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    • CommentAuthorclod
    • CommentTime6 Mar 2013
     

    ormai R. ( ragazzina di 13 anni) è con noi in affido da settembre, e fin dal primo momento abbiamo spiegato e rispiegato il motivo per cui lei non poteva tenere a sua disposizione il cellulare che la sua famiglia le aveva regalato , ma lo poteva usare quando doveva ricevere le telefonate dei genitori e nel giorno in cui li vedeva nell' incontri protetti. ( P.S. : sente i genitori 2 volte a settimana e ogni 15 giorni li incontra con la presenza di un'educatrice, ha altri 2 fratelli che sono in 2 diverse famiglie affidatarie).
    ieri sera al ritorno dall'incontro con i genitori l' ennesimo muso , silenzio e di nuovo scontro per il Cellulare..........l'unico e solo oggetto che per i genitori occorre per vivere ...................
    Con calma e ripetendo per la milionessima volte le ragioni per cui il cellulare a 13 anni non serve.............alla fine abbiamo deciso di chiedere un incontro con l' assistente sociale (tutti e tre )perchè lei abbia la possibilità di spiegare che per lei è di vitale importanza il cellulare e che non si trova bene con noi per il solo fatto che non ha la possibilità di disporne.:face-sad:

    N.B. l' incontro ci sarà domani pomeriggio.

    Questo momento mi mette in ansia e molto; ieri e oggi ho parlato nuovamente con gli insegnanti e sono super contenti dei cambiamenti che R. ha fatto non solo sul piano studio (ripete per la 3 volta la 1° media), ma soprattutto nell' atteggiamento e nel suo modo di relazionarsi con gli insegnanti e i compagni e tutto ciò deve essere minato da questo morboso dipendere da un cellulare è per me incomprensibile:face-crying:
    anche perchè valutando il nostro rapporto con R. non ci sono altre insofferenze da parte sua , il dialogo stà sempre migliorando , riesce ad esprimere le regole su cui non è daccordo e cerchiamo di spiegarle perchè e come mai facciamo alcune scelte..............ma questa è un osso duro , ma non siamo disposti a cedere.
    [/scusate il mio sfogo e grazie dell'ascolto e dei suggerimanti i]

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime6 Mar 2013
     

    Ciao Clod, ti volevo chiedere se i motivi per cui non può tenere il cellulare sono legati ai suoi rapporti con i genitori e i suoi fratelli perchè magari in questo modo non avete il controllo sulle telefonate oppure perchè voi non ritenete giusto che lo abbia indipendentemente da questo?

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime6 Mar 2013
     

    Magari si sente con i fratelli e gli amici, perché non puo tenere il cellulare?

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime6 Mar 2013
     

    i motivi sono 2 anche se in realtà io e mio marito riteniamo che il cellulare sia un mezzo utile come tutta la tecnologia se usata bene e all'età giusta, anche se il mondo di oggi la pensa in manira totalmente opposta.......... Ma oltre a questo i motivi per cui abbiamo ridotto l'uso del computer , della televisione, cellulare ipod e quant'altro è perchè R. usava questi mezzi per distaccarsi da tutto ciò che le accadeva intorno(botte, liti violente, urla e .......); infatti quando è arrivata da noi se lei guardava la tv e tu le domandavi qualcosa o intorno a lei succedeva qualcosa lei rimaneva quasi immobile o ti rispondeva monosillabi senza staccare gli occhi dalla tv.; l'altro motivo è che fino aqualche settimana fà i genitori non rispettavano assolutamente nè orari nè giorni in cui dovavano chiamare, inviando poi sms o addirittura saltavano le telefonate.

    Per rispondere ad Ago , se vuole e quando vuole può utilizzare i telefono di casa per chiamare fratelli e amici, inoltre per adesso è lei che non vuol nemmeno rimare da sola a casa nemmeno per mezz'ora, quindi mi spieghi a che cosa le serve il suo cellulare??

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime6 Mar 2013
     

    PER AGO:
    Io non farei tenere il cellulare perchè:

    1) è dannoso per la salute (e questo è ampiamente dimostrato)
    2) il proprio mondo e le proprie relazioni non possono dipendere dal cellulare, quindi, se vuoi vedere i tuoi amici, ti organizzi con loro e vi incontrate (io sarei più disposta come genitore a fare il taxi che vedere una ragazzina di 13 anni che dipende dal cellulare)
    3) non avere il cellulare la stimolerebbe di più ad appassionarsi a cose più sane (uno sport, i libri, le passeggiate, i lavoretti per sentirsi capace di fare delle cose)

    Detto questo, cara CLOD, io chiederei consiglio all'assistente sociale, ma sono certa che non si può permettere ad una bambina di 13 anni di scegliere cos'è giusto per lei e non per qualche strano principio, ma semplicemente perchè a 13 anni, soprattutto una bambina che ha avuto tanti cattivi esempi, non può sapere cosa è meglio per lei e deve essere ancora "guidata", spronata a cercare altro nel mondo rispetto a quello che è riuscita ad apprezzare fino ad oggi.

    A maggior ragione se il cellulare rappresenta un legame con il passato, legame che alle volte, nonostante il dolore, nonostante la disumana sofferenza che questi bambini provano,almeno per un periodo, è meglio allentare affinchè possano conoscere liberamente una realtà diversa in modo da ritornare alla loro realtà con occhi ed opportunità nuovi.

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime6 Mar 2013
     

    Grazie Citro per le cose che hai detto sul NO al cellulare

    sono daccordo con il genitore taxi; :face-smile:
    io vorrei che costruisse relazioni sane e amicizie vive non virtuali ; inoltre R. non ha nessun interesse tranne quello di stare sul divano (visto che la madre dormiva spesso di pomeriggio e costringeva anche i figli a fare il riposino, cosa che penso, già a 5 anni si sospende) a guardare la tv o ascoltare la musica , non ha voglia di intraprendere nessuna attività ( siamo riusciti a farle fare un pò di atletica giusto perchè a preso un pò di peso da quando è a casa nostra) per il resto non mostra interesse, quindi ribadisco No a tutta questa tecnologia che fà diventare i ragazzi Zombi:face-plain:

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime6 Mar 2013
     

    Il ricorso ad un incontro con l'assistente sociale è solo perchè lei possa avere il coraggio davanti a questa persona ,che lei considera (a parole, ma non credo che ci creda veramente) il responsabile dell'allontanamento dai suoi genitori, che il solo motivo per cui Lei stà male con noi è il non poter avere il cellulare e riesca a negare tutto ciò che di positivo può aver conquistato (studio e personalità, atteggiamento) anche grazie alla nostra vicinanza; inoltre speriamo che questo confronto le serva per iniziare a vivere e non sempre a lasciarsi vivere, per riuscire a cogliere tutte quelle cose positive che ancora la vita può regalarle e non rimanere intrappolata in quel mondo in cui a vissuto per troppo tempo.
    Con ciò è vero che lei non può e non deve decidere, ma anche i servizi devono valutare i loro comportamenti che non sostengono le famiglie affidatarie, e quindi i bambini , ma cercano di non contraddire troppo i genitori biologici nonostante continuino ad avere comportamenti non idonei nei confronti dei bambini.

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime6 Mar 2013
     

    A distanza di pochi mesi è difficile farle cambiare abitudini o farle apprezzare tutto quello che di buono c'è nella sua vita di figlia affidataria, ma sono certa che con il tempo, l'esempio giusto prima o poi una luce la accende. Purtroppo se poi la lampadina non rimane accesa non possiamo farci granché e questo è una cosa da mettere in conto (anche se difficile farlo)se non si vuole essere genitori affidatari perennemente frustrati!

  1.  

    Ricordo che qualcuno mi rimproverava sulla severità di certe regole in casa nostra, in special modo per non dare ai nostri ragazzi la possibilità di utilizzare il cellulare.
    Come non essere d'accordo sul fatto di non averlo a tredici anni?
    Sicuramente perché fa male alla salute, ma sopratutto perché, alla pari di tanta tecnologia quando se ne abusa, allontana dal dialogo. I miei ragazzi mi raccontano che in classe gli alunni si parlano tramite sms.
    Detto questo ritengo che per ogni no che diciamo ad un ragazzo ci debba essere un'alternativa.
    L'idea di accompagnarla dagli amici facendo il genitore-taxi è ottima, ma non possiamo certo portarcela di peso.
    Mandarla a fare sport è cosa necessaria, ma anche in questo caso senza obblighi.
    Clod dici che R. non ha interessi, è purtroppo un male comune di tanti giovani oggi, abbagliati da mille luccichii.
    Con i miei ragazzi ho sempre cercato di creare delle attività alle quali partecipare insieme. Ad esempio, non mandatela a fare sport, andate in piscina con lei. Non mandatela dagli amici, ma organizzate una festa o una gita durante la quale voi siete gli animatori. Se il ragazzo in affidamento vi vede come educatori, bravi, corretti, buoni, dialoganti farà sempre un paragone con i suoi genitori e voi, per quanto bravi possiate essere, perderete sempre nel confronto, i suoi genitori sono i suoi genitori, qualunque cosa abbiano fatto.
    Ma se voi, oltre che educatori, ruolo necessario ed importante che dovete avere, diventate principalmente loro amici costituirete una valida alternativa a mille cose che, come giustamente dicevi tu Clod, sono mezzi per sfuggire dalla realtà, per chiudersi in sé stessi.
    Dici che si trova bene con voi per tutto, eccetto che per il cellulare.
    Dalle tue parole però sembra che il cellulare rivesta un'importanza fondamentale. Non conta perciò se le vanno bene mille cose, se è migliorata a scuola, se il comportamento è più adeguato (o meglio è importantissimo) ma ai suoi occhi la rinuncia del cellulare sminuisce tutto il resto, e fai bene Clod a non sottovalutare il problema.
    Credo che il ricorso all'assistente sociale in questo caso possa essere negativo perché la bimba la vede come un nemico, posizione certamente sostenuta anche dai suoi genitori. Se l'assistente sociale ribadisce la necessità di non avere il cellulare liberamente in uso, vi sentirà nemici al pari del servizio; se dovesse invece dire che potrà usare il cellulare vi farà un danno di credibilità e perderete terreno sul piano educativo e tutta la rabbia che ha in corpo la scaricherà su di voi, i cattivi che fino ad oggi non le hanno permesso di avere una cosa tanto importante per la sua vita sociale.
    I problemi si risolvono in casa, non ricorrendo all'assistente sociale.
    Se a 13 anni ha questa grande ribellione, preparatevi a tempi peggiori, a meno che non riuscite nel più breve tempo possibile a coinvolgerla in qualche attività che possa piacerle e possa fare con voi.
    Spesso con i miei ne provo tante prima di trovare quella giusta che possa piacere e coinvolgerli, e non è detto che una passione acquisita poi resti nel tempo, cambiando l'età e la maturità del ragazzo.
    L'età ed il passato della bimba non vi aiuta e credo che i servizi avrebbero dovuto darvi un caso più facile, almeno come primo bimbo in affido.

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime7 Mar 2013
     

    Ti ringrazio Riccardo per tutti i consigli e gli spunti di riflessione, quello che credo è che non è importante per lei il cellulare , ma è ciò che i genitori (malati di tecnologia) le fanno credere e siccome questi genitori hanno contatti ravvicinati (2 telefonate a settimana e 1 incontro ogni 15 giorni), la pressione che esercitano è continua.

    L'incontro che facciamo con l'assistente sociale è stato programmato in quanto lei ha sempre voluto un confronto in modo da poter dire la sua opinione a questa persona.

    la cosa positiva di questo scontro sul cellulare ha però già portato un frutto, non sappiamo se sarà duraturo, ma ieri pomeriggio essendo ancora arrabbiata con me , dopo aver fatto i compiti e non volendo parlare con me più di tanto si è messa a leggere un libro (cosa che non le piace molto fare) e si è appassionata tanto che stamani ai colloqui con i professori ho scoperto che ha raccontato le vicende del libro al prof. di ed. fisica.:face-smile:
    Tutto serve per crescere. anche e soprattutto a noi genitori affidatari.

  2.  

    Ottimo.
    Sono con voi.
    Buon Cammino.