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  1.  

    Addì 31 maggio 2018

    In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.
    Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
    Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
    A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
    Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.
    E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».
    Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
    D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
    Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
    Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili, a ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
    Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».

    Luca 1,39-56

  2.  

    Il bambino le sussultò nel grembo (...) d'ora in poi tutti mi chiameranno beata

    Mamme

    Le donne hanno una marcia in più, ma le mamme ne hanno due in più.
    Le mamme, quelle vere, sono quelle che non abortiscono, quelle che accolgono i figli non voluti da altre donne, quelle che vivono ogni istante della gravidanza con trepidazione, quelle che antepongono tutto e tutti ai propri figli, quelle che ragionano con loro fino allo sfinimento, quelle che fanno le ore piccole per stirare, quelle che studiano di notte per non perdersi neanche un attimo del proprio bambino, quelle che vanno a lavorare per dare ai figli un avvenire migliore, quelle che non si separano per il bene dei propri figli.
    Dice Maria alla cugina Elisabetta "D'ora in poi tutti mi chiameranno beata": sono certo che si possa dire questo per ogni mamma che non abbandoni il proprio figlio.
    Non giudico chi lo faccia, avrà i suoi motivi e ne risponderà a Dio, ma apprezzo quelle vere mamme capaci di non abbandonare i figli, di esser loro vicine anche quando smattano, vanno in prigione, rispondono male, si drogano.
    Oggi un grazie speciale a tutte le mamme perché la festa della mamma non è solo la seconda domenica di maggio, è ogni giorno perché ogni giorno loro ci sono
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    Bambini abbandonati cercano Mamme vere
    Mamme vere non abbandonate i figli dell'abbandono

  3.  

    Addì 1 giugno 2018

    Dopo essere stato acclamato dalla folla, Gesù entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània.
    La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame.
    E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi.
    E gli disse: «Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti». E i discepoli l'udirono.
    Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio.
    Ed insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti? Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!».
    L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento.
    Quando venne la sera uscirono dalla città.
    La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici.
    Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: «Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato».
    Gesù allora disse loro: «Abbiate fede in Dio!
    In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato.
    Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato.
    Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati».

    Marco 11,11-26

  4.  

    Si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio

    Rivoluzione

    In un mondo dove impera l'egoismo, la vera rivoluzione è essere altruisti.
    A me è sempre piaciuto andare controcorrente perché di fondo sono un rivoluzionario.
    Quando si dice questa parola, "rivoluzionario", si pensa a qualcosa di brutto, qualcuno che voglia sovvertire il potere costituito, ma c'è rivoluzione e rivoluzione.
    Se vedo imperare l'egoismo, mi arrabbio e mi viene più forza nel dedicare la mia vita al prossimo. Così se vedo che tanti Bambini sono lasciati ai margini delle nostre vite voglio essere protagonista nelle loro.
    Ogni qualvolta che vedo qualcosa che non va, divento rivoluzionario.
    Le mie armi non sono pistole e bombe, ma carattere, determinazione, forza di volontà, dialettica. Non sono un gran rivoluzionario, altrimenti oggi non parleremmo di 750 Bambini aiutati in 31 anni, ma di milioni, ma se ognuno facesse la sua piccola rivoluzione, il mondo cambierebbe in meglio certamente.
    --------------------------
    Oggi
    Rivoluzione è amare
    Rivoluzione è correggere
    Rivoluzione è accogliere

  5.  

    Addì 2 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farlo?».
    Ma Gesù disse loro: «Vi farò anch'io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio.
    Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».
    Ed essi discutevano tra sé dicendo: «Se rispondiamo "dal cielo", dirà: Perché allora non gli avete creduto?
    Diciamo dunque "dagli uomini"?». Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta.
    Allora diedero a Gesù questa risposta: «Non sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

    Marco 11,27-33

  6.  

    Però temevano la folla (...) «Non sappiamo»

    Diciamo anche "no"

    Quante volte avete chiesto ad un politico, ad un sindaco, ad un assessore un'informazione, un piacere, un interessamento e non avete ricevuto risposta?
    A me è successo molto spesso. In molti, non solo i politici, preferiscono non rispondere quando la risposta che dovrebbero dare può non piacere al proprio interlocutore.
    Si chiama falsità. E' meglio un no, seppur motivato, piuttosto che il silenzio. E se questo dovesse portare a perdere l'approvazione di quella persona, pazienza. Per un politico questo vuol dire perdita di voti, ma quanto ci guadagnerebbe in termini di correttezza?
    Ricordo che incontrai un giorno il Sig. **** in Parlamento (non faccio nomi non certo per timore, ma perché il fatto sia visto come tale e non porti alla protezione di un partito o alla sua condanna) e gli chiesi di interessarsi di una questione dell'Associazione. Fu ben felice di dirmi si, mi fece grandi sorrisi complimentandosi per la nostra mission e mi diede il numero di cellulare affinché lo chiamassi con calma per spiegargli la situazione nel dettaglio.
    Ero contento di aver trovato finalmente un politico pronto ad interessarsi ai nostri problemi.
    Il giorno dopo provai a telefonare, e poi ancora nei giorni seguenti, ed ancora, ed ancora. Alla fine mi rispose una signora dicendomi che il Sig. ***** era occupato. Ho spiegato la situazione, che era stato lui a darmi il celluare e a dirmi di richiamarlo. Ho chiesto che mi ricontattasse.
    Il tutto è finito così. Lui non ha richiamato, non ha più risposto al telefono, non ha risposto alle mail.
    Capisco che un politico sia impegnato, specie al suo alto livello, ma non c'era bisogno di dirmi di richiamarlo, poteva semplicemente dirmi "non posso interessarmi al vostro problema" ed avrei capito. Mi ha fatto perdere tempo correndo dietro ad una speranza per la risoluzione di una situazione. E tutto per non dirmi di no, probabilmente anche perchè ero accompagnato da una giornalista.
    Rivoluzione è anche questo: avere il coraggio di dire "no"
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    Impariamo a dire no ai nostri figli: ci rispetteranno e capiranno con il tempo che è per il loro bene

  7.  

    Addì 3 giugno 2018

    Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?».
    Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
    Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, gia pronta; là preparate per noi».
    I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua.
    Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo».
    Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti.
    E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti.
    In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio».
    E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

    Marco 14,12-16.22-26

  8.  

    Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti

    Bombardamento. Milioni di morti e feriti

    Nella nostra storia abbastanza recente in molti sono morti per darci un paese democratico, libertà di parola, libertà da qualsiasi dittatura.
    E chi non è morto ha sacrificato la propria vita per dare oggi a noi un dono così grande.
    Un sacrificio non cercato, non voluto, ma i tempi lo richiedevano ed in molti hanno gridato "PRESENTE" ed hanno combattuto per la libertà dei loro figli, nostri genitori e nonni.
    E' grazie a loro se oggi possiamo permetterci ci camminare da persone libere.
    Oggi sono richiesti altrettanti sacrifici, ma sono in pochissimi quelli che alzano la mano dicendo "PRESENTE". Non c'è il desiderio di pensare agli altri, talvolta nemmeno ai propri figli e, quando lo si fa, è sempre per l'attimo fungente, sempre guardando all'aspetto materiale: ti compro questo affinché tu sia felice.
    Oggi non cadono le bombe sulle nostre case, non c'è un duce che ci dice cosa dobbiamo pensare e come vestirsi, non c'è un imbianchino che getta nel forno crematorio chi non gli piace, ma ci sono tantissime situazioni che sono come bombe sileziose, che esplodono senza far rumore.
    Se un bambino viene violentato, non si dice per tutelarne la privacy. Giusto.
    Se un bambino vive in una situazione familiare dove viene picchiato, maltrattato, non accudito, non si dice per tutelarne la privacy. Giusto.
    Se milioni di bambini (almeno 5 milioni) vivono in quartieri malfamati dove respirano ogni giorno droga e violenza, non si dice per tutelarne la privacy. Giusto.
    Ma queste bombe di cui non si parla cadono ogni giorno vicino a noi e le schegge colpiscono anche i nostri figli perché un bambino maltrattato oggi sarà domani quasi certamente un adulto maltrattante, violento, pedofilo, delinquente.
    Dobbiamo alzare il braccio e dire "PRESENTE".
    Dobbiamo sacrificare parte della nostra vita, versando il nostro sangue, per costruire un'Italia migliore, per dare un futuro degno di questo nome ai nostri figli e nipoti.
    Dobbiamo rimboccarci le maniche ed aiutare questi Bambini a divenire adulti sereni e con buoni principi.
    Come?
    Ci furono partigiani che imbracciarono il fucile e andarono in prima linea.
    Ci furono le loro mogli che procuravano loro il cibo.
    Ci furono gli intellettuali che tessero alleanze.
    Anche noi oggi possiamo essere come i partigiani: andare in prima linea, versando sangue e sudore per accogliere tanti Bambini
    Anche noi oggi possiamo essere come le mogli dei partigiani: sostenere economicamente e con il volontariato chi si adopera per i Bambini
    Anche noi oggi possiamo essere come gli intellettuali: aiutare chi si occupa di Bambini ad organizzare eventi, propgandare l'affido, far conoscere certe realtà nascoste mostrando i danni incredibili che tante bombe silenziose ogni giorno provocano nei Bambini, futuro della nostra società
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    Una bomba distrugge una casa, una famiglia
    Dieci bombe distruggono un quartiere
    Cento bombe distruggono una società
    Milioni di bombe ogni giorno distruggono il nostro futuro

  9.  

    Addì 4 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]: «Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano.
    A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna.
    Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote.
    Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti.
    Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
    Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio!
    Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l'erede; su, uccidiamolo e l'eredità sarà nostra.
    E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
    Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri.
    Non avete forse letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri»?
    Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono.

    Marco 12,1-12

  10.  

    Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre

    Dove vorresti vivere? In una capanna o in un castello?

    Andrea non aveva voglia di studiare. Era un ragazzino intelligente, ma pensava che la vita fosse solo divertirsi.
    Con l'arrivo dell'estate torna in auge la favola della cicala e della formica; la prima canta tutto il tempo, la seconda lavora alacremente per trovare cibo da conservare per l'inverno. All'arrivo della brutta stagione, quando il cibo scarseggia la povera cicala muore e la formica può godersi il frutto delle sue fatiche.
    Cicale sono quei ragazzi che, avendone l'opportunità, non costruiscono il loro futuro e giocano e si divertono nel periodo caldo della loro vita; formiche sono quelli che invece si mettono a testa bassa a formarsi per avere più opportunità di sopravvivenza nel duro mondo degli adulti.
    Ci sono poi tanti modi di costruire: si possono tirare su due pali, metterci sopra un cannicce e chiamarla casa, oppure si può scavare una buca profonda, legare le fondamenta alla roccia sottostante, caricarsi le spalle di cemento e mattoni e mese dopo mese vedere la propria casa crescere sempre più robusta.
    E' la differenza tra chi va a scuola a scaldare i banchi, e chi si applica nello studio con fatica e costanza.
    Il primo finirà a fatica la terza media, andrà a parcheggiarsi in un professionale e passerà la vita a cercare lavoretti saltuari e malpagati, il secondo sceglierà la professione che più gli piacerà e diventerà medico, avvocato, notaio, commercialista, imprenditore.
    Voi dove vorreste vivere? In una capanna o in un castello?
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    Vedere un figlio che corre verso un burrone e non riuscire a fermarlo è una sofferenza quotidiana indicibile

  11.  

    Addì 5 giugno 2018

    In quel tempo, i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono a Gesù alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso.
    E venuti, quelli gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. E' lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?».
    Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda».
    Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare».
    Gesù disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». E rimasero ammirati di lui.

    Marco 12,13-17

  12.  

    Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio

    Balotelli capitano? Ma chi se ne frega!

    Tutti noi sappiamo bene che le tasse vanno pagate, qualunque esse siano quelle che lo stato ci obbliga a pagare.
    Abbiamo strumenti democratici per eleggere chi ci rappresenti, ci guidi e ci imponga le tasse, ma una volta che questi sono al governo dobbiamo chinare il capo anche quando ci obbligano a fare cose che a noi non piacciono per il bene della collettività.
    Ma è vero anche il contrario.
    Ora io mi domando, ma perché un politico si deve permettere di dire "Balotelli non deve essere il capitano della nazionale"?
    Personalmente questo giocatore non mi piace nel suo comportamento, ma che me ne frega a me se gioca a calcio, se fa il capitano o se decide di andare a fare il barista ad Honolulu, ma chi è un politico per potersi permettere di auspicare o mettere un veto ad una decisione sportiva che spetterà ad un allenatore incaricato di formare una squadra?
    Politici, diteci le tasse che dobbiamo pagare, ma non entrate nel merito di decisioni che con la politica non devono avere nulla a che vedere, se ognuno starà al suo posto e se ognuno farà bene il suo lavoro l'Italia andrà certamente meglio
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    Troppo spesso si confondono i ruoli, ma se anche noi genitori rispettiamo i nostri insegneremo ai figli a comportarsi seguendo certe buone regole

  13.  

    Addì 6 giugno 2018

    In quel tempo, vennero a Gesù dei sadducei, i quali dicono che non c'è risurrezione, e lo interrogarono dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello.
    C'erano sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza; allora la prese il secondo, ma morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna.
    Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l'hanno avuta come moglie».
    Rispose loro Gesù: «Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio?
    Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli.
    A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe?
    Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore».

    Marco 12,18-27

  14.  

    Quando risusciteranno dai morti saranno come angeli nei cieli

    Siete tutti analfabeti o semplicemente ciechi?

    Oggi in molti fanno distinzioni razziste, mettono muri a chi ha il colore della pelle diverso, aspetto differente oppure dialetto non uguale.
    Tralasciando il fatto che diversità significa ricchezza, e la ricchezza si raggiunge con fatica, dialogo e sopportazione, c'è da chiedersi in nome di chi si erigono muri.
    Ieri ho guardato le notizie, e la prima è che un esponente di governo, capo di un partito dice "Balotelli non rappresenta l'Italia".
    Oggi leggo che un ministro del governo, capo di un partito, dice "Vi scordate che vi dia trentacinque euro al giorno ad immigrato"
    Poco più sotto: "Statua dei carabinieri imbrattata da teppisti ed immigrati", e magari chi legge ci crede pure, come se si potesse sapere chi siano stati gli autori del vandalismo.
    Stiamo vivendo in un clima di "Caccia agli untori". Gli immigrati sono diventati il capro espiatorio per ogni nostro problema, compreso il vandalismo, come se le nostre belle scuole piene di italiani non fossero deturpate in ogni angolo da scritte e disegni.
    Quello che mi disturba è che quasi la metà degli italiani ha votato per questa ideologia, ha votato per mandare al governo qualcuno pieno di odio verso il prossimo, qualcuno che fa del razzismo un vessillo da sbandierare.
    Un governo questo che abbiamo oggi con due facce, una delle quali sovrastata dall'altra, una delle quali incapace di reagire a questo fiume in piena xenofobo, probabilmente perché non sono politici di carriera, arrivati al governo solo urlando la loro rabbia con parolacce ed insulti verso tutto e tutti.
    Sono addolorato anche perché molti di questi si definiscono cattolici ed usano la fede per fare una crociata contro immigrati e povera gente.
    E dalla chiesa non si leva un grido di sdegno, anzi molti vescovi e sacerdoti, tra cui quello di Livorno, hanno dato spazio e locali a quello che si ipotizzava potesse essere il vincitore delle elezioni.
    E' buffo perché basterebbe saper leggere per capire che Gesù ci dice di amare il prossimo, che siamo tutti uguali, che anche le differenze fisiche spariranno quando saremo Angeli del cielo. Eppure, nonostante questo, molti cattolici seguono questa scia razzista e xenofoba.
    Vergognatevi se sapete leggere, imparate a leggere se siete analfabeti.
    --------------------------
    Ho tanti bimbi di colore e per me non sono Eritrei, Somali, Colombiani, per me sono Francisco, Maudo, Sidi, Aisosa. Sono bimbi, sono figli, sono amici, sono uomini e donne

  15.  

    Addì 7 giugno 2018

    In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
    Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
    E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi».
    Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
    Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

    Marco 12,28-34

  16.  

    Amerai il prossimo tuo come te stesso

    Ti amo

    E' facile dire "Amo il mio prossimo", difficile è metterlo in pratica.

    Perché bisogna amarlo anche quando è
    antipatico
    scostante
    diverso
    attaccabrighe

    Bisogna amarlo anche quando
    la pensa diversamente da noi
    non ubbidisce
    mi brontola
    mi delude

    Bisogna amarlo anche se
    ci è venuto a noia
    lascia i capelli nel lavandino
    ci trascura
    si dimentica una data importante

    Amare significa amare
    senza se e senza ma

    Facilissimo a dirsi
    Difficilissimo metterlo in pratica
    Meraviglioso riuscirci
    --------------------------
    Amo i miei Bambini senza se e senza ma, difficile è amare chi faccia male ai Bimbi, ma riuscirci è necessario

  17.  

    Addì 8 giugno 2018

    Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.
    Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui.
    Venuti però da Gesù e vedendo che era gia morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.
    Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.
    Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso.
    E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

    Giovanni 19,31-37

  18.  

    Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto

    Deriso e crocifisso dai compagni di scuola

    Marco aveva undici anni quando è arrivato in affidamento.
    Sporco, denutrito, portato via da una situazione familiare di abbandono, aveva più cicatrici che nei.
    Era un ribelle, uno che aveva subito tantissimo ed aveva imparato a difendersi attaccando per primo per paura di essere colpito.
    Alcuni adulti lo capivano e cercavano di andare oltre le sue intemperanze, ma i bambini, ed in seguito gli adolescenti non lo potevano sopportare: vedevano l'esteriorità e giudicavano, puntavano il dito, lo sbeffeggiavano e alla fine lo hanno isolato, emarginato.
    Marco non aveva amici, se non gli adulti che avevano creduto in lui vedendo oltre quella patina di sofferenza.
    Ha fatto cose brutte, ma era arrabbiato con il mondo ed è passato spesso dalla parte del torto mandando all'ospedale anche qualcuno che semplicemente lo guardava storto.
    Ma i principi e gli insegnamenti, unitamente all'esperienza di un mondo diverso, un giorno hanno dato i suoi frutti e Marco ha scoperto il gusto della lettura. Ha cominciato a capire che leggendo poteva crescere, superare in altezza i suoi coetanei. Ha letto, ha letto, ha letto. Leggeva di tutto, passava giornate intere sui libri e nel giro di un paio d'anni ha maturato l'intenzione di tornare a scuola. Con fatica ha ripreso a studiare, ha fatto il serale e si è iscritto all'università laureandosi a pieni voti.
    Oggi in molti lo guardano con invidia e lui aiuta tanti bambini e ragazzi che come lui non erano apprezzati e amati dai propri compagni perché in qualche modo "diversi" dalla massa.
    E mi viene a mente, pensando a Marco, alla frase del Vangelo "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto"
    --------------------------
    Non crocifiggete i nostri Bambini. Hanno bisogno di voi, dei vostri sorrisi

  19.  

    Addì 9 giugno 2018

    I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
    Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
    Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
    Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava.
    E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
    Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».
    Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».
    Ma essi non compresero le sue parole.
    Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.

    Luca 2,41-51

  20.  

    Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo

    Ma dove li avrò messi?

    Sarà certamente capitato anche a voi di tenere una cosa in mano e di cercarla, di non trovare l'orologio che avete al polso o gli occhiali che sono sopra la testa.
    A volte è distrazione, ma spesso è dare per scontato di sapere qualcosa.
    Capita anche nei rapporti umani e si rischia per questo di ritrovarsi distanti. E capita spesso.
    Ma niente paura, la soluzione c'è, anche se non è semplice

    Gesù, Giuseppe e Maria andarono a Gerusalemme.
    Dopo qualche giorno fecero ritorno a casa, e nel viaggio entrambi i genitori davano per scontato che il figlio fosse con l'altro.
    Quando si ritrovarono si accorsero che Gesù non era con loro e, angosciati, tornarono sui loro passi a cercarlo.
    Una volta trovatolo la paura passò e si sono rimisero in cammino dopo gli opportuni chiarimenti.

    Basta pertanto tornare indietro, cercare la persona con la quale abbiamo creato una distanza, capire le sue motivazioni, spiegarle le nostre, e sopratutto ricominciare.
    Ricominciare un rapporto, non dando mai nulla per scontato: buongiorno, attenzioni, mangiarino speciale, fiori e poesie. Qualunque cosa per far capire all'altro che non è scontato, sia esso un marito, una moglie, un figlio, un genitore, un dipendente.
    --------------------------
    Con i figli le distanze da colmare sono tantissime. Armiamoci di pazienza e dialoghiamo con loro ogni giorno senza mai dare nulla per scontato

  21.  

    Addì 10 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo.
    Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E' fuori di sé».
    Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni».
    Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana?
    Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi.
    Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire.
    Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l'uomo forte; allora ne saccheggerà la casa.
    In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna».
    Poiché dicevano: «E' posseduto da uno spirito immondo».
    Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.
    Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano».
    Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
    Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!
    Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».

    Marco 3,20-35

  22.  

    Chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno

    A testa alta

    Don Luigi, il sacerdote che mi ha preso per mano e mi ha guidato nei primi passi dell'Associazione, mi brontolava spesso. Diceva sempre che bisogna giudicare il peccato e perdonare il peccatore. Su questa cosa ci ho lavorato parecchio e, una volta capita e assimilata, ho iniziato a metterla in pratica, ma continuavo a giudicare me stesso.
    Don Luigi mi diceva che Gesù insegna "non giudicare" e questo significa non giudicare, non condannare nemmeno sé stessi. Ma su questo ho sempre fatto una grossa fatica.
    Un altro sacerdote, parlando con una delle mie bimbe in grave crisi, la quale non si perdonava alcune azioni che aveva fatto, le disse "Dio ti perdona, e sei tu forse più di Dio tanto da non perdonare te stessa?"
    Dio perdona tutto, ma non tollera che non ci si apra al suo amore, che non lasciamo la porta aperta affinché lui possa entrare.
    Molti dei bambini e ragazzi che ho avuto erano su una brutta strada ed hanno comnpiuto azioni brutte contro se stessi e contro altri, e non si danno pace, non riescono a perdonarsi, non trovano il modo di uscire da quella rete in cui si sono invischiati, nemmeno quando viene tesa loro una mano.
    E' necessario perdonarsi, guardare avanti e camminare senza guardarsi indietro. Non significa rinnegare passato ed esperienze, ma vuol dire parlarne come un fatto storico, come a dire "Io ERO così, adesso sono un altro" e se c'è la paura di essere giudicati per quello che si è fatto bisogna pensare che se una persona ci vuole bene ci accetta con tutto il nostro bagaglio. Ma di più: se oggi siamo brave persone lo dobbiamo anche al fatto di essere riusciti ad uscire da certe problematiche a testa alta
    --------------------------
    Impariamo ad analizzare le nostre azioni, ma non giudichiamo il nostro operato

  23.  

    Addì 11 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Andate, predicate che il regno dei cieli è vicino.
    Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
    Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento.
    In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza.
    Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.
    Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi».

    Matteo 10,7-13

  24.  

    Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date

    Un giorno di vita

    Quanto avete pagato per avere un giorno di vita?
    Quanto avete pagato per essere nati in un paese democratico?
    Quanto avete pagato per aver avuto una famiglia capace di proteggervi ed accudirvi?
    Niente, assolutamente niente. Zero euro, zero lire.
    Eppure in molti non dedicano neppure un giorno della loro vita agli altri
    Eppure in molti siete d'accordo nel respingere gli immigrati
    Eppure in pochissimi accolgono un Bambino privo di famiglia

    Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date
    --------------------------
    Vi aspettiamo

  25.  

    Addì 12 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: " Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
    Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
    Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli."

    Matteo 5,13-16

  26.  

    Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli

    Opere Buone

    Ognuno di noi compie opere buone, cattive, neutrali
    Molte delle cose che facciamo sono sotto gli occhi di tutti
    Per le cose neutrali poco importa se sono viste o non viste
    Le cose cattive che a volte compiamo cerchiamo di tenerle nascoste, come i momenti di impulsività
    Ma le cose buone?
    Spesso per pudore o per umiltà non le sventoliamo ai quattro venti, ed ha una sua logica.
    Chi nasconde ciò che fa di buono merita tutto il rispetto, ma un ragionamento mi sorge spontaneo: le cose buono sono esempi per tutti, sono luce in un mondo dove egoismo ed opportunismo stanno facendo da padrone, sono luce per indicare il cammino alle nuove generazioni oppure a chi si sia perso per le strade del mondo.
    Ed allora credo che una luce in grado di rischiarare le tenebre dovrebbe essere posta in alto, essere ben visibile.
    Pur mantenendo l'umiltà che si addice alle persone di cuore, parliamo di ciò che facciamo di buono, diamo il buon esempio ed il mondo sarà un posto migliore.
    --------------------------
    Noi vogliamo essere luce per i nostri Bambini, aiutateci ad essere luce insieme a noi

  27.  

    Addì 13 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
    In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
    Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. »

    Matteo 5,17-19

  28.  

    Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti

    Vomitevole

    "Vomitevole" che brutta parola, ma non trovo altri termini più consoni per descrivere il comportamento del nostro paese sulla vicenda Aquarius.
    No, mi correggo, non è il comportamento del nostro paese, è il comportamento di un ministro, è l'ideologia di chi lo abbia mandato al potere.
    Il nostro Paese, l'Italia, non ha la tradizione della "non accoglienza".
    Eppure meno di cento anni fa anche noi eravamo considerati "terzo mondo", anche noi che partivamo con valigie di cartone, ammassati nelle stive dei piroscafi alla volta degli Stati Uniti, anche noi pigiati dentro ai treni in direzione della Svizzera. Ed oggi facciamo parte dei paesi più industrializzati del pianeta.
    Un carico di persone, un carico di Bambini e Donne incinta, un carico di disperati in fuga dalla miseria, messi su gommoni perché ormai inutili per i negrieri libici, torturati, violentati.
    E noi non li accogliamo?!!!
    Vergogna Italia!!!!
    No, vergogna a salvini!
    Vergogna al governo nelle sue mani!
    Vergogna a quanti lo applaudono a partire dal caro grillo!
    Vergogna!
    --------------------------
    I Bambini ed ogni essere debole deve essere accolto. Sempre e comunque

  29.  

    Addì 14 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
    Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
    Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
    Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
    Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
    In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo! »

    Matteo 5,20-26

  30.  

    Chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio

    Perdono

    Nel Vangelo c'è questa frase
    "Chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio"
    Verrebbe da pensare "E' un macello, chi non si è mai arrabbiato? Chi non ha mai litigato?"
    La soluzione però è qualche riga più sotto
    "Vai prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono"
    Se si chiede scusa di cuore, con le parole o con i fatti, tutto viene lavato
    Ho assistito a diverse liti tra ragazzi, e talvolta anche tra ragazzi e adulti, e sono immagini non edificanti, ma che bello vederli poi abbracciarsi, coccolarsi, camminare insieme mano nella mano.
    Non è bello litigare, ma fare pace è meraviglioso e magari può anche capitare che attraverso una lite ci si possa chiarire ed apprezzare di più
    --------------------------
    Perdonare significa amare perché chi ama va oltre le parole. I nostri Bimbi hanno bisogno di tirare fuori la rabbia che covano dentro, ma vogliono anche sentirsi amati, perdonati, accolti con il cuore

  31.  

    Addì 15 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore.
    Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
    E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
    Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

    Matteo 5,27-32

  32.  

    Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore

    Pensieri

    Se facciamo una corsa e sudiamo, quando poi ci fermiamo e riposiamo il sudore non si vede più, ma sotto i vestiti resta il cattivo odore.
    E' così per i cattivi pensieri: la nostra anima si sporca quando auspichiamo la morte di qualcuno, pensiamo ad una vendetta, o pianifichiamo un atto di profondo egoismo.
    E' un male che non si vede, un male che spesso resta solamente nei propositi, ma è come un sogno, talmente concreto in quel momento al punto da viverlo come se fosse reale.
    E questo ci rende ogni giorno più cattivi, più impulsivi, tanto che spesso tali propositi, a lungo andare, vengono messi in pratica.
    Dovremmo allora esercitarci ed avere pensieri buoni e positivi verso gli altri, immedesimarci nel prossimo e cercare di scusarlo anche quando ci ha fatto arrabbiare: solo così potremo riuscire nel tempo a non far scattare l'impulso animalesco che cova dentro ciascuno di noi
    --------------------------
    Non è facile avere pensieri positivi verso chi sbaglia, ma necessario per restare puliti ed avere un buon rapporto con tutti, specie nei confronti di chi siamo chiamati ad educare

  33.  

    Addì 16 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re.
    Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
    Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno».

    Matteo 5,33-37

  34.  

    Non giurare

    Parola data

    Oggi sembra che l'onore sia una parolaccia.
    Mantenere una parola data oggi non riveste importanza, così si fanno promesse che già sappiamo non saranno mantenute.
    In molti non hanno nemmeno difficoltà a firmare accordi in forma cartacea perché oggi contano soltanto le proprie necessità, e non importa cosa devo dire o firmare per ottenerle. A nessuno importa se una promessa, oppure un contratto, non vengono rispettati, anche perché rivolgersi ad un giudice è costoso, faticoso, difficile, lungo ed il risultato, anche quando hai ragione, non è mai certo.
    Ma vogliamo insegnare questo ai nostri figli?
    Il rispetto della parola data è cosa fondamentale per costruire un buon rapporto, solido e duraturo. E' meglio non promettere, men che mai giurare, piuttosto che farlo con leggerezza e poi non adempiere tradendo la fiducia dell'altra persona, specie di un ragazzo, nei nostri confronti.
    --------------------------
    Anche una punizione è un atto di amore

  35.  

    Addì 17 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù diceva alla folla: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa.
    Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga.
    Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura».
    Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?
    Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra».
    Con molte parabole di questo genere annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere.
    Senza parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni cosa.

    Marco 4,26-34

  36.  

    Un uomo che getta il seme nella terra

    Noi siamo un minuto

    Il nostro compito con i Bambini non è salvarli da una vita difficile
    Il nostro compito con i Bambini non è obbligarli a prendere la buona strada
    Il nostro compito con i Bambini non è piegarli alle nostre decisioni

    Il nostro compito con i Bambini è seminare nei loro cuori buoni principi e valori
    Il nostro compito con i Bambini è amarli senza condizioni
    Il nostro compito con i Bambini è valorizzare le loro capacità
    Il nostro compito con i Bambini è far vedere che esiste un'alternativa alla strada che hanno percorso in passato

    In molti si scoraggiano dinanzi all'affidamento perché si dedica la vita ad un bambino, lo si vede divenire ragazzo, e spesso questi si allontana per tornare alla sua vecchia vita.
    Anche noi ci siamo spesso domandati se la nostra azione fosse utile, incisiva, determinate nella loro vita.
    E la risposta è: Si, assolutamente Si
    Sul calendario di Frate Indovino lessi una frase quando ero bimbetto "Chi ha goduto per un minuto, non ha patito per sempre". Noi rappresentiamo quel minuto, ed in quell'attimo fuggente della loro vita abbiamo un solo compito, quello di seminare valori e principi con la parola e con l'esempio. Altro non siamo chiamati a fare, ma quel seme germoglierà, e darà frutto. Forse non subito, forse la pianta dovrà seccare, ma gli insegnamenti che con amore avranno ricevuto un giorno saranno la loro forza, le radici per trovare la giusta collocazione nella vita
    --------------------------
    Un seme cresce da solo, noi abbiamo solo il dovere di seminare amore nei loro cuori

  37.  

    Addì 18 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente"; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
    E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
    Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle».

    Matteo 5,38-42

  38.  

    Se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra

    Porgi l'altra guancia

    Ci sono dei momenti nella vita in cui qualcuno cerca di fregarti, ma per incapacità o stupidità resta intrappolato nella sua stessa rete.
    E' facile in questi frangenti prendersi una rivincita.
    Facile ma non giusto, perché si chiama vendetta, è approfittarsi della debolezza di qualcuno.
    E' umano pensare "Cercava di fregarmi, adesso ben gli sta" e pigiare sull'accelleratore, ma bisogna comunque distinguere se quella persona è un povero diavolo che cercava di avere qualcosa in più per vivere, oppure un truffatore professionista.
    Il "Porgi l'altra guancia" ha qui il suo senso: non infierire contro chi ha bisogno e, pur cercando di fregarti, cerca di sopravvivere.

    Olimpia Sgherri era una donnina minuta, professoressa per Bambini speciali che lei adorava. Ha dedicato la sua vita al prossimo, morta pochi anni fa, oggi in odore di santità.
    Il suo stipendio di professoressa non lo incassava mai perché aveva dato mandato alle poste di distribuirlo tra coloro che lei inviava.
    Così una signora che aveva il braccio ingessato e non poteva lavorare aveva chiesto il suo aiuto, e per qualche mese Olimpia le faceva avere un pezzetto del suo stipendio attraverso l'accordo con un'amica, dipendente delle poste.
    Un giorno questa impiegata vide la signora per la strada senza braccio ingessato, ma con sua grande sorpresa, alla fine del mese, se la vide arrivare allo sportello con il gesso. La pagò, come da accordi, ma avvertì subito Olimpia.
    Voi cosa avreste fatto? Vi sareste arrabbiati? Avreste affrontato la signora?
    Olimpia invece così rispose "Se una persona si umilia a tal punto, significa che ha veramente bisogno, continua a pagarla finché verrà allo sportello a reclamare quanto le ho promesso"

    Ogni giorno subiamo angherie, soprusi, musi lunghi dalle persone che ci sono vicine, ma amare significa "Porgere l'altra guancia"
    --------------------------
    Vendicarsi è umano e liberatorio ma da vigliacchi
    Porgere l'altra guancia è un grande atto, un esempio per il prossimo e sopratutto un modo di insegnare ai nostri figli ad amare

  39.  

    Addì 19 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
    Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
    E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
    Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste»

    Matteo 5,43-48

  40.  

    Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori

    Nemiciamici

    Non ho nemici perché non odio nessuno, e a nessuno metto un muro

    Alla signora del condominio, che quando vede i miei ragazzi chiude loro il portone in faccia, lascio sempre la porta aperta
    All'amministratore del condominio che incolpa i nostri bambini di ogni nefandezza evito di rispondere andando sul personale
    Alla ditta di giardinaggio che è stata inadempiente procurandoci un danno ho fatto una proposta conciliante
    Al servizio sociale che per anni ci ha ostacolato ho sempre chiesto un dialogo per aiutare i bambini
    Ad alcune persone che facevano brutti discorsi su di noi ho chiesto un incontro

    Non sono miei nemici, ma forse io, noi lo siamo per loro.
    Dispiace

    Ma vedo che
    La signora del condominio mi ha visto arrivare e mi ha aperto il portone bloccandolo per farmi entrare con la bicicletta
    La ditta di giardinaggio ha capito l'errore ed ha accettato di rimediare
    Il servizio sociale dopo innumerevoli battaglie contro di noi si è messo a dialogare ed insieme abbiamo cercato di arginare un problema
    Le persone che avevano parlato male di noi hanno accolto l'invito ed uscendo dall'ufficio ci hanno ringraziato per i chiarimenti e ci stanno aiutando
    Con l'amministratore i rapporti sono ancora tesi perché purtroppo c'è una mentalità di fondo difficile da cambiare, ma ci si può lavorare

    Non dovremmo avere nemici, ma se qualcuno ci è ostile o ci perseguita proviamo ad amarlo, staremo meglio tutti.
    Comunque l'amore è l'unica strada per sperare di trovare pace e serenità.
    Se l'amore non bastasse a dirimere una controversia lasciamo a Dio il compito di ammorbidire i cuori, ma dobbiamo essere noi i primi a lasciare che l'amore per il prossimo, anche fosse un nemico, ci pervada
    --------------------------
    Questo è uno dei tanti dialoghi che la sera facciamo con i ragazzi, ogni giorno uno nuovo. Alcuni di questi sono stati raccolti in un libro "LACRIME SILENZIOSE" che vi invito ad acquistare.
    Richiedetelo ad info@zizzi.org

  41.  

    Addì 20 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
    Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
    Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
    Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
    Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
    E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
    Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

    Matteo 6,1-6.16-18

  42.  

    Quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te

    Molti fanno del bene nel segreto, ma troppi fanno del male dandone esempio e testimonianza

    Non so più se la pazzia possa avere un limite.
    Studiando la storia ho sempre pensato che Hitler fosse il peggiore dei pazzi e che nessuno mai avrebbe potuto superarlo in crudeltà, ma capita spesso che devo ricredermi.
    Lui era un pazzo furioso, senza una cultura, ma che dire di chi, eletto democraticamente (anche se ci sono forti dubbi sulla regolarità dei voti) separa i bambini dai propri genitori?
    E' successo, sta succedendo. Trump respinge i messicani al confine "arrestando" i figli, ingabbiandoli in un campo di concentramento senza permettere a nessuno, nemmeno alle organizzazioni umanitarie, di poterli incontrare. Chi ha visto e registrato un video di nascosto racconta e mostra persino le angherie e le prese di giro da parte dei carcerieri.
    Campi di concentramento per Bambini! Duemila bimbi che piangono e soffrono per la cattiveria di un uomo che definirlo tale è un abominio verso chi uomo lo è davvero.
    Questa è democrazia? Questa è follia allo stato puro!
    Una politica crudele ed immorale sullo stile di Machiavelli "Il fine giustifica i messi" per il quale tutto era lecito pur di arrivare allo scopo.
    Tutto, anche mettere in un campo di concentramento duemila bambini.
    Complimenti a Trump e a tutti coloro che come lui, anche nella nostra Italia, compiono atti scellerati verso altri uomini lasciandoli in balia delle onde.
    Questi signori pensano davvero che resteranno impuniti per i loro misfatti?
    Lo pensava anche Hitler, ma per fortuna qualcuno lo ha fermato.
    Gridiamo la nostra rabbia e la nostra indignazione
    --------------------------
    Dateci una mano per accogliere sempre più bambini

  43.  

    Addì 21 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.
    Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.
    Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
    Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
    Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe»

    Matteo 6,7-15

  44.  

    Se perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi

    Prendiamo un aereo

    Quando dentro di noi sale la rabbia verso una persona per il suo comportamento, prima di aprire bocca (o scrivere) pensiamo a quanto noi abbiamo sbagliato, magari non in quella determinata circostanza, magari in altre occasioni, o forse con altre persone.
    Riflettiamo!
    Prima di dare un giudizio su un'altra persona pensiamoci bene e vediamo se abbiamo noi delle colpe da farci perdonare. E' facile puntare il dito, è altrettanto facile vedersi bravi se guardiamo in maniera circoscritta.
    Se uno ci urla contro, è ovvio che è in torto, ma cosa ha scatenato quella rabbia?
    Non sarà mica anche colpa nostra?
    Esaminiamoci e miglioreremo i rapporti umani senza incorrere nel rischio di una rottura che fa male ad entrambi.

    Siamo in una radura. Tutto è brullo, e diciamo "Il mondo è arido"
    Se prendiamo un aereo e saliamo in quota vediamo chiazze formate da alberi frammiste a radure brulle e desolate, e diciamo "Il mondo è metà arido e metà rigoglioso"
    Se andiamo ancora più su, possiamo vedere che il mondo è bello, ed ogni piccola radura arida è solo una piccola arida radura in mezzo a tanto verde e tanta acqua.
    Ogni lite è solo una lite, la vita insieme, quello che abbiamo costruito, quello che potremmo fare stando uniti è il mondo bello e rigoglioso che possiamo vedere dall'alto della nostra esperienza di vita
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    E' facile giudicare un bambino, un ragazzo che picchia e ruba e dire "E' un delinquente in erba", ma sappiamo noi cosa abbia subito o passato?

  45.  

    Addì 22 giugno 2018

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano.
    Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
    La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!»

    Matteo 6,19-23

  46.  

    Accumulatevi tesori nel cielo

    Ecco i veri italiani

    La risposta dell'Italia è arrivata.
    L'Italia vera, quella degli italiani di cuore, non si è fatta attendere.
    Il governo, o dovremmo dire un ministro, chiude i porti e sempre più italiani aprono le porte della loro casa e dei loro cuori agli immigrati.
    In molti hanno votato salvini e la sua politica razzista, ma più della metà degli italiani non lo ha votato, e sono quelli che aprono le porte del cuore
    Sempre più persone guardano alla vita su questa terra, al prioprio piccolo orticello, allo stare sempre più comodi anche a discapito del prossimo, ed accumulano tesori su tesori.
    Quelle ricchezze sono solo effimere, quelle che resteranno a giudicarci saranno le nostre buone azioni, quelle fatte con amore per il prossimo
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    Accogliamo chi soffre
    Accogliamo chi fugge
    Accogliamo chi è povero

  47.  

    Addì 23 giugno 2018

    In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: « Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.
    Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
    Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
    E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?
    E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
    Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
    Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
    Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
    Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
    Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
    Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena ».

    Matteo 6,24-34

  48.  

    Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?

    La mia vita è cambiata

    Quante volte vi sarà capitato di avere dentro di voi un doppio pensiero: fare o non fare una cosa, prendere o non prendere una certa decisione, imboccare una strada piuttosto che un'altra. Ragioni del cuore e ragioni dell'intelletto che scozzano tra loro in maniera talmente fragorosa da non farci dormire per giorni e giorni.
    Spesso si da ragione a ciò che la ragione ci suggerisce: si sceglie il lavoro che possa darci prospettiva di stabilità, piuttosto di quello che possa darci grandi soddisfazioni anche se meno pagato; si sposa il ragazzo o la ragazza che può avere un peso nella società, piuttosto di quello che si ama veramente anche se è un poveraccio senza lavoro; si sceglie un certo tipo di vita che rispecchi certi canoni, piuttosto di quella che sia fuori dalle righe ma che ci dia gioia ogni giorno.
    La scelta, umanamente comprensibile, è difficile, ma quando si sceglie la strada del cuore non si sbaglia mai.
    Dovremmo abituarci ad affidarci nelle mani di Dio.
    Io l'ho fatto quando ero poco più che un ragazzo portando avanti l'Associazione come scelta di vita, rinunciando con gioia alle agiatezze che mio padre mi prospettava come commercialista e dirigente d'azienda. Ed oggi, a distanza di trent'anni, non me ne pento assolutamente.
    Ho creduto in Dio, alle sue promesse e queste sono state mantenute.

    "Non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
    Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
    E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?
    E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
    Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
    Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
    Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
    Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
    Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
    Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena"

  49.  

    Addì 24 giugno 2018

    Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio.
    I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei.
    All'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria.
    Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni».
    Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
    Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.
    Egli chiese una tavoletta, e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati.
    In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
    Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.
    Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: «Che sarà mai questo bambino?» si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.
    Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

    Luca 1,57-66.80

  50.  

    Egli chiese una tavoletta, e scrisse "Giovanni è il suo nome"

    Una regia perfetta

    Vi è mai capitato di finire la frase iniziata da qualcuno con il quale siete in perfetta sintonia?
    Camminare all'unisono porta spesso ad essere complementari dell'altro.
    A volte però gli avvenimenti si incastrano come fossero pezzi di un puzzle. Fatti accaduti distanti nel tempo e nello spazio combaciano perfettamente dando un risultato meraviglioso, oserei dire perfetto. Si, perfetto è la parola giusta.
    La morte di mia madre, la mia solitudine, mio padre con un'altra donna, l'incontro casuale con Don Luigi, la nascita dell'Associazione Amici della Zizzi.
    Avvenimenti che sono disgiunti si collegano tra loro per dare un risultato.
    Se non siamo noi uomini a volerlo, se l'intreccio di cose negative fornisce un risultato positivo facendo combaciare i vari framenti in maniera perfetta, non vi pare che si debba pensare ad una regia fatta di perfezione, non umana, capace di trasformare il dolore in gioia?
    Non credere in Dio è legittimo, e rispetto chi si professa ateo, ma ritengo che certi fattori debbano essere valutati da ognuno di noi per quello che sono: perfezione
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    La sofferenza di un Bambino che oggi è maltrattato
    Il vostro sentirvi impotenti dinanzi alle sofferenze del mondo
    Il decreto che strappa il bimbo alla sua famiglia
    Tre cose negative che trovano compimento positivo nell'Affidamento
    -1 -1 -1 = +3