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  1.  

    Buongiorno, mia sorella mi ha parlato tanto di questo forum, ogni tanto ho letto dei messaggi interessanti, ma fino ad ora credevo che i problemi che stavo avendo con Alessio fossero solo dei problemucci passeggeri e invece mi ritrovo in una situazione che nè io nè mio marito riusciamo più a reggere.
    Alessio ed Emanuele sono due fratelli, Alessio di 11 anni ed Emanuele di 9.
    Il padre è morto due anni fa e la madre è caduta in depressione: questi due bambini vivevano quasi abbandonati a sé stessi, spesso si cucinavano da soli, non andavano a scuola 5 giorni su 6, la madre quando ci riusciva li teneva chiusi in casa ma Alessio appena poteva se ne andava in giro trascinando il fratellino con sé.
    Abbiamo fatto degli incontri bisettimanali per 2-3 mesi fino al 24 maggio, data in cui sono venuti a stare da noi definitivamente.
    Incontrano la madre circa una volta al mese, all'inizio la chiamavano spesso, ora non mi chiedono più di chiamarla, ogni tanto me lo chiede Emanuele, ma raramente (e l'assistente sociale mi ha detto di non intromettermi in questo). Alessio non vorrebbe neanche andare a trovarla...
    All'inizio Alessio diceva delle bugie, sembravano però bugie per coprire la madre, per giustificarsi del suo comportamento, ma sembrava sinceramente dispiaciuto di averlo fatto.
    Ma già da allora mi sono resa conto che lui mirava molto a dare l'impressione di essere un bravo bambino, faccia d'angelo e sorriso sempre pronto... ma non mi convinceva molto... ho voluto comunque sorvolare queste impressioni perché non sarebbe stato giusto avere dei preconcetti.
    Ha continuato dicendo ogni tanto bugie, non si prendeva la responsabilità di quello che faceva (per esempio non confessava mai di essere l'autore di un pasticcio nonostante prove evidenti). Pensavo fossero "cose da bambini".
    Poi è ricominciata la scuola: all'inizio chiedevo "Alessio, hai fatto i compiti?" e lui allegro come un fringuello mi diceva "Sì, Monica, li ho fatti tutti!".
    E così ogni sera, sembrava felice, soddisfatto di fare il bravo bambino, sorrideva e mi abbracciava.
    Un giorno, per caso, ho scoperto che mi aveva spudoratamente nascosto una nota della maestra per non aver fatto i compiti.
    Io stavo leggendo sul suo diario i compiti che doveva fare quel giorno, e lui teneva una mano poggiata con disinvoltura sull'altra pagina, indicandomi i compiti che doveva fare: "Ok, puoi farli da solo allora, se hai bisogno chiamami :-)"
    Dopo un pò mi ha chiesto delle delucidazioni su un compito e gli ho richiesto il diario per controllare se avevo capito bene: scopro che sulla pagina dove lui teneva prima poggiata la mano, c'era una nota della maestra che spiegava che Alessio non aveva fatto i compiti.
    Rimango di sasso. E non per i compiti non fatti, ma per la strategia che aveva usato per nascondermi la nota! Mi sono infuriata, ho controllato il suo diario anche nei giorni precedenti e ho scoperto che non aveva fatto almeno un compito quasi ogni giorno. Mi sono sentita ingannata: aveva recitato la parte del bambino perfetto...
    L'ho punito, 1 settimana senza TV e degli esercizi da fare il sabato mattina, oltre a dover recuperare tutti i compiti che non aveva fatto.
    Poi gli ho parlato con calma e ho cercato di fargli capire quanto era stato doloroso per me, di quanto mi fossi sentita tradita. E lui piangendo mi ha chiesto scusa, e ha detto che non avrebbe più fatto una cosa del genere.
    Comunque, è successo ancora diverse volte, non ha fatto i compiti e non me l'ha detto, e tutte le volte l'ho beccato e l'ho punito.
    Una sera piangendo gli ho chiesto: "Dimmelo tu che cosa devo fare per non farmi dire più bugie..."
    Lui mi ha detto che non diceva nulla dei compiti perchè non voleva essere punito. Ok, allora gli ho promesso che non lo avrei più punito, che doveva solo dirmelo di non aver fatto il compito e poi lo avrebbe solo dovuto recuperare.
    Pensavo di aver raggiunto così un compromesso valido, ero felice... Lui sembrava il solito fringuello cinguettante, allegro e sorridente, un paio di volte la maestra gli aveva messo la nota perchè non aveva fatto un compito e io senza fargli neanche la ramanzina gli ho detto dolcemente che il sabato mattina li avrebbe recuperati.
    Da 2 settimane andava avanti così, e sembrava funzionare.
    Ieri ho scoperto che, oltre alle due-tre volte che me l'aveva detto, non aveva fatto almeno un compito al giorno...
    Per l'ennesima volta mi sono sentita tradita, ma questa volta mi sono limitata a parlargli chiaramente: la situazione così non può andare avanti, il suo comportamento da troppi mesi non ha avuto il minimo miglioramento e questo ci farà valutare la possibilità di non dare la disponibilità all'affido alla scadenza.
    Forse ho sbagliato a dirglielo, forse questo scatenerà una ribellione...
    Mio marito è davvero sconfitto, non ne vuole più sapere e lo capisco: lui è molto rigido, ma quando abbiamo deciso di renderci disponibili all'affido era pronto ad affrontare situazioni difficili, era pronto a fare il padre. Ora mi ha detto sinceramente che con Alessio non ci riesce, i suoi continui inganni, le sue furberie, le sue bugie sono qualcosa che non riesce ad affrontare con serenità.
    E' una situazione quella di Emanuele ed Alessio che doveva prolungarsi nel tempo, non si sarebbe risolta in uno o due anni.
    Alessio l'anno prossimo andrà alle scuole medie e diventerà sempre più difficile controllarne le compagnie o controllare quello che fa fuori da casa e viste le premesse io mi sto preoccupando: se ora mente e inganna così, tra un paio d'anni mentirà su cose ben più gravi...
    Portarlo da uno psicologo? Non so se risolverebbe il problema... dire le bugie e ingannare, nonostante si sappia che è una cosa orribile, non so quanto sia "corregibile" (uso questo termine perchè non me ne viene un altro più adatto).
    Ora vi ho fatto solo una breve storia, ma da dirne ce ne sarebbero tante, vi ho descritto il caso più eclatante...
    Chiedo aiuto a chi ha più esperienza di noi in questo, per vedere se c'è qualche altra cosa che possiamo fare...

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Ciao scattolina.
    Ora non ho molto tempo ma mi riservo di approfondire il mio contributo successivamente.
    Premetto che vi capisco e riconosco anche il comportamento del bambino; è un atteggiamento frequente in ragazzi che vivono situazioni simili alla loro. E' indubbiamente difficile risolvere in tempi brevi la situazione ed è inevitabile fare proiezioni preoccupanti per il futuro, per l'adolescenza.
    L'unica cosa che credo sia giusta in questo momento è che voi chiediate aiuto alle assistenti sociali per ottenere un supporto specialistico che aiuti il bambino ma anche voi ad imparare a gestire queste situazioni.
    Si può migliorare ed anche molto ma occorre accettare che non siamo perfetti e che non è una sconfitta farsi aiutare anzi, è segno di grande maturità ed umiltà. In fondo ciò che conta è il benessere del bambino e di conseguenza quello dell'intera famiglia.
    Noi abbiamo avuto problemi diversi ma altrettanto importanti ed abbiamo chiesto ed ottenuto il necessario aiuto. oggi va molto meglio e tutto è diventato più facile.
    In bocca al lupo.
    Sandro.

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Non credo sia poi così gravi queste bugie sui compiti, il problema delle bugie nel ragazzi in affido è un fattore comune e credo dipenda appunto dal fatto che vogliono farsi vedere buoni e bravi per essere accettati e benvoluti. Tutte queste punizioni, e il tuo sentirti tradita mi sembra esagerato, lui non lo fa per farti uno sgarbo, non prenderla come un'offesa personale a te, un marchingegno ben studiato, io non la vedo così. Se fosse tuo figlio lo daresti via perchè mente sui compiti? non credo sia stata una buona idea dirgli che non rinnoverete l'affido per questo...
    Sono stato un ragazzo in affido, riportato indietro per ben due volte. Credo che se non si abbia la capacità di far fronte a problemi piccoli come questo sia meglio non prendere ragazzi in affido per poi rimandarli in istituto.

  2.  

    Ago: so che dal mio racconto sembra esagerata la mia reazione, ma quello che ho raccontato qui è solo un giorno dei più di 350 che abbiamo vissuto insieme... io sono una persoona che non solo dà una seconda chance ma ne dà 20 di chances prima di gettare la spugna...

    Sandro: Non mi sento sconfitta nel chiedere aiuto solo che le bugie sono una cosa, l'inganno è un'altra... credo che il concetto sia differente almeno per quello che credo

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Ciao Scattolina, Francesco, il nostro bimbo in affido di 12 anni si è comportato e si comporta tuttora (anche se è migliorato) come il tuo. L'anno scorso nascondeva le note, non scriveva i compiti che doveva fare, faceva finta di dimenticarsi le cose.E poi mente spudoratamente sui suoi stati d'animo, per cui anche dall'assistente sociale e dalla psicologa non dice quello che pensa. All'inizio ci siamo arrabbiati, tuttora lo rimprovero se succede di nuovo e cerco di spiegargli perchè non si deve mentire, ma abbiamo imparato un po' a convivere con questa situazione.
    Io penso che le bugie siano sempre una brutta cosa e non andrebbero giustificate, ma nel caso dei bambini in affido, bisogna dargli il giusto peso.
    Il nostro bimbo, così come il tuo , mi sembra di capire, vuole farsi vedere bravo..il nostro non ha paura delle punizioni, ma ha paura di deluderci. Forse vuole apparire più bravo di quello che è perchè teme che noi lo possiamo mandare via, così come sua madre un giorno disse all'assistente sociale: io non sono più in grado di occuparmi di mio figlio, perchè mi fa disperare. Se tu vedi la situazione in quest'ottica o un'ottica del genere, non puoi sentirti ingannata o offesa, il problema non sei tu...e quindi perchè offendersi? Perchè non guardi oltre e invece di focalizzarti sull'errore, non cerchi di capire cosa c'è sotto?
    Il nostro bimbo è da noi da poco più di un anno, non posso pretendere che lui abbia assimilato e fatto suoi certi principi o regole che per me e gli altri miei figli sono principi e regole. Che ne sappiamo noi di cosa gli è stato insegnato? Certo è nostro dovere d'ora in avanti dargli degli insegnamenti, ma non possiamo pretendere di cancellare il suo passato e le sue precedenti abitudini.
    Sono d'accordo con Ago e scusa se mi permetto, ma mi sembra un motivo futile questo, per rimandare a casa il bambino e poi dirglielo non è stato per niente una bella idea. Probabilmente questo è quello che teme e questo è quello che gli state prospettando. Fatevi aiutare , chiedete consiglio allo psicologo, ma mi sembra proprio che vi state perdendo in un bicchiere d'acqua

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Bugia ed inganno sono sicuramente conceti diversi ma entrambi sono la manifestazione di un disagio. Se siete in grado di capirne le cause e quindi instaurare una strategia di comportamento idonea, non avrete problemi altrimenti, un appoggio alla genitorialità focalizzato alla relazione tra voi ed il bambino, sarà quantomeno opportuna ma voi ovviamente, fate come preferite. Il bimbo che abbiamo accolto nella nostra famiglia da quasi 5 anni, ancora oggi ha di quei comportamenti, non solo con noi ma anche con le insegnanti, l'allenatore del calcio, ed ogni volta che lui si sente in difficoltà, ogni volta in cui sente la necessità di dimostrare che lui non è secondo a nessuno.
    Quello che nel tempo è cambiato, è stato il nostro modo di accoglierlo! Siamo stati noi affidatari ad essere cambiati nel rapportarci con lui sia perchè col tempo s'impara ma anche perchè siamo stati ben consigliati da una bravissima psicologa. Di conseguenza, anche lui è cambiato ma non del tutto, diciamo che ha smussato alcuni spigoli del suo comportamento.
    Uno dei consigli più importanti che abbiamo ricevuto e lo abbiamo capito solo a distanza di anni che era giusto, è che non bisogna lavorare per cambiare il bambino in affido. Bisogna mostrargli un esempio alternativo alla sua consuetudine. In fondo, fino a quando mantiene il legame con la famiglia d'origine, a noi non è chiesto di cambiarlo ma di accompagnarlo per un periodo di tempo. Da grande, sarà lui a scegliere come vivere.
    Ovviamente il discorso è molto più complesso ma spero di aver reso almeno l'idea di ciò che volevo dirti.

    Saluti,
    Sandro.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Le tue parole Sandro mi hanno fatto ripensare ad un discorso fatto nello studio dell'assistente sociale un paio di giorni fa ...parlando di questo appunto...si diceva che dobbiamo lavorare sugli aspetti negativi senza dargli un peso eccessivo e soprattutto che dobbiamo invece enfatizzare i suoi comportamenti positivi, lodandolo quando fa bene e per i suoi successi.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Come vedi Elen, l'Ass. Sociale ti ha consigliato di cambiare un tuo atteggiamento, non il suo! Quello che ti ha consigliato è un buon metodo ma non bisogna esagerare nemmeno con troppi complimenti gratuiti! Loro non sono sciocchi e capiscono quando un complimento è meritato e quando invece è regalato e questo, sarebbe anche peggio del rimprovero, li offenderebbe e perderanno fiducia in noi!
    L'unica consapevolezza che possiamo trarre da questo bellissimo scambio è che di certo, essere affidatari, non è una passeggiata ma a volte, con piccoli input e piccoli aggiustamenti si riescono a compiere passi da gigante.

    ciao, Sandro.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    magari "perderebbero" era meglio...;-)

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Sandro, anche l'assistente sociale non ha la bacchetta magica, mi stava raccontando in quel frangente che in questo periodo si sta documentando sui vari problemi e disagi legati alla scuola. A volte succede che i nostri bimbi sbagliano ogni 2 secondi o ripetono gli stessi errori all'infinito e lei consigliava appunto di non rimproverarli tutte tutte le volte, altrimenti il rimprovero diventa come una nenia infantile e non ha più effetto. Raramente succede che arrivi un bel voto o che qualche professore parli di lui in positivo e in questo senso bisogna enfatizzare la cosa

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Definire nascondere una nota un inganno mi sembra eccessivo

  3.  

    Sono perfettamente d'accordo con voi riguardo allo sbaglio che ho commesso nel prospettargli la possibilità di tornare a casa, me ne pento amaramente ma ormai è fatta.
    Quello che più ci ha fatto perdere le speranze è che le sue non sono bugie per compiacere noi o per non deluderci, sono bugie e sotterfugi per non fare quello che deve, l'unica cosa che gli abbiamo chiesto: i compiti. Sempre premettendo che se dovesse capitare che un compito non lo fa perchè non ha voglia, non fa niente... ma non ogni giorno come ha fatto negli ultimi 15 giorni! E come ha fatto precedentemente...
    Nonostante gliel'abbiamo spiegato, che è sbagliato mentire e che quello che importa è che non dica bugie, che vedremo insieme cosa fare se non vuole fare i compiti, che se qualche volta non ha voglia di farli vediamo insieme se qualcosa la può non fare, ecc. ecc.
    Ovviamente, prima il dovere e poi il piacere e su questo siamo abbastanza fermi, senza essere rigidi. Quindi dopo pranzo lui si rilassa un pò e poi è lui stesso a dirmi di chiamarlo ad una certa ora per fare i compiti. Dopo aver fatto i compiti, fa quello che vuole, a volte lo faccio giocare alla playstation con il fratello, facciamo insieme un puzzle, giochiamo a carte. Due giorni a settimana va a calcio e si diverte, a turno ogni giorno lui e il fratello apparecchiano e sparecchiano la tavola, il che fa loro guadagnare la paghetta settimanale, che possono scegliere se mettere nel salvadanaio o tenere a disposizione se vogliono comprare qualcosa...
    Non posso premiarlo se si comporta in questo modo. Nemmeno riesco a fare finta di nulla. Se lo lascio stare ovviamente lui non farà più nulla; non posso fare il controllore dei compiti: l'ho fatto per un periodo ma ero talmente stressata (e anche lui) che non ho potuto reggere anche perchè trovava sempre il modo di fregarmi...
    La settimana prossima andremo dall'assistente sociale che ci segue, per i nostri incontri mensili, faremo presente ancora una volta le difficoltà che stiamo incontrando. Gliel'avevamo già detto ma era stata molto superficiale... chiederemo di poter fare una terapia, di poter chiedere consiglio a qualcuno.
    Anche perchè il mio stato d'animo è combattuto tra il sentirmi frustrata, il sentirmi inadeguata e il senso di colpa per quello che sento. Il senso di colpa anche perché non se quello che sto facendo è giusto e mi sento impotente. E questo stato d'animo si ripercuote anche su Emanuele, che invece è leale e ha senso del dovere.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Sai Ago, quello che tu dici è sensatissimo ma parti da un presupposto non secondario, hai vissuto sulla tua pelle certe esperienze ed ora, molte cose ai tuoi occhi appaiono meno gravi.
    Per una famiglia affidataria che è agli inizi, tutto è molto difficile e solo dopo aver commesso molti errori, certe cose diventano più chiare ed altre appaiono meno gravi e meno dolorose.
    Occorre avere pazienza e lavorare con umiltà giorno dopo giorno. In fondo anche tu sai benissimo come hanno reagito le famiglie che ti hanno accolto quindi, sai che non è per niente facile affrontare certe situazioni anche se, col senno di poi, si scopre che erano meno gravi di quanto sembrassero. Prima di cominciare a vedere miglioramenti occorre molto tempo ed avere la tenacia per non mollare anzitempo.

    Un caro saluto a tutti.

    Sandro.

  4.  

    A proposito dei complimenti e dei bravo: non me ne perdo uno! Dall'inizio ho cercato di revitalizzare la sua autostima lodando per le cose buone. Continuo a farlo: due giorni prima della scoperta dell'ennesima presa in giro lo avevo difeso con mio marito, dicendo che Alessio non dice più bugie, che ha capito che è sbagliato eccetera eccetera. L'ho difeso e lui ha sentito quello che dicevo... :face-crying:

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Mi dispiace essere stato duro. La mia reazione nasce dal fatto che, come hai detto, ho avuto 2 esperienze di affido andate male. E' bello che voi chiediate consigli, ma cerchiamo di non far vedere i bambini come macchinatori, furbi, ingannatori, magari alcuni possono anche essere un po' manipolatori, ma cerchiamo di capire perchè, le esperienze che hanno passato, senza essere nè troppo severi, nè troppo permissivi. Ora se l'affido va male cosa penserà questo ragazzino? si sentirà in colpa, dirà è colpa mia perchè non ho fatto i compiti. e si porterà questa cosa per anni. Spero che riusciate a risolvere

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Capisco Scattolina la tua frustazione, ma perchè devi sentirti inadeguata o devi avere sensi di colpa?
    Noi stiamo lavorando per loro , per aiutarli a crescere, a migliorare, ma non dovremmo avere aspettative che questo succeda per forza o che succeda in tempi brevi.
    Molto interessante l'affermazione di Sandro di qualche post sopra...noi non possiamo retendere che il bambino cambi, possiamo dargli il nostro esempio sperando che lo faccia, possiamo sostenerlo ed aiutarlo, ma sentirci in colpa o frustati o offesi nella nostra persona non c aiuta di certo. il bimbo non ha questi comportamenti per offendere noi, siamo noi che ci sentiamo offesi ed è diverso, molto diverso.
    Altro aspetto...la scuola non deve essere il nostro principale obiettivo, ci sono aspetti molto più importanti.
    Non so se hai avuto altri figli oltre a questi, se no prova a parlare con gli altri genitori: il non fare i compiti o non aver voglia di studiare è comune a tanti bambini o ragazzi te lo assicuro, il tuo Alessio non è un alieno, perchè allora io ne ho due in casa di alieni:face-devil-grin:

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Ti sono molto vicino scattolina! Spero tanto tu riesca a ritrovare la fiducia in te stessa ma credimi, è una situazione molto comune! Sentirsi inadeguati, non sapere se si sta facendo la cosa giusta, sapessi quante volte ce lo siamo detto io e mia moglie ma alla fine, il tempo ci ha permesso di ritrovare serenità. Le cose cambiano, ci vuole tempo ma cambiano. Le modalità che hai descritto, sono molto simili a quelle che abbiamo adottato noi, non sono sbagliate ma questo non ha nessuna attinenza con i motivi di quei comportamenti. Molte volte, hanno bisogno di sentire che noi siamo al loro fianco, che vogliamo combattere insieme a loro, fargli sentire che di noi si possono fidare ma credimi, ricadrà comunque nei suoi errori. Prova ad uscire fuori da questo circolo vizioso, prova ad essere meno fragile, prova a mostrare che il suo comportamento non danneggia te ma solo se stesso e che tu sei disponibile ad aiutarlo per tirarsene fuori.
    Ovviamente sono solo pareri personali...

    Ciao, Sandro.

  5.  

    I vostri consigli sono molto preziosi, ma credo che dalle mie parole non sia chiaro tutto. Non mi aspetto che faccia tutti i compiti sempre, o che sia il bambino che voglio io: mi sento male quando mi prende per i fondelli! Portarlo a calcio per me è un sacrificio, ma glielo faccio fare perchè voglio che sia felice, cerco di soddisfare le sue necessità, sia affettive che materiali, siamo una famiglia più che benestante e potremmo dargli davvero tutto (ma non lo facciamo per ovvi motivi educativi) e l'unica cosa che da 7 mesi gli chiediamo è semplicemente di non ingannarci

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Oltre al bimbo accolto, abbiamo un figlio naturale poco più grande.
    All'inizio dell'affido, una delle cose più dolorose per noi genitori, erano le continue provocazioni che il bimbo accolto, costruiva con un'arte sopraffina nei confronti del più grande. Era quello il nostro punto debole e lui, in quel comportamento è sempre stato un maestro. Sono passati quasi 5 anni e la situazione è la stessa solo che, le provocazioni sono sempre di meno perchè, sia noi genitori che il figlio maggiore, abbiamo imparato a non subirle anzi, facciamo finta di non accorgercene. Lui continua ma sempre con meno energia. E' una dinamica che ha imparato da piccolino con i suoi 6 fratelli per "sopravvivenza" e la porterà con se tutta la vita.
    Prova a leggere in questo modo i suoi inganni! Se non ti tiri fuori tu da quell'aspettativa, lui continuerà fino al vostro sfinimento. Quando vi accorgete di un nuovo inganno, fategli notare che ve ne siete accorti e che le conseguenze ricadranno su di lui ma fatelo con sereno distacco come se a voi di queste cose non importi molto e che vi dispiace per lui che si procuri continuamente dei guai con questo comportamento.

    Scusami se ti sembrerò duro ma prova ad immaginare quanta fatica fai tu a gestire questa situazione e poi, prova a pensare a quanta ne fa lui a cambiare il suo atteggiamento. Non compete ai bambini ma agli adulti gestire gli stress.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Sono perfettamente d'accordo con Sandro!
    Volevo chiederti Scattolina se siete supportati in questo vostro cammino dai servizi sociali e in che modo, e se come famiglia affidataria fate parte di qualche gruppo di sostegno.
    Il sostegno e la condivisione sono un aspetto molto importante per la famiglia e vi consiglio vivamente di informarvi sulle possibilità che ci sono nella vostra zona.
    Il confronto tra affidatari in particolar modo è secondo me necessario; noi partecipiamo ad incontri mensili duranti i quali, supportati da una psicologa , oltre ad affrontare tematiche a nostra scelta, portiamo i nostri problemi e ne discutiamo insieme. L'ultimo incontro per esempio è stato molto interessante perchè alcune famiglie si trovano veramente in difficoltà con i loro bimbi ...alla fine i problemi sono sempre gli stessi che si ripetono, i problemi a scuola per difficoltà varie tra cui problemi simili al tuo e al mio sono all'ordine del giorno e il consiglio che ne è venuto fuori appunto è stato di cercare di vivere il più serenamente possibile le loro difficoltà, perchè solo così possiamo essere loro di aiuto. Concentriamoci maggiormente sul loro dramma e i nostri piccoli stress risulteranno inesistenti.

  6.  

    Lo so Sandro che siamo noi a dover vedere le cose in modo diverso sperando di insegnar loro qualcosa.
    Fino a ieri lui mi trattava come una madre e io lo trattavo come un figlio, ma ora non ci riesco più, non riesco a credere più ai suoi sorrisi e alle sue parole buone, che sento false (visto che contraddicono quello che diceva prima che lo scoprissimo di nuovo).
    Mi ha chiesto se poteva andare ad un compleanno domenica pomeriggio.
    Gli ho detto sì, domani lo accompagno a comprare un regalo per il suo amico con la sua paghetta...
    in genere i suoi soldi non li tocca mai, ma con questo voglio solo cercare di fargli capire cosa succede, che perde in ogni senso, sia la fiducia ma anche a livello materiale.
    (Lui pensa molto ai soldi...)

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    ma se fosse stato tuo figlio avresti smesso di trattarlo come una madre per queste piccole bugie, che tu chiami inganni? vedi che i ragazzini percepiscono se c' un cambiamento nel tuo modo di vederlo

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    Mi sembra strano che a 11 anni pensi ai soldi...in che senso? Attenzione a queste strategie, mi sembra ancora piuttosto piccolo per queste cose...se non vogliamo che si attacchi ai soldi così piccolo, bisogna dargli meno importanza

  7.  

    Purtroppo la dottoressa che ci segue fino ad ora è stata sorda dal punto di vista del sostegno, devo attivarmi io in altra maniera. Ago non sono piccole bugie, perchè non è il non fare i compiti il problema, il fatto che architetta e fa le recite teatrali per mascherarle: ciò vuol dire che è pienamente cosciente di quello che sta facendo, gliel'ho detto sempre: non è il non fare i compiti il problema!
    Non è mio figlio, ma se fosse stato figlio mio sicuramente non l'avrebbe passata liscia. Qui bisogna andare cauti per le questioni che dicevamo prima, cioè che non rendendoci conto del proprio vissuto rischiamo di sbagliare.
    Pensa ai soldi quando chiede sempre quanto costa una certa cosa, quanto guadagniamo io e mio marito, quanto abbiamo speso per la casa, quando gli luccicano gli occhi quando vede la paghetta, quando l'abbiamo sorpreso a rubare per ben 2 volte nel salvadanaio di mio nipote e quando ha rubato la paghetta che suo fratello aveva lasciato sul proprio salvadanaio...

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime16 Nov 2012
     

    da quanto sono con te?

  8.  

    Da maggio in maniera definitiva. Da febbraio abbiamo cominciatoad incontrarli. Perché?

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    non è nemmeno un anno.
    Come si può pretendere che in così poco tempo cambino le loro abitudini e capiscano la differenza tra giusto e sbagliato?
    Non credi anche in 11 anni abbia avuto già tanti cambiamenti nella sua vita e che ha bisogno di tempo per adattarsi?

  9.  

    La capisce la differenza tra giusto e sbagliato, infatti quando scopro che mi mente io non dico nulla inizialmente ma il suo viso, i suoi atteggiamenti di vergogna per quello che ha fatto sono inequivocabili.
    E' un bambino estremamente intelligente, me lo ha confermato anche la maestra: come lui ne trovi uno ogni 1000. E' anche per questo che riesce così bene a ingannare.
    Quello che vuole fare, lo fa in maniera eccellente.
    Fino ad oggi gli ho fatto da madre, ora devo limitarmi ad essere la sua educatrice: dove arrivo metto il punto.
    Lui è all'ingresso dell'adolescenza, anche se piccolo d'età ha già cominciato il cammino: io e mio marito abbiamo deciso di limitarci a farlo crescere come meglio crediamo, ma senza troppi coinvolgimenti sentimentali (anche se per me da questo punto di vista sarà molto più difficile, sono una persona che si fa SEMPRE coinvolgere).
    Ci ho razionalmente riflettuto. Sono partita col piede sbagliato, spero di poter recuperare...

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    solo due cose:
    - ti sei chiesta perché fancosì?
    - quello che vuoi offrirgli é esattamente ciò che avrebbe in una comunità.
    Qui però siamo tra genitori affidatari e faremo di tutto per farti tornare sui tuoi passi,
    non asseconderemo questa tua decisione.
    Solo con il tempo capirai il perché, almeno lo spero.
    Ciao, Sandro.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    io e mio marito abbiamo deciso di limitarci a farlo crescere come meglio crediamo, ma senza troppi coinvolgimenti sentimentali (anche se per me da questo punto di vista sarà molto più difficile, sono una persona che si fa SEMPRE coinvolgere).

    Questo tu riporti...ma come si fa ad amare un bambino senza troppi coinvolgimenti sentimentali? Sono inorridita, scusa..
    "Fino ad oggi, gli ho fatto da madre, ora devo limitarmi ad essere la sua educatrice!" Sono frasi che non si possono sentire, scusa la mia franchezza!
    Io credo che tu non stia cercando qui nessun consiglio o comprensione,perchè siete troppo presi da voi stessi, infatti stiamo qui a parlare di quanto ti senti offesa, di quanto siete stati ingannati, di quanto voi soffrite. Chi se ne frega di quello che prova lui? Tanto lui è un bugiardo e chissà che altro!
    Credo che voi non abbiate proprio capito lo spirito dell'affido e se veramente avete l'intenzione di aiutare questo bambino penso che innanzitutto dovreste mettere in discussione voi stessi....e non solo il bimbo

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    Parli di lui come se fosse un uomo che vi sta ingannando, mi dispiace ma io non lo posso accettare.
    Mi metto nei panni di questo bambino che magari per un periodo nella sua vita ha avuto una bella famiglia, con madre e padre e fratellino. Un giorno il padre muore e la sua vita viene sconvolta perchè non c'è solo il dolore della morte del padre da superare ma anche la madre che smette di vivere, di occuparsi di loro. E per dei figli credo non sia bello, già da bambino capisci a capire il valore dei soldi, che te la devi cavare da solo, impari a sopravvivere. Quindi a 9-10 anni sei già padrone della tua vita, con le tue abitudini, vai a scuola quando vuoi, ti alzi quando vuoi, esci e rientri quando vuoi, uno stile di vita sbagliato ok ma è cosi che vivi. Poi d'un tratto finisci in un istituto con gente che non conosci, e devi rispettare altre regole, poi da lì in una famiglia, e devi seguire altre regole. Non credi che in 11 anni per un bambino siano un po' troppi cambiamenti? che debba imparare ad avere accanto un'altra famiglia, altre regole, nuove abitudini? perchè non ci mettiamo nei panni dei ragazzini invece di pensare a quanto noi ci sentiamo offesi per degli "inganni"?

    • CommentAuthorlisbeth
    • CommentTime17 Nov 2012 modificato
     

    ciao scattolina..sono la figlia di elen e ho voluto rispondere perchè anche io sto vivendo un'esperienza di affido anche se sotto una luce diversa. A. è con noi da un anno e tre mesi, è un bambino fantastico:allegro, vivace, infinitamente generoso e disponibile, ha portato una ventata di freschezza e di voglia di vivere in casa nostra. Ha i suoi bei problemi anche lui come ti ha già detto Elen: mente sui compiti, anche lui nasconde note, promette che non lo farà più e puntuale due giorni dopo ricapita la stessa cosa. Spesso non si prende la responsabilità dei suoi sbagli anche dopo che è stato scoperto, non si arrabbia mai apertamente, magari sbuffa o alza gli occhi al cielo ma non dice mai niente e non esprime fino in fondo quello che prova. Penso che a volte sia triste e abbia i suoi momenti no come tutti e lo capisco da certi atteggiamenti perchè ormai lo conosco, ma ha un piccolo guscio dove nasconde tutte le sue sofferenze e per noi cerca di essere il bambino perfetto.

    Non ho la stessa confidenza e non lo conosco come l'altro mio fratello (fratello di sangue), ma posso dire che negli atteggiamenti e nel bene che gli voglio A. è in tutto e per tutto mio fratello e non mi sognerei mai di non considerarlo tale anche se un giorno facesse cose ben più gravi. Forse, avendo 19 anni ed essendo più vicina alla sua età ed inoltre non avendo il compito io di educarlo, non vedo così gravi i suoi comportamenti, ma soprattutto non lo vedo come una macchina di inganni, bugie e sotterfugi. La bugia non è sempre razionale e meditata, a volte è istintiva. Un bambino vede tutto più grande di sè, la scuola a volte è un macigno, le maestre degli aguzzini e i compiti dei pesi enormi, specialmente se si è in una situazione difficile. Io stessa da piccola mentivo sui voti, strappavo le note e non ammettevo le mie colpe, S. lo fa ancora adesso; mia mamma viene a scoprire delle cose solo guardando sul sito scolastico. Con lui si arrabbia moltissimo, ha 15 anni ormai non è più un bambino, si arrabbia, lo punisce e poi tutto ritorna come prima. Mia mamma non si arrende mai, le ho dato tanti dispiaceri e tanti gliene do tutt'ora e lei continua a difendermi, sgridarmi, cercare di capirmi nonostante tutto (e ne ho fatte peggio di qualche bugia). La stessa identica cosa la fa con A., A. non è un ospite, è parte della nostra famiglia dal primo giorno che è entrato a casa nostra, e qualsiasi cosa faccia, qualunque cosa gli riservi la sua vita resterà sempre parte di noi e troverà sempre una porta aperta a casa nostra.

    L'affido non è educare un bambino senza coinvolgimento sentimentale, trasmettendo valori e istruzione, per quello c'è la scuola. Il motore dell'affido è l'amore incondizionato e il non fare differenze; se tuo figlio naturale si comporta in modo sbagliato lo cacci di casa? lo potrai fare quando avrà trent'anni e non avrà capito un accidente della vita e anche allora ti costerà fatica. Cacciare un bambino, o limitarsi ad educarlo che per me è come cacciarlo (perchè lui lo percepirà e si comporterà ancora peggio ve lo garantisco, e si sentirà abbandonato) non ha alcun senso e creerebbe ulteriori sofferenze. Esistono situazioni di affido molto più complesse, e se vi arrendete per così poco, bè forse non siete pronti e dovevate informarvi di più prima di iniziare questo percorso. L'affido non è portarsi a casa un bambino e renderlo il figlio perfetto, è dare tutto quello che riesci come se fosse tuo figlio nonostante sarà più difficile e nonostante lui tante volte non comprenderà i vostri insegnamenti o non li accetterà. Arriverà il giorno in cui vi ringrazierà per quello che avete fatto, se lo avete fatto con il cuore.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    Ago e Lisbeth siete due giovani fantastici.
    Molti genitori dovrebbero leggere i vostri ultimi commenti.
    Molti affidi falliscono proprio perché si nutrono aspettative ingiuste!
    La maggior parte dei minori affidati hanno un vissuto durissimo ed é più che ovvio che presentino delle difficoltà comportamentali.
    Per questo scattolina riteniamo che sia sbagliata la vostra decisione!
    Invece di mostrare il vostro amore, vi state allontanando e raffreddando nei confronti del ragazzo.
    Vorrei chiederti tante cose (la vostra età, le vostre motivazioni iniziali, il vostro percorso)
    ma su tutte vorrei chiederti se questo atteggiamento lo terrete con entrambi i fratelli o solo col maggiore?
    Saluti, Sandro.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    Sei una figlia fantastica!!! a volte...:face-monkey:

  10.  

    @Elen:
    ------Questo tu riporti...ma come si fa ad amare un bambino senza troppi coinvolgimenti sentimentali? Sono inorridita, scusa..
    "Fino ad oggi, gli ho fatto da madre, ora devo limitarmi ad essere la sua educatrice!" Sono frasi che non si possono sentire, scusa la mia franchezza!
    Io credo che tu non stia cercando qui nessun consiglio o comprensione,perchè siete troppo presi da voi stessi, infatti stiamo qui a parlare di quanto ti senti offesa, di quanto siete stati ingannati, di quanto voi soffrite. Chi se ne frega di quello che prova lui? Tanto lui è un bugiardo e chissà che altro!
    Credo che voi non abbiate proprio capito lo spirito dell'affido e se veramente avete l'intenzione di aiutare questo bambino penso che innanzitutto dovreste mettere in discussione voi stessi... e non solo il bimbo-------

    Chiedo scusa se ho offeso la tua sensibilità, ma il mio era una reazione a caldo, e non credo di essere l'unica ad aver vissuto una situazione del genere.
    Non si può essere perfetti e capita di perdere il lume della ragione... Mi permetto però di dirti che non è il caso di offendere in questo modo, visto che tu non sai niente di noi e della nostra vita. :face-plain:

    @Ago97
    Alessio ed Emanuele (nomi fittizi ovviamente) non sono stati in un istituto, il loro è un affido consensuale perchè la madre ha deciso di darli in affido finché non ritrova la forza di ricominciare a vivere.
    Ribadisco anche a te che il mio era uno sfogo momentaneo, perchè la situazione mi sembrava essere serena e invece ho scoperto di colpo che non lo era.

    @lisbeth
    Le tue parole sono state molto belle e mature per avere solo 19 anni, complimenti!
    All'inizio io e mio marito abbiamo commesso l'errore di dare troppe regole: siamo tornati sui nostri passi e ci siamo resi conto che, come dicevi tu, non eravamo alla ricerca di un bambino perfetto, ma eravamo lì per aiutarli a superare e vivere con serenità la loro situazione.
    Abbiamo sbagliato dall'inizio e di questo sono conscia, ho già detto di essermi pentita amaramente di aver detto ad Alessio quelle parole (sulla possibilità di non rinnovare la disponibilità all'affido). Ho pianto tanto per questo, ma non posso tornare indietro come su un registratore: purtroppo l'ho detto, starà a me poi cercare di fargli sentire che per lui provo amore non rabbia.

    @Sandro
    Atteggiamento che riuscivo ieri a dire ma che nella pratica non ho mantenuto neanche per un secondo.
    Alessio è solare, allegro, sempre sorridente, ma è un riccio, non si apre, sembra sempre allegro, ma non sai mai a che cosa pensa. Per questo abbiamo deciso di sentire chi ne sa più di noi, una psicologa, per aiutarci ad affrontare al meglio i suoi disagi.

    ------------------------------

    Io non penso a me, ma a loro: dal mattino, quando mi sveglio per portarli a scuola, a cosa preparare per pranzo, a come aiutarli a fare i compiti e la sera quando vado a letto il mio ultimo pensiero è per loro.
    So di aver dato un'impressione orribile dai miei post precedenti, ma era un momento no, di quelli che se potessi riavvolgere il nastro vorresti non aver mai vissuto.
    Ma è successo, sono umana, non mi sembra di essere poi così orribile...
    Vi ringrazio per avermi dato consigli, sono serviti comunque ad aiutarmi a superare questo momento.
    Credo che lo avrei avuto anche se fossi stata la madre naturale, è accaduto a prescindere dal fatto che Alessio è in affido...
    Scusatemi se ho urtato la vostra sensibilità, era solo uno sfogo :face-crying:

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    Anche io non volevo offenderti e se l'ho fatto ti chiedo scusa..
    Mi sono lasciata prendere un po' la mano, sono una persona un po' impulsiva, ho detto quello che pensavo senza mettere in conto che ci saresti rimasta male....è vero che no ti conosco, ma è anche vero che qui si cerca di parlare per quello che si legge
    Riprenderemo il dialogo se vuoi

  11.  

    Certo Elen, lo capivo che da quello che si leggeva sembravo di essere la strega di Biancaneve, per cui accetto le tue scuse :face-smile:

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    Mi è venuto in mente che mi è capitato, quando sono stata arrabbiata con i miei figli, di dire loro delle cose orribili, che in realtà non pensavo, ma in quel momento mi sembravano verosimili. Quindi ti capisco in questo...magari ne potresti parlare con lui e fargli capire che lo hai detto in un momento di rabbia...momento tuo di rabbia...credo si possa recuperare qualcosa in questo modo, sempre se non l'hai già fatto

  12.  

    Ci sto provando, oggi andremo insieme a comprare il regalo all'amichetto per il compleanno e rimarremo soli soli per un pò (in genere il fratello è sempre presente) e cercherò di parlargli facendogli capire che quello che ho detto non lo pensavo. Il problema è che quando gliel'ho detto ero calmissima, non ho urlato, ero rimasta talmente inebetita che non mi ero neanche arrabbiata... :face-sad:

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    Dispiace anche a me se sono stato troppo duro, a volte lo sono un po' troppo con i genitori, ma ovviamente nemmeno loro possono essere perfetti... come non lo possono essere i figli. La mia reazione nasce dai miei affidi falliti, sicuramente per causa mia, e mi dispiace quando un affido sembra non andare bene, perchè so come si soffre. Sono contento che comunque hai capito che sono bambini, con un loro passato non facile, e che hanno bisogno di amore e affetto e non di educatori, se no li mandavano in qualche istituto.

  13.  

    Ho letto la tua storia Ago, mi dispiace che tu abbia sofferto tanto, ma ricorda: la colpa non è mai da una sola parte.
    E' colpa tua? Non lo so, io non c'ero, ma sicuramente io sono dalla parte di un genitore affidatario e mi rendo conto che a volte i nostri paraocchi rendono un bambino un mostro quando invece in realtà ha solo bisogno di qualcuno che gli voglia bene e che lo rassereni...

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    i bambini non sono mai mostri... lo possono essere spesso gli adulti.
    Io di casini ne ho fatti parecchi, non erano bugie o piccoli furti, ero un po' più grande di Alessio e qualcosa l'ho combinata, quindi so di essermi meritato l'abbandono, è andata così e va bene ormai l'ho accettato... ma penso che si debba pensare più ai bambini che a sè stessi, i genitori affidatari sanno che ci saranno difficoltà, e se accettano l'affido devono continuarlo fino alla fine, i bambini non sono giocattoli.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    Ago io credo che non ti sei meritato l'abbandono, anche se è giusto che tu ammetta le tue colpe. Nel tuo caso era compito degli adulti gestire la situazione in maniera adeguata e di questo ne abbiamo parlato in altre occasioni.
    Ma togliti dalla testa che tu ti sia meritato quello che ti è capitato, nessun bambino merita questo, anche se a volte le situazioni possono portare a prendere delle decisioni dolorose per tutti, soprattutto per i bambini

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    Lo sai Elen, ero io che facevo schifo, loro erano una bella famiglia, ci hanno provato.

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime17 Nov 2012
     

    Ora non esagerare Ago: non è che facevi schifo tu. Ti comportavi male (almeno così dici),ma non perchè fossi cattivo quanto piuttosto perchè non ti era stato insegnato nulla di diverso...

    Ora sei qui, porti la tua esperienza che metti a disposizione di persone a cui può tornare utile, io lo trovo molto generoso da parte tua sinceramente e alle volte mi chiedo dove tu abbia potuto impararlo.

    Quello che è stato è stato, non sempre si può rimediare a tutti gli errori commessi per quanto gravi essi siano, magari è importante imparare dalle esperienze passate per non perseverare nell'errore!;)

  14.  

    Ora che il momento di crisi è passato, sono più obiettiva nell'analizzare il problema, a prescindere dal fatto che sicuramente abbiamo bisogno di un sostegno psicologico, io più di tutti.
    Comunque: Alessio non vuole studiare, vuole fare solo quello che vuole, giocare con i videogiochi, nella fattispecie a Nintendo.
    E' ossessionato da quel videogioco, all'inizio siccome a casa lo avevamo glielo avevo concesso un'oretta al giorno a patto che si impegnasse.
    Quando giocava a Nintendo si eccitava, mi ha rotto un letto per saltarci sopra e urla come un pazzo quando sbaglia...
    Mi sono resa conto che non era affatto un bene per lui, oltre al fatto che comunque a scuola non si impegnava...
    Fino a qualche giorno fa gliel'avevo tolto, potevano giocare alla playstation solo ogni tanto, la televisione la guardavano la sera dopo cena per un'oretta (i giorni di scuola alle 21 e 30 massimo vanno a letto) e ogni tanto Alessio mi chiedeva di guardarla.
    Gli dicevo di sì, per un'oretta-un'oretta e mezza. Un giorno Alessio è stato a guardarla per 2 ore e mezza e avrebbe continuato se io non lo avessi chiamato... :face-plain:
    E' un bambino estremamente intelligente, ma non è minimamente interessato ad altro che TV e videogiochi... :face-sad:
    Ora ad entrambi ho dato la facoltà di scegliere se passare del tempo con me, facendo altri giochi divertenti o passare il tempo da soli davanti alla TV o ai videogiochi.
    Ovviamente, se dovesse di nuovo la maestra dirmi che Alessio non sta facendo nulla eccetera eccetera, la punizione sarà togliergli tutto questo per un mese.
    Gli ho detto chiaramente che non posso obbligarlo a studiare: non sono nella sua mente, ma se non fa il suo dovere ci saranno delle conseguenze.
    Ma sembra che qualsiasi cosa si gli si dica, gli scivoli addosso come olio, lui adesso è interessato solo al fatto che finalmente può fare quello che gli pare.
    Io gli voglio bene, ma ho anche paura di star sbagliando tutto... :face-sad:
    Spero che una psicologa potrà darmi qualche consiglio valido per affrontare la situazione, io farò tutto quello che posso...

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime18 Nov 2012
     

    Ciao Scattolina... forse io parlo come ragazzo e non come genitore. Penso che in tutto ci voglia equilibrio, il ragazzino è giusto che studi e tu magari potresti seguirlo sedendoti con lui e aiutandolo con i compiti. Magari senza appesantirlo o stressarlo troppo. La sua è un'età che è normale che si pensi più a giocare che a studiare, sarebbe strano se non lo fosse. Credo che anche nel guardare la tv o giocare però non si debba essere troppo pignoli, se magari sta finendo di vedere un film, o una partita, un programma, lo deve vedere a metà perchè può guardare la tv solo per un'ora? io mi incazzerei da morire se mi togliessero un film a metà. O se la sera sta vedendo un film che finisce alle 22.30-23.00 non può finirlo perchè deve essere a letto alle 21.30? ha 11 anni, mica 6. Troppe regole portano i bambini a non seguirne nemmeno una, questo è il mio parere...

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime18 Nov 2012
     

    Ciao Scattolina...Alessio è da voi da poco tempo, pertanto è normale che sia tuttora attaccato alle sue vecchie abitudini...anche se questo non vuol dire che sia giusto.
    Dici che lui è solo interessato alla play station e ai videogiochi e non ha voglia di studiare; questo non fa di lui un bambino diverso dagli altri..te lo dice una che di maschietti ne ha due. Poi mi sembrava di capire che lui giocasse a calcio...quindi non mi sembra che non abbia altri interessi. Non so se già lo fai ...eventualmente potresti invitare qualche amichetto a fare i compiti e poi giocare insieme.
    La mia opinione, che probabilmente non sarà condivisa da tutti, è che le nuove abitudini si dovrebbdero acquisire a poco a poco, facendogli vedere le alternative possibili.
    Regole troppo rigide, cronometro in mano, punizioni esagerate, non fanno altro che aumentare lo stress con la conseguenza che dopo scleriamo se non otteniamo i risultati sperati. La famiglia non dovrebbe essere un collegio, più che addestrare, noi dovremmo educare e dare amore a questi bambini.

  15.  

    @Ago
    non posso sedermi vicvino a lui a fare i compiti, il fratello deve recuperare due anni di scuola e ha bisogno di molto molto aiuto.
    La "regola" delle 21,30 è necessaria perchè a scuola altrimenti sarebbero distrutti visto che soprattutto Alessio è in piedi alle 7 del mattino per paura di fare tardi.
    Il venerdì e il sabato possono stare alzati quanto vogliono, ma entrambi alle 22 circa crollano :-)

    @Elen
    andare a calcio gli piace perchè sta con gli altri bambini: la sua eccessiva insicurezza lo fa essere teneramente imbranato in qualsiasi cosa faccia.
    Invito già i suoi compagni o qualcuno invita lui ovviamente :face-smile:

    Sappiamo di aver sbagliato a dare troppe regole tutte insieme, infatti ci siamo ridimensionati, ora siamo solo preoccupati per quello che dobbiamo fare perchè non perdiamo il controllo e ci lasciamo troppo andare. E' dura trovare la via di mezzo! :face-smile:

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime18 Nov 2012
     

    eheh a me fa strano sentire di bambini che vanno a letto così presto perchè mi ricordo che a dormire non ci volevo andare mai:face-devil-grin:
    come è andata la festa di compleanno?