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  1.  

    Quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo (8 settembre 2023)

    Abbiamo tanti figli

    Dall'unione di un uomo e una donna arriva un figlio. Verità incontestabile, ma molto si discute se questo bambino sia mandato da Dio o meno, contrapposizione secolare tra atei e fedeli, ma la cosa certa è che molti bambini arrivano nelle nostre case da vie traverse, tramite l'affido oppure l'adozione, ma anche genitori disperati che abbandonano i loro figli in ospedale, oppure nei cassonetti o sui cigli delle strade, ma anche tanti bambini che arrivano sulle nostre spiagge abbandonati dal mare e da scafisti senza scrupoli.
    Tutti bambini, tutti figli di nessuno e di tutti.
    Se la nostra società non è in grado di occuparsi dei migranti, degli anziani, dei tossicodipendenti, dei carcerati non è una buona società, ma non occuparsi dei bambini abbandonati, soli e indifesi è un crimine, un atto scellerato che grida vendetta davanti a Dio.
    Possiamo credere, possiamo non credere, ma davanti ad un bambino che ha bisogno di noi come può la nostra coscienza guardare altrove?
    Eppure così accade ogni giorno anche tra coloro che decidano in un primo momento di accogliere nella propria casa un bimbo. Quanti affidamenti, quante adozioni falliscono, quante comunità rimandano indietro un bambino perché troppo difficile da gestire, quante assistenti sociali riconsegnano nelle mani dei genitori naturali bambini che potrebbero essere salvati ma che così facendo vengono condannati ad una vita di stenti e maltrattamenti solo per risparmiare quattro soldi: oggi il vero Dio davanti al quale in molti, in troppi si inchinano.
    Un figlio è un figlio e non può essere che non abbia un papà ed una mamma pronti ad accudirlo, ad amarlo
    . Come può un bambino crescere senza amore? Pensate a voi, alla vostra vita, pensate se non aveste avuto l'affetto, l'accudimento, l'amore di un papà ed una mamma, come sareste cresciuti? Cosa sareste oggi? Ecco, allora non lasciamo che questi bambini soffrano per l'assenza di genitori capaci di accoglierli. Accogliamo questi nostri figli come un dono dal cielo e non come un problema da risolvere, accogliamoli così come siamo stati accolti noi in seno alla nostra famiglia, accogliamoli perché tutti noi siamo i loro genitori

    #bambini #amicidellazizzi #figli #genitori
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    Se non potete accogliere un bambino nella vostra casa, almeno date a noi la possibilità di farlo con un affido a distanza

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  2.  

    Addì 9 settembre 2023

    Un giorno di sabato; Gesù passava attraverso campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
    Alcuni farisei dissero: «Perché fate ciò che non è permesso di sabato?».
    Gesù rispose: «Allora non avete mai letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame lui e i suoi compagni?
    Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell'offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non fosse lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
    E diceva loro: «Il Figlio dell'uomo è signore del sabato».

    Luca 6,1-5

  3.  

    Perché fate ciò che non è permesso di sabato? (9 settembre 2023)

    Regole lecite e non lecite

    In ogni contesto di gruppo, sia esso un comune, una nazione, una famiglia, un'associazione ci sono delle regole, delle cose lecite e delle cose non lecite. A volte però bisognerebbe domandarsi però ciò che è giusto e ciò che non lo è perché le regole devono essere a favore dell'uomo non contro di lui. Con i figli, ad esempio, nel permettere e nel proibire bisogna capire quali e quanti danni facciamo pensando, in buona fede sicuramente, a tutelarli. Lasciare loro la libertà che chiedono non sempre è a favore loro così come ristringerla impedendo loro di fare certe cose può essere un danno maggiore che non permetterglielo

    #bambini #amicidellazizzi #regole #libertà
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    Aiutateci a rendere i nostri bimbi liberi e felici, abbiamo tanti progetti, ma abbiamo bisogno di voi

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  4.  

    Addì 10 settembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.
    Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano.
    In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.
    In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.
    Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».

    Matteo 18,15-20

  5.  

    Se due si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio ve la concederà (10 settembre 2023)

    Ci racconti una favola?

    Le dinamiche dei Bambini sono qualcosa di favoloso.
    Sanno fare per istinto certe cose che non riuscirebbero nemmeno al migliore dei faccendieri.
    Prendete ad esempio quando vogliono ottenere qualcosa: arriva Anitina e dice "Barbara vuole da bere un succo"
    Così se diciamo di no il rifiuto cade sulle spalle di Barbara, se diciamo di si Anitina ottiene da bere per sé e per Barbara vantando verso quest'ultima un credito che, statene certi, andrà prontamente ad incassare: Io cara Barbara ti ho fatto avere il succo, adesso tu mi devi dare la tua bambola

    Oppure quando in due o tre ti accerchiano "Ci racconti una favola? Ci porti in bicicletta? Andiamo a fare il bagno?" E per quanto tu possa dire di no una, due, tre o più volte, loro non finiranno mai le pile, ed il loro limìo sarà così continuo che dovrai cedere alle loro richieste.

    Ma ad un genitore fa piacere vedere questi modi di fare perché denotano la loro capacità di conquistare qualcosa, l'intelligenza per mettere in atto una strategia, l'union e la collaborazione, ed alla fine, magari sbuffando per darsi un tono, accoglie volentieri le loro richieste.

    Pensando che noi siamo uomini, imperfetti ed egoisti in buona parte, e diciamo di si ai nostri figli, pensate con quanta maggior benevolenza Dio, padre dell'umanità, dirà di si al figlio che gli chieda una grazia.

    #bambini #amicidellazizzi #favola #genitore
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    Chiedete insieme ogni cosa lecita e la otterrete

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  6.  

    Addì 11 settembre 2023

    Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c'era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita.
    Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui.
    Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!». L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato.
    Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: E' lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?».
    E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo: «Stendi la mano!». Egli lo fece e la mano guarì.
    Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

    Luca 6,6-11

  7.  

    Stendi la mano (11 settembre 2023)

    Quante mani abbiamo

    Di tutte le parti del corpo che Dio ci ha donato sono le mani quelle più utili. Con una mano possiamo salutare, chiedere, prendere, accarezzare, ma purtroppo possiamo anche colpire, uccidere, offendere, rubare. Spetta a noi decidere il suo utilizzo, spetta a noi decidere se farle compiere una buona o una cattiva azione. La mano non ha vita propria. Vedo tanti bambini, alcuni ben educati, altri un po’ meno, altri ancora già pieni di rabbia verso tutti. Da chi dipende il loro modo di operare? Dagli adulti di riferimento, dai loro genitori. Sono essi quelli sui quali ricadono le colpe dei ragazzi, almeno fin tanto che non acquisiscano una propria identità e consapevolezza delle loro azioni. Eppure in molti sarebbero pronti a tagliare una mano alla nostra società perché ruba o fa altre cose negative. Si deve insegnare ad un bambino a comportarsi bene, si deve dire alle mani che incontriamo nella nostra vita quali azioni fare, si deve aver cura dei bambini, accoglierli, amarli, educarli affinché un domani siano mani che accarezzano e non mani che picchiano, rubano, uccidano.

    #bambini #amicidellazizzi #mani #amare
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    Ci sono tanti Bambini da amare
    Donate l'amore che avete ricevuto, donatelo a piene mani

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  8.  

    Addì 12 settembre 2023

    In quei giorni, Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione.
    Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota, Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore.
    Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti.
    Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti.

    Luca 6,12-19

  9.  

    Da lui usciva una forza che sanava tutti (12 settembre 2022)

    La forza di un sorriso

    Prendete per mano la persona che amate, vostro figlio, vostro marito, vostra moglie, il papà o la mamma.
    Chiudete gli occhi e fate riposare la mente lasciando al cuore la possibilità di esprimersi e guidare le emozioni. Quella stretta di mano vi porterà un sussulto, sentirete calore e forza provenire dall'altra persona.
    E' questo ciò che si prova quando si ama e si è amati oltre ogni limite.
    Quando incontro qualcuno che ha bisogno, quando mi viene donato un sorriso di riconoscenza, quando un papà che ha avuto un po' di problemi ripone fiducia in me nell'educare sua figlia, quando .... quando incontro Dio tutti i miei problemi svaniscono per miracolo e da lui arriva una gran forza che sana ogni mia debolezza dandomi il coraggio di lottare, la gioia di donare, la bramosia di un altro sorriso

    #bambini #amicidellazizzi #sorriso #prenderepermano
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    Portateci il vostro sorriso, ne abbiamo bisogno come i fiori ne hanno dell'acqua in piena estate

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  10.  

    Addì 13 settembre 2023

    In quel tempo, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: «Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.
    Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete.
    Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo.
    Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.
    Ma guai a voi, ricchi, perché avete gia la vostra consolazione.
    Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete.
    Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.»

    Luca 6,20-26

  11.  

    Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame

    Yacht e ricchezza (13 settembre 2023)

    Estate, periodo di vacanze. Sarà capitato anche a voi di vedere situazioni che contrastano con la nostra quotidianità, nel bene come nel male. Chi è andato in paesi esotici ha certamente visto una gran povertà a fianco di una grande ricchezza. Non c'è bisogno di andare tanto lontano per vedere lussuosi yacht a fianco di barchette sgangherate, ricchi che dal ponte delle loro quasi navi vi guardano dall'alto in basso mentre passate su grossi barconi per visitare, pigiati come sardine, le spiagge per i turisti. Non deve esserci invidia né gelosia, ma quando vedo tanta ostentazione di ricchezza ringrazio Dio per quello che ho e prego che quelle persone a bordo delle loro stupende imbarcazioni abbiano la generosità di condividere con altri le loro fortune, di aiutare chi ha meno di loro, come tutti noi dovremmo fare.
    Non c'è colpa nella ricchezza, c'è colpa nella non condivisione, c'è colpa nel vedere chi è più povero come inferiore, c'è colpa nel poter fare qualcosa per gli altri e non farlo per avere sempre di più. Non sono mai triste quando vedo un povero se ha la forza di ridere, se è un buon genitore, se mette tutto il suo impegno per migliorare la sua situazione e quella della sua famiglia, mi viene invece un po' di tristezza quando vedo un ricco incapace di aiutare il prossimo.
    Non sta a noi giudicare la persona, a noi spetta però il compito, quando questo sia possibile, di aiutare tutti, anche il ricco ad aprire il cuore agli altri perché chi ha fede sa che il povero onesto e in grazia di Dio, mentre il ricco egoista potrebbe avere una brutta sorpresa alla fine della sua esistenza terrena.

    #bambini #amicidellazizzi #yacht #vacanze
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    Rimboccatevi le maniche per aiutare i tanti bambini che hanno bisogno di voi, salverete così la vostra vita

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  12.  

    Addì 14 settembre 2023

    In quel tempo Gesù disse a Nicodemo: «Nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo.
    E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
    Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
    Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.

    Giovanni 3,13-17

  13.  

    Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito (14 settembre 2023)

    Mamma. Grazie.

    Mamma. Pronunciate questa parola a voce alta. Mamma. La più bella parola del mondo.
    E’ bella anche per coloro che hanno avuto mamme poco presenti, violente, drogate perché “mamma” non è una parola, è un ideale dentro ciascuno di noi. Ho visto bambini amare le proprie mamme anche quando sono stati venduti, abusati, feriti da loro, sempre pronti a perdonarle, a scusarle, cosa che raramente fanno con i padri. Mamma non è solo colei che ti da la vita, azione che, per il solo fatto di essere al mondo, è data per scontata e dovuta, ma è colei che fa da trade union tra il cielo e la terra, colei che ti accoglie in questa vita e ti dona agli altri per il tuo bene. Mamma è colei che rinuncia al proprio figlio per amore, colei che tutto sopporta, colei che ama il figlio più di sé stessa. Quante volte vediamo la nostra mamma come Dio; non è idealizzarla perché Mamma è la rappresentante di Dio sulla terra. Come Dio ci ama, come Dio ci protegge, come Dio rinuncia al suo figlio per amore.
    Grazie Mamma, diciamolo a voce alta, diciamolo alla nostra mamma prima che sia troppo tardi. Ma anche se non avete la forza di dirle “Grazie Mamma”, lei capirà, lei saprà quale sia l’amore che provate per lei.
    Negli ultimi anni di vita della mia mamma, da perfetto adolescente, non le sono stato molto vicino, raramente esternavo il mio amore per lei. Eppure. Eppure lei sapeva, lei scusava, lei perdonava, lei accettava qualunque cosa di me. Questo è amore, ed è amore divino.

    #bambini #amicidellazizzi #mamma #amare
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  14.  

    Addì 15 settembre 2023

    In quell'ora, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.
    Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».
    Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

    Giovanni 19,25-27

  15.  

    Donna, ecco il tuo figlio (15 settembre 2023)

    Il dono di una mamma

    Per quasi tutte le persone la mamma ha un'importanza fortissima e molto particolare. Non c'è giorno che non pensi alla mia, a quanto sarebbe bello poter condividere con lei ogni momento della mia crescita spirituale e dell'associazione, poterle far vedere i pesci che prendo, le foto che faccio, poter chiedere un consiglio sul come gestire una certa situazione, gioire con lei per ogni successo, piangere sulle sue spalle per ogni sconfitta o per un torto ricevuto. Non posso farlo, se non in una condivisione di cuore, ma non passa giorno che non ringrazi Dio di averle detto un tempo "Donna, ecco tuo figlio"

    #bambini #amicidellazizzi #mamma #figli
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    E' bellissimo vedere la realizzazione dei disegni di Dio, ed è ancor più bello quando ne facciamo parte

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  16.  

    Addì 16 settembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni.
    Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo.
    L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.
    Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico?
    Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
    Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande».

    Luca 6,43-49

  17.  

    Ogni albero si riconosce dal suo frutto (16 settembre 2023)

    Alleniamoci per la maratona

    Nei giorni di vacanza, come quelli attuali a Lipari, c’è modo di osservare i ragazzi sotto un’altra luce, diversa da quando siamo nella quotidianità invernale a Livorno oppure durante l’estate nella casa di campagna ad Orentano. Ognuno di loro si muove diversamente perché differente è la situazione che viviamo e gli stimoli che si ricevono. Anche la vacanza diventa un momento importante di crescita, di confronto, di educazione alla vita. Alcuni di loro ascoltano, ma dopo poco deviano e trasgrediscono le regole ed i principi che cerchiamo di donare loro, altri invece fanno tesoro dei rimproveri e dei consigli e mettono in pratica gli insegnamenti ricevuti. I ragazzi sono chiamati a costruire oggi il loro futuro, hanno una casa dove abitare, ma devono iniziare adesso a costruire quella dimora dove risiederanno per il resto dei loro giorni. Data la loro giovane età sono nella fase della costruzione delle fondamenta, dell’acquisizione dei valori di base che regoleranno tutta la loro esistenza e, si sa, le fondamenta devono essere profonde e robuste. Chi ascolta e mette in pratica è come colui che costruisce una casa con fondamenta solide e si allena per correre la maratona della vita; viceversa colui che ascolta, ma ignora volutamente quello che gli viene insegnato avrà difficoltà quando arriveranno le prime tempeste perché la sua casa vacillerà per mancanza di fondamenta.
    Alleniamoci oggi, perché domani potrebbe essere già troppo tardi.

    #bambini #amicidellazizzi #maratona #fondamenta
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    E' bello educare i bambini ad avere sani principi
    Dateci una mano in questa missione


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  18.  

    Addì 17 settembre 2023

    In quel tempo Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?».
    E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
    A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
    Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.
    Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.
    Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
    Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
    Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!
    Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.
    Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
    Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.
    Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.
    Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
    E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.
    Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello».

    Matteo 18,21-35

  19.  

    Quante volte dovrò perdonare mio fratello? (17 settembre 2023)

    Ti perdono? Fammici pensare!

    Quando qualcuno ci fa un torto ci domandiamo se perdonarlo o meno.
    Quando una persona che amiamo ci fa un torto non ci poniamo nemmeno il problema e perdoniamo senza fine.
    Qual'è la differenza?
    E' la parola "Amore".
    Quando si ama con il cuore, quando si ama davvero si è disposti a perdonare tutto all'infinito.
    Basti pensare a tante mamme i cui figli si comportano davvero male: droga, prostituzione, rapine, risse.
    Eppure, nonostante tutto, li amano e li perdonano. Sempre e comunque.
    Allora se noi amassimo il nostro prossimo, sinceramente, nemmeno ci porremmo la domanda "Quante volte dovrò perdonare mio fratello?"

    #bambini #amicidellazizzi #perdono #amore
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    Perdonare fa vivere in pace.
    Perché invece siamo sempre desiderosi di guerre?

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  20.  

    Addì 18 settembre 2023

    In quel tempo, Gesù quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafarnao.
    Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro.
    Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo.
    Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: «Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano,
    perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga».
    Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito.
    Anch'io infatti sono uomo sottoposto a un'autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Và ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fà questo, ed egli lo fa».
    All'udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!».
    E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

    Luca 7,1-10

  21.  

    Non sono degno che tu entri sotto il mio tetto (18 settembre 2023)

    Una montagna che crolla

    Si incontrano nella vita tante persone, alcune ci fanno del male, altre ci amano. Spesso diciamo “non merito che tu mi faccia del male”, ma difficilmente diciamo “non merito il tuo amore” perché ci reputiamo bravi e buoni, senza macchia e senza difetto.
    Io penso di non meritare l’amore di nessuno. I miei ragazzi mi vogliono un mondo di bene, anche quando sono scontroso, nervoso, arrabbiato. E’ questo il vero senso dell’amore, è così che accade quando ci si ama davvero, non si guarda a ciò che ci ferisce, ma si guarda a ciò che ci viene donato. Mille schiaffi si possono sopportare se si ama e se ci arriva almeno una carezza. Spesso dico di non meritarmi l’amore di Dio, eppure è sempre pronto a donarmi cose meravigliose, a farmi riscoprire ogni giorno la bellezza della vita. E’ difficile sorridere quando qualcuno ti da uno schiaffo, quando qualcuno rifiuta il dialogo, quando qualcuno non riesce a capirti o non si fa comprendere, ma quando c’è amore tutto si sopporta, tutto si accetta.
    Perdere una persona alla quale vogliamo bene è una ferita che trafigge il cuore e lascia un segno che non è possibile cancellare. Quanti ragazzi sono andati via, allontanatisi per sempre, eppure amati, protetti, fatti crescere e maturare, ma tornassi indietro rifarei la stessa strada. Quanto dolore alla morte della mia mamma, ed oggi accetterei qualunque cosa di lei pur di averla vicina una sola ora. Quando si ama e si interrompe un rapporto per incomprensioni, per ferite ricevute o causate è come distruggere una montagna fatta di amore con la dinamite, è squarciare il velo soave di gioia che avvolge la tua vita. Ogni abbandono per me è una coltellata, ne ho ricevute molte, si vede che me le merito. Pregate per me perché possa essere una persona migliore.

    #bambini #amicidellazizzi #montagna #amore
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    Insegniamo ai nostri bambini la forza dell'amore

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  22.  

    Addì 19 settembre 2023

    In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla.
    Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei.
    Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!».
    E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!».
    Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre.
    Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo».
    La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione.

    Luca 7,11-17

  23.  

    Ecco che veniva portato al sepolcro un morto (19 settembre 2023)

    Sbattere contro i muri

    Quando camminiamo per la strada, quando siamo intenti a fare le nostre case ci può capitare di imbatterci in una situazione diversa da quella che ci aspettavamo, una circostanza che ci proietta in un altro mondo, vuoi che sia la sofferenza di una persona ammalata, la povertà di una famiglia, l'abbandono o il maltrattamento di un bambino. Siamo ignari o quantomeno non pensiamo ai problemi degli altri, siamo presi dalla nostra quotidianità e quasi a testa bassa percorriamo i sentieri della nostra vita, ma quando veniamo coinvolti nostro malgrado nella sofferenza altrui come possiamo restarne al di fuori? Come è possibile andare avanti e non riflettere, non lasciarsi coinvolgere, non provare una fitta al cuore per quella persona, empatia con la sua sofferenza? Ci sono tantissimi bambini maltrattati anche nelle nostre belle città, spesso emarginati vivono la loro sofferenza nel silenzio, nel nascondimento dove il nostro ben pensare spesso li relega, ma ognuno di noi, prima o poi si trova a doverci fare i conti, prima o poi viene a conoscenza di storie di abbandono, malnutrizione, violenza su un bambino. Prima o poi deve farci i conti, prima o poi deve mettere a nudo la propria coscienza e prendere una decisione: passare oltre e far finta che siano solo ombre che così come sono apparse nel giro di un istante svaniranno, oppure fermarsi a riflettere, accudire, accogliere. L'affidamento nasce in risposta a questo desiderio di non andare oltre dinanzi al problema di tanti bambini vittime delle loro famiglie e della nostra società.
    Si può essere presi da mille impegni, non accorgersi della realtà che ci circonda, ma non si può e non si deve essere sordi quando sbattiamo il viso contro certi muri.
    Possiamo essere divisi in mille sfumature, ma dobbiamo essere uniti nel mostrare al nostro prossimo cosa significhi affido, cosa voglia dire per un bambino vivere in una situazione di estremo disagio. Non obbligare gli altri verso l'accoglienza, certamente no, ma sottolinearne l'importanza, al di là dei pensieri, delle gioie e dei dolori che ogni scelta cela.
    Il Signore se ne andava per i fatti suoi quando si imbatté nella disperazione di una madre che aveva perso il suo unico figlio. Non proseguì il suo cammino, si fermò a consolare quella mamma, ad asciugare le sue lacrime, a cambiare una situazione affinché il dolore si trasformasse in gioia con la resurrezione.
    Chi pratica l'affido in un certo senso è chiamato anche a questo, ad asciugare le lacrime che escono dal cuore di tanti bambini, ad accoglierli e dar loro una nuova vita, fargli fare un percorso di resurrezione da una situazione negativa ad una positiva.

    #bambini #amicidellazizzi #muro #affido
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    Tanti bimbi aspettano il vostro aiuto, non fateli aspettare troppo

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  24.  

    Addì 20 settembre 2023

    In quel tempo, il Signore disse: «A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili?
    Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!
    E' venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio.
    E' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori.
    Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli».

    Luca 7,31-35

  25.  

    Alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere (20 settembre 2023)

    Troverai sempre qualcuno che ti critica

    Le persone spesso devono trovare il male in chi prova a fare del bene. Magari forse per invidia o non so.
    Nel corso degli anni siamo stati spesso criticati e le critiche ci hanno fatto crescere, migliorare... e quanta strada ancora dobbiamo fare.
    Ma a volte ci sono critiche gratuite, che capisci essere fatte per il solo gusto di fare del male.
    Qualunque cosa tu faccia trovi sempre chi sia disposto a puntarti il dito contro. Se stai a sentire la gente, alla fine non farai mai nulla.
    A tal proposito la mia mamma mi raccontava sempre una storiella.
    C'erano un vecchio ed un bambino che andavano a vedere il proprio asino al mercato.
    Camminavano lungo la strada portando alla corda l'animale e camminando a piedi accanto a lui. Passano davanti ad un gruppo di persone e questi mormorano "che stupidi hanno un asino e non vi montano sopra".Così i due montarono sul dorso dell'asino.
    Fanno un po' di strada e incontrano secondo gruppo di persone che mormorano "che carogne, povera bestia, in due su di esso!"
    Così il vecchio scende e rimane sulla groppa il bambino.
    Terzo capannello di gente: guarda quel giovinastro, lui in sella ed il povero vecchio a mangiare polvere e sudare.
    Così il ragazzo scende e monta l'anziano.
    Quarto gruppo di uomini: "che gente si deve vedere! Guarda quell'uomo che fa andare a piedi un povero ragazzo! Che egoista"
    Qualunque cosa si faccia troverai sempre qualcuno che ti critica per quello che fai.
    Da sempre ho imparato ad ascoltare tutti, elaborare quello che mi viene detto, cercare di distinguere tra le varie critiche... e poi fare come ritengo più giusto e andare diritto per la mia strada.

    #bambini #amicidellazizzi #criticare #asino
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    Io ho seguito la mia strada nell'aiuto ai bambini, venite a vedere se fosse anche la vostra

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  26.  

    Addì 21 settembre 2023

    In quel tempo, Gesù passando, vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
    Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.
    Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
    Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
    Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

    Matteo 9,9-13

  27.  

    Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati (21 settembre 2023)

    Laurea in Uomo o Donna

    Per chi avesse preso una laurea in medicina, sarebbe un delitto non curare una persona malata. Così chi è avvocato non può rifiutarsi di difendere una persona colpevole cercando di trovare con il giudice una pena che possa aiutarlo a redimersi, il commercialista non può rifiutarsi di dialogare con l'ufficio delle imposte per perorare la situazione di un suo cliente. Allo stesso modo ognuno di noi che ha una laurea in essere uomo o donna, non può, non deve rifiutarsi di aiutare chi ha bisogno, chi versa in situazioni peggiori delle proprie. Il mondo è pieno di persone malate, non tanto nel fisico, quanto nello spirito e tutti hanno bisogno di una buona parola, di un consiglio, di accoglienza e ciascuno di noi è chiamato a questi servizi, sarebbe un delitto esimerci

    #bambini #amicidellazizzi #laurea
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    Affido a Distanza. Aiutateci ad accogliere tanti Bambini per far loro capire quanto valgono

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  28.  

    Addì 22 settembre 2023

    In quel tempo, Gesù se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio.
    C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni,
    Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.

    Luca 8,1-3

  29.  

    Predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio (22 settembre 2023)

    Cuochi e chef

    Lo chef deve assumere un cuoco. Fa una selezione e dai colloqui ne sceglie due. Li mette alla prova andandosene e lascia detto loro di voler rimanere stupito al suo rientro. Uno di essi trova ricette particolari, pensa agli abbinamenti, prepara gli ingredienti necessari, si ingegna per capire come muoversi e, al ritorno del "capo", prospetta una serie di menù indicando il modo per realizzarli. Insomma, ha i motori caldi, la vettura lucidata al massimo, il pieno di benzina ed attende solo uno "start and go" per partire ed iniziare la gara al meglio delle sue possibilità.
    L'altro cuoco invece pensa a cosa sia possibile fare, ma lì si ferma, titubante, impaurito dalle proprie idee, timoroso di cosa possa pensare lo chef e, cosa ancor più grave, non prepara gli ingredienti necessari per partire. Così al ritorno del "capo" tutto è ancora fermo e la vettura ha bisogno di essere revisionata, riempita di carburante, messa in posizione.
    E' ovvio a tutti quale sarà il cuoco che lo chef sceglierà per la sua cucina.
    Così è nella vita. Noi possiamo dare mille insegnamenti ai nostri figli, ma saranno loro a doverli utilizzare per partire e fare una buona gara.
    Così è anche per noi. Dio (o la vita se preferite) ci da fiducia, vuole che noi ci adoperiamo per far conoscere al mondo ciò che sappiamo fare, vuole che educhiamo gli altri all'accoglienza, all'altruismo, all'amore verso il prossimo, al perdono. Ma vuole anche vederci operativi. Troppo facile parlare di accoglienza e non aprire le porte di casa, parlare di generosità e spendere tutto ciò che abbiamo per i propri capricci, parlare di perdono e poi tenere rancore con il vicino di casa.
    Per diventare cuochi occorre rischiare, pur stando nelle regole, e solo così riusciremo ad avere una vita in grado di darci soddisfazioni

    #bambini #amicidellazizzi #chef #cuoco #ricetta
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    Preparate i vostri ingredienti e utilizzateli per allestire un buon pranzo mettendo a tavola chi è affamato di amore

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  30.  

    Addì 23 settembre 2023

    In quel tempo, poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono.
    Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità.
    Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono.
    Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per intendere, intenda!».
    I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola.
    Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole, perchè vedendo non vedano e udendo non intendano.
    Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio.
    I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati.
    Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno.
    Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione.
    Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza».

    Luca 8,4-15

  31.  

    Il seminatore uscì a seminare la sua semente (23 settembre 2023)

    Quale seme sei?

    Quanti bambini abbiamo visto diventare adulti.
    Abbiamo avuto la possibilità di donare loro i principi ed i valori acquisiti nel tempo, star loro vicino nei momenti difficili accompagnandoli dall'infanzia alla maggiore età, ed anche oltre.
    A tutti abbiamo dato noi stessi, ma non tutti hanno seguito buone strade.
    Anche nella vostra esperienza di genitori, nonni, insegnanti, allenatori, educatori avrete avuto ragazzi, figli, nipoti ai quali avrete cercato di insegnare il bene, ma sono finiti su brutte strade. Talvolta un figlio cresce bene ed un altro no, nonostante la famiglia, le esperienze, l'educazione impartita siano le stesse.
    È giusto, utile e doveroso fare autocritica per capire dove si sia sbagliato, ma non sempre siamo noi adulti a sbagliare.
    Ognuno, anche i ragazzi in crescita, hanno la possibilità di scegliere se fare bene o male.
    Ogni bimbo è come un seme.
    Se cade sulla strada subito germoglia, ma poi secca. È come chi ascolta la buona parola lì per lì per opportunismo, ma appena arriva un altro lo seguono al pari di una bandiera al vento.
    Se cade sulla pietra è simile a chi ascolta ed accoglie con gioia gli insegnamenti, ma sono senza radici e non hanno la capacità di essere coerenti, ed anche quella parola buona cade nel dimenticatoio nel momento in cui sono tentati di non seguirla.
    Se il seme cade tra le spine rappresenta coloro che ascoltano con attenzione, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione.
    Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore sincero, la custodiscono e producono frutto con la loro costanza.
    Vale solo per i bimbi e ragazzi, o vale anche per noi?
    Quanti sanno cosa sia giusto, e fanno il contrario per mancanza di costanza o per opportunismo?

    #bambini #amicidellazizzi #seme
    ----------------------
    Non scoraggiatevi se il seme non produce frutto, e continuate a seminare insegnando ai vostri ragazzi i buoni valori con costanza e perseveranza

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  32.  

    Addì 24 settembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna.
    Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.
    Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono.
    Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto.
    Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi?
    Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.
    Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi.
    Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.
    Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno.
    Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo.
    Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro?
    Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te.
    Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?
    Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».

    Matteo 20,1-16a

  33.  

    Non posso fare delle mie cose quello che voglio? (24 settembre 2023)

    Guarda quello!!!

    Bisticci tra i Bimbi ci sono ogni minuto, e servono a noi grandi per insegnar loro il comportamento, i valori, i principi.
    Ma le loro piccole liti servono anche a noi grandi perché rappresentano le nostre vite di adulti.

    Avete mai sentito i Bambini, specie tra fratelli, brontolare perché uno ha ricevuto quanto l'altro ma senza meritarselo?

    La nostra vita procede tra alti e bassi
    Una vita come quella della maggior parte delle persone: gioie e dolori, successi e sconfitte che più o meno si equiparano.
    Facciamo il nostro, siamo anche brave persone, non neghiamo l'aiuto al prossimo.
    Chiediamo a Dio che esaudisca qualche nostro sogno un po' fuori dalle righe, ma ci accontentiamo di quello che abbiamo tracciando, tutto sommato, un bilancio positivo della nostra esistenza

    Ma ci va la mosca al naso quando vediamo qualcuno che nella vita non ha fatto grandi cose ricevere quanto noi

    Ma come?
    Io ho sgobbato per mantenere la famiglia
    Io ho fatto mille sacrifici per comprarmi una casetta
    Io ho aiutato mille persone "amores dei"
    Io sono sempre stato fedele e ligio ai valori morali del Vangelo
    Io sono andato in chiesa ogni domenica
    Io ho allevato i miei figli con valori cristiani

    ed ho le stesse cose di lui che

    Non ha fatto sacrifici per sostenere la famiglia perché agiato di suo
    Ha dalla nascita una casa di proprietà
    Non ha mai fatto nulla per gli altri
    Mai è andato in chiesa, né aperto il Vangelo
    Non ha valori cristiani

    Una riflessione: quello che avete fatto è giusto?
    Si
    Perfetto, ed allora bravi, Dio ne terrà conto
    Ma perché essere invidiosi se Lui da ad altri le stesse cose che ha dato a voi?
    Chi siamo noi per giudicare il suo operato?
    Saprà lui il perché dona a costui ciò che dona a noi
    Non può farlo?

    #bambini #amicidellazizzi #moscaalanaso #giudicare
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    Mosca al naso

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  34.  

    Addì 25 settembre 2023

    In quel tempo, Gesù disse alla folla: « Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce.
    Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce.
    Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere ».

    Luca 8,16-18

  35.  

    Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso (25 settembre 2023)

    Vacanze a Lipari terminate

    Mai come quest'anno abbiamo postato le attività svolte con i Bambini nel nostro consueto periodo a Lipari.
    Ero un po' restio a farlo, ma nel Vangelo c'è scritto "Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso"... e così ho eseguito gli ordini del mio Principale.

    La lampada dell'Associazione e dell'accoglienza ai ragazzi, con la vacanza a Lipari nello specifico, è accesa ed è giusto che venga mostrata la luce ed il calore che essa emana.

    Ringrazio tutti coloro, che in vario modo e a vario titolo contribuiscono ad alimentare questa fiamma.

    E' vero che 37 anni fa siamo stati noi ad accenderla, ma è anche vero che l'accoglienza di 58 Bimbi in affido e oltre mille in diurno non sarebbe stata possibile se non ci fosse stato l'aiuto ed il contributo di tantissime persone.

    Aiutateci
    ad alimentare questa fiamma con il Volontariato, con il Cinque per mille, con Donazioni e Lasciti, e sopratutto con la vostra Preghiera.

    Grazie a nome dei Bimbi la cui strada oggi è meno buia per merito vostro

    #bambini #amicidellazizzi #preghiera #scuola #Lipari
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    Illuminiamo il mondo con il nostro esempio

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  36.  

    Addì 26 settembre 2023

    In quel tempo, andarono a trovare Gesù la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
    Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti».
    Ma egli rispose: « Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica ».

    Luca 8,19-21

  37.  

    Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica (26 settembre 2023)

    Amerigo Zizzucci

    Mia, JJ, Simone, Eleni, Anita, Mirko, Clara, Giulia, Federica, Jasmine, Musty, Mattia, e tanti, tanti altri sono la mia famiglia.

    Un vascello solca il mare della vita verso l'isola che c'è.

    E' un vascello pieno di Bimbi, è l'Amerigo Zizzucci, dove anche gli adulti che con loro vogliono navigare devono essere un po' Bambini.

    Ecco la mia famiglia: tutti coloro che su questo veliero vogliono mettersi in mare con noi.

    Tocchiamo porti dove si possa salire
    Affrontiamo tempeste e tornadi
    Peschiamo allegramente nei giorni di calma
    Cuciniamo tutti insieme
    Studiamo affrontando le difficoltà della mancanza di basi
    Difendiamo i più piccoli dai pirati che vogliono depredarci
    Facciamo fronte comune contro chi vorrebbe mandare a fondo la nostra bellissima imbarcazione

    Salite a bordo anche voi, non vi prometto una vita facile, vi prometto una vita proficua

    #bambini #amicidellazizzi #vespucci #mare #vela
    ----------------------
    Tutti a bordo con Peter Pan

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  38.  

    Addì 27 settembre 2023

    In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di curare le malattie.
    E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
    Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno.
    In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino.
    Quanto a coloro che non vi accolgono, nell'uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi».
    Allora essi partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni.

    Luca 9,1-6

  39.  

    In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino (27 settembre 2023)

    E se?

    Paura dell'affidamento familiare?
    Paura di prendere un bambino nella propria casa?
    Paura di cosa?
    Le domande frequenti che mi venogno rivolte quando parlo di affido sono:
    - E se poi me lo levano?
    - E se i genitori mi infastidiscono?
    - E se i servizi non ci aiutano?
    - E se?

    Ma vi chiedo: quando mettete al mondo un figlio, vi fate tanti dubbi?
    Eppure potreste:
    - E se poi va su una brutta strada?
    - E se poi non trova lavoro?
    - E se poi lo rapiscono?
    - E se poi si ammala?
    - E se poi mi ritrovo solo a doverlo gestire?
    - E se poi nell'adolescenza sbatte la porta e se ne va?
    - E se poi si droga?
    - E se poi?

    Basta una lettera, una piccola "i" messa al posto della "e"
    Basta cancellare le rotondità di una vita grassa e agiata rappresentate dalla "e" e mettere la schiena diritta come fa la "i" e tutto cambia, ed un "E se" si trasformerà in un "E si".

    Ogni percorso non è per sempre, ogni strada prima o pi si divide da quella di un altro perché ognuno ha il suo cammino, le sue prove, i suoi traguardi da raggiungere. Possiamo fare un pezzo di strada in compagnia di altri, ma un figlio prima o poi esce di casa, una moglie o un marito ci lasciano per scelta o per morte, ed un bambino in affidamento si spera possa tornare alla propria famiglia.
    Il problema non è dato dalla lunghezza di un rapporto, ma dalla qualità di esso.
    Chiunque abbia preso un bambino in affido può testimoniare quanto questo rapporto sia meraviglioso, diverso da qualunque altro, unico proprio perché aleatorio e transitorio.
    Quando sappiamo, o crediamo, che una relazione non finisca o non possa finire ci culliamo sugli allori e spesso non riusciamo a tenere vivo l'interesse, il desiderio di stare insieme.
    Nell'affido, proprio perché sai che quel giorno, quel mese, quel Natale potrebbe essere l'ultimo lo vivi nel modo più intenso possibile. Ed è bellissimo.
    Vivere la vita è un po' come andare su una tavola da surf: puoi stenderti sulla pancia ed uscire solo quando il mare è calmo, oppure scegliere di buttarti quando ci sono delle grosse onde.
    Ma la differenza sostanziale è che nello sport puoi smettere quando vuoi e decidere quando uscire o entrare nell'acqua, mentre nella vita una volta che ti sei buttato non puoi tornare a riva, infatti i problemi, le onde, arrivano anche quando tu sei disteso a pancia in giù.
    Ed allora viviamola questa vita, accogliamo un bambino e godiamoci il vento nei capelli, il salmastro nel viso piroettando sulle onde sempre più grosse perché questa è la vita.

    #bambini #amicidellazizzi #affido #paura #surf
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    E se ... cominciaste con un affido a distanza?

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  40.  

    Addì 28 settembre 2023

    In quel tempo, il tetrarca Erode sentì parlare di tutto ciò che accadeva e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti», altri: «E' apparso Elia», e altri ancora: «E' risorto uno degli antichi profeti».
    Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.

    Luca 9,7-9

  41.  

    E cercava di vederlo (28 settembre 2023)

    Cosa muove il mondo?

    Qualcuno dice che il mondo si muove grazie ai soldi
    Altri dicono che è il potere
    Altri ancora ritengono sia la violenza

    In realtà è la curiosità

    Un Bambino non ha soldi, non ha potere e non sa cosa sia la violenza, eppure grazie alla sua innata curiosità impara ed elabora, maturando e crescendo.

    Le persone che pur non ritenendo giusta una cosa la esaminano e la valutano con obbiettività sono da ammirare, sono costoro a muovere il mondo.

    Pensateci: chi riteneva che la terra non fosse piatta era deriso, ma la curiosità di uno, il suo studiare, l'andare contro tutto e tutti ha portato il mondo intero ad avere una percezione diversa dalla realtà con conseguenze incredibili che hanno fatto progredire tantissimo la civiltà.

    Rispetto chi sia ateo
    , ha la sua opinione, ma la domanda è: si è atei per scelta, per moda, per cultura familiare, oppure si è atei perché si sono valutate approfonditamente tutte le ipotesi arrivando alla conclusione che Dio non esista?

    C'è un libro bellissimo di un giornalista ateo convinto, il quale nelle sue interviste ha incontrato moltissimi credenti ed ha cominciato ad interrogarsi sull'esistenza di Dio partendo dal criticare tutto ciò che era criticabile, partendo dall'ipotesi per lui più probabile di non esistenza di Dio.
    Vittorio Messori, Ipotesi su Gesù, leggetelo se siete curiosi, leggetelo se siete intelligenti, leggetelo se volete provare a capire come si possa arrivare a credere, leggetelo anche se già credete, vi farà vedere vari aspetti che probabilmente non avete mai valutato.
    Lo lessi che avevo 17 anni e l'ho letto più volte nel corso della mia vita, trovando in esso sempre nuovi e stimolanti spunti di riflessione,

    #bambini #amicidellazizzi #ipotesi #Gesù #Messori
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    Ipotesi su Gesù

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  42.  

    Addì 29 settembre 2023

    In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità».
    Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico».
    Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!».
    Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!».
    Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».

    Giovanni 1,47-51

  43.  

    Vedrai cose maggiori di queste! (29 settembre 2023)

    Al meglio non c'è mai fine

    Siamo così tempestati dalle brutte notizie che ci capita spesso di commentare "Al peggio non c'è mai fine"
    Il giorno che morì la mia mamma una mia amica, anche lei con la mamma in fin di vita, mi diceva "Non c'è nulla di peggio della morte della mamma".
    Pur nel dolore le risposi che non era vero, che c'era chi stava peggio di noi, basta aprire il giornale. Lo feci e c'era questa notizia: ragazza di 17 anni ha chiesto passaggio, è stata caricata in auto, stuprata ed il suo corpo dato alle fiamme ... e non è morta.
    Immagina, dissi alla mia amica, la sofferenza di questa ragazza per tutta la vita e dei suoi familiari

    Quando mi prospettano il caso di un Bambino e mi raccontano la sua storia, rabbrividisco, ed ogni volta ci sono risvolti peggiori della storia precedente

    MA ... nella vita c'è sempre un "ma", o meglio "nella vita c'è sempre una speranza"

    Quanti Bambini abbiamo accolto, a quanti abbiamo dato quell'amore che non hanno mai conosciuto, quanti hanno fatto pasti completi, si sono lavati, si sono vestiti con abiti profumati. Sopratutto quanti hanno imparato, quanti hanno avuto un'opportunità di prendere un destino diverso, quanti hanno sorriso, gioito, si sono fidati ed hanno amato?

    E' vero, purtroppo, che al peggio non c'è mai fine, ma il bicchiere possiamo anche vederlo "mezzo pieno" perché in realtà anche al meglio non c'è, per fortuna, mai fine

    #bambini #amicidellazizzi #meglio #peggio
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    Ottimismo: abbiamo fatto, facciamo e faremo del nostro meglio

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  44.  

    Addì 30 settembre 2023

    In quel tempo, mentre tutti erano pieni di meraviglia per tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini».
    Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento.

    Luca 9,43b-45

  45.  

    Non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento (30 settembre 2023)

    Facce sbogottite

    Dai Bambini grandi insegnamenti, sempre.

    Spesso dico ai Bimbi cose senza senso, un po' fuori dal mondo, e mentre i più grandicelli capiscono che è una burla, la più piccolina mi guarda perplessa e si gira verso Roberta per chiederle "Mamma, ma è vero quello che dice Babbo?"

    Quando i Bambini non capiscono una cosa detta dagli adulti hanno due strade
    1) Rassegnarsi e fidarsi dell'adulto
    2) Domandare il perchè delle cose

    Spesso domandano, ma le risposte sono molte volte incomprensibili, tali da farli tornare al punto uno, e si rassegnano fidandosi.
    Talvolta capita che hanno paura a domandare, perché intuiscono che la risposta possa non piacere loro o, più che altro, non voglono fare la figura di coloro che non capiscono.

    Quando hanno paura di domandare, capita che talvolta si facciano aiutare da un altro adulto per capire

    L'insegnamento?

    Ovvio: Cercare sempre di capire, ma quando non si riesce bisogna imparare a fidarsi di coloro che non ci tradiscono.
    Per i Bambini è facile mettere in atto questa cosa perché hanno una fiducia smisurata nei genitori, nei nonni, nelle maestre, ma per un adulto fidarsi di qualcuno è sempre più difficile.

    L'unico di cui tutti possiamo fidarci è Dio.

    E' a lui che dobbiamo porre domande senza timore, magari facendoci aiutare da chi lo conosce più di noi, ed accogliendo con fiducia la nostra incapacità di capire

    #bambini #amicidellazizzi #paura #domande #Dio #fiducia
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    Mamma, ma è vero quello che dice Babbo?

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  46.  

    Addì 1 ottobre 2023

    In quel tempo, disse Gesù ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna.
    Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò.
    Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò.
    Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L'ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
    E' venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli».

    Matteo 21,28-32

  47.  

    Pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli (1 ottobre 2023)

    Sotto gli occhi di tutti

    Sono nato in una famiglia benestante
    Ho avuto due genitori amorevoli ed una famiglia piena di persone che mi hanno voluto bene
    Ho avuto tanti giochi, la bici, il motorino, la barchina a remi e poi a motore
    Ho avuto la possibilità di studiare, sono stato incentivato a non mollare, supportato e perdonato
    Ho visto un bel mondo.

    A 21 anni la mia mamma è morta e quel mondo è crollato attorno a me, come un terremoto che distrugge tutto ciò che hai attorno o, per dirla meglio, come se tu ti trovassi in teatro contornato da mille scenografie meravigliose, ma ad un certo punto queste si eclissassero per lasciarti lì, da solo, in piedi, dinanzi al mondo che ti osserva.

    Ero spaventato, indebolito, inconsapevole sul cosa fare.

    Dopo un primo sbigottimento ho cominciato a guardarmi intorno, a cercare di capire quel mondo così diverso dal precedente, un mondo fatto di sofferenze, di Bambini maltrattati ed abusati dai loro stessi genitori, povertà infinita che portava i Bimbi a raccogliere le briciole cadute sui tappetini della macchina, a catturare i piccioni in piazza grande e cucinarli nel sottoscala con un accendino per poi mangiarseli quasi crudi per la paura che i fratelli più grandi gli togliessero l'ambita preda.

    Ne ho viste tante, di ogni ordine e tipo.

    Non si può restare insensibili dopo aver visto queste cose, non si può rimanere gli stessi.

    Quanti di voi, pur avendo visto, non hanno creduto, non sono cambiati?

    Credo che il buon Dio lasci che ci sia la sofferenza nel mondo affinché i più fortunati possano avere la possibilità di redimersi, di cambiare strada, di raccogliere la sfida.

    A volte sento dire che Dio è cattivo perché non ferma la povertà, la carestia, le guerre, ma forse Dio ha un suo progetto e chi soffre ha già un posto in Paradiso, ma quelle persone che oggi noi vediamo star male sono lì per noi, sono una prova di esame. Diciamo che Dio non ferma queste cose, ma non sento mai dire che siamo noi a poterle fermare.

    Noi possiamo!

    Noi possiamo accogliere un Bambino
    Noi possiamo andare a fare volontariato presso chi si occupa di malati, poveri, Bambini, anziani
    Noi possiamo dire no al governo che fabbrica sempre più armi
    Noi possiamo evitare tanti sprechi per destinare risorse verso chi soffre
    Noi possiamo fare la differenza

    "Pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli"
    diceva Gesù duemila anni fa, ed ancor oggi l'umanità più fortunata distoglie lo sguardo dai sofferenti facendo finta che non esistano.
    Non potrete avere l'alibi di dire "Non sapevo"

    #bambini #amicidellazizzi #benessere #affido
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    Noi possiamo

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  48.  

    Addì 2 ottobre 2023

    In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?».
    Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
    Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.
    E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
    Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».

    Matteo 18,1-5.10

  49.  

    E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me (2 ottobre 2023)

    Come evitare che i ragazzi diventino violenti

    Accogliere un bambino non è semplicemente fare del bene ad una creatura, cosa non da poco, ma anche credere in un futuro migliore.

    Sempre più spesso si vedono in televisione bande di ragazzi che stuprano picchiano uccidono, sono ragazzi senza principi perché nessuno ha mai insegnato loro i veri valori della vita.

    Noi che siamo pronti a criticarli dovremmo capire che molti bambini che nascono in situazioni familiari e sociali difficili non conoscono alternative alla violenza e al prendere, anche con la forza, ciò di cui i loro istinti primordiali sentono la necessità.

    Accogliere un bambino significa quindi accogliere l'intera umanità per dare il nostro contributo a salvare il mondo.

    Ognuno ha la sua coscienza, ma ciascuno di voi si interroghi se qualcuno di quei bambini, diventati i ragazzi violenti, non potesse essere salvato semplicemente donandogli un po' di amore.

    #bambini #amicidellazizzi #violenza
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    Accoglienza per un mondo migliore

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  50.  

    Addì 3 ottobre 2023

    Mentre stavano compiendosi i giorni in cui Gesù sarebbe stato tolto dal mondo, egli si diresse decisamente verso Gerusalemme e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui.
    Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme.
    Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
    Ma Gesù si voltò e li rimproverò.
    E si avviarono verso un altro villaggio.

    Luca 9,51-56