Ciao Silvia,
benvenuta

Che gioia quando una famiglia si avvicina all'affido con tanta preparazione ... e qui non solo una famiglia, bensì quattro.
Onore al merito a questo comune che evidentemente sa stimolare ed accogliere.
Se non vuoi dirci il comune, possiamo sapere almeno la regione dove abiti?

Domanda pure dai ... non ci tedi assolutamente
Male che vada ti mettiamo in punizione e ti lasciamo senza risposta

benvenuta..
prenderai un bambino o un ragazzo piu grande?

E' bella la presenza di Ago in ogni post, ha dato una visione diversa al nostro parlare, è come se nel raccontare la favola di Biancaneve, la stessa Biancaneve si materializzasse in mezzo a noi.
Vedi quanto amore hai portato Ago?

benvenuti anche da parte mia

benvenuta e benvenuto anche ad ago, la cui presenza mi pare preziosissima qui! :D

grazie citro

Dipende un po' da come è composta la vostra famiglia....ti ripeto un po' "i luoghi comuni " riguardo all'età del bambino.
Se avete altri figli, sarebbe bene che il nuovo arrivato fosse più piccolo degli altri, per lasciare a questi la primogenitura, per limitare possibili gelosie dei figli bio, per evitare che il figlio affidato se è più grande e di solito più forte e abituato a difendersi, prevarichi sui più piccoli.
Se non avete figli,potete scegliere... di solito le coppie senza figli preferiscono bambini piccoli, e i servizi sono propensi a darglieli. Ci sono coppie nel nostro gruppo di famiglie, che pur non avendo figli hanno accettato bambini di 11-12 anni e si trovano benissimo...probabilmente hanno accettato senza porre limiti di età e questo è molto bello. Se non avete esperienza in generali, secondo me sarebbero sconsigliabili adolescenti per problematiche di solito maggiori rispetto ai bimbi piccoli.

Quello che dice Ago è molto triste, ma anche molto vero.
E' difficilissimo che una famiglia sia disposta ad accogliere un bambino già grandicello.
Se avete la possibilità di accogliere un bambino più grande, fatelo perché per i bambini piccoli è facile trovare una famiglia, ma per quelli grande inizia un calvario che porta a non sapere dove sbattere la testa e magari ci si rifugia nel bere, nella droga, nella violenza come Ago ci racconta di sé.

Vedi Ago come sei importante per tutti noi, ma sopratutto come sei importante per capire come poter meglio aiutare altri bambini. Se non te ne sei ancora accorto te lo dico io: tu sei bravo, devi solo tirare fuori questa bravura e sopratutto devi credere in te stesso.
Io, e penso di poter parlare a nome di tutti, ti dico Grazie con tutto il cuore per essere entrato nella nostra vita

però se prendete uno piu grande nn mandatelo via subito se ha bisogno di piu tempo rispetto a uno piccolo per ambientarsi..
grazie a voi che mi fate stare qui..

in bocca al lupo allora e facci sapere!

in bocca al lupo

come e andata

Ciao!
La settimana scorsa, eravamo tanti emozionati per le scelte che avremmo divuto fare...
...e invece non ci hano chiesto niente! E va bhe, è slo rimandato. Forse è meglio, così abbiamo altro tempo per rifletterci sopra.
Nell'incontro hanno iniziato a chiedere a mio marito la sua storia familiare, la prossima volta toccherà a me e poi alla nostra vita insieme.

Che bello Clod!!!!!! Chissà che emozione!!!!!!!! Ci sono novità?

niente ancora con gli assistenti sociali non ci vuole fretta

Evviva!

Bene Marisa, facci sapere
Dodici anni come primo affido ... speriamo bene.
Ci sono dodicenni che sono ancora bambini e si riesce a correggerli con facilità, altri che sono parecchio strutturati e diventa difficile agganciarli. Speriamo sia il primo caso.
Buona Giornata

Hai ragione Ago, ma Riccardo non ha dubbi sul fatto che si debbano dare in affido bimbi più grandicelli, ma sul fatto che si proponga questo affido ad una persona che è alla sua prima esperienza.... a Marisa i miei complimenti e tanti auguri di cuore, aspetto con ansia gli aggiornamenti!!!

giusto.. i bambini hanno piu bisogno.
marisa tu ci sei su face?

Ieri sera abbiamo avuto una riunione della nostra associazione ed abbiamo accolto la richiesta di un affido temporaneo Solo diurno, di un bimbo cinese da subito fino all'inizio della scuola. Chi ha avuto possibilità, ha dato la sua disponibilità ma ad un certo punto, una socia ha chiesto: "ma questo affidamento, sarà formalizzato ufficialmente dai servizi sociali?".
La socia che ha fatto la domanda, è la persona che tra noi ha la maggiore esperienza con oltre 10 anni di affidamenti che si sono susseguiti uno dietro l'altro con una varietà di problemi incontrati incredibile!
Sentite le risposte di chi proponeva quest'accoglienza, lei ha poi precisato il senso delle sue parole dicendo:
"...di solito iniziano sempre così! Ti chiedono di tenerlo per un mese o due e poi diventa per sempre!"

Ho raccontato questo piccolo aneddoto per spezzare una lancia a favore di Riccardo il quale, dalla sua esperienza ormai ventennale, sostiene e incentiva la cultura dell'accoglienza ma, contemporaneamente, non nasconde gli ostacoli che questa pratica può presentare. Un affido come quello proposto a Marisa, non si può nascondere che, potenzialemente, la esporrà ad alcuni rischi che, se ne sarà consapevole, potrà affrontare al meglio! Ecco perchè non deve leggere le espressioni di Riccardo in modo negativo.
La cosa che più mi ferisce e mi preoccupa delle "persone" che gestiscono gli affidamenti è che spesso, pur di portare a profitto un collocamento, omettono informazioni che potrebbero raffreddare lo slancio degli affidatari portandoli a riflettere e magari a rinunciare.
Perdonatemi se vi sembro saccente ma vi invito a riflettere su un particolare da non sottovalutare mai! Per un minore allontanato dai propri affetti, non c'è nulla di meglio che trovare una famiglia ad accoglierlo ma anche nulla di peggio che questa stessa famiglia un giorno lo dovesse allontanare per fallimento dell'affido!
Un affidamento non è mai una passeggiata senza guai!

In bocca al lupo Marisa!

E' vero Ago, condivido la tua riflessione ma t'invito a farne un'altra:
cosa penseresti di quella famiglia che, conoscendo in anticipo i problemi di un ragazzo, decidesse di rinunciare ad accoglierlo?

Ago secondo me non bisognerebbe guardare le cose in questo senso. Una cosa è conoscere la situazione sotto vari aspetti, una cosa è mettersi in relazione con il bambino da accogliere.
Anche il miglior abbinamento sulla carta potrebbe fallire. Secondo me deve esserci un feeling che nasce giorno dopo giorno, o nel momento in cui incontri il bimbo per la prima volta.
Poi dipende da mille altri fattori per esempio dalla capacità della coppia di far fronte ai problemi, dalla reazione dei figli bio, dai problemi quotidiani da affrontare, dalle nostre paure che diventano limiti se non le affrontiamo, dal sostegno che viene dato alla famiglia affidataria dai servizi etc. etc.
Io sono dell'idea che non tutti sono pronti e adatti a fare affido ma credo che chi si avvicina all'affido ha ben chiara l'idea di accoglienza ed è stracolmo di buoni propositi quindi auguro a tutti quelli che ci hanno pensato di provarci appena colgono l'occasione più idonea.

se rinuncia perche capisce che non ce la fa allora e un bene.. perche dopo non puoi prendere un ragazzo, vedere che non va e mandarlo indietro, nn si fa cosi.. meglio pensarci prima

Ciao Marisa, penso che le parole di ognuno di noi, dovrebbero essere viste come un incentivo a riflettere su un determinato aspetto (in questo caso l'età) è non come più o meno entusiasmo ....può essere benissimo che voi siate perfettamente in grado di affrontare gli eventuali problemi che un affidamento di un ragazzino può comportare, ciò non vuol dire che bisogna chiudere gli occhi e far finta che non ci siano rischi. Poi se una famiglia viene bene informata e preparata è tutto di guadagnato...si spera che i servizi sociali non ti abbiano nascosto aspetti importanti della situazione. Pertanto il tuo entusiasmo è molto bello ma nello stesso tempo parlarne con un atteggiamento critico credo sia necessario.

E' vero che un bambino non è per sempre, ma quando si inizia l'affido dovremmo pensare che sarà "per sempre finché dovrà essere ... talvolta anche per sempre"
L'entusiasmo in me c'è sempre, ma troppi bambini sono arrivati da noi perché abbandonati dalla famiglia affidataria, troppe vite deluse, abbandonate.
Non mi manca l'entusiasmo, ma sono cauto, mi piace riflettere, vedere le cose da tutti i punti di vista.
Che dire ... sono contento per coloro che ricevono un bambino in affido, ma parimenti sono sempre molto preoccupato perché purtroppo condivido in pieno quello che dice Sandro. Affidamenti falliti ce ne sono tanti. I servizi sociali dovrebbero abbinare secondo una logica legata a mille fattori, ma spesso la loro motivazione è collocarlo prima possibile, specie se questo fa risparmiare alle casse del comune un bel po' di soldi.
Un minore in comunità costa tra gli 80 ed i 150 euro al giorno. Un minore in famiglia costa tra i 200 ed i 700 euro al mese. Fate i vostri calcoli. Se l'affido fallisce, dal punto di vista dei servizi, perlomeno si è risparmiato qualche mese di retta per la comunità. Poco importa se il bambino soffre, poco importa se sarà un adulto con maggiori problemi, poco importa se quella famiglia non si fiderà più dei servizi e non prenderà più un bambino in affido. In Italia si va avanti con il "tiriamo a campà"

Mi spiace Marisa se non vedi in me l'entusiasmo. Sarò anche una voce fuori del coro, ma sarò entusiasta fra qualche mese quando avrai ancora in casa con te il bambino e sarai felicissima di averlo, fino ad allora sarò preoccupato, ma è un problema mio. Tu fai bene ad andare avanti per la tua strada, a prenderlo se te la senti. Il mio non è, come diceva Sandro che ringrazio, un parere sulla persona, non ti conosco e non potrei esprimere un parere in un senso come nell'altro, ma generico.
Da noi sono arrivati tanti bambini che sono stati mandati via dalle famiglie affidatarie che non ce la facevano più. Bambini mandati via a 8, 9, 10 anni ... 12 è un'età che potrebbe essere molto impegnativa. Non conosco il caso, ma spesso a 12 anni hanno fatto e visto cose piuttosto negative.

Concordo con Ago. Quando si prende un bambino che sappiamo già essere problematico, non lo si dovrebbe mandare via alla prima occasione, al primo problema. O non si prende, o si aspetta a prenderlo di conoscerlo meglio, o se lo prendiamo deve essere fino alla fine del progetto o per sempre, a qualunque costo, a qualunque sacrificio.

Il caso del nostro N. mandato via a 10 anni, arrivato da noi a 11 dopo casa famiglia ... è il caso su 500 ragazzi che è il secondo più difficile della nostra storia. Da sempre, da quando aveva 11 anni.
Ora poi è una bomba a orologeria pronta a scoppiare ogni momento. Non vi ho più raccontato di lui per non tediarvi con i nostri problemi, ma non passa giorno ormai che non accada qualcosa.
Resterà con noi, ma la fatica che facciamo è grande ... e non siamo alla prima esperienza di affido.

Ti auguro Marisa che vada tutto bene e, se lo vorrai, avrai sempre la mia disponibilità ed i miei consigli.