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    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime28 Dec 2011
     

    L'adolescenza è un periodo non solo faticoso, ma se sei alla prima esperienza come genitore è una fase veramente imprevedibile. Il nostro primogenito ci ha letteralmente sfiniti ed è anche per questo che siamo più attenti ai segnali del secondo. L'esperienza e l'esempio valgono anche per noi adulti, anche se devo dire che l'aspetto caratteriale influisce molto.
    Sottolineo l'importanza della condivisione per un progetto così importante, perché bisogna ridurre al minimo i rischi di fallimento. Sì Riccardo, ho provato diversi approcci con mio figlio, alla fine con la sua grande sensibilità mi ha quasi supplicato:"Però mamma non è giusto che mi fai sentire in colpa!". Ha ragione i sensi di colpa non fanno crescere, deve condividere. Credo abbia ragione Elen che possa essere un problema di privacy, di spazi. Purtroppo abbiamo solo una stanza per i ragazzi e quindi...niente per ora.
    Volevo comunque ringraziarvi tutti perché tramite questo forum mantengo viva la mia motivazione e faccio tesoro dei vostri pensieri e consigli.
    Grazie di cuore :face-smile:

  1.  

    Sicuramente il carattere di ciascuno è importante per come ognuno affronta la vita.
    Certamente l'esempio di noi adulti è importante per i ragazzi che ci circondano.
    Credo tuttavia che le due cose siano molto correlate tra loro.
    Il nostro esempio forma anche il carattere dei ragazzi, anche se in buona parte esso proviene dal dna.
    Penso che noi adulti possiamo smussare certi angoli, farli ragionare.
    Bruno e R. sono due caratteri all'opposto. Il primo deciso, fiero, le brontolate gli scivolano addosso, sa quel che vuole. R. insicuro, pauroso, debole.
    Da quando sono con noi, pur rimanendo in loro questo carattere, abbiamo cercato di addolcire Bruno e fortificare R., ed in parte ci siamo riusciti.
    Finché saranno con noi daremo loro tutto quello che possiamo e sappiamo, poi quando andranno sulla loro strada, speriamo facciano tesoro degli insegnamenti che gli abbiamo dato e possano camminare con le loro gambe nel modo migliore possibile, ripensando agli insegnamenti e agli esempi che hanno ricevuto.

    Hai ragione Lory, mettere davanti i fatti è un conto, ma esagerare vorrebbe dire colpevolizzare e non è cosa giusta.
    Arriverà il momento in cui tuo figlio capirà e accetterà. Arriverà il momento in cui potrete accogliere un altroo bambino ed il Vangelo di oggi 29 dicembre sembra fatto apposta per te :face-angel:

  2.  

    Addì 29 dicembre 2011

    Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore,
    come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore;
    e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
    Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele;
    lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.
    Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge,
    lo prese tra le braccia e benedisse Dio:
    «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola;
    perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
    preparata da te davanti a tutti i popoli,
    luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».
    Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui.
    Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione
    perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima»

    Luca 2,22-35

  3.  

    Quante volte il Signore ci parla, parla al nostro cuore.
    Quante volte riusciamo ad ascoltarlo e quante a seguire le Sue indicazioni?
    Samuele ha ascoltato la Parola di Dio, non ha dubitato, ha atteso pazientemente ... ed è stato ricompensato

    Quante volte sbattiamo contro muri che ci sembrano insormontabili, specie nell'educazione di un figlio.
    Bisogna avere Fiducia in Dio e pazienza. Se quel ragazzo, figlio naturale, affidato o adottato che sia, è arrivato da noi, significa che così doveva essere. Significa che il Buon Dio voleva che il suo cuore fosse messo tra le nostre mani. Prima o poi avremo la soddisfazione di vederlo camminare bene, di prendere la strada giusta.

  4.  

    Addì 30 novembre 2011

    C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza,
    era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.
    Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
    Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret.
    Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui

    Luca 2,36-40

  5.  

    Oggi à la festa della Sacra Famiglia, la festa di tutte le Famiglie ... quindi tantissimi auguri a tutti voi.
    Giuseppe, Maria e Gesù sono certamente figure eccezionali, ma con tutte le caratteristiche di ogni essere umano e con le problematiche di ogni famiglia.
    Mi piace pensare a Giuseppe come il primo babbo affidatario ed un po' mi ci immedesimo.
    Un Figlio che non è il tuo, ma ti è stato dato in affidamento da Dio. Una grande responsabilità, ma certamente una grande fiducia in Giuseppe, una grande fiducia in noi genitori affidatari da parte di Dio.
    Non penso che siamo uno sparuto gruppetto di folli, bensì penso che siamo una elite, scelti da Dio per accogliere le Sue creature che nessuno vuole.
    Il Signore non si rivolge solo a noi, ma a chiunque ed ogni persona è libera di esprimersi con un si o con un no. Le motivazioni, giuste o sbagliate che siano, le vede il Signore e non sta a noi giudicare,ma è certo che Dio ci chiama e non ci esclude da questa elite, che è un po' particolare perché aperta a tutti.

    Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui

    Ecco come vedo un bambino in affidamento. Un bambino che cresce e si fortifica, come ogni altro bambino (aspetto terreno) e con la grazia di Dio sopra di lui (aspetto divino) perché è vero che i nostri ragazzi hanno tanto sofferto, ma ad un certo punto il Signore ha voluto toglierli dalle brutte situazioni per darli a noi, famiglie affidatarie, ed usando le loro disgrazie per fortificarli, donando loro una marcia in più, ma lasciandoli comunque liberi di utilizzare quella forza.
    Pensate a quanto bravi sarebbero come genitori affidatari coloro che sanno cosa sia l'affido per averlo vissuto.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime30 Dec 2011
     

    Un augurio anche da parte mia a tutte le famiglie, a tutti i bambini, naturali e in affido.
    In questo periodo di festa si ha ancora di più il senso della famiglia, forse perchè si ha più tempo per stare insieme, senza dover correre a destra e a sinistra. E' bello ritrovarsi con altre famiglie, e sentirsi più vicini a parenti ed amici. E' bello poter condividere tutto questo con un bambino in affidamento....il fatto di essere famiglia per lui, ci fa sentire anche più famiglia tra di noi....la sua presenza è una benedizione per noi, vederlo ridere e scherzare ci fa sentire importanti...non ci sono parole che possono descrivere la gioia che ci porta con la sua presenza

  6.  

    Addì 31 dicembre 2011

    In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
    Egli era in principio presso Dio:
    tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
    In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
    la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.
    Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
    Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
    Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
    Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
    Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
    Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto.
    A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome,
    i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
    E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
    Giovanni gli rende testimonianza e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me».
    Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
    Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
    Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato

    Giovanni 1,1-18

  7.  

    Vorrei soffermarmi su una frase

    tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste

    Dovremmo ricordarcelo più spesso.
    Tendiamo a pensare che molto di ciò che esiste sia opera nostra, ed il resto pensiamo ci sia dovuto.
    Ma non è così. Non c'è bambino in affido, non c'è gioia o dolore che non sia, se non è il Signore a volerla.
    Ringraziamo per tutto perché Lui è la luce che illumina il nostro cammino. Grazie alla luce possiamo vedere, ammirare, essere cauti nell'affrontare le prove della vita. Senza luce vaghiamo nel buio, a tentoni, provando e sbattendo la testa.

    E noi siamo luce per i nostri ragazzi, la loro guida, l'aiuto di cui hanno bisogno. Ma la nostra luce non viene da noi, è luce riflessa, è luce di Dio e dobbiamo continuamente immagazzinare luce per poterla trasmettere a nostra volta a chi guarda a noi come un faro. Dobbiamo apprezzare i valori ed i principi che Gesù ci insegna ogni giorno, per poterli trasmettere ai nostri ragazzi che a loro volta li doneranno ai loro figli.
    Non spezziamo questa catena, perché per ogni catena interrotta ci sarà sempre qualcuno che vagherà nel buio della vita. E sarà un po' anche colpa nostra.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime31 Dec 2011
     

    <Sono certa, che in alcuni momenti difficilissimi, la mano Santo di Gesù, ci sia stata, posata sul tetto della nostra casa, sul cuore della nostra famiglia, perchè accogliere e crescere un bimbo in affido, non è sempre una strada semplice, io con l"affido, ho ricominciato a pregare, e per Gius, ho implorato l"aiuto di Dio, in alcuni momenti bui, anche questo, per mè, è "il miracolo dell"affido".il sapere che si è l"unica e l"ultima risorsa, per un bambino, ti mette di fronte a una responsabilità forte, e io mi sono accorta, che non mi bastavano le mie conoscenze teoriche, le mie competenze di madre, per Gius, avevo bisogno di..una liuce speciale, più forte, avevo bisogno di una forza di animo diversa..e la preghiera mi ha avvicinato a questa luce..Alla fine Gius..mi ha portato luce!!

  8.  

    Lauri ... bellissimo ... Grazie :face-smile:

  9.  

    Addì 1 gennaio 2012

    Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia.
    E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
    Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano.
    Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
    I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
    Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre

    Luca 2,16-21

  10.  

    I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro

    Dopo aver visto quello che Dio fa per noi, non possiamo far altro che ringraziarlo e parlare di Lui.
    Nella mia vita è sempre stato presente e mi è stato sempre vicinissimo in ogni cosa, in ogni progetto che ho sognato, elaborato e fatto nascere.
    Non potrei fare a meno di ringraziarlo e parlare di Lui, perché Suo e solo Suo è il merito per quello che abbiamo fatto in questi 25 anni di vita

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime1 Jan 2012
     

    E, penso sia giusto lodare il Signore, per averci dato i nostri bambini in affido, e per aver guidato le famiglie affidatarie in questo anno trascorso, pregandolo di non lasciarci soli, nemmeno in questo nuovo anno!

  11.  

    Addì 2 gennaio 2012

    Giovanni 1,19-28
    E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Chi sei tu?».
    Egli confessò e non negò, e confessò: «Io non sono il Cristo».
    Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No».
    Gli dissero dunque: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
    Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia».
    Essi erano stati mandati da parte dei farisei.
    Lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?».
    Giovanni rispose loro: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete,
    uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo».
    Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando

    Giovanni 1,19-28

  12.  

    Il Signore manda ognuno di noi a gridare, a far sentire la propria voce, non per sè stesso ma per portare avanti i valori ed i principi che Lui ci ha insegnato.
    Siamo entrato, in un modo o in un altro, nelmondo dell'affido.
    Siamo venuti a contatto con realtà sconosciute ai più.
    Abbiamo toccato con mano la sofferenza di tanti bambini, abbiamo visto i loro occhi tristi supplicare un po' di amore.
    Non possiamo tacere.
    Dobbiamo gridare con forza affinché altri vengano a farsi battezzare da noi per incamminarsi sulla strada dell'affido. Un battesimo fatto di acqua e non di spirito. Questo spetta a Dio soltanto, e sarà Lui a battezzare, a stare vicino a quelle persone che vorranno intraprendere questo meraviglioso cammino che è l'affidamento.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime2 Jan 2012
     

    "Chi sei tu??" poche parole, in fondo..ma mi risuoneranno nella testa per sempre..un mattino come tanti, Gius..con noi da poche settimane, beve il suo latte, alza gli occhi mi fissa e dice:..CHI SEI Tù??..chi ero ai suoi occhi? nella sua testa? come mi sentiva, quel piccolo devastato nel corpo e nell"anima? che risposta dargli? mi venne solo da dire: sono una mamma, che ora fà anche un pò la tua mamma, intanto che aspettiamo che guarisca la tua..non mi rispose nulla, mi si avvicnò, e mi disse sottovoce:"ti voglio bene"..Non ricordo di aver mai provato tanto male nel cuore, un bimbo che dice a una semisconosciuta..ti voglio bene..quale vuoto ha nel cuore?? che bisogno immensa ha di amore??
    Questo potrebbe essere quasi lo slogan dell"affido, come possiamo starcene tranquilli, chiusi nel nostro mondo, sapendo che ci sono questi bambini con questo vuoto enorme dentro il cuore?? che esseri umani siamo, se non siamo toccati da questo?

  13.  

    Hai ragione Lauri, sono con te su queste parole.
    I ragazzi hanno bisogno di affetto, di amore. Non vogliono grandi cose, vogliono solo che tu ci sia, che tu sia lì accanto a loro ad ogni loro successo, nella loro quotidianità, nei loro pensieri e con i loro dolori. Esserci, amarli, accettare i loro limiti

  14.  

    Addì 3 gennaio 2012

    Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: «Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!
    Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me.
    Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele».
    Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui.
    Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo.
    E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio»

    Giovanni 1,29-34

  15.  

    Colui che toglie il peccato del mondo

    Chi si avvicina alla Fede, chi ha dubbi, chi critica ... spesso dice "come può Dio permettere tanti peccati? Tante guerre, violenze, sfruttamento delle persone, rapine, omicidi ... e nello stesso tempo essere Colui che toglie i peccati del mondo?

    In ogni casa c'è una porta di ingresso, se si decide di passare attaraverso quella porta si entra in casa, altrimenti si resta fuori.
    Il Signore ci dà la libertà di agire come riteniamo opportuno. Ci da consigli tramite il Vangelo, ci parla attraverso la nostra esperienza quotidiana, ci suggerisce come agire attraverso persone più buone e più vicine a Lui ... ma poi se seguirlo o meno dipende da noi, dalla nostra volontà, dalla nostra costanza.
    E' facile dire "voglio aiutare un bambino", ma aiutarlo veramente è tutt'altra cosa che dirlo e basta. Aiutarlo vuol dire accoglierlo, amarlo, consolarlo, lottare per lui, con lui e a volte contro di lui, accogliere i suoi genitori naturali, cercare di capire ogni suo gesto e perdonarlo per ogni suo errore.

    Dico sempre ai miei ragazzi "vi posso procurare il cibo, ve lo posso cucinare, ve lo posso servire nel migliore dei modi, mettervelo davanti in un bellissimo piatto, prenderlo con le posate e posso anche imboccarvi ... ma poi se volete mangiare dipende soltanto da voi.

    Il Signore ci dice quale sia la strada migliore da seguire, la via per essere in pace con gli altri e con noi stessi. Il Signore ci insegna a non peccare e ci è vicino ogni volta che sbagliamo, e come un buon Padre a volte ci brontola, a volte ci "abbona" i nostri peccati ... ma mai ci costringerà a non peccare, perché la nostra vita eterna dipende da Lui, ma anche dalle scelte che noi faremo.
    La cosa bellissima è che c'è sempre la possibilità di cambiare strada, di dire con il cuore "Signore perdonami ho sbagliato". Ed è attraverso questo perdono che il Signore "è colui che toglie il peccato del mondo".

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime3 Jan 2012
     

    Cio è stato donato un enorme dono, e una grande responsabilità, verso noi stessi, in primis..letta cosi, semplice-semplice-Dio ci dà una libertà estrema, ci apre tutte le porte e ci lascia decidere..è bella questa immagine..liberi assolutamente di scegliere..

  16.  

    Addì 4 gennaio 2012

    Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli
    e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!».
    E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
    Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?».
    Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
    Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro.
    Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)»
    e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)»

    Giovanni 1,35-42

  17.  

    Quando Giovanni Battista ha detto: «Ecco l'Agnello» e «E' colui che battezza nello Spirito Santo», ha affidato a Cristo il compito di insegnare di persona, in modo più esplicito, la sua dottrina. Anche Andrea portando il fratello Simone da Gesù, fa la stessa cosa.

    Così dobbiamo fare noi con i nostri ragazzi: presentar loro Gesù, far loro capire che i Suoi insegnamenti sono quelli da seguire, non quelli materiali e terreni di altri falsi idoli come l'esagerato tifo calcistico, o il denaro, o il potere ...
    Ieri vedevo il telegiornale, ed una notizia in particolare mi ha colpito: è stato creato un centro per la disintossicazione da internet. Migliaia di persone, specie giovani, si rifugiano in questa realtà virtuale e trascorrono moltissimo tempo davanti al video trascurando rapporti personali, studio e la ricerca di valori e principi.
    Purtroppo complici in buona fede di tutto questo sono i genitori stessi che preferiscono avere i propri figli in casa, al sicuro.

    Siamo stati spesso criticati per alcune regole che abbiamo messo. Una di esse è un uso limitatissimo di internet, finalizzato solo allo studio. Niente social network (solo il grande di 23 anni lo usa e solo da un paio di anni).
    Chiaramente se un genitore proibisce non solo deve spiegarne le motivazion, ma deve fare anche proposte alternative: sport, amicizie in carne ossa, tanto dialogo con loro, giochi e piccoli lavoretti insieme. Alla fine loro stessi non sentono la necessità di internet.
    Chiaramente se non diamo alternative ai nostri figli, noi che siamo le loro guide, e lasciamo che siano loro a scegliere ... non lamentiamoci poi se un giorno dovremo portarli ad un centro per essere disintossicati.
    A volte è molto più difficile dire un no, piuttosto che un si, ma un no quasi sempre educa.

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime4 Jan 2012
     

    "Il Signore ci dice quale sia la strada migliore da seguire, la via per essere in pace con gli altri e con noi stessi. Il Signore ci insegna a non peccare e ci è vicino ogni volta che sbagliamo, e come un buon Padre a volte ci brontola, a volte ci "abbona" i nostri peccati ... ma mai ci costringerà a non peccare, perché la nostra vita eterna dipende da Lui, ma anche dalle scelte che noi faremo.
    La cosa bellissima è che c'è sempre la possibilità di cambiare strada, di dire con il cuore "Signore perdonami ho sbagliato". Ed è attraverso questo perdono che il Signore "è colui che toglie il peccato del mondo".

    Ad un incontro fatto prima di Natale un parroco, che si occupa anch'egli di una comunità di bambini allontanati alle famiglie, ci ha invitato a riflettere su vari aspetti del Natale attraverso la lettura del vangelo di Giovanni riportato amche qui..."e il verbo si fece carne....." e, tra le varie cose, parlò proprio del perdono e disse una cosa che non avevo mai sentito prima ossia che l'unico "peccato" che lo Spiito Santo non può perdonare è proprio il rifiuto a voler essere perdonati

  18.  

    Il mio amico Don Luigi diceva che non si deve giudicare, ma che la "norma" non riguarda solo il giudizio nei confronti degli altri, ma anche verso noi stessi.
    Giudicare il peccato e non il peccatore. Il peccatore, inclusi noi stessi, deve essere sempre perdonato perché il giudizio spetta solo a Dio

  19.  

    Addì 5 gennaio 2012

    Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi».
    Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro.
    Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret».
    Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
    Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità».
    Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico».
    Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!».
    Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!».
    Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo»

    Giovanni 1,43-51

  20.  

    Gesù si sceglie i Suoi discepoli.
    Lui chiama noi a seguirlo nell'accogliere un bambino, chiama i missionari a portare la Sua Parola nel mondo, chiama i sacerdoti per dare supporto a tutti noi, chiama i volontari ad aiutare tante persone in difficoltà.
    Essere chiamati non vuol dire essere migliori, vuol dire che il Signore ha fiducia in noi, pur nel rispetto delle nostre scelte, giuste o sbagliate che siano. Chiaramente ogni nostra scelta forte potrebbe avere una conseguenza.
    Mi viene sempre in mente Giuda. Scelto dal Signore, tenuto vicino anche quando Gesù sapeva benissimo che cosa avrebbe fatto, nella speranza che cambiasse idea.
    Giuda traditore, visto da tutti come il più grande dei peccatori, che per soldi vende il Figlio di Dio, il suo Maestro ... ma che poi si pente.
    Mi piace pensare questo di lui, un peccatore pentito, pentito al punto da fare un gesto inconsulto, sbagliato, ma un gesto per lui riparatore.
    Mi piace pensare che quando Gesù sulla croce dice "non imputar loro questo peccato", si riferisca anche a lui.
    Questo perriflettere che tutti noi,qualsiasi brutta cosa possiamo fare nella vita, possiamo sempre avere il perdono di Dio se amaramente pentiti nel profondo del cuore.
    Se quindi ognuno di noi può avere il perdono di Dio, anche noi dobbiamo perdonare chiunque sbagli, qualunque peccato grande possa aver fatto.

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime5 Jan 2012
     

    IL PERDONO...........parola a volte difficile, ma necessaria perchè senza il perdono non possiamo vivere, ma quello su cui dobbiamo impegnarci è riuscire a perdonare gli altri per avere la PACE , non da soli possiamo riuscire in questo ma con l'aiuto di Colui che è VERA PACE.:face-angel:

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime5 Jan 2012
     

    Perdonami Riccardo se divago dal discorso affido ma ogni volta che si parla di “perdono” di Dio mi viene la tentazione di bruciare la Chiesa (istituzione)
    Dio perdona tutto se si è amaramente pentiti nel profondo del cuore....ora, secondo la chiesa e le sue leggi io sono peccatrice in quanto separata con una nuova relazione di coppia. Il mio peccato non è nell’aver sciolto il sacramento della separazione, quanto nell’avere rapporti con un altro uomo che non è mio marito (perché per la legge di Dio il vincolo matrimoniale non si scioglie con il divorzio). Il mio peccato non può essere assolto perché dovrei “pentirmi” della mia attuale situazione per poter ottenere l’assoluzione dal peccato. E pentirsi vuol dire promettere o quanto meno impegnarsi a non commettere più il peccato in futuro (cosa che non posso fare). Quindi ricapitolando, peccatrice che vorrebbe essere perdonata ma non può pentirsi di un peccato (in questo caso adulterio) sapendo che in questo peccato ci vive e ci vivrà anche dopo una eventuale confessione....e intanto sono circa 2 o 3 anni che non mi confesso, che non prendo la comunione.
    L’anno scorso, al rientro da Lourdes dove io e adri eravamo stati come volontari (dama e barelliere) un parroco dell’organizzazione con cui abbiamo fatto il pellegrinaggio, nella messa di “rientro” ha fatto una bellissima predica dove tra le varie cose dette parlò ai volontari sottolineando l’importanza del loro impegno e via dicendo e disse una frase a proposito dell’importanza dell’eucarestia e della forza che può infondere, che mi si conficcò in testa come un chiodo doloroso…”prendete l’eucarestia e portatela in giro tra la gente che incontrate”....belle parole, peccato che la chiesa a qualcuno lo impedisce!

  21.  

    Soleluna, la chiesa in quanto istituzione ha le sue regole umane, ma anche i suoi errori ed i suoi torti perché fatta di uomini. Basti pensare al passato per vedere come inquisizione, roghi e guerre sante siano errori ormai certi e palesi.
    Ci sono pertanto cose che oggi la chiesa fa e che sono sbagliate.
    Quello che mi fa piacere di te e di Adriano è che mantenete la vostra Fede e vi attenete alle regole, pur anche criticandole, ma è con le critiche dall'interno che si possono cambiare le cose, non con le picconate dall'esterno sparando a zero su tutta una categoria.
    Se non avessi avuto Fede, nonostante le opposizioni fattemi dalla chiesa, non sarebbe nata l'Associazione e tanti bimbi non sarebbero stati aiutati e tante persone non sarebbero venute in contatto con noi facendo scelte di vita importanti.
    Chi critica la Fede non dovrebbe avere la visuale parziale di ciò che di male è stato fatto, ma dovrebbe avere il coraggio di vedere le cose buone che ha fatto. Madre Teresa con la sua vita dedicata ai poveri era chiesa istituzione, Giovanni Paolo II con l'abbattimento della cortina di ferro era chiesa istituzione, i missionari che muoiono in Africa per difendere donne e bambini sono chiesa istituzione ... alla pari di preti pedofili, vescovi ricchi e regole antiquate. Si critica per cambiare le seconde, si apprezzano e si seguono gli insegnamenti dei primi.
    Come la natura ha del buono nella primavera, nel ciclo della vita, nella nascita di un bambino, ha anche il brutto nei terremoti, negli tsunami, nelle carestie.
    Troppo facile prendere il cattivo di ciò che non ci piace ed il buono di ciò che ci piace e poi metterli a confronto :face-smile:

    Soleluna ... scusa la divagazione ... penso che il Signore chieda a te e ad Adriano di comportarvi nel migliore dei modi. Se peccato c'è, sarà Lui a giudicarlo, non voi o la chiesa istituzione. Di Madre Teresa e San Francesco ce ne sono pochi, tutti gli altri hanno i loro peccati da portare ogni giorno. Il Signore dice "il mio peccato mi è sempre dinanzi".
    E' come una ragazza che resta incinta fuori del matrimonio ... certo che è un peccato, ma alla fine il Padre Buono perdona e sostiene quella ragazza nella sua gravidanza e quel bimbo sin dalla sua nascita.

    Tu dentro di se sai se hai sbagliato o meno e sai come chiedere perdono a Dio.
    L'amore per Adriano però è altra cosa perché è Amore, e per definizione stessa dell'amore, se vero ed intenso, non può essere qualcosa di male.

    Le regole ci sono e vanno rispettate, ma le si può criticare. Ne parlavamo l'altro giorno circa quelle relative all'affido che sono da cambiare, ma oggi ci sono quelle e quelle rispettiamo.

    •  
      CommentAuthorsoleluna*
    • CommentTime5 Jan 2012
     

    Certo Ric....il parroco che mi ha accompagnata nel periodo della svolta nella mia vita un giorno mi disse che la condivisione con il Signore la si può trovare anche facendo del bene al prossimo, dedicandosi agli altri....vero non dico di no, ma spesso ho la sensazione che senza Eucaristia mi manca comunque qualcosa, non so bene spiegarlo, è come sentirmi vicina al Signore ma mai abbastanza per poterlo toccare, è come camminare verso di Lui (seppur negli errori) per poi trovare un cartello che di colpo mi dice “stop, non oltrepassare il limite”
    Il desiderio che ho in cuore me lo ha messo Lui (lo sento), il volontariato mi avvicina a Lui (lo avverto) ma quando sono in Chiesa e non posso prendere l’Eucarestia spunta all’improvviso quel cartello, quella riga oltre la quale non posso andare

  22.  

    Io non potrei stare senza fare la comunione. E' la mia carica, la mia gioia, la mia forza.
    Ti capisco e ti sono vicino nel cuore.
    L'obbendienza alla regola, seppur non molto condivisibile ... quasi che il Signore perdoni tutti noi, mentra la chiesa no ... è comunque un grande atto di umiltà ed il sacrificio connesso ècosì grande che secondo me è un po' come la penitenza correlata ad un peccato, una penitenza ed un sacrificio che ti purificano.
    Spero che su questo la chiesa possa un domani cambiare modo di valutazione, non liberalizzando forse, ma magari avendo riguardo almeno a quelle situazioni in cui uno dei due abbandona l'altro senza che questo abbia alcuna colpa circa l'effettiva separazione ... e magari dopo qualche anno, quando ormai non ci sono più possibilità di un ripristino del matrimonio, possa essere lasciato libero di ricrearsi una famiglia.

    •  
      CommentAuthoradry67
    • CommentTime5 Jan 2012
     

    Urca ric, sei riuscito a commuovermi con le tue parole!

    Grazie

  23.  

    Addì 6 gennaio 2012

    Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano:
    «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo».
    All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
    Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia.
    Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
    E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.
    Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella
    e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».
    Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
    Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia.
    Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
    Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese

    Matteo 2,1-12

  24.  

    Epifania significa rivelazione.
    Rivelazione che Gesù è Figlio di Dio, presentazione al mondo: ai pagani con i magi, ai giudei con il battesimo, ai discepoli con le nozze di Cana.
    I magi, in quanto pagani, rappresentano ci fanno capire che il Vangelo è annunciato a tutti e non solo a dei prescelti. Tutti possono seguire la stella che porta verso Dio.
    Ognuno di noi ha davanti a sè la stella cometa, il Vangelo, ed ognuno è libero di seguirla portando a Gesù in dono i propri sforzi, i propri sacrifici, le proprie difficoltà.
    Se i magi non fossero andati da Gesù nulla sarebbe cambiato, ma questo lungo viaggio intrapreso seguendo una stella non è stato privo di difficoltà, così come non è facile per noi incamminarsi verso Dio, seguire una stella che è lontana fisicamente da noi, affrontare mille difficoltà, abbandonare i propri agi ... ma alla fine la ricompensa è quella di essere riusciti a compiere un cammino che ci ha portati ad ammirare la luce.

    Ieri Moni parlava di Natura, ed è proprio partendo dalla natura che i pagani (coloro che non credono) possono "compiere le opere della legge", poiché, come diceva S. Paolo agli abitanti di Listri, il "Dio vivente che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano... nelle generazioni passate ha lasciato che ogni popolo seguisse la sua strada; ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge e stagioni ricche di frutti, fornendovi di cibo e riempiendo di letizia i vostri cuori" (At 14,15-17).

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime6 Jan 2012
     

    oggi possiamo vedere e adorare quel Bambino che è Dio .............ma ogni giorno possiamo scoprire negli altri il Signore che viene e cerca accoglienza..........Oggi ho sentito forte questa cosa durante l' omelia del nostro sacerdote e quella scelta che forse era ancora un pò timida ..........non lo è più ; i Magi hanno avuto coraggio a seguire la stella per trovare il Re ......ed io ??!! Voglio avere coraggio e scoprire tutte le sorprese e le gioie che il Signore ci stà preparando e aspetta solo il nostro SI per ricoprirci con il Suo Amore:face-angel:

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime6 Jan 2012
     

    Io, non frequento la Chiesa, non vado a Messa, (per ora) ho frequentato per molti anni, però intendo dire che, non sono una non praticante, da sempre, non importa ora perchè e percome, ho scelto di starne lontana, ma come ogni mia scelta, è stata meditata, però non ho mai smesso di credere e confidare in Gesù, di pregarlo, e di cercarlo, sento che lui è al di sopra di tante miserie. Certo in alcuni frangenti mi sono ritrovata a ..valutare-- la Madre Chiesa, o i suoi uomini, cosi come mi ritrovo a dire la mia sul Governo, o su un uomo politico, questo credo faccia parte dell"essere umano e pensante. non è possibile accettare tutto in blocco a occhi chiusi.
    Questo non significa però, che mi senta il Giudice assoluto,e non è stato certo per qualche presa di posizione della Chiesa, che io ho scelto di ..non esserci..
    sento una forte voglia di ricerca dentro, ma cerco Gesù, la spiritualità, la bontà assoluta che Lui rappresenta ai miei occhi, senza miserie umane.
    I Re Magi, che seppur non credenti, seguono una stella per arrivare a Gesù, è un incentivo oggi, a perseguire il mio cammino, perchè sono convinta che Gesù accoglie tutti, chi ha peccato, chi si è perso, senza recriminare, senza condannare! Io credo in questo, come credo in un altra vita, non sò perchè credo, ma lo sento nel profondo.

    •  
      CommentAuthornonparte
    • CommentTime6 Jan 2012
     

    Domande curiose:

    1) I Magi quanti erano?

    2) Era una stella o una cometa?

    3) Sinceramente, sapete cos è la mirra?

    •  
      CommentAuthoradry67
    • CommentTime6 Jan 2012
     

    I magi in realtà non si sa quanti fossero esattamente, in nessun vangelo o documento è specificato.

    Anche per quanto riguarda la stella o la cometa non è riportato esattamente cosa fosse di preciso, magari era solo una meteora.... Chissà

    La mirra è una resina estratta da un albero, molto profumata e si usava ai tempi per unguenti destinati ai ricchi e ai re.

    Che strane domande.... :)

    •  
      CommentAuthoradry67
    • CommentTime6 Jan 2012
     

    Piccola aggiunta sulla mirra... Usata anche per la mummificazione...

  25.  

    Lauri ... è giustissimo utilizzare l'intelligenza per capire, per dubitare.
    Sant'Agostino diceva che il ragionamento aiuta la Fede e la Fede aiuta il ragionamento perché uno si alimenta dell'altro.
    Ogni dogma lo si cerca di capire, interpretare, ed è quello che proviamo a fare in questa discussione ... tante cose non le capiremo mai, ma sforzandoci di capirle diventeremo pù credenti perché quando tutte le ipotesi terrene saranno state scartate, ma l'evidenza dei fatti ci mostra che certe cose, pur se inspiegabili, ci sono ... non possiamo far altro che guardare verso Dio e credere in Lui.

    San Francesco, Moni, era figlio del suo tempo e se San Francesco è diventato il grande Santo che tutti noi conosciamo, lo si deve anche al modo errato di concepire la Fede da parte della chiesa ... la sua ribellione non ci sarebbe stata. Ma pur ribelle, non ha mai fatto guerre di principio contro la chiesa, ma si è comportato lui stesso nel modo giusto, dando a tutti noi e alla chiesa del tempo un bellissimo esempio.
    Credo che se vediamo cose che vengono fatte con modalità errate, bisognerebbe essere noi a dare il buon esempio provando a farle nel modo giusto.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime7 Jan 2012
     

    Sono qui, e ci torno ..perchè..qui si "prova a fare discussione..e questo mi piace..cercare di capire..un qualcosina in più non fà male..mettersi in discussione dando spazio alla nostra mente, anche a pensieri diversi e poi elaborarli..male non fà..

    • CommentAuthormoni
    • CommentTime7 Jan 2012
     

    e cmq non sono più una bambina... non mi occorre più la narrazione e le feste di natale... mi occorre guardarmi incontro e vedere iniziative come quelle che voi state portando avanti facendo squadra. finalm le feste sono passate,,,,, buone we a tutti! :face-smile:

  26.  

    E' bello sentire le parole di Lauri e Moni circa questa discussione. E' bello sapere anche che tanti altri la stanno leggendo e vi partecipano. E' bello perché è qualcosa di concreto, qualcosa di costruito insieme, come dice moni, facenndo squadra.
    Credo che ognuno che provi a portare una buona parola al prossimo, sia esso un sacerdote, carismatico o meno, è comunque degno di essere ascoltato.

  27.  

    Addì 7 gennaio 2012

    Avendo intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea
    e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali,
    perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
    Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti;
    il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata.
    Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
    Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.
    La sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva.
    E grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

    Matteo 4,12-17.23-25

  28.  

    Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo

    Non solo parole, ma anche fatti.
    San Giacomo diceva "La Fede senza le opere è morta".
    Si può parlare di Gesù non solo con le parole, ma anche con la propria testimonianza quotidiana.
    Nel nostro piccolo siamo qui a parlare, ma ognuno di noi alla fine cerca di mettere in pratica quello che impara dal Vangelo, dalla vita, dagli altri.
    Con l'affidamento, con il volontariato, con il proprio lavoro, ognuno a modo suo, sull'esempio di Gesù.
    Il mio affetto per voi cresce e questa squadra è sempre più famiglia :face-angel:

  29.  

    Integro con quanto ha detto San Paolo:
    "La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell`ingiustizia, ma si compiace della verità. Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità."
    [Lettera ai Corinzi 13,4-6; 13]

  30.  

    Addì 8 gennaio 2012

    E predicava: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali.
    Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo».
    In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni.
    E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba.
    E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto»

    Marco 1,7-11

  31.  

    Il Battesimo di Gesù, un momento importantissimo nella vita del Signore, perché segna l'inizio della sua missione tra la gente per le strade di Israele.

    Il Battesimo di cui parla oggi il Vangelo di Marco è il segno di una conversione, di un profondo cambiamento di vita. Chi, per mano di Giovanni, compiva questo gesto di immersione nella acque del Giordano, mostrava a tutti di aver deciso di prendere sul serio la Parola di Dio; di aver deciso di renderla viva in ogni situazione della sua esistenza.

    Così dovrebbe essere il Battesimo oggi. Rispetto la regola secondo la quale si faccia battezzare un bambino piccolo, è come una benedizione solenne ed una presentazione del bambino, del nuovo volontario di questo grande esercito di pace, ma credo che il Battesimo sia altra cosa. Ritengo sia una promessa solenne a Dio secondo la quale una persona dice "ti voglio seguire, voglio seguire i tuoi insegnamenti". Perché ci sia consapevolezza dovrebbe essere fatto in un tempo dove la persona sia in grado di fare una scelta. Non è una critica, piuttosto un suggerimento, non tanto alla chiesa, quanto a tutti noi ... rinnovare le promesse battesimali ogni giorno della nostra vita.

    Bellissimo è il momento in cui Dio Padre fa sentire la Sua voce per dare una carezza al Figlio all'inizio della Sua missione, così poi come farà per starGli vicino nel momento dlela trasfigurazione, cioè quando Gesù si avvierà verso la sofferenza e la morte.
    Una carezza che tutti i genitori dovrebbero dare ogni tanto ai propri figli, naturali, adottati o inaffidamento, per dir loro "tu sei il figlio che ho sempre voluto e che amo con tutto il cuore".

    E come diceva Papa Giovanni Cari figlioli, tornando a casa, troverete i bambini: date una carezza ai vostri bambini e dite: "Questa è la carezza del Papa!"

  32.  

    Addì 9 gennaio 2012

    Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva:
    «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».
    Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori.
    Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini».
    E subito, lasciate le reti, lo seguirono.
    Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti.
    Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono

    Marco 1,14-20