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  1.  

    Addì 1 gennaio 2023

    In quel tempo, i pastori andarono senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia.
    E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
    Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano.
    Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
    I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
    Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre.

    Luca 2,16-21

  2.  

    Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore (1 gennaio 2023)

    I pensieri delle Mamme

    Michela voleva abortire perché nemmeno sapeva chi fosse il padre tra i tanti suoi clienti
    Olimpia la convinse a non farlo

    Sandra non voleva il suo Bambino perché piangeva troppo e la infastidiva
    Lo ha dato volontariamente in affido

    Francesca picchiava il suo bimbo a sangue
    Le hanno tolto il Bambino

    Katia lasciava che il padre abusasse della sua Bambina
    La Bimba è stata accolta da un'altra famiglia

    Potrei continuare all'infinito

    Mi domando cosa passi nel cervello di certe mamme
    Mi domando dove si sia nascosta dentro di loro l'indole di protezione e cura materna
    Mi domando come una mamma possa arrivare a tanto

    Eppure accade

    Oggi è la giornata delle mamme, del loro amore della cura ed attenzione che hanno verso i propri piccoli, ma anche delle pene che portano nel cuore, nelle preoccupazioni per come diventeranno i figli.
    La cura di una mamma non è solo nei primi anni di vita, è per sempre, anche quando vecchiarelle, con i figli ormai sposati e con figli grandi, continuano a pensare a quel cucciolo d'uomo nato dalla loro anima, cresciuto, forgiatosi attraverso le intemperie, uomo o donna capace di amare.

    Per ogni mamma, anche il più disgraziato dei figli, resta il suo Bambino
    Prego per quelle mamme che fanno del male ai propri figli anziché proteggerli, che il Signore abbia pietà di loro e possa far loro capire attraverso tutti noi quanto male fanno a quei cuccioli indifesi, rendendoli fragili o cattivi.

    Noi esistiamo per curare le ferite inferte a questi Bambini, speriamo che altri possano impedire a queste donne di essere cattive madri
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    Mamme piene di amore

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  3.  

    Addì 2 gennaio 2023

    Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Chi sei tu?».
    Egli confessò e non negò, e confessò: «Io non sono il Cristo».
    Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No».
    Gli dissero dunque: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
    Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia».
    Essi erano stati mandati da parte dei farisei.
    Lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?».
    Giovanni rispose loro: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo».
    Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

    Giovanni 1,19-28

  4.  

    Io sono voce di uno che grida nel deserto (2 gennaio 2023)

    Gridare nel deserto

    Allo stadio.
    Partita in casa della Juve.
    Juventus - Roma.
    Un attaccante della Roma ha la palla incollata sul piede.
    E' solo e corre deciso verso la porta avversaria.
    Lo stadio è ammutolito: tutti trattengono il fiato per la paura di subire un gol.
    Dal reparto della tifoseria Juventina si leva un grido: FORZA ROMA

    Cosa immaginate possa accadere?

    A volte mi sento quel tifoso.
    Inneggio all'affido quando in tanti lo criticano e lo disdegnano.
    Incito i servizi sociali ad accudire e proteggere i Bambini quando la politica dei comuni è quella di chiudere le Case Famiglia o impedirne l'apertura per non dover spendere denaro per l'affido.

    "Voce di uno che grida nel deserto"

    In molti mi guardano male, in molti vorrebbero eliminarmi, ma io grido a voce alta ciò in cui credo profondamente: accoglienza di Bambini, accudimento, affido.

    Io sono nessuno, sono solo uno che grida nel deserto.
    E continuerò a farlo finché Erode non mi decapiterà.
    Ma se il mio grido durante tutta la mia vita riuscisse a salvare almeno un Bambino, la mia vita non sarebbe stata inutile.
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    Contro tutto e contro tutti se si crede in ciò che si fa

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  5.  

    Addì 3 gennaio 2023

    In quel tempo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!
    Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me.
    Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele».
    Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui.
    Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo.
    E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio»

    Giovanni 1,29-34

  6.  

    Io non lo conoscevo (3 gennaio 2023)

    Una telefonata dall'Omino del piano di sopra

    Quando Giovanni vede arrivare Gesù spiega ai suoi discepoli chi fosse, ma dice una cosa strana "Io non lo conoscevo"
    E' mai possibile? Gesù era suo cugino, aveva all'incirca trent'anni e Giovanni pochi mesi di più.
    La mamma di Gesù era talmente legata alla madre di Giovanni da andare da lei nonostante fosse in dolce attesa.
    E' impossibile pertanto pensare che Giovanni e Gesù, in trent'anni di vita, non si siano mai incontrati, anzi sono certo dell'esatto contrario, ovvero che siano cresciuti insieme, come fratelli.

    "Io non lo conoscevo" non si riferisce alla conoscenza fisica della persona.

    Domandina.
    Pensate veramente di conoscere fino in fondo le persone che vi sono vicine? Anche quelle più care con le quali condividete la vita da decine di anni?
    Ci sono degli aspetti di noi che nessuno conosce fin tanto che non siamo noi a manifestarli.
    Accade sicuramente nel male, come il dolce maritino, pieno di coccole e regalini che un giorno alza le mani contro la propria donna facendo uscire la parte bestiale rimasta sopita per tantissimi anni.
    Di solito se una persona ha un pregio tende a tirarlo fuori, mentre se ha un difetto cerca di nasconderlo, ma anche le cose belle possono essere nascoste.

    Ed allora altra domandina.
    Pensate veramente di conoscere fino in fondo voi stessi?
    Vi è mai capitato di stupirvi dinanzi ad un vostro stesso comportamento?
    Esempio tra i più classici è quello dell'eroe.
    Quell'ometto pauroso anche della propria ombra, che non esita a buttarsi nelle acque limacciose di un fiume per soccorrere un Bambino che sta annegando.
    Oppure quel tizio che alla vista del sangue sviene, ma che non esita un solo istante per donare un rene ad un Bambino che ha poche ore di vita.

    Esempi ai limiti, ai quali comunque ognuno di noi potrebbe essere chiamato a rispondere.
    Nella quotidianità ci sono persone che non sanno di avere una certa propensione, fin tanto che non scocca una scintilla, un po' come le cellule dormienti degli ormai famosi e tragici terroristi.
    Quante vocazioni verso Dio o verso il prossimo, che per me sono la stessa cosa, venute fuori in un istante quando ormai la propria vita sembrava essere ben delineata.
    Ricordo che Don Mario ci parlava spesso della sua fidanzata, delle partecipazioni già pubblicate, la chiesa prenotata, i doni già arrivati, eppure era lì, dinanzi a noi, con l'abito talare, felice non tanto di una scelta, quanto di una chiamata, della scoperta della sua propria identità, del motivo per cui era nato.

    Spesso nella vita non capiamo perché le cose vadano in un certo modo, ma è inutile ribellarsi, provare a nuotare controcorrente perché quando arriva una telefonata all'anima dall'Omino del piano di sopra è inutile opporsi, e sarà gioia grande passare attraverso una tribolazione per giungere, finalmente, alla propria vera identità, al verso scopo della nostra vita
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    Dio. Telefono. Anima

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  7.  

    Addì 4 gennaio 2023

    In quel tempo, Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!».
    E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
    Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?».
    Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
    Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro.
    Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)»
    e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)»

    Giovanni 1,35-42

  8.  

    Ecco l'agnello di Dio (4 gennaio 2023)

    Ti ricordi?

    Mamma, ti ricordi quando all'asilo picchiai un altro Bimbo e mi portasti sul mare ragionando con me per tre ore per farmi capire il mio errore?
    Mamma, ti ricordi quando uscii dal negozio del falegname con un pezzetto di legno e non ripartimmo fin tanto che non mi convincesti ad andare a chiedere se potevo prenderlo?
    Mamma, ti ricordi quando mi vergognavo di telefonare alle ragazze e le invitavi tu alle feste fino a quando non mi dicesti di farlo da solo se le avessi volute a casa nostra?
    Mamma, ti ricordi quando mi spiegavi l'importanza della scuola e dell'impegno costante?
    Mamma, ti ricordi quando mi dicesti quella cosa che solo tu ed io sappiamo?

    Tutto questo è Amore

    Oggi sono 37 anni che sei tornata in Paradiso, Angelo tra gli angeli
    Oggi sono 37 anni che per la seconda volta mi hai donato la vita
    Oggi sono 37 anni che mi stai vicino da "diversamente mamma"
    Oggi sono 37 anni che cammino da solo spinto dalla tua forza e dalla tua determinazione

    Grazie di essere la mia mamma
    Grazie per non avermi mai lasciato, nemmeno quando sorella morte è venuta a farti visita
    Grazie per il grande Amore che mi hai donato con parole, pensieri, gesti, lettere
    Grazie per quello che sei perché sono quello che sei
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    Grazie Mamma, ti voglio bene

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  9.  

    Addì 5 gennaio 2023

    In quel tempo, Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi».
    Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
    Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret».
    Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
    Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità».
    Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico».
    Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!».
    Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!».
    Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo»

    Giovanni 1,43-51

  10.  

    Vieni e vedi (5 gennaio 2023)

    Un mondo pieno di idioti patentati

    E' facile criticare gli sportivi stando in poltrona a guardare le gare in tv
    E' facile criticare un professore quando non si ha a che fare con una classe di adolescenti
    E' facile criticare i volontari di un'associazione non muovendo un dito per gli altri

    E' facile criticare gli altri senza conoscerli, per sentito dire, per ipotesi generalizzate

    Un giorno, durante una colletta alimentare, uno mi disse "Per carità gli Amici della Zizzi!!! Vade retro!"

    Gli chiesi spiegazioni e dopo una reticenza iniziale disse "Lo so come agite, ho sentito un servizio su Rai Tre"
    Domandai "Parlavano di noi su Rai Tre, degli Amici della Zizzi?"
    "No, ma parlavano di cosa succede nelle case famiglia, quindi anche voi che avete una casa famiglia siete sullo stesso piano, fate gli stessi abusi"
    Lo ringraziai perché non parlava di noi ed il suo fare di tutta un'erba un fascio è, purtroppo, comune a tantissime persone, a coloro che criticano senza sapere di cosa parlano, solo per sentito dire, senza venire a vedere il lavoro di chi ogni giorno si impegna con costanza e determinazione nel tentativo di dare un po' di ristoro a chi stia soffrendo più di altri.

    Non è che non siamo criticabili, ognuno di noi lo è, e più si agisce più è facile sbagliare, ma almeno noi proviamo a fare qualcosa.
    Sarebbe bello, e sopratutto intelligente, venire a vedere, toccare con mano una realtà prima di giudicarla dall'esterno.

    Chi parla male degli altri è già di per sé un cretino, ma chi lo fa solo sulla base di racconti fatti da altri è un idiota patentato.
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    Venite a conoscerci, le nostre porte sono sempre aperte a tutti

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  11.  

    Addì 6 gennaio 2023

    Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano:
    «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo».
    All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
    Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia.
    Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
    E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.
    Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella
    e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».
    Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
    Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia.
    Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
    Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese

    Matteo 2,1-12

  12.  

    Alcuni Magi giunsero da oriente (6 gennaio 2023)

    Venti di guerra

    Duemila anni fa tre magi, tre orientali di altra religione rispetto a quella degli israeliani, fecero un viaggio lungo e faticoso per portare doni ed ossequiare un Bambino.

    Oggi coloro che dicono di credere in quel Bambino hanno voluto dichiarare guerra all'oriente.
    Non mi meraviglia la follia omicida e guerrafondaia di un sol uomo, ma è preoccupante il fatto che i due principali esponenti di Francia ed Inghilterra abbiano dichiarato il loro appoggio a tale pazzia che potrebbe portare ad una guerra mondiale.
    Appoggio che ovviamente è stato chiesto prima.
    Un accordo di tre individui che potrebbe coinvolgere oltre un miliardo di persone

    Per amore di un sol uomo abbiamo conosciuto la parola "pace"
    Per odio di un sol uomo conosceremo la parola "guerra"
    ----------------------------
    Alimetare l'odio significa soffiare sulla brace dell'irrazionalità

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  13.  

    Addì 7 gennaio 2023

    In quel tempo, avendo saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea
    e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
    Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti; il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata.
    Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
    Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.
    La sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva.
    E grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano

    Matteo 4,12-17.23-25

  14.  

    E grandi folle cominciarono a seguirlo (7 gennaio 2023)

    Una ciurma di Bambini

    Quando una barchetta di 4 metri prende il mare con a bordo nonno e nipote è festa grande perché fra loro c'è intesa, desiderio di stare insieme, voglia di trasmettere esperienza e desiderio di imparare.
    "Nonno, va bene come mi immergo?"
    "Fai più iperventilazione, non avere fretta, piegati a squadra, tira su le gambe e lascia che ti spingano verso il fondale in modo da risparmiare fatica e quindi fiato"

    Quando la barchetta non è più quella di quattro metri, ma è diventata di dieci; quando a bordo non ci sono più nonno e nipote, ma babbo, zio e pulcini vari è festa ancora più grande, sempre con il desiderio di trasmettere conoscenze, amore, valori.

    Quando le barche che prendono il largo sono tre di quindici metri, con a bordo un prezioso carico di Bambini e Ragazzi uniti dalla forza di ottimi lupi di mare, affiancati da tanti volontari, destinazione isole Eolie in un viaggio da favola che in cinque giorni ha fatto approdare l'allegra ciurma nelle perle più belle del Mediterraneo allora si che è festa grande, grandissima perché l'amore che li unisce è fortissimo e capace di superare qualsiasi ostacolo.

    Quando ad uscire dal porto di Livorno, per raggiungere le secche della Meloria, sono non tre, non quattro, non cinque, ma ben dodici barche con ventotto Bambini dai quattro ai dieci anni e una trentina di adulti tra volontari ed equipaggi, allora che gran festa è?
    E' l'apoteosi.
    E' l'esaltazione di qualcosa di veramente grande, qualcosa voluto dall'alto che ha permesso l'incontro di due magnifiche realtà: la Lega Navale di Livorno e l'Associazione Amici della Zizzi.
    Un connubio che da anni genera gioia, insegnamento, Amicizia, passione.
    Trenta persone come fossero una cosa sola, trenta persone legate dal desiderio profondo, radicato e convinto di far trascorrere una delle più belle giornate della loro vita a tanti pulcini spennacchiati, un'esperienza di vita che resterà indelebile nei loro cuori e nei loro ricordi, creando in loro la certezza che al mondo ci siano persone speciali capaci di donare così tanto.

    Grazie Lega Navale di Livorno, grazie Fabrizio che hai reso possibile tutto questo insieme a Piero e ai tanti soci della Lega Navale, lavorando per noi e con noi in tanti anni di Amicizia forte, vera e duratura.
    Grazie a tutti voi armatori che avete messo a disposizione le vostre meravigliose barche coinvolgendo amici e parenti per far sentire importanti i nostri Bambini.
    Grazie per aver preparato loro il pranzo con infinito amore, grazie per averli ripuliti quando hanno avuto il mal di mare, grazie per averli fatti pilotare, grazie per aver dato loro insegnamenti.
    Insomma ... GRAZIE con tutto il cuore
    ----------------
    Grazie Lega Navale

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  15.  

    Addì 8 gennaio 2023

    In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.
    Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?».
    Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì.
    Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.
    Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto»

    Matteo 3,13-17

  16.  

    Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto (8 gennaio 2023)

    Essere nessuno per essere qualcuno

    Nella nostra spasmodica egocentrica idea di essere al centro dell'universo pensiamo sempre che ogni parola sia rivolta a noi, nel bene e nel male.

    Se vedete due amiche conversare tra loro subito pensate che stiano parlando male di voi
    E' una delle infinite possibilità
    Magari si stanno scambiando qualche succulenta ricetta
    Forse parlano delle loro rispettive attività sportive o amorose
    Può darsi che stiano pianificando una vacanza
    Eppure la prima e unica cosa che ci viene in mente è "Stanno parlando male di me"

    L'egocentrismo è una malattia molto pericolosa che porta una grave conseguenza: gli altri non esistono, o esistono tanto in quanto mi siano utili.

    Se questo è un virus è persino assai contagioso ed oggi non è facile mettere il prossimo su un piedistallo mettendo noi stessi al suo servizio

    Anche io ne sono stato contagiato sin dall'adolescenza
    O si faceva come dicevo io, oppure non si faceva niente
    Anche l'Associazione è nata per puro egoismo: la perdita di mia madre era talmente grande che dovevo assolutamente colmare quel vuoto

    Mi ci sono voluti anni ed anni per guarire, per capire che io non sono al centro del mondo, che io sono il signor nessuno, che io sono solo un mucchietto di polvere che oggi c'è e domani è nel vento, che quando morirò io ben otto miliardi di persone nemmeno se ne accorgereanno e continueranno la loro vita come se non fossi mai esistito.

    Eppure, eppure un "IO" al centro dell'universo c'è

    IO sono immortale perché creato a immagine di Dio, e se Dio è immortale anche IO lo sono

    Ma è un'immortalità diversa da quella legata alla vita sulla terra, è un'immortalità dell'anima, dei pensieri, dell'amore che abbiamo seminato.

    Ed ecco che IO divento importante, ecco che IO posso fare qualcosa, ecco che IO posso mettere al centro della mia vita il prossimo, nel mio caso i Bambini, per servirli con tutto l'amore di cui sono capace, dedicando loro la mia inutile vita terrena affinché possano riflettere sul loro essere IO al centro dell'universo post mortem.

    Finché continuerete a pensare di essere i padroni del mondo, a pensare che i soldi vi rendano la vita facile evidentemente non avete mai avuto a che fare con la morte, quella morte che ti prende anche se puoi spendere milioni in visite e cure, anche se sei il più bravo tra i giocatori, attori, musicisti del mondo. Quando è il tuo momento devi lasciare il palcoscenico, devi scedere dal piedistallo sul quale ti eri appollaiato pretendedo di essere servito e riverito solo perché sai giocare bene ad uno sport o hai soldi o hai potere ... ma quale potere!!!

    Provate a cambiare prospettiva

    Provate a vivere del giusto, ed il superfluo donatelo, anzi no, usatelo voi in prima persona, per aiutare il prossimo
    Provate a pensarvi come anima e non come cellule
    E' piacevole essere serviti e riveriti, ma provate voi a servire e riverire il debole, l'immigrato, il Bambino, la donna maltrattata, l'anziano in punto di morte
    Proverete la vera soddisfazione, quella che vi porta a capire che il vostro non essere nessuno è essere qualcuno
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    Esisto per gli altri

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  17.  

    Addì 9 gennaio 2023

    Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva:
    «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».
    Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori.
    Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini».
    E subito, lasciate le reti, lo seguirono.
    Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti.
    Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono

    Marco 1,14-20

  18.  

    Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini (9 gennaio 2023)

    Natalino pescatore

    Uno dei nostri Bimbi che vengono al doposcuola, in vacanza a Orentano e a Lipari, è un piccolo grande uomo. Dall'alto dei suoi sei anni è furbo come una volpe, agile come un leprotto, con un'intelligenza viva del tipo "spugna che capta tutto", ti sfida perché è forte di carattere come un toro, ma sa anche chinare il capo e riconoscere, quando c'è veramente, la buona autorità, quella il cui rimprovero è finalizzato a farti crescere.

    La scorsa estate lo portammo in barca a pescare con le gallette, dei sugheri con ami attaccati prevalentemente per la pesca di occhiate e lecce.
    E' una pesca divertente perché non c'è uno che pesca, ma tutto l'equipaggio è coinvolto, e quando c'è una cattura, ed ancor prima un avvistamento, la gioia è di tutti.
    C'è chi prepara l'esca, chi il brumeggio e poi c'è l'avvistatore, colui che si mette in vedetta, arrampicandosi sul più alto pennone della nave, per scandagliare la superficie del mare, attenzionando le gallette in acqua al fine di percepire il più piccolo attacco delle sospirate occhiate.

    "Ha dato, ha dato" grida Natalino
    "Non mi pare", interveniamo io ed il mio nostromo Musty
    "Si, si, quella gialla, quella in fondo da quella parte"
    Ci alziamo per osservare meglio, ma non vediamo nulla, e se lo diciamo noi che peschiamo con quella tecnica da tanti anni, caro Natalino, ti puoi fidare: non c'è nulla!
    "Ma si, ma si ti dico, è vero, l'ho visto"
    Come si fa a non accontentare un Bambino di sei anni assecondando la sua eccitazione, così, un po' controvoglia, lasciamo l'annescatura delle altre gallette, mettiamo in moto e ci avviciniamo alla galletta indicata da Natalino.

    E' con grandissima sorpresa che al nostro avvicinarsi quella stessa galletta comincia a saltare, navigare in ogni direzione, immergersi: c'era davvero il pesce

    "Te lo avevo detto, te lo avevo detto, eccola!!!"
    Grida strafelice Natalino

    Io e Musty rimaniamo esterrefatti, Natalino, quel bimbetto di sei anni, era stato più bravo di noi, aveva colto il morso dell'occhiata percependo dal movimento della galletta che il pesce era rimasto attacato all'amo, per poi starsene quieto, come talvolta accade, per non destare l'attenzione del predatore.

    Musty immerge il retino in mare e issa a bordo una bellissima occhiata di quasi mezzo chilo, il primo pesce con le gallette di Natalino, da qui il nome di Natalino Pescatore con relativa canzoncina

    "Nata-lino, pescatore
    pesca pesca
    un bel pescione"

    Grande Natalino!

    Se a sei anni sei così bravo a prendere pesci con così poco insegnamento, spero con tutto il cuore tu possa un domani essere un pescatore di uomini, un trascinatore di folle, un capo buono che voglia il bene del prossimo.
    Non importa se avrai tanto o poco denaro, non importa se avrai importanti incarichi o sarai senza lavoro, quello che ti auguro dal profondo del cuore è che tu sia una persona onesta, capace di amare gli altri così come oggi tu sei amato profondamente da tutti noi.

    Buona strada Natalino Pescatore, rendici orgogliosi di te
    ----------------
    Pescatore di uomini

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  19.  

    Addì 10 gennaio 2023

    In quel tempo, nella città di Cafarnao Gesù , entrato proprio di sabato nella sinagoga, si mise ad insegnare.
    Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi.
    Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: «Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio».
    E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell'uomo».
    E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
    Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!».
    La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.

    Marco 1,21b-28

  20.  

    Taci! Esci da quell'uomo (10 gennaio 2023)

    Luna storta

    Ieri sera sono rientrato a casa, e come al solito suono al citofono.
    Mi aprono il portone e mentre metto la bicicletta in cantina sento una vocina "Ciao babbo"
    Rispondo

    Ero carico di borse fino all'inverosimile.
    Salgo la prima rampa di scale e non vedo nessuno, luce spenta e porta socchiusa.
    Entro in casa, nessuno a salutare, cosa che invece accade di solito.
    Mirko e Jaquie intenti ad aiutare Roberta
    Anita in bagno a farsi la doccia
    Barbara a giocare a dama sul divano

    Mi sono sentito estraneo in casa mia

    Ho posato i vari sacchetti, mi sono tolto il giubbotto e la sciarpa e sono rimasti per buoni cinque minuti nell'ingresso ad aspettare un cenno di vita.
    Quella di rientrare in casa e non essere accolti calorosamente forse è la normalità in molte case, ma in casa nostra l'affetto da parte dei Bimbi è palpabile e mi è andata giù male.

    Non ci ho pensato due volte: mi sono rivestito e me ne sono andato via.

    Sono andato da un panificio a prendere il pane, le pizze e quant'altro di solito ci regalano, fermandomi a parlare amabilmente con il marito di una delle commesse per quasi mezz'ora.

    Dopo una giornata pesante avevo bisogno di un po' di considerazione

    Sono quindi tornato a casa, ancor più carico di sacchetti e non ho suonato, ma appena mi sono avvicinato al portone qualcuno dal citofono mi ha aperto.
    Sono entrato con la bici, ho posato i sacchetti per terra e ho messo nuovamente la mia dueruote in cantina. Non avevo ancora fatto il primo gradino che Jaquie era già vicino a me per salutarmi con l'affetto di sempre chiedendo se mi servisse aiuto. Dopo pochi istanti è sceso di corsa Mirko che si è precipitato a prendere alcuni sacchetti. Mi hanno aspettato e siamo saliti insieme.
    Appena entrato c'era Anita in accappatoio desiderosa di salutarmi, mentre Barbara era ancora sul divano intenta a giocare a dama.

    C'era stato un black-out nel pomeriggio provocato da Barbara la quale, probabilmente, si era "scompensata" nel passaggio dal gioco e dalla libertà data dalle vacanze natalizie trascorse nella nostra casa di campagna, alla scuola, il doposcuola, e la routine quotidiana, e questo suo malumore si era ripercosso sulla serenità in casa.

    Il mio andare via e poi tornare aveva resettato la situazione, purtroppo non per Barbara, e la quasi normalità è tornata a regnare in casa.

    Quando accadono cose che possono darci dispiacere abbiamo sempre almeno due strade: affrontarle o passare oltre. Se al mio primo arrivo avessi espresso il mio disappunto probabilmente avrei creato malumore per tutta la sera, ma l'andare via per poi tornare aveva fatto capire ai Bimbi che qualcosa non andava senza usare parole e loro, fantastici come sempre, hanno intuito ed hanno saputo correggere il tiro.
    ----------------
    Resettare è meglio che insistere

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  21.  

    Addì 11 gennaio 2023

    In quel tempo, Gesù uscito dalla sinagoga, si recò subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni.
    La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
    Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli.
    Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.
    Tutta la città era riunita davanti alla porta.
    Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
    Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava.
    Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!».
    Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
    E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

    Marco 1,29-39

  22.  

    Scacciò molti demòni (11 gennaio 2023)

    Come sarebbe oggi il mondo?

    Una persona che conoscevo aveva un tumore maligno
    Ha trovato un bravissimo medico che lo ha operato e curato, ed è guarito dal tumore
    Dopo cinque anni però è morto

    Causa del decesso: cerrosi epatica per il troppo bere

    E' colpa del medico?
    Certamente no, ma dell'uomo che si era dato all'alcool

    Molte persone criticano Dio perché non salva il mondo
    Ma avete mai pensato dove sarebbe il mondo se Dio non fosse intervenuto?

    La persona morta di cirrosi sarebbe morta parecchio tempo prima se quel bravo medico non l'avesse curata dal tumore. I suoi eccessi lo hanno ucciso

    Pensate alla guerra in Ucraina
    Se Dio non fosse intervenuto probabilmente sarebbe stata lanciata da tempo la bomba atomica con distruzione di una buona parte del genere umano

    Dio interviene nella nostra vita, ma non su tutto, perché molte colpe le abbiamo noi uomini

    Un po' come un genitore che non sempre interviene nelle dispute tra fratelli, e magari lo fa quando le cose superano un certo limite, lasciando che siano loro a confrontarsi e trovare soluzioni.

    Anche noi, al pari di ogni persona che cerca di aiutare il prossimo, possiamo aiutare i Bambini, ma non possiamo salvarli; possiamo dar loro gli strumenti, ma non possiamo vincere le loro battaglie; possiamo donare loro valori e principi, ma non possiamo obbligarli a seguirli
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    La mano di Dio

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  23.  

    Addì 12 gennaio 2023

    In quel tempo, venne a Gesù un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!».
    Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!».
    Subito la lebbra scomparve ed egli guarì.
    E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: «Guarda di non dir niente a nessuno, ma và, presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro».
    Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte.

    Marco 1,40-45

  24.  

    Se vuoi, puoi guarirmi! (12 gennaio 2023)

    Basta un'ora per salvare un Bambino

    Se vedeste un Bambino affogare in mare e bastasse allungare una mano per salvarlo, non lo fareste?
    Tutti staranno dicendo "Certo! Ma che domande"

    Eppure ogni giorno nelle nostre città ci sono Bambini che stanno affogando nella miseria, nella sporcizia, nell'abbandono, senza cultura, senza amore

    Tendere loro una mano è facile
    : basta dare qualche ora del proprio tempo libero per farli studiare, giocare, portarli dal dentista, a sport, prenderli da scuola, riportarli a casa
    Costo: zero euro
    Guadagno: tanti sorrisi e tenerezze, e la consapevolezza di aver aiutato un Bambino, almeno quel giorno, a non affogare
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    Non facciamoli affogare

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  25.  

    Addì 13 gennaio 2023

    Dopo alcuni giorni, Gesù entrò di nuovo a Cafarnao. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola.
    Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone.
    Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico.
    Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
    Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».
    Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori?
    Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?
    Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua».
    Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

    Marco 2,1-12

  26.  

    Fatta un'apertura, calarono il lettuccio (13 gennaio 2023)

    Mission Impossible

    Terza superiore
    Festa in casa di una mia amica per salutarla in vista del suo trasferimento con la famiglia in Messico
    Da ragazzo ero l'anima della festa, colui che trascinava gli altri a ballare, che inventava giochi
    Invito Michela a ballare, la padrona di casa, poi Sara, Cristina, faccio il cascamorto con tutte
    Verso la fine della festa mi si avvicina Michela e mi dice: Come mai non hai invitato Antonella a ballare?
    Perché è la più bella della festa e figurati se vuole ballare con me che sono il più brutto tra tutti i ragazzi presenti
    Ma non lo vedi, replica Michela, che ha rifiutato l'invito di tutti perché ha occhi solo per te?
    Per me? Ma sono brutto! Perché per me? Ti sbagli!
    No Riccardo, le piaci tantissimo, è affascinata da te e vuole soltanto te.

    Mi precipitai ad invitarla e vorrei dirvi che nacque la più bella storia d'amore di tutti i tempi, ma in tutta onestà devo dirvi che rifiutò sdegnosamente il mio invito perché c'era rimasta male di non aver ricevuto prima le mie attenzioni, riservate a tutte le altre.
    Ahhh le donne!!!
    Già donne anche quando ancora non lo sono!

    Da quel giorno ho imparato una lezione importantissima: osare sempre

    Non importa quanto l'idea, il progetto o il rapporto possano sembrare difficili o addirittura umanamente impossibili: TENTARE SEMPRE

    E da quel giorno ho sempre osato volare anche laddove nemmeno le aquile osano
    Ho lasciato Livorno a diciassette anni per chiudermi in un collegio e fare due anni in uno, con la maturità da privatista con tutte le materie: Mission impossibile riuscita
    Ho lasciato un lavoro sicuro ed agiatezze economiche per abbracciare la scelta di accogliere ed amare tanti Bambini: Mission impossibile riuscita
    Ho combattuto contro il sistema, contro i servizi sociali deviati per salvare tanti Bambini: Mission impossibile riuscita

    E quante "Mission impossibile riuscite" potrei raccontarvi

    Ai miei Bambini e Ragazzi dico sempre

    La differenza tra il possibile e l'impossibile è provarci, perché sono convinto, e la mia vita ne è una testimonianza continua, che con la preghiera e l'aiuto di Dio tutto ciò che risulta improbabile o impossibile all'uomo si possa trasformare in possibile

    Osate gente, osate e vedrete che la vostra vita cambierà e con la vostra cambierà in meglio anche la vita delle persone a voi vicine e di quelle che vorrete aiutare
    A me è successo e continua a succedere ogni giorno da almeno trentasei anni
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    Osare per credere, credere per osare

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  27.  

    Addì 14 gennaio 2023

    In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava.
    Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Egli, alzatosi, lo seguì.
    Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano.
    Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?».
    Avendo udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori».

    Marco 2,13-17

  28.  

    Tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava (14 gennaio 2023)

    Sto diventando cieca: grazie Dio

    Se un giorno qualcuno di voi andasse ad una visita medica e vi dicessero che molto probabilmente diventerete cieco, come la predereste?
    Malino eh?

    Allora sentite questa

    Ieri visita in ospedale per Anita per lo studio del campo visivo.
    Anita è ipovedente e con gli occhiali ha meno di un decimo.
    Ha una malattia rara, genetica, infatti anche le sorelline Barbara e Jaquie ed il fratellino Mirko ne sono affetti, ed Anita è la più grave.
    Parlando con il medico è venuta fuori la possibilità di diventare cieca.
    A ben pensarci non è solo una possibilità, ma ahimé una certezza perché un calo della vista è endemico a ciascuno di noi, ed il calo per la sua vista sarebbe ovviamente fatale avendo meno di un decimo.

    Mi è preso un momento di sconforto, me lo sono abbracciata e le ho detto "Quando questo dovesse accadere spero di essere già morto".
    E lei, con assoluta naturalezza, istintivamente e con un gran sorriso mi ha risposto "Cosa vuoi che sia diventare cieca? Mi resta il sorriso, il poter correre, parlare, ascoltare, capire".

    Non potete capire l'emozione, mi vengono le lacrime anche solo a raccontarvelo.

    Me la sono strinta forte a me e le ho detto che allora non dovrò morire per starle vicino e supportarla.

    Fiero ed orgoglioso della mia Anita, di come sta crescendo dando valore a ciò che ha, prendendo come un dono la volontà di Dio, compresa la possibilità di divenire cieca.

    Lotteremo per lei, per le sue sorelle e per suo fratello per sostenerli, per cercare strade alternative, pregando affinché la scienza possa trovare un rimedio a questa malattia rara, ma adesso, oggi, ringrazio Dio di avermi messo vicino una Bambina così speciale, una Bambina che mi aiuta a confrontarmi con me stesso, capace di farmi riflettere e di insegnarmi i veri valori della vita.

    Non vi chiedo di venire a fare volontariato da noi per aiutare i Bimbi, ma ve lo consiglio con tutto il cuore affinché anche voi possiate attingere a tanta saggezza.

    I Bambini sono insegnanti poderosi, basta solo ascoltarli con il cuore
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    Insegnanti di vita

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  29.  

    Addì 15 gennaio 2023

    In quel tempo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!
    Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me.
    Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele».
    Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui.
    Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo.
    E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio».

    Giovanni 1,29-34

  30.  

    Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti (15 gennaio 2023)

    Ubi maior, minor cessat

    Non passa giorno che qualcuno mi chiami per avere un Bimbo in adozione

    Alcune persone sono veramente tenere perché rispondono "Si, è lo stesso, affido o adozione sono la stessa cosa: bimbi orfanelli da prendere in casa"
    "No, guardi, si sbaglia, l'affido è una cosa e l'adozione è tutt'altro"
    "Si, va bene, ma quando mi potete dare un Bimbo? Io lo voglio piccolo, femminuccia, senza difetti, occhi marroni, perché sa, io e mio marito abbiamo gli occhi marroni"

    E qui mi cadono le braccia, mi mordo la lingua per non arrabbiarmi e con calma spiego la differenza tra affido e adozione.
    Dopo lo "spiegone" mi sento rispondere "Ok ho capito, allora va bene in affidamento purché non abbia rapporti con i suoi genitori e resti con noi per sempre"

    Beata ingenuità e incapacità a capire!!!

    L'affido è un aiuto TEMPORANEO che potrebbe anche evolvere in adozione, come nel caso dei quattro pulcini che prendemmo in affidamento nel 2017 trasformatosi in adozione pochi giorni fa, ma quando si inizia l'affido si deve pensare ad un periodo di aiuto al Bambino e alla famiglia per un reinserimento in ambito familiare allorquando cessano i problemi che hanno portato le istituzioni a toglierlo ai genitori.

    Cinquantotto i Bambini che abbiamo preso in affido, alcuni di loro sono rimasti pochi mesi, altri pochi anni, altri ancora invece fino a quando hanno voluto, anche ben oltre la maggiore età.

    Noi siamo genitori, amici, educatori, consiglieri, allenatori, istruttori per il periodo che stanno con noi, dopodiché ci mettiamo da parte perché il ragazzo ha diritto al suo futuro che sceglierà andando a vivere con il fidanzato, partendo alla ricerca della felicità, cercando di uccidere la rabbia che è in lui entrando nella legione straniera, sganzando con quante più donne riesce a portasi a letto, entrando nella droga, cercando lavoro, iscrivendosi all'università.

    Ogni scelta è fatta da lui e noi dobbiamo farci da parte

    Abbiamo il dovere di dare loro tutto ciò che possiamo, come poi useranno ciò che hanno appreso da noi è una scelta che dovranno fare autonomamente

    Ubi maior, minor cessat
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    Ognuno sulla sua strada

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  31.  

    Addì 16 gennaio 2023

    In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
    Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
    Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno.
    Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore.
    E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi.

    Marco 2,18-22

  32.  

    Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio (16 gennaio 2023)

    Pedofilia al femminile

    Quando si parla di "pedofilia" si pensa sempre all'orco cattivo, maschio, che seduce e violenta un piccolo cucciolo d'uomo.
    Quasi sempre è così, ma non sempre

    Domandatelo a Francesco, Roberto, Michele, Nicola, Giuseppe, Marco ed Antonio

    Ebbi in affidamento Nicola, il settimo figlio, ma non ultimo perché poi nacque anche Goffredo, di una mamma pedofila che abusava dei suoi figli e li "vendeva" ai suoi amanti.
    Aveva adottato una tecnica che ha ripetuto per ben sette volte e mezzo, dico "mezzo" perché dell'ottavo figlio conosco solo parte della storia.

    Era bella, suadente, provocatoria.
    Adescava un uomo con possibilità economiche, si concedeva a lui in tutti i modi possibili ed inimmaginabili, così da legarlo a lei ed in certi casi fargli lasciare moglie e figli.
    Ci faceva un figlio e abusava di quelli nati prima offrendoli in sacrificio anche al nuovo amante.
    Lo spolpava per bene concendendosi anche ad orge con i propri figli e gli amici di lui.
    Poi lo abbandonava e passava ad un altro "pollo-pedofilo-figlio di ..."

    Dai racconti del nostro Bambino, supportati dalle relazioni del tribunale, emergevano ogni tanto cose clamorose, tipo che il fratello più grande si metteva tra lui e la madre per farsi violentare al posto suo.

    Ora dico, come saranno cresciuti quei sette fratelli? Con quali idee e valori?

    Sono stati tolti tutti alla madre, non so se è accaduto anche all'ottavo, e dati chi in adozione e chi in affido.
    Uno alla volta però, perché la prassi vuole che un Bambino non debba essere tolto finché non si verifichino cose brutte su di lui o ci sia un ambiente malsano e inadatto a crescere un minore.
    L'ambiente era buono, la casa pulita e la madre riusciva a presentarsi come una santa e con il suo fare suadente riusciva a convincere tutti, dai professori alle forze dell'ordine.

    Il Bimbo che abbiamo avuto noi è stato il più difficile di cinquantotto avuti in affidamento.
    Arrivato a dieci anni, dopo un'affidamento fallito dove lo avevano straviziato, una comunità dove lo avevano picchiato, in seguito chiusa dalla magistratura, era già difficile; forte di carattere, bello come il sole, suadente, grandissimo rufiano capace di far credere qualsiasi cosa a chi lo incontrasse.

    Strano no? Chissà da chi aveva imparato.

    E' rimasto con noi fino ai diciotto anni, giorno in cui ha deciso di tornare, pensate voi, da sua madre.

    Per otto anni siamo riusciti a resistere alle sue continue provocazioni, ai furti, alle botte, ai tentativi di stupro, alle fughe, alle bugie e falsità.
    In età adolescenziale ha fatto scattare un allarme bomba, ha fatto persino una rapina e furti continui, ha rigirato le ragazze come ha voluto, scappava da scuola per andare in un'altra, nascondersi sotto i banchi e da lì deridere i professori inneggiato dai suoi coetanei, e quando arrivava un treno si metteva sui binari e attendeva l'ultimo momento per scappare.

    Oggi è un delinquente, che altro poteva divenire?

    Eppure abbiamo creduto di poterlo cambiare dandogli amore, accudimento, rimproveri, accettandolo di nuovo in casa dopo ogni fuga.
    Non ci siamo proprio riusciti!
    Al di là della tenue speranza che qualcosa di ciò che gli abbiamo donato sia rimasta nel suo cuore, ci fa pensare a come sarebbe stato se fosse nato in una famiglia come la mia e come quella di moltissime altre persone: una mamma premurosa, un padre presente, una famiglia benestante, vacanze, vestiti puliti, cene in famiglia immersi nell'allegria.

    Ed ancora penso

    Come sarebbe tuo figlio o tua figlia oggi se anziché nascere nella tua famiglia fosse nato/a in quella di Nicola?

    Non è facile accettare un tumore di una mamma che ti muore tra le braccia quando hai ventuno anni
    Non è facile accettare la morte di una sorella schiacciata da un camion
    Non è facile accettare la perdita di un lavoro
    Non è facile accettare che nostra moglie o nostro marito ci lascino

    Ma se abbiamo le basi, se abbiamo goduto di tanto amore, possiamo anche trovare la forza di andare avanti davanti a lutti e traversie, magari riusciamo anche a ringraziare per aver avuto tanto, nnostante una parte di noi ci venga estirpata a forza.

    Ma chi non ha avuto nulla, chi ha visto solo violenza e falsità, chi è stato abusato, maltrattato, non amato e non accudito sin dalla nascita come potrà uscire da questo gorgo?

    Me lo domando e non trovo risposta

    Accogliamo tanti pulcini, diamo loro tutto il nostro amore ed ogni accudimento possibile, ma alcuni di loro non riescono ad uscire da quel loop che li porta a precipatare in avvitamento e prima o poi a schiantarsi contro i muri della vita.

    Forse la risposta sta nella parola "alcuni", ma il mio cuore, seppur felice per tutti quelli che si salvano, sanguina anche per uno solo, e purtroppo non è uno solo, che si perdono.

    Unica considerazione che si rafforza in me è che coloro i quali hanno avuto tanto dalla vita, come me e come molti altri, DEBBANO dare un po' di sé stessi a chi non ha avuto nulla, non tanto per pareggiare un conto o per tacitare la coscienza, ma per salvare un Bambino che sta affogando, per dare alla nostra umanità un uomo o una donna capace di amare sinceramente i propri figli affinché tragedie come quella di Nicola non si ripetano senza fine di generazione in generazione.
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    Caduta libera

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  33.  

    Addì 17 gennaio 2023

    In giorno di sabato, Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe.
    I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?».
    Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni?
    Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?».
    E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato!
    Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».

    Marco 2,23-28

  34.  

    Camminando, cominciarono a strappare le spighe (17 gennaio 2023)

    Un progetto lungo una vita

    Ogni genitore sa che dovrà essere vicino al figlio dal momento in cui è concepito all'ultimo respiro dell'uno o dell'altro.
    Lo si prende per mano e lo si guida fino a quando le nostre forze lo consentiranno, ci metteremo da parte per non invadere la sua vita, cercheremo di non disturbarlo, ma saremo sempre presenti se lui lo vorrà. Ed alla fine ce ne andremo con la certezza, o almeno la speranza, di averlo consegnato al mondo in sicurezza, dotato di principi e strumenti con i quali farsi largo nella vita senza calpestare nessuno.

    Anche altri progetti di vita devono essere visti come figli

    La nostra scelta di stare vicino ai bambini è un progetto lungo una vita
    Il nostro dedicarsi ai Bimbi "anima e core" non è dettato da estrema generosità o spirito di abnegazione, ma semplicemente dal nostro essere genitori di un Bambino che si chiama "Associazione" e che racchiude decine e decine di Bimbi da accompagnare alle soglie del loro futuro.

    E come ogni genitore che spera nell'aiuto degli amici, dei nonni, degli zii per adempiere all'impegnativo, quanto bellissimo compito di educare i figli, anche noi nella nostra scelta speriamo sempre di trovare persone desiderose di affiancarci perché insieme possiamo fare grandi cose per aiutare tanti Bambini

    Non smettete mai di camminare al fianco di vostro figlio, al fianco della vostra missione
    Non smettete mai di camminare al nostro fianco
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    Camminare insieme

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  35.  

    Addì 18 gennaio 2023

    In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo.
    Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!».
    Poi domandò loro: «E' lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?».
    Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata.
    E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

    Marco 3,1-6

  36.  

    Rattristato per la durezza dei loro cuori (18 gennaio 2023)

    Il piedino voleva farsi una nuotatina nella pozzanghera

    Via Bimbi, veloci a letto, lavarsi i denti, pigiamino, preghierina e a nanna
    Mirko è il primo ad alzarsi, seguito a ruota da Anita
    Barbara resta ancora due minuti a tavola facendo finta di raccogliere le ultime briciole nel piatto, in realtà per ritardare l'evento luttuoso del dover andare a dormire
    Jaquie invece non accenna ad alzarsi

    Dai Jaquie, forza, a lavarsi i dentini
    E lei traccheggia, ma dopo insistenze affettuosamente più grevi è costretta al doloroso passo e si incammina zoppicando verso il corridoio

    Cosa hai fatto, perché zoppichi?

    Ma mentre lo chiedo vedo che è priva di una scarpa, motivo per il quale non voleva alzarsi da tavola

    Dove hai messo l'altra scarpa, le chiedo sorridendo

    No, vedi Babbo, mentre ero a tavola mi prudeva un piede e mi sono tolta una scarpa.
    Ti sei tolta una scarpa a tavola? Ma le scarpe sono sporche.
    No Babbo, l'ho fatto con l'altra scarpa
    Ma così si sciupano le scarpe

    Tutto era diventato motivo di sceherzo e ridevamo insieme

    Poi è arrivata in mutande con il pigiamino in mano chiedendo come si mettesse
    Devi mettere il bollino sul retro
    Vieni che ti li infilo i
    o e scherzando facevo finta di non riuscire a metterglieli
    Grandi risate
    Mentre le mettevo i pantaloncini del pigiama ho toccato un piedino ed aveva il calzino bagnato

    Oh cosa hai fatto?
    Vedi Babbo, c'era una pozzanghera quando siamo torati a casa e il mio piedino ha deciso di farci una nuotatina, che potevo farci

    E' stata tutta una risata ieri sera

    Vedendo tutto questo, quasi tutte le sere da 36 anni, come si fa a non amare questi Bimbi?
    Anche con i loro difetti, con il passato che hanno subito, con le loro crisi adolescenziali
    Quando si ama una persona la si ama per quello che è e qualunque cosa faccia; la si custodisce finché ce lo permette, e quando ci terrà lontani dalla sua vita saremo sempre legati a lei attraverso il pensiero e la preghiera

    Mi meraviglio quando le persone si allontanano dai Bambini, quando non ci aiutano, quando rifiutano di dare un po' del loro tempo perché per non vedere tanta bellezza i loro cuori devono proprio essere duri e aridi. Ed io sono addolorato per loro
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    Aprite i vostri cuori

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  37.  

    Addì 19 gennaio 2023

    In quel tempo, Gesù si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea.
    Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui.
    Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.
    Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo.
    Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!».
    Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.

    Marco 3,7-12

  38.  

    Quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo (19 gennaio 2023)

    Babbo vengo anch'io a lavorare

    Ieri sera con alcuni amici e volontari dovevamo uscire per fare un grosso ritiro in un appartamento di cose donate all'Associazione.
    Andiamo pertanto a cena presto e appena finito di mangiare mi vesto, saluto e mi avvio alla porta.

    Jaquie mi corre dietro, mi abbraccia forte e mi dice
    Dove vai Babbo?
    Devo andare a fare un lavoro
    Vengo anche io
    No amore, tu non puoi venire, sei troppo piccina
    Ma io resto in macchina
    No, fa freddo
    Ma io mi tappo bene bene
    No, amore, domani devi andare a scuola e devi svegliarti presto
    Ma io al mattino sono veloce e non ho bisogno di dormire tanto
    Amore mio, non è possible, dai fai la brava e vai a nanna
    Posso aspettarti almeno per la preghierina?
    No tesoro, faciamo tardi
    Ma vieni a darmi un bacino quando torni?
    Certo amore mio, con gioia

    Questo è Amore allo stato puro, cos'altro c'è da aggiungere?
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    Questo è Amore

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  39.  

    Addì 20 gennaio 2023

    In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui.
    Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.
    Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì.

    Marco 3,13-19

  40.  

    Diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono (20 gennaio 2023)

    Figli del tuono

    Chi ha figli o nipoti sa bene come i Bambini possano essere dei veri e propri terremoti

    Pensate ai nostri, ancor più terremoti perché tanti ed abituati in quartieri, e spesso in famiglie, dove la confusione regna sovrana

    Bene che lo siano

    Bisogna essere figli del tuono

    Il pantofolaio farà ben poco nella vita. Avrà un'esistenza tranquilla e pacifica, con pochi scossoni, mentre il figlio del tuono combatterà guerre non sue, difenderà i deboli, sarà tradito, ingiuriato, ostacolato, ma sarà figlio del tuono!

    Tutto dipende quale bivio sceglierà: verso il bene o verso il male

    Il figlio del tuono che prenderà la brutta china farà fuoco e fulmini, provocherà tempeste e maremoti, lasciando dietro di sé dolore e disperazione, ma alla fine arriverà la pace e i danni che avrà fatto saranno sanati e lui finirà in prigione o peggio ancora.
    Il figlio del tuono che prenderà la strada buona, quella di essere costruttore di pace usando la sua forza di carattere e le sue capacità sarà come un fulmine che andrà ad alimentare le centrali, sarà come una cascata che alimenterà la diga, sarà come il vento che spazzerà sporcizia ed inquinameto lasciando scie d'amore, costruendo opportunità per gli altri.

    Giuda, un figlio del tuono, ha tradito Gesù, ma da quel tradimento, dalla morte di Cristo, guardate cosa è nato: una dottrina che professa amore e tanto del bene ha dato al mondo.
    Pietro, Giacomo, Giovanni hanno combattuto, hanno professato, hanno dissertato, sono andati contro il potere che voleva tappar loro la bocca ed hanno alimentato quell'energia positiva donataci da Gesù.
    E questo è valido, amici atei, sia che si creda Gesù figlio di Dio, sia che lo si ritenga un uomo qualsiasi perché ciò che ha detto e fatto è preso da esempio e seguito da milioni e milioni di persone.
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    I nostri Boanèrghes: figli del tuono

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  41.  

    Addì 21 gennaio 2023

    In quel tempo, Gesù entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo.
    Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E' fuori di sé».

    Marco 3,20-21

  42.  

    E' fuori di sé (21 gennaio 2023)

    Isteria

    Ognuno di noi ha i suoi giorni "diritti" e quelli con la luna di "traverso"
    E' così anche per i Bambini, e spesso noi adulti consideriamo irrilevanti questi momenti di stranezza, imputandoli al loro essere Bambini.

    Ma non è così

    Sono segnali di disagio che lanciano, ancora incapaci di capire il perché del loro nervoso, ed ancor più incapaci di narrarcelo in parole.

    Ogni giorno abbiamo un rito: un gioco prima di cena.
    Può essere il soldino tadino, il lancio dei dadi gommapiumosi, la roulette tirolese, il gioco dell'inglese, ma tutto è gioia e divertimento che i Bimbi aspettano con ansia alla sera.
    E' un modo per me di capire anche i loro stati d'animo, di parlarci, di creare un rapporto sempre più forte.

    Ieri sera Anita era "schizzata", quasi isterica.
    E questa isteria l'ha portata anche a tavola, tanto che dopo averla presa bonariamente in giro durante il gioco per questo suo stato un po' "di fuori" le ho domandato cosa avesse.
    Tra un pettegolezzo delle sorelle, e piccoli suoi accenni abbiamo scoperto che le piaceva un bimbo.
    Ma la sua agitazione non era per quello, ma per la paura di essere brontolata e non accettata nella sua scelta

    Dobbiamo capire questi momenti, interpretarli e star vicino ai nostri Bambini affinché non si creino delle strane idee che li portano alla svalutazione di sé
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    Autostima

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  43.  

    Addì 22 gennaio 2023

    In quel tempo, avendo saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
    Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti; il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata.
    Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
    Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.
    E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini».
    Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.
    Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò.
    Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.
    Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

    Matteo 4,12-23

  44.  

    Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce (22 gennaio 2023)

    Quali paesi hai visitato?

    Una grande caverna
    Una popolazione indigena che ha sempre vissuto dentro la grotta
    Si è sfamata con ciò che capitava a tiro, catturato furtivamente di notte

    Se chiedessi a ognuno di voi dove sia stato da Bambino, le risposte sarebbero le più disparate
    Prima dei diciotto anni ero già stato in Egitto, Thailandia, Germania, Austria, Danimarca, volato tantissime volte, e visitato moltissime città italiane.

    Molti Bambini invece nascono nella caverna, ovvero in quartieri difficili ed è già tanto se si avventurano fuori dei loro rioni, non sono mai montati su un treno o su una nave, visitato un luogo come turisti, ma nemmeno quasi mai usciti dalla propria città.

    Chi nasce in una caverna sta bene lì e non sente nemmeno la necessità di uscirne, un po' perché ha tutto ciò che pensa possa servirgli, un po' per la paura dell'ignoto oltre quel confine.

    Va bene così a tutti: un ghetto ove confinare i poveri, i delinquenti, gli asociali.
    Loro non vengono da noi, e noi non andiamo da loro, perché farlo?

    E poi si dice che in Italia non esiste il razzismo!
    Non è forse questa ignavia una forma di razzismo, seppur talvolta inconscio e legato ad abitudini?

    Forse si, ma dobbiamo renderci conto che all'interno di quei quartieri ci sono tanti, tantissimi Bambini senza alcuna colpa già destinati ad una vita di privazioni e di sofferenze, probabili delinquenti per gli esempi negativi attorno a loro.

    Li vogliamo lasciare lì?
    Se la risposta è si, ecco che esce fuori il razzismo, non più inconscio, ma ben consapevole.
    Un muro, un apartheid al pari di quello che vedeva i neri nei bar dei neri, ed i bianchi nei bar dei bianchi.

    Entrate in quei quartieri, parlate con le persone, ascoltate i loro bisogni, supportateli nelle loro necessità, prendete i Bambini per mano e conduceteli a fare un giro sulle vostre barche, portateli a fare una gita fuori porta, accoglieteli nelle vostre case di campagna per un bel fine settimana, invitateli a casa a studiare con i vostri figli, preparate loro una bella merenda abbondante in modo che possano portarne un po' anche ai fratellini rimasti a casa, chiedete ai vostri dentisti di curarli, fateli venire con voi in vacanza in paesi esotici o dai vostri parenti residenti in altre regioni, aiutateli nello studio, elevate la loro cultura: mostrate loro che al di fuori di quella caverna c'è un mondo, con pregi e difetti e con tante brave persone disposte ad aiutarli. Date loro un'opportunità affinché un domani possano scegliere con consapevolezza e la conoscenza di tante possibilità.

    Questo è quello che gli Amici della Zizzi fanno da sempre

    Non aspettiamo che vengano loro, li andiamo a prendere
    Non aspettiamo che ci chiedano di cosa hanno bisogno, ma capiamo le loro esigenze per soddisfarle
    Non trascuriamo nessun aspetto: gite in barca, vacanze fuori regione, estate nella casa di campagna, dentista, aiuto scolastico, nutrizione, abbigliamento

    Oggi qualcuno ci dice "bravi", ma non è vero, non siamo "bravi" ma facciamo solo ciò che è giusto per pareggiare i conti, per dare un'opportunità di vita migliore a tanti Bambini.
    I complimenti che ci fanno mi intristiscono profondamente perché significa che siamo in pochi a farlo, quando invece dovrebbe essere la norma.

    I nostri volontari si sono lasciati prendere per mano e guidare: li abbiamo portati tra le famiglie a donare la spesa, ad ascoltare i loro bisogni, a toccare con mano le loro piaghe; li abbiamo portati a vedere la gioia dei Bambini quando in barca, in piscina, al mare, a Lipari sprizzavano felicità da tutti i pori; li abbiamo messi ad un tavolino accanto a loro a fare i compiti, in un campetto di calcio a tirare pallonate, dietro un'altalena a spingerli fino in cielo.

    Cosa c'è di strano in tutto questo?
    Non è forse questo che fate con i vostri figli?
    Allora perché non farlo anche con altri Bambini che non hanno le stesse possibilità?
    Come lo vogliamo chiamare? Egoismo? Razzismo? Mancanza di tempo che però trovate per mille altre spesso inutili cose?

    Vi invito a venire per farvi prendere per mano dai nostri Bambini, saranno loro a guidarvi attraverso i loro bisogni, senza chiedere, ma sfoderando la loro arma migliore: il sorriso
    Vi invito ad essere nostri volontari, anche se non abitate a Livorno perché ci sono tanti modi di prendere un Bambino per mano.
    ----------------
    Siate volontari dell'accudimento

    https://youtu.be/6_qg-wK57os

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  45.  

    Addì 23 gennaio 2023

    In quel tempo, gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni».
    Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana?
    Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi.
    Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire.
    Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l'uomo forte; allora ne saccheggerà la casa.
    In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna».
    Poiché dicevano: «E' posseduto da uno spirito immondo».

    Marco 3,22-30

  46.  

    Tutti i peccati saranno perdonati (23 gennaio 2023)

    Una domanda a voi

    Oggi domando a voi una cosa sulla quale spesso rifletto e sulla quale non ho ancora trovato una risposta.

    Se qualcuno si comporta male con voi.
    Diciamo se qualcuno vi abbandona, se ne va dall'oggi al domani, senza discuterne, senza parlarne.
    Insomma, un tradimento.
    Una persona nella quale riponevate fiducia che dall'oggi al domani nel giro di mezz'ora se ne va.
    Il tradimento lo avvertite non tanto sul fatto che se ne sia andata per un'altra strada, quanto sulla falsità dei mesi, o forse anni, precedenti in cui vi diceva di stare bene con voi, e che non se ne sarebbe mai andata da quella famiglia o da quel posto di lavoro, tanto da progettare un cammino ed un futuro insieme.

    Invece già da tempo stava organizzandosi per andarsene

    La domanda non è sul perdono
    Una risposta su questo me la sono data da tanto tempo: perdono chiunque sempre e comunque, come il buon Dio fa nei miei confronti per ogni sbaglio che faccio, sono poi io a non riuscire a perdonare me stesso, ma questa è altra storia. Non provo rancore per nessuno, nemmeno per il medico che ha sbagliato diagnosi nei confronti della mia mamma, di fatto condannandola a morte, o comunque rubandole altro tempo di vita.

    Ma, ed ecco la domanda, riuscite voi a riprendere un rapporto con questa persona?

    Vi confesso che io non riesco, almeno fin tanto che non c'è un dialogo nel quale chi ha tradito dica "Scusami, ho sbagliato, so di averti fatto del male. Era un mio diritto andare via, ma dovevo dialogare con te, preparartici e sopratutto non farti credere che sarei stata con te per sempre".

    L'altra persona ha cercato il riavvicinamento, ha cercato di riprendere un rapporto amicale come se non fosse successo niente, come se non ci fosse stato un errore nel suo comportamento e sopratutto senza chiedere scusa.

    Io riesco a perdonare, ma non riesco ad avere ancora rapporti con queste persone.
    Sarei io io il falso se facessi finta di nulla, anche per la paura di essere nuovamente tradito, cosa che mi farebbe stare con il freno tirato.

    Mi domando, è vero perdono?
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    E' vero perdono?

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  47.  

    Addì 24 gennaio 2023

    In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.
    Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano».
    Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
    Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!
    Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».

    Marco 3,31-35

  48.  

    Ecco mia madre e i miei fratelli (24 gennaio 2023)

    Ti voglio fare un disegno

    Qualche giorno fa abbiamo iniziato una bellissima collaborazione con un'Associazione di Livorno, composta da persone veramente stupende.
    In particolare si sono presentate a noi, ed hanno iniziato a seguire i nostri Bambini ipovedenti, due sorelle, nel cui cuore è ancora fresco il lutto per la scomparsa della loro mamma.

    Una di loro stava seguendo Mirko, e Jaquie, la più piccolina, sette anni a marzo, è andata da lei e le ha chiesto "Posso farti un disegno? Tu fai qualcosa per noi e io voglio fare qualcosa per te"

    E già questo è bellissimo e la dice lunga sull'animo di questi Bambini

    Jaquie si è pertanto messa a disegnare una capanna, con dentro una donna, e sotto di essa ha scritto il nome "Stella".

    Pensate un po': Stella era il nome della mamma da poco scomparsa delle due signore venute a coccolarci ed aiutarci, e nessuno di noi, tantomeno Jaquie, sapeva come si chiamasse la loro mamma.

    E' proprio vero ciò che ci dice Gesù "I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio".
    Una carezza di Dio, attraverso la dolcezza della piccola Jaquie, a queste due fantastiche donne venute da noi per aiutarci e sostenerci.
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    I Bambini messaggeri di Dio

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  49.  

    Addì 25 gennaio 2023

    In quel tempo Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»
    Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
    E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

    Marco 16,15-18

  50.  

    Prenderanno in mano i serpenti (25 gennaio 2023)

    Adotta un Bambino

    Nella nostra storia di Associazione non è passato anno da quando siamo nati che non abbiamo incontrato difficoltà di ogni genere. Ci sono state prove piuttosto facili da superare, ma spesso anche ostacoli all'apparenza insormontabili.

    La cattiveria umana è talmente grande che per invidia, gelosia, interessi personali si tende a distruggere il prossimo.

    Ad ogni legnata ci siamo sempre rialzati, ad ogni ingiuria ci siamo sempre difesi, ogni Bambino a noi affidato lo abbiamo accompagnato sulla strada della vita, grazie all'aiuto di Dio.

    Ogni cattiveria ci fa male, ma non abbiamo paura ad affrontarla, forti anche dei risultati conseguiti in 36 anni di attività a favore dei Bambini.

    Qualcuno non crede in noi?
    Pazienza, non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

    Siamo continuamente sotto esame, e va bene così, questa è la vita
    Siamo combattenti e la nostra guerra a difesa dei Bambini è senza fine

    Mia mamma diceva "Non ti curar di lor, ma guarda e passa"
    Voi, voi che credete in noi, voi che non avete gli occhi foderati di prosciutto e vedete con quanto amore accogliamo ed accudiamo tanti Bambini ogni giorno, voi non lasciateci soli.
    Adottate idealmente uno dei nostri Bambini, fate una donazione mensile per sostenerlo.

    Abbiamo tanti progetti da portare avanti, ma i costi sono tanti
    - Adottiamo un dentista
    - Veleggiare per i sette mari
    - English for kids
    - Estate ad Orentano
    - Vacanza a Lipari
    - Teatralmente presentandoci

    ... e tanti altri ancora per dare a tanti Bambini alcune delle opportunità che i vostri figli hanno avuto per la sola fortuna di essere nati nella vostra buona famiglia
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