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    • CommentAuthorrobi
    • CommentTime17 Jan 2012
     

    io penso che sia meglio avere la possibilità di associare all'affido una santa che sia patrona solo di quello, sia perchè chi le è già devoto possa interessarsi all'affido, sia perchè si instauri un legame più stretto tra l'affido e la santa. san giuseppe, per chi non ha già a cuore il tema dell'affido, difficilmente credo potrebbe far pensare immediatamente al fatto che sia patrono dell'affido a chi sente il suo nome, ha già troppi connotati importanti..

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime17 Jan 2012
     

    Robi sono daccordo con te....... meglio concentrarsi solo su Santa Maddalena di Canossa e vedere se riusciamo a promuovre l' affido e la giornata nazionale:face-monkey:
    sarebbe un bel traguardo:face-smile:

  1.  

    Soleluna, intendevo questo quando ho detto di non mettere troppa carne al fuoco.
    Era evidente che intedessi San Giuseppe piuttosto che Santa Maddalena, la troppa carne al fuoco era riferita al fatto che San Giuseppe è già troppo identificato con altre cause buone.
    Ti chiedo scusa se non mi ero fatto capire, ma stando in montagna cerco di esserci, seppur con brevi e riassuntivi spot.

  2.  

    Alcuni dati sul portale dell'ultimo mese

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  3.  

    Domani incontro importante con il garante nazionale dell'infanzia a Roma.
    Vediamo che succede :face-angel:

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime26 Mar 2012
     

    In bocca al lupo! :face-smile:

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime26 Mar 2012
     

    Vai Ric. sei tutti noi..aspettiamo

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime27 Mar 2012
     

    Coraggio ne hai da vendere e hai pure un Suggeritore Speciale:face-angel:

  4.  

    Allora ... contentissimo (nonostante il furto del tom tom dal pulmino)
    Si sta muovendo un grande consenso attorno a noi.
    Il garante nazionale per l'infanzia, Spadafora, è una persona squisita.
    Aveva letto tutto su di noi, aveva visto le nostre proposte e le condivideva.
    Una cosa bellissima che ha detto in due ore di colloquio è che in tanti parlano di problemi, magari anche ovvi e palesi, ma nessuno si rimbocca le maniche per cercare di trovare un modo per cambiare le cose, noi lo abbiamo fatto.
    Ha detto che tale sua istituzione è cosa nuova, insediata da appena tre mesi e deve capire bene come potersi muovere, ma il vantaggio è che essendo nuova ha anche la possibilità di sperimentare idee e strategie.
    Ha accettato la nostra idea di creare un tavolo di discussione dove noi risulteremo essere i promotori e dove il Ministro Riccardi ha già dato "alto alto" la sua adesione (ci ha parlato un amico nostro e gli ha detto di essere disponibile ed interessato).
    Riuscire a portare avanti delle idee e delle proposte ad un livello istituzionale così alto, con il supporto o, meglio, con la sinergia con il garante per i diritti dei minori significa iniziare un percorso che porterà certamente vantaggi per i ragazzi.
    Sul lato "copertura finanziaria" ha logicamente detto che la cosa non è di facile soluzione, ma che un paio di idee in mente le aveva e che poi si potrebbe riuscire a trovare i soldi, tanti sono i fondi che giacciono fermi, seppur già stanziati.

    Abbiamo parlato anche di Casa Zizzi, la struttura che vogliamo costruire a Livorno per l'accoglienza di tanti bambini, e ci ha indicato alcune strade da percorrere con il suo aiuto.

    La cosa bella di questo ragazzo è che non è un politico, è una persona sincera e che ha veramente a cuore il benessere dei bambini.
    Sono assai fiducioso e certo che faremo delle belle cose insieme.

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime28 Mar 2012
     

    E' FANTASTICO!!!

    La strada è lunga, ma mi sembra ci siano ottimi presupposti!!! :D

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime28 Mar 2012
     

    Speriamoo..speriamo davvero, e io rivolgerei una serie speciale di preghiere perchè questo ragazzo non si lasci rovinare da un certo tipo di politica..e grazie Riccardo

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime28 Mar 2012
     

    :face-smile:

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime28 Mar 2012
     

    scusate non so se posso chiedere in questa parte del forum ma volevo sapere se a livello nazionale esistono delle liste di inserimento perchè visto che in campania non si muove nulla, stavo pensando se uscendo dalla mia regione posso avere un affido. QUI sono inserita come affido a lungo termine possibilmente di un ragazzino tra i nove e i tredici anni(scelta dettata dal fatto che è più difficile collocarli quando sono grandi). aspetto notizie grazie

  5.  

    Non esiste una banca dati nazionale e quasi in nessuna regione una regionale.
    Le modifiche alla legge che abbiamo proposto vertono anche sulla creazione di una banca dati nazionale
    Pero' se vuoi posso metterti in contatto con Torino, loro cercano famiglie anche per adozione in casi speciali (ovvero anche a single o a coppie di fatto o a coppie che non abbiano i requisiti tecnici per l'adozione, ma abbiano l'ok per l'affido).

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime28 Mar 2012
     

    Si grazie! fammi sapere come devo fare. Sono sposata ma non ho figli.

  6.  

    mandami un minimo di curriculum di famiglia
    scrivi quello che vuoi, ma più scrivi su di te/voi, più il tribunale può capire.
    Considera che il primo passo sarà quello dell'incontro con il Tribunale di Torino, quindi reputa se puoi andare fino a Torino
    Se decidi per il si, vedi se ti fai dare dai tuoi servizi sociali una scheda su di voi che vi valuti positivamente per l'affido.
    Indica anche la fascia di età come dicevi nel post precedente
    info@sos-affido.it
    Fai con calma perché prima di mercoledì 4 non potrò evadere la tua mail

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime1 Apr 2012
     

    ciao Riccardo ho parlato con l' assistente sociale che mi farà avere la prossima settimana la relazione stilata alla fine del corso e il relativo attestato di idoneità. Appena è pronto tutto te lo invio. Grazie di cuore.

  7.  

    Grande Marisa :face-smile:

  8.  

    Il giorno 19 aprile 2012, in orario da definirsi, si riuniranno diverse associazioni nazionali per discutere sulle nostre proposte di legge per il cambiamento della legge sull'affido.

    Il tavolo nazionale sull'affido, composto da diverse associazioni, ci ha scritto la lettera che qui di seguito potete vedere

    Rappresentanti di altre associazioni che si occupino di affido potranno richiederci l'accreditamento per partecipare ai lavori.

    TAVOLO NAZIONALE AFFIDO
    Tavolo di lavoro delle associazioni nazionali e delle reti nazionali e regionali di famiglie affidatarie
    Segreteria del Tavolo di lavoro: dott. Giordano Marco (PROGETTO FAMIGLIA)
    tel.fax +39.081.91.55.48, cell. +39.333.762.98.27, marcogiordano@progettofamiglia.org, www.tavolonazionaleaffido.it
    Salerno, 4 aprile 2012
    Alla cortese attenzione di Riccardo Ripoli
    responsabile dell’Associazione “Amici della Zizzi” Onlus - LIVORNO
    Oggetto: proposta di modifica della legge 149/01
    Gentile Riccardo Ripoli,
    La ringrazio, a nome delle associazioni/reti aderenti al Tavolo Nazionale Affido, per averci invitati a partecipare al confronto, promosso dall’Associazione Amici della Zizzi”, circa alcune proposte di modifica della legge 149/01.
    Già lo scorso 22 marzo, alcune associazioni/reti aderenti al Tavolo, avevano ricevuto la Sua comunicazione. Dopo un breve confronto, con la presente le manifestiamo che, pur condividendo alcune delle osservazioni presenti nel Vostro documento (come può rilevare dalla lettura del documento “10 punti per rilanciare l’affidamento familiare in Italia” – che allego - presentato dal Tavolo Nazionale Affido in occasione della Conferenza Nazionale della Famiglia nel novembre 2010), evidenziamo perplessità rispetto a talune delle proposizioni in esso contenute.
    Accanto al dibattito circa l’opportunità o l’inopportunità di proporre modifiche alla legge 149/01 (sulla qual cosa anche all’interno del Tavolo Nazionale Affido emergono posizioni differenti tra le varie associazioni/reti), riteniamo importante lavorare a promuovere l’attuazione di quelle parti della legge da tutti ritenute positive e che, nella prassi, restano spesso disattese (in questa linea il confronto tra associazioni/reti nazionali e Cabina di Regia per l’Affido del Ministero del Welfare per la predisposizione delle Linee Guida Nazionali per l’Affido).
    Restiamo vivamente interessati ad approfondire ulteriormente il confronto su questi temi e pertanto invitiamo Lei e le altre Associazioni coinvolte nell’incontro del 19 aprile p.v., a considerare la possibilità di uno scambio costruttivo e di dettaglio con le Associazioni/Reti del Tavolo, con modalità e tempi da definirsi.
    Il Coordinamento Associativo “Ubi Minor”, che lei conosce, ha partecipato, in quanto membro, ai lavori del Tavolo; la vicinanza le può consentire di avere un utile scambio sui temi di
    TAVOLO NAZIONALE AFFIDO
    Tavolo di lavoro delle associazioni nazionali e delle reti nazionali e regionali di famiglie affidatarie
    Segreteria del Tavolo di lavoro: dott. Giordano Marco (PROGETTO FAMIGLIA)
    tel.fax +39.081.91.55.48, cell. +39.333.762.98.27, marcogiordano@progettofamiglia.org, www.tavolonazionaleaffido.it
    interesse comune. Eventualmente una loro presenza il 19 aprile sarà portatrice delle riflessioni maturate all'interno del Tavolo
    Ci auguriamo che anche altre Associazioni/Reti aderenti al Tavolo possano partecipare all’incontro di Livorno come, ad esempio, ha previsto di fare l’Associazione Papa Giovanni XXIII, che ha programmato di far intervenire il proprio responsabile toscano per l’affido.
    Ringraziandola per l’attenzione porgiamo i più cordiali saluti.
    Marco Giordano
    Responsabile segreteria del Tavolo Nazionale Affido
    ASSOCIAZIONI NAZIONALI E RETI NAZIONALI E REGIONALI ADERENTI AL TAVOLO:
    Ai.Bi. (Associazione Amici dei Bambini), ANFAA (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie), Ass. COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII, Ass. FAMIGLIE PER L’ACCOGLIENZA, CAM (Centro Ausiliario per i problemi minorili – Milano), BATYA (Associazione per l'Accoglienza, l'Affidamento e l'Adozione), CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), COORDINAMENTO AFFIDO ROMA (Coordinamento degli Organismi del Privato Sociale iscritti all’albo per l’affido del Comune di Roma), COREMI – FVG (Coordinamento Regionale Tutela Minori del Friuli Venezia Giulia), PROGETTO FAMIGLIA (Federazione di enti no-profit per i minori e la famiglia), UBI MINOR (Coordinamento per la tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi – Toscana).

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime7 Apr 2012
     

    Non si sa su quali punti le altre parti non siano d'accordo?
    Certo c'era da aspettarsi che ci sarebbe stato da discutere, temo ci toccherà aspettare il 19 aprile

  9.  

    Infatti
    Penserei di fare un collegamento in diretta su skype da Livorno, così anche coi potreste almeno ascoltare cosa dicono gli altri e magari intervenire se lo riterrete opportuno

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime7 Apr 2012
     

    ottima idea, mi piacerebbe più che per intervenire (servirei a poco l'esperienza considerata la mancanza di esperienza diretta) per farmi un'idea dei diversi punti di vista:face-smile:

    • CommentAuthorroberta_b
    • CommentTime9 Apr 2012
     

    condivido, ottima idea!:face-smile:

  10.  

    Ieri al tg2 parlavano delle bande di minori stranieri che ci sono in tante città italiane.
    E di chi è la colpa se non dei comuni che non hanno attuato politiche a favore dell'affido.

    Sempre ieri il settimanale Vita mi ha intervistato per fare un articolo sull'ormai dichiarata intenzione da parte di molti comuni di non mandare più bambini in affido nelle comunità e portare avanti progetti verso l'affido alle famiglie.
    Meritevole, quanto impossibile. Siamo tutti d'accordo che la situazione di una famiglia è la migliore per un bambino in affidamento, ma è anche vero che per quanto ci si possa sforzare di propagandare l'affido, non ci saranno mai famiglie disponibile a prendere sedicenni o diciassettenni stranieri, non accompagnati con problemi che poi li portano a creare bande anche armate. Non ci saranno mai abbastanza famiglie da rispondere all'esigenza di accudimento per quei minori cosiddetti difficili o con malformazioni fisiche. Non ci saranno mai abbastanza famiglie disponibili all'accoglienza di bambini scartati da altri nell'adozione o nell'affido.
    E' un pretesto da parte dei comuni per abbandonare l'affido e poter dire ai tribunali "non sappiamo dove collocare i bambini che ci dite di proteggere". E' un modo per far chiudere le comunità senza avere una valida alternativa e senza far nulla per crearla in quanto non investono né in un numero maggiore di assistenti sociali, né facendo propaganda all'affido con i media.

    Esempio dell'ultimo minuto è Roma.
    Questa mail mi è arrivata dalla responsabile di una grossa associazione che nella capitale si occupa di affido
    Abbiamo coinvolto nel 2007 il Campidoglio, la Mikado e tanti artisti che hanno prodotto un cortometraggio,presentato alla Festa internazionale del Cinema di Roma, che avrebbe dovuto poi far parte di un progetto, già definito, che avrebbe coinvolto le scuole romane. Purtroppo l’amministrazione comunale subentrata non ci ha mai degnato neanche di un appuntamento (richiesto più volte). Così ad oggi il cortometraggio è stato utilizzato da istituzioni ed associazioni che si occupano di affido in molte città italiane ma non a Roma!

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime11 Apr 2012
     

    Infatti è assurdo eliminare le comunità, dovrebbero certo essere l'ultima spiaggi a cui ricorrere, ma non è possibile eliminarle del tutto...

    concordo anche sul fatto delle bande di ragazzi. Io mi chiedo spesso tar una ventina d'anni quanti ce ne saranno in più per strada!!!

  11.  

    Purtroppo stiamo seguendo un cammino negativo imitando gli usi e la cultura americana.
    La nostra fortuna, ma non utilizziamo questa possibilità, sarebbe quella di dire "sta succedendo questo oltre oceano, prendiamo provvedimenti per evitare che succeda anche a noi".
    Purtroppo abbiamo la superbia di re "a noi non succederà" e tiriamo avanti.
    Uno sguardo all'Inghilterra ci dovrebbe svegliare, la prima a recepire la cultura statunitense, in quanto il fenomeno delle bande armate giovanili è assai diffuso ed in certi luoghi è veramente pericoloso uscire di casa.
    Anche in casa nostra non si scherza a sentire il servizio del tg2 di ieri sera.
    Ragazzi che spacciano, taglieggiano, vivono insieme in appartamenti sempre più grandi pagati con i proventi delle rapine o della droga, e nessuno che denuncia per paura e perché essendo minori nessuno gli fa nulla.

    Peccato perdere un momento in cui il problema è all'inizio e questo perché ai politici del futuro non importa.

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime11 Apr 2012
     

    ti copio un po' di parole e le posto su fb.
    sono completamente d'accordo, ci penso spesso e al momento mi sembra uno dei problemi più grandi...
    se si pensa che una buona parte degli immigrati che continuano ad arrivare entra in clandestinità senza che lo stato faccia ASSOLUTAMENTE NULLA per evitarlo, a meno che non si consideri "fare qualcosa" da parte dello stato trattare queste persone come BESTIE e diffondere la cultura che è colpa dello straniero se si diffonde la criminalità!!!
    ci vorrebbe un altro Cristo in questo momento!!!:face-sad:

  12.  

    Di Gesù ce n'è uno e non sta a guardare.
    Parla ai cuori, alle coscienze.
    Se da una parte c'è qualcuno che no fa nulla, dall'altra ci sono tante persone che si indignano e sta ad ognuno di noi alzarsi dalla sedia e gridare "ora basta".
    Io ho tanta voce in corpo, ma quando la tiro fuori con tutto il mio entusiasmo si perde in mezzo a mille altri suoni.
    Ma se ognuno di noi si alzasse e gridasse, come facciamo dalle pagine di questo forum, di facebook e dove possiamo, la nostra voce unita si farebbe sentire.

    Rivoluzione è ciò che una persona fa quando vede più in là di altri. Sembra assurdo farla, in molti ti vengono contro, ma tu vedi più lontano di loro e se trovi chi ti segue ... ecco fatta la rivoluzione.
    Noi siamo rivoluzionari, vediamo oltre il mondo di oggi, vediamo cosa accadrà domani. Ci importa. Vogliamo cambiare le cose non per noi, non per un nostro tornaconto, ma per un bene più grande.
    E la storia insegna: se crediamo in una rivoluzione, questa raggiungerà lo scopo.

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime11 Apr 2012
     

    condivido in pieno:essere rivoluziionari è proprio questo!!!:face-smile:

    • CommentAuthorroberta_b
    • CommentTime11 Apr 2012
     

    Noi siamo rivoluzionari, vediamo oltre il mondo di oggi, vediamo cosa accadrà domani. Ci importa. Vogliamo cambiare le cose non per noi, non per un nostro tornaconto, ma per un bene più grande.
    Qualcuno diceva I CARE e quel qualcuno per me è un grande maestro e un grande esempio...

  13.  

    Il giorno 19 aprile 2012 si svolgerà l'incontro tra associazioni per discutere circa eventuali modifiche da apportare alla legge sull'affidamento - n° 149 del 28 marzo 2001

    L'incontro avrà luogo a partire dalle ore 10:00 con pausa pranzo indicativamente verso le ore 13:30 e termine da valutare
    in corso di discussione a seconda dello svolgimento della discussione.

    Il luogo dell'incontro è l'ufficio dell'Associazione "Amici della Zizzi" in Piazza Cavour 6 (secondo piano) a Livorno.

    Saranno avvertiti anche gli organi di stampa per dare maggior risalto all'iniziativa e sperare di aprire un dibattito a più largo raggio sul tema dell'affido.

    L'incontro è aperto a tutte le Associazioni o enti, pubblici e privati, che lavorino nel campo dell'affidamento familiare

    Ad oggi abbiamo conferma della presenza di

    Associazione Amici della Zizzi - Riccardo Ripoli presidente e Barbara Berlincioni psicologa

    Coordinamento associativo toscano per la la tutela e la promozione dei diritti dei bambini, Ubi Minor - Annamaria Columbu portavoce

    Tavolo Nazionale sull'Affido attraverso la portavoce Annamaria Columbu porterà delle riflessioni fatte sul documento inviato dall'Associazione "Amici della Zizzi"

    Associazione Papa Giovanni XXIII - Letizia Camerlinghi rappresentante per la Toscana per i minori

    Centro Promozione Affidi Familiari Brescia - Franco Sperolini

    Associazione I bambini per i bambini l'Aquila - Martina Iannucci

    Associazione I bambini per i bambini Roma - Bianca Maria Bruno

    L'Assessore al sociale del Comune di Livorno Gabriele Cantù è stato invitato (ci scusiamo pubblicamente per averlo fatto in grave ritardo)

  14.  

    Articoli pubblicati sull'evento ... e così i media parlano di affido

    La televisione locale livornese Telegranducato ha dato la sua disponibilità a realizzare un servizio

    http://www.gonews.it/articolo_131139_Incontro-associazioni-sulla-legge-sullaffidamento.html

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime18 Apr 2012
     

    in bocca al lupo per domani :face-monkey: che sia una giornata proficua per progettare di cambiare le cose.:face-smile:

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime18 Apr 2012
     

    BENISSIMO! Immagino che il collegamento skype non ci sia, giusto?

    In bocca al lupo e facci sapere!!!
    :face-smile:

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime18 Apr 2012
     

    un grande in bocca al lupo anche da parte mia...e se vi capita di parlare anche delle varie problematiche regionali vi prego smuovete un pò le acque per la Campania.

  15.  

    Citro ... immagini male :face-monkey:

    Skype c'è.
    Chi vuole connettersi domani mattina entro le 9:15 mi contatti al nominativo riccardozizzi e ci connettiamo

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime18 Apr 2012
     

    WOW!!! Io mi chiamo citrosodine, ti chiedo il contatto ora

  16.  

    Ti ho dato ok al contatto, se vuoi facciamo prova di contatto voce

  17.  

    Incontro andato benissimo.
    Ottime persone, bellissimo dialogo.
    Alcune posizioni da me portare non sono state condivise, altre raggruppate, altre tutti d'accordo, una ho sbagliato per errata interpretazione mia.
    Ora sono cotto, ma domani vi faccio resoconto più dettagliato.
    E' stata comunque una bella esperienza ed un bell'incontro tra persone che in un modo o in un altro sono appassionate per l'affido e tutte persone che vivono la loro vita per i bambini.
    Lavoreremo insieme sui punti in comune e sarà cosa fatta bene.
    Da più parti arriva l'idea che più che cambiare la legge serva dare incentivo alle cose buone che sono insite nella legge e che sono disattese.
    Secondo me è vero per alcuni aspetti, per altri si devono fare correzioni alla legge, al limite con qualche decreto, ma per altri aspetti si devono fare delle vere e proprie innovazioni, come la creazione di una banca dati delle famiglia affidatarie che, mi dicono, esiste in alcune regioni. Il fatto che alcune regioni abbiano una banca dati ed altre no non mi sembra una buona cosa. Discussione aperta su questo tema.

    • CommentAuthorcitro
    • CommentTime19 Apr 2012
     

    Infatti, una delle cose che ho notato è emersa spesso nel corso dell'incontro è stata proprio la mancanza di uniformità non solo tra regioni diverse, ma addirittura in alcuni casi tra zone diverse della stessa città...

    questo contribuisce in maniera decisiva a generare confusione!

  18.  

    Si sa, quando ci sono tante teste, tante esperienze è chiaro che ognuno abbia una sua visione a seconda della propria esperienza, ma la voglia di dialogare c'è e con il confronto si riescono a trovare punti in comune perché comunque di fondo c'è l'amore per i bambini, il disgusto per le cose che non vanno, il desiderio di migliorare il campo dell'affido.
    Quando si deve seminare un terreno incolto da anni si trovano sassi, alberi, radici, rovi e ci vuole tempo e pazienza per dissodarlo, ma una volta fatto il lavoro avremo un bellissimo campo pronto per dare un ottimo raccolto.
    Ieri una cosa è stata chiara sin dall'inizio, la voglia di parlare, di criticare ma con garbo, di rispetto reciproco e con questi presupposti non sarà difficile andare avanti.

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime20 Apr 2012
     

    Riccardo leggendo qualche dato statistico sull'affido familiare ho notato che in Campania è poco utilizzato. Fanno solo corsi (?) ma in prevalenza ci sono solo case famiglia. Mi chiedevo se posso fare qualcosa ma non saprei neanche da dove cominciare

  19.  

    Certo, potremmo organizzare un convegno per sensibilizzare, non un convegno palloso, ma una sorta di festa che attiri gente, che faccia conoscere la nostra associazione ed il portale (in modo che poi si possa instaurare un legame con il territorio) e di conseguenza l'affido.

    Purtroppo il problema sono le istituzioni che non ne vogliono sapere di fare affido, troppi costi e troppe difficoltà.
    Alla domanda "e dove mettete i bambini" ... la risposta è che loro non possono pensarci.
    C'è un grosso articolo su Vita di questa settimana a proposito

  20.  

    RESOCONTO RIUNIONE SU MODIFICHE LEGGE AFFIDAMENTO
    Livorno, 19/04/2012 dalle ore 10.00
    c/o Associazione Amici della Zizzi Onlus, Livorno, Piazza Cavour 6

    Hanno partecipato all’incontro:

    - Associazione Amici della Zizzi - Riccardo Ripoli presidente e Barbara Berlincioni psicologa
    - Coordinamento associativo toscano per la tutela e la promozione dei diritti dei bambini, Ubi Minor - Annamaria Columbu portavoce.
    (Il Tavolo Nazionale sull'Affido attraverso la portavoce Annamaria Columbu porterà delle riflessioni fatte sul documento inviato dall'Associazione "Amici della Zizzi")
    - Centro Promozione Affidi Familiari Brescia - Franco Sperolini e Cecilia Frusca
    - Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII - Letizia Camerlinghi
    - Associazione I bambini per i bambini l'Aquila - Martina Iannucci
    - Associazione I bambini per i bambini Roma - Bianca Maria Bruno

    L’incontro nasce dai recenti incontri realizzati da Riccardo Ripoli, presidente dell’Associazione Amici della Zizzi Onlus, con l’On. Palomba e con il garante dell’Infanzia Spadafora, che si sono detti favorevoli alla creazione di un confronto tra le Associazioni che si occupano di Affidamento, per la realizzazione di proposte concrete sul tema.
    Riccardo Ripoli, a seguito della sua esperienza personale nel campo, ha realizzato un documento con delle riflessioni e delle proposte di modifica della legge di riferimento (n°149 del 28/03/2001), che sono state sottoposte ai partecipanti durante l’incontro.
    La riunione si apre con una breve presentazione delle realtà partecipanti.
    - Il Centro Promozione Affidi Familiari di Brescia ha iniziato la sua attività sostenendo le famiglie affidatarie e facendo opera di promozione e preparazione. Con la provincia di Brescia partecipa ad un progetto che riunisce pubblico e privato.
    - L’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, tra le varie attività si occupa di “dimissioni difficili” ovvero di inserimento di bambini disabili in uscita dall’ospedale. Letizia Camarlinghi si occupa da 20 anni di affidamento.
    - Associazione I bambini per i bambini Roma, ha iniziato la sua attività occupandosi di diritti di bambini in ospedale, cercando di combattere contro la scarsa sensibilizzazione sul territorio e la difficoltà di interagire con gli enti. Bianca Maria Bruno è mamma affidataria e ha seguito il progetto Bambin Gesù per i bambini malati di Aids.
    - Associazione i bambini per i bambini L’Aquila, nata da poco, cerca di promuovere la cultura dell’Affidamento in territorio segnato da eventi drammatici come quello de L’Aquila.
    - L’Associazione Amici della Zizzi Onlus festeggia quest’anno i 25 anni di attività. Si occupa di affido residenziale. Al momento accoglie 11 tra bambini e ragazzi. Dal 2001 gestisce anche il portale nazionale www.sos-affido.it
    - Coordinamento associativo toscano per la tutela e la promozione dei diritti dei bambini, Ubi Minor. Nato nel 1997 per la tutela e la promozione dei diritti dei bambini e svolge attività di sensibilizzazione, accogliendo la volontà delle famiglie affidatarie di associarsi.
    Annamaria Columbo, portavoce del Tavolo Nazionale sull’Affido ha presentato l’attività dello stesso.

    Dopo questa breve introduzione si è entrati nel vivo della discussione.
    Il primo tema trattato è stato quello delle linee guida europee. Si è sottolineato come queste vengano maggiormente seguite a livello regionale, rispetto al Coordinamento Nazionale, evidenziando così una mancanza di chiarezza.
    Altro tema scottante è quello del sostegno delle istituzioni nei confronti dell’Affido. Il pensiero comune è che l’argomento non susciti un grande interesse anche da parte dei Tribunali dei Minori stessi. Ubi Minor ha portato come esempio il Tribunale di Firenze che in talune occasioni ha considerato l’Affido come una procedura antieconomica.
    Essenziale in tal senso è la creazione di una cultura, favorendo un circolo di idee sul tema.
    Entrando nel merito delle possibili modifiche da apportare alla normativa vigente, al Tavolo Nazionale sono già state presentate delle proposte. Secondo Ubi Minor, il problema non è la legge, ma i protocolli applicativi che spesso non sono messi in atto (ed in alcune regioni sarebbero addirittura assenti).
    Un esempio in questo senso è che già nella legge attuale sono già previste le attività di promozione, ma tutti i presenti riconoscono che non vengono applicate o comunque potrebbero essere migliorate.
    Su questo tema si sono confrontate due visioni diverse. Se per Riccardo Ripoli è necessario partire a livello nazionale per avere un parametro riconosciuto da tutti, per Letizia Camarlinghi si possono utilizzare le energie comuni per risolvere le criticità esistenti, come la mancanza di fondi dei Comuni, invece che concentrarsi sul cambiamento della legge.
    Il confronto si è fatto più vivo sull’ipotesi operativa: si è verificata una divergenza di pensiero tra coloro che reputano più opportuno intervenire a livello di coordinamento Nazionale e tra coloro che pensano che sia più efficace intervenire a livello delle singole regioni. Viene comunque sottolineato, che anche a livello locale è indispensabile il coinvolgimento di tutte le realtà che si occupano di affidamento.
    Tutte le Associazioni si sono comunque trovate d’accordo nell’incentivare il lavoro sul territorio.
    Altro argomento trattato, è il rapporto tra Affido ed Adozione. Camarlinghi espone l’esempio del fallimento del Centro Affidi di Viareggio (LU), causato dall’affluenza di famiglie che non sono riuscite ad ottenere un’adozione. Riccardo Ripoli vede invece le famiglie adottive come potenziale bacino di utenza dell’Affido, e quindi reputa necessaria una formazione a loro destinata.
    Il discorso si è poi direzionato sulla componente economica dell’Affido. Si è sottolineata la necessità di un maggiore sostegno da parte dello Stato, svincolando così i Comuni e portando ad un miglioramento dei Servizi Sociali.
    Controversa anche la proposta di realizzare una banca dati nazionale contenente l’elenco delle famiglie idonee a prendere in affidamento un bambino. E’ stato infatti sottolineato che in alcune regioni è già esistente.
    Anche sul protocollo di Affido, ci sono già delle iniziative in corso portate avanti dal CNSA.
    Bianca Maria Bruno sottolinea l’esigenza di prendere spunto da altre realtà europee come la Germania e la Francia, che portano avanti diverse procedure e professionalità.
    Tutti i presenti hanno poi lamentato la lunghezza dei tempi tecnici per l’Affidamento, auspicando una maggiore comunicazione con i Tribunali.
    Anche sul tema dell’istituzione di un controllo sull’operato dei servizi sociali, i partecipanti si sono divisi tra chi reputa importante la sua creazione e chi invece sottolinea l’estrema difficoltà della sua attuazione. Più che controllo, la parola giusta sarebbe trasparenza.
    La riunione si conclude con l’invito rivolto all’Associazione Amici della Zizzi di partecipare al Coordinamento regionale e la seduta termina con l’ipotesi di aggiornarsi ad altro o altri successivi incontri per approfondire gli argomenti trattati.

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime20 Apr 2012
     

    devo dirtelo non ce la faccio a stare zitta.... la mia iniziativa di andare fuori regione ha sconvolto un po tutti, assistente sociale e company... la mia assistente sociale è stata contattata dalla Signora Ferrero e diciamo è rimasta un pò sconvolta dalla celerità degli eventi nonchè dalla poca "burocrazia" (intesa in senso buono) nell'approccio delle situazioni. (speriamo che non mi legge) quindi mi chiedevo appunto se la mia caparbietà potrei utilizzarla anche per fare qualcosa sul territorio.

    • CommentAuthormarisa
    • CommentTime20 Apr 2012
     

    Sensibilizzare va bene ma se le istituzioni comunque sono assenti come si procede poi per gli affidi. Non vorrei creare false speranze: a questo ci pensano già i corsi

    • CommentAuthorroberta_b
    • CommentTime20 Apr 2012
     

    Ma perché con tutti i bambini che attendono di trovare una famiglia (Riccardo mi parlava di numeri esorbitanti) è invece così difficile ottenere l'affidamento di un bimbo? :face-plain:

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime20 Apr 2012
     

    Dipende da cosa intendi....noi per esempio siamo stati 4 anni con le mani in mano, a parte le esperienze che abbiamo avuto di affido diurno,( che non era ciò che cercavamo) aspettando che nel nostro comune ci fosse un caso adatto a noi. Quando andavamo ai gruppi c'erano più famiglie "disoccupate" che occupate. Dopo sono venuta a sapere che non fanno quasi più affidi alle famiglie, solo i diurni (senza retta!:face-plain:), perchè preferisco gruppi famiglia o comunità.
    Questo affido che abbiamo ora, l'abbiamo avuto con una facilità incredibile, ma si tratta di altro comune, quindi altre idee, altra politica

  21.  

    Elen, Marisa, Roberta, è tutta un darsela ad intendere.
    Leggete l'articolo su vita di questa settimana che dice l'esatto contrario di quanto hanno detto ad Elen.
    La verità è purtroppo che i comuni non vogliono fare affido, è un costo in assistenti sociali, in psicologi, in rette, in servizi, in promozione oltre ad un costo politico.
    Non vogliono farlo ma noi dobbiamo solleticarli.

    hai ragione Marisa nel non voler creare false aspettative, ma è pur vero che il pubblico si muove se sollecitato da chi lo vota e la gente si muove se informata e sollecitata.
    Denunciamo lo stato dei fatti con convegni, articoli, iniziative di ogni genere, proposte.
    Scriviamo ai comuni e obblighiamoli a rispondere per scritto e vediamo cosa dicono.
    Un comune che dica di non avere bambini da dare in affido è una bugia.
    Il fatto è che non fanno indagini, non vanno a bussare alle porte e quando qualcuno chiede aiuto negano l'evidenza, sminuizzano, rimandano indietro, dicono che non c'è bisogno di affido per quel bimbo.

    Ed allora scriviamo ai tribunali se i servizi non si muovono.
    Una volta che venga emesso un decreto, l'affido deve aver luogo oppure è omissione di atti d'ufficio.

    E se i comuni dovessero dire di non avere risorse di famiglie o comunità, le troviamo noi le famiglie disponibili, ma per far questo, si torna al discorso di prima, dobbiamo sensibilizzare, far conoscere

  22.  

    In data 22/2/2012 scrivevo al governo Monti

    Buongiorno,
    mi chiamo Riccardo Ripoli e sono il fondatore e presidente dell'Associazione "Amici della Zizzi" onlus – www.zizzi.org - con sede a Livorno, sorta dopo la morte della mia mamma il cui soprannome era appunto Zizzi.
    Nati ufficiosamente nel settembre 1986 e ufficialmente con atto notarile il 19 maggio 1987, vantiamo un'esperienza di oltre 25 anni con bambini e ragazzi provenienti da situazioni di disagio, dove pedofilia, prostituzione, tossicodipendenza sono realtà con le quali questi nostri ragazzi hanno dovuto confrontarsi fino al loro arrivo da noi. Da sempre cerchiamo di dar loro il calore di una famiglia, con regole e con tanto amore, vivendo con loro e condividendo le gioie e i dolori.
    Questa mia destinata a Monti, uomo che non sono il solo ad ammirare per l'impegno profuso per risollevare questa nostra Italia, certo che vorrà prendere in considerazione il grande disagio in cui versano moltissimi bambini per l'impossibilita' o l'indisponibilità di Regioni ed enti locali ad aiutarli.
    Dal 2001 abbiamo creato un portale – www.sos-affido.it - per far conoscere l’affidamento e dare consigli utili agli affidatari su come affrontare i vari problemi che si incontrano in questo cammino.
    Purtroppo l’Affidamento Familiare non e' conosciuto ed e' visto in maniera negativa da tante parti: i comuni non lo amano perché li danneggia da un punto di vista economico e di perdita di consensi, le famiglie lo conoscono per sentito dire e ne hanno timore soprattutto per la mancanza di chiarezza e di supporto da parte dei servizi sociali
    Si sente da tempo l’esigenza di una revisione della legge 149/2001. Una legge che ingenera confusione in quanto tratta sia dell’affidamento che dell’adozione, e dove all’affido sono riservati soltanto 6 articoli specifici su 41. Sarebbe pertanto auspicabile una separazione degli argomenti in due leggi distinte. Ci facciamo portavoce dell’espressione di molti raccogliendo le varie critiche e proposte.
    Spero che questa mia mail, scritta con il cuore in mano, serva a trovare soluzioni condivise finalizzate a migliorare le condizioni di vita di tanti bambini.
    A sua disposizione per ulteriori approfondimenti sulle tematiche in questa mia lettera esposte.