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    • CommentAuthorisabella
    • CommentTime25 May 2015
     

    Vorrei condividere la mia esperienza di affido, conclusasi due mesi fa.
    A febbraio del 2014 abbiamo accolto due fratellini, che non avevano mai vissuto in famiglia prima di allora. Abbiamo trascorso assieme 14 mesi, intensi, faticosi, emozionanti. Abbiamo visto i bambini rifiorire, cambiare, acquistare serenità e sicurezza ( e questo ci ripagava dei vari sacrifici).
    Le comunicazioni con i servizi (telefonate e mail da parte nostra) sono state fitte, all'inizio, anche perchè erano emerse delle difficoltà nei bambini per cui noi contattavamo spesso l'assistente sociale e ,tramite lei, vari professionisti,(neuropsichiatra, logopedista, psicologa, ecc).
    L'affido si doveva concludere con il ricongiungimento dei bambini con il padre e così è stato. Nei mesi noi abbiamo conosciuto il padre e le sue difficoltà e precarietà, ma sembrava le vedessimo solo noi. I servizi hanno fatto in modo che la sentenza venisse rispettata. Durante i pochi incontri con l'assistente sociale noi abbiamo esplicitato, (poco) le nostre perplessità, che nascevano da esperienze concrete, ma non siamo stati ascoltati. Sembrava ci fosse un pregiudizio nei nostri confronti, forse pensavano volessimo tenere i bambini?! (Abbiamo 3 figli grandi per cui non sentiamo necessità di maternità).
    Nella seconda parte dell'affido ci siamo limitati ad osservare l'operato dei servizi, che hanno dimostrato grande superficialità e mancanza di considerazione e rispetto nei nostri confronti.
    Il momento dei saluti ai bambini è stato frettoloso e ci ha deluso profondamente, quasi a voler dire che il rapporto con i bambini non avesse significato...non solo, al termine dell'affido, dopo averci detto che avremmo mantenuto un contatto con i bambini, il nulla...nessun incontro, nessuna telefonata per dirci "sta andando tutto bene". Ci sarebbe bastato.
    Ora, dopo due mesi i servizi ci ricontattano, ci è stato detto che si penserà a degli incontri con i bambini. Ma mi chiedo, era necessario troncare così il rapporto con noi? Come si saranno sentiti i bambini?
    Purtroppo ho la sensazione che volendo privilegiare il rapporto con la famiglia naturale si passi sopra a tutto, bambini compresi.. le cose devono funzionare come previsto, per cui quello che conta è il risultato finale. I nostri bambini sono piccoli, quindi non sono riusciti a comprendere cosa stava avvenendo e immagino il loro turbamento e la loro confusione per non averci visto nè sentito più...e poi noi, noi avevamo diritto al rispetto della relazione con i bambini e a conoscere i "progetti dei servizi".
    Ci sentiamo profondamente delusi, ma continuiamo a mantenere il focus sui bambini e saremo ancora disponibili per loro. Crediamo ancora nell'affido e vorremo aiutare altri bambini, ma non sappiamo dove orientarci, perchè vorremmo avere a che fare con persone che lavorino meglio, con sensibilità ed intelligenza...
    Grazie, Isabella

  1.  

    Buongiorno Isabella,
    purtroppo ciò che racconti (possiamo darci del tu?) è la norma. I servizi sociali, una volta collocato un bambino in affido, nella stragrande maggiornaza dei casi, si lavano le mani della situazione, un lavoro in meno, una grana in meno da seguire. Da un lato va detto che i comuni, per risparmiare, hanno pochi operatori che sono perciò oberati di casi da seguire, dall'altro lato ci si scontra con l'idea che per molti di loro i bambini sono solo dei "casi", mentre per noi che accogliamo sono bambini, persone degne di rispetto e tutela. Va anche detto che la nostra società oggi è adultocentrica e si guarda più all'interesse dell'adulto piuttosto che a quello del bimbo (gli adulti votano, gli adulti possono fare denunce, gli adulti possono picchiare, i bambini no). Infine i comuni non amano fare affido perché per loro è un costo in termini di esborso per i contributi o le rette ed è una perdita di voti laddove la famiglia naturale dovesse rivolgersi ai media che di solito titolano "comune toglie figli ad una famiglia solo perché aveva chiesto un po' di aiuto" e giù critiche.
    Una volta finito l'affido, lo dice esplicitamente una direttiva del Ministero delle Politiche Sociali "Raccomandazione 337" http://www.lavoro.gov.it/AreaSociale/InfanziaAdolescenza/Documents/LINEE%20DI%20INDIRIZZO%202013.pdf
    "Affinché la riunificazione familiare possa mantenersi nel tempo, la chiusura dell’affidamento familiare è seguita da una fase di affiancamento del bambino e della sua famiglia per un periodo di tempo sufficiente
    a superare la cosiddetta “luna di miele” successiva al rientro (almeno sei mesi), e da una attività di rielaborazione e sostegno della famiglia affidataria"

    Capisco che a volte sia difficile fare la voce grossa, ma avreste dovuto opporvi al loro modo di fare e rivolgervi al tribunale direttamente e al garante dell'infanzia regionale.
    Ben venga se adesso i servizi si sono rivolti nuovamente a voi, ma per qualunque cosa teniamoci in contatto, se volete, e non permettiamo vengano perpetrati ulteriori abusi e soprusi.

    Vi lascio la mia mail info@sos-affido.it ed il telefono 347.184.185.0 per contatti diretti

    Se avete piacere a venire a trovarci, troverete le nostre porte sempre aperte
    Associazione Amici della Zizzi onlus
    www.zizzi.org

    • CommentAuthorisabella
    • CommentTime9 Jun 2015
     

    Buongiorno Riccardo, grazie per le informazioni i consigli e la disponibilità.
    Una decina di giorni fa abbiamo avuto il tanto atteso incontro con i servizi ed abbiamo esplicitato tutte le criticità che abbiamo riscontrato durante il percorso d'affido, nonchè il silenzio dei servizi a conclusione dell'affido e la brusca rottura dei rapporti con i bambini, che ci ha lasciato sconcertati.
    Ci è sembrato che le nostre osservazioni venissero comprese, ci hanno detto "certamente si può fare meglio". Ci hanno chiesto la disponibilità a vedere la famiglia naturale, che abbiamo dato, e noi abbiamo proposto di riallacciare i rapporti con i bambini per via telefonica. Ci è sembrato un incontro proficuo, ma poi di nuovo il nulla.
    Siamo ancora qui ad aspettare.
    Mi chiedo sempre come si saranno sentiti i bambini a non vederci nè sentirci più, da un giorno all'altro. Era la seconda volta che nella loro vita accadeva una rottura totale con l'ambiente e le persone significative che li circondavano. Mi chiedo se ciò era veramente necessario e se i servizi abbiano agito nel rispetto e nella tutela dei bambini o se siano stati mossi unicamente dalla ricerca di un risultato (ricongiungimento con un genitore con cui non avevano mai vissuto prima), in tempi brevi e con meno problemi possibili...
    I servizi mi sembrano ciechi e sordi, ci hanno detto che i bambini stanno bene, anche se uno di loro ha difficoltà a dormire, ha avuto episodi di vomito ("ma forse era virus"), mentre l'altro le difficoltà a dormire le aveva già prima...inoltre abbiamo compreso che ora la famiglia naturale ha difficoltà a relazionarsi con noi, teme che i bambini potrebbero avere difficoltà con loro, rivedendoci. E tutto questo è stato provocato da una gestione "maldestra" dei servizi, perchè se i rapporti si fossero mantenuti, tutto sarebbe stato più sereno e naturale, ne sono certa!
    Riccardo, ora ti chiedo, cosa possiamo fare? Continuiamo ad aspettare ed osservare le azioni dei servizi o chiediamo che qualcuno valuti l'operato dei servizi?
    Devo dire che per me finora non è stato semplice gestire la situazione perchè con una parte dei servizi coinvolti ci lavoro, come educatrice. Scoprire un modo di operare che tiene così poco conto delle persone mi ha turbato moltissimo, io mi occupo di bambini disabili e nel mio mondo i bambini, le loro emozioni, esigenze, risorse, ecc vengono sopra tutto..
    Isabella

  2.  

    Isabella,
    mi spiace se a volte non sono così veloce nel rispondere come vorrei, ma le cose da fare sono sempre tante.
    Non esitare a telefonarmi al 347.184.185.0 qualora avessi delle urgenze di cui parlare.
    Purtroppo i servizi, quasi tutti, agiscono esattamente nello stesso modo, credo che insegnino loro ad essere professionali e di questo se ne fanno un vanto
    Ma se per professionalità significa essere distaccati e freddi, preferisco chi non lo sia
    Detto questo, l'unica soluzione che intravedo per cambiare le cose è il ricorso al giudice, anche se forse è un po' tardi perché si potrebbe valutare che i servizi hanno sbagliato, ma stando così le cose è meglio lasciarle stare (nn è il mio pensiero, ma qualche giudice potrebbe decidere in tal senso).
    Comunque io una lettera la tribunale dei minori la farei e chiederei un incontro