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  1.  

    C'era un padrone che piantò una vigna (4 ottobre 2020)

    La nostra casa

    Quasi ogni genitore lavora sodo per far godere ai propri figli una buona eredità, in molti casi cercando in primo luogo di lasciargli una casa di proprietà. Ma quanti sacrifici, ed i figli sembrano non apprezzare perché ritengono che tutto sia loro dovuto. Ma ogni mattone, mobile, suppellettile è costato sudore e sangue. Purtroppo molti figli gettano via questa fortuna nel gioco, in investimenti azzardati buttando alla spazzatura in un attimo il lavoro ed il sacrificio di una vita. Se quel padre potesse parlare, cosa direbbe a quei figli? Cosa farebbe loro?
    Immaginatevi il nostro mondo come il sacrificio di Dio. Come lo abbiamo trattato? Quante guerre, omicidi, rapine, egoismo, razzismo, incuria e inquinamento. Molti non credono in Dio, ma se Dio esistesse, ed io ne sono convinto, cosa ci dirà al termine della nostra vita?
    "Vi ho costruito un mondo meraviglioso e voi lo avete deturpato, non siete degni di vivere in questa vita eterna, via, lontano da me"
    Ora per molti Dio non esiste, ma potete esserne certi? Quando chiuderete gli occhi chissà che accadrà. Nell'ipotesi che Dio esista, forse bisognerebbe comportarsi un po' meglio.
    Se poi non dovesse esistere non sarà stato un gran male lasciare alle generazioni future un mondo migliore
    ----------------------------
    Basta poco per rendere il mondo migliore

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  2.  

    Addì 5 ottobre 2020

    In quel tempo, un dottore della legge si alzò per metter alla prova Gesù: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».
    Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?».
    Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso».
    E Gesù: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».
    Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?».
    Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
    Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte.
    Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.
    Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione.
    Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
    Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.
    Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?».
    Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso».

    Luca 10,25-37

  3.  

    Chi ha avuto compassione di lui (5 ottobre 2020)

    Tonalià di grigi

    Il mondo lo si può vedere diviso in due parti: da un lato ci sono coloro che sono autosufficienti, dall'altro quelli che hanno bisogno del prossimo per sopravvivere. In questo intervallo poi ci sono milioni di tonalità di grigio: chi è ricchissimo, chi benestante, chi sul ciglio della sopravvivenza, chi indigente, chi cagionevole di salute, chi in situazioni geografiche disperate, e tante altre ancora.

    Chi ha possibilità economiche, sta bene in salute, ha cervello per gestirsi ha due possibilità: guardare e andare oltre, oppure aiutare. Ed anche in questo intervallo poi ci sono milioni di tonalità di grigio tra coloro che si chinano verso il bisognoso: una piccola offerta, una grande donazione, una parola gentile, una vicinanza nella malattia, un'accoglienza nella propria casa, la dedizione della propria vita al sofferente per aiutare, prevenire, sostenere.

    Decidiamo chi vogliamo essere: il sacerdote che guarda e va oltre le sofferenze della gente perché troppo preoccupato a mantere la tranquillità nella proria vita senza troppi scossoni? Oppure il dottore della legge che vede la sofferenza della gente, ma si preoccupa di essere rieletto e compie solo le azioni che gli danno benefici immediati? Oppure colui che ha compassione per il Bambino maltrattato, il povero senza cibo e senza casa, l'immigrato emarginato e deriso?

    A voi la scelta. Qui non ci sono tonalità di grigio tra cui scegliere: o ci si ferma con compassione ed empatia davanti al sofferente, ognuno come può, anche con una preghiera, oppure si va avanti qualunque sia il motivo che ci spinge e non fermarci.
    ----------------------------
    Bianco o nero?

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  4.  

    Addì 6 ottobre 2020

    In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa.
    Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».
    Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

    Luca 10,38-42

  5.  

    Una sola è la cosa di cui c'è bisogno (6 ottobre 2020)

    Le cose più importanti

    Vi sembra normale che ad una persona disoccupata capiti un lavoretto, guadagni cento euro e li spenda per comprare un telefonino?
    Vi sembra normale che qualcuno compri una bella macchina, indebitandosi per anni, quando ha un lavoro precario e mal pagato?

    Siamo pronti a criticare certi comportamenti, ma se ci guardiamo allo specchio siamo spesso noi i primi a metterli in atto

    Non vi è mai capitato di utilizzare tutto il proprio tempo libero per stare con gli amici e non con la propria famiglia?
    Non vi è mai capitato di pulire casa per giorni e giorni trascurando i figli?
    Non vi è mai capitato di non avere nemmeno un'ora libera in una settimana da dedicare al prossimo?

    Pensateci, perché siamo intenti a costruire, guadagnare, divertirci, accumulare e non ci rendiamo conto che le cose veramente importanti sono ben altre.
    ----------------------------
    Cosa c'è di più importante?

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  6.  

    Addì 7 ottobre 2020

    Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
    Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
    e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione».

    Luca 11,1-4

  7.  

    Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano (7 ottobre 2020)

    Un Bambino che non ha nulla da mangiare

    Oggi pare scontato, almeno qui in Italia, che ogni persona, specie ogni Bambino abbia da mangiare.
    Ma non è così.
    Michelino, 14 mesi, figlio di un'alcolizzata e di un picchiatore è la metà di peso di Robertino che di mesi ne ha 13 e che vive in una famiglia ricca.
    E non è solo lui a mostrare differenze tra i tanti Bambini che ogni giorno accogliamo.

    Ma non è di solo pane che vive una persona, non è solo di pane ciò di cui vive un Bambino.
    Tanti Bimbi crescono senza accudimento, senza una carezza, un'attenzione.

    Simone, dieci anni, uno dei nostri "figli" in diurno, qualche giorno fa è andato in bagno e ne è uscito rattristato, addolorato.
    Gli si era staccato un bottone dei pantaloni.
    Era triste perché il giorno dopo sarebbe dovuto andare a scuola con i pantaloni senza un bottone, perché la sua mamma è troppo impegnata a bere e fare altro per preoccuparsi di cosa indossa il figlio, se è roba sporca o pulita, men che mai se gli manca un bottone.

    Quando recito il "Padre Nostro", nel momento in cui prego Dio dicendo "Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano", penso si al pane, al cibo per i miei Bimbi, ma penso sopratutto all'amore che possano ricevere, chiedo al Signore che allunghi le mie braccia per accogliere tanti Bambini, dandomi la forza di trovare fondi per costruire loro tante case accoglienti e persone per amarli.
    ------------------
    Pregate con me.
    Camminate con me.
    Accogliete con me.

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  8.  

    Addì 8 ottobre 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quegli dall'interno gli risponde: Non m'importunare, la porta è gia chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.
    Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
    Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
    Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe?
    O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione?
    Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!».

    Luca 11,5-13

  9.  

    Chiedete e vi sarà dato (8 ottobre 2020)

    Chiediamo tutti insieme il ritorno di M.

    Situazione paradossale:

    M. ha un grave ritardo congitivo, ha diciotto anni di età con un cervello da Bambino di cinque anni
    E' arrivato in casa nostra in affido consensuale (voluto dai genitori) nel settembre 2011 all'età di dieci anni
    Lo abbiamo accolto, accudito ed allevato con l'amore verso un figlio.
    Buono, un tesoro, dolce, umile, bellissimo, appassionato di mille cose come l'arte e la pesca, i funghi e le maratone, il cavallo e la vela.

    Nel 2016 su sua richiesta e su ordine del tribunale viene spostato nella nostra casa famiglia, aveva bisogno di più spazio, e dal punto di vista affettivo non è cambiato nulla
    Nel 2019 il tribunale dei minori decreta l'affido amministrativo fino ai 21 anni
    Nel 2019 il comune di Livorno ci fa chiudere la casa famiglia per "non continuità affettiva". Qualcuno dice che la chiusura è legata proprio al desiderio malato dei servizi di portare via M., nonostante il decreto del tribunale
    Il 12 dicembre 2019 i servizi sociali vengono a scuola e si portano via il ragazzo tra le lacrime senza nemmeno farcelo salutare, senza fargli prendere nemmeno una maglietta, tanta era la paura di doversi scontrare con noi

    Lo portano in una struttura per persone adulte di ogni età, tutte con gravi handicap
    Lui che saltava, giocava, aveva mille amici, andava in giro da solo per Livorno ora è in una struttura controllato da telecamere
    Lui che veniva in vacanza con noi, che si muoveva sulla barca come un marinaio esperto, che amava pescare, andare in palestra, giocare a pallone.
    Tutto finito perché un servizio sociale anziché fare il suo bene deve portare avanti una battaglia contro di noi, non si sa per quale arcano e stupido motivo.

    Da allora piange (sentito due volte al telefono) e non vuole restare nella struttura che chiama galera, come ci riferisce il padre, la sua compagna ed il suo avvocato, e come gli stessi operatori della struttura hanno affermato
    Essendo maggiorenne, non avendo un tutore potrebbe decidere di uscire dal progetto, se fosse in grado di farlo autonomamente, ma non essendo in grado di autodeterminarsi il tribunale ordinario si dovrà pronunciare sulla nomina di un amministratore di sostegno.

    Ed intanto M. è lontano dai suoi affetti, da quella che per lui è la sua vera famiglia, e piange disperato chiedendo al padre di riportarlo da noi
    I genitori: la madre è sotto tutela in un istituto, ma era ben felice che M. fosse con noi avendo ella stessa legato con tutti ed era grande festa quando veniva a trovarlo; il padre ha più volte affermato, anche in tribunale, che vorrebbe vedere M. felice dove lui vuole stare, cioè con noi a Livorno

    Paradossale è dire poco

    Pregate per M., pregate affinché possa tornare a casa, pregate con fede e non fermatevi perché Dio ci dice "Chiedete e vi sarà dato"
    ------------------
    Pregate per M. Facciamolo tornare a casa

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  10.  

    Addì 9 ottobre 2020

    In quel tempo, dopo che Gesù ebbe scacciato un demomio, alcuni dissero: «E' in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».
    Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
    Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra.
    Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl.
    Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici.
    Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
    Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro.
    Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
    Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
    Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito.
    Venuto, la trova spazzata e adorna.
    Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima ».

    Luca 11,15-26

  11.  

    Gli domandavano un segno dal cielo (9 ottobre 2020)

    La luce c'è anche quando è buio

    Qual'è il bravo giocatore? Colui che segna gol
    Qual'è il bravo imprenditore? Colui che fa crescerfe la propria azienda
    Qual'è il bravo insegnante? Colui che spiega bene e si fa amare dai propri studenti

    E' assolutamente giusto

    Il problema è che siamo talmente abituati a giudicare le situazioni e le persone dal risultato atteso e perseguito, da non renderci conto che ci sono cose bellissime che non vengono apprezzate perché non portano un beneficio immediatamente visibile.

    Pensate alla malattia di una persona cara e alla sua morte.
    E' una cosa naturale, prima o poi tutti moriamo, eppure è sempre vista come un qualcosa di negativo.
    Quante persone morendo hanno lasciato ad altri il proprio testimone, la voglia di lottare per dei valori, lo stimolo a cambiare vita.

    La pioggia stessa che rovina i programmi di una bella gita, quanto beneficio produce nel tempo?

    Non dobbiamo cercare segni positivi, dobbiamo affidarci a Dio e accogliere ogni cosa che ci capita come un dono, un'opportunità, anche quelle cose che non sembrano belle e produttive sul momento
    ------------------
    Ciò che non vediamo spesso è bellissimo

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  12.  

    Addì 10 ottobre 2020

    In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!».
    Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

    Luca 11,27-28

  13.  

    Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano! (10 ottobre 2020)

    Perfezione

    La perfezione non esiste su questa terra, Non c'è nessuno che non abbia fatto qualche sbaglio e, nella maggior parte delle persone, c'è almeno un errore grosso che pesa per tutta la vita sulla propria coscienza.
    Spesso nei ragazzi, specie in quelli che vengono adottati o accolti in affidamento, nasce l'idea di dover essere perfetti per essere accettati. Ogni errore che fanno è una tragedia, ogni critica è presa come un giudizio totatale sulla persona e temono di essere mandati via, rifiutati, messi da parte.
    Ogni ragazzo in crescita compirà errori ed è impossibile che non sbagli nulla.
    Cerchiamo di insegnare loro a dialogare per capire gli errori ed aver così modo che, nonostante punizioni e brontolate, l'amore non manca e nessuno li manderà via se non sono perfetti.
    E' un po' il rapporto che molti hanno con Dio.
    Sbaglio, quindi non merito nulla, non sono amato, sono rifiutato.
    Ma chi lo ha detto?
    Fate così con i vostri figli? Al primo errore di una certa importanza lo mandate fuori di casa per sempre?
    Se non lo facciamo noi, miseri e poveri mortali, tantomeno lo farà Dio.
    Non dobbiamo aver paura di sbagliare, dobbiamo aver timore di non provare a non sbagliare
    ----------------------------
    Ogni giorno aiutiamo i ragazzi a rialzarsi, ma la cosa più difficile è convicerli che possano farcela

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  14.  

    Addì 11 ottobre 2020

    In quel tempo, rispondendo Gesù riprese a parlare in parabole ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio.
    Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire.
    Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono gia macellati e tutto è pronto; venite alle nozze.
    Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero.
    Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
    Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.
    Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali.
    Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì.
    Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.
    Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

    Matteo 22,1-14

  15.  


    Molti sono chiamati, ma pochi eletti (11 ottobre 2020)

    Mi hanno chiamato?

    Quando ci sentiamo chiamati a fare qualcosa?
    Quando sentiamo la voce di qualcuno che ci chiama
    Quando vediamo che qualcuno fa qualcosa con fatica
    Quando scorgiamo qualcuno in difficoltà
    Quando sappiamo che qualcuno ha bisogno di noi
    Quando ci dicono che possiamo fare la differenza
    Ed in tante altre occasioni

    Ma ci muoviamo sempre?
    No, diciamo pure tranquillamente che non ci muoviamo quasi mai
    C'è da apparecchiare la tavola, ma si fa finta di nulla
    C'è da cambiare il pannolino, ma si fa finta di nulla
    C'è da dare una moneta ad un povero per la strada, ma si fa finta di nulla
    C'è da impegnarsi per organizzare un'attività, ma si fa finta di nulla
    C'è da dire la nostra per battersi affinché sia sancito un principio, ma si fa finta di nulla
    C'è da accogliere un bambino in casa perché abusato, ma si fa finta di nulla
    C'è da accogliere una famiglia di rifugiati, ma si fa finta di nulla
    C'è da fare tantissimo, ma si fa finta di nulla

    Eletto non è una persona brava che si da da fare per gli altri
    Eletto è colui che semplicemente risponde ad un invito fatto da Dio (o dalla vita per chi non crede)
    E chi non fa ciò che gli viene chiesto?
    Chi non da non riceve, e se un giorno avrà lui bisogno dell'aiuto di altri, è possibile che non riceva questo aiuto.
    Pensate, o voi che non credete, che fregatura se ad aspettarvi nell'aldilà troviate Dio che vi dica "Ti ho chiamato per aiutarmi a portare il peso del mondo, e adesso che vuoi da me? Vuoi riposarti per l'eternità, e perché scusa se non hai fatto nulla? Vai pure altrove, qui non c'è posto per i fannulloni"
    Magari avete ragione voi e Dio non esiste, ma se esistesse?
    Io dico che converrebbe, almeno per precauzione, rimboccarsi le maniche e darsi da fare quando veniamo chiamati dalla vita, poi fate voi.
    ----------------------------
    Rispondete alle chiamate, ne trarrete grande gioia

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  16.  

    Addì 12 ottobre 2020

    In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorchè il segno di Giona.
    Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.
    La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui.
    Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui».

    Luca 11,29-32

  17.  

    Ben più di Salomone c'è qui (12 ottobre 2020)

    Premio Nobel

    Premo Nobel.
    Premio Strega.
    Premio Pulitzer.
    Premio Oscar.
    Ogni arte, disciplina, scienza ha il suo premio che viene assegnato al più bravo, al più intelligente, al più sapiente.
    Non c'è però un premio "Umility", un premo che sia assegnato a chi non ha grandi doti di intelligenza, a chi non ha sapienza o una buona proprietà di linguaggio, ma sia sapiente agli occhi di Dio, quella sapienza che provenga dal cuore, quella sapienza che sappia amare tutti incondizionatamente perché figli della stessa terra.
    Sapienza non significa saper scrivere o parlare, inventare o scoprire, recitare o produrre.
    Sapienza significa dire di "ti amo" in tutte le lingue del mondo a chiunque, bello o brutto, onesto o delinquente, intelligente o stolto.
    ------------------
    Chi è sapiente di intelletto impari ad esser sapiente anche con il cuore e farà grandissime cose per l'umanità

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  18.  

    Addì 13 ottobre 2020

    In quel tempo, dopo che Gesù ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola.
    Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
    Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità.
    Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno?
    Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà mondo».

    Luca 11,37-41

  19.  

    Date in elemosina quel che c'è dentro (13 ottobre 2020)

    Cosa abbiamo dentro?

    Se cantiamo una canzone dentro di noi ci sembra di essere intonatissimi, ma se tiriamo fuori la voce il risultato non è certo perfetto.
    Così è quando facciamo dei buoni propositi: ci sentiamo in grado di metterli in atto con estrema facilità, ma poi ci rendiamo conto che non è così facile: così non riusciamo a perdonare, siamo gelosi, ci lasciamo andare all'ira

    Questo significa una cosa sola, che dentro di noi, nel profondo del nostro animo, regna la perfezione, quindi l'imperfezione che è propria di questo mondo è data dalle azioni che compiamo.

    Non saremo mai perfetti, ma possiamo avvicinarci sempre più ad uno stato di grazia puro cercando di migliorare le nostre azioni.

    Purtroppo in molti desistono dinanzi ad un errore, ed ecco che dopo una stoia finita male si smette di amare; se perdoniamo qualcuno ed egli poi ci fa nuovamente del male pensiamo alla vendetta e non al perdono; se riusciamo a stare calmi in una situazione e l'altro di approfitta e si arrabbia ci facciamo accecare dall'ira e controbattiamo.

    No!

    Non dobbiamo mai smettere di cercare di tirare fuori di noi la perfezione

    Anche se non ci riusciremo, l'importante è continuare a volerlo perché solo così ci miglioreremo e di conseguenza faremo di questo mondo un luogo più bello ove vivere.

    Il nostro esempio fortificherà i nostri figli, lo dobbiamo a loro, alle nuove generazioni, dobbiamo insegnare la perfezione e non la rinuncia, non dobbiamo cullarci nel nostro "non riesco" ed alzare le spalle. Si deve lottare per far emergere quello che di buono ognuno di noi ha dentro di sé
    ------------------
    Siamo esseri perfetti

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  20.  

    Addì 14 ottobre 2020

    In quel tempo, Gesù disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre.
    Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze.
    Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
    Uno dei dottori della legge intervenne: «Maestro, dicendo questo, offendi anche noi».
    Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».

    Luca 11,42-46

  21.  

    Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre (14 ottobre 2020)

    Ucciderne cento per salvarne uno

    Rispondetemi a queste domande

    Se una mamma ha tre figli e protegge ed ama uno solo di loro trascurando gli altri, fa una cosa giusta?
    Se un professore predilige uno studente e trascura gli altri, fa una cosa giusta?
    Se un politico fa una legge che tutela l'uno per cento della popolazione danneggiando gli altri, fa una cosa giusta?

    La risposta è ovvia

    Ed allora domando

    Se un servizio sociale crede di tutelare un ragazzo (sempre che sia in buona fede) facendo del male a tanti altri Bambini, fa una cosa giusta?

    Purtroppo queste cose accadono nel tacito silenzio e nella complicità di coloro che hanno fatto dell'affido e dell'accoglienza un mestiere dove vige la regola che tutto ciò che il servizio sociale decide deve essere accettato abbassando il capo, anche se non si è d'accordo con le loro prese di posizione che, quando non sono arroganti o commesse per altri scopi, sono quantomeno decise avendo solo la visione da una parte sola.

    Un'assistente sociale un giorno mi disse: noi abbiamo fiducia in voi e ci affidiamo ai vostri giudizi. Nostro compito è capire che state agendo per favorire il minore. Una volta accertato questo, qualunque vostra posizione riguardo alle scelte da fare sul Bimbo ha la precedenza sulle nostre fatte al tavolino perché voi siete gli unici ad avere il polso della situazione e a comprendere le esigenze del ragazzo
    ------------------
    Difesa dei Bambini, non delle proprie posizioni

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  22.  

    Addì 15 ottobre 2020

    In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi.
    Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri.
    Per questo la sapienza di Dio ha detto: "Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno; perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo, dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario". Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
    Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito».
    Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

    Luca 11,47-54

  23.  

    Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito (15 ottobre 2020)

    Bontà. Cattiveria. Perfidia

    La cattiveria è fare la cosa sbagliata
    La perfidia è impedire ad altri di fare la cosa giusta

    Da anni subiamo sulla nostra pelle l'arroganza di chi voglia ostacolarci
    Il servizio sociale deviato ci osteggia, tanto da farci chiudere una casa famiglia per "non continuità affettiva" e portare i bimbi in altre strutture togliendoli con la forza mentre piangono disperati ... alla faccia della continuità affettiva
    Qualcuno potrebbe dire che essi rappresentano lo stato e quindi hanno sempre ragione

    Certo, può essere, ma chi volesse andare oltre potrebbe leggere le carte e capire senza preconcetti quanto accade
    è un grandissimo abuso
    Poi ci sono tutte le volte, dimostrabili ovviamente, che siamo andati in tribunale contro i servizi sociali ed abbiamo vinto, quindi significa che loro avevano torto ed un giudice ci ha dato ragione, un organo dello stato superiore ad essi

    Ora io dico, se i servizi sociali vogliono fare i deviati per favorire questa o quella cooperativa - davano bambini in affido senza un bando spendendo fino a 2 milioni di euro l'anno ... ripeto, senza un bando!!! - o per motivi politici, o per il proprio posto di lavoro e la propria carriea, già è aberrante perché fatto sulla pelle dei Bambini, ma impedire ad altri di fare del bene è perfidia assoluta, cattiveria al massimo livello.
    Chiediamo e chiederemo giustizia nelle sedi opportune, ma sono certo che il giudizio di Dio sarà forte nei loro confronti
    Noi ci mettiamo la faccia, loro non hanno il coraggio di mostrare la loro, ma arriverà un momento in cui saranno chiamati a rispondere dei loro crimini. Si, crimini, perché di questo si tratta quando si fa del male contro i Bambini, consapevoli di far loro del male, pur di perseguire i propri obbiettivi dettati dall'odio e dal rancore
    ------------------
    Giudizio divino per chi fa del male ai Bambini

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  24.  

    Addì 16 ottobre 2020

    In quel tempo, radunatesi migliaia di persone a tal punto che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia.
    Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.
    Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
    A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla.
    Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui.
    Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio.
    Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri».

    Luca 12,1-7

  25.  

    Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla (16 ottobre 2020)

    Un mondo alla rovescia

    E' stata data enfasi alla scrofa che è scappata da un camion che la conduceva al macello
    Un lungo servizio al tg regionale toscano della rai per dare risalto alla notizia
    Addirittura è stato suggerito, nel servizio della televisione pubblica, che venissero fatte donazioni all'associazione che l'ha accolta segnaladnoala anche per le adozioni a distanza degli animali.
    Nel servizio si dice che non è stato possibile individuare il legittimo proprietario della scrofa perché priva di cartellino di riconoscimento, e già questo mi pare assurdo perché un camion che trasporta animali al macello deve avere tutte le carte in regola e non ci sono motivi per cui questa punzonatura non ci sia. Magari qualcuno potrebbe averla tolta per non doverla restituire

    Ma la cosa che più mi disturba è che si definiscano "individui" gli animali al pari delle persone, dei Bambini

    Ma stiamo scherzando?

    Un animale è un animale, una persona è un individuo, sono due cose totalmente diverse!

    E se qualcuno cattolico e credente mettesse questo in discussione basterebbe leggere il Vangelo in più parti, specie laddove dice "Voi valete più di molti passeri"

    Basta fare una domanda: se tuo figlio ed il tuo cane cadessero nel mare in tempesta, chi salveresti per primo con la quasi certezza che il secondo annegherà?
    Sono certo che tutte le persone risponderebbero "mio figlio"
    Allora animale e individuo sono sullo stesso piano?
    Non siate ipocriti!
    ------------------
    Animali come individui? Follia!

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  26.  

    Addì 17 ottobre 2020

    In quel tempo, Gesu disse ai suoi discepoli: "Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
    Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.
    Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire".

    Luca 12,8-12

  27.  

    Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini (17 ottobre 2020)

    Mi rinneghi?

    Siete in un gruppo di persone.
    Una di loro chiede ad un vostro amico, con il quale avete condiviso belle esperienze e vi siete confidati, informazioni su di voi facendo però apprezzamenti poco lusinghieri del tipo
    "Ho sentito parlare di Michele, a me non piace molto perché si veste male" oppure "perché non ha molta cultura" o "perché ha un brutto carattere".
    Cosa vi aspettereste dal vostro amico?
    Una strenua difesa nella quale esalti le vostre virtù e minimizzi i difetti.
    Invece accade tutt'altro.
    Il vostro "amico" Giovanni rincara la dose dicendo
    "Eh si, Michele ha un bruttissimo carattere e si veste malissimo, in quanto a cultura è un troglodita".
    Voi siete lì vicino, ma nella confusione Giovanni non vi vede, ma voi avete modo di sentire.
    Il giorno dopo Giovanni viene da voi a chiedervi un favore
    Come minimo gli dite
    "Mi spiace, non posso aiutarti"
    Ed allora Giovanni insisterà dicendo
    "Ma come Michele, non siamo amici? Perché non vuoi aiutarmi?"
    "Amici? Non ho bisogno di amici come te. Ieri mi hai rinnegato davanti al tuo amico, hai parlato male di me per farti bello con lui e non fartelo nemico, e adesso vieni a parlare di amicizia con me? Tornatene da dove sei venuto"
    Adesso anche coloro che non credono in Dio ipotizzino che Dio possa esistere
    Giovanni, mentre parlava male di Michele, non lo ha visto, ma lui c'era ed ascoltava.
    Ecco, Dio c'è e ci ascolta, anche quando pensiamo che non ci sia.
    Se voi ne parlate male, se lo disconoscete, se negate la sua esistenza, come potrete un domani chiedergli un favore?
    Come dite? Non gli chiederete mai un favore?
    Ho visto tante persone, dichiaratamente atee, ritrovarsi a pregare, a chiedere a Dio la guarigione di un figlio, di una moglie, di un marito quando ormai tutto era perduto, quando i medici avevano allargato le braccia dicendo "Non c'è più nulla da fare". Quante volte, come ultima risorsa, anche chi non crede "prova" a chiedere a Dio una qualche grazia.
    E come dovrebbe rispondere Dio a coloro che per tutta la vita lo hanno rifiutato e ne hanno parlato male, magari anche dichiarandosi amici suoi?
    ----------------------------
    Se credete in Dio non rinnegatelo mai
    Se non ci credete non disprezzatelo

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  28.  

    Addì 18 ottobre 2020

    In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva ridotto al silenzio i sadducei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi discorsi.
    Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno.
    Dicci dunque il tuo parere: E' lecito o no pagare il tributo a Cesare?».
    Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché mi tentate?
    Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro.
    Egli domandò loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?».
    Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

    Matteo 22,15-21

  29.  

    Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio (18 ottobre 2020)

    E colpa di Dio?

    A volte ce la prendiamo con Dio per le guerre, per il lavoro che non abbiamo, per i soldi che mancano. Imprechiamo e bestemmiamo come se fosse lui il colpevole di tutti i nostri mali.
    Ma le armi per uccidere le ha fabbricate lui?
    I soldi per finanziare i conflitti, per pagare le tasse, per comprare da mangiare chi li ha creati?
    L’inquinamento, l’impoverimento del suolo e della natura chi lo ha generato?
    L’uomo. Sempre e solo l’uomo.
    Dio ci ha dato la vita, ci ha dato una natura in perfetto equilibrio, ci ha donato un’aria salubre
    Ed allora diamo a Dio i suoi meriti e all’uomo i suoi demeriti
    Se siamo senza lavoro, se il mondo è inquinato, se ci sono guerre ed omicidi non è colpa certamente di Dio, ma dell’uomo.
    A Cesare ciò che è di Cesare, a Dio ciò che è di Dio
    ----------------------------
    Non è colpa dei bambini se sono in brutte situazioni
    E' colpa nostra se ci rimangono

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  30.  

    Addì 19 ottobre 2020

    In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità».
    Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
    E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni».
    Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto.
    Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?
    E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni.
    Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia.
    Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?
    Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».

    Luca 12,13-21

  31.  

    Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita (19 ottobre 2020)

    Hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia

    Sareste così stupidi da buttarvi da un aereo senza il paracadute?
    Certo che no, eppure ci sono molte persone che pensano a questa vita come l'unica possibile.
    E' una delle possibilità per chi non ha fede.
    Ma se non fosse vero? Se ci fosse un'altra vita dopo la morte? Una vita che ti giudica in base a ciò che hai fatto e non al conto in banca, alle ville, al lusso di cui ti sei circondato?

    Avere tanti beni e non destinarli ad opere di carità è come buttarsi senza paracadute da mille metri
    ----------------------------
    Pieni di denaro, spesso vuoti di umanità

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  32.  

    Addì 20 ottobre 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa.
    Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
    E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro!».

    Luca 12,35-38

  33.  

    Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli (20 ottobre 2020)

    Accogliere con gioia

    Non faccio a tempo a togliermi il giubbotto che otto manine mi si appiccicano addosso come fossero calamite sulla porta del frigorifero.
    Ognuno dei quattro pulcini pigolando mi zompetta intorno dandomi il più caloroso dei benvenuti, quel saluto che ti fa tornare a casa volentieri facendoti scordare la stanchezza e le preoccupazioni di una faticosa giornata.

    In altri periodi della mia vita entravo in casa ed i ragazzi adolescenti a fatica mi salutavano se li incontravo in corridoio, mai una domanda, mai una condivisione, anzi se domandavo io qualcosa c'era ben poca voglia di rispondere.
    Si sa, sono le età dei figli a fare spesso la differenza, ed ho sempre amato tanto i burberi, quanto i festosi, tanto i Bambini quanto i Ragazzi.

    Ma l'adolescenza prima o poi finisce e da quel bozzolo pieno di spigoli nascono delle bellissime farfalle.
    E' allora che si vede la vera natura di un giovane uomo e di una giovane donna.
    E' allora che gli insegnamenti ricevuti nel passato affiorano a galla.

    Noi cosa vogliamo essere?
    Adolescenti sempre arrabbiati con il mondo, o farfalle variopinte che colorano il mondo?

    Se Dio ci chiama rispondiamo con gioia perché egli ama tutti noi, Bambini e adolescenti, ma sarà più gioioso e pronto ad accogliere le nostre richieste se troverà un sorriso sul nostro viso
    ----------------------------
    Sorridi alla vita e la vita ti sorriderà

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  34.  

    Addì 21 ottobre 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.
    Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».
    Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
    Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo?
    Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro.
    In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
    Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli.
    Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

    Luca 12,39-48

  35.  

    A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto (21 ottobre 2020)

    Spremere sangue da una rapa

    Se abbiamo un pezzetto di orto in giardino di pochi meti quadri, è impensabile poterlo usare per sfamare dieci famiglie.
    Parimenti se abbiamo poche risorse, poche capacità intellettive, organizzative o sociali, sia ciò per natura oppure per cultura poco possiamo fare per gli altri.
    Se invece siamo nati "con la camicia" avremo moltissimo da donare al prossimo.

    Facciamo finta che una banca vi abbia fatto un prestito alla nascita.
    A qualcuno avrà dato diecimila euro, ad altri un milione.
    Motivo? Boh, i soldi sono della banca ed è lei a decidere quanto dare a ciascuno. Possiamo domandarcelo, ma non conosceremo mai la risposta, fatto sta che ci troviamo in mano dei soldi, tanti o pochi che siano, e dovremo farli fruttare per vivere un'esistenza decorosa.

    Poniamo adesso che presi dall'euforia spendiamo questo denaro per divertirci, ovviamente, prima o poi, questo finirà e cosa accadrà quando la banca ci chiederà indietro il prestito?

    Favoletta? Forse, ma la la vita non è tanto diversa.

    Se tu hai tanto da spendere e investi solo su di te senza costruire un futuro che comprenda anche il prossimo, non troverai nessun aiuto quando resterai senza risorse, malato, anziano

    "A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto"
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    Hai tante risorse? Investile

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  36.  

    Addì 22 ottobre 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia acceso!
    C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!
    Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione.
    D'ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

    Luca 12,49-53

  37.  

    Sono venuto a portare il fuoco sulla terra (22 ottobre 2020)

    Guerre da combattere

    Sono un pacifista convinto, ma mi sono trovato a combattere guerre senza volerlo, domdandomi se ci fosse stata altra via per la pace.

    Vado da un'assistente sociale a denunciare che un bimbo di due anni e mezzo viene da noi con continui graffi alla schiena, una cicca di sigaretta sul viso, denutrito e la sera quando lo riportiamo a casa spesso non c'è la madre e lo teniamo a dormire con noi.
    Mi risponde "Non sono questioni a voi spettanti, me lo segnalerà la scuola a tempo debito"

    Vado da un'assistente sociale a segnalare una situazione di maltrattamenti e prostituzione di una Bambina di dodici anni.
    Mi risponde "E' una famiglia pericolosa, lì non entriamo"

    Un padre mi chiede aiuto "Sono un alcolizzato, quando bevo picchio, mio figlio con me è in pericolo. Il tribunale ha dato l'affidamento ai servizi che dovevano collocarlo presso una struttura, ma a distanza di un anno non hanno fatto nulla. Aiutatemi"
    Chiedo spiegazioni al servizio, ma mi viene risposto che sono cose che non mi riguardano e che nessuno deve permettersi di mettere in discussione il loro operato

    E quante altre ne potrei raccontare

    Cosa avrei dovuto fare?
    Lasciar perdere? Chinare il capo in nome della pace e del quieto vivere?

    Mi sono rivolto al tribunale dei minori

    In tutti questi casi, ed in altri ancora il tribunale ci ha dato ragione mettendo in protezione i Bambini

    Come è possibile non intraprendere certe guerre?

    Il mio agire è in nome della giustizia, e se vedo un abuso mi sento in dovere di denunciarlo e non di girarmi dall'altra parte

    Anche nel Vangelo Gesù dice "Sono venuto a portare il fuoco sulla terra"
    perché sono in tanti a voler ostacolare i suoi principi di amore e solidarietà
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    Guerra o Pace?

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  38.  

    Addì 23 ottobre 2020

    In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade.
    E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade.
    Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?
    E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?
    Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione.
    Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo».

    Luca 12,54-59

  39.  

    Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade (23 ottobre 2020)

    Gita in barca

    Ieri la giornata era bellissima, il mare calmo, la mattinata lavorativa intensa.
    "Sai che faccio?" Mi son detto "Porto i bimbi a pescare in barca"
    Chiamo Andrea e Francesco per avere il supporto di un adulto, essendo la nostra barca difficile da ormeggiare da solo
    Uno è impegnato al lavoro, l'altro mi risponde che è libero.

    E' deciso: si parte

    Chiamo Cristina e Mustafà ed i genitori acconsentono a mandarli
    Avverto Roberta di preparare Anitina, otto anni, felicissima di venire con me a pescare
    La vado a prendere e non sta più nella pelle, zompetta a destra e a manca, mi fa mille domande ed è piacevole conversare con una bimba tanto curiosa e piena di gioia.

    Montiamo in pulmino: direzione barca, mare, divertimento

    Arrivati davanti alla terrazza Mascagni, che per noi livornesi è l'occhio sul mare aperto, vedo dei riccioli di spuma in lontananza.
    Mi fermo ad osservare ed in pochi minuti il mare si agita sempre più.

    L'esperienza di tanti anni in mare mi fa dire ciò che non avrei mai voluto dire: mi spiace Anitina, ma non possiamo uscire
    "Perché babbo?"
    "Vedi il mare? Si sta gonfiando e quelle nubi in lontananza a panna montata non fanno presagire nulla di buono; guarda poi in cielo come le nuvole vanno sempre più veloci, significa vento in quota e possibile mareggiata
    "Ah che peccato babbo, ci tenevo così tanto ad andare a pescare"
    "Pazienza tesoro, sarà per un'altra volta. Non si deve aver paura del mare, ma lo si deve temere e portargli rispetto, e quando lui ti avverte che inizia ad essere arrabbiato, è meglio non contrariarlo, e stargli lontano è più prudente"

    Mi è stato insegnato che se una cosa non si può fare, specie quando non dipende da noi, è inutile arrabbiarsi, ed è stato bello come con Anitina abbiamo continuato a ridere, scherzare, conversare. Siamo comunque andati alla barca per fare una girata e controllare che tutto fosse a posto, così da trascorrere un paio di ore piacevoli.
    Sono certo che Anitina ieri abbia capito cose importanti che le rimarranno nella sua sacchetta di valori e principi, quei semini pronti all'uso per ogni evenienza.

    Anche nella vita dovremmo imparare ad intepretare i segnali che Dio ci invia
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    Segnali dal mondo

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  40.  

    Addì 24 ottobre 2020

    In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.
    Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?
    No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
    O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
    No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
    Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò.
    Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno?
    Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai».

    Luca 13,1-9

  41.  

    Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo (24 ottobre 2020)

    Noi siamo i diversi!

    Quotidianamente stiliamo, più o meno incosciamente, una classifica.
    Spesso la teniamo per noi, ma ormai non ci sono più remore ad esplicitarla.
    Per Bambini che vivono in situazioni di disagio se ne sottolinea la loro delinquenza e si condanna chi se ne occupa
    Per povera gente che attraversa deserto e mare in cerca di serenità si inneggia all'affondamento dei loro barconi
    Per i diversi si inneggia alla violenza così i più facinorosi danno fuoco ai barboni

    Chi è il diverso?
    Chi è il Bambino delinquente?
    Chi è l'Immigrato sporco e puzzolente?
    Chi è il Barbone ricoperto di piaghe?

    Nessuno di loro è colpevole di nulla, se non di aver avuto la sfortuna di essere nato in una famiglia problematica, in una nazione povera, di aver avuto traversie di ogni genere

    Ma chi siamo noi?
    Siamo i perfetti?
    No siamo solo quelli che hanno avuto la fortuna di nascere in una famiglia "per bene", di aver sempre avuto soldi per mangiare e per vestire, di non aver avuto guai con la ex moglie o con la perdita del lavoro

    Sapete che vi dico?

    Noi siamo i diversi, siamo noi che non abbiamo capito che un Bambino è solo un Bambino da amare, accudire, proteggere, far crescere al pari dei nostri figli; che l'immigrato è solo una persona che come ciascuno ha diritto a mangiare, vestirsi, dormire in un letto, alla pari di ciascuno; che il barbone è solo un essere umano che non dovrebbe stare rannicchiato ai crocicchi delle strade.

    Noi siamo i diversi perché siamo incapaci di avere pietà di loro, siamo incapaci di tendere loro la mano, siamo incapaci di accoglierli nelle nostre case e nella nostra vita, nonostante tutta la nostra cultura, tutto il nostro perbenismo, tutti i nostri soldi, tutta la nostra solidarietà ed il nostro volontariato.

    Noi siamo i diversi. Noi!
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    Siamo noi i diversi

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  42.  

    Addì 25 ottobre 2020

    In quel tempo, i farisei, udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?».
    Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.
    Questo è il più grande e il primo dei comandamenti.
    E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.
    Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

    Matteo 22,34-40

  43.  

    Amerai il prossimo tuo come te stesso (25 ottobre 2020)

    Rabbrividisco

    Rabbrividisco quando sento che i Bambini vengono mandati in affido nelle strutture "amiche" di quel servizio
    Rabbrividisco quando sento che le gare di appalto sono aggiudicate a chi offre un servizio al minor costo
    Rabbrividisco quando sento che i politici si occupano di coloro che portano voti e non di chi abbia più bisogno
    Rabbrividisco quando sento che i soldi sono la cosa più importante per le persone, le aziende e le istituzioni
    Rabbrividisco quando sento che al primo posto viene l'interesse personale

    Qualcuno dice che Dio non esiste
    Qualcuno dice che la religione è un'arma per tenere buona una popolazione
    Qualcuno dice che il Vangelo è un libro scritto ad arte per spillare quattrini agli ingenui

    Ma nel Vangelo ci sono scritte regole che se fossero seguite farebbero del mondo un posto migliore dove vivere

    Pensate al valore di questa frase "Amerai il prossimo tuo come te stesso"

    I Bambini verrebbero mandati in affido nelle famiglie e nelle strutture dove c'è più umanità
    Le gare di appalto verrebero aggiudicate a chi offre un servizio migliore
    I politici si occuperebbero dei più deboli, a partire dai Bambini, non guardando alla loro rielezione o carriera
    I soldi sarebbero solo un mezzo per migliore il mondo, sfamare chi è nella miseria, equilibrare le cose e tutti avremmo da mangiare

    Al primo posto verrebbe il prossimo e sarebbe una gara di solidarietà

    Non è utopia, è menefreghismo

    Non aspettiamo che sia il prossimo a fare il primo passo, cominciamo noi a vivere la nostra vita "Amando il prossimo così come amiamo noi stessi", o anche più di noi stessi
    ----------------------------
    Amare il prossimo

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  44.  

    Addì 26 ottobre 2020

    In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.
    C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.
    Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità», e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
    Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato».
    Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?
    E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?».
    Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

    Luca 13,10-17

  45.  

    Sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato (26 ottobre 2020)

    Fai la cosa giusta

    I Bambini sono furbissimi

    Avete mai notato che un Bebè piange quando c'è una persona e non piange, a parità di condizioni, quando è presente un altro?

    Sabato sera Jaquie, 4 anni e mezzo, e Mirko, 7 anni, giocavano insieme.
    Involontariamente Mirko urta con il gomito la sorellina sul naso facendole uscire il sangue.
    Lei viene in cucina e tranquilla dice a Roberta che Mirko le ha fatto male.
    Roberta vede il sangue e inizia ad agitarsi e preoccuparsi fortemente.
    Solo in quel momento Jaquie inizia a piangere
    Presa in collo da Roberta che cercava di tamponarle la perdita, e nel mentre la coccolava per tranquillizzarla, piangeva sempre più forte.
    Lei sa, come ogni Bambino piccolo, che il pianto, specie in certi momenti, è ottimo per ricevere tutte le attenzioni possibili.
    Più veniva coccolata e più piangeva, nemmeno le avessero staccato un arto dal corpo.

    Dopo cinque minuti sono intervenuto io, mi sono accucciato alla sua altezza e scherzando le ho detto "Smettila di ridere"
    Funziona sempre perché scherzare con me le piace quanto ricevere le coccole
    Al che ha rallentato nel suo singhiozzare e dopo pochi istanti ha iniziato a ridere
    E più le intimavo di smettere, più lei rideva, dimenticandosi completamente del fastidio al naso

    I Bambini, è giusto così, seguono il loro istinto per soddisfare i loro bisogni
    Ed è questo il momento per insegnare loro a fare la cosa giusta, come ad esempio appunto piangere solamente se sentono dolore e non per avere attenzioni.

    Così è nella nostra vita: dovremmo tutti imparare a fare la cosa giusta, e non a comportaci cercando di assencondare le persone che possono darci qualcosa in cambio per soddisfare i nostri bisogni.
    Anzi, bisognerebbe usare quest'arte imparata durante l'infanzia, per convicere delle nostre buone idee le persone affinché facciano loro stessi la cosa giusta per soddisfare i bisogni di chi soffre.
    ----------------------------
    Fai la cosa giusta. Aiuta il prossimo

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  46.  

    Addì 27 ottobre 2020

    In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò?
    E' simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell'orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami».
    E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio?
    E' simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata».

    Luca 13,18-21

  47.  

    Il regno di Dio è simile a un granellino di senapa (27 ottobre 2020)

    La nostra vita in tanti pixel

    Nel vedere alcuni miei amici grandi come armadi quattro stagioni mi sono sempre meravigliato pensando che siano potuti uscire dal ventre di donnine tanto esili. Pensarli piccolini, in fasce, indifesi, e vederli adesso omoni di oltre cento chili, alti quasi due metri.
    Ancor più nel mondo vegetale, laddove una minuscola ghianda può dar vita ad una quercia enorme e secolare.

    Osservando tutto questo ogni giorno dovrebbe essere per noi facile capire la grandezza dei piccoli Bambini, la straordinarietà di piccoli e umili gesti, il miracolo di piccole cose che ci accadono.

    Tutti noi volgiamo lo sguardo alla natura per ciò che avviene, ma anch'essa è una grande creazione che milioni di anni fa era solo un piccolo seme.
    Ed allora non ci domandiamo chi ha piantato quel seme? Chi ha dato il via alla natura che poi ha fatto il suo corso? Non ci domandiamo chi compie per noi ogni giorno un miracolo?
    Dalle grandi cose come una guarigione da una malattia impossibile da sanare, dal restare in dolce attesa quando i medici avevano detto essere clinicamente impossibile, fino a trovare un fungo bellissimo a stagione ormai conclusa.

    Piccoli e grandi miracoli che si fondono insieme dando luce, bellezza, grandezza alla nostra esistenza.
    Piccoli e grandi miracoli che hanno tutti la stessa origine: Dio
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    Piccoli semi: il Mosaico della vita

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  48.  

    Addì 28 ottobre 2020

    In quei giorni, Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione.
    Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota, Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore.

    Luca 6,12-16

  49.  

    Ai quali diede il nome di apostoli (28 ottobre 2020)

    Un delinquente in meno

    I nostri genitori ci hanno insegnato la differenza tra il bene ed il male, i valori morali da osservare, le modalità di rapportarsi con gli altri. Noi abbiamo compiuto un'elaborazione, ci abbiamo messo la nostra sensibilità, abbiamo tradotto gli insegnamenti in un linguaggio più moderno adeguandoli ai canoni legati alla nostra esperienza. Ed il risultato siamo noi, quello che siamo oggi, quello che saremo domani in un continuo divenire e maturare.
    Ma noi chi siamo?
    Siamo i continuatori dell'opera dei nostri genitori, siamo i loro apostoli.
    Quando però un genitore non insegna, oppure è inesistente o, peggio, da insegnamenti sbagliati e fuorvianti, noi chi siamo?
    Crescendo ci accorgiamo, in un modo o in un altro, che uccidere, spacciare, drogarsi, alzare le mani, usare violenza contro i più deboli è sbagliato, ma siamo troppo presi dall'unico insegnamento che abbiamo ricevuto che è difficile staccarsene, da un lato perché questo comporta una gran fatica, dall'altro perché nessuno vuole essere Giuda e tradire i propri genitori.
    A molti di noi capita di incontrare un bambino difficile, uno che ha avuto una famiglia che ha dato esempio di cose negative, uno che è già sulla strada per divenire un delinquente. Può accadere ad un insegnante, ad un allenatore, ad una famiglia che accolga un bambino in affido, ad una coppia adottiva, all'educatore di una comunità.
    Cosa fare?
    Il contrasto è d'obbligo perché nel momento in cui il bimbo fa qualcosa di sbagliato non si può non brontolarlo e punirlo, altrimenti penserà che il suo comportamento, se non viene sanzionato, possa anche essere sopportato e continuerà sulla sua strada perché è la cosa più semplice per lui.
    Cosa fare in più?
    Certamente dialogare, fargli capire l'errore con amore e non con urla e cattiveria, non giudicare i genitori ma fargli capire che anche loro possono commettere degli errori. Dobbiamo convincerlo che i buoni valori sono più difficili da mettere in pratica, ma sono anche quelli che lo porteranno più lontano dandogli una strada sicura e l'apprezzamento del prossimo.
    Non è un compito facile il nostro, ma è necessario per sperare che quei bimbi, già intrisi di valori negativi, possano valutare delle valide alternative e cambiare rotta.
    Di più non possiamo fare, e a volte si rimane male quando i nostri insegnamenti vengano elusi e ci sia una scelta, più o meno consapevole, di aderire a quelli dei propri genitori, ma non dobbiamo mollare, è come una guerra che si deve combattere per il bene della comunità e non rinunciare significa poter sperare di avere un genitore cattivo in meno, uno stupratore in meno, un violento in meno, un pedofilo in meno, un drogato in meno, una prostituta in meno, un delinquente in meno.
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    Per avere un mondo migliore tutti noi siamo chiamati a fare pulizia ed insegnare alle nuove leve a tenere pulito

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  50.  

    Addì 29 ottobre 2020

    In quel giorno si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
    Egli rispose: «Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito.
    Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
    Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto!
    Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».

    Luca 13,31-35