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    • CommentAuthorprinci
    • CommentTime21 May 2013
     

    Salve a tutti, sono nuova del forum e vorrei aprire questa discussione per confrontarmi con altre realtà.
    Abito in Calabria e io e mio marito abbiamo in affido un bambino da circa 1 anno, oltre a non aver ancora ricevuto il previsto contributo economico, abbiamo scoperto che la nostra regione nel suo nuovo riassetto della spesa sanitaria non ha incluso l'esenzione ticket per i bambini affidati indicate sia dalle linee guida nazionali che da quelle regionali. Ci sono altri calabresi che vivono la stessa situazione? E nelle altre regioni invece come funziona? cè qualcuno che sa dirmi se esiste una legge più precisa e inequivocabile? grazie a tutti

  1.  

    Innanzitutto ben arrivata tra noi :)
    Per ogni regione è diverso. Non so come funziona in Calabria.
    Per quanto riguarda la Toscana parlavo con il Garante dell'infanzia regionale, Sestini, che mi diceva che è stata appena approvata una legge regionale con totale esenzione dei ticket per i bambini in affido. Non ho ancora però avuto modo di vederla

    • CommentAuthorprinci
    • CommentTime21 May 2013
     

    eh sì! infatti credo che dovrebbe esserci un'unica normativa nazionale sull'affido.. anche per evitare discriminazioni. Ma così non è ahimè, comunque ho letto attentamente le linee guida nazionali stilate lo scorso ottobre nella conferenza unificata con le regioni e lì è ben previsto che le spese sanitarie siano a totale carico dell'SSN, lo stesso prevedono le linee guida della nostra regione, credo del 2007, ma se poi le indicazioni vengono disattese dalle norme, che senso ha?
    :face-sad:

  2.  

    Infatti non sono un grande assertore delle linee guida.
    Ci sono voluti due o tre anni, diversi incontri tra le associazioni e lo stato per stilarle, ma poi le regioni fanno come vogliono.
    Sono anni che chiediamo una normativa unica nazionale, ma sembra di chiedere non solo l'impossibile, ma ci trattano da stupidi, ivi comprese molte associazioni ... ed allora questo è il risultato

    • CommentAuthorprinci
    • CommentTime3 Jun 2013
     

    infatti, i risultati li stiamo sperimentando tutti i giorni, almeno qua da noi, pare che ciò che facciamo lo facciamo per noi stessi più che per dare il nostro contributo alla costruzione di una comunità sana per il bene di tutti; vabbè prima o poi qualcuno capirà che questi bambini non possono essere abbandonati al loro destino... questo è un problema che tanti, troppi, sbattono fuori dalla porta, non rendendosi conto che prima o poi rientrerà dalla finestra!
    detto questo, proprio per fare rete ed essere più forti e meno soli, stavamo pensando di unire le forze e creare un gruppo di famiglie (a trovarle le famiglie!) che si sostengano fra di loro e facciano muro contro chi rema contro... speriamo bene, purtroppo fra i mille problemi che ogni giorno si presentano, il lavoro, ecc. resta ben poco tempo per pensare ad altro :face-crying:
    a presto e buon lavoro anche a voi :face-smile:

    • CommentAuthorprinci
    • CommentTime23 Jul 2013
     

    Ciao a tutti e rieccomi qua!
    ancora beghe amministrative purtroppo... ogni giorno ne scopriamo una nuova. Riassumo sommariamente e chiedo il vostro aiuto per capire qualcosina in più da chi ha maggiore esperienza.
    Io e mio marito abbiamo in affido un bambino dall'estate scorsa. Il servizio sociale del territorio di residenza del bambino a suo tempo ci aveva informato del fatto che avremmo ricevuto, da parte del comune, il previsto sussidio. La domanda è stata inoltrata dal comune alla Regione, almeno così ci è stato detto. A furia di spulciare nella normativa per gli affidi ho scoperto che, essendo il bambino titolare di handicap, il sussidio è maggiorato. Ci siamo preoccupati, quindi, di informarci presso il comune che abbiano allegato alla domanda la relativa documentazione, ma così non era per cui abbiamo provveduto a fornire la stessa al funzionario che gestisce la pratica. Ma dopo qualche mese scopro che la documentazione era ancora sulla scrivania del funzionario presso il comune. Per cui dopo una serie di inutili tentativi di contatto telefonico con i competenti uffici regionali. Decidiamo di inviarla, sia al comune che alla regione, tramite posta certificata. Anche così la cosa non è stata facile, ma per farla breve dopo qualche giorno siamo riusciti nell'intento.
    E' così che vengo contattata da un funzionario della regione di fresca nomina e che pare molto solerte e sensibile al tema dell'affido, tanto che ci ha invitati ad incontrarlo per definire le problematiche presenti sul territorio e collaborare per risolverle... vedremo se dalle parole passeremo finalmente ai fatti.
    Purtroppo però il tizio mi ha informata anche che il sussidio può essere erogato solo a far data dall'emanazione del decreto. Ora i servizi ci hanno affidato il bambino da agosto informando il tribunale che ha emesso, lento lento, il decreto nel mese di marzo scorso. Fino a questa data abbiamo gestito tutta la parte amministrativa e burocratica con il documento di affido del servizio sociale (congedo per maternità, assegni familiari, ecc.). Vi risulta che solo per il sussidio tale documento non sia valido. In fondo il bambino a noi l'hanno affidato da ormai un anno, fosse stato in istituto com'era, cosa cambiava (a parte ovviamente il contesto affettivo/educativo)? Ci aiutate a capire qualcosa in più?
    grazie e buona giornata

  3.  

    Ciao Princi,
    sono le furbate dei servizi sociali per non pagare.
    La legge prevede che la "retta" per l'affido sia dovuta dall'inizio dell'affidamento da parte del comune di residenza del bambino al momento in cui si apre l'affido.
    Decreto o non decreto il bambino è con voi, su disposizione del comune, a far data da un anno e da quel giorno deve pagare. Gli accordi con la regione, da parte dei comuni, variano da regione a regione. ma si tratta comunque di accordi tra loro che non vi devono riguardare.
    Voi avete diritto alla retta da parte del comune, se poi il comune riesce a farsi pagare una parte di essa dalla regione, provincia, stato o, talvolta, anche dai genitori naturali, è un problema loro.
    Anzi, avete diritto ad avere gli assegni familiari ed ogni sgravio per il bambino (mensa, buoni libro, pulmino .... ) con riguardo alla dichiarazione dei redditi non vostra, ma della famiglia naturale.
    Inoltre, se il bambino ha un handicap, avete diritto anche agli assegni che arrivano per la pensione, se ne ha diritto.

    Manda intanto una raccomandata con ricevuta di ritorno al sindaco del tuo comune lamentando la mancanza della retta a far data dal giorno in cui il bimbo è arrivato da voi.

    • CommentAuthorprinci
    • CommentTime24 Jul 2013
     

    Grazie mille delle dritte. Purtroppo al solito ognuno scarica le proprie responsabilità sugli altri e la mancanza di chiarezza e coordinamento fra gli enti ha come risultato solo di creare disagio alle famiglie e quindi, in ultimo, al bambino che si vuole tutelare.
    Comunque mi sapresti dire con precisione la Legge che prevede quanto dici, in modo da dare riferimenti precisi agli enti preposti?
    Ci stiamo impegnando, per quanto possibile, a sollevare tutte le problematiche presenti sul nostro territorio, vorremmo davvero dare un input forte affinchè l'istituto dell'affido sia finalmente attuato con efficacia sul nostro territorio. Ma è molto dura, la sensibilità delle istituzioni, e quindi della comunità, è sotto zero. Ma noi teniamo duro.
    Grazie ancora e buon giornata.

  4.  

    La legge sull'affido 28 marzo 2001, n. 149
    Articolo 5 - comma 4 recita "Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti delle disponibilità finanziarie dei rispettivi bilanci, intervengono con misure di sostegno e di aiuto economico in favore della famiglia affidataria"

    Da
    Legge quadro 328/2000
    Cita all’articolo 6 punto 4 quanto segue:
    4. Per i soggetti per i quali si renda necessario il ricovero stabile presso strutture residenziali, il comune nel quale essi hanno la residenza prima del ricovero, previamente informato, assume gli obblighi connessi all’eventuale integrazione economica (vale anche per le famiglie)

    Inoltre si può fare riferimento anche al
    Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali”
    La legge quadro ed il decreto sopra menzionati sono considerati le Bibbie dei servizi sociali.

    Se hai info poi su altre leggi, oppure su aggiornamenti fammelo sapere.
    Noi stiamo per iniziare una causa contro due comuni che da anni non pagano nemmeno un centesimo
    Unire le forze è importante, non permettiamo ai comuni che fanno i furbi di continuare a mangiare sulla pelle dei bambini