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  1.  

    Addì 18 settembre 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi.
    Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore.
    L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno.
    So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua.
    Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta.
    Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta.
    Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».
    Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
    Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.
    Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera?
    E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
    Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a mammona».

    Luca 16,1-13

  2.  

    I figli di questo mondo sono più scaltri dei figli della luce (18 settembre 2022)

    Disonesti, unitevi per solidarietà

    Chi non ha valori morali, chi pensa sia legittimo riuscire a dare fregature per un proprio tornaconto è assai scaltro nel trovare nuovi espedienti per fare soldi. Quando in televisione svelano truffe milionarie e ne spiegano il meccanismo ci accorgiamo che sono stati escogitati sistemi sempre più innovativi e complessi per eludere le maglie della giustizia. Pur non lodando la disonestà, lodo queste persone, ne ammiro l’ingegno e l’intelligenza e sospiro pensando quanto sarebbe bello se si mettessero al servizio dell’altro elaborando sistemi, ovviamente legali, sempre migliori per dare una mano a chi ne ha bisogno.
    E noi? Noi che abbiamo valori e principi, cosa facciamo? Spesso ci limitiamo ad avere quel che ci basta per vivere, talvolta vegetiamo nell’attesa che dall’alto ci arrivi la manna. Ed invece dovremmo essere più bravi nel procurarci le ricchezze. Non parlo di tesori o di fiumi di denaro, ma di ricchezze che fanno grande un uomo: onestà, generosità, accoglienza. Potrei avere tanti milioni da non sapere come spenderli, ma riterrei di essere povero se non avessi buoni valori.
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    Venite ad insegnare i vostri valori ai nostri ragazzi, in modo che abbiano nel cuore un tesoro da custodire

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  3.  

    Addì 19 settembre 2022

    In quel tempo, Gesù disse alla folla: « Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce.
    Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce.
    Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere ».

    Luca 8,16-18

  4.  

    Fate attenzione dunque a come ascoltate (19 settembre 2022)

    Sentiamo con le orecchie, ascoltiamo con il cuore

    "Ieri sono stato a pescare ed ho preso tre orate e due saraghi" disse Luigi al suo collega di lavoro.
    Qualche giorno dopo quest'ultimo chiese a Luigi "Ma ti è passata la passione per la pesca? È tanto che non ci racconti delle tue giornate in barca"
    Come ci sarà rimasto Luigi?
    Nello stesso modo in cui ci rimangono gli altri quando non ricordiamo o non teniamo nel giusto valore ciò che una persona ci ha raccontato di importante per lei.
    A volte ci possono sembrare stupidaggini o chiacchiere superficiali, ma se per quella persona quei discorsi sono importanti abbiamo il dovere di ascoltare e non solo di sentire, di ricordare ed interessarsi anche successivamente di ciò che ci ha raccontato perché quando capita a noi di non essere ascoltati ci rimaniamo male.
    Purtroppo è il problema di tanti oggi, specialmente tra i ragazzi, distratti da mille frivolezze come televisione, telefonino, social media ed altro ancora.
    Impariamo ad ascoltare, e non solo a sentire, sembra una differenza di linguaggio ma è sostanziale per un buon rapporto con chiunque incontriamo
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    Ascoltate il pianto di tanti ragazzi e non siate sordi alle loro richieste di aiuto

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  5.  

    Addì 20 settembre 2022

    In quel tempo, andarono a trovare Gesù la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
    Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti».
    Ma egli rispose: « Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica ».

    Luca 8,19-21

  6.  

    Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica (20 settembre 2022)

    Famiglie allargate

    Un albero viene tagliato, oppure un fulmine lo colpisce ed una parte di esso cade, o ancora se ne secca una porzione e si sbriciola cadendo a terra.
    Andando qualche volta nei boschi avrete notato, ma accade anche nei viali delle nostre città, che da un tronco mozzato fuoriescano decine di butti, piccole piantine tutte pronte a ricostruire insieme il grande albero.

    Questo accade nella vita, le famiglie dalle quali abbiamo avuto origine pian piano si sgretolano: padri che se ne vanno, mamme che muoiono, fratelli e sorelle che vanno a vivere a centinaia o migliaia di chilometri di distanza. Nei nostri cuori nessuno potrà prendere il loro posto, ed è giusto perché hanno avuto e continueranno ad avere un ruolo nella nostra crescita, fosse anche come esempio negativo da non seguire, ma altri ci affiancheranno ed insieme a loro cominceremo a far rinascere il nostro albero, cominceremo a ricostituire la nostra famiglia.

    Accade nell'affido laddove il Bambino trova affetti, consigli, amore, fiducia.
    Accade nell'adozione quando un Bimbo entra in una nuova famiglia condividendo anche lo stesso cognome.
    Accade in coloro che seguono la strada del dono per gli altri perché in loro trova figli da amare e fratelli con i quali crescere.
    Accade a tutti noi che ogni giorno incontriamo persone nuove, alcune delle quali passano come il vento, altre con cui invece intessiamo rapporti di fratellanza.

    Siamo alberi: possiamo seccare, possiamo essere potati, possiamo crollare, ma la forza della natura ci darà sempre la possibilità di rialzarci, crescere, fortificarci, ricostruirsi una famiglia, allargandola, ampliandola ogni giorno
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    Non disperiamoci quando un membro della nostra famiglia ci lascia, una nuova linfa entra in noi anche grazie alla sua scomparsa

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  7.  

    Addì 21 settembre 2022

    In quel tempo, Gesù passando, vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
    Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.
    Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
    Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
    Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

    Matteo 9,9-13

  8.  

    Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati (21 settembre 2022)

    Laurea in Uomo o Donna

    Per chi avesse preso una laurea in medicina, sarebbe un delitto non curare una persona malata. Così chi è avvocato non può rifiutarsi di difendere una persona colpevole cercando di trovare con il giudice una pena che possa aiutarlo a redimersi, il commercialista non può rifiutarsi di dialogare con l'ufficio delle imposte per perorare la situazione di un suo cliente. Allo stesso modo ognuno di noi che ha una laurea in essere uomo o donna, non può, non deve rifiutarsi di aiutare chi ha bisogno, chi versa in situazioni peggiori delle proprie. Il mondo è pieno di persone malate, non tanto nel fisico, quanto nello spirito e tutti hanno bisogno di una buona parola, di un consiglio, di accoglienza e ciascuno di noi è chiamato a questi servizi, sarebbe un delitto esimerci
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    Affido a Distanza. Aiutateci ad accogliere tanti Bambini per far loro capire quanto valgono

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  9.  

    Addì 22 settembre 2022

    In quel tempo, il tetrarca Erode sentì parlare di tutto ciò che accadeva e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti», altri: «E' apparso Elia», e altri ancora: «E' risorto uno degli antichi profeti».
    Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.

    Luca 9,7-9

  10.  

    Sentì parlare di tutto ciò che accadeva e non sapeva che cosa pensare (22 settembre 2022)

    Alla fermata dell'autobus

    A volte rimaniamo sbigottiti ed increduli dinanzi a certe notizie: giovane di diciassette anni che uccide la fidanzata, branco di giovani stupra minorenne, inni razzisti allo stadio, muri eretti da giovani contro l'arrivo degli immigrati. C'è da pensare che il futuro non sia troppo roseo, c'è da perdere speranza nella gioventù?
    Livorno. Fermata dell'autobus. Un gruppo di ragazzi piuttosto numeroso ride e scherza. Arriva l'autobus. Una persona di colore, anziano, ingobbito dagli anni, dall'incedere lento e claudicante con il suo bastone tenta di salire, ma il conducente non lo vede e chiude le porte prima che lui riesca a montare. I ragazzi vedono la scena e ...
    Forse le cronache domani ci avrebbero potuto raccontare di spinte e parolacce, di presa di giro, ed invece no.
    Domani le cronache non racconteranno di come si sono svolti i fatti, perciò lo voglio fare io
    I ragazzi vedono la scena e ... cominciano a gridare al conducente di fermarsi. Questi ha un attimo di titubanza e rallenta, ma poi, forse pensando ad uno scherzo, o per paura di conseguenze, riprende la sua corsa. I ragazzi gli corrono dietro, bussano alla porta di vetro. Il bus si ferma, ed altri ragazzi incitano il vecchietto a "correre", gli fanno ala, come nella finale di una corsa podistica. E l'uomo, pian piano, giunge al mezzo e riesce a salire.
    Domani no, le cronache non racconteranno dell'accaduto, ma noi dobbiamo raccontare queste cose, questa ordinaria generosità fatta di cuore e spontaneità perché il mondo è fatto più da giovani generosi che non da quattro teppisti che purtroppo, con i loro atti scellerati, salgono agli onori della cronaca.
    Siamo un po' tutti alla fermata dell'autobus
    Possiamo prendere in giro
    Possiamo non fare nulla
    Ma possiamo fare la differenza
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    Aiutateci ad educare tanti ragazzi affinché sempre più tra loro possano aiutare il debole e non ferirlo

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  11.  

    Addì 23 settembre 2022

    Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?».
    Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per altri uno degli antichi profeti che è risorto».
    Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo la parola, rispose: «Il Cristo di Dio».
    Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno.
    «Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno».

    Luca 9,18-22

  12.  

    Chi sono io secondo la gente? (23 settembre 2022)

    Amin, sei anni, sbattuto contro i mobili

    Stazione di Livorno.
    Ora serale, buio.
    Da lontano vedo Amin, bambino di sei anni che avevamo avuto in estate, per la mano a Marusca, nostra volontaria che ce lo aveva condotto da Milano per portarlo in vacanza con noi.
    Non lo saluto neanche perché sono palesi le lesioni in viso e mi viene spontaneo domandargli "Cosa è successo? Cosa hai fatto per ridurti così?"
    E lui, candidamente, con la massima tranquillità e trasparenza, come fosse la cosa più normale del mondo mi rispose "Il mio papà mi ha preso per i piedi e mi ha fattto girare facendomi sbattere il viso nei mobili di casa"
    Sono trasalito, ho mantenuto la calma ed ho chiesto "Stava giocando?"
    "No, siccome ero stato cattivo e non vado bene a scuola, mi ha giustamente punito"
    Il resto della storia ve lo racconterò un'altra volta, ma quello che è palese è ciò che in tanti vogliono farci credere per giustificare un loro cattivo modo di comportarsi.
    Così il pedofilo dice alle sue vittime che sono loro ad essere provocanti.
    Così il marito picchiatore dice alla moglie che è stupida e merita le botte.
    Così un padre maltrattante dice al figlio che è giusto picchiarlo per il suo cattivo comportamento.

    Non lasciamo che gli altri ci dipingano con i loro foschi colori, prendiamo in mano la nostra vita e ribelliamoci a chi ci vuole imporre la sua visione distorta del mondo.
    Pensate però un attimo ad Amin e a quanti bambini come lui non possono difendersi né dalla violenza fisica, né da quella psicologica di sudditanza. Come cresceranno?
    Con l'idea di essere cattivi e di meritare il male. E quando saranno adulti? Che genitori saranno?
    Certamente abusanti, a meno che non incontrino un Angelo che sveli loro i valori ed i principi, condendoli con una buona dose d'amore e tanto accudimento.
    Amin ha trovato noi ed oggi è un papà buono e pieno di amore, ma quanti Amin ci sono che vengono lasciati al loro destino di violenza?
    Quanti Amin diventeranno papà e mamme per i quali sia giusto picchiare a sangue il proprio figlio?
    Dipende da noi. Dipende da quanti Amin riusciremo ad aiutare.
    Aiutateci ad allungare le nostre braccia per accogliere tutti i Bambini abusati, maltrattati, violentati, privati della loro infanzia
    --------------------------
    Vorremmo fare di più
    Aiutateci perché certi orrori non ci siano più

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  13.  

    Addì 24 settembre 2022

    In quel tempo, mentre tutti erano pieni di meraviglia per tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini».
    Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento.

    Luca 9,43b-45

  14.  

    Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini (24 settembre 2022)

    Falsi idoli

    Ci sono persone che sono inneggiate oggi come divinità, ma dimenticate domani.
    Può capitare anche a noi di essere applauditi ed ammirati per qualcosa che abbiamo fatto. Le persone, in tali circostanze, tendono ad osannarci, a voler credere che se hai fatto una cosa fatta bene sei una persona perfetta, senza macchia e senza peccato.
    Purtroppo chi riceve simili attenzioni tende a crederci, a giocare la sua parte di "perfetto", ma se ci guardassimo dentro con onestà potremmo vedere tutti i nostri difetti.
    Da un lato cerchiamo di rimanere umili anche quando ci lodano, dall'altro non fidiamoci della massa perché oggi ti invoca e domani ti crocifigge
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    Umiltà: uno dei valori più importanti che insegniamo ai nostri ragazzi

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  15.  

    Addì 25 settembre 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai farisei: « C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente.
    Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe.
    Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto.
    Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui.
    Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.
    Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.
    Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi.
    E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento.
    Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.
    E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno.
    Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi ».

    Luca 16,19-31

  16.  

    Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta (25 settembre 2022)

    Ricchi e poveri

    Le persone solitamente sono piuttosto baldanzose, spesso spavalde e piene di presunzione da non aver paura di nulla
    Sono le stesse persone che piangono se crolla la casa per un terremoto, per la perdita del lavoro, per la malattia del figlio, per la morte di una persona cara

    Questo dovrebbe farci riflettere

    Non abbiamo paura di nulla, ma dovremmo averne

    Oggi non siamo malati di covid, ma domani potremmo esserlo
    Oggi abbiamo un bel lavoro, ma domani potremmo essere licenziati
    Oggi abbiamo al nostro fianco una persona cara, domani potrebbe andarsene

    Sono tutti casi della vita possibili, eppure facciamo finta che non esistano e continuiamo la nostra esistenza ignorandoli

    Oggi siamo vivi, domani saremo morti
    Oggi non crediamo in Dio, ma domani potremmo trovarci dinanzi al suo giudizio

    Preoccupiamoci per il nostro futuro
    Accudiamo i nostri figli affinché non si ammalino
    Amiamo chi ci è vicino affinché non ci lasci
    Lavoriamo bene affinché non ci licenzino
    Comportiamoci bene affinché Dio non ci mandi all'inferno

    Ho sentito in molti dire "Mia moglie mi ama troppo, non mi lascerà mai" e "Ho un lavoro dove sono fondamentale, non mi licenzieranno mai" e li ho ritrovati soli e senza lavoro
    Sento molti dire "Dio non esiste, posso fare ciò che voglio", chissà che un giorno non si ritrovino all'inferno

    Lazzaro pregava il ricco Epulone di dargli almeno qualche briciola di pane, ma egli lo lasciava morire di fame
    Lazzaro si è ritrovato in Paradiso ed Epulone all'inferno
    Potete anche non crederci, certo, ma in quanti credevano possibile che un virus nel 2020 avrebbe potuto mettere in ginocchio l'intera umanità, provocando più vittime di due guerre mondiali messe insieme?

    Io credo che davanti al povero che chiede da mangiare sia bene togliersi una parte di sé per donarla a lui
    Se non per altruismo fatelo per egoismo, per opportunismo, per timore di un futuro possibile, ma fatelo
    Dio apprezzerà ugualmente il gesto di solidarietà
    -------------------
    Una parte di sé

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  17.  

    Addì 26 settembre 2022

    In quel tempo, sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande.
    Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: «Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande».
    Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci».
    Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

    Luca 9,46-50

  18.  

    Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me (26 settembre 2022)

    Accogliere un Bambino

    Quante volte veniamo messi dinanzi ai problemi del mondo.
    Sentiamo parlare di atomiche, terrorismo, guerre,carestie, inondazioni, terremoti, carneficine. Queste notizie ci passano addosso come fossero acqua fresca in agosto, ci bagnano lì per lì, ci fanno fare un sussulto, ma nel giro di un attimo siamo nuovamente asciutti, passiamo freneticamente alla notizia successiva e continuiamo la nostra vita.
    Questo perché non possiamo fare nulla, siamo impotenti dinanzi a stragi e violenze di ogni genere, ed il risultato è che tutto ciò che arriva dall’esterno della nostra realtà acquista un significato meramente informativo.

    E’ perciò facile fare di tutta un’erba un fascio, è facile rispondere sempre “non posso farci nulla”.

    Ma vi siete mai fatti un esame di coscienza sulle cose che potreste fare per migliorare la vita degli altri?

    Il vostro primo pensiero sarà andato adesso al denaro, alle donazioni, alla beneficenza.
    Non è questo il succo, non è questa la soluzione ai problemi del mondo.
    Siamo diventati pigri, svogliati, distratti.
    C’è un terremoto a mille chilometri di distanza? Il massimo che dobbiamo fare è prendere il telefono, mandare un sms, ed ecco risolto il problema, due euro inviati a quella popolazione.
    Non è così che funziona, così è come vogliono farvi credere che funzioni, e a voi, diciamocelo chiaro, fa molto comodo. Mandate due euro e la vostra coscienza è a posto. Se un giorno dovessero chiedervi “cosa fate per gli altri?” sciorinerete una serie infinita di buone azioni: cinque per mille, sms benefici, acquisto equo e solidale.
    Ma vi domando, cosa avete fatto veramente per gli altri, cosa avete fatto di realmente concreto, cosa avete fatto fisicamente, come siete entrati in relazione diretta con il vostro prossimo? Quanti di voi risponderanno di aver fatto qualcosa?

    Il mondo ha bisogno di voi

    Non c’è bisogno di andare tanto lontano per trovare qualcuno da aiutare, non si deve partire per paesi lontani per dare una mano a chi è nella sofferenza, basta scendere le scale del vostro condominio, uscire dalla vostra villetta a schiera, lasciare alle spalle anche soltanto per un’ora la vostra comoda vita per entrare in un ospedale, in una casa famiglia, in una prigione, per passeggiare per strada e vedere decine di persone senza tetto e senza amore.

    Non hanno bisogno di tanto, hanno bisogno di una vostra parola gentile, un sorriso, una speranza.

    Non siate sordi alle tante richieste di aiuto, non tacitate la vostra coscienza mettendo mano al portafoglio, ma date un po’ del vostro tempo e sarà un investimento nel futuro del mondo, nel vostro avvenire e quello dei vostri figli.

    Il Signore continuamente ci chiama, anche nel Vangelo di oggi, per dirci di accogliere tutti, ma principalmente un bambino che è il più grande di tutti ai Suoi occhi. Un bambino rappresenta la speranza, la gioia di vivere, la spensieratezza, la crescita spirituale. Accogliere un bambino in affido è accogliere il Signore nelle nostre case. Quante volte ancora dovremo farci chiamare a questo nostro dovere?
    Si, un dovere! Perché non possiamo non vedere ciò che accade intorno a noi, la miseria di certe famiglie nella nostra stessa città, i segni sul viso e nel cuore di tanti bambini nelle strade e nelle scuole dove vanno i nostri figli. Non possiamo dire “non sapevo”, troppo comodo! Sapete eccome che ci sono oltre un milione di bimbi che aspettano che vi alziate dalla vostra comoda poltrona per aprire la porta di casa per farli entrare. Non potrete salvarne un milione, e nemmeno mille o cento, ma certamente potrete salvarne uno. Cominciate da quello che voi potreste accogliere, cominciate da uno ed il vostro esempio, la forza del vostro amore sarà contagiosa e altre famiglie accoglieranno altri bimbi, così ne aiuteremo dieci, cento, mille, un milione.
    ------------------------
    Accoglienza = Amore

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  19.  

    Addì 27 settembre 2022

    Mentre stavano compiendosi i giorni in cui Gesù sarebbe stato tolto dal mondo, egli si diresse decisamente verso Gerusalemme e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui.
    Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme.
    Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
    Ma Gesù si voltò e li rimproverò.
    E si avviarono verso un altro villaggio.

    Luca 9,51-56

  20.  

    Vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi? (27 settembre 2022)

    Vendetta? Ma no dai!

    Il nostro animo è come un terreno fertile nel quale sin dalla nascita vengono inseriti dei semi.
    Chi crede sa che è Dio a immettere semi buoni e il diavolo semi cattivi, ma le cose non cambiano per chi non abbia fede, solo che per loro i semi del bene e del male sono immessi rispettivamente dalle persone buone e da quelle cattive.

    Sono piccoli contenitori di vita che si sviluppano da soli, pian piano, lentamente.
    Sta a noi coltivare i primi e tenere sotto controllo i secondi, sta a noi far crescere i buoni sentimenti e contrastare gli impulsi negativi.

    La vendetta è un seme che cresce dentro noi, è quell'impulso che ci fa desiderare il male per qualcuno che ci ha portato danno, finanche in certi casi a desiderarne la morte. La vendetta è una pianta maligna che produce frutti e semi in grande quantità, basta solo lasciarla crescere che offuscherà il bellissimo giardino che abbiamo costruito pian pian dentro noi.

    Molti ragazzi che sono in affidamento hanno una grande sete di vendetta, un forte desiderio di rivalsa, talmente forte da desiderare il peggio per le persone che hanno fatto loro del male.
    Compito dei genitori, degli educatori, degli affidatari è quello di far capire loro che la vendetta porta solo a brutte conseguenze e chiunque abbia immesso dentro noi questo cattivo impulso gode nel vederci rovinare.

    Quanto siamo stupidi a volte

    Quale contadino che abbia un bell'orto nella sua casa coltiverà gramigna, zizzania, erbaccia togliendo posto e risorse, il tutto condito con una buona dose di fatica, al posto di tirare su pomodori, melanzane, zucchine?
    ------------------------
    Semi d'amore e non di odio

    Il Progetto Doposcuola dell'Associazione Amici della Zizzi è attivo da oltre 35 anni
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  21.  

    Addì 28 settembre 2022

    In quel tempo, mentre andavano per la strada, un tale disse a Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada».
    Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
    A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre».
    Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio».
    Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa».
    Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

    Luca 9,57-62

  22.  

    Ti seguirò ovunque tu vada (28 settembre 2022)

    Seguitemi

    Se vi rivolgete ad una persona per chiedere una collaborazione, quale miglior risposta potrebbe esserci se non “qualunque cosa tu faccia io ci sarò”.
    Parole che indicano fiducia totale e illimitata verso quella persona.

    Questo è quello che Dio vuole da noi, fiducia piena.

    Chi nella vita non ha subito qualcosa di male?
    Una brutta malattia, la morte di un figlio, un terremoto, la perdita del lavoro, un furto?
    In molti, davanti a tali eventi, si scoraggiano, perdono la fede, lasciano la mano del Signore convinti che senza di Lui le cose andranno meglio.
    Stolti.
    Gesù passeggia nel mondo e qui ci sono mille situazioni negative, sarebbe impossibile passarvi attraverso indenni. Non possiamo sapere perché Dio non intervenga, ma credo, anzi ne sono convinto, che spesso non agisca per amore. Si, per amore, perché la vita terrena è fatta così, con pene e dolori attraverso i quali tutti devono passare per lavarsi le vesti al fine di arrivare puliti in Paradiso. La vita non è una passeggiata in riva al mare in una bella sera d’estate, bensì un percorso ad ostacoli, alcuni dei quali possiamo aggirarli, altri evitarli, ma la maggior parte siamo costretti ad affrontarli. Ed allora, non è meglio farli facendoci tenere la mano da Dio in persona? Egli non ci obbliga, ma dolcemente si propone di accompagnarci in questo nostro cammino per il mondo, perché non accogliere il Suo invito? Molti lo fanno,vanno in chiesa, pregano, credono nel profondo del cuore che il Signore esista, ma alla prima grossa difficoltà scuotono la testa e si allontanano da Lui delusi per non essere stati aiutati.

    Non ho però mai visto nessuno che, dinanzi ad una difficoltà, dopo aver abbandonato Gesù, si sia risollevato risolvendo da solo quel problema. Farsi accompagnare da Dio è come chiedere ad un amico di starci vicino sia quando gioiamo, sia nel momento del bisogno. Mai pretenderemmo da quell’amico che risolva una situazione per noi, gli chiediamo solo di tenerci la mano. Se una persona muore nonostante le nostre tantissime preghiere, non è detto che il Signore non ci abbia aiutato, probabilmente lo ha solo fatto in un modo che a volte non capiamo, o almeno non come avremmo pensato e sperato. Il decesso fisico di un uomo altro non è che l’inizio per lui di una nuova, bellissima vita, ed anche per noi potrebbe significare un nuovo inizio verso qualcosa che non conosciamo e che ci darà gioia.
    La cosa importante è non perdere mai la fiducia in Cristo, tenere sempre la Sua mano, specie nel momento della difficoltà ed imparare ad accettare tutto ciò che ci arriva, sia che appaia sotto forma di cosa piacevole, sia che sembri qualcosa di doloroso.
    Pensate se ad un bambino regalassero tutti i giorni caramelle e cioccolato e lo lasciassero libero di mangiarne quanto vuole. Si sentirebbe male, non avrebbe a lungo andare le proteine necessarie, e faticherebbe a vivere. Ma i suoi genitori, che sanno meglio di lui ciò si cui ha bisogno, dosano le caramelle ed il cioccolato a favore di carne e verdure che lui tanto odia, ma che gli fanno tanto bene per la sua vita futura.
    Ecco, nella vita ci vogliono le gioie, ma occorrono anche le difficoltà per prepararci alla vita eterna. Le mie sono soltanto teorie, ma le difficoltà, che ci piacciono o meno, che crediamo oppure no, ci sono comunque, ed allora non è meglio affrontarle facendoci tenere la mano da Dio, che se non riterrà opportuno farci evitare l’inciampo, sarà senz’altro vicino a noi a lenire le nostre ferite, a consolarci, a indicarci la via da seguire.
    Con me l’ha fatto e posso dirvi che se nel mio cuore, dopo quasi 27 anni, soffro ancora per la perdita della mia mamma, non mi sono pentito di aver ringraziato Dio per averla portata in Paradiso. Dalla sua morte è nato un altro Riccardo, è nata l’Associazione, sono nate tante speranze nei cuori di chi soffre, tanti bambini sono usciti dalla sofferenza. Come non vedere in tutto questo un disegno di Dio? Ma al momento in cui la mia mamma è morta non potevo nemmeno lontanamente immaginare cosa sarebbe accaduto negli anni successivi, ma ho avuto fiducia nel Signore, sapevo che non mi avrebbe abbandonato, sapevo che tutto ciò che stava accadendo aveva una sua motivazione, anche se non la capivo e forse non l’avrei mai potuta comprendere. Così non è stato, Gesù mi ha tolto il velo dagli occhi mostrandomi il Suo progetto, invitandomi a seguirLo, a continuare ad avere fiducia in Lui, e così è stato. Se tornassi indietro non cambierei una sola virgola, certo che l’Amore di Dio per me sia stato grandissimo, forse come ricompensa per averLo seguito accettando la Sua Volontà.
    Davanti ad un’avversità lottate, pregate, ma non ribellatevi, non ingiuriate Dio, non allontanatevi da Lui se le cose non vanno nel modo in cui avreste voluto. Fidatevi. Il Signore vi sarà sempre vicino con amore, anche quando sembrerà che siate rimasti soli a piangere sulle vostre disgrazie.
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    Un'altra vita

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  23.  

    Addì 29 settembre 2022

    In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità».
    Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico».
    Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!».
    Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!».
    Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».

    Giovanni 1,47-51

  24.  

    Come mi conosci? (29 settembre 2022)

    Bambini da amare

    Da cosa si riconosce un Bambino?

    Che domanda idiota, avrete certamente pensato
    Eppure vi posso dire che non è così scontato

    Un metro di misura potrebbe essere dato dall'età, ma chi potrebbe dire che un diciassettenne che spaccia, un sedicenne che accoltella, un quindicenne che stupra siano "Bambini"?
    Un altro metro di misura potrebbe essere la maturità, ma ci sono Bambini che sono "ometti" e uomini grandi e forti che sono dei bischeri patentati
    Allora forse il visino pulito e angelico? Sapeste quanti Bambini a tredici o quattordici anni sanno essere suadenti per ottenere ciò che vogliono? E non parlo di caramelle o giocattolini, ma di sesso o di non farsi denunciare per una rapina.

    Allora chi è Bambino?

    Chi sono i Bambini da accogliere e accudire?
    Tutti, assolutamente tutti, specie quelli più difficili, quelli che a diciassette anni spacciano o si prostituiscono, a sedici accoltellano, a quindici stuprano, a quattordici fanno rapine, a tredici sparano.

    Mi domando se qualcuno è riuscito ad arrivare fino a qui
    Immagino le facce schifate di molti, il pensiero al "Ed io mi dovrei mettere in casa uno di questi?"
    Tutti vorrebbero il Bambino di tre anni che con le sue buffe espressoni ti fa ridere dalla mattina alla sera, avere la possibilità di insegnargli ogni cosa della vita, vederlo crescere sano, robusto, volenteroso.
    A parte il fatto che ogni ragazzo che fa le cose di cui sora è stato Bambino, ergo qualunque Bambino potrebbe diventare spacciatore, stupratore, prostituta.
    E non dite "A mio figlio non capiterà mai" perché la lista delle mamme che si sono ritrovate un figlio problematico è assai lunga e quasi tutte erano straconvinte che al loro figlio non sarebbe potuto capitare.

    Da quando siamo nati come Associazione abbiamo fatto la scelta di aiutare tutti i Bambini: quelli belli e quelli brutti, quelli alti e quelli bassi, quelli rosa e quelli neri ed anche quelli con un passato burrascoso.
    Ogni volta è una sfida, ogni volta devi inventarti gli strumenti adatti, ogni volta devi lottare contro i benpensanti che vedono in una forte sgridata un atto di violenza e maltrattamento.
    Una ragazza diciannovenne una volta, poco prima di andare per la sua strada, mi scrisse quello che potete leggere nella foto allegata al brano.

    Dobbiamo aiutare tutti i Bambini, ma sopratutto quelli che nessuno vuole, quelli difficili nel modo che sappiamo e che possiamo.
    Capisco che prendere in casa un Bimbo con un passato molto difficile possa essere cosa ardua per chi non è preparato o non ha alle spalle un solido aiuto, ma vanno aiutati, ed è per questo che stiamo facendo da anni i salti mortali per poter costruire una Comuntà Familiare che possa accogliere i più difficili, proprio quelli che nessuno vuole.
    Aiutateci nei nostri progetti e consegneremo ai nostri figli un futuro migliore con tanti meno delinquenti, stupratori, assassini.
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    Chi possiamo dire essere Bambino?

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  25.  

    Addì 30 settembre 2022

    In quel tempo, Gesù disse: «Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere.
    Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.
    E tu, Cafarnao, sarai innalzata fino al cielo? Fino agli inferi sarai precipitata!
    Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».

    Luca 10,13-16

  26.  

    Guai a te (30 settembre 2022)

    Il bene più prezioso

    Troppi di noi non si accorgono dei beni ricevuti.
    È gravissimo credere che tutto ci sia dovuto.

    Mirko uscendo di chiesa a Lipari mi disse: "Ho ringraziato Gesò per averci fatto incontrare voi, altrimenti chissà cosa ne sarebbe stato di noi"

    Nessuno famiglia è perfetta, tantomeno la nostra, ma ogni buona famiglia è un dono per ogni Bambino, ed anche se ci sono dei contrasti è bene che ognuno di loro si ricordi il bene ricevuto, specie se dovessimo fare facili paragoni con tantissimi Bambini che muiono per fame, per le guerre, per il tentativo di fuggire dal proprio paese.

    Ma se ogni Bambino, ogni adolescente deve capire il dono che gli è stato fatto, anche noi adulti dovremmo capire che ogni Bambino è uno dono prezioso fatto all'umanità, e tutti noi siamo chiamati a proteggerlo e custodirlo come la cosa più preziosa che possiamo aver avuto in dono.

    Che gran dolore sentire taluni inveire contro i Bambini, allontanarli, non accoglierli, non aiutarli, augurare loro la morte per annegamento sui barconi degli immigrati, incitare a non aiutarli perché non italiani.

    Guai a voi che non amate i Bambini non aiutandoli seppur nelle vostre possibilità.
    Nessuno è troppo povero da non poter dare un sorriso o un poco del proprio tempo per accarezzare ed accudire un Bambino.

    Noi abbiamo tanti Bambini da accudire, voi avete tanto da dare, non tiratevi indietro o alla fine della vostra vita Qualcuno potrebbe chiedere conto del vostro scellerato operato.
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    Bambini: doni preziosi all'umanità

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  27.  

    Addì 1 ottobre 2022

    In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
    Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore.
    Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare.
    Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli».
    In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.
    Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
    E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.
    Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono».

    Luca 10,17-24

  28.  

    Vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti (1 ottobre 2022)

    Il nostro alleato

    Chissà perché tante volte abbiamo vinto battaglie che parevano perse contro nemici che volevano solo farci del male ed eliminarci.
    Sono forse io un avvocato? No!
    Sono forse io intelligente? No davvero.
    Sono forse io furbo? Nemmeno per idea.
    Ho forse io amicizie altolocate? Ma figuriamoci.
    Abbiamo forse tanti soldi da avvalerci dei migliori avvocati? Ovviamente no.

    E allora da dove ci arriva tutta quella potenza che ci ha fatto vincere tante battaglie anche, e sopratutto, contro i servizi sociali deviati che volevano far male ad un Bambino pur di far male a noi?
    Come abbiamo potuto riportare a casa Mattia dopo che ci era stato tolto?
    Come abbiamo potuto ottenere in affidamento Niky dopo tre anni e mezzo di muro contro muro?
    Come abbiamo potuto evitare che Bruno ci venisse tolto per essere mandato in una comunità?
    Come abbiamo potuto far proteggere dal Tribunale tanti Bimbi nonostante i servizi sociali negassero abusi e maltrattamenti ai loro danni?
    E quante altre battaglie abbiamo vinto!

    Non siamo bravi, ma abbiamo un potente alleato: Dio

    Potete crederci oppure no, ma qualcuno mi spieghi allora come abbiamo fatto a vincere così tante volte contro il sistema deviato?

    Nel Vangelo si legge "Vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare"
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    Alleanza divina

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  29.  

    Addì 2 ottobre 2022

    In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Aumenta la nostra fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe».
    Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola?
    Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu?
    Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
    Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».

    Luca 17,5-10

  30.  

    Aumenta la nostra fede (2 ottobre 2022)

    Fiducia nei genitori

    Un Bambino ha fiducia nel proprio genitore.
    Sa che ha sempre ragione e capisce che ogni cosa che dice è da farsi perché giusta.

    Come arriva un Bambino ad avere tanta fede?

    Attraverso un percorso fatto di esperienza: ogni qualvolta che fa ciò che gli viene detto, e vede che è cosa buona, si fortifica nell'idea che il genitore non sbaglia, che sa il fatto suo, tanto da essere portato a seguirlo anche quando non capisce o qualche aspetto non gli torna.

    Così dovrebbe accadere nei confronti di Dio.

    Dovremmo aver fede in lui perché ogni cosa che ci dice di fare si rivela poi la cosa giusta, seppur nel lungo periodo.

    La morte di una mamma a 47 anni non è facile da capire ed accettare, eppure quella morte - per chi ha fede è comunque è l'inizio della vita eterna - mi ha portato a rinascere, a fare cose che non avrei probabilmente mai fatto senza quell'evento così doloroso.
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    Dare buoni insegnamenti

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  31.  

    Addì 3 ottobre 2022

    In quel tempo, un dottore della legge si alzò per metter alla prova Gesù: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».
    Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?».
    Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso».
    E Gesù: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».
    Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?».
    Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
    Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte.
    Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.
    Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione.
    Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
    Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.
    Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?».
    Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso».

    Luca 10,25-37

  32.  

    Va' e anche tu fa' lo stesso (3 ottobre 2022)

    Esempi da seguire

    Ghandi diceva "Se voi cristiani faceste le cose che sono scritte nel Vangelo, saremmo tutti cristiani"

    In passato la chiesa si è macchiata di crimini orrendi mettendo al rogo persino coloro che avevano idee "eretiche".
    Non è che il periodo della vergogna sia così lontano, basti vedere il genocidio compiuto dalla chiesa canadese fino a poco più di vent'anni fa, per non parlare della pedofilia dei preti che da sempre, ed in buona parte purtroppo anche al presente, si sono approfittati dei Bambini.
    E che dire delle ricchezze della chiesa, e sopratutto di molti sacerdoti ed alti prelati con attici e vigneti.
    Se poi guardiamo al popolo di Dio, non è che noi che andiamo in chiesa ogni domenica siamo di buonissimo esempio: viviamo quasi tutti legati al denaro, alle convivenze non benedette, siamo accidiosi, razzisti, poco inclini al perdono e facili all'ira.

    Come possiamo pensare che qualcuno si avvicini al Vangelo, si avvicini a Dio se noi siamo i primi a non rispettare valori e principi dettati da Gesù?

    Il Vangelo è un bellissimo libro dove ci sono racconti di vita e parabole inventate per far capire certe situazioni.
    Alla fine la conlcusione di ogni "storia" è sempre la stessa "Va' e anche tu fa' lo stesso"

    Noi uomini siamo pieni di difetti, sbagliamo mille cose, tradiamo molto spesso i principi che ci siamo dati, ma è anche vero che ognuno di noi qualcosa di buono lo fa.

    Ecco, guardate a quello di buono che gli altri fanno e fate lo stesso

    Vedete uno che aiuta i Bambini? Anche voi fate lo stesso
    Vedete uno che dona da mangiare ai poveri? Anche voi fate lo stesso
    Vedete uno che tiene la mano ad un malato? Anche voi fate lo stesso
    Vedete uno che parla con un immigrato per aiutarlo? Anche voi fate lo stesso
    ------------------------
    Anche voi fate lo stesso

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  33.  

    Addì 4 ottobre 2022

    In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
    Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
    Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
    Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
    Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
    Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

    Matteo 11,25-30

  34.  

    Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero (4 ottobre 2022)

    Parola di Bimbo

    Nel giorno di San Francesco mi affido a te

    Si, a te!

    A te che leggi
    A te che vorresti cambiare il mondo
    A te che ti intristisci quando vedi qualcuno in difficoltà
    A te che ti intenerisci davanti al musino sporco di un Bambino

    Mi affido a te affinché tu mi aiuti

    La vita ha messo sulle mie spalle un giogo pesante, aiutami a sorreggerlo

    Tu puoi!

    Si, tu puoi!

    Puoi, venendo a giocare con me o aiutarmi nella lezione, se abiti a Livorno o nei dintorni
    Puoi, venendo a trovarci per qualche giorno, magari in estate se abiti lontano
    Puoi, contribuendo ai nostri progetti con una donazione, un lascito, un contributo periodico
    Puoi, prendendomi in affido a distanza
    Puoi, parlando di me

    Tu puoi fare la differenza

    Caricati sulle spalle il mio giogo, e vedrai che non sarà per te troppo peso, anzi ne trarrai beneficio nell'anima

    Vieni, ti aspettiamo
    ------------------------
    Mi affido a te

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  35.  

    Addì 5 ottobre 2022

    Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
    Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione».

    Luca 11,1-4

  36.  

    Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano (5 ottobre 2022)

    Abbiamo aperto un Ristorante

    Michela, Yuri e Arduina entrano in macchina di Elisa, la nostra volontaria che fa il giro delle case per andare a prendere alcui dei Bambini che aiutiamo nel doposcuola.
    Appena entrati si abbassano all'unisono e cominciano a mangiare le briciole di bisoctti e merendini lasciati dai figli di Elisa pochi minuti prima, con una voracità, ci racconta Elisa, mai vista.

    Avevano fame, tanta, tantissima fame

    Scoprimmo in seguito che a pranzo mangiavano brodino senza pasta e a sera un po' di pane secco.

    Avevano fame, tanta, tantissima fame

    Sono tanti i Bambini che hanno fame

    Per il cibo ci sono tante associazioni, compresa la nostra, che aiutano le famiglie povere, ma i Bambini hanno ancora fame, tanta, tantissima fame

    Fame di affetto
    Fame di considerazione
    Fame di svago
    Fame di serenità
    Fame di complicità
    Fame di attenzioni
    Fame di rimproveri
    Fame di valori

    Siamo tutti chiamati a sfamarli, a dar loro quel cibo che a noi non costa nulla, ma per loro è vita

    Abbiamo riaperto il doposcuola dopo la pausa estiva e tantissime sono le mamme che chiedono il nostro aiuto per i propri figli riconoscendo che nel nostro "Ristorante" si mangia bene e che il nostro cibo fortifica i Bambini rendendoli più bravi e consapevoli delle proprie capacità.

    Nel nostro menù: giochi, lezione di scuola, gite nei fine settimana, barca per uscite in mare, raccolta di castagne e funghi, il tutto condito con tanto, tanto, tantissimo amore.

    Venite a cucinare per i nostri Bambini, abbiamo bisogno anche del vostro estro affinché il nostro Ristorante possa aver successo.
    Pensate, sarete anche pagati perché i Bambini hanno monete speciali: il sorriso, l'affetto, l'amore, le attenzioni, la risata, le frasi buffe.
    E vi pagano ogni giorno, ogni momento. State certi che con noi diventerete molto, molto ricchi
    ------------------------
    Come diventare ricchi in un sol giorno

    Anche un solo euro per sostenere il nostro progetto "Doposcuola"
    Prevenire è meglio che curare
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  37.  

    Addì 6 ottobre 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quegli dall'interno gli risponde: Non m'importunare, la porta è gia chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.
    Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
    Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
    Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe?
    O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione?
    Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!».

    Luca 11,5-13

  38.  

    Bussate e vi sarà aperto (6 ottobre 2022)

    Vi chiediamo aiuto per tanti Bambini

    Lo scorso anno i Bambini che gestivamo al doposcuola erano oltre quaranta.
    Nell'anno passato molte mamme hanno chiesto l'inserimento dei figli, ma abbiamo dovuto dire di no a molte di loro per mancanza di risorse umane ed economiche.

    Quest'anno, per cercare di non dire di no a nessuno abbiamo deciso di assumere non una sola ragazza come lo scorso periodo, ma due perché purtroppo il volontariato non basta.
    Ed ovviamente il costo è elevato, anche perché per il doposcuola non percepiamo nessuna retta pubblica, né tantomeno chiediamo denaro alle famiglie dei Bambini che accogliamo.

    Ma ...

    Abbiamo chiesto con il progetto di implementazione del volontariato e sono arrivati tanti soldini

    Guardate quanto a questo link
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    Il costo stimato per gestire il doposcuola da ottobre a giugno ammonta a
    circa 27.000 euro per due stipendi
    circa 4.000 euro per il gasolio
    circa 1.000 euro per materiale e varie

    32.000 euro da trovare per dare serenità a tanti Bambini

    Abbiamo bussato e siamo a buon punto, ma non fermatevi
    Ad oggi abbiamo raggiunto la cifra di 6.334,00 euro, aiutateci
    Non solo con le vostre donazioni, ma anche con il volontariato

    "Chiedi e ti sarà dato" ... e noi chiediamo con la fiducia di potercela fare, mettiamo la nostra vita a disposizione dei Bimbi, ma anche voi fate, o continuate a fare, la vostra parte
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    Un aiuto per il doposcuola

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  39.  

    Addì 7 ottobre 2022

    In quel tempo, dopo che Gesù ebbe scacciato un demomio, alcuni dissero: «E' in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».
    Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
    Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra.
    Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl.
    Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici.
    Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
    Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro.
    Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
    Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
    Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito.
    Venuto, la trova spazzata e adorna.
    Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima ».

    Luca 11,15-26

  40.  

    Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo (7 ottobre 2022)

    Datemi un segno

    Siamo uomini, e come tali legati istintivamente alle cose materiali. Continuamente abbiamo bisogno di toccare con mano per poter credere e purtroppo ciò che vediamo ci appare come la cosa migliore, senza rendersi conto che spesso è proprio quello che non possiamo vedere ad essere importante. Dio è certamente, per chi crede, il meglio del meglio, eppure molti che si rivolgono a Lui ancora chiedono segni, prodigi, miracoli per poter credere.
    Il Signore conosce la nostra piccolezza e pur rattristandosi che non crediamo se non vediamo, ci manda continuamente segni dal cielo, ma noi li sappiamo vedere? Quanti miracoli accadono ogni giorno, eppure molti si ostinano a reputarli coincidenze, casi fortuiti.
    Qualche tempo fa ero solo, avevo bisogno di qualcuno con cui parlare, ma non avevo nessuno vicino a me. Ero in bosco dove mi ero rifugiato a cercare funghi, immerso nei miei pensieri e nella mia tristezza. In periodo di funghi le uniche persone che incontri sono a testa bassa, spesso anziani signori che sono persino infastiditi dalla presenza di un “rivale”, invece oggi incontro un ragazzo, lo saluto, mi risponde, ci mettiamo a chiacchierare di funghi e senza volerlo ci incamminiamo nella stessa direzione. Condividiamo un momento di svago, scambiamo idee, ci raccontiamo le nostre vite, indichiamo l’uno all’altro i posti migliori per la ricerca di funghi, scambiamo battute e ci facciamo quattro risate. Tre ore passate in allegria grazie a questo ragazzo. Qualcuno potrebbe dire “un caso”, forse, ma sapete come si chiama? Salvatore. Non è certo un caso.
    L’adolescenza non è un periodo facile nel rapporto con i ragazzi, stanno crescendo, si credono uomini e donne fatti, non ascoltano più le nostre parole, non credono alle cose che gli diciamo e ritengono persino inutile parlare, chiedere, discutere. Preferiscono chiudersi nel loro silenzio,alzate di spalle, musi lunghi, mezze frasi, parlare alle spalle. Vorrebbero di più e sempre di più di quello che hanno, come se fosse un loro diritto avere solo perché gli altri possiedono o fanno qualcosa, non ascoltano le motivazioni per un no e rinunciano a chiedere per evitare una risposta negativa, magari per poi fare ciò che vogliono alle spalle. Ogni cosa che chiedono dovrebbe esser un si e per quanto si possano accontentare nelle cose che chiedono, si arrabbieranno, contrarieranno, metteranno il muso al primo no che diremo loro. Non capiscono la fortuna che hanno, pensano sempre a ciò che non hanno. Mai un grazie, mai un sorriso quando sei triste, mai un fare qualcosa che a loro non piace per compiacerti o starti vicino. Tutto è dovuto loro e niente devono farti.
    Molti che credono sono ancora “adolescenti nella Fede”. Si rivolgono al Signore, lo pregano, chiedono grazie e favori, ma alla fine se non hanno tutto ciò che hanno domandato, fosse anche una sola cosa, si arrabbiano con Dio, arrivando a parlarne male, e talvolta allontanandosi da Lui.
    Stesso comportamento dell’adolescente.
    Ma perché non crescere? Perché non capire con l’aiuto dell’“adulto” quanto il Signore ci dia e quando ci dice un no o tarda a concederci quanto da noi richiesto nella preghiera è per favorirci, per farci crescere nell’anima per affrontare la nostra vita futura.
    Non è facile capire e sarà Dio, sarà il genitore, a portare l’adolescente a capire pian piano, ma quello che dobbiamo a Dio, quello che ogni adolescente deve al genitore, è un po’ di riconoscenza, un po’ di amore, una parte infinitamente piccola rispetto al grande amore che Dio, che ogni genitore, vuole al proprio figlio.
    Nell’affido c’è anche molto di più, ci dovrebbe essere una riconoscenza per la consapevolezza che senza quell’adulto la sua strada sarebbe molto peggiore, potrebbe essere una ragazza che fa la prostituta in Albania, oppure già sposata da tre o quattro anni con un uomo scelto dalla famiglia; potrebbe aver passato la sua infanzia ad entrare ed uscire da comunità di accoglienza dopo che i genitori adottivi lo avevano rifiutato dopo averlo picchiato per anni, potrebbe essere rinchiuso in una comunità terapeutica. Invece è in una bella casa, dove il cibo, i vestiti, la doccia non mancano mai ogni giorno, dove l’amore di due persone è riversato su di loro con grande abbondanza rinunciando alla propria vita. Questi ragazzi dovrebbero capire il male che i loro silenzi, il loro parlar male alle spalle, il loro non affetto fanno a chi li accolti in casa, un male che non è fisico, ma non per questo procura meno dolore.
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    Credere

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  41.  

    Addì 8 ottobre 2022

    In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!».
    Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

    Luca 11,27-28

  42.  

    Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano (8 ottobre 2022)

    La cosa giusta

    I miei Bimbi spesso mi chiedono "Come mai so bene cosa devo e cosa non devo fare, ma poi, nonostante le migliori intenzioni, non riesco a mettere in pratica i buoni propositi?"

    Tutti noi sappiamo la differenza tra bene e male, ma tutti noi, chi più chi meno, sbaglia e capita che faccia cose che sa essere sbagliate.

    Ci vuole allenamento: bisogna fare e sbagliare, fare e sbagliare, fare e sbagliare.
    Quante volte? Finchè non miglioriamo, fin tanto che non impariamo a non sbagliare.
    Un buon modo per allenarsi è guardarsi allo specchio e dire a noi stessi cosa abbiamo sbagliato nella giornata.
    Bisogna poi tenerlo bene a mente e continuare a pensare al nostro errore di continuo fino a vergognarsi di ciò che abbiamo fatto.
    Più ci vergogniamo e maggiore sarà il desiderio di non sbagliare, e pian piano impareremo a fare la cosa giusta.
    ------------------
    Anche un amico, un vero amico, colui che ascolta, critica e non giudica può aiutarci a migliorare

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  43.  

    Addì 9 ottobre 2022

    Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea.
    Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!».
    Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati.
    Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano.
    Ma Gesù osservò: «Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono?
    Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: «Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!».

    Luca 17,11-19

  44.  

    Non sono stati guariti tutti e dieci? (9 ottobre 2022)

    Magn' e fuje

    Più di mille Bambini aiutati nel corso di trentacinque anni di vita dell'Associazione.
    Cinquantotto i Bimbi accolti in affidamento e restati in casa nostra per sei, dieci, quindici, persino venti anni.
    Arrivati con il loro bagaglio di sofferenze

    E ed R piccoline, cinque e sette anni, già vittime di abusi e di abbandoni in Albania. Protette, amate, curate, istruite. La loro vita sarebbe stata terribile ma sono arrivate ad essere donne in grado di scegliere la loro strada.

    B adottato dal Brasile e qui picchiato, maltrattato e infine abbandonato dalla famiglia adottiva. Protetto contro i servizi sociali che lo volevano far tornare dai genitori adottivi o almeno metterlo in una comunità. Salvato da noi, accudito, fatto crescere con amore, istruito, con un lavoro in mano

    S accolto a due anni e mezzo andando contro i servizi sociali, salvato da una mamma prostituta che lo faceva dormire nel letto con sé mentre stava con i clienti, con i fratelli spacciatori, con una povertà tale che erano più le volte che non mangiava, con cicche di sigaretta spente in faccia e graffi ovunque. Anche lui portato in alto fino a spiccare il volo e poter decidere della sua vita

    S conosciuto con l'appellattivo di Attila, con alle spalle già storie di violenze subite ed elargite, con un padre spacciatore. In cinque anni ha visitato nove case famiglia e due famiglie adottive. Respinto da tutti. Fuori di testa dalla rabbia e dal dolore. Accolto a tredici anni quando nessuno lo voleva, restato con noi fino a ventuno con problemi grossi ogni giorno per il primo anno e poi l'inizio di un po' di tranquillità data dal nostro amore e dal sentirsi protetto, accolto, amato

    E quanti altri

    Dove sono oggi?
    Chi di loro è tornato indietro a dare una carezza?
    Chi di loro ha deciso di dare un'ora al mese all'Associazione che lo ha cresciuto?
    Chi di loro ha donato ad altri la solidarietà ricevuta?

    Gesù si rattristò per il fatto che di dieci lebbrosi guariti ne tornasse solo uno indietro a ringraziare
    Ma non si fermò, continuò a guarire, ad amare, ad accogliere, ad insegnare, a perdonare

    Noi siamo tristi se nel chiedere un'ora del loro tempo a ragazzi grandi che hanno avuto da noi tutto e di più per aiutare nella lezione i più piccolini, ci sentiamo rispondere "sono tanto impegnato, mi spiace non posso". Siamo tristi se si sono dimenticati di noi presi dalla frenesia della nuova vita. Siamo tristi, ma nondimeno continueremo ad amare, ad accogliere, ad insegnare, a perdonare
    ------------------
    Dire Grazie è solo un secondo, ma ha un grandissimo valore

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  45.  

    Addì 10 ottobre 2022

    In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorchè il segno di Giona.
    Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.
    La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui.
    Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui».

    Luca 11,29-32

  46.  

    Ben più di Salomone c'è qui (10 ottobre 2022)

    Premio Nobel

    Premo Nobel.
    Premio Strega.
    Premio Pulitzer.
    Premio Oscar.
    Ogni arte, disciplina, scienza ha il suo premio che viene assegnato al più bravo, al più intelligente, al più sapiente.
    Non c'è però un premio "Umility", un premo che sia assegnato a chi non ha grandi doti di intelligenza, a chi non ha sapienza o una buona proprietà di linguaggio, ma sia sapiente agli occhi di Dio, quella sapienza che provenga dal cuore, quella sapienza che sappia amare tutti incondizionatamente perché figli della stessa terra.
    Sapienza non significa saper scrivere o parlare, inventare o scoprire, recitare o produrre.
    Sapienza significa dire di "ti amo" in tutte le lingue del mondo a chiunque, bello o brutto, onesto o delinquente, intelligente o stolto.
    ------------------
    Chi è sapiente di intelletto impari ad esser sapiente anche con il cuore e farà grandissime cose per l'umanità

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  47.  

    Addì 11 ottobre 2022

    In quel tempo, dopo che Gesù ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola.
    Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
    Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità.
    Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno?
    Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà mondo».

    Luca 11,37-41

  48.  

    Il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità (11 ottobre 2022)

    Che belli i Bambini

    Belli i Bambini quando ti chiamano "Babbo" perché per loro sei tu il loro papà
    Belli i Bambini quando ti dicono "Ti amo fino al cielo" perché il loro amore per te è sconfinato
    Belli i Bambini quando ti si attaccano alla gamba dei pantaloni e non ti lasciano dicendo "Sei solo mio"
    Belli i Bambini quando piangono esprimendo il loro dolore
    Belli i Bambini quando ridono manifestando tutta la loro gioia di vivere
    Belli i Bambini quando domandano anche le cose più piccole

    Non hanno timore di essere giudicati, non sono reticenti nell'esprimere i propri sentimenti per paura che l'altro si approfitti, non hanno vergogna di tirare fuori il bene ed il male che hanno nel cuore, sono puri e vedono in te il cuore e non lo stato di famiglia.

    I Bambini sono puri, non sono falsi e sono la cartina al tornasole per capire il mondo.
    Siamo troppo altezzosi, troppo arroganti, troppo saccenti per abbassarci al livello di un Bambino e capire le loro emozioni.

    Quando un Bambino ha visto una persona una volta sola, e la seconda volta che viene si butta tra le sue braccia, state certi che quella persona è buona perché i Bambini leggono dentro il cuore.

    Babbo ti voglio bene
    Io ti odio
    E giù grandi risate da parte del bimbo
    No, ti odio veramente
    E giù ancora più risate

    Provate a dire scherzando "Ti odio" al vostro partner
    Perché hai detto che mi odi?
    Oppure
    Davvero? Anche io ti odio!
    Oppure
    Ah grazie, ed ecco il broncio.

    Che belli i Bambini
    Puri e sinceri

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    Puri e sinceri

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  49.  

    Addì 12 ottobre 2022

    In quel tempo, Gesù disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre.
    Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze.
    Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
    Uno dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo, offendi anche noi».
    Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».

    Luca 11,42-46

  50.  

    Quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito (12 ottobre 2022)

    Accogliamoli insieme

    Ci sono diciotto Bambini dai tre ai dieci anni nel piazzale del nostro doposcuola
    Chiara piange perché Jennifer non vuole darle il triciclo
    Musty gioca a pallone con Mirko e Mattia tirando pallonate fortissime e pericolose per i più piccoli
    Andrea dice ad Anita "Non sono più tua amica se te sei amica di Micky" e litigano
    Jasmine che deve andare urgentemente in bagno
    Barbara e Stefy devono ancora finire la lezione

    Abbiamo bisogno di voi
    , delle vostre braccia, del vostro amore, della vostra pazienza
    Noi ci siamo, tutti i giorni, ma senza il vostro aiuto poco possiamo fare.
    Aiutateci ad accogliere tanti Bambini

    A Livorno se siete in zona
    Con una donazione per sostenere le tante spese
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    Braccia forti per giocare e amare

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