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    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime6 Dec 2011
     

    Che grande fede ha quest"uomo!! in questi giorni difficili, dove sembra stia crollando tutto, dove molte delle certezze, che sembravano solide, si sfaldano, non è facile, swguire questo esempio. ieri, ho passato ore al telefono, a cercare di dare conforto, e speranza, a una carissima amica, in poco tempo la sua vita è stata stravolta, lavoro di prestigio del marito...perso..a lei drastica riduzione delle ora lavorative..ora, non possono più far fronte alle spese, agli impegni assunti!! come fare?? e come loro, migliaia di famiglie, come fare?? Isolarsi nella preghiera, è certamente un momento di enorme conforto, un aiuto, ma poi? come aiutarci, come aiutare ..è vero che si è passato metà di questa vita, a credere a falsi dei..o forse, si èp creduto in un benessere che non si era conosciuto prima! Ma se questo è il ritorno..dove possiamo tornare... se non alla ricerca della fede..ma se ne avrà la forza?? ce la faremo?

  1.  

    E' quando si tocca il fondo che viene la voglia e la forza di rialzarsi e capacità nascoste emergono.
    Chi ha Fede ha una marcia in più, perché è un potentissimo mootre che ti mette il turbo.

    La mia vita cambiò in un attimo quando morì la mia mamma. Un mondo fatto di certezze mi crollò addosso ... se non avessi avuto la Fede sare morto suicida nel giro di pochi giorni ... ed è solo grazie alla Fede che oggi siamo qui a parlare, che oggi possiamo festeggiare 25 anni di amore verso i ragazzi.

    Auguro a tutte le persone in difficoltà di riuscire a guardare in alto verso Dio, senza vergogna che Dio perdona anche il fatto di essere stati lontani e di rivolgersi a Lui solo nel momento del bisogno ... ma avere Fede è l'unica maniera epr uscire da brutte situazioni che apparentemente sembrano senza uno sbocco.

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime6 Dec 2011
     

    Si è vero, aver Fede ti aiuta nei momenti più drammatici, aggrapparsi all'idea che comunque vadano le cose si può andare avanti con audacia, speranza e amore..........

  2.  

    Addì 7 dicembre 2011

    Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
    Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
    Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero»

    Matteo 11,28-30

  3.  

    E' nella preghiera, nella speranza, nella Fede che si ritrova la pace.
    Chi si rifugia nella ricchezza prima o poi deve fare i conti con la salute, o con un divorzio, o con un figlio drogato ... e a cosa gli serve la ricchezza?
    Chi si rifugia nel potere prima o poi deve fare i conti con i i suoi nemici, con la perdita di una carica, con una qualche denuncia vera o fals che sia ... e a cosa gli serve il potere?
    Chi si rifugia nel sesso, nella bella vita, prima o poi deve fare i conti con la perdita della giovinezza, della baldanza, dell'essere piacente ... e a cosa gli serve essersi divertito?

    Chi si rifugia in Dio troverà la pace interiore, la speranza di un mondo migliore, l'amore vero ... ed ogni fatica, ogni peso, ogni paura, ogni ostacolo sarà leggero, perché ci sarà il Signore ad aiutarci a sostenerlo.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime7 Dec 2011
     

    Balsamo, per mè, queste parole..che belle!! che verità racchiudono!

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime7 Dec 2011
     

    Sì, hai ragione sono molto belle.
    "... sono mite e umile di cuore" Se tutti cercassero di essere più umili e miti come si starebbe tutti meglio!

  4.  

    Addì 8 dicembre 2011

    Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,
    a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
    Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
    A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
    L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
    Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
    Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre
    e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
    Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo».
    Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
    Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:
    nulla è impossibile a Dio».
    Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei

    Luca 1,26-38

  5.  

    L'arrivo di questo passo del Vangelo mi fa sentire vicinissimo il Natale, mi fa venire la voglia di festeggiare il compleanno di Gesù, di essere felice per questo grandissimo dono che Dio ha voluto farci di Suo Figlio. E' un momento magico e speciale e vedere che molti hanno perso il vero senso del Natale mi da tristezza.

    Nulla è impossibile a Dio. Maria poteva anche ribellarsi, dire no, respingere il saluto dell'Angelo e rimandarlo da dove era venuta ... ed invece si affida a lui, alla sua parola. Crede che nulla sia impossibile a Dio.

    Quando morì la mia mamma sentivo un grandissimo vuoto dentro di me.
    Il culto della Madonna non era molto radicato dentro il mio animo, ma il Signore aveva deciso di colmare tale lacuna. Il sacerdote che mi ha avviato nel mio percorso di vita, sfociato poi nella fondazione dell'Associazione, Don Luigi, era un religioso del santuario mariano di Montenero, vicino a Livorno ... poteva essere di qualsiasi altra parrocchia ... ed invece era legato alla mamma di Gesù ... ed era lì che dopo la perdita della mia mamma, il Signore voleva che io capitassi, ed è lì, grazie a Don Luigi che ho scoperto intimamente Maria. E' lì che ho capito la sua forza, il suo essere umano fragile ma fiduciosa in Dio fino ad accettarne incondizionatamente il Suo volere.
    E' una mamma, la mamma di tutti noi. La consolatrice delle nostre lacrime, la congiunzione tra l'uomo e Dio.

    Il primo miracolo di Gesù,la trasformazione dell'acqua in vino alle nozze di Cana, la si deveall'insistenza di Maria.
    Un messaggio questo di Gesù che ci si rivolga anche a lei affinché intercedaverso il Figlio. Quale figlio si potrà mai rifiutare se la propria mamma gli chiede un aiuto?

    Don Luigi, che aveva scelto di vivere nel santuario di Montenero già da quando aveva 17 anni, era innamoratissimo della Madonna e mi ha trasmesso questo grande amore. Le sue omelie erano accattivanti, bellissime ... ricordo quando ci raccontò un sogno di un sacerdote domenicano.
    Nel sogno questo religioso, insieme ai suoi confratelli, cercava di salire una scala che portava direttamente a Gesù ... ma arrivati ad un certo punto scivolanano tutti giù. Dopo diverse volte il domenicano si accorse che poco più in là c'era un'altra scala ... vi si avvicinò e cominciò a salirla e vide che portava a Maria che gli faceva segno di avvicinarsi. Una volta giunto in cima, la Madonna gli faceva segno con la mano di andare verso Gesù.

    Da quel periodo il mio amore per Maria è cresciuto e non c'è sera che le dia un saluto, e non c'è mattina che la mia giornata non inizi con una preghiera a lei ... la mamma di tutti noi.

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime8 Dec 2011
     

    buona festa dell' IMMACOLATA a tutti.

    nelle mie preghiere mi sono sempre rivolta a Gesù.........ma da un pò di tempo stò sperimentando un avvicinamento a Maria proprio perchè attraverso altre persone ho scoperto che è attraverso Lei che si raggiunge il Figlio ed è bellissimo sapere che una Mamma in cielo ci guida, ci sostiene e intercede per noi, che ci è sempre accanto quando siamo tristi e quando abbiamo la gioia...............Grazie Gesù per questo immenso Dono:face-angel:

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime8 Dec 2011
     

    A me piace in questo brano la fede di Maria...eccomi...io non so come ciò potrà accadere....ma io sono pronta....mi fido di te e so che se tu Signore vuoi che questo avvenga, avverrà! Vedo una Maria più figlia che madre in questo brano, nonostante gli venga dato un compito importantissimo,lei con umiltà lo accetta, ma sa di aver bisogno di essere guidata e aiutata in questo suo cammino. Ma si fida e dice si!

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime9 Dec 2011
     

    Nei momenti più duri, nel corso della vita, spesso mi sono ritrovata a mormorare:. Madonna, aiutami..forse è l"istinto primordiale, ci spinge verso la Madre, e quanto è importante, oggi, riscoprire e rivalutare, l"immagine di questa grande Madre, umile all"estremo, forte e coraggiosa allo stesso tempo! una preghiera rivolta a Lei,dovrebbe, veramente essete parte del nostre quotidiano.

  6.  

    Addì 9 dicembre 2011

    Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:
    Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.
    E' venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio.
    E' venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere»

    Matteo 11,16-19

  7.  

    Le persone spesso devono trovare il male in chi prova a fare del bene. Magari forse per invidia o non so.
    Nel corso degli anni siamo stati spesso criticati e le critiche ci hanno fatto crescere, migliorare ... e quanta strada ancora dobbiamo fare.
    Ma a volte ci sono critiche gratuite, che capisci essere fatte per il solo gusto di fare del male.
    Qualunque cosa tu faccia trovi sempre chi sia disposto a puntarti il dito contro. Se stai a sentire la gente, alla fine non farai mai nulla.

    A tal proposito la mia mamma mi raccontava sempre una storiella.
    C'erano un vecchio ed un bambino che andavano a vedere il proprio asino al mercato.
    Camminavano lungo la strada portando alla corda l'animale e camminando a piedi accanto a lui. Passano davanti ad un gruppo di persone e questi mormorano "che stupidi hanno un asino e non vi monatano sopra".
    Così i due montarano sul dorso dell'asino.
    Fanno un po' di strada e incontrano secondo gruppo di persone che mormorano "che carogne, povera bestia, in due su di esso!"
    Così il vecchio scende e rimane sulla groppa il bambino.
    Terzo capannello di gente: guarda quel giovinastro, lui in sella ed il povero vecchio a mangiare polvere e sudare.
    Così il ragazzo scende e monta l'anziano.
    Quarto gruppo di uomini: "che gente si deve vedere! Guarda quell'uomo che fa andare a piedi un povero ragazzo! Che egoista"

    Qualunque cosa si faccia troverai sempre qualcuno che ti critica per quello che fai.
    Da sempre ho imparato ad ascoltare tutti, elaborare quello che mi viene detto, cercaredi distinguere tra le varie critiche ... e poi fare come ritengo più giusto e andare diritto per la mia strada.

  8.  

    Addì 10 dicembre 2011

    Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?».
    Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa.
    Ma io vi dico: Elia è gia venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro».
    Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista

    Matteo 17,10-13

  9.  

    ... e Giovanni Battista ha molto sofferto per aver annunciato la venuta di Gesù.
    Così il Signore ci avverte che annunciare la Sua Parola significa andare incontro a sofferenze, che però dobbiamo sopportare e non averne paura perché Lui ci starà vicino.
    Pensate ai missionari, molti uccisi, altro ostacolati con ogni mezzo.
    Ma non c'è bisogno di andare lontano ... guardiamo anche in casa nostra come il credere sia diventato così labile, quasi un marchio di stupidità per coloro che non credono.

    Eppure è così bello dichiarsi Figli di Dio. Vedere negli occhi di chi ti ascolta l'invidia verso chi ha una speranza ... e trasformare quell'invidia in fratellanza, Fede, Speranza in Dio.

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime10 Dec 2011
     

    Personalmente mi riesce difficile testimoniare il mio credo, forse è anche questione di carattere, non so... lo faccio con le azioni cerco di essere una persona corretta, umile, generosa,mite
    basterà? Ho pensato spesso a quest'aspetto, sono confusa ... forse è anche una questione di preparazione, conoscenza.....

    • CommentAuthorcamelis
    • CommentTime11 Dec 2011
     

    Penso che la cosa fondamentale sia di seguire i Suoi insegnamenti con le azioni, cercando appunto di vivere secondo quello che Lui ci insegna, ognuno poi vive la fede a suo modo (c'è chi dice di non credere ma comunque vive avendo fede), vive il suo rapporto con Dio secondo quello che si sente, personalmente io faccio fatica a volte a pregare dicendo una preghiera e sentendomi con Lui, mi capita invece di sentire che mi ascolta quando dialogo con lui analizzando me stessa, le mie sensazioni, quello che mi succede, chiedendogli secondo Lui perchè mi succede questo e di aiutarmi magari ad essere migliore; insomma è un modo di sentire, perchè è questa la cosa importante, sentire la Sua presenza al nostro fianco, e questo ci dà forza, è questa la forza della Fede, sentire che non siamo soli, che Lui è sempre con noi e quindi vivere con questa consapevolezza, che è appunto invidiabile da chi non riesce a vedere o sentire la Sua presenza, e mi dispiace molto per chi non ce l'ha questa consapevolezza perchè io sento la differenza da quando, pur vivendo con la voglia di far del bene agli altri, non ero così consapevole che Lui volesse proprio il mio bene e mi portasse per mano....buonanotte a tutti:face-smile:

  10.  

    Il Signore, Lory, prende quello che tu Gli dai.
    Tutto Gli basta, se dato con amore.
    Per capire cosa il Signore vorrebbe da noi, mettiamoci sempre nei suoi panni, nei panni di un genitore. Come genitore cosa vorresti da tuo figlio? Non pretenderesti nulla, qualunque cos ti desse sarebbe per te una gioia, ma certamente una carezza in più, un parlar bene di te con i suoi amici, una telefonata per dirti "ti penso, ti voglio bene" ... sarebbero comunque gradite, anche se non pretese.
    Ecco, così è per Dio. Se tu parli della tua Fede (dici di non farlo, ma qui con noi lo stai facendo) e porti testimonianza agli altri non per convincerli, ma per amore, per far lorocapire, come dice Camelis, quanto sia importante ebello affidarsi a Lui ... certamente fai cos gradita al Signore e Lui ti ama. Ma se non lo fai, non è che il Signore ti ama di meno, o ti toglie qualcosa. La libertà che ci lascia è proprio la libertà che ogni genitore dovrebbe lasciare ai propri figli, la libertà di fare e di non fare ... ma senza vendette o rivalse, altrimenti non sarebbe più libertà.

    Credo che la ricetta giusta sia quella di fare e dire quello che uno si sente,per poi aggiungere un pezzettino ogni tanto. Una preghiera in più, una parola su Dio detta a qualcuno che non crede, un abbraccio a chi ci ha fatto del male ... pian piano, senza fretta, senza sentorsi obbligati a farlo ... ma cercando di portare il cuore sulla strada di un legame sempre più forte con Dio.

  11.  

    Addì 11 dicembre 2011

    Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
    Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
    Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
    E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Chi sei tu?».
    Egli confessò e non negò, e confessò: «Io non sono il Cristo».
    Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No».
    Gli dissero dunque: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
    Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia».
    Essi erano stati mandati da parte dei farisei.
    Lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?».
    Giovanni rispose loro: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete,
    uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo».
    Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando

    Giovanni 1,6-8.19-28

  12.  

    Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
    Anche noi non dobbiamo credere di essere il sole, semmai pianeti che brillano di luce riflessa. Dubitate chi utilizza Dio per esaltare sè stesso. Se si parla di Dio bisogna farlo in maniera umile, l'unico orgoglio concesso è quello di sentirsi Figli di Dio.Orgoglio che può esere di chiunque e quindi trasmettibile alle persone con cui si parla.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime11 Dec 2011
     

    Ecco, parlare di Dio, in maniera umile, questo avvicina a Lui, non lo sfolgorante scintillio di alcune sue "Case" non paroloni che a volte manco sono comprensibili, ma l"umiltà la vera bontà del cuore, ci portano a Dio. Quando si ha il buoi nel cuore, quando la vita ti pesa cosi tanto, che ti senti soffocare, il pensare a un Padre buono, presente, che ti tende la mano, con tenerezza, penso sia la cosa che più dà sollievo, che avvicina, perchè se nella preghiera verso di Lui, sento sollievo nel cuore, allora, si..si và avanti, allora si, la preghiera ha un senso!

  13.  

    Oggi Eleni, la nostra bimba più grande, 20 anni a marzo e con noi da quando ne aveva 7, mi raccontava che un suo professore è il fratello di un mio carissimo amico.
    Parlandomi di lui, del suo metodo di insegnamento, di un bellissimo video che molto l'aveva colpita che ha fatto vedere alla classe, mi diceva anche che un giorno il professore ha chiesto a tutta la classe chi fosse, per ciascuno, il loro punto di riferimento o il loro idolo ... ed ognuno ha risposto con il nome di un cantante, o di un calciatore, o di un modello o modella ... giunto il turno di Eleni, lei ha detto che il suo punto di riferimento era il suo babbo ... io ... indegnamente io ... Ha fatto commuovere il professore da come gli ha parlato di me.

    Per me il mio punto di riferimento era la mia mamma, anche se in parte non lo avevo capito ed anche se da bravo adolescen te ribelle cercavo di sfuugire alle sue attenzioni.
    Morta lei il mio punto di riferimento è rimasta lei, ma come guida spirituale verso Dio che il punto di riferimento per eccellenza nella mia vita.

  14.  

    Addì 12 novembre 2011

    Entrato nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?».
    Gesù rispose: «Vi farò anch'io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo.
    Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi riflettevano tra sé dicendo: «Se diciamo: "dal Cielò', ci risponderà: "perché dunque non gli avete creduto?'';
    se diciamo "dagli uominì', abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».
    Rispondendo perciò a Gesù, dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch'egli disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose»

    Matteo 21,23-27

  15.  

    In questo brano Gesù ci mette in guardia.
    Quando ve ne state buoni a fare del bene, senza fare guerre ... arriva sempre qualcuno che si sente minacciato.
    Arriva con forza "gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo" ... praticamente tutti coloro che avevano il potere ... ci mancava solo che gli mandassero contro le legioni romane.
    Gesù non si scompose e con molta educazione e garbo, ma anche con astuzia risponde loro.

    Ognuno di noi può dare la propria testimonianza.
    Quante volte siete stati attaccati per qualcosa che ritenevate normale o buono.
    Basti pensare a quei servizi sociali, e queto forum ha decine di esempi, che si ergono a protettori della legge (la legge secondo la loro parziale visione della cosa) e caricano a testa bassa, magari anche con relazioni (parziali e frammentarie) ai tribunali dei minori.
    L'esperienza insegna che basta rispondere con calma, con astuzia ... ed anche il piccolo Davide può sconfiggere Golia.

    Non abbiate paura di fare del bene e di dire la vostra, il Signore vi starà sempre al fianco.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime12 Dec 2011
     

    NON ABBIATE PAURA..tante, troppe volte, è la paura che ci frena, paura di non farcela, paura del futuro, paura anche dei giudizi degli altri, paura di sembrare..troppo bigotti, troppo assidui..e per noi affidatari, a volte, purtroppo, paura dei Servizi Sociali, dei loro giudizi a volte ottusi, a volte ingiusti..
    La certezza di avere il Signore a fianco, nel nostro cammino, credo dia una sicurezza, una serenità del cuore, invidiabili!

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime12 Dec 2011
     

    In questo giorni in giro vedo molte facce spaventate, le persone hanno molta paura, non si sa quale futuro ci attende. Ognuno , chi più chi meno si rende conto sulla propria pelle che il momento è veramente difficile.
    Ed è qui che bisogna rimboccarsi le maniche ed avere fiducia, speranza, camminare con la testa alta, cercare di incoraggiare ed aiutare le persone che hanno meno prospettive. Proprio stamattina mi ripetevo "il Signore è qui vicino a me, cammina al mio fianco" e questo mi aiuta, mi aiuta molto anche in queste giornate un po' grigie (in tutti i sensi!!!).
    In compenso ieri sera bella serata col nostro bimbo che è ritornato dal suo lungo week end con la mamma ed era tranquillo, ma anche molto contento di ritornare da noi:face-smile:

    •  
      CommentAuthorsandro
    • CommentTime12 Dec 2011
     

    Per la nostra Associazione, abbiamo scelto di tenere un "diario di bordo" cioè, non un semplice verbale delle riunioni ma a turno, sviluppiamo riflessioni personali sugli eventi che vengono affrontati nelle nostre riunioni. Nell'ultimo incontro del 4 Dicembre scorso, si è parlato delle difficoltà di una famiglia d'immigrati con 5 figli che abbiamo deciso di aiutare ed una nostra socia, ha rielaborato questa storia in un modo a dir poco commovente!
    Vi propongo tra queste righe così calde e sentite del forum, il suo scritto.

    Associazione “Sul sentiero di Morena”
    Diario di bordo
    4 Dicembre 2011
    Lidia

    Si guardò intorno e vide molta gente che aspettava,
    pronta ad andarsene con le poche cose che aveva.
    “Finalmente niente più fame, né miseria, né guerra!”, pensò!
    Finalmente una nuova vita al di là del mare.
    Sarebbero partiti di lì a poche ore per Lampedusa e da là avrebbero raggiunto il continente europeo alla ricerca di fortuna.
    Le persone che scappano dalla guerra e dalla fame si chiamano rifuggiati o profughi.
    La fuga dai loro paesi è spesso l'unica possibilità di sopravvivenza.
    Ho riassunto in breve un racconto letto su un opuscolo e, nel racconto, ho rivisto i nostri amici macedoni. Anche loro venuti in Italia in cerca di una vita migliore.
    Dal Vangelo di Giovanni (1, 14):
    ” E venne ad abitare in mezzo a noi”
    così Gesù arrivò nella nostra vita..., anche lui era un bambino come, A…., B…., C…., D…. ed F…. e chiese solo di essere accolto nelle nostre case e nel nostro cuore.
    Forse è questo il modo migliore di accogliere questi 5 bambini! Per liberarci dal pregiudizio
    è sufficiente leggere le parole e sentirne il vero significato:
    un profugo, si mette in viaggio per realizzare il sogno di una vita migliore per sé e per la sua famiglia, lontano, dove non c'è violenza, dove non c'è guerra non c'è fame dove la quotidianità è diversa da dove si fugge.

    Signore, ti prego,
    concedimi la forza
    di accettare
    le persone
    che sono solite
    condannare
    il diverso.
    Aiutami a mia volta
    a non punirle,
    ma stammi vicino
    per sostenerle
    nel loro
    cambiamento.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime12 Dec 2011
     

    Che bella riflessione, dovrebbe essere pensiero di tutti...dovrebbe!! grazie

  16.  

    Addì 13 novembre 2011

    «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna.
    Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò.
    Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò.
    Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L'ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
    E' venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli

    Matteo 21,28-32

  17.  

    Sono convinto, concetto già più volte espresso, che molte persone che non frequentano la Chiesa, che dicono di essere atee, che rifiutano il Signore ... siano più vicine a Dio di quanto non lo siano altri che in Chiesa vanno tutti i giorni.

    Chi accoglie un Bambino, diceva il Vangelo qualche giorno fa, accoglie me.
    Io credo che l'accoglienza verso i bimbi faccia gioire il Signore più di tante altre opere che possiamo fare.
    Credo che chi accoglie un Bambino abbia una strada preferenziale nel cammino verso Dio ... che lo voglia o no, che ci creda o meno

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime13 Dec 2011
     

    Che consolazione! Certo che Gesù, trova tutte le strade per raggiungerci! ci offre mille opportunità..per essere con lui, Spero con tutto il cuore, di riuscire ad avvicinarmi a Lui, con l"umiltà che illumina il cuore.
    E anche oggi, spunti di riflessione importanti! Grazie

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime13 Dec 2011
     

    "Chi accoglie un bambino accoglie me" .....che belle parole!
    Un bambino accolto in casa è una gioia, una benedizione, un grande dono che Dio ci ha fatto forse proprio nel momento in cui ne avevamo bisogno, nel momento in cui il nostro cuore aveva bisogno di essere riscaldato.
    Ieri sera sbirciavamo uno di quei programmi stupidi ma che attirano l'attenzione in cui si parlava di come vestirsi per un cocktail su una nave da crociera:face-plain: e dove tre donne sui 40 con figli parlavano di come per loro erano importanti l'abbigliamento e gli accessori per "dimostrare la loro personalità"! Che falsità, che "valori", sentirsi donne per un vestito o una borsetta. Queste sono le cose a cui molte persone si aggrappano perchè hanno il vuoto dentro, non conoscono la vera gioia, quella che i nostri bimbi invece ci trasmettono

  18.  

    Addì 14 novembre 2011

    Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi
    e li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?».
    Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?».
    In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi.
    Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella.
    E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!»

    Luca 7,18-23

  19.  

    Tante sono le manifestazioni di Dio presso di noi, tante quelle che in molti chiamano "coincidenze" .... che non credere all'esistenza di Dio è come non credere alla realtà.

    Purtroppo ci sono molti che pur credendo, fanno finta di non credere per non essere additati come creduloni, come bigotti, come stupidi.
    Io credo in Dio e sono fiero di crederci e non me ne vergogno.
    Quando passo vicino ad un cimitero, mi faccio il segno della croce e dico un "l'eterno riposo" ... a volte c'è il semaforo rosso oppure ho persone in macchina ... strabuzzano gli occhi e mi chiedono con gli occhi "ma che stai a fare?"
    Sapeste quante volte quello è stato il momento per iniziare a parlare di Dio!

    Dice Gesù "Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi"

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime14 Dec 2011
     

    Il segno della Croce, passando davanti al Cimitero, è un antico gesto, insegnatoci da mia madre, che compio istintivamente sempre, e..un giorno, all"inizio dell"affido ero in macchina con Gius, si stava andando a una partita di calcio, mi fermo in coda , al lato un Cimitero, io mi faccio il segno della Croce, e lui mi chiede, perchè lo fai?? ho detto che pensando ai miei genitori che riposavano in pace, mi sentivo di fare quel gesto ad ogni Luogo di riposo eterno, e da li ne è nato un dialogo su Gesù, se io Credevo in Lui, se è vero che Gesù è cosi buono..insomma una chiacchierata bellissima e stramba..che ci ha uniti tanto!! Da allora, Gius, si fà il segno della croce, davanti al Cimitero, quando ci passiamo insieme, se è con altri..non sò.

  20.  

    Bellissimo Lauri. Veramente bello :face-smile:

  21.  

    Addì 15 dicembre 2011

    Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento?
    E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re.
    Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta.
    Egli è colui del quale sta scritto: Ecco io mando davanti a te il mio messaggero, egli preparerà la via davanti a te.
    Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
    Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni.
    Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio

    Luca 7,24-30

  22.  

    Con l'immagine che Gesù ci fornisce circa la figura di Giovanni Battista, ci vuole indicare un esempio da seguire e verso cui tendere, un esempio umano, raggiungibile.

    La lettura di oggi si potrebbe rileggere come un consiglio verso di noi.

    Non siate pazzi e non fate proclami nelle piazze ... non siate canne agitate dal vento.

    Non attornatevi di lussi ... non indossate vesti sontuose e non vivete nella lussuria, quelli che così fanno stanno nei palazzi dei re e sono lontani da Dio.

    Dobbiamo essere profeti, dobbiamo essere messaggeri della parola di Dio ... e più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: Ecco io mando davanti a te il mio messaggero, egli preparerà la via davanti a te

    Il nostro ideale sarebbe giungere alla perfezione, sull'esempio di Gesù, ma sappiamo essere impossibile e davanti a questo limite insormontabile qualcuno potrebbe scoraggiarsi.
    L'esempio di Giovanni, ma anche di San Francesco, di Madre Teresa e di tanti altri ci fa capire che seppur non sia possibile raggiungere la perfezione, possiamo però andarci molto vicini ... tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni

    Siate umili, non vi sentite più grandi di qualcuno perché insegnate perchè ... il più piccolo nel regno di Dio deve essere ai tuoi occhi più grande e più importante di te. e qui possiamo capire ancora meglio se ci rapportiamo ai nostri ragazzi in affidamento. Spesso hanno meno capacità di altri, spesso maggiore ribellione ... noi possiamo e dobbiamo insegnar loro, ma senza mai dimenticarci che sono loro ad essere più grandi di noi, dobbiamo essere umili, ascoltarli, perdonarli qualunque cosa facciano.

    Facciamo in modo che quello che diciamo sia ascoltato, portiamo avanti la Parola di Dio ma non ergendoci ad insegnanti della dottrina cristiana, ma insegnando con parole ed esempio le cose buone che abbiamo imparato dal Signore, come amare i più piccoli, i bimbi in affidamento ... insegniamo alla gente quello che sappiamo, quello che facciamo ... ed allora li convinceremo ad occuparsi di altri bambini fino ad aiutarne tanti ... Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il giusto insegnamento

    Molti non ascolteranno, molti potranno aiutare ma gireranno la faccia dall'altra parte per egoismo, per opportunismo, per paura. Peggio per loro, perdono un'occasione d'oro per costruire un mondo migliore, per ricevere i doni che Dio elargisce a piene mani ai Suoi figli ... Ma chi non ascolta la Parola di Dio rende vano il disegno che Dio ha fatto per loro.

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime15 Dec 2011
     

    è una bella riflessione..........ma alle volte quando vorresti che gli altri vedessero ciò che vedi tu l' atteggiamento che emerge sono le parole gridate per convincere ; a me è capitato tante volte , volevo far prevalere il mio punto di vista perchè ero sicura che era giusto, forse alcune volte lo faccio ancora, ma cerco di testimoniare ciò che credo con l' esempio di vita , cercando di parlare con tono pacato con umiltà ...........non sò se sempre mi riesce bene ma di sicuro ci metto impegno.

    il cammino che con mio marito stiamo intraprendendo è proprio quello di provare ad aiutare chi ha bisogno ..come i bambini , con quello che siamo ma con la certezza che se questo è il progetto di Dio .......dove noi non possiamo..........NULLA E' IMPOSSIBILE A DIO :face-angel:

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime15 Dec 2011
     

    La"battagliera" che è in mè, mi porta a gridare quando cerco di "far capire" con il tempo, gli anni, la saggezza fà capolino nella mia vita, e stò capendo che, il"dirlo sottovoce" a volte ha più effetto, e l"esempio, il quotidiano esempio, penso porti molto più, che non le grida.
    Mi ritrovo però, a volte a gridare da dentro, col cuore, verso Dio, perchè sono ..quasi..sicura che lui capisca , quando fà male tanto il cuore, gridare le mie preghiere a Dio, mi porta conforto.

  23.  

    Addì 16 dicembre 2011

    Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.
    Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi.
    Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce.
    Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato

    Giovanni 5,33-36

  24.  

    A volte la Fede è così.
    Fin tanto che c'è una persona, un sacerdote come Padre Pio, una santa donna come Madre Teresa ... tutti pronti a credere ... sulla base dell'esempio umano, esempio vicino a noi, esempio che si tocca con mano.
    Ma questa è Fede o piuttosto credere in una persona e non tanto nel messaggio che ci invia Dio attraverso di essa?
    Chi guarda l'uomo e, passato l'uomo, non continua ad avere Fede ... non crede veramente.
    E' un po' come un tifoso che ama una squadra per il calciatore Tizio o Caio ... ed una volta andatosene, si disinamora della squadra per cercare un altro idolo da adorare.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime16 Dec 2011
     

    Riccardo..devo darti atto, che..con i tuoi esempi cosi semplici e di facile portata..il Vangelo mi è cosi chiaro..che mi chiedo come mai non lo capivo prima!! (le poche volte che ho letto qualche brano!) E, si è giustissi ci fà mettere in discussione,,e avvicinare alla Verità.mo, molte volte si fà cosi, si ..segue..la persona..ma magari, alla lunga..anche questo

  25.  

    Non è merito mio, ma dei ragazzi. In tanti anni ho cercato sempre le parole più giuste per arrivare al loro cuore e gli esempi più banali ho visto che erano le cose che più capivano, nelle quali maggiormente immedesimarsi.
    A dirti il vero quando la mattina, a volte molto presto, mi metto davanti al computer, leggo il Vangelo e lì per lì non so cosa scrivere ... dopo qualche attimo ed un'Ave maria, le parole arrivano da sole ... :face-angel:

    A parte le battute mi fa piacere se posso illuminare qualche sentiero, ma la mia è luce riflessa, la fonte è Dio che illumina i bimbi e loro mi danno la forza e la luce giuste. La mia è luce di terza mano, non guardate a me, più peccatore di tutti voi messi insieme, guardate al Buon Dio e alle Sue parole.
    Stamani nello scrivere pensavo un po' anche a questa situazione creatasi sul forum.
    Mi fa piacere che leggiate quanto scrivo, ma guardate anche altrove, leggete altro, ascoltate altri. Sia perché è facile che sbagli o interpreti male, sia perché avere più punti di vista è semrpe importante.
    Confutate quanto dico e non prendetelo per oro colato, sarà momento di crescita anche per me, insieme, con l'aiuto di Dio.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime16 Dec 2011
     

    Non preoccuparti Riccardo, penso che leggere non faccia male...il tuo commento è solo un punto di vista è ovvio, ma è bello perchè trovi sempre un significato . A volte io invece leggo il vangelo e non riesco a capirne il significato oppure non voglio trovarlo perchè spesso Dio mi sembra un po' troppo duro o esigente.
    Io ho un difetto..... e spesso me lo fanno notare in famiglia....siccome ho una forte autostima e poi tutti quanti a partire dai miei genitori mi dicono che sono brava e buona, spesso penso di fare sempre del bene, di comportarmi sempre correttamente e di dire sempre le cose giuste, di essere una brava madre e quindi di sbagliare raramente nei loro confronti.... e invece non sempre è così, per cui è più comodo non ascoltare o far finta di non ascoltare quello che gli altri mi dicono, le critiche che mi fanno, l'essere giudicata mi fa male e anche se a parole chiedo scusa, dentro di sento ferita.
    Stamattina una persona a me molto vicina durante una discussione mi ha detto :"tu hai il tuo ego".... "certo" io gli ho risposto" e tu hai il tuo" e sono rimasta molto offesa per un po'....ora sto riflettendo su questo.....:face-plain:

  26.  

    E' bello questo vostro e nostro mettersi a nudo, raccontando anche i propri difetti. E' cosa grande :face-smile:

  27.  

    Addì 17 dicembre 2011

    Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
    Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,
    Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram,
    Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn,
    Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse,
    Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa,
    Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf,
    Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,
    Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia,
    Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia,
    Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
    Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle,
    Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor,
    Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd,
    Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,
    Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.
    La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici

    Matteo 1,1-17

  28.  

    Oggi inizia il conto alla rovescia: mancano nove giorni al Natale.
    La novena. Secondo gli Atti degli Apostoli, la Madonna e gli Apostoli pregarono per nove giorni consecutivi dopo l'Ascensione di Gesù Cristo, sicché dopo nove giorni vi fu la discesa in terra dello Spirito Santo, appunto la Pentecoste.
    La novena come preparazione spirituale alla venuta di Gesù. Non solo come ricorrenza, ma anche come venuta nel nostro cuore.
    Al giorno di Natale ci si prepara materialmente: regali per i nostri cari, grande spesa per grandi mangiate, preparazione delle camere per gli ospiti che verranno a trovarci, addobbi ogni dove.
    Ci si prepara ad un compleanno, e siamo talmente presi da questi preparativi da non accorgersi di non aver invitato nel nostro cuore il festeggiato.
    E' buffo vedere come il Natale consumistico abbia preso piede in tutti, o quasi, i paesi del mondo. Festeggiare il Natale nei paesi islamici ... il massimo del consumismo.

    Quando a Natale viene un parente a pranzo, magari un parente che vediamo anche spesso, una nonna, un nonno, una zia, una sorella con la sua famiglia ... li accogliamo in casa nostra con uno spirito nuovo, scambiando effusioni fuori dal normale, proferendo auguri e benedizioni.
    Ma allora perché non accogliere il Signore in casa nostra, nel nostro cuore con rinnovato entusiasmo?
    E' Lui l'artefice di questo nostro Natale. E' Lui che dobbiamo festeggiare il 25 dicembre. E bello e giusto festeggiarlo in ogni casa con i nostri amici e parenti più cari ... ma dobbiamo ricordarci di invitarlo.
    Riflettevo sulle parole di Lauri, sul suo farsi il segno della Croce davanti a Gius, sul fatto che quel gesto, proveniente da lontano, quasi automatico, avesse prodotto un dialogo di Fede tra mamma e figlio, su quanto quel piccolo, ma grande dialogo abbia prodotto nel cuore di Gius e di Lauri. Un piccolo gesto.
    Qualche anno fa il giorno di Natale lasciai un posto vuoto e tutti mi chiedevano, abituati alle mie sorprese, chi fosse l'ospite misterioso.
    Aspettavano a buttare la pasta che arrivasse quest'ultimo invitato. Alla fine la feci buttare quasi a forza.
    All'atto di metterci a tavola lasciai libero quel posto e facemmo la preghiera, ed a quel punto rivelai che quel posto era per Gesù. Colpì molto i ragazzi. Non l'ho più fatto, non so perché. Quest'anno lo farò nuovamente. Sarà come rinnovare l'invito a Gesù a restare in casa nostra, nei nostri cuori.

    La genealogia fatta da Matteo è piuttosto noiosa, ma anche questa ha un senso: testimoniare la fedeltà della promessa fatta ad Abramo e alla sua discendenza; far capire che la Bibbia annuncia la venuta di Dio.
    Ma non solo, tutti si aspettavano la venuta di un Messia glorioso e ben pochi si ricordavano della profezia di Isaia che parlava, invece, di un Messia sconfitto. Per noi oggi, questa fredda genealogia dice qualcosa di straordinario: Dio si lega alla storia degli uomini e non alla storia degli imperatori e degli eroi, ma a quella minore e fragile di un piccolo sperduto popolo del Medio Oriente.
    Dio riempie di salvezza la nostra piccola storia, la nostra quotidianità, non aspetta i grandi eventi, le frasi eclatanti, visita le case di tutti, specialmente dei più umili, umili di cuore che lasciano aperta la porta per farvi entrare questo nostro Gesù.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime17 Dec 2011
     

    Questo Natale, per noi, ha un sapore diverso, abbiamo una nipotina, figlia del mio primogenito, che frequenta un Asilo Cattolico, e stimolata dai racconti della suora e della maestra, ci chiede continuamente della storia diG esù bambino..vuole che recitiamo la preghierina per i bimbi del mondo..insomma, ci stà veramente ponendo di fronte al Natale ..vero..quello del cuore e della fede!! Ieri ha voluto cantare la canzoncina a Gesù tenendo le mani a Gius e a mè davanti alla Capanna che abbiamo fatto in casa..vi assicuro, un momento....speciale..speciale..