porta a migliorarci, almeno fin quando non diventa guerra e voglia di primeggiare a qualsiasi costo, anche facendo del male al prossimo.
    Nei ragazzi la competizione è all'ordine del giorno. Sono cuccioli di leone che tendono a fortificarsi per entrare nella vita con i i muscoli ben formati.
    La competizione si manifesta sovente nello sport, nel modo di vestire, nella bellezza ostentata, nella scuola. Nei nostri ragazzi addirittura gareggiano circa il tempo di permanenza con noi, fino ad arrivare all'assurdo del "vuole più bene e me".
    Si tende a voler essere più grandi, più bravi, più belli.
    Eppure ai miei occhi il più grande è colui che è più servizievole nei confronti dell'altro, il più umile, il più mite, il perdente nei giochi e nello sport ma che mantiene lo spirito di divertirsi, è colui che sa chiedere scusa quando sbaglia e non si mette a raccontare mille bugie per fare vedere di essere il super uomo o la super donna che non sbaglia mai.
    Ai miei occhi più uno di loro è servo degli altri, più è grande

    #bambini #amicidellazizzi #gara #umiltà #sport #servo
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    Mettetevi in competizione con gli altri per vedere chi si priva di qualcosa di importante per donarlo agli altri. Questo è vincere

    Fra poco è Natale
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  18.  

    Addì 6 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio.
    Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

    Luca 14,12-14

  19.  

    Quando offri un pranzo (6 novembre 2023)

    Gabriele chiede un soldino

    Qualche giorno fa ero in un negozio.
    C'era un po' di gente e nell'attesa ho potuto notare come le commesse e la titolare fossero più che suadenti con le persone che entravano. Avevano una parola buona per tutti "Come sta suo marito?", "Quest'anno il nipotino studia?", "Quando torna la figlia dalla Spagna dove è andata a studiare?".
    Che bello vedere tanta solarità, mi si è aperto il cuore. Davvero carine, affabili e disponibili.
    Dopo un po' che ero lì entra un ragazzo corpulento, mal vestito, barcollante, chiaramente con problemi di ritardo mentale.
    Chiede un soldino alle commesse, ma queste lo respingono in malo modo; va dalla titolare, ed anche lei gli fa una partaccia; si avvicina ad una delle clienti che tanto amabilmente parlava con le signore poc'anzi, la quale si rigira in modo brusco e scostante, infastidita dalla sua presenza.
    Gabriele chiedeva soltanto un soldino.
    Allora mi è venuta in mente la parola di Gesù quando dice "Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio.
    Al contrario, quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti".
    Purtroppo succede che siamo affabili con chi ci può dare qualcosa in cambio, diventiamo scortesi e talvolta aggressivi con coloro che invece non possono darci nulla.

    #bambini #amicidellazizzi #soldino #solidarietà
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    Amate e sarete amati
    Donate e riceverete gioie
    Accogliete e sarete accolti

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  20.  

    Addì 7 novembre 2023

    In quel tempo, uno dei commensali disse a Gesù: «Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!».
    Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti.
    All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto.
    Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato.
    Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato.
    Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire.
    Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi.
    Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c'è ancora posto.
    Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia.
    Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena».

    Luca 14,15-24

  21.  

    Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena (7 novembre 2023)

    Popolo eletto di Dio

    Nell'antico testamento si legge che Dio ha scelto gli ebrei come suo popolo eletto.
    Nel nuovo testamento però dice "Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena"

    Come si fa a giustificare il lancio di razzi sui profughi in fuga, sugli ospedali, sulle ambulanze?
    Come si fa a giustificare l'uccisione di diecimila persone, di cui la metà Bambini?

    E' indubbio che l'attacco di hamas a israele sia una barbarie, ma non c'è atto scellerato che possa giustificare tutto questo.
    Dispiace vedere chi si affianca ad israele sostenendo la sua leggittimità ad una guerra per lo sterminio del popolo paestinese, perchè di questo si tratta: sterminio e genocidio.
    Il governo italiano appoggia israele: non nel mio nome

    #bambini #amicidellazizzi #israele #hamas #genocidio #palestina
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    Gaza un cimitero di bambini (Guterres)

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  22.  

    Addì 8 novembre 2023

    In quel tempo, siccome molta gente andava con lui, Gesù si voltò e disse: «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
    Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo.
    Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento?
    Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro.
    Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila?
    Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace.
    Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

    Luca 14,25-33

  23.  

    Chi non porta la propria croce (8 novembre 2023)

    Una vita nei boschi alla ricerca dei funghi

    Periodo di funghi
    Sveglia al mattino presto
    L'odore del caffè che pervade la casa
    In testa ad ognuno di noi la speranza di tornare con un superbo bottino di porcini, oppure di trovare il boletus gigante tale da essere immortalato a imperitura memoria in una foto da posizionare in bella mostra di sé su ogni nostro social, o magari scoprire una zona nuova, segreta al mondo, dove raccogliere decine di deliziosi "mushrooms".

    La rugiada del mattino autunnale risveglia tutti i sensi, ed armati di bastone e gerla, indossando comodi stivali di gomma, si parte per la grande avventura pieni di sogni e di speranze.
    La prima ora passa tra una chiacchiera e l'altra, ancora entusiasti e carichi, alla ricerca del primo funghetto, che sembra giocare a nascondino facendo di tutto per non farsi trovare.
    Ma la battaglia è appena all'inizio e non ci si lascia certo sconfortare da questa piccola avversità.
    Passano due ore, poi tre e tutto ciò che abbiamo nella gerla sono due porcini da pochi grammi, per giunta rosicchiati da una lumaca più veloce di noi.
    La stanchezza si fa sentire, l'entusiasmo iniziale è ormai un tenue ricordo, la fame inizia a ricordarci che è quasi l'ora di rincasare.
    A completare l'opera ci si mettono pure i rovi che sbarrano un sentiero, ma tornare indietro ci farebbe allungare troppo la strada, ed ecco che gambe e braccia si tingono di rosso mentre attraversiamo le difficoltà.
    Siamo vicini a casa, con il morale a terra, con i sogni infranti, con l'idealizzazione di essere bravi cercatori di funghi svanita, persa nel sottobosco che non ha donato altro che rovi e pungitopo.

    Varchiamo la porta di casa, afflitti per non aver portato a chi ci vuole bene i tanto agognati frutti del bosco per un risotto da leccarsi i baffi a base di porcini, patate e pancetta, ma l'accoglienza a noi riservata è quella degli eroi che sono tornati dalla guerra: non è importante per loro se hai vinto o perso, l'importante è che tu sia tornato a casa.

    Ed è festa grande

    Una pasta abbondante, un bell'arrosto, frutta e dolce della domenica, quattro chiacchiere e tante risate, ed ecco che la nostra avventura si trasforma in qualcosa di cui parlare, non una sconfitta perché "vincere" non significa trovare i funghi, bensì passare una mattinata tra amici, respirare aria buona e soprattutto "tornare a casa".

    La nostra vita inizia con l'idealizzazione e la gioia di un Bambino, proseguendo con la presunzione dell'adolescente.
    Ogni sentiero percorso ci rende più stanchi e più consapevoli della realtà
    Le sconfitte fanno parte integrante della nostra vita
    Gli ostacoli arrivano quando meno te l'aspetti e ti fanno male
    Alla fine della vita abbiamo nel cuore delusioni, dolori ed il pensiero di essere stati inutili.

    Ma lo scopo della vita non è arricchirsi, avere onoreficenze, applausi; lo scopo della vita è "tornare a casa".

    La morte arriva per ciascuno di noi, per chi ha trovato un solo fungo o per chi abbia la gerla piena di porcini, e davanti alla morte siamo tutti uguali.

    E' cosa ci aspetta a casa ad essere fondamentale: gioia, festa, amore qualunque sia stato il nostro percorso se lo abbiamo fatto con onestà portando il peso della nostra gerla, della nostra croce sempre sulle spalle.

    #bambini #amicidellazizzi #croce #sacrificio #funghi
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    L'importante è tornare a casa

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  24.  

    Addì 9 novembre 2023

    Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
    Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco.
    Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato».
    I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora.
    Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».
    Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
    Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?».
    Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
    Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

    Giovanni 2,13-22

  25.  

    Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere (9 novembre 2023)

    אל תהרוג
    israele come l'isis

    I dieci comandamenti sono il cardine della Bibbia, quei valori inaleinabili e inconfutabili che ciascun credente in Dio, ebreo o cristiano dovrebbe rispettare.

    Il quinto comandamento dice "Non uccidere".

    Senza appello, senza se e senza ma: NON UCCIDERE in nessun caso

    Allora, se israele uccide in nome di chi lo fa?

    In nome di Dio certamente no, perché è proprio Dio a dire "non uccidere"

    Quindi agisce per conto delle forze del male, ed allora è male esso stesso e va fermato con decisione. Non con violenza per non essere peggio di loro, ma certamente non schierandosi a suo favore come vergognosamente fanno gli stati occidentali che hanno evidentemente il loro tornaconto.

    Quando l'Iraq ha invaso il Kuwait cosa è successo?
    Lo hanno lasciato fare?
    No certamente perché l'interesse era proteggere gli interessi del petrolio

    Israele dice "vergogna" a Guterres, ma è l'unica istituzione ad aver preso una posizione ferma e decisa contro il genocidio perpetrato da israele ai danni del popolo palestinese.

    Dubbi sulla parola "genocidio"?

    Se si uccidono i militari e per sbaglio qualche civile si chiama guerra
    Se si uccidono i Bambini e le donne si chiama genocidio

    Io dico a israele "VERGOGNA"

    Non sei meglio dell'isis che in nome di Dio uccideva gli occidentali
    Tu israele in nome di Dio uccidi i musulmani

    #bambini #amicidellazizzi #vergogna #guterres #palestina #israele
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    Vergognati

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  26.  

    Addì 10 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi.
    Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore.
    L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno.
    So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua.
    Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta.
    Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta.
    Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».

    Luca 16,1-8

  27.  

    Aveva agito con scaltrezza (10 novembre 2023)

    Togliere i calzini

    I Bambini insegnano.
    Quanta forza hanno i Bambini?
    Fisica nessuna
    Culturale ben poca

    Eppure vincono quasi sempre le loro battaglie

    Mamma, mi compri la bambolina?
    No, hai già tanti giochi
    Mamma, ti prego - e sfodera gli occhioni da pesce lesso
    Ti ho detto di no
    Babbo, dai, me la prendi? Dillo tu a mamma che ne ho bisogno
    E' bellissima, come sei bellissimo tu - e comincia ad agitare le ciglia storcendo la bocchina

    Se anche il babbo non cede ... ci sono i nonni, gli zii, e state certi che quella bambola, prima o poi, prende la residenza nella cameretta della Bimba

    Dovremmo imparare
    che prendendo di petto le persone creiamo solo conflitti sanguinosi e liti furibonde, ma se imparassimo dai Bambini l'arte della persuasione e l'uso della psicologia, il mondo sarebbe migliore.

    La mia mamma mi diceva
    sempre "se tuo padre lo sai prendere per il verso giusto puoi togliergli i calzini senza togliergli le scarpe"

    #bambini #amicidellazizzi #ibambiniinsegnano #mamma
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    Furbizia, non violenza

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  28.  

    Addì 11 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
    Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.
    Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera?
    E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
    Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona».
    I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui.
    Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio».

    Luca 16,9-15

  29.  

    Ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio (11 novembre 2023)

    Un fiore per te nonna

    Un Bambino di undici anni inforca la sua bicicletta, all'insaputa dei genitori, e sparisce nel nulla.
    Affannose ricerche e appelli disperati portano al suo ritrovamento: era andato al cimitero del paese vicino per portare il giorno della commemorazione dei defunti un fiore sulla tomba della bisnonna da poco venuta a mancare.

    Ci sono Bambini che devono primeggiare nel calcio, e magari per farlo non si preoccupano di dare botte e spintoni; altri cercano il record nei videogiochi "dimenticandosi" di studiare o di essere accudenti verso i propri familiari; oppure vogliono "catturare" likes sui social e per questo postano video "particolari".
    Molti di loro raggiungono il risultato sperato, ottenendo la considerazione dei loro coetanei, ma a quale prezzo?

    Il costo è quello di vendere la propria anima: prediligere il risultato andando contro l'amore, la solidarietà, l'altruismo, il dialogo, la mitezza.
    Finché si è Bambini tutto è correggibile, ma siamo certi che oggi i genitori abbiano veramente il desiderio di rimproverare il figlio perché fa carriera nel calcio o è popolare tra i suoi amici?
    Spesso non è così, anzi se un genitore vede il risultato non si domanda come questo sia stato raggiunto e chiude un occhio sulla morale.

    Ma non è così che dovremmo educare i nostri figli.
    Oggi il mondo è privo di valori perché troppe volte si è chiuso un occhio
    Insegniamo ai Bambini ad essere uomini e donne con buoni valori e principi, ed avremo costruito un mondo migliore per loro

    #bambini #amicidellazizzi #nonna #nipote #valori #educare
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    Valori e Principi da insegnare

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  30.  

    Addì 12 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: "Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo.
    Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi.
    Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono.
    A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro!
    Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.
    E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono.
    Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene.
    Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
    Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici!
    Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco.
    Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora."

    Matteo 25,1-13

  31.  

    No, che non abbia a mancare per noi e per voi (12 novembre 2023)

    In ginocchio per la strada

    Quando vedo per la strada ragazzi giovani in ginocchio chiedere l’elemosina mi viene da pensare che non abbiano bisogno di soldi per mangiare ma per altro. Un giorno mi fermai da uno di loro per dirgli di venire a casa nostra in campagna garantendogli da mangiare, un letto pulito e vestiti in cambio di aiuto nel taglio dell’erba e di altri lavoretti. Mi ha detto che non era interessato perché con l’elemosina guadagnava di più. Guadagnare? Ed io che pensavo avesse bisogno di sfamarsi. Quando qualcuno chiede aiuto non si può fare una cernita, non si può giudicare, ma in certi casi è importante distinguere perché se da un lato sono disposto a privarmi del cibo per darne a chi non ne abbia, ma parimenti non voglio ingrassare le tasche di altri. Nella vita bisogna lottare, non stare in ginocchio in mezzo ad una strada a supplicare il prossimo con occhi languidi. Gli attori stanno bene in teatro, per le strade ci devono stare coloro che combattono ogni giorno per proteggere la propria famiglia e dare ai figli un futuro migliore.

    #bambini #amicidellazizzi #elemosina #attori
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    Aiutateci a dare un futuro migliore a tanti bambini

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  32.  

    Addì 13 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono.
    E' meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli.
    State attenti a voi stessi! Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli.
    E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai».
    Gli apostoli dissero al Signore: «Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe».

    Luca 17,1-6

  33.  

    E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono (13 novembre 2023)

    Figli di Putin

    Più volte in 36 anni di Associazione mi sono sentito dire "Non aiutare questi Bambini, sono tutti figli di delinquenti e tali resteranno"

    A parte il fatto che la maggior parte dei Bimbi che aiutiamo non sono figli di delinquenti, ma figli di genitori in difficoltà, proprio perché non sono delinquenti.
    Mamme che lavorano anche 15/16 ore al giorno per sfamare i propri figli, spesso in nero e sfruttate
    Babbi che sono emigrati in cerca di fortuna o immigrati in cerca di un lavoro che nessuno vuole dare loro
    Genitori che si umiliano chiedendo il pacco alimentare ove possano pur di non delinquere o prostituirsi

    Amo i miei Bambini più di ogni altra cosa al mondo, ma amo tantissimo anche i loro genitori perché sono brave persone che hanno l'umiltà e l'amore di chiedere aiuto per i propri figli.

    Ci sono tra loro anche persone che hanno fatto degli errori, ma la disperazione è dietro l'angolo quando si è nella povertà e nel disagio, senza casa, senza lavoro, e lo sappiamo tutti: dinanzi alla disperazione è facile sbagliare, specie per dare cibo ai propri figli.

    Ma chi è il vero figlio di Putin?
    Colui che intenzionalmente per mire egemoniche, per il potere, per navigare nel lusso è pronto ad uccidere fisicamente e/o moralmente rubando terreno ad altri, prendendo un lavoro o una commessa con sotterfugi, falsità e bustarelle.
    Chi truffa, chi denigra il prossimo per un proprio tornaconto, chi si approfitta della propria posizione per vessare e importunare questo è veramente un grande figlio di Putin.

    I nostri Bimbi sono figli di ... ?
    Non è così, ma se anche fosse è sempre meglio una donna che si prostituisce per amore del figlio, piuttosto che un figlio di Putin che uccide per denaro, per sesso, per potere

    #bambini #amicidellazizzi #sbagliare #povertà #lavoro
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    Un figlio di una prostituta è mille volte meglio di un figlio di Putin

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  34.  

    Addì 14 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola?
    Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu?
    Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
    Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».

    Luca 17,7-10

  35.  

    Abbiamo fatto quanto dovevamo fare (14 novembre 2023)

    Il diritto alla ricompensa

    Parlavo con un amico che mi diceva che dalle sue parti è la norma andare in un ufficio pubblico e trovare il funzionario "poco disponibile", tanto per usare un eufemismo.
    Sbrigare una pratica in un ufficio pubblico è impresa che, quando va bene, richiede di prendersi mezza giornata di ferie.

    Aggiungeva che, dalle sue parti, è tutto un "mangia mangia" e le pratiche non trovano soluzione finché all'impiegato non venga pagato un "obolo", un obolo per svolgere il suo dovere per il quale è stipendiato.

    Se facciamo il nostro dovere vogliamo una gratificazione, che essa sia sotto forma di mazzetta, dono o un semplice grazie.
    Anche se il "grazie" fa sempre piacere, non deve essere una pretesa da parte di chi compie il suo lavoro per il quale ha quella determinata posizione.

    Dovremmo imparare a ragionare in altri termini

    Ho fatto il mio con diligenza, non devo aspettarmi niente di più di avere la soddisfazione di aver compiuto bene il mio dovere.

    Quante volte pensiamo: sono stato bravo, non ho rubato, non ho ucciso, ho perdonato a chi mi ha fatto un torto, ho allevato bene i miei figli, sono stato un buon padre o madre, quindi HO DIRITTO alla serenità, ho diritto a non ammalarmi.

    Nessun diritto quando si fa il proprio dovere, umanamente parlando.

    Essere un buon padre o una buona madre è un dovere di ciasciun genitore
    Essere un buon cittadino rispettoso delle regole è un dovere di ciascuno di noi
    Essere una brava persona è un dovere che non porta a nessun diritto

    #bambini #amicidellazizzi #dovere
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    Facciamo bene il nostro dovere

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  36.  

    Addì 15 novembre 2023

    Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea.
    Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!».
    Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati.
    Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano.
    Ma Gesù osservò: «Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono?
    Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: «Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!».

    Luca 17,11-19

  37.  

    E gli altri nove dove sono? (15 novembre 2023)

    Grazie

    Tavola apparecchiata
    A pranzo: Michele, Giordana, Jessica, Annalisa, Bruno, Giacomo, Luca, Elena, Rebecca in affidamento e un Bimbo "esterno", Francesco, che non viveva con noi, ma ogni tanto era ospite a casa nostra anche a pranzo, oltre a frequentare il nostro doposcuola.

    Avevo un sacchetto con dei portachiavi molto carini a forma di faro che, toccando un bottoncino, si illuminavano.
    I Bimbi li videro e me li chiesero.
    Già era deciso che fossero per loro, così ne presi dieci e li distibuii.

    Erano felicissimi

    Esaminavano il nuovo dono, lo illuminavano, si confrontavano sui colori, e la mia gioia nel vederli felici era grandissima.

    Passato il primo momento li mandai tutti a lavarsi i denti.
    A metà scale Francesco si fermò e tornò indietro per ringraziarmi del dono: era il Bambino che non viveva con noi.

    E gli altri nove?

    A volte diamo per scontato il dono del nostro prossimo, come se lo meritassimo e fosse un diritto riceverlo e ci "scordiamo" di ringraziare

    Vi faccio una domanda: vi è mai capitato di fermarvi alle strisce a far passare un pedone?
    Non vi fa piacere quando questo vi dona un sorriso o alza la mano in segno di ringraziamento?
    Eppure è un suo diritto passare sulle strisce, ma un grazie è sempre bello riceverlo, anche quando si è obbligati a fermarsi

    Impariamo a ringraziare per ogni cosa che ci viene donata, perché nulla è scontato, nemmeno un "diritto"

    Grazie per la salute, grazie perché non soffriamo la fame, grazie perché siamo nella democrazia, grazie perché abbiamo persone che ci vogliono bene

    #bambini #amicidellazizzi #grazie
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    Grazie a voi

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  38.  

    Addì 16 novembre 2023

    In quel tempo, interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», Gesù rispose: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».
    Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete.
    Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli.
    Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno.
    Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione».

    Luca 17,20-25

  39.  

    Il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo(16 novembre 2023)

    Cosa facciamo per i Bambini che accogliamo

    Al mondo d'oggi ci fermiamo alle apparenze.
    Vediamo una bella donna e ne restiamo affascinati, pronti ad omaggiarla, per poi magari rendersi conto che non vale nulla come donna al di là della sua bellezza.
    Riceviamo con tutti gli onori una persona vestita in giacca e cravatta, dai modi gentili, con una bella parlantina ed apriamo il nostro portafogli per poi renderci conto di essere stati truffati.
    Osserviamo una uomo sporco e trasandato e lo scansiamo come se avesse la peste, magari è solo un povero, ed è una brava persona che non ha avuto molta fortuna nella vita.

    Anche noi, come Associazione, siamo soggetti ad essere giudicati al primo sguardo

    C'è chi vede in noi persone che chiedono soldi, tirando la conclusione che ce li mettiamo in tasca
    C'è chi vede una bella casa in campagna e pensa che non abbiamo bisogno di nulla
    C'è anche chi eccede dalla parte opposta e ci considera santi ed eroi

    Non siamo il "bene" e non siamo il "male", ma cosa siamo lo si può vedere senza fermarsi alla prima apparenza.

    Siamo ragazzi, anche se ho quasi sessant'anni così mi vedo, che accolgono con amore tanti Bambini. Diamo loro una casa, un doposcuola, le vacanze estive, viaggi, gite, uscite in mare.
    E questo è sotto gli occhi di tutti, basterebbe solo fermarsi per un minuto e guardare: guardare i Bimbi che giocano, guardare i nostri video e le nostre foto, leggere i commenti di molte mamme, parlare con i Bambini e vederli sereni e felici.
    Andando oltre vedreste di più: vedreste gli insegnamenti che diamo loro, i nostri errori umani che cerchiamo di correggere giorno per giorno; vedreste l'abnegazione di chi tutte le mattine porta a scuola un pesantissimo ingranditore e lo va a riprendere alla fine delle lezioni; vedreste la forza di chi va in cerca dei prezzi migliori, porta i calendari per farci conoscere, chiede aiuto ai negozi per portare avanti una determinata iniziativa; vedreste la fatica di chi taglia l'erba, pota gli alberi, combatte con la burocrazia e difende i Bimbi in tribunale; vedreste la tenacia di una donna di quasi novant'anni che ogni giorno vende oggetti usati per noi per pagare i tanti costi dell'Associazione. Vedreste sopratutto l'amore che ogni giorno doniamo a tanti Bambini e i valori che insegniamo loro affinché abbiano strumenti migliori per affrontare le future e difficili sfide che la vita ha preparato per loro.

    Forse per i Bambini saremo come il guizzo di un lampo nelle loro vite, ma almeno avremo provato a donare loro luce ed energia da usare in futuro.

    Grazie a chi non ci vede come santi
    Grazie a chi non ci vede come diavoli
    Grazie a chi ci affianca, ci sostiene, ci apprezza e ci critica con amore

    Grazie con tutto il cuore a tutti voi

    #bambini #amicidellazizzi #grazie #lampo #fulmine #amore #valori
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    Chi siamo?

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  40.  

    Addì 17 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti.
    Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti.
    Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà.
    In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro.
    Ricordatevi della moglie di Lot.
    Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà.
    Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata».
    Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».

    Luca 17,26-37

  41.  

    Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà (17 novembre 2023)

    Quando si perde si vince

    Quando perdete una partita a scacchi, a dama, a backgammon o ad altro gioco, vincete perché avrete imparato dai vostri errori a migliorarvi
    Quando perdete parte del vostro tempo per aiutare gli altri, vincete perché avrete migliorato la vita o almeno la giornata di una persona
    Quando perdete parte della vostra vita per la morte di una persona cara, vincete perché avrete in voi la sua forza per fare cose meravigliose

    #bambini #amicidellazizzi #perdere #vincere
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    Perdere per vincere

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  42.  

    Addì 18 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: «C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno.
    In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario.
    Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi».
    E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto.
    E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare?
    Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

    Luca 18,1-8

  43.  

    Vi dico che farà loro giustizia prontamente (18 novembre 2023)

    Torti subiti

    I Bambini non hanno voce
    I Bambini non scendono nelle piazze
    I Bambini non votano
    I Bambini non minacciano
    I Bambini restano in silenzio quando li picchi
    I Bambini restano in silenzio quando li violenti
    I Bambini restano in silenzio quando non dai loro da mangiare

    I Bambini subiscono i torti di noi adulti ma nessuno li ascolta

    Con le loro lacrime silenziose però parlano direttamente con Dio che farà giustizia dei loro aguzzini

    Dio chiede a tutti noi di essere

    Voce per gridare la loro sofferenza
    Voto per sollecitare i politici a tutelarli
    Giustizia per portare le loro esperienze nei tribunali
    Folla per farsi sentre nelle piazze

    In questo momento restare chiusi in casa significa anche maggiori violenze nei loro confronti.
    Non pensiamo solo alla nostra sofferenze, i Bambini soffrono molto più di noi, scendete in campo al nostro fianco per difenderli e tutelarli con il volontariato, con una donazione, con un lascito, proponendovi per l'affido, pregando per loro

    #bambini #amicidellazizzi #sofferenza #maltrattamento
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    Noi siamo la voce dei Bambini maltrattati

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  44.  

    Addì 19 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Un uomo, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni.
    A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì.
    Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque.
    Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.
    Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
    Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro.
    Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque.
    Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
    Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due.
    Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
    Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso;
    per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo.
    Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse.
    Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti.
    Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
    E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti».

    Matteo 25,14-30

  45.  

    Sei stato fedele nel poco (19 novembre 2023)

    Pochi talenti

    In pochi hanno un'intelligenza tale da fare grandi scoperte scientifiche e meritare un nobel.
    In pochi sono così bravi da saper costruire una casa o una barca per proprio conto.
    In pochi riescono ad esprimere la propria arte a livelli internazionali.
    Eppure ci sono migliaia di ricercatori, migliaia di artigiani, migliaia di artisti.
    Il mondo non si regge sull'intelligenza o sulla bravura di pochi privilegiati, ma sul lavoro quotidiano e costante di milioni di persone che sono mediocri in ciò che fanno, ma mettono cuore e passione in ogni loro azione.
    Se abbiamo un quoziente intellettivo pari a cento oppure a dieci possiamo aiutare il prossimo comunque, faremo ciò che possiamo e che sappiamo, ma avremo certamente contribuito al benessere generale. Colui che invece nasconde sotto terra i propri talenti per la paura di non saperli usare, o pensando non siano abbastanza apprezzati, sbaglia perché anche le briciole sono parte della pagnotta, e non c'è nota troppo piccola che non contribuisca, se inserita in uno spartito, a regalare al mondo una musica meravigliosa.
    Se un bambino ha bisogno di aiuto e protezione perché vittima di abusi e maltrattamenti in famiglia ci sarà chi lo aiuterà accogliendolo nella propria casa in affido, altri compreranno per lui vestitini ed occhiali, altri ancora lo cureranno gratuitamente, qualcuno lo stimolerà a studiare, altri gli daranno una carezza una sera a cena o faranno una preghiera per lui, taluni pagheranno i suoi studi ed altri ancora lasceranno i loro beni in eredità per dare la possibilità di accogliere tanti più bambini. Ognuno a modo suo ha messo a disposizione i suoi talenti, e ciascuno ha contribuito a proteggere un bambino dagli abusi subiti dai suoi familiari. Ma coloro che pur avendone le possibilità, economiche o fisiche, non mettano a disposizione del prossimo le proprie risorse ed il proprio tempo sono destinati ad essere rimproverati da Dio (o dalla vita se preferite) per aver ricevuto dei doni, pochi o tanti che siano, ed averli sotterrati per paura di usarli.

    #bambini #amicidellazizzi #intelligenza #talenti
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    Nessuno è così povero da non poter donare un sorriso

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  46.  

    Addì 20 novembre 2023

    Mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada.
    Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.
    Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!».
    Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!».
    Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
    Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: «Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista».
    E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
    Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.

    Luca 18,35-43

  47.  

    Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me! (20 novembre 2023)

    Uccidere a vent'anni

    E' inconcepibile già il pensiero di uccidere qualcuno, ma farlo a vent'anni cosa significa?
    Un black-out?
    Carattere?
    Cattive compagnie?
    Cattiva educazione?

    Credo che il motivo di un tale gesto sia talmente profondo ed oscuro che molto probabilmente nemmeno che compie un tale crimine se ne renda conto.

    Un attimo per togliere una vita, un attimo per trasformare la propria da sogno ad incubo.

    Qualunque cosa accada in un rapporto, ci dovrebbe essere un limite invalicabile: togliere la vita DEVE essere quel limite.
    E' assurdo, è senza rimedio, è creare in sé stessi e in decine di altre persone una sofferenza indicibile.

    Non riasco ad immaginare nemmeno lontanamente cosa sia passato nel cervello di quel ragazzo che ha ucciso la sua ex in Veneto, men che mai se lo avesse fatto con premeditazione.
    Cosa può portare un ragazzo a passare dal tenero fidanzatino allo spietato killer?

    I genitori di Filippo: è un bravo ragazzo

    Non lo dubito, ma allora cosa lo ha portato ad uccidere?

    Dio buono e misericordioso, abbi pietà di lui.
    Fallo comprendere, portalo a capire l'errore immane del suo gesto, portalo a chiedere perdono
    Dio buono e misericordioso, abbi pietà della sua famiglia affinché abbia la forza di stargli vicino
    Dio buono e misericordioso, abbi pietà della famiglia di Giulia per lenire in qualche modo la loro enorme sofferenza

    #bambini #amicidellazizzi #FilippoTuretta #giuliacecchettin #perdono
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    Aiutaci a comprendere

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  48.  

    Addì 21 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù entrato in Gerico, attraversava la città.
    Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura.
    Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là.
    Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».
    In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.
    Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!».
    Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
    Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

    Luca 19,1-10

  49.  

    E' andato ad alloggiare da un peccatore (21 novembre 2023)

    Aperti al dialogo con tutti

    C'era un sacerdote che ci odiava profondamente e non perdeva occasione per manifestare questo suo malessere nei nostri confronti, tanto che dovettimo cambiare chiesa per non essere oggetto delle sue invettive, perpetrate anche direttamente ai nostri Bambini.
    Cose tipo "I tuoi Bimbi anche se non prendono la messa, tanto sono irecuperabili", oppure "I tuoi Bambini non devono stare con i Bimbi della parrocchia perché sono cattivi".

    Da parte mia non perdevo occasione per cercare una rappacificazione come quando andai a casa sua, ma nel vedermi mi chiuse la porta in faccia, nemmeno fossi il diavolo.

    Un giorno gli scrissi, ed il concetto che espressi fu più o meno in questi termini "Se siamo buoni perché escluderci, se siamo cattivi perché non venire a redarguirci sugli sbagli che facciamo per recuperarci?".

    Ovviamente non c'è stata risposta

    Ritengo che si possa imparare sempre da tutti, anche da chi si comporta male, e che sono le sconfitte a temprarti e farti capire come funziona la vita.

    Da questo modo di fare e dalla mia sofferenza per questo atteggiamento mi sono formato pensando che se qualcuno, anche a me ostile, chiede un confronto troverà sempre le mie porte aperte al dialogo

    #bambini #amicidellazizzi #dialogo #giudizio
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    Porte aperte

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  50.  

    Addì 22 novembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse una parabola perché era vicino a Gerusalemme e i discepoli credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro.
    Disse dunque: «Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare.
    Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno.
    Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi.
    Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato.
    Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine.
    Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città.
    Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine.
    Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città.
    Venne poi anche l'altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato.
    Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l'avrei riscosso con gli interessi.
    Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci
    Gli risposero: Signore, ha gia dieci mine!
    Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
    E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me».
    Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme.

    Luca 19,11-28