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    • CommentAuthorgrazia
    • CommentTime24 Oct 2014
     

    vuoi rovinarti la vita: fai un affido
    se sei una persona che lavora in due che lavorano e non per questo meraviglioso stato che alle 14.30 o al max alle 16 hai finito e ti pagano anche quando stai a casa fai un affido sei a posto.
    non vivrai più ti fisseranno incontri in settimana alle 114 o alle 16 cosi due gg alla settimana non lavori e dall'alra parte della citta cosi ci metti 2 ore per arrivare e due per tornare. totale non lavori o combini solo disastri al lavoro. poi fai le visite mediche mattinate ai call center per fissare una visita che ovviamente e' alle 14 o alle 11 della mattina.

    e se gli dici che il bambino ha dei problemi a mangiare e tu ci metti una ora per la colazione e due ore per i pasti eh beh normale ha il trauma.

    non te lo dicono che un genitore per fare questa meravigliosa cosa non deve lavorare deve stare a casa e dedicarsi con amore e tempo pieno spazio tranquillamente solo a questo.

    • CommentAuthorgrazia
    • CommentTime24 Oct 2014
     

    dimenticavo gli amici non esistono più non ne vedi più uno uno perché non hai tempo nemmeno per respirare quindi dove vuoi andare due
    perché sono solo problemi. situazioni diverse non si accordano e solo una complicazione ulteriore.
    quindi tagli tutto.
    la tua vita non esiste più non non c e più un cinema casa casa visite cosa e un teatro, una mostra
    la tua giornata tipo e solo cori corri corri scuola servizi incontri servizi visite nel tempo libero lavoro
    poi non parliamo che il minore non e che lo prti in gro a fare qualcosa non e gestibile non cammina al max parco giochi resto fai solo figure
    e se dici qualcoasa: signora qello e un suo problema se lei e in difficolra per le figure quello che dice in un pisto di lavoro che magari nonb c'hai voglia di raccontare a tutti i fatti tuoi e un tuo problema chi un problema tu
    si forse cho un problema che non ho vogli a diu raccontare a quello che mi fa e fotocopie quantoi papa cha e quindi quabti mariti avrei io.

    dimenticavo i co peanni dei tuoi cari non esistono più non c hai tempo per andare tu devi correre in giro tu hai la telefonata protetta devi devi
    non a cena fa tui pafre che fa 78 anni e magari e pure lultimo non g
    hai tempo

    uil tuo lo fai in uno squallidi bar in giro perché tu sei in giro a xorrreree
    ma è un problema tuo
    si e un problema mio

    come wra bella la mia vita senza gli psicologi

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime25 Oct 2014
     

    Ciao Grazia, il tuo post mi ha sconcertata parecchio e cercherò di risponderti per quello che sono riuscita a capire della tua storia di affido, in quanto senza elementi è difficile dare un consiglio o esprimere un giudizio sui fatti.
    Ti parlo da mamma di tre ragazzi, due bio e uno in affido...... lavoro in un'azienda familiare, pertanto anche io a volte fatico ad organizzarmi tutti i vari impegni di lavoro e familiari, perchè gestire una famiglia di 5 persone non è facile. Ma il punto non è che sia facile o difficile...Il punto è: Voi avete deciso di allargare la famiglia, accogliendo un bambino , un figlio in affido, nessuno vi ha obbligato. Avrete fatto delle valutazioni, avrete pensato a come il tutto si poteva incastrare con i vostri impegni lavorativi? dai la responsabilità ai servizi sociali che probabilmente non vi hanno bene informato, ma voi cosa credevate, che il bimbo che avete accolto fosse un bambolotto a cui dare da mangiare, portarlo all'asilo o a scuola e metterlo a letto? Tu fai capire che il bambino è impegnativo, non si capisce se ha problemi di salute o problemi di comportamento legati al suo vissuto. Ma questo non lo sapevate? Non sapevate che i bambino doveva essere sottoposto a visite mediche o terapie o che ha un certo comportamento? Ma pensavate che i bambini che arrivano all' affido fossero tutti bambini belli, sorridenti, allegri e giocosi? E se fosse un figlio vostro? Cosa fareste? Come vi comportereste?......
    Certo, l'affido non è una passeggiata, è soprattutto un gesto di amore, amore verso una creatura che ha bisogno di essere amata, accudita. Ed è un gesto di amore verso noi stessi, perchè se fatto con consapevolezza porta delle gioie e delle soddisfazioni incredibili.
    Altro capitolo su cui posso darti ragione sono i servizi sociali, spesso inesistenti e la burocrazia, lenta e a volte snervante.… Il tutto diventa così molto impegnativo, ma si può fare....certo che i sacrifici erano da mettere in conto. Ttu parli di incontri frequenti con i servizi sociali, poi parli di visite mediche... poi dici che non puoi più uscire, che non puoi festeggiare il compleanno di tuo padre...bah mi sembrano tutte scuse.Mi sorgono dei dubbi:non è che per caso tu ti vergogni del bimbo, che lui sia un fardello troppo grande per voi e che vorresti mollare l'affido? Quando si ha un figlio ovvio che non si fanno più le cose che si facevano, magari è solo un periodo transitorio, mica puoi costringere un bambino irrequieto al cinema o ad una mostra, ma … per me l'affido, essere madre è altro.... le gioie vengono dall'amore che ho per la mia famiglia e dall'amore che ci metto nel seguire i miei figli. Questa è gioia, non il cinema , il teatro... certo i divertimenti sono parte della vita ma non si può avere tutto e nello stesso tempo.... Ci vuole pazienza, magari questo è un periodo difficile, non so Grazia.. Credo anche che con un po' più di organizzazione, potresti trovare il modo per seguire tutto senza dover per forza rinunciare a momenti importanti come il compleanno di tuo padre o a vedere gli amici. E che parlando nel concreto con i servizi potreste trovare delle soluzioni. Solo il lamentarsi non serve, occorre agire, trovare strategie, pretendere che vengano dati i supporti per il bambino, andando a parlare , scrivendo e poi chiedendo ancora.. Forza , coraggio, non puoi mollare ...

    • CommentAuthorlasendri
    • CommentTime6 Nov 2014
     

    Grazia, spero che la tua sia una provocazione, ti sei mai chiesta cosa voglia dire essere genitore? non credo c'entri l'affido..
    ti assicuro che con una bambina di 10 anni che va a scuola a 20 km da casa, poi palestra a e catechismo ecc ecc.. e un'altra di 10 mesi che piange per i denti il mal di pancia e tutto il resto potrei vedere davvero il bicchiere mezzo vuoto. ma l'amore che provo per loro e la serenità che vedo nei loro sguardi mi ripaga per tutte le notti insonni, le rinunce al teatro, ai compleanni che temporaneamente stiamo facendo. La vita è un ciclo, ora è così domani potrebbe essere diverso.. magari ti perderai il compleanno di tuo padre ( forse l'ultimo?) ma sarai gratificata da un sorriso del bimbo che TU hai scelto di accogliere.
    Prendere in affido un bambino è come rimetterlo al mondo dopo avergli succhiato, per quanto possibile, la sofferenza.. il lavoro è lungo!
    non so quali siano i tuoi servizi di riferimento, sicuraamente noni siamo stati molto fortunati, però chiedi di affiancarti una coppia con esperienza che sia pronta a motivarti.. NON MOLLARE!

  1.  

    Scusatemi se non rispondo, ma sono troppo amareggiato dalla parole di Grazia. Spero non vengano dal cuore, ma solo da un momento, passeggero, di sana rabbia, un semplice sfogo che ha voluto condividere

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime8 Nov 2014
     

    salve, un po' che non entravo e ho letto i post di grazia.

    Io credo che la sua rabbia non sia dovuta alla rinuncia alla vita sociale o al fatto di metterci 2 ore per mangiare quanto piuttosto dall'evidente mancanza di informazioni ricevute PRIMA di dedicarsi all'affido di questo bambino e alla mancanza di supporto dei servizi sociali DURANTE l'affido.

    Non ho esperienza diretta di affido, ma ho visto una persona a me molto vicina e suo marito letteralmente crollare in alcuni periodi nonostante il bene che vogliono a questi due bambini che, nonostante siano sani, dolcissimi, stupendi e buoni, avrebbero avuto bisogno di qualche tipo di supporto psicologico (soprattutto all'inizio) e invece sono stati spediti a casa di questa coppia che ha spiegato bene quali fossero i propri problemi (una grave patologia della moglie che avrebbe avuto bisogno di affrontare con serenità i propri problemi di salute) e invece da un giorno all'altro ha dovuto abbandonare la propria vita (che non era andare al cinema, quanto restare in ospedale per curarsi o andare a fare quella o questa visita) e i suoi nipoti (all'inizio legatissimi a lei) che nel corso di questi anni si sono allontanati sentendosi anche in qualche modo "traditi" da questa zia incapace di gestire i rapporti con loro perchè troppo impegnata a concentrare le proprie risorse su questi bambini.
    E questo anche se i nipoti siano eccezionali nel capire la situazione e abbiano accettato i nuovi cugini nonostante i loro continui dispetti, le loro continue involontarie cattiverie.

    Quindi questa coppia si è ritrovata improvvisamente isolata a gestire dei problemi molto più grandi di quanto potessero gestirne.

    Tutto giustissimo, nessuno lo mette in dubbio, i figli di questa coppia hanno evitato la casa famiglia e in questo tutto si giustifica: i nipoti capiranno da grandi le scelte della zia e questa coppia non rinuncerebbe mai ai due bambini (nonostante i gravi peggioramenti che lo stress ha comportato a livello di salute), ma se fosse stata preparata prima a tutto questo, se gli fosse stato spiagato prima tutto ciò che praticamente un affido comporta (è inutile che lo elenchi qui, lo sapete meglio di me) non credo che avrebbe razionalmente accettato perchè, tra le altre cose, trascurare la propria salute ha comportato un decisivo peggioramento della sua situazione fisica e psicologica che non giova neanche ai bambini stessi con conseguenti sensi di colpa da parte della madre e continui "ma abbiamo fatto bene?"

    Credo che per andare incontro ad un affido bisogna essere una famiglia davvero solida, ma soprattutto bisogna avere tanto tempo e salute che non è una cosa scontata (sarà che questo discorso della salute nella mia famiglia è molto sentito visto che siamo tutti messi un po' maluccio) ed avere anche tante informazioni dai servizi, contatti con famiglie che lo hanno già fatto, etc etc.

    Con questo voglio solo dire che capisco benissimo grazia, nonostante sembra che voglia mollare per andare al cinema (ma non è quello il problema, bisognerebbe scrivere un libro per spiegare certe situazioni che si creano).

    Credo che non tutti possano fare affido, non tutti possono permettersi di stare a casa dal lavoro e sbattere avanti e indietro in cerca di risposte perchè non tutti abbiamo le stesse energie e risorse.

    E' ovvio che poi ti ci trovi e devi farlo per il bene del bambino, ma un affido dovrebbe essere una scelta fatta con consapevolezza per il bene soprattutto dei bambini accolti.

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime8 Nov 2014
     

    Dimenticavo: non credo si possa fare nessun paragone con figli biologici se non altro perchè hai 9 mesi per abituarti al nuovo nato e a tutto ciò che comporta, anche la mia vita ruota intorno a mio figlio, tra scuola, calcio, nuoto etc, e ci sono vite che ruotano secondo per secondo intorno a figli che non stanno bene (e questi sono drammi), ma essere in grado di affrontare un nuovo arrivato già grande, con la propria personalità, le proprie esigenze (e neanche facili da capire) non è affatto la stessa cosa che affrontare le difficoltà che comporta la genitorialità biologica.

    Forse chi si avvicina all'affido il primo errore che fa è pensare che siano paragonabile le due situazioni (figlio biologico e affidatario), ma in quest'ultimo caso c'è poco da sentirsi ripagati dalla loro serenità che nonostante tutto ciò che fai non vedi mai (ne cogli un piccolo barlume di tanto in tanto, ma subito ripiombano nelle proprie inquietudini) o dal fatto che qualcuno ti dica semplicemente che stai facendo il loro bene, sei sempre sola a decidere, sempre nell'incertezza di fare loro più male che bene, con tutti intorno (genitori spesso biologici)che ti giudicano, che dicono che stai facendo male, che tu non sai come si fa (solo perchè magari sei un po' più dura com'è giusto che sia in tante situazioni in cui vorresti abbracciarli e metterci una pietra sopra, ma non puoi farlo, perchè per loro sarebbe un disastro)

    Non credo che le situazioni si possano giudicare, anche io dico a grazia di non mollare, ce la puoi fare, ma certo un aiutino psicologico ci vorrebbe sia per figli che per genitori in questi casi.

    • CommentAuthorgrazia
    • CommentTime28 Nov 2014
     

    L'ultima cosa poteva essere una provocazione per la quale non ho né il tempo né il fiato.
    Il mio post nasce dalla ciliegina di una situazione mal gestita da subito, e continuata, dove non vi è rispetto per gli affidatari e la loro vita , dove gli incontri non sono appuntamenti ma convocazioni, etc etc. e da 4 ore nel traffico folle di una metropoli in sciopero e con una persona anche anziana che è dovuta andare a farsi km a piedi con il minore dall'altra parte della città, perché non c'era un mezzo che andasse. Non si può ragionare qdo si fissano a persone residenti a oltre 80 km gli incontri il giorno di sciopero, in zone complesse della città. Tanto per loro finito è chiuso, noi dobbiamo tornare a casa. E francamente oltre che per gli affidatari, in primis il rispetto non lo vedo soprattutto nei confronti del minore, che invece io vedo, più passa il tempo con grandi potenzialità, pur nelle sue indubbie problematiche che però ritengo recuperabili con amore e non scarse considerazioni, derivanti dal sistema.
    Vi chiedo cortesemente se avete nominativi di legali esperti in affidi sulla Lombardia. Grazie