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  1.  

    Addì 17 marzo 2021

    In quel tempo, Gesù rispose ai Giudei: «Il Padre mio opera sempre e anch'io opero».
    Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
    Gesù riprese a parlare e disse: «In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa.
    Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.
    Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole; il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
    In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
    In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.
    Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso; e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo.
    Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
    Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

    Giovanni 5,17-30

  2.  

    Il Padre mio opera sempre e anch'io opero (17 marzo 2021)

    Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso

    #regoledivita

    Un mio amico sposò una bravissima ragazza: bella, dolce, intelligente, romantica, lavoratrice
    Anche lui era un bravo ragazzo.
    La casa la madava avanti lei perché lui era un po' pigro e svogliato.
    Non c'era una volta che l'aiutasse a cucinare, a pulire, a stendere la biancheria.
    Con infinita dolcezza lei chiedeva il suo aiuto, almeno la presenza ogni tanto, persino disposta a ritagliarsi un suo ruolo di casalinga a tempo pieno, ma desiderava che il suo uomo la sostenesse e, almeno di tanto in tanto, l'aiutasse.
    Le richieste di aiuto da parte di lei furono sempre più forti e ravvicinate, ma lui non ci sentiva da quell'orecchio "Sono stanco", "Mi aspettano per la partita", "Mi devo svegliare presto per andare a lavorare".

    Ed ecco le prime liti che culminavano in pace e coccole e tante promesse di cambiare, ma nulla cambiava

    Fu così che un giorno rincasando non trovò la cena pronta, non trovò la casa pulita, non trovò la biancheria nei cassetti, e non trovò più nemmeno la moglie.

    Il Signore ci chiama ogni giorno, prima con infinita dolcezza, poi scuotendoci un po' per svegliarci dal nostro torpore.
    Se non lo ascoltiamo e non ci rimbocchiamo le maniche per aiutarlo a pulire questo mondo dalle miserie umane, prima o poi potrebbe non farsi trovare.
    Ed allora con quale faccia tosta ci rivolgeremo a lui per chiedergli aiuto per aver perso il lavoro o per una brutta malattia?

    Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso
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    Mi aiuti? No, sono stanco!

    #regoledivita

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  3.  

    Addì 18 marzo 2021

    In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: « Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera; ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.
    Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.
    Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi.
    Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce.
    Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
    E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto, e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato.
    Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza.
    Ma voi non volete venire a me per avere la vita.
    Io non ricevo gloria dagli uomini.
    Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio.
    Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste.
    E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?
    Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è gia chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza.
    Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto.
    Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole? ».

    Giovanni 5,31-47

  4.  

    Io non ricevo gloria dagli uomini (18 marzo 2021)

    Perequazione

    #aiutiamolinsieme

    Un operaio, un'impiegata, un fattorino spesso guardano al proprio lavoro unicamente in virtù di quanto possano ottenere da esso: paga, ferie, malattie, assicurazioni, benefit.
    Sono in molti a non capire che un loro cattivo comportamento, un rispondere male ai clienti, il non lavorare al pieno delle proprie capacità, specie nelle piccole realtà, porta la struttura alla chiusura o comunque ad una perdita di introiti.

    Se l'azienda va male, tutti poi ne risentono ed il richio di perdere il lavoro diventa sempre più forte

    Così vale per l'umanità

    Se ognuno di noi guarda a stare meglio senza rinunciare ad un pezzetto di sé per far star meglio gli altri, rischiamo che si possa implodere.

    Pensate se ciascuno desse il dieci per cento del suo stipendio.
    E' certamente un sacrifcio, ma per chi lavora sarebbe rinunciare ad un vestito, ad una gita, ad un pieno di benzina
    Per chi è in difficoltà sarebbe la differenza tra il dare da mangiare ai propri figli ed il lasciarli morire di fame

    Come dite?
    Ci deve pensare lo stato?

    Esatto, la penso anche io così, ma chi è lo "Stato" se non noi?
    Eventuali sussidi non sono forse sovvenzionati con le nostre tasse?

    Siamo noi lo Stato, siamo noi che dobbiamo pensare ai nostri fratelli più deboli, siamo noi che dobbiamo rimboccarci le maniche per aiutare chi sta peggio di noi

    In un mondo egoista, dove ognuno pensa a sé, è quasi utopia, ma che ci volete fare, credo nei sogni e spero che sempre più persone possano rimboccarsi le maniche per sostenere i più deboli, non solo per loro, ma anche per una società più equa
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    Un piccolo sacrificio per nutrire tanti Bambini

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  5.  

    Addì 19 marzo 2021

    Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.
    Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
    Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.
    Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.
    Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
    Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore.

    Matteo 1,16.18-21.24a

  6.  

    Non temere di prendere con te Maria (19 marzo 2021)

    Il primo Babbo affidatario

    #affido

    Quante paure abbiamo

    Paura della morte
    Paura delle malattie
    Paura di restare soli
    Paura di invecchiare
    Paura di accogliere un Bambino nella propria casa

    Le nostre paure ci bloccano
    , ci fanno restare in casa, ci fanno evitare nuove esperienze, ci impediscono di fare spesso la cosa giusta

    Pensate per un attimo alle paure di un Bambino che alla sera si rintana sotto le coperte per paura dell'arrivo dell'orco
    In casa vostra l'orco non arriva, e pian piano il Bambino si tranquillizza e si rasserena
    In alcune case l'orco arriva puntuale ogni sera: può essere il padre, lo zio, il fratello che lo seviziano, possono essere i morsi della fame, possono essere le grida e le botte di babbo e mamma, possono essere gli amici drogati dei genitori, può essere il freddo pungente

    Loro hanno paura, tanta paura, e voi potreste fare la differenza per loro
    Voi potreste accoglierli in casa vostra
    Voi potreste mostrargli che gli orchi si sconfiggono
    Voi potreste dare loro l'opportunità di crescere sani e pieni di amore

    Invece le vostre paure vi trattengono

    E per non rischiare di soffire un po'
    E per non prendersi un impegno
    E per non avere a che fare con gli assistenti sociali

    Lasciate che un Bambino venga abusato, abbandonato, cresca senza pane e senza amore

    Pensate a San Giuseppe

    Aveva paura, cosa legittima, ma un angelo gli disse "Non aver paura, Dio ha bisogno di te. Dio ha bisogno che tu accolga in casa tua Maria ed il suo Bambino Gesù"

    E Giuseppe fu il primo dei genitori affidatari

    Oggi Dio chiama voi
    Oggi Dio vi dice "Ho bisogno di te"
    Oggi Dio vi chiede di accogliere un Bambino nella vostra casa e nel vostro cuore

    Fate come Giuseppe
    : andate oltre le vostre paure, fidatevi e dite SI, VOGLIO ACCOGLIERE UN CUCCIOLO D'UOMO IN AFFIDAMENTO
    Noi vi possiamo aiutare mettendo a disposizione tutta la nostra esperienza
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    Paure

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  7.  

    Addì 20 marzo 2021

    In quel tempo, all'udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Questi è davvero il profeta!».
    Altri dicevano: «Questi è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea?
    Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?».
    E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui.
    Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso.
    Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto?».
    Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato come parla quest'uomo!».
    Ma i farisei replicarono loro: «Forse vi siete lasciati ingannare anche voi?
    Forse gli ha creduto qualcuno fra i capi, o fra i farisei?
    Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!».
    Disse allora Nicodèmo, uno di loro, che era venuto precedentemente da Gesù:
    «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?».
    Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea».
    E tornarono ciascuno a casa sua.

    Giovanni 7,40-53

  8.  

    Mai un uomo ha parlato come parla quest'uomo! (20 marzo 2021)

    Amici atei vi propongo un pensiero

    #regoledivita

    Si fa a presto a dire "Non credo in Dio"
    Sono rispettoso delle idee di tutti, ho forse più amici atei che credenti, ma diciamocela: spesso è un alibi dire "Non credo in Dio".
    Così dicendo si rifiutano regole di vita che a qualcuno potrebbero andare strette
    Così dicendo ci rifiutiamo di fare autocritica e guardarsi dentro, in quella che noi credenti definiamo "Anima"

    Amici atei vi propongo un pensiero

    Gesù è esistito, questo è innegabile
    Che poi sia figlio di Dio o non lo sia lasciamolo da parte
    Ma provate a leggere ciò che di lui è stato scritto, o meglio, ciò che i suoi primi discepoli dicono che lui abbia detto

    Mai un uomo ha parlato come parla quest'uomo!

    Parla di Amore
    Parla di Solidarietà
    Parla di Perdono

    Indica una strada da seguire che, dovreste essere obiettivi nel sottolinearlo, se fosse seguita da tutti avremmo un mondo perfetto senza guerre, senza liti in tribunale, senza stupri, senza violenze, senza falsità, senza cupidigia

    Seguire queste regole non per avere il Paradiso dopo morti ma per creare, con le nostre stesse mani, il Paradiso sulla terra
    Anche voi atei potreste con obbiettività leggere il Vangelo e seguire queste regole, non perché dobbiate ritenere Gesù per forza figlio di Dio, ma perché la sua semplicissima filosofia di vita porterebbe bene a tutti noi, atei e credenti, per vivere tutti in quel Paradiso terreno che insieme ci possiamo costruire.

    Ergo: il Paradiso esiste nell'intimo dei nostri cuori, e chi non anelerebbe a vivere in pace, serenità, armonia?

    Seguite il Vangelo anche voi, amici atei
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    Il Paradiso esiste

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  9.  

    Addì 21 marzo 2021

    Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c'erano anche alcuni Greci.
    Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: «Signore, vogliamo vedere Gesù».
    Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù.
    Gesù rispose: «E' giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo.
    In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
    Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.
    Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà."
    Ora l'anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora!
    Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L'ho glorificato e di nuovo lo glorificherò!».
    La folla che era presente e aveva udito diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato».
    Rispose Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi.
    Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori.
    Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me».
    Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire.

    Giovanni 12,20-33

  10.  

    Se il chicco di grano muore, produce molto frutto (21 marzo 2021)

    La morte è vita

    #regoledivita

    Se qualcuno nella vita compie opere per gratificare sé stesso, le sue opere finiranno con lui
    Se qualcuno compie opere a favore degli altri, le sue opere saranno eterne

    E' la natura a dircelo

    Un seme produce frutto solo quando muore, quando dedica la sua vita ai frutti futuri
    Lui non vedrà i suoi figli, ma grazie a lui tante piante nasceranno, ed il mondo non potrà contenerle tutti

    Oggi, semplicemente, vi auguro questo: di vivere e morire per gli altri

    Gesù ha fatto questo per l'umanità, ed i suoi insegnamenti sono attuali dopo duemila anni, con miliardi e miliardi di persone che ne hanno fatto tesoro ispirando la sua vita a lui.

    La nostra morte è vita per gli altri, potete immaginare una vita più bella?
    -------------------
    Morire per gli altri

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  11.  

    Addì 22 marzo 2021

    In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi.
    Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
    Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.
    Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».
    Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.
    E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».
    E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
    Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo.
    Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?».
    Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; và e d'ora in poi non peccare più».

    Giovanni 8,1-11

  12.  

    Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra (22 marzo 2021)

    Scrivere per terra

    #regoledivita

    Tutti noi siamo passati dal momento dell'appello in classe

    Alessandrini? Presente!
    Barbieri? Presente!
    Catania? Presente!
    Fiorentini? Presente!
    ...
    Zavoli? Presente!

    Ecco, ci sono tutti, possiamo iniziare

    Ed era quello il momento a più alta tensione della giornata

    Interrogherà me?
    Speriamo di no, speriamo di no!

    Chiunque, anche il più studioso, dinanzi ad un'interrogazione, ed ancor più in procinto di un esame diventa pallido, subentra il mal di stomaco, un po' di tremarella.

    Allora vi chiedo, ed ognuno giustamente tenga la risposta per sè

    Se qualcuno un giorno dovesse giudicare tutta la vostra vita, vi sentireste tranquilli di non aver MAI commesso nulla di sbagliato?
    Non avete nemmeno un piccolissimo scheletro nell'armadio?
    Davanti ad un giudizio sul vostro operato non avete nulla da farvi perdonare?

    Io dico di si, io dico che anche Madre Teresa nella sua vita qualche "marachella" l'avrà combinata
    Ognuno di noi vorrà essere perdonato per i propri peccati, ed allora vi sembra giusto condannare gli altri per i loro errori?

    Gesù scriveva in terra
    Il Vangelo non ci dice cosa scrivesse mentre degli uomini stavano per lapidare una donna adultera, ma ho sempre immaginato scrivesse, come nell'appello in classe, il nome di ciascuno di questi uomini.
    Ognuno di loro è stato chiamato in causa da Gesù
    Ognuno di loro sapeva bene di avere qualche peccatuccio da scontare

    "Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra"
    ha detto loro Gesù

    E mestamente tutti se ne sono andati senza condannare la donna

    Facciamo così anche noi: posiamo le pietre che teniamo in mano e smettiamola di giudicare e condannare il prossimo se vogliamo che ci vegano perdonati i nostri errori
    -------------------
    Smettiamola di scagliare pietre

    #regoledivita

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  13.  

    Addì 23 marzo 2021

    In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire».
    Dicevano allora i Giudei: «Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado io, voi non potete venire?».
    E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo.
    Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati».
    Gli dissero allora: «Tu chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che vi dico.
    Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui».
    Non capirono che egli parlava loro del Padre.
    Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo.
    Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite».
    A queste sue parole, molti credettero in lui.

    Giovanni 8,21-30

  14.  

    Voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo (23 marzo 2021)

    Fare volontariato non significa essere volontari

    #volontariato

    C'è talmente tanto preconcetto tra gli uomini da ritenere che non si possa fare qualcosa senza perseguire principalmente un tornaconto personale e materiale.
    E' ovvio che ci sia questo pensiero perché oggigiorno sono in tanti a muoversi solo per denaro

    Sono in tanti, ma non tutti

    Qualcuno c'è che agisce per aiutare gli altri

    Vi sono ad esempio moltissimi volontari
    Alcuni sono stipendiati dalle ong, e si fanno chiamare "volontari", ma volontari non sono
    Altri hanno rimborsi spese già prestabiliti per ogni servizio, tali da configurare uno stipendio, e si fanno chiamare "volontari", ma volontari non sono
    Altri si uniscono alle grandi organizzazioni in modo da averne dei benifici in termini di favori sulle proprie carriere, o nella speranza di avere un lavoro, e si fanno chiamare "volontari", ma volontari non sono

    Di volontari puri non ce ne sono tanti

    "Volontario puro" è colui che dedica parte del suo tempo al prossimo, nel nascondimento, senza cercare le luci della ribalta, senza volere un rimborso spese, senza avere un fine diverso da quello di aiutare il prossimo

    Qualcuno dirà "non esistono"

    Io potrei farvi il nome di Ada, Giovanna, Carmela, Isa, Roberta, Francesca, Alberto, Giovanni, Paola, Manola, Annamaria e tanti altri che si prodigano, quando hanno tempo, per aiutare il prossimo. Li vedo, tocco con mano la loro genuità ogni giorno, non chiedono nulla in cambio, anzi ritagliano anche più spazio quando c'è maggior necessità di "esserci".

    Non cercate sempre il male
    , il bene esiste ed è in mezzo a voi
    -------------------
    Cerchiamo il bene, non il male

    #volontariato

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  15.  

    Addì 24 marzo 2021

    In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
    Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?».
    Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.
    Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre; se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
    So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi.
    Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!».
    Gli risposero: «Il nostro padre è Abramo». Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo!
    Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto.
    Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero: «Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!».
    Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato.

    Giovanni 8,31-42

  16.  

    Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli (24 marzo 2021)

    Casacche di colore diverso

    #regoledivita

    Croce Rossa, Croce Azzurra, Misericordia, Caritas, Amici della Zizzi
    Non importa il colore della casacca che indossiamo
    Non importa se abbiamo donazioni milionarie o solo piccole offerte
    Non importa se abbiamo una tradizione di quattro secoli o di trentacinque anni

    La cosa che importa è restare fedeli agli ideali che si portano sotto la casacca: solidarietà, altruismo, ascolto, umiltà

    Se si perdono di vista questi principi, qualunque sia la casacca che indossiamo, saremo solo dei poveri illusi per aver perso di vista lo scopo principale da perseguire: l'aiuto al prossimo, chiunque esso sia, anche fosse il volontario di un'altra associazione
    -------------------
    Restare fedeli ai propri ideali

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  17.  

    Addì 25 marzo 2021

    In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
    Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
    A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
    L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
    Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
    Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
    Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».
    Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
    Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio».
    Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».
    E l'angelo partì da lei.

    Luca 1,26-38

  18.  

    Eccomi, sono la serva del Signore (25 marzo 2021)

    Mamma è Mamma

    #amare

    Se vi dicessero: vai in prigione per un anno, e prima di uscire ti provocheranno tanto dolore; una volta uscito per te sarà gioia grande, ma ci saranno tante preoccupazioni, la tua vita cambierà radicalmente, e non sarai mai più libero come prima della tua entrata in galera

    Accettereste?
    Ovviamente no

    Eppure ci sono migliaia e migliaia di persone che ogni giorno accettano questa proposta
    Non sono eroi, sono molto di più: sono MAMME

    Quando una donna concepisce un figlio sa che
    - avrà nove mesi di nausee
    - avrà nove mesi di ingrassamento e non tornerà mai più in linea come prima
    - avrà nove mesi di restrinzioni, e visite, e privazioni
    - avrà un giorno di dolori pazzeschi
    - avrà anni ed anni di pannolini, mocci al naso, vomiti e diarree da pulire
    - avrà anni ed anni di pile di panni sporchi da lavare
    - avrà anni ed anni di sacrifici, corse, liti per difendere il proprio cucciolo d'uomo
    - avrà anni ed anni di discussioni per insegnare i valori della vita

    E tutto questo per cosa?
    Per essere MAMMA

    Mamma è Mamma, non può essere paragonata a nulla di simile sulla terra
    Mamma è più di un eroe perché combatte ogni giorno senza ricevere spesso nemmeno un grazie
    Mamma è più di una donna perché si sacrifica per donare al mondo un nuovo cucciolo
    Mamma è più di un genitore perché deve essere amica, educatrice, leonessa ed umile pecorella
    Mamma è più di ogni altra cosa e quando viene a mancare, a qualunque età ciò accada, è come se un terremoto sconquassasse la terra, e nulla sarà più come prima
    -------------------
    La Mamma è più di un eroe

    #amare

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  19.  

    Addì 26 marzo 2021

    In quel tempo, i Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo.
    Gesù rispose loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?».
    Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
    Rispose loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dei?
    Ora, se essa ha chiamato dei coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio?
    Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre».
    Cercavano allora di prenderlo di nuovo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
    Ritornò quindi al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui si fermò.
    Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha fatto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero».
    E in quel luogo molti credettero in lui.

    Giovanni 10,31-42

  20.  

    Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio credete almeno alle opere (26 marzo 2021)

    Parole, parole, parole

    #regoledivita

    Parlare, parlare, parlare
    Quanti parlano
    Si parla di ciò che facciamo
    Si parla delle nostre intenzioni
    Si parla dell'associazione di cui facciamo parte
    Si parla del grande amore per i figli
    Si parla del destino dell'umanità
    Si parla del politico che agisce male
    Si parla dei poveri immigrati che vengono lasciati morire alle porte dell'occidente
    Si parla di uomini violenti
    Si parla di Bambini abbandonati

    Si parla

    Ma siamo capaci di agire?

    E' giusto brontolare sulle cose che non vanno, ma noi, in prima persona, siamo in grado di rimboccarci le maniche e agire per il bene dei Bambini, degli immigrati, della "cosa pubblica"?

    Oggi in molti giudicano

    un politico per le belle parole che dice
    un'associazione per la visibilità che ha in televisione
    un sacerdote per le belle omelie piene di amore e solidarietà verso il prossimo
    un uomo per l'amore con cui dipinge la propria donna
    una mamma per l'accudimento che mostra di avere verso i figli

    Ma poi
    il politico persegue veramente il bene della società?
    la grossa associazione quanto destina di ciò che incassa alle fasce deboli?
    il sacerdote mette in pratica il Vangelo?
    l'uomo regala rose e poesie alla propria donna, oppure elargisce botte ed offese?
    la mamma è piena di coccole verso i figli, o il suo accudirli è solo scena?

    Non lasciamoci traviare dalle parole
    , guardiamo i fatti e, seppur dobbiamo stare lontani da un giudizio di merito sulla persona che non spetta a noi, almeno crediamo in coloro che mettono in pratica le cose buone di cui parlano

    E' più facile prendere una posizione sulla base delle parole
    Più difficile, perché più impegnativo, vedere come una persona agisca nella quotidianità
    -------------------
    Agire più che parlare

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  21.  

    Addì 27 marzo 2021

    In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui.
    Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto.
    Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni.
    Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione».
    Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera».
    Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.
    Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
    Gesù pertanto non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei; egli si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli.
    Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione andarono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi.
    Essi cercavano Gesù e stando nel tempio dicevano tra di loro: «Che ve ne pare? Non verrà egli alla festa?».

    Giovanni 11,45-56

  22.  

    Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto (27 marzo 2021)

    Tre su quattro

    #regoledivita

    Un uomo alza la mano e la posa sul viso del Bambino

    Il passante numero uno vede la scena e dice: "Che bella carezza, quello è un uomo buono"
    Il passante numero due vede la scena e dice: "Un buffetto di rimprovero, un po' di severità"
    Il passante numero tre vede la scena e dice: "Guarda che faccia arcigna, quello era un sonoro ceffone"
    Il passante numero quattro vede la scena e dice: "Maltrattamento di minori, ci sarebbe da mandarlo in galera"

    Il passante numero uno passa oltre
    Il passante numero due passa oltre, ma in famiglia commenta: "Tizio forse è bravo, ma certo è molto severo"
    Il passante numero tre passa oltre, ma poi va dagli amici a dire: "Tizio, che personaggio, l'ho visto dare una serie di ceffoni ad un Bambino"
    Il passante numero quattro passa oltre, ma poi va a mettere la pulce nell'orecchio nei politici e nelle autorità: "Tizio è un malfattore, abusa dei Bambini, li maltratta, non mi meraviglerei se facesse qualcosa di peggio"

    Tre su quattro vedono ciò che fai in negativo
    Tre su quattro si prendono la briga di andare a parlare male stravolgendo e ingigantendo le cose
    Due su quattro si fanno giudici
    Uno su quattro si mette indosso il cappuccio del boia

    Morale

    Maggiori sono le cose che facciamo, sempre più saranno le persone che per invidia, stupidità, gelosia, concorrenza vorranno vedere il male anche in una semplice carezza

    In molti smettono di dare carezze, o se lo fanno agiscono davanti ai giornalisti e alle telecamere
    In molti prendono per buone le parole del boia per un pratico "Non si sa mai"
    Se fosse opinione comune "per sentito dire" che quella carezza fosse un atto di violenza, meglio attaccare che indagare e la condanna a morte, in nome di un bene comune, sarebbe questione di poco
    Ne consegue: ostracismo, denunce, false testimonianze

    Meglio sarebbe "non agire" per avere una vita tranquilla.
    Chi sceglie di agire nel bene, qualunque siano le conseguenze, è persona coraggiosa, e nella vita il coraggio fa la differenza tra essere "Uomini" o essere "Pecore"

    Gesù agiva, parlava, rimproverava i falsi e gli approfittatori
    Fu così che le sue parole vennero prese come bestemmie
    Fu così che i suoi gesti di amore vennero presi come istigazione del popolo
    Fu così che il capo dei farisei sentenziò: "E' meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera" facendola passare come una profezia, come volere di Dio

    Riflettete gente, riflettete, ma sopratutto agite con coraggio perché fare la cosa giusta è sempre meglio che non farla per paura di un giudizio di tre passanti imbecilli su quattro
    -------------------
    La cosa giusta: agire per il bene

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  23.  

    Addì 28 marzo 2021

    Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo.
    Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo».
    Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo capo.
    Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato?
    Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei.
    Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre.
    Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura.
    In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto».
    Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù.
    Quelli all'udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna per consegnarlo.
    Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?».
    Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
    Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, gia pronta; là preparate per noi».
    I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua.
    Venuta la sera, egli giunse con i Dodici.
    Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: «In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà».
    Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io?».
    Ed egli disse loro: «Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto.
    Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Bene per quell'uomo se non fosse mai nato!».
    Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo».
    Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti.
    E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti.
    In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio».
    E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
    Gesù disse loro: «Tutti rimarrete scandalizzati, poiché sta scritto: Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse.
    Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea».
    Allora Pietro gli disse: «Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò».
    Gesù gli disse: «In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte».
    Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Se anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano anche tutti gli altri.
    Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui, mentre io prego».
    Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia.
    Gesù disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate».
    Poi, andato un pò innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora.
    E diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu».
    Tornato indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora sola?
    Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».
    Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole.
    Ritornato li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli.
    Venne la terza volta e disse loro: «Dormite ormai e riposatevi! Basta, è venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori.
    Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino».
    E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani.
    Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta».
    Allora gli si accostò dicendo: «Rabbì» e lo baciò.
    Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono.
    Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio.
    Allora Gesù disse loro: «Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi.
    Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!».
    Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono.
    Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono.
    Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.
    Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi.
    Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco.
    Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano.
    Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non erano concordi.
    Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo: «Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d'uomo».
    Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde.
    Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?».
    Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?».
    Gesù rispose: «Io lo sono! E vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo».
    Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni?
    Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». Tutti sentenziarono che era reo di morte.
    Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: «Indovina». I servi intanto lo percuotevano.
    Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote
    e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: «Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù».
    Ma egli negò: «Non so e non capisco quello che vuoi dire». Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò.
    E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: «Costui è di quelli».
    Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo».
    Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo che voi dite».
    Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto.
    Al mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato.
    Allora Pilato prese a interrogarlo: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».
    I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse.
    Pilato lo interrogò di nuovo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!».
    Ma Gesù non rispose più nulla, sicché Pilato ne restò meravigliato.
    Per la festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta.
    Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio.
    La folla, accorsa, cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva.
    Allora Pilato rispose loro: «Volete che vi rilasci il re dei Giudei?».
    Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia.
    Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba.
    Pilato replicò: «Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?».
    Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!».
    Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Allora essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!».
    E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
    Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte.
    Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo.
    Cominciarono poi a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!».
    E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui.
    Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
    Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce.
    Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio, e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.
    Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere.
    Erano le nove del mattino quando lo crocifissero.
    E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei.
    Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra.
    .
    I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni,
    salva te stesso scendendo dalla croce!».
    Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: «Ha salvato altri, non può salvare se stesso!
    Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.
    Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio.
    Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
    Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Ecco, chiama Elia!».
    Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce».
    Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.
    Il velo del tempio si squarciò in due, dall'alto in basso.
    Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!».
    C'erano anche alcune donne, che stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di ioses, e Salome, che lo seguivano e servivano quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.
    Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d'Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù.
    Pilato si meravigliò che fosse gia morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo.
    Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe.
    Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro.
    Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto.

    Marco 14,1-72.15,1-47

  24.  

    Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò (28 marzo 2021)

    Manteniamo fede alle nostre promesse

    #regoledivita

    Vuoi tu Celeste prendere Ambrogio per amarlo, onorarlo, rispettarlo, sostenerlo e confortarlo per tutti i giorni della tua vita?
    Si lo voglio
    Vuoi tu Ambrogio prendere Celeste per amarla, onorarla, rispettarla, sostenerla e confortarla per tutti i giorni della tua vita?
    Si lo voglio

    Promesse solenni
    Giuramenti di assolutà fedeltà
    Per chi ha fede Promesse assolute davanti a Dio

    Eppure ci sono percentuali altissime di divorzi

    Non si deve dire poi che la nostra società è falsa, immatura, materialsta?
    Ci si deve fidare del mondo quando la stragrande maggiornaza di noi è pronta ad abiurare le prorpie scelte?

    Capisco un divorzio quando il coniuge picchia
    Capisco il divorzio per difendere i propri figli
    Capisco il divorzio in caso di follia

    Non sto puntando il dito contro nessuno, divorziati non sentitevi offesi, ma penso che in molti casi il divorzio sia solo un modo per non stare davanti al problema, per non affrontare le difficoltà della vita, per il desiderio di esplorare nuovi mondi

    Ma santa pazienza, è così difficile mantenere la parola?

    E' così difficile amare qualuno o qualcosa oltre ogni limite?

    Forse si visti i tanti divorzi, ma allora si può dire che la nostra società è ancora un adolescente incapace di prendere decisioni
    Ben fanno allora i politici a dirci bianco per poi imporci il nero, è così che meritiamo di essere trattati

    Maturiamo, rispettiamo le promesse fatte e gli impegni presi
    Non solo dinanzi al matrimonio, ma davanti ad ogni scelta che sia un indirizzo della propria vita, il volontariato piuttosto che una passione
    Quante volte ho visto ragazzi abbandonare la scuola, oppure una cosa che piaceva loro solo per delle difficoltà, solo perché "non riescono"
    E quanto ci hanno provato?
    Una volta, al massimo due, poi rinunciano
    E' vero, sono ragazzi, ma siamo noi adulti che, non rispettando le promesse fatte, non lottando per i nostri ideali, insegniamo loro a fuggire quando incontrano un problema

    Cresciamo come persone e come società e miglioreremo la nostra vita e quella degli altri
    -------------------
    Società adolescenziale

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  25.  

    Addì 29 marzo 2021

    Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti.
    E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali.
    Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento.
    Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: «Perché quest'olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?».
    Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
    Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura.
    I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
    Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti.
    I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

    Giovanni 12,1-11

  26.  

    Questo egli disse non perché gl'importasse dei poveri (29 marzo 2021)

    Solidarietà egoistica

    #virus

    Ogni seme produce una pianta, ed ogni pianta da un frutto
    Ci sono arance succulenti
    Ciliegie dolcissime
    Pomodori succosi
    Ma ci sono anche bacche velenose dall'aspetto meraviglioso, capaci di attirare a sé improvvidi avventori
    Così come ci sono frutti succulenti, ma talmente brutti da essere esclusi dalla maggior parte delle persone

    Il covid ha immesso nel mondo diversi semi
    Le piante che da esso sono scaturite si chiamano
    - Solidarietà
    - Precarietà della vita
    - Prudenza
    - Rallentamento dei ritmi quotidiani
    - Didattica a distanza

    A guardar bene ci sono aspetti positivi in questo "periodo da virus"
    Ma come per i frutti in natura, anche in questo caso non è tutto oro ciò che luccica

    Non tutti coloro che fanno solidarietà hanno il nobile animo di voler alleviare le sofferenze altrui
    Nella precarietà della vita si può imparare a valutare meglio certi valori un po' in disuso, ma si può anche cadere nella droga, nell'alcool, nel suicidio
    L'essere prudenti è certamente un bene se comporta maggior riflessione in ciò che facciamo, ma può portare anche all'ignavia, alla viltà
    Rallentare i nostri frenetici ritmi per prendersi qualche momento per sé e per la famiglia è ottima cosa, ma anche in questo caso si può arrivare ad essere pantofolai e non aver più voglia di costruire un futuro
    L'insegnamento a distanza per i più giovani ha portato certamente a migliorare le capacità tecniche di insegnanti, ragazzi e genitori; ottimo, ma attenzione a non abusarne perché il rischio è che una volta finita la pandemia l'aspetto tecnologico, già ormai assai forte nella nostra cultura, possa prendere il sopravvento e limitare ancor più i rapporti umani

    Ogni seme ha il bene ed il male, la differenza sta nell'uso che ne facciamo
    -------------------
    Semi buoni e semi cattivi

    #virus

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  27.  

    Addì 30 marzo 2021

    In quel tempo, mentre Gesù era a mensa con i suoi discepoli, si commosse profondamente e dichiarò: «In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà».
    I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse.
    Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù.
    Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: «Dì, chi è colui a cui si riferisce?».
    Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?».
    Rispose allora Gesù: «E' colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone.
    E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: «Quello che devi fare fallo al più presto».
    Nessuno dei commensali capì perché gli aveva detto questo; alcuni infatti pensavano che, tenendo Giuda la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri.
    Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte.
    Quando Giuda fu uscito, Gesù disse : «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui.
    Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
    Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho gia detto ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire.
    Simon Pietro gli dice: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».
    Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!».
    Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».

    Giovanni 13,21-33.36-38

  28.  

    Non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte (30 marzo 2021)

    Un gallo che canta

    #regoledivita

    Chi di noi non è mai stato tradito?

    Da un amico che prende con voi un impegno e poi per opportunismo fa scelte diverse
    Da un datore di lavoro che vi propone un contratto che mai farà
    Da un compagno di vita che sceglie di accompagnarsi ad altri
    Da un sacerdote che fa delle omelie stupende, ma vi chiude la porta in faccia quando gli chiedete aiuto
    Da un'associazione alla quale avete fatto una donazione che si scopre essere guidata da truffatori
    Da chi vi chiede aiuto per i propri figli piangendo disperatamente, per poi vendere ciò che gli avete donato per ubriacarsi
    Dal politico che avete votato e cambia casacca andando tra le fila della parte avversa
    Dall'assistente sociale che vi fa delle promesse mentre già sta agendo nella direzione opposta
    Dal comune che vi fa chiudere un'attività per avvantaggiare qualcun'altro

    Gesù è stato tradito
    dal popolo che aiutava: Barabba, Barabba
    dai sommi sacerdoti cui spiegava le scritture: meglio che muoia un sol uomo
    da Giuda Iscariota: quello che bacerò
    da Pietro: non ti rinnegherò mai, ed il gallo cantò

    Eppure Gesù li ha perdonati
    Ed ha fatto molto di più
    Li ha amati
    Ed ha fatto molto di più
    Ha voluto che uno di loro fosse il suo successore

    Se Gesù è stato tradito non stupiamoci se ogni giorno anche noi veniamo traditi
    Se Gesù ha perdonato ed amato chi lo tradiva, anche noi impariamo ad amare e perdonare chi ci tradisce
    -------------------
    Quando sentiamo il gallo cantare

    #regoledivita

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  29.  

    Addì 31 marzo 2021

    In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti e disse: «Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento.
    Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo.
    Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?».
    Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli».
    I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
    Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici.
    Mentre mangiavano disse: «In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà».
    Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?».
    Ed egli rispose: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà.
    Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!».
    Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».

    Matteo 26,14-25

  30.  

    Trenta monete d'argento (31 marzo 2021)

    Tutti noi abbiamo un prezzo?

    #cambiamoilmondo

    In questi giorni nel Comune di Livorno ci sono indagini ed arresti per concussione.
    Ai domiciliari l'ex responsabile dell’Ufficio tecnico patrimoniale e procedure espropriative del Comune, e non solo lui.
    In cambio di soldi venivano favoriti taluni imprenditori

    A dicembre è stata arrestata la responsabile della società della salute della Lunigiana per aver favorito, in cambio di lavoro per parenti ed amici, una cooperativa a danno di tanti Bambini

    La cronaca è piena di questi scambi

    Ed abbiamo tutti la percezione che sia solo la punta dell'iceberg

    Quante donne accettano di andare a letto con persone facoltose in cambio di favori, lavoro o soldi?
    Quante persone accettano di chiudere un occhio laddove siano chiamati a vigilare in cambio di soldi?
    Quante Associazioni pur di emergere si vendono alla politica?
    Si potrebbe continuare all'infinito

    Mi viene allora da domandare: tutti noi abbiamo un prezzo?

    Paradossalmente se oggi uno non si lascia in qualche modo comprare è guardato con sospetto, ci si chiede quale sia lo scopo per cui fa certe attività se non è mosso dai soldi, dal potere, dalla crescita personale ed aziendale?
    Anzi, se non accetti denaro sono in tanti a dire sottovoce "che scemo"

    Anni fa abbiamo rifiutato 5 milioni di euro dalla Regione per costruire una struttura perché volevano infilarci dentro anche il comune, e la struttura stessa sarebbe passata dopo un tot di anni all'ente pubblico
    Abbiamo rifutato 100.000 euro da una trasmissione che voleva farci portare i bimbi in tv a piangere
    Abbiamo rifiutato più volte centinaia di migliaia di euro da parte di aziende che ci dicevano: ti do 200.000 euro e me ne ridai 100.000
    Abbiamo rifiutato cariche politiche per non farci mettere il cappello da nessuno

    Ed il Comune ha fatto chiudere la nostra casa famiglia per "non continuità affettiva", mentre il Forteto, i cui vertici sono stati condannati per cose inenarrabili, è ancora aperto, così come la Serinper i cui vertici sono agli arresti domiciliari
    Oggi si paga un prezzo per restare integri, ma sapete che vi dico? La nostra integrità non ha prezzo, che ci bersaglino, ci deridano, ci accusino: resteremo sempre lì, in piedi, senza timori, a guardare i nostri accusatori dritto negli occhi, e prima o poi saranno loro a dover abbassare lo sguardo

    Trenta monete d'argento è quanto è stato dato a Giuda per tradire Gesù
    Certo, Gesù è morto, ma la condanna contro il gesto di Giuda è unanime
    Nessuno di noi è eterno, la morte non deve spaventarci, ma eterna è l'integrità morale di cui si parlerà di noi anche dopo la nostra dipartita

    Non fatevi comprare, insegnate ai vostri figli a fare altrettanto con il vostro esempio
    Restate integri. Forse la vita sarà in salita, ma sarà una conquista passo dopo passo che resterà per sempre
    -------------------
    Trenta Monete

    #cambiamoilmondo

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  31.  

    Addì 1 aprile 2021

    Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
    Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita.
    Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto.
    Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?».
    Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo».
    Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me».
    Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!».
    Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti».
    Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi».
    Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto?
    Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.
    Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.
    Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi».

    Giovanni 13,1-15

  32.  

    Sapendo che era giunta la sua ora (1 aprile 2021)

    Videochiamata da un letto di ospedale

    #visionedinsieme

    Tante volte ho provato ad immaginarmi come potrebbe essere il momento in cui dovrò morire
    Morirò schiacciato da una macchina mentre vado in bicicletta?
    Morirò a causa di un tumore che mi consumerà pian piano?
    Morirò sotto i ferri?
    Morirò nel sonno?

    L'idea del morire non mi fa paura
    Ho fede e pertanto so che alla fine del nostro cammino ci sarà Dio ad accoglierci
    Paradiso o Inferno dipenderà dal giudizio divino e su questo non posso farci nulla, se non cercare di vivere la mia vita cercando di sbagliare il meno possibile

    Posso immaginarmi tante cose, ma non riesco a capacitarmi di come ci si possa sentire nel sapere che entro poco si dovrà morire; non riesco a capacitarmi di come deve essere difficile affrontare la morte incombente in un letto di ospedale senza che i propri cari possano esserci fisicamente; come si possa affrontare l'idea di vivere gli ultimi giorni della propria vita attorniato da una serie di infermieri affaccendati, donne delle pulizie alle sei del mattino, altri malati che si lamentano per la sofferenza.

    Come si fa a morire da soli?

    Eppure in tanti oggi devono affrontare questa situazione ritrovandosi in reparti super blindati dove l'unico aggancio con amici e parenti è dato da una videochiamata

    Non ho paura di morire, ma la solitudine prima della morte è un qualcosa che non so come affronterei
    Come affrontereste voi l'idea di dover vivere l'ultima settimana della vostra vita isolati dagli affetti?
    Pensiamoci quando mandiamo i nostri genitori negli ospizi a vivere gli ultimi anni, non giorni, anni! della loro vita lontani da figli, nipoti, dalla casa dove hanno tutti i loro ricordi. Pensiamoci e tagliamoci una mano prima di arrivare a tanto
    -------------------
    Morire in solitudine

    #visionedinsieme

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  33.  

    Addì 2 aprile 2021

    In quel tempo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli.
    Anche Giuda, il traditore, conosceva quel posto, perché Gesù vi si ritirava spesso con i suoi discepoli.
    Giuda dunque, preso un distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si recò là con lanterne, torce e armi.
    Gesù allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?».
    Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». Vi era là con loro anche Giuda, il traditore.
    Appena disse «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra.
    Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno».
    Gesù replicò: «Vi ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano».
    Perché s'adempisse la parola che egli aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato».
    Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco.
    Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la tua spada nel fodero; non devo forse bere il calice che il Padre mi ha dato?».
    Allora il distaccamento con il comandante e le guardie dei Giudei afferrarono Gesù, lo legarono e lo condussero prima da Anna: egli era infatti suocero di Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno.
    Caifa poi era quello che aveva consigliato ai Giudei: «E' meglio che un uomo solo muoia per il popolo».
    Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro.
    E la giovane portinaia disse a Pietro: «Forse anche tu sei dei discepoli di quest'uomo?». Egli rispose: «Non lo sono».
    Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.
    Allora il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina.
    Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto.
    Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto».
    Aveva appena detto questo, che una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?».
    Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?».
    Allora Anna lo mandò legato a Caifa, sommo sacerdote.
    Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi. Gli dissero: «Non sei anche tu dei suoi discepoli?». Egli lo negò e disse: «Non lo sono».
    Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l'orecchio, disse: «Non ti ho forse visto con lui nel giardino?».
    Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.
    Allora condussero Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l'alba ed essi non vollero entrare nel pretorio per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua.
    Uscì dunque Pilato verso di loro e domandò: «Che accusa portate contro quest'uomo?».
    Gli risposero: «Se non fosse un malfattore, non te l'avremmo consegnato».
    Allora Pilato disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge!». Gli risposero i Giudei: «A noi non è consentito mettere a morte nessuno».
    Così si adempivano le parole che Gesù aveva detto indicando di quale morte doveva morire.
    Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Tu sei il re dei Giudei?».
    Gesù rispose: «Dici questo da te oppure altri te l'hanno detto sul mio conto?».
    Pilato rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?».
    Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
    Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
    Gli dice Pilato: «Che cos'è la verità?». E detto questo uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui nessuna colpa.
    Vi è tra voi l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua: volete dunque che io vi liberi il re dei Giudei?».
    Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante.
    Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare.
    E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: «Salve, re dei Giudei!». E gli davano schiaffi.
    Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa».
    Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l'uomo!».
    Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa».
    Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio».
    All'udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura ed entrato di nuovo nel pretorio disse a Gesù: «Di dove sei?». Ma Gesù non gli diede risposta.
    Gli disse allora Pilato: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?».
    Rispose Gesù: «Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande».
    Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridarono: «Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque infatti si fa re si mette contro Cesare».
    Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà.
    Era la Preparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro re!».
    Ma quelli gridarono: «Via, via, crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Metterò in croce il vostro re?». Risposero i sommi sacerdoti: «Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare».
    Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.
    Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo.
    Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei».
    Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco.
    I sommi sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: il re dei Giudei, ma che egli ha detto: Io sono il re dei Giudei».
    Rispose Pilato: «Ciò che ho scritto, ho scritto».
    I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo.
    Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte. E i soldati fecero proprio così.
    Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.
    Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».
    Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
    Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete».
    Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca.
    E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò.
    Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.
    Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui.
    Venuti però da Gesù e vedendo che era gia morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.
    Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.
    Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso.
    E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.
    Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù.
    Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.
    Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei.
    Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto.
    Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.

    Giovanni 18,1-40.19,1-42

  34.  

    Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto (2 aprile 2021)

    Sentite gli altri, non noi

    #lievitodeigiusti

    Un seme
    Un piccolo seme all'apparenza insignificante
    Si schiude e la sua azione finisce lì, ma innesca un meccanismo che nemmeno lui sa dove potrà portare
    Ci sono semi di erba cattiva che fanno nascere la pianta che potrà seccarsi al sole, non darà frutto, verrà estirpata
    Ci sono semi buoni che non trovano terreno fertile, e le piante da essi generati cresceranno, ma non arriveranno a dare molti frutti
    Ci sono semi che, trovando terreno concimato, daranno grande frutto

    Una nostra amica ci propone alcuni oggetti da mettere in vendita per beneficenza
    Lei stessa definisce la cosa come "piccola ed insignificante, un piccolissimo aiuto per il nostro lavoro"
    Le rispondo che un aiuto non è mai troppo piccolo, e le faccio l'esempio del seme
    Ecco, quel seme ha trovato terreno fertile, ha germogliato, è divenuto una pianta, ha prodotto altri frutti, innescando una reazione a catena che nessuno si sarebbe mai aspettato
    E che frutti!!!

    Gesù è un seme buono che viene piantato in ognuno di noi
    Se trova terreno fertile le sue azioni si riproducono attraverso di noi
    Se trova aridità avremo perso l'occasione di essere testimoni del suo amore per l'umanità

    Diffondete ciò che facciamo e contagiate gli altri con il nostro amore per i Bambini
    -------------------
    Il buon contagio

    #lievitodeigiusti #love #contagi #bestoftheday

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  35.  

    Addì 3 aprile 2021

    Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù.
    Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole.
    Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?».
    Ma, guardando, videro che il masso era gia stato rotolato via, benché fosse molto grande.
    Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura.
    Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E' risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto.
    Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto».

    Marco 16,1-7

  36.  

    Di buon mattino (3 aprile 2021)

    Pallina del flipper

    #sceltedivita

    Carlo Carretto diceva che ognuno ha la sua fede: è gradito a Dio, in egual misura, sia chi faccia il missionario nelle foreste amazzoniche o in Africa, tanto quanto la donnina che pulisce la chiesa, sistema i fiori, lava e cuce gli abiti talari del sacerdote

    Premesso questo ...

    Conosco delle persone che sono dei bradipi: pantofolai, una vita di routine, casa, chiesa lavoro, invecchiano senza nemmeno rendersene conto. Se capita loro qualcosa di bello dicono "alé", se capita qualcosa di brutto dicono "acc"

    Io sono più una pallina del flipper: schizzo da un bumper ad un altro, caricandomi sempre più.
    Se accade una cosa bella urlo di gioia, la racconto a tutti, la condivido ove posso, fosse anche solo un piccolo risultato positivo
    L'adrenalina mi va a mille ogni volta che devo fare qualcosa che mi piace, e la notte dormo pochissimo perché non vedo l'ora di poterla iniziare

    Una vita tranquilla?
    Ogni tanto ci penso, ma poi mi domando "E cosa faccio tutto il giorno? Tutti i giorni?"
    Già per me mangiare e dormire sono una perdita di tempo e li riduco al minimo, se poi ci aggiungo che ogni giorno è uguale al precedente, senza scossoni, senza alti picchi da dove poter vedere il mondo all'orizzonte, seppur per un breve istante, mi dico "No grazie, non fa per me, preferisco una vita adrenalinica ad una vita in pantofole"

    Conosco persone che la notte prima del loro matrimonio hanno dormito benissimo e a lungo
    Conosco ragazzi che il giorno prima degli esami erano tranquillissimi
    Conosco amici la cui grande gioia è tornare a casa a portare fuori il cane

    Rispetto tutti, ognuno ha la sua vita, ma grazie no, non fa per me!


    Oh stamani cosa gli ha preso a questo qui?
    direte voi
    Avete ragione, ma leggendo il Vangelo di oggi ho visto che non sono l'unico ad essere entusiasta nel fare le cose

    Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole

    Eppure il morto non scappava, mica ci pensavano che sarebbe risorto, andarci all'alba oppure in tarda mattinata cosa avrebbe cambiato?
    Nulla per molti, per noi adrenalici tutto ha un senso diverso se fatto prima di prima

    Siete bradipi o siete drogati di adrenalina?
    -------------------
    Adrenalina pura

    #sceltedivita

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  37.  

    Addì 4 aprile 2021

    Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
    Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
    Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro.
    Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
    Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò.
    Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.
    Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
    Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.

    Giovanni 20,1-9

  38.  

    Doveva risuscitare dai morti (4 aprile 2021)

    Buona Pasqua

    #pasqua

    Cosa significa Pasqua per voi?

    Per qualcuno grandi mangiate
    Per qualcuno incontro con i parenti
    Per qualcuno scampagnate
    Per qualcuno vacanze di primavera
    Per qualcuno una giornata in barca
    Per qualcuno lavoro con maggior guadagno
    ----
    Ma per qualcuno significa una giornata in più di

    Solitudine
    Fame
    Miseria
    Abbandono

    Oggi, ma non solo oggi, siate solidali con il prossimo

    Andate a trovare i malati
    Accogliete i Bimbi maltrattati
    Date da mangiare alle famiglie in difficoltà
    Sostenete con il volontariato le associazioni che combattono sul campo le miserie umane
    Fate donazioni

    Ma non lasciate che questa Pasqua passi senza risorgere e far risorgere

    Nostre Proposte
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    Buona Pasqua

    #pasqua

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  39.  

    Addì 5 aprile 2021

    In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli.
    Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono.
    Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno».
    Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto.
    Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: «Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo.
    E se mai la cosa verrà all'orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia».
    Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi.

    Matteo 28,8-15

  40.  

    Non temete, andate ad annunziare ai miei fratelli che là mi vedranno (5 aprile 2021)

    Timore può starci, paura mai!

    #visionedinsieme

    Vi è mai capitato di vedere un Bambino spaventato per qualcosa che per lui è orrenda, ma per voi è cosa di poco conto?
    La classica paura del buio, oppure dal dentista per una carie, o magari per un mal di pancia da congestione.

    Sono tante le persone che oggi temono il futuro
    Il lavoro che manca, le aziende che falliscono, i risparmi di una vita che si consumano in fretta, matrimoni in crisi, povertà, covid, sono solo alcune delle cause

    La differenza tra un Bambino e un adulto è la certezza che al di là del buio ci sia la luce, che al di là del dolore del momento ci sia un futuro migliore: una certezza dettata dalla nostra esperienza di adulti

    Molte delle persone che in questo momento navigano in cattive acque riescono a sorridere, a fare progetti per il futuro, a non rassegnarsi pur accettando ciò che accade con il sorriso sulla bocca
    Sono coloro che hanno la certezza che al di là di ogni momento brutto della nostra vita, ivi compreso quello della malattia terminale che culminerà nella morte, ci sia una vita migliore.

    Chi non ha fede non crede nel futuro, e la morte è la cosa più brutta perché rappresenta la fine inappellabile di tutto, e piange, si dispera, cerca in qualunque modo di aggrapparsi alla vita
    Chi ha fede in Dio può temere di dover passare certe prove, ma non ha paura perché sa che alla fine di ogni tunnel ci sarà la vita eterna.

    Come da adulti abbiamo il dovere, ed anche la gioia, di prendere per mano i nostri Bambini per infondergli coraggio, così dobbiamo fare con i nostri fratelli atei, dobbiamo porgere il nostro aiuto e dire loro "Non temete, andate avanti con coraggio e alla fine del tunnel troverete comunque Dio ad aspettarvi"
    -------------------
    Alla fine del tunnel

    #visionedinsieme

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  41.  

    Addì 6 aprile 2021

    In quel tempo, Maria stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.
    Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».
    Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
    Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».
    Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!
    Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
    Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.

    Giovanni 20,11-18

  42.  

    Donna, perché piangi? (6 aprile 2021)

    Ascoltare il sussurro

    #amare

    Ci sono dei film dove si vede la persona in fin di vita, tutti i suoi amici e parenti che piangono, ed il suo spirito lì vicino che cerca di consolarli.
    Così mi immagino Dio, al capezzale della nostra sofferenza quotidiana che cerca di consolarci, ma noi non lo sentiamo perché siamo troppo impegnati a piangerci addosso e poco inclini ad ascoltare il sussurro di Dio.

    Oggi solo questo, semplicemente questo

    Abbiate fiducia in Dio, sappiate che è sempe lì con voi, specie quando piangete, quando soffrite, quando tremate dalla paura

    Quando Maria era davanti al sepolcro a piangere perché "Avevano portato via Gesù", il Signore le chiese "Donna, perché piangi?"
    Oggi fa anche a noi la stessa domanda
    Perché piangete? Io sono qui, vicino a voi

    Ognuno di noi, che creda o meno in Dio, può essere quel sussurro per la persona che soffre, può dirle "Non piangere, non temere, ci sono io qui vicino a te ad aiutarti, ascoltarti, a tenerti la mano nella sofferenza e nel momento della morte"
    -------------------
    Vicino nella sofferenza

    #amare

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  43.  

    Addì 7 aprile 2021

    In quello stesso giorno, il primo della settimana, due discepoli di Gesù erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto.
    Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro.
    Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo.
    Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?».
    Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso.
    Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.
    Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.
    Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto».
    Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti!
    Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».
    E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
    Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.
    Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro.
    Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
    Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista.
    Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?».
    E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone».
    Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

    Luca 24,13-35

  44.  

    Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero (7 aprile 2021)

    Educare con amore

    #genitori

    Quando si ha un figlio capita spesso di volerlo avvocato, commercialista, medico come da tradizione di famiglia, per seguire le impronte paterne, o più semplicemente perché nella nostra visione del mondo quella professione è la migliore.

    In quest'ottica pertanto si è portati, in maniera più o meno inconscia, a forzare le scelte prima del Bambino, e poi del Ragazzo sulla scuola, sullo sport, sulle compagnie da frequentare, e persino sul modo di vestire.

    Parliamo con lui con grande amore, ma siamo certi di dialogare con lui?
    Siamo certi di ascoltarlo, di capire quali siano le sue inclinazioni, i suoi desideri, i suoi sogni?

    Compito di un buon genitore è quello di sostenere e guidare il proprio figlio nella strada che vorra scegliersi.
    E' giusto e normale proporre la propria visione del mondo, dare consigli, ma stando attenti a non esagerare, a non far si che quei consigli diventino scelte per lui obbligate per non deludervi.

    Tanti Bambini che ho avuto in affidamento li ho visti correre verso il baratro della droga, della prostituzione, della follia, della rissa.
    Inizialmente facevo come la maggior parte dei genitori: li trattenevo a forza per la maglietta per impedire loro di buttarsi nel burrone, ma era del tutto inutile perché alla fine riuscivano a divincolarsi e farsi male ugualmente.
    Dopo anni di esperienza ho capito che bisogna star loro vicino, mostrandoli il mondo nella sua parte più bella, facendoli assaporare la fatica per arrivare ad una meta ambita seppur sofferta, ma mai obbligarli a prendere la strada che noi vorremmo per loro

    I discepoli di Emmaus erano così assorti nei loro pensieri da non accorgersi che colui che camminava con loro era proprio Gesù.

    Noi genitori siamo spesso così assorti nei nostri pensieri, intrisi dell'amore per i figli, da non accorgersi chi abbiamo davanti: non un giocattolo da usare per il nostro piacere, non un pezzo di creta da modellare, ma una persona con sue inclinazioni e desideri

    Dalla mia esperienza più che trentennale, e dai miei errori, è nato un libro: Educare con Amore
    Lo vorrei donare a chiunque me lo richieda, ma purtroppo i costi sono elevati e sono costretto a venderlo, ma per favore compratelo
    Se volete, in alternativa, ve lo posso mandare in pdf gratuitamente
    Mi farà piacere ricevere i vostri commenti e/o critiche per migliorarmi e crescere sopratutto come genitore

    Educare con Amore
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    Imparare ad essere genitori

    #genitori

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  45.  

    Addì 8 aprile 2021

    In quel tempo, di ritorno da Emmaus, i due discepoli riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto Gesù nello spezzare il pane.
    Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma.
    Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
    Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho».
    Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
    Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?».
    Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
    Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi».
    Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.
    Di questo voi siete testimoni.

    Luca 24,35-48

  46.  

    Di questo voi siete testimoni (8 aprile 2021)

    Ci credo o non ci credo?

    #testimonianza

    Chi di voi era presente durante la Rivoluzione Francese?
    Chi di voi ha partecipato alla guerra di indipendenza in Italia o in America?
    Quanti di voi hanno assistito al primo volo dei fratelli Wright?
    Chi era in sala alla proiezione del primo film dei fratelli Lumiere o all'accensione delle prime lampade elettriche?

    Nessuno eh?

    Gli effetti di guerre e rivoluzioni, di invenzioni e scoperte sono sotto gli occhi di tutti: viviamo in paesi democratici, voliamo in poche ore da una parte all'altra del mondo, vediamo film ovunque e possiamo fare giorno nelle notti più buie.
    Ma come sappiamo in quale modo tutte queste cose siano accadute? Come possiamo sapere aneddoti, pensieri, azioni dei loro protagonisti?

    Semplicemente perché chi c'era ha raccontato tutto quello che accadeva, fin nei minimi dettagli, persino di che colore fosse la teiera del presidente degli Stati Uniti dopo aver siglato l'unione della nazione.
    I testimoni ci hanno tramandato tutto questo, di bocca in bocca, di padre in figlio, scrivendo libri, presentandosi alle manifestazione fino al giorno della loro morte.

    Ed allora mi domando: credete a mille fatti storici, bevete ogni particolare come veritiero, ma non credete in Dio?

    Eppure gli effetti della venuta di Gesù in mezzo a noi si osservano palesemente, basti vedere quante persone nel suo nome agiscono per aiutare il prossimo.
    E perché non credere ai testimoni che da duemila anni raccontano le vicende di Gesù, così come descritte, nei minimi particolari, dai primi discepoli?

    Si è pronti a credere a tutto, ma non all'amore, ci avete fatto caso?

    Se uno vi racconta che tizio ha urlato contro un Bambino, dopo poco quell'urlo diventa un ceffone, poi una serie di maltrattamenti, finanche a indicare come pedofilo l'autore del gesto.
    Ma se uno vi racconta che caio ha fatto una buona azione subito dite: ma sarà vero? Chissà quale tornaconto vuole avere? Nessuno fa nulla per nulla.

    I testimoni della fede e dell'amore sono credibili quanto quelli che raccontano i fatti di sangue: apriamo le orecchie ed il cuore chi ci parla di amore, dobbiamo farlo per noi e per tramandare alle generazioni future un mondo migliore dove l'amore non sia qualcosa di etereo, ma si veda nella concretezza delle azioni quotidiane
    -------------------
    Testimoni d'Amore

    #testimonianze #amore #love #Dio #Gesù

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  47.  

    Addì 9 aprile 2021

    In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.
    Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
    Quando gia era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.
    Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No».
    Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.
    Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «E' il Signore!». Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare.
    Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.
    Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.
    Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora».
    Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò.
    Gesù disse loro: «Venite a mangiare». Enessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore.
    Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce.
    Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.

    Giovanni 21,1-14

  48.  

    Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete (9 aprile 2021)

    Destra o sinistra?

    #sceltedivita

    Chi va a pescare sa benissimo che quando si è in due sulla barca può accadere che uno prenda e l'altro non peschi nulla
    Sarà il filo, sarà l'amo, sarà l'esca, o forse nulla di tutto questo
    Qualcuno lo chiama "lato B" e magari è vero, ma nella vita accade lo stesso
    Facciamo in due la stessa cosa, uno ha successo e l'altro, pur utilizzando la stessa operatività del primo, non lo ha

    Io CREDO che ci sia una vocina che ci guida

    Buttare la lenza dalla parte destra o dalla parte sinistra della barca può essere una casualità, ma se nella vita qualcuno di cui ti fidi ti dice che al bivio devi prendere a destra, ma tu svolti dalla parte opposta, non ti lamentare poi se colui che ha preso l'altro sentiero arriva alla sua meta, mentre tu fatichi tanto per restare con un pugno di mosche in mano

    I motivi per non dar retta alla "vocina" possono essere tanti: sull'altro sentiero si vede qualcosa che ci distrae e ci piace tanto, oppure si presume essere la strada più corta, o la meno ripida, oppure semplicemente ci ribelliamo a qualunque consiglio ci venga dato

    Io decisi di seguire la "vocina" quando dovetti scegliere tra vivere e morire, decisi di seguire la "vocina" quando dovetti scegliere se dare ripetizioni gratuitamente a dei Bambini poveri o andare a pescare, decisi di seguire la "vocina" quando dovetti scegliere se fare il commercialista o il pescatore di Bambini per tutta la vita, decisi di seguire la "vocina" quando dovetti scegliere se accettare tanti soldi o non farlo per non piegarmi davanti a nessuno.

    La "vocina" mi ha sempre consigliato bene.

    Magari la strada dove mi ha portato non è facilissima, ma qualunque strada ha le sue difficoltà
    Magari la strada dove mi ha portato non è redditizia, ma chi se ne frega dei soldi se sei attorniato dall'amore di tanti Bambini
    Magari la strada dove mi ha portato mi fa incontrare tanti nemici, ma se devo essere nemico di chi non fa il suo dovere, ben venga la guerra

    Continuerò a seguire quella "vocina" fino all'ultimo giorno della mia vita

    La "vocina" che seguo si chiama Dio, voi che "vocina" seguite?
    -------------------
    Un vocina da seguire

    #scelte #testimonianza #love #Dio #coscienza

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  49.  

    Addì 10 aprile 2021

    Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.
    Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto.
    Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.
    Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna.
    Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.
    Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.
    Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»

    Marco 16,9-15

  50.  

    Li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore (10 aprile 2021)

    Molti dovrebbero bere il Coccolino

    #duridicuore #testimonianza #coscienza

    Durante le decine di presidi, fatti davanti ai supermercati per raccogliere generi di prima necessità per le 400 famiglie che aiutiamo, abbiamo avuto la gioia di vedere i carrelli riempirsi, e non possiamo che ringraziare, a nome di tanti Bambini che hanno avuto un pasto decente, tutti coloro che hanno contribuito alle loro necessità, pannolini compresi.

    Devo però sottolineare quanto ci sia ancora da lavorare sui cuori di molte persone.

    Vedere carrelli pieni, sentir battere alla cassa cento, duecento e persino quattrocento euro, ma non poter donare trenta centesimi di pasta a chi muore di fame mi fa piangere il cuore.

    E' vero, non tutti siamo uguali, ma TRENTA CENTESIMI non si rifiutano a nessuno.

    Quanta durezza di cuore, quanta incredulità.

    Disse San Tommaso: Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò
    Diceva Gesù all'incredulo San Tommaso, mostrandogli le ferite: Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!

    Quante volte ho detto e ho scritto: venite con noi a portare la spesa così da vedere come usiamo i vostri doni, venite a conoscere la miseria, quella vera, venite a toccare con mano le piaghe della povertà ma si preferisce non vedere per poter continuare a negare, per poter continuare a criticare dicendo "Chissà dove vanno gli aiuti che vi diamo".

    Quanta durezza nei cuori di tante persone, quanta incredulità radicata
    Eppure almeno noi ci mettiamo la faccia, siamo sempre sui presidi, ci potete venire a trovare, potete vedere i nostri bilanci, chiederci conto di ogni cosa che volete proprio perché abbiamo fatto della trasparenza la nostra bandiera, ed io in prima persona sarò sempre lì a parlare, spiegare, mostrare.
    Eppure c'è ancora chi non crede o, purtroppo peggio, chi non vuole credere
    Se non è durezza di cuore questa!!!
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    Duri di cuore

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