Non sei collegato (collegati)

Vanilla 1.1.2 is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

  1.  

    Addì 22 novembre 2019

    In quel tempo Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare i venditori, dicendo: «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!».
    Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole.

    Luca 19,45-48

  2.  

    I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire, ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole (22 novembre 2019)

    Sei buono? Allora muori!

    Quanti esempi nella storia possiamo citare di personaggi buoni, che hanno fatto il bene dell'umanità, e sono stati uccisi, eliminati socialmente, screditati?
    Primo fra tutti lo stesso Gesù, Padre Pio venne osteggiato dalla chiesa stessa, Nelson Mandela incarcerato per tanti anni, Martin Luther King ucciso insieme a tantissimi altri che con amore e non violenza volevano cambiare il mondo con il dialogo.
    E' triste vedere tutto questo. E' triste vedere che la storia si ripete ogni giorno anche sulla nostra pelle.
    E meraviglioso vedere però che gli avvenimenti successivi mostrano una rivincita che sa di giustizia: Gesù ha portato alla fede miliardi di persone, Padre Pio è venerato come un santo, Mandela è divenuto presidente di una Repubblica che esiste grazie a lui, King ha iniziato un processo inarrestabile di liberazione dalla schiavitù.

    E gli Amici della Zizzi? Cosa cerchiamo di fare noi? Di aiutare tanti Bambini, ma a qualcuno questo da fastidio, e fanno di tutto per screditarci e cancellarci dalla faccia del mondo sociale.
    Combatteremo con le armi della non violenza, combatteremo con l'amore per i nostri ragazzi ed un giorno il nome dell'Associazione sarà un vessillo contro cui nessuno oserà più sputare in pubblico
    ----------------------------
    La violenza si combatte (SOLO) con la non violenza

    Aiutaci con una donazione
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  3.  

    Addì 23 novembre 2019

    In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello.
    C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli.
    Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli.
    Da ultimo anche la donna morì.
    Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».
    Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio.
    Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.
    Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui».
    Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene».
    E non osavano più fargli alcuna domanda.

    Luca 20,27-40

  4.  

    Maestro, hai parlato bene (23 novembre 2019)

    Sai perché cadiamo?

    I film sono emanazione dei pensieri altrui, ed in essi, anche nei più irreali, puoi trovare perle di saggezza.
    Dal serial "Batman": Sai figliolo perché cadiamo? Per imparare a rimetterci in piedi.

    Ogni volta che cadiamo, per colpa nostra o altrui, ne paghiamo le conseguenze. Dolorose. Profonde. Inestinguibili che lasceranno in noi profonde ferite pronte a farci male in ogni momento della nostra vita.
    Ma da queste impariamo a rialzarci, impariamo a camminare a testa alta, impariamo a non arrenderci, impariamo chi sono gli amici veri, impariamo ad avere fiducia, impariamo ad usare le nostre potenzialità, impariamo a dominare le nostre paure.

    Impariamo a vivere.

    Ed allora ben vengano le cadute, e tanto più esse saranno devastanti, tanto più grande sarà il nostro valore nel rialzarci.
    Non perché dobbiamo dimostrare nulla a nessuno, ma perché prendiamo atto del nostro coraggio e della nostra forza.

    Ma non basta.
    Se hai una trave sul petto, se attorno a te la casa che hai costruito brucia, non potrai farcela da solo a rialzarti, ci sarà sempre bisogno di qualcuno che creda in te, e ti dica "Cosa le fa a fare tutte quelle flessioni se poi non solleva una trave?"
    Ci vuole chi ti svegli dal torpore e dal dolore.

    Quante volte ho chiesto a Dio "Tu non ti arrendi mai con me?"
    Ed egli, con i fatti, standomi vicino ogni volta che sono caduto, mi ha sempre risposto "No, mai!"

    Ed allora ben vengano le cadute: ossa rotte e punti di sutura faranno di noi Uomini e Donne veri.
    ----------------------------
    Sai perché cadiamo? Per imparare a rimetterci in piedi

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  5.  

    Addì 24 novembre 2019

    Il popolo stava a vedere, i capi invece schernivano Gesù dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto».
    Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».
    C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
    Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!».
    Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena?
    Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male».
    E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».
    Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».

    Luca 23,35-43

  6.  

    Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso (24 novembre 2019)

    Ucciso per non aver fatto nulla di male

    "Prendi me al posto suo"
    Questo disse Massimiliano Kolbe al nazista che stava scegliendo dieci persone per destinarle a morire.

    Massimiliano prese il posto di Franciszek Gajowniczek, un padre di famiglia che poté così riabbracciare sua moglie.

    Nella staffetta si corre a più non posso, ma ad un certo punto, anche se nelle gambe avremmo ancora la forza di correre, si passa il testimone a chi sia più fresco e riposato.
    Il seme muore per dare origine alla pianta, e quante mamme sono disposte a morire pur di salvare la vita del proprio figlio.
    E' nella natura l'avvicendamento tra il vecchio ed il giovane, ma quanti sarebbero disposti a morire per l'uomo della porta accanto?
    Quanti darebbero la propria vita per una persona che nemmeno conoscono?

    C'è chi lo fa. C'è chi compie scelte radicali lasciando le proprie agiatezze per dedicare la propria esistenza a persone sconosciute che vivono nel disagio.
    Nessuna medaglia, nessun premio in questa vita, anzi spesso bastonate ed accuse.
    I premi non sono necessari perché la ricompensa più grande è la consapevolezza di aver donato la vita a chi la stava perdendo.

    Massimiliano Kolbe per il suo gesto è stato rinchiuso nel bunker della fame affinché morisse.
    Non è venuto nessuno a salvarlo, non sono arrivati gli alleati a liberarlo, non ha trovato tra i nazisti un animo nobile e pietoso.
    E' morto solo, è morto per un'iniezione letale dopo due settimane senza acqua e senza cibo.
    Il dono della propria vita non ha salvato soltanto Franciszek, ma anche tutti coloro che sono salvati, nel corpo e nell'anima, da chi seguendo il suo esempio dona la propria vita al prossimo.
    ----------------------------
    Prendi me al posto suo

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  7.  

    Addì 25 novembre 2019

    In quel tempo, mentre era nel tempio, Gesù, alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro.
    Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli e disse: «In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti.
    Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere».

    Luca 21,1-4

  8.  

    Nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere (25 novembre 2019)

    Siamo ricchi o poveri?

    E' opinione comune che una persona con uno guadagno di diecimila euro al mese è ovviamente un poveraccio dinanzi ai grandi capitani d'industria.
    E' ovviamente ricco rispetto ad un lavapiatti che lavora poche ore alla settimana, il quale a sua volta è benestante rispetto al padre di famiglia senza lavoro.

    Eppure in questa stupida classifica improntata sui beni materiali non si tiene conto di un fattore essenziale: ognuno di noi, anche il barbone che vive sotto i ponti, è ricchissimo di cose da donare.

    Un giorno ero arrabbiato con il mondo.
    Andai a Montenero a trovare Don Luigi in cerca di uno sfogo e di un conforto.
    Mi aspettavo che mi chiedesse il motivo del mio malumore, mi aspettavo di sentire da lui parole e consigli.
    Mi regalò il silenzio, un silenzio durato più di un'ora, dopo il quale mise la sua mano sopra la mia stringendola affettuosamente.
    Mi ha donato più lui in quel momento di mille altre persone con borse piene di regali

    A volte basta un piccolo e semplice gesto per far felice qualcuno.
    ----------------------------
    Nessuno è così povero da non poter donare nemmeno un sorriso

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  9.  

    Addì 26 novembre 2019

    In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, Gesù disse: «Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta».
    Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?».
    Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli.
    Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine».
    Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo».

    Luca 21,5-11

  10.  

    Non resterà pietra su pietra che non venga distrutta (26 novembre 2019)

    Il futuro è oggi

    Il pensiero di ogni buon genitore è il futuro dei propri figli.
    Nella natura delle cose, salvo eccezioni, i genitori muoiono prima dei figli.
    Ma tutto è instabile.
    Ci sono figli che muoiono, figli che se ne andranno senza voltarsi indietro, figli che prenderanno brutte strade, figli che verranno portati via.
    Ci si domanda se vedremo realizzati i sogni che abbiamo costruito per loro.
    E ci affanniamo, cerchiamo di lottare contro il tempo per dar loro sempre di più con la paura di dare troppo poco, pensando che quell'idillio possa svanire in un attimo.
    Ma oggi, oggi mentre abbiamo questi pensieri, dobbiamo dire: il futuro non è domani, il futuro è oggi.
    Si, il loro futuro si sta realizzando oggi, perché "oggi" è il futuro di anni fa, è il futuro di un mese fa, è il futuro rispetto a ieri.
    Una cosa è certa, noi oggi siamo chiamati a fare i genitori, e questo facciamo e dobbiamo fare, pur con i nostri limiti umani.
    Oggi vediamo realizzati quelli che sarebbero stati i sogni dei nostri Bambini se qualcuno li avesse interpellati anni fa: una famiglia, la sicurezza, un avvenire, amore e accudimento.
    Non so se vedremo altro, domani è un altro giorno, ma abbiamo visto già tanto, e questo ci deve già rendere fieri di quello che abbiamo fatto.

    Nell'affido questo vale ancor di più.
    Pensate ad un Bambino chiuso in un angolo dalle bastonate del padre ubriaco. Tutte le sere.
    Quale sarebbe secondo voi il suo sogno ricorrente?
    E chi accoglie uno di questi Bambini sappia che ha realizzato il suo sogno più grande: essere portato via da quell'inferno.
    Quando diventano grandi spesso se ne dimenticano, danno tutto per scontato e non si voltano nemmeno per dire un grazie, ma non è questo ciò a cui ambire.
    Dobbiamo essere fieri di essere genitori naturali, adottivi o affidatari perché abbiamo già avuto la possibilità di realizzare il loro grande sogno della vita: essere amati, accuditi, accolti.
    ----------------------------
    Grazie Babbo, grazie Mamma per aver realizzato il mio sogno di essere Bambino

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  11.  

    Addì 27 novembre 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome.
    Questo vi darà occasione di render testimonianza.
    Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere.
    Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome.
    Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà.
    Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime».

    Luca 21,12-19.

  12.  

    Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime (27 novembre 2019)

    Un Koala in diffcoltà

    Lucia era una signora stupenda.
    Una donna meravigliosa con un cuore grandissimo.
    Avrebbe aiutato il mondo intero se ne avesse avuto le forze, ma andava comunque ad una velocità superiore alla media.
    Di una così la mia mamma, che in quanto a velocità non scherzava, avrebbe detto "Sembra Fregoli" ... da Leopoldo Fregoli, trasformista famoso ai primi del '900 capace di cambiare personaggio nel giro di pochi secondi.

    Lucia portava da mangiare ai poveri, raccoglieva i vestiti da donare in beneficenza, si faceva carico di bollette e affitti della povera gente.
    Un giorno trovò un Koala. Smarrito. Sperduto.
    Lo raccolse, lo portò a casa, gli dette tutto il suo amore, lo curò come solo una mamma sa fare.
    Gli preparò pranzetti luculliani dandogli pasta, salmone, riso, bistecche.
    Ma il Koala si rifiutava di mangiare e deperiva.
    Nonostante le immense cure di Lucia il Koala stava morendo.

    Tutti voi sapete bene il perché.
    Sapete perfettamente che il Koala mangia quasi esclusivamente foglioline e gemme di eucalipto.

    Ed allora perché la signora Lucia continuava a dargli pietanze gustosissime, ma non le foglioline di eucalipto?

    Perché pensava che una dieta monotematica gli facesse male, oppure perché non ammetteva che mangiasse così poco.
    Lei sapeva cosa ci voleva per lui, erano gli altri che sbagliavano, ed ha continuato a dargli pasta, riso e quant'altro, ma non l'eucalipto.

    E' una storiella, ed il finale scrivetelo voi.
    Forse il Koala è morto, forse è scappato, forse le è stato tolto o forse Lucia un giorno ha capito ed ha cominciato ad alimentarlo adeguatamente.

    Fatto sta che questo comportamento che potremmo definire "sciocco" lo abbiamo tutti noi. Specie nei confronti di chi accudiamo, sia esso un figlio, un marito, una moglie, un povero. Diamo loro tutti noi stessi, diamo loro ogni genere di attenzioni, li sommergiamo di amore, ma ci meravigliamo che l'altro sia apatico, non reagisca, non sia felice di tutto quello che gli stiamo dando.

    Evidentemente ha bisogno di altro.

    Bisognerebbe che ciascuno di noi si mettesse in ascolto della persona amata o accudita per capirne i suoi bisogni e provare a darglieli.

    E' un po' come comprare un regalo per Natale: bisognerebbe regalare qualcosa che piace all'altro e non qualcosa che piace a noi.

    Nelle comunità di qualsiasi natura viene imposto dagli alimentaristi un menù.
    Loro sanno cosa debbano mangiare gli ospiti, siano essi Bambini, anziani, portatori di handicap, carcerati.

    Eppure un italiano medio passa il 28% del suo tempo a tavola, ama scherzare con gli amici davanti ad un buon bicchiere di vino, si rilassa andando al ristorante scegliendo le pietanze più sfiziose, gira tra i banchi del mercato assaporando già con la mente quello che si diletterà a preparare.
    Mangiare, diciamocelo, è una gioia per moltissime persone.
    Eppure i nostri burocrati ingrigiscono anche questo: il lunedì 80 grammi di pasta con i broccoli, il martedì gelato cioccolato ed amarena, il mercoledì ... e così via.
    Già non è facile stare in una comunità, specie per un Ragazzo, figuriamoci se gli togliamo persino la gioia del cibo, la possibilità di sperimentare in cucina, di assaggiare cose particolari, magari qualche intruglio preparato con gioia insieme agli adulti.

    In tutte le famiglie accade questo, ed è giusto. Perché lo stato deve obbligare coloro che tutela a mangiare quello che non vogliono?
    Perché Lucia, donna meravigliosa, non vuole dare al Koala le foglioline di eucalipto?
    ----------------------------
    Non date ai vostri cari le attenzioni che vi sembrano giuste, date loro quelle di cui hanno bisogno

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  13.  

    Addì 28 novembre 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina.
    Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia.
    Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo.
    Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.
    Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
    Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
    Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

    Luca 21,20-28

  14.  

    La vostra liberazione è vicina (28 novembre 2019)

    Una manciata di minuti

    8. 5. 2. 25. 74. 63.
    Non sono i numero del lotto, sono gli anni, i mesi, i giorni, le ore, i minuti, i secondi che ci separano dalla nostra fine su questa terra.
    Non li possiamo calcolare, ma sappiamo che è solo questione di tempo.

    Ed allora perché non vivere questa manciata di istanti per litigare, invidiare, rinfacciare?
    Abbiamo poco tempo a disposizione, non sprechiamolo.

    Sorridiamo, accettiamo, scusiamo, sorvoliamo in modo che questi ultimi istanti di vita siano attimi di felicità e lascino di noi un buon ricordo.
    Non si può passare la vita a litigare un giorno si e l'altro pure, impariamo ad andare oltre le divergenze e smettiamo di restare male ogni qualvolta l'altro alzi un ciglio, dica una cosa per noi sbagliata o non faccia una cosa per noi doverosa.

    Basta dai, sorridiamo e impariamo a vivere sereni perché la morte è dietro l'angolo, è solo questione di pochi istanti.
    ----------------------------
    Non sprechiamo la vita a litigare, impariamo a donare un sorriso

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi

    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  15.  

    Addì 29 novembre 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Guardate il fico e tutte le piante; quando già germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina.
    Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
    In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto.
    Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

    Luca 21,29-33

  16.  

    Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno (29 novembre 2019)

    La banca mondiale dei semi

    In Norvegia, nelle bellissime isole Svalbard, è stata realizzata una gigantesca cassaforte scavata in un ghiacciaio a circa mille chilometri dal Polo Nord: qui si conservano e proteggono i beni più preziosi dell'umanità.

    Pietre preziose? No!
    Quadri di altissimo valore? No!
    Antichi manoscritti? Neanche.

    Ed allora cosa c'è di più prezioso da indurre a creare una banca mondiale con costi elevatissimi?
    Ci sono semi di ogni genere: riso, grano, fagioli, sorgo, melanzane, patate. Tutto ciò che si può piantare e, ancora di più, tutto ciò che si deve conservare per la biodiversità.
    Centinaia di migliaia di sementi blindate e conservate a 18 gradi sotto zero, per garantirne la sopravvivenza anche in caso di guerra o cataclisma. A quella temperatura i semi possono sopravvivere per migliaia di anni (anche ventimila).

    E' bello sapere che se un cataclisma o una guerra nucleare dovesse uccidere tutto ciò che è vivo, uomini, animali e piante, nulla potrebbe contro questi semi. E da loro il mondo ripartirebbe.

    Così è bello sapere che se distruggeranno le nostre opere o noi stessi, vi saranno sempre i nostri semi a parlare per noi: le parole dette e scritte, gli insegnamenti donati con amore, i Bambini che insegneranno ai loro figli le regole che hanno imparato in casa nostra.

    Mettiamo a dimora le nostre parole, non solo scrivendole sulla carta, ma sopratutto conservandole nelle casseforti scavate nei cuori di coloro che incontriamo.
    ----------------------------
    Ogni parola è un seme che può far nascere un valore

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  17.  

    Addì 30 novembre 2019

    In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.
    E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini».
    Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.
    Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò.
    Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.

    Matteo 4,18-22

  18.  

    Seguitemi, vi farò pescatori di uomini (30 novembre 2019)

    Getta le tue reti. Buona pesca ci sarà

    Una bellissima canzone di Pierangelo Bertoli e Fiorella Mannoia dice così

    Getta le tue reti
    Buona pesca ci sarà
    E canta le tue canzoni
    Che burrasca calmerà
    Pensa, pensa al tuo bambino
    Al saluto che ti mandò
    E tua moglie sveglia di buon mattino
    Con Dio di te parlò
    Con Dio di te parlò

    La sento un po' come un inno alla nostra storia

    Getta le tue reti ... Inizia il tuo percorso di pescatore
    Buona pesca ci sarà ... Tanti Bimbi aiuterai
    E canta le tue canzoni ... Usa le tue doti
    Che burrasca calmerà ... Che problemi risolverai
    Pensa, pensa al tuo bambino ... Pensa, pensa ai tanti Bambini
    Al saluto che ti mandò ... all'amore che da sempre ti danno
    E tua moglie sveglia di buon mattino ... E tua madre morta da giovane
    Con Dio di te parlò ... Con Dio di te parlò
    Con Dio di te parlò ... Con Dio di te parlò

    Pesca forza tira pescatore
    Pesca non ti fermare
    Anche quando l'onda ti solleva forte
    E ti toglie dal tuo pensare
    E ti spazza via come foglia al vento
    Che vien voglia di lasciarsi andare
    Giù leggero nel suo abbraccio forte

    Noi siamo così:
    Pescatori di Bambini
    Non ci arrendiamo mai
    Non abbiamo paura dell'onda forte

    Lunghi giorni in mezzo al mare
    Mare che non ti ha mai dato tanto
    Mare che fa bestemmiare
    Che si placa e tace senza resa
    E ti aspetta per ricominciare
    E ti aspetta per ricominciare

    Tanto facciamo
    Ma poco riceviamo dal sistema
    Sistema che fa montare la rabbia
    Battaglie senza fine
    Ne vinciamo una e subito dobbiamo ricominciare a lottare

    Lottare per i nostri Bimbi
    Lottare per chi crede in noi
    Lottare per essere pescatori di uomini al servizio di Dio
    ----------------------------
    Lottare per amore di tanti Bambini: questa è la nostra vita da 33 anni

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi

    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  19.  

    Addì 1 dicembre 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo.
    Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo.
    Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato.
    Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata.
    Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.
    Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
    Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà. »

    Matteo 24,37-44

  20.  

    Siate pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà (1 dicembre 2019)

    Cosa fai? Spacco pietre

    Ci sono tre operai che stanno spaccando pietre. A chi chiede loro cosa stiano facendo, il primo risponde: “Sto spaccando pietre”; alla stessa domanda il secondo dice: “Sto costruendo una cattedrale”; e il terzo: “Sto salvando l’umanità”.
    Anche se stanno facendo la stessa cosa, la fanno in “modo” diverso: il primo mostra di considerare quel lavoro di poco valore; il secondo confessa la soddisfazione di guadagnarsi da vivere; ma solo il terzo comprende il significato e il fine del suo lavoro, trasformando così un’umile opera in un progetto di valore utile alla collettività.

    Non è importante cosa facciamo, ma come lo facciamo.

    Tutti possono aiutare una persona, accogliere un Bambino, sfamare un povero, ma c'è chi lo fa perché è costretto, chi perché è pagato, chi lo fa per la gioia di donare qualcosa di importante con amore.

    Madre Teresa diceva: "Meglio dare un sorriso senza il pane, che il pane senza un sorriso"
    ----------------------------
    Amare non è "fare", ma "fare con amore"

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi

    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  21.  

    Addì 2 dicembre 2019

    In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava:
    «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente».
    Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò».
    Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
    Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa».
    All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande.
    Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli»

    Matteo 8,5-11

  22.  

    Gli venne incontro un centurione che lo scongiurava (2 dicembre 2019)

    Bambino figlio di un picchiatore culturale

    Ho conosciuto un ultras del Livorno, uno di quelli che vanno a giro con una mazza da baseball nel baule della macchina, sempre pronto a fare a botte, la cui unica fede è quella calcistica.
    Aiutavamo il figlio, quindi nessuno ci doveva toccare, ma con il resto del mondo era una iena.
    Qualche volta abbiamo provato a toccare la parola "fede", ma sembrava di vedere un riccio dinanzi al cane da caccia, con le spine irte, pronto a dare battaglia.
    Un giorno mi disse: "Se mio padre mi avesse visto prendere in mano un Vangelo, mi avrebbe tirato uno sganassone da mandarmi all'ospedale".

    Riponendo fiducia in noi lasciava che il figlio venisse ci seguisse in chiesa, lasciandolo partecipare anche ai nostri incontri serali dove si parlava di valori e principi, addirittura lasciandolo libero di partecipare a scuola all'ora di religione.

    Per amore del figlio è persino entrato in chiesa, con tutta la famiglia, per assistere alla sua prima comunione, ed era commosso nel vedere la di lui felicità.

    Non so cosa sia poi successo nel suo animo.
    Il Bimbo è uscito da casa nostra tornando a stare con lui e viene spesso a trovarci, nonostante il divieto del padre perché geloso del rapporto costruito in tanti anni.

    Ho sempre pensato che il Signore si sia avvalso di questo Bambino per entrare nel cuore di questo picchiatore culturale, così abituato dall'ambiente in cui è nato e cresciuto, ma profondamente un buon babbo.
    Quello che succederà d'ora in poi non mi è dato di saperlo, ma spero con tutto il cuore che questo babbo cambi vita per proteggere un figlio che ama profondamente, pur non avendo le risorse per fare il padre.
    Ma i miracoli accadono ogni giorno, e già vedere un bimbo bravo, con valori, dolce e premuroso nei confronti nostri e del genitore mi riempie il cuore di gioia, nella speranza sia il primo e più importante passo per un miglioramento di questa persona.
    ----------------------------
    Un seme gettato nel campo del nostro vicino farà crescere un albero i cui rami saranno ponte tra due culture

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini

    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi

    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  23.  

    Addì 3 dicembre 2019

    In quel tempo, Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.
    Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
    E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.
    Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono».

    Luca 10,21-24

  24.  

    Hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli (3 dicembre 2019)

    Nelson Mandela Forum - Firenze

    Sabato scorso, grazie al progetto Siamo Solidali della Cassa di Risparmio di Firenze siamo stati accolti presso il Nelson Mandela Forum nel capoluogo toscano.
    Dire "accolti" non è solo una parola, ma veramente c'è stata un'apertura immensa nei nostri confronti.

    Una giornata intera fuori casa, con i Bimbi piccoli, dalle 11.00 alle 3:00 del mattino seguente non è stata una "passeggiata", ma un grande impegno, seppur colmo di soddisfazioni.

    I Bimbi lo hanno vissuto come un'esperienza magica, un viaggio verso l'ignoto, l'affetto di tante persone, la canzone Esmeralda da cantare e ballare anche tornando a casa.
    Nell'occasione abbiamo distribuito le nostre brochure ed i Calendari della Zizzi alle oltre 7.000 persone intervenute per vedere il musical "Notre Dame de Paris", ed i Bambini hanno voluto partecipare donando i propri sorrisi a tutti gli spettatori.
    Piccolini, non erano visti dalle persone che frettolosamente conquistavano l'ingresso, e si alzavano in punta di piedi, allungando la manina fino al cielo tenendo stretta stretta la brochure con l'effige di una di loro, cercando di farsi notare toccando il braccio di chi si trovavano davanti.
    Molti passavano oltre, ma in tanti si fermavano per bearsi di quel sorriso, di quel "prego signora" o "grazie signore" ad imitazione del nostro modo di porsi con gli avventori del palazzetto.

    E quei sorrisi dati senza interesse, con la voglia di giocare e di sentirsi parte di una grande e "spettacolare" Famiglia, hanno fatto breccia nel cuore di tanti che sono andati a vedere uno spettacolo, ma hanno portato a casa molto di più delle meravigliose coreografie: hanno portato a casa l'amore che un Bambino, nella sua semplicità, sa donare.

    Grazie Chiara, grazie Elena, grazie Giuseppe, grazie a tutto lo staff del Nelson Mandela, grazie ai volontari che ci hanno seguito in questa ennesima, stancante, appassionante avventura che è la vita
    ----------------------------
    La vita? Un Gioco da Bambini

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  25.  

    Addì 4 dicembre 2019

    In quel tempo, Gesù venne presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là.
    Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì.
    E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele.
    Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: «Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada».
    E i discepoli gli dissero: «Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».
    Ma Gesù domandò: «Quanti pani avete?». Risposero: «Sette, e pochi pesciolini».
    Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li dava ai discepoli, e i discepoli li distribuivano alla folla.
    Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene.

    Matteo 15,29-37

  26.  

    Zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati: li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì (4 dicembre 2019)

    Volontariato

    E' bellissimo vedere come tante persone siano disponibili verso il prossimo.

    Vi voglio donare oggi un messaggio del Presidente Ciampi indirizzato a tutti i volontari di qualsivoglia organizzazione.

    Anni fa mettemmo insieme tanti brani di personaggi famosi e di gente comune, e chiedemmo al nostro amico Carlo Azeglio Ciampi di omaggiarci di un suo scritto.
    Il progetto prese poi forma in un bellissimo libro "Mosaico di Emozioni" (che vi invito ad acquistare - solo presso di noi)

    Agli Amici della Zizzi

    Senato della Repubblica Roma, 20 gennaio 2010

    Caro Presidente,
    desidero innanzitutto esprimerLe il mio vivo apprezzamento
    per l’impegno generoso e appassionato con il quale conduce
    l’attività dell’Associazione intitolata alla memoria di Sua madre,
    la quale nella concretezza e nella semplicità del Suo operare quotidiano
    ha dato alta testimonianza del valore della solidarietà, dell’altruismo,
    dell’attenzione ai più piccoli e ai più deboli della nostra società.

    Sono lieto e onorato di aggiungere una “tessera” al vostro Mosaico d’emozioni:
    il sentimento che la ispira è la gratitudine, profonda per voi e per tutti quelli
    che come voi hanno scelto di dedicare tempo ed energie, cuore e intelligenza
    per alleviare il disagio morale e materiale di tanti esseri umani.

    Nel rinnovarLe la mia stima e il mio apprezzamento,
    colgo con piacere l’occasione
    Per augurarLe buon lavoro e inviarLe un cordiale saluto.

    Carlo Azeglio Ciampi

    Volontari

    “Senza di voi la nostra sarebbe una società più povera di valori, più arida di sentimenti.
    Chi conosce il vostro lavoro sa che voi portate non soltanto aiuti, ma amore.
    Senza di voi la solitudine di molti anziani sarebbe soltanto desolazione;
    senza di voi i più elementari diritti di moltitudini di bambini privi di ogni risorsa
    non verrebbero in alcun modo riconosciuti;
    le pene di categorie emarginate e respinte dalla società non troverebbero sollievo
    nella solidarietà umana, fonte di speranza;
    le limitazione degli handicappati, e il tormento delle loro famiglie,
    non sarebbero leniti dalla vostra calda presenza;
    le sofferenze di intere popolazioni colpite da disastri naturali, o vittime di conflitti e di guerre,
    risulterebbero intollerabili.

    Non vi saremo mai abbastanza grati per quello che fate”.

    (Terni, 16 ottobre 2001)

    Carlo Azeglio Ciampi
    ----------------------------
    La vita: un Mosaico di Emozioni

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  27.  

    Addì 5 dicembre 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
    Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
    Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.
    Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
    Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».

    Matteo 7,21.24-27

  28.  

    Un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia (5 dicembre 2019)

    Ogni giorno parla con lui

    Due ragazzi. Lui corteggia lei, le manda rose e poesie e le da spremute di cuore.
    Lei accoglie le sue avance fino a quando non si lascia andare tra le sue braccia.
    Le romanticherie continuano per un po', poi si affievoliscono e quel "cento" diventa "ottanta", poi "sessanta".
    Ma va bene così, è naturale.
    Un giorno ci si sposa ed il primo anno è tutta una scoperta, adrenalina a mille, gioia immensa.
    Il secondo anno l'entusiasmo scema, aumentano le preoccupazioni, ognuno si ritaglia spazi suoi in cui rifugiarsi.
    Ma va bene così, è naturale.
    Di anno in anno il rapporto cambia colore, e da rosso acceso si ingrigisce sempre di più.
    Un giorno, un brutto giorno, ci accorgiamo di avere accanto a noi un estraneo.
    Non lo riconosciamo più, non lo vogliamo più, e da qui tutta una serie di decisioni, spesso sbagliate: l'amante, l'alcool, la separazione, il divorzio.

    Noi siamo più emancipati dei nostri nonni: andiamo tutti all'università e se non ci andiamo è per scelta, abbiamo quasi tutti una casa di proprietà da qualche parte, anche tre auto per famiglia, telefonini di ultima generazione che ci collegano con il mondo inviando foto a parenti ed amici lontani, non abbiamo bisogno di aspettare il postino per avere notizie dello zio in America, ci vestiamo come ci pare, abbiamo la massima libertà sessuale, facciamo battaglie politiche come tante acciughe stipati nelle piazze gridando slogan contro questo o contro quello, inneggiamo all'uso della droga come una conquista inalienabile.

    Si, è vero, siamo più emancipati, ma come mai nel 1995 le separazioni erano il 23% dei matrimoni e nel 2012 il 48% ?
    Per non parlare delle coppie di fatto che non avendo vincoli legali si lasciano con ancor più facilità e percentuali assai maggiori.

    Come mai i rapporti con i figli sono sempre peggiori?

    Un rapporto tra due persone non è "perfezione scesa dall'alto" ed una volta instaurato, per nascita, matrimonio o altro è il momento di costruire la casa dove abitare insieme, instaurare un rapporto nel quale ci sia sempre la gioia di vedersi e stare insieme, un'unione nella quale non ci sia la paura di dire la cosa sbagliata per non scatenare una reazione eccessiva.

    Costruire. Questa è la parola magica: costruire.

    Qualunque imprenditore edile nell'edificare una casa, piuttosto che un palazzo, può far tutto quello che vuole, ma come prima, primissima cosa deve creare delle fondamenta solide, le deve ben ancorare alla roccia, altrimenti alla prima impercettibile scossa tellurica la casa si muoverà, si torcerà e prima o poi cadrà rovinosamente su sé stessa.

    Le fondamenta di un rapporto si costruiscono con il dialogo, con le discussioni, con i confronti. La tv accesa mentre si mangia, i cellulari sempre attivi, i videogiochi ai quali incollarsi per ore ed ore non portano a costruire nessun rapporto, anzi, contribuiscono, come uno sciame sismico, alla sua distruzione.

    Parlate con i vostri figli ogni giorno, dialogate anche delle cose più stupide con il vostro partner.
    Forse i nostri nonni non saranno stati emancipati come noi, ma certamente nelle sere dinanzi al caminetto, o attorno al tavolo di cucina dopo cena, costruivano rapporti saldi e duraturi.

    Buon rapporto a tutti voi.
    ----------------------------
    I rapporti vanno costruiti dopo essere stati costruiti

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  29.  

    Addì 6 dicembre 2019

    In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi».
    Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: «Credete voi che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
    Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede».
    E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!».
    Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.

    Matteo 9,27-31

  30.  

    Due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi (6 dicembre 2019)

    Una stanza al buio

    Nessuno di noi ha ormai più paura del buio.
    Se però qualcuno vi ponesse in una stanza senza luce e senza finestre, e vi ci tenesse per giorni e giorni, un po' di paura l'avreste, vero?
    E cosa si fa quando si ha paura? Si piange, ci si dispera, si chiama aiuto.
    Ma saremmo disposti a seguire chiunque in quelle condizioni? No davvero per paura di entrare in una situazione ancor più difficile.

    Così chiediamo aiuto a persone di cui ci fidiamo.

    Nella vita ci sono momenti difficili, momenti in cui il buio ti avvolge e non sai nemmeno di chi puoi fidarti, non sai poi chi possa realmente condurti fuori da quella situazione.

    Io da sempre mi affido a Dio, è lui la mia guida, lui la mia speranza, lui la mia luce, ed è così che sono sempre uscito dalle brutte situazioni, ed è così che uscirò da ogni incendio: illeso perché chi mi porta per mano conosce la strada ed all'occorrenza può anche domare le fiamme.

    Momento difficile, molto buio, ma ne usciremo grazie a Dio.
    ----------------------------
    Luce nel buio pur piccola che sia è un faro per i nostri cuori stanchi

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi

    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  31.  

    Addì 7 dicembre 2019

    In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle sinagoghe, predicando il vangelo del Regno e curando ogni malattia e infermità.
    Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
    Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi!
    Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».
    Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.
    rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.
    E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.»
    Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

    Matteo 9,35-38.10,1.6-8

  32.  

    Pregate dunque il padrone della messe (7 dicembre 2019)

    SS in azione in Toscana

    Chiunque sia venuto in casa nostra dal luglio 2011 ad oggi ha avuto la gioia ed il piacere di conoscere uno dei ragazzi più bravi, buoni, gentili, generosi, simpatici che il buon Dio abbia creato.
    La sua capacità intellettiva è quella di un bimbo di cinque anni, anche se di anni ne ha diciotto.
    Quando parla non si capisce nulla, ma a gesti si fa intendere con grande simpatia e tenerezza.
    E' una continua autoironia alla quale lo abbiamo abituato per proteggersi da quanti lo avrebbero schernito nella vita, ed oggi accetta lo scherzo ricamandoci sopra e rispondendo alle nostre battute con risate e risposte ironiche.
    E' appassionato del mare, tanto da ostinarsi a venire in barca a pescare anche se soffre l'onda lunga.
    E' interessato ad ogni materia, bravo in geografia e storia dell'arte, con ottimi risultati in matematica, tutto ovviamente rapportato alle sue capacità.
    A scuola è amato da insegnanti e compagni di scuola, stimolato e protetto da tutti loro.
    E' un ragazzo d'oro, credetemi, ed il merito è un po' anche di un sistema che ha funzionato: il sistema Zizzi.
    Accudito, amato, protetto, perdonato nei suoi eccessi, curato, lavato, stimolato.
    Ha avuto attorno a sé decine e decine di persone che gli hanno fatto sentire il calore di una famiglia e dalle quali ha estrapolato le sue figure di riferimento, prima fra tutte, bontà sua, la figura maschile, il "babbo".
    La sua situazione familiare: un papà che non chiama mai e non viene mai a trovarlo, una mamma con ritardo mentale importante che è ricoverata in una struttura per adulti, un fratello che da anni non da notizie di sé, forse su una cattiva strada.

    Ed i servizi sociali ... beh, mica siamo in una favola, mica tutto può essere rose e fiori.

    Quando M. compì 17 anni chiedemmo ai servizi l'affidamento amministrativo, ovvero il prolungamento dell'affido fino al 21° anno di età, dichiarandoci ovviamente disponibili ad accudirlo ben oltre tale limite.
    La risposta dei servizi, inquadrati come non mai nei loro stupidi schemi mentali, fu quella di dire "Abbiamo altri progetti per M., a 18 anni dovrà tornare al suo paese per entrare in una comunità per adulti con handicap ove restare per sempre".
    "Ma come?" Rispondemmo sbigottiti, "Come può essere? Qui sta bene, è amato e accudito così come da sempre avete detto e scritto nelle vostre relazioni, così come il tribunale ha più volte sottolineato nei suoi decreti, così come chiunque lo abbia conosciuto può portarne testimonianza".
    "Si è vero, rispondono, ma a 18 anni andrà via da qui. E' deciso!"

    No! Non era ammissibile.
    Così scrivo al tribunale, scavalco le SS, i servizi sociali deviati, i quali ci dicono "Faremo di tutto per togliervelo"
    "Non ci sono motivazioni", rispondo.
    Replicano: "La commissione (di vigilanza sulle strutture di accoglienza) qualcosa troverà"
    Il giudice, dopo un anno di indagine, acconsente al prolungamento dell'affido fino ai 21 anni motivandolo nel decreto per consentire a M. di completare il percorso di crescita e di sviluppo identitario, mantenere la frequenza scolastica, favorire (e non sradicare) il processo di integrazione nel territorio incaricando i servizi affinché favoriscano e supportino tale progetto.

    Colpo di scena: esattamente il giorno in cui il tribunale emette il decreto ecco che arriva la commissione di vigilanza, dieci uomini e donne i quali non trovano nulla, ma proprio nulla che non vada, e lo scrivono: tutto regolare.
    Unica cosa scrivono di aver trovato in soffitta un ingente quantitativo di merce con TMC (termine minimo di conservazione) scaduto obbligandoci ad eliminarlo immediatamente, nonostante le nostre rimostranze. Per chi non lo sapesse c'è una legge del 2016, legge Gadda, altrimenti detta del buon samaritano, che porta in avanti la data di scadenza, quindi non era merce scaduta. E comunque, anche lo fosse stata, non era motivo per far chiudere la struttura.
    Quindi eravamo tranquilli.
    A distanza di quasi tre mesi (la legge prevede una risposta entro quindici giorni) ci viene comunicato che non abbiamo più i requisiti per l'autorizzazione al funzionamento per, si legge nelle motivazioni, "Non continuità affettiva".
    Ora di noi tutto si può dire, ma non certo che non abbiamo dato continuità agli affetti e all'accudimento verso i nostri ragazzi, motivo di vita da 33 anni e passa.

    Eppure, difficile a credersi, l'iter è stato avviato, ed il 26 novembre è stata sancita, da parte del comune di Livorno, la chiusura della Comunità familiare, nonostante le nostre difese con tanto di avvocato. Non hanno sentito ragioni, anzi, come alcuni documenti dimostrano, avevano già deciso ancor prima che l'iter del comune fosse avviato.

    Ultimo episodio di questa saga del ricatto e del terrore da parte delle SS è la telefonata che ci avvertiva che M. verrà prelevato uno dei prossimi giorni per essere portato via per sempre da noi, dai suoi affetti, da quella che considera la sua famiglia.

    Lotteremo con atti legali affinché questo non accada, ma già il fatto che un servizio sociale, chiamato a tutelare un ragazzo, prenda decisioni del genere e le faccia valere anche con la forza e la meschinità pur di averla vinta, è una cosa che fa rabbrividire.
    E' un po' come se i poliziotti arrestassero o sparassero a chi rispetta la legge ed è un bravo cittadino.

    Oggi vi chiedo una preghiera per M. affinché il buon Dio faccia piazza pulita dei suoi nemici lasciandolo alle nostre cure, ai suoi amici, affetti, scuola, sport, attività di pesca e di svago.
    ----------------------------
    SS sono ancora tra noi, ma celano la loro perfidia

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  33.  

    Addì 8 dicembre 2019

    In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
    Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
    A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
    L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
    Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
    Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
    Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».
    Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
    Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio».
    Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».
    E l'angelo partì da lei.

    Luca 1,26-38

  34.  

    Nulla è impossibile a Dio (8 dicembre 2019)

    Nulla è impossibile a Dio

    Ogni donna che desideri un figlio gioisce all'annuncio di essere incinta.
    Nascono così gioie e preoccupazioni, si segue una dieta, si evitano fumo ed alcool affinché questo bimbo cresca nel ventre materno nel migliore dei modi.

    Mamma Zizzi aveva perso già un figlio durante la gravidanza, immaginate la sua gioia quando il medico le annunciò di essere nuovamente in dolce attesa.
    Mi raccontava che ha passato praticamente nove mesi ferma a letto perché il rischio di un secondo aborto era assai elevato, tanto che dieci anni dopo la mia nascita ha perso un altro bambino.

    Dopo che sono venuto al mondo è iniziato per lei un altro travaglio, quello per farmi nascere a nuova vita, la vita che Dio aveva preparato per me, una vita da dedicare ai Bambini.

    Nel darmi alla luce a ventuno anni mamma Zizzi è morta lasciando a tutti noi il suo spirito ed i suoi insegnamenti che aleggiano su tutti noi dell'associazione che porta il suo nome.

    È grazie a lei se tanti Bimbi sono stati aiutati a crescere.
    È grazie a lei se la vita di tante persone è cambiata.
    È grazie a lei se oggi c'è un esercito di Angeli della Zizzi pronti a combattere per difendere anche un solo Bambino.

    Grazie Angeli per la vostra solidarietà in questo momento difficile per la nostra Associazione
    ----------------------------
    Nascere due volte è possibile

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  35.  

    Addì 9 dicembre 2019

    Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
    Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui.
    Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza.
    Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi».
    Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?».
    Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori?
    Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?
    Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua».
    Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio.
    Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose». Chiamata di Levi

    Luca 5,17-26

  36.  

    Salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù (9 dicembre 2019)

    Lettera ad un Bambino incapace di capire

    Oggi siamo tutti come lui: incapaci di capire

    La "Favola di Natale" oggi è questa: il sistema che dovrebbe tutelare un ragazzo diciottenne certificato, con una capacità intellettiva di un bambino di cinque anni con grosse difficoltà di linguaggio, ci racconta che:

    Caro M., sei nato in una famiglia problematica, la tua mamma ha un ritardo mentale, i tuoi genitori sono incapaci di prendersi cura di te così ti abbiamo mandato in varie comunità e famiglie, ma tutti ti riportavano indietro.

    Finalmente quando hai compiuto dieci anni hai trovato una famiglia disposta ad accoglierti, una famiglia un po’ particolare, quello di cui avevi bisogno tu: molti stimoli, tanti fratellini, mille attività.

    Con gli Amici della Zizzi, con Riccardo e Roberta che ti hanno fatto da babbo e mamma, hai trovato quella serenità che oggi ti caratterizza e ti fa apprezzare da tutti.

    Sei cresciuto forte, sano, robusto, attento al prossimo, sensibile, generoso, desideroso di apprendere, tutto con i tuoi limiti, ma alla continua ricerca di superarli con l’aiuto di Riccardo, Roberta, Carmela e tanti altri volontari, compagni, professori, istruttori, Angeli custodi della tua vita.

    Sei così arrivato a 18 anni ed abbiamo deciso che tu lasciassi questa bellissima famiglia perché nei nostri schemi di assistenti sociali così deve essere.

    Gli Amici della Zizzi si sono opposti ed il tribunale ha dato loro ragione, decretando la continuazione dell’affido oltre la maggiore età.

    Ma caro M., ti pare che noi, servizio sociale, avremmo potuto cambiare idea per il tuo bene? Non sia mai! Siamo noi a decidere quale sia il bene dei ragazzi, mica il tribunale, mica gli affidatari, mica gli Amici della Zizzi!

    Noi che in tre anni siamo venuti a trovarti una volta sola, noi che cambiamo assistenti sociali ogni due per tre, noi lontani dalla tua vita … noi si che sappiamo cosa sia bene per te.

    Ed ecco che ci siamo mossi in altre direzioni: abbiamo fatto di tutto per far chiudere la casa degli Amici della Zizzi con l’unica motivazione di “Non continuità affettiva” ed avere così la possibilità di gestirti come riteniamo opportuno: inserendo te a 18 anni in una bella comunità per adulti con i tuoi stessi problemi. Tu pieno di vitalità, tu pieno di stimoli, tu legato a mille persone nell’affetto, tu con i tuoi spazi verrai portato via, anche con la forza se necessario, da tutto questo per una nuova vita decisa da noi in barba alle tue esigenze, in barba a quanto il tribunale aveva deciso per te e per il tuo bene.

    Riccardo si è proposto come affidatario o come genitore adottivo, ma non scherziamo. Il tuo bene sappiamo noi quale sia caro il nostro M., il tuo bene è essere sradicato e trapiantato altrove in un posto che, per quanto meraviglioso possa essere, non sarà mai casa tua.

    Sai M., noi siamo i servizi sociali e nessuno si deve opporre a noi, e solo noi sappiamo quale sia il tuo bene.
    Buona vita e Buon Natale M., lontano dai tuoi affetti più cari che ti sei costruito in oltre otto anni di vita.

    Firmato: i servizi sociali deviati del tuo comune

    ----------------------------
    Servizi Sociali: ma quanti danni fanno con il loro strapotere?
    Qualcuno li fermi!

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  37.  

    Addì 10 dicembre 2019

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?
    Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
    Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli»

    Matteo 18,12-14

  38.  

    Il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli (10 dicembre 2019)

    Nessun piccolo si deve perdere

    Noi Amici della Zizzi siamo nati con il solo intento di aiutare tanti Bambini.
    Noi Amici della Zizzi abbiamo camminato per trentatré anni con il solo scopo di aiutare tanti Bambini.
    Noi Amici della Zizzi siamo cresciuti con l'unica motivazione di poter aiutare sempre più Bambini.

    E lo abbiamo fatto bene, in tanti possono testimoniarlo, tanti Bambini divenuti adulti possono sottolineare quanto amore abbiamo dato loro, quanti strumenti, iniziative, opportunità.

    Noi Amici della Zizzi non siamo diventati ricchi oppure famosi in tutta Italia o nel mondo perché abbiamo voluto fare con le nostre forze, senza legarci ad un partito politico o alla chiesa.
    Noi Amici della Zizzi siamo così, come ci vedete, siamo quelli che potete andare a trovare ogni volta che lo volete, potete parlare con i Bimbi che aiutiamo e che vengono spontaneamente ogni giorno perché si trovano bene, perché ricevono amore, principi, istruzione.

    Noi Amici della Zizzi oggi bersagliati, oggi indagati, oggi interrogati, oggi scartati, oggi .... oggi AMAREGGIATI da questo sistema che uccide il bene se non si allinea.

    Amareggiati, delusi, doloranti ... ma NON VINTI. MAI!

    Battaglie importanti all'orizzonte per la nostra stessa sopravvivenza, denunce cattive che dimostrano solo l'esistenza del MALE in quanto entità, quel male che gioisce solo a eliminare il BENE. Ci difenderemo nelle sedi opportune e saremo più forti di prima.

    Grazie a tutti coloro che hanno creduto, credono e crederanno in noi.
    Noi Amici della Zizzi continueremo ad esistere perché ci sono tanti Bambini da aiutare e tutelare e non è pensabile lasciare che il MALE possa vincere sul BENE
    ----------------------------
    Il bene vince sempre sul male

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  39.  

    Addì 11 dicembre 2019

    In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
    Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
    Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

    Matteo 11,28-30

  40.  

    Prendete il mio giogo sopra di voi (Addì 11 dicembre 2019)

    Stupidità o cattiveria?

    Chissà quante brave persone conoscete che hanno ricevuto ingiustizie: licenziamenti, figli in contrasto, mogli o mariti che li lasciano, sfratti, diritti negati o addirittura condanne.
    Eppure immancabilmente la storia da loro ragione, come nel caso di Enzo Tortora o dei tanti errori giudiziali; oppure giovani rifiutati per un lavoro per far passare avanti il figlio di un amico, divenuti poi eccellenze in quel settore all'estero. Pensiamo poi a Padre Pio, a San Francesco, a Nelson Mandela e la lista sarebbe interminabile.

    Mi domando: basterebbe solo un po' di buon senso per capire che quella è una brava persona, basterebbe non avere il paraocchi o non andare dietro le accuse false di chi abbia un interesse a puntare il dito contro qualcuno, basterebbe fare un volo più alto per avere una panoramica più ampia per capire che nel contesto quella è una brava persona.

    Un esempio su tutti: uno dedica la propria vita alla famiglia, è un marito premuroso, un padre sempre presente e amorevole, adorato e venerato dai suoi figli, anche in età adolescenziale. Arriva un cretino e dice "Ti ho visto una sera giocare a poker in una bisca". Ecco che diventa uno che trascura la famiglia, un dissoluto, uno che getta via il denaro anziché sfamare i figli.

    Ogni cosa presa a sé stante ha un significato che non è mai quello reale, quello che si evince da un contesto

    Se nel mondo ci sono persone cattive, desiderose solo di distruggere il bene, non prestiamoci al loro gioco ed essere noi i perfetti idioti che credono a qualunque cosa venga loro detta: informiamoci, facciamoci una nostra idea e aiutiamo il bene a trionfare nell'eterna guerra ingaggiata dalle forze del male per avere un mondo migliore fatto di brave persone immerse nella nostra società e non escluse o addirittura messe dietro delle sbarre.
    ----------------------------
    Brave persone considerate cattive e cattive persone considerate buone

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  41.  

    Addì 12 dicembre 2019

    In quel tempo Gesù disse alla folla: «In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
    Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono.
    La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni.
    E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire.
    Chi ha orecchi intenda».

    Matteo 11,11-15

  42.  

    Il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui (12 dicembre 2019)

    Le penne del pavone

    Che bello vedere il cardinale, il ministro, il prefetto, il comandante militare, il sindaco seduti in prima fila, con i posti a loro riservati con tanto di cartellino con il nome ed un commesso che gentilmente ti chiede di spostarti nelle file più indietro perché le prime sono state allestite appositamente per le più alte cariche ed il loro seguito.
    Bello, si, anzi, bellissimo perché fa capire che siamo in un mondo nel quale chi è più forte comanda, si appropria dei posti migliori, riceve la miglior cura. Un mondo dove i soldi sono la cosa più importante, dove anche i cardinali ricevono lo stipendio, hanno al loro servizio persino l'autista e mangiano gratis a mille banchetti offerti dalle pubbliche autorità con i soldi dei contribuenti.

    Un mondo a rovescio.
    Ma non dovrebbe essere il sacerdote, il vescovo, il cardinale il più povero di tutti perché rappresenta Gesù che era povero?
    Non dovrebbe essere l'autorità pubblica al servizio del cittadino tale da lasciare al povero, al disagiato il posto migliore?
    Ed i soldi servono a trovare il vero amore? Si possono forse portare al di là della vita?

    Non tutti credono nella vita eterna e fanno di tutto, membri della chiesa compresi, per avere un posto al sole in questo mondo, per essere venerati, osannati, cercati, corteggiati. Arrivano addirittura a mettersi in concorrenza con altre realtà benefiche cercando di sopravanzare e, se possibile, eliminarle per avere il monopolio della carità.

    Un gioco di potere continuo.

    Non tutti credono che al di là del confine, dopo che avremo esalato l'ultimo respiro, ci sia un'altra vita nella quale entrare se siamo stati umili, generosi, altruisti, se abbiamo dedicato la nostra vita al bene del prossimo. Non tutti ci credono, ma pensate per un attimo che ci sia una vita eterna che ci aspetta.
    Che grande fregatura per i potenti che hanno schiacciato il più debole, per coloro che hanno accumulato ricchezza senza condividerla con altri, per chi avendo un potere lo usa per avere benefici ed una vita agiata sulla terra.

    Gesù, questo grande sconosciuto, dice "Beati gli umili", peccato perché coloro che si fanno grandi con il Vangelo sul leggio o la corona del Rosario in mano siano i primi ad andare contro i suoi insegnamenti pur definendosi "Cristiani" cioè seguaci di Cristo, seguaci di Gesù
    ----------------------------
    Cristo, questo grande sconosciuto

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  43.  

    Addì 13 dicembre 2019

    In quel tempo, Gesù disse alla folla: «A chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:
    Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.
    E' venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio.
    E' venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere».

    Matteo 11,16-19

  44.  

    Alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere (13 dicembre 2019)

    Nel mezzo del cammin di nostra vita

    Passeggiata nel bosco di un gruppo di amici.
    Vari sentieri, tutti prendono il sentiero più largo e pulito e diventano medici, commercialisti, avvocati, allenatori di serie A, skipper di lussuose barche.
    Uno di loro vede un sentiero piccolino, stretto, un po' in salita.
    Si addentra un po' e sente un'aria più pulita, fa qualche altro piccolo timido passo e vede che è bello, pieno di fiori, alberi enormi.
    E' stretto, un po' in salita, con qualche rovo che ogni tanto fa capolino dai lati.
    Chiama i suoi amici, ma questi non rispondono.
    Li chiama più forte, ma questi continuano per la loro strada, e sono sempre più lontani, sempre più sordi, ognuno ormai preso dal suo percorso sul sentiero largo e pianeggiante della loro vita.
    L'angusto viottolo si fa via via sempre più stretto, si incontrano rovi cresciuti sul percorso, rami bassi da evitare, lupi che ululano.
    Un sentiero sempre più buio nel fitto della boscaglia, un sentiero che talvolta fa paura ma dove ogni tanto spunta un bellissimo raggio di sole.

    Ogni raggio di sole è un Bambino che Dio ha voluto inviarci.
    Il sentiero stretto è la vita che ci siamo scelti e nessuno ci vieta di abbandonarla o tornare indietro.
    Le more, i funghi, i lamponi che troviamo sui lati sono la nostra forza, e più ci addentriamo più ne cogliamo assaporandone il dolce gusto.

    Qualcuno grida "Stupido", qualcuno "Imbroglione", altri "Rapitore di Bambini".

    Noi andiamo per la nostra strada, fieri di averla intrapresa, con i suoi tanti rovi, le impervie salite, ma anche con tanti funghi e raggi di sole.

    Sbagliamo? Per molti si.
    Qualcuno scuote la testa, altri pensano che uccidendoci renderanno il mondo migliore facendo pulizia.

    Noi andiamo avanti, noi Volontari del bene, noi Angeli della Zizzi, noi Onesti.

    Un giorno, forse domani o fra duecento anni, qualcuno si accorgerà che l'aver intrapreso quel sentiero è stata una scelta meravigliosa che ha cambiato il mondo rendendo migliore uno, due, cento, mille Bambini, oggi bravi genitori e adulti con sani valori.

    Un giorno.
    ----------------------------
    Un giorno verrà resa giustizia alle nostre opere

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  45.  

    Addì 14 dicembre 2019

    Nel discendere dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?».
    Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa.
    Ma io vi dico: Elia è gia venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro».
    Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista.

    Matteo 17,10-13

  46.  

    L'hanno trattato come hanno voluto (14 dicembre 2019)

    Una barca alla deriva

    Prendete una barchetta, lasciatela andare alla deriva: correnti e onde la sbatteranno da una parte all'altra.
    Non vi sentite a volte come quella barchetta?
    Anche se non siete alla deriva, ma ben saldi al timone, è difficile governarla.
    Ognuno di noi ha una certa esperienza della vita, ed affronta ogni situazione.
    A volte, spesso, siamo soverchiati dalla forza della burocrazia, dagli interessi personali, dalla cattiveria umana.
    Eppure siamo uomini e donne con il proprio carattere e la capacità di affrontare il mare.
    E spesso soccombiamo.

    Pensate ad un Bambino che per la sua giovane età non capisca come funziona il mondo.
    Pensate ad un Bambino che ha sempre visto i genitori picchiarsi, il papà bere, la mamma star fuori tutta la notte.
    Pensate ad un Bambino il cui viso venga usato per spegnervi le sigarette, o il suo corpicino usato come un punchingball.
    Pensate ad un Bambino violentato.

    Una piccolissima barchina in mezzo a onde alte sei metri.
    Come può sopravvivere?
    L'unico modo è trovare riparo nella stiva di qualche grossa nave di passaggio.
    Alcuni Bambini vengono presi da famiglie e comunità in affidamento o in adozione.
    Ma tutti gli altri?
    Molti di essi vengono fagocitati da organizzazioni criminali che danno loro un riparo in cambio di obbedienza, altri restano in balia delle onde imparando a volteggiare con gli stessi ritmi finché non diventano onde loro stessi, diventando molto spesso aguzzini dei loro stessi figli.

    Come si può pensare che una società permetta tutto questo?

    Molte di queste realtà sono conosciute dai servizi sociali, dai comuni, da molti di noi, dalle Comunità ed Associazioni, ma chi dovrebbe operare si gira dall'altra parte.
    Soldi, mancanza di risorse, paura, politica, opportunismo spesso frenano tutti noi portandoci a lasciar correre: finché il problema non si vede, benché esista e se ne conosca l'entità, non lo si affronta, lasciando molti Bambini a subire violenze.
    Anzi, in nome della politica e del "non spendere", si impedisce a molte risorse di operare, così come tante famiglie in attesa di affido e di adozione possono confermare.
    Una legge più severa, una legge che aumenti il finanziamento alla prevenzione e cura degli abusi subiti dai Bambini è sicuramente auspicabile, ma già gli stessi comuni potrebbero aumentare le risorse da destinare ai Bambini, assumere nuovi assistenti sociali, monitorare l'operato dei propri dipendenti chiedendo segnalazioni ai cittadini e alle Associazioni.
    Quante volte ho denunciato i servizi sociali per non aver svolto il proprio dovere. Ma non cambia nulla, nessuno si muove, nessuno li sostituisce o li "educa" per migliorane l'operatività, nonostante molti verbali dei tribunali confermino le cattiev pratiche dei servizi sociali.
    Basterebbe poco, molto poco, ma nessuno fa nulla per questi Bambini.

    Ricordiamoci infine di una cosa: questi Bambini saranno gli adulti di domani e chi non avrà fatto nulla, fosse anche solo stimolare il proprio comune a fare meglio in questo campo, sarà responsabile del loro essere delinquenti, stupratori, ladri, assassini, genitori abusanti, e se un giorno qualcuno di loro stuprerà vostra figlia o ucciderà vostro figlio sarà stato anche per colpa vostra.
    ----------------------------
    Di chi è la colpa di una violenza? Anche nostra!

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  47.  

    Addì 15 dicembre 2019

    Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?».
    Gesù rispose: «Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, e beato colui che non si scandalizza di me».
    Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?
    Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re!
    E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta.
    Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te.
    In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

    Matteo 11,2-11

  48.  

    Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete (15 dicembre 2019)

    Costruiamo bellissime casette in legno

    Per costruire una casetta in legno occorrono sostanzialmente tre cose: il legno, la colla, i chiodi.
    Provate voi a fare una costruzione usando solo le tavole, senza né colla né chiodi.

    Vi sembra assurdo?
    Anche a me, nello stesso modo in cui mi sembrano stupidi coloro che parlano di ogni cosa senza conoscere, emettendo spesso giudizi perentori ed incontestabili.

    Il buon Dio ci ha dato la lingua, la bocca, le corde vocali per far uscire la voce.
    Ma ci ha dato anche un cervello ed un cuore.
    Quando parliamo è come se prendessimo il legno, ma se non vi mettiamo insieme i chiodi (il cervello) e la colla (il cuore), le nostre parole non staranno in piedi.

    Quando a Gesù domandavano "Sei tu quello che deve venire?" Lui non rispondeva con un si, ma diceva "Guardate voi stessi quello che faccio"

    Non dovremmo fermarci alle apparenze o ai "sentito dire", dovremmo informarci, capire, entrare nel dettaglio, toccare con mano e poi elaborare il tutto usando il cuore.
    ----------------------------
    Parlare senza ragionare è come uscire di casa completamente nudi

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org

  49.  

    Addì 16 dicembre 2019

    In quel tempo, entrato Gesù nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?».
    Gesù rispose: «Vi farò anch'io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo.
    Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi riflettevano tra sé dicendo: «Se diciamo: "dal Cielo, ci risponderà: "perché dunque non gli avete creduto?''; se diciamo "dagli uominì', abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».
    Rispondendo perciò a Gesù, dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch'egli disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

    Matteo 21,23-27

  50.  

    Con quale autorità fai questo? (16 dicembre 2019)

    Una bandiera bianca con la scritta "Bambini"

    Un giorno, avevo poco più di vent'anni ed il mio cammino con l'Associazione Amici della Zizzi era iniziato da poco, andai da un'assistente sociale per denunciare il maltrattamento di un Bambino di due anni e mezzo. Veniva da noi al doposcuola, portato dalla madre prostituta, ed un giorno arrivò con le cicche di sigaretta spente addosso e vari graffi alla schiena.
    L'assistente asociale mi chiese "Chi cavolo sei tu per dirmi queste cose, quando il Bimbo andrà a scuola (dopo quattro anni) saranno i professori semmai a segnalarcelo".
    Risposi che ero uno qualsiasi, ma che da mesi accudivo quel Bimbo nel nostro doposcuola, quindi avevo avuto modo di vedere cosa fosse accaduto.
    Aggiunsi che mi sarei rivolto al tribunale dei minori, e così feci, tanto che il giudice lo mise subito in protezione dandolo in affido a Roberta, per poi compiere ulteriori indagini che portarono a scoprire una realtà ancora più terrificante.

    Da quel giorno sono iniziati i dissapori con i servizi sociali che non amano essere scavalcati, specie da chi "Non ha nessuna autorità".
    Mal digeriscono le decisioni dei giudici, quelle poi di un ventenne, peraltro di un'associazione non allineata con nessuno, proprio non le hanno mai sopportate.

    Con quale autorità fai tutto questo? Mi sono sempre sentito domandare specie dal pubblico.
    Ed ho sempre risposto che agisco in nome della mia coscienza, in nome dei principi che mi sono stati insegnati, in nome di Dio, in nome di una bandiera bianca con la scritta Bambini.
    Sbaglio? Certo, ma ci metto cuore, cervello e tutta l'esperienza per aiutare i Bambini che arrivano a noi.
    Sono scomodo per certi SS? Bene, vuol dire che questi non sono dalla parte dei Bambini se non accettano un dialogo per trovare INSIEME le soluzioni migliori per aiutarli.
    Non vogliono collaborare con noi? Peggio per loro, ci sarà sempre qualcuno che dirà loro che sbagliano e metterà in protezione quel Bimbo.
    E' già successo tante volte, e tante ancora succederà.
    ----------------------------
    Licenza di amare

    Dona un Natale migliore a tanti Bambini
    Diventa anche tu un Angelo della Zizzi
    https://zizzi.org/sostienici/dona-ora/

    Associazione Amici della Zizzi
    0586.85.22.54 - 347.184.185.0 - info@zizzi.org