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    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime11 Sep 2012
     

    Non vorrei fare disinformazione quindi chi ne sa più di me in materia potrà dire qualcosa in più.
    Facendo ricerche in giro su internet come mio solito, anche se dovrei essere a lavoro, ho scoperto un disegno di legge che modifica l'affido condiviso dei minori e reintegra la patria potestà. Questo significa che un genitore a cui è stata tolta la patria potestà può appellarsi al PAS, a cui verrà dato valore giuridico. Il PAS è la sindrome di alienazione parentale, una specie di lavaggio del cervello da parte di uno dei genitori sul figlio, che potrebbe portare il figlio ad avere avversione contro l'altro genitore. Ma se il bambino ha un avversione nei confronti del genitore perchè abusava di lui o lo maltrattava? Questo non conta, appellandosi al PAS, il genitore può riavere la patria potestà con la scusa che in realtà il figlio ha subito un lavaggio del cervello. Questo è concesso solo al padre, e non la madre. Solo il padre può appellarsi al PAS.

    "Ma cosa succede se il genitore abusante si appella alla Pas? «La pericolosità di questa teoria - spiega Reale - è che la falsità scientifica viene finalizzata a sollevare dalle accuse di abuso sui minori i partner, una pratica corrente nei tribunali dove i genitori maltrattanti si difendono obiettando che le accuse sono frutto di manipolazione, e dove si prevede una sola cura: imporre al minore il genitore alienato». In Italia, dove i dati parlano di un'elevata percentuale (70-87%) di violenza domestica rendere la Pas legale sarebbe una condanna per molte donne che non denuncerebbero più la violenza per paura di perdere i bambini. «Nei tribunali italiani - dice Rossella Santi, avvocata dello sportello della Casa internazionale delle donne ed esperta di diritto di famiglia - spesso quando i bambini si rifiutano di vedere il genitore maltrattante, si ricorre alla Pas, che viene usata anche per avere la domiciliazione del bambino presso il genitore rifiutato, che di solito, almeno da noi, è il padre»."

    Dal sito http://laretedellereti.blogspot.it/2012/06/nel-silenzio-piu-totale-dei-media.html

  1.  

    Disegni di legge ce ne sono tantissimi, ma pochi arrivano alla discussione in parlamento.
    Anche noi abbiamo fatto la nostra proposta di cambiamento per la legge sull'affido, ora ci sarà una discussione con le varie realtà coinvolte, poi se qualche onorevole o ministro reputasse le proposte cosa buona le trasformerà in disegno di legge, ed a quel punto andranno in commissione infanzia dove verranno valutate e magari riviste. Alla fine resteranno in attesa dell'approvazione del Parlamento ... talvolta anche per anni e, spesso, non verranno mai discusse.
    Se invece riusciamo a smuovere l'opinione pubblica, allora il problema diventa di attualità e sentito dai politici in cerca di voto, e solo allora avrà un iter più veloce.

    I disegni di legge sono sostanzialmente solo delle idee di cambiamento, idee che ognuno di noi può avere.
    Ti invito a chiedere una risposta alla tua domanda a chi ha proposto il disegno di cui sopra.