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  1.  

    Saluti a tutti!
    Volevo chiedere una vostra opinione su un affidamento di un bambino venezuelano , che abbiamo ospitato a casa nostra da un mese e mezzo.
    Dopo una serie di colloqui con gli psicologi e gli assistenti sociali, ci hanno proposto questa situazione: un bimbo di undici anni, che ha una mamma che lavora come badante 24 ore al giorno, e non può tenere il bambino.
    Io e mio marito abbiamo accettato, ma dopo una settimana abbiamo avuto molti problemi con la sua mamma che si è dimostrata invadente e anche molto bugiarda.
    Abbiamo continuato, sempre con un po' di nervosismo (circa 20 telefonate al giorno, sembrava di vivere con un fantasma, tanto per dirne una di tante) e piano piano abbiamo capito che la mamma non ha molti problemi economici (il bambino ha due cellulari e a Natale gli regaleranno un piccolo computer) doveva mettere in questo modo i soldi da parte per aprire tra quattro anni un'attività insieme all'altra figlia.
    A parte che secondo noi sarebbe di gran lunga meglio che il bimbo tornasse con la madre, ma questa è una mia opinione, ma a volte quando la mamma compare con le sue pretese, mi sembra veramente di fare la baby sitter, più che un affidamento....
    Vorrei un vostro parere a proposito.
    Grazie-

  2.  

    Ciao Maria,
    sono pochi gli elementi per poter dare un parere obiettivo, ma in linea di massima penso che se la mamma ha un cattivo comportamento è abbastanza logico che insegni questo suo modo di fare al figlio. Se poi il comportamento è talmente negativo da pensare ad un affido o meno non posso saperlo.
    Penso però che dovreste mettere voi un freno alle pretese della mamma e alla sua invadenza, ad esempio dandole delle regole che sembra non avere. Questo per un miglior rapporto, ma anche e sopratutto per insegnare al bimbo che certi comportamenti non sono accettabili.
    Nel pratico limiterei le telefonate della mamma dicendole di chiamare una o due volte a settimana ad un orario prestabilito, ed in caso contrario non le rispondete; mettendo in viva voce le telefonate con il figlio, avvertendola; dicendole che non siete d'accordo sul regalo del piccolo computer e che un regalo del genere verrebbe tolto e ridato alla madre stessa.

  3.  

    Grazie per la risposta.
    Abbiamo già messo delle regole: Telefonate due volte al giorno (forse anche troppo perché la mamma ha cominciato a cominciato a fare messaggi).
    Ha ragione sul fatto che il bambino ha di conseguenza un cattivo comportamento in relazione a come la mamma agisce e cerchiamo insegnargli, ogni volta che si presenta,che quello che noi vogliamo non è prioritario, ma deve essere sempre confrontato con gli altri.
    Il problema principale è che ci chiediamo se la mamma ha veramente bisogno di questo affidamento, avendo un ottimo rapporto con il figlio, e essendo anche in discrete condizioni economiche.
    Quante donne conosco che hanno i figli piccoli e si trovano con il problema di scegliere se stare con loro o andare a lavorare e migliorare la propria situazione economica...
    Può essere che questo possa essere un vero affidamento, ma mio marito si rende conto di questo e a causa della madre e delle continue richieste del bambino (Giocare al computer, usare il cellulare, mangiare cibi che vuole), sta perdendo la pazienza e sta pensando di interrompere questo affidamento.
    Grazie di nuovo.

  4.  

    Un bambino viziato, secondo me, è comunque un bambino da aiutare.
    Ogni volta che possiamo fare qualcosa per un bambino è doveroso farlo. e credo che per questo bimbo imparare le regole sia importante. Una madre che non sta alle regole, anche se ha un lavoro e condizioni economiche discrete, può avere bisogno di aiuto per educare il proprio figlio e capire lei stessa come comportarsi.
    Bene avete fatto a dare dei paletti, credo che la strada non sia facile, ma giusta.
    Se volete venire a trovarci in toscana, sarà per noi un piacere incontrarvi e parlare di questa situazione in maniera più ampia.