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  1.  

    Addì 25 giugno 2021

    Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva.
    Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi».
    E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve.
    Poi Gesù gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro».

    Matteo 8,1-4

  2.  

    Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi (25 giugno 2021)

    Avvocato per ogni pratica

    #avvocato

    Se avete mal di denti andate dal?
    Dentista

    Se avete un malessere generale andate dal?
    Medico curante che vi indirizzerà dallo specialista

    Se volete imparare l'inglese andate dal?
    Professore

    Se volete comprare una casa andate dal?
    Agente immobiliare

    Ogni situazione ha il suo "medico"

    Ma quando vi sentite a terra, quando vi muore una persona cara improvvisamente, quando vostro figlio finisce su una brutta strada, quando siete accusati ingiustamente, quando vi diagnosticano un tumore inoperabile ed avete tentato inutilmente tutte le strade, a chi vi rivolgete?

    Personalmente trovo conforto in Dio, in chi è superiore a tutto e tutti, l'unico "risolutore" di ogni nostro problema, il nostro avvocato difensore per ogni pratica.
    Non tutto si risolve come vorrei, ma tutto si risolve come Dio vuole e desidera, e alla fine è sempre il modo migliore

    Se Dio è "Avvocato" noi siamo i suoi umili praticanti e proviamo a dare una mano a chi si rivolge a noi, in special modo i Bambini maltrattati ed offesi nella loro dignità, privati del loro diritto ad essere Bambini
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    Umili praticanti

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
    Il tuo 5x1000 alla nostra Associazione si trasformerà in un grande regalo per tanti Bimbi
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  3.  

    Addì 26 giugno 2021

    In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente».
    Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò».
    Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
    Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa».
    All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande.
    Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
    mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti».
    E Gesù disse al centurione: «Và, e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì.
    Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre.
    Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo.
    Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie.

    Matteo 8,5-17

  4.  

    Io non son degno che tu entri sotto il mio tetto (26 giugno 2021)

    Arroganza ed umilità

    Vi siete mai accorti con quanta puzza sotto il naso, alterigia, tracottanza e arroganza si pongono le persone nei confronti del prossimo?
    Sarà il caldo, la pandemia, l'isolamento, la crisi economica, ma vedo molte liti ovunque, anche per futili motivi.
    Da sempre però noto nelle persone che tutto è loro dovuto, che se chiedono qualcosa e non la ottengono non sono mai pronti a dire "pazienza", ma si arrabbiano, fosse anche per un posto auto o nella fila alle casse del supermercato

    Se fossimo più umili, se chiedessimo ciò che è legittimo domandare senza pretenderlo, ma accettando anche un no come risposta, la nostra vita sarebbe meno complicata e forse troveremmo nel prossimo una maggiore disponibilità ad accogliere le nostre richieste

    Pensate all'età dell'adolescenza, a quando domandavate di uscire ai vostri genitori, ottenendo un "niet" come risposta, non vi arrabbiavate?
    I bravi mamme e papà vi lasciavano sfogare un pochino poi passavano al contrattacco con una buona dose di dialogo per far capire le motivazioni delle loro scelte.
    Talvolta questo non accadeva perché voi rifiutavate il dialogo

    E' vero o non è vero?

    Ma se l'età dell'adolescenza è finita da un pezzo, quanti di noi si comportano esattamente ancora nello stesso modo?
    Quanti urlano e sbraitano per un no ricevuto, per una sconfitta, per un rifiuto?
    Quanti bestemmiano e imprecano contro Dio per non aver salvato una mamma, un fratello, un figlio?

    Leggevo tempo addietro una frase: chi vince è contento, ma chi perde deve esserlo ancor di più perché con quella sconfitta ha imparato qualcosa di importante che gli servirà per le battaglie future

    Se è difficile gioire per una cosa che va male, impariamo almeno ad avere l'umilità di dire "Ho fatto il possibile, non è andata come volevo, pazienza" perché Dio sa cosa è bene e cosa e male, al pari di un genitore che vuole il nostro bene e se risponde no ad una nostra richiesta lui sa il motivo e noi, umilmente, dobbiamo accettarlo
    Facile credere quando una persona guarisce miracolosamente, il difficile è credere che la sua morte possa portare beneficio, se non a noi a qualcuno o comunque a lui/lei perché chiamata al Paradiso
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    L'umiltà di non essere arroganti

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  5.  

    Addì 27 giugno 2021

    In quel tempo, essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare.
    Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva».
    Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
    Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
    E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
    Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?».
    I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?».
    Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo.
    E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
    Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male».
    Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».
    Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!».
    E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
    Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava.
    Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
    Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina.
    Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!».
    Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore.
    Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.

    Marco 5,21-43

  6.  

    Talità kum (27 giugno 2021)

    Fanciulla, alzati!

    Ogni volta che durante una partita un Bambino casca per terra e piange
    Noi gli diciamo: Fanciullo, alzati!
    Ogni volta che nella vita un nostro figlio prende una strada sbagliata
    Noi gli diciamo: Fanciullo, alzati!
    Ogni volta che accogliamo un Bambino maltrattato e abusato
    Noi gli diciamo: Fanciullo, alzati!

    Difficile rialzare chi sia caduto?

    E' forse più facile dire ad una Bambina già morta: Fanciulla, alzati! ?

    Se Gesù ha resusicitato quella Bimba, e se noi usiamo le sue parole e con fede diciamo ad ogni Bambino: Fanciullo, alzati!
    Potremo certamente fare il miracolo, basta solo crederci e pregare affinché il buon Dio ci dia la forza di rialzare quella creatura
    ----------------------------
    Bambino, alzati!

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  7.  

    Addì 28 giugno 2021

    In quel tempo, Gesù vedendo una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva.
    Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai».
    Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
    E un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre».
    Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti».

    Matteo 8,18-22

  8.  

    Ti seguirò dovunque tu andrai (28 giugno 2021)

    Parole, parole

    Vi ricordate la canzone di Mina "Parole, parole"?
    Quante "parole, parole" avete sentito nella vostra vita?

    "Amore mio ti amo alla follia" con il tradimento in atto
    "Si", detto davanti a Dio per unirsi in matrimonio, e dopo poco il divorzio
    "Le prometto che questo lavoro sarà per sempre", e poi vedersi licenziati
    "Ti prometto che studio", e vedere la pagella piena di quattro con il giudizio "non si è minimamente impegnato"

    E quante altre "parole, parole" abbiamo ascoltato
    E quante ne abbiamo dette noi, magari anche senza pensarle, per ottenere quanto desideravamo
    Quanti uomini, mentendo, dicono ad una donna "ti amo" per tenersela
    Quante persone dicono, mentendo, di saper fare una cosa per avere il lavoro
    Quante promesse facciamo a Dio per ottenere una grazia e, una volta ottenuta ci dimentichiamo della sua esistenza

    Dubitate di chi vi dica "Ti amo" ogni giorno senza amarvi minimamente
    Chi lo dice una volta o due nella vita lo pensa realmente, e magari lo dimostra con un crescendo del rapporto, magari lento ed inesorabile.
    Se prima non vi chiamava mai, ed ora lo fa ogni giorno, significa "ti amo"
    Se prima quando andavate via era spensierato, ed ora sta male ogni momento che passate lontani, significa "ti amo"
    Se prima non parlava con voi dei suoi problemi, ed ora ogni cosa ve la racconta, significa "ti amo"

    Non pretendete "parole", ma apprezzate i fatti perché tanti sono i modi di dire "ti amo", ma il dimostrarlo non è da tutti, sappiate cogliere quello che vi viene donato perché il giorno che non lo avrete più vi mancherà così tanto da togliervi il respiro
    ----------------
    Ti amo

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  9.  

    Addì 29 giugno 2021

    In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
    Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
    Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».
    Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
    E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
    E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
    A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

    Matteo 16,13-19

  10.  

    Né la carne né il sangue te l'hanno rivelato (29 giugno 2021)

    Babbino

    In trentacinque anni sono stati cinquantotto i Bambini avuti in affidamento.
    Qualcuno è stato con noi anche quattrordici anni, altri solo pochi mesi, ma tutti, dopo un po' che erano con noi, spontaneamente mi chiamavano "Babbo".

    Non bisogna procreare dei figli per essere padri

    Quando Gesù chiede ai discepoli "Chi dite che io sia?"
    Pietro Risponde "Tu sei il Cristo"
    Gesù replica con una frase che per me ha un suono meraviglioso
    "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli"

    Allora vedete:

    1) "Simone figlio di Giona" Gesù lo chiamava "Pietro"
    Anche io, del tutto spontanemante, da sempre, do nomignoli ai mie Bimbi
    2) "Beato te"
    I miei Bambini sono "Beati" perché Dio li ha scelti fra tanti per uscire da brutte situazioni
    3) "Né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli"
    Chiamarmi "Babbo" in maniera più che spontanea, trattarmi da "Babbo", amarmi come si ama un "Babbo" viene suggerito loro da Dio

    Ed ecco che si, i miei Bambini sono "Beati", ma questo già lo si sa, sono angeli di Dio
    Quello che mi da forza durante le avversità è sapere che se Dio ha tolto dalla strada cinquantotto Bambini, è anche vero che per cinquantotto volte, nonostante tutti i miei errori, ha scelto me, e non solo me, per accoglierli, per accudirli, per amarli

    Ai piedi della croce Gesù disse alla madre
    "Donna, ecco il tuo figlio!"
    Poi disse al discepolo
    "Ecco tua madre!
    E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa"
    ----------------
    Tu sei il mio Babbo bianco

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  11.  

    Addì 30 giugno 2021

    In quel tempo, essendo Gesù giunto all'altra riva del mare di Tiberiade, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada.
    Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?».
    A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare; e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: «Se ci scacci, mandaci in quella mandria».
    Egli disse loro: «Andate!». Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti.
    I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati.
    Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.

    Matteo 8,28-34

  12.  

    Lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio (30 giugno 2021)

    Effetti collaterali

    Un ragazzo viene accusato di omicidio
    I genitori si rivolgono al penalista più bravo che ci sia
    La parcella è alta
    Si aggiungono i costi dell'investigatore privato, le spese processuali, i periti
    La famiglia possiede una bella azienda, produttiva, con un centinaio di operai
    Si indebitano, trascurano gli affari per aiutare il figlio, seguirlo nella città ove è incarcerato
    L'azienda di famiglia va a rotoli, ma non se ne preoccupano perché l'unico obbiettivo è salvare il figlio

    Se vostro figlio si trovasse nei guai non fareste ogni cosa per poterlo aiutare?

    Eppure pensate che riceveranno la solidarietà di qualcuno?
    No, anzi, ci saranno sindacati ed operai licenziati arrabbiatissimi
    Aziende dell'indotto che li malediranno per le commesse perse

    Certo, hanno fatto un danno, ma voi cosa avreste fatto?

    Sono effetti collaterali dell'amore
    Se mettiamo al primo posto gli affetti, il sentimento dell'amore, della protezione dei propri figli dobbiamo anche mettere in conto gli effetti secondari, seppur nocivi

    Avrebbero dovuto chiudere l'azienda se ci fosse stata solidarietà tra clienti, operai e fornitori?
    O magari nel paese, nella città, nella regione o nell'intera nazione?
    Se avessero contribuito alle spese per aiutare il ragazzo, questi avrebbe avuto comunque un'ottima difesa e l'azienda non sarebbe stata chiusa lasciando in difficoltà centinaia di persone

    E' il teorema della solidarietà:

    se veniamo lasciati soli a risolvere i nostri problemi, ci saranno effetti collaterali che la società dovrà in qualche modo pagare
    se veniamo aiutati si troveranno soluzioni ottimali rendendo quasi nulli gli effetti secondari
    ----------------
    Il teorema della solidarietà

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  13.  

    Addì 1 luglio 2021

    In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città.
    Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
    Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: «Costui bestemmia».
    Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore?
    Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina?
    Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora al paralitico, prendi il tuo letto e va' a casa tua».
    Ed egli si alzò e andò a casa sua.
    A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

    Matteo 9,1-8

  14.  

    E' più facile dire "Ti sono rimessi i peccati", o dire "Alzati e cammina?" (1 luglio 2021)

    Non di solo pane

    In tanti anni di accoglienza, amore e accudimento ho capito che i ragazzi hanno bisogno di tutto, ma specialmente hanno bisogno della persona, necessitano di attenzioni, vogliono che tu dedichi loro il tuo tempo.
    Mi perdo nel giocare con loro, nel preparare la riunione serale, farli riparare la minimoto quando si rompe, ricaricare le bombole dopo che le hanno usate, organizzare gite in barca, vacanze a Lipari e in montagna.
    Mi perdo per loro perché ritengo di poterli educare con tanti valori se sono il primo ad esserci
    Se gioco con loro posso chiedere di non usare i videogiochi dando una valida alternativa
    Se li porto in barca posso chiedere di non stare per la strada a giocare
    Se vado con loro in piscina o in bicicletta posso superare la loro resistenza a fare sport
    Se invento un gioco con tabelline o prove di memoria li incito allo studio tanto odiato dalla maggior parte
    Se alla sera faccio riunione con loro incentivandoli a parlare li porto ad aprirsi, dialogare e apprezzare valori e principi

    E' giusto dare ai figli tante cose materiali, ma non dimentichiamoci che la cosa più importante da dare loro è "noi stessi"
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    Prendi me

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  15.  

    Addì 2 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù passando, vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
    Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.
    Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
    Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
    Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

    Matteo 9,9-13

  16.  

    Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati (2 luglio 2021)

    Salotti e salottini

    Il mondo è fatto a scompartimenti stagni: i poveri da una parte ed i ricchi dall'altra.
    All'interno di ogni categoria ci sono decine e decine di sottocategorie
    Commercialisti, avvocati, giudici, medici, impreditori si ritrovano nei salotti di casa e alle feste, ma altri non sono invitati a partecipare
    Si creano Club e Associazioni sempre più chiuse, dove gli adepti devono necessariamente essere di una certa estrazione sociale

    Non esiste che un povero operaio, seppur onesto, possa essere invitato in casa di un commercialista o di un primario
    Non esiste che colui che è indagato, seppur ricco e professionista, possa avere accesso al salotto buono della società
    Non esiste che coloro che aiutano le persone in difficoltà dando loro tempo ed amicizia siano invitate a cene sontuose, eccezion fatta quando deve essere consegnato loro un premio in denaro con tanto di fotografi a riprendere l'evento

    Abbracci di amicizia che di tutto sanno, meno che di "Amicizia"

    Eppure tra di loro ci sono tanti buoni cristiani, praticanti in chiesa, seguaci del Vangelo

    Mi piacerebbe domandare loro come interpretano le parole di Gesù, che noi cristiani dovremmo almeno tentare di seguirne gli insegnamenti, quando dice "Sono venuto per i malati, e non per i sani"
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    Amico mio

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  17.  

    Addì 3 luglio 2021

    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
    Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
    Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
    Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».

    Giovanni 20,24-29

  18.  

    Guarda le mie mani e non essere più incredulo ma credente (3 luglio 2021)

    Venite a vedere

    #volontariato #Bambini #Zizzi #Orentano

    E' facile non credere a qualcuno, basta solo ignorarlo, generalizzare, e il gioco è fatto
    Non tutte le associazioni sono gestite da furbetti che mirano a far soldi sulle spalle della povera gente
    Anzi, sono veramente poche quelle che lo fanno, ma tante persone, per stare in pace con sé stesse, magari perché non fanno nulla per gli altri, tendono a generalizzare

    Eppure la soluzione è semplice: andare a vedere con i propri occhi il lavoro che viene svolto a favore di Bambini, anziani, carcerati, donne maltrattate

    E' più facile starsene a casa propria, andare in vacanza in posti esotici, spendere il proprio denaro per comprare vestiti e nuovi cellulari
    Alzare il sedere dalla poltrona, rinunciare a qualche giorno di ferie per mettersi a disposizione degli altri è sacrificio e non porta a nulla

    Vi garantisco che non è così

    Si ottiene tanto di più di quanto non si dia, e ciò che si porta a casa dopo un'esperienza full time in mezzo ai Bambini è un bagaglio meraviglioso che resterà indelebile nel cuore

    Provare per credere

    San Tommaso diceva che non avrebbe creduto fin tanto che non avesse messo il naso nel costato di Gesù
    Vi invito a venire a vedere la nostra realtà, a passare qualche ora o qualche giorno con noi in mezzo ai Bambini

    Statene certi: non ve ne pentirete

    Vi aspettiamo
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    Volontariato estivo

    450 sono i Bambini che attualmente supportiamo con Accoglienza, Cibo, Soggiorni Estivi, Vacanze e Mille Progetti
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  19.  

    Addì 4 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i discepoli lo seguirono.
    Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani?
    Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui.
    Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».
    E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì.
    E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando.

    Marco 6,1-6

  20.  

    Donde gli vengono queste cose? (4 luglio 2021)

    Miracoli quotidiani
    #miracoli

    Andiamo a vedere spettacoli di magia
    Semplici o elaborate illusioni perché sappiamo che la magia non esiste
    Eppure restiamo a bocca aperta davanti ad ogni nuovo numero
    "Incredibile" affermiamo

    Restiamo ammaliati dalla potenza e dalla bellezza della natura
    "Incredibile" ripetiamo

    Ci sono però fenomeni che sono sotto i nostri occhi nella quotidianità di cui nemmeno ci rendiamo conto

    Riunione serale
    Piccole domande e grandi risposte da parte dei miei piccoli Bambini
    Sagacia, saggezza, intuito, non so come vogliate chiamarlo, ma vi garantisco che nella loro semplicità danno risposte tracciando la strada per una bella discussione, con tale saggezza che nemmeno Socrate o altri illuminati filosofi avebbero mai potuto dare

    Ed allora viene da domandarci
    "Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data?"

    Per voi può essere normale, per me è un miracolo che ogni giorno avviene sotto i nostri occhi
    Un Bambino non nasce saggio, e vista la tenera età non può aver ancora acquisito una tale saggezza da intuire valori e principi
    Ed allora dietro le loro parole chi è il suggeritore se non Dio?
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    Grande saggezza in piccoli saggi

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  21.  

    Addì 5 luglio 2021

    In quel tempo, mentre Gesù parlava, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà».
    Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
    Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.
    Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
    Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante la donna guarì.
    Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: «Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo.
    Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò.
    E se ne sparse la fama in tutta quella regione.

    Matteo 9,18-26

  22.  

    Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli (5 luglio 2021)

    Muri invalicabili

    Un buon genitore lascia che il figlio trovi da solo la soluzione ai problemi che sta incontrando, ma quando il bambino chiede aiuto all'adulto, quest'ultimo non dovrebbe comunque risolvergli il problema se non dopo averlo seguito per fortificarlo nella fiducia verso il prossimo, e lasciare che sia lui a prospettargli il problema considerato irrisolvibile.
    Così dovrebbe accadere anche a noi: impegnarsi fino allo spasimo per trovare una soluzione ad ogni nostro problema o dubbio, ed al momento in cui ci si trovi di fronte ad un muro invalicabile non cedere alla tentazione di arrendersi, buttarsi giù, o persino suicidarsi, ma cercare aiuto in colui o in coloro nei quali riponiamo la nostra assoluta fiducia.
    Ci sono problemi irrisolvibili per l'uomo come la morte di una persona cara, ed è allora che siamo dinanzi ad un bivio: arrendersi oppure avere fiducia in Dio.
    Al pari di un bambino che con enorme fiducia chiede aiuto al genitore per un problema assolutamente irrisolvibile, anche noi dovremmo riporre assoluta fiducia in Dio per lo stesso tipo di problemi irrisolvibili per uomo, ma risolvibili per Dio. Pensate alla morte stessa come essa possa dare vita a tanti frutti se seguiamo la strada che il Signore ci indica. Nella mia esperienza personale davanti al problema senza apparente soluzione della morte della mia mamma avrei potuto arrendermi, disperarmi, prendere brutte strade lesive per me e per gli altri. Ho scelto di chiedere aiuto a Dio, lui mi ha seguito per un po' per poi farmi intravedere la soluzione al problema. Mi sembrava una cosa fuori dal normale, ma ho accettato di continuare ad avere fiducia in lui, ed oggi posso dire che la morte della mia mamma ha donato a me una nuova vita e la possibilità a tanti bambini di poter avere una speranza per un futuro migliore, dando anche la possibilità a moltissime persone di poter far del bene con volontariato e donazioni
    -------
    Seguimi, ti mostro il problema

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  23.  

    Addì 6 luglio 2021

    In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato.
    Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!».
    Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
    Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità.
    Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
    Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi!
    Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».

    Matteo 9,32-38

  24.  

    La messe e molta ma gli operai sono pochi (6 luglio 2021)

    Un orto di dieci ettari

    Una volta un mio amico mi disse "Non vengo in campagna altrimenti mi fai lavorare"
    Risposi che avevamo già tagliato le siepi e l'erba, ma lui replico che in campagna c'è sempre qualche lavoro da fare.

    Così è nella vita in qualunque campo, specie nel sociale, ovunque si operi, ci rendiamo conto che il lavoro che facciamo è sempre troppo poco rispetto al gran daffare.

    Poniamo di avere un campo di 10 ettari che sarebbe da dissodare con la possibilità di essere piantumato e dare così cibo a tante famiglie.
    Cosa possiamo fare con una vanga ed una manciata di semi?
    Veramente molto poco, ma forse riusciremo a coltivare venti piante di pomodoro, dieci cesti di insalata, un po' di carciofi, zucchini, fagioli ed una pianta di zucca.
    È vero, rispetto alla mole incredibile che potremmo fare in un campo di dieci ettari è ben poca cosa, ma quelle poche piante, quei pochi frutti dell'orticello, toglieranno la fame a qualche persona.

    Meglio aiutare una famiglia piuttosto che nessuno.

    Così anche nella mia esperienza di accoglienza e accudimento dei bambini mi rendo conto ogni giorno di quanti siano i bimbi immersi in brutte situazioni, ed il pensiero di averne accolti solo 58 in affido in 35 anni e solo mille tra diurno e nelle vacanze estive mi fa star male perché è solo lo 0,00001 per cento del gran lavoro che ci sarebbe da fare, ma guardando i bimbi cresciuti, guardando quelli che oggi accogliamo e togliamo dalla strada mi rendo conto della grande differenza che c'è tra il non fare nulla ed il fare qualcosa, seppur poco rispetto al totale.

    Forse non cambieremo il mondo, ma sicuramente aiuteremo qualche bambino a crescere meglio con più speranza, maggiori risorse, con più scelte per il futuro.

    Ma non solo. Il nostro fare può essere di esempio per risvegliare le coscienze di coloro che nulla fanno per dare un futuro migliore a tanti bambini.

    È vero, ognuno di noi può coltivare solo un piccolo orticello, ma se tutti noi impugniamo una vanga e seminiamo qualche pianta potremmo comunque coltivare tutti i dieci ettari, o comunque far si che nei prossimi anni non siano accolti e accuditi solo altri mille bambini ma magari duemila, tremila o anche più.

    Abbiamo bisogno del vostro aiuto, sicuramente delle vostre donazioni, dei vostri graditi lasciti testamentari per finanziare tanti progetti, ma soprattutto e più di ogni altra cosa abbiamo bisogno di voi, della vostra presenza fisica, del vostro volontariato, del vostro cuore per accogliere e accudire i bambini, aiutandoci a vangare e seminare questo orto sterminato pieno di sassi e radici che impediscono una crescita serena a tante piantine, a tanti bambini.
    ---------
    Dissodiamo il terreno e insieme seminiamo

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  25.  

    Addì 7 luglio 2021

    In quel tempo, chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.
    I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì.
    Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.
    E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.»

    Matteo 10,1-7

  26.  

    E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino (7 luglio 2021)

    Italia - Spagna

    Ieri si è giocata la semifinale degli europei
    Per una buona parte degli italiani si è trattato di un evento atteso a gloria, vissuto con trepidazione.
    Centotrenta minuti di apprensione per una sconfitta che era nell'aria
    E poi l'esultanza liberatoria per la vittoria: caroselli di macchine in tutte le città fino alle prime ore del mattino.

    Si gioisce così tanto per una partita vinta, ma nemmeno un sussulto per un immigrato salvato al mare
    Si piange quando si è sconfitti, ma non si versa una lacrima per le migliaia di Bambini che ogni giorno sono maltrattati ed abusati
    Si danno consigli alla nazionale su come giocare, si aprono dibattiti e trasmissioni a non finire prima e dopo ogni partita, ma (quasi) nessuno che si batta per i diritti negati ai Bambini persino dagli stessi servizi sociali chiamati a proteggerli

    Vale più una parita di calcio della vita di una persona

    Che tristezza!
    -------
    Il mondo nel pallone

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  27.  

    Addì 8 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Andate, predicate che il regno dei cieli è vicino.
    Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
    Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento.
    In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza.
    Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.
    Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi».
    Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi.
    In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città».

    Matteo 10,7-15

  28.  

    Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date (8 luglio 2021)

    Ovviamente no

    Siete nati in occidente, è merito vostro?
    Siete nati in un periodo dove non ci sono guerre che possano coinvolgervi, è merito vostro?
    Siete nati in una famiglia dove non c'è pedofilia e maltrattamento, è merito vostro?
    Siete nati con due braccia, due gambe e tutto il resto in ordine, è merito vostro?
    Siete nati con un cervello con tanti neuroni, è merito vostro?

    Ovviamente no!

    Ma stranamente la cosa vi sfugge

    Non è merito vostro se siete nati sotto una buona stella
    Non è nemmeno merito vostro se siete diventati imprenditori, commercialisti, medici, insegnanti, ma delle condizioni nelle quali siete nati
    Se foste nati in un villaggio africano, in una situazione di guerra e carestia, oppure nelle favelas ai confini del mondo, oggi sareste quelli che siete?

    Se siete onesti vi potete dare una solo risposta: Ovviamente no

    Ed allora se Dio, oppure la vita oppure la natura oppure il caso o il destino vi hanno dato così tanto, non vi sentite nemmeno un po' nel bisogno di contraccambiare e dare qualcosa a chi è stato meno fortunato?
    Attenzione, non parlo delle briciole, dei centesimi dati al semaforo, o delle donazioni una tantum.
    Parlo di dare una parte importante di sé stessi.
    Certo il denaro è importante per chi non lo ha, ma non mi riferisco alle donazioni, ma al dono di quelle capacità che vi sono state elargite a piene mani.
    Avete mai messo a disposizione la vostra intelligenza, la vostra imprenditorialità, le vostre conoscenze per creare qualcosa che resti nel tempo o aiutare chi già lo faccia?
    Avete mai messo a disposizione le vostre braccia per spingere le carrozzine di chi non ha avuto la vostra fortuna di nascere sano?
    Avete mai messo a disposizione il vostro tempo, e non parlo di un paio di ore a settimana, per gli altri, per ascoltare, per accudire, per accogliere?
    Avete mai aperto le porte di casa ai poveri, ai Bambini maltrattati, alle prostitute, agli immigrati?

    Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date

    Ovviamente no per molti di voi
    -------
    Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date

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  29.  

    Addì 9 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
    Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
    E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
    Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.
    E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato».
    Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.

    Matteo 10,16-23

  30.  

    Vi mando come pecore in mezzo ai lupi (9 luglio 2021)

    Alla ricerca di un fungo

    Per un fungo porcino si entra nei rovi
    Per un fungo porcino si rischia di incontrare vipere e cinghiali
    Per un fungo porcino si fanno ore di camminata
    Per un fungo porcino si arriva al limite di un dirupo

    La natura à questa. Il mondo è questo

    Ci sono tante meraviglie, ma anche mille insidie

    Questa è la vita, piena di cose meravigliose da cercare con grande impegno superando ostacoli priccoli e grandi che sembrano non finire mai.
    Eppure continuiamo a cercare il nostro porcino, il premio a tante fatiche

    Voi cosa cercate nella vita?
    La ricchezza?
    Il potere?
    La tranquillità?

    Tutti voi sapete che prima o poi tutte queste cose vi saranno tolte o diventeranno inutili, certamente con la morte, ed in molti casi anche prima.

    Ed allora continuate a cercare il singolo momento di felicità? Il singolo porcino?

    Quando vado a funghi cerco strade non battute, mi infilo nei rovi più intricati, mi scortico la pelle nella speranza di trovare una radura piena di funghi, un posto ove poter tornare di volta in volta per raccogliere quanto di buono, con enorme fatica, ho trovato.
    E non smetto di cercare questo paradiso dei funghi

    Così è nella mia vita: cerco sempre di trovare il Paradiso, quel luogo che, una volta trovato, mi darà gioia enorme e continua
    La vita sulla terra è importante, ma non così tanto come qualcuno crede: è il mare di rovi da attraversare per arrivare alla radura piena di funghi
    -------
    La radura di funghi

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  31.  

    Addì 10 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!
    Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato.
    Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti.
    E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna.
    Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
    Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!
    Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

    Matteo 10,24-33

  32.  

    E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo (10 luglio 2021)

    Violenze e abusi sui Bambini

    Mario aveva quattro anni. Veniva mandato a fare il corriere della droga e per cibarsi andava a catturare i piccioni che mangiava crudi
    Michela aveva dieci anni quando riceveva in camera sua "gli amici di papà"
    Jessica aveva due anni e quando piangeva la sua manina assaggiava il fuoco della cucina a gas
    E quante altre storie di Bambini avremmo da raccontare, con particolari che farebbero rabbrividire

    Abbiamo accolto Bambini uccisi nella loro infanzia, spaventati anche dall'adulto che voleva dar loro una carezza, induriti dalle vicende passate.
    I Bambini, a giusta ragione, hanno paura, sta a noi a accoglierli, accudirli, proteggerli
    Dobbiamo avere noi il coraggio di ostacolare coloro che fanno del male ai Bambini.
    Non dobbiamo aver paura di un politico dittatore che semina e sparge odio, e se questo volesse dire andare in galera per aver protetto un Bambino, che si aprano pure le porte del carcere, sarà per noi un orgoglio aver servito le leggi di Dio e non un razzista facinoroso
    -------
    Non è colpa dei Bambini se sono in brutte situazioni, è colpa nostra se ci rimangono

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  33.  

    Addì 11 luglio 2021

    In quel tempo Gesù chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi.
    E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.
    E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo.
    Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro».
    E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

    Marco 6,7-13

  34.  

    Oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio (11 luglio 2021)

    Viaggiare leggeri

    Quando fate una passeggiata in montagna cosa vi portate dietro?
    Lo zaino pesante con due bottiglie di acqua? Scarpe di riserva? Il televisore portatile ed ogni altra comodità che ritenete possa allietare il vostro cammino?
    Certamente no perché la fatica sarebbe eccessiva.
    Già camminare verso la vetta richiede sforzi e sacrifici che non c'è bisogno di sovraccaricarci con mille cose inutili.
    Così è la vita. Non dobbiamo appesantirci il cuore con pensieri cattivi, odio, rancore, desiderio bramoso per il denaro, sete di potere.
    Viaggiare per le strade del mondo portando con sé la gioia di amare è più che sufficiente per fare un bel cammino. Tutto il resto è superfluo e ci impedisce di superare gli ostacoli che ogni giorno dobbiamo affrontare.
    ----------------------------
    I bambini che arrivano da noi hanno grossi pesi sulle spalle, aiutateci ad alleggerire il loro cammino

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  35.  

    Addì 12 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.
    Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
    Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
    Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
    Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
    Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto.
    E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
    Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

    Matteo 10,34-42.11,1

  36.  

    Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me (12 luglio 2021)

    Ho paura? No, non ho paura

    Le paure fanno parte di noi. A volte sono persino utili perché ci fanno essere prudenti, ma spesso, troppo spesso, sono un impedimento a farci prendere decisioni importanti.
    La paura di un ago, ad esempio, ci può impedire di fare un accertamento tale da scoprire una brutta malattia.
    La paura di fare brutta figura ci impedisce di rispondere ad un'interrogazione o di partecipare ad una conversazione impedendoci di dimostrare il nostro valore.
    La paura del terrorismo visto oggi in ogni musulmano, ci impedisce di accogliere tante persone che potrebbero essere una risorsa importante.
    La paura di soffrire per un distacco ci porta a non accogliere in casa un bambino in affidamento, ci impedisce di gioire per avergli dato la possibilità di un'alternativa al proprio destino.
    Chi ama la propria tranquillità più dell'aiuto al prossimo, non è degno di abitare questa terra ove si può sopravvivere solo grazie alla solidarietà. Dove due persone si uniscono contro la povertà, contro la solitudine, contro l'abbandono la vittoria è certa perché entrambi avranno da mangiare, entrambi si faranno compagnia, entrambi si sosterranno.
    Dove invece uno che è ricco rifiuta di dividere il proprio pane con colui che è povero, oppure chi ha una casa si rifiuta di dare una stanza a chi dorme sotto i ponti, oppure chi ha una famiglia si oppone ad accogliere un bambino maltrattato, allora sarà una sconfitta per entrambi, una sconfitta per l'umanità.
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  37.  

    Addì 13 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, gia da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere.
    Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra.
    E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe!
    Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!».

    Matteo 11,20-24

  38.  

    Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra (13 luglio 2021)

    Occasioni perse

    Michele aveva sedici anni, nessuna voglia di studiare. Abbiamo chiesto aiuto ad un amico idraulico affinché lo prendesse con sé a lavorare. Ne fu felice, lo accolse come un figlio, lo andava a prendere alla stazione, a volte persino a Livorno facendo oltre cinquanta chilometri, lo portava a mangiare con sé tutti i giorni al ristorante, lo ha assunto come apprendista iscrivendolo ai vari corsi per imparare il mestiere.
    Ha durato poco più di un mese, poi a nostra insaputa non andava più a lavorare, preferendo correre dietro a delle ragazzine zingare. Il nostro amico lo chiamava e lui gli trovava sempre una scusa diversa, finché non ha smesso di rispondere. Noi non ne sapevamo nulla perché al mattino usciva regolarmente, ed il nostro amico cercava di risolvere da solo la situazione per evitargli qualche brontolata da parte nostra.
    Tutto inutile. Dopo un certo periodo fummo avvertiti, provammo a parlare con Michele, ma fu inutile: ribellione completa. "Non ho voglia di andare a lavorare, non ho voglia di studiare, vivo bene così".
    Era in contatto con il padre che gli prometteva mari e monti appena avesse raggiunto la maggiore età. Giunto a quel traguardo Michele, pieno di sogni e di speranze, capì a sue spese chi fosse veramente quel padre che tutti, tribunale compreso, avevano cercato di tenere lontano.
    Si ritrovò a dormire per strada, pieno di denunce, spacciatore, drogato.
    Quante occasioni si perdono nella vita.
    Mi si è raggelato il sangue nell'ascoltare i dati Istat per i quali il venti per cento dei ragazzi tra quindici e ventiquattro anni non studia e non cerca lavoro.
    Mi domando: ma dove sono i genitori, dove sono i servizi sociali, dove è la scuola?
    E' vero, ci sono tanti "Michele" che nonostante gli sforzi di tutti si perdono per mille rivoli, ma ci sono tanti adolescenti che smettono di andare a scuola e nessuno fa nulla, ci sono tanti giovani che la sera escono fino a tardi e la mattina dormono fino a mezzogiorno senza che i genitori gli dicano nulla o, peggio, preparino loro ogni sorta di prelibatezza dando soldi per i propri vizi.
    Genitori troppo permissivi, oggi pensate di fare il loro bene, ma guardate più avanti, guardate ai dati, alle esperienze di altri ed aprite gli occhi. Essere severi oggi può voler dire salvare il proprio figlio da una vita di miseria, povertà, guai giudiziari.
    Se i ragazzi non vengono abituati oggi a faticare, a prendersi delle responsabilità, domani saranno dei pigroni che pretenderanno solo guadagni facili senza fatica, e la vita, lo sappiamo bene, non regala nulla a nessuno.
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  39.  

    Addì 14 luglio 2021

    In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
    Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
    Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».

    Matteo 11,25-27

  40.  

    Hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli (14 luglio 2021)

    Mirko dal dentista

    Nella giornata di ieri Mirko, otto anni, ha dovuto subire un piccolo intervento per togliere un dente nato storto e sotto altro dente.
    Era un po' intimorito.
    Alla prima anestesia ha fatto un sobbalzo per aver sentito dolore
    Il dentista allora si è messo a parlare con lui cercando di tranquillizzarlo
    E' allora che Mirko pone la domanda che tutti vorremmo fare senza averne il coraggio "Ma tu sei bravo?"
    Si, risponde il dentista, sono bravo nel mio lavoro
    Ok, replica Mirko, puoi continuare

    La scena era da comiche e tutte le persone nello studio sono scoppiate in una gran risata
    Da quel momento Mirko ha sopportato le tre anestesie, e tutto il lavoro in bocca per l'estrazione senza emettere un gemito, immobile come un soldatino in parata, ricevendo i complimenti di tutti alla fine dell'operazione
    Ormai fuori dalla stanza, con il ghiaccio alla bocca, è andato dal dentista, lo ha guardato in faccia e ha detto "E' vero, sei bravo!"

    Dovremmo imparare tutti da Mirko

    La vita ci fa paura: è dolorosa e spesso dobbiamo subire brutte operazioni, ma dovremmo fidarci di Dio perché lui ci dice di essere bravo e ce lo dimostra standoci vicino nel momento del dolore, facendoci superare i momenti di difficoltà
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    Impariamo da Mirko

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  41.  

    Addì 15 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
    Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
    Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

    Matteo 11,28-30

  42.  

    Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò (15 luglio 2021)

    Boia deh

    A Livorno usiamo un'espressione molto colorita in diverse occasioni: Boia deh

    Ti piace quella ragazza?
    Boia deh (con gli occhini di fuori, come a dire si si si tantissimo)

    Uno ti attraversa la strada con il suv nuovo fiammante mentre passi in bicicletta e quasi ti investe
    Boia deh, guarda luilì (con gli occhi iniettati di sangue, come a dire guarda 'sto scemo)

    Sei stanco?
    Boia deh (con gli occhi a canino bastonato, come a dire sono a terra steso)

    Con il Boia deh siamo al limite, che si tratti di una situazione di eccitazione, piuttosto che di ira oppure di stanchezza e vessazione.
    Ed ogni conoscitore della lingua livornese sa interpretare quel Boia deh, abbinato agli occhi e all'espressione del viso, collocandolo nella giusta dimensione.

    Il cristiano italiano in un momento di crisi guarda verso l'alto e spiega a Dio le sue pene, gli chiede aiuto per uscire da quello stato di profonda prostrazione.
    Il cristiano livornese alza gli occhi al cielo ed esclama "Boia deh"

    In quell'espressione, in quegli occhi c'è tutta la nostra preghiera, le nostre pene e preoccupazioni.
    Si dice che il livornese non abbia una gran cultura, e forse è vero che non sa molto di storia e geografia ed anche in grammatica lasci un po' a desiderare, ma su una cosa siamo più avanti di tutti: nell'esprimersi.
    Trovatemi un popolo in tutto il mondo che con due parole apparentemente senza senso sappia esprimere ogni sentimento.

    D'altra parte anche Dio comunica così con noi, senza tante parole.
    Tra amici che si intendono basta uno sguardo
    ------------------------
    Uno sguardo fa comprendere molte cose, andiamo a lezione di sguardi per capire e farsi capire

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  43.  

    Addì 16 luglio 2021

    In quel tempo, Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano.
    Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato».
    Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni?
    Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti?
    O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa?
    Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio.
    Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa.
    Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».

    Matteo 12,1-8

  44.  

    Misericordia io voglio e non sacrificio (16 luglio 2021)

    Toc toc, posso entrare?

    L'arrivo di un bambino, sia esso in affidamento, naturale o in adozione, comporta sempre un sacrificio. Cambia la vita, cambiano i ritmi e sicuramente non è facile per tutti coloro che ne sono coinvolti, ma quale alternativa avremmo? Possiamo rispondere "no" quando un bambino bussa alla nostra porta ed abbiamo posto per accoglierlo, abbiamo la possibilità di toglierlo da una brutta situazione, possiamo dargli una famiglia e quell'amore che da sempre gli è stato negato? Possiamo? Certo che possiamo, è molto semplice, basta dire "no". No all'affido dicendo che siamo pieni, no all'adozione dicendo che è troppo grande, no alla nascita semplicemente abortendo. Possiamo farlo, ci viene lasciata libertà di scelta, e sicuramente dire "no" comporta molti problemi in meno che si aggiungerebbero a quelli già in essere, ma per una nostra tranquillità siamo davvero disposti ad uccidere un bambino con l'aborto, a lasciare che un bimbo, mentre noi ce ne stiamo tranquilli in casa a guardare la tv, non mangia o viene preso a frustate dal padre, oppure abusato e venduto?
    Forse non abbiamo una casa grande, forse non abbiamo le forze, forse non abbiamo abbastanza denaro, ma se abbiamo un cuore grande è lì che dobbiamo ospitare. Sono le porte del cuore che devono spalancarsi. I soldi, i problemi, l'organizzazione si superano ed in qualche modo ci si riorganizza, ma se un bambino bussa alle porte del nostro cuore, non possiamo, non dobbiamo dire "no". Se accogliamo con il cuore sarà misericordia e non sacrificio.
    ------------------------
    Altri bambini arriveranno da noi nei prossimi giorni
    Aiutateci ad accoglierli

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  45.  

    Addì 17 luglio 2021

    In quel tempo, i farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.
    Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì tutti, ordinando loro di non divulgarlo, perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia: "Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti.
    Non contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce.
    La canna infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le genti".

    Matteo 12,14-21

  46.  

    Non contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce (17 luglio 2021)

    So una cosa sola: di non sapere niente

    Quanto abbiamo da imparare! In ogni campo.
    Certamente la diplomazia non è il nostro forte.
    Specie quando ci sentiamo dalla parte della ragione urliamo, aggrediamo verbalmente, scriviamo post di fuoco.
    Eppure il dialogo, la diplomazia, la pazienza, lo spiegarsi con calma, la progettazione di un'azione sappiamo benissimo che portano a risultati migliori e più duraturi, eppure ci ostiniamo a mandare avanti il nostro più caro amico: l'istinto.

    E' un amico prezioso che ci evita di finire in qualche trappola, che ci impedisce di fare la scelta sbagliata, ma è anche un amico un po' birichino, talvolta scomodo ed ingombrante che ci porta a ingaggiare lotte fratricide, ad alzare le mani, a violentare ed uccidere.
    La stragrande maggioranza di noi ha imparato a resistere ai suoi suggerimenti più forti: in pochi violentano, in pochi uccidono, in pochi picchiano
    Ma quanti di noi urlano? Quanti si arrabbiano in macchina per una precedenza mancata? O quanti sbattono porte e se ne vanno? Tradiscono? Rubano?

    Noi siamo fatti di mille parti ed ogni parte di noi ha altre mille sfaccettature: dobbiamo imparare pian piano a conoscerle tutte e a saperle gestire.
    Il controllo della rabbia è certamente un aspetto importante, spesso sottovalutato, finanche a pensare che un'arrabbiatura sia persino positiva.
    Forse per noi che ci sfoghiamo, ma quanto di positivo c'è in un urlo, in una litigata per colui contro il quale ci avventiamo?
    --------------------
    Shhh: non gridare!

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  47.  

    Addì 18 luglio 2021

    In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato.
    Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare.
    Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.
    Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero.
    Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

    Marco 6,30-34

  48.  

    Vide molta folla e si commosse per loro (18 luglio 2021)

    Stupiscimi

    La mia mamma diceva "ogni età ha la sua bellezza" e con questo mi insegnava ad apprezzare le persone e a non avere rimpianti del tempo passato.
    Di quando ero bambino rimpiango quella capacità che abbiamo da piccoli di stupirci di tutto ciò che accade. Ogni cosa è una scoperta, tutto ci meraviglia, siamo capaci di gioire per una bustina di figurine, per una passeggiata in campagna, per un uccellino che fa il bagno in una pozzanghera, per un vitellino che succhia il tuo pollice.
    Quando a diciassette anni avevo la ragazza in Spagna imparai la sua lingua per amore, ma quando ero da lei era un po' come tornare ad essere piccolo. Le chiedevo in continuazione il significato delle parole scritte sui cartelloni pubblicitari o sulle riviste, domandavo il perché di certe frasi dette dai nostri amici, la interrogavo sui modi di dire che ascoltavo in televisione o al cinema. Era tutto uno scoprire ed un crescere.
    Oggi purtroppo sono poche le cose capaci di stupirmi, poche le persone in grado di farmi una sorpresa, ma quando questo accade ritorno bambino, gioisco come un ragazzino dinanzi alla bicicletta nuova trovata sotto l'albero di Natale.
    Stupirsi porta spesso alla commozione, alla gioia, all'ilarità. E' così bello e da tantissima carica.
    Provate a stupire le persone della vostra vita e la loro gioia sarà la vostra più grande ricompensa.
    Dio non finirà mai di stupirmi per le tante soddisfazioni che mi elargisce, per le battaglie vinte quando era umano pensare di aver perso, per i pericoli scampati, per le persone che ci da modo di incontrare.
    ----------------------------
    Venite a trovarci, vi stupirete della gioia che ne trarrete

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  49.  

    Addì 19 luglio 2021

    In quel tempo, alcuni scribi e farisei interrogarono Gesù: «Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno». Ed egli rispose: «Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta.
    Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
    Quelli di Nìnive si alzeranno a giudicare questa generazione e la condanneranno, perché essi si convertirono alla predicazione di Giona. Ecco, ora qui c'è più di Giona!
    La regina del sud si leverà a giudicare questa generazione e la condannerà, perché essa venne dall'estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone; ecco, ora qui c'è più di Salomone!».

    Matteo 12,38-42

  50.  

    Vorremmo che tu ci facessi vedere un segno (19 luglio 2021)

    Duri come le pigne di San Rossore

    Bollettino meteo: forte vento previsto, mare in aumento
    Ma io voglio andare in barca
    Vedi figliolo, se c'è vento non possiamo andare
    Io voglio andare lo stesso, le previsioni sbagliano

    Vedi figliolo, guarda quelle nuvole in cielo come corrono, c'è vento ad alta quota, fra poco si abbasserà ed agiterà il mare
    Ma io vedo il mare calmo, magari il vento non si abbassa

    Vedi figliolo le bandiere che sventolano sempre più forte
    Ma io vedo il mare calmo

    Vedi figliolo le increspature in mare all'orizzonte?
    Ma io resto vicino alla costa

    Ci sono due opzinoi a questo punto: andare in mare ignorando tutti i segnali che arrivano, oppure rinunciare all'uscita prevista dando credito ai segnali

    Nel primo caso si pecca di arroganza e questo ci può portare ad avere dei grossi problemi e persino alla morte
    Non uscire significa rispettare l'esperienza di chi ne sa di più e vuole il nostro bene

    Nella vita sono tanti i segnali che ci indicano la via corretta da seguire, e chi ce li indica è ben più delle previsioni meteo, è ben più di un genitore

    Sta a noi valutarli, capirli, accettarli, seguirli
    Siamo liberi di prenderli in considerazione così come di ignorarli

    Nel caso in cui decidiamo di fregarcene sappiamo cosa rischiamo: problemi e, a seconda dei casi, anche la morte eterna
    Vale la pena di rischiare?
    Vale la pena non seguire i dettami morali che da ogni parte ci vengono suggeriti rischiando una vita piena di problemi ed incertezze, rischiare di ritrovarsi un domani davanti a Dio che ci condanna ad un'eternità di dolore e sofferenza?

    All'atto pratico:
    Vi capita l'occasione di appropriarvi facilmente, ma indebitamente, di una grossa somma di denaro
    Siete ad un bivio:
    prendere quei soldi significa dare una svolta alla propria vita, una bella casa, vacanze, bei vestiti e cene nei ristoranti di lusso
    non prenderli vi lascia nella condizione in cui siete

    Prenderli però vi porta a rischiare di essere denunciati, portati in tribunale, condannati, andare in galera, essere additati da tutti come ladri e approfittatori
    Prenderli vuole anche dire vivere una vita con la paura di essere scoperti, catturati, estradati

    Vale la pena?

    La mia mamma mi diceva sempre: quando la sera ti guardi allo specchio devi sempre vedere una persona onesta, e così cerco di fare nella mia vita insegnando ai miei ragazzi a fare altrettanto
    Non significa non fare errori, significa mettere tutto l'impegno possibile nel cercare di non farli
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    Rubare o non rubare?

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