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  1.  

    Addì 13 ottobre 2022

    In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi.
    Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri.
    Per questo la sapienza di Dio ha detto: "Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo, dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario". Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
    Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito».
    Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

    Luca 11,47-54

  2.  

    Sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti (13 ottobre 2022)

    Mani sporche di sangue

    Chi ha ucciso Caterina, morta suicida?
    Chi ha imposto a Gabriele di dedicarsi allo spaccio?
    Chi ha lasciato che Jennifer si prostituisse?
    Chi ha messo in mano al padre di Ahmed un bastone affinché lo picchiasse?

    E' inutile puntare il dito contro di loro, conro la società, contro la scuola, contro i servizi sociali

    Siamo tutti responsabili per quei Bambini che da grandi sono diventati o diverranno adulti maltrattanti, spacciatori, prostitute o si uccideranno

    "Sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti"

    Ieri non avete fatto nulla per questi Bambini, non avete impedito che divenissero adulti "negativi"
    Oggi però potete fare qualcosa: potete esserci per loro
    Nel modo che vi torna meglio: accogliendoli in casa in affidamento, facedo volontariato in Associazioni che li accolgono, facendo donazioni (importanti) alle Associazioni che si battono per la tutela dei Bambini
    ------------------
    Siamo tutti responsabili

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  3.  

    Addì 14 ottobre 2022

    In quel tempo, radunatesi migliaia di persone a tal punto che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia.
    Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.
    Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
    A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla.
    Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui.
    Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio.
    Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri».

    Luca 12,1-7

  4.  

    Nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio (14 ottobre 2022)

    Bambini dimenticati

    Ci si può dimenticare dei Bambini?

    Ci sono genitori che hanno mille pensieri, milioni di problemi e si dimenticano di accudire i propri figli o non hanno il tempo per farlo
    Ci sono genitori che sono troppo stanchi per dare ai figli una carezza, correggere la lezione, parlare di sport o interessarsi dei loro primi amori e delle loro amicizie
    Ci sono genitori che picchiano, maltrattano, stuprano i propri figli

    Genitori che per un motivo o un altro si dimenticano dei Bambni, li trascurano o peggio

    Dio non si dimentica di nessuno
    , nemmeno di un passerotto, figuriamoci se si scorda di un Bambino

    Ma Dio ha bisogno di noi

    Ha bisogno delle nostre mani per accarezzarli
    Ha bisogno delle nostre braccia per coccolarli
    Ha bisogno del nostro amore per amarli
    Ha bisogno delle nostre capacità per insegnar loro ad andare a testa alta nel mondo

    Dio ha bisogno di ciascuno di noi
    I Bambini hanno bisogno di voi
    Noi abbiamo bisogno di te per accogliere, accudire, amare ogni Bambini di cui Dio non si scorda
    ------------------
    Abbiamo bisogno di te

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  5.  

    Addì 15 ottobre 2022

    In quel tempo, Gesu disse ai suoi discepoli: "Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
    Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.
    Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire".

    Luca 12,8-12

  6.  

    Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini (15 ottobre 2022)

    Mi rinneghi?

    Siete in un gruppo di persone.
    Una di loro chiede ad un vostro amico, con il quale avete condiviso belle esperienze e vi siete confidati, informazioni su di voi facendo però apprezzamenti poco lusinghieri del tipo
    "Ho sentito parlare di Michele, a me non piace molto perché si veste male" oppure "perché non ha molta cultura" o "perché ha un brutto carattere".
    Cosa vi aspettereste dal vostro amico?
    Una strenua difesa nella quale esalti le vostre virtù e minimizzi i difetti.
    Invece accade tutt'altro.
    Il vostro "amico" Giovanni rincara la dose dicendo
    "Eh si, Michele ha un bruttissimo carattere e si veste malissimo, in quanto a cultura è un troglodita".
    Voi siete lì vicino, ma nella confusione Giovanni non vi vede, ma voi avete modo di sentire.
    Il giorno dopo Giovanni viene da voi a chiedervi un favore
    Come minimo gli dite
    "Mi spiace, non posso aiutarti"
    Ed allora Giovanni insisterà dicendo
    "Ma come Michele, non siamo amici? Perché non vuoi aiutarmi?"
    "Amici? Non ho bisogno di amici come te. Ieri mi hai rinnegato davanti al tuo amico, hai parlato male di me per farti bello con lui e non fartelo nemico, e adesso vieni a parlare di amicizia con me? Tornatene da dove sei venuto"
    Adesso anche coloro che non credono in Dio ipotizzino che Dio possa esistere
    Giovanni, mentre parlava male di Michele, non lo ha visto, ma lui c'era ed ascoltava.
    Ecco, Dio c'è e ci ascolta, anche quando pensiamo che non ci sia.
    Se voi ne parlate male, se lo disconoscete, se negate la sua esistenza, come potrete un domani chiedergli un favore?
    Come dite? Non gli chiederete mai un favore?
    Ho visto tante persone, dichiaratamente atee, ritrovarsi a pregare, a chiedere a Dio la guarigione di un figlio, di una moglie, di un marito quando ormai tutto era perduto, quando i medici avevano allargato le braccia dicendo "Non c'è più nulla da fare". Quante volte, come ultima risorsa, anche chi non crede "prova" a chiedere a Dio una qualche grazia.
    E come dovrebbe rispondere Dio a coloro che per tutta la vita lo hanno rifiutato e ne hanno parlato male, magari anche dichiarandosi amici suoi?
    ----------------------------
    Se credete in Dio non rinnegatelo mai
    Se non ci credete non disprezzatelo

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  7.  

    Addì 16 ottobre 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: «C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno.
    In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario.
    Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi».
    E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto.
    E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare?
    Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

    Luca 18,1-8

  8.  

    Fammi giustizia contro il mio avversario (16 ottobre 2022)

    Impermeabili si nasce o lo si diventa?

    Nella vita, triste verità, ci sono individui poveri, nullatenenti, sfortunati, abbandonati, e parimenti ve ne sono di ricchi e benestanti, con una bella casa, un buon lavoro e cibo in abbondanza sulle proprie tavole.
    Da che mondo è mondo i primi chiedono ai secondi un aiuto, un sostegno per andare avanti.
    E' noto che alcuni benestanti aiutano i poveri, ma è anche vero il contrario. Sono infatti molti coloro che potrebbero cambiare la vita della povera gente, ma restano sordi al loro grido di dolore e sofferenza.

    C'è secondo voi un enzima, una cellula, una app nel nostro cervello che apre o chiude il cuore davanti alle richieste di tanta gente?
    Perché qualcuno apre la porta del cuore, mentre altri sono come impermeabili sui quali ogni lacrima rimbalza?
    Impermeabili si nasce o lo si diventa?
    ----------------------------
    Impermeabili o non impermeabili alle grida di dolore?

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  9.  

    Addì 17 ottobre 2022

    In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità».
    Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
    E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni».
    Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto.
    Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?
    E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni.
    Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia.
    Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?
    Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».

    Luca 12,13-21

  10.  

    Chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio (17 ottobre 2022)

    Ricchi di denaro o ricchi di spirito?

    Conosco molte persone ricche, ed hanno quasi tutte la tendenza a voler diventare sempre più ricche
    E' una sorta di gara con sé stessi o forse con il resto del mondo

    Si parte dal nulla
    si comincia a guadagnare
    si mettono in disparte un po' di risparmi
    si investono e si fanno altri guadagni
    i quali si reinvestono per guadagnare ancora di più

    Si compra una macchina, poi due, poi una casa, poi una seconda casa più bella, poi si compra la casa in montagna, la casa al mare, la casa in campagna, si acquista un elicottero, uno yacht, un aereo, un'isola intera.

    Ma basta!!!

    Ma quanto si deve comprare? Quanti soldi dobbiamo spendere per avere tanti beni al sole che non riusciremo nemmeno a sfruttare?

    Quando arriverà il momento di dire "Basta" e risparmiare per il bene degli altri?

    Quanti soldi si spendono inutilmente per comprare una casa dove andremo forse una o due volte l'anno?
    Quanti per costruire un'orologio in una montagna?
    Quanti per avere una collezione di auto?

    Ma lo sapete o no che c'è gente che muore di fame?
    Ma lo sapete o no che ci sono Bambini che non hanno una casa dove vivere?
    Ma lo sapete o no che ...

    Ma certo che lo sapete, certo!

    E ve ne frega qualcosa?
    Magari date cento euro, magari mille, può essere che diate anche diecimila euro per una buona causa? Ma poi spendete milioni, tanti milioni per beni di lusso, per cose spesso inutili o inutilizzate dopo averci "giocato" un po'.

    Ma vi sembra giusto?

    Rifletteteci amici ricchi, rifletteteci: un giorno morirete e nemmeno tutti i vostri milioni o miliardi potranno impedirlo.
    Vorrete essere ricordati per quelli che erano ricchi ed egoisti, oppure per quelli che hanno fatto la differenza tra la vita e la morte per tantissime persone?

    Se poi, che ci crediate o meno, dovesse esserci Dio alla fine del vostro percorso di vita terrena ... per voi potrebbero essere dolori eterni
    ------------------
    E basta!

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  11.  

    Addì 18 ottobre 2022

    In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
    Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.
    Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.
    In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa.
    Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.
    Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.
    Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi,
    curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio».

    Luca 10,1-9

  12.  

    La messe è molta, ma gli operai sono pochi (18 ottobre 2022)

    Tanti alberi da frutto

    Mirko va in quarta elementare, mangia a scuola due volte a settimane e negli stessi giorni gioca a tennis.
    Mirko va portato a scuola al mattino, ripreso alle 13 o alle 16, portato a tennis, ripreso a tennis, fargli fare la lezione, stare attenti che si lavi, preparagli colazione, pranzo e cena, dialogare con lui per educarlo, brontolarlo quando serve.
    Tempo, fatica, energie, stress

    Ma cosa vi racconto?

    Chi ha o abbia avuto un figlio sa bene come sia il trend di una giornata, una routine che si ripete di anno in anno per tanti anni.

    E vogliamo poi parlare di quando crescono?
    A dieci anni già sembra loro di essere i sapienti della terra, a quattordici anni ti guardano dall'alto in basso e pensano "Ma quanto è idiota questo qui, che vecchio, che barba", ed inizia il verde pascolo dell'adolescenza dove loro pascolano, e tu sei l'erba che da loro energia e forza, ma ti calpestano come nulla fosse facendo di te un trito misto di poltiglia verdastra.

    E così si accumula fatica, stanchezza, stress

    Chi ha avuto un figlio sa benissimo che tutto questo è necessario e bellissimo, è la nostra missione di genitori: sacrificio, sacrificio, sacrificio e gioia, tanta, tantissima gioia nel vederli crescere, maturare, prendere la loro strada.

    Ottimo

    Avete mai provato a pensare se anziché un figlio ne aveste avuti quattro, cinque, finanche dodici in contemporanea?
    Avete mai pensato se una volta finito il ciclo di crescita ne arrivassero altrettanti con voi ovviamente sempre più stanchi e sempre più lontani dalla loro generazione?
    Avete mai pensato se oltre ai tanti figli aveste anche trenta, quaranta Bambini da accudire durante il giorno, una parte di essi da portare a scuola, a sport, tutti da educare, da fargli fare la lezione, da parlare con i loro genitori per costruire insieme a loro un bel rapporto?
    Avete mai pensato se tutto questo fosse condito dal fatto che non sono proprio figli vostri, non hanno il vostro ideale, la vostra capacità di apprendimento, una bella famiglia come la vostra alle spalle?

    Questa è la nostra realtà, da 36 anni

    Siamo un'Associazione, direte voi, ma chi accoglie non è la "Signora Associazione", bensì le persone, i volontari e siamo pochi, pochissimi rispetto alle reali necessità e richieste, senza contare tutti gli ostacoli, le cattiverie, le maldicenze che vengono tirate addosso a chi prova a fare qualcosa per migliorare il futuro di qualche Bambino.

    Tutto questo per dirvi: noi facciamo, ma è sempre troppo poco rispetto a quanto ci sarebbe da fare.
    La messe è molta, ma gli operai sono pochi: venite nei nostri vigneti a coltivare questi Bambini ed ogni loro sorriso sarà un dolce acino d'uva che potrete assaporare insieme noi che di questo ci cibiamo da tantissimi anni.
    ------------------
    La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Venite ad aiutarci

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  13.  

    Addì 19 ottobre 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.
    Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».
    Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
    Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo?
    Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro.
    In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
    Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli.
    Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

    Luca 12,39-48

  14.  

    A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto (19 ottobre 2022)

    Bambini senza colpe

    Quell'uomo ha stuprato un Bambino.
    Deve morire.
    Mettetelo in prigione e buttate via la chiave.
    Linciamolo.

    Maledetto drogato, che possa andare all'inferno.

    Rom maledetti che mi sono entrati casa.
    Gli darei fuoco se potessi.

    Quante volte avete sentito queste frasi, o magari voi stessi le avete pronunciate in un momento di rabbia.

    Ci sono stupratori e stupratori
    Ci sono drogati e drogati
    Ci sono ladri e ladri

    Yuri nasce in un quatiere povero, pieno di brutti esempi, in una famiglia che non lo segue, non lo educa. Viene maltrattato, picchiato, abusato.
    Un giorno diventa lui stesso un pedofilo e un maltrattatore, oppure un ladro o un drogato

    Marco, Licia, Guenda, Francesco nascono in una bella famiglia, in un bellissimo quartiere residenziale, dove tutti si conoscono e rispettosamente si salutano, dove non avvengono quasi mai furti, dove non si vedono drogati agli angoli delle strade o spacciatori nelle macchine in sosta, dove il massimo della violenza è un urlo di troppo.
    Eppure capita che Marco diventi un drogato per curiosità, Licia una prostituta per comprarsi qualche orecchino in più, Guenda una truffatrice perché ha cervello da vendere e allora perché non usarlo per arricchirsi, e Francesco un pedofilo perché ha provato tutti i tipi di sesso e quello con i Bambini ancora gli mancava

    Non a tutti i drogati si può imputare la colpa di esserlo
    Non tutti i pedofili si possono colpevolizzare
    Taluni ladri rubano per dare da mangiare alle famiglie e non per acquistare una villa al mare

    Beninteso, non giustifico né gli uni, né gli altri sono tutti colpevoli di reati e arriverà per loro la giusta punizione, ma così come il nostro ordinamento prevede le attenuanti, anche noi dovremmo attenuare il nostro astio verso chi delinque perché in molti casi si tratta di persone che da Bambini non hanno avuto amore, non sono stati accuditi, non sono stati accolti, magari non sono nemmeno stati puniti per i piccoli reati che facevano, forse prendendo esempio dai genitori stessi.

    Alcuni dei Bambini che vedete oggi, quelli sorridenti nelle foto di classe, quelli ai giochi della gioventù allegri e sorridenti, quelli che fanno le faccine buffe che tanto vi fanno ridere saranno delinquenti perché nessuno ha insegnato loro la differenza tra il bene ed il male, fra altruismo ed egoismo.

    E sapete di chi è la colpa?

    Dei genitori non più di tanto se anche loro non sono stati accuditi ed amati, incapaci quindi di insegnare ciò che mai hanno potuto imparare
    Del sistema, certo perché mettere più assistenti sociali in campo vorrebbe dire vedere prima i problemi
    Della scuola talvolta, quando non vede o fa finta di non vedere atteggiamenti deviati e non li denuncia
    Ma un po' è anche colpa nostra, colpa di tutti noi che non accogliamo un Bambino, che non facciamo volontariato con le associazioni che insegnano ai Bimbi, che non mettiamo mano al portafogli per sostenerli
    Eppure basterebbe poco, molto poco per aiutare un Bambino che necessita solo di una carezza e una parola gentile da mettere nel suo bagaglio di futuro adulto

    Diceva frate Indovino "Chi ha goduto per un minuto, non ha patito per sempre"

    Si parla tanto di cambiare il mondo, ma poi quando si può fare qualcosa di concreto per cambiarlo ci giriamo dall'altra parte
    ------------------
    Accogliete un Bambino affinché non sia un delinquente di domani

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  15.  

    Addì 20 ottobre 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia acceso!
    C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!
    Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione.
    D'ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

    Luca 12,49-53

  16.  

    C'è un battesimo che devo ricevere (20 ottobre 2022)

    Due mondi paralleli

    So di essere noioso, ripetitivo, rompiscatole, ma vorrei far capire a molti che ciò che non vediamo, o non vogliamo vedere, non è che non esiste solo perché non lo vediamo.
    Fino a 21 anni ero straconvinto che a Livorno si stesse tutti bene, che in Italia non esistesse assolutamente la povertà eccetto qualche persona a Napoli.
    Poi Dio mi ha aperto gli occhi facendomi incontrare Olimpia, la Madre Teresa di Livorno, e scoprii un mondo parallelo, fatto di povertà, abusi, maltrattamenti. Un mondo dove i Bambini erano già uomini e donne a sei, sette, otto anni avendo a che fare con problemi grossissimi quali la droga, la prostituzione, le percosse non solo nel proprio quartiere, ma nelle loro stesse famiglie.

    Un mondo di miseria esiste, ed è a pochi metri da voi

    Provate ad entrare con la vostra bella macchina nuova, ben vestiti, in uno dei quartieri periferici della vostra città. Incedendo lentamente avrete modo di vedere sguardi meravigliati spiarvi da dietro le finestre, da un angolo della strada, dalle feritoie di una recinzione: questo è il vostro battesimo

    Siete entrati in un altro mondo, siete l'elemento stonato, siete coloro che non ci combinano nulla

    Se avrete il coraggio di fermarvi un istante noterete che ci sono anziani, giovani e tanti Bambini.

    Per i Bimbi non è troppo tardi: caricatevene in macchina più che potete e portetli al sicuro dentro la vostra bellissima casa

    Non vi propongo di rapirli ma di parlare con le loro mamme, le uniche in grado di capire, le uniche in grado di proteggere i propri figli, per dire loro "Lasciate che i vostri figli vengano con me, stasera ve li riportiamo lavati e stirati e con lo stomaco pieno".

    Sembra poco?

    Non è poco!

    Per chi non ha avuto niente dalla vita, anche un sol giorno è un regalo immenso.
    E' la volta che possono capire che al fuori delle loro vite c'è un mondo parallelo, proprio come è successo a voi entrando in quel quartiere, al quale ambire.

    Come è bello essersi lavati con l'acqua calda e le bollicine profumate
    Come è bello mettersi vestitini nuovi anziché i soliti stracci mai lavati
    Come è bello sedersi a tavola nella stanza piena di odori "leccorniosi"
    Come è bello sentirvi parlare, chiedere semplicemente "come stai?"

    E la sera si torna in quel quartiere, ma non sarà mai più come prima
    Ora, grazie a voi, nel cuore di quel Bambino c'è una speranza, un'ideale da raggiungere

    E se il giorno dopo tornerete a prenderli li fortificherete, darete loro iniezioni di speranza, li aiuterete a scoprire che quel vostro mondo non è solo un sogno, ma è la realtà di chi voglia camminare onestamente a testa alta
    ------------------
    Lavati e stirati

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  17.  

    Addì 21 ottobre 2022

    In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade.
    E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade.
    Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?
    E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?
    Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione.
    Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo».

    Luca 12,54-59

  18.  

    Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? (21 ottobre 2022)

    Avete uno specchio in casa?

    Siamo bravissimi, io per primo, a vedere negli altri i più piccoli difetti
    Ci accorgiamo persino se hanno una piccola, impercettibile macchiolina sulla maglietta seminascosta dal maglioncino.
    Per i difetti degli altri abbiamo i raggi ics.

    Bene, significa che siamo acuti osservatori

    Poi dipende dalla sensibilità di ciascuno se tenersi per sé tali considerazioni, esternarle alla persona interessata con spirito di aiuto o con malignità, oppure se spettegolare alle sue spalle.

    Ma vista la nostra acutezza dovremmo essere ancor più bravi a vedere i nostri difetti, ed invece su questo facciamo cilecca, ed anche se abbiamo una patacca di caffé sulla felpa non la vediamo o minimizziamo, sempre pronti a trovare una scusa valida al nostro comportamento.

    Se imparassimo a vedere in noi stessi ciò che è giusto e ciò che non lo sia, il mondo sarebbe certamente migliore.
    ------------------
    Un mondo migliore

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  19.  

    Addì 22 ottobre 2022

    In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.
    Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?
    No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
    O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
    No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
    Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.
    Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno?
    Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai».

    Luca 13,1-9

  20.  

    Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno (22 ottobre 2022)

    Delitto e castigo

    Nella nostra ancestrale idea di giustizia c'è la punizione a fronte di ogni errore.
    Se uno sbaglia deve pagare.
    Non è così nell'amore. Quanti errori fanno i nostri figli, eppure li perdoniamo sempre. Qualche punizione ogni tanto la comminiamo per il loro bene, affinché capiscano che non tutto è dovuto, ma alla fine passiamo oltre molte più volte di quelle che puniamo.

    Anche nella religione si pensa spesso che i mali che ci capitano siano legati ad una punizione divina, ma non è così, non può essere così.
    Pensateci: se Dio ci ha creati è perché siamo figli ed egli ci ama. Quale buon genitore che ama i propri figli lo punisce ogni volta che sbaglia?

    Un esempio che arriva direttamente dal Vangelo.

    Un uomo ha piantato con fatica un fico e con tanta fiducia ogni estate viene e cercare i suoi frutti ma non ne trova, perché quell’albero pare sterile. Spinto da quella delusione ripetutasi per ben tre anni, pensa dunque di tagliare il fico, per piantarne un altro. Chiama allora il contadino e gli esprime la sua frustrazione, intimandogli di tagliare l’albero: perché deve sfruttare inutilmente il terreno e rubare il nutrimento ad altre piante? Tutti noi comprendiamo questa decisione del padrone, ispirata dal nostro concetto di giustizia: non dai frutto, allora ti elimino.

    Ma il contadino, che lavora quella terra, ama ciò che ha piantato, sarchiato, innaffiato e concimato: “Signore, lascia il fico per un altro anno, perché io possa ancora sarchiarlo e concimarlo, con una cura più attenta e delicata. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, tu lo taglierai!”. Straordinario l’amore del contadino per il fico: ha pazienza, sa aspettare, gli dedica il suo tempo e il suo lavoro. Promette al padrone di prendersi particolare cura di quell’albero infelice; in ogni caso, lui non lo taglierà, ma lo lascerà tagliare al padrone, se vorrà… Questo “tu lo taglierai” è un’ulteriore intercessione, che equivale a dire: “Io sono pronto ad aspettare ancora e ancora che esso dia frutto”. Stanno l’una di fronte all’altra la giustizia umana retributiva e la giustizia di Dio che non solo contiene in sé la misericordia, ma è sempre misericordia, pazienza, attesa, sentire in grande.

    Tutti noi siamo contadini nella terra di Dio, tutti noi ci prendiamo cura di qualcuno e mai vorremmo vederlo stare male. Quante preghiere sono levate ogni giorno da tante mamme che vedono i propri figli drogarsi, rubare, persino uccidere affinché Dio sia clemente e misericordioso con loro.

    Se anche noi vorremmo non essere puniti quando facciamo degli errori, dobbiamo imparare a perdonare coloro che ci fanno del male
    ----------------------------
    Nell'amore ad ogni azione negativa non deve corrispondere una controreazione, altrimenti non è più amore

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  21.  

    Addì 23 ottobre 2022

    In quel tempo, Gesù disse questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano.
    Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano.
    Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo.
    Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore.
    Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».

    Luca 18,9-14

  22.  

    O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini (23 ottobre 2022)

    Chi si loda, si imbroda

    Ognuno di noi nella vita ha incontrato persone di tutti i tipi.
    Volendo generalizzare al massimo ci sono uomini e donne pieni di arroganza, il cui pensiero è quello di essere migliori di chiunque.
    Ve ne sono altri più umili che cercano sempre di migliorare perché ogni cosa che fanno non è priva di errore o di difetto.

    Voi a quale di queste due configurazioni appartenete?
    Non necessita una risposta pubblica, ma un esame di coscienza.

    Claudio, uno dei nostri ragazzi del passato, è arrivato da noi convinto di essere il padrone del mondo. Era simpaticissimo e strappava l'affetto di tutti. Credeva che questo bastasse ad essere il migliore.
    Ogni volta che decantava le sue lodi io cercavo di educarlo ammonendolo "Chi si loda, si imbroda".
    Un giorno si prese la briga di dire "Faccio io questa cosa che sono il migliore" scansando un Bimbo a cui avevo chiesto di prendere degli oggetti in garage, messi ad incastro tra una sella ed alcuni cavalletti. Tirare via la scatola che doveva prendere, e veder cadere sella e cavalletti fu tutt'uno. Nella sua simpatia venne da me e disse "Ora ho capito: chi si loda, si imbroda".
    E da quel giorno cominciò a cambiare, al punto che ogni volta che ne combinava una delle sue, dopo aver manifestato la sua superiorità, rideva e declamava mille volte "Chi si loda, si imbroda"

    L'umiltà ci fa crescere ed apprezzare agli occhi di Dio e degli uomini veri e puliti.
    L'arroganza ci porta su brutte strade in compagnia di individui invidiosi e con le mani sporche.
    ----------------------------
    Abbiamo da imparare da tutti, riconosciamolo con umiltà

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  23.  

    Addì 24 ottobre 2022

    In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.
    C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.
    Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità», e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
    Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato».
    Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?
    E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?».
    Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

    Luca 13,10-17

  24.  

    La folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute (24 ottobre 2022)

    Il male che porta il bene

    Come può una guerra avere dei risvolti positivi?
    Eppure li ha
    Come può la morte di un figlio avere dei risvolti positivi?
    Eppure li ha
    Come può una malattia avere dei risvolti positivi?
    Eppure li ha

    Ed allora fidiamoci

    Fidiamoci che ogni cosa, per quanto enormente difficile e dolorsa da affrontare porti qualcosa di buono nelle nostre vite, ma sopratutto in quelle degli altri.

    Penso che ogni male che ci accade serva anche a farci capire che c'è un mondo parallelo, troppe volte ignorato nella nostra precedente vita, ogni dolore serve ad avere l'opportunità di scegliere un altro percorso, un'altra vita che si rivela sempre migliore della precedente.
    ------------------
    La vita e la morte sono due scrigni serrati
    ognuno dei quali contiene la chiave dell'altro
    (Karen Blixen - La mia Africa)

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  25.  

    Addì 25 ottobre 2022

    In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò?
    E' simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami».
    E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio?
    E' simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata»

    Luca 13,18-21

  26.  

    Un granellino di senapa (25 ottobre 2022)

    Un semino piccolo piccolo è già Bambino

    Un seme piantato nel terreno ha in sé la vita.
    La piantina cresce nel terreno e pian piano si fa strada tra le zolle per vedere la luce del sole
    Diventa sempre più grande
    Non tutte le piante sono destinate a divenire alberi, ma tutti i semi sono destinati a divenire pianta

    Uno spermatozoo è un seme che ha in sé la vita
    Il Bambino cresce nel ventre materno e pian piano si fa strada per vedere la luce del sole
    Diventa sempre più grande
    Non tutti i Bambini sono destinati a divenire grandi uomini e donne, ma tutti gli spermatozoi sono destinati a divenire Bambino

    Come si può dire che una piantina, per quanto piccola, ancora sotto la crosta terrestre, non sia una pianta?
    Come si può dire che un Bambino, per quanto piccolo, ancora nel seno della madre, non sia una persona?

    E' un sacrilegio ed un omicidio uccidere un Bambino, abbia esso un minuto di vita dopo il concepimento, abbia una settimana, un mese, un anno.

    E' sempre un Bambino quello che uccidiamo
    ------------------
    L'aborto è omicidio

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  27.  

    Addì 26 ottobre 2022

    In quel tempo, Gesù passava per città e villaggi, insegnando, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
    Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose:
    «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.
    Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.
    Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze.
    Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità!
    Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori

    Luca 13,22-30

  28.  

    Sforzatevi di entrare per la porta stretta (26 ottobre 2022)

    Strade faticose e scorciatoie

    Si usa il cellulare per comunicare, perché è più facile che non il confrontarsi guardandosi negli occhi
    Si prende un Bimbo in adozione che sia piccolino perché un adolescente è più difficile da gestire
    Si prende un Bimbo in adozione perché l'affido comporta lotte per la difesa del Bimbo e perché non sarà mai "mio"
    Si va a fare un lavoro nell'ente pubblico perché da più sicurezza, anche se il lavoro nel privato sociale dava soddisfazione ed era di aiuto al prossimo
    Si va a giocare a tennis ogni ora di tempo libero perché fare volontariato è fatica e fa stringere il cuore

    E quante altre strade facili prendiamo perché quelle difficili sono faticose

    Quando morì la mia mamma avevo 21 anni e diverse strade davanti a me:
    - suicidarmi
    - andare in Spagna dove avevo lasciato il cuore
    - dedicarmi all'università
    - immergermi nel lavoro di commercialista al fianco di mio padre e divenire dirigente d'azienda
    - fare il farfallone e divertirmi dalla mattina alla sera con gli amici

    Sentivo che erano strade non fatte per me, non più almeno

    Non sono mai stato amante delle cose facili, ma in quel momento ero frastornato, e l'unica cosa che capivo era che avrei dovuto cercare un'altra strada per la mia vita. Avevo incosciamente capito che la morte della mia mamma rappresentava un bivio, una svolta, un cambiamento.

    Mi venne mostrata la strada dell'aiuto ai Bambini e da subito ne capii la difficoltà, ma anche la grandissima bellezza e la scelsi

    Potevo scegliere qualunque altra strada, ma l'aver preso quella più in salita oggi mi fa capire quanto sia stata la scelta giusta da fare. Quanto ossigeno ho respirato, di quanto amore mi sono nutrito, in quante situazioni disastrose ho potuto dare un sospiro di sollievo.

    Difficile si, ma meravigliosa
    ------------------
    Strade difficili ma meravigliose

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  29.  

    Addì 27 ottobre 2022

    In quel giorno si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
    Egli rispose: «Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito.
    Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
    Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto!
    Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».

    Luca 13,31-35

  30.  

    E' necessario che io vada per la mia strada (27 ottobre 2022)

    Dritti verso la méta

    Bellissimo il momento in cui in una partita di rugby uno dei giocatori riceve la palla e corre, corre, corre fino alla méta.
    Deve zigzagare per evitare ostacoli e impedimenti perché troverà sulla sua strada tanti giocatori che vorranno impedirgli di giungere al risultato.

    Così è nella vita: tanti i giocatori di altra squadra che faranno di tutto per fermarti per il solo gusto di trionfare loro stessi.
    L'eterna rivalità tra il bene ed il male dove spesso chi fa qualcosa di buono è ostacolato da chi vuole apparire, vuole voti, vuole nascondere le sue nefandezze, vuole aiutare altri per interesse personale. Dispiace che questo nemico vero e proprio, non certo un avversario, troppe volte si chiami "Ente Pubblico" impersonato quando da un assessore, quando da una giunta, quando da un servizio sociale

    Non cambiamo direzione solo perché qualcuno ci impedisce il passaggio, e se non possiamo abbatterlo con le nostre forze, aggiriamolo evitandolo per giungere all'agognata méta
    --------------
    Una vita per fare méta

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  31.  

    Addì 28 ottobre 2022

    In quei giorni, Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione.
    Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota, Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore.

    Luca 6,12-16

  32.  

    Ne scelse dodici (28 ottobre 2022)

    Loro hanno scelto me

    Ai primi di ottobre è iniziato il nostro Doposcuola.
    Quaranta Bimbi scaglionati nell'arco della settimana, ma mai meno di venticinque ogni giorno.
    Ilaria non viene tutti i giorni e paradossalmente quando c'ero io non c'era lei.
    Alla fine ci incontriamo, e pur non avendomi mai visto "mi assale".
    Inizialmente con grande irruenza, come a carpire tutte le mie attenzioni cercando, anche fisicamente, di allontanare i suoi "competitors".
    Uso bastone e carota dandole ascolto quando è più calma, ignorandola quando alza le mani verso i suoi pari.
    Un paio d'ore da fantascienza, ma alla fine, ragazzina molto intelligente, capisce e si adegua pur di ricevere la sua quota di attenzioni.

    Notoriamente ho una buona memoria, ma i nomi non mi entrano proprio nella testa, specie quando sono stranieri e di difficile comprensione, e per di più tantissimi.
    Così, in maniera scherzosa, storpio i loro nomi, con grandi risate di tutti.

    Ecco che Elisea è diventata Quirinale, Nathan è Natalino Pescatore, Mirko è Jhonny Stecchino, Mia è Tua, Giovanni è Jhon Jhon, Jasmine è JJ, Yasmin è Michela, Mary è Giovanna, Mustapha è Musty.

    E come ci tengono a quei nomi perché capiscono che sono un gioco, un segno di affetto, un distinguo usato solo ed esclusivamente per loro. Ognuno di essi si sente unico, amato, considerato.

    Quando arrivo in oratorio uno stormo di pulcini pigolanti mi assale, e non potete immagirnane la grande gioia che mi pervade. Ogni volta è una festa: non arriva Riccardo, arriva "Babbo".
    Sono il "Babbo" di tutti, secondo in ordine di importanza per coloro che lo hanno, ma sempre amato da quei cuoricini traboccanti di amore.

    Io non ho scelto loro, ma loro hanno scelto me.
    --------------
    Scelte di cuore

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  33.  

    Addì 29 ottobre 2022

    Avvenne un sabato che Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo.
    Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te
    e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto.
    Invece quando sei invitato, và a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali.
    Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

    Luca 14,1.7-11

  34.  

    Va a metterti all'ultimo posto (29 ottobre 2022)

    Grazie? Anche no!

    A chi non fa piacere essere gratificato per il lavoro svolto?
    Un grazie, un sorriso, una pacca sulla spalla danno sempre gioia e donano carica per andare avanti

    Se mi fermo con la macchina per far passare un pedone spero sempre in un sorriso, un cenno della mano
    Se ascolto le lamentele di una persona spero in un grazie
    Se dono generi alimentari ad una famiglia spero in una frase del tipo "posso fare qualcosa per aiutarvi?"
    Se accolgo un Bambino nella mia casa spero che un giorno ci coinvolga nella sua vita

    Speranza e aspettative sono due cose diverse: io spero, ma non mi aspetto mai nulla e continuo a dare anche senza ricevere niente in cambio

    Il più delle volte quel sorriso, quel grazie, quel "ti aiuto come tu hai aiutato me" non arrivano
    Anzi, se capita di chiedere aiuto trovo quasi tutte le porte chiuse

    Ma questa è la vita. Insegno ai miei Bambini e Ragazzi ad essere generosi, a produrre amore nei confronti di chi abbia più bisogno, a rinunciare non al superfluo ma ad un pezzettino di sé per migliorare la vita del prossimo.
    Purtroppo la società di oggi insegna loro l'esatto opposto: se dai uno vedi di prendere dieci in cambio, altrimenti non ne vale la pena

    Pazienza, andiamo avanti, le gratificazioni ci sono, e per mia fortuna sono quotidiane, poco importa se arrivano solo da pochi perché la più grande delle gratificazioni è aiutare il prossimo, vederlo crescere, migliorare la propria situazione, e con umiltà e gioia grande andiamo avanti, anche quando enti e persone invidiose sparlano del nostro operato. La giustizia divina farà il suo corso, a noi spetta solo raccogliere ed esaudire con amore le necessità di chi ci chiede aiuto
    ----------------------------
    Parola d'ordine: umiltà

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  35.  

    Addì 30 ottobre 2022

    In quel tempo, Gesù entrato in Gerico, attraversava la città.
    Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura.
    Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là.
    Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».
    In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.
    Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!».
    Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
    Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

    Luca 19,1-10

  36.  

    Oggi la salvezza è entrata in questa casa (30 ottobre 2022)

    Oggi si inizia

    Davvero crediamo che dando ospitalità ad un immigrato facciamo qualcosa di buono?
    Davvero pensiamo che accogliendo un Bambino in affido o in adozione compiamo un gesto caritatevole?
    Davvero riteniamo che dando l'elemosina o un pasto caldo ad un povero facciamo del bene?

    Magari anche si, ma solo in piccola parte perché ogni volta che ospitiamo un immigrato, sfamiamo un povero, accogliamo un Bambino facciamo del bene principalmente a noi stessi: in quel giorno diventiamo più buoni, riceviamo l'amore di Dio e veniamo letteralmente inondati da un amore più grande di noi

    Gesù disse al pubblicano Zaccheo "Oggi la salvezza è entrata in questa casa"

    Ecco, quando noi accogliamo qualcuno che ha bisogno del nostro aiuto, iniziamo il percorso verso la nostra salvezza.
    ------------------
    Un percorso d'amore

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  37.  

    Addì 31 ottobre 2022

    In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio.
    Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

    Luca 14,12-14

  38.  

    Quando dai un banchetto, invita poveri, zoppi, ciechi (31 ottobre 2022)

    In carrozzella verso il futuro

    Sul lungomare capita spesso di incontrare podisti, famiglie a passeggio, biciclette che sfrecciano sulle piste ciclabili.
    Non mi era però mai capitato di vedere una carrozzina a motore con un passeggero oltre al conducente.
    Un ragazzo tetraplegico con in braccio una ragazza visibilmente felice, due ragazzi come tanti, abbracciati e sorridenti.

    Mi sono venuti in testa mille pensieri.
    La normalità di un gesto, perché così deve essere: normale che due ragazzi si abbraccino mentre passeggiano sul lungomare, con o senza l'uso delle gambe.
    La felicità sul volto dei due: una coppia come tante.
    Il sorriso un po' beffardo e un po' sornione come a dire: voi camminate e correte, io ho vinto il mio handicap e corro felice dove correte voi, senza però fare fatica.
    Ma sopratutto il primo pensiero è stato che quel ragazzo in carrozzella non solo non aveva bisogno di aiuto, ma era lui per primo ad aver dato un passaggio alla sua fidanzata, abbandonata tra le sue braccia completamente felice.

    La vita vince sempre sul male, ma dobbiamo essere noi a volerlo.

    Se quel ragazzo non avesse reagito, se si fosse lasciato andare alla disperazione di non poter più camminare, oggi non sarebbe così felice, e non sarebbe di esempio e di stimolo per tanti normodotati come me che si lamentano sempre di tutto dimenticandosi troppo spesso di ringraziare per ciò che hanno.
    ----------------------------
    Con una carrozzella si può fare il giro della vita

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  39.  

    Addì 1 novembre 2022

    In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
    Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
    Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
    Beati i miti, perché erediteranno la terra.
    Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
    Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
    Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
    Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
    Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
    Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
    Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

    Matteo 5,1-12a

  40.  

    Beati gli operatori di pace (1 novembre 2022)

    Esempi da seguire

    Quando si è piccoli si guardano gli esempi dei genitori e cresciamo inconsapevolmente rassomigliando loro nei pregi e talvolta nei difetti.
    Nell'adolescenza gli esempi degli adulti sono visti in maniera più critica, quasi una sorta di ribellione, ma sono comunque modalità che prima o poi valutiamo in positivo e ci ritroviamo un giorno a seguirli.
    Diventando adulti sono sempre meno gli esempi che possiamo seguire, le persone che ci aiutano nel nostro continuo cammino di crescita e maturità.
    Chi ha fede guarda all'esempio di Gesù e agli insegnamenti del Vangelo, ma chi non ha fede quali esempi può seguire?
    La vita di brave persone che abbiano fatto del bene, si siano sacrificati, abbiamo fatto crescere l'umanità rendendola migliore sono certamente stelle nel cielo della vita.
    Ghandi, Madre Teresa, Martin Luther King e tanti altri "famosi" possono fungere da faro per farci crescere, ma non solo.
    Ci sono centinaia di persone che vivono o sono vissute in mezzo a noi, le cui parole ed i cui atti possono essere esempi per maturare.
    I santi, che oggi si festeggiano, non sono solo quelli che la chiesa ha innalzato agli onori degli altari, ma tutti coloro che sono state brave persone ed hanno lasciato una scia di amore, il cui profumo anche oggi è possibile seguire.

    Ognuno ha i suoi "santi personali", per me la mia mamma è l'esempio da seguire, non l'unico ovviamente, ma certamente fondamentale, ancora oggi che è morta, per il mio cammino verso una sempre maggior maturità.

    Che in questo giorno di ricordi possiate sentire veramente il profumo dell'amore che tante persone hanno lasciato nei vostri cuori.
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    Santo è chi ha operato per il bene degli altri

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  41.  

    Addì 2 novembre 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.
    E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
    Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
    Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
    Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?
    Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito?
    E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
    Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
    Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.
    Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.
    Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?
    Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me.
    E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

    Matteo 25,31-46

  42.  

    Ogni volta che avete fatto queste cose (2 novembre 2022)

    Un bicchier d’acqua, ho sete

    Ci sono volontari che dedicano un’ora alla settimana alla nostra Associazione, altri che vengono da fuori Livorno ogni volta che possono, ve ne sono certi che ogni giorno sono con noi per far studiare i ragazzi, alcuni “volontariano” nell’ombra promuovendo la nostra mission in giro per l’Italia, e poi le pie donne del Mercatino che tra una risata ed un’altra sostengono l’Associazione, e tanti che pregano per noi. Ognuno ha il suo modo di essere volontario, a seconda degli impegni, delle scelte di vita precedentemente fatte, delle proprie inclinazioni.

    Un’ora, un giorno, una settimana o l’intera vita non sono rilevanti, ciò che conta è che ognuno ci mette del suoper dare una carezza, un bicchier d’acqua, un vestito o un paio di occhiali a tanti pulcini scarruffati.
    Grazie Angeli della Zizzi, grazie a nome dei tanti Bambini che aiutate, grazie a nome di Dio
    ----------------------------------
    Volontario, Sempre Volontario, Fortissimamente Volontario

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  43.  

    Addì 3 novembre 2022

    In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.
    I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro».
    Allora egli disse loro questa parabola: «Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova?
    Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.
    Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.
    O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova?
    E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta.
    Così, vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

    Luca 15,1-10

  44.  

    C'è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte (3 novembre 2022)

    Un giorno di festa

    La vita non è tutta rose e fiori e per quanto si provi a edulcorarla, la parte amara prima o poi spunta fuori.
    In qualunque rapporto ci sono momenti belli, ma arrivano anche quelli carichi di tensione.
    Oppure arrivano malattie che ci sconquassano la vita o semplicemente che ci portano ad inerpicarci su sentieri in salita.

    Non possiamo farci nulla

    Per quanto ci sforziamo di mantenere buono un rapporto, prima o poi la lite, il dissapore, se non la rottura intervengono a portare nuvole su una bella giornata.
    Guardate, ad esempio, come il volere di un russo pazzo, ha cambiato da un giorno all'altro tutte le nostre certezze di pace e di futuro.

    La vita è fatta così

    Un giorno stai bene, al mattino dopo ti svegli e scopri che la tua vita è cambiata radicalmente per una malattia, un tradimento, una violenza.

    Ed allora godiamoci le giornate di sole, ma tentiamo di illuminare il buio delle giornate di chi è dentro una nuvola, sperando magari che un giorno, quando anche noi saremo nella sofferenza, posa esserci qualcuno disponibile a rendere le nostre giornate meno cupe.

    Un Bambino nasce innocente, cresce con il desiderio di giocare, correre, essere felice e spensierato, e per molti questo accade.
    Ci sono Bambini però che nascono sotto le bombe in uno scantinato mentre il padre viene torturato e la madre violentata
    Ci sono Bambini che nascono nella miseria più assoluta e devono imparare a sopravvivere
    Ci sono Bambini che alla sera vanno a letto pieni di speranza, ma si destano che non sono più Bambini per colpa di un padre pedofilo
    Ci sono Bambini che scoprono di avere una malattia che li porterà alla morte dopo anni di sofferenze passando di ospedale in ospedale

    Cosa possiamo fare noi?

    Possiamo forse toglierli dalle nuvole?
    Possiamo donargli un buon futuro?
    Possiamo cancellare le violenze subite?

    Qualche volta possiamo, e dobbiamo impegnarci per riuscirci, ma talvolta non abbiamo questa possibilità, ma possiamo stare loro vicini per rendere quel periodo o quella vita meno dolorosa.

    Pensateci: se avete sete, tanta sete, non vorreste ricevere almeno un bicchier d'acqua per lenire quell'arsura? Avrete sete di nuovo, ma almeno avrete avuto un momento di gioia in quel momento così brutto della vostra vita, una gioia che vi darà la forza per andare avanti, per fare un passo verso la luce.
    ----------------------------
    Date una carezza ad un Bambino e sarà come dare da bere ad un assetato

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  45.  

    Addì 4 novembre 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi.
    Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore.
    L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno.
    So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua.
    Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta.
    Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta.
    Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».

    Luca 16,1-8

  46.  

    Aveva agito con scaltrezza (4 novembre 2022)

    Bimbi furbissimi

    Osservando i Bambini si capiscono tantissime cose
    Alcuni di quelli che accogliamo non hanno avuto nel loro passato molti stimoli ed il loro cervellino non è allenato. Per questo spesso restano indietro nella scuola, cosa che comporta una disaffezione allo studio: il classico cane che si morde la coda.

    Notiamo però in loro una furbizia enorme perché sviluppano molto bene l'arte di arrangiarsi e la capacità a sopportare cattiverie.
    Che poi la furbizia venga utilizzata a fini buoni o cattivi dipende anche e sopratutto da chi incontrano sulo loro cammino, dal'indole, dall'ambiente in cui crescono.

    Il nostro compito non è tanto e solo quello di aiutarli nello studio, quanto di utilizzare le loro capacità indirizzandoli verso buone scelte di vita con valori e principi da seguire
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    La fubizia dei Bambini

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  47.  

    Addì 5 novembre 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
    Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.
    Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera?
    E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
    Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona».
    I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui.
    Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio».

    Luca 16,9-15

  48.  

    Ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio (5 novembre 2022)

    Un fiore per te nonna

    Un Bambino di undici anni inforca la sua bicicletta, all'insaputa dei genitori, e sparisce nel nulla.
    Affannose ricerche e appelli disperati portano al suo ritrovamento: era andato al cimitero del paese vicino per portare il giorno della commemorazione dei defunti un fiore sulla tomba della bisnonna da poco venuta a mancare.

    Ci sono Bambini che devono primeggiare nel calcio, e magari per farlo non si preoccupano di dare botte e spintoni; altri cercano il record nei videogiochi "dimenticandosi" di studiare o di essere accudenti verso i propri familiari; oppure vogliono "catturare" likes sui social e per questo postano video "particolari".
    Molti di loro raggiungono il risultato sperato, ottenendo la considerazione dei loro coetanei, ma a quale prezzo?

    Il costo è quello di vendere la propria anima: prediligere il risultato andando contro l'amore, la solidarietà, l'altruismo, il dialogo, la mitezza.
    Finché si è Bambini tutto è correggibile, ma siamo certi che oggi i genitori abbiano veramente il desiderio di rimproverare il figlio perché fa carriera nel calcio o è popolare tra i suoi amici?
    Spesso non è così, anzi se un genitore vede il risultato non si domanda come questo sia stato raggiunto e chiude un occhio sulla morale.

    Ma non è così che dovremmo educare i nostri figli.
    Oggi il mondo è privo di valori perché troppe volte si è chiuso un occhio
    Insegniamo ai Bambini ad essere uomini e donne con buoni valori e principi, ed avremo costruito un mondo migliore per loro
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    Valori e Principi da insegnare

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  49.  

    Addì 6 novembre 2022

    In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello.
    C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli.
    Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli.
    Da ultimo anche la donna morì.
    Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».
    Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito;
    e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio.
    Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.
    Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui».

    Luca 20,27-38

  50.  

    Il Signore diriga i vostri cuori nell'amore di Dio e nella pazienza di Cristo (6 novembre 2022)

    Ho punito mio figlio

    Alle superiori avevo un'insegnante di filosofia che era una persona buonissima e dolcissima, ma che non avrebbe dovuto toccare l'insegnamento.
    Veniva derisa, scavalcata, non seguita e le interrogazioni si tenevano "a libro aperto" con nessuna utilità per gli studenti.
    Non è sufficiente che un prof sia intelligente e preparato, occorre che sappia gestire un insieme di ragazzi, sappia mantenere la disciplina senza eccedere. Chi non ha autorità avrà sempre problemi in una classe, specie se composta da adolescenti.

    E' nella natura umana approfittarsi del più debole, è nell'ordine delle cose occupare uno spazio lasciato libero. Non che sia giusto e l'impulso deve essere tenuto a freno, ma questo, talvolta, lo capiamo da adulti, mentre un ragazzo che "gioca" continuamente a braccio di ferro con i propri educatori non vede l'ora di individuare una debolezza nel proprio avversario.

    Come non stigmatizzare il pugno del prof nello stomaco di un proprio alunno. Atto inconsulto, ma soprattutto impulsivo, legato certamente ad una serie di prese di giro che l'insegnante non ha saputo arginare, lasciando che fossero all'ordine del giorno, e nel momento del "non ne posso più" è venuto fuori l'istinto animalesco del più forte.
    Ripeto: deplorevole, ma ...

    Ma: brava la mamma del ragazzo che ha punito il figlio dicendo a tutti che non è una vittima, e che ha sbagliato tanto quanto il professore perché se non è tutto oro ciò che luccica, non è nemmeno carbone tutto ciò che è nero

    Essere educatori, siano essi genitori, insegnanti, allenatori, affidatari è la cosa più difficile del mondo.
    Ci vogliono carattere, determinazione, autorità, capacità di sopportazione e tanto altro ancora, ma soprattutto la capacità di dosare bene ogni aspetto. Il troppo di ognuno di questi attributi porta ad un eccesso che spesso può sfociare in comportamenti inidonei all'educare e socialmente non accettati perché non siamo animali fatti solo di istinto, ma uomini e donne capaci di ragionare e chiamati a contenerci nei nostri istinti.
    Il non avere tali attributi è però peggiore che averne in abbondanza perché nel primo caso si è vittime dei propri figli, alunni, o atleti, mentre nel secondo caso si è come un fiume in piena che allaga e può far danno, ma con la speranza che la vita possa arginarci e farci diventare risorsa che irriga nel giusto modo e nella giusta misura i terreni fertili che incontriamo nel nostro percorso.

    Pugno del professore da stigmatizzare
    Comportamento inaccettabile dello studente

    Partita finita in parità
    Datevi la mano e che finisca qui e serva da lezione per entrambi e per chiunque sia tentato di approfittarsi dell'altro ricorrendo a impulsi ed istinti
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    Zero a zero, palla al centro

    Dona un Panettone ad uno dei nostri Bambini
    Con appena sei euro puoi rendere il loro Natale più dolce

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