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    • CommentAuthorElen
    • CommentTime19 Nov 2011
     

    In un recente incontro con il gruppo di famiglie affidatarie in cui abbiamo parlato a lungo del nostro nuovo affido, ci sono stati dati dei consigli, nonchè fatte alcune riflessioni di cui chiedo il vostro parere.
    Per molti non è giusto il fatto che il bambino rientri in famiglia tutti i fine settimana (1 notte), che passi eventuali ponti o parte delle vacanze di Natale con la mamma altrimenti in lui si fa l'idea che noi siamo quelli che lo facciamo studiare e invece i momenti piacevoli(???) li passerebbe a casa. Che questa sarebbe una stategia per tenere buona la mamma , trattandosi di un affido consensuale(e quindi bisognerà sempre agire per tenere buona la mamma?).
    Poi ci hanno detto che non dovremmo mai "metterci d'accordo noi" su eventuali variazioni come è successo per l'ultimo ponte in cui l'assistente sociale ci ha detto che non riusciva a mettersi in contatto con la mamma (che non le risponde mai al telefono) e che dovevamo chiedere noi a lei cosa voleva fare. Risposta: visto che non lavoro, pùò stare a casa con me! Cosa dovevo fare? Il bambino è rientrato da noi abbastanza normale, ma molto silenzioso, ci sono voluti un paio di giorni per vederlo ritornare allegro come è sempre. Ass. Sociale assente per un periodo per cui attendiamo che rientri per parlare di queste cose.
    Ci hanno consigliato di fare un calendario a lungo termine per le vacanze e i ponti, già per le vacanze di Natale non sappiamo ancora cosa si farà!!
    Quando parliamo di queste cose io mi sento sempre di dover agevolare gli incontri con la sua famiglia, perchè penso che per ora vada bene così, penso che noi non abbiamo nessun diritto di pretendere che lui stia con noi durante le feste. Ma lui cosa pensa, nessuno gli ha mai chiesto? No! Perchè sono i grandi che prendono le decisioni, certo, e lui accetta e non parla:face-plain:

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime19 Nov 2011
     

    Bel dilemma..
    allora, punto primo concordo sul fatto che lasciare gli incontri o rientri, cosi, al caso, o alle decisioni dell"ultimo momento non và bene, primo perchè voi famiglia avete il diritto di sapere come e quando, secondo per dare alla madre un impegno preciso da rispettare, e implicitamente rispetta voi e il figlio! non è che all"ultimo si prende e si porta e si riprende il bambinmo, lui ha bisogno anche di calma e stabilità, perfetto un calendario, semestrale stilato con i serv. scritto stampato! e inviato p.c. a voi e alla madre, da li non si cambia, se non con accordo con i serv. cioè la madre non si rivolge a voi per cambiamenti, ma ai serv.

    Noi facciamo cosi da anni, e ti assicuro che ci agevola parecchio, se il cambiamento della famiglia, viene all"ultimo minuto ( spesso al sabato, senza i serv.!!) io rispondo, non si può! non posso decidere, salta l"incontro!! è una palestra per loro, imparano che non possono farsi i cavoli loro!
    per il bambino, scusa, è molto meglio sapere in anticipo quando andrà, quando no, crescendo poi avrà anche i suoi impegni, le sue cosette da fare, io metto il calendario che mi inviano i serv, sulla scrivania di Gius, e lui si segna in base anche ai suoi impegni, mi sembra giusto! Non credo che voi pretendiate che stia con voi, però chiedergli anche, cosa ti piacerebbe fare? cosi ne parliamo ai serv. che sentono tua madre, e ci organiziamo al meglio per le vacanze? se poi la madre non risponde ai serv. problemi suoi e dei serv. perchè dovete parare voi?? e se capita qualcosa, quando lui doveva essere da tè, e invece è da lei, per decisione dell"ulti
    mo minuto?? sono dell"idea che, essere gentili e compresivi, si, ma con paletti e regole ben precise.

    •  
      CommentAuthoradry67
    • CommentTime19 Nov 2011
     

    Sono assolutamente concorde con lauri, credo sia più che giusto agevolare gli incontri e i giorni con la madre, ma che siano schedulati, programmati e soprattutto non modificabili a piacimento (salvo cause di forza maggiore), e solo i servizi possono nel caso fare da tramite.

  1.  

    Giusto ciò che dice Lauri, ma con una certa elasticità ... eccezioni che non diventino regole e sempre passando attraverso i servizi sociali.
    I momenti buoni, come le feste devono esserci anche con voi, sopratutto perché vi veda come famiglia ... una seconda famiglia, ma sempre una Famiglia. L'affidamento è molto simile ad una separazione tra genitori, almeno per quanto riguarda i figli.
    Ci si mette d'accordo secondo il buon senso e poi si fa ratificare ai servizi. Se non ci si mette d'accordo ci pensa l'assistente sociale o il giudice. Ed il Bambino va sentito su ciò che preferisce, facendogli però capire che le decisioni le prendono gli adulti che vedono la situazione da un punto di vista più generico e più maturo.

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime21 Nov 2011
     

    Concordo con quanto detto dagli altri.
    Vorrei inoltre sottolineare l'importanza degli incontri con la famiglia (anche se è da valutarsi caso a caso logicamente), perché anche se per i bambini è un momento molto
    faticoso - e ce lo fanno capire quando rientrano : non parlano, o diventano aggressivi, si arrabbiano- è comunque un modo per cominciare a valutare e provare modalità e
    insegnamenti nuovi che stanno immagazzinando con l'esperienza dell'affido nella nuova famiglia. L'importante è che non si sentano soli, quando rientrano ci sono i "nuovi genitori" che li aiuteranno pian piano a mettere ordine nei loro pensieri. I bambini in affido tirano fuori delle capacità inimmaginabili, bisogna dargli la sicurezza che c'è chi si occupa di loro.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime22 Nov 2011
     

    grazie, vi farò sapere come andrà...intanto ho chiesto un incontro urgente