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    • CommentAuthorGiomamma
    • CommentTime27 Sep 2012
     

    Io e la mia famiglia siamo cattolici, non praticanti.
    Se ci dessero in affido un bimbo che ha un'altra religione.. come ci dovremmo comportare?
    Nel senso: ovviamente il bimbo rimane della sua religione, ma per il periodo che rimane presso la famiglia che ha un diverso credo, viene seguito da qualche altra figura per "tenersi al passo" con il suo catechismo?
    Scusate il modo grezzo con cui ho posto questo quesito, ma non riesco ad esprimerlo in altro modo.

  1.  

    Non è un modo grezzo, è un modo pratico che si possa capire :)
    Non ci sono vincoli, il rispetto per il prossimo, sia un bambino in affido, sia nostro figlio, sia un amico è basilare, specie sulle questioni dell'anima. Va detto però che i ragazzi che arrivano in affidamento tendono a sposare le idee della famiglia nella quale entrano, anche perché se arrivano in affido difficilmente hanno genitori che gli hanno insegnato un qualche principio religioso. Capita però che comunque accada ed in quel caso starà a voi valutare le varie particolartità. Cosa buona sarebbe parlarne con la famiglia naturale ed affrontare il problema.
    C'erano tre ragazzine musulmane che venivano da noi in estate. Avvertimmo i genitori che il sabato pomeriggio andavamo in chiesa e non potevamo lasciarle in casa da sole. Non ebbero problemi ad autorizzarci a portarle con noi.
    Il padre le picchiava ed i valori che insegnava loro erano quelli legati alla donna che deve essere succube dell'uomo, pertanto accadde che la bimba più grande cominciò ad interessarsi alla religione cattolica, volle leggere il Vangelo, imparò le preghiere, cercava di dialogare con noi sui principi insegnati da Gesù. Non potevamo impedirlo, era una sua richiesta. Non sarebbe stato difficile immaginare quanto poi sarebbe accaduto, ma ahimè non ci pensammo e il padre si arrabbiò tantissimo con noi, con lei e non mandò più queste bimbe da noi. In seguito sapemmo che le picchiava (la prima volta che vennero era perché la bimba era stata ricooverata in ospedale per percosse e portata da noi dai servizi sociali) e facemmo una denuncia. Purtroppo la cosa non andò a buon fine e le bimbe rimasero in casa di questa famiglia.
    Tornassi indietro non so cosa farei, evitare che conoscano altre religioni per poi fare le loro scelte come si usa fare in democrazia, oppure sottostare alle abitudini di quella famiglia. E' un dilemma che spero di non dover affrontare in seguito perché veramente sarei molto combattuto sul da farsi.

    • CommentAuthorGiomamma
    • CommentTime27 Sep 2012
     

    ma perchè lasciano i figli in famiglie dove vengono picchiati?
    nel caso che racconti non si puo nemmeno dire che non vi fosse la prova delle violenze, visto che la piu grande era finita all'ospedale...

  2.  

    perché ... è lo sgomento ... perché dei bimbi alle istituzioni non importa. Se importa ad un assistente sociale, e non è così scontato, ci sono i politici che frenano.
    Vedi, noi ragioniamo mettendo al primo posto i bambini, ma non per tutti è così. I politici ragionano in termini di voti e di denaro, i servizi sociali hanno disposizioni dai datori di lavoro che sono politici, quando non agiscono per non avere problemi o per lavorare meno.

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime28 Sep 2012
     

    perchè è uno schifo e non gliene frega niente a nessuno, perchè i ragazzi negli istituti costano e allora è meglio per tutti lasciarli dove stanno. Dove vivevo io la zona era sotto controllo di pattuglie dei carabinieri, passavano più volte al giorno, gli assistenti sociali quasi mai, ma pensi che non si sapevano le situazioni che c'erano lì? è che finchè non vedono sangue non intervengono.