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    • CommentAuthorclod
    • CommentTime22 May 2013
     

    ciao a tutti, in questo momento avrei proprio bisogno di un suggerimento dai veterani..................abbiamo una ragazzina di 13 anni in affido da settembre , la domanda che ci stiamo facendo soprattutto da ieri sera con mio marito è questa: è questo il percorso che aiuta veramente R. ? Spiego il perchè:
    R. sente telefonicamente i genitori 2 volte alla settimana(quando loro non si dimenticano di chiamare o chiamo in ritardo perchè avevano cose più importanti da fare), 1 volta ogni 15 giorni incontra i genitori e i fratelli al centro affidi per 2 ore in presenza di un educatore, ha già incontrato 2 volte i nonni paterni e la zia e sono previsti da qui a sattembre prossimo altri 3 incontri con i nonni e la zia( specifico che la nonna soffre di una malattia psicologica e durante gli incontri fissa i bimbi senza avere una comunicazione con loro).
    R. è controllata psicologicamnte dalla madre (noi crediamo che abbia paura e quindi deve assecondare ogni cosa che gli viene detta anche se capisce che non è giusta ). in più a fine agosto ci sarà il matrimonio della zia paterna a cui la madre ha chiesto ai servizi di poter avere i figli( ancora non sappiamo cosa decideranno in merito).
    Molto sinteticamente la situazione è questa; ora premesso che i genitori non seguono un percorso con i servizi per risolvere i loro problemi (hanno rifiutato sostenendo di fare un percorso con un loro psicologo ,ma che in realtà non hanno ancora fornito nessuna documentazione, il padre dovrebbe fare dei controlli settimanalmente al sert ,ma che da settembre ad ora non è mai andato),e visto che in particolare R. già abbastanza adulta continua ad essere succube di ogni cosa la madre dice è comanda, é di aiuto a R. tutta questa presenza costante della famiglia di origine? L'affido può portare ad una reale ricostruzione della vita di questa ragazza( i progressi ,diventano regressi ogni qual volta ,spesso, lei ha un rapporto con la sua famglia)?
    La domanda è questa , cosa potremmo fare noi genitori affidatari ,nei confronti dei servizi , perchè valutino le loro decisioni in base al vero aiuto e bene che DEVONO fare nel confronto dei minori?

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime22 May 2013
     

    ................inoltre in occasione di un incontro ,alla presenza dei figli e dell'educatrice ,la madre in uno scatto di ira per essere stata ripresa dall'educatrice nel suo comportamento, ha preso l'educatrice per la maglia ,l'ha spintonata e ha rovesciato un tavolo.
    I servizi non hanno preso alcun provvedimento , se non quello di parlare con la madre e spiegarle che quell'attegiamento era sbagliato e che avrebbe dovuto chiedere almeno scusa all'educatrice, cosa che la madre non si sognata di fare perchè lei non aveva sbagliato..................
    Tutto questo è stato esaltato dai figli che in quel gesto hanno sottolineato come la madre aveva messo a cuccia i servizi(testuali parole riportate dal fratello di R.):face-crying:
    Aspetto vostri suggerimenti se sono riuscita a farvi avere un'idea della situazione.Grazie

  1.  

    Ciao Clod, ne parleremo domenica.
    Preferisco non entrare in dettaglio.

    In linea di massima puoi parlare con i servizi, i quali generalmente pensano di sapere quale sia il bene del bimbo.
    In caso non ascoltassero o non trovaste una linea comune, oppure non vi conviceste delle loro idee, c'è sempre il tribunale dei minori che è super partes

    • CommentAuthorLidia
    • CommentTime28 May 2013
     

    La storia di S. è simile, forse l'atteggiam dei genitori è peggiore, dimenticano visite e telefonate , non hanno mai fatto alcun percorso, sono aggressivi...ma S li adora e li teme allo stesso tempo, pende dalle loro labbra. Due anni e mezzo di affido, abbiam fatto di tutto per far fargli capire che nella vita non si può fare solo ciò che si vuole, che bisogna fare fatica, rispettare gli altri..niente, è sempre stato più forte il modello negativo. I servizi? Sempre contro di noi, noi troppo rigidi, noi che abbiamo preteso troppo.Mai nessun cambiamento rispetto alle visite e alle telefonate.
    Una settimana fa gli hanno comunicato che l'affido è finito, ma non hanno ancora una comunità per lui. S è giustamente molto arrabbiato e ancora una volta siamo soli.
    Il tribunale ci aveva convocati all'inizio dell'affido, ci ha ascoltati e alla fine ci ha ringraziato ma ci ha anche detto che sono i comuni a stabilire le visite percui non potevano fare niente. Siamo comunque contenti di aver fatto un pezzo di strada insieme ad un bambino con un percorso così difficile e siamo anche sicuri che l'amore che gli abbiamo dato rimarrà per sempre . In bocca al lupo Clod!

  2.  

    Ma come Lidia, come mai l'affido è finito e da una famiglia lo passano in una comunità?

    Servizi contro, che peccato che sia sempre così, o quasi.
    E' la rovina dell'affido, ciò che scoraggia molti a scendere in campo ed accogliere un bambino.

    Non è vero che sono i comuni a scegliere i giorni, o meglio i tribunali li incaricano di questo, ma se ci sono opposizioni il tribunale può intervenire e spesso lo fa. A noi è capitato diverse volte di brontolare sul comportamento dei servizi ed il tribunale ha cambiato le carte in tavola.

    Se ritenete che i servizi stiano sbagliando a mandarlo in comunità scrivete al giudice

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime29 May 2013
     

    Scusate questi rari interventi ma credetemi, non si può essere ovunque nella vita...;-)
    Volevo intervenire per sostenere le parole di Riccardo. Il Tribunale dei Minorenni, può persino imporre le condizioni di dettaglio, modalità, tempi e luoghi degli incontri, addirittura, se ravvede negligenze nei servizi sociali, può anche prendere provvedimenti in tal senso! Chiedo specialmente a Lidia, per il vostro S. è stato nominato un tutore legale? Sappi che se è stato nominato, è lui che ha il dovere di assecondare i bisogni ed i desideri del minore. Se S.è arrabbiato perchè vuole restare con voi, il Tutore può e deve impugnare il dereto di cessazione dell'affido, se questo coincide con il superiore interesse del minore. Informatevi bene su quste cose! Se non avete una rete di supporto, cercate l'associazione che si occupa di affido più vicina a voi e fatevi consigliare! Evitate il "fai da te", i rischi sono enormi e quando avviene la frittata, vi siete chiesti chi è che paga il conto più salato??? Il minore è ancora con voi, siete ancora in tempo per mettere in ordine le cose ma dovete agire subito! Fatelo per il bene del vostro ragazzo.
    Coraggio!
    Sandro

  3.  

    Sandro accalorato ... di solito sono io quello :)
    E' bello Sandro :)

    • CommentAuthorLidia
    • CommentTime29 May 2013
     

    Vi ringrazio, le abbiamo tentate tutte, il servizio affidi ci ha sempre dato ragione, ma il comune non ha mai ascoltato nessuno, pare che la famiglia d'origine abbia fatto esplicite minacce..purtroppo adesso la comunità per S è veramente l'unica soluzione, lui ,è molto triste doverlo ammettere, pur avendo creato con noi un forte legame, non ha mai voluto un'altra famiglia. Io prego davvero affinché la sua mamma trovi la forza e l'equilibrio per riaccoglierlo perché è l'unico desiderio del bambino, tutto il resto per lui è da distruggere...
    La comunità adatta a lui adesso c'è , ma non ha posto fino al 25 giugno, questo è un momento molto delicato e pieno di dolore, chiedo davvero a voi che avete esperienze simili di starci vicino con la preghiera. Grazie

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime29 May 2013
     

    Ciao Lidia, sicuramente riceverai la vicinanza che chiedi.
    Non ho alcuna intenzione di esprimere giudizi ma, mi scuserai se manifesto la mia incapacità a capire la situazione che racconti. Dici che il servizio affidi vi ha dato sempre ragione ma ragione su cosa? Dici che il ragazzo dopo che gli hanno comunicato che l'affido è finito, è molto arrabbiato ma con voi pare non voglia stare.
    In sintesi, quello che mi chiedo è: se il ragazzo sa che non potrà tornare nella sua famiglia d'origine almeno per ora, perchè preferisce andare in comunità anzichè restare con voi visto che ha anche creato un forte legame proprio con voi?
    Se trovi troppo doloroso raccontarci, non preoccuparti, capiremo. A volte intervengo per spronare gli amici del forum a raccontare le proprie storie perchè è molto importante condividere le esperienze di tutti, serve a fare cultura sulla base dell'esperienza reale. Questo però non a discapito della serenità di ognuno di noi quindi, solo se ne avrai voglia, potrai provare a raccontarci meglio tutta la storia.
    Cordialmente,
    Sandro.

  4.  

    Ciao Lidia, mi associo alle parole di Sandro, ed anche io ho qualche difficoltà a capire.
    Posso dirti però che capisco il tuo dolore in questa fase di transizione, anche e sopratutto per il clima che si può respirare. In questi casi si deve cambiare l'ottica, la visione dell'accoglienza. Si tende a smettere di investire nel futuro e si spera che il giorno dell'uscita arrivi presto perché si creano anche situazioni di imbarazzo. Si deve praticamente smettere di investire, ci si sente rifiutati ed allora davanti a questo si tende a reagire, impulsivamente, con l'espulsione, se non fisica almeno di testa e di cuore.
    So che è difficile avere un comportamento diverso, noi ci siamo passati diverse volte, l'ultima volta lo scorso autunno, ma è importante non distruggere quei legami che si sono creati, per voi e per lui.
    Può starci anche la rabbia, la delusione, ma riuscire a stringere i denti, a non lasciarsi andare a frasi o comportamenti che possano ferire sarebbe importante per tutti.
    Il ragazzo, ne sono certo, un giorno capirà il vostro amore per lui, capirà quanto bene avete cercato di dargli anche se lui, probabilmente, lo ha, almeno in parte, rifiutato idealizzando, forse, la sua mamma e volendo vedere ciò che sperava piuttosto che la realtà.
    Un giorno maturerà e se voi gli lascerete una porta aperta ed una strada segnata dalle briciole di pane, dai vostri principi e valori, sono certo che se ne ciberà volentieri al momento del bisogno. Valori che gli saranno utili per affrontare la sua vita di uomo, valori da mettere in pratica nel creare una sua propria famiglia

    • CommentAuthorLidia
    • CommentTime30 May 2013
     

    Avete perfett ragione, è molto difficile da spiegare e quindi da capire. S. non sa quello che vuole, un momento non ci vuole lasciare, un momento dice che in comunità finalm farà quello che vuole..purtropp ha infiniti problemi (certificati anche dalla neuropsichiatra dell'asl che noi abbiamo insistito lo potesse valutare), sicuram a lui rimarranno le nostre parole, ma sopratt i nostri gesti. Per ora a noi rimane il suo grande dolore. Il legame rimarrà , ne sono sicura. Grazie davvero. Questo momento di attesa , si parla del 25 giugno, è molto difficile, quasi impossibile da gestire..

  5.  

    Ne so qualcosa Lidia :(