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  1.  

    Ieri pomeriggio, mentre ero di ritorno da Bergamo, una telefonata della polizia ferroviaria. Un ispettore molto carino e pieno di affetto mi dice di non preoccuparmi, che non è successo nulla di grave ... e mi dice che il nostro R. è in stato di fermo per aver rubato.
    Mi dice che ha pianto, mi dice ha promesso di non farlo più.
    Spiego a questo ispettore che lui ha il vizio di rubare e non sappiamo più come fare per arginare il fenomeno.
    Lo riportano a casa, da Roberta, per paura che lasciato andare possa fare qualche sciocchezza tanto lo hanno visto provato e dispiaciuto del suo gesto.
    Un grande attore. Ogni volta che viene colto in flagrante si mette a piangere e tutta la boria che ha viene meno, ma appena i suoi accusatori girano l'angolo se la ride, sbeffeggia, se la gode dicendo a tutti quanto sia stato bravo a fregare tutti.
    Adesso vuole andarsene, dice di aver rubato perché vuole andare via (non ha nemmeno una logica), però è scappato. Chi vuol fare vedere un disagio resta davanti al problema, si fa arrestare per poter dire le sue ragioni.
    I poliziotti hanno parlato con Roberta, cercato di capire la situazione, hanno chiesto di vedere la casa e, meravigliati hanno detto "ma questa è una famiglia, non una comunità, che scemo a volersene andare".
    Arrivato a casa ho subito cercato il dialogo con lui, ma era in preda al delirio di onnipotenza ed era giusto ciò che aveva fatto. Ho smontato le sue teorie davanti a lui, muto e senza reazioni con il pensiero (immagino) "non vedo l'ora che questo bischero finisca di parlare così torno a fare i cavoli miei".
    I servizi sono presenti e c'è un consulto continuo, il tribunale è al corrente della situazione e a breve andrò a parlare con il Presidente per valutare il da farsi. Certo è che nessuno ha la bacchetta magica e cosa fare è arduo deciderlo.

    Scusate lo sfogo, ma non mi va di dire solo le cose belle che accadono in casa nostra, purtroppo c'è anche questo.
    E' il malato, dice Gesù, ad aver bisogno del medico e non il sano, e noi vogliamo esserci per R. che sono sei anni che sta con noi, ma a volte non sapiiamo cosa sia meglio fare. Lasciarlo andare in altro luogo (molto probabilmente comunità terapeutica) vuol dire privarlo di moltissime cose, tra l'affetto di tante persone, che lui adesso da per scontate e che poi rimpiangerebbe; non lasciarlo andare significa fargli violenza e inacerbire il suo animo portandolo a compiere atti e gesti sempre più negativi.

    Non ha voglia di lavorare, non ha voglia di studiare, è prepotente, ciò che vuole lo prende con la forza ... fuori da casa nostra durerebbe poco ... ma che possiamo fare? Ho il pianto nel cuore perché vedo che si sta rovinando con le sue stesse mani, vedo che i discorsi di psicologi (ben due a sua disposizione), miei e dei suoi compagni di viaggio in casa nostra non servono a nulla. E' ribellione totale ed assoluta.

    Il Signore troverà per lui la strada, ma se R. la rifiuta il Signore non lo costringerà a prenderla

    •  
      CommentAuthoradry67
    • CommentTime28 Feb 2012
     

    porca miseria :(

    visto domenica, sembrava così tranquillo e sereno... mi spiace cavoli
    non so cosa consigliarti ric, e non voglio nemmeno provarci a consigliarti qualcosa... volevo solo dirti, dirvi, che leggere queste righe mi piange il cuore per il dispiacere.

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime28 Feb 2012 modificato
     

    Riccardo, io purtroppo non ho esperienza tale da potervi suggerire come fare con R.
    Più di quello che già state facendo non saprei proprio cosa aggiungere, l’unico pensiero che mi è venuto leggendo il tuo racconto è “pregare per voi e per lui”
    Un abbraccio forte a tutti voi e in particolare a R. che domenica mi è sembrato così tranquillo. E’ triste leggere tutta questa sofferenza, perché di sofferenza si tratta in fondo, in un ragazzo che ai nostri occhi, quelle poche volte che lo vediamo, sembra tranquillo.

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime28 Feb 2012
     

    Cavolo Adri..........ci mancava che facevamo copia e incolla!!!! :face-plain:

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime28 Feb 2012 modificato
     

    Mi dispiace veramente tanto per R. Penso che le strade le abbiate provate tutte oramai, non saprei cos'altro suggerirvi

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime28 Feb 2012
     

    No, quanto mi dispiace, certo è doloroso per voi, che lo avete accolto, amato, aiutato, ma se non ci sono più margini, che altro potete fare' forse la botta di trovarsi solo, in un ambiente non affettuoso, potrebbe essere la molla giusta? forse..una preghiera per lui ci sarà.

  2.  

    Faremo di tutto perché rimanga con noi, anche se questo vorrà dire soffrire ... soffriremo con lui, perché siamo tutti convinti che qualunque soluzione, essendo lui solo al mondo (la madre non lo cerca da anni, il fratello ha preso la sua strada in adozione e non lo chiama mai, altri dove andare non li ha) per lui sarebbe un disastro.
    E' come uno che ha freddo e rifiuta la coperta che abbiamo da dargli perché il colore non gli piace.
    Altri potrebbero dargli coperte più belle, ma che non lo riscalderebbero e prima o poi morirebbe assiderato.
    Comunità non terapeutiche che lo accogliessero, lo terrebbero fino alla prima volta che da di matto, ed ultimamente succede sempre con maggior frequenza. Quindi si troverebbe a girare da una comunità all'altra fino ai 18 anni (dicembre) per poi finire per la strada
    Comunità terapeutiche potrebbero contenerlo fino ai 18 o forse 21 anni ... ma a che prezzo ... un quantitativo maggiore di psicofarmaci tanto per cominciare.
    Magari poi un progetto per persone certificate, ma non gli cambierebbero il carattere, anche perché a 18 anni se si rifiutasse di prendere le medicine, nessuno potrebbe obbligarlo ... e lui non vede l'ora di poterle rifiutare. Quindi un progetto potrebbero proporglielo, così come diversi possiamo proporre noi, ma il suo problema è che non sta alle regole e quindi ogni cosa che tocca la distrugge. Abbiamo avviato tanti percorsi, ma in tanti lo hanno mandato via perché rubava o picchiava, in primis la scuola soperiore dove andava il primo anno, poi lo sport (non commento), e via via tutti gli altri ... solo noi non lo abbiamo mandato via e credo che lui, per paura che questo possa accadere, vuole andarsene. Complice di questo, credo, una ragazzina che sta a Torino (fidanzata con un altro) per la quale non si capisce se sia lui ad essersi fatto un castello in aria, oppure se veramente lei gli da corda ... e se lo fa per quale motivo. ma appena lei si rende conto dei problemi di N, immagino che lo scaricherà.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime28 Feb 2012 modificato
     

    Per prima cosa Riccardo, tutta la mia solidarietà!
    Credo che la vostra forza sia proprio lo stare insieme e condividere ogni evento con tutti i componenti, ha effetti addirittura terapeutici quindi, ritengo saggio tentare di farlo restare con voi. Sicuramente altrove non otterrebbe più di quello che già ha!
    Tempo fa, riuscii ad entrare in un rapporto confidenziale con un ragazzo A. dalle caratteristiche molto simili al vostro R. con la differenza che A., s'è fatto già parecchi anni di reclusione anche da minorenne per una sequela incredibile di piccoli crimini.
    Lui mi fece un discorso che mi lasciò veramente a bocca aperta ma era sincero ed anche credibile! Mi disse che fin dai 10 - 11 anni di età, era sempre vissuto per strada e si sosteneva proprio con piccoli furti continui ed ormai per lui, era un impulso irrefrenabile quello del piccolo furto, o della rapina! Diceva che era come per le sigarette, una vera compulsione per astinenza. Secondo lui, una volta entrato nel sangue, è come una droga, è difficile resistere a quell'impulso!
    Raggiunti i 23 anni e concluso un lungo periodo di arresti domiciliari, ha deciso di andare a vivere da solo ma in cuor suo già sapeva come sarebbe andata a finire!
    Non posso dire che sia effettivamente così che funzionino le cose ma, di certo, era così per lui. Scoprirlo, mi fece vedere tutta la sua storia da un diverso punto di vista e, anche se non lo avrei mai assecondato anzi, avrei fatto di tutto per frenare questo suo impulso, mi fu più facile perdonarlo nel mio cuore!
    Ciao, Sandro.

  3.  

    non è questione di perdono, noi addirittura gli vogliamo un bene dell'anima, figuriamoci se non lo perdoniamo.
    Purtroppo il suo impulso non nasce da un bisogno reale, ma da un bisogno consumistico nato da quelle che lui considera privazioni da parte nostra.
    5 anni in affidamento, dai 5 ai 10 anni e poi mandato via in malo modo dall'oggi al domani, colpevolizzandolo, e dopo averlo viziato in maniera estrema. Aveva tutto, ogni suo desiderio era assecondato, gli facevano vedere la televesione all'inifnitro, mangiare quello che voleva, videogiochi a volontà, a scuola se non voleva andare non andava ... e chi più ne ha più ne metta.
    A lui manca quello, l'avere tutto senza regole ... e questo non lo trova da noi e penso da nessun'altra parte.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime28 Feb 2012 modificato
     

    Scusami Riccardo, non avevo alcun dubbio sulla questione del perdono nel vostro caso; non parleresti con così tanto trasporto se non amassi quel ragazzo.
    Parlavo di perdono nei confronti di A. che ti assicuro, di cose da farsi perdonare ne ha veramente tante!
    Tornando ad R., non ti nascondo che il comportamento che hai raccontato di lui, mi sembra veramente esagerato, specialmente per la sua sfrontatezza nei confronti degli adulti e delle autorità pubbliche. Immagino avrai fatto delle indagini sul suo passato, sui perchè del fallimento del primo affido (durato ben 5 anni) e soprattutto su come ha vissuto i suoi primi 5 anni di vita! Non hai scoperto nulla che potesse in qualche modo spiegare tutta la sua rabbia?
    Di solito i ragazzi che arrivano in contesti come il vostro, trovano giovamento proprio dalle regole che vengono imposte e di cui loro hanno un gran bisogno per crescere!
    Perchè con lui non funzionano?
    Di sicuro le cause non possono essere cercate all'interno della vostra famiglia.
    Se si fermasse al gesto del furto e risentisse pesantemente dell'essere scoperto, allora si potrebbe anche spiegare il suo comportamento con l'incapacità di accettare le "limitazioni" legate alle vostre regole ma per lui si va oltre! Ho l'impressione che sappia gestire lo stress di quando viene scoperto, con l'atteggiamento di chi ha gia sperimentato e sa come agire per ingannare l'adulto o l'autorità.
    Riccardo, se sto dicendo fesserie, strigliami pure ma credo che se mettessimo 1000 casi a confronto, non ne troveremmo nemmeno 2 che si assomiglino.
    Ciao, Sandro.

  4.  

    ... nemmeno due ... hai perfettamente ragione.
    500 bimbi che ho avuto tra diurno e residenziale, e nessun caso può essere trattato come un altro.
    Primi 5 anni di vita ... pedofilia subita dalla mamma
    5 anni di affido finiti perché l'affidataria era in dolce attesa e perché aveva pensato ad R. come ad un'adozione e quando le hanno detto che, pur potendo restare con loro per sempre ci sarebbe stata la remota possibilità di dover incontrare di tanto in tanto la mamma, non hanno retto.
    Sai Sandro, penso che al di là delle spiegazioni, che ci sono, che conosciamo, che abbiamo cercato di utilizzare per curarlo con l'aiuto di diversi specialisti e di una fondazione molto conosciuta, la Stella Maris di Pisa ... ci sia alla base il carattere di ognuno di noi. Se così non fosse non si spiegherebbero le diverse reazioni, il diverso tipo di crescita. Credo che il passato dia il 50 per cento del modo in cui un ragazzo agisce, ma penso che l'altro 50 per cento sia dato dal carattere che si forma ... e tutto poi è compicatamente intrecciato.
    Le privazioni sono per lui una dichiarazione di guerra e se pensi che vuole tutto quello che vede ... ci sono 100 guerre al giorno da dover fronteggiare

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime28 Feb 2012 modificato
     

    mi dispiace infinitamente per questo nuovo momento di difficoltà per R. e per voi, mi stringo a tutta la famiglia con la preghiera.:face-angel:

    un grosso abbraccio

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime28 Feb 2012 modificato
     

    Condivido pienamente, anche il carattere incide molto, è inevitabile!
    Comunque, credo che il vostro R. oltre al suo carattere ed alle vostre regole, ne abbia parecchie di ragioni per avercela con il mondo intero! Sfido chiunque ad uscire integro da una storia simile! Cosa di peggio poteva capitargli? Abusato dalla mamma ed abbandonato da chi si era offerto di accoglierlo! Se poi ha anche un caratteraccio di suo...
    Complimenti per il vostro coraggio e la vostra dedizione!
    Ciao, Sandro.

  5.  

    Ha tutte le ragioni, ma è anche vero che se gli viene offerta una possibilità, se la vita gli fa vedere che tutti gli adulti non sono uguali, penso che poi non possa dare la colpa agli altri se dovesse diventare un delinquente.
    E' questo che mi fa stare più male: avrebbe la possibilità di cambiare la sua vita, di trasformare il male ricevuto in bene ... eppure la getta via. Sono con lui, vicino a lui, non lo giudico ... dico solo che dispiace vederlo cadere in un precipizio e non riuscire, e sottolineo "non riuscire" a fare nulla per impedirglielo.
    In questi giorni rivivo questi sei anni passati con lui, penso a quanto abbiamo fatto, penso agli errori che possiamo aver commesso per capire come fare non solo ad aiutare lui, ma anche altri che dovessero arrivare in futuro con le sue stesse problematiche.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime28 Feb 2012
     

    Ho visto diventare delinquenti, tossicodipendenti, sbandati, ragazzi provenienti da famiglie con la F maiuscola! Genitori presenti, amorevoli, preparati ed ottimi educatori che vedono giorno per giorno distruggere la vita dei propri figli!Che dire allora di loro? Avrai anche tu avuto episodi analoghi tra le tue amicizie!
    Comprendo la tua sofferenza e ti rinnovo tutta la mia solidarietà ma non possiamo pretendere di cambiarli! Possiamo solo offrirgli l'opportunità di poter scegliere un modo alternativo di vivere e sperare che loro riaescano a vederlo e ad innamorarsene! Sta a loro scegliere e non sempre scelgono la strada giusta.
    Tu stai facendo il massimo per lui e la tua sofferenza è la prova del tuo affetto per lui!
    E' solo il mio pensiero, non ho alcuna ricetta da poter offrire.
    Ciao, Sandro.

  6.  

    Lo so Sandro e te ne ringrazio, ma l'amarezza resta e pensare di aver sbagliato a fare qualcosa è roba che non fa dormire.

    • CommentAuthorrobi
    • CommentTime28 Feb 2012
     

    Ciao riki, ho letto tutto e vorrei aver cose da dire, ma non le ho e ti abbraccio in silenzio. mi hanno colpito molto queste tue righe:
    "E' questo che mi fa stare più male: avrebbe la possibilità di cambiare la sua vita, di trasformare il male ricevuto in bene ... eppure la getta via. Sono con lui, vicino a lui, non lo giudico ... dico solo che dispiace vederlo cadere in un precipizio e non riuscire, e sottolineo "non riuscire" a fare nulla per impedirglielo." pensa a quanto gesù ti sta facendo condividere ciò che vive lui continuamente con i suoi figli: sperimentare con consapevolezza la Sua croce e il Suo amore per la nostra libertà è un privilegio, madre teresa lo diceva sempre. sono con voi.

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime28 Feb 2012 modificato
     

    Chi non fa nulla non sbaglia mai!
    Tu hai fatto moltissimo per lui e non puoi farci niente se qualche volta avrai sbagliato! La tua buona fede, l'intenzione di tentarle tutte per il suo bene, l'abnegazione e la dedizione per questi ragazzi, giustificano ogni tuo errore! Nonostante ciò, le tue preoccupazioni resteranno tutte li, ad angustiare la tua anima ed i tuoi sonni.
    L'unica cosa che potrai fare, la stai già facendo! Continua per la tua strada, sono certo che R. nella sua vita troverà il momento per ricordarsi di tutti voi e tu, starai li ad aspettarlo a braccia aperte, qualunque cretinata avrà combinato!
    Buona serata a tutti voi.
    Sandro.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime28 Feb 2012
     

    Sono daccordo con Sao, si ricorderà di voi, questi anni, la vostra presenza, i pasti consumati insieme, non può non averlo coinvolto, non ci posso credere, certo è doloroso, vederlo bruciarsi cosi, certo il pensiero di quel che potreste aver fatto di non giusto, viene, ma veramente, io penso che abbiate fatto, e ancora stiate facendo di tutto, col cuore..

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime28 Feb 2012
     

    :face-crying:

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime29 Feb 2012
     

    Quello che dovevate e potevate fare di sicuro l'avete fatto. Sei anni sono tanti. Sicuramente si sente amato e ha imparato ad amarvi e ha paura di perdervi.
    Parli di " totale e assoluta ribellione" è un'età difficile da gestire già con un vissuto "normale" figuriamoci con il suo. Sta diventando grande e forse ha paura di non riuscire a cavarsela da solo, tu dici:"...non sta alle regole e quindi ogni cosa che tocca la distrugge", forse lo pensa anche lui. Credo abbia ancora bisogno di voi e nello stesso tempo deve prendere coscienza del fatto che un giorno potrà camminare da solo con le sue gambe e voi ci sarete sempre per lui.
    Deve scattare una molla dentro di lui. Arriva un momento in cui"il genitore" non può fare altro che "esserci" e basta. Devono fare esperienza, devono "rompersi la testa" per capire, devono prendersi la responsabilità delle loro azioni e pagare quando sbagliano, devono...CRESCERE!
    Sono sicura che troverete la strada giusta da seguire, vedi il tuo commento del vangelo di oggi!.
    La vostra sofferenza per lui è AMORE... è questo che bisogna fare AMARLI! Vi sono vicina con affetto.

  7.  

    E' vero Lory, anche lui pensa che ciò che tocca distrugge ... ma credo che questo gli piaccia, lo fa sentire onnipotente, il migliore, il più forte.
    La testa se la romperà di sicuro, il problema è che se se la rompe troppo in profondità diventa un delinquente e dai primi di dicembre potrà finire in un carcere di adulti ...

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime29 Feb 2012
     

    Penso che il suo sia solo un atteggiamento: fa fatica a costruire, è più facile distruggere, si soffre meno, si fa meno fatica. Studiare, lavorare, creare relazioni non danno subito dei risultati e di solito a quest'età vogliono tutto e subito. Non pensare troppo a quello che potrebbe succedere, in questo momento ti fa solo stare peggio, quando succederà qualcosa prenderete i dovuti provvedimenti, come fate di solito. Ora concentratevi sul presente, insistete con progetti che lo aiutino a costruire,a creare, fategli sentire che lui può essere diverso se vuole, che voi avete fiducia in lui e ce la può fare. E voi ci siete! Continuate a fare quello che fate cercando di essere sereni per voi e anche per gli altri ragazzi!
    Prendi queste riflessioni come quelle di una mamma che ha vissuto lo sconforto di non sentirsi all'altezza, di avere sbagliato tutto e era terrorizzata da quello che stava succedendo.
    Vorrei passarvi un soffio di ottimismo, di speranza che tutto si aggiusterà. io ho cominciato a sentirmi meglio e ad affrontare meglio la situazione nel momento in cui mi sono detta con decisione:Basta, ho fatto tutto ciò che era in mio potere fare, bene o male che sia, ora tocca a lui scegliere cosa fare della sua vita.Gli sono stata accanto con serenità e pian piano le cose sono cambiate e ho cominciato a vedere qualche frutto dei miei insegnamenti! Voi di sicuro avete seminato bene!:face-smile:

  8.  

    Grazie Lory, sei un Tesoro.
    Purtroppo la pena è che rifiuta qualsiasi proposta, vuole solo essere libero e identifica questa libertà con il desiderio di andarsene, anche se questo volesse dire comunità.

  9.  

    Sempre peggio.
    Ormai non saluta più nemmeno. Entra ed esce di casa come in un albergo. In casa legge (studiare non se ne parla), prende in giro i più piccoli, fa il prepotente con gli altri, se gli dici qualcosa si arrabbia.
    Ieri stava andando dallo psicologo, io ed Eleni eravamo al pulmino a caricare le reti, è passato accanto e non ha alzato nemmeno gli occhi verso di noi.
    La sua mania di onnipotenza, quando toccherà il fondo, lo porterà a dare la colpa a tutti meno che a sè stesso.
    Vedrà nel suo cervello solo gente cattiva che lo ha punito e privato della sua libertà.
    Vedrà nella ragazza di turno, che essendo carino avrà sempre, l'oggetto della sua cattiveria, lo sfogo, il dominio da poter esercitare, e sarà sempre più scaltro nell'attirare le sue "prede" e a legarle a se in un abbraccio mortale.
    Purtroppo non lotta, cerca le debolezze altrui per approfittarsene per il proprio divertimento o per il proprio interesse.

    Il punto non è sentirsi colpevoli o meno, il punto è che lui si sta rovinando ed io, e noi, per colpa o per non colpa nulla possiamo fare. E' come vedere una casa che brucia. In quell'istante non è importante il perché è bruciata, se colpa mia, del vicino o altro ... è essere impotenti e non poter far nulla per non farla bruciare.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime2 Mar 2012
     

    Situazione veramente difficile Riccardo. io posso solo aggiungere una preghiera per Voi.

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime2 Mar 2012
     

    Mi associo a Lauri.
    Mi rendo conto del vostro stato d'animo, è una situazione veramente faticosa.Mi chiedevo, questo ragazzo ha delle caratteristiche positive? Lo conosci molto bene, avrà pure delle qualità?
    Se sì, forse dovreste concentrarvi solo su quelle.Avete fatto il possibile ora sta a lui, spesso siamo impotenti davanti agli eventi, ma c'è Chi vede e provvede!

  10.  

    Lo faremmo volentieri se dialogasse.
    Qualunque cosa gli chiediamo, anche "come è andata a scuola" è sempre una rispostaccia.
    Sta trasformando tutto quello che ha di buono in cattivo, sta facendo di tutto per obbligarci a mandarlo via.

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime2 Mar 2012
     

    Ric....2 riflessioni che lasciano il tempo che trovano ma solo questo mi viene in mente....

    Se lui andasse per un periodo in comunità potreste decidere di riprenderlo con voi?
    Se così fosse, non è che sperimentando la comunità si possa rendere conto da solo che in fondo stava meglio quando lui credeva di stare peggio (cioè con voi)?

  11.  

    Ottima proposta.
    Purtroppo l'avevo già pensata io nell'estate 2010 quando dava i primi segni di squilibrio.
    Lo proposi all'assistente sociali, anzi, lo chiesi a gran voce ... ma nicchiò ... disse che ci voleva tempo.
    In pratica sottovalutò la cosa ... sono passati mesi. L'ho chiesto altre volte, ma stesso risultato.
    Non credevano alle nostre intuizioni, lo vedevano bellino, carino, e pensavano che lui avesse bisogno solo di noi.

    Ora è tardi, è troppo strutturato. Se va via entra in lui l'orgoglio di non tornare. Se va via va in comunità dove non è il più piccolo, come sarebbe stato 2 anni fa, ma uno dei più grandi. Siccome lui tende a vessare i più piccoli, a fare prepotenze, lì per lui sarebbe una pacchia ... tutti o quasi a suoi ordini, libertà massima, cellulare, nuovi posti dove rubare perché non conosciuto. Purtroppo arriverebbe a questo modo a 18 anni ... e poi come fare a riprenderlo dopo che si è formato ancor di più nel suo modo di essere, come dire, un po' delinquente, dopo che si è preso quello che voleva. Secondo te tornerebbe alle regole? Sarebbe peggio di prima.

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime3 Mar 2012 modificato
     

    Alla luce delle tue considerazioni devo riconoscere che in effetti ora è troppo tardi...sigh...
    Non so davvero cosa dire, dopotutto immagino che tu/voi le abbiate pensate già un pò tutte le varie ed eventuali soluzioni. Pensare a R. così e a tutti voi che non trovate pace e non trovate una soluzione per poterlo aiutare, mi mette tanta tristezza.

  12.  

    Sono momenti attraverso cui passare, non è il primo ragazzo che si comporta così e non sarà l'ultimo.
    Ogni volta acquisiamo maggiore esperienza e se questa non ci porta a trovare, per ora, soluzioni alternative, almeno ci conduce verso una maggior pazienza e spirito di sopportazione.
    Ricordati S. andato via a dicembre 2010, era peggiore nel comportamento di R., smattava più spesso ed in maniera più violenta.
    Ieri in chiesa ho provato ad abbracciarlo, ma ha fatto una mossaccia ed è andato via da me rapidamente. Ormai si è isolato, si è allontano da tutto e da tutti.
    Oggi verrà la sua a.s. con il fratello in adozione ad altra famiglia. Non gli abbiamo detto per usare l'effetto sorpresa ed anche perché non vivesse l'attesa in maniera nervosa, ma anche perché talvolta è stato annunciato l'arrivo e poi all'ultimo istante non sono venuti ... comportando problemi con R. difficili da gestire.
    L'8 marzo parlerò con il tribunale anche di lui e suggerirò di tenerlo con noi anche contro la sua volontà perché le alternative sarebbero per lui, a mio avviso, disastrose, ma sopratutto perché per lui sarebbe imparare che quando le cose vanno male si scappa dal problema per la paura e la fatica di affrontarlo.
    Qualunque sia il parere del tribunale lo accetteremo perché la mia visione attualmente è molto soggettiva e ciò che ritengo un bene per R. potrebbe poi non esserlo.

  13.  

    Una precisazione per le tante famiglie affidatarie che ci leggono ogni giorno.
    Non spaventatevi di questa situazione perché così forti alle famiglie non li danno. Noi siamo una realtà intermedia tra la famiglia e la comunità: famiglia nel cuore, comunità nel contenimento, una situazione che in molti servizi sociali ritengono idonea per situazioni limite.

  14.  

    Pensavo che oggi sarebbe stata una giornata difficile, invece R. è stato contentissimo di rivedere il fratello che non vedeva da quasi due anni.
    Appena andato via ho chiamato R. a interrare alcune piante (vedi foto su facebook) ed è venuto volentieri, era contento e abbiamo riso e scherza come era tanto che non accadeva.
    Al ritorno a Livorno gli ho chiesto di venire davanti con me ed abbiamo parlato per un'ora intera. Era interessato a mille cose e siamo arrivati a parlare di politica, gli ho spiegato come funzionano i partiti, le elezioni, le motivazioni che spingono i politici a fare scelte che non sono molto logiche solo per farsi rieleggere.
    Purtroppo siamo abituati ad alti e bassi ... ma dopo tanti giorni di "bassi", oggi sono contentissimo di questo alto. Domani è un altro giorno.

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime5 Mar 2012
     

    E' bello sentire che ieri è stata una giornata piacevole e speriamo che questo "ALTO" si trasformi in un momento positivo duraturo e porti nuove speranze:face-smile:

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime5 Mar 2012
     

    Piccoli, preziosi spiragli..

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime5 Mar 2012
     

    Meraviglioso:face-smile:
    Ce ne saranno ancora ne sono sicura!

  15.  

    Beh ... che dirvi.
    Oggi alle 10:00, mentre avevo una riunione, arriva la telefonata dei carabinieri.
    Arrestato di nuovo ... per indagini in corso che coinvolgono anche altri non posso parlarne.
    Oggi ha toccato il fondo.
    Ho avvertito i servizi sociali che stanno valutando l'idea di trasferirlo in altro luogo
    All'ora di pranzo, dopo che Roberta è andato a prenderlo in caserma, ci ho parlato con il cuore in mano, abbracciandolo e dicedogli che gli vogliamo bene, che ogni ramanzina sarebbe stata inutile perché aveva già avuto una bella batosta (sono andati a prelevarlo fin dentro la scuola davanti a tutti).
    Stavolta singhiozzava ed era molto attento alle mie parole.
    Gli ho detto che qualunque fosse stata la sua decisione se andarsene o restare, io sarei rimasto al suo fianco.
    Dopo oltre un'ora di chiacchierata, piangendo mi ha detto che vuole restare, ma ha avanzato una richiesta, quella di andare a giocare a pallone. Concesso. Ed oggi è in giro per Livorno a cercare una squadra che lo accolga.

    Speriamo che questa batosta gli abbia fatto capire quale sia la strada da seguire.
    Vogliamo crederci ...

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime5 Mar 2012
     

    Beh...a volte dicono che bisogna toccare il fondo per risalire.
    Vi sta proprio mettendo alla prova....dirò una preghiera per lui e per voi
    Un abbraccio

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime5 Mar 2012
     

    in bocca al lupo! :face-plain:

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime5 Mar 2012 modificato
     

    Ric....non ci crederai ma oggi pomeriggio, tornando a casa, prima di sapere di quest'ultimo avvenimento di R. ero in auto che pensavo a voi ed il mio pensiero si è focalizzato proprio sul discorso "concessioni". Non voglio avere la pretesa di sapere cosa sia giusto, ma vorrei potervi aiutare a trovare una soluzione o quanto meno un accenno di strada da seguire e pensavo proprio alle concessioni. Mi chiedevo proprio se non fosse il caso di concedere ad R. qualcosa di quello che lui tanto desidera. Questo non vuol dire concedergli tutto e nemmeno la metà di quello che chiede, ma magari su 20 richieste che fa acconsentire almeno ad una. So che non rientra negli abituali principi che adotti con i tuoi ragazzi, ma forse, in questo caso e arrivati a questo punto, potrebbe essere un "tentativo". Se poi riuscissi a farglielo passare non come "te lo concedo perchè me lo stai chiedendo" ma "ti concedo questo perchè io ho deciso che è così" sarebbe ancora meglio. So che non è facile, ma quantomeno proponibile.
    I tuoi ragazzi hanno tanto da voi, soprattutto in termini di principi e valori. Hanno dei limiti e delle privazioni così come hanno però anche tante cose, tante iniziative che molti giovani non possono permettersi e per questo potrebbero essere addirittura invidiati da tanti loro coetanei ma può essere che a R. tutto questo non importa perchè anche se ha tanto, alla fine non ha nulla di ciò che desidera.
    Riccardo, prendi queste mie considerazioni con le dovute distanze perchè non vuole essere assolutamente una critica, ma un reale tentativo di cercare di capire cosa si può fare per un ragazzo a cui voglio bene come ne voglio a tutti voi e non sai quanto vorrei potermi svegliare un giorno ed aver trovato l'illuminazione giusta!!

  16.  

    Soleluna, sei un Tesoro :face-smile:
    Ti ringrazio per le tue parole dolci e in punta di piedi. Ti ringrazio per i consigli.
    Facciamo loro più concessioni di quanto non si veda, ma a volte certe richieste sono difficili da esaudire.
    Del cellulare, la cosa che forse più desidera R., ne abbiamo già parlato in altro post aperto da Elen ed in casa nostra l'uso del cellulare non è possibile, destabilizzerebbe un certo equilibrio. Penso poi che un desiderio non appagato possa essere un buon allenamento nella vita per le privazioni e le lotte che dovranno fare.
    Il problema di R. è che ciò che vuole prende. Se lottasse per ciò che vuole sarebbe diverso, ma concedergli qualcosa che ha preso con forza e prepotenza sarebbe diseducativo per lui e per gli altri.
    R. vuole tutto e concedergli qualcosa a lui non basterebbe. Vuole l'amicizia dei furbetti e per questo si fa trascinare ed usare. Vuole l'amore delle ragazze, ma poi fa lo scemo con tutte che lo usano. Vuole comprare le merende ai suoi "amici" per sentirsi accettato e ruba i soldi per comprarle. Vuole giocare a calcio e come sai il sabato e la domenic ci è impossibile portarlo alle partite, ma non siamo contrari al calcio se vuole quello. Infatti ieri sera era contentissimo. Era stato da una squadra che lo ha rifiutato, poi da un'altra che gli ha proposto di fare un provino domani e dovrebbero prenderlo. R. purtroppo ha l'idea di essere un bimbetto di 13/14 anni e non vuole crescere e rendersi conto di averne 17 ... non tutti sono dispoti a trattarlo come un ragazzino, ed accogliere un ragazzo di 17 anni può essere difficile.
    Comunque il calcio ora è entrato nella sua vita; se troverà chi lo ospita o chi lo porta alle partite il sabato e domenica lascerò che questo accada, ma purtroppo conosco i miei polli ... è già successo con S. un paio di anni fa e con A. altri anni fa, con lo stesso N per canoa lo scorso anno ... vanno agli allenamenti, poi arrivano le partite e tutti sono ben disponibili ad accoglierlo, ad accompagnarlo ... ma sulla carta. Quando si tratta di sopportare certi comportamenti, quando si sa che ha rubato, quando ci sono altri mille impegni ... si telefona a Riccardo e si dice "dovete gestirlo voi, dovete portarlo alle partite" e noi risponderemo che non ce la possiamo fare ... l'allenatore dirà "allora non può venire nemmeno agli allenamenti".
    Spero con tutto il cuore che questa volta sia diverso, ci voglio credere e ci spero davvero tanto, ma senza grandi aspettative. Per questo ho mandato avanti N, in modo tale che se vittoria deve essere sarà una sua conquista importante che potrebbe cambiare la sua vita e forse parte del suo carattere, se dovesse essere messo da parte capirà che se uno vuole una cosa ed ha i permessi per ottenerla, non sempre può riuscire e capirà che le privazioni arrivano dalla vita stessa, così come ieri forse ha capito che gli errori prima o poi si devono pagare.

    Non dimentichiamo Soleluna che il problema di R. è nella sua testa, E' soggetto psichiatrico con delle problematiche importanti e per il quale certi comportamenti sono diventati, messo nero su bianco da una fondazione di diagnostica psicologica, talmente radicati in lui da non poter essere estirpati del tutto. Certi comportamenti, certe alzate di capo fanno parte di lui e così lo si deve accettare. Noi lo accettiamo, ma gli altri?
    Lui alza le mani di continuo con i più piccoli. Al primo bisticcio lui picchia ... secondo te come andrà a finire quando lui, magari maggiorenne, darà una scarica di legnate ad uno di 15/16 anni ? Questo mi preoccupa, ma non posso tenerlo nella bambagia per sempre, quello che vorrei è che lui si rendesse conto di questo problema e cominciasse ad addossarsi un po' di responsabilità delle sue colpe senza puntare sempre il dito sugli altri.

    Ieri è stata una bella batosta per lui, ma pare già che nonostante le lacrime, nonostante le parole di pentimento, abbia raccontato comunque una serie di bugie trascinando dentro la storia altri ragazzi che hanno certamente avuto un ruolo nella vicenda, ma forse non così importante come quello da lui dichiarato. Se così fosse siamo in presenza di un ragazzo che ha imparato così bene a mentire da diventare non più credibile ... e se mancasse il dialogo, su quali basi potremmo aiutarlo?

  17.  

    Sempre peggio ... adesso è arrivato allo scontro fisico con un professore perché gli aveva messo un rapporto.
    Scazzotatte con i compagni di classe.
    Bugie anche su cose inutili
    Non saluta più nessuno
    Continuamente provoca, anche con parolacce.
    Sempre più stanco e nervoso.
    Mandarlo a calcio forse non è stato un bene perché ha cambiato il suo già precario equilibrio.
    Entra in classe, urla per due tre minuti in piedi e poi esce e va a giro per la scuola.
    Si vanta delle cose che, specie del fatto di essere stato arrestato e poi subito rilasciato.

    Secondo me sta facendo di tutto per farsi mandare via
    Resistere alle provocazioni è sempre più difficile :face-crying:

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime15 Mar 2012
     

    :face-sad:

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime16 Mar 2012
     

    Cosa consiglia la sua assistente sociale? Vi ha lasciato carta bianca? Perchè a mio parere il fatto di non prendere decisioni, non risolve la situazione. Avranno delle soluzioni nel caso in cui dovesse succedere qualcosa per cui sareste obbligati ad allontanarlo da voi?

  18.  

    L'assistente sociale pensa che debba andare via, ma è comunque indecisa perché non saprebbe dove mandarlo.
    Considera però che l'assistente sociale vede R. una volta ogni tre/quattro mesi quando va bene e solo per pochissime ore, impiegate anche a parlare con noi. Lui le fa gli occhioni dolci e lei, senza figli, si scioglie e davanti a lui dice "poverino", gli fa le carezzine, come fosse un bambino di 12/13 anni. Purtroppo minimizza ciò che accade e ritiene che il suo comportamento sia una reazione contro di noi, pertanto un allontanamento, secondo lei, lo porterebbe ad essere migliore (pur non sapendo dove poterlo mandare). Secondo il suo ragionamento se R. andasse in una struttura smetterebbe di rubare, di urlare, di pendere con la forza tutto ciò che vuole.
    Lunedì voleva i parastinchi. Roberta gli ha detto che li avremmo comprati. E' tornato a pranzo che aveva già i parastinchi.
    A domanda "dove li hai presi" ne è nata una lite perché lui diceva che li aveva avuti un compagno, ma non ha voluto dire a Roberta da chi perché si potesse verificare. E' certo che li ha rubati perché erano nuovi.

    Lo psicologo, l'ultima volte che ci parlai, riteneva che R. dovesse invece restare perché se mandato via si sarebbe perso per sempre.
    Gli ha fatto un test negli ultimi giorni ed ieri ha detto a R. che ci vuole parlare. Se anche lui pensasse che R. deve andare via, non ci resta altro da fare che preparagli le valige perché siamo arrivati ad un livello che potrebbe compiere qualche atto inconsulto.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime16 Mar 2012
     

    Certo, con tutto il bene che gli volete e per quanto vi pianga il cuore, voi dovrete tenere conto anche del bene vostro e degli altri ragazzi. Coraggio:face-smile:

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime16 Mar 2012 modificato
     

    Carissimo Riccardo, voglio raccontarti un piccolo aneddoto. Magari non allieverà la vostra sofferenza ma potrebbe aiutarvi a ritrovare la vostra serenità.
    Ognuno di noi, nel corso della vita, ogni tanto, ha la fortuna d'incontrare persone speciali, persone dalla saggezza e dal carisma che forse sono più un dono che una conquista personale!
    Molti anni fa, di fronte ad una situazione difficile come la vostra che mi obbligava ad una scelta che non riuscivo a risolvere, improvvisamente questa persona (che tra l'altro, conoscevo appena), mi regalò alcune semplici parole che cerco di raccontare qui sotto, cercando di ricordarele con la massima fedeltà.

    Mi guardò negli occhi e mi disse:

    "All'occorrenza, il bravo soldato sa anche battere in ritirata! Questo non rappresenta necessarimente una sconfitta! Magari, recuperate le forze, quello stesso soldato tornerà utile per una nuova battaglia ed alla fine, la guerra sarà vinta!!!"

    Non credo che questo racconto ti risolverà la vita ma una cosa è certa: a volte occorre avere anche il coraggio di ammettere che non possiamo risolvere ogni problema, ce ne sarà sempre qualcuno che, nonostante i nostri massimi sforzi, ci costringerà ad alzare le braccia!
    Se sarete costretti a lasciarlo andare per la sua strada, la vostra serenità sarà la consapevolezza di aver tentato ogni possibile soluzione.
    In bocca al lupo soprattutto ad R. che in questo momento ha perso se stesso.

    Ciao, Sandro.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime16 Mar 2012
     

    Sandro, molto bella questa frase...si commenta da sola!:face-smile:

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      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime16 Mar 2012 modificato
     

    "In bocca al lupo soprattutto ad R. che in questo momento ha perso se stesso."

    Ho letto tutto il tuo post Sandro e, sulla tua frase finale, mi sono venute le lacrime agli occhi. Io conosco personalmente R.....è triste tutto ciò :face-crying: