Non sei collegato (collegati)

Vanilla 1.1.2 is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

  1.  

    Addì 11 gennaio 2022

    In quel tempo, nella città di Cafarnao Gesù , entrato proprio di sabato nella sinagoga, si mise ad insegnare.
    Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi.
    Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: «Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio».
    E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell'uomo».
    E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
    Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!».
    La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.

    Marco 1,21b-28

  2.  

    Taci! Esci da quell'uomo (11 gennaio 2022)
    Maledetti servizi sociali deviati

    E' doveroso premettere che in questo post non generalizzo e non condanno i servizi sociali in quanto tali
    Ce ne sono di buoni, ma ce ne sono tanti "deviati" capaci solo di fare grandi danni per motivi che esulano il bene di chi dovrebbero tutelare
    Oggi la storia di M. con prove documentali alla mano e vissuta sulla nostra pelle, affinché tutti sappiate quanto male facciano alle persone indifese per una condanna del loro operato senza appello, oggetto ovviamente di denuncia penale da parte nostra alle autorità competenti
    Il primo settembre 2011 la SdS Lunigiana affidava all’Assoc. Amici della Zizzi di Livorno un Bambino di 10 anni con ritardo mentale.
    M. si adattò bene alla nuova famiglia accolto dai fondatori Riccardo e Roberta crescendo serenamente negli anni come dimostrato dalle relazioni dei servizi sociali e dai decreti del tribunale dei minorenni di Genova.
    Dal 1° giugno 2016 il TdM inserisce M. nella nuova casa famiglia "Millecolori" aperta dagli Amici della Zizzi
    Nel luglio 2018 l’Associazione chiede al TdM il prolungamento dell’affido di M. fino al compimento dei 21 anni.
    I servizi inviano una relazione in data 17/04/19 ove pur sottolineando il buon lavoro svolto dall’Associazione con M. ritengono necessario e auspicabile l’inserimento del ragazzo in una struttura specifica dell’Anfaas di Carrara.
    Il TdM con decreto del 18/04/19 riteneva che M. dovesse rimanere presso gli Amici della Zizzi, contrariando i servizi sociali.
    Nella stessa data 18/04/19 veniva (guarda caso) effettuato un sopralluogo nella Casa Famiglia da parte della Commissione di vigilanza elle struture
    Il 27/06/19 la Commissione forniva al comune di Livorno parere negativo per la prosecuzione delle attività della Casa Famiglia con l’unica motivazione di “mancanza di continuità affettiva”
    Sulla base di tale parere il Comune ne determinava la chiusura in data 29/11/19.
    In data 12/12/19 i servizi sociali, la cui responsabile era Rosanna Vallelonga, poi arrestata nel dicembre 2020 perché implicata nello scandalo della Serinper (le cui strutture sono tutt’ora aperte), prelevavano M. da scuola tra le lacrime senza dargli la possibilità di salutare nessuno e nemmeno di prendere le sue cose.
    "Non mi hanno fatto prendere nemmeno la mia Bibbia" si legge in un verbale redatto in tribunale
    La casa famiglia è stata fatta chiudere evidentemente perché era l'unico modo per portare via Mattia secondo gli intendimenti della SDS della Lunigiana.
    Il ragazzo veniva inserito presso l’Anfaas di Carrara dove rimaneva fino al giugno 2021 dopo un percorso fallimentare che ha visto persino un ricovero di M. per diversi giorni nel reparto di psichiatria.
    Inserito poi presso la Comunità Cardinal Maffi di Fivizzano (MS) vi restava fino al 7/1/22 giorno della sua liberazione e rientro a Livorno presso di noi
    Fino al settembre 2021 era stata negata persino la possibilità di incontri e telefonate con le persone di riferimento di M.
    Il 3/1/22 il TdM decretava la revoca dell’affido ai servizi sociali accogliendo con favore il rientro di M. a Livorno: la fine di un incubo per M. durato due anni e ventisei giorni, un danno irreversibile procurato dai servizi sociali ai danni di un ragazzo già duramente provato dalla vita
    Complimenti all'operato di questi servizi sociali deviati!!!
    Vediamo se il consiglio dell'ordine vorrà prendere provvedimenti o farà finta di nulla anche questa volta
    -----------------------
    Servizi sociali che fanno grandissimi danni

    Associazione "Amici della Zizzi"
    dal 1987 dalla parte dei Bambini
    www.zizzi.org

  3.  

    Addì 12 gennaio 2022

    In quel tempo, Gesù uscito dalla sinagoga, si recò subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni.
    La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
    Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli.
    Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.
    Tutta la città era riunita davanti alla porta.
    Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
    Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava.
    Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce
    e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!».
    Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
    E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

    Marco 1,29-39

  4.  

    Al mattino si alzò quando ancora era buio (12 gennaio 2022)
    Silenzio, è mattino presto

    Da sempre adoro il mattino
    L'aria frizzantina in primavera da una sensazione di frescura per l'intera giornata
    Il gelo e la pioggia sferzanti in inverno fanno apprezzare l'ospitalità anche di una stanza di ufficio
    Al mattino presto si esce per mare speranzosi di trovare la preda più grossa in caccia nella penombra
    Al mattino il cervello ingrana e mette la quarta dopo una notte di riposo
    Al mattino nessuno disturba pensieri, preghiere, progetti permettendo di conoscere meglio sé stessi
    Al mattino anche i problemi sono silenti consentendo di elaborare la strategia migliore per affrontarli
    Alla sera, quando ormai la stanchezza ha preso il sopravvento tutto dipende dal mattino, da come ci siamo alzati, da come abbiamo affrontato le incognite, da quanto amore abbiamo donato
    Questo vale anche per la vita
    Se nella nostra giovinezza avremo costruito solide basi, potremo affrontare la vecchiaia con maggior serenità, quantomeno per la consapevolezza di aver fatto qualsiasi cosa per dare il meglio di noi stessi
    Ai Bambini che arrivano da noi spesso mancano queste fondamenta e non è facile convincerli a svegliarsi presto per andare a pescare, correre o fare un giro in bici
    Non è facile far loro ammirare il paesaggio che scorre davanti ai finestrini durante un viaggio
    Non è facile farli capire la bellezza del silenzio al mattino presto, il rumore del mare, il vento che soffia in alta quota senza essere disturbati dal frastuono dell'umanità desta
    Eppure è così bello apprezzare la vita quando non c'è nessuno attorno a te
    Quando morì la mia mamma il mio più grande desiderio era starmene per conto mio, ma non era possibile.
    Dal momento in cui mi svegliavo non c'era attimo in cui qualcuno non volesse interagire con me, non fosse altro per la fastidiosa pubblicità o i clacson delle auto
    Grandi fastidi per un cuore infranto
    Ecco che mi immergevo, talvolta anche sei, sette ore in una giornata.
    Andavo in barca, mettevo la muta e giù ad esplorare le tane dei pesci alla Meloria in cerca della più bella preda di sempre
    Erano momenti in cui il mondo esterno non esisteva, i pensieri fioccavano, anche quelli brutti, ma la difficoltà dell'ambiente circostante mi distoglieva dalla tristezza per propormi l'attenzione per un pesce, per una tana contorniata da conchiglie, per un catino più profondo degli altri.
    Man mano che durante l'immersione mi veniva a mancare il fiato il mio cervello si concentrava sulla mia sopravvivenza, realizzando solo dopo che la mancanza di aria donava ossigeno alla mia anima
    Da allora più che mai adoro il silenzio, quel silenzio che mi ha impedito di suicidarmi, quel silenzio che mi ha impedito di odiare, quel silenzio che mi distoglieva dalla sofferenza regalandomi gioie e soddisfazioni nemmeno troppo cercate, quel silenzio che mi dava la forza di affrontare il mondo con rumori e problemi, quel silenzio che "in silenzio" mi ha fatto scoprire la bellezza di essere utile al prossimo
    Quel silenzio che si chiama Dio
    -----------------------
    Nel silenzio si trova la forza per affrontare il rumore

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza
    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  5.  

    Addì 13 gennaio 2022

    In quel tempo, venne a Gesù un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!».
    Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!».
    Subito la lebbra scomparve ed egli guarì.
    E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: «Guarda di non dir niente a nessuno, ma và, presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro».
    Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte.

    Marco 1,40-45

  6.  

    Se vuoi, puoi guarirmi! (13 gennaio 2022)
    Paura del covid? No grazie!

    Quanto dura la nostra vita terrena?
    70, 80, 90 talvolta anche 100 e più anni.
    E poi?
    Possiamo prolungarla quanto vogliamo, ma saremo ben lungi dall'avere i mille anni della sequoia gigante, lontanissimi dalle migliaia di anni di vita di una montagna, dai miliardi di anni di esistenza di una galassia.
    Eppure nella nostra misera condizione di uomini cerchiamo di strappare all'eternità quel gruzzoletto di anni che non servono a niente
    Ma non vi rendete conto di quanto questo sia penoso?
    E' un po' come vedere un malato di mente che abbia la pretesa di prosciugare il mare con un bicchiere
    Le tentiamo tutte per svuotare il mare: mascherine, lavaggio delle mani, vaccino, richiamo, terza dose e si parla già della quarta
    Eppure ci ammaliamo lo stesso, moriamo lo stesso
    Prendiamo il vaccino che come ogni medicina ci fa bene per una cosa momentanea per poi farci ammalare di altro oppure ridurre le nostre difese immunitarie
    Non avete mai letto di quei medici che sconsigliano, in tempi non sospetti lontani dal covid, ero io piccolo, il lavaggio troppo frequente delle mani?
    I germi fanno in modo che le difese immunitarie nel nostro corpo aumentino e si fortifichino. E' un po' come un esercito sempre in guerra: è allenato, pronto a combattere, rinforzato, ma se non c'è battaglia i soldati "sbracano", giocano a carte, dormono, ma quando arriva il nemico non sono pronti e subiscono il suo attacco.
    Non prendo mai medicine, di nessun genere, nemmeno una pasticca per il mal di testa o lo sciroppo per la tosse perché seppur mi possa dare sollievo in quel momento, mi propone altri dolori o fastidi di lì a poco
    Tutti i rimedi che ci siamo costruiti sono dannosi
    Pensate ai sonniferi, creano dipendenza e disturbi di ogni genere
    Così pure gli antidepressivi o gli antidolorifici
    Davvero pensate che possa esserci un rimedio "assoluto" senza conseguenze?
    Io credo in Dio, credo che lui solo possa guarirci, credo che lui solo possa donarci la vita eterna
    Muore la carne, e prima o poi accadrà a tutti, vaccinati e non vaccinati, sani e malati, belli e brutti, ricchi e poveri. A tutti!
    Ma la vera vita non può essere su questa terra dove l'essere più intelligente del mondo dura un decimo di un albero, un microsecondo rispetto ad una montagna, un miliardesimo di istante rispetto all'universo
    L'essere umano è colui che vive più di ogni altra creatura animale, vegetale o rocciosa, sopravvivendo ad ogni cosa perché l'essere umano è nato per essere eterno
    Ed allora la frase pronunciata a Gesù da tanti malati al suo tempo "Se vuoi, puoi guarirmi!" ha un senso ampio e profondo dove solo Dio può guarirci dalle nostre infermità per darci la vita eterna, solo attraverso di lui si può capire come sia bello perdonare, amare il prossimo, accudire un malato, accogliere un Bambino, tenere la mano ad un anziano
    Non ho paura di morire, accadrà a ciascuno di noi prima o poi, ho paura di non aver fato tutto quanto avrei potuto fare per alleviare le sofferenze di chi non abbia avuto la mia stessa fortuna nella vita
    Buona guarigione a tutti, ma non tanto la guarigione da una pandemia o da un tumore, quanto la guarigione dell'anima per una sana vita eterna
    -----------------------
    Bisogna morire per guarire

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  7.  

    Addì 14 gennaio 2022

    Dopo alcuni giorni, Gesù entrò di nuovo a Cafarnao. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola.
    Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone.
    Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico.
    Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
    Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro:
    «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».
    Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori?
    Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono rimessi i peccati", o dire "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?"
    Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua».
    Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

    Marco 2,1-12

  8.  

    Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina (14 gennaio 2022)
    Alzati e cammina. Forza, dai!

    Ci sono giorni difficili, giorni in cui i pensieri incupiscono l'anima, notti insonni popolate da incubi per l'incertezza del futuro
    Sono quelli i momenti in cui hai bisogno di qualcuno che ti dica "Dai coraggio, alzati, riprendi il tuo percorso. In questo momento ti può sembrare impossibile, ma abbia fiducia, io sarò lì vicino a te per rialzarti"
    Tutti noi vorremmo avere qualcuno vicino nei momenti difficili, ma questo non sempre accade perché le persone, anche quelle che ti vogliono bene, a volte non si accorgono della tua profonda sofferenza, alle volte sono immischiate con te negli stessi problemi, alle volte devono allontanarsi per impegni familiari, alle volte stanno lontani per egoismo ed opportunismo.
    Fatto sta che puoi anche essere circondato da mille persone ed essere ugualmente solo. Solo nel difenderti, solo nel combattere, solo nell'organizzare, solo nel decidere. Inesorabilmente solo.
    Ma sono bei momenti
    Sono momenti di crescita
    Sono momenti che creano sofferenza, ma è in quel dolore che si trova l'amore di Dio
    Quante persone hanno scoperto Dio solamente quando hanno toccato il fondo, sole, abbandonate, dinanzi ai propri errori
    Dio ci dice "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina"
    Lo dice a noi che siamo paralitici
    Ci sembra impossibile, siamo immobilizzati dalle nostre paure, ma se ci fidiamo, se facciamo il solo gesto di alzarci, il resto lo compie Dio
    Nel mio piccolo l'ho sperimentato tante volte sia per sentirmi una grande forza pervadermi dopo la preghiera nei momenti bui, ma anche quando c'è da dare forza ad uno dei miei Bambini e Ragazzi.
    Quante volte ho detto loro "Forza, puoi farcela, basta solo iniziare ad impegnarsi, basta volerlo, basta credere in sé stessi"
    Arrivano spesso distrutti ed oppressi dai mille abusi che hanno visto ed affrontato, duri come rocce, impenetrabili, ma al momento in cui si aprono sentono il nostro amore pervaderli, sentono che qualcuno crede in loro nonostante la loro scorza di uomini e donne vissuti.
    La strada che intraprenderanno dipende da loro, la direzione giusta o sbagliata sarà sempre e solo una loro scelta
    Gesù ha rimesso in piedi il paralitico, ma il Vangelo non ci racconta se uscito dalla casa con le sue gambe sia andato ad ubriacarsi, a vendicarsi di quanti lo avevano deriso e derubato, a prostitute, oppure se colmo di gratitudine abbia iniziato a lodare Dio, ad aiutare il prossimo così come lui era stato aiutato, a donare sé stesso per cambiare il mondo
    Noi dopo che siamo stati aiutati, guariti, consolati cosa facciamo?
    -----------------------
    Fidiamoci di chi ci dice "Alzati e cammina" e voliamo alto

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  9.  

    Addì 15 gennaio 2022

    In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava.
    Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Egli, alzatosi, lo seguì.
    Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano.
    Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?».
    Avendo udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori».

    Marco 2,13-17

  10.  

    Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati (15 gennaio 2022)
    Chi è medico tra voi?

    Quando siete malati vorreste avere il medico sempre accanto a voi perché veda ogni piccolo sintomo, per rassicurarvi, per aiutarvi a non soffrire
    Eppure quando tocca a voi essere medici quanti sono disponibili a stare al capezzale del moribondo?
    E mica siamo medici!!! Direte voi
    Certo che siamo medici, perché un medico è colui che cura, colui che indica la strada da seguire anche se dolorosa, colui che si rende odioso nel dire "Lei ha una brutta malattia ed il rimedio è drastico: operarsi e soffrire per poi stare meglio. l'alternativa è la morte"
    Quante volte avete visto un drogato bucarsi?
    Quante volte vi siete soffermati a parlare con lui per dirgli che stava sbagliando?
    Quante volte avete cercato di aiutarlo a rialzarsi?
    Quante volte lo avete cercato per aiutarlo a camminare verso un percorso riabilitativo?
    Nessuna vero?
    E quante volte avete visto nei quartieri periferici dei Bambini giocare laceri e sporchi per la strada?
    Quante volte vi siete fermati per dar loro giochi e vestiti appena comprati?
    Quante volte avete parlato con i loro genitori per farli capire che i figli non stanno crescendo bene?
    Quante volte avete dato loro un'alternativa portandoli a fare una gita oppure a casa per fare la lezione di scuola?
    Quante volte avete comprato del cibo cucinandolo in casa loro con amore?
    Quante volte siete andati a parlare con gli insegnanti per capire meglio la loro situazione?
    Quante volte avete cercato consiglio sul come fare per aiutare questi Bambini?
    Quante volte li avete accolti nella vostra famiglia per periodi più o meno lunghi?
    Questo è essere medici, questo lo possiamo fare tutti, eppure si fa il contrario: se vediamo una brutta situazione giriamo al largo o al massimo inveiamo sui social contro l'ignavia dei servizi sociali e dello Stato
    Vorrei vedere quanto vi arrabbiereste se aveste bisogno del medico perché state male da morire e non vi risponda nemmeno al telefono, o se chiamaste un'ambulanza e questa non arrivasse
    La vostra rabbia sarebbe giustamente enorme
    Ed allora non contrariatevi se enorme è anche la rabbia di chi soffre e non trova aiuto
    Non storcete il naso se con rabbia grande si inveisce contro chi è pagato per aiutare e non aiuta o persino fa danni, al pari di un medico che sbaglia diagnosi o, peggio, vi fa operare per far arricchire il suo amico chirurgo e prendere una fetta di quella ricca torta
    -----------------------
    Tu sei medico e hai il dovere di aiutare i malati

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  11.  

    Addì 16 gennaio 2022

    Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù.
    Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
    Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino».
    E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora».
    La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».
    Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili.
    E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo.
    Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono.
    E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono».
    Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

    Giovanni 2,1-11

  12.  

    Tutti servono da principio il vino buono (16 gennaio 2022)
    Il vecchio ed il nuovo

    Ogni rapporto umano inizia sempre nel migliore dei modi
    Chi si sposa ha nei primi anni la gioia e la certezza di essere nella perfezione: mille attenzioni l'uno per l'altra, non c'è momento che non si voglia passare insieme, ogni cosa viene condivisa
    Passano gli anni e molti rapporti si sfilacciano, diventano abitudine, spesso noia, talvolta fastidio
    Ed ecco che ci si lascia, si abbandona tutto per ritrovare in altri lidi quella situazione idilliaca tanto gustata
    Ma questo a cosa ci porta?
    A cambiare partner spesso, ad essere irrequieti, sempre alla ricerca di qualcosa impossibile da ritrovare
    Ecco che bisogna chiedere aiuto: qualcuno cerca supporto tra gli amici, da uno psicologo, da un santone, altri cercano ausilio in Dio, nella preghiera
    La cosa importante è capire di aver bisogno di aiuto per trasformare l'acqua in vino, ed in vino buono in qualunque rapporto ci sia logorio
    E' bello trovare la gioia di stare insieme anche dopo tanti anni, desiderare di rivedere l'altra anche quando parte e va via per lunghi periodi, è bello sentirsi tutte le sere quando siamo lontani e vedersi tutte le sere alla fine di una giornata piena, è bello raccontarsi ogni piccola cosa, chiedere consiglio, scherzare, condividere
    Auguro a tutti noi una storia importante, una di quelle storie che sai che mai potranno finire perché sono passate attraverso molte prove superandole tutte
    -----------------------
    Una storia importante

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  13.  

    Addì 17 gennaio 2022

    In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
    Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
    Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno.
    Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore.
    E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi».

    Marco 2,18-22

  14.  

    Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? (17 gennaio 2022)
    Una vita perfetta

    Chi di noi non ha mai avuto un problema?
    La vita perfetta, tanto agognata e desiderata, non esiste su questa terra
    Chi si ammala e poi guarisce, prima o poi si ammalerà di nuovo e morirà
    Chi trova l'amore, prima o poi lo perderà ed arriverà la sofferenza
    Chi ha un figlio, prima o poi lo vedrà andarsene e avrà scontri con lui
    Chi avrà la gioia di una famiglia "perfetta" sa benissimo quanti scontri e dispiaceri da ingoiare per farla funzionare
    La felicità non è di questo mondo
    Ed allora che viviamo a fare?
    Perché mettere tanto impegno per avere una vita migliore se mai e poi mai raggiungeremo la perfezione, la gioia vera?
    Non so voi, non so per quale motivo valga la pena vivere, ma per me è la gioia eterna, la consapevolezza che se farò di tutto per essere onesto, solidale, premuroso, amorevole, incline al perdono otterrò un biglietto di sola andata per il Paradiso.
    Ecco perché i dolori mi segnano, mi fanno stare male, ma non mi uccidono
    Il segreto, almeno per me, di essere ostinato nel perseguire il bene del prossimo è proprio il desiderio e la speranza di una vita perfetta
    -----------------------
    Raggiungiamo la perfezione

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  15.  

    Addì 18 gennaio 2022

    In giorno di sabato, Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe.
    I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?».
    Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni?
    Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?».
    E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato!
    Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».

    Marco 2,23-28

  16.  

    Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! (18 gennaio 2022)
    Riavvolgiamo il nastro

    Quante volte, specie nell'adolescenza, abbiamo ascoltato una canzone più e più volte, riavvolgendo il nastro per sentirla di nuovo fino a consumarla, fino a spaccare i timpani ai nostri poveri genitori e vicini di casa.
    Quanti di noi possono dire di aver avuto una vita tale da voler riavvolgere il nastro e riviverla mille e più volte senza cambiare nulla?
    Io credo nessuno
    Abbiamo fatto tutti degli errori, ci siamo fidati tutti della persona sbagliata, abbiamo detto la cosa errata perdendo la stima di un amico, abbiamo rinunciato ad un lavoro che ci emozionava in cambio del posto fisso, abbiamo magari sposato l'uomo o la donna che non faceva per noi
    Sono convinto che anche riavvolgendo il nastro ed evitando di ripetere gli errori del passato, sempre e comunque ne faremmo, magari di meno, magari diversi, ma sbagliare fa parte della nostra natura, l'errore ci accompagnerà sempre ogni giorno della nostra vita.
    Ed allora ci facciamo prendere dallo sgomento? Certo che no.
    Mettiamo in conto gli errori, impariamo da essi a non sbagliare, ma quando questo accade dobbiamo avere il coraggio di fare un passo indietro
    Se è vero, come è vero, che non si può sempre tornare sui propri passi, perché certi errori lasciano il segno e sono incontrovertibili, è pur vero che in certi casi è possibile fermarsi, riflettere e chiedere scusa alla persona che abbiamo ferito, alla famiglia che abbiamo lasciato, al partner che abbiamo tradito.
    Siamo talmente presi dall'andare avanti ad ogni costo al punto da non prendere nemmeno in considerazione la possibilità di rimediare ai torti inflitti ad altri
    Eppure come ci piace quando una persona viene da noi e ci dice "Scusami, ho sbagliato"
    Impariamo che riavvolgere il nastro è talvolta possibile, ma sopratutto capiamo che per una vita migliore il riavvolgere il nastro è doveroso
    -----------------------
    Scusa, ho sbagliato

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  17.  

    Addì 19 gennaio 2022

    In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo.
    Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!».
    Poi domandò loro: «E' lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?».
    Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata.
    E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

    Marco 3,1-6

  18.  

    Rattristato per la durezza dei loro cuori (19 gennaio 2022)
    2 anni, 1 mese, 1 settimana

    Correva l'anno 2019, era il giorno 12 dicembre
    Uno dei giorni più brutti da quando abbiamo fondato l'Associazione
    La telefonata di Carmela in lacrime perché AVEVANO PORTATO VIA MATTIA DA SCUOLA
    Chi è stato?
    Coloro che avrebbero dovuto proteggerlo: i servizi sociali
    Motivo?
    Chiusura della Casa Famiglia prevista per il 16/12 per "non continuità affettiva"
    Strappato a Livorno
    Strappato alla sua scuola
    Strappato ai suoi affetti, ai suoi amici, alla pesca, alla libertà
    Rinchiuso in una struttura
    Passaggio in ospedale in psichiatria
    Rinchiuso in altra struttura
    E lui a piangere, a chiedere di tornare a casa
    Oggi finalmente
    dopo 769 giorni di sofferenza
    dopo 769 giorni di preghiere
    dopo 769 giorni di lotta ed umiliazioni
    Oggi finalmente
    OGGI, 19 GENNAIO 2022, OGGI
    è rientrato nella sua scuola
    è rientrato al Nautico di Livorno
    è rientrato nella sua classe accolto tra abbracci e lacrime di gioia
    è rientrato tra la gioia dei suoi insegnanti
    è rientrato nella sua vita che qualcuno aveva voluto interrompere per motivi che la magistratura dovrà chiarire
    OGGI E' UN GIORNO DI FESTA per Mattia e per tutti coloro che hanno pianto e sofferto per la cattiveria perpetrata ai danni di un ragazzo più che speciale
    -----------------------
    Oggi è un giorno di festa grande

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  19.  

    Addì 20 gennaio 2022

    In quel tempo, Gesù si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea.
    Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui.
    Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.
    Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo.
    Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!».
    Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.

    Marco 3,7-12

  20.  

    Una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui (20 gennaio 2022)
    Matrimonio in vista


    Si decide di sposarsi
    Avete idea di quanti preparativi si debbano avviare?
    L'abito della sposa
    Le damigelle
    Il luogo del ricevimento
    La chiesa dove celebrare l'unione
    Il catering
    L'abito dello sposo
    La casa dove andare a vivere
    La lista di nozze
    La macchina
    Le fotografie
    I fiori
    I vini
    L'ospitalità per i parenti lontani
    La lista degli invitati
    Già così viene mal di testa al solo pensarci
    Se poi andiamo ad analizzare ogni voce scopriamo che per ognuna c'è una lista infinita di particolari, e per ogni particolare una lista altrettanto inifinita di sfumature
    Nulla è lasciato al caso, persino i colori dei fiori che devono essere accostati, gli invitati che devono stare a tavoli seprati, il bouquet della sposa, le location per le foto e con chi farle e quando, eccetera, eccetera, eccetera.
    Passerebbe quasi la voglia di sposarsi solo per questo
    Eppure in tanti si cimentano in questa epica impresa per prepararsi al lieto evento
    Ma la cosa più importante quando ci si sposa non è tanto il dove si mangia o chi si invita, quanto la prepazione interiore
    Se non c'è amore, se non c'è feeling perché sposarsi?
    Per convenienza ed opportunismo?
    Per non perdere un'occasione?
    Per dare alla società una parvenza di credibilità?
    Quindi un vero matrimonio è basato sull'amore e se questa prepazione sarà stata adeguata con i suoi tempi di fidanzamento per conoscersi, parlare, superare le difficoltà e divenire pian piano una cosa sola, allora si avranno maggiori possibilità di successo, la visione di tanti, tanti anni felici insieme
    La vita è questo: è la preparazione ad un matrimonio
    La data e l'ora fissata per il matrimonio è quella decisa dal celebrante
    E' la data e l'ora della nostra morte, il momento dell'incontro con Dio, quello fissato per il matrimonio con lui
    La nostra preparazione spirituale, unita alle opere di bene, sarà quella fatta giorno per giorno che potrebbe aprirci un futuro di centinaia di migliaia di anni di felicità senza fine
    Vi svelo una cosa
    Io non scrivo per voi, per quanti mi leggono
    Io scrivo per me perché cerco di ripetermi la teoria, cosa fare per prepararmi bene all'incontro con Dio perché ho sempre bisogno di ricordare a me stesso che sono un peccatore, e per avere qualche possibilità di vita eterna devo fare ancora tanta, tanta, tantissima strada
    Ed ecco che medito, penso, rimugino, leggo il Vangelo.
    E poi scrivo, scrivo quello che mi passa nella mente sperando che rileggendolo mi arrivi la tirata di orecchie per fare meglio e preparare il mio spirito al giorno del mio matrimonio con Dio
    Riflettiamo insieme, qualunque considerazione è un'opportunità di crescere per tutti noi
    -----------------------
    Riflettiamo insieme

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  21.  

    Addì 21 gennaio 2022

    In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui.
    Ne costituì Dodici che stessero con lui ed anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.
    Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì.

    Marco 3,13-19

  22.  

    Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì (21 gennaio 2022)
    Un nuovo amico

    Non farci caso tutto passa, hanno tradito anche me
    Almeno adesso tu sai bene chi è
    E' il testo di una canzone di Riccardo Cocciante
    Si può dare tutto noi stessi con infinito amore, ma il tradimento è sempre in agguato.
    Inizialmente non te lo aspetti, poi sai che può succedere
    Ci sono due strade:
    chiudersi in sé stessi, piangere, disperarsi, maledire il mondo e non tentare lo stesso percorso con altri
    oppure aprirsi all'umanità, seppur con la ferita ancora aperta, e accogliere altre opportunità
    Più volte sono stato ferito e tradito dai tanti Bambini che ho accolto, divenuti poi adolescenti e giovani adulti, ma non per questo ho smesso di amare i Bambini, non per questo ho smesso di accoglierli a braccia aperte.
    Una volta parlai con uno zingaro che era il capo di una folta carovana che si era insediata in un terreno di nostra proprietà per dirgli di andare via
    Mi chiedeva il perché e risposi che per due volte avevo fatto accampare i rom per un breve periodo su quel terreno, e andandose avevano lasciato talmente tanto sudicio e deturpazione da non voler più rischiare
    Allora mi prese la mano e mi disse "Vedi, sono tutte dita, ma sono tutte diverse"
    Imparai da lui una grande lezione che nella vita mi è servita tantissimo per accogliere tutti i Bambini che il buon Dio intenda mandarmi, consapevole che la maggior parte di loro se ne andranno voltandomi le spalle e non facendosi più vedere
    -----------------------
    Tutto passa, hanno tradito anche me

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127
    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  23.  

    Addì 22 gennaio 2022

    In quel tempo, Gesù entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo.
    Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E' fuori di sé».

    Marco 3,20-21

  24.  

    E' fuori di sé (22 gennaio 2022)

    Sana follia

    Ci sono persone fuori di testa completamente, le quali pensano di sovvertire ogni cosa con la prepotenza, la maleducazione, il rivendicare un diritto quando non c'è
    Ci sono altri che invece sono ligi ad ogni virgola, timorosi nel passar male davanti alla gente, incapaci di prendere una decisione se non obbligati

    La virtù sta nel mezzo

    Bisogna rivendicare i propri diritti, anche alzando la voce se necessario, ma mai andando contro la legge, pur contestandola
    Si devono prendere decisioni e portare avanti i propri principi anche a rischio di essere impopolari
    E' necessario inventarsi nuove strategie e nuovi giochi, il tutto con un pizzico di "sana follia"

    Mia mamma diceva sempre "Se non son pazzi non li vogliamo"
    Ed io cerco di essere sempre un po' pazzo, senza esagerazioni
    I miei Bimbi dicono che sono il loro giocattolo preferito, e questo mi onora perché il Bambino non conosce tante regole, né tantomeno fa le cose per accondiscendere il prossimo, è il "folle sano" per eccellenza.

    La sera, dopo la preghierina, deve necessariamente passare l'autobus, altrimenti a letto a piedi non ci vanno
    Talvolta pagano il biglietto con un disegno, altre volte invece reclamano la gratuità del trasporto
    Fattostà che ad uno uno, anche il grandiglione di tredici anni e mezzo, me lo devo caricare sulle spalle e, schivando un pedone che sparecchia ed un'altro che esce dal bagno, li porto alla loro fermata e, tra una risata e l'altra, si rintanano fra le coperte, non prima però di qualche minuto di sano e robusto solletico.

    Una sera che ero stanco ho detto "Oggi c'è sciopero dei bus"
    Esce fuori Jaquie e dice "Allora stasera prendiamo un taxi"

    La sana follia, come vedete è contagiosa: dalla mia mamma ha attraversato me, e indiscutibilmente è passata a tutti i paperotti che il buon Dio ha voluto inviarmi

    La vita va affrontata con coraggio e spensieratezza, pur non tralasciando l'intelligenza
    -----------------------
    Se non son pazzi non li vogliamo

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  25.  

    Addì 23 gennaio 2022

    Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
    Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione.
    Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.
    Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.
    Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore.
    Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui.
    Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».

    Luca 1,1-4.4,14-21

  26.  

    Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia (23 gennaio 2022)

    Provare per credere

    La seconda volta che sono nato non avevo tutte le certezze che avevo nella mia prima vita.
    Fino ai 21 anni avevo ben chiaro cosa volessi fare: Economia e Commercio + Commercialista + Dirigente d'azienda + Giudice tributario + sposarmi, avere due figli, andare in pensione a cinquant'anni e godermi il resto della vita su una bella barca a giro per il mondo.

    Ero certo che sarebbe andata così

    Dopo la morte della mia mamma tutte le mie certezze sono crollate, il Riccardo che conoscevo era morto e sepolto.
    Arrivò il suggerimento dall'alto di occuparmi di Bambini e così feci, ma non per scelta, bensì per la debolezza che avevo in quel momento.
    I giorni ed i mesi passavano e vivevo nel limbo: studiavo ma senza studiare, lavoravo con mio padre nel suo studio di commercialista ma senza lavorare, avevo la ragazza ma senza pensare al futuro.
    Tutto sembrava avviato verso l'inedia: da una parte l'Associazione che avevo fondato, dall'altra il lavoro.
    Poi le acque cominciarono a mischiarsi: gli impegni del lavoro mi portavano sempre più lontano dai Bimbi e dalle famiglie che aiutavamo, e nello stesso tempo l'Associazione portava via tempo e serenità al lavoro che svolgevo.
    Avevo bisogno di chiarezza, ma non poteva venire da me perché non avevo l'obiettività di decidere quale strada prendere e quale lasciare.
    Parlavo con tante persone: mio padre, gli amici, giudici ed altri amici di mio padre
    La risposta era sempre la stessa: lavora e fai volontariato a tempo perso
    Motivo? I soldi.
    Ora devo dirvi la verità: a me dei soldi non è mai importato nulla, forse perché non sono mai mancati in casa, o forse perché mia mamma mi ha insegnato che i valori nella vita sono ben altri, quindi il motivo "Lavora altrimenti poi con cosa potrai mantenerti" non aveva molto appiglio su di me.

    Si andava verso la fine di un imbuto: ero chiamato a prendere una decisione, urgentemente, per far bene almeno una delle due cose tralasciando l'altra.
    Ero confuso, impaurito, indeciso, titubante. La scelta era importante e avrebbe segnato la mia intera esistenza

    Fu così che chiesi a Dio di indicarmi la strada
    Andai in camera, aprii il Vangelo a caso e lessi
    "Per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre".

    Il Vangelo mi ha sempre indicato la strada giusta e devo dire che se tornassi indietro, nonostante le mille difficoltà da affrontare, rifarei la stessa scelta: abbracciare l'Associazione ed i tanti Bambini che il buon Dio ha inteso inviarmi.
    -----------------------
    Non preoccuparti di cibo e vestiti ma fai la cosa giusta

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  27.  

    Addì 24 gennaio 2022

    In quel tempo, gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni».
    Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana?
    Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi.
    Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire.
    Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l'uomo forte; allora ne saccheggerà la casa.
    In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna».
    Poiché dicevano: «E' posseduto da uno spirito immondo».

    Marco 3,22-30

  28.  

    Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi (24 gennaio 2022)
    Cinismo, abitudine o indifferenza?

    Ragazzi che muoiono negli incidenti stradali, o per una trave durante uno stage, oppure facendo un'arrampicata non fanno più notizia
    Siamo attratti da avvenimenti leggeri e non ci appassionamo, se non per qualche secondo, alla tragedia di tante famiglie che hanno perso i loro cari

    Fa impressione con quanta velocità si passi dal fare il resoconto della morte di cinque ragazzi al risultato della partita di calcio
    Fa impressione quanto ci si dilunghi sui risultati calcistici con interviste e video, e quanto poco invece sulla morte di qualcuno e sull'altrui sofferenza
    Fa impressione vedere come siamo abituati a tutto questo

    Siamo ormai troppo vaccinati dalla morte da non restarne colpiti se non per un breve istante?
    Disprezziamo i valori morali e sociali oltre ad essere indifferenti, pensando solo al nostro benessere nell'attimo fuggente della nostra quotidianità?
    In altre parole siamo una società di cinici?

    Comunque la mettiamo c'è qualcosa che non va
    Mi ripugna pensare che a nessuno importi di cinque vite spezzate o comunque molto meno di una partita di calcio
    -----------------------
    Meno cinismo e più umanità

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  29.  

    Addì 25 gennaio 2022

    In quel tempo Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»
    Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
    E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

    Marco 16,15-18

  30.  

    Predicate il vangelo ad ogni creatura (25 gennaio 2022)

    Se non sei con noi, sei contro di noi

    "Vivi e lascia vivere" mi ripeteva sempre la mia mamma

    Non vuol dire non esprimere le proprie idee, ma significa vivere i propri principi lasciando gli altri liberi di scegliere
    Ci si può battere, si può discutere, e persino litigare per i propri ideali, ma mai imporsi
    Un ragazzo che entra in contatto con una realtà dove ci siano uno o più adulti di riferimento non deve essere obbligato, più o meno caldamente, ad abbracciare un principio, un credo, un valore

    Ai ragazzi si deve insegnare con amore, con l'esempio e quando si sbaglia far subito notare l'esempio negativo da non seguire

    Un esempio ricorrente in casa nostra
    Insegniamo ai Bimbi a non dire parolacce, ma siamo i primi ai quali ogni tanto ne sfugge qualcuna
    Abbiamo insegnato ai ragazzi a riprenderci quando le diciamo, e loro talvolta sogghignano come a dire "guarda un po' cosa hai detto", oppure "Babboooo, non si diceeee" con tale tenerezza ed amore che a volte sono tentato di dire una parolaccia per il solo gusto di essere ripreso con così grande amore.

    Altro esempio
    Viola, ragazza arrivata in affido da noi a diciassette anni in piena adolescenza, contraria ad ogni imposizione dogmatica, atea dichiarata nonostante la sua assidua frequentazione degli scout cattolici
    Ogni sera con i ragazzi facciamo una riunione. Sono loro a decidere l'argomento e si spazia dal fatto di cronaca rosa alla decisione della compagna di classe di abortire, dal suicidio del ragazzino alla scuola che non serve a nulla.
    Dirigo la riunione verso lidi a me più cari facendo vedere loro il mio punto di vista spesso improntato sul Vangelo, facendo capire loro come Gesù, che lo vogliano credere figlio di Dio o meno, ci insegni ad amare il prossimo, a rispettare la vita, a perdonare, ad essere solidali.
    Viola per due anni ha ascoltato, ha detto la sua nel pieno rispetto delle sue libertà di pensiero, tanto che non è mai entrata in chiesa con noi alla messa se non quando è stato l'anniversario della mia mamma
    Vedendola in chiesa mi avvicinai a lei sussurrandole nell'orecchio di non sentirsi obbligata ad entrare in chiesa, mi rispose "Sono entrata perché mi faceva piacere, non perché dovevo", donandomi una forte e meravigliosa sensazione di libertà, quella libertà che da sempre doniamo loro, seppur con i paletti e le regole necessari per educare
    La stessa Viola, pochi giorni prima di prendere il volo verso la sua vita di giovane donna, mi disse "Continuo ad essere atea, ma dalle tue spiegazioni del Vangelo in questi due anni ho capito quanto sia bello ed ho deciso di seguirne i principi che Gesù insegna".

    Purtroppo nella nostra quotidianità non è quasi mai così

    Se vai a catechismo per assaporare la fede, questa ti viene imposta
    Se in classe non ti adegui alle idee del professore puoi avere problemi
    Se vai contro l'umanizzazione degli animali c'è una levata di scudi contro di te
    Se non ti allinei con la politica locale devi combattere per una vita per vedere garantiti i tuoi diritti basilari

    Iniziamo da uno
    Iniziamo dalle nostre famiglie
    Iniziamo dai nostri figli e nipoti: lasciamoli liberi di decidere, pur dialogando con loro per consigliarli al meglio
    -----------------------
    Alleati se possibile. Avversari se necessario. Nemici mai

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  31.  

    Addì 26 gennaio 2022

    In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
    Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!
    Andate. Ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa.
    Non passate da una casa all'altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio"

    Lc 10,1-9

  32.  

    La messe è molta, ma gli operai sono pochi (26 gennaio 2022)

    Pochi operai? Non è vero, solo pigri

    Ci sono in Italia ventisei milioni di famiglie, di queste due milioni sono in povertà assoluta
    Ci sono in Italia quattordicimila Bambini in affidamento nelle comunità per minori
    Ci sono in Italia un milione di Bambini e Ragazzi che abbandonano la scuola ogni anno
    Ci sono cinquecentomila Ragazzi diplomati praticamente analfabeti non in grado di poter agire in modo autonomo nella società di adulti

    Sono numeri da paura?
    Certamente si se ciascuno di noi ci si deve confrontare da solo
    Certamente no se, al di là delle giuste rimostranze contro il sistema sociale e scolastico, ci organizziamo tutti insieme per risolvere tanti problemi della nostra Italia

    Gli strumenti ci sono e si chiamano "Associazioni"
    Aggregati di persone che vedono un problema e cercano di risolverlo o di tamponarlo senza aspettare l'intervento dello stato che spesso non arriva, è tardivo o inutile e dispersivo

    Basterebbe che tutti quanti dessero un po' del loro benessere in termini di tempo e di denaro per pareggiare i conti
    Raccolte di cibo: ci sono venti milioni di famiglie che prendono almeno un caffè al bar tutti i giorni. Rinunciando ad un caffè al giorno ci sarebbero venti milioni di euro da destinare alle famiglie povere. Ogni giorno!
    Distribuzione di cibo: ventisei milioni di famiglie, poveri compresi, potrebbero dedicare un'ora al giorno per la raccolta e la distribuzione del cibo. Ventisei milioni di ore al giorno!
    Accoglienza Bambini: ci sono appena 13.000 famiglie che prendono un Bambino in affido, ne basterebbero solamente altre 14.000, su venti milioni!, per accogliere in affidamento tutti i Bambini dando loro una famiglia
    Abbandono scolastico e analfabetizzazione: ci sono in ogni città associazioni come la nostra che accolgono Bambini nel doposcuola, basterebbe un ora al giorno per dare un aiuto e migliorare la cultura dei nostri ragazzi e della nostra società

    La messe è molta e non è vero che gli operai sono pochi, sono solo pigri e menefreghisti
    -----------------------
    La messe è molta ma gli operai non sono pochi

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  33.  

    Addì 27 gennaio 2022

    Diceva loro: «Si porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per metterla sul lucerniere?
    Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce.
    Se uno ha orecchi per intendere, intenda!».
    Diceva loro: «Fate attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate, sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più.
    Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».

    Marco 4,21-25

  34.  

    Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba essere manifestato (27 gennaio 2022)

    Lasciatevi coinvolgere dalla bellezza

    Due giorni fa passavo davanti al mare con Mattia per andare in centro.
    Ad un tratto mi sono dovuto fermare, abbagliato dalla bellezza del paesaggio che avevo davanti
    Come me molti livornesi erano scesi dalle loro auto a scattare foto al sole meravigliosamente sospeso tra cielo e mare

    Le cose belle non ti possono lasciare indifferente

    Come si fa a resistere allo sguardo di un Bambino?

    Chi passa accanto a noi e tocca con mano il nostro progetto rimane abbagliato dal sorriso dei tanti Bambini che accogliamo ogni giorno
    Lasciatevi abbagliare anche voi dalla luce dei nostri Bimbi, scattate pure foto con il vostro cuore per imprimere la spensieratezza dei loro sguardi nel vostro animo, ma fermatevi più a lungo per dare maggior bellezza alla loro vita unendovi a noi nella missione che Dio ci ha affidato
    -----------------------
    La bellezza delle cose belle

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  35.  

    Addì 28 gennaio 2022

    In quel tempo, Gesù diceva alla folla: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa.
    Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga.
    Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura».
    Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
    Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra».
    Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere.
    Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.

    Marco 4,26-34

  36.  

    Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra (28 gennaio 2022)

    Cosa facciamo per i Bimbi?

    Li indirizziamo verso la strada che abbiamo scelto per loro?
    Assolutamente no
    Li convinciamo che quello che stanno facendo è sbagliato?
    Assolutamente no
    Li obblighiamo a fare le scelte migliori secondo noi?
    Assolutamente no

    Quello che facciamo è dar loro valori e principi da seguire, quei valori che terranno in tasca come un semino pronto a germogliare al momento opportuno
    Se poi ci sarà l'occasione e il desiderio da parte loro, saremo pronti a vangare la terra, seminare, innaffiare e raccogliere, ma l'unico dovere assoluto cui non dobbiamo mancare è dare loro il seme dei valori

    Come?
    Semplice, con l'esempio, la cosa che conta più di mille parole
    Anche l'esempio negativo puà essere un insegnamento se dopo aver sbagliato abbiamo il coraggio e la forza di chiedere scusa insegnando loro che quanto fatto è cosa errata da cui trarre esempio per non farla
    -----------------------
    Valori e Principi: semi per crescere e vivere bene

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  37.  

    Addì 29 gennaio 2022

    In quel medesimo giorno, verso sera, disse Gesù ai suoi discepoli: «Passiamo all'altra riva».
    E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui.
    Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena.
    Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che moriamo?».
    Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia.
    Poi disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?».
    E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?».

    Marco 4,35-41

  38.  

    Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede? (29 gennaio 2022)
    Una pedalata di fiducia

    Qualche sera fa sono uscito con i Bambini a fare un giro in bicicletta
    C'erano Mustafà e Mirko, esperti ciclisti talvolta un po' spericolati, Anita che cade anche da ferma dall'alto dei suoi quasi dieci anni ma che non si arrende mai, Barbara temeraria forte dei sette anni conquistati insieme al primo anno delle elementari, e poi c'era lei, la più piccolina, Jaquie, sei anni non ancora compiuti, l'unica ad andare sulla bici con le ruotine.

    Era arrivata per Natale una bellissima minibicicletta bianca come la neve, adatta ad una Bambina piccola, ma senza il supporto delle ruote laterali.
    Jaquie ci moriva sopra.
    Complice il malfunzionamento della sua bici a quattro ruote decisi di prendere il nuovo biciclo.
    La piccolina era spaventata, ma si è subito rincuorata una volta che, posizionatasi sul sellino color crema, poteva pedalare sorretta da me tramite un suo braccino.
    Avanti e indietro, avanti e indietro, aveva preso fiducia e si divertiva come una matta.

    "Adesso basta" le ho detto ad un certo punto "Ora devi andar da sola perché babbo non può correre all'infinito"
    "No, non voglio, ho paura"
    "Non devi avere paura, piccola mia, babbo non ti abbandona, ma ti sta vicino affinché tu non caschi se dovessi perdere l'equilibrio"
    Grazie alla grande fiducia che ripone in me la paura si è trasformata in timore facendo sua la mia sicurezza
    Nel giro di appena mezz'ora pedalava da sola, ed ogni perdita di equilibrio, raramente culminata in caduta, era considerata una tappa necessaria verso il suo fine ultimo: pedalare in autonomia inseguendo gioiosa i suoi fratelli e sorelle più grandi.

    La fiducia in me, la fiducia in sé ed i risultati raggiunti ed apprezzati da tutti sono state le chiavi per aprire le porte del successo

    Se mancano questi tre elementi nessuno di noi può far nulla nella vita

    La fiducia in sé stessi, la consapevolezza di potercela fare devono essere presenti in noi altrimenti nemmeno riusciamo a partire
    La fiducia in qualcuno che creda in noi è essenziale per darci forza ed aiutarci a rialzare ogni volta che cadremo nel tentativo di riuscire nella nostra impresa
    I risultati devono esserci per alimentare la nostra forza, ma se tarderanno si deve avere fiducia in quel qualcuno che crede in noi e ci dice "non arrenderti, ti sono vicino, sei sulla giusta strada"

    In un mondo egoista e competitivo è difficile però trovare una persona che da un lato ci dia fiducia, e dall'altro creda in noi

    Io ho trovato in Dio quel qualcuno senza il quale non avrei avuto forza e coraggio per le mie battaglie, per far crescere l'Associazione, per accogliere in mezzo a mille difficoltà tanti Bambini e Ragazzi
    Mi ha sorretto nelle prime pedalate, mi ha lasciato andare da solo, mi ha spiegato gli errori, mi ha consolato quando piangevo per una caduta, mi ha aiutato a risollevarmi suggerendomi come comportarmi, e soprattutto è sempre prensente nella mia vita ad ogni pedalata che faccio.
    -----------------------
    [b]Pedalare in sicurezza sulle strade della vita

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  39.  

    Addì 30 gennaio 2022

    Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».
    Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?».
    Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!».
    Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria.
    Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone.
    C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro».
    All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio.
    Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

    Luca 4,21-30

  40.  

    Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò (30 gennaio 2022)

    So io, so io!

    Avete notato che coloro che parlano male di voi sono principalmente coloro che non vi conoscono?
    Anzi, hanno la tracottanza di sapere tutto su di voi e non sanno un bel nulla

    Qualche giorno fa un mio carissimo amico disse nel suo gruppo "Portiamo un po' di generi alimentari agli Amici della Zizzi"
    Uno fece una smorfia e disse "Ah, per carità gli Amici della Zizzi"
    Il mio amico gli chiese spiegazioni, cosa intendesse dire
    Rispose "Ah lascia stare, so bene chi sono gli Amici della Zizzi, a loro non gli va dato nulla"
    Il mio amico replicò "Dimmi, cosa sai di loro, così lo so anche io e magari mi ci tengo a distanza come fai tu"
    Rispose "Ah lascia perdere, lascia perdere, so io, so io", e così dicendo si allontanava

    Ovviamente il mio amico, che ci conosce bene e ci frequenta da anni non si è lasciato minimamente condizionare da quell'atteggiamento, ma quante altre persone, purtroppo, sono facili alla contaminazione?
    Eppure sarebbe colsì facile andare alla fonte, verificare, domandare, valutare, persino guardare i conti e la gestione di ogni progetto.
    Abbiamo un indirizzo, un numero di telefono, un luogo dove siamo con i Bambini, invitiamo sempre tutti alle iniziative che facciamo, è facile trovarci, agiamo alla luce del sole sotto gli occhi di tutti
    Ma è più facile sparare a zero contro qualcuno piuttosto che cercare di capire chi veramente sia

    E' quanto accade anche con Dio: è più facile parlarne male che conoscerlo
    -----------------------
    So una cosa sola, di sapere tutto io

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  41.  

    Addì 31 gennaio 2022

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni.
    Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo.
    Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo.
    Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
    Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi, e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!».
    Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest'uomo!».
    E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti».
    E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione.
    Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo.
    E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi».
    Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare.
    I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto.
    Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.
    Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci.
    Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
    Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di permettergli di stare con lui.
    Non glielo permise, ma gli disse: «Và nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ti ha usato».
    Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano meravigliati.

    Marco 5,1-20

  42.  

    Ti scongiuro, in nome di Dio (31 gennaio 2022)
    Un grande amore disinteressato

    In greco antico la parola carità deriva da agápē, ossia un grande amore disinteressato
    In Italia ci sono tantissime persone che fanno volontariato: sulle ambulanze, nelle case famiglia, negli ospizi, nei doposcuola, per la strada
    Quasi tutti iniziano per una propria mancanza, per riempire un vuoto
    La spinta egoistica è un po' come la fiamma pilota che accende la caldaia
    I primi tempi si cerca un benessere personale, ma pian piano ci si rende conto che possiamo fare la differenza per qualcuno
    Ed è allora che ci si interroga, è quello il momento di capire se quel nostro impulso iniziale tutto egoista debba trasformarsi in qualcosa di più fino a divenire agápē, ossia un grande amore disinteressato
    Probabilmente nella massima buona fede chiunque faccia volontariato è convinto di essere caritatevole, di non perseguire un proprio scopo o bisogno, ma di dare tantissimo amore senza pretendere nulla in cambio.

    Ma è davvero così?

    Interroghiamoci con un breve questionario

    Siamo pazienti con coloro che accudiamo?
    Siamo indulgenti e comprensivi?
    Ci vantiamo e pavoneggiamo del bene che facciamo?
    Manchiamo di rispetto ai nostri assistiti?
    Facciamo il nostro interesse?
    Ci adiriamo?
    Se qualcuno di loro ci fa del male passiamo oltre?
    Siamo sempre alla ricerca della verità e dell'onestà?
    Siamo disposti a coprire tutto quello che di male osserviamo?
    Siamo disposti a credere a tutto quello che ci viene detto?
    Manteniamo in noi sempre viva la speranza anche dinanzi alle sconfitte più cocenti?
    Sopportiamo tutto e tutti per il bene del prossimo?

    Se anche ad uno solo di questi punti ci sentiamo in difetto, bisogna lavorarci sopra, capire di avere un problema e migliorare proprio per il bene del prossimo che ciascun volontario giura di voler servire con grande amore
    -----------------------
    Agápē

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  43.  

    Addì 1 febbraio 2022

    In quel tempo, essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare.
    Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva».
    Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
    Ora una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia ed aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
    E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
    Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?».
    I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?».
    Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo.
    E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
    Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male».
    Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».
    Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!».
    E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
    Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava.
    Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
    Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina.
    Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!».
    Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore.
    Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.

    Marco 5,21-43

  44.  

    La bambina non è morta, ma dorme (1 febbraio 2022)

    Svegliati Bambino

    C'è molta arrendevolezza in questa nostra società: una cosa non mi riesce, pertanto abbandono; una cosa sembra impossibile da realizzarsi, ed allora chi me lo fa fare anche solo di provarci
    Prevale l'inedia, il lassismo, il menefreghismo, il lasciar perdere, specie se si tratta dei diritti altrui, del far stare bene chi soffre, specie se occorre fare anche un po' di sacrificio personale

    Chi mi conosce sa che non mi arrendo mai, e la recente storia di Mattia ne è un esempio.
    In tanti mi hanno detto "lascia perdere", avvocati compresi, che non vedevano la possibilità di un risultato positivo alla vicenda
    Oppure quando ho lottato tre anni e mezzo nei tribunali per salvare una bimba, contro il parere di tutti, e quattro volte sono stato respinto dai tribunali, ma alla fine N. è stata salvata
    Oppure quando i servizi sociali deviati avevano deciso di toglierci B., il tribunale aveva ratificato con effetto immediato. Rischiando una denuncia ho scritto al giudice che stava facendo un grandissimo errore. Mi ha chiamato, mi ha messo a confronto con i servizi sociali e B. è rimasto con noi
    Oppure .... tante altre volte, tante battaglie vinte contro il parere di tutti, contro ogni probabilità di vittoria

    Perché questo?
    Perché sono bravo? No di certo
    Perché sono testardo? Un po' si
    Ma soprattutto
    Perché ho fede in Dio
    Perché ho fede che le cose impossibili possano divenire possibili con la forza della preghiera se sono battaglie giuste
    Perché so di essere uno strumento nelle mani del Signore e l'unica cosa che ci chiede è quella di essere presenti con la certezza di vincere

    La bambina non è morta, ma dorme
    Tutti lo prendevano in giro, ma Gesù disse: Talità Kum, Fanciulla, io ti dico, alzati
    E subito la Bimba si alzò

    Impossibile?
    Ma sapete quante volte la medicina non si spiega una guarigione?
    Ne sono stato testimone in almeno un caso, più che certificato
    Sabino diversi anni fa era caduto dal tetto a dodici metri di altezza, ha avuto la fortuna di cadere su una macchina e non morire, ma era messo parecchio male
    Necessitava di un'operazione con estrema urgenza, ma non poteva essere operato perché aveva una brutta infezione
    Dopo qualche giorno la ferale decisione: operiamo lo stesso altrimenti muore nel giro di poco anche se la possibilità di riuscita in queste condizioni è meno del due per cento
    Eravamo tutti pronti al peggio e la sera prima dell'operazione siamo stati da lui. Era sereno, pronto a morire, pronto a rinascere in Dio, ma certo che non sarebbe uscito vivo dalla sala operatoria
    Quella era la sera del giovedì santo.
    Eravamo con tutti i Bimbi a fare il giro delle sette chiese per visitare i sepolcri e pregare in preparazione della Pasqua.
    Ogni anno un tema e, nemmeno a dirlo, quella sera tutte le nostre preghiere erano per Sabino
    Si era unita a noi anche un'altra mamma, atea, ma non voleva lasciare nulla di intentato per salvare Sabino che era per lei come un figlio
    Il giorno dopo questa donna venne in Associazione urlando "Il Signore ci ha ascoltato. Nel fare le analisi stamani a Sabino hanno visto che dalla sera alla mattina l'infezione era scomparsa. Non se lo spiegano"

    Sabino fu operato ed oggi è ancora in mezzo a noi

    Mai rinunciare
    mai smettere di combattere per ciò che si desidera per gli altri, per ciò in cui si crede
    mai smettere di credere di poter riuscire anche quando il muro davanti è invalicabile
    mai smettere di credere in Dio che può trasformare l'impossibile in possibile
    -----------------------
    Talità kum

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza

    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  45.  

    Addì 2 febbraio 2022

    Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
    Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.
    Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».
    Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
    Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione
    perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».
    C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.
    Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
    Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret.
    Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.

    Luca 2,22-40

  46.  

    I miei occhi han visto la tua salvezza (2 febbraio 2022)

    Uno spettacolo divino

    Spesso chiediamo aiuto per sostenere la nostra attività con i Bambini.
    Recentemente abbiamo chiesto pizza e torta (di ceci) ad alcune pizzerie di Livorno che hanno risposto con estrema generosità, non certo inaspettata visto il gran cuore dei livornesi e la stima per il nostro operato.
    Al di là del buon cibo, del vederselo portare a casa, del non dover cucinare almeno una sera ogni tanto, devo dire che la cosa più bella sta nella reazione dei miei Bimbi: uno spettacolo divino.
    Fanno una gran festa al dono ricevuto, restano a bocca aperta, chiedono chi ci mandi così tante buone cose, ma sopratutto ricordano questi benefattori nelle loro preghiere, spontaneamente, raccomandandoli al Signore affinché stia vicino a persone così buone.
    Sono orgoglioso dei miei pulcini che guardano certamente al dono materiale, ma non come cosa principale perché per loro ricevere una carezza, un'attenzione vale più di mille pizze ed un milione di giocattoli.

    Grazie Dio, sono io a dirlo, per il dono che ci fai da trentacinque anni permettendoci di accudire questi tuoi piccoli figli donando a noi in compenso tanta di quella gioia da poter riempire il mondo intero
    -----------------------
    Grazie per i doni e le carezze

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza
    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  47.  

    Addì 3 febbraio 2022

    In quel tempo Gesù chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi.
    E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.
    E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo.
    Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro».
    E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

    Marco 6,7-13

  48.  

    Scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi (3 febbraio 2022)

    Un mondo migliore comincia dai Bambini

    Il Vangelo dice "se non vi accoglieranno scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi e andatavene altrove"

    Il problema oggigiorno è dove andare

    Dovunque ci si giri si sente la non accoglienza del prossimo, valori rovesciati, abusi tollerati
    Immigrati morti di freddo in Grecia, tanto quanto in Messico
    Violenza sessuale ad una ragazza ubriaca sulla stessa ambulanza che l'aveva soccorsa
    Permissivismo verso chi offende i principi altrui anche durante un festival trasmesso dalla televisione pubblica

    Non è un mondo facile, ma non ci si deve arrendere, si deve continuare a lottare affinché il mondo migliori
    Sono convinto che si debba partire dai Bambini insegnando loro sin da piccoli i valori e la tenacia nel perseguirli a qualunque prezzo, anche a costo di essere banditi da tutti

    E' tramite i Bambini che potremo scuotere le fondamenta lasciando che il grano prenda il sopravvento sulla gremigna man mano che essa muore
    -----------------------
    I Bambini sono il futuro dell'umanità: educhiamoli con amore

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza
    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  49.  

    Addì 4 febbraio 2022

    In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui».
    Altri invece dicevano: «E' Elia»; altri dicevano ancora: «E' un profeta, come uno dei profeti».
    Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!».
    Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata.
    Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello».
    Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
    Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea.
    Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».
    E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno».
    La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
    Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista».
    Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto.
    Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa.
    La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre.
    I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

    Marco 6,14-29

  50.  

    Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò (4 febbraio 2022)

    La parola data

    Erode fece uccidere Giovanni Battista per mantenere la parola data a Salomé, figlia di Erodiade
    Anche oggi siamo bravissimi a mantenere la parola data quando abbiamo un tornaconto, anche se il farlo dovesse andare contro i nostri principi
    Pensate a cosa non farebbe un giovane adulto per portarsi a letto la ragazza dei suoi sogni; sono in pochi coloro che non andrebbero contro i propri principi per ottenere tale risultato

    Vedo anche molte associazioni che si piegano al volere del potere locale per ottenere favori e andare avanti, come ad esempio rivolgersi ad una cooperativa piuttosto che ad un'altra per fare dei lavori o avere un servizio, oppure assumere una persona solo perché a chiederlo sia stato qualcuno che potrebbe favorirle nelle attività

    Ed è così che il pubblico ci ha sempre osteggiato, perché non vogliamo chinare il capo, scendere a compromessi che non siano eticamente corretti
    Come potremmo educare i Bambini ad avere forza e coraggio nella difesa dei valori umani se fossimo noi i primi a tradirli?
    -----------------------
    Insegnare ai Bambini a non piegarsi ai ricatti

    Adottate Mattia
    Mattia è tornato, aiutateci a dare un futuro a Mattia
    Contribuite al progetto per renderlo semiautonomo
    con un'adozione a distanza
    IBAN IT39D0200813909000001946127

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org