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  1.  

    Addì 25 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati.
    Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?
    O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave?
    Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello».

    Matteo 7,1-5

  2.  

    Con la misura con la quale misurate sarete misurati

    Ci sono esseri umani

    Considerare i migranti carne da macello, respingerli verso la Libia dove sono documentate torture ed abusi è un orrore per l'umanità

    "Ringrazio di cuore, da ministro e da papà, le autorità e la Guardia Costiera Libica che oggi hanno salvato e riportato in Libia 820 immigrati"

    Indignato e offeso non aggiungo altro, soltanto le parole del Vangelo "Con la misura con la quale misurate sarete misurati"
    --------------------------
    So di fare pochissimo, ma ci metto tutta la mia forza per accogliere.

  3.  

    Addì 26 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
    Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.
    Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!"

    Matteo 7,6.12-14

  4.  

    Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro

    Insegnanti di vita

    Sono Immigrato. Accoglimi. Un giorno potrei essere io ad accogliere te
    Sono un Bambino maltrattato. Lotta per me. Un giorno potrei essere io a lottare per te
    Sono una donna abusata. Proteggimi. Un giorno potrei essere io a proteggere te
    Sono un mendicante. Sfamami. Un giorno potrei essere io a sfamare te

    Se non mi accoglierai, non imparerò ad accogliere chi bussa alla mia porta
    Se non lotterai per me, non imparerò a lottare per gli altri
    Se non mi proteggerai, non imparerò a proteggere i miei cari
    Se non mi sfamerai, non imparerò a sfamare il prossimo

    Se non mi insegni non potrò imparare

    La vita è una scuola dove tutti siamo studenti e professori allo stesso tempo
    Abbiamo tanto da imparare, e tanto da donare
    Se il mondo va male è perché non si insegnano più valori positivi
    Non stanchiamoci di insegnare, sopratutto con l'esempio, perché solo così il mondo potrà essere un posto migliore dove vivere
    --------------------------
    La nostra vita è legata a quella degli altri come una catena. Se questa catena si interrompe non saremo più ancorati alla realtà. Una catena ci rallenta, ma ci fortifica

  5.  

    Addì 27 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci.
    Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?
    Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
    Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
    Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere».

    Matteo 7,15-20

  6.  

    Dai loro frutti li riconoscerete

    Albero buono, frutti buoni

    Molto spesso mi domando, quando vedo i ragazzi che divergono da valori e principi, se la nostra azione sia positiva.
    Se forse non siamo bravi o in grado a donare quei principi buoni che i nostri genitori hanno inserito nei nostri cuori giorno dopo giorno, insegnamento dopo insegnamento.
    Mi rispondo con una frase del Vangelo, che è per me come un Manuale del come si dovrebbe vivere: ogni albero buono produce frutti buoni
    Forse non saremo efficaci come vorremmo, forse la pianta tarderà a crescere, ma anche senza fare nulla l'albero buono da frutti buoni, e grazie alle nostre famiglie possiamo donare ciò che abbiamo ricevuto.
    Da qui l'importanza dell'Affido: accogliere un bambino significa essere l'albero buono grazie al quale anche lui potrà essere un buon frutto e donare valori e principi positivi ai suoi figli.
    Vogliamo un mondo migliore? Cominciamo a costruirlo oggi partendo dai Bambini
    --------------------------
    E' giusto denunciare quello che non va bene, ma è inutile farlo se non siamo i primi a metterci in gioco

  7.  

    Addì 28 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
    Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?
    Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.
    Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
    Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.
    Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
    Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
    Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi.

    Matteo 7,21-29

  8.  

    Un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia

    Vi racconto un progetto

    Una signora anziana muore e lascia alla nostra Associazione "Amici della Zizzi" un appartamento a Scandicci (FI), con la richiesta che venisse usato per accogliere i bambini, direttamente oppure indirettamente vendendolo ed acquistando una struttura più consona alle loro necessità.
    C'era un casolare ad Orentano (PI), limitrofo alla casa che già avevamo, immerso nel bosco, lontano dal centro abitato, e lo abbiamo comprato con i soldi della vendita dell'appartamento.
    In molti ci hanno definiti "pazzi" perché abbiamo comprato un rudere che all'epoca era per noi inutile.
    Ma la nostra idea è stata vincente, ed oggi su quel casolare c'è un bellissimo progetto grazie al buon rapporto di stima e di fiducia con la giunta del comune di Castelfranco di Sotto, e sopratutto con l'attuale sindaco Gabriele Toti.
    Un progetto realizzato in amicizia dall'architetto Fabrizio Cerrai e dal suo team dello studio "Seven&Seven"
    Si chiamerà Casa Fantàsia (attenzione all'accento, non Fàntasia, ma Fantàsia, e più sotto vi dirò il perché di questo nome), accoglierà dodici bambini e ragazzi che nessuno vuole: ritardo cognitivo, comportamenti alienanti, violenti. In Italia attualmente ce ne sono diecimila che non trovano una collocazione, e seppur consapevoli di essere una goccia in mezzo al mare, speriamo di poter fare la differenza per molti di loro.
    Nel progetto (ancora in fase di elaborazione) ci sarà l'edificio principale, una struttura a due piani con zona notte al piano superiore e, al piano terra, diverse stanze per lo svago, i progetti, lo sport, la riflessione, insieme a cucina e zona pranzo. Ci sarà poi una piscina, un teatro, alcune casette per insegnare ai Bimbi ad essere autonomi. Un vero e proprio villaggio con tanti animali da fattoria che convivranno insieme ad altri un po' strani per i nostri luoghi. Sarà il primo passo per una città dei ragazzi: la Città della Zizzi
    Utopia? No signori, concretezza. Presumiamo di mettere la prima pietra tra la primavera 2019 e quella seguente.
    Molte volte ho sognato, ma con fede, caparbietà e l'aiuto di tante persone che hanno creduto in noi, i nostri sogni sono divenuti realtà.
    Perché Fantàsia?
    Il regno di Fantàsia è, nel film "La storia infinita", un luogo che esiste solo se si crede nei propri sogni: basta credere in una cosa affinché essa si realizzi. E Fantàsia sarà il nostro sogno, Fantàsia sarà il sogno per tanti ragazzi, un sogno meraviglioso di una vita normale, un sogno in cui credere, un sogno da realizzare tutti insieme: noi dell'Associazione, voi che credete nei sogni, il comune che crede nel progetto, i ragazzi vittime inconsapevoli di un mondo che non li vuole.
    Sognate insieme a noi
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    Avere un sogno è come avere un paio di ali che ti permettono di volare e vedere la realtà dall'alto

  9.  

    Addì 29 giugno 2018

    In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?».
    Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
    Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».
    Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
    E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
    E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
    A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»

    Matteo 16,13-19

  10.  

    La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?

    La via di mezzo

    Troppo spesso le nostre azioni sono bloccate dal pensiero di "cosa penserà la gente di noi"
    Non lo ritengo giusto. Ognuno deve essere quello che è, ma è anche vero che dobbiamo vivere in un mondo dove un giudizio non è fine a sé stesso, ma implica una relazione con gli altri. Se una nostra azione è mal giudicata rischiamo di vederci erigere un muro invalicabile che ci impedisce una vita serena.
    Un conto è abitare in un'isola deserta, un conto è invece stare in mezzo alla gente intessendo ogni giorno relazioni più o meno importanti.
    Ed allora cosa dovremmo fare? Essere noi stessi, oppure chinare il capo per piacere alla gente?
    Probabilmente né l'uno, né l'altro, ma un mix delle due cose.
    A volte dobbiamo fare cose o vivere situazioni che non ci piacciono con il sorriso sulle labbra, accettando ciò che accade come un prezzo da pagare per vivere in mezzo alla gente. Ci sono però valori e principi che non dobbiamo tradire, anche a costo di non piacere agli altri.
    Se ad esempio siamo invitati ad una cena dove tutti sono in giacca e cravatta ed abito da sera, non possiamo presentarci in canottiera e scarpe da tennis, non solo per non mancare di rispetto a chi ci abbia invitato, cosa fondamentale, ma anche perché la volta prossima nessuno ci inviterebbe.
    Ma se durante la cena tutti i commensali supportano l'idea, ad esempio, del respingimento degli immigrati, ma noi siamo in disaccordo abbiamo il dovere morale di esprimere la nostra posizione, altrimenti tradiremmo ciò in cui crediamo e saremmo accettati per quello che non siamo.
    Molti adolescenti pensano di poter fare quello che vogliono quando vogliono, e che ciò sia un loro diritto, ma devono imparare che la casa dove abitano non è un albergo, ma una famiglia, un insieme di persone con le quali convivere, anche per imparare a vivere in mezzo alla gente nel prossimo futuro di uomini e donne
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    Insegniamo ai nostri ragazzi che non possono fare tutto ciò che vogliono quando vogliono e che casa non significa "Albergo"

  11.  

    Addì 30 giugno 2018

    In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente».
    Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò».
    Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
    Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa».
    All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande.
    Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
    mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti».
    E Gesù disse al centurione: «Và, e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì.
    Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre.
    Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo.
    Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie.

    Matteo 8,5-17

  12.  

    Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto

    Valgo, quindi pretendo

    Siamo talmente convinti di essere bravi e buoni, al punto da pensare che tutto ci sia dovuto.
    Il datore di lavoro mi deve l'aumento
    I miei genitori mi devono far fare quello che voglio
    I miei figli mi devono assecondare in tutto
    Il mio fidanzato mi deve rendere conto di tutto, corteggiare e considerare continuamente
    La mia donna deve essere sempre disponibile per ogni mio desiderio
    Ma con l'arroganza non si va da nessuna parte, i rapporti si tendono e spesso si interrompono
    Bisognerebbe imparare un po' di umiltà, bisognerebbe capire che nulla ci è dovuto e ringraziare per quello che abbiamo.
    Se imparassimo ad essere umili, accettare ciò che abbiamo come un dono, e quello che ci viene elargito dagli altri come un atto di amore senza pretendere di più di quello, la nostra vita sarebbe più serena e più gioiosa, e vivremmo sicuramente tutti meglio.
    Purtroppo se una persona ci da nove e noi pensiamo di meritare dieci, non solo non ringraziamo per quel nove ricevuto, ma ci adiriamo per non aver avuto dieci. Dall'altra parte quale sarà la reazione? Sicuramente un dispiacere perché il dono fatto non è stato apprezzato, sciupato e rovinato da una pretesa basata sull'arroganza del "tu mi devi".
    Anche nella preghiera a Dio troppe volte ci rivolgiamo a lui con l'arroganza di chi pretende e non di chi chiede con umiltà.
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    Ai nostri figli insegniamo un po' di umiltà per contrapporsi al mondo che insegna loro ad essere arroganti

  13.  

    Addì 1 luglio 2018

    In quel tempo, essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare.
    Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva».
    Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
    Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
    E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
    Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?».
    I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?».
    Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo.
    E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
    Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male».
    Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».
    Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!».
    E non permise a nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
    Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava.
    Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
    Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina.
    Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!».
    Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore.
    Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.

    Marco 5,21-43

  14.  

    Non temere, continua solo ad aver fede!

    Credere per accettare, accettare per vivere

    Davanti all'umanamente impossibile bisogna continuare ad avere fede, continuare a sperare con la certezza che qualsiasi cosa accada sia la cosa giusta.
    Ho pregato tanto il Signore affinché non morisse la mia mamma, ma nel giro di pochi mesi il suo corpo si è spento.
    Era ciò che doveva accadere.
    E' questa la fede. Non la guarigione ad ogni costo, non il miracolo di un verdetto ribaltato, ma il grazie sincero per quanto accade. Il regista del mondo sa cosa sia bene e cosa sia male, e sa perfettamente che tutto quanto accada durante la nostra esistenza terrena sia solo un qualcosa di passaggio, un momento di cui non ricorderemo più nulla.
    I nostri settanta, ottanta anni di vita sono paragonabili ai nove mesi nel ventre delle nostre mamme: giorni probabilmente bellissimi, giorni vissuti nel liquido, alimentati da un cordone obelicale fatto d'amore.
    La nostra vita è tutto questo: siamo come in apnea, in un mondo che è totalmente diverso da quella che sarà la vita reale dopo la nostra morte, dipendenti da un filo d'amore che ci tiene legati a Dio, e spezzarlo significherebbe morire per sempre
    --------------------------
    Un cordone ombelicale lega a noi i nostri figli, i quali non vedono l'ora di reciderlo, e spesso si perdono

  15.  

    Addì 2 luglio 2018

    In quel tempo, Gesù vedendo una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva.
    Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai».
    Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
    E un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre».
    Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti».

    Matteo 8,18-22

  16.  

    Io ti seguirò dovunque tu andrai

    Come tante paperelle

    Che belle le paperotte che sculettando se ne vanno dietro alla mamma.
    Dove non sanno, ma hanno talmente fiducia in lei da seguirla ovunque.
    E' bellissimo chiudere gli occhi, lasciarsi guidare, non preoccuparsi minimamente di niente.
    Ma la vita non è così.
    Dobbiamo aprire gli occhi ed essere guide a nostra volta per figli, genitori anziani, migranti in cerca di un po' di pace, bambini maltrattati e sfiduciati, donne picchiate.
    Ogni buon psicologo, che sa ascoltare e guidare i propri pazienti, necessita anch'egli di una guida, e periodicamente deve andare egli stesso da un collega psicologo per farsi dirigere, riponendo in lui totale fiducia.
    Più si cresce e sempre meno sono i nostri punti di riferimento: i genitori diventano anziani e poi muoiono, le guide spirituali vengono trasferite o diventano incapaci di capire, e rimaniamo soli.
    Quando i marinai lasciavano terra, casa e famiglia per navigare in mare aperto, perdevano pian piano i punti di riferimento, ed allora alzavano gli occhi al cielo e seguivano la stella più luminosa, certi che non li avrebbe mai traditi, certi che avrebbe indicato loro la giusta rotta da seguire.
    Quando perdiamo i nostri punti di riferimento, guardiamo in alto, nel profondo dei nostri cuori, e troveremo Dio.
    --------------------------
    Dobbiamo essere guida per tanti Bambini maltrattati e privati della loro infanzia

  17.  

    Addì 3 luglio 2018

    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
    Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
    Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
    Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».

    Giovanni 20,24-29

  18.  

    Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò

    Scoperta la vita su un altro pianeta

    Sul pianeta Palatino hanno scoperto che c'è vita, una notizia sensazionale: ci sono animali ed è possibile che ci siano forme di vita intelligenti

    Ecco, questa è una delle notizie che potrebbero tranquillamente circolare su internet ed essere prese per buone perché sono in rete.
    Basta che un imbecille un giorno si svegli e dica "Gli immigrati sono terroristi mandati dall'isis a distruggere la nostra democrazia" che ci sia una levata di scudi contro l'immigrazione, al punto da fare festa se un gommone affonda con il suo carico di umana sofferenza.
    Lo stupido che seguiva il furbetto di turno c'è sempre stato, ma la maggior parte delle persone ragionava con la sua testa, ascoltava più punti di vista, si interrogava, si metteva in discussione, e quando poteva verificava con mano.
    Oggi no. Oggi si da retta a qualsiasi cosa venga riportata. Ed i furbi, i disonesti che vogliono portare l'acqua al proprio mulino hanno gioco facile e con le bugie arrivano persino a vincere le elezioni.
    La gente non è stupida, ma lascia che altri pensino per loro, reputando chi urla essere forte tanto da cambiare le cose che non vanno, qualunque sia la metodologia, qualunque promessa è presa per buona, tanto da una parte come da un'altra: berlusconi, poi grillo, renzi e adesso salvini. Tutti a promettere la luna, nessuno che costruisca tramite il dialogo qualcosa di duraturo anche attraverso i sacrifici inneggiando a valori e principi che hanno fatto grande il nostro paese.
    Non dico che si debba fare come San Tommaso e non credere a nulla fin tanto che non lo si sia toccato con mano, ma in questo nostro periodo storico siamo passati all'eccesso opposto e siamo disponibili a credere a tutto quello che ci viene raccontato e non comporti sacrificio.
    Svegliamoci, discutiamo, dialoghiamo pacatamente ascoltando con il cuore ogni idea, ogni proposta e impariamo ad essere noi a scegliere senza delegare gli altri a farlo per noi.
    --------------------------
    Crediamo agli occhi intimoriti di un Bambino maltrattato, ed accogliamolo nelle nostre case e nei nostri cuori

  19.  

    Addì 4 luglio 2018

    In quel tempo, essendo Gesù giunto all'altra riva del mare di Tiberiade, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada.
    Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?».
    A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare; e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: «Se ci scacci, mandaci in quella mandria».
    Egli disse loro: «Andate!». Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti.
    I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati.
    Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.

    Matteo 8,28-34

  20.  

    Lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio

    Andatevene, non vi vogliamo

    Bambini.
    Angeli che dalla vita hanno subito abbandoni, maltrattamenti, privazioni.
    Questi sono i cuccioli d'uomo che accogliamo.
    Li togliamo da brutte situazioni e restituiamo loro dignità.
    Miglioriamo la società restituendole futuri genitori consapevoli del proprio ruolo con valori e principi che nessuno aveva mai donato loro.
    Non vogliamo applausi, lo facciamo per amore e con amore, ma sentirsi non accolti, sentire che i vicini di casa non ti vogliono fa male al cuore
    Perché poi? Perché i nostri Bimbi "fanno confusione", perché in casa nostra regna l'allegria con una cena alla settimana che coinvolge tante persone che a loro si vogliono stringere per affetto, perché è una casa vissuta durante il giorno con tanti volontari e bimbi desiderosi di amare e farsi amare.
    Diamo fastidio. I nostri Bimbi danno fastidio.
    La casa è nostra e ovviamente non ce ne andremo, ma ci è stato imposta la sobrietà, la creazione di un luogo dove solo i bimbi in affido possono entrare. Dovremo rispettare questo diktat, ma la voglia sarebbe quella di lasciare che i pochi bambini facciano la confusione di una mandria. Ma sarebbe vendetta, non sarebbe cristiano, non sarebbe educativo.
    A questi signori ai quali diamo noia perché abbiamo portato scompiglio nelle loro vite dico solo: vergognatevi!
    Onorato e felice di essere trattati come hanno fatto con Gesù quando guarì due indemoniati, con la conseguenza che una mandria di porci è perita nelle acque del fiume e gli hanno chiesto di andarsene. Poteva scatenargli l'inferno, ma non lo fece. E così sarà per noi.
    Troveremo un altro posto dove fare le nostre cene del martedì e ritrovarsi festosamente con tutti i nostri bimbi per crescere, fare festa, condividere bei momenti.
    --------------------------
    Aiutare tanti Bambini a crescere non è cosa facile, ma è veramente brutto vedere che tante persone remino contro per il proprio egoismo

  21.  

    Addì 5 luglio 2018

    In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città.
    Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
    Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: «Costui bestemmia».
    Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore?
    Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina?
    Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora al paralitico, prendi il tuo letto e va' a casa tua».
    Ed egli si alzò e andò a casa sua.
    A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

    Matteo 9,1-8

  22.  

    Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto.

    Adozione e tutele dei Bambini

    Un articolo su "Vita" parla di adozioni
    Adozioni, facciamole ripartire
    Per la prima volta nel 2018 in Italia le adozioni potrebbero scendere sotto quota mille, in linea con il crollo a livello mondiale. Le ragioni sono molteplici: costi eccessivi (dai 15 ai 45mila euro), tempi lunghi e spesso imprevedibili, esito incerto, l’avvento (e la gratuità) di altre forme di genitorialità.
    Ma anche gli scandali veri o presunti, i dubbi sulla legalità delle procedure all’estero, lo sviluppo in molti Stati di altre forme di protezione dell’infanzia.
    Eppure in questi anni il bisogno non è sceso. Sul nuovo numero del magazine (in distribuzione dal 6 luglio) il punto e la road map per ripartire".

    Pensate se aveste accolto un povero che da giorni non mangiava. Imbandite la tavola e gli date tantissime leccornie. Una gioia per voi aver cucinato e vedere questa persona cibarsi con tanto fervore. Ad un certo punto egli dice "no grazie, non ho più fame", ma voi avete preparato un sacco di cose, vi sentite gratificati a dargliele ed insistete. Ma lui continua a dire "no grazie, non ho più fame". Ed allora lo tentate in mille modi, ma perché? Lo fate per lui o per una vostra esigenza?
    Così è per l'adozione. Da anni stiamo lavorando in tanti verso altre forme di protezione dei Bambini (ovviamente ritenute migliori, altrimenti non si sarebbe andati verso nuove direzioni), così come dice lo stesso articolo: nuove genitorialità come l'Affidamento, e sopratutto si è cercato di far crescere culturalmente quei paesi che davano in adozione i Bambini in modo che li potessero tutelare loro stessi.
    Una cosa che l'articolo non cita è il fallimento in altissima percentuale (fonti parlano del cinquanta per cento, altri dell'ottanta) delle adozioni internazionali: culture diverse, esigenze diverse, idealizzazione del proprio paese e desiderio fortissimo di ricerca delle proprie origini, aspettative deluse da parte delle famiglie adottive con conseguente, e dannosissimo, respingimento del Bambino.

    Se ci portano un malato, un affamato, un Bambino da accogliere non dobbiamo guardare alle nostre esigenze, ma alle sue, altrimenti è puro egoismo, ed una relazione basata su esso è molto probabile che fallisca.
    --------------------------
    Accogliere significa capire le esigenze di una persona e dargli ciò che desidera. Se fate un regalo comprate qualcosa che piaccia a voi o ciò che sia utile per l'altro?

  23.  

    Addì 6 luglio 2018

    In quel tempo, Gesù passando, vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
    Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.
    Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
    Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
    Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

    Matteo 9,9-13

  24.  

    Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati

    Chiudiamo tutti gli ospedali

    Immaginatevi come sarebbe un ospedale se ci fossero ospitate persone sanissime: infermieri annoiati, macchinari pieni di ragnatele, medici disoccupati.
    Ma dove sarebbero i malati? Fuori, per le strade, nelle prorie case a soffrire, a morire senza che nessuno li curi perché medici ed infermieri sarebbero tutti in ospedale.
    Oggi Riccardo è ammattito, ci sta raccontando una barzelletta.
    No, vi sto dicendo qual'è la realtà della nostra società di oggi: chi ha bisogno di cure ne viene escluso, chi non ne ha bisogno viene invitato ad entrare.
    Infatti ci sono cinque milioni di Bambini in stato di difficoltà familiare in Italia, ma solo tredicimila famiglie li accolgono.
    Ci sono migliaia di immigrati che necessitano di una nuova vita, ma i porti vengono chiusi.
    Ci sono senzatetto per le strade, ma moltissime parrocchie e comuni tengono chiuse le proprie porte.
    Eppure nelle nostre case ospitiamo bambini puliti e ben nutriti, figli di famiglie facoltose
    Nelle nostre città facciamo entrare turisti danarosi e sopportiamo la loro maleducazione
    Per le strade lasciamo che i cani facciano i loro bisogni per terra o sulle porte dei negozi

    Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati
    -------------------------
    Curiamo i nostri malati ed avremo una società più sana

  25.  

    Addì 7 luglio 2018

    In quel tempo, si accostarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?».
    E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
    Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore.
    Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano».

    Matteo 9,14-17

  26.  

    Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.

    Raccogliere cibo da terra

    Da sempre accogliamo Bambini in situazioni familiari difficili.
    Arrivano a noi sopratutto dal passaparola tra mamme che necessitano di aiuto per i loro figli, o semplicemente perché non sanno a chi lasciarli quando non vanno a scuola.
    Quattro fratellini, Cristina, Yuri, Caterina e Jasmine dovevano venire da noi per la prima volta.
    Elisa, una nostra volontaria, li va a prendere con la sua auto.
    I quattro cucciolotti entrano in macchina sul sedile posteriore, e dopo pochi istanti si gettano voracemente sul pavimento per raccogliere e mangiare dei pezzi di biscotti caduti ai figli di Elisa.
    Il suo stupore fu enorme, e istintivamente si fermò ad un bar per comprare loro qualcosa da mangiare.

    E facile per noi digiunare per mantenere la linea o per fare un fioretto, ma il vero digiuno molti di noi non lo proveranno mai, e vi assicuro che vederlo ogni giorno sul volto emaciato di molti bambini è qualcosa che lascia il segno.
    Digiuno non significa soltanto non avere cibo nel piatto, ma anche essere costretti alla solitudine, al dover affrontare la morte senza un conforto, all'essere isolati per il colore della pelle o per la provenienza.
    Il massimo rispetto per quanti decidano di "digiunare" in qualsiasi forma, ma soffro quando altri sono costretti al digiuno per il nostro egoismo: non vogliamo vedere e non ci immedesimiamo nelle loro pene perché a noi basta avere la pancia piena ed il portafoglio gonfio per essere felici, e del resto del mondo chi se ne importa
    -------------------------
    Abbiamo accolto centinaia di Bambini affamati di amore
    Date amore a tanti Bambini che muoiono dentro per mancanza di una famiglia

  27.  

    Addì 8 luglio 2018

    In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i discepoli lo seguirono.
    Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani?
    Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui.
    Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».
    E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì.
    E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando.

    Marco 6,1-6

  28.  

    Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua

  29.  

    Addì 9 luglio 2018

    In quel tempo, mentre Gesù parlava, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà».
    Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
    Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.
    Pensava infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
    Gesù, voltatosi, la vide e disse: «Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita». E in quell'istante la donna guarì.
    Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: «Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme». Quelli si misero a deriderlo.
    Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò.
    E se ne sparse la fama in tutta quella regione.

    Matteo 9,18-26

  30.  

    Imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà

    Impotenza

    Il messaggio disperato di una madre: aiutami
    Non passa giorno ormai che non arrivi alle nostre orecchie un grido di aiuto: Ragazzi adolescenti in piena ribellione, Bambini lasciati nei paesi di origine vittime di maltrattamenti e stupri, famiglie che non sanno come dare da mangiare ai propri figli. E la richiesta è sempre la stessa: accoglili in casa tua ed avranno un futuro migliore.
    Vorrei, vorremmo rispondere a tutte le richieste di aiuto, ma non è possibile: una casa non è un castello con cento stanze, già trenta i Bambini da accudire, accreditamento che prevede in Casa Famiglia un numero tassativo di ospiti, equilibri da mantenere dove l'inserimento di un adolescente problematico potrebbe portare altri a scompensarsi. Dover dire di no, doverlo fare sempre più spesso, dà un senso di impotenza, una fitta al cuore che non ti fa dormire.
    L'unica arma che abbiamo, e da sempre ci fa vincere battaglie, è la preghiera.
    Affidiamo le richieste inevase a Dio e lasciamo che sia Lui ad accogliere, accudire e proteggere tanti virgulti con il futuro già segnato.
    Ma non ci arrendiamo mai ed allora fantastichiamo su mille progetti: l'apertura di nuove Case Famiglia, elaboriamo nuove forme di accoglienza, pensiamo alla divisione tra Bambini e Ragazzi difficili in modo che ognuno abbia i suoi spazi per crescere senza invadere il terreno degli altri.
    Di più non possiamo fare. Ma voi si. Voi potete sostenerci, potete sostenere i nostri sogni.
    Accogliete un Bambino in Affido a Distanza, non sono io a chiederlo, ma è la mamma di Zurawi, i genitori di Miquela, la famiglia di Yuri e Guenda. Per favore, non lasciateci da soli, siate voi la risposta concreta di Dio alle nostre preghiere
    -------------------------
    Non lasciateli soli, non lasciateci soli. Anche un euro al mese è un grande aiuto, tutti insieme potremo sostenere tanti progetti

  31.  

    Addì 10 luglio 2018

    In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato.
    Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!».
    Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
    Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità.
    Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
    Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi!
    Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».

    Matteo 9,32-38

  32.  

    La messe è molta, ma gli operai sono pochi!

    Costruiamo (insieme) un grattacielo

    La decima edizione della Marcia della Zizzi.
    Una giornata di festa, tanta gente, colori, musica, sport e divertimento per tutti.
    Uno arriva alle sette del mattino, trova tutto perfettamente pulito ed in ordine, ed è già molto se apprezza e non critica il filo d'erba non tagliato
    Ma cosa c'è dietro a tutto questo?
    Giorni e giorni di lavoro, organizzazione, volontari da gestire, furgoni e macchine avanti e indietro, riparazioni di pompe, pulizia della piscina, taglio dell'erba, dipendenti che sbagliano a fare un lavoro che deve essere rifatto.
    Detta così sembrerebbe una sequela di inutili lamentele, ma ogni iniziativa che portiamo avanti comporta tantissima fatica, e dire "tantissima" è dire poco.
    Un'iniziativa ha il suo culmine, e si assapora la pace dopo la tempesta, che prima o poi inevitabilmente arriverà.
    Ma la vita è altra cosa.
    Il nostro quotidiano è fatto di pannolini da cambiare, bagnetti, dialoghi con adolescenti arrabbiati, lotte per lavarsi e mettersi vestiti puliti, camere da riordinare, pranzi da preparare, persone da organizzare, studio, colloqui con i professori, permessi da accordare. E quant'altro, moltiplicato per nove Bambini e Ragazzi in affidamento e venti in diurno e nel periodo estivo.
    Non è un lamento. Anzi è una gioia ed una soddisfazione sentirsi utili per qualcuno, sentire che possiamo fare la differenza, vedere che la nostra vita è piena e non moriremo mai di noi. Ma come Qualcuno diceva qualche tempo fa "La messe è molta, ma gli operai sono pochi!"
    Io, Roberta e Carmela che siamo "al pezzo" ventiquattro ore al giorno ci sentiamo come dei mediocri muratori che con pala e carriola vogliamo costruire un grattacielo di novanta piani per ospitare più Bambini possibile. Impresa titanica e bellissima, ma da soli non possiamo farcela, abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti. Ognuno dia quello che può, ma ognuno dia qualcosa.
    La presenza fisica, il volontariato è ciò che aneliamo di più. Non colui che viene un'ora al mese a sputar sentenze, ma quello che prende il treno e scende nella nostra bellissima Toscana armato di paletta e secchiello, consapevole che non potrà costruire il grattacielo, ma conscio che ogni istante dedicato alla causa servirà per fare un lavoro migliore.
    La preghiera per qualcuno non ha valore, ma per noi è importantissima. Invito tutti, credenti e non credenti, a pregare Dio per noi affinché ci faccia fare un buon lavoro e ci mandi volontari alla sua messe. Se credete non sarà difficile, se non credete fatelo per noi, Dio ascolterà le vostre preghiere se fatte con amore verso i suoi Bambini.
    Offerte in denaro: vile denaro, ma ci vuole anche quello per comprare mattoni, finestre, cibo, vestiti
    Aiutateci ed un giorno potrete dire "Anche io ho aiutato un Bambino ad uscire da una brutta situazione, e se oggi c'è un papà cattivo in meno, una mamma più amorevole sarà anche merito mio"
    -------------------------
    Abbiamo bisogno di voi, senza il vostro aiuto migliaia di Bambini continueranno a soffrire e morire nell'anima

  33.  

    Addì 11 luglio 2018

    In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?».
    E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele.
    Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».

    Matteo 19,27-29

  34.  

    Che cosa dunque ne otterremo?

    Prima gli italiani

    Giorgia Meloni, e la linea del governo è la stessa, intervistata ha detto che prima vengono gli italiani e poi il resto del mondo.
    Ma chi lo ha detto? Prima vengono le persone con disagio, poi gli altri.
    Dire "prima gli italiani" mi ricorda molto la razza ariana, tanto osannata da un certo imbianchino da quattro soldi. Proclami che lo hanno portato al potere creando una dittatura basata sull'eliminazione di chi fosse diverso. Non notate una certa analogia?
    Sentire salvini dire, con grande cinismo, "non trovo la maglietta rossa" senza alcun rispetto per le vittime morte annegate mi rivolta lo stomaco.
    L'imbianchino di cui sopra mandava a morire nelle camere a gas tanti bambini perché non "ariani".
    Qualcuno oggi lascia che i bambini muoiano annegati o torturati, magari dicendo "uno in meno"
    Se avete una coscienza ribellatevi, gridate forte il vostro sdegno perché se li lasciamo fare avremo sulla coscienza tanta gente.
    Toccante ed emblematica l'intervista del 25 giugno scorso di Giulia Bertoni, volontaria sulla nave Seefuchs: “Abbiamo ubbidito agli ordini e lasciato morire centoventi migranti. Ci siamo allontanati da un gommone in difficoltà per rispettare il codice di condotta delle ong. Da quella notte ho gli incubi: DOVREBBERO ARRESTARCI NON PERCHÉ VOGLIAMO SALVARLI, MA PER NON ESSERCI OPPOSTI”
    Ci sono ordini che sono contro l'umanità e a quelli SI DEVE disobbedire, anche a costo di finire in galera. Uno su tutti, ma non l'unico, Nelson Mandela, ha trascorso ventisette anni in prigione, ma ha sconfitto l'apartheid.
    Se avessi abbastanza soldi da comprare una nave, salperei per andare ad aiutare i migranti in difficoltà e farei rotta verso un porto italiano, indipendentemente dagli ordini ricevuti da qualsiasi fantomatico imbianchino o suo erede.
    Ognuno ha i suoi valori, ma se uno si professa cristiano, seguace di Gesù e del Vangelo, non può dire che lasciar morire i migranti è cosa giusta, altrimenti si tolga la maschera perché cristiano non lo è davvero.
    -------------------------
    Non si può permettere che un bambino muoia!!!

  35.  

    Addì 12 luglio 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Andate, predicate che il regno dei cieli è vicino.
    Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
    Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento.
    In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza.
    Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.
    Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi».
    Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi.
    In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città».

    Matteo 10,7-15

  36.  

    Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date

    Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date

    Bisogna pregare le persone per fare volontariato, ma dovrebbe essere naturale per tutti che se dalla vita abbiamo ricevuto cento, per quale motivo dobbiamo tenerci tutto per noi? Quanto abbiamo pagato per nascere in una buona famiglia, avere ogni giorno del buon cibo, vivere in uno stato democratico?
    Perché non condividere tutto questo?
    Se aiutiamo qualcuno togliendo qualcosa di noi, anche un'ora al giorno, ne riceveremo sorrisi e gratitudine e sarà bellissimo. Perché in molti non lo capiscono?
    Sarò anche idealista, ma a me pare una cosa tanto ovvia
    -------------------------
    Come si fa non pensare di poter fare volontariato per veder sorridere questi cuccioli?

  37.  

    Addì 13 luglio 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
    Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
    E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
    Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.
    E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato».
    Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.

    Matteo 10,16-23

  38.  

    Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe

    Prudenti come serpenti e semplici come colombe

    Ci sono persone che nascono in luoghi dove la vita è più semplice che non per altri.
    E' difficile che qualcuno di noi, se non ha fatto nulla di grave, venga arrestato senza motivo per il solo fatto di "eliminarlo".
    In altri paesi non è così, e sono tanti quelli per i quali viene deciso il carcere o il patibolo da una giustizia sommaria.
    Se in Italia arrivasse una dittatura, se vi mettessero in galera per il solo fatto di dire ciò che pensate, non fareste di tutto per andare in un altro paese dove vige la democrazia?
    E' quello che sta succedendo qui in Italia.
    Arrivano in massa perché scappano, perché hanno paura, perché hanno fame, perché sono incarcerati ed uccisi senza motivo.
    Persone, esseri umani che non possiamo e non dobbiamo respingere.
    Avete mai provato a fermare una cascata d'acqua? Non potete riuscirci in nessun modo, l'acqua passa tra le dita.
    Non so come sia andata in mare aperto qualche giorno fa, non so se veramente gli immigrati abbiano minacciato di morte l'equipaggio, oppure se i marittimi si siano inventati una scusa per non riconsegnare queste persone ai loro carnefici. Quello che so è che nonostante i proclami, nonostante il tuonare di certi politici, uno in particolare, questi uomini, donne e bambini sono approdati sul suolo italiano, sono in salvo.

    Siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe, questo dobbiamo imparare. E qualcuno, almeno in questo caso, è stato più furbo di quegli "uomini, che volevano consegnarli ai loro tribunali e flagellarli nelle loro sinagoghe" solo perché volevano aver salva la vita.
    -------------------------
    Ben venga una rivolta, quando ci si deve rivoltare contro un dittatore

  39.  

    Addì 14 luglio 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!
    Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato.
    Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti.
    E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna.
    Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
    Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!
    Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

    Matteo 10,24-33

  40.  

    E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo

    Violenze e abusi sui Bambini

    Mario aveva quattro anni. Veniva mandato a fare il corriere della droga e per cibarsi andava a catturare i piccioni che mangiava crudi
    Michela aveva dieci anni quando riceveva in camera sua "gli amici di papà"
    Jessica aveva due anni e quando piangeva la sua manina assaggiava il fuoco della cucina a gas
    E quante altre storie di Bambini avremmo da raccontare, con particolari che farebbero rabbrividire

    Abbiamo accolto Bambini uccisi nella loro infanzia, spaventati anche dall'adulto che voleva dar loro una carezza, induriti dalle vicende passate.
    I Bambini, a giusta ragione, hanno paura, sta a noi a accoglierli, accudirli, proteggerli
    Dobbiamo avere noi il coraggio di ostacolare coloro che fanno del male ai Bambini.
    Non dobbiamo aver paura di un politico dittatore che semina e sparge odio, e se questo volesse dire andare in galera per aver protetto un Bambino, che si aprano pure le porte del carcere, sarà per noi un orgoglio aver servito le leggi di Dio e non un razzista facinoroso

  41.  

    Addì 15 luglio 2018

    In quel tempo Gesù chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi.
    E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.
    E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo.
    Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro».
    E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

    Marco 6,7-13

  42.  

    In quel tempo Gesù chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due

    Due ciocchi di legno

    Un pezzo di legno brucia con forza uno, ma due pezzi di legno insieme bruciano con la forza di dieci.
    In oltre trentun anni abbiamo raccolto tanti consensi come Associazione "Amici della Zizzi" ed oggi possiamo contare sull'aiuto di molti.
    Oggi domenica 15 luglio si svolgerà la decima "Marcia della Zizzi" ad Orentano (PI) dove parteciperanno più di mille persone.
    Sarà senz'altro un evento sportivo, un momento di gioia ed allegra condivisione a tavola, ma vuole essere, come tutte le nostre iniziative, una giornata per far conoscere il nostro operato, i principi che ci animano, i problemi irrisolti che insieme possiamo affrontare

    La Marcia inizia alle 7:00 del mattino, ma per tutta la giornata saremo nella nostra casa di campagna per una giornata di dialogo e di festa insieme a tutti i nostri Bambini, rappresentanti di un mondo sommerso che in pochi conoscono

  43.  

    Addì 16 luglio 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.
    Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
    Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
    Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
    Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
    Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto.
    E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
    Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

    Matteo 10,34-42.11,1

  44.  

    Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato

    Accoglienza

    Sono stati scritti fiumi di parole sull'accoglienza, specie in questi ultimi giorni
    In molti si schierano a favore, in molti sono contrari.
    Il dialogo deve continuare, ma chi vuole accogliere non si fermi dinanzi ai proclami, chi vuole accogliere apra le porte della propria casa ad un Bambino perché al di là delle molte parole, ciò che conta sono i fatti, la testimonianza a qualunque costo.

    Non si fermino le navi nel salvare le vite di coloro che sono in balia delle onde
    Non si fermino le famiglie nel dare un posto letto ad un Bambino maltrattato
    Non si fermino le maestre nell'ascoltare un Bambino anche se minacciate dai genitori
    Non si fermi la solidarietà nonostante le minacce di galera per quanti decidano di salvare una vita

    Uno dei primi giorni della nostra attività, più di trent'anni fa, un signore mi chiese cosa stessimo facendo, ed io con grande gioia gli comunicai che avevamo iniziato ad aiutare Bambini con problemi familiari e sociali. Lui rispose che era una perdita di tempo e di denaro perché i figli di ... resteranno figli di ...
    Non mi peritai a rispondere, ma questo signore si arrabbiò e, trabalcando la recinzione della nostra sede, voleva picchiarmi.
    Non mi spaventò, e così non mi sono mai lasciato intimorire da nessuno che volesse distogliermi dall'impegno che mi ero prefissato.
    Puntate ad un principio e fate come Ulisse che si mise del cotone nelle orecchie per non sentire il canto delle sirene, volgendo la prua della sua nave diritta verso la rotta impostata all'inizio del suo viaggio

  45.  

    Addì 17 luglio 2018

    In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, gia da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere.
    Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra.
    E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe!
    Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!».

    Matteo 11,20-24

  46.  

    Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!

    Delinquenti di ogni risma

    Ho conosciuto delinquenti di ogni specie: spacciatori, ladri, rapinatori e persino assassini. Genitori o parenti di alcuni dei nostri bimbi. Molti di loro hanno rispetto per il nostro lavoro con i Bambini e, pur comportandosi male contro la società, sono sempre disponibili a darsi da fare capendo che la solidarietà verso i Bambini è cosa importante.
    Ci sono invece persone, che pur avendo una buona cultura e valori importanti alle spalle donati con amore dalle proprie famiglie, non sono in grado di dare nulla, sono aridi come il deserto.
    Sono certo che alla fine, davanti al giudizio da parte di Dio, o della storia se preferite, i primi avranno una sorte meno dura perchè quel poco che avevano da dare lo hanno dato, mentre chi aveva tanto da donare ha tenuto tutto chiuso dentro sé

  47.  

    Addì 18 luglio 2018

    In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
    Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
    Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».

    Matteo 11,25-27

  48.  

    Hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli

    La saggezza dei piccoli

    Per la strada un barbone richiedente l'elemosina
    Passa il sacerdote e gli da un euro
    Passa una signora e gli dona dei vestiti
    Passa un uomo e gli compra un panino
    Passa Michelino di sei anni, si avvicina, gli sorride e allunga una carezza

    Il cuore di un Bambino sa di cosa l'uomo abbia bisogno
    Noi siamo troppo abituati alle cose materiali per renderci conto che un uomo solo e abbandonato da tutti, ogni giorno in lotta con i suoi pari per la sopravvivenza, ha bisogno di un sorriso ed una carezza più che di ogni altra cosa

    Torniamo ad essere Bambini, ad avere il loro cuore che guarda oltre l'aspetto, che non fa tanti ragionamenti e saremo capaci di prendere per mano l'umanità
    -------------------------
    I nostri Bambini hanno bisogno dei vostri sorrisi prima ancora del vostro denaro
    Venite a trovarci, vi aspettiamo

  49.  

    Addì 19 luglio 2018

    In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
    Prendete il mio giogo sopra di voi ed imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
    Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

    Matteo 11,28-30

  50.  

    Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò

    Sono stanco: ho bisogno di un bicchier d'acqua

    Dopo una corsa intensa, dove abbiamo speso ogni atomo di energia, non abbiamo nemmeno la forza di prendere la bottiglia dell'acqua e ci sediamo sfiniti, quasi a lasciarsi andare. E come ci fa piacere se qualcuno ci porge un po' di ristoro.
    Come fa piacere a noi ricevere una carezza ed un supporto con amore nel momento del bisogno, fa bene anche agli altri e spesso capita che siamo proprio noi quelli che possiamo porgere il vassoio con il bicchier d'acqua fresco a chi incontriamo.
    Mesi, spesso anni, è il tempo in cui, tra sevizie ed abusi, i migranti impiegano per arrivare in Europa. Sono stremati, incapaci di riprendersi ed aspettano da noi un bicchier d'acqua ed un po' di accoglienza.
    Mesi, spesso anni, è il tempo in cui, tra sevizie ed abusi, crescono molti Bambini per l'incapacità delle loro famiglie di accudirli ed amarli. Sono stremati, incapaci di credere possa esistere una realtà diversa da quella cattiva che hanno conosciuto. Non si aspettano nulla, si lasciano spesso andare, ritengono di essere la causa dei loro problemi, non credono più in nulla. Sta a noi porgergli un bicchier d'acqua.
    Questo è ciò che accade anche a quanti nella vita si dedicano interamente al bene degli altri, alla fine non hanno nemmeno l'energia necessaria per riposare, ma miracolosamente le forze tornano ed un'altra giornata ricomincia da zero con rinnovata energia.
    Da dove ci arriva?
    Io credo in Dio e dico "dal Signore" che nel Vangelo ci dice "Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò!
    E voi?