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  1.  

    Addì 21 aprile 2022

    In quel tempo, di ritorno da Emmaus, i due discepoli riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto Gesù nello spezzare il pane.
    Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma.
    Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?
    Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho».
    Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
    Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?».
    Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
    Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi».
    Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno
    e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.
    Di questo voi siete testimoni.

    Luca 24,35-48

  2.  

    Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» (21 aprile 2022)

    Diamo o riceviamo?

    Pensiamo di fare una cosa buona quando diamo due euro al ragazzo di colore?
    Pensiamo di fare una cosa buona quando andiamo a fare visita in ospedale all'anziana vicina di casa?
    Pensiamo di fare una cosa buona quando compriamo un po' di spesa per la famiglia povera?
    Pensiamo di fare una cosa buona quando accogliamo un Bambino in affido?

    Certo che si, continuiamo a farlo, ma quel che compiamo non è nulla in confronto a quanto ci viene dato.

    Pace a voi ci dice il ragazzo di colore
    Pace a voi ci dice la nonnina in ospedale
    Pace a voi ci dice la mamma indigente
    Pace a voi ci dice il Bambino accolto

    Provate a chiedere alle persone asserragliate in uno scantinato in Ucraina cosa sarebbero disposti a fare o dare in cambio della pace
    Provate a chiedere ad un immigrato cosa non darebbe per vivere in un paese ricco e democratico
    Provate a chiedere alle persone che vivono in povertà da quando sono nati cosa non farebbero per un po' di stabilità
    Provate a chiedere ad un Bambino che ogni giorno viene abusato, picchiato, maltrattato se non sarebbe disposto a fare qualunque promessa pur di avere una famiglia che lo ami e lo rispetti

    Ebbene "Pace a voi" Amici miei, è il più bell'augurio che possiamo farci a vicenda, Pace!
    -----------------------
    Pace a voi

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  3.  

    Addì 22 aprile 2022

    In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.
    Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
    Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.
    Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No».
    Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.
    Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «E' il Signore!». Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare.
    Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.
    Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.
    Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora».
    Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò.
    Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore.
    Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce.
    Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.

    Giovanni 21,1-14

  4.  

    Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete (22 aprile 2022)

    Mille opportunità

    Ho incontrato tantissime persone non contente della propria vita
    Chi si lamenta della moglie o del marito, del lavoro che fa, della casa in cui è costretto a vivere, della città e dei suoi concittadini, di non aver avuto questo, non aver avuto quello, ma sopratutto in moltissimi si lamentano di una vita vuota, fatta di routine, nella quale ci si ritrova vecchi in men che non si dica, stanchi, sfiduciati, insomma, ai limiti della depressione.

    Eppure queste persone di mezza età fino a pochi anni prima avevano sogni, ideali, scendevano in piazza, scrivevano filippiche su mille argomenti sui social, cercavano amicizie, storie, avventure, viaggiavano ed erano felici.

    Erano felici?

    O credevano di esserlo?

    Quando si va a pescare è bellissimo preparare l'attrezzatura la sera prima con gli amici, allestire la barca, andare a fare la spesa.
    E' meraviglioso uscire in mare alla mattina presto quando tutto è ancora silenzio e la rugiada dona quel senso di frescura che ti fa sentire vivo.
    Il primo sole bacia la pelle e ci convince a spogliarci.
    Una bella sensazione stare con la canna in mano, ridere e scherzare, prendere in giro l'altro per non essere un buon pescatore.

    Passa un'ora, ne passano due, ma i pesci non abboccano
    Passa altro tempo, stesso risultato a reti inviolate

    Al calar della sera si guarda alla nostra giornata e si vede che ci siamo divertiti, ma a casa non portiamo nulla

    Per molti è così: figli, famiglia, amici, viaggi, soldi, ma arriva un momento che guardiamo indietro e ci chiediamo cosa abbiamo concluso. Magari una o più dolorose separazioni, i figli che non vogliono vederci, i nipoti che non conosci, oppure se dal lato famiglia va tutto bene c'è il lavoro che ormai è diventato pesante e poco gratificante. Alla "sera" della vita sono in molti a non essere soddisfatti, a pensare di aver vissuto anche una vita bella e divertente, ma si ritrovano con un pugno di mosche in mano, spesso a cenare soli senza nessuno con cui poter dialogare.

    E' in quel momento che Dio ci dice "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete"
    Ci sono mille opportunità per riempire la propria vita per sempre, per avere un sacco pieno in ogni momento di grossi pesci, a qualunque età, non solo in vecchiaia.

    Mille opportunità!

    Se non avete mai provato la gioia di accogliere un Bambino in Affido: provate!
    Se non avete mai provato la gioia di donare un pacco alimentare ad una famiglia povera: provate!
    Se non avete mai provato la gioia di far visita ad una persona anziana sola ed abbandonata: provate!

    Riempirete la loro vita ed anche la vostra
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    Gettate le reti

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  5.  

    Addì 23 aprile 2022

    Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.
    Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto.
    Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.
    Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna.
    Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.
    Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.
    Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»

    Marco 16,9-15

  6.  

    Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura (23 aprile 2022)

    Con un popolo di matti ci vuole un prete spiritato

    Un anno alle superiori arrivò questo prete, mal vestito, barba incolta, tutto un gesticolare.
    La mia classe era composta da molti studenti di sinistra, anticattolici ed un po' sovversivi.
    L'ora di religione all'epoca era obbligatoria e molti ragazzi giocavano a battaglia navale o chiacchieravano amabilmente con i compagni durante quei "noiosi ed interminabili" cinquanta minuti in cui un tizio matto ti viene a parlare del suo amico immaginario che chiama Dio.

    Il Don era proprio un prete fuori dalle righe.

    Nei suoi primi cinque minuti, usando un linguaggio più che colorito, disse che aveva in antipatia tutti i figli di papà e che nella sua ora di "lezione" avrebbe parlato di tutto, meno che di Dio.

    E già qui qualcuno smise di giocare a battaglia navale

    Da un prete, nei suoi primi cinque minuti, non ti aspetti parolacce, laicismo e condivisione del concetto di "anti-borghesia"

    Io ero un figlio di papà, ed era vero che mi detestava, infatti non ha perso occasione per dimostrarmi tutta la sua antipatia.
    Però a me piaceva e lo ascoltavo volentieri

    Parlava delle sue esperienze come missionario in America latina laddove dormiva nelle favelas, in giacigli di fortuna, al pari delle persone che accudiva. Raccontava di come era bello cantare suonando la chitarra per i tanti Bambini sporchi e ignudi "Pallo pallo pallo, pallo bonito, pallo eh, eh, eh, pallo bonito pallo eh". Ci spiegò la differenza tra il bene ed il male indicando i poliziotti che entravano nelle case bastonando le persone non come carnefici, ma come vittime di un sistema corrotto e dittatoriale nel quale devi uccidere per non essere ucciso.
    Ci narrò di quando venne alla luce un Bambino in mezzo alla polvere e gli fu dato il suo nome.
    Raccontava delle lacrime di dolore e di gioia, delle vittorie e delle sconfitte, senza vergogna né tripudio, come parte della vita da accettare ed accogliere.

    Tutti in classe presero a seguirlo, a parlare, a raccontarsi, ad andare a trovarlo, magari di nascosto, perché era un prete sinistroide che non faceva sermoni, almeno non all'epoca, poi dopo essere stato messo al confino dal vescovo benensante e dopo anni di purga in un paesino con tre anime e cinque maiali, si dovette convertire anche lui al potere precostituito, pur senza perdere quel modo campagnolo di porsi.

    Insomma: attirò tanti ragazzi, parlava di Dio senza parlarne, donava valori e principi del Vangelo senza dire che erano Parola di Dio, ma alla fine di un racconto, quando i ragazzi erano aperti all'ascolto e al dialogo, tirava giù una mezza frase del tipo "Questa cosa che avete detto voi, l'aveva detta anche Gesù duemila anni fa", conquistandoli definitivamente quando spiegò che Gesù era stato il primo vero rivoluzionario della storia.

    Ci sono tanti modi di parlare di Dio e se oggi le chiese sono vuote con pochi ragazzi è proprio perché i sacerdoti non sanno e non provano nemmeno a parlare loro.
    D'altra parte il politico si rivolge a chi può portargli voti
    Il sacerdote a chi può portare denaro
    E in un caso come nell'altro non sono certo i giovani

    Stoltezza e poca lungimiranza perché il futuro è nei giovani, è a loro che bisogna parlare affinché non ci siano domani guerre, maltrattamenti, povertà, inquinamento

    Io e quel prete avemmo diversi scontri perché mi attaccava continuamente, forse un po' usandomi per dimostrare agli altri che veramente odiava i figli di papà e strappare la loro simpatia. Ebbe però il difetto di non capire che pur essendo "figlio di", non ero uno con la puzza sotto il naso. E quando nacque l'Associazione mi volli togliere un sassolino dalla scarpa a dimostrazione che pure io avevo fatto la mia rivoluzione con il Vangelo in tasca scegliendo la strada dell'accoglienza dei Bambini piuttosto che la vita agiata e apparentemente perfetta del dirigente in giacca e cravatta.

    Si ricredette e qualche volta abbiamo fatto qualche passo insieme, poi cambiò allineandosi alla chiesa che lo aveva più volte redarguito e minacciato di ulteriori confinamenti. Peccato perché ci vogliono preti rivoluzionari per cambiare quello che nella chiesa non funziona avvicinando le nuove generazioni.

    Ci sono molte parrocchie piene di giovani, ma per la maggior parte non è così e se andate a ben vedere tutto dipende dal sacerdote che le guida.
    Diceva la mia mamma "Con un popolo di matti ci vuole un prete spiritato"

    Ci vuole, perché solo così potremo portare la parola di Dio dove non è conosciuta e, per partito preso, non ascoltata.
    -----------------------
    Avvicinare i Ragazzi

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  7.  

    Addì 24 aprile 2022

    La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
    Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi».
    Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
    Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
    Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
    Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
    Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro.
    Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

    Giovanni 20,19-31

  8.  

    Mostrò loro le mani e il costato (24 aprile 2022)

    Bambini crocifissi

    Qualche tempo fa Jaquie, in maniera spontanea mentre cucinavo, mi disse "Tu non picchi i bimbi, la mia mamma mi picchiava sempre".
    Mi si è strinto il cuore, ed in quel momento, più che in tanti altri, capii cosa vuole dire Gesù quando, apparendo in mezzo ai discepoli dopo la resurrezione "Mostrò loro le mani e il costato"

    I Bambini, i poveri, gli sfollati da ogni guerra, gli immigrati, i carcerati, i malati ci mostrano le loro mani e il loro costato. Noi possiamo essere credenti e aiutarli o increduli come san Tommaso e voltarci dall'altra parte andando per la nostra strada.

    La scelta è lasciata a noi, mai però potremo dire di non aver visto le sofferenze negli altri
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    Dalle mani ti riconosco

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  9.  

    Addì 25 aprile 2022

    In quel tempo Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»
    Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,
    prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
    Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
    Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.

    Marco 16,15-20

  10.  

    Nel mio nome scacceranno i demòni (25 aprile 2022)

    Nel nome di

    Nel nome di Putin tanti soldati russi uccidono soldati e civili ucraini

    Nel nome di Zelenski tanti soldati ucraini uccidono soldati russi

    Nel nome di Hitler milioni di persone sono state deportate, uccise, torturate

    Nel nome di Mussolini tanti soldati sono andati a morire in Paesi stranieri

    Nel nome di un videogioco tanti ragazzi si suicidano

    Nel nome del denaro molti uccidono, tradiscono, si vendono

    Nel nome del sesso tanti stuprano, maltrattano, usano le donne, abbandonano alla famiglia

    Nel nome di Dio tante persone aiutano il prossimo, amano i propri nemici, perdonano le angherie subite, combattono per far valere i principi dei più deboli davanti ai potenti della terra.

    A voi la scelta di chi seguire
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    Dio o satana?

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  11.  

    Addì 26 aprile 2022

    In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «In verità ti dico: dovete rinascere dall'alto.
    Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito».
    Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?».
    Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?
    In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza.
    Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo?
    Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo.
    E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

    Giovanni 3,7b-15

  12.  

    Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? (26 aprile 2022)

    Un videogioco per distruggere l’umanità

    Ci sono alcuni che negano la deportazione e l’omicidio nei forni crematori di milioni di persone

    Ci sono alcuni che negano vi sia in atto una guerra in Ucraina

    Ci sono alcuni che negano la carestia, le guerre, la denutrizione, la desertificazione come cause dell’immigrazione

    Ci sono alcuni che negano il pericolo inquinamento

    Ci sono alcuni che negano lo sfruttamento dei mari

    Sono cose visibili e documentate, e solo gli sciocchi e i malandrini possono negarle

    Se in molti, magari perché ci fa comodo, non vedono cose talmente palesi, come si può immaginare che possano capire valori come la solidarietà, la pace, l’amore che non si possono toccare con mano? E come è possibile parlare di Dio con loro? Il dialogo, anche se basato su piani opposti, può accendere un dubbio, una riflessione e va sempre accolto con favore, ma quando ci si tappano le orecchie per non sentire e gli occhi per non vedere, lasciando scoperta solo la bocca per dire stupidaggini come possiamo pensare di andare avanti? Come può un capo religioso ortodosso dire che la guerra fatta dai russi è giusta?

    C’è da sempre una guerra in atto in questo mondo, è quella legata alla crescita dell’umanità, all’innalzamento verso livelli più alti.
    Se guardiamo indietro vediamo i passi avanti compiuti dall’uomo: nomadismo, pastorizia, città, medioevo con le sue conquiste, rinascimento con la scoperta di valori.
    Anche le guerre erano combattute con onore, si concedevano tregue per seppellire i morti e curare i feriti, c’erano atti di umanità e di eroismo, c’erano dei limiti alle barbarie e non si uccidevano i civili.

    Oggi siamo alla brutalità più assurda, oggi viviamo un tempo in cui tutto potrebbe essere cancellato premendo un semplice pulsante rosso, oggi assistiamo a degli stolti che in tv inneggiano al lancio del nucleare per veder spazzata via un’intera città con milioni di abitanti in pochi secondi, e mentre parlano sghignazzano pure questi cretini, dimostrando di non aver capito che sarebbe la distruzione dell’umanità, la distruzione di tutto ciò che di buono abbiamo creato in millenni di storia.

    Oggi tutto è un videogioco e la gente non sembra rendersi conto di cosa stia accadendo
    Chissà se quando vedranno un missile lungo trenta metri sopra le loro teste avranno il tempo di dire “Toh, allora è vero”
    -----------------------
    Non credete a ciò che vedete?

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  13.  

    Addì 27 aprile 2022

    In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
    Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
    Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è gia stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio».
    E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere.
    Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

    Giovanni 3,16-21

  14.  

    Dio ha mandato il Figlio nel mondo perché il mondo si salvi per mezzo di lui (27 aprile 2022)

    Nascere Bambini

    Michele era ancora un feto quando la sua mamma lo voleva uccidere, ma grazie alla forza di persuasione di una santa donna il Bambino nacque.
    Alla nascita era bello, sano, forte, robusto.
    Viveva in una brutta situazione familiare, e già a due anni e mezzo aveva subito bruciature di sigarette in pieno viso, graffi profondi su tutto il corpo, denutrizione

    E' stato allora che è approdato in casa nostra

    Lo abbiamo tenuto il più lontano possibile dalla sua famiglia, ma a quattordici anni il servizio sociale deviato ha provveduto a dargli il colpo di grazia inserendolo in una comunità senza amore e senza regole: rubava, scappava dalla mamma e dai fratelli spacciatori, fin quando, raggiunta la maggiore età, è diventato un delinquentello portando la sua carriera a più alti livelli negli anni successivi.

    Eppure Michele era nato Bambino, forte, bello e paffutello

    Ogni Bambino nasce con una missione: aiutare le persone a salvarsi

    Ci sono Bambini che crescendo diventano ladri, stupratori, spacciatori, sfruttatori, violenti, pedofili, così come tanti altri diventano responsabili, buoni, caritatevoli, umili, inclini al perdono, alla non violenza, alla pace

    Ma ogni Bambino porta in sé un messaggio di pace e di speranza per aiutare chiunque incontri a cambiare vita, a redimersi, a mettere in discussione sé stesso.

    Possono essere figli di "...", possono abitare nei quartieri più degradati, possono nascere sotto le bombe di una guerra assurda, come assurde sono tutte le guerre, in paesini spersi nel nulla o nelle favelas delle grandi città, ma nascono "Bambini", nascono con quel messaggio di luce e di speranza per tutti noi affidatogli direttamente da Dio.

    Quando vediamo un Bambino, magari sporco e puzzolente, macilento e stenterello, un po' scemotto o incapace di mettere insieme due parole, anziché criticarlo e giudicarlo cerchiamo piuttosto di capire quale sia il messaggio che Dio ci manda attraverso di lui.
    -----------------------
    Un messaggio per noi

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  15.  

    Addì 28 aprile 2022

    In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo:
    «Colui che viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti.
    Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero.
    Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura.
    Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
    Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui»

    Giovanni 3,31-36

  16.  

    Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini (28 aprile 2022)

    Se qualcuno vi dicesse

    Se qualcuno vi dicesse: non fare volontariato, dedicati all'attività d'impresa, diventa un manager, un professionista apprezzato da tutti, poi se vorrai, a tempo perso, potrai fare qualche ora di volontariato ogni tanto.

    Se qualcuno vi dicesse: entra nel nostro gruppo politico di maggioranza e avrai tutti i vantaggi possibili, ma se ne resti fuori ti sarai fatto dei nemici personali, ed ogni iniziativa benefica o d'impresa che proporrai sarà bocciata e ostacolata.

    Se qualcuno vi dicesse: ruba, lo fan tutti. Accetta il nostro tanto denaro per la tua causa, dovrai ridarci indietro solo la metà di quanto ti abbiamo elargito, il resto potrai tenerlo. Noi risparmieremo sulle tasse e tu avrai un bel po' di soldi da usare per le tue attività benefiche

    Se qualcuno vi dicesse: vieni in tv in prima serata su un canale nazionale con una conduttrice oggi al top, i Bambini che proteggi saranno al tuo fianco e piangeranno di gioia e commozione nel dire grandi cose sul tuo conto maledicendo il loro passato

    Mio padre mi voleva commercialista e dirigente di azienda, ma ho voluto dedicare la mia vita ai Bambini
    Una volta fondata l'Associazione non mi sono piegato al volere del partito o della chiesa lasciandomi inglobare in esse
    Mi hanno proposto molto denaro per sottrarne una parte alle tasse o per ripulire denaro sporco, ma non ho mai accettato
    Siamo stati chiamati in tv, in prima serata, ma mi sono rifiutato di far piangere i miei Bimbi che avrebbero dovuto maledire i propri genitori

    Ho portato beneficio a qualcuno?
    Forse avrei potuto aiutare più Bambini se avessi accettato?
    Non lo so, ma poco mi importa perché per me è basilare obbedire a Dio, è lui il mio solo "capo", è solo a lui che devo rendere conto.

    Non importa quante persone aiutiamo, ma è importante come lo facciamo
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    Non siamo in vendita

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  17.  

    Addì 29 aprile 2022

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
    Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
    Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.
    Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.
    Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
    Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».

    Giovanni 15,12-17

  18.  

    Amatevi gli uni gli altri (29 aprile 2022)

    Pace e Bene

    C'era un coyote molto anziano nel branco
    Aveva dolori alle zampe e non poteva più rincorrere le prede
    I coyote più giovani cacciavano piccoli roditori e lepri e li portavano al vecchio
    Quando egli era sazio, cominciavano a cacciare per le proprie necessità

    Questo è il significato della parola "Amore"

    Ci si sacrifica per gli altri senza aspettarsi nulla, mettendo le loro necessità davanti alle nostre

    Se veramente riuscissimo a rispettare questo comandamento "Amatevi gli uni gli altri" non ci sarebbe bisogno di altro affinché l'umanità possa camminare in pace e letizia per sempre

    Sentivo ieri il racconto di una giovane ucraina incinta, uscita dal suo rifugio per cercare cibo
    Un soldato russo l'ha vista, l'ha seguita e l'ha violentata, senza alcun rispetto, senza amore, senza morale

    Quel soldato avrebbe dovuto darle cibo, acqua, tranquillizzarla, proteggerla perché essere soldati non significa non essere in grado di amare
    -----------------------
    Amiamoci gli uni gli altri, anche durante una guerra

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  19.  

    Addì 30 aprile 2022

    Venuta la sera, i suoi discepoli scesero al mare e, saliti in una barca, si avviarono verso l'altra riva in direzione di Cafarnao. Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro.
    Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
    Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura.
    Ma egli disse loro: «Sono io, non temete».
    Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

    Giovanni 6,16-21

  20.  

    Rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti (30 aprile 2022)

    Nessun maltrattamento, tutto archiviato

    Tre anni di indagini hanno portato alla luce la verità: amiamo i Bambini che ci vengono affidati, diamo loro la nostra vita, ci mettiamo tutto il nostro impegno nell'educarli con amore, non ci mettiamo un euro in tasca, diamo cibo buono, abbondante e genuino.

    Eppure la commissione di controllo sulle strutture fece una relazione indicando la non continuità affettiva ed il ritrovamento di cibo con termine minimo di conservazione scaduto (non scaduto e ancora utilizzabile come ha accertato il pubblico ministero) rilasciando parere negativo al proseguimento dell'attività di accoglienza dei Bambini. Così, su tale indicazione, il Comune di Livorno ci fece chiudere e Dio solo sa quanti Bambini non abbiamo potuto aiutare.

    Non vale anche per noi il principo di innocenza fino al terzo grado di giudizio?

    Colpevolizzati e banditi sin dalle prime ore dell'indagine penale che ne è scaturita e che dopo tre lunghissimi e difficilissimi anni ha visto l'archiviazione piena e totale.

    Vediamo adesso se il Comune di Livorno ci farà riaprire la Casa Famiglia permettendoci di accogliere tanti Bambini dando loro un futuro migliore.

    Abbiamo fatto una proposta al sindaco di Livorno Luca Salvetti per deporre le armi da entrambe le parti.
    Se questo avverrà potremo riaprire al più presto, se non avverrà attenderemo gli esiti del ricorso presentato già anni fa.
    Di fatto la commissione ed il comune ci hanno impedito per tre anni di aiutare tanti Bimbi e se non ci faranno riaprire subito perpetreranno questa infamia impedendoci di poter accogliere, aiutare e salvare tanti Bambini.

    Tanti anni fa pensavo che i servizi sociali e gli enti pubblici come il comune fossero a favore delle fasce più deboli. Oggi dopo aver visto tante situazioni, tra cui la nostra, non lo penso più e credo si perseguano altri interessi, talvolta anche personali come il caso Serinper ha fatto chiaramente emergere. Il comune di Livorno mandava fuori Livorno alla Serinper tanti bambini anche quando noi eravamo aperti e con relazioni ottime della commissione su di noi, mentre la Serinper era sotto accusa colpita da moltissime denunce penali.

    Vediamo se in questa occasione il Comune di Livorno si schiererà dalla parte dei più deboli facendoci riaprire la Casa Famiglia, oppure se continuerà ad impedirci di aiutare tanti Bimbi.

    Forza Luca Salvetti, sindaco di Livorno, crediamo in te, ci e mi conosci da tantissimo tempo, so che se vuoi puoi fare la differenza e supereremo insieme questo brutto episodio.

    Leggete il Tirreno di oggi 30 aprile 2022 e tutto vi sarà più chiaro
    Disponibili a dare chiarimenti a chiunque me li chieda
    -----------------------
    Riapriamo Millecolori, la Casa Famiglia della Zizzi

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  21.  

    Addì 1 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.
    Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
    Quando gia era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.
    Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No».
    Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.
    Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «E' il Signore!». Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare.
    Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.
    Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.
    Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora».
    Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò.
    Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore.
    Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce.
    Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.
    Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
    Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle».
    Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle.
    In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi».
    Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».

    Giovanni 21,1-19

  22.  

    Mi ami tu? (1 maggio 2022)

    Mi vuoi bene?

    Mattia è un ragazzo speciale, 21 anni appena compiuti ma con ritardo mentale
    Parla male perché i servizi sociali quando era piccolo non hanno tempestivamente attivato il servizio di logopedia.
    Affidato a noi all'età di dieci anni, sottrattoci dai servizi sociali deviati con un blitz non autorizzato dal tribunale facendogli tanto, tanto del male, rinchiuso in strutture di adulti con ritardo grave, lontano dai suoi affetti.

    Ha pianto per due anni, ha mostrato la sua rabbia e tutto quello che la società della salute della Lunigiana (quella nella quale c'era la Vallelonga, arrestata, nella vicenda serinper) è stato permettere che venisse imbottito di psicofarmaci, farlo ricoverare per diversi giorni in psichiatria e poi mandarlo in altra struttura ancor più lontana dalle sue esigenze.
    Abbiamo lottato in ogni sede per due anni ed un mese per riportarlo a casa e finalmente due tribunali, minori e civile, ci hanno dato ragione e Mattia è tornato da quella che per lui è la vera famiglia, la sua città, la sua scuola, le sue amicizie.

    Oggi è sereno, anche se provato e segnato dalla brutta esperienza

    Ogni volta che siamo in casa e sente un'ambulanza corre alla finestra, memore di quando più volte l'hanno chiamata per lui, nel ricordo di quelle persone che lo hanno immobilizzato, costretto a salire, portato, da solo, in ospedale, costretto a trangugiare psicofarmaci e Dio solo sa quale altro trattamento gli hanno riservato.

    Ogni giorno, più volte al giorno, abbracciandomi, posando il suo capo sulla mia spalla, mi chiede "Tanto, tanto bene vuoi me?"
    Ed io scherzando gli rispondo "Certo che no, ti odio profondamente"
    "E a..ora perché preso me da Fivizzano"
    "Eh lo so Mattia, ho fatto un errore, domani ti riporto in comunità"
    Lui sorride perché sa bene che scherzo, ma non si ferma
    E mi chiede nuovamente
    "Tanto, tanto bene vuoi me?"
    Ed io continuo a dirgli "Nooo, ti odio!!!"
    Ma imperterrito continua a domandarmi se gli voglio tanto bene, fino a quando non sono costretto a dirgli di si e ci abbracciamo

    Sembra di leggere il Vangelo laddove Gesù chiede a Pietro se gli vuole bene per ben tre volte

    E' proprio vero: Dio è nel nostro prossimo
    -----------------------
    Tanto tanto bene vuoi me?

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  23.  

    Addì 2 maggio 2022

    Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti.
    Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.
    Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù.
    Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
    Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.
    Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
    Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?».
    Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».

    Giovanni 6,22-29

  24.  

    Procuratevi il cibo che dura per la vita eterna (2 maggio 2022)

    In casa in bicicletta

    Alla sera i bimbi vogliono essere messi a letto mentre faccio finta di essere un autobus, così me li carico sulle spalle alla fermata del salotto, faccio qualche giro e li scarico alla fermata del loro lettino; altre sere sono un taxi, mi chiamano con la mano ed un mezzo fischio, se sono libero mi fermo, li carico sotto braccio e via verso la destinazione finale; qualche volta invece passa il trenino, tutti in fila attraversiamo persino la vasca da bagno, montiamo sul divano e scendiamo il colle verso il riposo finale sbuffando e cantando "Il trenino fa ciuf ciuf, il trenone fa ciof ciof".

    Ma quello che preferiscono, ah è la loro passione, è la bicicletta.

    Mi metto gattoni, un asciugamano piegato quattro volte sulla schiena che fa da sellino, e via a pedalare, ginocchia per terra, zompettando fino al letto, fucina dei loro sogni più belli: una fatica immane, con loro sulle spalle che mi incitano a fare più veloce.
    "Mica sono una bici da corsa" dico loro, ma più mi lamento e più loro ridono dandomi sonore botte sul sedere per farmi andare più veloce.

    Ieri sera però li ho fregati :)

    Finito di mangiare sono andati a lavarsi i dentini, filino interdentale, pigiamino.
    Pronti per la preghierina tutti insieme all'ingresso in ginocchio pregando perché la guerra finisca, perché gli amici che hanno chiesto una nostra preghiera guariscano, ma sopratutto per ringraziare il Buon Dio di tutto l'amore che ogni giorno ci elargisce.

    Finito il tutto arriva la classica domanda da parte mia "Come volete per andare a letto?"
    E loro, fetenti, "La bici, la bici"
    "No dai, babbo è stanco, facciamo il trenino"
    "Nooo, vogliamo la bici, vogliamo la bici"

    Ok, volete la bici? Fatemi prima andare sul pianerottolo a salutare il limone - eh si abbiamo messo un albero nel condominio!

    Apro la porta di casa e rientro ...

    ... con la mia bicicletta che avevo preso dalla cantina mentre si lavavano i denti

    Non vi dico come sono rimasti, per poi scoppiare a ridere e dire "Babbo, sei pazzo"

    Uno ad uno li ho caricati sopra e andavamo a giro per la casa sbattendo ovunque, non vi dico le risate che ci siamo fatti

    Ecco, questo è rimanere come Bambini: capace di stupirli per essere più Bambino di loro con spontaneità, ma nello stesso tempo essere pronto a combattere per difenderli e proteggerli come un leone

    In molti cercano nei grandi business la loro eternità, si fanno fare statue e quadri, si vestono sfarzosi per farsi notare dagli amici, guidano auto sportive o di lusso, vanno a giro con le persone più belle

    A me piace essere Bambino tra i Bambini

    "Procuratevi il cibo che dura per la vita eterna" diceva Gesù, e questo è il mio cibo
    -----------------------
    Pedalando verso i sogni

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  25.  

    Addì 3 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
    Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
    Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
    Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?
    Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
    Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
    In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre».
    Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
    Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.»

    Giovanni 14,6-14

  26.  

    Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò (3 maggio 2022)

    Paradiso assicurato

    Via è fatta!!!
    Da ieri ho la certezza assoluta e matematica che quando morirò andrò in Paradiso.

    Ieri sera, mentre aspettavo di andare a cena mi sono messo alla finestra a prendere un po' di fresco
    Dopo un attimo mi si è affiancata Jaquie, senza parlare.
    Nel mentre una macchina sfrecciando velocissima fa un sorpasso azzardato rischiando di travolgere un motorino.
    Mi viene da esclamare "Ma è scemo quello!?"
    Jaquie arriva appena al davanzale e non ha visto la scena
    "Cosa è successo?" mi chiede
    "Un signore ha fatto un sorpasso che non doveva e ha rischiato di uccidere un ragazzo"
    La piccolina dall'alto della sua saggezza datagli dai suoi sei anni di vita mi spiega
    "Ma noi lo perdoniamo"
    Resto perplesso, e lei continua
    "Lo perdoniamo perché Gesù ci dice di fare così, ci dice di perdonare tutti, così poi andiamo in Paradiso e stiamo tutti insieme"
    Accenno un sorriso di compiacimento e aggiungo
    "Vedi Jaquie, babbo è un peccatore, mi sa che dovrò andare all'inferno e non ci vedremo più perché tu sarai in Paradiso"
    Jaquie:
    "Quando sarò in Paradiso dirò a Gesù di perdonarti e di farti venire in Paradiso e gli dirò così: Caro Gesù, proprio te che dici che dobbiamo perdonare tutti, perdona il mio babbo e fallo venire in Paradiso con me"
    Vi confesso che mi sono spuntate le lacrime dalla commozione

    Ed il Vangelo di oggi ci dice "Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò"
    Chiamatela pure coincidenza, ma per me è la voce di Dio, forte e chiara

    E' proprio vero: Dio ci manda i suoi angeli a consolarci e starci vicino
    -----------------------
    I miei angeli

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  27.  

    Addì 4 maggio 2022

    In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.»
    Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete.
    Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
    E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno.
    Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».

    Giovanni 6,35-40

  28.  

    Chi viene a me non avrà più fame (4 maggio 2022)

    Babbo voglio stare sempre con te

    Ciao Piccoli, devo scappare in ufficio
    Vengo anche io, grida uno di loro
    Vengo con te gli fa eco l'altra
    Anche io, anche io, gridano in coro
    No, mi spiace, rispondo, non potete, dovete ancora mangiare, babbo ha da fare una cosa urgente e mangerà quando sarà possibile.
    Anche noi non mangiamo, dai possiamo venire?
    No, come fate senza mangiare?
    A noi basta stare con te :)

    Non so per quale arcano motivo i miei piccolini mi adorino, ma sarebbero disposti anche a non mangiare pur di trascorrere il tempo con me.
    E non è che io li vizi: gioco con loro, ma detto anche regole; faccio il buffone, ma sono anche severo quando occorre; faccio mangiare loro patatine fritte e cioccolata, ma voglio che si lavino i denti anche con il filo interdentale; do loro il permesso di uscire con gli amici, ma dico anche di no quando ci sono altri impegni.

    Eppure ... eppure mi adorano

    Questo mi fa venire in mente come tutti noi dovremmo essere semplici e puri e non guardare alle cose materiali perché quando il nostro cuore è pieno di amore anche il cibo passa in secondo piano.
    Nel Vangelo si legge "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete"
    -----------------------
    Ho fame di te

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  29.  

    Addì 5 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse alle folle: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
    Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me.
    Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.
    In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.
    Io sono il pane della vita.
    I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
    Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

    Giovanni 6,44-51

  30.  

    Tutti saranno ammaestrati da Dio (5 maggio 2022)

    Impariamo ed insegniamo con il nostro esempio

    A tavola il mio babbo raccontava spesso alla mia mamma del suo lavoro.
    Cose difficili da comprendere per un Bambino.
    Parlavano di ricorsi tributari, multinazionali, incarichi del tribunale, dichiarazioni dei redditi, ma anche di politica, di amicizie, di economia.
    Avevo dieci anni quando un giorno mi intromisi in un loro dialogo per dire la mia e, pur non avendo memoria dell'argomento, ricordo benissimo l'espressione di stupore sul volto di mio padre che ammutolì e, voltandosi verso mia madre, le chiese "E lui come fa a sapere queste cose?"
    Mia mamma gli rispose "Ascolta i nostri discorsi ed impara"

    La nostra personale conoscenza delle cose, della realtà che ci circonda, dello scibile umano dipende da noi e soltanto da noi.
    Unico limite è la capacità intellettiva con la quale ognuno di noi nasce, ma è risaputo che tale limite può essere superato allenando il cervello a ragionare, comprendere, capire.

    Ma ci dobbiamo provare, dobbiamo sforzarci di comprendere tutto ciò che ci circonda, con la curiosità di un Bambino ed il suo saper essere "spugna" capace di assimilare anche senza rendersene conto.

    Certo è che se camminiamo con la faccia rivolta al maledetto cellulare, se quando siamo con gli altri ci lasciamo distogliere dai messaggi di whats app, se fotografiamo tutto senza vedere nulla, allora siamo nella situazione di non apprendere cose nuove, rintanandoci in noi stessi, creando un mondo virtuale e chiuso dove ci vengono inoculate informazioni finalizzate a farci comportare in un certo modo.

    Diceva Sant'Agostino una frase molto bella che sin da piccolo mi è rimasta dentro e l'ho fatta mia "La ragione aiuta la fede, e la fede aiuta la ragione"

    Dobbiamo comprendere le ragioni della nostra esistenza, capire il prossimo, vivere il mondo trattando ogni persona come risorsa reciproca: io posso dare qualcosa a lui e lui può darla a me, uniamoci, impariamo l'uno dall'altro, leggiamo, confrontiamoci.
    E basta con faccine sorridenti e abbraccini, e basta con tvtb mm, e basta con il paraocchi su quel minischermo: affrontiamo le persone e condividiamo gioie e dolori viso a viso.

    I miei Bimbi a tavola imparano più che a scuola, ed ogni tanto escono fuori con pensieri tali da domandarsi "Ma dove li hanno appresi".
    Lo sappiamo dove apprendono: da noi

    Ed allora dobbiamo essere presenti nella vita dei nostri figli, spengiamo il cellulare alla sera quando siamo con loro, teniamolo spento quando giochiamo con loro, quando usciamo con loro, quando li aiutiamo a lavarsi e vestirsi, quando facciamo far loro la lezione di scuola o li accompagniamo a sport, a danza, a pattinaggio o dal medico
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    Cellulari da tenere spenti

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  31.  

    Addì 6 maggio 2022

    In quel tempo, i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
    Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.
    Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
    Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
    Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui.
    Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me.
    Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
    Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao.

    Giovanni 6,52-59

  32.  

    Colui che mangia di me vivrà per me (6 maggio 2022)

    Mangiami

    Francesco era appena arrivato tra noi
    Bambino di dieci anni, vivacissimo, senza alcuna regola
    Un giorno, in campagna, mentre sistemavo la legna per l'inverno con i ragazzi più grandi ne fece una delle sue.
    Smisi le mie incombenze, andai da lui e lo brontolai severamente, per poi tornare a fare le mie cose.
    Dopo circa un'ora Francesco venne da me, mi tirò un paio di volte il lembo della maglietta per attirare la mia attenzione, e quando mi voltai per guardarlo accennò un piccolo sorriso e mi disse
    "Oh, grazie"
    Rimasi stupito e, sempre un po' arrabbiato con lui, chiesi
    "Grazie di cosa?"
    "Per avermi brontolato, nessuno lo aveva mai fatto"

    Fu per me un evento che costituì una pietra miliare

    I Bambini mi hanno insegato a comportarmi, tracciando la strada per arrivare a loro ed in trentacinque anni di amore e vita dedicata interamente a loro, fatta anche di errori e riflessioni, ho messo tutto il mio impegno per crescerli bene, cercando di dosare nel giusto modo amore e severità, bastone e carota, ma senza far mai mancare loro la consapevolezza di essere amati, la certezza che le regole e le punizioni impartite rappresentano, insieme alle gioie, all'amore, all'accudimento, ai premi, alle lodi il nostro amore per loro, per farli crescere con sani valori per divenire uomini e donne capaci di camminare nel mondo a testa alta.

    "Grazie per avermi brontolato" è la più bella testimonianza da un angelo di Dio che siamo sulla strada giusta
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    Grazie per avermi brontolato

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  33.  

    Addì 7 maggio 2022

    In quel tempo, molti tra i discepoli di Gesù, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?».
    Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza?
    E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima?
    E' lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.
    Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito.
    E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio».
    Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.
    Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?».
    Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

    Giovanni 6,60-69

  34.  

    Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo? (7 maggio 2022)

    Regole e tanto amore

    Come ben sapete siamo stati sotto indagine per ben tre anni
    Gli inquirenti hanno vagliato ogni centimetro del nostro operato
    E' venuta la Finanza a controllare che non ci fossero distrazioni di denaro
    Sono venuti i Nas a controllare il cibo
    Sono stati sentiti i ragazzi circa il mangiare
    Sono state vagliate, sempre attraverso gli interrogatori dei ragazzi, le nostre regole e i metodi educativi, forse perché da alcuni considerate troppo dure.

    Il pubblico ministero ha così scritto nella sua richiesta di archiviazione

    I ragazzi hanno anche univocamente affermato che in comunità vigevano regole rigide. Si tratta d'altronde di un luogo di accoglienza per giovani provenienti da famiglie con disagi di varia natura ma, in genere, impossibilitate a seguire dei figli; i ragazzi affidati si ritrovano pertanto per lo più a passare da uno stato di assenza di controllo ad uno di famiglia allargata dove ognuno porta problemi ed insofferenze diverse. Necessaria pertanto la disciplina e il rigore nella valutazione del suo rispetto. Nessuno dei ragazzi ha però parlato di maltrattamenti, non risulta provato neppure in riferimento all'ipotesi di abuso di mezzi di correzione

    Ho letto e riletto all'infinito queste parole e sono contento che venga pronunciato tale assunto da chi rappresenta l'autorità

    Si parla di assenza di regole nei ragazzi, spesso già adolescenti al momento del loro ingresso
    Si parla di necessità di disciplina e rigore per il rispetto delle regole
    Ma sopratutto si parla di "Famiglia Allargata" e non di comunità sottindendendo che tutto veniva fatta con amore e per amore dei ragazzi, così come testimoniato da sempre da chi ci conosce e frequenta quotidianamente i nostri ragazzi

    Ad ognuno le sue osservazioni, riflessioni e critiche, ma un fatto è certo: le regole donate ai ragazzi fanno parte dell'amore con le quali la nostra FAMIGLIA accoglie da sempre i pulcini spennacchiati inviatici da Dio

    Furono proprio gli apostoli a chiedere a Gesù "Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?"
    Ma lo seguirono perché capirono che la sua severità, considerata da molti troppo dura, faceva parte del pacchetto chiamato AMORE
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    Famiglia Allargata

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  35.  

    Addì 8 maggio 2022

    Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
    Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
    Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio.
    Io e il Padre siamo una cosa sola».

    Giovanni 10,27-30

  36.  

    Esse mi seguono (8 maggio 2022)

    C'è trenino e trenino

    Chi non ha mai partecipato ad una festa, specie quelle di fine anno, in cui non venga organizzato un trenino ballando al suon di "Meu amigo Charlie Brown"?

    Quanti ricordi

    Era una festa, non ci si conosceva, e ci si toccava, si dimenavano i sederi e si evidenziavano i muscoli per attirare, per farsi notare, o semplicemente per inondare il mondo con la nostra gioia dimenticando per un momento di spensieratezza i problemi della quotidianità.

    A volte la sera facciamo il trenino con i bimbi

    Appena accendo il locomotore, tutti accorrono, in fila indiana e dovunque io vada i miei cuccioli mi seguono senza indugio, persino su e giù per le scale del condominio, oppure entrando nella vasca da bagno, o magari montando sul divano. Non mollano la presa, tanto che la locomotiva ogni tanto, stanca di tirare quei meravigliosi vagoncini fatti di amore e sorrisi gioiosi, arranca sollevando le proteste dei passeggeri che amano la velocità, la follia, il vento tra i capelli.
    Se accidentalmente un vagoncino si stacca, ecco che raccoglie tutta la forza che ha per tornare in coda ed essere guidato dal suo babbo.

    La differenza fra i trenini è che nel primo ognuno è locomotore e vagone insieme, a seconda di cosa conviene, guardando a chi si ha davanti, cercando la direzione più consona, illudendosi di poter spaziare ovunque senza accorgersi di essere limitato da quattro mura o dal reticolato del giardino.
    Nel secondo c'è vita autonoma, ma al contempo la decisione di affidarsi a chi tira, a colui che consiglia il percorso da intraprendere, senza paure, fidandosi ciecamente della propria guida.

    Anche noi adulti dovremmo affidarci a qualcuno per essere trasportati nella vita, pur mantenendo l'autonomia, pur consapevoli che ci si può discostare dal percorso, per poi però farvi subito ritorno, anelando quella sicurezza che solo Dio può darci
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    Un treno carico d'amore

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  37.  

    Addì 9 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse; «In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante.
    Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore.
    Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori.
    E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.
    Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
    Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro.
    Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore.
    Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.
    Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
    Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza».

    Giovanni 10,1-10

  38.  

    Cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono (9 maggio 2022)

    Una gita al Corbolone

    Domenica diversa dal solito
    Alle dieci prendo con me Mattia e Mirko, recuperiamo le biciclette dalla cantina caricandole in macchina e via verso la Valle Benedetta.
    Parcheggiamo ai limiti del sentiero e via in sella con l'intento di raggiungere l'Eremo della Sambuca.
    Subito dall'inizio si è capito che non sarebbe stata un'impresa facile
    Mi sono inerpicato sul sentiero e, tra una pedalata e l'altra davo consigli a Mattia, ventuno anni compiuti ma cinque di fatto, e a Mirko ometto di ormai quasi nove anni.
    Parlavo, parlavo, ed intanto salivo su per la collina tra una pietra e l'altra, sguazzando nelle pozze di fango e acqua.
    Dopo un centinaio di metri mi volto e vedo Mattia ancora all'inizio del sentiero e Mirko poco più avanti, un piede sul pedale e l'altro per terra, con una faccia della serie "E mo' come faccio?".

    Fu allora che ho capito che sarebbe stata dura! Tanto dura!!!

    Arrivo in cima al primo sentiero, poso la bici ed inizio a incitarli
    "Dai Mirko forza che ce la fai, se vedi che è troppo dura sendi e fai un pezzo a piedi"
    "Dai Mattia, dai così torni ad essere forte come prima"

    Con un po' di impegno hanno portato a termine la prima salita.
    Tra una discesa ed un altra, evitando sassi e buche, gudando pozzanghere più o meno profonde, con l'immancabile piede in acqua, tra una risata e l'altra, non senza qualche apprensione siamo arrivati sulla vetta della collina potendo gosì godere di un panorama mozzafiato.

    I ragazzi, con grande stupore, guardando indietro alla strada appena percorsa hanno esclamato quasi all'unisono "Abbiamo fatto tutta quella strada?! Ganzo!!!
    Piacevolmente colpiti per l'eroico percorso hanno intrapreso, con più slancio, la seconda metà del cammino.
    Non sono mancate tre o quattro cadute, quasi tutte da fermi per perdita di equilibrio, ma senza gravi conseguenze.

    Ad un certo punto però ci siamo ritrovati davanti una strada asfaltata e, chiedendo informazioni ad un gentilissimo signore che tagliava l'erba del giardino, ci siamo resi conto di non essere fuori strada ... di più!!!
    Eravamo giunti ad un paesino sconosciutissimo: Pandoiano, poco sopra Parrana San Giusto, esattamente dalla parte opposta alla nostra méta.
    Le bici di Mirko e Mattia forate e quindi impossibile proseguire o tornare indietro, troppa fatica.
    Così abbiamo chiamato Roberta e Carmela che venissero a recuperarci con il pulmino, e circa un'ora dopo stavamo già caricando le bici sul nostro "nove posti".

    Che fare?
    Rinunciare mai, così abbiamo diretto la prua del nostro potente mezzo verso l'Eremo della Sanbuca, chiedendo informazioni più volte sino a raggiungere la cava di Nugola e proseguire poi a piedi, con tutti i Bimbi.
    Non ci siamo fatti mancare nulla, nemmeno la pioggia che ha donato il suo maggior scroscio durante il pranzo, ma è stata una bellissima giornata all'insegna delle risate, dell'aiuto del più piccolo al più grande, finita con la grande soddisfazione di aver trovato l'agognato Eremo.

    Di tanti siparietti carini della giornata, quello che più mi ha colpito è stata la grinta e la determinazione mostrata da Jaquie che per tutto il tempo, e si parla di diverse ore, ha corso al mio fianco mentre pedalavo in salita, per poi riposarsi sul manubrio della mia bici in discesa. Una grinta che è raro trovare persino in un adulto, mossa dal grande amore per il suo Babbo.

    Una bimba d'oro che per tutto il tempo mi ha inondato delle sue attenzioni "Babbo sei stanco, poverino è da stamani che pedali, vuoi fermarti per riposare?" e riempito di amore con le sue frasi "Ti voglio bene fino al cielo", "Sei il Babbo migliore del mondo".

    I miei bimbi: pietre scartate da tutti, dai loro genitori, dai loro parenti e non trovavano nemmeno nessuno, cinque anni fa, che li volesse né in affido, né in adozione se non separandoli.
    Oggi sono la nostra gioia, e donano amore e sorrisi e piene mani a tutti coloro che hanno la fortuna di imbattersi in queste perle rare e preziosissime.
    -----------------------
    Con grinta, determinazione ed amore

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  39.  

    Addì 10 maggio 2022

    Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d'inverno.
    Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.
    Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando terrai l'animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
    Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza; ma voi non credete, perché non siete mie pecore.
    Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
    Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
    Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio.
    Io e il Padre siamo una cosa sola».

    Giovanni 10,22-30

  40.  

    Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute (10 maggio 2022)

    Due cuori collegati

    Anni fa mi telefonò una signora che aveva letto un nostro annuncio sulle vacanze offerte gratuitamente ai Bambini. Mi disse "Ho un Bambino di sette mesi che mi da noia, me lo venite a prendere? Non lo voglio più"
    In men che non si dica corsi da questa signora che, senza nemmeno sapere chi fossimo, mi consegnò questo fagottino.
    Ovviamente mandai subito una lettera al Tribunale dei Minori per avvertire della cosa e che il Bambino era con noi.
    Il tribunale non so se allertò i servizi sociali o meno, ma nulla accadde e nessuno si fece vivo con noi.
    Trascorsero gli anni durante i quali "Pippo" imparò velocemente ogni cosa gli insegnassimo.

    Era ormai un figlio a tutti gli effetti

    Dopo qualche giorno la madre ci chiamò per darci anche la figlia, per la quale era stato promulgato un decreto di affido ad altra famiglia.
    Scrivemmo al Tribunale per chiedere l'affido anche della sorellina più grande, onde evitare di separarli, ed il tribunale acconsentì.

    Dopo quattro anni dall'inizio di questa storia di amore e di abbandono la madre si ricordò di essere mamma e venne a riprendersi il bimbo, così, come se nulla fosse.
    C'era un provvedimento ed ovviamente ci opponemmo.
    La mamma si rivolse ai servizi sociali ma davanti ad un decreto ottenne dai servizi la stessa risposta.
    Da allora però venne concordato un percorso di riavvicinamento durante il quale la mamma veniva a trovare i figli una giornata alla settimana.
    Per le vacanze di Natale ottenne per la prima volta di portarli con sé un giorno, con l'obbligo di ricondurli da noi alla sera.

    Verso le 17 del giorno di Santo Stefano ci chiama per dirci che non avrebbe più riportato i figli: "I Bimbi sono miei e li gestisco io, adesso restano con me"

    Furono giorni difficili, lettere al tribunale, telefonate ai servizi sociali, ma non ottenni nessuna risposta.
    Il 4 gennaio andai a Firenze in Tribunale e chiesi di parlare con il Presidente
    Mi risero in faccia "Chi sei tu per venire qui e voler parlare con il Presidente?"
    Indicai alla segretaria una panca nel corridodio e le dissi "Vede quella panca? Io mi siedo lì e non me ne vado finché il Presidente non mi avrà ricevuto, e se chiamate i carabinieri, una volta che mi rilasceranno, tornerò qui ad aspettare su quella panca"
    La signora, poi divenuta una carissima amica, esclamò "Ci tieni proprio tanto a questi Bimbi"
    "Più che alla mia stessa vita!" risposi

    Mi disse di aspettare e si allontanò
    Poco dopo tornò per dirmi che il Presidente mi stava aspettando

    Il giorno stesso i Bimbi tornarono da noi, ma purtroppo tutta questa storia aveva scatenato le ire dei servizi sociali che si erano sentiti scavalcati e presero le parti della mamma arrivando a fare cose che nemmeno potete immaginare, ma stendiamo un velo pietoso

    Passarono altri due anni durante i quali la sofferenza fu enorme perché era una lotta continua in quanto non volevamo ridare i Bambini ad una mamma che non li aveva voluti, in odore di spaccio e prostituzione, ma così andarono le cose ed arrivò il giorno della separazione.

    Una sofferenza atroce impossibile da descrivere

    La vigilia fu il giorno peggiore, il giorno dei saluti, il giorno dell'ultima cena, dell'ultima buonanotte.
    Con "Pippo" avevo un legame così stretto al punto da essere la mia immagine, tanto da essere chiamato il "piccolo riccardino".
    Quella sera lo presi da parte e gli dissi, ometto di sei anni e mezzo "Vedi amore mio, persone cattive ci vogliono separare, ma tu ricorda sempre che fra me e te, fra il tuo cuore ed il mio cuore, c'è un filo d'acciaio che nessuno potrà mai spezzare"

    Vorrei raccontarvi la bella favola che una volta divenuto grande è tornato e per sua scelta non è più andato via, ma purtroppo le cose sono andate diversamente, ed ogni mio sforzo di ricontattarlo è stato vano trovando in lui un muro, al punto da non rispondere a nessuno dei miei messaggi, nemmeno a quelli dove gli raccontavo aneddoti della sua vita con noi mostrandogli belle foto della sua infanzia.

    Qualcuno potrebbe dire "Avevi torto, hanno tagliato quel filo d'acciaio", ma non è così.

    Il filo c'è, è forte e robusto perché grande è il nostro amore per lui, ancora oggi che sono passati oltre vent'anni dal nostro primo incontro. Purtroppo il tempo ha ossidato il terminale legato al cuore del ragazzo, il quale nell'oblio ha dimenticato la gioia che aveva nello stare con noi, probabilmente complice un lavaggio del cervello da parte di qualcuno.

    E' un po' come il rapporto che molti di noi hanno con Dio
    Si dimenticano di tutto l'amore e dei doni materiali e morali che hanno ricevuto sin dalla nascita, si allontanano da lui per svariati motivi, spesso per inedia, talvolta dando retta alle voci della massa, ma quel filo d'acciaio resta saldo tra noi e lui, tra il nostro cuore ed il suo cuore, basta solo lucidare il terminale affinché ci sia la scintilla della comunicazione
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    Un filo d'acciaio

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  41.  

    Addì 11 maggio 2022

    Gesù allora gridò a gran voce: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato.
    Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
    Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
    Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno.
    Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare.
    E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me».

    Giovanni 12,44-50

  42.  

    Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato (11 maggio 2022)

    Mi manda la Zizzi

    11 Maggio: compleanno di Mamma Zizzi, Anna Sofia, lo spirito che ha fatto nascere l'Associazione che porta il suo nome.

    Ognuno di noi agisce seguendo un ancestrale richiamo, un po' come il salmone che nasce nelle acque dei fiumi mentre la sua mamma muore, girovaga per i mari di mezzo mondo per poi tornare verso il luogo natio dove morirà serenamente per aver portato a compimento la propria missione

    Per me è stato così ed è così

    Non voluto, non cercato, ma così è stato.

    Sono nato due volte
    La prima mi ha visto Bambino in fasce, accudito con amore, e quella vita è durata ventun'anni.
    La seconda quando la mia mamma è tornata verso la sua sorgente di vita entrando nelle acque fredde e tumultuose che per le si chiamavano cancro.
    Lì sono nato la seconda volta.
    Lì ho mosso i primi passi cercando di destreggiarmi in quel fiume, scendendo lungo la corrente per ritrovarmi in mezzo al mare senza una guida.

    Almeno apparentemente era così

    La guida c'era, anche se non la vedevo: erano gli insegnamenti della mia mamma e la costante presenza spirituale dentro me di Dio che mi davano la forza di reagire alle angherie, ai soprusi, alle ingiustizie mentre cercavo di aiutare e difendere tanti piccoli avannotti umani.

    Ed è in questo mare profondo ed immenso, pieno di squali che cerco di muovermi.
    Cosa accadrà non so, ma certamente so dove tornerò: in quelle acque fredde e gelide del fiume che mi ha generato, cercando di lasciare la mia eredità ad altri che possano fare quel bene che io avrei voluto fare e che non ho saputo o potuto fare.

    Buon Compleanno Mamma Zizzi, grazie di avermi dato la vita due volte, così come due volte rinascono i Bambini che accogliamo.
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    Sono nato due volte

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    L'Amore di una mamma non muore mai
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  43.  

    Addì 12 maggio 2022

    In quel tempo, dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato.
    Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica.
    Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno.
    Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono.
    In verità, in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

    Giovanni 13,16-20

  44.  

    Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me (12 maggio 2022)

    Una lucciola capace di illuminare la nostra vita

    In questo periodo la campagna si riempie di lucciole

    Quando ero piccolo con gli amici ci divertivamo a prendere le lucciole, ma facevamo molta attenzione a non danneggiarle: seguivamo la loro luce con in mano un bicchiere di vetro e così le prendevamo, con un bicchiere tappandolo con la nostra mano.

    La povera lucciola non sapeva più dove scappare, ma era bello vederla scintillare, portava gioia, luce, felicità nei nostri occhi.

    Dopo un po' la liberavamo e ne inseguivamo un'altra

    Povere lucciole, chissà quanta paura avranno avuto, si saranno sentite perse, spaesate.

    I Bambini che prendiamo in affido sono catturati dai servizi sociali o dai tribunali, ma lo scopo è buono: sono lucciole che stanno per cadere nella rete di un grosso ragno peloso che le divorerà pian piano dopo atroci sofferenze.
    L'intento è perciò quello di proteggerle dal ragno, dai genitori, dal parente abusante, dall'ambiente malfamato in cui stanno crescendo.
    All'inizio sono spaesati, persi, vogliono tornare a casa, non capiscono perché siano stati portati via, poi si adattano alla loro nuova situazione, anche se dal vetro del bicchiere guardano fuori, alla libertà che hanno perso.
    A volte sembriamo cattivi nel non permettere loro di uscire da quel contesto, di poter vedere il mondo attraverso un vetro, di rivedere i propri parenti senza la piena libertà di esprimersi come un tempo, ma tutto ciò è necessario per farli crescere ed irrobustire e poter affrontare le insidie della vita con strumenti migliori, più consapevoli dei pericoli del mondo.
    L'esistenza di tutti noi è piena di brutti ragni pelosi che vogliono mangiarci, ma non tutti sono così fortunati da nascere in una famiglia che dia loro protezione ed i giusti insegnamenti per contrastare il male.

    L'accostamento delle lucciole ai nostri Bambini mi è sempre stato caro: sono fragili e vanno presi con delicatezza, ma anche con risolutezza per il loro bene. Sono luminosi e piccoli da stare in una nostra mano, ma assai luminosi, più di altri Bambini, perché hanno nel cuore il desiderio grande di ricevere amore, e la loro luce intermittente è come una richiesta di aiuto, ma anche un segnale della grande luce che hanno dentro, una luce donata loro da Dio per illuminare il cuore di tutti coloro che avranno la fortuna di incontrarli, accoglierli, amarli, capaci di illuminare il mondo con la loro sensibilità.
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    Bambini luminosi

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  45.  

    Addì 13 maggio 2022

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
    Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.
    E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».
    Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?».
    Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

    Giovanni 14,1-6

  46.  

    Io sono la via, la verità e la vita (13 maggio 2022)

    La strada della felicità

    Ogni persona ha la sua ricetta per vivere o cercare di vivere al meglio
    Se la ricetta è buona non si vede dalla felicità raggiunta, ma dalla capacità che abbiamo di rialzarsi dopo le intemperie perché siamo motivati a farlo per perseguire quel cammino.

    In 35 anni di Associazione ho ricevuto parecchi calci in faccia, eppure non mi arrendo mai perché io sto bene solo cercando di dare ai Bambini tutto l'amore possibile.

    Loro sono la mia strada per camminare felice e gioioso
    Loro sono la mia verità perché soo puri e hanno diritto ad essere difesi
    Loro sono la mia vita perché senza di loro sai perso e non avrei fiato per camminare

    Più in generale io sto bene seguendo Dio perché lui per me è la vera via, la vera verità, la vera vita
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    Essere felici è facile

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  47.  

    Addì 14 maggio 2022

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
    Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
    Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
    Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
    Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
    Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.
    Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.
    Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
    Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».

    Giovanni 15,9-17

  48.  

    Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri (14 maggio 2022)

    Un mondo perfetto

    In un mondo perfetto tutti amano tutti, non ci sono rapine, non ci sono omicidi, non ci sono stupri, non ci sono violenze, non ci sono guerre.

    Qual è la differenza tra il mondo in cui viviamo ed il mondo perfetto che tutti noi vorremmo?
    È la capacità dell'uomo ad amare tutti, compresi coloro che sbagliano, compresi coloro che la pensano diversamente da noi, compresi coloro che sono diversi da noi per il colore della pelle, per la cultura, per la fede.

    Ci siamo mai domandati perché le persone non sanno perdonare? Perché non sanno sopportare? Perché non vogliono capire le ragioni del prossimo?
    Ci siamo mai domandati perché noi non sappiamo perdonare? O non sappiamo sopportare o capire il prossimo?
    Il motivo è semplice, scontato: non lo abbiamo mai imparato perché nessuno ce lo ha mai insegnato.
    Ma se noi capiamo qual è il mondo perfetto pur essendo noi imperfetti significa che ben conosciamo la teoria pur non riuscendo a metterla in pratica.
    Ebbene se noi sappiamo come raggiungere un mondo perfetto, pur non riuscendo ad esserne gli artifici, ciò che possiamo fare è insegnare ai nostri figli ad amare tutti affinché siano loro a costruire un mondo perfetto per il futuro.
    È per questo che io, pur essendo un grande peccatore, adoro stare con i bambini perché ho l'opportunità di insegnare loro la teoria che ben conosco, quella stessa teoria che troppo spesso non riesco a mettere in pratica: amare il prossimo, amare chiunque incontro anche coloro che mi hanno fatto del male.
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    Amare tutti partendo dai Bambini

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  49.  

    Addì 15 maggio 2022

    Quando Giuda fu uscito, Gesù disse : «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui.
    Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
    Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho gia detto ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire.
    Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
    Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri».

    Giovanni 13,31-33a.34-35

  50.  

    Tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri (15 maggio 2022)

    Dalle piccole cose si riconosce il grande amore

    Oggi siamo nella nostra casa di campagna ad Orentano.
    Noi adulti intenti a sistemare, pulire, eliminare per preparare la casa x l'arrivo dei ragazzi in estate, mentre i Bambini dopo aver fatto i loro letti sono liberi di giocare, ma è bastato che uno di loro venisse ad aiutarci che tutti hanno voluto essere coinvolti nelle grandi manovre.

    Mirko e Mustafà insieme a me a togliere l'erba vicino alle rose sul vialetto, Anita e Barbara con la carriola a raccogliere l'erba, Mattia avanti e indietro con i secchi d'acqua, Jaquie con la nonna a pulire attorno ad alcune piantine cercando di fare le talee x riprodurle.
    Ognuno indaffarato con l'unico scopo di fare bella la casa ed il giardino per viverci, ma soprattutto x ospitare Bambini e volontari dal 15 giugno alla fine di agosto.

    Questo è essere famiglia, gruppo, Associazione, ma soprattutto questo è amore gli uni per gli altri
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    Vogliamoci bene

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