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  1.  

    Addì 5 febbraio 2020

    In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i discepoli lo seguirono.
    Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani?
    Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui.
    Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».
    E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì.
    E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando.

    Marco 6,1-6

  2.  

    Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua (5 febbraio 2020)

    Assiomi della vita

    In matematica si parte spesso dall'osservazione di un assunto per poi dimostrarne la motivazione
    In certi casi, come nei nove postulati su cui si fonda la matematica, si osserva una cosa ma non la si può dimostrare.

    La vita non è certamente "matematica", ma ci sono dei comportamenti umani che erano validi duemila anni fa e lo sono tutt'oggi.
    Uno di questi è certamente il principio secondo il quale la persona con una visione più moderna, più avanzata, più globale è "sempre" (o quasi sempre) disprezzato ladovve opera.

    Sull'argomento sono stati scritti fiumi di libri, oceani di parole, ma non c'è una motivazione chiara e delineata.
    Una cosa è certa: il fatto che sia un'affermazione corrispondente al vero.

    Fra le tante motivazioni c'è sicuramente il fatto che il nuovo, il rivoluzionario destabilizza l'ordine precostituito che si fonda su gerarchie ben strutturate ed organizzate.
    Chi non è nel coro, è una minaccia per il solo fatto di esistere, indipendentemente dalla bonà o meno delle sue idee ed azioni, e quindi uomo da ostacolare e distruggere, al pari di un corpo estraneo all'interno di un meccanismo biologico, oppure da inglobare per renderlo inoffensivo, come ad esempio nel caso delle ostriche.

    Così paradossalmente si assiste alla demonizzazione dell'uomo buono, mettendogli contro le persone con false accuse, arrivando persino alla crocifissione fisica o sociale (oggi con i social basta mettere in giro una voce che tutti sono pronti a linciare il malcapitato) o quantomeno ponendolo al bando, isolandolo per impedirgli di agire. Il caso di Gesù è emblematico, ma solo uno dei tanti.

    Chi invece si adegua viene colmato di benefit: cariche, servizi, vittorie nei bandi, facendone "uno di loro" impedendogli così di poterli "denunciare" per non rovinarsi con le proprie mani.

    Adeguarsi o Ribellarsi?

    Ieri, oggi e sempre io grido le cose che ritengo giuste, agisco secondo il bene dei Bambini, privilegio la loro vita al mio bene personale. Provo indegnamente ed umilmente a cambiare e migliorare la vita di qualcuno, e se il comune, i servizi sociali o chi per loro decida che questo sia un male, sarà ancora oggi e domani, come ieri, scontro nelle aule di tribunale, sui social ed ovunque potremo far sentire la nostra voce per rendere giustizia alla giustizia.

    Rivoluzionario a tutti i costi no, ma legittimamente combattere per i valori in cui si crede sempre.
    ----------------------------
    Sottostare o ribellarsi?

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  3.  

    Addì 6 febbraio 2020

    In quel tempo Gesù chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi.
    E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.
    E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo.
    Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro».
    E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

    Marco 6,7-13

  4.  

    E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio (6 febbraio 2020)

    Deserto

    Carlo Carretto era un uomo eccezionale.
    Un fervente cattolico, un po' folle così come lo si può essere quando si è innamorati.

    Ho letto diversi suoi libri, e ricorre spesso l'idea del "deserto"

    Bisogna imparare a fare deserto dentro di noi, ascoltare i nostri silenzi, mettersi in comunicazione con Dio.
    Si può fare silenzio anche in mezzo al traffico, nella metropolitanza, durante un concerto.
    Ogni momento è buono per fare deserto.

    Oggi sono troppi i rumori attorno a noi.
    Non parlo dell'inquinamento acustico, ma delle mille sollecitazioni che riceviamo ogni istante: ci vuole una gran forza, specie se adolescenti, a non farsi traviare da questi richiami costruiti apposta per portare le persone sulle strade lastricate di lauti guadagni solo per chi le costruisce.
    Il cellulare squilla in continazione con mille messaggi, promozioni, offerte. Il tutto sapientemente inviato ad hoc calibrato sui gusti della persona, sui luoghi frequentati, sull'età, condizioni di vita, stato sociale.
    E' un bombardamento continuo ed alla fine sono in molti a cadere sotto le bombe.
    E' diventato quasi impossibile fare un dialogo con un amico, entrare in una bella discussione senza essere interrotti da quel fastidiso bip bip di un messaggio in arrivo.

    Quando ai ragazzi impediamo di usare il cellulare a loro sembra una severa punizione, ma è un dono da parte nostra, è l'insegnamento che si può vivere senza cellulare, che la vita al di fuori di quello schermo è vita vera, fatta di confronti, liti e rappacificazioni, crescita insieme, sostegno morale.

    Provate. Tenete spento il cellulare per una settimana, ed usate quei giorni per camminare senza la musica nelle orecchie, cercando lo sguardo dell'altro senza stare a testa bassa, assaporando la natura che vi circonda. Tornate ad imparare a leggere un buon libro, a parlare dei problemi che vi affliggono e dei sogni che vi stimolano.
    Tornate ad essere ragazzi e ragazze, uomini e donne e smettetela con questi cavoli di cellulare persino al ristorante dove non si parla più, al massimo si condivide un video.
    ----------------------------
    Impariamo a conoscere la voce che abbiamo dentro

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  5.  

    Addì 7 febbraio 2020

    In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in lui».
    Altri invece dicevano: «E' Elia»; altri dicevano ancora: «E' un profeta, come uno dei profeti».
    Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!».
    Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata.
    Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello».
    Per questo Erodìade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva,
    perché Erode temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
    Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della Galilea.
    Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».
    E le fece questo giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno».
    La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
    Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista».
    Il re divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto.
    Subito il re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa.
    La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre.
    I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro

    Marco 6,14-29

  6.  

    Anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri (7 febbraio 2020)

    No!

    Ai quattro pulcini che ho in affido, tra i 4 ed i 7 anni, ogni tanto devo dire qualche no.
    Quando mi chiedono qualcosa e la mia risposta è positiva fanno grande festa e si sperticano in ringraziamenti, quando è negativa broncio e talvolta bizza.
    Questo almeno fino a poco tempo fa, quando ho fatto loro un bel discorsino circa l'amore di un genitore quando brontola un bimbo o gli da una risposta negativa.

    Ricordo nei primi anni novanta, casa di campagna, tanti Bimbi per le vacanze estive.
    Brontolai uno di loro per aver fatto una cosa non giusta, lui aspettò un'oretta, poi mi si avvicinò, mi tirò per la maglietta guardandomi dal basso con occhioni languidi.
    Chiesi cosa volesse, e lui con una dolcezza che non dimenticherò mai mi disse "Grazie"
    Rimasi stupito e chiesi il motivo di quel "Grazie".
    Mi rispose "Grazie perché nessuno mi aveva mai brontolato"

    Figli, se vi brontoliamo è perché vi vogliamo bene, forse non capite in quel momento tutte le motivazioni, ma ringraziate per quel dono, perché come disse Anita appena arrivata nel rispondere a Lucia che in un negozio con me ed altre ragazze disse "Come è strano andare a comprare un costume con il Babbo", Anita replicò "E' ancor più strano andarci da sole". Facendo intendere tutto il suo disagio per un recente passato di "non considerazione".

    Genitori, non stancatevi mai di brontolare un figlio, dargli regole e paletti perché questo è Amore, ed anche se comporta fatica un giorno anche loro vi tireranno la maglietta, e con occhioni languidi vi diranno "Grazie per avermi brontolato"
    ----------------------------
    Un no è spesso sintomo di più amore di un si

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  7.  

    Addì 8 febbraio 2020

    In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato.
    Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare.
    Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte.
    Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero.
    Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

    Marco 6,30-34

  8.  

    Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò (8 febbraio 2020)

    Il bello di essere stanchi

    Ci sono scelte di vita che ti coinvolgono totalmente, senza un attimo di respiro
    Scelte di vita che ti fanno dimenticare persino che devi andare in bagno
    Scelte di vita che ti fanno mangiare nelle situazioni più assurde
    Scelte di vita che ti fanno andare a letto stanco morto e ti fanno svegliare ancor più stanco

    Scelte di vita meravigliose

    Non saprei vedere la mia vita senza le urla di un Bambino
    Non saprei vedere la mia vita senza le mille idee per andare avanti
    Non saprei vedere la mia vita senza le lotte per un mondo migliore

    Non saprei vedere la mia vita senza Dio, costantemente presente nelle mie scelte di vita
    ----------------------------
    Scelte di vita

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  9.  

    Addì 9 febbraio 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: " Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
    Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
    Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli."

    Matteo 5,13-16

  10.  

    Voi siete il sale della terra (9 febbraio 2020)

    Diamo sapore alla vita di tanti Bambini

    Quando siete in chiesa, in ospedale, a scuola; quando siete sull'autobus, ai tavolini all'aperto di un locale, ad un evento in piazza, provate a guardare le persone. Guardatele bene e vedrete la signora obesa, un signore con l'ossigeno a tracolla, il tipo malato di mente, la ragazza sulla sedia a rotelle, l'anziano che arranca a fatica sotto il peso dei suoi anni, il genitore distrutto dalla morte del figlio, il ragazzo segnato dalla chemioterapia.
    E quanto altro ancora potete vedere.

    E noi siamo lì, ad osservare.
    Noi che non siamo obesi, né malati, noi sani di mente, noi con la vista, con gambe sane, con pochi ed insignificanti acciacchi.
    Noi con la nostra salute e le nostre forze guardiamo questi poveretti e dovremmo sforzarci di pensare che ciò che abbiamo è un dono.
    E se oggi fossimo essere come uno di loro, ringraziamo per la salute che abbiamo avuto per decine di anni.

    Al di là di tutto dovremmo capire che noi siamo il sale della terra, noi siamo quelli che, almeno oggi, possiamo fare qualcosa per rendere più saporita l'esistenza di chi incontriamo. Noi sani, noi investiti di salute non per dilapidarla in mille rivoli, ma per incanalarla verso chi abbia bisogno del nostro sale.
    Quello stesso sale che a noi è stato donato sin dalla nascita, capace di rendere la nostra vita bella, spensierata o almeno più facile da vivere rispetto a tanti altri poveri, storpi, disabili, ciechi, muti.

    Quando Francesco d'Assisi incontrò il lebbroso, quest'ultimo continuò ad essere un lebbroso, ma a guarire fu Francesco perché si spogliò dei suoi averi e dedicò la propria vita a a servire Dio attraverso il prossimo.

    Penitenza. Penitenza. Penitenza. Gridò in estasi tra le lacrime Bernardette dopo aver avuto la visione della Madonna a Lourdes.
    Penitenza non significa punizione, ma consapevolezza di come siamo e cambio di vita per essere sale per il nostro prossimo, per fare la differenza nelle loro vite sacrificando un po' del nostro sale, quel sale che ci è stato donato in abbondanza, e che di fatto non ci appartiene, e potrebbe esserci richiesto con gli interessi anche oggi stesso.
    ----------------------------
    Il sale della vita

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  11.  

    Addì 10 febbraio 2020

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret.
    Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe, e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si trovasse.
    E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del mantello; e quanti lo toccavano guarivano.

    Marco 6,53-56

  12.  

    Appena scesi dalla barca, la gente lo riconobbe (10 febbraio 2020)

    Dove andiamo in vacanza?

    C'è un luogo lontano lontano dove la barriera corallina toglie il respiro per la gran varietà di pesci multicolori
    C'è un luogo lontano lontano dove il panorama dal tetto del mondo toglie il respiro con le sue nevi perenni
    C'è un luogo lontano lontano dove le antiche popolazioni hanno lasciato incredibili testimonianze di vita
    C'è un luogo lontano lontano dove qualcuno ha lasciato un'impronta nello spazio

    C'è un luogo dove si concentra tutto l'amore del mondo
    Non occorre viaggiare
    Non occorre spendere denaro
    Non occorre avere capacità fisiche particolari

    E' nel cuore delle persone
    Nessun depliant turistico vi indicherà la strada per arrivarci
    Non c'è una mappa inserita in una schedina gps
    Non ci sono istruzioni per l'uso comunemente valide

    Guardate dentro di voi
    e troverete le risorse per arrivare nel meraviglioso mondo di chi vi circonda
    Ed allora scoprirete che dietro un muro di rovi, spesso (quasi) impenetrabili, c'è un cuore che batte, un'amicizia in attesa, un amore travolgente.

    Siamo disposti a scalare montagne, volare per ore chiusi in una scatola di latta, sfidare pescecani, rischiare virus e altre malattie per vedere un luogo, ma a volte non ci alziamo dalla sedia per accogliere il prossimo: il più bel posto al mondo con il quale vivere
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    Il posto più bello del mondo

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  13.  

    Addì 11 febbraio 2020

    In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme.
    Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi, e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?».
    Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.
    Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
    Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
    E aggiungeva: «Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.
    Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.
    Voi invece andate dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre, annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

    Marco 7,1-13

  14.  

    Onora tuo padre e tua madre (11 febbraio 2020)

    Oggi - Olimpia - 6 anni fa

    In un momento difficile della mia vita il Signore mi ha fatto incontrare un Angelo.
    Ci immaginiamo queste creature come sfolgoranti di luce, imponenti nella statura, autoritarie nella voce, araldi di Dio pronti a combattere contro il maligno con la spada ben salda in mano.

    E invece il mio Angelo aveva le sembianze di una donnina minuta, piegata sotto il peso degli anni e di una vita al servizio del prossimo, con abiti vecchi e logori, ma con un sorriso che stendeva, che infondeva forza, coraggio, amore. Non aveva spade ma possedeva il coraggio del leone, e le sue armi erano le sue preghiere. Qualunque cosa chiedesse a Dio le veniva concessa ed ha portato la sua croce con la dignità di una santa.

    Mi difendeva quando tutti mi attaccavano per il mio carattere spigoloso.
    Intercedeva per me quando trovavo le porte chiuse
    Amava i miei bimbi come fossero suoi, perché suoi erano
    Mi ha consolato quando ero in piena lite con mio padre
    Mi ha donato la sua presenza rimboccandosi le maniche nelle tante cene per i bambini
    Ha pianto con me per le sconfitte
    Ha gioito con me per le vittorie
    Mi ha accarezzato con la tenerezza di una mamma
    Mi ha asciugato le lacrime con la dolcezza di un'amica
    Da sei anni è in Paradiso
    Da sei anni prega Dio guardandolo in volto
    Grazie Olimpia di essere entrata nella mia vita
    Grazie Dio di avercela donata
    ----------------------------
    Olimpia, umile Santa della porta accanto

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  15.  

    Addì 12 febbraio 2020

    Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo».
    Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola.
    E disse loro: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti.
    Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo.
    Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
    Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo».

    Marco 7,14-23

  16.  

    Dal cuore degli uomini escono le intenzioni cattive (12 febbraio 2020)

    Il mito della caverna

    Ho visto Bambini pieni di rabbia
    Ho visto Ragazzi picchiatori
    Ho visto Bambine pronte a concedersi
    Ho visto Ragazze anoressiche

    La rabbia dei Bambini per aver subito o visto ciò che nessun uomo dovrebbe mai vedere
    Le mani alzate dai Ragazzi per essere stati educati a forza di legnate
    La sessualità precoce delle Bambine per essere state violentate sin da piccole
    Il cibo da evitare dalle Ragazze perché troppe volte è stato detto loro "Tu non vali nulla"

    E' colpa loro?
    Certo che no.
    Dentro di loro sono state inseriti litri di veleno, e per non morire devono tirarlo fuori.

    Ed allora di chi è la colpa?
    Dei loro genitori?
    Nemmeno, o almeno in moltissimi casi.
    Genitori che sono stati Bambini e poi Ragazzi violentati, maltrattati, derisi.

    Ed allora di chi è la colpa?
    E' nostra cari signori.
    E' di tutti coloro che possono fare la differenza insegnando ai Bambini e ai Ragazzi i buoni principi
    Responsabile è lo Stato che non si occupa dei Bambini e dei Ragazzi dei quartieri malfamati
    Responsabile è la Regione che non promulga leggi che permettano il recupero dei Ragazzi
    Responsabile è il Comune che sceglie la via del risparmio e non investe adeguatamente nelle politiche sociali
    Responsabili sono i servizi sociali che per tenersi la poltrona chinano il capo davanti al politico che intima loro "Risparmio, Risparmio"
    Responsabili siamo noi che ci voltiamo dall'altra parte, che ci teniamo lontani dai quartieri poveri delle nostre città
    Responsabili siamo noi quando con le nostre famiglie non apriamo la porta all'accoglienza in affido di un Bambino
    Responsabili siamo noi che non imponiamo al Comune, alla Regione, allo Stato di cambiare atteggiamento dinanzi a tali problemi
    Responsabili siamo noi giustamente pronti a scendere in piazza per gridare allo scandalo del momento (Bibbiano) senza rendersi conto che il male è generalizzato
    Responsabili siamo noi che vedendo un adulto comportarsi male lo vorremmo linciare o mettere in prigione a vita, senza rendersi conto che il problema va affrontato alla base: togliere i Bambini dai quartieri malfamati, dar loro una speranza, dar loro sopratutto la possbilità di capire che il mondo in cui sono nati non è l'unico possibile.

    Platone già qualche annetto fa parlava del Mito della Caverna: chi nasce in un ambiente dove si vedono solo le ombre della vita reale può solo immaginare che tutto il mondo sia fatto di ombre. Vogliamo che le persone siano migliori? Togliamo da quella Caverna i Bambini prima che si convincano che spacciare, uccidere, picchiare, rubare sia l'unico e giusto modo per vivere.
    Educare un Bambino è molto più facile che rieducare un adulto
    ----------------------------
    Bambini si nasce, delinquenti si diventa

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  17.  

    Addì 13 febbraio 2020

    Partito di là, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto.
    Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi.
    Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia.
    Ed egli le disse: «Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».
    Ma essa replicò: «Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli».
    Allora le disse: «Per questa tua parola và, il demonio è uscito da tua figlia».
    Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato.

    Marco 7,24-30

  18.  

    Anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli (13 febbraio 2020)

    Figli di un dio minore

    Avete figli o nipoti?
    Cosa vorreste per loro?
    Nessuna malattia, una vita serena, affetto e protezione, un lavoro, una famiglia con figli bravi e tanto altro ancora.
    Sareste disposti a dare la vostra stessa vita per la loro serenità.

    Ed è giusto

    Dio ci ha dato i Bambini, ci ha chiesto di accoglierli, amarli, proteggerli, educarli, far conoscere loro le alternative della vita, lanciarli nel mondo e continuare a seguirli, seppur a debita distanza.

    E questo facciamo per i nostri figli

    Ma ci sono Bambini che sono figli di persone che non possono o non sanno dare loro tutto quello di cui necessitano.
    Ci sono Bambini che non hanno una casa e vivono in palazzi fatiscenti senza luce, gas, acqua, in mezzo a topi e sporcizia.

    Qui in Italia

    Basta leggere l'articolo di stampa di ieri sul degrado di molte famiglie che vivono in case popolari nella mia città, Livorno.

    Ora mi domando e vi domando: se un Bambino nasce in quella situazione è forse sua la colpa?
    No davvero, ed allora? Non ha forse diritto anche lui, al pari di ogni altro Bambino, ad avere cibo, acqua, vestiti puliti e tutto il resto?
    Vorrei davvero vedere in faccia chi avesse il coraggio di dirmi "No, questi Bambini hanno meno diritti degli altri Bambini".

    Possiamo dare la colpa ai genitori, allo Stato, alla mafia o agli assistenti sociali.
    Di chiunque sia la colpa di tale degrado, una cosa è certa: non è colpa dei Bambini!

    Ed allora che vogliamo fare?

    Li lasciamo marcire nel degrado?
    Lasciamo che diventino delinquenti e genitori incapaci di gestire i propri figli?

    Prima i vostri figli?
    Certo, lo capisco.

    Ma poi?

    Qualche briciola del vostro amore non potreste riservarla anche a questo esercito di 5 milioni di Bambini che in Italia vivono in brutte situazioni familiari e/o sociali?
    Qualche briciola ai compagni di scuola meno fortunati dei vostri figli?
    Qualche briciola ai Bambini che sognano quello che sarebbe un diritto avere e che i vostri figli hanno in abbondanza?

    Ma davvero non vi impietosite nel vedere tutto questo?

    Nel sapere che nel quartiere vicino al vostro ci sono centinaia e centinaia di Bambini che vivono malissimo?
    Non ve la sentite di togliere nulla ai vostri figli, nemmeno un'ora del vostro tempo?
    Vi assicuro che i vostri figli non sarebbero penalizzati se deste loro un'ora in meno la settimana per fare volontariato presso Associazioni che si occupano di Bambini, o se compraste loro un gioco in meno per destinarlo ai Bimbi poveri, o se accoglieste in casa un cucciolo d'uomo per dargli quelle possibilità che i vostri figli hanno acquisito di nascita.

    Auguri con la vostra coscienza

    Ognuno sa di sé e lungi da me il giudicare l'operato di nessuno, ma se avete tempo, disponibilità economiche, capacità intellettive ed affettive per dare qualche briciola di amore ed accudimento ad un Bambino che ne è privo e non lo fate, vi faccio i miei migliori auguri perché prima o poi la vita vi presenterà il conto, e se non lo farà la vita, lo farà Dio a tempo debito, che crediate in lui o meno.

    E adesso, per favore, uscite di casa, aprite gli occhi e dite "Voglio fare qualcosa"

    Sarebbe il modo migliore per iniziare la vostra giornata, per iniziare una nuova vita

    Vi aspettiamo, parliamone, aiutateci ad aiutare
    , in qualunque modo e forma, ma aiutate questi Bambini ad avere un po' di amore.
    ----------------------------
    Briciole si, ma unite fanno chili di pane

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  19.  

    Addì 14 febbraio 2020

    In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
    Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.
    Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada.
    In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa.
    Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.
    Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.
    Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio».

    Luca 10,1-9

  20.  

    La messe è molta, ma gli operai sono pochi (14 febbraio 2020)

    Miliardi di innamorati

    Vi è mai capitato di fermarvi a pensare quante siano state le persone che dalla preistoria ad oggi hanno vissuto sulla terra?
    Impossibile calcolarle, ma chi ha azzardato un conto parla di oltre 100 miliardi di persone.

    Ognuna di loro è cresciuta, ha conosciuto altri e si è innamorata

    Amore per i genitori o per il figlio, per un cucciolo di cerbiatto o per il proprio compagno, amore per Dio: sempre di amore si tratta.
    Fiumi immensi pieni di dolci parole e cuori palpitanti che hanno irrigato la terra rendendola migliore.
    Pensate solo a come oggi le donne vengono trattate rispetto a cento anni fa, o duecento o prima ancora.
    L'amore cambia le cose, le migliora, le addolcisce piano piano.

    Un buon arrosto si rosola alla brace lentamente, e così l'amore è la brace che migliora il nostro mondo

    Però, se ci guardiamo intorno rischiamo di farci prendere dallo sconforto: guerre, omicidi, stupri, violenze sui Bambini e quanto altro ancora.

    Non scoraggiamoci, noi abbiamo le armi, noi abbiamo il vaccino per sconfiggere tutto il male del mondo, ed è il nostro amore per il prossimo.
    E la storia dell'umanità ne è testimone.

    Continuate ad amare ed il mondo cambierà anche grazie a voi

    Vi voglio bene
    ----------------------------
    Il vaccino contro l'odio è l'amore

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  21.  

    Addì 15 febbraio 2020

    In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione di questa folla, perché gia da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare.
    Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano».
    Gli risposero i discepoli: «E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?».
    E domandò loro: «Quanti pani avete?». Gli dissero: «Sette».
    Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla.
    Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli.
    Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi avanzati.
    Erano circa quattromila. E li congedò.
    Salì poi sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti di Dalmanùta.

    Marco 8,1-10

  22.  

    Sento compassione di questa folla (15 febbraio 2020)

    Nel cerchio con loro

    Ogni sera con i ragazzi facciamo una riunione.
    Innanzitutto lo scopo è avere un quarto d'ora, mezz'ora o anche più per dialogare.
    Telefonini spenti, tutti in cerchio, si chiede se qualcuno abbia un argomento di cui voler parlare.
    Quando non ce l'hanno proponiamo loro qualcosa per sottolineare un valore, un principio, un'indicazione per la vita.
    Spesso però capita che siano loro a proporsi e noi li ascoltiamo volenteri: sono le riunioni più belle, più sentite e partecipate.

    Qualche giorno fa hanno voluto parlare di bullismo, e non a caso la proposta è arrivata da chi abbia subito dai più grandi.
    Dapprima ha parlato in generale, poi si è aperto raccontando la propria esperienza.
    Altro ha detto io ero, poi si è corretto, sono un po' bullo.
    Altra ha detto io ero vittima, poi mi sono ribellata e oggi la bulla sono io.
    Altro ancora ha chiesto cosa fosse il bullismo.
    Ho chiesto loro le motivazioni che spingono ad essere bullo, e tante e variegate sono state le risposte.

    Una bella riunione

    Ogni volta che sono dinanzi a loro capisco maggiormente le debolezze che hanno, le paure, le preoccupazioni.
    E mi intenerisco sempre più, sento compassione per loro, provo pena per i tanti Bimbi che non hanno l'opportunità di partecipare, di lasciarsi guidare, e sopratutto ringrazio Dio del dono che mi ha fatto nel volermi porre nel cerchio insieme a loro.

    La mia vita è strettamente legata alla loro, ed è la gioia più grande che mai avrei potuto desiderare.
    ----------------------------
    Un cerchio di cuori

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  23.  

    Addì 16 febbraio 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
    In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
    Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. »
    Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
    Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
    Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
    Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
    Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
    In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo! »
    Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore.
    Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
    E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
    Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».
    Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti;
    ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re.
    Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
    Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno».

    Matteo 5,17-37

  24.  

    Non son venuto per abolire, ma per dare compimento (16 febbraio 2020)

    Ali di colomba

    Può un uomo volare senza l'ausilio di mezzi meccanici?
    Assolutamente no.
    Può forse restare sott'acqua per un tempo indeterminato?
    Ovviamente no.

    Sarebbe bello, ma non è così e la colpa non è di nessuno, ma ci sono regole della natura (io dico di Dio) che ce lo impediscono.
    Non sono dictat cattivi o imposizioni dall'alto senza senso: ogni regola in natura ha la sua motivazione e produce, insieme alle altre, un equilibrio cosmico che ci permette di vivere.

    Pensate ad una colomba
    , diceva Kant, la quale è limitata dall'aria, ma è grazie all'aria se può volare

    Così vale per noi, non solo per le regole fisiche, ma per tutte le regole della vita.
    Senza regole come potremmo vivere?
    Pensate a qualunque sport, calcio compreso: necessitano di regole, e non poche, affinché si possano giocare.
    Senza regole il calcio ad esempio sarebbe solo una zuffa: venti, trenta, cinquanta giocatori, fermare il pallone con le mani, fare sgambetti e non essere sanzionati, dopo il primo gol una squadra potrebbe annunciare di aver vinto e l'altra voler giocare fino a quando non ne abbia realizzati due.
    Nella nostra società ci sarebbe anarchia assoluta: stupri e violenze sarebbero ammessi, furti e truffe all'ordine del giorno, oguno farebbe ciò che gli pare.

    Oggi c'è la tendenza a presumere che ogni regola data ai figli sia una violenza, un maltrattamento.
    No, ogni regola è un valore, un paletto che indica loro la strada da seguire, un gesto di amore tra i più grandi e tra i più difficili da realizzare e portare avanti.

    Se amiamo i nostri figli diamo loro delle regole
    , se non lo facciamo rischiamo di farne degli anarchici o dei viziati, poco inclini un domani a stare alle regole che necessariamente la civiltà e la convivenza con il prossimo impongono a tutti.
    ----------------------------
    Regole d'amore

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  25.  

    Addì 17 febbraio 2020

    In quel tempo, vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
    Ma egli, traendo un profondo sospiro, disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non sarà dato alcun segno a questa generazione».
    E lasciatili, risalì sulla barca e si avviò all'altra sponda.

    Marco 8,11-13

  26.  

    Non sarà dato alcun segno a questa generazione (17 febbraio 2020)

    Onesto? Ma figuriamoci!

    Abitate in casa con un amico, ognuno paga la sua parte di spese.
    All'inizio tutto bene, si convive.
    Ognuno ha la sua vita, ogni tanto qualche uscita insieme.
    Un giorno lui vi dice "Svuota le tasche e fammi vedere se hai rubato le mie cose ed i miei soldi"
    Quale sarebbe la vostra reazione?
    Indignata? Stupita? Arrabbiata? Accondiscendente? Seccata?

    Diciamo che siate la persona più buona e calma del mondo, diciamo che non sia facile oggi convivere con qualcuno, ed abbassate il capo mostrando il contenuto delle vostre tasche.

    Passa un po' di tempo e la cosa si ripete: "Fammi vedere cosa hai rubato, perché qualcosa devi aver rubato"
    "Ma scusa" replicate "Ti è sparito qualcosa?"
    "No, ma qualcosa devi aver rubato perché sei troppo allegro e spensierato, e qualcosa non quadra"

    Essendo voi buoni e cari, ingoiate il rospo e vi sottoponete ad un controllo capillare.
    Non risulta nulla, perché nulla avete rubato

    Passa il tempo ed arrivano i carabinieri, chiamati dal vostro "amico" per fare un minuzioso controllo.
    Venite portati in caserma, interrogati, additati come "possibili" ladri.

    Quando questo accade non ci si capacita, non si capisce perché il mondo non possa credere che una persona possa essere felice senza avere un tornaconto personale, senza prendere soldi per sé.

    Da trentatré anni ci chiedono conto degli incassi e ogni tanto c'è qualcuno che viene a controllare.
    Non è cosa disdicevole, anzi va bene che la nostra onestà sia mostrata a tutti, quello che dispiace è vedere che ci sono alcune persone cattive che cercano il marcio nella certezza di trovarlo, perché "così fan tutti".
    Non si parte dalla presunzione di innocenza, ma dalla presunzione di colpevolezza.

    Arriverà un momento in cui ci lasceranno in pace?
    Arriverà un momento in cui le istituzioni crederanno in noi e nella nostra voglia di accogliere, amare, aiutare senza un interesse personale che non sia la gioia di ricevere un sorriso?

    Il segno che ogni giorno diamo al mondo sono i sorrisi dei nostri Bimbi: a chi viene a trovarci basta veramente poco per capire cosa facciamo e come operiamo.

    Il problema è che in molti preferiscono parlar male per non doversi confrontare con ciò che loro stessi non sono in grado di fare.
    ----------------------------
    Segni sotto gli occhi di tutti

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  27.  

    Addì 18 febbraio 2020

    In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un pane solo.
    Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!».
    E quelli dicevano fra loro: «Non abbiamo pane».
    Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito?
    Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici».
    «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette».
    E disse loro: «Non capite ancora?».

    Marco 8,14-21

  28.  

    Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode! (18 febbraio 2020)

    Contagio

    Oggi si fanno simposi, ricerche, trasmissioni di ogni genere per parlare del contagio del coronavirus.
    Ogni giorno, da sempre, c'è un contagio continuo e ben più grave di questo virus odierno, è il contagio del male.

    Un Bambino che nasce in una famiglia dove si picchia, diventerà un picchiatore.
    Un Bambino che a scuola vede spaccio, sesso senza valori, bullisimo è soggetto al virus del male.
    Un Bambino che è viziato, inserito in una famiglia di egoisti, chiusi al prossimo potrà mai divenire altruista ed accogliente?
    Un Ragazzo che va allo stadio sarà tentato di divenire facinoroso e ultras senza regole.

    Dobbiamo dar loro buoni esempi per debellare quel virus maledetto che li mangerà pian piano dal di dentro

    L'affido, l'accoglienza in diurno, luoghi paralleli alla scuola ove poter socializzare in armonia, educazione civica, fairplay nello sport sono solo alcuni esempi di come si possa debellare la malattia più virulenta di sempre, la cattiveria.

    Se con un virus buono possiamo sconfiggere un virus cattivo, dobbiamo far di tutto per "infettare" con il nostro buon esempio tutte le persone che ci circondano

    Non ci sono adulti cattivi, ci sono solo Bambini che non vengono educati ad essere adulti buoni
    ---------------------------
    Ti voglio infettare

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  29.  

    Addì 19 febbraio 2020

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo.
    Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?».
    Quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano».
    Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa.
    E lo rimandò a casa dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».

    Marco 8,22-26

  30.  

    Vedo come degli alberi che camminano (19 febbraio 2020)

    Tutto e subito!

    La velocità della nostra società ci porta ad essere intemperanti: se vogliamo una cosa, dobbiamo averla subito nel momento stesso in cui la pensiamo.
    E' per questo che la gente è facile preda di chi invia false notizie: si prende per buono tutto ciò che è immediato e non si approfondisce.

    "Langsam" dicono i tedeschi: lentamente
    "Chi va piano, va sano e va lontano, chi va forte va alla morte" è uno dei nostri proverbi più famosi, ed è risaputo che i proverbi sono la saggezza dei popoli.

    Sentivo un servizio circa l'obbligatorietà di frequenza della scuola d'infanzia che lo stato, al pari della Francia, vuole introdurre. Ottimo perché è giusto che i Bambini frequentino altri Bambini sin dalla più tenera età, ed è giusto perché possano scolarizzarsi prima, ma il motivo non deve essere ricercato, come alcuni hanno detto, nell'insegnare prima ad un Bambino a leggere e scrivere. Perché tanta fretta? Già alle elementari hanno mille impegni, magari all'asilo lasciamoli giocare, pur insegnando loro tante belle cosine, ma senza esagerare.

    Quando siamo malati e andiamo dal medico non pensiamo che esso sia lo sciamano, ma uno che con cognizione di causa ci indichi un cammino da percorrere fatto di medicine, operazioni, recupero, lenta guarigione e talvolta niente di tutto questo, magari malattia cronica e/o morte.

    Così è nella fede

    Ho visto tanti rinunciare a credere in Dio perché "Ho chiesto e non ho ottenuto".
    Anche io ho chiesto, e non ottenuto, che mia madre guarisse da un brutto tumore. Le cose sono andate diversamente, ma non mi sono allontanato da Dio, anzi in lui ho trovato un rifugio, una strada da seguire perché i suoi progetti erano diversi, erano tesi ad un fine comune: la nascita dell'Associazione.

    Eppure da Dio pretendiamo tutto e subito e "Guai a lui se non mi da quello che chiedo immediatamente", come minimo bestemmio, mi allontano, lo maledico.

    Impariamo ad avere pazienza.
    Impariamo a fare un passo alla volta.
    Impariamo a ringraziare per quello che abbiamo e non maledire per ciò che non ci viene dato.
    Impariamo che ogni percorso deve essere costruito mattone su mattone affinché sia bello e duraturo
    ---------------------------
    Un passo alla volta

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  31.  

    Addì 20 febbraio 2020

    In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente che io sia?».
    Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti».
    Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo».
    E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno.
    E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare.
    Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo.
    Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

    Marco 8,27-33

  32.  

    Chi dice la gente che io sia? (20 febbraio 2020)

    Genitori perfetti

    Se ascoltate una canzone che vi piace tantissimo e desiderate cantarla, nella vostra testa la cantate perfettamente, poi provate davanti allo specchio e già vi sembra diversa, se poi la cantate a qualcuno, ognuno avrà una percezione diversa.
    Per qualcuno sarete il più bravo cantante della terra, per altri il più stonato tra gli stonati e mille persone saranno nel limbo della via di mezzo, ma difficilmente troverete pareri identici.
    Questo non tanto perché la gente non sia obiettiva, e comunque non lo è quasi mai, ma sopratutto perché ognuno ha una sua sensibilità e non tutto viene percepito nello stesso modo.

    Pensate al mestiere di genitore. A voi sembra di fare la cosa migliore per vostro figlio, per il partner è invece sempre la cosa sbagliata, oppure i nonni vi criticano per essere troppo severi, o magari la scuola vi accusa di essere troppo moribidi nei suoi confronti.

    Se andate a ben vedere non troverete mai nessuno che concordi pienamente con voi.
    Della serie "Si, sono d'accordo con te, hai ragione, ma ... " e dopo quel ma si apre un mondo di distinguo se non di critiche.

    Così è in ogni campo

    Anche noi che ci occupiamo di Bambini siamo visti da taluni come Angeli o santi, da altri come diavoli che rapiscono legalmente un Bambino per portarlo via dalla propria famiglia per meri interessi economici, per molti il limbo, qualcuno tendente verso il bianco, altri verso il nero.

    L'importante è cantare bene la canzone nella nostra testa, e vedere davanti allo specchio non un cantante da premio Grammy, ma uno che ce la mette tutta per cantare bene. Non si può essere genitori perfetti, ma si può essere perfetti nel nostro continuo tentativo di fare bene il nostro piacevole ruolo di genitori imparando dai nostri errori, ascoltando le critiche costruttive di chi ci vuole bene.

    Quando vi domanderanno "Chi siete voi" non abbiate paura del giudizio del prossimo, preoccupatevi piuttosto del giudizio dello specchio e di Dio.
    ---------------------------
    Uomini e donne allo specchio

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  33.  

    Addì 21 febbraio 2020

    In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
    Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà».
    Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?
    E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima?
    Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
    E diceva loro: «In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza».

    Marco 8,34-38.9,1

  34.  

    Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà (21 febbraio 2020)

    Il futuro è nel futuro

    Mi volto indietro e vedo ricordi, sempre più sbiaditi, sempre più lontani.
    Vedo la mia mamma, ricordo la sua voce, il suo amore per me. E mi manca.
    Vedo una vita spensierata, dove il problema più grosso da affrontare era il "cosa faccio sabato sera". E mi manca.
    Vedo le ore passate sott'acqua ad allenarmi per le gare di sub. E mi manca.

    Che cretino che sono.
    Continuo a voltarmi indietro e mi perdo la gioia del presente.
    Continuo a voltarmi indietro e mi perdo il gusto del futuro.

    Chi ha lasciato indietro il proprio passato, per scelta o per eventi della vita, non ha altra scelta che guardare avanti, ed è proprio lì che troverà la gioia di vivere, il compenso dei sacrifici fatti o subiti.

    Ed allora avanti tutta con la prua verso l'orizzonte, il salmastro sul viso, l'aria pura nei polmoni, perché il futuro è nel futuro e non nel passato, anche a novant'anni.
    ---------------------------
    Perdere la propria vita vuol dire trovare un futuro migliore

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  35.  

    Addì 22 febbraio 2020

    In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
    Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
    Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».
    Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
    E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
    E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
    A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

    Matteo 16,13-19

  36.  

    A te darò le chiavi del regno dei cieli (22 febbraio 2020)

    Chiavi di casa

    Il mio babbo faceva il commercialista e non aveva mai un minuto libero, spesso anche nei fine settimana.
    La mia mamma era insegnante e dirigente, ed oltra al mattino aveva impegnato spesso anche il pomeriggio.
    Era per questo che avevamo una signora che puliva casa, lavava, stirava, cucinava.
    Donne succedutesi nel tempo: Numa, Carla, Antonietta. Erano persone di famiglia che ci coccolavano in ogni nostra necessità con grande amore, ricevendo da noi altrettanto affetto.

    Tutte loro hanno avuto le chiavi di casa

    Se un giorno avessero deciso di entrare nella nostra abitazione quando eravamo in ferie e portare via tutto, non avrebbero avuto nessuna difficoltà a farlo, ma nemmeno un centesimo è mai sparito dai cassetti.

    Ci fidavamo di loro, avevamo visto all'inizio la loro onestà, avevamo creduto alle loro parole, avevamo letto nei loro cuori, tanto da dar loro le chiavi per entrare non solo nel nostro appartamento, ma nella nostra vita condividendo insieme il benessere che ci era proprio.

    Così fa Dio con tutti noi: ci mette alla prova, ci ascolta, ci osserva, capisce i nostri errori e accoglie il pentimento, e quando lo riterrà opportuno ci consegnerà copia delle chiavi del suo regno, lasciandoci entrare in casa sua a condividere il bene che emana.

    Siete scettici?
    Rispetto la vostra opinione, ma pensate a quanti similitudini tra il mondo terreno e quello che Gesà ci ha annunciato nel Vangelo, pensate alla nostra difficoltà di capire colui che ci è padre, paragonabile all'incapacità di un figlio piccolo di capire parole ed azioni di un genitore.

    Ciò che non capite oggi non vuol dire che non abbia spiegazioni, ma solo che siete limitati, al pari di un Bambino, ed un giorno capirete.
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    Le chiavi di casa solo a persone di fiducia

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  37.  

    Addì 23 febbraio 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente"; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guanciadestra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
    E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
    Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle ».
    Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico"; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
    Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
    E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
    Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. »

    Matteo 5,38-48

  38.  

    Occhio per occhio e dente per dente (23 febbraio 2020)

    Porgi l'altra guancia

    Oggi c'è un po' il mito del superuomo, quello che non sbaglia mai, il forte tra i forti che vince sempre e non teme nessuno.

    Non ci vuole una gran bravura a respirare passeggiando sulla terraferma secondo natura, mentre occorre una certa bravura, coraggio e concentrazione nel riuscire a stare sott'acqua per due, tre o più minuti andando contronatura nel tentativo di superare i propri limiti.

    E così mi viene da chiedere chi sia più grande uno che risponda secondo natura ad un'offesa vendicandosi, oppure uno che riesca a stare calmo cercando di perdonare chi gli abbia fatto del male?
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    Un fiore o un pugno?

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  39.  

    Addì 24 febbraio 2020

    In quel tempo, Gesù sceso dal monte e giunto presso i discepoli, li vide circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro.
    Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo.
    Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?».
    Gli rispose uno della folla: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto.
    Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti».
    Egli allora in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me».
    E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando.
    Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».
    Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede».
    Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità».
    Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più».
    E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «E' morto».
    Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi.
    Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?».
    Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».

    Marco 9,14-29

  40.  

    Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera (24 febbraio 2020)

    Un'arma potentissima contro il male

    Cosa posso fare io che sono anziano?
    Cosa posso fare io dinanzi alle guerre nel mondo?
    Cosa posso fare io contro la fame di intere popolazioni?
    Cosa posso fare io per impedire il dilagare dell'egoismo?
    Cosa posso fare io davanti a problemi così grandi?

    Molti rispondono: nulla

    Qualcuno mette mano al portafogli.
    Pochi si rimboccano le maniche ed agiscono.
    La maggior parte non fa assolutamente nulla.

    Ma sinceramente non è il volontariato, o la raccolta di fondi e petizioni che possono impedire guerre e carestie, abusi e dittature.

    Noi siamo formiche in un mondo di giganti, ma al contrario degli insetti abbiamo un'arma potentissima: la preghiera

    Oggigiorno sono in molti a sghignazzare davanti ad una simile affermazione, e qualcuno persino attacca chi la pronuncia pensado di fare il bene dell'umanità togliendo di mezzo chi crede in Dio e nella sua potenza.
    Eppure diverse volte la preghiera ha contrastato il male dell'umanità.

    I livornesi non sono certo l'esempio di devoti fedeli, eppure guai a chi tocca la Madonna di Montenero che tante grazie ha concesso loro che in mano avevano soltanto l'arma della preghiera.

    Nel Vangelo si narra che i discepoli non riuscivano a guarire un ragazzo che "si gettava nel fuoco e nell'acqua mosso da un demonio", nonostante i poteri che Gesù aveva dato loro.
    Alla domanda dei discepoli sul perché non fossero riusciti a guarirlo, Gesù rispose "Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera".

    Questa è la nostra unica arma contro la cattiveria umana, contro le guerre ed ogni male che affligge il mondo.
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    Cosa posso fare io?

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  41.  

    Addì 25 febbraio 2020

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse.
    Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà».
    Essi però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni.
    Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo lungo la via?».
    Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande.
    Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti».
    E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: «Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

    Marco 9,30-37

  42.  

    Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me (25 febbraio 2020)

    Chi non accoglie uno di questi Bambini, è contro la l'Umanità

    Cosa ne pensate di un Comune che fa chiudere una casa che accoglie Bambini con l'unica motivazione "Non continuità degli operatori" quando in tutte le comunità l'alternanza degli operatori (purtroppo) è una regola?
    Cosa ne pensate di un comune che non si avvale per fare prevenzione di un'Associazione che è presente sul territorio da ben trentatré anni accogliendo (con successo) centinaia di Bambini?
    Cosa ne pensate di un Comune che invia Bimbi solo alle comunità "note" e "gradite" e non già a quelle autorizzate e accreditate dallo stesso Comune e dalla Regione? (affermazioni fate con video pubblico in sede di commissione).
    Cosa ne pensate di una Regione il cui regolamento di fatto impedisce alle famiglie desiderose di accogliere più Bambini in affido perché i parametri imposti per le case sono superiori alla civile abitazione? Le stanze di una casa di una famiglia normale non sono certo di diciotto metri quadri e non c'è casa che abbia tre bagni.
    Cosa ne pensate di un Comune con 160.000 abitanti, con diversi quartieri a rischio, che mette in campo appena 25 assistenti sociali? Significa che ogni operatore deve monitorare 6.400 persone. E' vero che la maggior parte degli abitanti non necessita del servizio sociale, ma 14.800 famiglie, vale a dire circa 50.000 persone sono sotto la soglia minima di povertà. Come è possibile che un'assistente sociale possa occuparsi da solo di 2.000 persone con tutte le problematiche possibili: Minori, anziani, droga, alcolismo, emergenza abitativa e quant'altro?

    Ora mi domando. Questo Comune davvero tutela i Bambini ed il resto della popolazione sofferente e bisognosa di aiuto?

    Buongiorno Livorno, è ora di svegliarsi.
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    Accogliere significa anche, e sopratutto, non respingere

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  43.  

    Addì 26 febbraio 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
    Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
    Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
    Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
    Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
    E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
    Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

    Matteo 6,1-6.16-18

  44.  

    Chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto (26 febbraio 2020)

    Siamo tutti un po' iceberg

    Di un iceberg vediamo solamente la parte emersa, che rappresenta appena il dieci per cento del suo volume.

    Una mamma fa un lavoro enorme, ma ciò che possiamo osservare è solo una piccola parte di esso.
    Una mamma cucina, e noi vediamo ciò che porta in tavola, ma quante ricette ha letto e provato, quanta spesa ha fatto, quante prove finite nella pattumiera per dare il meglio ai suoi figli.
    Una mamma educa i suoi cuccioli d'uomo, e noi vediamo i Bambini ben vestiti ed educati, ma quante brontolate, quanti "discorsini", quanto buon esempio c'è dietro a tutto questo.
    Una mamma pulisce casa, e noi prendiamo come un dato di fatto che non ci sia polvere, che il bagno sia profumato, che i vestiti siano lavati e piegati nell'armadio, ma quante lavatrici, quante ore a stirare, quanta fatica piegata in due a dare il cencio per terra.

    Un babbo gioca con i suoi figli sul mare, al parco, in pineta, ma sono solo poche ore alla settimana che può dedicarsi ai figli, il resto del tempo è davanti ad un computer, nell'aula di un tribunale, nella fabbrica a fare un lavoro stressante. Quel lavoro permette alla famiglia di fare una vita serena, senza doversi preoccupare per il mangiare o le vacanze estive.

    Un cristiano, un vero seguace di Cristo, colui che prova a seguire le norme di Dio lo si vede in chiesa meno di un'ora alla settmana, ma vive tutta la sua vita pregando Dio nel segreto della sua camera o mentre passeggia, aiutando i più bisognosi, destinando parte dei suoi guadagni ad opere di bene, rinunciando ad ore di libertà per donarle a Dio.

    Non facciamo l'errore di valutare un iceberg dalla sua punta, ricordiamoci che la maggior parte di esso, nel bene come nel male, è sommersa e invisibile a prima vista.
    ---------------------------
    Il 90% di noi non è visibile al mondo

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  45.  

    Addì 27 febbraio 2020

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno».
    Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.
    Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà.»
    Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?»

    Luca 9,22-25

  46.  

    Ognuno prenda la sua croce ogni giorno e mi segua (27 febbraio 2020)

    Ogni giorno

    Se un giorno vi danno uno schiaffo, il dolore passa.
    Se un giorno vi danno una scarica di legnate, il dolore poi passa.

    Pensate però se ogni giorno vi prendessero a calci, schiaffi e pugni.

    Ogni giorno. In ogni occasione

    E quando non venite picchiati siete impauriti fino alla morte nell'attesa che il vostro carnefice torni da voi per picchiarvi.

    Tutti restiamo indignati quando balzano ai disonori della cronaca notizie di anziani legati ai letti dagli infermieri, mogli violentate nell'animo da mariti aguzzini, Bambini violentati dall'orco di turno.

    Però in pochi pensano a togliere dalle spalle di quei poveretti quella pesante croce che devono portare ogni giorno sulle proprie spalle.

    Quanti Bambini vivono questa situazione, e basterebbe semplicemente aprire le porte del cuore e della casa per accoglierli e dar loro quella serenità di cui necessitano.

    Ma guardiamoci intorno. Ognuno di noi, chi più e chi meno, chi prima e chi dopo, porta sulle spalle un pesante fardello, una grossa croce.

    Ogni giorno

    Nelle nostre preoccupazioni quotidiane non vorremmo che qualcuno ci desse un aiuto, un consiglio, un sostegno fosse anche solo morale?
    Certo, chi non vorrebbe essere aiutato?

    Ed allora perché non cominciamo noi ad alleviare le sofferenze del nostro prossimo, magari il nostro esempio servirà ad altri in una catena di magnifica solidarietà.
    ---------------------------
    Una ciliegia tira l'altra per la loro bontà

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  47.  

    Addì 28 febbraio 2020

    In quel tempo, si accostarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?».
    E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.

    Matteo 9,14-15

  48.  

    Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? (28 febbraio 2020)

    Psicosi da virus

    I lombardi ed i veneti sono rinomati per la loro compostezza, nulla li spettina e se devono mandarti a quel paese lo fanno con una tale eleganza che ti viene voglia persino di ringraziarli.
    Vedere però l'assalto ai supermercati, la corsa alle mascherine, il restare tappati in casa anche quando le autorità non lo ritengono necessario mi sa un po' di assurdo.
    Ed ecco che penso "Allora sono umani anche loro".

    A Borsellino si attribuisce una bellissima frase, ripresa in realtà da Shakespeare nel Giulio Cesare: "Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola".
    Penso che la psicosi odierna possa commentarsi da sé con questo pensiero.

    Scuole chiuse, manifestazioni di ogni ordine e grado annullate, messe a porte chiuse trasmesse in streaming, scorte alimentari per mesi.

    Giusto? Non so, forse si, non spetta a me dirlo, ma il panico che ha preso le persone è una paura che ci fa capire la fragilità umana oggigiorno.

    Davanti alla morte ci sono stati uomini che hanno sorriso felici di morire, perdonato i propri aggressori, pregato per i cari che dovevano cavarsela senza di loro.

    Cosa differenzia l'uomo medio di oggi da quest'altro tipo di persone?

    La fede. Non solo in Dio, ma anche nei principi che sono superiori all'idea della morte.

    Oggi si vive per raggiungere una felicità irraggiungibile perché vogliamo sempre di più.
    Se abbiamo la casa vogliamo la villa, se abbiamo la villa vogliamo il castello, se abbiamo il castello vogliamo un'isola tutta nostra.
    Per poi accorgersi che soldi e cose materiali a nulla valgono se ti muore un figlio, se l'amore della tua vita ti abbandona, se, come oggi sta accadendo, arriva un'epidemia.

    Ed allora uomini e donne del nord del mondo gettate uno sguardo oltre la morte, fate vivere i vostri ideali, siate più forti della morte ineluttabile che presto o tardi arriverà per tutti. Guardate dietro il sipario e scoprite la bellezza di Dio che da sempre ci dice "Oltre la morte c'è il Paradiso": è questa la vera felicità, non certo il conto in banca con milioni di euro
    ---------------------------
    La felicità piena è irraggiungibile in questo mondo

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  49.  

    Addì 29 febbraio 2020

    In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!».
    Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
    Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla di pubblicani e d'altra gente seduta con loro a tavola.
    I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?».
    Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi».

    Luca 5,27-32

  50.  

    Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori? (29 febbraio 2020)

    Insert Coin: un mondo a gettoni

    Hai i soldi? Ti è permesso tutto.
    Non hai i soldi? Qualunque azione positiva tu possa fare sarai sempre relegato in posizione marginale e sostituito (da chi ha soldi) alla prima occasione.
    Funziona un po’ come colui che fa regali a chi sia più ricco, o fa un favore a chi abbia più denaro o potere, in modo che quando questo si dovrà sdebitare lo farà con un regalo di maggior valore o con un favore di maggior prestigio.
    Ho sempre pensato che il “do ut des” non dovesse essere preso come principio di vita. Ho sempre pazientato con coloro che palesemente mi facevano un favore in cambio di altro, e laddove mi era possibile contraccambiavo. Se ad esempio un’azienda ci donava merce, avevano piacere ad apparire per far vedere la loro attenzione verso il sociale: nulla di male, non è un problema.
    Ma pensavo non dovesse essere la regola. Invece purtroppo il meccanismo è talmente radicato che se uno ti da qualcosa e tu non contraccambi in pari misura vieni emarginato e non più aiutato.
    L’estensione di tale principio è talmente generalizzata da indurre la maggior parte delle persone a ritenere che tu non puoi fare un’attività senza averne una remunerazione, e laddove questo accade vale come passaporto per essere “nella norma” e quindi accettato dalla società.
    Durante una delle tante indagini fatte su di noi nel tempo per vedere se rubavamo, il nostro avvocato ci disse “Il PM vuole capire che interesse avete nell’aiutare tanti Bambini, perché le cose sono due: o siete furbi come volpi ed avete patrimoni nascosti in paradisi fiscali, oppure siete santi”.
    Stante il fatto che santi non siamo, e siamo ben lontani da esserlo con tutti i nostri difetti, ma anche che non rubiamo nemmeno un centesimo, anzi ci mettiamo del nostro, e lo abbiamo sempre dimostrato alle autorità competenti, significa che la terza via, quelle dell’essere persone normali, con pregi e mancanze, pronti a dedicare la propria vita ai Bambini per amore della giustizia non è nemmeno presa in considerazione.
    E’ un po’ come dire: tra Biancaneve, un uomo con principi ed un disonesto di chi siete amici? Biancaneve esiste solo nelle favole e l’uomo con principi non esiste, quindi per forza deve essere il disonesto.
    Questo non significa che non esistano uomini con valori, ma è difficile che non siano inseriti anche loro in meccanismi di clientelismo affinché i propri principi possano assurgere a livelli più alti. Ma in questo gioco perverso se si maneggia il fango necessariamente ci si sporca le mani, a tal punto da restarne talmente invischiati da dover accettare di tanto in tanto, e sempre più spesso, un compromesso.
    Quanti politici sono entrati nel sistema pensando di cambiare il mondo con le proprie buone e sane idee, facendosi poi fagocitare dal gioco dello scambio di favori.
    Oppure quanti hanno iniziato ad aiutare il prossimo fondando una bella Associazione, ma accettando gli aiuti del pubblico in cambio di voti, di utilizzo di una tal cooperativa, dell’entrare in posti chiave a portare avanti non le proprie idee ma quelle del tal partito.
    Il politico si fa strada, l’Associazione cresce a livelli nazionali ed al momento in cui viene loro chiesto di più hanno due strade: fermarsi e perdere tutto, oppure restare in sella comprando la loro posizione con la moneta dei propri principi.
    Quanti errori abbiamo fatto nei nostri trentatré anni di storia, errori umani, errori di valutazione o di distrazione, ma una cosa è certa: non ci siamo mai venduti alla politica, alla potere ecclesiale, al dio denaro.
    Siamo fuori dal sistema, ed è per questo che ancora oggi facciamo fatica a tirare avanti, ma siamo felici di questa scelta. Non arriveremo forse mai ad avere una nave che solca il mediterraneo, non avremo palazzi da cinque milioni di euro nel centro di Milano, non avremo tredici milioni di euro ogni anno con il cinque per mille, ma una cosa è certa: ogni sera, prima di andare a letto, vedremo nello specchio delle persone oneste che per amore dei valori non hanno accettato compromessi.
    Giusto o sbagliato sarete voi a dirlo, noi andremo comunque avanti su questa strada finché avremo le forze per stare a galla.
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