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  1.  

    Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? Chiunque fa la volontà del Padre mio (21 luglio 2020)

    Come ti chiama tuo figlio?

    Babbo, babbo
    Così mi chiamano tutti i Bimbi che accogliamo, siano essi in affido, siano in diurno
    I servizi sociali scuotono la testa e dicono "non va bene"
    Dicono che si debba mantenere con loro un distacco professionale
    Dicono che non siamo buoni affidatari perché non capiamo il nostro ruolo

    Quante stupidaggini!!!

    Primo: i Bambini hanno bisogno di figure di riferimento, sentono il bisogno di sentirsi amati, non necessitano di figure professionali per crescere, ma di persone con il cuore aperto verso di essi, capaci di accettare tutto di loro, sbagli e pregi, difetti ed insuccessi, passato e presente, come dovrebbe fare un qualsiasi buon genitore, ed è ovvio che trovando in noi tali caratteristiche venga loro spontaneo identificarci come genitori senza nulla togliere ai loro naturali datori di vita.
    Secondo: le figure genitoriali biologiche non spariscono ed i Bambini continuano a chiamare babbo e mamma i loro veri genitori, facendo le opportune distinzioni e prendendo da entrambi gli esempi positivi sviluppando una buona dose di criticità, pur continuando ad amarli, verso gli errori degli uni e degli altri.
    Terzo: il nostro ruolo lo capiamo benissimo perché accogliere un Bambino significa certamente dargli una casa, dei vestiti, del cibo, ma sopratutto significa dargli amore, ascolto, presenza costante
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    Essere genitori di cuore prima che di pancia

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  2.  

    Addì 22 luglio 2020

    Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
    Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
    Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.
    Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».
    Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
    Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».
    Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!
    Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
    Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto

    Giovanni 20,1-2.11-18

  3.  

    Donna, perché piangi? (22 luglio 2020)

    Pillole contro il malumore

    Continuamente ci lamentiamo di tutto: dal caldo che non ci fa dormire alla pasta troppo scotta o troppo al dente.
    Di tutto facciamo una tragedia, inneschiamo polemiche che portano a liti senza senso.

    Eppure non passa momento in cui non si abbiano pillole di felicità, dovremmo imparare a prenderle come medicine per guarirci dal nostro continuo cattivo umore

    La risata di un Bambino felice per un tuffo in mare
    Un Bimbo di cui non sei il genitore che ti dice "Sei il miglior papà del mondo"
    La gioia di chi è povero per aver ricevuto un po' di spesa
    Il sorriso di un'anziana perché ti sei fermato per farla passare
    Il grazie di una mamma disperata per il solo fatta di averla ascoltata

    Una volta lessi sul calendario di Frate Indovino una frase bellissima che mi ha accompagnato per tutta la vita, ed ancora oggi mi serve per riflettere e capire la mia stupidità: Chi ha goduto per un minuto non ha patito per sempre
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    Chi ha goduto per un minuto non ha patito per sempre

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  4.  

    Addì 23 luglio 2020

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.
    Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
    Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato.
    Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.
    Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.
    Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
    Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.
    In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli»

    Giovanni 15,1-8

  5.  

    Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto (23 luglio 2020)

    Felicità senza limiti

    Durante un controllo un milite una volta disse: tanti soldi per aiutare un pugno di Bimbi

    "Se in tutta la mia vita riuscissi ad aiutare anche una sola persona, la mia vita non sarebbe stata vissuta invano" diceva Madre Teresa

    Faccio spesso un esame delle mie, delle nostre azioni come Associazione.
    Anche io vorrei fare di più, aiutare più Bambini, creare strutture piene di amore per accoglierli in tutta Italia.
    Evidentemente non ho le capacità per creare multinazionali della carità, ma una cosa è certa: tutta la mia vita è spesa per aiutare Bambini in difficoltà

    Uno?
    Dieci?
    Cento?
    Mille?

    A me poco importa. A me interessa solo aver messo tutto il mio impegno, le mie capacità ed il mio cuore al servizio dei Bambini

    I risultati li giudicherà Dio, l'unico giudizio di cui veramente mi importa

    Per il momento mi accontento di vedere la felicità dei Bimbi che accogliamo, mi basta di rivedere le foto ed osservare quei momenti di spensieratezza donati loro, mi basta di sentire il loro affetto per capire che non è la quantità che conta, ma la qualità

    Una casa, due case o cento case dipendono dai soldi
    L'amore dipende da noi
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    Una vita donata vale più di mille milioni di euro

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  6.  

    Addì 24 luglio 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli : «Voi dunque intendete la parabola del seminatore.
    Tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada.
    Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l'uomo che ascolta la parola e subito l'accoglie con gioia, ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato.
    Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto.
    Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta»

    Matteo 13,18-23

  7.  

    Voi dunque intendete la parabola del seminatore (24 luglio 2020)

    Semi che arrivano a noi come se piovesse

    In quel piccolo semino che è servito alla nostra procreazione c'è di tutto: pregi e difetti dei nostri genitori, follia e genio dei nostri avi.
    Dal giorno in cui nasciamo, fino al giorno in cui chiuderemo gli occhi per sempre saremo terreno fertile dove chiunque seminerà: ci saranno i seminatori di odio e quelli di amore, arriveranno semi di cultura e di fantasie di ogni ordine grado, ci invieranno semi di educazione e di morale accompagnati da quelli di sregolatezza e impulso.

    In questa giungla di piantine che crescono in noi non è facile scegliere quale tagliare ed eliminare e quale tenere e far crescere.
    Ci saranno così ragazzi che daranno retta a chi suggerisce loro di usare droghe, rubare, truffare e imboccare le vie più facili e meno faticose.
    Altri vedranno come buoni i principi dei genitori e dei sani educatori, ed imboccheranno buone strade iniziando a studiare con lena e vigore, ma alla prima difficoltà si perderanno e sceglieranno anch'essi la strada più facile.
    Altri infine capiranno con il tempo che il seme buono è l'unico che produce quel valore che darà al futuro uomo e alla futura donna il sostegno morale atto a camminare con rettitudine ed avere gli strumenti per combattere i problemi che si presenteranno.

    In trentatre anni di Associazione sono veramente tanti i valori che abbiamo acquisito

    Alcune volte abbiamo capito male e abbiamo fatto degli errori, ma fa parte del cammino e della crescita.
    Oggi siamo temprati, abbiamo in mano attrezzi che sappiamo maneggiare con i quali creare, nell'intricato bosco della vita, sentieri che altri, i Bambini sopratutto, possano seguire.

    Siamo in procinto di fare grandi passi che spero, con l'aiuto di Dio, ci possano portare a crescere per aiutare sempre pù bambini, aiutarli al meglio e dar loro un futuro, anche lavorativo.

    Ogni disboscamento non è privo di pene, preoccupazioni, fatiche, ma il nostro scopo nella vita è creare sentieri, e non ci sottrarremo a questo solo per qualche notte insonne.

    Pregate per noi affinché non si facciano errori e si possano creare belle strade per tanti Bimbi oggi maltrattati e non amati

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    Aprire strade

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  8.  

    Addì 25 luglio 2020

    In quel tempo si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa.
    Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
    Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo».
    Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio».
    Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli; ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
    Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti»

    Matteo 20,20-28

  9.  

    Colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo

    Schiavo dell'amore o schiavo del denaro?

    Eppure eppure mi sa che c'è un virus nel mondo ben più dannoso del covid
    E' il virus della scemenza

    Se vedete imperversare un temporale, uscite di casa per andare a fare un pic nic nel parco?
    Se ci sono onde alte due metri prendete la barca per fare un giro delle isole?
    Se sta passando un autobus attraversate ugualmente la strada?

    Ovvio che no, eppure c'è tantissima gente veramente scema che pensa di avere una vita migliore se ha milioni e milioni.
    Ho conosciuto persone veramente, ma veramente ricche che utilizzano i soldi per comprare aerei, macchine, yacht e persino isole.
    Il denaro chiama denaro, ed ogni anno sono sempre più ricche.
    Arriva un giorno in cui si accorgono di aver costruito un impero, di essere fra i più ricchi del mondo, ma non hanno costruito nulla per sé stessi: non hanno un figlio oppure lo hanno fatto allevare dai domestici e non lo conoscono, non hanno il suo rispetto, ed è solo un rampollo pieno di boria che fa quello che vuole senza valori.

    Arriva un giorno in cui si accorgono di essere odiati da tutti coloro che hanno meno denaro.
    Arriva un giorno in cui si ammalano e con tutti i loro soldi non possono comprare la salute.
    Arriva un giorno in cui capiscono di essere soli nonostante le centinaia di persone che zompettano attorno a lui.

    E' grande non chi sale in vetta su una montagna dove sarà solo e lontano dal mondo.
    E' grande chi resta in pianura a sporcarsi le mani a dare amore ricevendone cento volte tanto.
    E' grande chi si farà servo, schiavo del prossimo non perché costretto da catene, ma per amore.

    Costui sarà amato
    Costui sarà circondato da persone sincere
    Costui sarà ricordato con benevolenza dalle generazioni future

    Una volta finita la vostra vita chi avreste voluto essere?
    Madre Teresa l'umile missionaria o Jeff Bezos il ricco fondatore di Amazon?

    Io preferisco di gran lunga essere schiavo dell'amore che schiavo del denaro
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    Amore o denaro?

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  10.  

    Addì 26 luglio 2020

    In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
    Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
    Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.
    Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
    Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
    Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì».
    Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche»

    Matteo 13,44-52

  11.  

    Va, vende tutti i suoi averi e la compra (26 luglio 2020)

    Cerco, ergo vivo

    L'uomo non è più alla ricerca di nulla perché pensa di aver trovato tutto, di sapere tutto.

    La pubblicità e la propaganda ci propinano ciò che vogliono, dandoci l'effimera illusione di essere noi a scegliere.
    Vota Berlusconi, e tutti a votare Berlusconi
    Vota Renzi, e tutti a votare Renzi
    Vota Salvini, e tutti a votare Salvini
    Telefonini, cambiamoli ogni anno così abbiamo più pixel nelle nostre foto, essenziali per vivere alla grande
    Compriamo la pasta Voiello che costa di più, quindi é migliore della Barilla, per poi scoprire che la stessa pasta essendo Voiello è una sottomarca della Barilla

    E quante altre cose facciamo ogni giorno indotti da ciò che fan tutti

    Anche nelle relazioni umane: quella ragazza è brutta, si veste male, è una secchiona, quindi la scartiamo, la mettiamo da parte, andiamo tutti dietro a quella bella, alta e bionda anche qualora fosse stupida.

    Dovremmo fare come faceva Diogene, essere sempre alla continua ricerca di ciò che è prezioso per noi, di ciò che ha valore non perché altri ce lo hanno detto, ma perché ne abbimo scoperto l'importanza, ne abbiamo assaporato la genuinità, ne abbiamo apprezzato il valore, ne abbiamo constatato il nutrimento che da alla nostra vita.

    Di quante cose e persone inutili ci attorniamo, per poi renderci conto che non ci danno nulla

    Quanti amici avevo in casa alle mie feste quando ero adolescente, quanti!
    Quanti di questi mi sono stati vicini nel momento della sofferenza?
    Quanti di loro mi sono vicini adesso nel costruire giorno per giorno la vita di adulto, per costruire un futuro per tanti Bambini?

    Se non rientri in certi schemi sei scartato, sei nulla.
    Non facciamolo anche noi nei confronti dell'altro

    La moda oggi tra i giovani è non andare in chiesa, non credere in Dio

    Non è giusto indottrinare i ragazzi, dobbiamo mostrare loro la bellezza di Dio, non imporre regole e privazioni.
    Facciamo capire il valore di una perla, saranno poi loro a vendere tutto per comprarla
    Ma allo stesso tempo aiutiamoli a riflettere, a fare deserto attorno a loro per poter ascoltare, capire, discernere e scegliere.
    Dal primo giorno in cui apparvero i telefoni negli anni novanta dicevo a gran voce, criticato da tanti, che ai ragazzi non andavano dati perché avrebbero tolto la capacità di dialogo, sarebbero stati raggiunti da situazioni pericolose, bombardati da pubblicità menzogniere: grande danno per un cervello in pieno sviluppo.
    Avevo ragione: oggi i giovani si lasciano con un messaggio, sulla stessa panchina ognuno guarda il suo cellulare, si gioca più ai videogiochi che a pallone, si prende il suicidio come uno spettacolo da mostrare al mondo, come vittoria di un gioco da super eroi

    Si parla tanto di libertà: libertà sessuale, libertà dai genitori, libertà dagli schemi, libertà dalla cultura, per poi finire incatenati dalle maglie di una società consumistica capace solo di divorarti e poi sputarti dopo averti tolto ogni tuo avere
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    Vivere significa cercare, capire, scegliere

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  12.  

    Addì 27 luglio 2020

    In quel tempo, Gesù espose alla folla un'altra parabola: «Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo.
    Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami».
    Un'altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti».
    Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole, perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta: "Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo"

    Matteo 13,31-35

  13.  

    E' il più piccolo di tutti i semi ma diventa un albero (27 luglio 2020)

    Crescita lenta e graduale ma inarrestabile

    La scienza ci spiega che un seme minuscolo diventa un albero, che l'universo è in cotinua espansione, che un minuscolo semino diventa un uomo o una donna.
    E' innegabile e straordinario.
    Che emozione vedere le foto dei nostri figli da piccolini quando sono adolescenti, non si può credere che siano la stessa persona, eppure è così.

    Qualcuno confida nel denaro, nel potere, nelle relazioni umane, ma chi di voi può dire di essere sicuro al cento per cento che facendo un investimento esso possa fruttare? Pensate al mercato immobiliare, quanti hanno comprato casa per investire e si ritrovano oggi con la stessa svalutata; quanti matrimoni finiscono nonostante le promesse di amarsi in eterno; quanti uomini gestiscono una nazione, una regione, un comune e si ritrovano dimenticati nella polvere dell'oblio.

    Ciò che è opera di Dio ha un cammino inarrestabile e certo

    Ciò che opera dell'uomo non da certezze per il futuro e crea solo effimere illusioni di crescita

    Seguiamo Dio e non gli idoli che ci siamo costruiti
    --------------------
    Crescere. CREscere. CRESCERE

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  14.  

    Addì 28 luglio 2020

    Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
    Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo.
    Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli.
    Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
    Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti.
    Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!»

    Matteo 13,36-43

  15.  

    La zizzania sono i figli del maligno (28 luglio 2020)

    Zizzania 3.0

    Tizio a Caio: ma lo sai? Loro rubano
    Caio ad Amelia: una cosa sconcertante. Rubano e truffano
    Amelia a Corinna: incredibile. Fanno vedere di essere bravi e buoni e poi fanno orge e festini
    Corinna a Filiberto: Inaudito, ma cosa fanno le autorità? Sono mostri, picchiano e seviziano
    Filiberto al gruppo di cui fa parte: con loro non dobbiamo avere nulla a che fare perché sono dei maledetti

    E nessuno però che faccia una denuncia

    Signori, vi presento i seminatori di zizzania versione moderna

    Finiranno come tutti coloro che hanno seminato odio per fini personali, cattiveria, superficialità, stupidità
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    Seminatori di odio

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  16.  

    Addì 29 luglio 2020

    Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
    Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo.
    Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli.
    Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
    Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti.
    Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!»

    Matteo 13,36-43

  17.  

    Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni (29 luglio 2020)

    Una dittatura a fin di bene

    E' impossibile mettere tutti d'accordo su ciò che è buono e ciò che non lo è

    Stanotte ho sognato una "dittatura buona"

    Un'imposizione dall'alto di regole fatte per il bene della popolazione piuttosto che per quello di coloro che detengono potere e ricchezza

    Immaginatevi un mondo dove ci si possa arricchire ed arrivare al massimo a dieci milioni, tutta la ricchezza che supera tale cifra venga ripartita nella popolazione a partire dal più povero
    Immaginatevi un mondo dove tutte le armi, persino le stelle Ninja, fossero distrutte e mai più ricostruite
    Immaginatevi un mondo dove ognuno possa proporre l'idea per una legge e quelle buone venissero imposte al mondo intero
    Immaginatevi se tutti gli stati fossero obbligati a pulire le acque dei mari e dei fiumi e a raccattare la spazzatura lasciata in orbita

    E chi non obbedisce al dittatore buono, chi delinque, chi abusa di un Bambino o lo maltratta venga eliminato dalla società ponendolo a fare i lavori più umili senza perdere tempo in processi o scuse banali del perché si è fatta o non si è fatta una certa cosa

    Utopia al massimo livello, è ovvio

    Ma è bello immaginarsi un mondo senza ingiustizie, senza guerre, pulito e vivibile da tutti

    Questo mondo esiste e ci aspetta nell'eternità dopo la morte con Dio che separerà i buoni dai cattivi
    --------------------
    Dittatore buono

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  18.  

    Addì 30 luglio 2020

    In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.
    Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
    Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
    Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì».
    Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
    Terminate queste parabole, Gesù partì di là

    Matteo 13,47-53

  19.  

    Un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche (30 luglio 2020)

    Laurea a 94 anni

    Il mio nonno, mentre ero atavola a casa sua, estrasse dalla tasca la carta d'identità, la aprì battendoci ripetutamente sopra con il dorso della sua grande mano da rugbista dicendo "Vedi Riccardo, è tutta colpa di questa. C'è scritto 1911. Fra poco tocca a me. E' un gran peccato perché ho veramente ancora tante cose da imparare"
    Era un gran divoratore di libri e, al pari di Socrate, la sua filosofia era quella di "sapere una cosa sola: quella di non sapre nulla" tanto è vasto lo scibile umano.
    Oggi notiamo con grande dispiacere l'arroganza di molti, anche giovani, che pensano di sapere tutto, di non aver più nulla da imparare, di avere un pezzo di carta in mano dato da una scuola che fa acqua da tutte le parti e ritenersi i massimi esperti.
    Chi ha l'arroganza del sapere smette di leggere, di aprire il cervello ai nuovi insegnamenti e resta nella sua ignoranza.
    Chi ha l'umiltà di comprendere che tanto ancora ha da imparare è un grande uomo che resterà comunque ignorante rispetto al sapere, ma si eleverà sopra molti, se non altro per il desiderio e la caparbietà di conoscere.

    Diceva Sant'Agostino: la fede aiuta la ragione e la ragione aiuta la fede

    Anche in un argomento tanto delicato, intimo e personale come la fede, la studiare, il cercare di capire ciò che è inspiegabile allena il cervello a crescere in sapienza dandoci sempre più forza nella fede

    Bellissima notizia stamani sul giornale: Giuseppe Paternò, palermitano di 94 anni, si è appena laureato in storia con un libretto zeppo di trenta e lode.
    Da giovane aveva lavorato, poi con grande fatica si era diplomato a 31 anni come geometra per entrare nelle ferrovie dello stato, dove è rimasto fino alla pensione.
    La sete di sapere ha fatto il resto e, così come faceva il mio nonno, ha divorato un libro dietro l'altro portandolo non solo ad avere una grande soddisfazione, ma a dare un bellissimo insegnamento a tanti che già a vent'anni si sentono "arrivati".
    Un insegnamento concreto a nipoti e pronipoti che vale più di milioni di parole e centinaia di prediche.
    Così come io racconto sempre con grande gioia, fierezza ed esempio la laurea della mia mamma a 41 anni, i nipoti di Giuseppe racconteranno con lo stesso entusiasmo il grande esempio di vita del loro avo
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    Anziani giovani e Giovani già vecchi

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  20.  

    Addì 31 luglio 2020

    In quel tempo, Gesù venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli?
    Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?
    E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?».
    E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua».
    E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità

    Matteo 13,54-58

  21.  

    Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua (31 luglio 2020)

    Profeta oggi

    Se pensiamo ad un profeta immaginiamo i vegliardi del vecchio testamento, barba bianca, bastone in mano, fiaschetta dell'acqua alla cintura, sandali ai piedi che vagano per il deserto andando di città in città a dire "convertitevi".
    Altri immagineranno un profeta più moderno, un dialogatore che ti ferma per strada per parlarti di Dio, uno scocciatore da cui tenersi alla larga.

    Profeta è colui che viene inviato ad annunciare.
    Nella fede è un inviato da Dio per far comprendere all'uomo la sua esistenza, il suo volere, le sue regole ed il futuro.

    Ma chi sono i profeti?

    In teoria lo siamo tutti.
    Tutti noi nasciamo perché inviati da Dio su questa terra ad annunciare agli altri uomini un messaggio di amore e di speranza.

    Chiunque annuncia amore e speranza è un profeta

    Perché è così difficile ascoltare un messaggio di amore?
    Perché non si crede più nell'amore preferendo ad esso le cose materiali?

    Se lo saranno chiesto i profeti tremila anni fa
    Se lo saranno chiesto i primi discepoli di Gesù
    Se lo sarà chiesto San Francesco, Madre Teresa, Martin Luther King, Ghandi
    Se lo sarà chiesto chiunque abbia provato a parlare di amore andando oltre il sistema ingessato da mille regole e dogmi
    Se lo chiede chiunque con la sola forza dell'amore provi a dire alle persone "cambiamo rotta: accogliamo un bimbo in affido trascurando il dolore di quando se ne andrà, accogliamo i migranti trascurando che possano togliere lavoro, accudiamo un malato trascurando la possibilità di infettarsi, stiamo vicino ad una persona trascurando la possibilità che possa voltarci le spalle quando avremo bisogno di lui, aiutiamo con la nostra opera chi ha bisogno della nostra manualità trascurando che non possa pagarci.
    --------------------
    Tutti noi siamo profeti

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  22.  

    Addì 1 agosto 2020

    In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù.
    Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui».
    Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello.
    Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla!».
    Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta.
    Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato.
    Ed essa, istigata dalla madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
    Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data e mandò a decapitare Giovanni nel carcere.
    La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre.
    I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù

    Matteo 14,1-12

  23.  

    Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista (1 agosto 2020)

    Cosa regaleresti ad una ragazza?

    Ad una ragazza regalerei un mazzo di rose, un gioiello, una vacanza in un luogo romantico, una cena a lume di candela, se potessi le regalerei anche la luna.
    Questo deve aver pensato Erode quando alla bellissima Salomè ha promesso "Dimmi cosa vuoi, fosse anche metà del mio regno, ed io te la concederò"
    Pensate al suo stupore quando questa tenera e bellissima giovane donna, dal fare sinuoso con occhi luminosi come le stelle gli ha risposto "Voglio la testa di un uomo, sanguinolenta, ancora calda, portata su un vassoio"

    E' stata mal consigliata, è vero, ma poteva anche indignarsi, schifarsi e rifiutarsi di fare una simile macabra richiesta

    Eppure ancor oggi in molti chiedono a Dio, all'uomo, alla vita la decapitazione dei propri nemici

    Chissà quanti sacerdoti hanno desiderato la morte di un vescovo o di un Papa per averli messi da parte, oppure nella speranza di poter prendere il loro posto
    Quanti desiderano la morte dei propri genitori per carpirne l'eredità
    Per non parlare dei "nemici" politici ai quali si augura la morte in ogni istante

    Troppo crude queste parole?
    Domandatelo a Salomé
    --------------------
    Tu morissi

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  24.  

    Addì 2 agosto 2020

    In quel tempo, quando udì della morte di Giovanni Battista, Gesù partì su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città.
    Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
    Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare».
    Ma Gesù rispose: «Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare».
    Gli risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci!».
    Ed egli disse: «Portatemeli qua».
    E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla.
    Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati.
    Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini

    Matteo 14,13-21

  25.  

    Vide una grande folla e sentì compassione per loro (2 agosto 2020)

    Sempre!

    Nel periodo in cui eravamo costretti in casa per il virus, erano tante le famiglie che avevano bisogno di aiuto.
    In molti sono scesi in strada per aiutarli.
    La nostra sola Associazione ha potuto contare sull'aiuto di oltre cento volontari, i generi raccolti nei supermercati e nei condomini erano una tonnellata di media al giorno, le famiglie aiutate 540, duemila persone.
    Avevo avuto la speranza che il covid avesse smosso le coscienze, che niente sarebbe più stato come prima.

    Avevo la speranza, ma non l'aspettativa

    E questa speranza è andata delusa: ognuno è tornato alle sue faccende, al suo lavoro, alle vacanze dimenticandosi di quella parte di popolazione che muore di fame sempre, che abita in case fatiscienti sempre, dove ai Bambini viene insegnato a spacciare sempre, dove le donne sono picchiate e fatte prostituire sempre.

    Questa realtà l'avete vista
    Questa realtà esiste oggi, come esisteva prima del covid, come esisterà per sempre

    E' possibile che non vi impietosite dinanzi a tanto dolore?
    E' possibile che non vi venga voglia di fare qualcosa di concreto, di costruttivo non per un giorno o per due mesi, ma per sempre?
    Non ditemi, non voglio crederci, che l'aiuto che avete dato alle persone fosse una tendenza del momento oppure un egoismo perché uno dei modi per uscire di casa senza troppe restrinzioni

    Davanti a Bambini maltrattati, donne picchiate, anziani soli, malati legati ai letti come fate a non impietosirvi?
    Come fate a non decidere di dedicare almeno un giorno alla settimana della vostra esistenza al prossimo?
    --------------------
    Sempre in prima linea

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  26.  

    Addì 3 agosto 2020

    [Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, mentre egli avrebbe congedato la folla.
    Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.
    La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario.
    Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare.
    I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «E' un fantasma» e si misero a gridare dalla paura.
    Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura».
    Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque».
    Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
    Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!».
    E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
    Appena saliti sulla barca, il vento cessò.
    Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!».
    Compiuta la traversata, approdarono a Genèsaret.
    E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati, e lo pregavano di poter toccare almeno l'orlo del suo mantello. E quanti lo toccavano guarivano

    Matteo 14,22-36

  27.  

    Uomo di poca fede, perché hai dubitato? (3 agosto 2020)

    Ogni giorno un miracolo

    Vi capita mai di essere pessimisti su una determinata situazione, magari perché dopo aver valutato tutte le possibili variabili di un problema vi accorgete che non ci sono soluzioni, oppure sono talmente esigue che il loro verificarsi è quasi impossibile?
    E parimenti non vi è mai capitato di ricredervi quando ciò che era per voi impossibile si concretizza?

    A me è capitato una marea di volte: Sabino praticamente spacciato e tornato a vivere, risollevarmi da momenti veramente terribili che non vedevano la luce in fondo al tunnel, fino alle cose più piccole, ma non di meno meravigliose.

    Io li chiamo miracoli, così come miracolo è poter camminare, non aver fatto un incidente, avere la vista, poter respirare

    Dire "ogni giorno un miracolo" è assai limitativo

    La vita è un miracolo continuo che purtroppo noi non sempre sappiamo apprezzare

    Pensate alla morte della mia mamma.
    Si, anche questo avvenimento per me così devastante è stato un miracolo: ho cambiato vita, ho dato un senso alla mia esistenza, abbiamo dato una speranza a centinaia di Bambini e di famiglie, ci siamo aggregati migliorandoci.

    La vita non è fatta per essere vissuta in eterno, e chi maledice il mondo per una malattia o per la morte non ha capito proprio niente.
    Per coloro che sono tardi di comprendonio vi svelo una grandissima verità: eh si deve morire!!! Tutti!!!
    Quindi il miracolo cui possiamo ambire non è la salute o la guarigione da una brutta malattia, il Miracolo, quello vero, quello con la emme maiuscola, è vivere e morire soddisfatti di ciò che si è fatto, che questo avvenga a vent'anni, a quarantasette oppure a cento
    --------------------
    Felici di aver vissuto

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  28.  

    Addì 4 agosto 2020

    In quel tempo vennero a Gesù da Gerusalemme alcuni farisei e alcuni scribi e gli dissero:
    «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!».
    Poi riunita la folla disse: «Ascoltate e intendete!
    Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!».
    Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: «Sai che i farisei si sono scandalizzati nel sentire queste parole?».
    Ed egli rispose: «Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata.
    Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!»

    Matteo 15,1-2.10-14

  29.  

    E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso! (4 agosto 2020)

    Cause perse

    Andiamo a fare una gita
    Tutti contenti, ma Giuseppe, cinque anni, voleva restare a casa a guardare i cartoni animati
    Amore, non puoi restare solo in casa
    Si che posso
    Come fai a prepararti da mangiare?
    Vado in cucina, apro il frigo e prendo quello che c'è
    E se viene un ladro?
    Ho la mia spada


    Non sentiva ragioni: voleva restare a casa

    Quando tutto è programmato, quando gli altri Bimbi sono pieni di entusiasmo per la nuova avventura, c'è una sola cosa da fare se la persuasione non ha avuto esito positivo: Adesso basta fare i capricci, andiamo!

    Alla sera era proprio Giuseppe il più entusiasta della bella giornata trascorsa a giocare a pallone in riva al lago con tanti amici, il pic nic con la carne alla brace, Claudia che intonava tutte le canzoni adorate dai Bambini, tanto da non vedere l'ora di ripetere l'esperienza.

    L'adulto è una guida per i propri figli, l'allenatore lo è per i propri giocatori, così come il sacerdote lo è per il suo gregge e l'insegnante per i suoi alunni

    Ma cosa sarebbe accaduto se il genitore di Giuseppe gli avesse detto "Resta pure in casa mentre noi usciamo"?
    Cosa accade quando un sacerdote fa da pastore solo a coloro che possono portare frutto alla chiesa tralasciando quelli che hanno più bisogno di una parola gentile?
    Cosa accade quando un allenatore tiene in panchina un ragazzo perché non ha grandi doti di giocatore, pensando solo a vincere e non a educare o sostenere chi sia più debole?
    Cosa accade se un insegnante non si ferma a spiegare ciò che uno o due alunni non hanno capito?

    E non crediate che queste cose non avvengano, purtroppo

    Il Bambino sarebbe preda di persone senza scrupoli o si potrebbe fare del male stando solo in casa
    La persona che si trovi in un momento difficile perderebbe la propria strada e potrebbe fare errori che poi pagherebbe per tutta la vita
    Il ragazzo tenuto sempre in panchina smetterebbe di allenarsi e troverebbe altre brutte strade dove sia maggiormente considerato
    L'alunno che non capisce collezionerà brutti voti e bocciature fino ad abbandonare la scuola

    E' talmente palese!

    E così ci dovremmo domandare se queste persone, noi stessi quando facciamo da guida, pensiamo al bene di colui che assistiamo, oppure al nostro bene: attorniarmi di fedeli ricchi che facciano grande la chiesa ed io possa far carriera, vincere le partite mandando in campo solo i più bravi ed essere un allenatore sempre più pagato, essere un insegnante che finisce il programma ed ha la gratitudine e la benevolenza di un folto gruppo di genitori

    Io sono più per le cause perse, che perse non sono mai!

    Se vedo un Bimbo solo gioco con lui
    Se vedo uno in chiesa che prega assorto e piange, mi siedo vicino a lui
    Se facciamo un gioco con tutti i Bimbi faccio in modo che ogni tanto anche il meno dotato possa vincere
    Se insegno qualcosa che conosco ai miei ragazzi ed uno non capisce ... dovrei mettermi con lui con enorme pazienza finché non ha capito ... ma questo lo lascio fare ad altri più capaci di me.

    Ognuno ha i suoi limiti e non tutti possiamo essere guide di tutti ed in ogni circostanza
    Ed allora sarebbe bene riconoscere tali limiti e ringraziare se qualcuno ci offre una mano laddove siamo più carenti perché, ed ora vi svelo un'altra grandissima verità, Nessuno è perfetto!!! Nessuno!!!
    --------------------
    Una guida che non riconosce i propri limiti fa grandi danni

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  30.  

    Addì 5 agosto 2020

    In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne.
    Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio».
    Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi come ci grida dietro».
    Ma egli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele».
    Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!».
    Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini».
    «E' vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
    Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita

    Matteo 15,21-28

  31.  

    Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri (5 agosto 2020)

    Gavettonatore a due anni

    Nicholas giocava sin da piccolissimo con i giochi didattici, specie quelli dove bisognava inserire le figure geometriche ad incastro.
    Ovviamente all'inizio non riusciva, ma non si arrendeva fin tanto che tutte le figure non fossero entrate nella giusta allocazione.
    Ancora non parlava e già pretendeva di tagliare la carne, imparando a farlo molto presto.
    Vedeva i Bambini più grandi tirarsi l'acqua in estate ed ancora incerto sulle gambine, con il suo pannolone, è andato a prendere un secchio più grande di lui per partecipare al gioco.
    E così, con caparbietà ed insistenza ha imparato a nuotare, a sciare, ad andare sott'acqua in profondità e a fare mille altre cose.

    Gli adulti davanti alla prima difficoltà si spaventano
    , e forse anche per paura di essere derisi o di farsi vedere incapaci, rinunciano a fare mille cose, perdendosi tantissime occasioni per imparare, socializzare, trovare altre strade della vita piene di soddisfazioni.

    Così la scelta di molti ragazzi per l'università non è legata a ciò che piace, ma al corso di studi più veloce e più facile, così troviamo assistenti sociali che non amano la gente, professori ignoranti e non appassionati, politici che guidano il paese con pochissima cultura.
    Ed anche quando viene scelta la facoltà o la strada che maggiormente piace, non si insiste, si prende la cosa alla leggera, non ci impegniamo e non cerchiamo la strada per superare le difficoltà.
    --------------------
    Impariamo dai Bambini, hanno più fede di tutti noi

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  32.  

    Addì 6 agosto 2020

    In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte.
    E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.
    Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
    Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: «Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia».
    Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo».
    All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore.
    Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: «Alzatevi e non temete».
    Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo.
    E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti»

    Matteo 17,1-9

  33.  

    Se vuoi, farò qui tre tende (6 agosto 2020)

    5.4.3.2.1 ....

    Una delle cose che più divertono i miei paperotti è il conto alla rovescia.
    Se dico "Andatevi a lavare le mani che è pronto in tavola" nemmeno mi calcolano
    Se ripeto "Mettetevi le scarpe che usciamo" hanno sempre da fare altro
    Se intimo di andare a letto, fanno i vaghi

    Ma se inizio a scandire con tono alto l'ormai famoso "Cinque. Quattro. Tre. Due. Uno" ogni cosa che chiedo viene messa in atto entro quei benedetti cinque secondi.
    Ormai è un gioco che loro stessi mi richiedono, come per andare a dormire.
    La preghierina, mille coccole, ma arriva il momento ed ecco "5.4.3.2.1" e corrono tutti vero i loro lettini, con Jaquie che addirittura si butta a pesce sopra le sbarre di legno come fosse un sub in immersione

    L'interesse a svolgere un compito o un dovere nasce da piccoli con le sollecitazioni date dal gioco e talvolta dalla competizione, ma in età adulta dovremmo capire da soli ciò che è doveroso fare come vegliare un amico malato, lottare per un Bambino, insegnare ciò che conosciamo. Tutto è fatica, tutto fa appesantire gli occhi, ma tutto è necessario e se può non sembrare utile a noi, lo è certamente per chi riceve le nostre attenzioni
    --------------------
    Con un gioco si può insegnare tutto

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  34.  

    Addì 7 agosto 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
    Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
    Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?
    Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
    In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno»

    Matteo 16,24-28

  35.  

    Chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà (7 agosto 2020)

    Parlate pure delle mie manchevolezze, vi esorto a farlo

    La recente morte di Sergio Zavoli ha fatto riemergere una sua intervista degli anni sessanta ad Albert Schweitzer, premio Nobel per la pace nel 1952, medico, musicista, filantropo, filosofo, biblista, missionario, teologo luterano.

    Diceva Schweitzer
    "Tutto ciò che è attorno a noi è vita e volontà di vivere. Si vorrebbero dire e fare tante cose giuste al tempo giusto, Spesso con vergogna ho mormorato sopra una tomba parole che avrei saputo dover dire quando ancora forse potevano essere capite. La vera lebbra del mondo è quella di non saperla curare in tempo"

    Ed aggiungeva
    "Parlate pure delle mie manchevolezze, vi esorto a farlo. Se non diremo cose che a qualcuno non dispiaceranno, non diremo mai per intero la verità"

    Ci sono molti modi per perdere la propria vita, perché tutti la perderemo con la morte, ma quella di trasformare in azione il nostro misticismo, i nostri valori e principi, è il modo migliore per investire ciò che abbiamo ricevuto in dono con la nostra nascita.
    --------------------
    La mia vita come investimento e non come costo

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  36.  

    Addì 8 agosto 2020

    In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che, gettatosi in ginocchio, gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell'acqua; l'ho gia portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo».
    E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui».
    E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito.
    Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?».
    Ed egli rispose: «Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile»

    Matteo 17,14-20

  37.  

    Niente vi sarà impossibile (8 agosto 2020)

    Nulla è impossibile

    Davanti a situazioni difficili ci spaventiamo, piangiamo, abbandoniamo un'impresa, ci isoliamo nella nostra depressione.
    Ma non c'è nulla di impossibile. Nulla!
    Ci possono essere cose impossibili all'uomo, ma non a Dio.
    E' possibile resuscitare? Nessun uomo può far risorgere un altro uomo.
    Ma Dio può.
    Possiamo noi cambiare il mondo, far scoppiare la pace tra tutti i popoli della terra? Nessun uomo può pensare oggi di riuscirci.
    Ma Dio può.
    Si può guarire da una malattia per la quale non ci sono cure? Oggi per certe malattie si muore nonostante tutto.
    Ma Dio può.

    Eppure la natura ci mostra tutti i giorni cose che l'uomo non saprà mai creare

    Un figlio che nasce da un piccolo seme.
    Può l'uomo creare un modo per far nascere la vita diversamente?
    Un semino che fa sbocciare una pianta che si fa largo tra terra e rocce e diventa un albero gigantesco?
    Può l'uomo creare un modo per far nascere un albero diversamente?
    L'universo formato da galassie, formate da miliardi di stelle, pianeti, satelliti, tutti in armonia ed in continua espansione?
    Può l'uomo creare qualcosa di simile?

    Ed allora è tanto difficile pensare che ci sia qualcuno che abbia creato un sistema tanto complesso che renda possibile l'impossibile?
    Ma se l'uomo è così tanto limitato, l'unica risposta plausibile è che a creare tutto questo sia stato Dio.

    Se vogliamo che una cosa, impossibile per noi, si possa realizzare dobbiamo pregare Dio affinché la realizzi per noi
    E' la stessa situazione che osserviamo nei Bambini piccoli, per i quali molte sono le cose "impossibili".
    Cosa fanno per ottenerle? Pregano e scongiurano i genitori fin tanto da ottenere ciò che vogliono.
    Se a questo aggiungete sforzi e tentativi del Bimbo per arrivare da solo a conseguire ciò che desidera, l'adulto, nel nostro caso Dio, sarà ancor più propenso ad esaudire il suo desiderio vedendo impegno e fede ben amalgamati
    --------------------
    La differenza tra il possibile e l'impossibile sta nel provarci e nel pregare

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  38.  

    Addì 9 agosto 2020

    [Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, mentre egli avrebbe congedato la folla.
    Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.
    La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario.
    Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare.
    I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «E' un fantasma» e si misero a gridare dalla paura.
    Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura».
    Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque».
    Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
    Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!».
    E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
    Appena saliti sulla barca, il vento cessò.
    Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!»

    Matteo 14,22-33

  39.  

    Cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami! (9 agosto 2020)

    Signore, salvami

    Quando dedichi la tua vita da oltre trent'anni ai Bambini e ti arrivano denunce, ti accusano di metterti i soldi in tasca, di operare per un secondo fine di potere o sessuale, di dare da mangiare merce avariata, ti fanno chiudere una casa per "non continuità affettiva", ti portano via un Bimbo con handicap che era con te da oltre otto anni, ti mettono in croce per valutare la tua idoneità ad accogliere quattro bimbi in adozione.
    Quando tutto questo accade in pochi mesi e devi continuare a fare il babbo, devi continuare a trovare denaro per mandare avanti l'associazione, devi gestire tutte le iniziative a favore dei Bimbi, devi organizzare l'estate, devi organizzare il mercatino, devi fare altri mille adempimenti di legge
    Quando devi rispondere ai nas, quando devi rispondere al pm, quando devi consegnare migliaia di documenti alla guardi di finanza, quando devi rispondere agli assistenti sociali e agli psicologi.
    Il tutto in poco più di un anno.

    Quando tutto questo accade ci vuole veramente tanta fede, ma veramente tanta ed in quel momento ti senti come Pietro quando il Signore gli disse: cammina sull'acqua e dopo un po' si sente affondare

    Ho, abbiamo avuto fede e continueremo ad averla
    --------------------
    E' quando si affonda che si scopre se abbiamo fede

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  40.  

    Addì 10 agosto 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
    Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.
    Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà"

    Giovanni 12,24-26

  41.  

    Chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna (10 agosto 2020)

    Quattro secondi: la nostra intera vita

    Cosa ci separa dalla morte?
    Un piccolo attimo che si chiama vita.
    Se rapportassimo ad un anno la vita sulla terra, la nostra esistenza su questo pianeta non supererebbe i quattro secondi.
    Pensateci: per l'universo noi siamo di passaggio, così come per noi sono fugaci quattro piccoli secondi.
    Cosa potete fare in quattro secondi nell'arco di un anno?
    Nulla!
    Infatti nulla siamo e nulla possiamo fare per cambiare il mondo

    Anche grandi uomini e grandi donne che hanno fatto di quei quattro secondi di vita un'insegna all'amore ed alla solidarietà sono spazzati via come erba secca in una giornata ventosa.
    Martin Luther King che in quattro secondi ha inneggiato contro il razzismo: oggi il razzismo è sempre vivo e radicato in moltissimi.
    Ghandi che in quattro secondi ha proclamato la non violenza: oggi guerre ed omicidi sono all'ordine del giorno.
    Madre Teresa che in quattro secondi ha dato migliaia di Bambini in adozione: oggi sono milioni i Bambini denutriti, maltrattati, abbandonati.

    E noi cosa potremo fare in quattro miseri secondi?

    Questa è vita? No, solo quattro secondi in un anno, un pizzico di tempo che finisce ancor prima di esserci guardati in giro.

    Ed allora è mai possibile che la nostra vita duri solo quattro secondi?

    Certo che no, né Dio né madre natura si sarebbe dato tanto disturbo per farci vivere solo quattro secondi.
    La vita vera è oltre quei quattro secondi in cui posiamo il nostro piede sulla crosta terrestre, ben oltre!

    Come non odiare quei quattro interminabili secondi che ci separano dalla vera vita, quella eterna e perfetta?
    --------------------
    Quattro secondi per dire grazie e ripartire

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  42.  

    Addì 11 agosto 2020

    In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?».
    Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:
    «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
    Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.
    E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
    Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
    Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?
    Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
    Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli».

    Matteo 18,1-5.10.12-14

  43.  

    E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me (11 agosto 2020)

    Bambini messaggeri di Dio

    Pur rispettoso per chi sia ateo, non capisco a volte come le persone non vogliano credere a ciò che non vedono, ma a maggior ragione capisco ancor meno come si faccia a non credere in ciò che si vede.

    Qual è la definizione di Dio?

    Un Essere bellissimo
    Un Essere puro
    Un Essere capace di fare miracoli
    Un Essere semplice e allo stesso tempo complesso
    Un Essere capace di perdonare sempre
    Un Essere dolcissimo
    Un Essere che non odia nessuno
    Un Essere che ama tutti
    Un Essere che dispensa gioia a chiunque si avvicini a lui
    Un Essere che non si nega a nessuno
    Un Essere sempre sorridente
    Un Essere che con la sua presenza fa terminare le guerre se l'uomo credesse in lui

    Questo Dio, questo Essere, esiste ed è sotto gli occhi di tutti, ogni giorno tutti noi lo vediamo e possiamo toccarlo con mano

    Un Bambino è bellissimo
    Un Bambino è puro
    Un Bambino è capace di fare miracoli quando ti fa passare ogni preoccupazione
    Un Bambino è semplice e allo stesso tempo complesso
    Un Bambino è capace sempre di perdonare. Ho visto Bambini perdonare di cuore i propri genitori anche quando avevano fatto loro del male.
    Un Bambino è dolcissimo
    Un Bambino non odia nessuno
    Un Bambino ama tutti
    Un Bambino dispensa gioia a chiunque vi si avvicini
    Un Bambino non si nega a nessuno
    Un Bambino è sempre sorridente
    Un Bambino con la sua presenza fa terminare le liti tra gli adulti

    Dio è Dio, ma un Bambino è il suo più alto rappresentante
    --------------------
    I Bambini sono inviati da Dio per conoscere Lui

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  44.  

    Addì 12 agosto 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.
    Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano.
    In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.
    In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.
    Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro»

    Matteo 18,15-20

  45.  

    Se due si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio ve la concederà (12 agosto 2020)

    Ci racconti una favola?

    Le dinamiche dei Bambini sono qualcosa di favoloso.
    Sanno fare per istinto certe cose che non riuscirebbero nemmeno al migliore dei faccendieri.
    Prendete ad esempio quando vogliono ottenere qualcosa: arriva Anitina e dice "Barbara vuole da bere un succo"
    Così se diciamo di no il rifiuto cade sulle spalle di Barbara, se diciamo di si Anitina ottiene da bere per sé e per Barbara vantando verso quest'ultima un credito che, statene certi, andrà prontamente ad incassare: Io cara Barbara ti ho fatto avere il succo, adesso tu mi devi dare la tua bambola

    Oppure quando in due o tre ti accerchiano "Ci racconti una favola? Ci porti in bicicletta? Andiamo a fare il bagno?" E per quanto tu possa dire di no una, due, tre o più volte, loro non finiranno mai le pile, ed il loro limìo sarà così continuo che dovrai cedere alle loro richieste.

    Ma ad un genitore fa piacere vedere questi modi di fare perché denotano la loro capacità di conquistare qualcosa, l'intelligenza per mettere in atto una strategia, l'union e la collaborazione, ed alla fine, magari sbuffando per darsi un tono, accoglie volentieri le loro richieste.

    Pensando che noi siamo uomini, imperfetti ed egoisti in buona parte, e diciamo di si ai nostri figli, pensate con quanta maggior benevolenza Dio, padre dell'umanità, dirà di si al figlio che gli chieda una grazia.
    --------------------
    Chiedete insieme ogni cosa lecita e la otterrete

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  46.  

    Addì 13 agosto 2020

    In quel tempo Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?».
    E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
    A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
    Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.
    Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.
    Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
    Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
    Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!
    Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.
    Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
    Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.
    Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.
    Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
    E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.
    Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello».
    Terminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel territorio della Giudea, al di là del Giordano.

    Matteo 18,21-35.19,1

  47.  

    Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette (13 agosto 2020)

    Come posso non perdonarti?

    Esame di Ragioneria, primo anno di università, materia nuova che mi affascinava.
    Esame tosto che faceva da primo spartiacque tra chi si era iscritto ad Economia e Commercio per imparare una professione e chi, invece, per rimandare il servizio militare.
    Ci misi il cuore in quel primo esame, undici libri tosti. Non c'erano tesine da portare o scappatoie, c'era lo scritto e lì in tanti cadevano, e poi l'orale, prima con l'assistente, una domanda secca con sentenza: fuori oppure terzo ed ultimo step, il professor Corticelli.
    Studiai, studiai tanto. Andavo a lezione tutte le volte svegliandomi alle quattro per essere in aula a Pisa alle cinque appena aprivano per le pulizie in quanto dovevamo occupare i posti perché in una stanza con quattrocentocinquanta sedute dovevamo entrare in ottocentocinquanta: anche le sardine avrebbero avuto da ridire!

    Fatica, ma anche passione e voglia di riuscire in una cosa che mi dava gioia e soddisfazione

    Ventisette al primo difficilissimo esame, ero strafelice, ma era solo il primo di ventotto esami dove non si faceva sconto a nessuno.

    Arrivò poi statistica uno, statistica due, econometrica, tre esami uno più noioso dell'altro, una materia che per me non aveva senso né utilità volendo fare, a quell'epoca, il commercialista tributario.
    Eppure, per arrivare alla meta finale, si dovevano affrontare anche questi.
    Non mi piacevano, e non mi piacevano, ma dovevo studiare, dovevo passare, e li passai.
    Non furono l'unico ostacolo alla mia laurea, ma non mi arresi.
    Non mi arresi nemmeno quando il professore di diritto commerciale mi disse "Non ha ancora capito che lei alla laurea non ci arriverà mai?!"
    Non mi arresi nemmeno quando dopo quattordici esami morì la mia mamma.
    Non mi arresi nemmeno quando capii che la mia scelta di vita era aiutare i Bambini, e non fare il commercialista.
    Non mi arresi, ed ebbi la soddisfazione di laurearmi in Economia e Commercio a Pisa il 13 dicembre 1991, uno dei quarantacinque che erano arrivati in fondo al corso iniziato otto anni prima in novecento.
    Superai chi era più intelligente di me, superai chi aveva già fatto ragioneria e conosceva la materia, superai chi andava a mostrare il seno ai professori, superai i rufiani che avevano conoscenze.
    Non perché ero più bravo, ma perché sono stato caparbio mettendo la stessa forza nelle cose che non mi piacevano, tanto in quelle che prediligevo.

    Se facciamo una cosa che ci piace, mettiamo caparbietà nel migliorare, proviamo e riproviamo, caschiamo e ci rialziamo.
    Ma quando una cosa non ci piace siamo sempre pronti a mollare.
    Questo accade in tutte le cose della vita.

    Se facciamo un'azione buona ci compiaciamo a giusta ragione, e tendiamo a ripeterla all'infinito laddove sia possibile.
    Se facciamo una brutta azione o feriamo qualcuno, seppur involontariamente, tendiamo a mollare per non creare altre sofferenze, o per non doverci guardare allo specchio con imbarazzo e giudizio negativo.

    Ma non è così che deve essere

    Dobbiamo mettere la stessa forza tanto nel ripetere le cose che ci sono venute bene, quanto in quelle che abbiamo sbagliato per migliorare la nostra vita e rimediare ai nostri errori, anche se questo vuole dire ripeterli.

    Se sbagliate, se fate un danno, se offendete qualcuno vorreste essere perdonati?
    Pensate a quanta difficoltà può avere l'altro nel passare sopra un vostro errore, eppure, se siete pentiti della vostra azione, quasi lo pretendete, e tale perdono porta la relazione ad uno step successivo, il non perdono invece la porta ad un gradino inferiore fino alla rottura del rapporto.
    Con il perdono che viene dal cuore, quello vero privo di rancori e recriminazioni, abbiamo tutti da guadagnarci: niente liti, niente separazioni, niente guerre, niente omicidi.

    E' difficile?
    Certo che è difficile come l'esame di statistica, come laurearsi in otto anni anni, come diventare un buon cuoco o un bravo scalatore, ma alla fine la soddisfazione di aver conseguito un obiettivo che ci eravamo prefissati non ha prezzo.
    Così è nella vita: se perdoniamo avremo una vita migliore, più serena per noi e per chi ci circonda e alla fine della nostra esistenza avremo conseguito quel risultato che tanto ambiamo: l'essere considerati una persona buona agli occhi dell'umanità e, per chi ha fede, agli occhi di Dio.
    --------------------
    Perdonare gli altri per dare gioia a noi stessi

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  48.  

    Addì 14 agosto 2020

    In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «E' lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?».
    Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse:
    Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola?
    Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi».
    Gli obiettarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?».
    Rispose loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così.
    Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio».
    Gli dissero i discepoli: «Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi».
    Egli rispose loro: «Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso.
    Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca»

    Matteo 19,3-12

  49.  

    Per la durezza del vostro cuore (14 agosto 2020)

    Cose che accadono

    Si prende una strada che non avevamo fatto, più lunga, più tortuosa perché la via principale è interrotta da una frana.
    Siamo stanchi alla fine di una lunga giornata di lavoro e questa deviazione ci fa arrabbiare ed innervosire, ma se vogliamo arrivare a casa non abbiamo altra scelta: quei chilometri in più rispetto al solito vanno fatti.
    Sul ciglio della strada vediamo un'auto ferma, gomma a terra.
    Nonostante la stanchezza decidiamo di fermarci per aiutare questa persona, magari un'anziano che non sa come smontare una gomma.
    Sorpresa, è una bella ragazza che accetta il nostro aiuto perché non sa come fare.
    Nasce un dialogo, lo scambio dei telefoni, l'incontro il giorno dopo a prendere un aperitivo e nel giro di un paio di anni la coppia si ritrova al proprio matrimonio a raccontare ad amici e parenti come si sono fortuitamente incontrati.

    Beata interruzione

    E quante volte vi sarà capitato di fare cose che non avreste voluto fare, obbligati dagli eventi, e ritrovarvi in una situazione che non avreste mai sperato o sognato.

    Una bocciatura mi ha portato ad una situazione estremamente migliore.
    Un posto lasciato libero in un viaggio mi ha fatto conoscere una ragazza che è stata la musa ispiratrice della mia adolescenza.
    La morte della mia mamma ha fatto nascere l'Associazione che tanti Bambini ha aiutato ed aiuta.

    Ed allora perché non impariamo a ringraziare Dio di tutte le intemperie che ci manda, prendendole con filosofia e cercando vie alternative con la fiducia nel cuore che possano creare situazioni di vantaggio per noi e/o per altri, perché non tutti i mali vengono per nuocere, così come non tutte le cose che reputiamo essere positive per noi in realtà poi lo sono veramente.
    --------------------
    Il negativo è positivo molto spesso

    Abbiamo aiutato tanti Bambini, vi chiediamo sostegno per accudirne sempre più
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  50.  

    Addì 15 agosto 2020

    In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.
    Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
    Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo
    ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
    A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
    Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.
    E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».
    Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
    perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
    D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
    Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
    e Santo è il suo nome:
    di generazione in generazione
    la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
    Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
    ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
    Ha ricolmato di beni gli affamati,
    ha rimandato a mani vuote i ricchi.
    Ha soccorso Israele, suo servo,
    ricordandosi della sua misericordia,
    come aveva promesso ai nostri padri,
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».
    Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua

    Luca 1,39-56