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  1.  

    Addì 16 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
    Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?».
    Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
    Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
    Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi.
    Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

    Giovanni 14,21-26

  2.  

    Vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto (16 maggio 2022)

    Picnic a Orentano

    Di cosa vi ricordate maggiormente?
    Dell'essere andati tutti i giorni a lavorare?
    Dell'andare tutti gli anni per l'intera estate nello stesso stabilimento balneare?
    Ovviamente non si ricordano le cose di routine, ma si ricordano molto bene le cose eccezionali, magari strane.

    E' in questo modo che i miei Bimbi si ricordano, anche a distanza di tanti anni, di una particolare giornata in piscina, di una festa con cavalli e cavalieri medioevali, ma anche di riunioni fatte con scenette tali da strappare un sorriso e con esso delle riflessioni.

    Cerchiamo ogni giorno di creare l'eccezionalità pur nella routine affinché ogni gesto, ogni parola, ogni avvenimento possa essere una pietra miliare con la quale costruire la strada del loro futuro

    Eravamo nella nostra casa di campagna ed abbiamo apparecchiato sul prato con vecchie tovaglie, usando dei canovacci al posto delle sedie. Le pentole direttamente sull'erba e tutti in ginocchio o sdraiati per consumare il pranzo.
    E' stato un momento eccezionale e divertente, pur nella routine del mangiare, qualcosa che i Bambini ricorderanno associandovi magari valori che ogni giorno cerchiamo di donare loro.

    Il Vangelo racconta sempre le stesse cose, ma ogni volta che lo leggo ci trovo dei significati sempre più profondi, e così è per la mia vita nella quale vedo sempre l'amore per gli altri, quell'amore che Dio ci propone in mille salse diverse pur nella nostra routine
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    L'eccezionalità della routine

    5 x mille ai tanti Bambini vittime di abusi di ogni genere
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  3.  

    Addì 17 maggio 2022

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
    Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.
    Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.
    Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato».

    Giovanni 14,27-31a

  4.  

    Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore (17 maggio 2022)

    Paura? Ma no dai!

    Paura della guerra?
    Paura della povertà?
    Paura della vecchiaia?
    Paura della morte o delle malattie?
    Paura di essere abbandonati?

    Cosa dice un genitore al figlio quando ha paura del buio, dei mostri o di entrare in acqua?
    "Dai figlio mio, non aver paura, fidati ed affronta con coraggio e fiducia in me questo ostacolo"

    Un genitore sa che non ci sono mostri sotto il letto, che il buio non porta qualcosa di negativo, che l'acqua è refrigerante e salutare. Il Bambino invece non lo sa, ma si fida del genitore che lo prende per mano.

    Così deve essere per noi

    Non dobbiamo aver paura perché il Padre nostro ci dice di non averne
    Oltre la vita, oltre la morte c'è la vita eterna e varcare quella porta ci farà ritrovare in un mondo migliore senza guerre, povertà, abbandoni.
    E' vero, su questa terra dobbiamo soffrire, ma quale cosa buona non ha un prezzo da pagare?
    Chi fa un tuffo in mare deve scontare il freddo iniziale, ma poi sta talmente bene in acqua da non voler più venire via.
    Fate conto che la vita eterna sarà un bagno senza fine in un mare tropicale, e la morte il freddo iniziale di quando ci tuffiamo.
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    Un tuffo nel mare tropicale

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  5.  

    Addì 18 maggio 2022

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.
    Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
    Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato.
    Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.
    Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.
    Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
    Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.
    In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

    Giovanni 15,1-8

  6.  

    Ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto (18 maggio 2022)

    Ho perdonato gli assassini di mio marito

    Quando muore una persona cara è un grande dolore
    Quando ti accusano ingiustamente è un grande dolore
    Quando un figlio va su una brutta strada è un grande dolore

    Quanti dolori nella vita dobbiamo subire

    Pensate ad un albero: quando viene potato diventa più forte
    Persino i vostri capelli, tagliandoli, rinvigoriscono
    Così è nella nostra vita: ogni dolore di rafforza, ci tempra, ci fa apprezzare di più ogni rapporto umano, trasforma la nostra esistenza per sempre e ci migliora come persone. Diventiamo più umani, più solidali, più inclini alla sopportazione e al perdono.

    La moglie dell'ispettore Calabrese, ucciso il 17/5/72, ha dichiarato di aver fatto un profondo e lungo cammino interiore che l'ha portata a perdonare gli assassini di suo marito.
    “Oggi io sono arrivata a perdonarli a vederli che non sono solo i responsabili della morte di mio marito ma sono anche tante altre cose questi uomini. Anche loro hanno camminato e quindi io prego perché loro abbiano pace nel cuore”.

    Per molti è difficile capire ed accettare, ma solo perché chi non capisce è ancora in cammino

    Se una persona sale per la prima volta sul pendio di una montagna non potrà mai capire la bellezza di essere arrivato sulla vetta finché non vi giunge.
    Non si può spiegare l'aria pura, la vista mozzafiato, l'emozione di aver raggiunto la cima dopo tanta, tantissima fatica.

    Se anche non capiamo chi riesca a perdonare gli assassini del marito, prendiamone però atto, capiamo che qualcuno c'è riuscito e ci dice che sta bene, che è forte, che è sereno: un buon motivo per provare anche noi a scalare quella montagna tanto impervia
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    Le potature ci rendono forti

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  7.  

    Addì 19 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
    Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
    Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

    Giovanni 15,9-11

  8.  

    Rimanete nel mio amore (19 maggio 2022)

    19 maggio 2022: 35 anni di amore incondizionato

    Oggi è il nostro Anniversario
    L'Associazione "Amici della Zizzi" compie 35 anni

    35 anni di passione verso tanti Bambini: più di mille al doposcuola e 58 in affidamento fatti crescere nell'amore di una famiglia allargata

    35 anni di volontari: in tantissimi si sono avvicinati a noi, strade che si intersecano, percorsi che si affiancano e camminano paralleli, talvolta incatenati l'uno all'altro da quelle maglie fatte di solidarietà che negli anni abbiamo creato

    35 anni di aiuto alle famiglie con generi alimentari, ma sopratutto dando loro respiro, aiuto, sostegno nell'educare i propri figli

    35 anni
    di battaglie che non ci hanno indurito il cuore, nonostante tutte le ingiustizie ricevute, ma ci hanno fortificato nella certezza che l'amore verso i Bambini sia l'arma vincente

    35 anni di eventi, vacanze, raccolte fondi tutto finalizzato a dare un futuro migliore ai Bambini dando loro la possibilità di capire che un altro futuro è possibile

    35 anni
    di noi e di voi che sono solo l'inizio di una grande avventura il cui futuro è nella mente di Dio, il quale usa ciascuno di noi per scrivere il grande libro della vita. Noi e voi siamo chiamati oggi a scrivere un capitolo, quello degli Amici della Zizzi, Amici dei Bambini, Amici di Dio
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    35 anni di noi e voi

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  9.  

    Addì 20 maggio 2022

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
    Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
    Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.
    Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.
    Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
    Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».

    Giovanni 15,12-17

  10.  

    Vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto (20 maggio 2022)

    Portiamo frutto

    Jaquie, Barbara, Mirko, Anita arrivati piccolissimi, con noi da cinque anni, prossimi all'adozione a noi.
    Mattia arrivato a dieci anni, strappato dal nostro affetto dopo otto anni, riportato in famiglia dopo due anni.
    Nikita, accolta in affido su richiesta del padre, combattuto con lui tre anni e mezzo nei tribunali per difenderla dai servizi sociali deviati, accolta in casa fino ai diciotto anni, supportata anche dopo.
    Bruno arrivato in adozione ad una famiglia che non lo ha amato e lo ha mandato via, accolto da noi a sette anni, sostenuto e indirizzato verso la sua nuova vita fino a ventitre anni.
    Liyone, dopo tanti anni di affido ed amore, oggi ha un mestiere nelle mani imparato da noi, amato e rispettato da tutti.
    Viola arrivata sedicenne, andata via a diciannove anni ha fatto un bellissimo percorso universitario.
    Anita giunta sedicenne, distrutta dopo la morte della nonna che le faceva da mamma, la morte della sua mamma, la morte della madre affidataria, è rinata diventando un bellissimo fiore che un bravo ragazzo ha già colto e portato nel suo giardino.
    Rebeka ed Eleni dopo una "vita vissuta" in Albania arrivate in casa nostra a cinque e sette anni sono diventate Bambine prendendo la loro strada più che maggiorenni.
    Samuel arrivato a tredici anni dopo nove esperienze in comunità che lo avevano allontanato perché troppo violento e dopo due adozioni fallite è rimasto con noi fino ai ventuno anni decidendo poi la sua strada.

    E potrei continuare, continuare, continuare
    parlandovi dei 58 bimbi in affido e di ciascuno degli oltre mille in doposcuola.

    Non è merito nostro
    , ma di Dio, è infatti lui a dirci nel Vangelo "Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga"
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    Da piccolo seme a frutto succulento

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  11.  

    Addì 21 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.
    Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.
    Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.
    Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

    Giovanni 15,18-21

  12.  

    Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me (21 maggio 2022)

    Essere odiati è spesso un vanto

    In 35 anni dedicati ai bambini e all'associazione Amici della Zizzi siamo stati amati e nello stesso tempo odiati.
    L'odio viene da chi non ci conosce, da chi non ha toccato con mano la nostra quotidianità, da chi non ha mai visto gli occhi felici dei bambini, da chi non ha capito che la nostra severità è amore allo stato puro, da chi sempre abbia voluto pensare che le nostre finalità fossero legate ad avere vantaggi economici o di altro tipo, da chi si è sentito minacciato quando siamo scesi in campo a difesa dei bambini i cui diritti erano stati lesi da coloro che avrebbero dovuto tutelarli.

    Ebbene sì, siamo odiati da taluni, ma per noi è un vanto essere odiati da coloro che non hanno a cuore il bene dei bambini.

    Se pensate a quanto bene abbia fatto Gesù e quanto sia stato odiato fino ad arrivare a metterlo a morte, e così come lui tanti altri, è facile capire che spesso il mondo non vuole la pace preferendo la guerra, non voglia l'amore preferendo l'odio.
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    Mi odi? Grazie

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  13.  

    Addì 22 maggio 2022

    Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
    Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
    Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi.
    Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
    Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
    Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.
    Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.

    Giovanni 14,23-29

  14.  

    Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore (22 maggio 2022)

    572 parole

    Ho scritto un brano.
    Era composto da 572 parole.
    Una persona mi ha scritto "Impara a scrivere, cretino" facendomi notare un errore di ortografia.
    572 parole, una sbagliata.
    E le altre 571 ?
    Nella vita più facciamo, maggiore è il rischio di sbagliare.
    E di sbagli in 35 anni sicuramente ne abbiamo fatti, ma quanti Bambini abbiamo aiutato a crescere? A quante famiglie abbiamo dato sostegno? Quanti torti abbiamo risolto?
    Un errore? Due errori? Dieci errori?
    Forse, ma quanto amore abbiamo donato?
    Eppure la gente cerca sempre l'errore per inficiare il tutto
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    13.038 giorni al servizio dei Bambini

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  15.  

    Addì 23 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
    Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi.
    Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio.
    E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.
    Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato».

    Giovanni 15,26-27.16,1-4a

  16.  

    Anche voi mi renderete testimonianza (23 maggio 2022)

    Un bellissimo fine settimana di lavoro

    Sabato e domenica siamo stati ad Orentano (PI) a sistemare la nostra casa di campagna per l'arrivo dei tanti Bambini che in estate vogliono soggiornare da noi.
    C'è tanto lavoro per pulire una casa che è stata chiusa quasi tutto l'inverno, tanta erba da tagliare nei due ettari di giardino, la piscina da riattivare, ma è stato bello passare il fine settimana a lavorare perché la finalità è quella di accogliere con amore tanti Bimbi, molti dei quali hanno genitori che lavorano per riuscire a mangiare e non possono permettersi una baby sitter.
    La fatica è lenita dalla gioia di potersi sentire utili.

    Anche i nostri piccolini, secondo le loro forze e capacità, ci hanno dato una mano, anche loro consapevoli della solidarietà verso chi più di loro ha bisogno di sostegno.

    E' stato bello vedere Anita, ormai donnina di quasi dieci anni, aiutare Roberta in casa a piegare le tovaglie, Carmela in cucina a preparare da mangiare, me in giardino a raccogliere l'erba.
    E' stato bello vedere Mirko di nove anni correre da una parte all'altra del giardino per aiutare Mattia di ventuno con ritardo a riempire di erba la carriola e me per pulire il trattorino dall'erba che ogni tanto lo intasava.
    E' stato bello vedere Jaquie e Barbara, sei e sette anni, portare fiori e sorrisi a tutti ricordandoci quanto sia meraviglioso accogliere questi Angeli di Dio.

    Spero con tutto il cuore di dare un futuro meraviglioso ai nostri Bimbi, ma sopratutto spero possano crescere dando testimonianza del grande amore che Dio nutre per noi ricambiando con il dono dell'accoglienza verso chi ha più bisogno del nostro affetto.

    Venite a fare volontariato con noi nella prossima estate, ma sopratutto portateci i vostri figli affinché possano mettere in pratica ciò che di buono avete insegnato loro e si possano sentire utili, qualunque età abbiano perché anche i fiori, così come i sorrisi e la gioia sono cibo che sostiene chi passa ore a faticare fisicamente.
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    Mi cibo di fiori e sorrisi

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  17.  

    Addì 24 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai?
    Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
    Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò.
    E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.
    Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato».

    Giovanni 16,5-11

  18.  

    E' bene per voi che io me ne vada (24 maggio 2022)

    Una gita alle Grotte del Vento

    Classe quarta. Anita. Nove anni quasi dieci.
    La sua prima gita importante: le Grotte del Vento in Garfagnana e prima volta sul treno.
    Ieri non riusciva ad addormentarsi, stanotte "dice" di non aver dormito tanto era l'eccitazione.

    E' stupendo vedere come i Bambini si emozionino per quelle cose per noi diventate un peso, come prendere un treno.
    Tornare come Bambini è una sensazione meravigliosa e tutti noi possiamo farlo attraverso di loro, frequentando, accogliendo, amando i Bimbi che il buon Dio intende mandarci o avvicinandoci a quelli inviati ad altri.

    Non sono solo le emozioni, ma rivivere le tappe della nostra vita, vedendo i loro sogni, ricordando i nostri alla loro età, guardando come si è evoluta la nostra vita, i piccoli e grandi passi che l'hanno segnata.
    Nel rivedere il loro comportamento possiamo modificare il nostro se capiamo che la direzione che avremmo e dovuto prendere non è stata quella giusta in linea con quanto da Bambini ci eravamo proposti.

    Buona gita (e Buona Vita) Anita, fai tesoro di ogni piccolo particolare, conservalo nel tuo cuore e vivilo appieno come solo un Bambino riesce a fare
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    Buona Vita

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  19.  

    Addì 25 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
    Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.
    Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà.
    Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà».

    Giovanni 16,12-15

  20.  

    Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso (25 maggio 2022)

    Rapporto con i figli adolescenti

    Quante situazioni abbiamo affrontato nella nostra vita, quanti errori abbiamo fatto e quante cose cambieremmo se potessimo tornare indietro, aspetti che ci hanno segnato, frasi che hanno ferito ed allontanato persone amate, comportamenti che ci hanno portato a prendere una strada piuttosto che un'altra. Ben sappiamo di non essere in grado di fermare un adolescente desideroso di provare nuove esperienze, di rinunciare a seguire strade sbagliate. Ognuno vuole provare, sperimentare e a nulla vale mostrargli il muro verso il quale sta per schiantarsi. Per noi è semplice perché in un modo o in un altro ci siamo librati in volo e dall'alto abbiamo un punto di osservazione diverso, più ampio di quello che possa avere un ragazzo che della vita abbia potuto apprezzare la musica, le amicizie, i primi amori e per il quale le delusioni derivano da un brutto voto, un'amicizia tradita, una brontolata dei genitori. La giovane età limita molto la capacità di comprendere certi aspetti della vita, ed allora mi viene in mente una frase del Vangelo "Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso" e mi siedo ad aspettare tempi migliori, li guardo mentre sfrecciano veloci con la fantasia ed aspetto che si scontrino con la realtà e mettano i piedi per terra. Quanto amore c'è in tutto questo: volerli fermare ma lasciare che vadano per la loro strada ed attendere che abbiano gli strumenti e l'esperienza per capire. Un genitore è fondamentale quando il bambino cresce, ma è ancora più importante nel momento in cui non è più ragazzo e non è ancora uomo perché sarà allora che incontrerà la vita in tutta la sua crudezza ed avrà bisogno di una guida.
    Per ora restiamo inermi e preghiamo perché la grandinata finisca presto e non provochi troppi danni sul raccolto seminato con tanta fatica e pazienza.
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    Abbiamo bisogno del vostro aiuto per seminare

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  21.  

    Addì 26 maggio 2022

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ancora un poco e non mi vedrete; un po' ancora e mi vedrete».
    Dissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: «Che cos'è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un po' ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?».
    Dicevano perciò: «Che cos'è mai questo "un poco" di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
    Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «Andate indagando tra voi perché ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un po' ancora e mi vedrete?
    In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.»

    Giovanni 16,16-20

  22.  

    La vostra afflizione si cambierà in gioia (26 maggio 2022)

    Aiutati che Dio ti aiuta

    Quante volte avrete sentito la frase "Aiutati che Dio ti aiuta"
    Il significato è evidente a tutti: se vuoi che Dio esaudisca le tue preghiere, mettiti in cammino tu per primo e lui ti aiuterà.

    In matematica ci sono i corollari, i quali sono veri in quanto derivano dalla dimostrazione di un teorema precedente.

    Dalla frase "Aiutati che Dio ti aiuta"deriva sicuramente il pensiero che Dio non scende in terra per trovare lavoro a Giovanna, per accogliere Michele, Bambino che viene maltrattato, per salvare dalla furia delle onde Mohamed e Aisha, ma si serve di altri uomini che diano lavoro a Giovanna, accolgano Michele, salvino Mohamed e Aisha.

    Troppo facile credere in Dio che cambi il mondo senza nessuna fatica da parte nostra.
    Quindi come è vero che se vogliamo essere aiutati dobbiamo rimboccarci le maniche, è anche vero che se vogliamo che il mondo sia migliore e gli altri possano cambiare le afflizioni in gioia dobbiamo essere noi i fautori di questo cambiamento.

    Noi per primi dovremo aprire le porte di casa all'accoglienza dei Bambini maltrattati.
    Noi per primi dovremo aiutare le persone a trovare lavoro, una casa, un sostegno economico.
    Noi per primi dovremo andare per mare, così come nei rioni malfamati, a salvare coloro che annegano.

    Aiutati che Dio ti aiuta significa anche questo: chiedi aiuto a Dio? Non essere sordo a chi chiede aiuto a te e vedrai che Dio manderà qualche altro Angelo a tramutare le tue afflizioni in gioia.
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    Cambiamo in gioia le afflizioni di tanti Bambini

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  23.  

    Addì 27 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.»
    La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo.
    Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia».

    Giovanni 16,20-23a

  24.  

    La donna, quando partorisce, è afflitta (27 maggio 2022)

    Facciamo nascere un Bambino

    Dicono che uno dei dolori più forti sia quello sofferto durante il parto.
    Ogni donna è preoccupata quando tale data si avvicina.
    Una volta dato alla luce il Bambino però quell'afflizione scompare per dar vita alla gioia immensa di aver fatto nascere un figlio.

    In tutte le attività è così: il contadino piegato in due a dissodare, seminare, innaffiare, estirpare è stanco alla sera, ma quanta gioia quando nel suo orto compaiono i pomodori, le zucchine ed ogni altra prelibatezza, una gioia che fa scomparire le difficoltà del passato; il pescatore che rassetta le reti, ripara la barca, passa notti al freddo, ma quando tira a bordo tanti pesci la sua tristezza si trasforma in gioia; un Bambino maltrattato per anni che venga affidato ad una famiglia che lo ami passa dal dolore alla gioia e i maltrattamenti subiti saranno un domani solo brutti ricordi di un passato lontano che non può tornare.

    Così come il ginecologo e l'ostetrica aiutano la partoriente, anche noi siamo chiamati ad aiutare tanti Bambini a nascere a nuova vita.
    Prendete un Bambino in Affidamento
    Sosteneteci nella nostra missione di "far nascere" tanti Bambini a nuova vita sia con il volontariato di cui, specie nel periodo estivo, abbiamo tanto bisogno, sia con donazioni, lasciti e cinque per mille
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    Facciamo nascere tanti Bambini a nuova vita

    @volontariato @Bambini @parto

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  25.  

    Addì 28 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
    Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
    Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l'ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre.
    In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio.
    Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre».

    Giovanni 16,23b-28

  26.  

    Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà (28 maggio 2022)

    Vorrei, posso?

    Qualche tempo fa, come consuetudine, eravamo con tutti i ragazzi un fine settimana nella nostra casa di campagna.
    Domenica mattina Jorge, diciotto anni, era triste e faceva ogni cosa con poco entusiasmo.
    Dopo avergli più volte chiesto cosa avesse, mi rispose che i suoi amici erano andati al motor show di Bologna e lui avrebbe voluto essere con loro.
    Domandai perché non me lo avesse chiesto.
    Rispose che non lo aveva fatto per paura di un rifiuto.
    Quando gli dissi che lo avrei mandato molto volentieri con i suoi amici non se lo aspettava e rimase di stucco, capendo che se avesse vinto il suo orgoglio sarebbe andato a divertirsi con i suoi amici.

    Anche noi troppo spesso abbiamo paura di chiedere pensando già ad una risposta negativa.
    Questo può accadere, ed un no va messo in conto, ma se non si chiede mai si otterrà.

    Dio è buono e non vuole il nostro male. Se risponde no ad una nostra richiesta lui sa il perché e noi dobbiamo fidarci, ma se non chiediamo, se non abbiamo fiducia in lui, non ottenere ciò che non abbiamo chiesto sarà una certezza.
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    Chiediamo il bene per tanti Bambini

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  27.  

    Addì 29 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.
    Di questo voi siete testimoni.
    E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».
    Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse.
    Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.
    Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

    Luca 24,46-53

  28.  

    Si staccò da loro e fu portato verso il cielo (29 maggio 2022)

    Guardiamo al cielo e non alla terra

    La terra con la sua forza gravitazionale porta tutto verso sé. Se tiriamo una palla in aria abbiamo la certezza che essa tornerà in terra.
    Vediamo però che tutto ciò che è buono tende ad andare verso l'alto.
    Un albero cerca la luce e si eleva sopra di noi il più possibile tendendo verso il cielo.
    Un sentimento che sia veramente nobile non è legato alle cose materiali e tende ad elevarsi e crescere.
    Un Bambino accolto nelle nostre case ha la possibilità di trovare la strada migliore che lo porti ad essere una brava persona e lo sarà tanto più sarà lontano dalle cose materiali.
    In pochi considerano i valori morali superiori a quelli materiali, ed è un grave errore. Per questo ci sono le guerre, si uccidono i genitori per l'eredità, si portano alla fame intere famiglie per avere un profitto maggiore, si ruba e si truffa il prossimo per qualche spicciolo in più in tasca.

    In molti hanno pensato nei trentacinque anni di associazione che ci saremmo arricchiti alle spalle delle persone che aiutavamo. E qualcuno ha persino fatto delle denunce in tal senso, ma la finanza, venuta per ben quattro volte in questi anni, ha sempre certificato la nostra onestá, eppure ancora c'è gente che non crede che il nostro scopo non sia arricchirsi ma arricchire di valori coloro che incontriamo cercando di dare ai Bambini valori e principi che possano migliorarli come persone.
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    Perseguiamo valori nobili

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  29.  

    Addì 30 maggio 2022

    In quel tempo, i discepoli dissero a Gesù : «Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini.
    Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
    Rispose loro Gesù: «Adesso credete?
    Ecco, verrà l'ora, anzi è gia venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
    Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».

    Giovanni 16,29-33

  30.  

    Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo (30 maggio 2022)

    Polvere di passaggio

    Tra la Russia e l'Ucraina chi vincerà?
    Non ci è dato di saperlo, ma una cosa è certa, prima o poi la guerra finirà e tutti gli attori, prima o poi moriranno e saranno giudicati da Dio: le vittime in Paradiso e i carnefici all'inferno

    Ci sarà giustizia in questo mondo per un genitore che maltratta, violenta, affama i propri figli?
    Non si può sapere, ma certamente alla fine della loro vita eterna avranno il giusto "riconoscimento"

    Ci sarà giustizia per tutti noi? Prima o poi certamente, vittime o carnefici che siamo.

    A voi non fa un po' di timore questa giustizia divina?
    Non vi fa venire la voglia di comportarvi con rettitudine, anche nel caso non crediate in Dio?
    Gli atei dicono che non abbiamo prove dell'esistenza di Dio, ma nemmeno gli atei possono provare con assoluta certezza la sua non esistenza. E se poi esistesse? E se aveste incentrato la vostra vita sull'egoismo, la prepotenza, l'accaparramento ad ogni costo di beni materiali e poi esistesse Dio alla fine della vostra vita terrena?

    Putin e tutti coloro che uccidono non ci pensano, ma Hitler è morto, e così tutti i grandi e potenti dittatori sanguinari del passato, morto, sepolto, dimenticato, maledetto dalla storia e dagli uomini. Sarà così anche per Putin e per tutti coloro che uccidono, stuprano, deportano la povera gente.
    Già questo dovrebbe far cambiare rotta a questi barcaioli che pensano di avere in mano il timone del mondo, ma sono solo polvere di passaggio
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    In qualunque guerra alla fine vincerà sempre l'amore

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  31.  

    Addì 31 maggio 2022

    In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.
    Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
    Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
    A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
    Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.
    E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».
    Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
    D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
    Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione
    la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
    Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
    Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».
    Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

    Luca 1,39-56

  32.  

    L'anima mia magnifica il Signore (31 maggio 2022)

    Grazie di tutto ciò che abbiamo

    In occasione del secondo anniversario della morte del nostro carissimo amico Roberto ieri sera eravamo ospiti a cena invitati dalla moglie Annamaria. Prima di cena era stata organizzata una messa all'aperto con numerosi amici della coppia.
    I nostri Bimbi sono stati chiamati dal sacerdote a sedersi vicino a lui, il quale li ha coinvolti in più occasioni.
    Al momento della preghiera dei fedeli, dopo le varie intenzioni dei fedeli presenti, Don Cristian ha chiesto ai Bimbi se volessero dire qualcosa e Mirko ha prontamente accolto la richiesta dicendo che voleva ringraziare Dio per tutto quello che aveva, per quanto era stato fortunato nella vita.

    Mirko, con le tre sorelline che abbiamo in affido, prossimi all'adozione a noi, ha vissuto brutte situazioni nei primi anni di vita, e sentire che ringrazia Dio per ciò che ha avuto è stato veramente il momento più emozionante della serata per tutti i presenti. Oggi che molti Bambini nati in buone famiglie, ai quali non manca nulla, ma proprio nulla, si lamentano in continuazione pensando di avere sempre troppo poco dalla vita, il messaggio di Mirko arriva forte, chiaro, dirompente.

    Ringrazio Dio di questi doni così speciali e meravigliosi che ha voluto inviarci
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    Un Bambino in affido: dono di Dio

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  33.  

    Addì 1 giugno 2022

    In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò: «Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.
    Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura.
    Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia.
    Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
    Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno.
    Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
    Consacrali nella verità. La tua parola è verità.
    Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità».

    Giovanni 17,11b-19

  34.  

    Custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato (1 giugno 2022)

    Un patto scritto con il sangue

    Quando presi la patente, nei primi anni i miei amici dicevano che non correvo in macchina, no! Dicevano che "volavo basso" tanto andavo veloce.
    Ho evitato tanti di quegli incidenti che nemmeno li ricordo tutti
    "Crescendo" ho fatto altre cose pericolose e più volte ho rischiato la vita, come la volta che un cavallo mi dette una rampata alla testa prendendomi nell'unico punto dove non sarei potuto morire, o quando si ruppe la sega circolare del trattore e vidi la lama passarmi ad un millimetro dalla faccia, o quando il trattore si inclinò per poi decidere di tornare su quattro ruote dopo attimi di interminabile indecisione. Per non parlare di tutte le immersioni subacquee, come quando rimasi incastrato in una buca in uno dei catini della Meloria, oppure in bicicletta quante macchine distratte mi hanno evitato per un soffio.

    Se dovessi mettere un ex-voto alla Madonna di Montenero dovrebbero dedicarmi un'intera ala del Santuario.

    Sono stato "custodito" da Dio, sono stato preso in custodia da lui e da lui sono protetto in ogni cosa che faccio. Prima o poi un incidente, un virus o una malattia porterà via anche me, ma evidentemente il Signore fino ad oggi mi ha voluto su questa terra, anche se ha dovuto fare gli straordinari con un accidenti come me, sempre sul filo del rasoio.

    Tutto ciò che abbiamo, come la vita e la salute, non è merito nostro, ma "dell'Omino che sta lassù", come lo chiamava la mia mamma, e siamo chiamati a dividerlo con gli altri.
    Oggi chi ha un milione di euro se lo tiene stretto, accaparra sempre più e difficilmente sgancerà ai più poveri una parte importante del suo patrimonio.
    Chi ha una vita agiata difficilmente deciderà di donarne una parte consistente a chi certi benefici non li avrà mai.
    Chi ha una bella casa difficilmente l'aprirà per accogliere Bambini in affido o, men che mai, immigrati o famiglie povere.

    Ciò che vi è stato dato, ne sono convinto, ha una clausula che tutti noi abbiamo firmato con il sangue: Caro te, ti dono salute, ricchezza, una buona famiglia, la nascita in uno stato democratico, goditeli, ma ad una condizione, che tu li condivida con chi invece avrà ricevuto molto meno.

    Purtroppo molto spesso ci dimentichiamo di questo patto, e poi ci meravigliamo se la ricchezza ci sfiorisce tra le mani, oppure se la salute viene meno nonostante il grosso conto in banca, o se gli affetti ci abbandonano o ci fanno la lotta per avere qualche euro in più?

    E così come noi tutti siamo accuditi, al contempo siamo chiamati ad accudire e proteggere coloro che sono in pericolo, siano essi Bambini maltrattati, immigrati che stanno per affogare, famiglie indigenti che non hanno niente da portare in tavola.
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    Condividiamo a piene mani ciò che abbiamo

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  35.  

    Addì 2 giugno 2022

    In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò: «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
    E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.
    Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.
    Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.
    Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato.
    E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

    Giovanni 17,20-26

  36.  

    Quelli che mi hai dato siano con me dove sono io (2 giugno 2022)

    Dove andiamo?

    Ieri Jaquie, appena arrivata in campagna, si è andata a cambiare ed è corsa fuori a cercarmi. Quando mi ha trovato mi si è affiancata e mi ha dato la sua manina chiedendomi "Dove andiamo?"
    Le ho risposto "Dove vuoi che andiamo?"
    Ha ribattuto "Dove vuoi tu"

    Potete immaginare una fede più grande?
    È guardando il comportamento dei bambini che si capisce come noi adulti dovremmo comportarci nei confronti di Dio il quale, non a caso, ci dice "Se non tornerete ad essere come i bambini non entrerete nel regno dei cieli"
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    Andiamo dove vuoi te

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  37.  

    Addì 3 giugno 2022

    In quel tempo, quando si fu manifestato ai discepoli ed essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
    Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle».
    Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle.
    In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi».
    Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».

    Giovanni 21,15-19

  38.  

    Mi vuoi bene? (3 giugno 2022)

    Babbo, mi vuoi bene? No, ti odio

    Molto spesso i miei bimbi mi chiedono se gli voglio bene, e immancabilmente rispondo loro di no. Insistono e mi chiedono dai babbo mi vuoi bene? Rispondo ancora di no, e loro insistono ancora fin tanto che non dico "Basta! Non avete capito che vi odio?" Ed ecco che si scatena la loro reazione: non è vero, ci vuoi bene.
    Ma come devo dirvelo che vi odio con tutto il cuore?
    È allora che mi si avventano addosso ricoprendomi di baci.
    Basta, smettetela. Vi odio!!!
    Non è vero babbo, tu ci ami.
    Ed è quello il momento di coccole e baci reciproci mentre continuo a dire " vi odio"
    Ed allora perché ci baci?
    Io non vi sto baciando
    Si che lo stai facendo
    No, vi sto odiando
    Ed il gioco non ha termine fin tanto che non mi arrendo e ammetto: vi voglio bene, vi amo con tutta l'anima
    Vedi, lo dicevamo noi
    No, no, mi sono sbagliato, volevo dire che vi odio con tutta l'anima

    Sono i fatti, non le parole, a far percepire il sentimento dell'altro nei nostri confronti.
    Ancora una volta dovremmo imparare dai Bambini che sanno riconoscere il vero amore al di là delle parole.

    Quante donne credono nell'amore di un uomo che le maltratta e le picchia e poi dice loro ti amo
    Quante persone non credono in Dio perché vorrebbero avere di più senza vedere quante cose con amore ci dona ogni giorno.

    La mia mamma mi chiamava Belfagor perché sono sempre stato burbero e poco incline a manifestare i miei sentimenti, ma la mia mamma conosceva perfettamente ci che avevo nel cuore.
    ---------------------
    Ti odio, però ti amo

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  39.  

    Addì 4 giugno 2022

    In quel tempo, Pietro, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era trovato al suo fianco e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?».
    Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?».
    Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi».
    Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?».
    Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.
    Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

    Giovanni 21,20-25

  40.  

    Che importa a te? Tu seguimi (4 giugno 2022)

    Riconoscere le foglie

    Eravamo tutti insieme a passeggiare nel giardino intenti a riconoscere le foglie ed i nomi di piante ed alberi.
    Ad un certo punto mi rivolgo a Mirko con uno sguardo, lui capisce e si allontana.
    Gli altri Bambini mi chiedono dove sia andando, ma non rispondo e continuo a parlare di foglie e piante.
    I Bambini insistono, cercano con lo sguardo di capire dove sia andato Mirko, ma vado avanti per la mia strada senza dare spiegazioni, solo dicendo "Cosa importa a voi dove sia andato Mirko? Voi seguitemi"

    Sono però distratti da questa cosa, troppo curiosi si domandano:
    Sarà andato a preparare uno scherzo
    Sarà andato a fare un lavoro importante
    Sarà andato a mettersi il costume per andare in piscina

    Non potendo farne a meno perché erano troppo assenti mi fermo e spiego:
    Nella vita ognuno di noi è chiamato a seguire un suo percorso, vuoi per le proprie capacità oppure per le opportunità. Dobbiamo fare bene ciò per cui siamo chiamati senza essere distratti da cosa facciano gli altri.
    Invidie, gelosie, ipotesi di sotterfugi o doppi fini non fanno altro che distoglierci dal percorso di vita, rischiando di farci andare fuori strada.
    ---------------------
    Che importa a te? Tu seguimi

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  41.  

    Addì 5 giugno 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osservate i miei comandamenti.
    Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre. Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
    Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
    Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi.
    Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

    Giovanni 14,15-16.23b-26

  42.  

    La parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato (5 giugno 2022)

    Un posto a teatro

    In questi giorni in campagna ogni sera va in onda uno spettacolo teatrale meraviglioso cui partecipano centinaia e centinaia di artisti.

    Dopo cena mi accomodo sulla poltrona riservata in prima fila al confine tra bosco e giardino per ammirare questo spettacolo.
    Una replica dietro l'altra, mai uguali.
    Gli attori mi coinvolgono, danzano attorno a me, mi sfiorano delicatamente, fluttuano sopra la mia testa ed il mio sguardo non sa dove guardare tanta è la varietà dello spettacolo.
    Sullo sfondo la luna che impreziosisce un gran galà già di per sé stupendo.
    Mille e mille lucciole danzano tutta la notte, desiderose di farsi ammirare nei loro abitini scintillanti.
    Sono loro a farti sentire un re con i loro flash che illuminano a giorno il bosco di acacie nei pressi della casa di Orentano.

    Questo è il mio sabato sera

    Non discoteche, locali pieni di gente, traffico sul lungomare, file alle gelaterie, attese nelle pizzerie, ma lucciole che danzano al suono di grilli e ranocchie appena nate.

    E non c'è angolo del nostro giardino ove non si svolga, anche durante il giorno, un meraviglioso spettacolo della natura: canne di bambù che ondeggiano ad ogni refolo di vento, rose maestose che sfilano nei loro magnifici abiti di velluto, gelsomini profumatissimi che inebriano più di una pinta di birra, menta odorosa che fa capolino in un mare di trifoglio, ragnatele finemente intrecciate indorate dalla rugiada, foglie che si paracadutano sul prato appena falciato, melodie di ogni genere suonate da uccelli felici e grati per una bella giornata di sole, aquile alte nel cielo che si lasciano ammirare nella loro magnificenza finanche a posarsi sul ramo di quercia scatenando l'impulso irrefrenabile di una foto.

    Nulla di tutto questo avrebbe valore e significato per me se non fosse il corollario al vero spettacolo della natura: i Bambini che corrono felici nel verde prato, pedalano sui vialetti tra la casa e l'ampio parcheggio, scalano immaginarie montagne, si allenano a svolgere il ruolo di mamme amorevoli utilizzando buffescamente le nostre stesse espressioni adottate con loro.

    Spettacolo nello spettacolo di cui essere felicemente artefici, spettatori ed attori.

    Ti aspettiamo, c'è sempre un posto riservato per te.
    Vieni a fare volontariato con i Bambini e tornerai a casa divertito e contento di aver contribuito a far crescere questo spettacolo voluto da Dio.
    ---------------------
    Questo posto è per te

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  43.  

    Addì 6 giugno 2022

    In quell'ora, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.
    Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».
    Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
    Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete».
    Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca.
    E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò.
    Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.
    Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui.
    Venuti però da Gesù e vedendo che era gia morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.

    Giovanni 19,25-34

  44.  

    Donna, ecco il tuo figlio! Poi disse al discepolo: Ecco tua madre! (6 giugno 2022)

    Abbinamenti per i giochi di squadra

    Scarpette da ginnastica, pantaloncini corti, magliettina con le scritte più disparate: ecco la classica divisa per ogni gioco da fare in gruppo.
    Composizione delle squadre. Bisogna equilibrarle, altrimenti non c'è competizione e non c'è divertimento: Mariolino (anni 6) vai con Cristina (14 primavere), Sabrina (15) prendi Michelina (4), e così via andando da ciascun piccoletto per prenderlo per mano e condurlo al suo mentore. A due a due li sistemiamo tutti. Ci vuole pazienza perché Antonio non vuole stare con Jamal, Achida piange perché non vuole giocare, mentre Kadima non c'è verso di farla stare ferma.
    Ma siamo qui per questo: prenderli per mano, dare loro fiducia, accompagnandoli a giocare il gioco della vita, a volte piacevole, a volte duro, quindi l'abbinamento deve essere fatto bene.

    Anche Dio ci dice in quale squadra giocare, spesso ci ribelliamo, ma la vita ci insegna ad accettare ciò che ci viene donato senza fare troppe storie.
    A volte le cose vanno bene, altre finiscono male, ma a sbagliare siamo noi
    In quanti si sposano con le migliori intenzioni, per poi divorziare dopo qualche anno.
    Possiamo per questo incolpare chi ha fatto l'abbinamento?
    La colpa degli insuccessi, una volta in squadra o in coppia, dipende da noi.

    Molti dei nostri Bambini, diventati ragazzi, hanno preso strade sbagliate.
    Si può dire che abbia sbagliato Dio a darceli in affido?
    Sono ragazzi che nascono nella caverna di Platone, vedono le ombre e immaginano quelle come il mondo reale. Un giudice o un assistente sociale, pescando dal mucchio, ne tirano fuori uno e lo danno in affido. Da quel momento il nostro compito principale è far loro capire che un altro mondo è possibile, che c'è una realtà diversa da quella fatta di prostituzione, violenza, furti, raggiri, una realtà con delle regole ben precise.
    Potete immaginare quanto sia difficile per un Bambino andare contro l'unico mondo che hanno conosciuto, quello dove hanno lasciato mamma e babbo, quello nel quale sapevano muoversi abilmente per abbracciare una realtà diversissima, con regole difficili ed incomprensibili, dure da rispettare dovendo fare grandi sacrifici.

    Per ogni ragazzo che trova una sua strada onesta, ve ne sono molti che invece, pur potendo scegliere, vanno sui sentieri più facili della delinquenza usando quegli strumenti che sono loro più congeniali.

    E' facile criticare questi Bimbi, è facile additarli quando da ragazzi, uomini e donne rapinano, spacciano, uccidono. Il problema è a monte e deve essere risolto prima ancora della loro nascita intervenendo sulle loro famiglie, sui loro quartieri.
    Anche noi troppo spesso scegliamo la strada più facile e non combattiamo per un matrimonio, per un posto di lavoro, per conseguire un titolo di studio.
    -----------------------
    Giochiamo insieme per vincere tutti

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  45.  

    Addì 7 giugno 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: " Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
    Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
    Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli."

    Matteo 5,13-16

  46.  

    Risplenda la vostra luce davanti agli uomini (7 giugno 2022)

    Togliamo la polvere dai cuori di tanti Bambini

    Nei giorni passati eravamo nella nostra casa di campagna a pulire.
    Io facevo il giardino, mentre Roberta e Carmela pulivano in casa.
    A sera entro in salotto e resto abbagliato dall'intensità della luce.
    Fra le tante pulizie era stata rimossa la polvere invernale dalle applique e dalle lampadine dando risalto a ciò che era nascosto.

    Questo è ciò che facciamo noi: togliere la polvere depositata sui Bambini vittime dell'incuria di tanti genitori per farli risplendere di luce propria, dando gioia a chiunque entri nei loro cuori
    -----------------------
    La polvere dell'incuria

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  47.  

    Addì 8 giugno 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
    In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
    Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. »

    Matteo 5,17-19

  48.  

    Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti (8 giugno 2022)

    Un tempo c'erano le punizioni

    Oggi dare una punzione ad un Bambino è visto da molti come l'inibizione della loro indipendenza e creatività.
    I professori si guardano bene dal comminare note agli studenti per non incappare nelle ire dei genitori e ricevere richiami più o meno formali dai loro dirigenti.

    Ma stiamo scherzando!!!???

    Continuate e non dare regole e paletti ai vostri figli
    Continuate a scusarli per ogni cosa che facciano
    Vedete un po' cosa sta succedendo anche nel nostro paese: sempre più bande di ragazzini, sempre più bullismo, furti anche con coltelli, stupri di gruppo.
    Dove vogliamo arrivare? Alle carneficine nelle scuole ad opera dei ragazzi?
    Fate bene a far loro vedere televisione ed internet senza freni e senza orari
    Fate bene a non riprenderli quando sbagliano
    Fate bene a proteggerli quando qualcuno li accusa senza nemmeno sentire dove i vostri figli possano aver sbagliato

    Ma diciamocelo: dietro la parvenza della non punizione c'è la fatica di dare il buon esempio, la fatica di dire un "no" e dover discutere con loro, la fatica di contrariare parenti ed amici.

    "Necessaria la disciplina e il rigore nella valutazione del suo rispetto" scrive il PM nel decreto di archiviazione per le accuse mosse a nostro carico

    Che poi non si debba esagerare è ovvio, ma tra il non fare ed il fare troppo c'è sempre la giusta via di mezzo che sarebbe utile intrapendere
    -----------------------
    Necessaria la disciplina e il rigore

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  49.  

    Addì 9 giugno 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
    Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
    Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
    Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
    Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
    In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo! »

    Matteo 5,20-26

  50.  

    Chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio (9 giugno 2022)

    Urlando si passa dalla parte del torto

    Ognuno di noi ha il suo carattere, c'è quello più focoso e quello più mite, ma tutti siamo portati ad arrabbiarci.
    E' il marchio di fabbrica dell'umanità.
    I motivi sono i più disparati, spesso diversissimi da persona a persona, ma prima o poi tutti ci arrabbiamo.

    Perché arrabbiarsi?
    Perché urlare?

    Più che a voi lo chiedo a me che mi infuoco facilmente, anche se molto meno rispetto al passato.

    Non abbiamo forse un cervello per ragionare e dialogare?
    Il problema è che tante discussioni nascono con toni pacifici, con le migliori intenzioni da parte di tutti, per poi degenerare in lite magari proprio grazie al ragionamento, in quanto ognuno ha il suo modo di vedere le cose e quindi di ragionare, oppure perché uno vuole arrivare alla sua meta e si arrampica sugli specchi con ragionamenti che non stanno né in cielo né in terra, ma comunque si arriva a litigare, e a volte volano anche parole grosse che mai si dovrebbero pronunciare.

    Ecco, oggi leggo il Vangelo e Gesù dice a me:

    Chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio
    Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio
    Chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna

    Ohi ohi, sono già condannato!!!!

    Ma una soluzione c'è: accorgersi di aver sbagliato - e quando si urla, qualunque sia la nostra ragione, si passa subito dalla parte del torto - e chiedere perdono alla persona che abbiamo offeso.
    Questo ci costa sacrificio? E' ovvio, ma è il modo per lavarsi, per togliersi di dosso l'onta con la quale ci siamo macchiati, ma è anche una potente arma che abbiamo per migliorare perché, sapendo che poi dovremo mangiare il rospo accantonando il nostro orgoglio, saremo portati a non arrabbiarci o almeno a contare fino a dieci prima di prendere fuoco.

    Facile?

    Tutt'altro, almeno per me è difficilissimo non arrabbiarmi, ma non urlare è assolutamente necessario per vivere bene in questo mondo, far vivere bene le persone che amiamo - chi ci sta vicino e sente le nostre liti non è felice - e sperare nella vita eterna che, arrabbiandoci, ci viene preclusa

    Io credo in Dio e credo nelle sue parole

    Facile credere in ciò che ci compiace, ma troppo comodo credere solo a questo, dobbiamo prendere il Vangelo così come è, nudo e crudo, prenderlo alla lettera, anche quando ci tira le orecchie, come ha fatto con me stamani.

    Buon Cammino, irto di difficoltà e con grande pendenza
    -----------------------
    Arrabbiarsi? No grazie!

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