Non sei collegato (collegati)

Vanilla 1.1.2 is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

  1.  

    Addì 20 luglio 2021

    In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli.
    Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti».
    Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
    Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre».

    Matteo 12,46-50

  2.  

    Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? Chiunque fa la volontà del Padre mio (20 luglio 2021)

    Come ti chiama tuo figlio?

    Babbo, babbo
    Così mi chiamano tutti i Bimbi che accogliamo, siano essi in affido, siano in diurno
    I servizi sociali scuotono la testa e dicono "non va bene"
    Dicono che si debba mantenere con loro un distacco professionale
    Dicono che non siamo buoni affidatari perché non capiamo il nostro ruolo

    Quante stupidaggini!!!

    Primo: i Bambini hanno bisogno di figure di riferimento, sentono il bisogno di sentirsi amati, non necessitano di figure professionali per crescere, ma di persone con il cuore aperto verso di essi, capaci di accettare tutto di loro, sbagli e pregi, difetti ed insuccessi, passato e presente, come dovrebbe fare un qualsiasi buon genitore, ed è ovvio che trovando in noi tali caratteristiche venga loro spontaneo identificarci come genitori senza nulla togliere ai loro naturali datori di vita.
    Secondo: le figure genitoriali biologiche non spariscono ed i Bambini continuano a chiamare babbo e mamma i loro veri genitori, facendo le opportune distinzioni e prendendo da entrambi gli esempi positivi sviluppando una buona dose di criticità, pur continuando ad amarli, verso gli errori degli uni e degli altri.
    Terzo: il nostro ruolo lo capiamo benissimo perché accogliere un Bambino significa certamente dargli una casa, dei vestiti, del cibo, ma sopratutto significa dargli amore, ascolto, presenza costante
    --------------------
    Essere genitori di cuore prima che di pancia

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  3.  

    Addì 21 luglio 2021

    In quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare.
    Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia.
    Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare.
    E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono.
    Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo.
    Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò.
    Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono.
    Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta.
    Chi ha orecchi intenda».

    Matteo 13,1-9

  4.  

    Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla (21 luglio 2021)

    Solitudine

    Spesso si vedono personaggi pubblici che sono osannati per le loro qualità ed opere, tanto da non sapere come fare per avere un po' di vita privata e non essere sommersi da migliaia di mail e telefonate. Ma basta un attimo, basta un passo falso, vero o presunto, una malattia, una debolezza, che tutti spariscono.
    A chi è accaduto questo sappia che è in buona compagnia: è accaduto a Gesù duemila anni fa.
    Potete credereo meno che sia figlio di Dio, ma ciò non toglie che ha fatto tanto del bene a moltissime persone, e non appena i capi del popolo si sono sentiti minacciati lo hanno messo in croce. Capita, ma quello che è brutto è che sia successo con il favore e l'incitamento del popolo, e che sotto la croce ci fossero solo pochissime persone.
    -----------------------
    Fatevi grande venendo a servire i nostri piccoli figli
    Non lasciateci soli

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  5.  

    Addì 22 luglio 2021

    Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
    Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
    Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.
    Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».
    Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
    Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».
    Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!
    Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
    Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.

    Giovanni 20,1-2.11-18

  6.  

    Vide Gesù che stava lì in piedi, ma non sapeva che era Gesù (22 luglio 2021)

    Un bicchier d'acqua

    Ogni volta che vediamo un Bambino sporco e mal vestito, un ragazzo di colore emaciato che vende braccialetti e collanine, una prostitua ai margini della strada il nostro giudizio arriva fra i due ed i tre secondi netti. Perentorio, accusatore, sdegnato.

    Eppure dietro ogni volto, dietro ogni persona c'è una storia.
    Una storia spesso fatta di abusi, maltrattamenti, privazioni, angherie, soprusi.

    Prima di giudicare domandiamoci:
    Come saremmo noi se avessimo subito quello che hanno subito loro?
    Come ci sentiremmo nel leggere nelle espressioni della gente un giudizio negativo su di noi senza neppure conoscerci?

    Io che sono cattolico vedo Gesù nel volto sofferente di ogni persona, ed il mio sguardo è di compassione, dispiacere, dolore nel vedere tanta sofferenza.

    Chi non è cattolico dovrebbe vedere in ogni uomo o donna o Bambino che soffre la sofferenza umana, e dovrebbe abbracciare, accogliere, amare, aiutare quella persona perché così facendo darebbe un bicchier d'acqua ad un'umanità assetata di amore
    ------------------------
    Donare un bicchier d'acqua toglie a noi la sete di amore per gli altri

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  7.  

    Addì 23 luglio 2021

    In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».
    Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
    Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
    Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono.
    E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete.
    Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani.
    Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono.
    In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono!».

    Matteo 13,10-17

  8.  

    Beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano (23 luglio 2021)

    Alleniamoci con i Bambini

    Quando qualcuno ci parla, ci racconta un fatto della sua vita, un episodio appena accaduto, un sogno, noi cosa capiamo?
    Sentiamo il raccontino, la favoletta e annuiamo, oppure ascoltiamo quello che ci viene detto fra le righe?
    Talvolta un racconto è l'espressione dell'anima che vuole dire qualcosa che il cervello non ha il coraggio o la forza di dire.
    Gesù parlava in parabole affinché chiunque potesse capire, e dietro ogni "favoletta" c'erano importanti principi cui attingere per riflettere, crescere, conoscere il prossimo e la vita.
    E' forte stare con i Bambini, è un allenamento continuo perché con disegni o raccontini vogliono dire qualcosa che non riescono a tirare fuori per vergogna, paura, oppure per incapacità ad elabaorala ed esprimerla. Stare con i Bambini è capire ogni momento cosa si cela dietro una risatina, un muso lungo, una frase o una parola avulse dal contesto.
    Allenarsi con loro è aiutarli ed aiutare noi stessi a capire le persone e, perché no, un po' di più anche noi stessi
    ------------------------
    Ogni giorno con i ragazzi è amore puro che doniamo e riceviamo
    Sostieni il nostro cammino, unisciti a noi

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  9.  

    Addì 24 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù espose alla folla una parola: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
    Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò.
    Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania.
    Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?
    Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla?
    No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.
    Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».

    Matteo 13,24-30

  10.  

    Venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò (24 luglio 2021)

    Nu' piezzo e' cuorè

    Come la pioggia scende dal cielo e bagna tutti, noi da sempre abbiamo dato il nostro amore, i valori ed i principi a tutti i nostri bimbi.
    A Yuri, figlio di un rapinatore e già a dodici anni nella banda del padre a commettere furti.
    A Giada e Guya, figlie di uno spacciatore e già "femmine di mafia" sin da piccole.
    A Giovanni, che ha vissuto per la strada ed ha visto di tutto.
    A Michela, con una mamma che faceva il mestiere più antico del mondo, e lei leggerina e svampita facile preda già a dieci anni
    A Ileana e Marquerida, arrivate dalla Macedonia a cinque e sette anni con un passato di sfruttamento ed una mamma che faceva la vita in Italia.
    A Jemal, fuggito da un paese dell'Africa dove un dittatore ti obbliga a fare servizio militare uccidendo i nemici dai sedici ai sessant'anni.
    A Nala, sradicata dalla sua terra e finita in ospedale ad opera del padre e della madre convinti che picchiare a sangue sia educativo.
    Ognuno di loro è un pezzetto della nostra storia, una cellula del nostro corpo, un ricordo indelebile nel nostro cuore.
    A ognuno di loro abbiamo dato le stesse opportunità.
    Ma non tutti si sono salvati.
    Alcuni sono diventati grandi, hanno studiato, messo su famiglia, apprezzati sul lavoro per le loro doti umane.
    Altri sono finiti in prigione, a spacciare, coinvolti in risse ogni sera, ubriachi o drogati sotto un ponte
    Siamo uomini e donne, e come tali capaci di fare cose buone e cattive, e sicuramente abbiamo i nostri limiti e le nostre colpe, ma se un ragazzo che ha ricevuto tanto si perde è un po' colpa sua perché davanti ad un bivio ha scelto la strada sbagliata o quella del non fare.
    Le nostre case sono un po' come un campo di grano, in mezzo al quale cresce anche la zizzania. I Bambini crescono e ascoltano voci buone e voci cattive per poi scegliere da quale parte stare.
    ------------------------
    Dobbiamo sempre sperare di poter salvare chiunque incontriamo sul nostro cammino

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  11.  

    Addì 25 luglio 2021

    in quel tempo, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade,
    e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi.
    Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli.
    Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
    Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».
    Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare.
    Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
    Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?».
    Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini.
    Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero.
    E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».
    Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
    Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!».
    Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo.

    Giovanni 6,1-15

  12.  

    Ma che cos'è questo per tanta gente? (25 luglio 2021)

    Smile

    A tutti è noto il miracolo della moltiplicazione del pane e dei pesci, a prescindere che si creda sia stato un miracolo di Dio oppure una favoletta.
    Quello che in molti forse non sanno è che questo evento si verifica ogni giorno.
    Ogni giorno diamo una parola buona, un insegnamento, un sorriso al figlio, all'alunno, al dipendente o al datore di lavoro, oppure semplicemente al passante che incontriamo sul marciapiede.
    Ecco, donando un pezzettino di noi facciamo in modo che quel gesto si trasformi in qualcosa di più perché noi avremo ancora da donare sorrisi, e parimenti chi li riceve sarà ben predisposto a donarne a sua volta.
    Se passassimo la giornata a sorridere al nostro prossimo, alla sera avremmo una città che si sbellica dalla felicità.
    Purtroppo è anche vero il contrario. Se restiamo dinanzi agli altri con il muso o con il nervoso, giustificato o meno, doniamo al nostro prossimo tristezza e inquietudine che purtroppo si propagheranno con grande velocità facendo intristire ed innervosire coloro che incontriamo.
    Ed allora forza, sorridete in modo che ogni giorno si possa ripetere il miracolo della moltiplicazione del pane e dei pesci perché l'amore, il sorriso, l'altruismo, un buon insegnamento si propagano se li divideremo con gli altri
    ---------------------------
    Un euro per te non è nulla, ma nelle nostre mani si moltiplicherà
    Un ora da dedicare ai bambini per te non è nulla, ma insieme a noi si moltiplicherà in amore

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  13.  

    Addì 26 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù espose alla folla un'altra parabola: «Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo.
    Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami».
    Un'altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti».
    Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole, perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta: "Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo".

    Matteo 13,31-35

  14.  

    Il regno dei cieli si può paragonare al lievito (26 luglio 2021)

    Entità invisibili

    Le cose materiali, ciò che è visibile agli occhi, quello che è possibile toccare con mano ci aiuta a capire ciò che, pur esistendo, non possiamo vedere o toccare. Il vento non lo vediamo, ma se osserviamo gli alberi che si muovono è facile intuire che c’è vento; se dalla finestra guardiamo la neve scendere sappiamo, senza comunque poterlo vedere, che il freddo è presente. Nella nostra vita dunque ci sono tantissime entità che non possiamo vedere ma che esistono e regolano la nostra vita, al punto che non usciremo in maglietta a maniche corte e pantaloncini estivi se il termometro segna meno uno. Mi domando allora, è così difficile poter pensare che esista Dio, che ci sia un’entità spirituale che possa regolare la nostra esistenza? Massimo rispetto per chi non crede, ma spero vivamente che coloro che si professano atei non scartino la possibilità di indagare sull’esistenza di Dio che opera a nostra insaputa per il bene del mondo. Il lievito che fa crescere l’impasto, il seme che germoglia e da un esserino così piccolo fa nascere alberi secolari sono fra i tanti esempi da poter facilmente osservare senza che ne sia svelato il grande mistero che c’è dietro.
    ------------------------
    Ringraziamo per ciò che abbiamo

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  15.  

    Addì 27 luglio 2021

    Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
    Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo.
    Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli.
    Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
    Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti.
    Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!».

    Matteo 13,36-43

  16.  

    Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni (27 luglio 2021)

    Una dittatura a fin di bene

    E' impossibile mettere tutti d'accordo su ciò che è buono e ciò che non lo è

    Stanotte ho sognato una "dittatura buona"

    Un'imposizione dall'alto di regole fatte per il bene della popolazione piuttosto che per quello di coloro che detengono potere e ricchezza

    Immaginatevi un mondo dove ci si possa arricchire ed arrivare al massimo a dieci milioni, tutta la ricchezza che supera tale cifra venga ripartita nella popolazione a partire dal più povero
    Immaginatevi un mondo dove tutte le armi, persino le stelle Ninja, fossero distrutte e mai più ricostruite
    Immaginatevi un mondo dove ognuno possa proporre l'idea per una legge e quelle buone venissero imposte al mondo intero
    Immaginatevi se tutti gli stati fossero obbligati a pulire le acque dei mari e dei fiumi e a raccattare la spazzatura lasciata in orbita

    E chi non obbedisce al dittatore buono, chi delinque, chi abusa di un Bambino o lo maltratta venga eliminato dalla società ponendolo a fare i lavori più umili senza perdere tempo in processi o scuse banali del perché si è fatta o non si è fatta una certa cosa

    Utopia al massimo livello, è ovvio

    Ma è bello immaginarsi un mondo senza ingiustizie, senza guerre, pulito e vivibile da tutti

    Questo mondo esiste e ci aspetta nell'eternità dopo la morte con Dio che separerà i buoni dai cattivi
    --------------------
    Dittatore buono

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  17.  

    Addì 28 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
    Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».

    Matteo 13,44-46

  18.  

    Un mercante che va in cerca di perle preziose (28 luglio 2021)

    I nostri bambini: perle preziose

    In molti hanno grosse difficoltà a intraprendere il cammino dell'affido, e li capisco perfettamente perché la paura che un bambino al quale ti sei affezionato se ne vada è grandissima. A nulla valgono le raccomandazioni che spesso faccio che se una famiglia non prende un bambino, quel bambino verrà picchiato, abusato, non amato. Purtroppo l'egoismo per la paura di soffrire prende il sopravvento. Ma è importante sottolineare un'altra considerazione, che ogni bambino è una perla preziosa ed è bello avere in casa un valore anche se questo dovesse durare per poco tempo, cosa peraltro non detta perché ci sono degli affidamenti che durano moltissimi anni se non addirittura per sempre. Se vi propongono di accogliere una perla non rifiutatevi per la paura di poterla un giorno perdere, anzi custoditela con cura e gioite per il solo fatto di essere voi lo scrigno che potrà apprezzarla per anni, e se poi un giorno dovesse migrare da casa vostra ad altra casa vorrà dire che andrà ad allietare altre persone, perché tutti i tesori di questa terra prima o poi passano sempre di mano, e così non possiamo legare a noi per sempre un bambino o una persona perché questa prima o poi, in un modo o nell'altro, si allontanerà da noi. La cosa importante non è il tempo del possesso, ma è l'intensità del rapporto che con essi creiamo.
    -----------------------
    Ogni bambino è una perla preziosa

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  19.  

    Addì 29 luglio 2021

    In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello.
    Marta, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa.
    Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!
    Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà».
    Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà».
    Gli rispose Marta: «So che risusciterà nell'ultimo giorno».
    Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?».
    Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo».

    Giovanni 11,19-27

  20.  

    Qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà (29 luglio 2021)

    La nostra forza

    Nella vita ne capitano tante. A qualcuno di più, a qualcuno di meno, ma quando siamo nel travaglio siamo tutti nella stessa barca. Non possiamo arrabbiarci per il male che ci arriva perché se ci pensiamo è solo una minima parte rispetto al bene che abbiamo ricevuto. Fate un esame della vostra vita, pensate a quanti giorni siete stati bene e a quanti invece siete stati male e vedrete che la bilancia penderà verso il bene.
    Pensate a ciò che di positivo avete ricevuto da Dio (se preferite dite "dalla vita") quando state male e, se siete obiettivi, non potrete far altro che ringraziare per ciò che di buono avete avuto. Deve essere questa la nostra forza per superare le difficoltà: pensare al bene goduto e a quello che verrà
    -----------------------
    Ringraziate del bene ricevuto condividendolo con chi è stato meno fortunato di voi

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  21.  

    Addì 30 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli?
    Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?
    E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?».
    E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua».
    E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità.

    Matteo 13,54-58

  22.  

    Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua (30 luglio 2021)

    Profeta oggi

    Se pensiamo ad un profeta immaginiamo i vegliardi del vecchio testamento, barba bianca, bastone in mano, fiaschetta dell'acqua alla cintura, sandali ai piedi che vagano per il deserto andando di città in città a dire "convertitevi".
    Altri immagineranno un profeta più moderno, un dialogatore che ti ferma per strada per parlarti di Dio, uno scocciatore da cui tenersi alla larga.

    Profeta è colui che viene inviato ad annunciare.
    Nella fede è un inviato da Dio per far comprendere all'uomo la sua esistenza, il suo volere, le sue regole ed il futuro.

    Ma chi sono i profeti?

    In teoria lo siamo tutti.
    Tutti noi nasciamo perché inviati da Dio su questa terra ad annunciare agli altri uomini un messaggio di amore e di speranza.

    Chiunque annuncia amore e speranza è un profeta

    Perché è così difficile ascoltare un messaggio di amore?
    Perché non si crede più nell'amore preferendo ad esso le cose materiali?

    Se lo saranno chiesto i profeti tremila anni fa
    Se lo saranno chiesto i primi discepoli di Gesù
    Se lo sarà chiesto San Francesco, Madre Teresa, Martin Luther King, Ghandi
    Se lo sarà chiesto chiunque abbia provato a parlare di amore andando oltre il sistema ingessato da mille regole e dogmi
    Se lo chiede chiunque con la sola forza dell'amore provi a dire alle persone "cambiamo rotta: accogliamo un bimbo in affido trascurando il dolore di quando se ne andrà, accogliamo i migranti trascurando che possano togliere lavoro, accudiamo un malato trascurando la possibilità di infettarsi, stiamo vicino ad una persona trascurando la possibilità che possa voltarci le spalle quando avremo bisogno di lui, aiutiamo con la nostra opera chi ha bisogno della nostra manualità trascurando che non possa pagarci.
    --------------------
    Tutti noi siamo profeti

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  23.  

    Addì 31 luglio 2021

    In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù.
    Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui».
    Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello.
    Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla!».
    Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta.
    Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato.
    Ed essa, istigata dalla madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
    Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data e mandò a decapitare Giovanni nel carcere.
    La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre.
    I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù.

    Matteo 14,1-12

  24.  

    Mandò a decapitare Giovanni (31 luglio 2021)

    Giovanni: occhi tristi pieni di luce

    Non c'è pubblicità che non faccia vedere la perfezione: famiglie perfette, figli perfetti, mamme perfette.
    Io la perfezione su questa terra non l'ho mai vista.
    Anche la mia mamma Zizzi, la persona migliore che abbia mai incontrato nella mia vita, ottima persona a detta di tutti, era piena di difetti, piccoli o piccolissimi, ma certamente assai lontana dalla perfezione. Era lei stessa a ricordarmelo più volte.

    Giovanni, nove anni, viveva in casa con le sue due sorelline di quattro anni e dodici mesi. La mamma dipendente da un uomo che la sfruttava e la picchiava, ogni tanto fuggiva portandosi dietro i figli, ma poi sempre tornava da lui a farsi picchiare nuovamente. Gli occhi di Giovanni erano pieni di tristezza, ma anche di gioia repressa e bastava una carezza, uno scherzo, un po' di considerazione per accenderli con una luce da far invidia al sole. Stava attento a non parlare per non dire cose "proibite", per non dire cosa accadesse in casa, un po' perché la madre gli intimava il silenzio, un po' per paura delle botte.
    Come è finita vi chiederete. Una buona comunicazione vorrebbe che vi dicessi che i bambini sono stati tolti a quella famiglia, che hanno trovato un focolare domestico dove tutto è rose e fiori, che i bimbi sono cresciuti sani, forti, belli, studiosi. Ma la vita è altra cosa.
    ------------------------------
    Non è colpa dei bambini se sono in brutte situazioni
    E' colpa nostra se ci rimangono

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  25.  

    Addì 1 agosto 2021

    Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù.
    Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
    Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.
    Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
    Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?».
    Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».
    Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi?
    I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo».
    Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
    Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
    Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.»

    Giovanni 6,24-35

  26.  

    Signore, dacci sempre questo pane (1 agosto 2021)

    Inondiamo i nostri figli di beni materiali

    Non passa giorno in cui un genitore non tenti di donare al proprio figlio il proprio amore. Molti ragazzi spesso fanno un po' di confusione e pensano che l'amore di un papà o di una mamma lo si misuri con il quantitativo di beni materiali che essi comprano per la propria prole. Quante volte ho sentito bambini e adolescenti criticare i propri genitori perché non comprano loro il vespino o il cellulare ultimo modello, oppure non fanno vedere loro certi programmi in tv o non li portano a eurodisney. Quanto più amore c'è spesso in un no piuttosto che in un si. Molti adulti però cascano nella trappola, cedono al ricatto "se non mi prendi questo vuol dire che non mi vuoi bene" e così mettono mano al portafogli e donano quanto richiesto, e solo allora vengono inondati da frasi come "sei mitico, sei il miglior papà del mondo, non c'è un papà o una mamma migliori di te". Ma quanto dura? Fino al prossimo no, fino al rifiuto di piegarsi alle richieste dei figli ed allora, in quel caso, siamo i mostri, quelli che non capiscono l'importanza di avere questo o l'altro oggetto. Ci si ritrova poi un giorno a guardarsi indietro e vedere i propri figli cresciuti, capaci di soddisfare da soli ai propri capricci, e lontani da noi. Qualcuno, dalle profondità della loro disperazione si rivolgerà a noi criticandoci per non aver detto abbastanza no.
    Se però da un lato sono fermamente convinto di non dover inondare i nostri bimbi di beni strumentali, ritengo si debba donare loro quel pane che possa saziare cuore ed anima, il cibo che permetta loro di poter scegliere di crescere con sani principi, elargire valori, insegnamenti di vita, spiegazioni, complicità, perdono.
    Le cose materiali prima o poi si sciupano o passano di moda o perdono di interesse, ma i valori resteranno nel sangue di chi li riceve e potranno, il giorno che vorranno, usarli per maturare e divenire uomini e donne responsabili, capaci di andare per le strade del mondo a testa alta, fieri di aver avuto qualcuno che li ha amati profondamente, anche al punto da proferire dei no e attirarsi le ire e le maledizioni di un figlio deluso per non aver ottenuto l'ultimo modello di telefonino
    ------------------------
    Riempite il nulla dei vostri figli con valori e principi, sarà la più bella eredità che possiate lasciare loro

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  27.  

    Addì 2 agosto 2021

    In quel tempo, quando udì della morte di Giovanni Battista, Gesù partì su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città.
    Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
    Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare».
    Ma Gesù rispose: «Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare».
    Gli risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci!».
    Ed egli disse: «Portatemeli qua».
    E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla.
    Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati.
    Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

    Matteo 14,13-21

  28.  

    Date loro voi stessi da mangiare (2 agosto 2021)

    Ogni giorno un miracolo

    Per molti la moltiplicazione dei pani e dei pesci è una favoletta, al pari di babbo natale che passa dal camino a portare doni ai bambini buoni.
    Per me la moltiplicazione dei pani e dei pesci è un fatto costante, un episodio continuo che si rinnova ogni giorno, ogni talvolta che abbiamo bisogno.
    Nel Vangelo Gesù dice ai discepoli "Date loro voi stessi da mangiare".
    Non compie lui il miracolo direttamente, ma vuole che siamo noi a compierlo, e perché ciò si avveri basta soltanto crederci.
    Come potreste pensare che un ragazzo di ventun anni, insieme ad una ragazzina di diciassette possano aver iniziato aiutando bambini tagliando l'erba con le forbici, andando di porta in porta a prendere vestiti, raccogliendo cartoni alla fine dei mercati, e dopo trent'anni averne accuditi oltre settecento di cui cinquantacinque in affido, aver radunato attorno al nome dell'Associazione tanto volontariato, ed avere ancora oggi la stessa forza e la stessa passione per accogliere altri bimbi, ascoltare altre storie, lenire le loro ferite con amore?
    Abbiamo iniziato che avevamo solo cinque pani e due pesci, ma abbiamo creduto in colui che ci ha detto "Non preoccuparti di cosa mangerai o di come vestirai, io penserò a voi", ed oggi abbiamo delle gerle che appaiono sempre vuote, ma alle quali continuiamo ad attingere semplicemente immergendovi le mani con la certezza che ci saranno sempre pani e pesci da donare ai nostri ragazzi.
    Non siamo maghi o eroi, ognuno di voi può moltiplicare all'infinito quel poco che ha, basta crederci e sopratutto farlo per dare da mangiare agli altri e non per un proprio interesse personale, ed il miracolo si realizzerà ogni volta
    -----------------------
    Il pesce lo peschiamo, ed il pane ce lo donano
    Per il resto abbiamo bisogno di voi
    Aiutateci

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  29.  

    Addì 3 agosto 2021

    Dopo che la folla ebbe mangiato, subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, mentre egli avrebbe congedato la folla.
    Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.
    La barca intanto distava gia qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario.
    Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare.
    I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «E' un fantasma» e si misero a gridare dalla paura.
    Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura».
    Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque».
    Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
    Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!».
    E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
    Appena saliti sulla barca, il vento cessò.
    Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!».
    Compiuta la traversata, approdarono a Genèsaret.
    E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati, e lo pregavano di poter toccare almeno l'orlo del suo mantello. E quanti lo toccavano guarivano.

    Matteo 14,22-36

  30.  

    Signore, salvami! (3 agosto 2021)

    Il vero volontario

    A volte si guardano le persone che aiutano i bambini, i terremotati, i profughi, gli anziani, gli alcolizzati, i malati, i drogati come a dei santi, a degli eroi, a gente fuori del comune, altruista fino alla cima dei capelli. Niente di tutto questo. Chi si occupa del prossimo è soltanto uno che ha trovato la strada per salvarsi, per uscire da un mondo contaminato e toccare con mano il cuore pulsante della nostra società, è colui che è disposto a fare grandi fatiche pur di lavarsi anima e coscienza e, se così facendo, altri ne hanno nutrimento è sicuramente apprezzabile, ma lo scopo primario del volontario, del vero volontario, non quello pagato dalle grandi organizzazioni per essere inviato nei posti sperduti del mondo, è quello di provare grande gioia nel poter essere utile e, una volta finito il proprio compito, o terminata la giornata, non bearsi e glorificarsi di quello che ha fatto ma di pensare a cosa di più poteva fare e a cosa di meglio riuscirà a fare il giorno dopo.
    -----------------------
    Rimboccatevi le maniche per aiutare i tanti bambini che hanno bisogno di voi, salverete così la vostra vita

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  31.  

    Addì 4 agosto 2021

    In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne.
    Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio».
    Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi come ci grida dietro».
    Ma egli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele».
    Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!».
    Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini».
    «E' vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
    Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.

    Matteo 15,21-28

  32.  

    Anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni (4 agosto 2021)

    Vivere di briciole

    Chi come me ha avuto la fortuna che da bambino e ragazzo non gli sia mancato mai nulla, né soldi, né l'affetto di una famiglia non può rendersi conto come si possa vivere senza niente.
    Sono situazioni che bisogna provare sulla propria pelle, o comunque osservarle per lungo tempo da molto vicino, per poter capire la sofferenza, spesso nascosta, di chi viva senza nulla.
    Un giorno una nostra volontaria andò a prendere con la propria macchina alcuni bambini, e per terra c'erano gli avanzi di biscotti che le sue figlie piccole avevano mangiato in precedenza. Questi ragazzi appena saliti in macchina videro le briciole e le raccolsero avidamente, tanto che la nostra amica ne rimasi sconvolta e si fermò al primo bar dove gli comprò tutto ciò che volevano.
    Sono scene terribili che vi assicuro, una volta viste e toccate con mano così da vicino, ti rimangono nel cuore, negli occhi e nella mente; ma ancor di più colpisce quando ti accorgi che quello di cui molti ragazzi sono privati e necessitano è amore.
    Anche loro, al pari dei bambini saliti in macchina della nostra volontaria, pur di avere accudimento ed attenzioni si ci ciberebbero anche delle briciole d'amore gettati in terra da tanti bravi genitori.
    Se non vi sentite in grado di essere ottimi papà e mamme di bambini in affido e dare loro tutto il vostro cuore, dateli almeno le briciole, basta che siano briciole d'amore.
    ---------------------------
    Le nostre briciole d'amore forse non sfameranno i ragazzi, ma certamente daranno loro modo di non morire per mancanza di affetto

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  33.  

    Addì 5 agosto 2021

    In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
    Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
    Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».
    Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
    E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
    E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
    A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
    Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
    Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno.
    Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai».
    Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».

    Matteo 16,13-23

  34.  

    Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa (5 agosto 2021)

    Noi ambulanze

    Vi siete mai domandati se ciò che fate sia la cosa giusta?
    Oppure se state facendo la cosa giusta in modo esatto?

    Io me lo domando continuamente.
    Non passa giorno in cui non pensi se il nostro accogliere i Bambini è fatto in modo corretto.
    Le imperfezioni di uomo mi portano a vedere gli errori e considerare il bene come una cosa naturale.
    Ringrazio Dio che ci siano tanti amici che dall'esterno ci dicono che i risultati ottenuti sono ottimi, ma il dubbio resta sempre.
    E' come un pungolo che fa stare con la schiena dritta e le orecchie sempre in ascolto, ed è bene che sia così.

    Non credo molto a chi ci riempie di lusinghe, perché santi non lo siamo davvero, ma parimenti non credo nemmeno a chi ci bastona, spesso senza nemmeno aver conosciuto uno solo dei nostri Bambini, paragonandoci a diavoli indicandoci come il male del mondo.
    E vi assicuro che non esagero.

    La risposta sulla nostra correttezza non può arrivare dagli uomini perché imperfetti, ed il loro giudizio può essere inficiato, anche in buona fede, da mille fattori.
    La risposta è negli occhi dei Bambini e dei Ragazzi che accogliamo.
    Se i maggiorenni chiedono di restare a vivere con noi, se i Bambini e gli adolescenti scelgono di passare la giornata con noi piuttosto che per la strada con i loro amici, se l'ambiente che diamo loro è sereno, con valori e principi atti a farli crescere moralmente sani e caratterialmente forti, se ci sono tanti volontari che li inondano di affetto, allora penso che nell'insieme, tra alti e bassi, errori e correttezze, rimproveri e lodi qualcosa di buono lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo.

    Un'ambulanza corre freneticamente da una parte all'altra della città, sorpassa macchine, schiva i pedoni, rasenta le biciclette, il tutto con la concitazione del momento e la fretta di salvare una vita. Luci, sirene, clacson mettono a dura prova la resistenza, ed ogni tanto anche le ambulanze rischiano di provocare qualche incidente, ma non sarebbe giusto fermarle perché sono la salvezza di tante persone che credono in loro e le aspettano a gloria.
    In un mondo senza ambulanze molti di più sarebbero i morti tra coloro che di esse necessitano per raggiungere l'ospedale
    ------------------------
    Ognuno di noi si faccia ambulanza pronta ad accogliere un malato della nostra società per condurlo fuori dal pericolo

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  35.  

    Addì 6 agosto 2021

    In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche.
    E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù.
    Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!».
    Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento.
    Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!».
    E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro.
    Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti.
    Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti.

    Marco 9,2-10

  36.  

    Erano stati presi dallo spavento (6 agosto 2021)

    Cambiare vita

    Siamo talmente abituati alla nostra vita che spesso un qualsiasi cambiamento ci spaventa, e sovente per paura non compiamo un passo importante, specie quando questo significa lasciare agiatezze e tranquillità per abbracciare problemi e preoccupazioni. E se qualcuno è disposto a rischiare quando ha in testa un progetto, specie se lavorativo, quanti sarebbero disponibili a barattare la propria serenità affinché altri possano star bene? Chi è disposto a dire "Rinuncio a mangiare al ristorante per risparmiare denaro da donare ai poveri"? oppure "Accolgo in casa un bambino maltrattato, problematico e mi metto in gioco con i servizi sociali, il tribunale ed i genitori naturali"?.
    Per l'adozione tutti sono disponibili purché si tratti di un bambino piccolo, carino, senza problemi fisici, magari di buona etnia italiana.
    Per l'affidamento invece quante famiglie sono disposte ad aprire le porte di casa?
    Ventisei milioni sono le famiglie italiane, ma in affidamento familiare ci sono soltanto tredicimila bimbi, vale a dire lo 0,05 per cento: una famiglia ogni duemila!
    Non vuole essere il mio un giudizio oppure una condanna, ma una constatazione per capire il motivo di tanta diffidenza, alla cui base c'è sicuramente una serie di paure.
    Ma per quanti timori possiamo avere dovremmo riflettere sul fatto che mentre noi proviamo l'angoscia di affrontare un percorso ed un cambiamento, migliaia di bambini soffrono nelle proprie case perché maltrattati, abusati, uccisi nella loro fanciullezza, costretti a divenire adulti alla svelta.
    Dovremmo però riflettere anche sugli aspetti positivi di certi cambiamenti, anche su di noi e sulla nostra famiglia perché un bambino porta gioia, educare un bambino ci fa sentire importanti per qualcuno, dare la possibilità ad un bambino di vivere la propria infanzia serenamente comporta migliorare il mondo di domani rendendolo un adulto responsabile in grado di tutelare, amare e difendere i propri figli.
    Non abbiate paura di un cambiamento.
    E se non ve la sentite di accogliere fisicamente un cucciolo d'uomo ferito e spaventato nella vostra casa, almeno accoglietelo nei vostri cuori stando vicino ai nostri bambini, venendoli a trovare, o magari preoccupandovi dei loro bisogni con un affidamento a distanza. Almeno è un inizio per comprendere meglio questo magico mondo dell'affido.
    ----------------------------
    La paura dei cambiamenti è normale, ma per crescere e migliorare come persone dobbiamo affrontare e superare le nostre paure

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  37.  

    Addì 7 agosto 2021

    In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che, gettatosi in ginocchio, gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell'acqua; l'ho gia portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo».
    E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui».
    E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito.
    Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?».
    Ed egli rispose: «Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile».

    Matteo 17,14-20

  38.  

    Niente vi sarà impossibile (7 agosto 2021)

    Perché noi non abbiamo potuto … ?

    Dico sempre ai miei ragazzi che la differenza tra il possibile e l’impossibile è il provarci. Non certo il tentare tanto per fare, quanto metterci la convinzione e la consapevolezza di riuscire a conseguire un risultato. La Fede fornisce una marcia in più, una certezza di avere dalla nostra parte Dio come alleato.
    Tante volte abbiamo accolto ragazzi difficili, adolescenti che nessuno voleva perché troppo difficili da gestire, con un comportamento fortemente oppositorio, aggressivi, arrabbiati con il mondo. Parto sempre dall’idea che un ragazzo non è mai cattivo, ma porta in sé il germe della cattiveria perché subita. Arriva un momento della sua vita in cui deve scegliere se proseguire sulla strada della prepotenza, del non rispetto degli altri, delle regole e dei principi, oppure cambiare rotta e incamminarsi sul difficile sentiero che porta in salita ad aprire il cuore agli altri sia per amare che per farsi amare.
    E’ difficile a volte gestire gli scatti d’ira dei ragazzi, andare oltre le loro minacce, cercare il dialogo anche quando sono arrabbiati e si tappano le orecchie per non ascoltare, star loro vicino quando si mettono nei guai, consigliarli al meglio quando pensano che il mondo sia ai loro piedi e che sia giusto afferrare ogni cosa capito loro a tiro. Si, è difficile, ma non è impossibile e se un ragazzo ha bussato alla tua porta, significa che il Signore sa che tu puoi farcela. Si può non credere nelle istituzioni, nell’uomo, nella solidarietà di amici e parenti, ma non si può non credere all’amore di Dio per i Suoi figli, sarebbe come negare l’esistenza del mondo costruito attorno all’uomo. Questo amore del Signore per noi e per i ragazzi che siamo chiamati ad aiutare si trasforma in aiuto, in forza, in coraggio.
    Quella che in molti hanno scambiato sin dall’inizio della mia scelta di vita come incoscienza, come l’atto di un ragazzo affranto dal dolore in cerca di un placebo per sostituire quell’amore che gli era venuto a mancare d’improvviso, era Fede, Amore per Dio che in qualche modo mi stava chiamando. Se non avessi avuto Fede non avrei aiutato nemmeno un bambino perché è questa che ti da il coraggio di buttarti senza paracadute, di imbarcarti in viaggi su navi sgangherate mentre tutti gridano dal molo di non partire. Incurante delle tempeste che ho dovuto affrontare ho combattuto, non certo da solo, le mie battaglie avendo per alleato Gesù con i Suoi consigli, i Suoi valori. Non sempre ho vinto, ma spesso una sconfitta è una grande vittoria perché ti fornisce le armi per battaglie più impegnative ed importanti.
    Quante persone sento dire “Io non ce la farei mai a fare quello che hai fatto tu”. Quanti però tra questi ci hanno provato? Pensate che io sia diverso da voi? Che abbia una marcia in più? Io che ho arrancato per studiare, per conquistare una ragazza, per fare sport mentre in tanti mi superavano in bravura, astuzia, fisicità, valori e principi? Io non sono più bravo di nessuno, anzi semmai è vero il contrario, ma una cosa mi contraddistingue: non ho mai paura di tentare. Ho sbagliato tantissime volte, ma ho sempre fatto tesoro dei miei errori e delle critiche da parte degli altri ed ho cercato di sbagliare sempre meno, mosso sempre dalla voglia di farcela, dal desiderio di andare avanti per salvare la vita ad un bambino. E non ci sono mai riuscito. Ha fatto tutto il Signore, ci ha dato gli strumenti per arrivare ai loro cuori, le parole giuste da dire nelle varie circostanze, persino le cose materiali piovute dal cielo.
    Ognuno di noi può fare la differenza nella vita di chi soffre, anziano, bambino, malato, carcerato, drogato, diversamente abile, basta crederci. Basta dire “Si, lo voglio. Voglio aiutare una persona, un bambino, ad avere una vita migliore”.
    Se ci siamo riusciti noi dal nulla, noi che avevamo 21 e 17 anni, noi che siamo gli ultimi per intelligenza, per scaltrezza, per bontà, a maggior ragione potete riuscirci voi.
    -----------------------------------------
    Fate la differenza, credeteci. Aiutateci ad aiutare

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  39.  

    Addì 8 agosto 2021

    In quel tempo, i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo».
    E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?».
    Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi.
    Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
    Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me.
    Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.
    In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.
    Io sono il pane della vita.
    I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
    Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

    Giovanni 6,41-51

  40.  

    Io sono il pane della vita (8 agosto 2021)

    Un momento di sconforto

    Tutti noi, prima o poi, attraversiamo un momento di sconforto, sentiamo il peso della solitudine, siamo attanagliati dai debiti, la moglie o il marito ci hanno lasciato, i figli ci han girato le spalle, siamo vessati da ogni parte, provati, amareggiati dalla vita ed è facile arrivare ad un certo punto e cedere le armi, sdraiarsi sotto un albero e lasciarsi morire di fame, lasciarsi andare al bere, alla droga lasciandosi morire se non fisicamente almeno dentro smettendo di lottare, di camminare vero la fine naturale della vita compiendo tutte le tappe che Dio, o il destino se preferite, vorrà proporci. Davanti a tanta desolazione non riesco a capire come facciano gli amici atei a ritrovare la forza per alzarsi, per camminare, per darsi coraggio dinanzi alle avversità quando tutto rema contro di loro, quando su questa terra non c’è più nessuno disposto a dar loro una mano. Non a caso è in questi momenti che anche coloro che non hanno fede alzano gli occhi al cielo, quasi in un grido muto di speranza, come fosse l’ultima spiaggia che per tutta la vita hanno rifiutato e spesso offeso prendendo in giro chi invece avesse avuto fede. Ma in questi momenti di grande difficoltà ogni uomo è accomunato agli altri perché chi sia in difficoltà lo è comunque e a qualunque credo appartenga, sia esso cattolico, musulmano, ebreo, ateo ed in questi momenti ciascun uomo può essere preso da un momento di dolore al punto da desiderare la morte più di ogni altra cosa, al punto da mettersi all’ombra di un sicomoro ed attendere che tutto si compia. Ma in questi casi il Signore è comunque presente ed anche se non è chiamato manda i suoi angeli a donarci quel cibo che è il pane della vita, quel nutrimento che ci possa dare la forza di rialzarci e ricominciare a lottare. Quando è morta la mia mamma il mio unico desiderio per i primi nove mesi era quello di morire, non reagivo alla tragedia che mi aveva colpito e, pur non essendo apatico ma cercando di impegnarmi in mille situazioni, non provavo né piacere né gioia in nessuna delle cose che facevo. Ero a terra e stavo morendo dentro, ma ecco che un giorno c’è stato l’incontro con un angelo mandato da Dio, nei panni di Don Luigi, un angelo che mi ha consegnato la pergamena con le istruzioni per uscire dalla crisi “ci sono qui tante persone da aiutare”. Una verità sotto gli occhi di tutti, ma una realtà a me sconosciuta e impensabile, un cibo che non mi ha fatto morire allora e da quel giorno mi alimenta e mi sostiene donandomi quella forza necessaria a camminare sulla strada di accoglienza a bambini e ragazzi.
    Quando siete in crisi chiedete a Dio il pane della vita e state certi che vi manderà i suoi angeli a sostenervi ma, mi raccomando, non abbiate fretta, sarà il Signore a decidere quando sarete pronti per mangiare il cibo che vorrà inviarvi
    -----------------------------
    Rispondete alle chiamate, ne trarrete grande gioia

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  41.  

    Addì 9 agosto 2021

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: "Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo.
    Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi.
    Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono.
    A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro!
    Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.
    E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono.
    Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene.
    Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
    Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici!
    Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco.
    Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora."

    Matteo 25,1-13

  42.  

    No, che non abbia a mancare per noi e per voi (9 agosto 2021)

    In ginocchio per la strada

    Quando vedo per la strada ragazzi giovani in ginocchio chiedere l’elemosina mi viene da pensare che non abbiano bisogno di soldi per mangiare ma per altro. Un giorno mi fermai da uno di loro per dirgli di venire a casa nostra in campagna garantendogli da mangiare, un letto pulito e vestiti in cambio di aiuto nel taglio dell’erba e di altri lavoretti. Mi ha detto che non era interessato perché con l’elemosina guadagnava di più. Guadagnare? Ed io che pensavo avesse bisogno di sfamarsi. Quando qualcuno chiede aiuto non si può fare una cernita, non si può giudicare, ma in certi casi è importante distinguere perché se da un lato sono disposto a privarmi del cibo per darne a chi non ne abbia, ma parimenti non voglio ingrassare le tasche di altri. Nella vita bisogna lottare, non stare in ginocchio in mezzo ad una strada a supplicare il prossimo con occhi languidi. Gli attori stanno bene in teatro, per le strade ci devono stare coloro che combattono ogni giorno per proteggere la propria famiglia e dare ai figli un futuro migliore.
    --------------------------------------
    Aiutateci a dare un futuro migliore a tanti bambini

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  43.  

    Addì 10 agosto 2021

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
    Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.
    Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà."

    Giovanni 12,24-26

  44.  

    Se il chicco di grano caduto in terra muore produce molto frutto (10 agosto 2021)

    Morire per amore

    Oggi si vive per cercare la nostra gioia e la nostra felicità, al massimo quella dei figli laddove però vogliamo essere sempre presenti e fautori unici del loro bene.
    Dovremmo imparare a morire per gli altri, perché solo così ci sarà pieno frutto.
    Brave quelle mamme che sanno mettersi in disparte quando il figlio comincia a volare da solo.
    Bravi quei papà che accolgono il figlio in azienda e lo lasciano fare in autonomia.
    Bravi quei professori che capiscono di non poter insegnare tutto il loro scibile ai ragazzi e riescono ad eclissarsi quando questi imparano ad amare lo studio.
    Bravi quegli allenatori che capiscono che devono perdere il loro pupillo a favore di squadre più forti affinché il ragazzo raggiunga vette inesplorate
    Il sacrificio di una persona, così come il seme che muore nel terreno, significa vita per altri, per tanti altri.
    Una mamma che non soffoca il figlio una volta sposato rende felice non solo lui, ma anche la moglie ed i figli; una mamma entrante e sempre presente è spesso causa di liti e separazioni tra i coniugi.
    Mi è sempre piaciuto pensare che tra la mia mamma e Dio ci sia stato un accordo: la mia mamma, come ogni mamma, ha chiesto la felicità del proprio figlio, a qualunque costo.
    Ed il Signore l'ha accontentata. E' un po' come se le avesse proposto "Zizzi, tuo figlio è egoista, opportunista, avviato verso una carriera di commercialista dove far soldi sarà la sua unica preoccupazione. C'è la possibilità di cambiarlo, ma ho bisogno di te"
    E sono certo che la mia mamma avrebbe risposto "Certo, eccomi, dimmi cosa devo fare, qualunque cosa"
    "Beh, Zizzi, devi fare come il seme: morire. Solo così tuo figlio potrà dare frutto e, se farà le scelte giuste, renderà felici tante altre persone"
    E la mia mamma ha accettato questa proposta perché per amore si è disposti anche a morire, ed oggi il suo seme è un albero grande che si chiama "Amici della Zizzi" alla base del quale c'è quel grandissimo seme pieno di amore che era la mia mamma
    -----------------------
    Morite anche voi un po' per i tanti bimbi che soffrono
    Donate una parte di voi

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  45.  

    Addì 11 agosto 2021

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.
    Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano.
    In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.
    In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.
    Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».

    Matteo 18,15-20

  46.  


    Se due si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio ve la concederà (11 agosto 2021)

    Ci racconti una favola?

    Le dinamiche dei Bambini sono qualcosa di favoloso.
    Sanno fare per istinto certe cose che non riuscirebbero nemmeno al migliore dei faccendieri.
    Prendete ad esempio quando vogliono ottenere qualcosa: arriva Anitina e dice "Barbara vuole da bere un succo"
    Così se diciamo di no il rifiuto cade sulle spalle di Barbara, se diciamo di si Anitina ottiene da bere per sé e per Barbara vantando verso quest'ultima un credito che, statene certi, andrà prontamente ad incassare: Io cara Barbara ti ho fatto avere il succo, adesso tu mi devi dare la tua bambola

    Oppure quando in due o tre ti accerchiano "Ci racconti una favola? Ci porti in bicicletta? Andiamo a fare il bagno?" E per quanto tu possa dire di no una, due, tre o più volte, loro non finiranno mai le pile, ed il loro limìo sarà così continuo che dovrai cedere alle loro richieste.

    Ma ad un genitore fa piacere vedere questi modi di fare perché denotano la loro capacità di conquistare qualcosa, l'intelligenza per mettere in atto una strategia, l'union e la collaborazione, ed alla fine, magari sbuffando per darsi un tono, accoglie volentieri le loro richieste.

    Pensando che noi siamo uomini, imperfetti ed egoisti in buona parte, e diciamo di si ai nostri figli, pensate con quanta maggior benevolenza Dio, padre dell'umanità, dirà di si al figlio che gli chieda una grazia.
    --------------------
    Chiedete insieme ogni cosa lecita e la otterrete

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  47.  

    Addì 12 agosto 2021

    In quel tempo Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?».
    E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
    A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
    Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.
    Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.
    Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
    Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
    Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!
    Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.
    Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
    Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.
    Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.
    Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
    E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.
    Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello».
    Terminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel territorio della Giudea, al di là del Giordano.

    Matteo 18,21-35.19,1

  48.  

    Quante volte dovrò perdonare mio fratello? (12 agosto 2021)

    Ti perdono? Fammici pensare!

    Quando qualcuno ci fa un torto ci domandiamo se perdonarlo o meno.
    Quando una persona che amiamo ci fa un torto non ci poniamo nemmeno il problema e perdoniamo senza fine.
    Qual'è la differenza?
    E' la parola "Amore".
    Quando si ama con il cuore, quando si ama davvero si è disposti a perdonare tutto all'infinito.
    Basti pensare a tante mamme i cui figli si comportano davvero male: droga, prostituzione, rapine, risse.
    Eppure, nonostante tutto, li amano e li perdonano. Sempre e comunque.
    Allora se noi amassimo il nostro prossimo, sinceramente, nemmeno ci porremmo la domanda "Quante volte dovrò perdonare mio fratello?"
    ---------------------
    Perdonare fa vivere in pace.
    Perché invece siamo sempre desiderosi di guerre?

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  49.  

    Addì 13 agosto 2021

    In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «E' lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?».
    Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola?
    Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi».
    Gli obiettarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?».
    Rispose loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così.
    Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio».
    Gli dissero i discepoli: «Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi».
    Egli rispose loro: «Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso.
    Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».

    Matteo 19,3-12

  50.  

    Chi può capire, capisca (13 agosto 2021)

    I Bambini capiscono?

    Capire.
    Che parola grande. In questa parola c'è racchiuso un mondo.
    Cosa significa per noi "Capire"?
    Due per due. E' questo "Capire"?
    Le ragioni politiche che hanno scatenato la prima guerra mondiale. E' questo "Capire"?
    Forma e struttura degli organismi viventi. Questo è "Capire"?
    Anche, certo, ma noi non siamo fatti di cervello ed intelletto solamente. Le nostre azioni sono basate sull'istinto, sull'amore, sul desiderio di condivisione.
    Ed allora "Capire" assume tutt'altro significato.
    Con il cervello "capisco" che troppe persone immigrate portano qualche problema, ma con il cuore "capisco" che non si possono lasciar morire di stenti uomini, donne e Bambini. Con l'istinto "capisco" che devo abbassarmi a dare un tozzo di pane al povero, ma con il cuore "capisco" che devo alzare il povero da terra e invitarlo alla mia tavola per condividere con lui ansie e problemi. Con il cervello "capisco" che un Bambino con una famiglia problematica è come un gatto che graffia e non mi avvicino, con il cuore lo accolgo come un figlio in affidamento.
    "Pensate come Bambini" ripeto sempre ai miei ragazzi più grandi, pensate con la loro semplicità, con il loro poco sviluppato intelletto ed i cui pensieri derivano da cuore e da un istinto buono, non ancora influenzato da tanti aspetti materiali.
    ---------------------
    Capire serve ad accettare
    Accettare serve a capire

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
    https://zizzi.org/sostienici/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi

    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org