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  1.  

    Gesù nel Vangelo parla spesso di segni e ci rimprovera di avere il prosciutto sugli occhi.
    Ci dice che siamo bravissimi a riconoscere i segni della terra ... se un fico si intenerisce sappiamo che la primavera è vicina, l'arrivo delle rondini ci fa pensare all'estate, il gracidare delle rane alla pioggia incombente ... e quante altre previsioni sappiamo fare!
    Ma siamo bischeri nel non saper riconoscere i segni del cielo.
    I segni sono piccole cose e resterà deluso chi pensi che il Signore si manifesti nella quotidianità con miracoli eccezionali, con prodigi grandiosi, con eclattanti manifestazioni della natura ... il Signore si rivela nei piccoli, il Signore è nei piccoli refoli di vento, il Signore è nel nostro arrivare un secondo prima in un posto ed incontrare una persona cara grazie a quel secondo ... il Signore è in tutti quei segni che chi non crede chiama coincidenze.
    Pensate a quante amicizie, quanti amori nascono per casualità ... ma davvero pensate che sia casuale tutto questo?
    O piuttosto non è il Volere di Dio che ci da un input ... e poi ci lascia liberi di decidere se portarlo avanti o meno?

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime25 Nov 2011
     

    Molto difficile per mè..riuscire a crederlo! ma..continuo a leggervi, perchè il solo fatto che ritorni qui, ogni giorno..e che legga, eche ci pensi sarà pure Segno di qualcosa..noo???

  2.  

    Certo Lauri ... tutto è un segno ... basta saperlo vedere.
    Pensa ad un bambino che ancora non sa leggere. Ogni lettera, ogni parola è per lui un segno incomprensibile ... ma guarda il libro delle favole, guarda i segni che in quelle pagine sono inseriti e capisce che quell'insieme di segni, a lui ignoti, rappresentano una storia che il papà e la mamma, attraverso capacità a lui sconosciute, sono in grado di raccontare e ne è felice .... è felice per quei segni, anche se non sa leggerli ... ma crescerà ed allora sarà lui a raccontare favole ai suoi figli e a chi non capirà quei segni

  3.  

    Addì 26 novembre 2011

    State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso;
    come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
    Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo»

    Luca 21,34-36

  4.  

    Questo brano del Vangelo è in linea con quanto scritto da Lauri.
    Ogni giorno ritorni qui e legga ... segni inconprensibili
    Non è forse stancante provare a leggere, interpretare, capire ... eppure la stanchezza, il tempo sempre poco, le preoccupazioni non scoraggiano Lauri, non scoraggiano quelli che come voi leggono questa pagina sono alla ricerca di qualcosa, di Qualcuno o di scoprire sempre più in profondità la propria Fede.
    Il non lasciarsi appesantire di cui parla Gesù è anche questo.

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime26 Nov 2011
     

    Spesso le parole del Vangelo mi aiutano a trovare risposte, mi danno conforto e mi indicano la strada, altre volte non riesco a non provare una certa angoscia. Non riesco a leggere parole come "state attenti , laccio, vegliate, comparire davanti al Figlio dell'uomo" senza provare una sensazione di angoscia appunto o senza chiedermi se la parola di Dio faccia al caso mio. Il pensiero del giudizio mi mette l'ansia, scusate la mia sincerità, ma io non sempre capisco e non sempre mi sembra giusto quello che il Signore ci chiede.
    L'amare il mio prossimo, l'aiutare i bambini fa parte di me, essere di conforto ai miei cari mi è facile, dire una parola buona alle persone che conosco è naturale, mettere i miei "pochi"talenti al servizio degli altri è giustissimo...ma che la vita debba essere una sofferenza, che bisogna per forza soffrire per guadagnarsi il regno dei cieli questo non lo condivido. Forse c'è anche un'altro aspetto e cioè che le difficoltà che incontriamo tutti i giorni non sono vere e proprie sofferenze, la morte e le malattie sono parte della vita, e quella che più volte viene definita come la strada più facile non è altro che la strada che non ti porta nessuna soddisfazione.
    Vi faccio un esempio: a volte le persone a me vicine mi dicono, ma come fai a stare dietro a tutto?Poverina... Questa settimana ho corso come una pazza, tra tanto lavoro, scuola, colloqui, pediatra, la mia mamma da confortare, artigiani in casa, e chi più ne ha più ne metta, ho trascurato un po' la casa (ma chi se ne frega?), ma alla fine della giornata sono contenta di avercela fatta, e allora mi chiedo:ma quale strada stretta? la mia vita è una tangenziale, non riesco a vedere sofferenza nelle prove che devo sostenere, vedo sempre il positivo anche nel male e questo grazie anche a chi veglia sempre su di me.
    Scusate...sono un po' contorta e controversa lo so:face-smile:

  5.  

    E' bello essere contorti :face-smile:
    Il fatto che la quotidinaità non sia una sofferenza è un bene, altrimenti la vita sarebbe un'angoscia continua.
    Ma è un bena anche perché fai le cose con amore e quindi qualunque cosa non pesa.
    Ma mentre svolgi le piccole e grandi fatiche quotidiane pensi che comunque arriverà un momento alla sera in cui potrai riposare, in cui potrai goderti l'affetto della tua famiglia, delle persone che ti vogliono bene.
    Beh, la vità è un po' la stessa cosa. Mentre passano i giorni e si passa attraverso piccole e grandi tribolazioni, c'è in chi crede la serenità di sapere che alla sera della vita si andrà a stare da chi ci vuole bene e potremo riposare.
    Ma ogni cosa, se vista in quest'ottica, sarà un dolce peso da sopportare.

  6.  

    Addì 27 novembre 2011

    State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso.
    E' come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare.
    Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino,
    perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati.
    Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!»

    Marco 13,33-37

  7.  

    Anche oggi siamo sullo stesso tema del Vangelo.
    Vegliare, vigilare ... vuol dire soltanto amare ogni giorno ... se già lo fate state tranquilli che siete nel giusto

  8.  

    Addì 28 novembre 2011

    In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava:
    «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente».
    Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò».
    Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
    Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa».
    All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande.
    Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va', e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì.

    Matteo 8,5-11

  9.  

    Quello che vuol dire Gesù è che per essere giudicati buoni e giusti da Dio basta avere la fede in Lui, una Fede incrollabile, una Fede che ti da la consapevolezza che se Dio lo ritiene giusto può fare qualsiasi cosa gli venga chiesto nella preghiera.
    Ci saranno tanti che pur non entrando in chiesa, avranno la vita eterna, ed altri che fanno parte della chiesa che non saranno amessi in Paradiso. La chiave di tutte le porte è e sempre sarà la Fede unita alla Carità, tutto il resto è fumo.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime28 Nov 2011
     

    Fede unita a carità...mammamia..sembra cosi semplice e fattibile!!

  10.  

    Addì 29 novembre 2011

    In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto.
    Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».
    E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.
    Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono»

    Luca 10,21-24

  11.  

    Bellissima questa pagina, una pagina di speranza per tutti.
    I grandi scienziati, le menti supreme di questa nostra società, i dotti, i sapienti e taluni alti prelati della Chiesa vogliono spiegare tutto con paroloni risonanti e ridondanti. Credono che le loro menti possano arrivare dove la maggior parte delle persone non possono. Credono di essere il lume che rischiara l'ignoranza sulla nostra povera terra.
    Può darsi che abbiano ragione. Può darsi che per andare sulla luna i calcoli siano fattibili solo da poche decine di persone in questo mondo ... può darsi.
    Ma per il Vangelo non è così. Gesù ha parlato in parabole, ha raccontato favolette per far capire a tutti il significato delle Sue parole.
    Colui che cerca chissà cosa tra le righe del Vangelo, secondo me, non ha capito nulla sulla venuta di Dio.
    Ed in questo passo Gesù è molto chiaro "hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli" ed ancora "molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono" ed in questo secondo passo non si fa riferimento ad un aspetto temporale ma si vuole indicare che i discepoli, scelti da Gesù tra i più umili, sono più capaci di ascoltare e capire che non i re ed i profeti.
    A volte sembra di non capire.
    I discepoli seguivano Gesù fedelmente ogni giorno, vedevano quello che Lui faceva e si fidavano ... ma proprio non capivano e spesso chiedevano a Gesù spiegazioni ... ma non capivano.
    E così per anni. Poi ad un certo punto il Signore ha aperto loro le menti ... ha premiato la loro fedeltà e la loro ricerca di comprensione fatta in maniera umile e li ha premiati facendo loro vedere tutto molto chiaramente e dando loro la capacità di spiegare a loro volta in maniera semplice la Parola di Gesù.

    Don Luigi, il sacerdote che mi ha fatto luce su questa mia strada a favore dei bambini, era una persona che faceva le sue omelie come se parlasse ai bambini. Usava favolette e aneddoti, paragoni con la vita quotidiana ... e chi era abituato ai sacerdoti che dal pulpito proferivano parole difficili e comprensibili soltanto ad un gruppetto di persone rimanevano delusi da quelle sue omelie (peraltro le sue messe erano sempre gremite di gente, anche in giorno feriale) e disertavano la sua chiesa. Mio padre era fra questi e quando gli parlavo di Don Luigi lo denigrava sempre perché diceva che non era un bravo sacerdote. Un giorno lo invitammo a cena da noi e mio padre, che in quel periodo era assolutamente contrario alla mia scelta di vita, ed incolpava Don Luigi di questa mia decisione, lo mise alla prova andando a scavare nel Vangelo utilizzando argomentazioni ad "alto livello". Don Luigi gli tenne testa e gli fece capire che ne sapeva molto più di lui, ma che il fatto di parlare in modo semplice era per assomigliare il più possibile al Signore nel modo di comunicare con gli altri. Da quel giorno mio padre ebbe un'alta considerazione per Don Luigi :face-angel:

  12.  

    Addì 30 novembre 2011

    Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.
    E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini».
    Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.
    Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò.
    Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.

    Matteo 4,18-22

  13.  

    Molti gli spunti oggi nel Vangelo.
    Chi ha chiamato? Dei pescatori. Uomini semplici, che facevano un lavoro umile, ma uomini che lavoravano, che si impegnavano per portare da mangiare in casa
    Vi farò pescatori di uomini. Nessuno di noi nasce con una propria morale, con una propria scienza, con una propria capacità di fare o di dire ... tutto si conquista pian piano. Ma se per le cose materiali, per le cose di questo mondo, il Signore ci lascia liberi di scegliere e di imparare (coloro che ha chiamato erano già pescatori e conoscevano l'arte della pesca e del rassettare le reti ancor prima che Gesù giungesse da loro), per le cose che riguardano la morale da impare e da diffondere ci chiede (non ci obbliga) di seguirlo nel suo cammino.

    Lasciata la barca ed il padre. lasciato tutto quello che avevano e tutti gli affetti seguirono Gesù. La stessa cosa chiede a noi.

  14.  

    Addì 1 dicembre 2011

    Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
    Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
    Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.
    Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
    Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande»

    Matteo 7,21.24-27

  15.  

    La casa sulla roccia è la Vita basata su principi.
    Il Signore parla anche a chi non crede. Chi prega e basta non significa che sia saldo nella propria vita, radicato a valori e principi.
    Costruire la casa sulla roccia ed essere saldo nel resistere alle intemperie significa mettere in pratica i valori insegnati nel Vangelo: Fede, Speranza, Carità.
    San Giacomo, a proposito della carità ci ricorda che la Fede senza la carità è inutile, come a dire che andare in chiesa a pregare anche tutti i giorni, ma poi non essere pronti a donare al prossimo, non è buona cosa.
    Anche San Paolo, nella prima lettera ai Corinzi ci ricorda che fra le virtù, Fede, Speranza e Carità, la più grande è la Carità.

  16.  

    Se leggete e non rispondete ... è come fare un monologo ... e non è il massimo :face-monkey:
    Questo post era partito bene ... non facciamolo morire :face-angel:

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime1 Dec 2011
     

    Noo, guai laaciarlo morire.. ma..qui siamo tutti acciaccati, in questi giorni!!

    La carità, sopratutto, credo sia una delle leve, che dovrebbe muoverci, verso gli altri,perchè se siamo caritatevoli, veramente con i gesti concreti, non abbiamo spazio per la cattiveria! e per carità, io credo si debba intendere, no il solo semplice gesto di allungare un euro a qualcuno, ma proprio quella che viene dal cuore, e porta verso gli altri in mille gesti, accogliere figli che nessuno vuole! ascoltare il dolore di un uomo che non avvicineresti mai,perchè..non è come noi!! è essere umili, verso il prossimo, senza usare appunto, quei paroloni che non hanno seguito per molti di noi! Credo che Gesù sia l"esempio più forte, di quanto la semplicità, l"umiltà, trascini le folle, troppo spesso la sciocca superbia di alcuni, allontana molti..purtroppo

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime1 Dec 2011
     

    mi capita di pensare............... ma avrò fondato la mia casa sulla roccia??............nella vita non ho dovuto affrontare grandi catastrofi e tutte le volte che ci sono state delle difficoltà ho cercato di affrontarle .......certo solo dopo che la tempesta è passata mi sono resa conto che non potevo aver fatto tutto da sola perchè era impossibile......non sò se questa è fede ...è roccia ......... ma sò con certezza che Gesù è vicino a me anche quando io non faccio la Volontà del Padre e se mi guardo indietro ho fatto molti passi verso di Lui, ma sè guardo ad oggi mi sembra di essere ferma sempre al solito punto.............mahh!!
    mi sembra di essere un pò confusa forse la pioggia :face-smile:

  17.  

    Parole sante Lauri.
    La carità è qualcosa di semplice. Non occorre fare cose grandiose ... non è la quantità che importa, ma la qualità
    Madre Teresa diceva "è meglio dare un sorriso senza pane, che pane senza sorriso"

    Clod ... anche la pioggia è una benedizione dal cielo dopo tanta (piacevole) arsura.
    Ma anche la pioggia può trasformarsi in un pericolo.
    La pioggia è sempre la stessa, la differenza è come la si affronta certamente, ma anche quanta ne viene.
    Una casa può resistere ad una pioggerella, ad un temporale, anche ad un'inondazione, ma non ad uno Tsunami.
    Voglio dire che le problematiche nella vita ci sono sempre, ma alcune di esse necessitano di pi forza di altre per essere contrastate. Gesù ci è vicino sempre, ma lascia che camminiamo con le nostre gambe, suggerendoci la strada da prendere se facciamo qualche errore. Ma è pronto a salvarci a prenderci in braccio laddove la tempesta è troppo forte per noi. La Fede credo sia questa: avere fiducia in Lui nella consapevolezza che se e quando dovesse arrivare lo Tsunami, lui ci prenderà in braccio e le acque ci passeranno vicino senza sfiorarci.

    Senz'altro conoscerete la poesia dell'anonimo brasiliano

    “Ho sognato che camminavo in riva al mare con il Signore
    e rivedevo sullo schermo del cielo tutti i giorni della mia vita passata.
    E per ogni giorno trascorso apparivano sulla sabbia due orme:
    le mie e quelle del Signore.
    Ma in alcuni tratti ho visto un sola orma.
    Proprio nei giorni più difficili della mia vita.
    Allora ho detto: “Signore, io ho scelto di vivere con te
    e tu mi avevi promesso che saresti stato sempre con me.
    Perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti difficili?
    E lui mi ha risposto: “Figlio, tu lo sai che ti amo
    e non ti ho abbandonato mai:
    i giorni nei quali c’è soltanto un’orma nella sabbia
    sono proprio quelli in cui ti ho portato in braccio”

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime1 Dec 2011
     

    A volte mi chiedo se sono stata e sarò in grado di trasmettere i valori in cui credo ai miei figli... sicuramente l'esempio è il miglior mezzo educativo, ma basterà?? purtroppo hanno così tanti esempi esterni negativi e a volta per me è disarmante... così cerco di rafforzare con rocce più forti la mia casa! - come questo post :face-smile:-
    Proprio la settimana scorsa ho scritto sulla lavagnetta in cucina la frase di Madre Teresa! A volte i miei ragazzi sono sfuggenti - l'età!- così li ho abituati a mettergli sotto gli occhi frasi semplici
    ma profonde con la speranza che le leggano con il cuore!
    Ciao
    :face-smile:

  18.  

    L'esempio è la cosa principale.
    E' vero, concordo ... gli esempi esterni sono tali e tanti che a volte è dura contrastarli, ma il nostro esempio, a differenza di quello inculcato dalla televisione, dai compagni, dalla scuola ... è un esempio quotidiano, costante nel tempo ... e questo fa veramente la differenza. La tv prima o pi si spenge, gli amici (quelli non veri, quelli da cattivo esempio) passano, la scuola finise ... ma i genitori restano e quando saranno morti il loro esempio resterà vivo nella mente e nel cuore dei figli (ancora oggi dopo quasi 27 anni dalla morte della mia mamma, ricordo come vivi e reali i suoi insegnamenti ed i suoi esempi).

    Brava Lory ... frasi semplici, facili da comprendere ed assimiliare ... una ogni tanto tipo una a settimana ... bravissima

    •  
      CommentAuthoradry67
    • CommentTime1 Dec 2011
     

    L'altra sera ad una cena tra docenti e rettore si parlava di grandi cose, opere da costruire, come una nuova scuola... Ed è saltata fuori questa frase di Madre Teresa:
    Se non si trovano i soldi per le cose buone, vuol dire che allora per il Signore non era così buona...

    Ric, mi sei venuto in mente tu e Casa Zizzi!! Si troveranno di certo!

  19.  

    Se è cosa buona ... altrimenti no ... e non sarà un problema perché sara Volontà di Dio
    Stai certo che ce la metterò tutta ed anche di più. Sarà solo il Signore a potermi fermare eventualmente :face-angel:

  20.  

    Addì 2 dicembre 2011

    Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi».
    Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: «Credete voi che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
    Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede».
    E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!».
    Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.

    Matteo 9,27-31

  21.  

    Chi più di un cieco si affida agli altri, o chi più di un bambino specie se in affido, chi più di un anziano.
    Dipendono dagli altri, così come noi dipendiamo da Dio. E' una realtà, un dato di fatto. Possiamo decidere quando pioverà, o quando il mare debba essere calmo, o quando i tifoni debbano arrivare? Qualcuno la chiama natura ... ma Qualcuno deve pur averla creata questa natura.
    Per noi dipendere da Dio deve essere come per un cieco dipendere dalla propria guida, per un bambino in affido dalla famiglia che lo accolto, per l'anziano dalla persona che lo accudisce nelle sue necessità quotidiane. Dipendenza incondizionata e piena di fiducia, di Fede.
    Ma un cieco, un bambino in affido, un anziano sono pronti da subito a mettersi nelle mani altrui? No, sono titubanti, hanno paura, hanno bisogno di capire che quella persona vuol far loro del bene e non del male ... ha bisogno di fidarsi.
    E così noi con Dio. Non sentitevi in colpa se non vi fidate completamente di Lui, ma interrogatevi su questo.
    Alla fine il cieco si fiderà della sua guida, il bambino in affido della sua famiglia, l'anziano della persona a lui vicino ... e sarà una fiducia totale, una dipendenza buona, un cammino da costruire insieme.
    Così deve essere per noi, provate a dare fiducia al Signore. Provate pian piano ad abbandonarvi tra le Sue braccia sia quando soffrite chiedendo il Suo aiuto, sia quando gioite ringraziandolo per il Suo supporto. E vedrete la vostra vita cambiare. Vedrete le cose da un'altra prospettiva. Riuscirete a ringraziare per tutto, anche per le sofferenze. Troverete piacere a pregare per gli altri, anche e sopratutto per quelli che vi hanno fatto del male, piuttosto che per voi stessi.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime2 Dec 2011
     

    Quasi ogni passo del Vangelo, ci dice di..affidarci..ma è insito nell"essere umano, diffidare, non è facile, perchè per arrivare ad affidarsi, bisogna che smettiamo di essere presuntuosi, arroganti, e si deve arrivare ad abbracciare la fede in toto, ..e deve essere un abbraccio vero..non si può ..barare qui..
    però che grande desiderio di..arrivarci

    • CommentAuthorcamelis
    • CommentTime2 Dec 2011
     

    Ciao a tutti, mi sono assentata un pò.....mentalmente ero un pò presa da alcune cose e quando mi succede così mi chiudo un pò e non riesco a parlare, pensavo al forum ma non riuscivo ad aprirlo perchè comunque pensavo di non poter scrivere niente, forse ho sbagliato perchè avrei dovuto impormi di farlo e magari ne sarebbe uscito fuori qualcosa...
    Soprattutto in questi giorni pensavo a quello che Dio vuole, Lui ci indica il cammino, ci mette davanti delle prove, per aiutarci a migliorare noi stessi, succedono delle cose che devono succedere, negative o positive che siano, per un motivo che scopriremo solo alla fine, quando scopriremo dove Lui ci ha portati.
    Le vite delle persone si intrecciano in una maniera spettacolare, succedono delle cose incredibili che ti stupisci di come possano succedere, perchè magari non ti saresti mai aspettato che... insomma queste "coincidenze strane..", è Lui ed io mi fido, anche se ahimè a volte vacillo ma non nella fiducia in Lui, mi faccio portare per la mano perchè so che vuole il mio bene ed io vado....
    buonanotte a tutti:face-smile:

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime3 Dec 2011
     

    Ultimamente sento di fidarmi molto di più di Lui.... leggendo i vostri commenti mi ritrovo spesso a condividere le vostre emozioni, i vostri sentimenti. Tendo sempre a fidarmi degli altri, per il mio carattere, e a volte rimango delusa delle persone ma poi cerco sempre di trovare il lato buono, quello che piace a me....è così difficile ma io ci provo perché mi fa stare meglio.
    Fidarsi... andare verso il bene.....
    Riflettevo sulle ultime 2 frasi del vangelo :Quindi Gesù li ammonì dicendo:"Badate che nessuno lo sappia!".Ma essi appena usciti ne sparsero la fama in tutta quella regione.
    Gesù umilmente fa del bene e non vuole farsi grande per le sue azioni, ma i ciechi non riescono a stare zitti perché il BENE fa molto "rumore"e bisognerebbe gridarlo al mondo intero...forse qualcosa potrebbe cominciare a cambiare......forse oggi bisognerebbe dare più spazio alle cose belle e buone... mi viene in mente l'aiuto concreto e umile e spontaneo dato dai giovani durante le ultime alluvioni .... BRAVI RAGAZZI SIETE STATI GRANDI, ho avuto la sensazione che sia la strada giusta....Lui di sicuro era lì accanto a voi a scavare....:face-smile:

  22.  

    Era nato tempo fa il giornale delle buone notizia ... ma nessuno lo comprava.
    Bisognerebbe che le persone siano in grado di ascoltare. Se parli con qualcuno di qualcosa di negativo ... lui ha tradito lei, lei ha picchiato lui ... tutti ascoltano e riportano.
    Se dici lui ha fatto un sorriso alle persone che incontrava, oppure lei ha aiutato un vecchietto a portare la spesa ... nessuno ascolta e tutti sbadigliano.
    Io non mi stancherò mai di dire le cose buone che vedo in giro ... qualcuno prima o poi ascolta.

  23.  

    Addì 3 dicembre 2011

    Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità.
    Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
    Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi!
    Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».
    Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.
    rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.
    E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.
    Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

    Matteo 9,35-38.10,1.6-8

  24.  

    Una delle più belle canzoni che si cantano in chiesa deriva da questo brano del Vangelo: Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
    Quanto riceviamo nella nostra vita, ma quanto poco diamo in cambio. Quante poche volte ci fermiamo a dare da mangiare a qualcuno, eppure noi mangiamo tutti i giorni. Quante poche volte andiamo a trovare qualcuno in ospedale, eppure noi vorremmo essere visitati ogni giorno se fossimo malati.

    La messe è tanta e gli operai sono pochi. Basta pensare ai tanti bambini che dovrebbero essere presi in affidamento e alle pochissime famiglie desiderose di accoglierli.

    Uniamo le due cose e abbiamo una situazione della maggior parte di famiglie tra i nostri conoscenti che dalla vita ha ricevuto tantissimo e ancora riceve in termini di gioia di soddisfazioni, di tranquillità economica, di salute ... e poi non si avvicina all'affido per paura di soffrire!!!! Soffrire cosa? Un abbandono? E allora i bambini che si sentono rifiutati perché non ci sono famiglie che li vogliono? E gli stessi bambini che sono in situazioni di estrema povertà e conseguentemente cagionevoli di salute? la loro sofferenza?
    Quante volte sento dire a queste domande "non è pensier nostro"! E allora di chi dovrebbe essere il pensiero? Mi arrabbio quando mi dicono "bravo che fai affido" ... ma che bravo ... dovrebbe essere la normalità per ognuno di noi. Se ogni famiglia accogliesse in casa un bambino, forse basterebbe l'europa a levare la povertà dal mondo.

    Che sofferenza vedere tanta ingratitudine.

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime3 Dec 2011
     

    hai proprio ragione.............spesso non ci rendiamo conto che tutto ciò che abbiamo è un dono ......o forse lo sappiamo ma ci dimentichiamo che è nostro dovere Donare agli altri.....donare accoglienza, affetto, cibo, ....
    ma spesso è la paura (perchè siamo egoisti) che ci frena... Spero davvero di essere sulla strada giusta per non aver paura anzi per iniziare a fidarMi davvero e seguire la Strada che farà della mia vita un dono per gli altri:face-angel:

    ho bisogno di voi.......... pregate perchè il Signore mi infonda il coraggio e aumenti la mia Fede in Lui:face-smile:

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime3 Dec 2011
     

    La cosa che più mi manda in bestia è l'indifferenza, ma come diceva Riccardo nel post di ieri, non ci dobbiamo soffermare tanto sul male, ma soprattutto sulle azioni positive intorno a noi. Se noi cercheremo di vedere sempre il positvo in una persona e magari glielo facciamo notare questa persona si sentirà importante e sarà incoraggiata a fare meglio e di più.
    Cara Cloud io credo che questo Forum aiuterà molto anche te, a far venir fuori il meglio di te, penso che tu sia sicuramente sulla strada giusta....il Signore è vicino a te, a volte basta solo stare un po' in silenzio ed ascoltare, ed aspettare, ed agire solo quando saprai che stai facendo la cosa giusta. La paura non esiste se tu cammini sulla strada che il Signore ti indica, ci potrà essere insicurezza, un po' d'ansia a volte, qualche momento di scoraggiamento,....ma chi non ce l'ha?...ma poi tutto sparisce e ritorni ad avere fiducia:face-smile:

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime4 Dec 2011
     

    Io, vado in bestia..invece quando appunto sento dire: non faccio affido perchè poi...soffro, quando finisce ..proprio come dici Riccardo, che paura?? per quale distorto senso del possesso..allora, pensavi di dover accogliere un bambino?? per farne un trofeo??
    Forse in pochi casi, come nell"affido, il..donare deve essere pulito da ogni egoismo, da ogni forma di possessività..è difficile, certo, ma ..la pappa facile è robetta per bimbi piccini!!
    Donare un briciolo di quanto ci è stato donato, che c"è di più giusto?? a volte è dura, ripeto, a volte ti si fà a pezzi il cuore, ma solo perchè ami.. il tupo prossimo, e nello specifico quel bimbo che ti èp stato affidato..e amare, a volte si sà..fà anche male..ma non siamo noi, i protagonisti della storia..sono i bambini, e siamo invece noi, quelli che superano..che ingoiano il dispiacere, e vanno incontro al dolore dei piccoli, a volte sbagliando, a volte arrabbiandosi, a volte piangendo..e allora?? non è forse questa...la vita??..

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime4 Dec 2011
     

    Difficile "essere puliti da ogni egoismo, da ogni forma di possessività". Dopo così poco tempo dall'inizio del nostro affido, quando mi dicono che il bimbo passerà tutto il ponte e anche quasi tutte le vacanze di natale con la sua famiglia, sento una stretta allo stomaco e non riesco a dare un senso a tutto questo....che cos'è? ma è veramente per il suo bene? ma perchè noi vorremmo che il bimbo stesse con noi anche durante le vacanza? non ha diritto di passarle invece con la sua mamma che vede molto meno di noi?Dove sarà quando noi faremo l'albero di Natale ? e quando apriremo i regali che lui vedrà piano piano aumentare sotto l'albero di natale? E allora mi dico che non fa bene stare a farsi tanti problemi e che le cose vadano come devono andare, che la situazione è già complicata di suo senza che ci aggiungiamo i nostri dubbi e che questo periodo sarà una prova per vedere come il bambino reagirà in questa situazione. Noi sappiamo gestire le nostre emozioni e sappiamo dare un senso alle cose...quindi dice bene Lauri "non è forse questa la vita? Speriamo che anche lui sappia dare un senso a tutto quanto....magari dovremo trovare il modo per aiutarlo noi a farlo, se solo si aprisse un po' di più.Buona domenica

  25.  

    Il modo c'è anche se non si apre.
    Parlarne fra voi, lui ascolta e capisce.
    Aiutatelo a dare un senso alla cosa, o pensaerà che anche voi non lo vogliate.

  26.  

    Addì 4 dicembre 2011

    Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio.
    Come è scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada.
    Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri,
    si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
    Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
    Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico
    e predicava: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali.
    Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo»

    Marco 1,1-8

  27.  

    Il Signore manda ognuno di noi.
    Ci chiede di gridare la Sua Parola, di divulgarla.
    Ma dice anche che chi grida è gente umile, vestita male e che mangia quello che trova.
    Quando vado in chiesa preferisco una chiesetta di campagna, oppure una chiesa dove non ci sia troppa gente impellicciata e dove il sacerdote sia un uomo semplice, timorato di Dio, aperto a tutti.
    Certi sacerdoti, certi vescovi non gridano quando vedono cose che non vanno perché a volte non è conveniente. Certi vescovi si trincerano dietro la loro bella casa, il cancello automatico, il loro autista, le persone che rispondono per lui al telefono, alle mail e non lo passano se non dopo mille filtri, a volte decidendo per lui su sue indicazioni di massima.
    Sono 4 anni che il nostro vescovo si è insediato nella nostra città e sono 4 anni che gli chiediamo di venirci a trovare, di portare un sorriso ed una carezza ai nostri ragazzi.
    Troppo impegnato, ci viene risposto.
    Ma pazientemente attendiamo e continuamente chiediamo la sua venuta perché lui è fra quelli che ha accolto la Parola del Signore ed ha deciso di farla conoscere.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime4 Dec 2011
     

    Ma, questi..Signori..della Chiesa, che purtroppo ho ben conosciuto, non si rendono conto, che non avvicinano la gente alla Casa di dio, cosi facendo? a volte la loro arroganza è cosi..cosi..fastidiosa..Ric. scusa lo trovo orribile, che un Vescovo non abbia trovato l"ora di tempo, per venire a salutare i tuoi ragazzi, vorrei dire che lo trovo vergognoso,ora dobbiamo proprio credere che lui abbia..accolto la parola del signore?? ma è questo che Gesù ha insegnato?? noo.. Io dico che sono troppo lontani dalla gente normale, nemmeno conoscono a volte, i travagli che viviamo..è per questo che , parlo per mè.. ho fatto la scelta di non frequentare..ora come sapete tutti, lo dico fino allo sfinimento..(vostro..) mi sono messa alla ricerca di Dio, quello vero, quello giusto e misericordioso, ho sempre creduto in Lui, ma avevo lasciato addormentare la mia fede, anzi..quasi svanire..

    • CommentAuthorElen
    • CommentTime4 Dec 2011
     

    Riccardo....ritornando al post di prima, intendi frasi del tipo...che bello che puoi stare con la mamma tanti giorni, anche se un po' ci mancherai oppure puoi andare a trovare i tuoi zii...o vedere i tuoi amici con più calma....intendi cose di questo genere?
    Non mi pare possibile che il vescovo non abbia trovato due ore di tempo per ricevervi o per venirvi a trovare. Comunque ci sono tanti bravi sacerdoti e non, non credo faccia una grande differenza, avete fatto bene a chiedere ma io
    :face-sad:non credo valga la pena di insistere tanto

  28.  

    Mi è stato insegnato a giudicare il peccato, e non il peccatore.
    Vale per il vescovo come per il sindaco o per chiunque altro ... se fanno una cosa che a me sembra sbagliata, avranno le loro ragioni, magari in buonissima fede, magari per essere stati mal informati o altro ancora ... non sta a me, a noi, giudicare la persona. Lo farà Dio, nel bene e nel male e lo farà anche per noi.
    Sono un peccatore, come tutti e non me la sento di puntare il dito contro una persona. Posso dire ha sbagliato, a mio parere (lasciando il beneficio del dubbio ad una sua risposta), ma non posso generalizzare e dire é cattiva oppure non fa il suo dovere.
    Non mi alontano dalla chiesa, istituota da Dio, perché alcuni suoi componenti, a mio avviso sbagliano. Anche fossero tutti a sbagliare, io sono parte della chiesa, quella istituita da Dio e se qualcuno si vuole arrogare il diritto di impossessarsene, ha sbagliato indirizzo.

    Si Elen, intendevo cose del genere, cose che lo tranquillizzino, che no è un abbanodno da parte vostra, che non è un ritorno a casa definitivo, che può chiamarvi quando vuole e che a voi farà piacere sentirlo nei giorni in cui starà dalla mamma ... e se ci fossero problemi, noi siamo qui e aspettiamo il tuo ritorno con affetto.

  29.  

    Addì 5 Dicembre 2011

    Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
    Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
    Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
    Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
    Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose»

    Luca 5, 17-26

  30.  

    Ogni giorno il Signore perdona i nostri peccati.
    Ogni giorno chiediamo qualcosa al Signore e Lui, attraverso il Vangelo, ci dice di avere Fede nel fatto che ogni istante ci dona il Suo perdono.
    Ma noi vogliamo di più. Vogliamo vedere, vogliamo toccare con mano, vogliamo che accadano le cose che chiediamo.
    Ed il Signore, con l'estrema pazienza di un buon genitore, ci dona anche le cose materiali che chiediamo, ma facendoci capire che se abbiamo sete e Lui ci da dell'acqua, prima o poi avremo nuovamente sete; se siamo malati e Lui ci guarisce, prima o poi saremo di nuovo malati e moriremo.
    Quello che Dio vuole donarci è qualcosa di più. E' la vita eterna, quella che non finirà mai, quella che passa atraverso il perdono dei peccati.
    E a noi cosa chiede in cambio?
    Solo di aver Fede in Lui. Se non arriviamo a Lui attraverso la porta, caliamoci dal tetto, ma troviamo il modo di arrivare davanti a Lui perché con il Signore basta chiedere con Fede per ottenere ... ed otteremo molto di più di quello che mai avremmo osato domandare.

  31.  

    E' già qualcosa, anche se non era quello che avevamo chiesto ...

    Pregiatissimi,
    il Vescovo ringrazia per il ricordo che sempre avete verso di lui. Inoltre, il Vescovo informa che lo potrete incontrare: venerdì 27 gennaio 2012 – ore 10.30 in Vescovado
    Buona giornata

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime5 Dec 2011
     

    Non giudico, parola troppo impegnativa! ma un mio pensiero, questo si, me lo faccio, eccome! ora se non mi sento a mio agio, all"interno delle Cttedrali, io me ne stò fuori, per ora, e per ora, sono contenta, ma molto, di aver ripreso un impegnativo cammino, che spero mi porti dove io sogno di arrivare, e stò facendo questo con impegno, ma , ma resta il fatto che non ho ancora raggiunto quel..qualcosa..quella bontà d"animo vera, profonda, che mi porti ad accettare, a prescindere, non riesco a stare in un luogo, dove non mi sento accolta, nè..raccolta, e cercare di avvicinarmi al Padre, sarò..storta..sbagliata.. non sò, ma è cosi, e mi sentirei una brutta persona, per ora a dire il contrario, Queste pagine però, che vengo a leggere e su cui medito ogni giorno, sono uno spunto importante, utilissimo, perciò ancora grazie.

  32.  

    Addì 6 dicembre 2011

    Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse:
    «Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta».
    Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?».
    Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli.
    Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine».
    Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno,
    e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo

    Luca 21,5-11

  33.  

    Il Signore parla della fine del mondo, ma anche della fine di noi stessi.
    Ci saranno tribolazioni al nostro interno, non rimarrà pietra su pietra del nostro corpo mortale.
    Guardate di non lasciarvi ingannare ... dai falsi profeti, dalle false lusinghe di dèi quali il denaro, il potere, il sesso.

    Se sarete saldi nella Fede, se non avrete paura delle tribolazioni e delle malattie, se seguirete i miei insegnamenti, dice Gesù, sarete con me nel Regno dei Cieli.

    La cosa che mi è sempre piaciuta di queste visioni apocalittiche, è il fatto che nonostante il grande caos attorno a noi, la nostra Fede ci possa permettere di creare come un cuscino d'aria attorno a noi, un cuscino di pace e di calma.
    Mi viene a mente l'esempio favolesco dei marinai di altri tempi che, in balia delle tempeste, gettavano in mare, attorno alla propria nave, barili di olio per placare le onde ... e stanziavano all'interno della bufera in tranquillità e pace. Anche quella era fede.

    Carlo Carretto, il fondatore laico della bellissima comunità di Spello, diceva sempre "io faccio deserto attorno a me".
    Lui poteva essere in metropolitana o all'interno del mercato centrale o della stazione ferroviaria che si metteva a pregare ignaro della confusione attorno a lui ... creava quel silenzio e quella meditazione per entrare in intimo contatto con Dio.