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  1.  

    Addì 1 gennaio 2021

    In quel tempo, i pastori andarono senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia.
    E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
    Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano.
    Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
    I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
    Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre.

    Luca 2,16-21

  2.  

    E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro (1 gennaio 2021)

    Buon Anno Bambini

    Un tribunale chiede ai servizi sociali di collocare un Bambino in una struttura per proteggerlo
    I servizi sociali si mettono alla ricerca di un posto, e qualche volta non lo trovano

    Una struttura di accoglienza per minori chiude per ferie, talvolta anche per un mese intero
    I servizi sociali devono trovare una sistemazione per i Bambini di quella struttura, ma qualche volta non la trovano

    Quando racconto queste cose, chi mi ascolta mi domanda "E se non c'è un posto dove accoglierli, che ne è di quei Bimbi?"

    Ed allora mi viene in mente la storia di Gesù, da tutti rifiutato ancor prima di nascere

    I Bambini nati in famiglie con difficoltà familiari sono anch'essi mandati da una parte all'altra: senza fossa dimore, al minor offerente per un servizio, a strutture non controllate perché così fa comodo a tutti, come nel recente caso delle dodici comunità gestite dalla cooperativa Serinper della Lunigiana, con la connivenza di chi rappresenta gli enti pubblici

    "E se non c'è un posto dove accoglierli, che ne è di quei Bimbi?"
    Semplice: restano per la strada, restano o vengono rimandati nella propria famiglia naturale anche se in un fine settimana possono annullare il lavoro di crescita compiuto in molti mesi con grande fatica

    Vediamo il 2021 come l'anno della riscossa dei Bambini offesi nell'anima, traditi dai servizi sociali deviati, usati come merce di scambio per ottenere posti di lavoro, soldi, prestazioni sessuali

    Noi ci siamo, ci siamo da 34 anni, ci saremo finché il buon Dio ci darà la forza di esserci e lotteremo

    Lotteremo per i diritti dei Bambini.
    Lotteremo contro gli abusi, le omissioni e le connivenze dei servizi sociali deviati e dei dirigenti preoccupati solo di fare l'interesse della pubblica amministrazione per la quale lavorano per avanzare di carriera e mantenersi un incarico da centinaia di miglia di euro l'anno.
    Lotteremo affinché le assistenti sociali che sanno e si adeguano o non denunciano possano essere mandate a casa perché indegne del titolo che portano.
    Lotteremo per far capire alle persone quanto sia importante e meraviglioso aprire le porte di casa e del cuore ad un Bambino in affidamento.
    Lotteremo affinché la magistratura indaghi sulla devianza dei servizi sociali, una devianza molto estesa tanto da far apparire una buona prassi come un'eccezione isolata da stigmatizzare.
    E chi ci vedrà come nemici, chi volesse vedere queste mie parole come una minaccia al proprio operato o alla propria indipendenza, ebbene si, mi veda esattamente come un nemico perché sono e sempre sarò dalla parte dei Bambini
    ------------------------
    Buon Anno 2021 sempre al fianco dei Bambini

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  3.  

    Addì 2 gennaio 2021

    Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Chi sei tu?».
    Egli confessò e non negò, e confessò: «Io non sono il Cristo».
    Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No».
    Gli dissero dunque: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
    Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia».
    Essi erano stati mandati da parte dei farisei.
    Lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?».
    Giovanni rispose loro: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo».
    Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

    Giovanni 1,19-28

  4.  

    Questa è la testimonianza di Giovanni (2 gennaio 2021)

    Credibili, non solo credenti

    Un artigiano che abbia scelto di fare lavori in legno per passione, innamorato del suo lavoro più di ogni altra cosa, è richiesto dai clienti se fa bei lavori che durano nel tempo.
    Qualora usasse legno di bassa qualità, vernici scadenti, tirasse via i lavori tanto da doverci continuamente rimettere le mani non sarebbe più richiesto, e pian piano tutti lo additerebbero come un cattivo falegname.

    Questo vale in ogni cosa nella vita

    Parlo da credente: se noi avessimo fede da vendere, innamorati di Dio più di ogni altra cosa, ma le nostre azioni andassero nella direzione opposta di quella da lui indicata nel Vangelo, non saremmo credibili e la gente ci additerebbe come cattivi cristiani, ci allontanerebbe e Dio stesso non sarebbe contento di noi.

    Ho conosciuto sacerdoti che facevano omelie bellissime, ma quando si trattava di aprire le porte del cuore a qualcuno in difficoltà, o quelle dei locali parrocchiali per dare supporto alle fasce più deboli della popolazione, si tiravano indietro.
    Ai miei occhi non erano credibili e solo perché ho fede in tante occasioni sono rimasto legato a Dio, nonostante il comportamento di certi religiosi o di certi cristiani.
    Questo però mi serve da monito, perché se è facile vedere le mancanze negli altri, non sempre è facile vedere le proprie.

    Ed allora vorrei essere credibile oltre che credente

    Vorrei essere coerente con i miei principi e viverli ogni giorno con forza e determinazione, ma mi accorgo di essere spesso debole e cascare in tanti difetti che purtroppo non mi rendono credibile come seguace di Cristo.

    Bisogna impegnarsi tutti ad essere credibili in ciò che facciamo, ma non con falsità per apparire e dimostrare qualcosa agli altri, ma per essere coerenti con il nostro pensiero, altrimenti tutte le nostre buone intenzioni saranno inutili.
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    Essere credibili sempre

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  5.  

    Addì 3 gennaio 2021

    In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
    Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
    In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.
    Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
    Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
    Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
    Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
    Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
    Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto.
    A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
    E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
    Giovanni gli rende testimonianza e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me».
    Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
    Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.

    Giovanni 1,1-18

  6.  

    Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto (3 gennaio 2021)

    Il difetto di essere onesti

    In un mondo di ladri, l'onesto non è accolto.
    Amo la mia città, Livorno
    Amo i livornesi che come me sono fumini e facili all'ira, ma pronti a fare pace, a dare solidarietà, a proteggere i Bambini
    Ma è anche una città dove il clientelismo è assai diffuso
    E' una città dove ci sono accordi di imbrogli sottobanco che se non li accetti sei fuori del gioco

    Da sempre qualcuno ha provato a comprarci, a chiederci di adeguarci ai loro sistemi, ma non abbiamo mai chinato il capo, e mai lo faremo

    La sera quando vado a letto voglio vedere nello specchio una persona onesta, come mi ha insegnato la mia mamma Zizzi

    Non cresciamo, non ci fanno crescere, ci escludono da taluni progetti e ci hanno fatto chiudere la casa di accoglienza per i Bambini per "non continuità affettiva", ma se pensano che ci arrendiamo hanno sbagliato indirizzo.

    Non l'ho fatto 34 anni fa quando appena ventunenne sono andato in questura a denunciare il comportamento scorretto di un'assistente sociale, non lo faccio certo oggi, né tantomeno domani.

    Ed ogni giorno è una battaglia.
    Peccato! Sono forze e risorse che potrebbero essere impiegate meglio, ma questa è la vita e satana non è solo all'inferno
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    Sei onesto? Allora vattene!

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  7.  

    Addì 4 gennaio 2021

    In quel tempo, Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!».
    E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
    Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?».
    Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
    Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro.
    Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)» e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)».

    Giovanni 1,35-42

  8.  

    Che cercate? (4 gennaio 2021)

    Una perla del Paradiso

    Se prima della mia nascita Dio mi avesse chiesto, e magari lo ha fatto, quale dono avrei voluto da lui, io avrei scelto di avere la mamma meravigliosa che ho avuto.

    Dio però probabilmente mi disse "Sia fatto questo, ma al compimento del tuo ventunesimo compleanno me la riprenderò perché è una perla del Paradiso, ed il cielo non può stare a lungo senza di lei. Lascerò però sulla terra il suo spirito ed il profumo del suo passaggio"

    E così è avvenuto

    Il 4 gennaio di 35 anni fa quella perla del Paradiso è tornata a Dio, lasciando valori e principi, forza dell'Associazione che porta il suo nome, nata per volere di Dio.

    Grazie Gesù per questo dono così grande che mi hai fatto, un dono per tutti quelli che l'hanno conosciuta direttamente o indirettamente
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    Un dono grandissimo di Dio

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  9.  

    Addì 5 gennaio 2021

    In quel tempo, Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi».
    Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
    Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret».
    Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
    Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità».
    Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico».
    Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!».
    Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!».
    Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».

    Giovanni 1,43-51

  10.  

    Vieni e vedi (5 gennaio 2021)

    Un mondo pieno di idioti patentati

    E' facile criticare gli sportivi stando in poltrona a guardare le gare in tv
    E' facile criticare un professore quando non si ha a che fare con una classe di adolescenti
    E' facile criticare i volontari di un'associazione non muovendo un dito per gli altri

    E' facile criticare gli altri senza conoscerli, per sentito dire, per ipotesi generalizzate

    Un giorno, durante una colletta alimentare, uno mi disse "Per carità gli Amici della Zizzi!!! Vade retro!"

    Gli chiesi spiegazioni e dopo una reticenza iniziale disse "Lo so come agite, ho sentito un servizio su Rai Tre"
    Domandai "Parlavano di noi su Rai Tre, degli Amici della Zizzi?"
    "No, ma parlavano di cosa succede nelle case famiglia, quindi anche voi che avete una casa famiglia siete sullo stesso piano, fate gli stessi abusi"
    Lo ringraziai perché non parlava di noi ed il suo fare di tutta un'erba un fascio è, purtroppo, comune a tantissime persone, a coloro che criticano senza sapere di cosa parlano, solo per sentito dire, senza venire a vedere il lavoro di chi ogni giorno si impegna con costanza e determinazione nel tentativo di dare un po' di ristoro a chi stia soffrendo più di altri.

    Non è che non siamo criticabili, ognuno di noi lo è, e più si agisce più è facile sbagliare, ma almeno noi proviamo a fare qualcosa.
    Sarebbe bello, e sopratutto intelligente, venire a vedere, toccare con mano una realtà prima di giudicarla dall'esterno.

    Chi parla male degli altri è già di per sé un cretino, ma chi lo fa solo sulla base di racconti fatti da altri è un idiota patentato.
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    Venite a conoscerci, le nostre porte sono sempre aperte a tutti

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  11.  

    Addì 6 gennaio 2021

    Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo».
    All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
    Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia.
    Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.
    Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».
    Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
    Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia.
    Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
    Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.

    Matteo 2,1-12

  12.  

    Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme (6 gennaio 2021)

    Il dono più bello

    Nel racconto dell'arrivo dei Magi a Gerusalemme, la cosa che mi ha sempre colpito è il fatto che tre personaggi importanti come loro avessero portato doni ad un Bambino. Da piccolo mi sono sempre domandato perché non avessero spedito oro, incenso e mirra. Si sarebbero risparmiati una gran fatica e non avrebbero corso pericoli nel mandare i propri servitori.

    Poi ho capito

    Il dono fatto dai Magi a Gesù non erano gli scrigni preziosi che avevano con sé.
    Il dono vero erano loro stessi, la loro presenza, il loro affetto, il lungo viaggio affrontato per esserci, per adorarlo

    Oggi un po' per la pandemia, un po' per pigrizia si sceglie al computer un regalo e lo si invia lasciando che il biglietto di accompagnamento, quando c'è, venga scritto da una macchina di Amazon

    Il dono più bello che possiamo fare agli altri, è il dono di noi stessi, del nostro tempo

    Un padre ed una madre potranno dare una bella casa ai propri figli, vestiti di marca, viaggi in isole tropicali, ma saranno cose senza valore se non ci sarà la loro mano a tenere quella dei figli, se non si condivideranno gioie ed emozioni, se non saremo a tavola almeno la sera tutti insieme, se non dialogheremo, se non guarderemo la tv accoccolati sul divano, se non giocheremo a tombola o a mercante in fiera, se non prepareremo loro le frittelle ed i pop corn.

    Quando mi domandano "Come ti posso aiutare?" la prima cosa che chiedo è il proprio tempo, la disponibilità a venire con noi a dare amore alle persone prima ancora che cibo, a giocare con i Bambini prima ancora che portar loro caramelle e giocattoli, a condividere le vacanze al mare o in campagna per trascorrere insieme semplici momenti di quotidianità che rimarranno nei loro cuori e nelle loro menti formandoli all'altruismo e all'amore per il prossimo

    Potete immaginare un dono più bello dei valori che resteranno nella loro anima formandoli?
    I principi resteranno per sempre, i soldi e tutto ciò che con i soldi si può comprare prima o poi finirà, non servirà più o verrà a noia
    ------------------------
    Donare sé stessi è il dono più bello

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  13.  

    Addì 7 gennaio 2021

    In quel tempo, avendo saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti; il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata.
    Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
    Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.
    La sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva.
    E grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

    Matteo 4,12-17.23-25

  14.  

    Curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo (7 gennaio 2021)

    Il nostro ruolo

    Qual'è il compito di un calzolaio?
    Riparare scarpe
    Qual'è il compito di un operatore ecologico?
    Tenere pulite le strade
    Qual'è il compito di un professore?
    Dare insegnamenti, e non solo nozioni, ai ragazzi
    Qual'è il compito di un medico?
    Curare le persone
    Qual'è il compito di un genitore?
    Far crescere i propri figli con sani principi

    Vi faccio una domanda

    Si chiederà il calzolaio se chi indossa quelle scarpe sia una brava persona oppure un delinquente?
    Certo che no, e riparerà le sue calzature a prescindere
    Si domanderà lo spazzino se la strada che pulisce sarà percorsa da gente onesta o da farabutti?
    Certo che no, e pulirà la strada che gli è stata assegnata
    Forse un genitore non amerà, accudirà, aiuterà il proprio figlio anche se dovesse diventare un disgraziato, un delinquente, un drogato?
    Certo che si perché l'amore non ha confini, non giudica, non fa distinzioni

    Qual'è allora il compito di ciascuno di noi?
    Accudire ogni persona che incontriamo sul nostro cammino o che abita vicino a noi, a prescindere che sia bello o brutto, buono o cattivo, simpatico o antipatico, alcolizzato o drogato, povero o ricco
    Non sta a noi giudica, noi siamo chiamati ad amare e dobbiamo farlo bene
    ------------------------
    Accudire ed amare a prescindere

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  15.  

    Addì 8 gennaio 2021

    In quel tempo, Gesù vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
    Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: «Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare».
    Ma egli rispose: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?».
    Ma egli replicò loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». E accertatisi, riferirono: «Cinque pani e due pesci».
    Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde.
    E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta.
    Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti.
    Tutti mangiarono e si sfamarono, e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci.
    Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

    Marco 6,34-44

  16.  

    Voi stessi date loro da mangiare (8 gennaio 2021)

    Un solo pacco di pasta

    Quando facciamo i presidi davanti ai supermercati per chiedere generi alimentari da destinare alle famiglie che sono in difficoltà, sono in molti che nel portare un pacco di pasta si scusano dicendo che è poco, ma che di più non possono.

    Ma con un pacco di pasta alla volta riempiamo i carrelli

    Cinquanta centesimi per un pacco di pasta possono sembrare una miseria, eppure in un giorno raccogliamo minimo 100 kg di pasta finanche a 450 kg

    Vi sembra poco?

    Se tutti destinassero almeno quei 50 miseri centesimi ipotizzo una raccolta, di sola pasta per non parlare di altro, tra i 400 ed i 1500 kg a giornata

    Con il vostro pacchetto di pasta potremmo dare 25 kg di pasta a 400 famiglie ogni mese

    Non pensiate che un pacco di pasta sia poco, è moltissimo se messo insieme a tutti gli altri
    Noi vi offriamo la possibilità di far fruttare i vostri preziosissimi 50 centesimi con un tasso di interesse del 10.000 per cento
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    Tasso di interessi altissimo

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  17.  

    Addì 9 gennaio 2021

    Dopo che furono saziati i cinquemila uomini, Gesù ordinò ai discepoli di salire sulla barca e precederlo sull'altra riva, verso Betsàida, mentre egli avrebbe licenziato la folla.
    Appena li ebbe congedati, salì sul monte a pregare.
    Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra.
    Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, già verso l'ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
    Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «E' un fantasma», e cominciarono a gridare, perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: «Coraggio, sono io, non temete!».
    Quindi salì con loro sulla barca e il vento cessò. Ed erano enormemente stupiti in se stessi, perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito.

    Marco 6,45-52

  18.  

    Avevano il vento contrario (9 gennaio 2021)

    Remare contro vento

    C'è un brano della vita di Gesù che, al pari di molti altri, ha delle similitudini fortissime con la vita di tutti i giorni

    Gesù disse agli apostoli di prendere la barca e andare sull'altra riva
    Questi obbedirono, ma dopo diverse ore erano ancora in mezzo al mare affaticati e forse anche un po' scoraggiati per avere il vento forte contrario

    Vedendo la mia vita e quella di tanti altri mi accorgo che se seguiamo Dio, o comunque valori e principi di solidarietà, non abbiamo la strada spianata, non troviamo tappeti rossi per terra, anzi incontriamo persone invidiose, gelosie, sospetti, persino denunce.
    E' il vento contrario di cui si parla nel Vangelo, un vento incontrato proprio nel fare ciò che l'Amore ci chiede di fare.

    Eppure vedo anche tante persone che se ne stano comode in casa pensando solo al proprio benessere, magari all'apparenza con il vento in poppa, ma che non hanno uno scopo nella vita se non quello di fare soldi e mantenere il proprio stato sociale.
    E' vita questa? E' vivere cercando di stare in equilibrio? E' vivere avendo più soldi di quelli che mai spenderanno con famiglie intere che muoiono di fame? Ma non vi ripugna l'anima?

    E' vero, la vita di chi veramente aiuta il prossimo è come remare nella notte con il vento contrario, ma è anche vero che prima o poi Gesù monterà sulla nostra barca, ed allora il vento cesserà.
    ------------------------
    Una vita remando contro le avversità

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  19.  

    Addì 10 gennaio 2021

    In quel tempo, Giovanni predicava dicendo: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali.
    Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo».
    In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.
    E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba.
    E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto».

    Marco 1,7-11

  20.  

    Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo (10 gennaio 2021)

    Abbiamo scherzato, adesso facciamo sul serio

    Ai miei ragazzi dico sempre che alla loro età fino all'adolescenza è come se fossero in palestra ad allenarsi per la vita.
    Vengono insegnate loro le regole di comportamento, con i genitori sempre pronti a correggerli per mettere a punto una macchina ogni giorno più rombante.
    E' un po' come dire "prove tecniche di trasmissione", se si sbaglia si riavvolge il nastro e si ricomincia

    Ma una volta divenuti adulti non si scappa più

    I problemi sono reali e non ci sono più babbo e mamma a riparare i nostri errori
    Non siamo perdonati con la classica frase "E' solo un ragazzo"
    I nostri errori possono rincorrerci per anni o per tutta la vita

    Chi da ragazzo non pensava essere giusta una cosa, nella sua convinzione tutta adolescenziale di essere un super uomo o una super donna, per accorgersi da adulto che il proprio pensiero era sagliato?
    Ecco, questa è la palestra, ma se ci alleniamo per bene, prima o poi maturiamo ed allora vedremo le cose in un'altra luce, ci formeremo alla fonte di certi principi che si consolideranno in noi.
    Non avremo più alibi perché da adulti sappiamo dove è il male e dove è il bene, e fare l'uno o l'altro dipende esclusivamente da noi

    Quanti ragazzi rubano perché "tanto lo fanno tutti" oppure "quello di soldi ne ha tanti, se prendo qualcosa di suo che male c'è".
    Gli adulti invece sanno perfettamente che rubare è sbagliato, anche si trattasse di un pezzetto di legno buttato per terra nel negozio del falegname, così come per ogni altra cosa.
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    Rubare è sempre sbagliato?

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  21.  

    Addì 11 gennaio 2021

    Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».
    Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori.
    Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini».
    E subito, lasciate le reti, lo seguirono.
    Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti.
    Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.

    Marco 1,14-20

  22.  

    E subito, lasciate le reti, lo seguirono (11 gennaio 2021)

    Leggete le favole ai vostri Bambini

    Il mio babbo era solito raccontarmi una storiella.
    Un padre chiamò i figli a tavola
    Uno rispose "Arrivo subito", ma non andò a mangiare fino a quando non ebbe finito il suo disegno
    L'altro rispose "Aspetta che devo finire il mio disegno", ma dopo un attimo lo lascò incompiuto e andò a pranzare

    Finito il pasto i due fratelli tornarono nella loro camera e trovarono il disegno del primo completamente scarabocchiato, mentre il secondo trovò il suo finito e meraviglioso.

    Le favole sono "favole", ma insegnano tantissimo

    E' il modo migliore per donare principi e valori ai propri figli perché rimangono impresse nella mente e nell'immaginario, basta poco a farle tornare alla mente, creano ricordi, divertono e vengono ascoltate volentieri attirando talvolta anche i più grandicelli.

    Dialogate con i vostri Bambini usando il loro linguaggio

    Non date loro in mano una cellulare che vi sostituisca o quando saranno grandi non vi ascolteranno più dando retta a chi ha fatto loro da insegnante: il cellulare
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    Raccontami una favola

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  23.  

    Addì 12 gennaio 2021

    In quel tempo, nella città di Cafarnao Gesù , entrato proprio di sabato nella sinagoga, si mise ad insegnare.
    Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi.
    Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: «Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio».
    E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell'uomo».
    E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
    Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!».
    La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.

    Marco 1,21b-28

  24.  

    E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui (12 gennaio 2021)

    Mamme Coraggio

    Quando un figlio ha un problema di salute o di comportamento, questo entra nel cuore, nella mente e spesso anche nel fisico di un genitore, specie per le mamme.

    Ho visto genitori straziati dal dolore per l'impossibilità di aiutare il figlio ad uscire dai suoi problemi.
    Ho visto mamme piangere sotto la finestra del carcere per l'arresto per droga del proprio figlio.
    Ho visto mamme piangere per il suicidio del figlio.
    Ho visto mamme piangere davanti al cadavere del figlio per un incidente
    Ho visto mamme piangere in ospedale guardando il figlio lottare tra la vita e la morte
    Ho visto mamme piangere per ogni malattia fisica e psicologica del figlio

    Ho visto mamme pregare
    Ho visto mamme lottare
    Ho visto mamme incatenate ai cancelli
    Ho visto mamme nelle aule di tribunali
    Ho visto mamme con i pugni alzati

    Come non essere loro vicino?
    Come poter pensare di poter fare qualcosa e non farlo?
    Come poter non scusare i loro comportamenti aggressivi?

    Ed allora se noi siamo pronti ad essere loro di supporto,
    come possiamo pensare che Dio non lo sia?
    Che Dio non faccia accadere la cosa giusta?
    Che Dio non ascolti le loro incessanti preghiere?

    Ed allora mamme pregate per i vostri figli
    Pregate affinché Dio li faccia guarire
    Non stancatevi mai di pregare chiedendo a Dio che faccia uscire da loro il male che in loro sia entrato
    ------------------------
    Mamme: gli eroi della nostra umanità

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  25.  

    Addì 13 gennaio 2021

    In quel tempo, Gesù uscito dalla sinagoga, si recò subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni.
    La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
    Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli.
    Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.
    Tutta la città era riunita davanti alla porta.
    Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
    Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava.
    Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce e, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!».
    Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
    E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

    Marco 1,29-39

  26.  

    Tutta la città era riunita davanti alla porta (13 gennaio 2021)

    Con il fiato sospeso

    Tredici mesi ci sono voluti per poterlo riabbracciare
    Tredici mesi in cui tutti noi abbiamo trattenuto il respiro

    Davanti alla sala parto quanti papà e quanti nonni hanno trattenuto il respiro nell'attesa di quella nascita, nell'attesa che il medico confermasse la buona salute del neonato e della sua mamma.
    Se un'ora o tredici ore di attesa davanti a quella porta vi sembrano tante, immaginatevi tredici mesi quanto siano lunghi.

    Tredici mesi ad attendere un esito che ancora non arriva
    Tredici mesi per poter riabbracciare un figlio che è cresciuto nove anni con noi
    Tredici mesi affinché qualcuno dica che i servizi sociali hanno sbagliato
    Tredici mesi in cui è accaduto di tutto, compreso l'arresto della responsabile di questo atto ignobile perpetrato non tanto contro di noi, quanto verso una ragazzo dolcissimo che ancora oggi, con le lacrime agli occhi dice "Voglio tornare a Livorno"

    Non so quanto dovremo ancora aspettare afinché sia fatta giustizia, ma aspetteremo, con il fiato sospeso dietro quella porta
    Credo in Dio e so che qualunque cosa accada sarà per il bene di Mattia
    ------------------------
    Ti aspettiamo

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  27.  

    Addì 14 gennaio 2021

    In quel tempo, venne a Gesù un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!».
    Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!».
    Subito la lebbra scomparve ed egli guarì.
    E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: «Guarda di non dir niente a nessuno, ma và, presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro».
    Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte.

    Marco 1,40-45

  28.  

    Subito la lebbra scomparve ed egli guarì (14 gennaio 2021)

    Un approdo sicuro

    Viaggiavamo da Genova a Livorno via mare a fine novembre 2018
    Avevamo appena comprato la barca Magicalù e fatto rotta diretta verso la nostra città.
    Al largo di La Spezia ci trovammo tra due fuochi: il vento arrivava da tutte le parti ed il mare, calmo fino a pochi momenti prima, aveva la forza per farci affondare.
    Non sapevamo da quale parte prenderlo perché se entravamo di mascone in un'onda, ne arrivava un'altra più potente a lambire la dritta.
    Eravamo in preda agli elementi ed imbarcavamo acqua dalla paderna di uno dei motori.

    La paura di affondare era forte

    Non sono mancate le preghiere a Dio

    Cercavamo di navigare andando verso terra, ma eravamo assai lontano dalla costa, avvolta in una fitta nebbia, e la situazione era critica e di estremo pericolo.

    Mentre ci ancoravamo disperatamente ad ogni appiglio per non essere scaraventati in mare, come d'incanto, in una frazione di secondo il mare diventò una tavola azzurra, il vento cessò in un batter d'occhio e per miracolo fummo fuori da ogni pericolo, liberi di conquistare l'agognata terra e ritrovare la serenità perduta

    Quante volte ci ritroviamo in preda alla furia degli elementi?
    Quante volte siamo alla disperazione più buia dove la fine della nostra vita sembra ormai imminente?
    Quante volte ci manca il fiato per affrontare determinate situazioni e non sappiamo più dove aggrapparci?

    Pregate Dio e vedrete che al momento opportuno placherà il vento facendovi approdare in un porto sicuro
    ------------------------
    La vera arma per uscire dalla crisi

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  29.  

    Addì 15 gennaio 2021

    Dopo alcuni giorni, Gesù entrò di nuovo a Cafarnao. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola.
    Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone.
    Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico.
    Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
    Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».
    Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori?
    Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?
    Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua».
    Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

    Marco 2,1-12

  30.  

    Scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava (15 gennaio 2021)

    Non mi fermo dinanzi a niente

    La scuola? Non ci voglio andare
    Cosa mi hai dato da mangiare? Non mi piace
    Devo andare fino alla chiesa che dista cinquecento metri? Ma non mi accompagni in macchina?
    La mattina presto dobbiamo uscire? Ma fa freddo

    Quante volte sentiamo ripeterci queste frasi?
    I nostri figli brontolano per tutto, eppure in Cina c'è un bambino i cui genitori vivono in due città diverse per poter lavorare. Abita con i nonni in una casa fatta di fango. La sua scuola si trova a nove chilometri di distanza e le temperature in inverno sono a meno nove gradi. Calcolando che si possa camminare ad una media di quattro chilometri l'ora, al bambino ci vogliono più di due ore per andare, ed altrettante per tornare.
    Eppure il suo commento, con il viso congelato ed i capelli ricoperti di ghiaccio, è stato "Mi piace molto la scuola, possiamo avere pane con il latte a pranzo e si imparano un sacco di cose belle"

    Ecco noi ci lamentiamo per mille cose che abbiamo.
    Lui, e molti altri come lui, è felice per così poco, come se poi la cultura fosse "poco", ma questa è un'altra storia
    ----------------------------
    Apprezzare il poco quando abbiamo molto è assai raro e difficile. Dovremmo avere meno per capire i veri valori della vita

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  31.  

    Addì 16 gennaio 2021

    In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava.
    Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Egli, alzatosi, lo seguì.
    Mentre Gesù stava a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano.
    Allora gli scribi della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Come mai egli mangia e beve in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?».
    Avendo udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori».

    Marco 2,13-17

  32.  

    Non sono i sani che hanno bisogno del medico (16 gennaio 2021)

    Un mondo alla rovescia

    Nei letti d'ospedale vediamo gente malata, non certo persone che stanno bene.
    Nei banchi di scuola vediamo Bambini e ragazzi che devono imparare, non certo persone erudite.

    Dopo tali ovvietà mi fa pensare il fatto che in molti non siano coerenti

    Così come un malato necessita di cure, allo stesso modo un povero necessita di cibo.
    Così come un Bambino va a scuola per ricevere un'istruzione, ci sono Bambini che non hanno una famiglia in grado di accudirli.

    Allo stesso modo si dovrebbero accogliere i poveri, i portatori di handicap, gli afflitti.
    Sono loro a necessitare delle nostre cure, del nostro affetto e della nostra solidarietà

    Eppure ci manca questa coerenza prodigandoci ad accogliere chi è più ricco, più erudito, più forte e potente
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    Curiamo i sani o i malati?

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  33.  

    Addì 17 gennaio 2021

    In quel tempo, Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli
    e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!».
    E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
    Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?».
    Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
    Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro.
    Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)»
    e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)».

    Giovanni 1,35-42

  34.  

    Che cercate?( 17 gennaio 2021)

    Cosa cerchiamo?

    Tutti noi siamo alla ricerca di qualcosa.
    E' la natura umana che non ci fa sentire mai appagati. Talvolta bisognerebbe accontentarsi di ciò che abbiamo e condividere con gli altri il bene raggiunto, ma in certi casi questa continua sete di voler di più è qualcosa di positivo. Si pensi alla cultura. Coloro che non hanno la superbia di ritenersi ormai all'apice della cultura cercano di imparare cose nuove, si guardano in giro con occhi curiosi, domandano e leggono per capire e conoscere. Dovremmo saperne sempre di più in qualunque campo. E così sarebbe bene capire meglio le dinamiche della povertà per conoscere i poveri, dell'immigrazione per comprendere le persone che arrivano da noi rischiando la vita, della fede per rendersi conto se siamo veramente atei o credenti.
    Ma oggi c'è pigrizia.
    Non solo nei ragazzi che non amano studiare, ma anche nei professori ai quali manca la voglia di trasmettere il sapere. Così la geografia non si insegna più e quando chiedo quale sia la capitale dell'estero i ragazzi ci pensano su e poi dicono "non ho fatto geografia, non lo so", oppure pensano che la "capitale" della Toscana sia "Liguria".
    Cosa cerchiamo? E' lecito conoscere ogni aspetto della vita, anche quelli negativi, ma siamo in cammino o pensiamo di non aver più nulla da imparare?
    ----------------------------
    Cultura chiama cultura. Se noi impariamo possiamo trasmettere ai nostri figli

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  35.  

    Addì 18 gennaio 2021

    In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
    Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
    Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno.
    Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore.
    E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi».

    Marco 2,18-22

  36.  

    Vino nuovo in otri nuovi (18 gennaio 2021)

    Ricominciare

    Chi è giovane?
    Il mio nonno così rispondeva: "giovane è chi abbia sempre la voglia di ricominciare".
    Chi è all'inzio della propria esistenza, con mille ideali e pensieri su come sarà la propria vita, come ero io quando ascoltavo le parole del mio nonno, poco capisce della parola "ricominciare".
    Lo sa bene chi dopo essersi sposato, con gioia e per amore, si ritrova a dover affrontare un divorzio.
    Lo sa bene chi ha un bel posto di lavoro e vive una vita agiata, si ritrova licenziato da un giorno all'altro.
    Lo sa bene chi mette al mondo un figlio, e gli arriva una telefonata per avvertirlo che il suo bambino è morto in un incidente stradale.
    lo sa bene chi gode di ottima salute, e ad una visita di routine gli viene diagnosticato un tumore maligno.
    Lo sanno bene tutti coloro che dopo aver progettato la propria vita sono costretti a rimettere tutto in ballo e ricominciare da zero. Ed è già grande cosa se nella vita questo accade una volta sola.

    Ed allora noi siamo giovani, lo saremo sempre, perché c'è sempre la voglia di ricominciare, di non arrendersi, di accogliere ogni nuova sfida, di rivoluzionare il nostro modo di vivere per ricominciare con qualcun altro, ricominciare accogliendo un bimbo nuovo, ricominciare reimpostando le nostre sicurezze, ricominciare formandosi.

    Largo ai giovani, anche quelli di cinquanta, sessanta e settant'anni che rimettono in gioco la propria vita perché credono in quello che fanno
    ----------------------------
    Ricominciare non è mai facile, ma è sempre necessario.
    Io trovo forza in Dio. Non attendo risposte, ma propongo soluzioni, ma lascio decidere a lui quale sia la migliore

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  37.  

    Addì 19 gennaio 2021

    In giorno di sabato, Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe.
    I farisei gli dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?».
    Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni?
    Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?».
    E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato!
    Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».

    Marco 2,23-28

  38.  

    Il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato (19 gennaio 2021)

    Mettiamoci la faccia

    Ormai in Italia pare che le leggi non esistano più.
    Si creano sistemi di fatto che vengono a tacitamente approvati da tutti e non denunciati perché ognuno ha il proprio tornaconto, oppure perché non ha voglia di metterci la faccia. Siamo un popolo di brontoloni ma, diciamocelo, amiamo giudicare gli errori ed i vizi degli altri dall'alto della nostra poltrona in salotto portando le chiacchiere tuttalpiù nei bar, ma nessuno che faccia serie denuncie alla magistratura per i sistemi che non vanno, anzi chi lo fa è additato come un rivoluzionario da ostacolare in tutti i modi possibili.

    Si pensi ai 350 ed oltre deputati eletti dal popolo in uno schieramento ne vanno a rappresentare un altro diametralmente opposto alle idee di chi li ha votati, transfughi che oggi sono considerati i salvatori della patria anziché essere buttati fuori dal Parlamento nella polvere.

    Si pensi alla gestione degli affidi in molti comuni italiani dove le famiglie affidatarie non sono spesso nemmeno ricercate, e se si presentano vengono tenute in stand-by per anni con la scusa di non avere bambini da dare in affidamento, quando magari quello stesso comune manda bambini a comunità lontane dalla loro residenza, nonostante il decreto del giudice che fornisce indicazioni nel reperimento di una famiglia affidataria, e magari con la risorsa di una famiglia all'interno del proprio comune costretta ad aspettare anni una risposta alla propria disponibilità.

    Perché accade questo? I motivi possono essere tanti: interesse economico, favoritismo politico, accordo tra le parti, scambio di favori, desiderio di non darsi troppo da fare nel gestire una famiglia che non essendo "professionale" è presa da mille dubbi e domande.

    Nessuno denuncia tutto questo, tutto va bene nell'ottica dell'ape che non dovrebbe volare ma vola, e quindi lasciamola lavorare.

    Non dobbiamo stare in silenzio dobbiamo alzarci dalla nostra comoda poltrona e denunciare ciò che non va, non per il gusto di attaccare qualcuno, ma per il diritto/dovere di cambiare le cose che sono in essere a danno delle fasce più deboli, come nel caso della Serinper e della società della Salute della Lunigiana, così come il Forteto precedentemente a Firenze insegnano che questo sistema è molto forte e molto esteso perché mancano controlli sull'operato dei servizi sociali che oggi hanno un potere quasi illimitato e creano, se vogliono, situazioni paradossali e nocive per le fasce più deboli per un interesse diverso da quello per il quale sono pagati dalla comunità per essere al servizio di essa e non al servizio di poteri forti della politica o dell'economia.
    ----------------------------
    Comportamenti illeciti: denunciamoli

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    il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato

  39.  

    Addì 20 gennaio 2021

    In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita,
    e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo.
    Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!».
    Poi domandò loro: «E' lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?».
    Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata.
    E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

    Marco 3,1-6

  40.  

    Tennero consiglio contro di lui per farlo morire (20 gennaio 2021)

    La vigliaccheria dei potenti

    Non passa giorno senza che la cronaca ci mostri quanto il potere venga usato vigliaccamente
    Donne violentate da uomini forti
    Educatori di comunità che maltrattano anziani e Bambini
    Giudici disponibili ad ammorbidire sentenze
    Responsabili dei servizi sociali in accordo con comunità a danno delle fasce più deboli

    E quanto altro ancora

    Cose inenarrabili che fanno rabbrividire, ma il peggio si ha quando tali violenze non sono frutto di un momento di rabbia o di uno sbandamento, bensì di un accordo tra potenti al fine di perpetrare un crimine, oppure per il mantenimento del proprio status quo

    Così i politici che si spartiscono le poltrone complottando contro chi gli si oppone, e sopratutto cotro il popolo che li ha chiamati a tutelarli
    Così i servizi sociali di più territori che indicano quali strutture debbano essere "eliminate" e quali incentivate
    Così il gruppo di ragazzi che prende di mira una ragazza per abusarne

    Dio ci ha donato un cervello, lasciandoci liberi di usarlo a nostro piacimento

    Che tristezza vedere che è mal comune usarlo per i propri scopi, per far del male al prossimo, per arricchirsi, per provare piacere infliggendo atroci sofferenze, e persino la morte, alle proprie vittime

    Quando un pavimento è sporco di grasso non basta dare una spazzata
    La nostra società è veramente sporca e non bastano pochi arresti per cambiarla
    Tra le nostre preghiere a Dio chiediamo che venga fatta giustizia, quella vera, non quella dell'uomo
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    Giustizia Divina

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  41.  

    Addì 21 gennaio 2021

    In quel tempo, Gesù si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea.
    Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui.
    Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.
    Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo.
    Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!».
    Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.

    Marco 3,7-12

  42.  

    Gli si gettavano addosso per toccarlo (21 gennaio 2021)

    Quanta umanità c'è in noi?

    Le persone che hanno un disagio cercano aiuto in tutti i modi possibili
    Ogni volta che diamo il pacco alimentare alle famiglie si riversa su di noi una piccola calca, si aggiungono altri chiamati dai vicini, arrivano da ogni dove per avere la loro razione di serenità

    E' così anche nell'accoglienza e nell'ascolto
    Quando le persone hanno fame di conoscenza, sete di accudimento, necessità di essere ascoltati si riversano nei centri sociali, pubblici o privati, ed il tam tam delle voci fa il resto.
    Chi offre la propria disponibilità è soverchiato dalle richieste

    A volte è dura rispondere a tutti, ma è necessario e si deve trovare sempre il modo per dire "SI" a chi chiede
    Non importa se abbiamo cibo per quattrocento, lo dobbiamo trovare per tutti gli altri che si aggiungono alla lista
    Non importa se siamo stanchi, dobbiamo trovare la forza per ascoltare ed accogliere

    "Dobbiamo" è un verbo che non piace a molti, ma il "dovere morale" è come il morso della fame.
    Se abbiamo appetito dobbiamo mangiare, e così deve essere per il dovere morale: se vediamo chi soffre abbiamo l'obbligo di aiutarlo.
    Se non sentiamo questo morso vuol dire che in noi c'è veramente poca umanità
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    Il morso della Solidarietà

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  43.  

    Addì 22 gennaio 2021

    In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui.
    Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.
    Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananèo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì.

    Marco 3,13-19

  44.  

    Boanèrghes (22 gennaio 2021)

    Figli del tuono

    Che peccato sentire nella mia città che ci sono parecchie persone che parlano male di noi
    I nostri volontari nei presidi ricevono altissimi consensi nei confronti della nostra attività, ma anche tanti "Mamma mia gli Amici della Zizzi!!"
    Quando il volontario chiede spiegazioni questi se ne vanno sdegnati, testa bassa e mano alzata come a dire "Lasciamo perdere"
    Alcuni parlano e dicono "Sono andati sui giornali anni fa" senza specificare nient'altro, ma cercando di approfondire se ne vanno senza aggiungere altro.
    E' veramente un grandissimo dispiacere che qualcuno abbia sparso voci cattive su di noi perché questo ci impedisce di ricevere aiuto serenamente per i nostri Bambini e per le famiglie che aiutiamo.
    Ci metto la faccia, chiunque può venire a trovarci, leggere i nostri bilanci, toccare con mano la nostra attività e vedere in concreto come operiamo. Infatti chi parla male sono coloro che non ci conoscono e non vogliono conoscerci.
    Pazienza, andiamo avanti, seppur con questo fardello in più che affatica maggiormente il nostro cammino e ci avvilisce non poco.

    Noi siamo "Boanèrghes" ovvero figli del tuono, diciamo le cose come le pensiamo, non abbiamo padroni davanti ai quali piegare il capo, facciamo denunce contro chi nella pubblica amministrazione non fa il proprio dovere a difesa dei Bimbi. E' ovvio che siamo scomodi per qualcuno, e questo qualcuno mette in giro voci cattive e false su di noi.
    Purtroppo come diceva Churcill "La cattiva notizia ha già fatto il giro del mondo, quando quella buona non si è ancora messa gli stivali".

    Ed allora subiamo perché non c'è altra strada per aiutare gli altri
    Andiamo avanti ringraziando chi va oltre le cattive voci e si rimboccale maniche al nostro fianco
    ----------------------------
    A testa bassa contro le intemperie

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  45.  

    Addì 23 gennaio 2021

    In quel tempo, Gesù entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo.
    Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E' fuori di sé».

    Marco 3,20-21

  46.  

    Gesù entrò in una casa (23 gennaio 2021)

    Divento ateo

    Qualcuno oggi mi ha detto "Divento ateo perché sono un grandissimo peccatore"
    Lui saprà di sé stesso, saprà di essere un peccatore, ma io che lo vedo posso dire che

    Entra nelle case, come faceva Gesù
    Ha sempre una parola gentile per chi è in difficoltà, come faceva Gesù
    Raccoglie e porta cibo a chi ha fame, come faceva Gesù
    Accoglie i Bimbi e li coccola, come faceva Gesù
    E' sempre disponibile qualunque favore gli venga chiesto, come faceva Gesù
    Rispetta e sostiene i suoi genitori, come insegnava Gesù
    Si siede sempre all'ultimo posto, come insegnava Gesù

    Se questo significa essere peccatori, speriamo ci siano tanti peccatori nel mondo
    ----------------------------
    Con tanti "peccatori" il mondo sarebbe migliore

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  47.  

    Addì 24 gennaio 2021

    Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».
    Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori.
    Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini».
    E subito, lasciate le reti, lo seguirono.
    Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti.
    Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.

    Marco 1,14-20

  48.  

    Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini (24 gennaio 2021)

    Un gesto meraviglioso

    Ieri sera una nostra volontaria è andata a portare i pacchi alle famiglie che aiutiamo da un anno
    Una di esse le ha risposto dicendo di aver trovato lavoro, ringraziandoci tantissimo per l'aiuto che le abbiamo dato in questi mesi difficili, ed ha insistito con la volontaria affinché accettasse 20 euro a favore delle famiglie più bisognose.

    Un gesto meraviglioso che cancella in un sol colpo stanchezza, delusione, dubbi malcelati sul nostro operato da parte di qualcuno

    Questo gesto è una carezza dataci da Dio come incoraggiamento ad aiutare

    Ci sarà qualcuno fra le 400 famiglie aiutate che si venderà la roba per comprare la droga
    Ci sarà qualcuno che non ha bisogno
    Ci sarà qualcuno che prende aiuti da tutti
    Ci sarà qualcuno che si lamenta per il pacco troppo piccolo

    Ma c'è anche qualcuno come questa ragazza, e sono le persone come lei che in un modo o in un altro ti ringraziano con affetto a dare la carica per sopportare tutto il male di questo mondo
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    In mezzo a tanti rovi spunta un fiore

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  49.  

    Addì 25 gennaio 2021

    In quel tempo Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.»
    Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
    E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

    Marco 16,15-18

  50.  

    Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo (25 gennaio 2021)

    Due storie a confronto

    Ad alcune famiglie da noi aiutate abbiamo chiesto di darci una mano per un'ora alla settimana.
    La risposta è stata "si", ma poi per un motivo o per un altro o non sono mai venuti, oppure hanno abbandonato dopo la prima o la seconda volta.

    Chiedevamo solo un'ora alla settimana

    Anche se non ci hanno aiutato abbiamo continuato a portare loro generi di sussistenza al pari delle altre famiglie, ma con il dispiacere nel cuore di non vedere un minimo di solidarietà e gratitudine in loro.

    Un'altra ragazza invece, anch'essa facente parte della schiera di persone che sosteniamo, ci ha chiesto di fare volontariato per aiutare le altre famiglie, ed oggi è una pedina importante sulla nostra scacchiera di aiuto agli altri

    Il nostro non è un "do ut des", un aiuto forzato ed obbligatorio nei confronti di chi aiutiamo, ma semplicemente un grido di aiuto che lanciamo per poter meglio aiutare chi ha bisogno.
    Dispiace veramente vedere che ci sono stuoli di disoccupati che potrebbero, in attesa di lavoro, impiegare in maniera costruttiva il proprio tempo contraccambiando il bene che viene loro elargito.

    Ma la vita è questa: tutti pronti a piangere per avere un aiuto, in pochissimi pronti ad aiutare quando siano gli altri ad aver bisogno

    Non sta a noi giudicare la persona, ognuno conosce i suoi problemi e la gestione della propria vita, ma in linea generale critico aspramente il non aiutare il prossimo perché in qualunque condizione ci si possa trovare c'è sempre qualcuno che sta peggio di noi, nessuno è così povero da non poter donare un'ora del suo prezioso tempo agli altri

    Il vero povero non è colui che è sprovvisto dei mezzi di sostentamento, il vero povero è colui che guarda dall'altra parte quando qualcuno ha bisogno di lui
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    Il vero povero

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