Benvenuta lasendri.
La domanda non è affatto banale! Spesso il tempo di conoscenza dura diverse settimane ma è anche vero che è inevitabile. A volte, quando c'è una situazione abbastanza definita, si può chiedere alle assistenti sociali un documento provvisorio a firma del "Capo Servizi Sociali" del comune di provenienze del bambino e, se la cosa serve per favorire l'ingresso del bambino dando alla mamma affidataria la possibilità di una maggiore libertà, non dovrebbe essere difficile ottenerlo. Sappi però che si tratterebbe di una cosa non "dovuta" e quindi, organizzati in alternativa con permessi e giorni di ferie necessari.
Aspetta comunque altri commenti! Non è detto che ovunque ci siano le medesime modalità.
Ciao,
Sandro.

Congedo di maternità
E' possibile avere il congedo per cinque mesi a prescindere dall'età del minore adottato e di tre mesi nel caso dell'affido. Il congedo può essere fruito entro cinque mesi dall'affidamento.
"La lavoratrice che prende in affidamento un minore ai sensi della legge 184/1983, art 2 e ss. ha diritto all’astensione dal lavoro per un periodo complessivo pari a tre mesi entro l’arco temporale di cinque mesi decorrenti dalla data di affidamento del minore all’interessata; entro i predetti cinque mesi, il congedo in esame è fruito dall’interessata in modo continuativo o frazionato. Il congedo spetta a prescindere dall’età del minore all’atto dell’affidamento ed è riconosciuto pertanto anche per minori che, all’atto dell’affidamento, abbiano superato i sei anni di età"

Congedo di paternità
Al padre lavoratore spetta alle stesse condizioni previste per la madre, per tutta la durata del congedo di maternità o per la parte residua, in alternativa alla madre lavoratrice che vi rinuncia anche solo parzialmente. Il padre lavoratore potrà usufruire dei congedi anche in caso di decesso o infermità della madre e nei casi di abbandono o affidamento esclusivo.

Congedo parentale
Per la fruizione dei congedi parentali il limite di età dei 12 anni è stato abolito. "In attuazione delle nuove disposizioni, i genitori adottivi e affidatari, analogamente ai genitori biologici, possono fruire del congedo parentale entro i primi otto anni dall’ingresso del minore nel nucleo familiare, indipendentemente dall’età del bambino al momento dell’adozione o dell’affidamento e comunque non oltre il compimento della maggiore età".

@lasendri:
Occorre essere prudenti nel valutare queste situazioni senza dare nulla per scontato. Sai benissimo che l'INPS, come qualsiasi altra azienda, è fatta di persone che hanno competenze e sensibilità molto diverse le une dalle altre. Per capirci, se ti capita l'impiegato preciso come un'orologio Svizzero e scarsino di sensibilità, potrebbe anche crearti qualche difficoltà anche se, di solito, per queste situazioni sembrano più o meno tutti ben disposti!
Ad ogni modo, ricorda che come famiglia affidataria, avrete anche dei diritti tra i quali, poter concordare con i servizi sociali le modalità d'inserimento del bambino che, in caso di necessità, dovranno tener conto anche delle vostre difficoltà! Per capirci, se non riusciste ad ottenere subito il congedo dall'INPS, dovranno aiutarvi a trovare altre modalità, ad esempio, con l'appogio temporaneo di un'altra famiglia, un asilo, una comunità che copra le ore di vostra indisponibilità almeno fino a quando non potrete camminare con le vostre gambe.
Resta il fatto che, se si tratta di affido residenziale (24 ore al giorno per 7 giorni la settimana) dovrete organizzarvi in quell'ottica, aiutati certamente dai servizi ma, pur sempre orientati al raggiungimento di una vostra autonomia.
Ciao,
Sandro.