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  1.  

    Addì 25 giugno 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: " Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
    Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.
    Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!"

    Matteo 7,6.12-14

  2.  

    Entrate per la porta stretta

    Morte di Ciuchino

    Se i percorsi lunghi, tortuosi e difficili portano alla gioia seguiteci e vi indichiamo la strada per il Paradiso.
    Se invece volete vivere una vita agiata e tranquilla, non veniteci dietro.

    Una mia cara amica un giorno mi chiese
    Come stai?
    Periodo difficile, molti impegni, siamo molto stanchi
    Ah beh, rispose, male di poco, tanto voi ci siete abituati

    Ti abitui a non dormire?
    Ti abitui a non mangiare?
    Ti abitui a dover lottare ogni giorno?

    Un contadino era triste e sconsolato.
    Incontrò un suo amico che gli chiese cosa avesse
    Così rispose: Ma pensa te. Erano venti giorni che Ciuchino non toccava cibo, proprio adesso che si era abituato a non mangiare mi va a morire.

    Non è un post di lamentele, anzi, di ringraziamento per coloro che invece capiscono la nostra stanchezza e ci sono vicini togliendoci dei pesi dalle spalle, condividendo le nostre pene e preoccupazioni.
    ------------------------
    Dio manda tanti amici ad aiutarci a sollevare pesanti fardelli. Grazie Angeli della Zizzi

  3.  

    Addì 26 giugno 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci.
    Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?
    Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
    Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
    Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere».

    Matteo 7,15-20

  4.  

    Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere

    Sangue, pelle, lacrime

    Spesso porto i Bimbi in bosco a fare lunghe passeggiate.
    E' bellissimo vederli saltare a destra e sinistra, inerpicarsi su un tronco con l'entusiasmo e la fatica di chi scala l'Everest, mettersi in competizione tra loro per ricevere anche un solo sguardo di compiacimento come premio.
    E' anche assai divertente, tanto che ci sarebbe da scrivere un libro sulle loro esternazioni da Bambino.
    Mariolino guardando una quercia raccontava ai suoi amici che nella grande casa dove abitava prima aveva lo stesso albero dove si arrampicava per mangiare le ciliegie, oppure osservando un glicine con le sue bacche allungate esclamano "E' l'albero degli spaghetti".
    Sono Bimbi, sono buffi, devono capire e conoscere, e le passeggiate nel bosco hanno anche questo scopo.

    Ma noi non siamo Bimbi.

    Noi di passeggiate sui sentieri della vita ne abbiam fatte tante, abbiamo visto, osservato, studiato, assaggiato, sbagliato, ed infine, imparato.

    Noi oggi sappiamo che non crescono ciliegie dalle querce.
    Noi oggi sappiamo che gli spaghetti non nascono dagli alberi.
    Noi oggi sappiamo che le patate sono sotto terra e non vengono dai rovi.

    Noi oggi sappiamo riconoscere, o dovremmo saperlo fare, gli alberi dai loro frutti.
    Ghiande per terra significano "Quercia", Ciliegie rosse significano "Ciliegio", Sangue, Pelle, Lacrime significano "Persone"

    Qualcuno dice "Sono persone, quindi salviamole, poi, dopo averle salvate, penseremo come distribuirle in Europa.
    Qualcun altro dice "Non sono persone, sono migranti illegali, lasciamoli affogare, oppure in Libia in condizioni disumane"

    Noi oggi sappiamo riconoscere, o dovremmo saperlo fare, gli alberi dai loro frutti.
    Chi dice parole di odio che albero è?
    ------------------------
    Ogni parola, ogni azione è un frutto del nostro albero. Cosa vogliamo dare da mangiare ai nostri figli?

    E tu che albero sei?

  5.  

    Addì 27 giugno 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
    Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?
    Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.
    Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
    Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.
    Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
    Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
    Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi.

    Matteo 7,21-29

  6.  

    Un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia

    Noi siamo la nostra casa

    Tutti noi abbiamo una casa dove vivere.
    Non c'è giorno che la Natura non faccia il suo corso: sole, vento, bufere, acquazzoni.
    Il pensiero poi è sempre alla possibilità del verificarsi di qualche catastrofe: terremoti, alluvioni, straripamenti

    Se abbiamo una casa costruita su terreno forte e roccioso, senza frane vicine, con materiale di primissima qualità, con i più attenti ritrovati della tecnica antisismica non è detto che la nostra casa non possa crollare, ma è molto difficile, o comunque il cataclisma deve essere enormemente forte perché questo avvenga.

    Chi per mancanza di mezzi, di capacità o di aiuto è costretto a vivere in capanne o baracche è soggetto ad essere spazzato via con la sua casa al primo temporale un po' fuori dagli schemi.

    Noi siamo la nostra casa.

    Come abbiamo costruito il nostro futuro?
    Abbiamo solide radici?
    Siamo fortificati da valori e principi?

    Gli eventi negativi capitano molto spesso nella vita di ciascuno.
    Alcuni sono come piccole pioggerelle, laviamo i vetri e la nostra casa orna a brillare; altri sono come grandinate che spaccano qualche finestra, ma la nostra casa resta ben salda; altri sono come terremoti ed allora solo chi ha costruito la propria casa sulla roccia dei valori, solo chi ha rispettato le norme antisismiche del vivere secondo onestà non subirà (troppi) danni.

    Non è mai troppo tardi per fortificare le proprie radici: ci vorrà più tempo, più difficoltà che non quando si è ragazzi in formazione, ma è possibile.
    E' possibile anche cambiare casa, fare scelte di vita diverse, abbandonare le catapecchie in cui viviamo per abitazioni più sicure.
    Da soli è difficile, ma se chiediamo aiuto tutti noi possiamo cambiare, migliorare, fortificarci
    ------------------------
    Tanti Bambini abitano in case soggette ad essere spazzate via, accogliamoli noi che abbiamo forti radici ed insegniamo loro come sia bello e sicuro abitare in case fondate su valori inattaccabili

  7.  

    Addì 28 giugno 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola: «Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova?
    Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.
    Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.

    Luca 15,3-7

  8.  

    Ho trovato la mia pecora che era perduta

    SSD - Servizi Sociali Deviati

    Così come ci sono tantissimi assistenti sociali che ogni giorno lavorano per il benessere dei cittadini, ci sono anche tanti assistenti sociali che si comportano veramente male.
    Alcuni di loro compiono veri e propri abusi, ma una buona parte di essi compie atti quotidiani a tutela di altri interessi: il proprio posto di lavoro, il favoritismo verso amici e conoscenti, l'affido o altro in cambio di ritorni economici.

    Di chi è la colpa?
    Per un fenomeno così grande e così esteso non si può certo individuare una sola causa, ma spesso ve ne sono tante che si mischiano fra loro.
    1) L'assistente sociale è un dipendente del comune, che esegue ciò che gli viene indicato dal proprio dirigente, che a sua volta è nomintao dal politico di turno, ergo molte scelte degli a.s. sono legate a decisioni politiche: non si mette un bambino in affido per spendere meno, si favorisce una struttura vicina al partito piuttosto che un'altra.
    2) L'a.s. ha un grande potere sulle persone deboli o in situazioni di difficoltà economico-sociale, ma non ha nessuno che ne controlli l'operato, se non il proprio dirigente che è poi quello che da le direttive. L'ordine degli a.s. difende a spada tratta i suoi iscritti, e rivolgersi ad esso per lamentare un abuso è come dire alla mamma di un Bambino che suo figlio si è comportato male, e quasi mai intervengono. Gli unici che possono redarguire un'a.s., correggendone l'errore fatto in buona o cattiva fede, sono i giudici, ma non ci sono sanzioni per l'a.s. che sbaglia, se non quelle legate al penale; ma il giudice come fa a sapere di un abuso? Su segnalazione del cittadino, di un avvocato, di un'organizzazione del settore, ma ogni denuncia deve essere vagliata attentamente perché può essere di parte e quindi un giudice corregge il tiro dei servizi sociali quando scrivono cose fuori dal mondo, ma più di lì non riescono ad andare.

    Da sempre proponiamo delle commissioni indipendenti, formate da più figure, scelte nella società civile e non in politica, provenienti da altre regioni, ma evidentemente non c'è interesse politico a scoperchiare il vaso di Pandora.

    Sentenza di Corte d'Appello su nostra istanza

    in 5 udienze davanti a tre tribunali diversi per proteggere una bimba dai servizi sociali deviati, causa durata tre anni e mezzo

    Deve tuttavia rilevarsi che la minore (…) nel cui interesse si provvede risulta tuttora affidata al Servizio Sociale di (…) con provvedimento del Tribunale per i Minorenni di (…) che per questa parte non risulta attinto da gravame.

    Deve altresì rilevarsi l’insufficienza dell'esecuzione di detto provvedimento da parte del Servizio, la cui attività risulta peraltro essere stata fortemente ostacolata dai genitori della minore, ai quali il Tribunale per i Minorenni, con ordinanza del (…) invece aveva prescritto di prestare collaborazione.

    Dall'audizione personale della Responsabile del Servizio Sociale eseguita all’udienza del (…) e soprattutto dalla lettura degli atti del procedimento n. (…), risulta che è mancata da parte del Servizio affidatario una responsabile e ferma presa in carico della minore ed una concreta progettualità da realizzare in adempimento del mandato conferito dal giudice specializzato (ai Servizi Sociali)
    ------------------------
    Proteggere un Bambino significa anche avere il coraggio di denunciare ogni abuso, anche quelli provenienti da chi è chiamato a difenderi

  9.  

    Addì 29 giugno 2019

    In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
    Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
    Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».
    Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
    E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
    E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
    A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

    Matteo 16,13-19

  10.  

    Voi chi dite che io sia?

    Un sasso lanciato con la fionda

    Avevo 21 anni quando ho iniziato l'Associazione e da subito ho combattuto a fianco dei Bambini per difenderli.
    Mi vedevano giovane, senza agganci politici o della chiesa e mi sottovalutavano.
    E qualche battaglia l'ho vinta.

    Oggi la storia si ripete.
    La nostra Associazione è giovane, appena trent'anni, non ha agganci con politici o con la chiesa, e ci sottovalutano.

    Ma l'amore per i Bambini vincerà in qualunque scontro ci vedrà coinvolti.

    Voi chi dite che io sia?

    Io sono uno che ama proteggere i Bambini
    Non sono un santo, non sono un politico, non sono uno con la scure in mano pronto a tagliare teste, sono disponbile al dialogo, ma voglio capire.

    Voglio risposte.

    Voglio sapere ad esempio perché in Toscana la Regione preveda per le comunità che accolgono minori una camera più grande rispetto allo standard della civile abitazione (standard riconosciuto da tutte le regioni per comunità e case famiglia).
    Sostanzialmente la regione toscana impedisce a tre bambini su nove di essere accolti ed accuditi.
    La regione toscana che dovrebbe tutelare i Bambini lascia che tre Bimbi su nove restino in case fatiscienti con genitori abusanti solo perchè una camera da 14 mq non è adatta ad accogliere un Bambino!!! (la civile abitazione parla di 9 mq per una camera da letto singola e 14 mq per una matrimoniale, mentre il regolamento regionale toscano dice che le camere devono essere di 12 mq per camera singola e 18 mq per camera doppia), oppure perché in camere anche di 22 mq tre Bambini non ci possono stare perché il massimo deve essere di due per ogni camera (le altre regioni prevedono fino ad un massimo di tre).

    Motivi ne ho tanti in testa, ma lascio a voi ogni possibile teoria, ma vorrei una risposta dalla regione o da altri politici che hanno concorso a formare questo regolamento con altre magagne che di fatto impediscono l'accoglienza di Bambini.

    Questo è quando si dice che una legge non è fatta per la persona, ma la persona è fatta per la legge
    ------------------------
    Cercheranno di toglierci la fionda di mano, ma finché avrò fiato in gola farò valere i diritti dei Bambini

  11.  

    Addì 30 giugno 2019

    Mentre stavano compiendosi i giorni in cui Gesù sarebbe stato tolto dal mondo, egli si diresse decisamente verso Gerusalemme
    e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui.
    Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme.
    Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
    Ma Gesù si voltò e li rimproverò.
    E si avviarono verso un altro villaggio.
    Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada».
    Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
    A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre».
    Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio».
    Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa».
    Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

    Luca 9,51-62

  12.  

    Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo

    Dove abiti?

    Ognuno di noi anela ad avere un luogo sicuro ove rifugiarsi.
    Un posto da chiamare casa.

    Chi si occupa del prossimo non ha una casa dove dormire, ma posa il capo dove dormono i suoi affetti, mangia al tavolo dove mangiano coloro che accudisce, posa la testa sulla spalla di chi lo ascolta.

    Non facciamo della nostra casa un altare indiscusso, lasciamo che la nostra casa sia il cuore di un Bambino maltrattato, le ferite nell'anima di una donna abusata, le piaghe di un immigrato torturato

    ----------------------------------
    Una casa che si chiama cuore: questo è il luogo dove voglio abitare

  13.  

    Addì 1 luglio 2019

    In quel tempo, Gesù vedendo una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva.
    Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai».
    Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
    E un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre».
    Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti».

    Matteo 8,18-22

  14.  

    Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti (1 luglio 2019)

    Mai dalla parte del torto

    La mia mamma mi diceva di dire sempre la mia, discutere con chi la pensasse diversamente da me, difendere i deboli, difendermi se attaccato.
    Ma diceva anche un'altra cosa: non passare mai dalla parte del torto.

    Come si fa a non essere d'accordo con la decisione di salvare della povera gente dall'annegamento?
    Come si fa a non essere d'accordo con la decisione di non riportarli in Libia dove si muore di fame e di sete e si è torturati nei centri di detenzione?
    Come si fa a non essere d'accordo con la decisione di puntare sull'Italia, primo porto di un'Europa in grado di accogliere i migranti?
    Come si fa ad essere d'accordo con leggi razziste?
    Come si fa ad essere d'accordo con chi vorrebbe affondare o addirittura bombardare la nave con i migranti?
    Come si fa ad essere d'accordo con un vicesindaco che augura la morte ad una persona?
    Come si fa ad essere d'accordo con coloro che inneggiano alla violenza e allo stupro?

    Ma andare contro una legge, seppur iniqua, è altra cosa.

    Capisco la disobbedienza civile, ma non la vedo in questo caso della Sea Watch.

    La vita è una partita a scacchi e vince chi è più furbo e paziente.

    Con la forzatura del blocco navale, con l'entrata in porto a Lampedusa la nave della ong tedesca ha infranto delle leggi, giuste o vessatorie che fossero, mettendosi sotto scacco. Altre potevano essere le mosse da fare: puntare alla Francia o alla Spagna, attendere, far sbarcare i migranti ad uno ad uno per esigenze di salute, ma non quella di infrangere una serie di leggi.
    Ciò che è ingiusto lo si combatte con la cosa giusta, non con altra ingiustizia.
    Ovviamente a tutto c'è un limite, ma credo che nel caso in questione la strada della diplomazia fosse sempre aperta e praticabile.

    A prescindere da questo dico anche che bisognerebbe trovarcisi, e prendere una decisione in certi frangenti non è facile: lo stress, i riflettori puntati addosso, i politici che ti incitano o ti attaccano, la politica della ong proprietaria della nave, i migranti allo stremo. Tutti fattori che influiscono su ogni decisione e possono portare anche a fare errori.

    Oggi molte ong cavalcano l'onda e si schierano con la capitana della nave, ma non sono le stesse ong che sono andate via dal Mediterraneo quando Salvini lo ha ordinato a pena la chiusura delle erogazioni in loro favore?
    ------------------------
    Mai dalla parte del torto. Le regole inique si rispettano e si combattono con strumenti civili, altrimenti è rivoluzione, e per quella c'è sempre tempo

  15.  

    Addì 2 luglio 2019

    In quel tempo, essendo Gesù salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono.
    Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva.
    Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!».
    Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia.
    I presenti furono presi da stupore e dicevano: «Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?».

    Matteo 8,23-27

  16.  

    La barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva

    In piscina senza la manina

    Estate, tempo di mare e di piscina.

    Jaquie, tre anni, incapace di nuotare.
    Timorosa di entrare in piscina, ha bisogno di avere la sicurezza della mano.

    Ti lascio?
    Nooo, non mi lasciare.
    Dai, fidati di babbo, ci tocchi ed io sono vicino a te.
    Ed ecco che lascia la presa, fiduciosa delle mie parole.

    Una delle cose più belle con i bimbi è la fiducia estrema che hanno in te.
    Sono un esempio per tutti noi che dovremmo avere fiducia in Dio, anche quando siamo su una barca in tempesta e lui non fa nulla per risolvere i nostri problemi.
    Fiducia in Dio è questo: mettere la nostra vita nelle sue mani ed avere la certezza che non ci accadrà nulla di male.
    ------------------------
    Amare significa mettere la tua vita nelle mani dell'altro e sapere che non se ne approfitterà

  17.  

    Addì 3 luglio 2019

    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
    Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
    Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
    Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».

    Giovanni 20,24-29

  18.  

    Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi

    La parola "terrore" incisa sulla pelle da un chiodo

    Qualcuno ancora oggi nega l'olocausto.
    Qualcuno, non pochi, negano gli abusi che avvengono in Libia.
    Il tutto è documentato da più parti, anche da giornalisti che si sono finti immigrati.
    Beh, si può negare tutto, anche l'esistenza del sole dicendo che è solo un'immagine olografica inviata da un lontano pianeta da extraterrestri burloni, ma la verità è che la sofferenza delle persone è alle nostre porte, bussano, chiedono aiuto, e non solo gli immigrati.
    Volete negare anche l'esistenza di cinque milioni di Bambini che vivono in povertà ed in quartieri malfamati?
    Certo che potete farlo, basta voler leggere i dati anagrafici alla rovescia, ed ignorare che in ciascuna delle nostre città ci siano quartieri malfamati.

    Non voler vedere le piaghe e le ferite nel corpo martoriato di una donna, di un anziano, di un immigrato, di un Bambino è come negare l'esistenza del sole, e per chi crede è come negare l'esistenza di Dio che quelle piaghe le ha su di sé in prima persona.
    ----------------------------
    Siamo tutti bisognosi di cure, affiancatevi a noi

  19.  

    Addì 4 luglio 2019

    In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città.
    Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
    Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: «Costui bestemmia».
    Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore?
    Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina?
    Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora al paralitico, prendi il tuo letto e va' a casa tua».
    Ed egli si alzò e andò a casa sua.
    A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

    Matteo 9,1-8

  20.  

    Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati (4 luglio 2019)

    Coraggio, ricominciamo

    Un film che ho visto tantissime volte racconta di Bambini che arrivano con uno zainetto rotto e vecchio, con dentro un paio di mutande, calzini, qualche maglietta, un cappellino e libri di scuola fuori corso, tutto accuratamente sporco.
    La prima cosa che facevamo era quella di prendere quelle poche cose, lavarle, comprarne di nuove, fargli fare una doccia, iscriverlo a scuola, a sport ...
    No. Non erano le sue priorità, ma le nostre.

    Chi arriva da noi è intimorito.
    Ha la pena nel cuore di aver lasciato famiglia, amici, casa e non sapere nulla del suo futuro.
    E' certo di essere colpevole di chissà quale misfatto per essere stato portato via dalla sua famiglia contro la sua volontà.

    Non ha bisogno dei nostri vestiti puliti, di una casa che brilla, di sorrisi smaglianti, di fare una doccia.
    Chi arriva da noi ha bisogno, prima di ogni altra cosa, di essere accolto con amore, rassicurato, capito, perdonato.

    Che abbia fatto qualcosa di male o abbia subito le angherie di parenti o conoscenti, abusato o maltrattato, ha nel cuore la grossa pena di esserne il diretto responsabile.
    E' un peccato che ovviamente spesso non hanno, ma che sentono di avere e noi dobbiamo prima di tutto dargli coraggio, e fargli capire che quelle colpe gli sono perdonate (anche se colpe non ne ha) e da quel momento si ricomincia da capo.

    Facciamolo anche con le persone che ci sono vicine.
    Non importa se hanno fatto o non fatto cose sbagliate, tendiamo loro una mano quando si sentono in colpa, quando hanno il morale a terra per non aver fatto la cosa giusta e diciamo loro "Coraggio, ricominciamo insieme, lasciamoci il passato alle spalle, io non ti condanno"
    ------------------------
    Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo

  21.  

    Addì 5 luglio 2019

    In quel tempo, Gesù passando, vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
    Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.
    Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
    Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
    Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

    Matteo 9,9-13

  22.  

    Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati

    Chiudiamo tutti gli ospedali (brano del 6 luglio 2018)

    Immaginatevi come sarebbe un ospedale se ci fossero ospitate persone sanissime: infermieri annoiati, macchinari pieni di ragnatele, medici disoccupati.
    Ma dove sarebbero i malati? Fuori, per le strade, nelle proprie case a soffrire, a morire senza che nessuno li curi perché medici ed infermieri sarebbero tutti in ospedale.
    Oggi Riccardo è ammattito, ci sta raccontando una barzelletta.
    No, vi sto dicendo qual’è la realtà della nostra società di oggi: chi ha bisogno di cure ne viene escluso, chi non ne ha bisogno viene invitato ad entrare.
    Infatti ci sono cinque milioni di Bambini in stato di difficoltà familiare in Italia, ma solo tredicimila famiglie li accolgono.
    Ci sono migliaia di immigrati che necessitano di una nuova vita, ma i porti vengono chiusi.
    Ci sono senzatetto per le strade, ma moltissime parrocchie e comuni tengono chiuse le proprie porte.
    Eppure nelle nostre case ospitiamo bambini puliti e ben nutriti, figli di famiglie facoltose
    Nelle nostre città facciamo entrare turisti danarosi e sopportiamo la loro maleducazione
    Per le strade lasciamo che i cani facciano i loro bisogni per terra o sulle porte dei negozi
    Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati
    -------------------------
    Curiamo i nostri malati ed avremo una società più sana

  23.  

    Addì 6 luglio 2019

    In quel tempo, si accostarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?».
    E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
    Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore.
    Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano».

    Matteo 9,14-17

  24.  

    Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.

    Raccogliere cibo da terra (brano del 7 luglio 2018)

    Da sempre accogliamo Bambini in situazioni familiari difficili.
    Arrivano a noi sopratutto dal passaparola tra mamme che necessitano di aiuto per i loro figli, o semplicemente perché non sanno a chi lasciarli quando non vanno a scuola.
    Quattro fratellini, Cristina, Yuri, Caterina e Jasmine dovevano venire da noi per la prima volta.
    Elisa, una nostra volontaria, li va a prendere con la sua auto.
    I quattro cucciolotti entrano in macchina sul sedile posteriore, e dopo pochi istanti si gettano voracemente sul pavimento per raccogliere e mangiare dei pezzi di biscotti caduti ai figli di Elisa.
    Il suo stupore fu enorme, e istintivamente si fermò ad un bar per comprare loro qualcosa da mangiare.
    E facile per noi digiunare per mantenere la linea o per fare un fioretto, ma il vero digiuno molti di noi non lo proveranno mai, e vi assicuro che vederlo ogni giorno sul volto emaciato di molti bambini è qualcosa che lascia il segno.
    Digiuno non significa soltanto non avere cibo nel piatto, ma anche essere costretti alla solitudine, al dover affrontare la morte senza un conforto, all'essere isolati per il colore della pelle o per la provenienza.
    Il massimo rispetto per quanti decidano di "digiunare" in qualsiasi forma, ma soffro quando altri sono costretti al digiuno per il nostro egoismo: non vogliamo vedere e non ci immedesimiamo nelle loro pene perché a noi basta avere la pancia piena ed il portafoglio gonfio per essere felici, e del resto del mondo chi se ne importa
    -------------------------
    Abbiamo accolto centinaia di Bambini affamati di amore
    Date amore a tanti Bambini che muoiono dentro per mancanza di una famiglia

  25.  

    Addì 7 luglio 2019

    In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
    Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.
    Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.
    In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa.
    Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.
    Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.
    Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio».
    Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino.
    Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città ».
    I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
    Egli disse: «Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore.
    Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare.
    Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli».

    Luca 10,1-12.17-20

  26.  

    Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe

    La mia città affoga nella spazzatura

    Nella mia città è cessato il servizio di pulizia delle strade, non vengono più raccolti i rifiuti, il sistema fognario è rimasto senza manutenzione.
    Uno schifo: spazzatura ovunque, cattivo odore, malattie e piaghe, topi dappertutto, Bambini che si ammalano e muoiono.
    Se il comune non fa nulla è normale che le persone brontolino, scendano in piazza, dimostrino la loro rabbia verso un sistema che non funziona a fronte di tasse pagate.
    E' normale che ci sia la necessità di un controllo sull'operato degli amministratori perché evidentemente qualcosa non quadra.
    Pochi gli operatori ecologici?
    Poca professionalità in chi deve operare per la pulizia e la manutenzione?
    Scarsa capacità da parte di chi sia chiamato a dirigere le varie azioni?
    Tutto è possibile, ed allora come prima cosa tutte le parti coinvolte dovrebbero sedersi ad un tavolo e dialogare, ma non puntando il dito uno contro l'altro accusandosi a vicenda, bensì per trovare una soluzione affinché i cittadini non abbiano a soffrire, affinché nessuno muoia, affinché le condizioni di vita di ciascuno possano migliorare.

    Quando dico "Nella mia città" non intendo Livorno dove abito, oppure un qualsiasi altro comune italiano, ma intendo la città nella quale ho scelto di credere: la città dei Bambini. Quelle quattro mura invisibili dove i Bambini nascono, crescono, sono accuditi, tutelati, amati.
    Una città ideale oggi in rovina. Una società dove i Bimbi nati con diverse difficoltà non sono tutelati.
    In molti crescono senza avere l'amore di una famiglia, e lo Stato non provvede.
    In molti vivono senza avere la protezione di un adulto, e lo Stato non provvede.
    In molti sono ai margini della società vivendo di carità, e lo Stato non provvede.
    Ma lo Stato di chi si avvale? Degli assistenti sociali, pagati da tutti noi con le nostre tasse.
    Non pensate sarebbe il caso di chiedere allo Stato, alle Regioni, ai Comuni perché il nostro denaro non viene utilizzato al meglio?
    Gli assistenti sociali sono pochi rispetto alla popolazione, pensate che ci sono comuni con 50.000 abitanti che hanno un solo assistente sociale.
    E' come se per una città come Livorno con 160.000 abitanti ci fossero tre spazzini che devono fare tutto: pulire le strade, raccogliere la spazzatura, manutenere le fognature: missione impossibile.
    Ed allora ci vogliono più assistenti sociali, è necessario che lo Stato intervenga, che ci siano controlli sull'operato dei servizi sociali.
    L'ottica di tutti deve essere: ci sono da pulire duecento strade, per farlo occorrono quaranta spazzini? Assumiamoli.
    Non il contrario: ne abbiamo tre e facciamo quello che possiamo.

    Se vogliamo che la nostra città, il nostro mondo viva una vita giusta si devono avere più servizi sociali, dirigenti preparati, controlli sull'operato di tutti dialogo senza accuse reciproche con critiche costruttive partendo dall'osservazione di quanto accade ogni giorno.
    Così come vogliamo una città pulita, dobbiamo parimenti pretendere che i Bambini, il nostro futuro, siano ben tutelati e la Città dei Bambini sia un posto meraviglioso dove essi possa vivere
    ------------------------
    Prima di abitare una casa nuova dobbiamo ripulirla da macerie e spazzatura

  27.  

    Addì 8 luglio 2019

    In quel tempo, mentre Gesù parlava, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà».
    Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
    Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.
    Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
    Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante la donna guarì.
    Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: «Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo.
    Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò.
    E se ne sparse la fama in tutta quella regione.

    Matteo 9,18-26

  28.  

    Quelli si misero a deriderlo

    Fate come Filippo

    Alle elementari avevo in classe un bambino di nome Filippo, ovviamente detto Pippo.
    Si vestiva molto male ed era molto introverso, tanto da attirare la canzonatura di buona parte dei Bambini della scuola.
    La canzoncina "Pippo, Pippo non lo sa che quando passa ride tutta la città" gli veniva cantata ogni qualvolta passava.
    Filippo era bravissimo perché non rispondeva a nessuno, mai l'ho sentito alzare la voce, mai l'ho visto piangere.
    E' sempre andato per la sua strada, peraltro molto bravo a scuola.

    Nessuno di noi lo sapeva, ma era il rampollo di una delle famiglie più ricche di Livorno, era però un periodo difficile dove i rapimenti erano assai frequenti ed i suoi genitori avevano deciso la strategia del non apparire, per questo Filippo andava a giro vestito in maniera sobria.

    Oggi chi lo derideva vorrebbe avere un pizzico della sua fortuna, o un posto di lavoro in una delle sue molteplici aziende.

    Gesù, che lo crediate o meno figlio di Dio, è stato deriso per le cose che diceva e faceva. In molti hanno sputato sulla sua croce da duemila anni ad oggi, ma egli è andato avanti per la sua strada lastricata di amore ed aiuto per il prossimo.

    Lasciate che vi deridano per ciò che fate per gli altri, lasciate che pensino di voi ogni male possibile: la cattiveria, l'invidia, l'egoismo, l'arroganza sono sempre esistiti e sempre ci saranno, ma non vi fate turbare da costoro, ed attingete forza dalla grande ricchezza che avete nel cuore
    ------------------------
    Chi vi deride non conosce il vostro cuore, dimostrando una grande povertà interiore

  29.  

    Addì 9 luglio 2019

    In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato.
    Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!».
    Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
    Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità.
    Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
    Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi!
    Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».

    Matteo 9,32-38

  30.  

    Predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità

    Adesso basta!

    Non sono un medico, non sono un guaritore ma un ragazzo che da quando aveva 21 anni ha dedicato la propria vita a curare, accudire, proteggere, difendere i Bambini.
    Errori ne ho fatti, eh si, sono umano, ma il cuore l'ho gettato oltre la siepe: lontano dagli interessi, lontano dalla politica, lontano dai soldi.
    Il mio scopo, il nostro scopo, è stato e sempre sarà quello di aiutare i Bambini.

    In un mondo dove tutto ruota attorno al potere e ai soldi, il nostro atteggiamento di amore non è mai piaciuto, ed in tanti ci hanno attaccato, in tanti hanno provato a gettare discredito su di noi, in tanti hanno cercato ogni possibile appiglio per farci chiudere e desistere.
    Ma non ci sono riusciti.

    Ieri l'ennesimo, feroce fendente: la commissione di sorveglianza delle case famiglia ci ha inviato un verbale dove sancisce l'inidoneità all'apertura della Comunità, pertanto, trascorsi 15 giorni, il comune cancellerà l'autorizzazione al funzionamento e la Regione ci toglierà l'accreditamento.
    I motivi? Non aver dato continuità degli affetti, cosa non vera, ma per questo ci difenderemo e dimostreremo la stupidità di certe affermazioni

    Dispiace vedere tanta cattiveria: casa pulita, alimenti in ottimo stato, camere in ordine, Ragazzi puliti e ordinati, bravi e rispettosi, coccolati ed amati.
    E per farci chiudere dicono: non c'è stata continuità di persone, andando contro la legge che sancisce, per la nostra struttura, la presenza di due persone conviventi, e così è!

    Parleranno gli avvocati, ma intanto l'attacco ai Bimbi, alla nostra immagine, all'affido è in atto
    Tra il 2014 ed il 2015 i bimbi in affido passarono da 39.000 a 26.000
    Oggi sono 14.000 a fronte di 5 milioni di bimbi in situazioni economico/sociali pessime, di cui 2 milioni sotto lo soglia minima di povertà, gettati per le strade di quartieri malfamati.
    Perché tutto questo?
    Soldi, sempre e solo soldi: meno case famiglia = meno Bambini per cui pagare una retta = meno assistenti sociali da pagare per seguire i casi
    Ed inoltre è sempre più forte il pensiero che un Bambino in affido equivalga ad un Bambino legalmente rapito alla propria famiglia e non un Bimbo aiutato a crescere in maniera sana.

    E' l'ora di ribellarsi per difendere i Bambini dal sopruso di servizi sociali deviati in tutta Italia che non hanno nessuno che controlli il loro operato.
    Adesso basta!
    ------------------------
    Se ci sono Bambini che muoiono avvelenati, significa che qualcuno lascia che mangino veleno

  31.  

    Addì 10 luglio 2019

    In quel tempo, chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.
    I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì.
    Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.
    E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.»

    Matteo 10,1-7

  32.  

    Diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi

    Spiriti immondi

    La fantasia si sbizzarrisce quando si pensa a spiriti cattivi che si aggirano nelle nostre vite.
    Fantasmi con lenzuola e catene, diavoli con corna e coda, visini angelici che aprono la bocca mostrando denti appuntiti.

    Per me gli spiriti immondi sono tutti coloro che agiscono in malafede con cattiveria, consapevoli di farlo, non preoccupati delle conseguenze per il prossimo dei loro comportamenti, pronti a farsi scudo nella massa perché presi da soli sono solo cetrioli con le orecchie.

    Come zombie si propagano con un morso, e basta una parola sussurrata nei corridoi perché tu o la tua associazione siate condannati, vilipesi, additati come coloro da evitare per non farcisi vedere insieme.

    Se poi domandi a qualcuno "Ma in concreto cosa hanno fatto? Cosa c'è che non va?" mica ti sanno rispondere, anzi quasi hanno paura di una denuncia per diffamazione.
    "Si dice", "Si mormora", "Si capisce", ma tutto è fumoso, tutto resta puro spirito, ma spirito immondo.

    Sono questi gli spiriti immondi da cacciare e combattere: le malelingue, coloro che gettano discredito, quelli che parlano solo per dar fiato alla bocca.

    Contento di non essere stato morso diventando anche io uno zombie, dispiaciuto nel vedere che il mondo, specie nei sacri palazzi della politica dove il bene comune dovrebbe essere l'unico obiettivo da perseguire, è pieno di maledetti, schifosi, immondi zombi
    ------------------------
    Gli zombi sono lenti, se ci raggiungono e ci mordono è solo perché ci siamo fermati ad ascoltarli

  33.  

    Addì 11 luglio 2019

    In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?».
    E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele.
    Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».

    Matteo 19,27-29

  34.  

    Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito (11 luglio 2019)

    Ti abbiamo seguito

    In un momento difficile come questo il brano del Vangelo di oggi è come una carezza

    Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?».
    E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele.
    Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».

    Non abbiamo fatto una scelta di vita per avere un ritorno, e Dio che legge nei nostri cuori lo sa bene, ma è Dio stesso a dire che avremo da lui molto più di ciò che abbiamo lasciato.
    A me personalmente non importa, ma non può farmi che piacere, non per le cose materiali di cui non sento il bisogno, ma per l'amore di Dio e delle persone.
    Ci siamo imbattuti in una grande avventura, una storia infinita dove i sogni diventano realtà per il solo fatto di crederci ed aver fiducia che si avverino.
    Ogni storia ha le sue turbolenze, i momenti bui e tristi, ed oggi ne stiamo attraversando uno fra i più brutti perché tocchiamo con mano la cattiveria delle persone.
    Qualcuno che nemmeno ci conosce si affida ai "sentito dire" e attacca a testa bassa, forte di un potere che gli viene concesso di fare il brutto e cattivo tempo.
    Noi abbiamo l'amore per Dio e per i Bambini nel cuore, loro hanno solo l'odio e la cattiveria disposti a far del male a qualunque costo, infischiandosene di far del male direttamente e indirettamente a tanti Bambini.
    Ma la giustizia divina arriverà per tutti, per noi che abbiamo seguito Dio e per coloro che contrastando noi contrastano Dio.
    Auguri, ne avrete bisogno!
    ------------------------
    La strada lastricata di amore è in salita ed in tanti sono ai lati per deridere e tirare i sassi, ma sulla vetta avremo un'aria pura e perfetta

  35.  

    Addì 12 luglio 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
    Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
    E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
    Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.
    E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato».
    Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.

    Matteo 10,16-23

  36.  

    Come pecore in mezzo ai lupi (12 luglio 2019)

    Lupi e agnelli

    Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
    Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.

    Chi è cattivo, chi vede il male ovunque, chi cerca sempre un tornaconto personale non può pensare che ci sia qualcuno che agisca per amore del prossimo.

    Non mi sono mai impaurito dinanzi a queste persone, anche se sono coloro che possono fare del male

    E' come se fossi nella savana e ci fosse un leone. Dovendo conviverci, non potendo e non volendo scappare per aiutare altri esseri più deboli di me mi avvicinerei con prudenza, ma anche con decisione, pronto a schivare un suo assalto, o con il coltello in mano nascosto per difendermi dai suoi artigli nel caso di un attacco frontale.

    Non mi fanno paura coloro che oggi vogliono il nostro male perché, come mi è successo molte volte, Gesù ci dice non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi

    Ed il loro odio sarà per noi un vanto

    E sarete odiati da tutti a causa del mio nome"

    e prima o poi troveremo la luce

    ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato

    ------------------------
    Le parole sono inutili, è l'amore a parlare

  37.  

    Addì 13 luglio 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!
    Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato.
    Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti.
    E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna.
    Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
    Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!
    Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

    Matteo 10,24-33

  38.  

    Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato (13 luglio 2019)

    Non temete i vostri nemici

    Ci sono tanti modi per affrontare i propri fantasmi: c'è chi si lascia anestetizzare dalla droga, dall'alcool, dal gioco o da altri vizi; c'è chi si rifugia nel proprio dolore chiudendosi al mondo; chi si immerge completamente ed esclusivamente nella preghiera; altri si buttano nel lavoro.

    Io ho tre modi, a seconda delle situazioni che devo affrontare

    1) Quando vengo attaccato o quando i miei affetti sono in difficoltà per colpa di agenti esterni mi monta la rabbia, mi drogo di adrenalina ed il mio cervello parte come una Ferrari alla ricerca di soluzioni. Mi chiudo al mondo e finché non ho trovato la strada giusta da intraprendere non vedo altro.
    2) Quando devo affrontare un lutto, un'operazione o un dolore fisico prego Dio ancor più del solito perché lo sento sempre più vicino e di aiuto nel farmi superare quel momento. Metto parimenti il pensiero oltre la barricata e mi immagino già al di là di essa, come a vedermi dopo qualche tempo senza più quel dolore o problema. Infine accordo la fiducia al medico di turno, che può essere anche un amico o un sacerdote nel momento del lutto, e lascio che sia lui ad operare su di me mettendomi in una situazione passiva.
    3) Quando devo affrontare una quotidianità non di fondamentale importanza per la quale ho provato a lottare senza riuscirci, mi pongo in una situazione di rassegnazione convinto ormai che non tutto deve essere una guerra e non sempre si può averla vinta.

    Una cosa è certa: non temo mai i miei nemici perché se mi accorgo di aver fatto un errore e quindi chi attacca è dalla parte della ragione chino il capo e chiedo scusa. Se invece il nemico è qualcuno che vuole farmi del male in modo gratuito o perché non gli piace qualcosa di me, ho le armi per combatterlo e, nel caso dovesse vincere avrò la certezza che seppur mi ha fatto male alla carne, alla psiche, al portafogli, non avrà intaccato la mia anima che è per me la parte fondamentale del mio essere.

    Dice Gesù "Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato (...) non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo"
    ------------------------
    Nemico non è colui che vi attacca, è colui che lo fa in malafede

  39.  

    Addì 14 luglio 2019

    In quel tempo, un dottore della legge si alzò per metter alla prova Gesù: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».
    Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?».
    Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso».
    E Gesù: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».
    Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?».
    Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
    Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte.
    Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.
    Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione.
    Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.
    Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.
    Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?».
    Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso».

    Luca 10,25-37

  40.  

    Chi ha avuto compassione di lui (14 luglio 2019)

    Compassione

    Oggi la parola "compassione" sembra quasi una parolaccia, suona come un'offesa.

    Se qualcuno vi dice "Ho compassione di te" a molti di voi suonerà come "Mi fai pena, mi fai schifo, sei un pezzente, non vali nulla".

    Ma non è così

    Al di là del significato che ognuno di noi è libero di dare, sia nell'ascolto sia nell'esternazione, la parola compassione deriva dal latino cum patior - soffro con ed in greco richiama l'espressione empatia

    Avere compassione di qualcuno è soffrire con lui per le sue pene come fossero le nostre, immedesimarsi in maniera empatica e cercare con lui e/o per lui una soluzione ai suoi problemi che in quel preciso momento diventano i nostri.

    Avete provato ad immedesimarvi in un padre che vede morire di fame i suoi figli, in un paese senza futuro dove le armi fanno da padrone?
    Se voi foste quel padre non fareste di tutto per portare il vostro Bambino in una situazione migliore?

    Avete provato ad immedesimarvi in un mamma che per proteggere il proprio figlio è disposta a subire violenze ed abusi di ogni tipo?
    Se voi foste quella madre non fareste di tutto per proteggerlo?

    Avete provato ad immedesimarvi in quei Bambini sottoposti ad angherie e privazioni di ogni genere e grado?
    Non vorreste che qualcuno vi aiutasse in barba ad un normativa non tesa a proteggervi, ma capace solo di creare problemi a chi voglia aiutarvi?

    Avete provato ad immedesimarvi in chi dedichi la propria vita al prossimo e si veda messo in croce ogni passo che fa?
    Non vorreste far valere le vostre ragioni nel modo più radicale possibile?

    Tutto giusto, ma notate una cosa, come la parola "Compassione" faccia la differenza

    Senza Compassione

    Il padre del bimbo che muore di fame se ne stia a casa sua e cerchi lì il cibo per il figlio, o comunque non venga da noi che non abbiamo posto ed una legge non accogliente.
    La madre del bimbo se fosse stata a casa sua non avrebbe subito violenze.
    Il bimbo nato in quartieri malfamati con genitori disgraziati: mica li possiamo aiutare tutti, e comunque sarà in ogni caso un futuro delinquente.
    Un associazione nel mirino: una delle tante che rompono le scatole chiedendo soldi! Che vadano a lavorare! Quante volte ce lo siamo sentiti ripetere.

    Con la Compassione

    Accogliereste quel padre a braccia aperte
    Aiutereste quella madre senza giudicare le sue scelte
    Abbraccereste quel bimbo per portarlo lontano da certe situazioni
    Cerchereste di capire la buona fede di ogni azione di coloro che fanno della loro vita una missione per il prossimo

    E questo varrebbe aqnche per la legge che ha "Compassione" solo per i ricchi ed i potenti vessando i deboli senza eccezioni
    E si va contro Associazioni come la nostra inneggiando alla sua distruzione, senza pensare a quanti Bimbi non potranno più essere aiutati
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    Amare tutti, anche e sopratutto coloro che sbagliano o ci fanno del male

  41.  

    Addì 15 luglio 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.
    Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
    Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
    Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
    Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
    Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto.
    E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
    Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

    Matteo 10,34-42.11,1

  42.  

    Prendi la tua croce e seguimi (15 luglio 2019)

    Una croce per amare il prossimo

    A 21 anni, quando abbiamo iniziato ad occuparci dei Bambini, pensavamo di trovare i tappeti rossi per terra da parte dei servizi sociali per l'esultanza di avere un alleato con il quale portare gioia e serenità a tanti Bimbi.
    Parimenti pensavamo di trovare porte aperte e braccia accoglienti tra suore e sacerdoti perché lo scopo era nobile e richiesto da Gesù nel Vangelo "Chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli non perderà la sua ricompensa"
    Pensavamo inoltre di trovare un consenso ampio e condiviso nella popolazione perché salvare un Bimbo significa salvare il nostro mondo, il nostro futuro.

    E invece non è andata proprio così

    Su di noi ci sono assistenti sociali che ci amano, altri che ci detestano e vorrebbero vederci scomparire.
    Ci sono sacerdoti e suore che ci percepiscono come una minaccia, altri che ci osannano e inneggiano al nostro operato.
    Nella popolazione il consenso è certamente ampio, ma non sono pochi quelli che pensano che stiamo facendo un lavoro inutile perché certi ragazzi non si possono recuperare, dando la colpa al dna.

    Seguire Dio cercando, con i nostri limiti umani, di accogliere, amare, perdonare è una cosa già difficile, ma se diventa una guerra contro coloro che dovrebbero tutelare, al pari nostro, i Bambini la strada si fa ancor più in salita.

    Per arrivare alla pace si devono sopportare tante angherie e combattere contro le ingiustizie. Chi decide di seguire Dio si arruola nel suo esercito. Il Vangelo ci insegna che combattere non significa fare fuoco e fiamme o imbracciare la spada veramente, Gesù ha redarguito Pietro per averlo fatto, ma prendere la propria croce e seguirlo. Questa, la croce, è la nostra arma. I sorrisi, il cuore, l'amore, il perdono sono armi taglienti in un mondo spesso troppo cattivo.
    Una guerra spesso silenziosa combattuta contro le malelingue, contro le persone cattive che pur di farti male non esitano a dire bugie, a far intendere verità inesistenti, a mancare alla parola data.

    Ed allora che guerra sia, furbi come serpenti e docili come colombe, perché difendere un Bambino è la strada che ci siamo scelti e mai ci arrenderemo perché abbiamo la parola di Dio dalla nostra parte.
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    Una guerra richiama brutte sensazioni, ma ci sono guerre combattute offrendo fiori ai carristi nelle piazze, e questa è la nostra guerra

  43.  

    Addì 16 luglio 2019

    In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, gia da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere.
    Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra.
    E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe!
    Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!».

    Matteo 11,20-24

  44.  

    Se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te (16 luglio 2019)

    Gli SS(d) usano i Bambini come scudi umani

    850 Bambini accolti durante il giorno per il doposcuola, gite e vacanze
    54 Bambini accolti in Affidamento residenziale
    33 anni di vita dedicata a lottare per i Bambini
    Non credere negli Amici della Zizzi significa non voler vedere e non voler sentire

    Eppure c'è qualcuno che ci attacca, che prova a farci scomparire

    Chi? Gli SS(d). I Servizi Sociali deviati.
    Perché? Perché evidentemente la nostra azione da noia
    Siamo quelli che proponiamo azioni in favore dei Bimbi
    Siamo quelli che valutiamo l'operato dei servizi sociali sui casi che ben conosciamo
    Siamo quelli che scriviamo al tribunale dei minori quando qualcosa non ci convince
    Siamo quelli che prendono le difese di una famiglia se qualcosa non torna
    Siamo quelli che pungoliamo affinché ci sia dialogo e non una dittatura dei servizi
    Siamo quelli che non accettiamo un no alle nostre proposte senza un dialogo e una mediazione
    Siamo quelli che ci arrabbiamo quando vengono fatte delle ingiustizie
    Siamo quelli che non ci arrendiamo mai se riteniamo giusta una certa azione
    Siamo quelli che la diciamo come la pensiamo a chiunque
    Siamo quelli che non abbassano il capo davanti ai potenti
    Siamo quelli che non hanno paura di sporcarsi le mani per aiutare un singolo Bimbo
    Siamo quelli che portiamo avanti i nostri principi

    In altre parole siamo dei grandissimi rompiscatole per gli SS(d)

    Un servizio sociale che faccia veramente un servizio per il sociale non ha nulla da temere da un dialogo, da un confronto.
    Ognuno spiega le sue ragioni e, qualora le posizioni restino diverse c'è sempre un giudice a decidere
    Questo porta a crescere, a dare un vero aiuto ad un Bambino e alla sua famiglia perché viene fatta la cosa migliore nel suo interesse condivisa da tre teste: la nostra con tanti anni di esperienza sul campo, quella dei servizi sociali che si avvalgono di professionisti del settore, quella del giudice che valuta super partes una situazione e dopo altre indagini mette la parola "Fine" alle discussioni e la parola "Inizio" al nuovo percorso per un Bambino.

    Ma tra gli SS(d) ci sono giochi di potere, politica, soldi, amicizie e a noi, in 33 anni non ci è mai stato lasciato spazio, siamo sempre stati messi da parte, sono state sparse parole cattive e zizzania nei sacri palazzi degli SS(d) ed abbiamo sempre dovuto lottare con le unghie e con i denti per far valere le nostre ragioni.

    E le abbiamo fatte valere!

    Ho sempre evitato lo scontro diretto. Non ho denunciato assistenti sociali negligenti, ho sempre continuamente cercato il dialogo nella vana speranza che questo mio/nostro atteggiamento venisse apprezzato.
    Invece no!
    Ci hanno sempre trattato come pezze da piedi, pensando di poterci schiacciare come mosche e noi siamo rimasti in silenzio per il bene dei nostri Bimbi.

    Ma l' 8 luglio 2019 hanno fatto l'errore più grande della loro vita, questi SS(d): ci sono venuti addosso in maniera frontale, con un documento ufficiale privo di fondamenta, fumoso, pretestuoso e colpendo noi hanno colpito duramente due dei nostri ragazzi. Grave errore!
    Posso sopportare tutto, ho sopportato di tutto, ma non che si faccia del male ad un Bimbo.

    Ed ecco che allora, per la prima volta in 33 anni, si scoperchia il vaso di Pandora.

    Ne vedrete delle belle nei prossimi giorni, restate in ascolto
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    Bambini usati come scudi umani dagli SS(d)

  45.  

    Addì 17 luglio 2019

    In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
    Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
    Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».

    Matteo 11,25-27

  46.  

    Le hai rivelate ai piccoli (17 luglio 2019)

    La semplicità dei Bambini

    Lessi su una rivista che il vivere con i Bambini ci porta ad avere dentro di noi cellule giovani, quelle lasciate in milioni di esemplari dai Bimbi all'interno della casa.
    Mi pare una bufala pazzesca, ma ha un fondo di verità: vivere con i Bambini comporta un doversi confrontare quotidianamente, minuto dopo minuto, con le loro ovvietà e semplicità. A volte è stancante, è un gioco continuo, è una ricerca quasi asfissiante di attenzioni, che comunque gratificano, ma è anche un allenamento a restare semplici, a parlare la loro lingua, a ragionare sulle cose con esempi nel modo più lineare possibile, senza giochi di parole, fraintendimenti, ammiccamenti. Ci obbligano a vedere il mondo attraverso le loro lenti, attraverso la loro esperienza di Bambini basata su ciò che vedono.

    E' giusto allenare il cervello, studiare, confrontarsi su grandi temi con persone che ne sanno più di noi, ma nello stesso tempo dobbiamo mantenere i piedi per terra usando la semplicità di un ragionamento, di un'evidenza

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    I Bambini insegnano a noi molto più di quanto noi si possa insegnare loro

  47.  

    Addì 18 luglio 2019

    In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
    Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
    Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

    Matteo 11,28-30

  48.  

    Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò (18 luglio 2019)

    Boia deh

    A Livorno usiamo un'espressione molto colorita in diverse occasioni: Boia deh

    Ti piace quella ragazza?
    Boia deh (con gli occhini di fuori, come a dire si si si tantissimo)

    Uno ti attraversa la strada con il suv nuovo fiammante mentre passi in bicicletta e quasi ti investe
    Boia deh, guarda luilì (con gli occhi iniettati di sangue, come a dire guarda 'sto scemo)

    Sei stanco?
    Boia deh (con gli occhi a canino bastonato, come a dire sono a terra steso)

    Con il Boia deh siamo al limite, che si tratti di una situazione di eccitazione, piuttosto che di ira oppure di stanchezza e vessazione.
    Ed ogni conoscitore della lingua livornese sa interpretare quel Boia deh, abbinato agli occhi e all'espressione del viso, collocandolo nella giusta dimensione.

    Il cristiano italiano in un momento di crisi guarda verso l'alto e spiega a Dio le sue pene, gli chiede aiuto per uscire da quello stato di profonda prostrazione.
    Il cristiano livornese alza gli occhi al cielo ed esclama "Boia deh"

    In quell'espressione, in quegli occhi c'è tutta la nostra preghiera, le nostre pene e preoccupazioni.
    Si dice che il livornese non abbia una gran cultura, e forse è vero che non sa molto di storia e geografia ed anche in grammatica lasci un po' a desiderare, ma su una cosa siamo più avanti di tutti: nell'esprimersi.
    Trovatemi un popolo in tutto il mondo che con due parole apparentemente senza senso sappia esprimere ogni sentimento.

    D'altra parte anche Dio comunica così con noi, senza tante parole.
    Tra amici che si intendono basta uno sguardo
    ------------------------
    Uno sguardo fa comprendere molte cose, andiamo a lezione di sguardi per capire e farsi capire

  49.  

    Addì 19 luglio 2019

    In quel tempo, Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano.
    Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato».
    Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni?
    Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti?
    O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa?
    Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio.
    Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa.
    Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».

    Matteo 12,1-8

  50.  

    Non avreste condannato individui senza colpa (19 luglio 2019)

    Marco: ho fame!

    Ho toccato con mano le storie di 900 Bambini in 33 anni della mia vita dedicata a loro.

    Ognuno di loro, con modalità diverse, chiede aiuto

    Marco: ho fame. La mia mamma esce all'ora di cena dicendomi vado a comprare qualcosa da mangiare. L'aspetto guardando la tv, mi addormento e quando mi sveglio è giorno e la mia mamma non è ancora tornata.
    Federica: ho paura. Quando suonano alla porta è arrivato il momento. E succede più volte al giorno. Sono nella mia camera, papà mi ha fatto vestire come una bambola, la porta si apre ed uno dei suoi amici entra e chiude la porta. "Sii carina con il mio amico" mi dice sempre papà. Lui si spoglia. Nudo. E fa cose ...
    Michela: mi fa male. Sono piena di lividi. Non c'è una parte del corpo che non sia segnata. Non c'è sera che il mio babbo, tornando a casa ubriaco, non mi picchi. Perché? Cosa ho fatto? Cinghiate, sigarette spente sul viso. "Nooo! Sul viso no, per favore". Ma lui non sente, e grida, e bestemmia.

    Troppi Bambini ho ascoltato, troppe storie ho sentito per pensare che la mia vita non debba essere dedicata a loro.

    Lo faccio a modo mio, lo facciamo a modo nostro: amandoli, accogliendoli, proteggendoli. Tutto il resto è secondario.
    Le leggi? Vanno rispettate, ma quante ce ne sono!
    Guardiamole queste leggi, guardiamo se servono a proteggere un Bambino

    NOOOOOOOOOOOOOOOO

    Non servono a questo. Servono a complicare loro la vita. Sono promulgate da persone che non hanno mai visto la sofferenza negli occhi sanguinanti di un Bambino.

    Ditemi: è meglio che un Bimbo stia con altri Bambini in una stessa stanza, grande, pulita, con persone che lo accudiscono e lo fanno crescere con amore, oppure resti in una casa dove succedono le cose peggiori: abuso sessuale, sfruttamento, maltrattamento?

    E questa IDIOZIA è solo una delle tante!

    Oggi la legge dice questo: piuttosto che stare in tre in una stanza lasciamo che un bimbo viva male e diventi un adulto maltrattante, abusante, drogato o altro

    I bimbi hanno fame di amore, e allora smettiamola di promulgare leggi che impediscono ai bambini di mangiare, ma adattiamo le leggi alle reali necessità di quei cuccioli d'uomo che dovremmo proteggere ma non lo facciamo in nome di stupidi standard decisi da qualche povero inetto.

    Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa.
    ------------------------
    Quando la legge mi impedisce di aiutare un Bambino, per il quale potrei fare la differenza, non è una buona legge