Non sei collegato (collegati)

Vanilla 1.1.2 is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

  1.  

    Addì 20 luglio 2019

    In quel tempo, i farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.
    Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì tutti, ordinando loro di non divulgarlo, perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia: "Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti.
    Non contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce.
    La canna infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le genti".

    Matteo 12,14-21

  2.  

    In quel tempo, i farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo (20 luglio 2019)

    Tutti se la prendono con me perché sono piccolo e nero

    Vi è mai capitato quando andavate a scuola di pensare di aver preso un brutto voto, una nota, un richiamo per colpa dei professori dicendo "Ce l'hanno tutti con me"?
    Ricordate la pubblicità del pulcino Calimero: "Tutti se la prendono con me perché sono piccolo e nero"

    Gridare sempre alla congiura ogni volta che ci succede qualcosa non è realistico, ma quando gli episodi sono tanti ed uniamo i puntini, il disegno che ne viene fuori fa intravedere una regia, la mano sapiente del disegnatore che, seguendo un proprio schema, pone i puntini in modo tale che portino al disegno da lui ideato.

    Così un brutto voto può dipendere dal non aver studiato, una nota per essere stato distratto in classe, una punizione per un comportamento scorretto. Ma quando i brutti voti si susseguono nonostante il grande impegno nello studio, quando per ogni cosa che capita in classe ti addossano sempre la colpa, quando per spiegare ogni bagarre compare sempre il tuo nome anche quando non sei presente, allora forse c'è qualcosa che non va bene.

    Gesù faceva il suo senza gridare nelle piazze come da qualche tempo a questa parte fanno tutti i nostri politici: guariva le persone, portava loro conforto, predicava il regno di Dio e stimolava i politici ed i religiosi del tempo ad ascoltarlo, non già per sovvertire l'ordine costituito, ma per portare nel mondo una nuova visione. Si poteva essere d'accordo o meno con lui, ma i potenti del tempo ne ebbero paura per le sue idee rivoluzionarie, i suoi modi garbati, il suo amore per la gente, e lo combatterono fino a farlo morire, senza peraltro sconfiggere la sua filosofia, il suo pensiero.

    E come agivano? Tramando nell'ombra perché avevano paura della reazione del popolo che lo amava.
    Così costruirono false accuse per poterlo condannare.

    A noi è capitato e sta capitando la stessa cosa.

    Da 33 anni vogliamo portare un messaggio di amore alle persone: accogliete un Bimbo in affido per toglierlo da abusi, soprusi e privazioni. Solamente questo.
    In prima persona accogliamo da sempre i Bambini cercando di dare seguito ai nostri pensieri.
    Proponiamo il nostro metodo, sicuramente vincente come centinaia di Bambini e volontari potrebbero testimoniare.
    Ma l'ordine precostituito non ci sta: abbiamo la nostra filosofia, ci rispondono senza risponderci, non c'è spazio per le tue idee.
    Tutto ciò che fa il pubblico va bene, quello che fa il privato è da combattere a prescindere.

    E noi da un lato umilmente continuiamo la nostra opera di accoglienza con quell'amore per i Bambini che da sempre ci contraddistingue e ci viene riconosciuto da più parti, dall'altro pungoliamo politici e servizi sociali al dialogo dimostrando loro alcuni punti dove si potrebbero cambiare le cose per migliorare il futuro di tanti Bambini.
    Non abbiamo certamente la verità in tasca, ma non ce l'hanno nemmeno i servizi sociali o i politici. Un confronto sereno e costruttivo sarebbe opportuno e sicuramente apporterebbe miglioramenti per tutti.

    No, in Toscana non funziona così: sei nel pubblico, o ad esso ti adegui, ed allora ti lasciamo fare; sei un privato con le tue idee, ed allora ti facciamo ostruzionismo fino al punto da combatterti cercando di farti morire.

    Forse sono io che vedo una congiura, ma in 33 anni sono tanti puntini che, una volta uniti, possono far vedere un disegno.
    Chi ci sia dietro è facile immaginarlo, ma lascio alla vostra immaginazione ogni elucubrazione in tal senso: Servizi Sociali deviati? Partito di maggioranza che ha nel suo dna la scelta totalitaria del pubblico piuttosto che del privato? Lo stesso partito che finanzia le coop rosse? Qualche dirigente che vede traballare la propria autorità? Qualcuno che ha fatto cose illecite?

    Dopo 33 anni - data molto significativa, non trovate? - siamo alla resa dei conti perché
    "In quel tempo tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo"

    Ci difenderemo, lo stiamo già facendo da 33 anni, e di allenamento ne abbiamo tanto; dimostreremo a tutti il marciume che c'è. Scoperchieremo il vaso di pandora e qualcuno se la dovrà vedere con qualche giudice.
    Mi hanno detto che ho un brutto carattere, e sapete una cosa? Hanno di molta ragione, ho un bruttissimo carattere!
    Mi hanno pungolato, mi hanno ferito, ed allora adesso si prendano tutta la mia ira, seppur pacata, educata, ma ferma e decisa, e vedremo se il piccolo Golia riuscirà a sconfiggere il brutto e cattivo Sansone, difensore di un sistema ideologicamente corrotto, totalitario, dittatoriale, arrogante.

    La nostra bandiera non è rossa, la nostra bandiera non è verde o celeste o di altro colore, la nostra bandiera è bianca con la scritta BAMBINI ed in nome di questa combatteremo fino alla vittoria, fino al cambiamento di un regolamento regionale ingiusto ed iniquo, fino alla sconfitta dei Servi Sociali deviati (si, servi di vecchie ideologie di partito) imponendo al sistema sociale l'obiettività, il dialogo, la trasparenza, la giustizia.
    ------------------------
    Difendiamo i Bambini, specie quelli piccoli e neri

  3.  

    Addì 21 luglio 2019

    In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa.
    Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».
    Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

    Luca 10,38-42

  4.  

    Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta (21 luglio 2019)

    La parte migliore

    Francesco fa il medico al San Raffaele e tiene convegni in tutta Italia.
    Marco è diventato notaio seguendo le orme del padre.
    Lucia è avvocato civilista in uno studio ben avviato.
    Antonio è stato eletto onorevole dopo una veloce carriera in politica.
    Annalisa è alla guida del gruppo industriale di famiglia.

    Insomma, tutti i miei compagni di scuola hanno trovato la loro collocazione, chi più chi meno.
    Molti di loro sono famosi e pieni di soldi.

    E io?

    Io mi sono scelto la parte migliore: dare accoglienza con amore a tanti Bambini e ricevere da loro solo bene, quel bene che nessuno mai potrà togliermi.
    Qualunque attacco, qualunque maldicenza è solo aria fritta, acqua fresca sul viso perché la cattiveria di chi ci vuole male è una medaglia sul nostro cuore
    ------------------------
    Scegliete la parte migliore che non è quella che porta soldi e successo

  5.  

    Addì 22 luglio 2019

    Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
    Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».
    Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.
    Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».
    Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
    Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».
    Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!
    Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».
    Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.

    Giovanni 20,1-2.11-18

  6.  

    Vide Gesù che stava lì in piedi, ma non sapeva che era Gesù (22 luglio 2019)

    Un bicchier d'acqua

    Ogni volta che vediamo un Bambino sporco e mal vestito, un ragazzo di colore emaciato che vende braccialetti e collanine, una prostitua ai margini della strada il nostro giudizio arriva fra i due ed i tre secondi netti. Perentorio, accusatore, sdegnato.

    Eppure dietro ogni volto, dietro ogni persona c'è una storia.
    Una storia spesso fatta di abusi, maltrattamenti, privazioni, angherie, soprusi.

    Prima di giudicare domandiamoci:
    Come saremmo noi se avessimo subito quello che hanno subito loro?
    Come ci sentiremmo nel leggere nelle espressioni della gente un giudizio negativo su di noi senza neppure conoscerci?

    Io che sono cattolico vedo Gesù nel volto sofferente di ogni persona, ed il mio sguardo è di compassione, dispiacere, dolore nel vedere tanta sofferenza.

    Chi non è cattolico dovrebbe vedere in ogni uomo o donna o Bambino che soffre la sofferenza umana, e dovrebbe abbracciare, accogliere, amare, aiutare quella persona perché così facendo darebbe un bicchier d'acqua ad un'umanità assetata di amore
    ------------------------
    Donare un bicchier d'acqua toglie a noi la sete di amore per gli altri

  7.  

    Addì 23 luglio 2019

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.
    Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
    Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato.
    Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.
    Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.
    Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
    Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.
    In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

    Giovanni 15,1-8

  8.  

    Il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite (23 luglio 2019)

    Una foresta meravigliosa

    Il nostro mondo è come una foresta.
    Ogni albero è una persona le cui radici ed i rami si intrecciano tra loro. Tagliare un albero significa far male agli altri, e così impedire a qualcuno di esprimersi per motivi formali, per simpatia o per politica significa far del male a tutti coloro ai quali quella pianta dona frutti d'amore.

    E' importante però tagliare i rami secchi che non producono frutto, sradicare le erbe cattive ed i rovi che tolgono alimento alle radici degli alberi.
    Il ramo secco purtroppo toglie spazio ai rami pieni di linfa e cadendo crea confusione nel sottobosco provocando incendi.
    Così nel sistema del pubblico bisognerebbe togliere quei rami secchi che invece nel privato vengono eliminati in maniera automatica, perché un funzionario che sia negativo può fare grandissimi danni ad una larga parte di quel bosco che paradossalmente è chiamato a tutelare

    Gli alberi della foresta, è risaputo, vanno verso l'alto alla ricerca del sole.
    Anche per gli uomini vige la stessa cosa: guardare in alto per scoprire l'essenza della vita, quell'essenza che io chiamo Dio e che molti, pur avvalendosi del calore e della pioggia che da egli arriva, devono ancora scoprire.
    Senza sole e senza acqua gli alberi non potrebbero vivere, parimenti l'uomo senza Dio non può vivere.
    ------------------------
    Rispetto chi sia ateo per scelta, ma non condivido chi si rifiuti a priori di conoscere Dio

  9.  

    Addì 24 luglio 2019

    In quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare.
    Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia.
    Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare.
    E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono.
    Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo.
    Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò.
    Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono.
    Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta.
    Chi ha orecchi intenda».

    Matteo 13,1-9

  10.  

    Dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia (24 luglio 2019)

    Una gita al mare

    Oggi raggiungeremo La Spezia dove faremo una bellissima gita in mare in barca grazie alla Capitaneria di Porto ed al suo comandante, nostro carissimo Amico ormai da tanti anni.
    Grazie al suo interessamento nel pomeriggio saremo poi ospiti di una struttura sul mare dove i Bambini saranno liberi di trascorrere ore liete coccolati dall'affetto di tante persone che attorno a loro si raduneranno grazie alla generosità di Alberto, nostro nuovo amico

    Non vi ricorda qualcosa?
    Toh, che coincidenza (non credo alle coincidenze), il Vangelo di oggi dice

    "In quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare.
    Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia.
    Egli parlò loro di molte cose in parabole"

    Io, e non solo io, vedo Dio impersonificato nei Bambini, sopratutto in quelli che non hanno avuto un'infanzia felice.
    Ed ogni Bambino, come faceva Gesù, ci parla in parabole, in favolette che ognuno possa capire.
    lo fanno con i loro gesti, con il loro affetto.
    Chi ha voglia di ascoltarli si siederà sulla riva del mare per sentirli parlare, e poverino chi ha deciso di non accogliere Dio nella propria casa non accogliendo i Bambini che hanno bussato alla sua porta
    ------------------------
    Il mare rappresenta l'immensità dell'amore sconfinato di Dio per noi e nel mare dobbiamo immergerci

  11.  

    Addì 25 luglio 2019

    In quel tempo si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa.
    Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
    Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo».
    Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio».
    Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli; ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
    Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti».

    Matteo 20,20-28

  12.  

    I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
    Non così dovrà essere tra voi (25 luglio 2019)

    Una gita meravigliosa

    Mercoledì 24 luglio
    Arriviamo a La Spezia carichi di sogni
    Accoglienza a dir poco stupenda da parte del Comandante della Capitaneria di Porto, Massimo Seno, Amico da tantissimi anni, e da tutto il suo staff.
    Ci imbarchiamo sulla meravigliosa barca del Consorzio turistico delle cinque terre - Battellieri del Golfo dei Poeti, una "nave" da 350 posti tutta per noi ed i nostri ragazzi.
    Giro meraviglioso, sole, mare e gentilezza, ed anche un ottimo contributo alla nostra sopravvivenza in schiacciata, patatine e bibite .
    Torniamo in Capitaneria dove, grazie alla richiesta del Comandante Seno, i Rimorchiatori riuniti spezzini avevano allestito un rinfresco principesco.
    La Capitaneria ha poi consegnato ai nostri ragazzi il diploma di "Lupacchiotto di Mare" con grande fierezza di tutti i nostri Capitani di domani.
    Lasciamo i nostri amici per dirigerci a Marinella di Sarzana nei pressi di Carrara al Lido delle Colonie dove altri due amici della Capitaneria di Porto, sempre su interessamento di Massimo, ci attendevano facendoci trovare ombra e sdraio per tutti noi al fine di trascorrere un pomeriggio meraviglioso tra formine e tuffi in mare.

    Ed ecco come una giornata meravigliosa si possa trasformare in una gara di solidarietà dove tutti vincono.

    La spiaggia era un po' particolare, e questo ha dato un senso al no che abbiamo ricevuto dal Lido delle cinque terre, perché frequentata da persone che solitamente vengono emarginate. Ci siamo sentiti ospiti loro, ed in tanti si sono avvicinati a questi cucciolotti in maglia arancione, facendo riscoprire a molti di noi la bellezza di ciò che il buon Dio ci ha donato e di cui troppo spesso ci dimentichiamo: la salute, le gambe per correre, l'indipendenza, un cervello da usare

    "I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
    Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti"

    Così vogliamo che sia la nostra vita: al servizio del prossimo, non perché siamo votati al sacrificio, ma al contrario siamo alla ricerca di quella gioia continua che fa la differenza tra una vita vissuta e vivere la vita
    ------------------------
    Viviamo la Vita e non lasciamo che sia la vita a vivere noi

  13.  

    Addì 26 luglio 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli : «Voi dunque intendete la parabola del seminatore.
    Tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada.
    Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l'uomo che ascolta la parola e subito l'accoglie con gioia, ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato.
    Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto.
    Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta».

    Matteo 13,18-23

  14.  

    Voi dunque intendete la parabola del seminatore (26 luglio 2019)

    Alibi

    Tutti noi sappiamo quale sia la cosa giusta.
    Valori e principi tramandati in famiglia hanno formato la nostra etica
    Che non sia un bene uccidere, rubare, imbrogliare, abbandonare al proprio destino un debole lo sappiamo tutti, eppure c'è chi fa tutte queste cose.
    Tutti noi, quando sbagliamo, difficilmente lo riconosciamo, anzi ci creiamo un alibi per giustificare il nostro errore: ho ucciso mia moglie perché mi tradiva, ho rubato perché dovevo finire di pagare le rate della macchina che mi serve per lavorare, ho imbrogliato perché sono stato a mia volta truffato, uccido perché me lo chiede Allah, ho abortito perché non potrei dare una vita dignitosa a mio figlio.

    Smettiamola di crearci falsi alibi e cerchiamo di seguire la voce della nostra coscienza, solo così possiamo sperare che le nostre vite migliorino, tutte le altre strade ci fanno star bene lì per lì, ma poi ci bruciano dentro per tutta la nostra esistenza.
    ------------------------
    Quando un errore si fa sapendo di sbagliare si chiama dolo

  15.  

    Addì 27 luglio 2019

    In quel tempo, Gesù espose alla folla una parola: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
    Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò.
    Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania.
    Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?
    Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla?
    No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.
    Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».

    Matteo 13,24-30

  16.  

    Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania (27 luglio 2019)

    Zizzi è zizzania

    33 anni fa veniva piantato il seme dell'Associazione "Amici della Zizzi"
    Negli stessi giorni venivano piantati alcuni semi di zizzania: gelosie, invidie, difesa dell'operato del comune e dei servizi a spada tratta

    Il seme della Zizzi negli anni ha prodotto molte spighe ed il grano nel campo si è moltiplicato: 900 Bambini accuditi, accolti, amati
    Anche il seme della zizzania si è moltiplicato impedendo a molte spighe di crescere, ma a dispetto di essi il campo si è riempito di grano

    Oggi il grano è alto, maturo, biondo
    Ma anche la zizzania è forte e capace di far del male al grano

    Tutto il campo sarà tagliato: il grano sarà messo da una parte e la zizzania dall'altra
    Il grano sarà raccolto e destinato a produrre farina e altro grano, la zizzania sarà bruciata

    Dopo 33 anni è arrivato il momento della raccolta

    In quel tempo, Gesù espose alla folla una parola: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
    Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò.
    Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania.
    Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?
    Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla?
    No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.
    Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio

    ------------------------
    Grano e zizzania non possono convivere per sempre

  17.  

    Addì 28 luglio 2019

    Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
    Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione».
    Poi aggiunse: «Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quegli dall'interno gli risponde: Non m'importunare, la porta è gia chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.
    Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
    Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
    Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe?
    O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione?
    Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!».

    Luca 11,1-13

  18.  

    Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto (28 luglio 2019)

    Io ho una casa, voi avete una famiglia, facciamo Casa Famiglia

    Morì la mia mamma quando avevo 21 anni
    Ho chiesto: "Signore, aiutami a capire come uscire da questo immenso dolore"
    Risposta: Aiuta i Bambini

    Non avevamo un posto dove poterci nemmeno incontrare
    Abbiamo chiesto: "Signore, facci trovare una sede"
    Risposta: Eccovi una scuola dove fare doposcuola

    Non sapevamo come aiutare i Bimbi nei fine settimana
    Abbiamo chiesto: "Signore, facci trovare una casa in campagna (toscana) che costi meno di poco
    Risposta: Eccovi una casa che pagherete fra dieci anni

    Non sapevamo come sovvenzionarci
    Abbiamo chiesto: "Signore, mostraci un modo che possa darci una certa tranquillità"
    Risposta: Eccovi oggetti di una marca prestigiosa. Iniziate il Mercatino della Zizzi

    Non sapevamo dove accogliere dei Bambini in affidamento
    Abbiamo chiesto: "Signore, dona loro una casa"
    Risposta: Eccovi una casa prestata gratuitamente "Io ho una casa, voi avete una famiglia, facciamo Casa Famiglia"

    Non sapevamo come affrontare mille altre situazioni, ed in 33 anni tante sono state le difficoltà
    Abbiamo sempre chiesto: "Signore aiutaci"
    E la risposta è sempre stata la medesima: Eccomi, ci sono, ecco il mio aiuto

    Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto
    ------------------------
    Nel chiedere bisogna avere fede di ottenere, anche le cose apparentemente impossibili

  19.  

    Addì 29 luglio 2019

    In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello.
    Marta, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa.
    Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!
    Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà».
    Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà».
    Gli rispose Marta: «So che risusciterà nell'ultimo giorno».
    Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?».
    Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo».

    Giovanni 11,19-27

  20.  

    Io sono la risurrezione e la vita (29 luglio 2019)

    Restiamo ancorati alla base

    Un Bambino piccolo segue la strada tracciata dai suoi genitori con costanza, qualche volta con qualche capriccio, ma fidandosi ciecamente di ciò che gli viene insegnato, almeno fino al momento della ribellione nella fase dell'adolescenza.
    Questo periodo di contrarietà ai principi familiari può durare per tanti anni, ben oltre la difficile epoca adolescenziale, ma si arriva ad un certo punto in cui si riprendono in mano quei valori imparati in famiglia.
    Capita così che un ragazzo ribelle, che ha percorso strade opposte da quelle tracciate dai suoi genitori, un giorno diventi padre e si accorga della bontà di quegli insegnamenti riproponendoli ai suoi figli.

    Restare in famiglia, non fisicamente ma con il legame affettivo, senza interrompere i rapporti con coloro che ti amano da sempre, significa assorbire i valori buoni facendoli propri epurandoli dai difetti insiti in ogni persona, genitori compresi.
    Restare in famiglia è praticamente conservare in sé il seme della vita, un po' come avere sempre a portata di mano, giocando a Monopoli, una carta che ci faccia uscire di prigione ogni volta che vi entriamo.
    Nel baseball si può essere eliminati, ma se tocchiamo la base anche con la punta di un dito, nessuno potrà buttarci fuori dal gioco.
    Grazie alla nostra famiglia possiamo permetterci di cadere e di sbagliare mille volte, ma saremo sempre aiutati a risorgere e ricominciare.

    Non è così per tutte le famiglie, purtroppo, ma noi esistiamo per essere famiglia di tutti quei Bambini i cui genitori sono incapaci di donare loro buoni principi.

    E' un po' quello che possiamo leggere nel Vangelo quando Gesù ci dice "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno".
    ------------------------
    Possiamo anche ribellarci ai valori, è la nostra natura, ma teniamo un piede sulla base per non farci eliminare

  21.  

    Addì 30 luglio 2019

    Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
    Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo.
    Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, e il nemico che l'ha seminata è il diavolo.
    La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli.
    Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
    Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti.
    Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!»

    Matteo 13,36-43

  22.  

    Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro (30 luglio 2019)

    Odiatori di professione

    E' giusto che un Bambino venga abusato e picchiato e lo Stato non faccia nulla?
    E' giusto che ci siano 22 milioni di famiglie in Italia e solo 13.000 accolgano un Bambino?
    E' giusto che ci siano dei poteri talmente forti da non poter essere toccati?
    E' giusto che il debole debba sempre subire dal forte?
    E' giusto che si venga ingiuriati continuamente per il bene che si fa al prossimo?
    E' giusto cercare sempre il male anche dove non c'è, senza conoscere e dando retta alle voci?
    E' giusto che ci siano in Italia 10 milioni di persone senza reddito, e alcuni milioni che potrebbero sfamarli semplicemente rinunciano ad uno dei tanti lussi?

    E quante altre ingiustizie!

    Arriverà un giorno, arriva per tutti, in cui tutto sarà azzerato.
    Arriverà un giorno in cui il bene ed il male saranno sui due piatti contrapposti della bilancia.

    E quel giorno gli scandali e gli operatori di iniquità saranno raccolti e gettati nella fornace

    Qualcuno lancerà un grido di esultanza, ma per me pensare a quel momento mi mette una grande tristezza perché avremo perso tutti: i cattivi perché avrebbero potuto, con poco, fare la differenza per molti; i buoni perché non sono riusciti a farsi apprezzare e far capire la giusta strada ai cattivi.

    Forse la colpa è anche in coloro che le ingiustizie le subiscono: c'è sete di rivalsa, di vendetta, di odio, di offesa. Si respira sempre l'attesa per la resa dei conti, e ad ogni inciampo del cattivo di turno si cerca di approfittarne per dargli una mazzata.
    Ma così facendo il buono diventa cattivo, ed il male avrà trionfato.

    Mi piace molto la pubblicità che viene fatta in questo periodo sugli hater, su coloro che nei social provocano, mettono zizzania.
    Si invitano coloro che sono bersagli delle provocazioni e delle ingiurie a rispondere con un messaggio di amore verso gli "odiatori di professione"

    Questo è il mondo che vorrei: amare chi ci insulta o ci danneggia, e non odiarlo trasformandosi in un hater
    ------------------------
    Amare chi ci odia è l'arma migliore per cambiare il mondo

  23.  

    Addì 31 luglio 2019

    In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
    Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».

    Matteo 13,44-46

  24.  

    Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo (31 luglio 2019)

    Chiudiamo tutte le onlus

    Ecco il clima di caccia alle streghe che si respira.
    E bravo Di Maio, insegniamo alle nuove generazioni a fare di tutta un'erba un fascio.
    Brucia aver dato 195.000 euro in Piemonte alla onlus incriminata nei fatti di Bibbiano.
    Ma per una onlus che si comporta male, quante lavorano seriamente?
    Quante aiutano le persone, compito che spetterebbe allo Stato?
    Togliere le mele marce è sicuramente di fondamentale importanza, ma dire "chiudiamo tutte le onlus" sarebbe come dire mandiamo a casa tutti i politici perché uno di essi ha rubato.

    In un libro che abbiamo pubblicato chiedendo a un po' di persone di scrivere un brano il Presidente Ciampi, che ci conosceva bene e ci stimava, così scriveva

    Senato della Repubblica

    Roma 20 gennaio 2010

    Carlo Azeglio Ciampi

    Caro Presidente,
    desidero innanzitutto esprimerLe il mio vivo apprezzamento per l’impegno generoso e appassionato con il quale conduce l’attività dell’associazione intitolata alla memoria di Sua madre, la quale nella concretezza e nella semplicità del Suo operare quotidiano ha dato alta testimonianza del valore della solidarietà, dell’altruismo, dell’attenzione ai più piccoli e ai più deboli della nostra società.
    Sono lieto e onorato di aggiungere una “tessera” al vostro Mosaico d’emozioni: il sentimento che la ispira è la gratitudine, profonda per voi e per tutti quelli che come voi hanno scelto di dedicare tempo ed energie, cuore e intelligenza per alleviare il disagio morale e materiale di tanti esseri umani.

    “Senza di voi la nostra sarebbe una società più povera di valori, più arida di sentimenti. Chi conosce il vostro lavoro sa che voi portate non soltanto aiuti, ma amore. Senza di voi la solitudine di molti anziani sarebbe soltanto desolazione; senza di voi i più elementari diritti di moltitudini di bambini privi di ogni risorsa non verrebbero in alcun modo riconosciuti; le pene di categorie emarginate e respinte dalla società non troverebbero sollievo nella solidarietà umana, fonte di speranza; le limitazione degli handicappati, e il tormento delle loro famiglie, non sarebbero leniti dalla vostra calda presenza; le sofferenze di intere popolazioni colpite da disastri naturali, o vittime di conflitti e di guerre, risulterebbero intollerabili. Non vi saremo mai abbastanza grati per quello che fate”

    (Terni,16 ottobre 2001)

    Carlo Azeglio Ciampi
    ------------------------
    L'amore è far star bene gli altri, ed i veri volontari lo sanno e lo fanno molto bene

  25.  

    Addì 1 agosto 2019

    In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.
    Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
    Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
    Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì».
    Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
    Terminate queste parabole, Gesù partì di là

    Matteo 13,47-53

  26.  

    Una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci (1 agosto 2019)

    Quale amico posso mangiare?

    Quando salpiamo la rete calata in mare la sera prima vi troviamo scorfani e orate, sassi e ricci, paguri e ragni.
    Come possiamo sapere quali pesci entreranno nella rete? Qualcuno sarà buono, qualcuno da scartare, qualcuno nocivo.
    Così è nella nostra vita: facciamo la nostra strada e nel cammino incontriamo ogni genere di persone. Con qualcuno intesseremo rapporti ottimi, con altri di buon vicinato, con qualcuno litigheremo, altri ancora sembreranno buoni pesci ma le loro spine possono essere insidiosamente piene di veleno.

    Non getteremo le nostre reti per la paura di prendere pesci potenzialmente pericolosi?
    Certamente no, altrimenti come potremmo saziare la nostra sete di conoscenza e il desiderio di relazioni?
    A forza di pescare saremo in grado di capire già da lontano quale sia il pesce da accogliere in barca e sulla nostra tavola, quale invece quello da farlo tornare alle sue occupazioni in mare.

    Nelle relazioni umane è tutto un po' più complicato perché ci sono amici, spesso dimostratisi tali, che per interessi superiori, magari anche perché in buona fede ritengono di essere nel giusto, si prestano a cattivi consigli.
    Ma a forza di pescare si riconoscono anche loro e si va avanti
    ------------------------
    Mai smettere di pescare perché mangiare il pesce ci fa crescere

  27.  

    Addì 2 agosto 2019

    In quel tempo, Gesù venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli?
    Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?
    E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?».
    E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua».
    E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità.

    Matteo 13,54-58

  28.  

    Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua (2 agosto 2019)

    Paura del cambiamento (altrui)

    Oggi vogliamo un mondo perfetto, un mondo che vada secondo i nostri schemi e chi si discosta da essi è mal sopportato.
    Ma c'è di peggio: la nostra società è poco incline al perdono, tanto che uno sbaglio lo si deve pagare a vita.
    Non si ammette che una persona possa cambiare, ed in quest'ottica non gli si da la possibilità di farlo, di redimersi.
    Anzi, se qualcuno cambia non gli si crede e lo si vuole vedere sempre sotto la veste con la quale lo abbiamo conosiuto.

    In questi giorni si è parlato giustamente tanto dell'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega.
    Certe cose non dovrebbero mai avvenire, ma avvengono.
    Questo fatto è avvenuto e nessuno potrà e dovrà dimenticarlo.
    La vicinanza alla famiglia, la solidarietà e l'affetto non dovranno mai venire meno.

    Un pensiero però mi resta impresso nella mente: la grande fede di Mario, il suo altruismo che lo portava a fare del volontariato al di fuori del suo orario di lavoro, e immagino anche l'umanità che una persona come lui avrà sicuramente messo nel suo lavoro confrontandosi con i delinquenti di ogni ordine e grado, prodigandosi nella difesa del più debole.

    In quest'ottica penso: ma Elder, il ragazzo che ha ucciso Mario, non merita una lacrima?
    Molti di voi i 21 anni li hanno passati da un pezzo, e chi tra voi a quell'età non ha fatto almeno una stupidaggine che lo abbia portato molto vicino a uccidere qualcuno?
    Dai 18 ai 21 anni ho potenzialmente ucciso decine di persone correndo come un pazzo con la macchina sulle strade d'Europa.
    Ma è andata bene, il buon Dio mi ha sempre fatto sterzare al momento giusto.
    E' andata bene ed oggi non ho sulla coscienza nessuno, ma poteva accadere.

    Elder era sotto l'influenza della droga, poco in grado di capire.
    Che sia un mezzo disgraziato lo hanno detto tutti, ma è pur sempre vero che è un ragazzo di 21 anni, ed i ragazzi nel divenire uomini possono cambiare.
    Io una possibilità gliela darei anziché inneggiare al carcere a vita e ai lavori forzati.

    Mario non c'è più, ma lapidare un ragazzo di 21 anni non lo riporterà in vita e macchierà la nostra anima del grave peccato della vendetta.
    Mario cosa vorrebbe per il suo assalitore? Io credo che vorrebbe il perdono.

    Se mai dovesse succedere che qualcuno mi uccida, vi prego, perdonatelo a nome mio.

    Non pensate che Elder possa cambiare?
    Io l'ho fatto e ho smesso di attentare alla vita delle persone guidando come un pazzo
    ------------------------
    Tutti noi possiamo cambiare se ci vengono dati possibilità ed aiuto

  29.  

    Addì 3 agosto 2019

    In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù.
    Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui».
    Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello.
    Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla!».
    Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta.
    Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode
    che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato.
    Ed essa, istigata dalla madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
    Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data e mandò a decapitare Giovanni nel carcere.
    La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre.
    I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù.

    Matteo 14,1-12

  30.  

    Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti (3 agosto 2019)

    Un primo giorno da Paperotti

    3 agosto 2017 un giorno importante, uno di quelli che si ricordano per tutta la vita.
    Quattro pulcini impauriti, per la mano ai loro accompagnatori, si sono presentati alle porte dei nostri cuori e da quel giorno non ne sono più usciti.

    Auguri Anita
    Auguri Mirko
    Auguri Barbara
    Auguri Jaquie

    e se il Signore vorrà sarete per sempre con noi passando dall'affido all'adozione, come richiestoci dal giudice

    L'affido è anche questo: la grande gioia di un amore immenso che fa breccia nei nostri cuori per trovarvi dimora per sempre

    Il loro arrivo è stata gioia per la nostra strana, ma bellissima famiglia allargata perché i quattro cucciolotti di uomo e di donna hanno allietato, e allietano la vita di tutti noi che abbiamo la grande fortuna di aver ricevuto questo immenso dono da Dio.

    L'affido è un po' come una resurrezione: è gioia grande per chi cambia la vita e va a stare meglio, ma è anche gioia grande per chi vede risorgere chi si pensava fosse ormai perso
    ------------------------
    La gioia di un incontro, è l'incontro con la gioia

  31.  

    Addì 4 agosto 2019

    In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredità».
    Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
    E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell'abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni».
    Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto.
    Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?
    E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni.
    Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia.
    Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?
    Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio».

    Luca 12,13-21

  32.  

    Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia (4 agosto 2019)

    Cupidigia

    Cupidigia è accumulare denaro e beni materiali
    Cupidigia è avere tanti uomini o tante donne da dominare
    Cupidigia è non essere mai sazi del potere
    Cupidigia è fare qualsiasi cosa pensando ad un interesse personale

    Cupidigia è accumulare tesori per sé, e non arricchire la propria anima dando sé stesso per gli altri

    Così è colui che chiamato a svolgere una funzione pubblica, come tecnico, dirigente o politico, fa l'interesse dell'ente per il quale lavora, e non quello delle persone che lo stesso ente è chiamato a tutelare.

    Ci sono ragazzi di quasi 18 anni, ma anche di 16 che "ragazzi" non sono più da tempo per le tante esperienze di sesso, droga, sballo, vita senza regole.
    Metterli in una famiglia significa far scoppiare quell'unione e perdere una risorsa importante per futuri inserimenti, ma al dirigente nulla importa pur di far risparmiare migliaia di euro al suo ente (in questo caso il Comune che paga una retta per ogni minorenne messo in protezione), ed inserisce il minore nella prima famiglia disponibile all'accoglienza.
    Il dirigente, così come chiunque altro lavori nel settore dei minori, sa bene che un ragazzo con così tanti problemi deve essere inserito in una comunità terapeutica.
    Non trovando la famiglia lo si inserisce nella prima comunità disposta all'accoglienza, ma leggendo la relazione del suo vissuto sarà difficile trovare una comunità a dimensione familiare che lo riceva, proprio perché è palese che l'inserimento vada fatto in una comunità terapeutica, maggiormente contenitiva e con gli strumenti adatti per aiutare il ragazzo.
    Per il comune la differenza è tra 85 euro al giorno di una comunità ed i 200 al giorno di una terapeutica per ragazzi che restano in tutela per mesi, finanche al compimento dei 21 anni.
    Ecco così che per cupidigia, per tenersi la poltrona da dirigente che vale almeno 130.000 euro l'anno (se non 230.000 come in certi casi), si fa l'interesse dell'ente che paga lo stipendio ed ha la facoltà di rinnovare il mandato.

    In questo modo, nero su bianco, è improntato un bando di un comune (e mi si dice che è la norma in Italia) che obbliga le comunità ad accogliere qualunque minore venga loro mandato, anche se questo significa danneggiare gli altri ospiti presenti nella struttura rovinando il lavoro di anni.
    Per ora, ma solo per ora, non dico quale sia il comune, nella speranza che il bando venga modificato pacificamente senza dove fare battaglie legali.

    E' l'ora di finirla con questi abusi e soprusi a danno del più debole per la cupidigia delle persone, approfittando del ruolo che si ricopre.
    Dobbiamo ribellarci, anche se il problema non ci tocca direttamente, perché quello che viene fatto in un settore, è ovvio che venga fatto, essendo ormai un sistema perverso che da solo si alimenta, anche in tutti gli altri settori: bandi e convenzioni finalizzate al miglior risultato possibile per l'ente per il quale si lavora, di fatto "uccidendo" le stesse persone che dovrebbero essere salvate.
    ------------------------
    Disperati cercano conforto e aiuto e si ritrovano spesso tra le fauci di lupi famelici

  33.  

    Addì 5 agosto 2019

    In quel tempo, quando udì della morte di Giovanni Battista, Gesù partì su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città.
    Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
    Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare».
    Ma Gesù rispose: «Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare».
    Gli risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci!».
    Ed egli disse: «Portatemeli qua».
    E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla.
    Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati.
    Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

    Matteo 14,13-21

  34.  

    Quando udì della morte di Giovanni Battista, Gesù (...) si ritirò in disparte in un luogo deserto (...) vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati (5 agosto 2019)

    Un sacco vuoto da riempire

    Possono essere tante le reazioni alla morte di un amico, di un figlio, di un compagno, di un genitore.
    Il primo bivio, il più importante, è quello che ti porta a reagire oppure a chiuderti in te stesso.
    Nei primi momenti una chiusura è tanto naturale quanto immediata, e credo che un momento di stacco e di riflessione sia giusto ed importante che ci sia.
    Da quell'osservatorio "esterno al mondo" si guardano fenomeni che prima non avevamo notato, forse perché si è in un momento di maggior sensibilità e valutazione di ciò che ci circonda. Si vedono così i mali del mondo, si vedono persone che soffrono di solitudine, Bambini maltrattati, donne sfruttate, malati abbandonati dalle famiglie.
    E' quello il momento di decidere rispetto al bivio: aprirsi al mondo per alleviare le sofferenze di chi stia soffrendo più di noi, o andare avanti con la nostra chiusura agli altri; oppure proseguire per la nostra strada riempiendo il vuoto del nostro cuore con insaziabile egoismo.

    La morte di una persona è come avere un sacco che in un istante si svuota.
    Abbiamo la possibilità di inserirci concime e terriccio, sporcandoci le mani, oppure far venire una betoniera e riempirlo di cemento per costruirci solidi e sontuosi palazzi ove rifugiarci.
    Nel primo caso si fa fatica perché l'odore è acre e le mani che si sporcano non piacciono a nessuno, ma è anche il modo per piantare tanti semi che un giorno daranno vita ad una rigogliosa foresta nel nostro cuore mettendoci al riparo da caldo e vento.
    Nel secondo caso saremo al riparo, ma con la differenza che saremo soli o con pochissime persone da noi scelte, mentre nella foresta troveremo tanta brava gente, forse semplici, ma pieni di sentimenti, capaci di donarci buona parte di quello che ci è stato sottratto con la morte di una persona cara
    ------------------------
    Riempiamo il nostro sacco vuoto con l'amore di tanti Bambini

    Dona ai Bambini il tuo 5 X 1000
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    http://zizzi.org/5x1000/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  35.  

    Addì 6 agosto 2019

    In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.
    E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante.
    Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme.
    Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
    Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva.
    Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all'entrare in quella nube, ebbero paura.
    E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo».
    Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

    Luca 9,28b-36

  36.  

    Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo (6 agosto 2019)

    Bambini da ascoltare

    Quando incontriamo un cinese che parla solo la sua lingua siamo portati a prenderlo in giro, o comunque a non prestare attenzione a cosa dice con quel linguaggio per noi buffo ed incomprensibile.
    Se non lo capiamo non è detto che dica cose senza senso, anzi, il pensiero di ogni persona, in qualunque lingua venga enunciato, è un arricchimento per chi ascolta perché ci fa capire il mondo da altri punti di vista.

    Un Bambino parla una lingua che l'adulto spesso non capisce, eppure nel suo linguaggio esprime cose semplici ma di una profondità incredibile.
    Non sarebbe male allora imparare la lingua dei Bambini, fatta di gesti, pianti, risate, disegni, non solo per capire eventuali loro disagi per aiutarli e proteggerli, ma anche per arricchirci del loro modo di pensare puro e senza veli.

    Quando parla un Bambino è come se parlasse Dio
    ------------------------
    Ascoltare un Bambino significa costruire un ponte fra la terra ed il cielo

  37.  

    Addì 7 agosto 2019

    In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne.
    Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio».
    Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila, vedi come ci grida dietro».
    Ma egli rispose: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele».
    Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!».
    Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini».
    «E' vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
    Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.

    Matteo 15,21-28

  38.  

    Donna, davvero grande è la tua fede! (7 agosto 2019)

    Una passeggiata nel bosco

    Con i Bambini in una passeggiata nel bosco.
    Ci sono due strade: un discesa assai ripida con rami ovunque, ed una più facile, pianeggiante, larga.
    I Bambini si incamminano su quella in pianura.
    Da dietro dico loro "Non quella, l'altra"
    Nasce un po' di malumore e alcuni si "ribellano" al mio richiamo verso la strada più difficile.
    Li lascio liberi di decidere, pur con l'idea di tenerli d'occhio qualunque decisione avessero preso.
    Una buona parte di loro "capeggiati" dal più grandicello, dal più ribelle, si incamminano sicuri ed allegri sulla strada più bella.
    Altri, pochi in verità, mi seguono lungo la piccola scarpata evitando tronchi e graffiandosi con qualche rovo.
    Qualcuno piagnucola, uno di loro torna indietro per raggiungere gli altri.
    Non mi fermo e li guido fino alla fine della discesa, facciamo qualche passo su un sentiero, ed ecco che appare ai loro occhi un posto di una meraviglia inaudita: un laghetto, un fiumiciattolo con acqua corrente, fiori e ombra.

    Si sono fidati e dopo tanta fatica, pianti e sudore, ecco la ricompensa per aver creduto in me che conosco il territorio, e mai avrei voluto il loro male.
    Li lascio in quel paradiso e torno a cercare gli altri.
    Li raggiungo mentre sono alle prese con un muro di rovi alto due metri: sapevo che su quella strada, all'apparenza bella e pulita, avremmo trovato ostacoli insormontabili.

    Ormai è tardi, è l'ora di tornare a casa. Hanno perso l'opportunità di giocare e divertirsi in un posto meraviglioso perché non hanno avuto fiducia in me, e si sono ritrovati alle porte dell'inferno.

    A volte si pensa di poter fare da soli, ma non è così.
    Fede significa seguire una strada che ci viene indicata, anche se all'apparenza ci sembra senza sbocchi, anche se altri ci dicono di non addentrarci in essa.
    Fede significa trovare il paradiso e riposarsi dopo grandi fatiche.
    Fede significa vivere una vita di sacrifici con la certezza di trovare pace alla fine del nostro cammino
    ------------------------
    Riponiamo la nostra fede in colui che mai potrà tradirci

  39.  

    Addì 8 agosto 2019

    In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
    Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
    Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».
    Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
    E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
    E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
    A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
    Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
    Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno.
    Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai».
    Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».

    Matteo 16,13-23

  40.  

    Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa (8 agosto 2019)

    Noi ambulanze

    Vi siete mai domandati se ciò che fate sia la cosa giusta?
    Oppure se state facendo la cosa giusta in modo esatto?

    Io me lo domando continuamente.
    Non passa giorno in cui non pensi se il nostro accogliere i Bambini è fatto in modo corretto.
    Le imperfezioni di uomo mi portano a vedere gli errori e considerare il bene come una cosa naturale.
    Ringrazio Dio che ci siano tanti amici che dall'esterno ci dicono che i risultati ottenuti sono ottimi, ma il dubbio resta sempre.
    E' come un pungolo che fa stare con la schiena dritta e le orecchie sempre in ascolto, ed è bene che sia così.

    Non credo molto a chi ci riempie di lusinghe, perché santi non lo siamo davvero, ma parimenti non credo nemmeno a chi ci bastona, spesso senza nemmeno aver conosciuto uno solo dei nostri Bambini, paragonandoci a diavoli indicandoci come il male del mondo.
    E vi assicuro che non esagero.

    La risposta sulla nostra correttezza non può arrivare dagli uomini perché imperfetti, ed il loro giudizio può essere inficiato, anche in buona fede, da mille fattori.
    La risposta è negli occhi dei Bambini e dei Ragazzi che accogliamo.
    Se i maggiorenni chiedono di restare a vivere con noi, se i Bambini e gli adolescenti scelgono di passare la giornata con noi piuttosto che per la strada con i loro amici, se l'ambiente che diamo loro è sereno, con valori e principi atti a farli crescere moralmente sani e caratterialmente forti, se ci sono tanti volontari che li inondano di affetto, allora penso che nell'insieme, tra alti e bassi, errori e correttezze, rimproveri e lodi qualcosa di buono lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo.

    Un'ambulanza corre freneticamente da una parte all'altra della città, sorpassa macchine, schiva i pedoni, rasenta le biciclette, il tutto con la concitazione del momento e la fretta di salvare una vita. Luci, sirene, clacson mettono a dura prova la resistenza, ed ogni tanto anche le ambulanze rischiano di provocare qualche incidente, ma non sarebbe giusto fermarle perché sono la salvezza di tante persone che credono in loro e le aspettano a gloria.
    In un mondo senza ambulanze molti di più sarebbero i morti tra coloro che di esse necessitano per raggiungere l'ospedale
    ------------------------
    Ognuno di noi si faccia ambulanza pronta ad accogliere un malato della nostra società per condurlo fuori dal pericolo

  41.  

    Addì 9 agosto 2019

    In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?».
    Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
    Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.
    E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
    Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
    Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?
    Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
    Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli».

    Matteo 18,1-5.10.12-14

  42.  

    Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me (9 agosto 2019)

    Un punto nel bando della vita

    Quando partecipiamo ad un bando c'è ovviamente il desiderio di vedersi assegnati più punti possibili per aver diritto al contributo teso a finanziare il progetto presentato.

    Tutti noi partecipiamo con la nostra vita ad un bando il cui esito verrà dichiarato alla fine della nostra esistenza: da Dio per chi crede, oppure dai posteri per coloro per i quali l'immortalità risieda nel ricordo da parte dell'umanità.

    L'immortalità terrena la si raggiunge compiendo epiche gesta, scrivendo libri di successo, facendo scoperte eccezionali, dando il nome a qualche legge che migliori la vita pubblica. L'ottenerla è cosa assai difficile: in molti ci provano, ma è come vincere al superenalotto dove c'è una probabilità su diverse milioni di possibilità.

    L'immortalità morale, agli occhi di Dio, è solo una questione di scelta.
    Nel Vangelo si elencano caratteristiche che "l'uomo buono" debba avere.
    Una fra tutte mi è sempre balzata al cuore e alla mente e ne ho fatto il fulcro della mia vita: chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me

    Accogliere un Bambino è accogliere Dio, e se abbiamo Dio dentro noi come possiamo non essere sulla buona strada?

    Accogliere un Bambino ha molteplici significati: anche il semplice giocare con loro, aiutarli nei compiti, donare loro la nostra esperienza è "accoglierli"

    Ma il Vangelo va oltre quando dice "Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli".
    Penso con tristezza a chi usa i Bambini come strumento per i propri guadagni: nella mente il caso di Bibbiano, ma non solo.
    Chi impedisce agli altri l'accoglienza di un Bambino bisognoso di aiuto, disprezza la sua fragilità e lo condanna ad una vita di stenti.
    Esempio è il regolamento della regione toscana laddove per i Bambini in affidamento sono previste stanze per dormire superiori alla civile abitazioni, cosa che impedisce di fatto a molte famiglie di poter fare accoglienza di più Bambini.
    Altro esempio è quel servizio sociale che per mera antipatia personale esclude soggetti disponibili all'accoglienza di Bambini.

    Il Vangelo di oggi termina con la frase "Il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli"
    Perciò chi si impegna nel ritrovare la pecora smarrita per ricondurla all'ovile ha conquistato un punto verso l'eternità, ma guai a chi si faccia lupo per disperderla o, peggio, per impedire al pastore di ricondurla all'ovile.

    Da qui a vincere il bando la strada è in salita ed il "progetto vita" deve essere ben formulato e portato avanti in modo impeccabile, ma avere un punto sicuro è già un ottimo punto di partenza.
    ------------------------
    Costruiamo ovili per i nostri Bambini. Contrastiamo chi voglia lasciarli fuori dall'ovile

  43.  

    Addì 10 agosto 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
    Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.
    Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà."

    Giovanni 12,24-26

  44.  

    Se il chicco di grano muore produce molto frutto (10 agosto 2019)

    Morte sociale

    Dal nulla non si genera nulla.
    Un seme deve morire per produrre la spiga di grano per dare la farina per il pane, la grande quercia per ossigenare la terra, il pesco, il susino, il noce per sfamare tanta gente.
    Nell'eternità, indipendentemente dal credo religioso, cosa siamo noi se non un piccolo granello di sabbia che oggi c'è e nel giro di pochissimi anni sarà sperso nel vento?
    Ma a differenza di un seme trasportato nell'aria, il quale produrrà frutto a seconda di dove andrà a cadere, noi possiamo decidere se dare frutto, e persino quale, anche se non quanto.
    Per produrre qualcosa di buono dobbiamo però essere disposti a morire, non tanto di una morte fisica, quanto di una "morte sociale".
    Dobbiamo essere disposti a dedicare la nostra vita ad una causa, qualunque essa sia.

    Dedicare la vita ad un principio o ad una persona non significa andare a fare qualche ora di volontariato ogni tanto, ma entrare "anima e core" in una situazione sostenendo chi combatte per i diritti umani, per la natura, per la difesa dei Bambini, per l'accoglienza dei migranti, per la scoperta di nuovi farmaci, per la guerra alla povertà.

    Ogni nobile causa è degna di essere sostenuta, ma scegliamo di farlo. Dobbiamo essere disponibili a morire, perché solo morendo potremo dare veramente voce a chi soffre, solo dedicando la nostra vita ad un ideale potremo vederlo crescere ed affermarsi. E se alla fine della nostra vita terrena non saremo riusciti a debellare la fame nel mondo, avremo la soddisfazione di aver fatto la differenza per una persona, lasciando ad altri il nostro esempio affinché facciano quello che noi non siamo riusciti a fare.
    ------------------------
    La vita è un dono che deve essere investito affinché produca frutto

  45.  

    Addì 11 agosto 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.
    Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma.
    Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
    Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa.
    Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
    E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro!».
    Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.
    Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».
    Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
    Il Signore rispose: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo?
    Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro.
    In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
    Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli.
    Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

    Luca 12,32-48

  46.  

    A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto (11 agosto 2019)

    A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto

    Ricordo la storia di un medico bravissimo. Tutti andavano da lui perché riusciva a trovare una cura quando altri medici si erano arresi.
    Un giorno comparve la sua foto su tutte le prime pagine.
    Lui, luminare della medicina, chiamato ai simposi, scrittore di testi medici ... non era un medico.
    Non aveva mai conseguito una laurea per la povertà della sua famiglia, mai una specializzazione, mai un dottorato; non aveva nemmeno mai fatto gli stage in ospedali.
    Aveva imparato la medicina dal basso, stando vicino a suo padre medico, leggendo decine e decine di testi, muovendo i primi passi per alleviare le sofferenze di tanti cani e gatti randagi.
    Ed un giorno aprì uno studio, vi appese una laurea fasulla, addobbò le pareti con false attestazioni.
    Non lo faceva per lucro, il suo sostentamento era garantito dagli introiti derivanti dalla vendita dei suoi libri e dalla partecipazione alle conferenze in giro per il mondo.
    Il suo scopo: aiutare le persone a stare meglio.

    Un altro medico aveva invece due lauree, tre specializzazioni, master e attestati a non finire.
    Un luminare, un'intelligenza superiore.
    Era il medico dei ricchi: se lo potevano permettere solo coloro che avevano un conto in banca con molti zeri.
    Il suo scopo: fare soldi a palate.
    Un giorno questo medico fece un errore, probabilmente legato alla stanchezza, ed una sua paziente morì.
    Fece carte false per mascherare il suo sbaglio, comprò il silenzio della famiglia, pagò i suoi collaboratori perché tacessero, ma alla fine la verità venne fuori.

    Se voi foste una giuria in qual modo giudichereste queste due persone?
    ------------------------
    Tanto hai ricevuto: tanto devi dare

  47.  

    Addì 12 agosto 2019

    In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
    Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?».
    Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?».
    Rispose: «Dagli estranei». E Gesù: «Quindi i figli sono esenti.
    Ma perché non si scandalizzino, và al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te».

    Matteo 17,22-27

  48.  

    Sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà (12 agosto 2019)

    Non ti temo

    Abbiamo molti esempi di persone messe in croce e "uccise" con parole forti, facendole apparire come delinquenti.
    E' il caso di chi salva le persone in mare in questi ultimi tempi.
    Si può essere o meno d'accordo sulla loro collocazione, ma vedere gli equipaggi delle navi come malfattori in accordo con gli scafisti è assurdo.

    La storia insegna, a partire da Gesù, che c'è sempre una rivincita, una rinascita, una resurrezione.
    Si può non credere a Gesù come figlio di Dio, si può non credere alla sua resurrezione, ma non si può vedere che il capostipite del cristianesimo, che è stato condannato con pretesti fumosi ed ucciso, oggi non sia venerato da milioni di persone e la sua bontà è sotto gli occhi di tutti.

    Quindi non spaventatevi se, facendo voi la cosa giusta, vi attaccheranno, vi condanneranno con scuse superficiali, vi uccideranno per il vostro amore verso il prossimo, per cattiveria, invidia e gelosia: risorgerete.
    Ce lo insegna la storia, ce lo insegna il Vangelo.
    ------------------------
    Nessuno potrà mai uccidervi

  49.  

    Addì 13 agosto 2019

    In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?».
    Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
    Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.
    E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
    Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
    Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?
    Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
    Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli».

    Matteo 18,1-5.10.12-14

  50.  

    Il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli (13 agosto 2019)

    Bambini rimandati indietro a morire

    Alla fine della loro vita naturale, il più tardi possibile, Salvini, Trump e Orban muoiono.
    Salgono le scale del Paradiso con la loro consueta allegria e spavalderia.
    Ironia della sorte è che saranno insieme a rom, migranti e messicani.
    Chiacchierano come se nulla fosse, ma alla fine della scala trovano ad attenderli un grande muro.
    Davanti a loro sono in molti ad attraversarlo come se non ci fosse.
    Tirano un sospiro di sollievo: "Ah ecco, è un muro finto", E continuano la loro ascesa verso il Paradiso.
    Ma una volta giunti in prossimità del muro non riescono ad attraversarlo.

    Con la loro consueta spavalderia si dicono tra loro "Non sanno chi siamo" e Trump dice "Lasciate fare a me, sono l'uomo più potente del mondo"
    Così bussa, grida, chiama, comanda.
    Ed una voce risponde "Qui tu non sei il più potente"

    "Lasciate fare a me", dice Orban, "sono stato al governo per tantissimi anni, so come trattare con i potenti"
    "Signor ... con chi ho il piacere di parlare?
    Dovrebbe gentilmente aprirci il muro che abbiamo già dovuto aspettare parecchio con questa marmaglia, fra autoritari ci si intende"
    Ed una voce risponde "Hanno più autorità queste persone che definisci "marmaglia"

    Arriva Salvini, a petto nudo ed in costume da bagno, con il margarita in mano.
    "Senti, adesso smettila di scherzare, aprici questo muro o ti becchi una sanzione che te la ricordi per l'eternità"
    Ed una voce risponde "Non mi sembri nella condizione di fare minacce"

    "Adesso andate, scendete le scale che il vostro posto è lontano da qui, molto più in basso.
    Consiglio a Trump ed Orban di imitare Salvini nell'abbigliamento perché dove andrete fa molto molto caldo"

    70 sono i muri costruiti nel mondo per respingere i diversi.
    Quello di Lima che divide i ricchi dai poveri, la baraccopoli con 96.000 persone indigene dal resto della città con case che valgono milioni di euro, tutte con la piscina.
    Quello di Belfast per dividere i cattolici dai protestanti.
    Quello tra le due Coree, tra india e Pakistan, tra Zimbabwe e Botswuana.
    E tanti, tanti altri.

    Quante persone, quanti potenti si troveranno a fare i conti con il muro del Paradiso.
    ------------------------
    Muri che uccidono senza bisogno di dover crollare