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    • CommentAuthorrobi
    • CommentTime5 Jan 2012
     

    ieri sera una mia cara amica che insegna in una scuola materna mi ha raccontato, preoccupata, che nella sua classe c'è una bimba di 5 anni con un ritardo classificato lieve (ma che lieve non sembra proprio essere), figlia di due genitori con evidente ritardo altrettanto grave e sorela di un ragazzino più grande con gli stessi problemi. La famiglia è seguita dagli assistenti sociali, ma ci sono molti fatti che attestano che illoro aiuto non è sufficiente: per esempio, la bimba avrebbe urgente bisogno di essere portata dal dentista (ha diversi denti in più del normale e sul palato), vede male ma non ha gli occhiali, non può sporcarsi i vestiti quando gioca, sta spesso a casa senza motivo soprattutto nei momenti di feste (come è accaduto prima di natale), parla molto male (a detta della sua educatrice, che è in classe solo poche ore a settimana, asseganata da una cooperativa, se fosse stimolata anche a casa parlerebbe sicuramente meglio. i genitori, certo, non sono cattivi, ma hanno gravi limiti e non sono in grado di seguire i figli nella crescita. Agli insegnanti dell'asilo è stato detto dagli assistenti sociali che i genitori sono "brave persone, seppur con i loro limiti" e che loro gli forniscono periodicamente tabelle con scritto quante volte devono lavare i figli, cosa dargli da mangiare, ogni quanto cambiarli e con queste tabelle "ai bambini non manca niente. di fronte a questa risposta gli insegnanti si sono arresi, ma grazie a dio la mia amica resta inquieta e domanda.
    Cosa si può fare in un caso come questo?

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime5 Jan 2012
     

    qui da noi in molti casi del genere vengono adottate misure tipo il semi-affido per tamponare le situazioni.... certo che in casi in cui nella famiglia ci siano delle risorse, si cerca di farle venir fuori. Poi purtroppo succede che i problemi veri vengono fuori quando i bambini sono un po' più grandicelli e allora sono guai

  1.  

    Rob, conosci il nostro M.
    Lui è come sarà questa bimba fra 5 anni.
    Il far crescere un bambino non è seguire delle tabelle per quando lavarlo, pettinarlo, mandarlo a scuola. E' tutt'altro, è accudirlo nelle sue necessità, parlare con lui, stimolarlo, dargli delel risorse, ma se questi genitori, per quanto bravi possano essere, non hanno queste risorse, cosa possono dargli?
    I servizi sociali che seguono M. hanno detto che non hanno provato a togliere il bambino ai genitori fino a 7 anni per paura di far male alla mamma, perché già gli avevano tolto un figlio (che è rinato e che ora è autonomo, parla bene, ha un suo futuro) e togliergliene un altro sarebbe stato negativo per lei. E al bimbo chi ci pensa in questi casi? Fra le altre cose M. è arrivato da noi a 10 anni dopo vari tentativi di affido falliti perché non lo voleva nessuno, ed ora è sicuramente in una situazione molto difficile da gestire. E' adorabile, ma non sarà mai autonomo, e questo grazie ai servizi sociali che nulla hanno fatto quando dovevano e potevano. Ma non addossiamo tutte le colpe ai servizi, la colpa è anche di chi sa e non fa nulla, come la scuola, come il singolo insegnante.
    I servizi sociali non sono la scienza infusa dell'affido, i guru dell'educazione di un bambino, e possono quindi sbagliare, in buona o cattiva fede, ma quando si evince un errore, chi se ne avvede DEVE ovviare a tale situazione.
    Il modo è semplicissimo, facendo una segnalazione al tribunale dei minori.
    I tribunali queste situazioni non le conoscono fin tanto che qualcuno non le porta alla loro attenzione, e quando questo accade prendono la situazione in mano e vogliono vederci chiaro, fanno indagini.
    Spesso il motivo di un non intervento dei servizi è un altro? Spesso si tende a non togliere un bambino perché l'affido ha un costo!
    Spessogli stessi servizi sociali hanno le mani legate perché hanno contratti a tempo determinato, magari sono ragazzine giovani ed inesperte e rischiano di non vedersi rinnovato il contratto alla scadenza se non eseguono i voleri dei politici che sono alla base di tutto, quelli dei comuni loro datori di lavoro.

    Consiglio mio è di dire alla tua amica di fare una relazione al tribunale, se vuoi la posso aiutare io, non sarebbe certo la prima per me :face-devil-grin:

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime6 Jan 2012
     

    Condivido..assolutamente, segnalare, NON è tollerabile che per incuria o menefreghismo o quel che volete, si lasci una bimba cosi!! a chi dirà grazie domani, questa piccola, destinata all"infelicità se non aiutata in tempo? aiutatela ora che ancora si può!!

    • CommentAuthorrobi
    • CommentTime6 Jan 2012
     

    richi, immaginavo mi avresti risposto proprio questo, avevo in mente M. Le ho già detto queste cose quando me ne ha parlato (sto imparando! ;) ) ma siccome mi sembrava d'accordo ma immobile, le ho detto che avrei chiesto a te per avere un parere più esperto. La mia amica è quella che è venuta a conocescervi. ora stampo quello che hai scritto e stasera gliene riparlo. grazie.

  2.  

    Io ci sono Roberta, nel senso che se decide di rivolgersi al tribunale, se vuole, dille pure che possiamo farlo insieme ... e possiamo usare i nostri rappresentanti di zona su nel nord Italia ... li conoscik? Tal Roberta e Daniele :face-monkey:

    A parte gli scherzi, per sdrammatizzare un po', possiamo fare una lettera come Associazione e non solo come singolo, in modo che possa avere più considerazione.