Non sei collegato (collegati)

Vanilla 1.1.2 is a product of Lussumo. More Information: Documentation, Community Support.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime15 Dec 2012
     

    Ieri un insegnante di Francesco ci ha consigliato, con molto anticipo, di parlare con la sua psicologa e assistente sociale, riguardo alla convenienza o meno di promuoverlo o bocciarlo alla fine di questo anno scolastico.
    Loro ritengono che il bambino, che frequenta la seconda media, abbia molte lacune che in alcune materie si sono accentuate rispetto all'anno scorso , pensano che spesso lui si senta inadeguato rispetto al programma che stanno facendo , ma che nonostante questo a loro interessa essere consigliati su cosa sia meglio per il benessere del bambino. Alcuni insegnanti mi hanno detto di averlo spesso agevolato, chiamandolo alla lavagna per rimediare ad una verifica andata male o facendogli delle domande più facili nelle interrogazioni orali o chiedendogli argomenti a scelta , in questo modo lui è arrivato alla promozione l'anno scorso e riuscirà a raggiungere la sufficienza in parecchie materie ...sufficienza che non nasconde però le sue reali difficoltà. Non so se lui se ne renda conto in effetti, penso di si comunque..
    Che cosa ne pensate di questo approccio dell'insegnante? Sono quasi sicura inoltre che quando parlerò con l'assistente sociale lei mi chiederà come la penso...e io che le dico?

  1.  

    Ogni situazione va valutata sulla persona e non in teoria, quindi premetto che l'unica che può valutare il bene del bimbo sia tu, o comunque chi lo conosce bene vedendolo non solo a scuola, ma anche nel resto della giornata.
    Se le lacune possono essere colmate, credo che una bocciatura sia adeguata.
    Se le capacità sono limitate, allora una bocciatura potrebbe essere penalizzante se più di lì non può andare.
    Quando Rebeka era in terza media ci dissero verso febbraio che l'avrebbero bocciata. Ha delle limitazioni, ma non potevamo far altro che accondiscendere. Ne abbiamo parlato con Reby, annunciandole che per gli scarsi risultati conseguiti l'avrebbero molto probabilmente bocciata.
    Dopo un mese chi chiamano le insegnanti e ci comunicano che Rebeka aveva tirato fuori una grinta ed i risultati erano migliorati tantissimo, anche se non tali da permettere di passarla, ma avevano deciso di promuoverla per premiare questa sua forza di volontà.

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime15 Dec 2012
     

    Io mi ricordo che quando sono stato bocciato la prima volta mi sono un po' scoraggiato, perchè secondo me un tantino di impegno lo mettevo, ma forse non bastava. Dopo quella bocciatura, in prima media, sono stato bocciato altre 2 volte (una in seconda e una in terza) sono uscito dalle medie a 16 anni, e le lacune me le sono portate poi alle superiori, anche se ho scelto una scuola abbastanza facile, e dove non si studiava per niente eheh.
    Non so se è una buona idea la bocciatura, dovrebbe cambiare compagni, insegnanti, potrebbe scoraggiarsi e pensare che il suo impegno non è stato apprezzato...

  2.  

    Uno dei nostri ragazzi di qualche anno fa andava malissimo alle medie. Abbiamo chiesto per lui la bocciatura, ma avevano pena di quel bel visino e lo hanno mandato avanti.
    E' andato alle superiori che non sapeva quasi leggere e non sapeva le tabelline, inglese non ne parliamo. Prendeva tutti due e tre, dopo due anni ha smesso di studiare.
    In certi casi è meglio una sana bocciatura, che una penosa promozione.

    Ago, forse le tre bocciature che hai avuto ti hanno fatto diventare il bravo ragazzo che sei. Ti abbiamo sempre detto tutti che scrivi molto bene, non si impara a scrivere se non ci sono le basi ed aver fatto sei anni di medie ti ha sicuramente dato qualche base in più.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime16 Dec 2012
     

    Come dici tu Riccardo , sarebbe utile valutare se le lacune sono colmabili, e per saperlo bisognerebbe conoscerlo da più tempo e capire quali sono le sue difficoltà e questo non sono ancora riuscita a capirlo. Tutti mi dicono che è difficoltà di concentrazione, ma questa spiegazione non mi convince..... a vederlo non è un bambino che sta tutto il tempo a pensare ai suoi problemi, ma è presente ...è presente nella nostra famiglia e nella vita che conduce. Poi è vero che ci sono ragazzi che pur non avendo capacità limitate avrebbero bisogno di più tempo per assimilare il programma di un anno e quindi tendono ad accumulare lacune sempre maggiori.
    E' vero anche quello che dice Ago e cioè che lui potrebbe pensare che il suo impegno non è stato premiato, ma purtroppo non si premia solo l'impegno, bisogna raggiungere un minimo di obiettivi per andare avanti ed è per questo che in ogni caso bisogna spiegargli il perchè delle decisioni che si prendono per il suo bene.

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime16 Dec 2012
     

    a me è sembrata una tortura... però sicuramente mi sarà servito. Era inutile promuovermi se non sapevo fare le cose più elementari. Magari è meglio spiegargli prima il motivo per cui si sta pensando a fargli ripetere l'anno

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime22 Dec 2012
     

    Io credo che se non ci sono difficoltà specifiche con un impegno costante tutti raggiungono gli obiettivi minimi (che in genere sono davvero "minimi").

    Se il bambino non li ha raggiunti bisogna per prima cosa analizzare i motivi per cui questo non è avvenuto. Se i motivi sono riconoducibili ad un imepgno scarso o altalenante, la bocciatura può servire a recuperare le lacune almeno in parte, a non peggiorarle se non altro, a non accumularne altre, a non acuire il senso di inadeguatezza che il bambino prova in rapporto ai suoi compagni, a rinforzare in lui la consapevolezza che la costanza nel lavoro premia.

    In questo caso va valutato come comunicare al bambino la notizia trasmettendogliela non come una tragedia irrimediabile,ma piuttosto come una possibilità per lui di recuperare ed essere finalmente al passo con gli altri nell'anno successivo (o almeno ridurre il divario). Il bambino in questo modo capisce che a prescindere da come vanno le cose, lui è artefice della sua vita.

    Se invece il problema che sta alla base delle lacune (problemi familiari, di salute etc)non verrebbe comunque risolto nel corso dell'anno successivo, se nonostante l'imepgno il bambino non è riuscito a raggiungere i requisiti minimi per vari motivi che non dipendono da lui e che non sono rislvibili nel corso dell'anno successivo, credo che sia opportuno pensarci bene prima di fermarlo (ho paura che possa rivelarsi l'ennesima conferma che qualunque cosa faccia, la sua vita non cambia e il percorso è prestabilito indipendentemente dal suo impegno).

    Trovo anche che la tendenza a non fermarli (anche alla primaria)sia assolutamente ingiusta nei confronti del bambino, perchè le lacune che si creano non vengono quasi mai colmate del tutto e andando avanti aumentano soltanto, ma ovviamente i risvolti psicologici sono da valuare bene prima di procedere con la bocciatura.

    Per Ago: se al bimbo viene spiegato che è stato un errore non fermarlo negli anni precedenti (in cui probabilmente si era impegnato di meno), se si spiega che andando avanti il peggio è solo suo in termini di difficoltà, se si spiega che è un'opportunità per fare una vita da studente più serena e meritata, penso che lui stesso si convinca che è la cosa migliore...

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime22 Dec 2012
     

    Grazie Citro, l'idea nostra, mia e di chi lo segue a casa insieme a me nello studio, è che potrebbero esserci dei problemi cognitivi, e che quindi non si risolverebbero ripetendo l'anno scolastico. Il fatto è che quando io parlo con l'assistente sociale o la psicologa mi trovo davanti un muro...persone che credono di conoscerlo bene perchè lo hanno seguito per anni, che rimangono dell'idea che il bambino non ha problemi solo perchè gli hanno fatto fare quattro test del cavolo tre o quattro anni fa e che. La realtà è che il bambino pur impegnandosi per quello che riesce e pur essendo aiutato passo passo in quello che fa a casa non raggiunge gli obiettivi minimi e si sente scoraggiato per questo, io sono convinta che il programma che fanno sia troppo e troppo difficile per lui e dimentica le cose da un giorno all'altro. Per questo se ripetesse penso si troverebbe a fare cose per lui nuova, perchè non le ricorda...non dico al 100% , qualche cosa gli resta, ma ben poco

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime22 Dec 2012
     

    in questo caso valuterei molto attentamente la bocciatura sinceramente...non sarebbe giusto rinforzargli l'idea che qualunque cosa faccia lui non ci riesce, secondo me, ma io non sono un'esperta ovviamente, quindi sarebbe meglio chiedere consiglio ad uno specialista.

    Con tutto il rispetto per i servizi sociali, ma credo che se tu noti queste difficoltà, qualche indagine in più dovrebbe essere fatta.

    ;)

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime22 Dec 2012
     

    Stamattina l'assistente sociale mi ha detto che prende in considerazione l'eventualità di farlo valutare :face-smile:

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime23 Dec 2012
     

    in bocca al lupo! e buon Natale a tutta la famiglia...

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime25 Dec 2012
     

    Buon Natale anche a te :face-smile:

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime22 Jan 2013
     

    Elen....andare a fondo del motivo di questa difficoltà è fondamentale!

    Ho scoperto di avere una figlia dislessica l'anno scorso, in prima media. Essendo io, fino ad allora, completamente estranea a questo disturbo, sono andata avanti per diverso tempo a "cazziarla" (passatemi il termine) per il suo impegno, per la sua poca voglia sempre di leggere, per i risultati a scuola, per le sue continue distrazioni.
    La sua "difficoltà" passava per pigrizia e lei era sempre più scoraggiata. Da quando abbiamo riconosciuto questa difficoltà e abbiamo quindi cambiato tutti atteggiamento e metodo lei ha acquistato un pò più di sicurezza.

    Fatelo valutare e se l'assistente sociale è titubante in questo tu insisti!
    In bocca al lupo :face-smile: