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  1.  

    Per me la Fede è totale fiducia e abbandono nelle mani di Dio. Non si può credere in Lui e poi accettare qualcosa e qualcos'altro no. Quando penso alla Fede, alle opere di Dio mi immedesimo in un bambino piccolo che vede nel padre l'onnipotente, colui che risolve ogni problema, colui che qualunque cosa faccia è fatta bene, la perfezione assoluta. Secondo me su questa terra siamo come bambini che non capiamo tutto quello che accade, ma se abbiamo Fede dobbiamo credere, e per me è così, che qualsiasi cosa accada ha un senso, una motivazione che non è finalizzata alla nostra vita terrena, che dura un breve istante di eternità, ma deve essere vista in un'ottica più grande, un'ottica di vita eterna dove oggi è solo un attimo, un passaggio, una prova.
    Quando vedo che un bambino muore, penso che ha già conquistato il Paradiso, e come potrebbe essere altrimenti, e magari ha portato verso l'amore molte più persone di quante tu ed io mai riusciremo a portare in tutta la nostra vita.
    Un bambino che muore fa riflettere, fa capire i propri errori, ci aiuta a comprendere il senso della vita che oggi ci siamo e domani siamo polvere.
    Come scrivevo nel mio pezzo di stamani, penso che dobbiamo guardare all'aspetto positivo di ogni cosa, cercarlo anche quando questo sembra non esserci. Dio è nascosto e ci stimola a trovarlo, accettarlo, amarlo con piena fiducia in Lui e nel suo operato.
    Quando morì la mia mamma dissi "Signore grazie, non so perché l'hai voluta con te così presto, ma un motivo c'è sicuramente. Se vorrai farmelo conoscere ne sarò felice, altrimenti accetterò la tua volontà. E dopo 9 mesi di sofferenza, 9 mesi in cui ho riflettuto, pensato al suicidio, ecco che incontro per caso (mai nulla è per caso) un sacerdote ... volevo andare in Africa, ma lui mi ferma e mi dice "c'è tanto da fare qui" e da quel giorno, dopo 9 mesi, il tempo di gestazione di un bambino, nasce "per caso" un'Associazione che si occupa di bimbi, che mi cambia la vita. Ecco, quella morte della mia mamma avvenuta a 47 anni, con mille progetti nella testa e nel cuore, quella morte che tanto mi ha fatto soffrire, era un progetto di Dio per amare tanti bambini. E' stata come un seme che morendo ha dato origine ad un bosco, ed ogni pianta di quella foresta produce oggi semi che il vento dell'amore sparpaglia a giro per il mondo. Per noi uomini è difficile capire, ma non bisogna necessariamente capire, bensì accettare la volontà di Dio e saper trovare il bene in ogni cosa che accade.