Non ci sono risposte valide per ogni caso, generiche.
Ogni situazione è a sé stante.
Io so che ogni affido che fallisce è un grosso dolore per tutti. La famiglia affidataria ha le sue responsabilità, così come i servizi. Dire che possa essere colpa del ragazzo francamente potrebbe essere, ma se così fosse, sarebbe solo in parte. Un ragazzo può essere ribelle, comportarsi male, ma poi sono gli adulti a doversi adattare, capire, imparare, interagire nel modo giusto, trovare elementi per il dialogo.
Quale motivo ti hanno dato per dirti che l'affido con questa famiglia era terminato?

Non sempre i servizi sono chiari. Può essere tutto.
Potresti provare a dire che in quella famiglia ci stavi bene e chiedere di fare un altro tentativo, promettendo (e poi facendolo) che seguirai il programma secondo gli schemi che ti indicheranno.
Se l'assistente sociale non ti ascoltasse, scrivi al giudice come hai fatto con noi e sono certo che ti ascolterà.
In quale regione vivi?

Per questo ci sono i dottori, per aiutarti a capire dove sbagli, il perché ed aiutarti a non sbagliare ancora.
Non è facile trovare una famiglia affidataria per un ragazzo grande come te, tienila stretta se ti vorranno dare un'altra possibilità.
Scrivi al giudice con il cuore in mano, una lettera non troppo lunga (massimo una pagina), scrivila a mano con il buon italiano che stai usando per scrivere sul forum. Digli che sai di aver sbagliato e che senti il bisogno di una famiglia affidataria, di quella famiglia.
Chiedigli di poter parlare con lui di persona

io sono di palermo.
il dottore mi parla sempre delle stesse cose, aggressività, rapporto con gli altri e cose passate che a me non va di parlarne

Ago, devi imparare nella vita a fidarti di qualcuno.
Noi adulti, a volte è un bene e a volte no, abbiamo una forza maggiore dei ragazzi, una forza che ci viene dalla nostra natura umana e anche dalla legge.
Se un ragazzo si comporta male, noi adulti abbiamo il dovere e i mezzi per fermarlo e si innesca una guerra che porta solo a sofferenze.
La tua ribellione, il tuo non farti aiutare, comporta solo cose che a te non piacciono.
Tu stesso dici che il tuo comportamento ha causato un allontanamento dalla famiglia affidataria.
Con grande maturità hai riconosciuto che il tuo non stare alle regole, non seguire i consigli di andare dal medico ed altro hanno fatto si che tu dovessi tornare in casa famiglia.
Quindi ... comportamenti negative portano reazioni negative.
Comportamenti positivi, sostanzialmente ubbidire, portano risultati positivi e tutti, tu per primo, stai bene.

Dici che non sai cosa fare quando ti prendono gli scatti d'ira, quando si scatena l'aggressività. Bene, è già bello riconoscerlo, ma ci vuole qualcuno che ti aiuti a capire
Dici che non ti va di parlare del tuo passato, ma questo tuo stare zitto ti fa stare male comunque ... ed allora, male per male, tira fuori ciò che hai dentro. All'inizio starai malissimo, ma poi è come vomitare, ti liberi e stai talmente bene da poter mangiare qualsiasi cosa. Se non ti liberi accumulerai sempre più rabbia, sarai sempre più abbandonato e tenuto ai margini dagli altri. Non credo sia questo quello che tu vuoi.
Dalle tue parole si capisce che sei molto sensibile e sono certo che far del male agli altri ti fa soffrire. Non pensi allora sia arrivato il momento di soffrire, parlando del passato e dei tuoi problemi, piuttosto che continuare a tacere facendo del male a te e agli altri?

Non so se è una buona idea, un forum pubblico lo vedono tutti.
A volte si vuole gridare la propria rabbia e raccontare le proprie esperienze, altre volte si vuole tenerle sotto un moggio.
Ago, sentiti libero. Se vuoi condividerle con noi fallo pure, ma se vuoi scrivermi fallo a info@sos-affido.it, se vuoi telefonarmi usa il 388.36.07.057.
Qualunque cosa farai noi saremo con te

Non è così Ago.
Questa si chiama prepotenza.
L'approfittarsi degli altri è da mettere in conto, può esserci, ma la guerra chiama guerra, un cazzotto chiama un altro cazzotto, un comportamento sbagliato fa si che poi gli altri ti escludano.
Se trovi mille persone che si approfittano, impara a fidarti di qualcuno.
Pensa se tu avessi una ragazza, questa ti tradisce, e poi ancora ed ancora con le altre ragazze ... cosa fai, smetti di avere una ragazza? L'esperienza, i tradimenti delle altre, dovranno insegnarti a saper riconoscere e saper scegliere meglio chi poi non ti tradirà.
Se tu cominciassi a tradire le ragazze, poi alla fine chi vorrebbe più instaurare una vera relazione d'amore con te?
E lo stesso si può dire per l'amicizia ed anche per le famiglie affidatarie, gli psicologi ed i servizi sociali.
Devi imparare a sapere scegliere, ma non per questo devi rinunciare a fidarti, me hai bisogno.
Immagina di essere malato, cosa fai on vai dal medico e rischi di morire perché i medici prima hanno sbagliato diagnosi o cura?

Io dai miei ragazzi non voglio qualcosa in cambio, voglio tantissimo in cambio.
Dedico loro la mia vita e voglio che loro studino così come i lavoro; che non rubino, così come io faccio fatica a trovare un euro in più per andare avanti; voglio che pensino agli altri, così come io penso a loro.
Voglio che loro si possano voler bene e cammino nella strada giusta, così come io voglio bene a loro.
Loro mi onorano della loro fiducia cercando di seguire i mie insegnamenti, accettando le punizioni e cercando di capire le critiche. Dialoghiamo molto per poterci intendere, ma quando non capiscono accettano e fanno quanto viene loro detto.

Uno dei nostri ragazzi, ho scritto di lui, leggilo negli altri post, è da un po' che ci da problemi non indifferenti, ma con l'amore e la pazienza alla fine sta uscendo dal tunnel nel quale si era incanalato. Chiedeva a gran voce di andarsene per le troppe regole, abbiamo tenuto duro facendogli capire che gli vogliamo bene e che le regole servono per crescere. Alla fine su domanda dello psicologo ha detto che l'unica persona di cui si fida sono io.
Ed alla fine ha chiesto al giudice di farlo restare con noi, accentando di fatto tutte le regole e limitazioni che tanto gli vanno strette perché ha capito che sono fatte per il suo bene, anche se non le capisce fino in fondo.
Sono molto duro con i ragazzi quando sbagliano, fioccano belle punizioni, ma sono sempre presente e gli voglio un bene dell'anima, più della mia stessa vita e loro lo sentono e mi ripagano con la fiducia che mi concedono. Un rapporto che si crea giorno dopo giorno, dialogo dopo dialogo.

Da quando aveva 11 anni, adesso ne ha 17 e mezzo.
Regole ... niente cellulare, si va a scuola oppure a lavorare, in casa ognuno aiuta con i vari lavoretti (abbiamo una casa in campagna e c'è anche da tagliare legna, irrigare, pulire, rigovernare), rispetto reciproco, pochissima tv decisa dagli adulti, uscite con amici regolate dal nostro capire con chi esci, niente bere e niente droga, se uno fuma lo deve fare isolato dagli altri (per ora nessuno da noi fuma).
In cambio: correzione con tanto dialogo fra noi, bella casa in campagna con piscina e cavalli, gite e vacanze anche a sciare, al mare, in crociera.

Si possono uscirci con le ragazze, ma se si comportano male le uscite vengono fermate per un periodo

eh si ... una famiglia, anche se allargata

... ma con le regole di una comunità
Chi si comporta male è punito

Alcuni si, altri no, dipende innanzitutto se li hanno perché alcuni di loro al mondo hanno solo noi.
Poi dipende dai provvedimenti del tribunale ed anche dalla loro volontà

sono li perche venivano maltrattati? lavoravano?

che esperienza brutta?

anche io sono stato 2 mesi prima di venire qui in un posto piu brutto