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  1.  

    Mi chiamo Asia, ho 24 anni e mi piacerebbe condividere con tutti voi l'opinione che ho riguardo l'affidamento, essendo io stata una bambina in affido.
    Per rendere al meglio il mio pensiero vorrei iniziare riportando brevemente alcuni episodi della mia vita che mi hanno lasciato un SEGNO:
    All'età di 3 anni e mezzo è stato deciso, per me e mio fratello Davide (2 anni e mezzo) un allontanamento temporaneo dalla nostra famiglia di origine, con affidamento presso un'altra famiglia. Entrambi i miei genitori avevano un problema di dipendenza.
    Di quel giorno ho impressa nella mia mente solo questa immagine: io e Davide per mano davanti alla porta bianca di ingresso della nostra nuova casa, che aspettavamo di conoscere la nostra futura famiglia che ci ospitò per 10 bellissimi anni.
    Mio padre naturale è uno sconosciuto per noi: abbiamo avuto modo di vederlo solo due volte nel nostro primo anno di affido (erano incontri protetti); si separò da mia madre e a causa di certi suoi comportamenti aggressivi dovuti ad un problema psichico il Giudice lo privò dell'esercizio delle potestà genitoriali.
    Dopo molti anni di affidamento venne deciso il nostro RIENTRO a casa. Avevo 13 anni.
    Per tutti quegli anni ero stata arrabbiata con il mondo intero. Non ritenevo giusto non poter vivere, come tutti i bambini "normali", con la mia mamma. La incontravo ogni 2-3 settimane.
    Non vi dico l'entusiasmo appena ricevuta la notizia che saremmo ritornati a casa. Sarei tornata a vivere con mia madre, con il suo nuovo compagno e molto presto ci sarebbe stato un lieto evento: la nascita di una sorellina (che oggi è una delle mie ragioni di vita!!).Quante emozioni tutte in una volta!! Ricordo che pregavo Dio tutte le notti affinché mi facesse tornare a casa dalla mia mamma.
    Questo entusiasmo si spense molto velocemente, ancor prima dell'effettivo rientro a casa: è vero, sarei tornata a casa, ma io avevo già una casa e stavo per salutare quella che è stata per 10 anni una stupenda famiglia, affidatari, ma pur sempre papà, mamma, fratello e sorella.
    Ricordo benissimo la notte prima del rientro: piansi tanto. Ma tanto, però non mi feci vedere da nessuno. Non volevo già più tornare a casa.
    Non so come descrivere la sensazione che provai e che ancora tutt'oggi a vent'anni passati provo (stessa sensazione provata da mio fratello Davide): ho il cuore spezzato e sofferente. Sofferente perché mi sono ritrovata a vivere divisa in due.
    Avevo tante aspettative nei confronti di mia madre, ma purtroppo il tutto si è rivelato solo un bel sogno; il legame con gli affidatari non si è mai spezzato e continuo a considerarli come mamma e papà, e non si è spezzato nemmeno il legame con i mie fratelli affidatari e con tutti coloro che in quegli undici anni e ancora oggi continuano ad essere parte di me. Sono convinta che senza di loro, senza l'amore, l'educazione, i principi e tutto ciò che mi hanno trasmesso, oggi sarei una persona diversa. Sono i miei punti di riferimento.
    Voglio tanto bene a mia mamma, è stata molto sfortunata nella sua vita, per cui non le voglio fare nessuna colpa per i suoi errori passati, ma son cui che scrivo un po’ caoticamente (credetemi, ci sarebbero tante cose di cui vorrei parlare) perché voglio fare sapere a tutti che prendere un bambino in affido può davvero cambiare la VITA in MEGLIO a molte persone: nel mio caso ha cambiato vita alla mia famiglia affidataria, e a mia madre, permettendole di intraprendere un percorso di recupero, a me e mio fratello che abbiamo ricevuto davvero TANTO (tante sofferenze, ma tante tante gioie che rimarranno per sempre impresse nei miei ricordi).
    Ad oggi posso ritenermi davvero fortunata. Ringrazio Dio per questo, ma anche tutti gli assistenti sociali che ci hanno seguito ormai tanti anni fa, nonostante, a mio avviso, ci siano stati un po’ di errori di valutazione anche da parte loro. Ringrazio mia mamma per la forza che ha avuto in questi anni, è stata dura per lei. Ma ringrazio in modo particolare la mia famiglia di affidatari a cui voglio un mondo di bene.
    Sono stata talmente fortunata nella mia vita ad avere incontrato queste persone, che sento davvero di dover fare qualcosa di utile per il prossimo!!
    Ho un fantastico fidanzato con cui condivido ogni cosa, e un giorno, proprio con lui, vorrei condividere l'esperienza di avere un bambino in affido, e dargli TUTTO quello che ho ricevuto io nella mia vita. Un bambino, due bambini, insomma tutto ciò che sarà entro le nostre forze/capacità/possibilità, ecc. lo faremo.
    Ora, per iniziare, ho intrapreso il percorso di affido condiviso (sto seguendo un adorabile bambino di quasi due anni) e sono Laureanda in Servizio Sociale, chissà se un giorno diventerò anche io un'assistente sociale?!
    Scusatemi se ho fatto un po' di disordine logico, ma l'unica cosa che so per certo è che l'affidamento descritto in due parole deve essere, e per me lo è stato, e tutt'ora lo è, PURO AMORE.
    Buona serata a tutti :face-smile:

  2.  

    Asia, mi hai commosso profondamente.
    Ho sempre pensato che chi fa affido possa pubblicizzare l'affidamento, ma chi è stato accolto lo possa fare in maniera assai migliore e queste tue righe meravigliose lo testimoniano alla massima potenza.
    Vuoi fare qualcosa per i bambini, hai un affido condiviso, vuoi prendere bambini in affido e fare l'assistente sociale e questo ti fa onore doppiamente perché in molti che sono passati da questa strada se ne allontanano per non rivivere certe esperienze. Una cosa comunque la stai facendo egregiamente ed è un grande aiuto per tanti bimbi e per tanti che sono in dubbio sull'affido, quello di portare la tua testimonianza, fatta non solo di "tutto va bene", ma anche di dolore, sofferenza, dubbi, errori fatti e subiti, ma una testimonianza dalla quale traspare che nonostante tutto ciò che di male possa esserci, tutto il resto è amore e vale la pena viverlo, vale la pena lottare, soffrire, piangere perché alla fine del cammino ci sarà sempre gioia da condividere.
    Sarebbe bellissimo poter leggere anche della testimonianza della tua famiglia affidataria, quello che hanno provato e che provano perché in molti si saranno identificati con loro, con la sofferenza di vedervi andare via, complice probabilmente un errore di valutazione dei servizi sociali.

    Da mio punto di vista personale sono a chiederti un favore grande grande, se tu potessi venire con il tuo fidanzato a trovarci per varie ragioni, primo perché mi piacerebbe conoscervi, secondo perché vorrei farvi conoscere la nostra realtà di famiglia allargata (non comunità), ma sopratutto perché vorrei che portassi questa tua testimonianza ai miei ragazzi e magari potremmo iniziare insieme anche un percorso di sensibilizzazione verso l'affido.

    Ti auguro ogni bene Asia e ti ringrazio tantissimo per aver scritto e condiviso con tutti noi questa tua gioia, questo tuo grande amore per i bambini.

    • CommentAuthorprinci
    • CommentTime6 Aug 2013
     

    Grazie di cuore, la tua testimonianza ci fa dimenticare tutti i problemi e le difficoltà che si incontrano quotidianamente.
    In fondo il sacrificio si può sopportare solo se utile... e tu ci stai dicendo che lo è! :face-smile:
    Grazie

    "Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre misure di farina, finché la pasta sia tutta lievitata"

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime31 Aug 2013
     

    grazie infinite per la tua preziosa testimonianza! non hai idea di quanto è utile! buon cammino e buona fortuna! :D
    :face-smile: