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    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    già... hanno una bella fede:face-smile:

  1.  

    Marisa ... grazie infinite ... ne siamo ghiotti ... ma per il momento non ho nessuno
    Verso il 19 ho una ragazza che scende a Salerno, ma mi sa he a quell'epoca saranno mamellata :face-smile:
    E poi viene con il treno non potrebbe nemmeno portarle :face-crying:

    Comunque grazie infinite per il pensiero

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    Vieni tu cosi ti fai anche una giornata a mare

  2.  

    ... mi vuoi ancora vedere? :face-angel:

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    perche?

  3.  

    era una battuta dopo che mi avevi tirato le orecchie :face-smile:
    Lasciare i miei ragazzi in questo periodo è un problema, anche perch* sono spesso a Livorno per lavoro di uffici e già li vedo poco ... mi mancano e io manco a loro ... almeno così dicono :face-monkey:

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    lo sai qui tra amici come ci chiamiamo? WE' FRATE' che significa ciao fratello ma stiamo sempre a scannarci tra di noi ....tu sei mio fratello quindi posso tirarti le orecchie quando voglio..
    Sulla barca c'è posto per sei puoi venire con qualcuno..e poi "gl ospiti sono come il pesce dopo due giorni puzza" stai due giorni e te ne vai
    AMICI DEL FORUM se vi capita di venire da queste parti fatemelo sapere vi faccio vedere le bellezze del golfo di Napoli oltre che sarebbe un onore per me cosnoscervi

  4.  

    Grazie Marisa, ci penso :face-monkey:
    Lo stesso vale per te ... quando vuoi venire sei la ben accetta ... e se vuoi puoi stare anche più di due giorni, abbiamo diverse mollette per i panni :face-devil-grin:

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    Ho promesso a me stesso che verrò da te quando avrò un affido quindi tu metti una buona parola con il Tuo Dio grazie

  5.  

    ... venire prima potrebbe darti una chanche in più, magari per capire cosa chiedere più nello specifico a Dio ... non mio ma di tutti, se così non fosse perché chiedere qualcosa per te? :face-angel:

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    Va bene vengo prima ...tanto visto i tempi di attesa....

  6.  

    :face-monkey:

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    Quando ho letto "interrogatevi su chi sia Dio per voi, su quanto conti nella vostra vita" ho preso la mia agenda e l'ho scritto tutto d'un fiato e mi sembrava bello condividerlo con voi.
    Mi ha fatto sentire bene.
    Marisa se scendo ad Agosto - noi siamo vicino Fondi- Sperlonga conosci?- Vengo di sicuro mi farebbe piacere conoscerti.

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    bellissimo lory ti aspetto

  7.  

    Bello davvero Lory ... complimenti ... se mi avessi detto che era stato scritto da Madre Teresa ci avrei creduto perché, credimi, è meraviglioso.

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    bello.. nn avevo capito che lo avevi scritto tu

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    Grazie :face-smile:

  8.  

    Lory ... il commento al Vangelo lo posto ogni giorno anche sulla nostra pagina facebook ... lo metteresti anche lì come commento? Oppure se mi autorizzi lo scrivo a nome tuo ...

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    Fai pure Riccardo

  9.  

    Grazie :face-monkey:

  10.  

    Fatto :face-smile:

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    domani uno da voi fa il compleanno?

  11.  

    Domenica ... Liyone ... 18 anni

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime29 Jun 2012
     

    che gli regalate?

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime30 Jun 2012
     

    Sono preoccupata Riccardo perchè stamattina non hai scritto?

  12.  

    Don't worry ... eccomi.
    Scusatemi, ma stamani sono dovuto andare subito a fare la spesa ... domani quasi 40 persone a tavola ... tornato da poco.
    Grazie Marisa per la tua preoccupazione, fa piacere :face-smile:

  13.  

    Addì 30 giugno 2012

    In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava:
    «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente».
    Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò».
    Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
    Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa».
    All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande.
    Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli,
    mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti».
    E Gesù disse al centurione: «Và, e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì.
    Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre.
    Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo.
    Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati,
    perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie

    Matteo 8,5-17

  14.  

    Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito

    Chi è il centurione? E' colui che fa la guerra, che uccide per mestiere, è chi non ha tempo per andare in chiesa, quello che non segue il Signore per altri interessi.
    Ma nel momento del bisogno sente che l'unico che può aiutarlo è Gesù. E' però consapevole che non si merita l'aiuto di Dio, ma deve provare, per amore di sua figlia prova a chiedere. Ed ottiene come risposta "vengo da te per aiutarti".
    Il bello del centurione, il bello di molti che pur non andando in chiesa, pur non pregando tanto, pur non facendo opere di bene hanno però una grande Fede, tale da sapere di non meritare il Suo aiuto ma umiliandosi per chiederlo non per sé stessi, ma per gli altri. Questa Fede così grande in Dio è innanzitutto chiara nel "solo tuo puoi aiutarmi", ma sopratutto nel "non merito che tu venga, non merito grandi cose, basta solo che tu pensi a me ed io sarò salvato".
    Vi ho spesso parlato di un mio grandissimo amico, una persona che sento come un fratello che non va in chiesa, non è battezzato, non si è sposato in chiesa, non ha battezzato i figli ... ma ha una Fede grandissima ed un giorno mi disse "io non sono degno di pregare Dio, ma se lo farai tu per me so che ti ascolterà".
    Chi pensa che Dio non gli sia vicino, si ricordi che il solo credere in Lui, credere che esista Dio che tutto può è già Fede grande, quella Fede che il Signore apprezza e ripaga con il Suo amore.
    Dalla Fede nasce tutto il resto.
    Se prendete una ghianda e la mettete in un vaso, è assai possibile che l'anno dopo non vediate nessun germoglio e a volte nemmeno quello seguente, ma la ghianda è la nostra Fede e se non si manifesta è perché sta crescendo sottoterra, sta facendo le radici e colonizzando il vaso per poi uscire con forza e anno dopo anno dare vita ad una bellissima quercia secolare che niente potrà abbattere.

  15.  

    Addì 1 luglio 2012

    Essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare.
    Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi
    e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva».
    Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
    Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia
    e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti:
    «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita».
    E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
    Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?».
    I discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato?».
    Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo.
    E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
    Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va in pace e sii guarita dal tuo male».
    Mentre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?».
    Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!».
    E non permise a nessuno di seguirlo fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
    Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava.
    Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme».
    Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina.
    Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!».
    Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore.
    Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare

    Marco 5,21-43

  16.  

    Non temere, continua solo ad aver fede!

    Tante persone, magari nei propri pensieri, chiedono qualcosa a Dio.
    Molti smettono se non ottengono subito quello che chiedono e magari si arrabbiano con il Signore.
    Altri insistono, pregano tanto, ma poi smettono se non vedono un ritorno.
    Altri ancora vivono una vita di preghiera, ma al momento in cui incontrano un'avversità maledicono Dio e deridono coloro che ancora credono in Lui.
    Ma alcuni hanno tanta Fede da non fermarsi davanti all'evidenza umana, da non arrendersi nemmeno difronte ad eventi tragici. Questa è la vera Fede, ciò che va oltre le apparenze e le nostre limitate esperienze umane.
    Deridevano Gesù, ed ovviamente chi Gli dava credito, quando davanti ad una bambina senza vita disse "non è morta, dorme". Mandò via tutti gli increduli e tenne con sé i genitori per poi risvegliare la piccola.
    Non è tanto il miracolo della resurrezione su questa terra che deve importarci, quanto il credere in Dio nonostante i nostri pensieri legati alla natura umana.
    Avete mai provato a fantasticare? A sognare ad occhi aperti? Vi ritrovate proiettati in un mondo diverso da quello reale, pieno di gioia. Ecco cos'è la Fede, proiettarsi nel mondo promessoci dal Signore, prendere la mano di Dio e volare alto, oltre le nuvole della nostra natura che annebbiano gli occhi dell'anima.
    Quando muore una persona, ci dice Gesù, non è morta, ma dorme. Abbiate Fede ed il Signore la sveglierà.
    Ogni giorno viviamo la nostra vita, e ogni giorno compiamo degli errori, a volte anche grandi, ma il Signore non ci considera mai morti, ma solo addormentati.
    Una delle mie bimbe si sente talmente peccatrice da non fare la comunione da diversi mesi ormai. E' grande, vent'anni, e non c'è verso che si confidi sulla grande pena che porta nel cuore. Si è data una punizione per quel che ha fatto e non permette a Gesù di entrare nella sua casa, non ha Fede che Lui possa perdonarla.
    Ma sbaglia, Dio è accanto a lei e le dice "Talità Kum" ... "Svegliati". Lei non sente perché pensa di essere morta, ma sta avendo solo un brutto incubo. Quando ascolterà la Sua voce che la chiama, si sveglierà e sarà per lei vita nuova e gioia grande.

  17.  

    Addì 2 luglio 2012

    In quel tempo, Gesù vedendo una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva.
    Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai».
    Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
    E un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre».
    Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti»

    Matteo 8,18-22

  18.  

    Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti

    Cosa significa seguire Gesù? Non è soltanto accettare i Suoi insegnamenti, significa sopratutto accettare il Suo destino. Vuol dire seguirLo "subito"in tutto e per tutto, abbandonare la propria vita per abbracciare la Sua, significa mettere da parte anche le cose più sacre, perché non c'è niente più importante di Cristo.
    Ieri sera, nel dialogo che ogni sera facciamo con i ragazzi, ho fatto prendere loro un foglio, ho fatto loro scrivere la parola "svegliatevi" e due stanghette sotto come fossero un bivio. Ho lasciato alla loro sensibilità cosa mettere sotto ognuna di quelle due stanghette. Ho atteso che tutti avessero finito e, appena pronti, ho detto loro di accartocciare il foglio e buttarlo dietro le spalle. Erano titubanti, qualcuno mi ha interrogato con gli occhi più volte per capire se dicevo sul serio. Alla fine tutti hanno fatto quanto era stato loro richiesto e da lì sono nate una serie di bellissime e profonde considerazioni. Ai ragazzi basta dargli il "la" e tirano fuori canzoni inaspettatamente meravigliose, dandoti grandi stimoli di riflessione.
    Buttarsi alle spalle quel foglio di carta con i propri pensieri e le proprie idee è l'inizio di un nuovo cammino, un percorso per seguire Gesù ovunque vada, senza tante comodità della vita ma condividendo il Suo destino, quello dei poveri, degli affamati, delle persone sole, degli ammalati, dei bambini senza famiglia.
    Non è facile rinunciare a cose conquistate, ma si possono coinvolgere i nostri cari nelle cose che facciamo.
    Alla morte della mia mamma, trascorsi i primi nove mesi nei quali ho riflettuto, pianto e sbattuto la testa, una volta trovata la strada, seguire Dio tenendo per mano tutti i bambini che avrebbero avuto bisogno di me, ho cercato di coinvolgere tutti coloro che conoscevo, a partire da mio padre, la mia ragazza, i miei amici, i miei parenti. In pochi, almeno da subito, mi hanno seguito. Alcuni pensavano fossi pazzo, altri solo in un momento di dolore e quindi di fuga dalla realtà, altri ancora ritenevano che avessi sbagliato strada e cercavano di fari trovare quella che per loro era la retta via.
    Ma nel mio cuore avevo capito su quale sentiero inerpicarmi e non ho guardato in faccia a nessuno, lasciando alle spalle la mia vita di commercialista, dirigente di azienda in pectoris, di feste e discoteche ... senza alcun sacrificio perché quando si sceglie di seguire Dio non si guarda indietro, non si hanno rimorsi o rimpianti poiché si guarda avanti, si vede solo la strada che dobbiamo fare ... e si accartoccia la vita passata per gettarla alle spalle.

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime2 Jul 2012
     

    -Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo -
    Ma perche Gesù spesso chiede di non divulgare i suoi prodigi?

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime2 Jul 2012
     

    forse per non vantarsi..

  19.  

    Perché non era ancora venuto il momento che si sapessero in giro.
    Voleva che si sapessero, ma non subito perché le persone non vedessero in Lui il guaritore, l'aspetto terreno, ma potessero leggere tutto nell'insieme e scoprire che gli aspetti terreni altro non erano che esempi per parlare di cose spirituali

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime2 Jul 2012
     

    grazie per l'informazione. ogni volta che lo leggevo non capivo

  20.  

    Marisa ... è una mia interpretazione.
    Stasera verrà a casa nostra un sacerdote e chiederò il suo pensiero

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime2 Jul 2012
     

    e tu hai lasciato l'azienda? adesso nn lavori piu?

  21.  

    Marisa, ti confermo quanto detto
    Ago, da tanti anni ho lasciato lo studio di mio padre. Non lavoro più nel senso che non percepisco stipendio ...

  22.  

    Addì 3 luglio 2012

    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
    Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
    Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».
    Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».
    Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!»

    Giovanni 20,24-29

  23.  

    Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!

    Quante volte ognuno di noi ha bisogno di dimostrazioni, di prodigi, di segni dal cielo.
    La Fede di molti è legata all'esaudimento di una grazia "se salvi mio figlio crederò che Tu esista"
    Se il Signore scendesse dal cielo con tuoni e lampi, visibile da tutti, sedasse ogni rivolta, cancellasse ogni male, ristabilisse la giustizia ... tutti crederebbero in Lui, alla Sua onnipotenza. Facile!
    Oggi più che mai abbiamo bisogno di toccare con mano, di verificare ogni cosa ed anche quando vediamo dei segni non riusciamo ad interpretarli, a capirli, ad accettarli per quello che sono e parliamo di coincidenze, casi fortuiti, cose non chiare a noi, ma che certamente hanno comunque una spiegazione logica e terrena.
    Davanti all'evidenza non crediamo, cerchiamo spiegazioni che non ci sono.
    Pensate a quante volte la medicina si è arresa davanti alla malattia di una persona e poi questa "inspiegabilmente" guarisce. Quante volte ottenete qualcosa ancora prima di averla chiesta. Quante cose inaspettate vi capitano, o pensate ad una persona e questa vi chiama in quel preciso momento, quante volte siete disperati per un problema e la soluzione vi viene porta su un piatto d'argento.
    A me tutto questo ed anche di più è capitato tantissime volte. A cominciare dal brano di Vangelo che mi indicava la strada da percorrere, alla cifra giunta in beneficenza in contemporanea alla richiesta di un grosso conto da pagare. Anche nelle piccole cose di tutti i giorni possiamo vedere la presenza del Signore. Possiamo però solo se vogliamo, perché non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire.
    Il Signore si manifesta nel nostro quotidiano in modi diversi ogni giorno, lo fa per farsi scoprire da noi con dolcezza, lo fa perché conosce la nostra debole natura umana che ha continuamente bisogno di conferme. Ma noi siamo duri, siamo ostili a volerLo vedere perché questo comporterebbe un cambio nella nostra vita, compiere dei sacrifici, investire in modo più costruttivo la nostra vita a favore del prossimo.
    Quando San Tommaso ha detto che non avrebbe creduto se non avesse visto, il Signore lo accontenta e non per questo lo ama di meno, ma lo rimprovera perché non ha creduto a quanto gli apostoli gli avevano riferito.
    Se noi Gli chiediamo un segno, Lui ce lo concede, ma di quanti segni abbiamo bisogno per credere in Dio? Non ci basta vedere tutti i giorni i fiori che crescono, il sole che sorge e tramonta, l'alternarsi delle stagioni. Non ci basta vedere l'amore che nasce in noi per un figlio, le gioie e le felicità che ci vengono concesse nonostante il nostro essere peccatori?
    Il Signore non ci vuole creduloni, non vuole che crediamo ad ogni falso profeta che si sveglia una mattina e annuncia la fine del mondo e conoscendo la nostra natura umana è venuto su questa terra per farsi conoscere, per farsi vedere, per farsi toccare con mano dai tanti San Tommaso che ci sono. Ma è venuto, ci ha lasciato la Sua impronta, la Sua Parola, i Suoi insegnamenti. Di cos'altro abbiamo ancora bisogno per credere?
    E' buffo come a volte sia facile a molti prendere per veritieri i tanti e stupidi oroscopi, credere negli astri, pensare che far parte di un segno astrologico ti dia un carattere oppure un altro. Chi li fa gli oroscopi? L'uomo e se li inventa per vedere illusioni. Dio non ci vende illusioni, ci chiede di seguirlo facendo dei sacrifici e non è tenero con chi si ostina a seguire una strada diversa, ma ci dona amore ogni giorno a piene mani, ma noi ci tappiamo gli occhi, perché è più facile non credere che credere.
    Quando arriva da noi un ragazzo nuovo si guarda intorno spaesato, passa qualche giorno in cui tocca ogni cosa che vede, mette alla prova per capire se ciò che osserva è realtà o sogno, ma poi trova tra di noi la persona da seguire, quella in cui avere fiducia e la segue, segue i suoi insegnamenti e per lui si butterebbe anche nel fuoco.
    Venne da noi un ragazzo, aveva tredici anni, un passato niente male. Tolto a otto anni alla famiglia per abusi e violenze era stato ospitato in cinque anni da nove case famiglia e gli erano andate male due adozioni, una durata due anni (dove avevano preso la sorella e mandato via lui) ed una dieci mesi. Era stato picchiato tanto e tanto aveva imparato a picchiare. Arrivò da noi e gli spiegammo che la nostra realtà era diversa da quelle sperimentate sino ad allora, una famiglia allargata con alcune caratteristiche di una comunità, un luogo dove c'erano due persone che già gli volevano bene. Dopo tutte le sue esperienze negative figuriamoci se ci avrebbe creduto. Attese un paio di mesi e poi sferrò il suo attacco. Picchiò in maniera dura (era già allora un piccolo torello) Roberta e cercò di strangolarla. Fermato da uno dei ragazzi più grandi a suon di spintoni ha poi riversato la sua rabbia sui mobili di una camera facendola completamente a pezzi, tanto da dover chiamare la polizia per poterlo riportare alla calma. Io ero fuori città e giunsi il giorno dopo. Entrai in camera sua ed era seduto sul letto con la sua valigina pronta vestito elegante. Mi misi a sedere accanto a lui e gli chiesi dove stesse andando. Mi rispose che in tutti posti ove era stato, appena fosse successa una cosa del genere lo avrebbero allontanato. Gli spiegai che da noi non era così, che davanti ad un problema si cercava una soluzione, gli facemmo capire di volergli bene nonostante avesse alzato le mani. Quel ragazzo è restato con noi fino ai ventuno anni, fin quando non ha scelto di andare a vivere dalla nonna.
    La fiducia che ha avuto in chi gli ha fatto del bene lo ha portato a crescere e gli ha evitato altri anni di sofferenze passando da una struttura ad un'altra.
    Credere, avere Fede in Dio è proprio questo,lasciarsi guidare da Lui per avere un cammino più facile è più bello perché le strade della vita sono piene di insidie e di pericoli ed abbiamo bisogno di una guida, di Qualcuno che dall'alto sappia quale sia la situazione e possa condurci indenni fino alla méta.

    •  
      CommentAuthornonparte
    • CommentTime3 Jul 2012
     

    Il messaggio di questo brano è diverso dalla solita riflessione sull’incredulità. E’ molto più profondo ed attuale. Tommaso per credere vuol vedere, non vuole un miracolo per poter credere, in Tommaso c’è l’umanità intera.

    Otto giorni dopo, nel corso della riunione della comunità, gli apostoli ebbero di nuovo un’esperienza della presenza del risorto in mezzo a loro. Le porte chiuse non impedirono la presenza di Gesù. Anche oggi è così: quando siamo riuniti, anche con le porte chiuse, Gesù è in mezzo a noi.

    Ciò che impressiona è la bontà di Gesù. Non critica, né giudica l’incredulità di Tommaso, ma accetta la sfida e conferma la convinzione di Tommaso che il risorto è stato torturato!

    Gesù, che visse su questa terra ed ha i segni della crocifissione, si trova oggi tra la gente, nei loro dolori, nella fame, nei segni di ingiustizia, è in mezzo alle persone che reagiscono, che lottano per la vita e non si lasciano abbattere.

    Tommaso crede in questo Cristo, ed anche noi, crediamo senza aver visto! Crediamo nella sua vita di perdono, di carità e di verità. Ma crediamo anche nella parola che cambia la storia con la fede per costruire una umanità in cui le persone possano vivere insieme felici ed in pace e superare le barriere che ci separano.

  24.  

    Addì 4 luglio 2012

    In quel tempo, essendo Gesù giunto all'altra riva del mare di Tiberiade, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada.
    Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?».
    A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare;
    e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: «Se ci scacci, mandaci in quella mandria».
    Egli disse loro: «Andate!». Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti.
    I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati.
    Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio

    Matteo 8,28-34

  25.  

    Due indemoniati, furiosi, gli vennero incontro

    In molti si scagliano contro Dio e chi lo fa è perché ne ha timore.
    Contro chi combattiamo? Contro coloro che vediamo come nemici, ovvero contro chi pensiamo possa toglierci qualcosa, diminuire la nostra libertà, brontolarci per le cose che facciamo o per quelle che non compiamo. Ed ecco che andiamo incontro al Signore con fare minaccioso, con tono di sfida. Ma Gesù non si scompone e ascolta anche chi è furioso dandogli una via d'uscita che però ha un prezzo.
    Quante volte nell'aiutare il prossimo veniamo assaliti dalle persone stesse che vogliamo aiutare. Quante volte nell'accogliere bambini in affido sono stato aggredito da loro, dalle loro parole, dal loro passato.
    Perché ciò accade? Non per mancanza di fiducia, gli indemoniati del Vangelo sapevano benissimo chi fosse Gesù, le persone che vogliamo aiutare si accorgono subito che non hai un doppio fine, ma perché chi è nel male, anche se non per sua colpa, chi è ai margini della società vede nel resto del mondo un nemico da combattere, vede qualcuno che vuole chiedergli dei sacrifici per cambiare. E' difficile da accettare, ma spesso dobbiamo combattere per aiutare il prossimo. Ci troviamo in lotta contro gli stessi ragazzi che si ribellano, contro i servizi sociali che per motivi economici e politici spesso non vogliono mandare un bambino in affido, contro le leggi che ci sono ma che non vengono rispettate, oppure che sono troppo generiche permettendo alle istituzioni di giocare sulla pelle dei ragazzi.
    Aiutare il prossimo è una guerra. "Chi me lo fa fa fare" rispondono in tanti. A costoro pongo una domanda: se vostro figlio, vostra moglie, vostro marito, un fratello o una sorella avessero bisogno di aiuto perché precipitati nel baratro dell'alcolismo o della droga non correreste in loro aiuto? Cosa vi aspettereste? Che appena direte loro "smetti" loro lo faranno? Si deve combattere non contro di essi, ma contro il male che hanno nel cuore, si devono trovare le parole giuste per toccare le corde della loro anima, essergli vicino costantemente, prendere da loro insulti e pedate e volte essere molto duri e chiedere grandi sacrifici, grosse rinunce.
    Un bambino in affido ha sofferto molto, ha conosciuto adulti che gli hanno fatto del male, è stato per la strada ed ha imparato certe regole e con lui bisogna avere pazienza, bisogna combattere una guerra pacifica, alternando consigli a brontolate, premi a punizioni, anche in maniera molto severa se occorre fin tanto che non si è carpita la loro attenzione e questi decidono di seguirti.
    Gli indemoniati del Vangelo chiesero a Gesù di entrare in una mandria di porci e una volta ottenuto si gettarono in mare e perirono.
    Se rinunci a Dio, il Signore non ti obbliga e ti lascia libero anche di compiere atti estremi senza rimedio, ma non è l'unica alternativa possibile. Gli indemoniati avrebbero anche potuto riconoscere nel Cristo la via per la salvezza e pentirsi della loro cattiveria per seguirLo.
    Non vediamo negli indemoniati solo coloro che vorremmo aiutare e non accettano il nostro dono, vediamo anche noi stessi che ci arrabbiamo con Dio solo perché esiste e non lasciamo che si avvicini, preferendo buttarci da un dirupo piuttosto che stare ad ascoltarlo.

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime4 Jul 2012
     

    ma che cosa si intende per via della salvezza? forse ho frainteso ma io non mi sento un'indemoniata perchè ho rinunciato a Dio

    •  
      CommentAuthornonparte
    • CommentTime4 Jul 2012
     

    Uno degli obiettivi di Gesù era aiutare la gente a liberarsi dal timore e dall’angoscia dei demoni.
    La venuta del Regno di Dio significò la venuta di un potere forte tale da strappare l’umanità dal male, affermare la vittoria sul peccato e la morte.

    Ora il male non si vede e il peccato sta scomparendo. Siamo talmente abituati ai porci di oggi che i loro orizzonti diventano i nostri interessi, le loro parole e azioni ci rendono simili agli indemoniati, impauriti se qualcuno volesse liberarci dai nostri porci comodi. Gli animali sono entrati in noi, con la loro logica istintiva e irragionevole. Cosa può liberare l’uomo caduto nel peccato?

    La salvezza di una persona passa per la Verità affermata da Gesù: mandare a quel paese i beni della terra.

  26.  

    Marisa ... io ho scritto "In molti si scagliano contro Dio e chi lo fa è perché ne ha timore"
    Non tutti. Non solo chi ha rinunciato a Dio, ma anche tanti credenti.
    E non tutti coloro che hanno rinunciato a Dio si scagliano contro di Lui.

    Via della salvezza, per me che credo è quella di seguire il Vangelo al meglio delle mie possibilità, mettendo in conto tanti errori vista la nostra natura imperfetta e l'amore di Dio che ci è Padre e ci perdona se capiamo di aver sbagliato.
    Nella via della salvezza non c'è solo chi crede, ma anche coloro che fanno del bene al prossimo come te, ne sono certo, e come tanti miei amici che non credono, ma che alla fine sono mille volte più bravi di me a seguire certi valori e principi.

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime4 Jul 2012
     

    penso che riccardo voleva fare un esempio cn gli indemoniati.. mica dire che siamo tutti posseduti
    no?
    senti ma se io nn ho fatto la comunione?

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime4 Jul 2012
     

    Quello che non mi entra in testa è che siamo imperfetti e dobbiamo migliorarci ....facciamo qualcosa di giusto e siamo presuntuosi a pensare che siamo nel giusto ma l'essere umano è fatto anche di sensazioni e deve anche avere delle soddisfazioni....perchè devo pensare di me stessa che agl'occhi di Dio devo essere in continua evoluzione morale .....se penso che devo passare una intera vita a mettermi alla prova non mi viene neanche l'energia per svegliarmi la mattina.

    • CommentAuthorAgo97
    • CommentTime4 Jul 2012
     

    a chi lo dici..