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  1.  

    Addì 2 dicembre 2022

    In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi».
    Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: «Credete voi che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
    Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede».
    E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!».
    Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.

    Matteo 9,27-31

  2.  

    Credete voi che io possa fare questo?» - «Sì, o Signore!» (2 dicembre 2022)

    Due più due fa quattro e solo quattro

    Ci prendiamo troppo spesso meriti che non abbiamo
    Pensate ad un giocatore di dadi che vinca: è bravura o fortuna?

    La mia vita con i Bambini non mi porta ad essere migliore di nessun altro, ma mi da la possibilità di osservare il mondo con i loro occhi, e vi posso garantire che è bellissimo perché molto semplice.

    Nel nostro mondo di adulti 2 + 2 può fare 3, può essere 5 o anche 10, difficilmente è 4 perché facciamo mille calcoli "Se io faccio questo, poi lei fa quest'altro; se dico bravo mi inficio e lui pensa che io sia debole; se saluto quella persona pensa di poter fare quello che vuole nel condominio" ed agiamo di conseguenza, quasi mai seguendo cuore e semplicità.

    La cosa più giusta da fare è sempre quella più semplice, quella fatta senza tanti calcoli, quella che ci viene spontaea e naturale, così come i Bambini ogni giorno ci insegnano. Se poi le reazioni dell'altro sono scomposte, pazienza: lasciamo che siano gli altri a fare mille calcoli e a vivere una vita complicata, noi impariamo dai Bambini ad essere semplici.

    Non a caso Gesù diceva "Se non rimarrete come Bambini non entrerete nel regno dei cieli"

    I Bambini pensano che gli adulti di riferimento, siano essi genitori, affidatari, insegnanti, allenatori possano fare tutto; più un Bambino è piccolo, maggiormente paragona l'adulto a Dio: omnipresente ed omnipossente.

    Ed in certi casi noi adulti possiamo fare tutto ciò che un Bambino, nella sua semplicità, ci chiede.
    Possiamo creare per loro la magia del Natale travestendoci da Babbo Natale ed esaudendo i loro desideri
    Possiamo insegnare loro a pescare, a fare uno sport, a leggere, ed ogni cosa che facciamo è vista da loro con estremo stupore e meraviglia e noi visti come coloro che fanno cose impossibili, dei veri e propri maghi.

    Non è così, e noi adulti non dovremmo mai dimenticarlo, ma pur mantenendo i piedi per terra dobbiamo assecondare il Bambino affinché abbia fiducia in noi e segua il nostro esempio, quando esso sia positivo, ma nello stesso tempo dobbiamo mettere in atto due azioni:
    - far vedere loro i nostri difetti come a dire "Non sono Dio, ma il suo aiutante; sono però umano e posso sbagliare, ed un giorno anche tu potrai essere l'aiutante di Dio";
    - indirizzarli verso qualcuno che più di noi possa essere visto come Dio, che possa dargli tutto ciò che chiedono senza sbagliare, qualcuno di cui fidarsi anche in età adulta come facevano da Bambini, e chi può essere visto come Dio è solo Dio stesso.
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    Aiutanti di Dio

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  3.  

    Addì 3 dicembre 2022

    In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle sinagoghe, predicando il vangelo del Regno e curando ogni malattia e infermità.
    Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
    Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi!
    Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».
    Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.
    rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.
    E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.»
    Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

    Matteo 9,35-38.10,1.6-8

  4.  

    Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità (3 dicembre 2022)

    Pagati in anticipo

    Ho assunto un ragazzo che mi ha chiesto lavoro per dar da mangiare alla sua famiglia.
    L'ho preso a fare il giardiniere, assunto regolarmente con contratto e gli ho danto pannolini e cibo per sfamare un reggimento.
    Il primo giorno è arrivato in clamoroso ritardo
    Il secondo giorno si è imboscato
    Il terzo giorno doveva lavorare con me e si fermava ogni cinque minuti per bere, andare in bagno, riposarsi dall'enorme fatica di raccogliere l'erba che io tagliavo
    Il quarto giorno non è venuto
    Chiamato più volte non rispondeva
    Il quinto giorno telefona e dice che sta male
    Chiedo il certificato medico che non è mai arrivato
    Licenziamento dopo un certo numero di giorni (e dopo diverse telefonate e messaggi ai quali non ha mai riposto) per assenza ingiustificata

    Non vi dico quanti soldi ho speso, buttati nella spazzatura

    Dopo un anno mi ha chiamato e mi ha chiesto ancora lavoro
    Cosa credete che gli abbia risposto?
    Ha trovato una porta chiusa, non potevo avere più fiducia in lui e non potevo sottrarre altri soldi alla cura dei Bambini.
    Ci sono tante persone che hanno bisogno, molto più meritevoli di lui

    Dio, o se preferite "la vita" ha stipulato con noi un contratto al momento in cui siamo nati
    Ci ha pagati addirittura in anticipo
    A qualcuno ha dato una grande intelligenza, ad altri ha elargito capacità organizzative, altri ancora sono nati in famiglie benestanti o ricche.
    Ognuno a modo suo ha ricevuto una paga

    A chi è stato dato poco viene richiesto poco
    A chi è stato dato tanto viene richiesto tanto

    Cosa ci dirà Dio (o la vita) se teniamo per noi la paga ricevuta, la usiamo per noi stessi e non lavoriamo per aiutare coloro che hanno ricevuto meno di noi?

    Il nostro datore di lavoro ci richiama più volte
    Ci fa vedere i Bambini maltrattai
    Ci fa vedere i migranti disperati
    Ci fa vedere i barboni agli angoli delle strade
    Ci fa toccare con mano le piaghe della povertà

    E ci dice "Ti ho già pagato, il lavoro da fare è tanto, scegli tu a quale settore dedicarti e dona un po' di te stesso - non il superfluo - agli altri"

    Con quale coraggio possiamo spendere tutti i soldi che abbiamo guadagnato grazie alle nostre capacità, che altro non sono che la dotazione iniziale di capitale per avviare la nostra vita?

    L'avvocato che guadagna un milione l'anno è bravo perché ha studiato, bravo perché ha capito come funzionano le leggi, ma sopratutto è bravo perché è nato con un cervello in grado di studiare e capire, è bravo perché nato in famiglia che lo ha stimolato a studiare, è bravo perché aveva la possibilità di studiare perché nato in famiglia benestante.

    Siete bravi perché avete avuto una dotazione iniziale di capitali senza la quale sareste voi ad essere un migrante sui barconi, un barbone sul ciglio della strada, un Bambino maltrattato ed abusato.

    Lavoratori della vigna del Signore rimboccatevi le maniche prima che il padrone vi chiami a rendere conto dell'inadempienza del contratto che avete stipulato alla nascita
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    Un patto con Dio

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  5.  

    Addì 4 dicembre 2022

    In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».
    Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
    Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico.
    Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano; e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano.
    Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente?
    Fate dunque frutti degni di conversione, e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre.
    Gia la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
    Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco.
    Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile».

    Matteo 3,1-12

  6.  

    Convertitevi (4 dicembre 2022)

    Effettuare inversione a U

    Quante volte avrete sentito la frase dal satellitare della macchina, con voce straniera e metallica "Se possibile fare inversione a U"

    Spesso non gli abbiamo dato retta pensando "So ben io che percorso seguire, fin troppe volte questo gps mi ha fatto sbagliare strada, conosco queste strade e so dove andare", e così dicendo spengiamo il satellitare per non sentirlo più, per poi ritrovarsi dinanzi ad un vicolo cieco, alle due di notte, in un quartiere malfamato dove ogni ombra rappresenta un possibile pericolo.

    E cosa facciamo in quei casi?

    Riaccendiamo il cellulare e ci affidiamo a lui
    Svolta a destra, alla rotatoria prendere la terza uscita

    Ed eccoci in un vicoletto di un paese sperduto, forse nemmeno segnalato dalle mappe più importanti, anche se in lontananza vediamo l'agognata autostrada.

    "Ah, ma allora questo satellitare è proprio tosto, guarda dove mi ha fatto rifinire" pensiamo, mentre con una mano pigiamo il tasto off dell'apparecchio per spengerlo nuovamente, sicuri di poter fare da soli.

    Giriamo e giriamo nella notte buia, con minaccia di temporale all'orizzonte, ed ancora una volta ci ritroviamo in un sentiero paludoso, costretti a scendere dall'auto per mettere sotto le ruote gli zerbini per non far slittare le gomme ed avere così la speranza di uscire da quel pantano.

    Non ci peritiamo a riaccendere il gps raccomandandoci a lui, come se fosse un vecchio amico di famiglia, dopo averlo bistrattato ed avergli lanciato i peggiori improperi.
    Indicami la strada, ti prego, sono stanco, infreddolito, un po' impaurito di finire in un burrone. Ti giuro che non ti spengerò mai più, e se mi porti all'autostrada seguirò sempre le tue indicazioni.

    Ed ecco che dopo altro girovagare tra colline e vicoli, si intravedono le indicazioni luminose dell'entrata in autostrada.

    "Il gps mi ha salvato, Ah se gli avessi dato retta prima"

    Così accade nella nostra vita
    Quando siamo giovani e inesperti ci affidiamo a Dio
    Poi cresciamo e già nell'adolescenza pensiamo di poter fare per conto nostro e non diamo più retta alle indicaazioni morali che ci arrivano dall'alto.
    Ed ecco che ci ritroviamo in qualche strada dove sia impossibile proseguire
    Ci ricordiamo di Dio e chiediamo il suo aiuto per uscire da quella situazione
    Ma poi, teste dure, vogliamo fare nuovamente a modo nostro convinti di poter vivere la nostra vita senza doverne rendere conto a nessuno
    Ed ecco che finiamo nel pantano
    Talvolta riusciamo ad uscirne, altre volte rimaniamo impantanati nel fango per tutta la vita, oppure cadiamo in un burrone perdendo le cose a noi più care
    Possiamo anche seguire le indicazioni di altri che incontriamo per la strada, ma tra il non capirsi e il buio di certe situazioni non troviamo mai la strada giusta
    Ecco che ci rivolgiamo nuovamete a Dio
    E se decidiamo di seguirlo senza la superbia di sapere quale sia la strada da prendere, ci troviamo alle porte del Paradiso, certi di fare una strada che ci porterà verso il sole e la tanto agognata vacanza che non avrà mai fine
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  7.  

    Addì 5 dicembre 2022

    Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
    Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui.
    Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza.
    Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi».
    Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?».
    Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori?
    Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?
    Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua».
    Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio.
    Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose». Chiamata di Levi

    Luca 5,17-26

  8.  

    Salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole (5 dicembre 2022)

    Problem solving

    E' bellissimo osservare i Bambini
    Provate a lasciarli soli davanti ad un problema, prima o poi la soluzione la trovano

    Noi non riusciamo
    Il cosiddetto "problem solving" ormai è una dote rara nelle persone

    Si cerca il posto fisso in modo da non avere preoccupazioni, né responsabilità
    Non ce ne frega nemmeno di risolvere un problema, specie se non è nostro
    Questo è dovuto al fatto che tutto ci sembra insormontabile e siamo diventati pigri

    L'Everest era considerato impossibile da scalare, eppure nel 1953, senza tanta tecnologia, Edmund Hillary e Tenzing Norgay l'hanno conquistato.
    Davanti a quella montagna che aveva fatto precipitare i sogni di diversi scalatori, in tanti scuotevano la testa e rinunciavano dicendo "impossibile".
    Eppure questa coppia ha calcolato i rischi, cercato soluzioni, fatto calcoli, atteso il momento giusto e alla fine "problem solving", soluzione trovata, risultato raggiunto

    E che dire della luna?
    Se nel 1800 qualcuno diceva che avrebbe raggiunto il nostro satellite lo avrebbero internato, eppure qualche lucido visionario c'è stato, altrimenti nel 1969 Armstrong e compagni non avrebbero potuto lasciare le loro impronte sulla luna.
    Qualcuno che ha detto "Impossibile?! Nulla è impossibile, cerchiamo la soluzione" e studiando, provando, sperimentando alla fine ha portato l'umanità nello spazio

    Potremmo dire lo stesso per ogni conquista, per ogni invenzione, per ogni successo dell'umanità e personale.

    Quando capiamo che nulla è impossibile, la strada diventa in discesa

    Una malattia incurabile?
    Quante volte si sente parlare di persone guarite nonostante il responso dei medici?
    Mio padre fu tra questi: in ospedale a Livorno gli avevano dato meno di un anno di vita, a Torino stessa diagnosi.
    Ma non mi sono arreso e sono andato in Francia trovando a Marsiglia un giovane medico, visionario, che mi ha detto "Operazione impossibile? Lo opero, lo guarisco e gli garantisco sette anni vita".
    E' morto dopo quattordici

    Problem solving unito alla fede, alla convinzione che Dio può arrivare dove l'uomo non arriva, fanno di noi coloro che hanno fatto conquiste di vita importanti per il bene di tutti.

    Dico sempre ai miei Bambini "Non fermatevi dinanzi alla prima difficoltà, andate oltre, impegnatevi, non arrendetevi mai e pregate sempre Dio che vi faccia trovare la giusta strada, dandovi un aiuto laddove le vostre forze non riescono ad arrivare"

    Non per nulla si dice "Aiutati, che Dio di aiuta"

    Aiutiamo i Bambini a dotarsi di questo strumento fnodamentale, aiutiamoli anche dando loro il nostro esempio di persone che non si arrendono mai.
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    Mai arrendersi. Mai!

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  9.  

    Addì 6 dicembre 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?
    Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
    Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli».

    Matteo 18,12-14

  10.  

    Il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli (6 dicembre 2022)

    Ragazzi talmente forti da essere deboli

    Nel vedere la spavalderia e la sicurezza dei Bambini che accogliamo, a volte mi viene da pensare con ilarità "Ma siamo sicuri che debbano essere protetti? Forse dovremmo essere protetti noi da loro"
    Sono talmente forti che viene da pensare che faranno strada nella vita, che nessuno potrà fermarli e ostacolarli

    Ed effettivamente è così, nessuno può fermarli, nemmeno quando si lanciano a testa bassa contro un muro o si gettano in un precipizio
    In buona sostanza devono essere difesi sopratutto da sé stessi

    Maria, arrivata a sette anni, madre con passato di prostituzione, ha avuto tutto da noi: scuola privata, corsi, sport, vacanze, motivazione allo studio, conoscenze buone e tanto, tantissimo amore.
    Ma lei si vedeva brutta, cattiva, antipatica, scema, ma sopratutto pensava di non valere nulla e si è buttata via con tutti quelli che incontrava, e più erano delinquenti e truffatori, più la prendevano in giro e maggiore era il suo attaccamento.
    Aveva deciso che la sua vita era da buttare, e ha fatto di tutto per gettarla via da sé rinunciando a tutte le opportunità che poteva avere.
    Si è poi ripresa, ha dato un colpo di coda alla sua vita e adesso lavora e fa la mamma, seppur sola e con pochi euro in tasca.

    Erika arrivata a sedici anni, bella come il sole, con grandi doti, ma con l'idea che fregare il prossimo fosse più produttivo. Doveva dare di sé l'immagine della perfezione e qualunque cosa non le riuscisse la evitava dicendo che non era interessata. Purtroppo è stato così anche per la scuola, per le amicizie, per la danza per la quale era invece molto portata. Ma ogni sacrificio era per lei un ostacolo, quindi studiare, allenarsi, dialogare, mettere a nudo i propri difetti non facevano per lei perché doveva essere sempre la prima, mai la seconda o addirittura l'ultima.
    Alla fine è scappata dai suoi affetti, da chi le voleva bene, da chi la volesse consigliare per il meglio, dalle sue responsabilità, dal suo avvenire, da una famiglia che l'amava e la coccolava. Ha trovato un uomo che ha visto bene di assecondarla e anziché fare il suo bene ne ha decretato la sconfitta.
    Scapperà sempre dai problemi fin tanto che non deciderà di affrontarli facendosi del male, ma in quattro anni che è stata con noi, sollecitata da tutti - fidanzato, noi, scuola, psicologa e sacerdote - non c'è mai riuscita e nemmeno mai ci ha provato per non far vedere possibili cadute o sconfitte.

    Marco arrivato a dieci anni, abbandonato dalla madre prostituta, internato in un orfanotrofio nel sud del mondo, abusato, abbandonato da ben due famiglie adottive. Una vita difficile, ma un carattere solare, aperto, pronto al dialogo, capace di capire gli errori, facile all'apprendimento.
    Eppure anche lui, sembra un cliché, dall'oggi al domani è scappato da tutti perché era troppa fatica crescere a maturare. Ha voluto prendere la sua vita in mano e dalle mille possibilità che aveva adesso fa lavori stagionali in estate e la bella vita della cicala in inverno. Fin tanto che è giovane gli andrà bene, ma quando arriverà l'inverno dell'esistenza cosa farà se nessuno lo vorrà prendere favorendo ragazzi più giovani e aitanti?

    E che dire di Michele, padre tossico e spacciatore, tolto a otto anni dal coraggio di una nonna che ha denunciato il figlio. In cinque anni nove strutture e due adozioni fallite. Diventato un picchiatore tanto da essere soprannominato da noi, nel solo leggere la relazione, "Attila".
    Un anno difficilissimo il primo, poi la svolta quando ha capito che la nostra era una famiglia e non una comunità, che non lo avremmo mai mandato via qualunque cosa avesse fatto per provocarci, che gli volevamo bene.
    Fino a vent'anni tutto è filato più o meno liscio.
    Ad un certo punto ha visto i suoi compagni di classe avere tanti soldi, fare la bella vita, fumare spinelli, rispondere male agli adulti e non essere puniti nemmeno a scuola. Ha quindi deciso di trovare la via facile: prima il fumo, poi le botte ai più piccoli, la fuga da noi, la protezione della nonna incapace di gestirlo e da lì è passato a risse e spaccio, ed infine si sono aperte per lui le porte della galera facendolo entrare in una spirale senza fine.

    Ragazzi fortificati dalla vita, talmente forti da rafforzare le loro deblezze al punto da farsi "uccidere" da queste

    Noi abbiamo fatto il possibile, così come in decine e decine di situazioni, abbiamo dato loro semi di vita che speriamo un giorno possano maturare e renderli uomini e donne capaci di camminare fieri nel mondo.
    Noi abbiamo fatto il possibile, e sono certo che Dio starà loro vicino per il resto della loro esistenza perché non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli.
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    La forza sia con te

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  11.  

    Addì 7 dicembre 2022

    In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
    Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
    Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

    Matteo 11,28-30

  12.  

    Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò (7 dicembre 2022)

    Oasi di pace

    L'umanità è in cammino.
    Quasi fossimo tutti in viaggio nel deserto.
    Tutti in ordine sparso.
    C'è chi scala una duna, chi segue la pista.
    C'è chi si fa prendere dall'euforia e si trastulla facendo tuffi nella sabbia.
    Altri studiano il cielo per capire la direzione da prendere.
    Altri ancora impazziscono sotto il sole e diventano aggressivi con i propri simili.

    Ma tutti siamo legati da due fattori
    Il primo è l'inizio e la fine del viaggio, la nascita e la morte.
    Il secondo è la spasmodica ricerca di acqua, fosse anche una pozzanghera, meglio ancora se trattasi di un'oasi.

    Da dietro la duna che sovrasta il nostro cammino sentiamo un rumore.
    Qualcuno di noi è curioso e impiega non poche energie per scalare quell'ostacolo per vedere cosa ci sia dietro.
    Altri non se ne occupano: troppa fatica, troppo rischio, meglio andare avanti per la propria strada senza troppe distrazione che già il cammino è difficile senza fare deviazioni.

    Ma non ci si rende conto che quel rumore è acqua viva che scorre, è la nostra salvezza, è un fiume navigabile, con tanto di barchetta sulla quale montare e poter percorrere il resto del cammino comodamente seduti a remare.
    Non significa "senza pericolo" perché sono presenti le rapide, il sole è cocente, la pioggia torrenziale, ma sicuramente è una situazione assai migliore che non fare il percorso a piedi sotto il sole cocente del deserto.

    Questo fiume è certamente Dio per chi crede, ma nella realtà Dio si manifesta tramite i volontari che accolgono i Bambini, portano cibo ai poveri, aiutano gli immigrati a regolarizzarsi, insegnano alle nuove generazioni, visitano i malati, perdonano i peccatori stando loro vicino.

    Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò

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    Bambini, venite a noi, vi ristoreremo

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  13.  

    Addì 8 dicembre 2022

    In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
    Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
    A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
    L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
    Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
    Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
    Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».
    Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
    Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio».
    Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».
    E l'angelo partì da lei.

    Luca 1,26-38

  14.  

    Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto (8 dicembre 2022)

    Partita a scacchi

    Spesso pensiamo che la nostra vita sia una partita a scacchi dove vince chi riesce a prevedere le mosse dell'altro con più largo anticipo
    Ma la vita non è una partita a scacchi perché le variabili sono infinite

    Nel Vangelo c'è una parabola che mi ha sempre fatto riflettere
    Un uomo ha lavorato tantissimo, fino allo sfinimento riuscendo a mettere insieme un bel patrimonio
    Nella sua visione del futuro c'era una pensione dorata, anni in panciolle a divertirsi
    Ma il giorno in cui smise di lavorare morì

    Possiamo fare mille piani
    ed ecco la variabile "torri gemelle"
    ed ecco la variabile "recessione"
    ed ecco la variabile "covid"

    Nessuno, nemmeno il più astuto dei giocatori di scacchi, avrebbe potuto prevedere simili scenari

    Eppure ci ostiniamo a vivere la nostra vita cercando di pilotarla, ma non abbiamo ancora capito che non dipende da noi il nostro destino?
    Non sarebbe l'ora di imparare a dire a Dio quello che disse Maria all'Angelo "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" e lasciarci guidare sulla strada preparata per noi?

    Quante volte avete detto di no a Dio?

    Quante volte avete rifiutato di accogliere un immigrato?
    Quante volte avete rifiutato di prendere un Bambino in affido?
    Quante volte avete rifiutato di fare pace con qualcuno?
    Quante volte avete rifiutato di amare il vostro nemico?
    Quante volte avete rifiutato di onorare vostro padre, vostra madre, vostro figlio?
    Quante volte avete rifiutato di dare una parte di voi in tempo e/o denato al prossimo?
    Quante volte avete rifiutato di condividere il vostro cibo con i più poveri?

    Fermatevi un attimo a riflettere, fermatevi almeno in questi giorni prima del Natale
    Fermatevi a riflettere che Gesù ci indica la strada e noi non siamo nessuno per cambiare direzione non potendo decidere noi quanto potremo vivere e quando dovremo morire
    ------------------------
    Eccomi

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  15.  

    Addì 9 dicembre 2022

    In quel tempo, Gesù disse alla folla: «A chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.
    E' venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio.
    E' venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere».

    Matteo 11,16-19

  16.  

    Alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere (9 dicembre 2022)

    Nel mezzo del cammin di nostra vita

    Passeggiata nel bosco di un gruppo di amici.
    Vari sentieri, tutti prendono il sentiero più largo e pulito e diventano medici, commercialisti, avvocati, allenatori di serie A, skipper di lussuose barche.
    Uno di loro vede un sentiero piccolino, stretto, un po' in salita.
    Si addentra un po' e sente un'aria più pulita, fa qualche altro piccolo timido passo e vede che è bello, pieno di fiori, alberi enormi.
    E' stretto, un po' in salita, con qualche rovo che ogni tanto fa capolino dai lati.
    Chiama i suoi amici, ma questi non rispondono.
    Li chiama più forte, ma questi continuano per la loro strada, e sono sempre più lontani, sempre più sordi, ognuno ormai preso dal suo percorso sul sentiero largo e pianeggiante della loro vita.
    L'angusto viottolo si fa via via sempre più stretto, si incontrano rovi cresciuti sul percorso, rami bassi da evitare, lupi che ululano.
    Un sentiero sempre più buio nel fitto della boscaglia, un sentiero che talvolta fa paura ma dove ogni tanto spunta un bellissimo raggio di sole.

    Ogni raggio di sole è un Bambino che Dio ha voluto inviarci.
    Il sentiero stretto è la vita che ci siamo scelti e nessuno ci vieta di abbandonarla o tornare indietro.
    Le more, i funghi, i lamponi che troviamo sui lati sono la nostra forza, e più ci addentriamo più ne cogliamo assaporandone il dolce gusto.

    Qualcuno grida "Stupido", qualcuno "Imbroglione", altri "Rapitore di Bambini".

    Noi andiamo per la nostra strada, fieri di averla intrapresa, con i suoi tanti rovi, le impervie salite, ma anche con tanti funghi e raggi di sole.

    Sbagliamo? Per molti si.
    Qualcuno scuote la testa, altri pensano che uccidendoci renderanno il mondo migliore facendo pulizia.

    Noi andiamo avanti, noi Volontari del bene, noi Angeli della Zizzi, noi Onesti.

    Un giorno, forse domani o fra duecento anni, qualcuno si accorgerà che l'aver intrapreso quel sentiero è stata una scelta meravigliosa che ha cambiato il mondo rendendo migliore uno, due, cento, mille Bambini, oggi bravi genitori e adulti con sani valori.

    Un giorno.
    ----------------------------
    Un giorno verrà resa giustizia alle nostre opere

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  17.  

    Addì 10 dicembre 2022

    Nel discendere dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?».
    Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa.
    Ma io vi dico: Elia è gia venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro».
    Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista.

    Matteo 17,10-13

  18.  

    L'hanno trattato come hanno voluto (10 dicembre 2022)

    Una barca alla deriva

    Prendete una barchetta, lasciatela andare alla deriva: correnti e onde la sbatteranno da una parte all'altra.
    Non vi sentite a volte come quella barchetta?
    Anche se non siete alla deriva, ma ben saldi al timone, è difficile governarla.
    Ognuno di noi ha una certa esperienza della vita, ed affronta ogni situazione.
    A volte, spesso, siamo soverchiati dalla forza della burocrazia, dagli interessi personali, dalla cattiveria umana.
    Eppure siamo uomini e donne con il proprio carattere e la capacità di affrontare il mare.
    E spesso soccombiamo.

    Pensate ad un Bambino che per la sua giovane età non capisca come funziona il mondo.
    Pensate ad un Bambino che ha sempre visto i genitori picchiarsi, il papà bere, la mamma star fuori tutta la notte.
    Pensate ad un Bambino il cui viso venga usato per spegnervi le sigarette, o il suo corpicino usato come un punchingball.
    Pensate ad un Bambino violentato.

    Una piccolissima barchina in mezzo a onde alte sei metri.
    Come può sopravvivere?
    L'unico modo è trovare riparo nella stiva di qualche grossa nave di passaggio.
    Alcuni Bambini vengono presi da famiglie e comunità in affidamento o in adozione.
    Ma tutti gli altri?
    Molti di essi vengono fagocitati da organizzazioni criminali che danno loro un riparo in cambio di obbedienza, altri restano in balia delle onde imparando a volteggiare con gli stessi ritmi finché non diventano onde loro stessi, diventando molto spesso aguzzini dei loro stessi figli.

    Come si può pensare che una società permetta tutto questo?

    Molte di queste realtà sono conosciute dai servizi sociali, dai comuni, da molti di noi, dalle Comunità ed Associazioni, ma chi dovrebbe operare si gira dall'altra parte.
    Soldi, mancanza di risorse, paura, politica, opportunismo spesso frenano tutti noi portandoci a lasciar correre: finché il problema non si vede, benché esista e se ne conosca l'entità, non lo si affronta, lasciando molti Bambini a subire violenze.
    Anzi, in nome della politica e del "non spendere", si impedisce a molte risorse di operare, così come tante famiglie in attesa di affido e di adozione possono confermare.
    Una legge più severa, una legge che aumenti il finanziamento alla prevenzione e cura degli abusi subiti dai Bambini è sicuramente auspicabile, ma già gli stessi comuni potrebbero aumentare le risorse da destinare ai Bambini, assumere nuovi assistenti sociali, monitorare l'operato dei propri dipendenti chiedendo segnalazioni ai cittadini e alle Associazioni.
    Quante volte ho denunciato i servizi sociali per non aver svolto il proprio dovere. Ma non cambia nulla, nessuno si muove, nessuno li sostituisce o li "educa" per migliorane l'operatività, nonostante molti verbali dei tribunali confermino le cattiev pratiche dei servizi sociali.
    Basterebbe poco, molto poco, ma nessuno fa nulla per questi Bambini.

    Ricordiamoci infine di una cosa: questi Bambini saranno gli adulti di domani e chi non avrà fatto nulla, fosse anche solo stimolare il proprio comune a fare meglio in questo campo, sarà responsabile del loro essere delinquenti, stupratori, ladri, assassini, genitori abusanti, e se un giorno qualcuno di loro stuprerà vostra figlia o ucciderà vostro figlio sarà stato anche per colpa vostra.
    ----------------------------
    Di chi è la colpa di una violenza? Anche nostra!

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  19.  

    Addì 11 dicembre 2022

    Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?».
    Gesù rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, e beato colui che non si scandalizza di me».
    Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?
    Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re!
    E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta.
    Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te.
    In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

    Matteo 11,2-11

  20.  

    Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete (11 dicembre 2022)

    Costruiamo bellissime casette in legno

    Per costruire una casetta in legno occorrono sostanzialmente tre cose: il legno, la colla, i chiodi.
    Provate voi a fare una costruzione usando solo le tavole, senza né colla né chiodi.

    Vi sembra assurdo?
    Anche a me, nello stesso modo in cui mi sembrano stupidi coloro che parlano di ogni cosa senza conoscere, emettendo spesso giudizi perentori ed incontestabili.

    Il buon Dio ci ha dato la lingua, la bocca, le corde vocali per far uscire la voce.
    Ma ci ha dato anche un cervello ed un cuore.
    Quando parliamo è come se prendessimo il legno, ma se non vi mettiamo insieme i chiodi (il cervello) e la colla (il cuore), le nostre parole non staranno in piedi.

    Quando a Gesù domandavano "Sei tu quello che deve venire?" Lui non rispondeva con un si, ma diceva "Guardate voi stessi quello che faccio"

    Non dovremmo fermarci alle apparenze o ai "sentito dire", dovremmo informarci, capire, entrare nel dettaglio, toccare con mano e poi elaborare il tutto usando il cuore.
    ----------------------------
    Parlare senza ragionare è come uscire di casa completamente nudi

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  21.  

    Addì 12 dicembre 2022

    In quel tempo, entrato Gesù nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?».
    Gesù rispose: «Vi farò anch'io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo.
    Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi riflettevano tra sé dicendo: «Se diciamo: "dal Cielò', ci risponderà: "perché dunque non gli avete creduto?'';
    se diciamo "dagli uominì', abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».
    Rispondendo perciò a Gesù, dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch'egli disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

    Matteo 21,23-27

  22.  

    Chi ti ha dato questa autorità? (12 dicembre 2022)

    Accogliere. Accogliere. Accogliere

    In molti oggi festeggiano il Natale senza saperne il motivo.
    Natale significa "Nascita di Gesù"

    Non è l'albero, non sono i doni, non sono le vacanze di metà anno scolastico

    Da quando ho preso il mio primo Bimbo in affido ho visto la figura di Giuseppe con occhi diversi: un uomo che accoglie in casa un Bambino non suo e lo tratta come un figlio.
    Giuseppe non era certo il padre di Gesù; era inferiore a Dio, il vero padre, anni luce, eppure ha accolto il Bambino come se fosse suo proteggendolo, educandolo, brontolandolo.
    Al pari di un figlio

    Ci sono tanti genitori che ci affidano i propri figli affinché ce ne possiamo prendere cura, si possa insegnar loro le buone maniere, il metodo di studio, si possano stimolare verso buone strade e sensibilizzare verso il bene.

    Chi ci ha dato questa autorità?
    Qualche volta il tribunale
    Qualche volta i servizi sociali
    Qualche volta i genitori stessi

    Ma sempre e comunque è l'incontro di due realtà, la nostra e la loro
    La nostra Associazione è come un porto di mare dove in molti cercano aiuto, ristoro, un riparo.
    Talvolta per brevi periodi, altre volte per tempi molto lunghi, ma come porto non possiamo moralmente impedire alle navi di entrare, non possiamo non accogliere i Bambini che Dio ci invia per essere accuditi, amati, sostenuti.
    ----------------
    Un porto sicuro

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  23.  

    Addì 13 dicembre 2022

    In quel tempo, disse Gesù ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna.
    Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò.
    Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò.
    Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L'ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
    E' venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli».

    Matteo 21,28-32

  24.  

    I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio (13 dicembre 2022)

    Gli ultimi degli ultimi

    Se guardo uno dei miei Bambini vedo in lui tanta fragilità.
    Basterebbe poco a fargli male fisicamente e psicologicamente.

    I Bambini non votano, quindi non si fanno politiche per migliorare le loro condizioni di vita.
    I Bambini non dialogano sui grandi temi di politica e di cultura, quindi non si invitano nei salotti
    I Bambini non vedono il mondo dall'alto, quindi non viene chiesta la loro opinione
    I Bambini non ricoprono posti influenti, quindi non si invitano agli eventi
    I Bambini non danno lavoro, quindi non verranno mai fatti sedere in prima fila

    L'adulto, tanto intelligente non lo è di certo perché non capisce che il Bambino ha la sua semplicità disarmante; il Bambino è forte perché insiste con le sue richieste finché non ottiene; il Bambino non usa le armi, non uccide, non stupra; il Bambino fa la raccolta differenziata, non inquina, rispetta l'ambiente.

    Nel giudizio tra un adulto ed un Bambino chi sarà visto con maggior favore?

    Ambiente: Bambino 1 - Adulto 0
    Guerre: 1 a 0
    Omicidi: 1 a 0
    Violenze: 1 a 0
    Truffe: 1 a 0

    Ma non avete ancora capito che se il mondo venisse trattato come lo tratterebbe un Bambino sarebbe un posto meraviglioso dove vivere?
    Eppure nonostante questa ovvietà continuiamo a maltrattare i Bambini: le poche leggi esistenti che li tutelano sono ignorate, e a chi le contravviene, spesso coloro che sono chiamati alla protezione dei Bimbi, non viene fatto assolutamente nulla

    Prendiamo un Bambino, osserviamolo e impariamo da lui come comportarci
    ----------------
    Bambini: esempi di vita

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  25.  

    Addì 14 dicembre 2022

    E li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?».
    Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?».
    In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi.
    Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella.
    E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!».

    Luca 7,19-23

  26.  

    Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro? (14 dicembre 2022)

    La legittimità del dubbio

    Vi è mai capitato di pensare che vostro marito o vostra moglie vi tradiscano?
    Oppure che un figlio non vi voglia bene?

    I dubbi sono legittimi, in tutti campi, anzi, in certi casi, il mettere in discussione qualcosa può portare alla scoperta di nuovi orizzonti.

    Sant'Agostino diceva che la ragione aiuta la fede, e la fede aiuta la ragione
    Bisogna provare a spiegare la fede con i nostri ragionamenti, e dove non si arriva accettare per fede ciò che ci viene detto dal Vangelo

    Così è con il coniuge: avere il dubbio sulla sua fedeltà ci porta a ragionare sull'altro, a capire del perché ci sia nel rapporto una certa stanchezza e porvi rimedio per alimentare l'amore
    Così è con i figli: avere il dubbio sul loro volerci bene ci mette in discussione se siamo bravi genitori, e magari porre rimedio a quegli atteggiamenti che hanno portato i nostri figli ad essere un poì più distanti e poco affettuosi
    Così è con la fede: vedere i miracoli di ogni giorno ci deve rafforzare, al punto da accettare il male che purtroppo vediamo quotidianamente
    Dubitare di un'Associazione che opera per gli altri è cosa buona, basta avere la forza di toccare con mano quella realtà, sicuramente con errori e mancanze, e vedere cosa di buono faccia per il prossimo.

    Anche i Bambini ci mettono alla prova per capire se veramente gli vogliamo bene.
    Loro però, a differenza nostra, una volta che capiscono quanto li amiamo accantonano ogni dubbio e non ti giudicano nemmeno quando sbagli.
    Purtroppo noi adulti mettiamo in discussione sempre tutto, anche ciò che per lunghissimo tempo ed in mille occasioni ci ha dato dimostrazione di essere cosa buona.
    Anche questo è un aspetto che dobbiamo imparare dai Bambini.
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    Imparare dai Bambini

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  27.  

    Addì 15 dicembre 2022

    Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento?
    E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re.
    Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta.
    Egli è colui del quale sta scritto: Ecco io mando davanti a te il mio messaggero, egli preparerà la via davanti a te.
    Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
    Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni.
    Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio.

    Luca 7,24-30

  28.  

    Hanno reso vano per loro il disegno di Dio (15 dicembre 2022)

    Corruzione

    Sul recente caso di corruzione che ha visto coinvolti diversi deputati europei, le interviste sono all'ordine del giorno.
    Una frase in particolare mi ha colpito "Dove c'è potere, c'è corruzione"
    Il tono era quello di chi prende la cosa come "normale", endemica al punto da coinvolgere tante persone così che "lo strano" è colui che non prende mazzette.

    Ci sono tanti modi per essere corrotti

    Scambi di favori, sollecitazioni ad amici ad assumere questo o quello, oppure ad utilizzare la tal cooperativa.
    Guardate il caso della Serinper: scambi di favori che hanno portato la cooperativa ad altissimi introiti in cambio di posti di lavoro.
    E che dire di quei comuni nel quali si prediligono le "cooperative amiche" non guardando alla qualità delle prestazioni ma al favorire chi possa portare voti e far rimanere al potere un determinato partito

    Nepotismo, clientelismo, favoreggiamento sono tutti aspetti della stessa medaglia il cui nome è corruzione, ma sono talmente estesi da essere considerati normali, anzi, di più: necessari.
    Necessari, si, perché se non ti adegui, ti tagliano fuori, ti denunciano, ti mandano mille controlli e di fatto ti impediscono di lavorare.

    La corruzione è ovunque, anche in quell'ufficio dove la tua pratica viene accellerata se conosci l'impiegato che possa favorirti.

    Non è facile insegnare ai Bambini l'onestà, ma ci proviamo con tutto il cuore, e sopratutto con il nostro esempio quotidiano dove i favori della gente sono disinteressati e arrivano perché conquistati sul campo con fatica, abnegazione e ostinazione.

    Non saremo mai un'Associazione a livello internazionale, non aiuteremo purtroppo milioni di Bambini, ma certamente quel poco che nella nostra umile vita potremo fare sarà frutto di onesto lavoro fatto con il cuore di chi non abbia interesse per il denaro o per il potere.

    Dispiace solo vedere che per ognuno di noi c'è un disegno, e una volta arrivati a sedersi su una poltrona potremmo fare la differenza tra il bene ed il male, ed invece in molti scelgono la strada dell'arricchimento personale perché "così fan tutti"
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    Così fan tutti, ma noi no

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  29.  

    Addì 16 dicembre 2022

    Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.
    Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi.
    Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce.
    Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.

    Giovanni 5,33-36

  30.  

    Avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce (16 dicembre 2022)

    La luce che arriva dal buio

    Lo scorso sabato eravamo in campagna, andiamo alla messa delle 18:00 e rientriamo alle 19:30 nella nostra casa di Orentano.
    Anita era l'unica bimba in macchina con me perché avevo l'auto carica di calendari e panettoni da vendere, gli altri Bimbi erano in pulmino con Roberta.
    Fermo la macchina nel grande parcheggio dentro la recinzione, distante da casa un centinaio di metri, collegato a questa da un vialetto.
    Esco, chiudo la vettura una volta scesa Anita e mi incammino verso casa assorto nei miei pensieri.
    Appena imboccato il vialino mi sento chiamare
    "Babbo, babbo"
    Era Anita a chiamarmi, ferma vicino alla macchina
    Le rispondo "Dai vieni, ti aspetto"
    "Babbo" replica ridendo "Non ci vedo"

    Mi prende una fitta al cuore.

    Anita come Barbara e Mirko sono ipovedenti e lei è quella messa peggio degli altri
    Ne sono consapevole, ma non pensavo che al buio fosse completamente cieca
    Sono tornato indietro, le ho preso la mano e siamo andati verso casa con lei che rideva con autoironia e si prendeva in giro da sola perché inciampava in ogni sasso e nel mio piede, ed io che non riuscivo a risponderle perché piangevo per questa sua menomazione così grave.
    Una Bimba solare, meravigliosa, capace di ridere per la sua quasi cecità, un esempio incredibile per tutti noi
    Qualcuno ha bisogno della luce per camminare, lei che non vede senza luce è invece luce per tutti noi
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    Bambini capaci di fare luce nel mondo

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  31.  

    Addì 17 dicembre 2022

    Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
    Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,
    Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram,
    Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn,
    Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse,
    Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa,
    Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf,
    Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,
    Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia,
    Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia,
    Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
    Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle,
    Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor,
    Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd,
    Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,
    Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.
    La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.

    Matteo 1,1-17

  32.  

    Genealogia di Gesù Cristo (17 dicembre 2022)

    Figli di ...

    Il babbo di Roberta, il Filicio, da buon carabiniere, faceva il terzo grado ad ogni Bambino che arrivava da noi.
    Lo "interrogava" e voleva sapere tutto di lui?
    Deformazione professionale?
    Forse, ma ci leggevo sempre una sorta di affetto iniziale, di accoglienza amorevole, quella di chi vuole farti sentire a casa.
    Prima voleva sapere e poi, magari accompagnandolo a casa nel tragitto da Orentano a Livorno, gli fceva capire quanto stesse bene con noi e quanto venisse apprezzata la sua presenza.

    Quanti Bimbi sono passati da noi "figli di ..." prostitute, spacciatori, ladri e persino assassini, eppure per me sono stati, sono e sempre saranno figli di ... Dioda accogliere, amare e sostenere come fratelli
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    Di chi sei a figlio tu?

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  33.  

    Addì 18 dicembre 2022

    Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
    Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.
    Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.
    Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
    Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
    "Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele", che significa Dio-con-noi.
    Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

    Matteo 1,18-24

  34.  

    Quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo (18 dicembre 2022)

    Ciò che abbiamo dentro

    Marco è nato da uno dei tantissimi rapporti di sua madre con un qualche cliente
    Sin dalla più tenera età veniva portato nella discoteca dove la madre si prostituiva e se osava lamentarsi veniva picchiato
    Giaceva nel letto con la madre mentre lei aveva rapporti con i suoi clienti
    A due anni e mezzo i primi segni: cicche di sigaretta spente sul viso, graffi alla schiena, denutrizione
    I primi abbandoni della madre che per mesi non si faceva vedere
    A quattro anni l'affido, e da qui tutti i tentativi maldestri e non riusciti della mamma di riappropriarsi di quel Bambino che, forse, la portava a guadagnare di più
    Bugie, cattiverie contro di noi che eravamo gli affidatari, regali per comprarlo

    Marco era frastornato

    Ci amava profondamente, ma amava anche la sua mamma e non sapeva a chi dare retta
    Da una parte aveva educazione, istruzione, regolarità, accudimento e tantissimo amore e dialogo
    Dall'altra non aveva niente, ma c'era un richiamo della foresta ancestrale che lo portava a inclinarsi verso sua mamma

    Il bene ed il male convivono sempre dentro ognuno di noi

    Che fine ha fatto Marco?

    Ha scelto.
    Ha scelto la madre, ha scelto lo spaccio, ha scelto la violenza, ha scelto di vivere rubando, truffando, imbrogliando così come aveva imparato dalla mamma e dai suoi fratelli

    Poi un giorno è rinsavito e quel seme buono che lo Spirito Santo ha voluto mettergli nel cuore ha fatto radici, è cresciuto e ha cambiato direzione
    E' uscito dalla droga e dal giro dello spaccio
    Ha trovato una brava ragazza e ha fatto un figlio
    Oggi è un uomo onesto, un buon marito, un bravissimo padre

    Eppure il diavolo ce l'ha messa tutta per portarlo dalla sua parte

    Morale: per quanto una persona possa comportarsi in maniera cattiva, per quanto i vostri sforzi per aiutarla possano risultare vani, anche se si allontana da voi e dalla retta via pensate sempre che nel cuore ha quel semino di Spirito buono che prima o poi, anche se contornato da mille rovi, verrà fuori ed emergerà portando luce nella sua vita e in quella di chi gli sta vicino
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    Seme di luce

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  35.  

    Addì 19 dicembre 2022

    Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta.
    Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore.
    Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
    Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso.
    Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso.
    Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso.
    Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore.
    Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni.
    Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio.
    Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
    Zaccaria disse all'angelo: «Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni».
    L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio.
    Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo».
    Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio.
    Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
    Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa.
    Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini».

    Luca 1,5-25

  36.  

    Tutta l'assemblea del popolo pregava (19 dicembre 2022)

    Bambina di due anni muore

    Una Bambina italiana di due anni muore annegata
    Una tragedia immane per la sua famiglia, una tragedia immane per tutti noi
    La cosa che più sconvolge è che tutto è avvenuto nel pavese, zona ricca, laddove il padre avvocato, sotto l'effetto di alcool e droga aveva picchiato a sangue la madre che, in un momento di distrazione del marito, prende la Bambina e scappa a piedi, inseguita e cercata dall'uomo.
    Nella fuga si trova davanti un fiume, pare calmo, lei sa nuotare, può farcela, è la sua unica speranza di salvezza.
    Si immerge nella notte nelle acque del fiume, inizia a nuotare con il braccio destro mentre con il sinistro tiene avvinghiata a sé la piccolina.
    E' quasi arrivata sull'altra riva, la slvezza è vicina, quando si imbatte in una corrente che le fa perdere l'equilibrio, si rigira su sé stessa portando sott'acqua la sua creaturina.
    Alla fine la forza del fiume la spinge a ridosso di un masso al quale riesce ad aggrapparsi.
    Conquista la riva aiutata da alcuni contadini che si apprestavano al lavoro nei campi
    E' spossata, ma contenta di essere sfuggita alla furia omicida di quel marito violento
    Felice di aver dato la libertà alla sua Bambina
    Purtroppo però la gioia dura poco perché si accorge che la Bimba non respira
    L'ineluttabile sentenza è: annegamento, morte per asfissia

    L'Italia è in lutto, il padre arrestato, i sindaci delle città vicine dichiarano la chiusura di tutte le attività nel giorno dei funerali della piccola Caterina.

    Che triste storia e quanta vicinanza a quella mamma, picchiata, violentata, derisa; quella mamma-coraggio che ha avuto la forza di scappare, di entrare nelle acque fredde e limacciose per salvare la sua creatura, quella mamma che piange sua figlia per aver tentato di darle un futuro migliore.

    Vi siete commossi, immedesimati questa triste vicenda?
    Ne sono certo, siete persone sensibili, empatiche. Quella mamma potreste essere voi o vostra figlia.
    Quella Bambina esservi figlia o nipote, sangue del vostro sangue

    Una cosa voglio dirvi: non è una storia vera, me la sono inventata
    No, non sono pazzo, ma quello che voglio dirvi è che

    Ieri, 18 dicembre, una Bambina di due anni è morta davvero
    Una Bambina in fuga con la sua mamma dalle violenze
    Ma al contrario della mia storia questa Bambina non è italiana, non ha la pelle bianca, il suo babbo non è un avvocato e non risiedeva nel pavese né in altra parte d'Italia
    Questa Bambina era africana, proveniva da uno dei paesi più poveri del sud del mondo, laddove le violenze sono gratuite e all'ordine del giorno; una mamma per salvare il proprio figlio ha solo una scelta: emigrare, fuggire di nascosto da chi le usa violenza, camminare per giorni, imbarcarsi in mare e raggiungere l'Europa.

    In vista dell'Italia il gommone si rovescia, la madre fa di tutto per salvare la Bimba, ma questa annega inesorabilmente.

    E noi italiani?
    Per noi è solo un trafiletto di poche parole che striscia in basso del nostro schermo mentre ci viene raccontato che l'Argentina ha vinto i mondial di calcio.
    Nessun nome, nessuna notizia il giorno dopo
    Nessun lutto cittadino, nessun politico a consolare quella povera mamma
    Niente di niente, ed anche la nostra empatia va a farsi benedire

    Allora? E' davvero così?
    Davvero vi emozionate al punto da piangere vere lacrime di dolore se una Bambina italiana affoga, mentre restate impassibili se ad affogare è una bimba di una migrante africana?
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    Un peso e due misure

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  37.  

    Addì 20 dicembre 2022

    In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
    Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
    A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
    L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
    Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
    Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
    Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».
    Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
    Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio».
    Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».
    E l'angelo partì da lei.

    Luca 1,26-38

  38.  

    Eccomi, sono la serva del Signore (20 dicembre 2022)

    Letterine di Babbo Natale

    Le piccoline: voglio un telefono finto, un librino, un giochino
    La più grande, dieci anni, invece: scarpe di marca, collana di marca, completino di marca

    Eppure noi in casa di marca non prendiamo nulla
    Ce la mettiamo tutta per insegnare certi valori ai Bambini, che l'apparenza non conta nulla, che avere vestiti firmati non fa di te una persona migliore, che se gli altri ti accettano solo se hai abiti griffati vuol dire che non sono veri amici ed è meglio perderli che trovarli.
    Purtroppo però noi insegniamo dieci su cento, ma il resto lo imparano dal mondo, a scuola, dalla tv, dai compagni di viaggio ed è difficili sottrarli alle lusinghe di questo mondo fatto di etichette.

    E' tristezza vedere la letterina di Natale "sponsorizzata" con tanti nomi di marche, quasi una sconfitta nell'educarli a certi principi. Ci fa capire che la battaglia per dar loro dei valori positivi è appena all'inizio e sarà una guerra dura di noi contro il mondo
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    In guerra contro il mondo

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  39.  

    Addì 21 dicembre 2022

    In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.
    Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
    Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
    A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
    Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.
    E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».

    Luca 1,39-45

  40.  

    Il bambino ha esultato di gioia (21 dicembre 2022)

    Sogni da realizzare

    Ognuno ha i suoi desideri, sogni, progetti.
    Io ne ho uno solo: far esultare di gioia i Bambini che Dio mette sulla mia strada
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    I Bambini al centro del mondo

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  41.  

    Addì 22 dicembre 2022

    «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
    D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
    Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
    Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
    Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».
    Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

    Luca 1,46-56

  42.  

    Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente (22 dicembre 2022)

    Grazie di ciò che ho, ma voglio di più

    Ci lamentiamo tantissimo di tutto ciò che ci accade, anche per le cose positive perché vogliamo sempre di più.
    Se abbiamo un lavoro brontoliamo perché lo vogliamo migliore
    Se abbiamo un amico brontoliamo perché lo vorremmo più presente
    Se abbiamo un figlio brontoliamo perché vorremmo prendesse voti migliori
    Se abbiamo una casa brontoliamo perché la vorremmo più spaziosa
    Se abbiamo dei risparmi brontoliamo perché ne vorremmo di più

    Ma ci sarà un giorno in cui riusciremo a dire "Ah bene, che bello ciò che ho" senza nemmeno aggiungere "però potrei avere di più"
    Perché non ci accontentiamo mai?
    Non è il motivo della nostra infelicità?

    Non capisco se questa cosa del non accontentarsi sia nella natura umana o sia un qualcosa nato dal consumismo, tanto è che lo vedo anche nei nostri Bambini.
    Arrivano, specie chi giunge con l'affidamento, da situazioni terrificanti: pedofilia, denutrizione, sporcizia in casa, vita sociale in mezzo agli spacciatori e chi più ne ha, più ne metta.
    Eppure anche loro, una volta "ripartiti" non riescono più a godere di ciò che hanno, ma vogliono di più, sempre di più.
    Non basta avere dei bei vestiti, li vogliono di marca, e di "quella" marca. Eppure mettevano vestiti logori e puzzolenti.
    Non basta andare a sport, devono avere le attrezzature migliori. Eppure non sapevano nemmeno cosa fosse "fare sport"
    Non basta avere una cameretta in un bella casa da condividere con il fratellino, vogliono la camera per conto loro. Eppure dormivano in topaie o in case di latta, in quattro nello stesso letto.
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    Voglio. Voglio. Voglio

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  43.  

    Addì 23 dicembre 2022

    Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio.
    I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei.
    All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria.
    Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni».
    Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
    Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.
    Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati.
    In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
    Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.
    Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.

    Luca 1,57-66

  44.  

    Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio (23 dicembre 2022)

    Auguri Ciro

    Era una notte buia e tempestosa
    No
    Era una mattina piena di luce e di sorrisi quella in cui nacque un Angelo della Zizzi
    Correva, si fa per dire perché andava alla stessa velocità degli altri, l'anno 1997
    Correva, correva ... e lui disse "Voglio scendere"
    Mamma Adriana però non voleva, si vedeva bene con quel pancione
    E tutti a dirle "Dai, dai, fallo uscire ... Tiralo fuori, tiralo fuori, dai Adriana tiralo fuoriiii"
    Un tifo da stadio: bandiere, striscioni, hot dogs

    Nicholas che aspettava qualcosa che dall'alto dei suoi tre anni poco capiva ... ma aspettava
    Ed ecco arrivare Ciccio ... il comprimario ... e che comprimario!
    ORA BASTA tuonò
    tutti si impaurirono... e puffete ... Ciro fece capolino al mondo
    e già si capì quale fosse il suo destino perché sorrise a tutti, estrasse una manina e fece ciao
    Un Bambino dolce, solare, stupendo ... un Angelo (della Zizzi) a tutto tondo, un Angelo che nei suoi 25 anni compiuti oggi ha saputo portare gioia, amore, soddisfazioni a chiunque abbia incontrato nel suo percorso.
    Un ragazzone ormai capace di dare un nome ad ogni cosa, bravo nel saper scegliere la sua strada, nel vedere lontano, nel saper scegliere tra il bene ed il male, ma sopratutto bravissimo nel ringraziare per ciò che ha senza mai avergli sentito fare un gemito per ciò che non ha.

    Bravo Ciro, auguri con tutto il cuore da tutti noi

    Bravissimi anche a Mamma Adriana e Babbo Ciccio capaci di aver saputo dare a Ciro, e nondimeno al fratello Sauro, educazione, rispetto, valori e principi
    Grazie Ciro per il bene che ci vuoi
    Grazie Dio per averlo fatto nascere in mezzo a noi
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    Un Bambino eccezionale

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  45.  

    Addì 24 dicembre 2022

    In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra.
    Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio.
    Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
    Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta.
    Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
    Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.
    C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge.
    Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.
    Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia».
    E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:
    «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama»

    Luca 2,1-14

  46.  

    Lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia (24 dicembre 2022)

    Prepariamoci al regalo di Natale per il 2023

    Ogni Bambino che nasce è un piccolo fagottino, debole, facile da sopprimere
    Ogni Bambino che nasce potrebbe avere potenzialmente nella vita un ruolo fondamentale per la salvezza dell'umanità o per migliorarne l'esistenza.

    Se Martin Luther King non fosse mai nato, oggi il razzismo sarebbe più forte
    Se Nelson Mandela non fosse mai nato, oggi il sudafrica sarebbe ancora uno stato razzista
    Se Edison non fosse mai nato, senza le sue 1093 invenzioni, oggi il mondo sarebbe più indietro
    Se Fleming, scopritore della penicillina, non fosse mai nato, quante più persone sarebbero morte, e fra questi molti nostri avi, e noi oggi forse non saremmo su questa terra
    Se Gesù non fosse mai nato, quante meno persone si dedicherebbero al prossimo e alle loro sofferenze rendendo il mondo migliore?

    Potenzialmente ogni Bambino potrebbe migliorare il futuro dell'umanità, eppure ci ostiniamo a bistrattarlo, siamo felici se i migranti muoiono in mare con i loro figli, nulla ci importa se tanti Bambini ancora oggi muoiono di fame e malattie.

    Domani festeggeremo il Natale, che non è l'albero con le luci colorate, non sono i regali tra amici e parenti, non sono i pranzi luculliani, non sono le vacanze in posti esotici

    Il Natale è il compleanno di Gesù

    Il Natale è il compleanno di ogni Bambino da noi scartato, non aiutato, bistrattato e di cui nulla ci importa
    Il Natale è il giorno in cui andare a trovare il Bambino nato in una mangiatoia, avvolto in fasce di fortuna, giacente su un letto di paglia
    Il Natale è il giorno in cui dobbiamo pensare ai Bambini abbandonati, denutriti, martirizzati, abortiti, violentati, maltrattati
    Il Natale è il giorno in cui dobbiamo dire: da oggi in poi DEVO occuparmi di più dei Bambini, ed al prossimo compleanno di Gesù gli porterò in dono le opere fatte per salvare e migliorare la vita di tanti Bambini
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  47.  

    Addì 25 dicembre 2022

    In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
    Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
    In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.
    Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
    Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
    Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
    Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
    Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
    Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto.
    A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
    E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
    Giovanni gli rende testimonianza e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me».
    Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
    Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
    Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.

    Giovanni 1,1-18

  48.  

    E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi (25 dicembre 2022)

    Perché ci portano a noi i regali?

    Mirko, nella sua semplicità di un Bambino di nove anni, ieri, vigilia di Natale, poco prima di andare a tavola, guardando la moltitudine di doni sotto l'albero, mi ha chiesto "Una cosa non capisco: come mai se è il compleanno di Gesù portano a noi così tanti regali?"

    Beato Mirko, sempre riflessivo, non si arrende mai all'evidenza, per lui nulla è semplice o scontato.

    Gli ho risposto che i doni vengono fatti ai Bambini perché rappresentano Gesù su questa terra

    Mi ha guardato un po' perplesso, sono certo di non averlo convinto, e a dirla tutta, ha proprio ragione.
    Si pensa a fare regali alle persone che amiamo, ai Bambini in particolare, e non è sbagliato dimostrare il nostro affetto anche ai parenti più lontani almeno una volta l'anno, ma la cosa sarebbe ancor più giusta se accompagnata da almeno un bel dono al vero festeggiato del Natale: Gesù.

    Cosa può desiderare Dio da noi?
    Quale sarebbe il regalo più gradito che potremmo fargli?

    Forse più di uno
    Amare chi non ci ama o chi ci è nemico
    Essere più generosi non privandoci del superfluo, ma donando una parte di noi importante
    Essere tolleranti con le mancanze altrui
    Perdonare di cuore chi ci abbia fatto un torto
    Dedicare la nostra vita ad una missione di amore

    Non è troppo tardi per fare questi regali al Bambino che nasce oggi, ma certamente possiamo impegnarci affinché possiamo consegnargli questi doni davanti al presepe del 2023
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    Doni davanti al presepe

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  49.  

    Addì 26 dicembre 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
    E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
    Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.
    E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato».

    Matteo 10,17-22

  50.  

    Chi persevererà sino alla fine sarà salvato (26 dicembre 2022)

    Vogliamo una buona vita? Non dobbiamo mai arrenderci

    Inizi l'università, incontri mille difficoltà, sei stanco, non ce la fai più.
    Ma non molli e alla fine ti laurei
    Che grande soddisfazione l'aver perseverato
    Che grande strumento in più nella vita hai per aver proseguito

    Ti sposi
    , metti su famiglia, compri casa, arrivano i figli
    Arrivano anche i primi litigi importanti
    Ma non molli, fai di tutto per tenere insieme quel matrimonio, per tenere unita quella famiglia
    E alla fine i problemi si superano
    Che grande soddisfazione l'aver perseverato
    Che grande forza in noi avere una famiglia con i nipotini e una moglie o un marito che ti tiene la mano nel momento del dolore

    Metti al mondo un figlio, lo allevi con amore, lo curi e lo proteggi
    Diventa adolescente e iniziano i problemi
    Ma non molli, dialoghi con lui, ti fai in quattro per capirlo e seguirlo, lo consigli, prendi le sue rispostacce, ma non molli
    Che grande soddisfazione l'aver perseverato, vederlo oggi adulto, con sani principi, un buon lavoro, una famiglia
    Che grande forza quel figlio per la nostra vita, un figlio capace di sostenerti nella vecchiaia

    Crei un'Assocazione, la fai crescere, trovi mille modi per portarla avanti
    Arrivano dall'esterno invidie e gelosie, false denunce, voci cattive
    In tanti provano a farti chiudere
    Ma non molli, resti aggrappato ai tuoi sogni, ci credi, vedi i Bambini crescere, dai loro l'opportunità di una vita migliore
    Che grande soddisfazione l'aver perseverato
    Ti guardi indietro un giorno e sei soddisfatto di ciò che hai costruito, e pene e tribolazioni sono solo cicatrici rimarginate nel cuore

    Non mollare MAI è un bene per la vita degli altri, ma anche per la nostra

    Quando si deve intraprendere una strada pensiamoci mille volte, ma poi, quando decidiamo di buttarci non dobbiamo più lasciarla e portarla avanti fino alla fine della nostra vita
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    Sempre perseverare

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