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  1.  

    Madre Teresa diceva "Sono una piccola matita nella mani di Dio"
    Tutti voi avete detto "Faccio del bene non perché devo, ma perché voglio e mi senti di farlo"
    Il Vescovo di Livorno, ora a Como, Mons. Diego Coletti, diceva ai giovani "Siate sentinelle di Dio"

    Siamo strumenti di Dio.
    Ognuno di noi ha un compito, ognuno di noi è chiamato a svolgere una sua funzione.
    Ma il bello del Vangelo è che ci lascia liberi.
    Ognuno di noi infatti è chiamato da Dio a fare qualcosa, ma chiamato non significa obbligato.
    Il Signore bussa alla nostra porta e ci chiede qualcosa.
    A volte noi siamo sordi a quella chiamata ed il Signore chiama più volte e più forte, un po' come il papà e la mamma che per il bene del figlio lo svegliano alla mattina per richiamarlo ai suoi doveri di studente. Alcuni figli si rigirano dall'altra parte e la mamma torna a svegliarli, e poi ancora, in maniera sempre più decisa, fin tanto che non si svegliano.
    Alcuni genitori si stancano di chiamare e capita che lascino dormire il figlio. Una mattina, un'altra mattina, ed ancora, ed ancora ... fin tanto che il ragazzo diventa svogliato, non vuole andare più a scuola, si perde.
    Ma il genitore bravo non si stanza di svegliare il proprio figlio, ogni giorno, ogni mese, ogni anno ... fin tanto che non sarà in grado di camminare da solo.

    Ecco, Dio, che è Padre buono di noi tutti, fa così con noi.
    Ci chiama, ci sveglia dal nostro torpore.
    In certi casi ci desta scuotendoci ben bene, come attraverso la malattia di un figlio o la morte della mamma, o una depressione ... ma è per mandarci a scuola, per imparare a mettere in pratica le parole del Vangelo, per aiutare gli altri in un mondo che è anche nostro perché Dio lo ha fatto per noi.

    • CommentAuthorsingle
    • CommentTime8 Nov 2011
     

    Come sono attuali le parole del Vangelo. Ieri ho avuto uno sconforto "scolastico". La princi è scivolata, le capita ed io stanca mi sono detta "basta mi arrendo" poi qualcosa è scattato e mi sono messa con lei a fare tutti i compiti. Non potevo arrendermi , le avrei fatto perdere la strada giusta e avrei fallito io con lei. Forse tutta questa caparbietà mi arriva da Lui che mi sprona a fare il meglio.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime8 Nov 2011
     

    Ho passato un bel pò della notte, a cercare di..sentire..un pò di conforto, un "segno" che qualcuno può darmi la spinta, per non mollare..giorni nerissimi, con Gius, la scuola non gli và! supportato da "folli consigli" da parte di un famigliare!! ( si vive bene anche senza ammazzarsi di fatica!!) stà opponendo resistenza allo studio, stò combattendo veramente una dura battaglia, e stamattina, all"alba, ho deciso..continuerò questa battaglia, lui si deve alzare, deve andare a scuola, deve studiare, al suo perchè?? dopo mille giorni di spiegazioni, ho semplicemente risposto: perchè lo dico io!!
    Stò pregando ma "veramente" col cuore che una forza più forte..mi aiuti a continuare..e queste parole del Vangelo, tutti questi giorni di letture e commenti, mi stanno dando una forza che non credevo!!
    Mai avrei pensato di dire parole cosi!! Grazie a tutti..e che Dio ci aiuti.

    • CommentAuthorsingle
    • CommentTime8 Nov 2011
     

    Gius e la princi si sono messi daccordo? Anche lei fa spallucce, in questi giorni, allo studio e mai avrei pensato di metterla in punizione. Niente weekend in montagna con l'oratorio!!! Ho i sensi di colpa ma non DEVO cedere. La princi anche senza "folli consigli" vede la sua famiglia e per lei, combattuta, è un modo di vivere. Ma io sono testarda e a costo di vivere con il mal di testa a scuola ci va' e ci riesce....

  2.  

    Ascoltare le vostre parole mi fa accapponare la pelle dalla gioia.
    Un cammino che facciamo insieme ... insieme a Gesù.

    Brave Single e Lauri ... non mollate.
    Bussate e vi sarà aperto.

    Noi sono 5 anni che teniamo duro con uno dei due bimbi piu' difficili che abbiamo mai avuto (uno e' andato via lo scorso anno) ... e dopo mille preghiere e suppliche ... forse ... forse ... quest'anno qualcosa è cambiato in lui ... pare abbia capito.

    Solo una cosa Lauri ... non dirgli "perché lo dico io"
    Trova mille modi per ridirgli sempre le stesse motivazioni, ma non farlo vedere come un diktat.
    Non sembra che le spiegazioni servano, ma prima o poi penetreranno nei loro principi.
    Di solito uso dire ai ragazzi "come noi adulti dobbiamo andare a lavorare, tu hai il dovere di studiare"
    E qui torna bene ... noi adulti andiamo a lavorare e veniamo pagati, la tua paga è il calcio, o l'uscire, o il cellulare o qualsiasi altra concessione gli abbiate fatto ... per mantenere il tuo diritto ad averle, devi rispettare i tuoi doveri, primo fra tutti lo studio ed il comportamento adeguato a scuola.

    Con il nostro ragazzo, alla lunga, con enormi fatiche, alla fine sembra stia funzionando.
    Per ottenere nella vita bisogna dare, e credo che sia un bene che lo imparino sin da subito.

    • CommentAuthorlory66
    • CommentTime8 Nov 2011
     

    Coraggio Lauri e single i risultati verranno. Insistete sul fatto che devono farlo per loro stessi, la vostra determinazione sarà ripagata presto. Ho fatto questa lotta con mio figlio. quindi capisco molto bene cosa provate. Una lotta continua, un disastro su tutta la linea. Ora ha capito di aver sbagliato e sta recuperando -lavora e fa le serali per diplomarsi a Giugno, addirittura parla di università-.Anche i nostri figli ci mettono a dura prova....quante volte mi sono sentita completamente svuotata e spesso mi chiedevo:"..ma dove abbiamo sbagliato? Lui non ha i problemi che un ragazzo in affido ha alle spalle? Perché fa così? Cosa gli è mancato? Dove sono tutti valori che gli abbiamo sempre insegnato?...." ..... Pian piano son venuti fuori, con tanta fatica e sofferenza, standogli vicino e non abbandonandolo quando "si è rotto la testa!", continuando a mostrargli la strada e aiutandolo a capire che poteva farcela anche da solo.
    Le preghiere mi hanno molto aiutato, la Mamma di tutti noi ha un occhio di riguardo per tutte le mamme e a Lei mi rivolgo quando mi sento stanca... e la forza ritorna...
    Non mollate coraggio buona giornata

  3.  

    ... non solo per tutte le mamme ... è una Mamma ed ha amore per tutti i Suoi figli
    Spesso mi sono rivolto alla Madonna e mi ha indicato la strada.
    L'ho sentita molto vicina dopo la morte della mia mamma

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime8 Nov 2011
     

    Colgo il consiglio Ric. grazie, si credo di aver esagerato a dire.perchè lo dico io, " ero veramente esasperata!!
    Lory, grazie del sostegno, anche con gli altri 2 figli, ho avuto momenti di crisi per la scuola, ma superati bene, un castigo, una lavata di testa, e si rimettevano in careggiata! ma con Gius, è un perido veramente tosto!! grazie a tutti dal cuore.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime8 Nov 2011
     

    Lauri e Single come vi capisco...ho avuto (ed ho a periodi) gli stessi problemi con mia figlia. All'inizio delle superiori è ottimo il discorso che fa Riccardo di fargli sentire il senso del dovere, perchè è il loro "lavoro" il loro compito....ma poi piano piano è utile iniziare a parlare di cosa vogliono dalla vita, di quali sono le loro aspettiative, i loro desideri...cosa gli piacerebbe fare. A volte si scopre che non stanno facendo la scuola giusta, che non gli piacciono le materie e non sempre si può tornare indietro...Io all'inizio di quest'anno quando mia figlia diciottenne mi ha detto che non vuole più andare a scuola e io stufa di fare gli stessi discorsi le ho detto: bene la mattina vai a scuola e il pomeriggio vai a cercare lavoro, se questa è la tua scelta, io a malincuore, ma molto a malincuore non posso che accettarla. Ora sta andando e sta anche studiando....aspetto la prossima "crisi" e chissà cosa mi inventerò,ma vi assicuro che è una lotta continua...anche con i figli non in affido ....ma chi l'ha dura la vince:face-smile:

    • CommentAuthorsingle
    • CommentTime8 Nov 2011
     

    Oggi a pranzo con la princi Le ho chiesto cosa vuole fare tra qualche anno e lei mi ha detto che le piacerebbe fare il mio lavoro. Allora sono scesa a patti lei s'impegna per i prossimi anni e io mi impegno a farla assumere da me appena finito le superiori. Abbiamo fatto due conti insieme e visto al primo stipendio mancherebbero solo 5 anni e mezzo essere bocciata vorrebbe dire ritardare il primo giorno di lavoro. Che sia uno stimolo almeno per un po'?:face-devil-grin:

  4.  

    E' giusto parlare delle loro aspettative, del loro futuro, anzi, è doveroso.
    Ma per ottenere risultati si devono dare piccoli traguardi. Pensare a quel che accadrà fra 5 anni è giusto perché ci si deve dare un obiettivo, ma parimenti bisogna puntare ad obiettivi di breve durata.

  5.  

    Addì 9 novembre 2011

    Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
    Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco.
    Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi,
    e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato».
    I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora.
    Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».
    Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
    Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?».
    Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
    Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù

    Giovanni 2,13-22

  6.  

    Nella Bibbia, Salmo 144, si legge "Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore"
    Lento all'ira non significa non arrabbiarsi mai, ma ogni tanto, per certe cose è giusto alzare la voce.
    Non prendiamolo a pretesto per arrabbioarsi sempre.
    Madre Teresa diceva "Meglio un sorriso senza pane, che pane senza un sorriso" ... ma siamo umani ed è nella nostra natura combattere per le cose in cui si crede.

    Il bello di Gesù è che il suo essersi fatto come noi, uomo, lo porta a mostrarci la nostra natura umana, con i pro ed i contro.
    Il Vangelo di oggi ne è un esempio.
    Ma pensate alla resurrezione di Lazzaro.
    Gesù arriva e trova l'amico morto. Sa di poterlo resuscitare, sa che entro pochi minuti Lazzaro tornerà in vita, ma davanti alla bara piange davanti a tutti l'amico morto.
    Perché? Per farci vedere la natura umana. Come a dire "non vergognatevi della vostra natura, è umano soffrire, arrabbiarsi, piangere ... ma guardate sempre in alto e le vostre lacrime si asciugheranno". E' giusto piangere se si vede morire una persona cara, ma dobbiamo tener ben presente che la resurrezione per lui o per lei è vicina.

    "In tre giorni lo ricostruirò". E' un altro grande incoraggiamento che ci fa Gesù: nulla è impossibile.
    Nella nostra natura umana si è portati a disperarci davanti a muri insormontabili, ma chi ha Fede deve nutrire la speranza, anzi, la certezza, di poter abbattere quel muro e mettercela tutta. Allora si accorgerà che mentre lo sta cercando di sgtretolare con un piccone, magari rimbalzandoci, ad un certo punto si volta e vede che Gesù è lì accanto a lui, con un piccone in mano ... ed il muro viene giù.
    Quante battaglie abbiamo vinto in questi anni, ma solo all'apparenza siamo stati noi ... senza l'aiuto di Dio niente sarebbe stato possibile.
    Casa Zizzi, questa grande struttura che vogliamo costruire a Livorno.
    Dal 2000 chiesti ufficiosamente i permessi e dal 9 gennaio 2004 ufficialmente.
    Un muro ... tutti che ci dicevano siete pazzi ... 5 milioni, ma dove li trovate?
    Il comune che non dava i permessi e giù lotte con tanto di difensore civico regionale.
    Tutti a dirci "desistete" ... non lo abbiamo fatto ed i permessi sono arrivati.
    Stiamo chiedendo soldi, ma per ora niente di concreto, ma non ci scoraggiamo e continuamo a cercare, chiedere, bussare perché è questo che Gesù ci dice di fare, e non ci fermeremo fin tanto che Casa Zizzi non sarà stata costruita ed in funzione.
    Un mio caro amico qualche tempo fa disse, ad una riunione per l'organizzazione di un'iniziativa, commentando il fatto che dicevo che non sarebbe stato un problema trovare 5 milioni di euro "Riccardo è un sognatore". Risposi "E' già un passo avanti, prima mi dicevano che ero un visionario, adesso un sognatore".

    Ed oggi sono a Milano a batter cassa ... magari è il giorno buono, e se non lo sarà andrò a bussare ad un'altra porta e poi ad un'altra ... e prima o poi qualcuno mi aprirà.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime9 Nov 2011
     

    Spero che il tuo viaggio a Milano, abbia avuto successo.
    mi piace questo Gesù battagliero, me lo sento vicino! noi affidatari, siamo tutti un pò, costretti alla battaglia, vero?
    Se Gesù ha avuto la bontà di farsi uomo, per consolarci, per farci vedere che ..si può..ci si può anche arrabiare, si può piangere, ecco, è..consolante..dà forza!!

  7.  

    Grazie Lauri, direi abbastanza bene a Milano e domani a Torino al Tribunale dei Minori.
    Si, hai ragione, abituati alla lotta .... purtroppo a volte dobbiamo lottare contro i servizi sociali oppure contro i genitori naturali non supportati dai servizi, ma non dovrebbe essere così. Già a volte è difficile lottare contro gli incubi dei nostri ragazzi!

  8.  

    Addì 10 novembre 2011

    Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose:
    «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».
    Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete.
    Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli.
    Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno.
    Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione

    Luca 17,20-25

  9.  

    Il Regno di Dio è in mezzo a voi.
    Il Signore è in mezzo a noi perché è il nostro prossimo. E' il vecchietto che chiede l'elemosina, è il rom del campo vicino casa, è il bambino in affidamento ...
    Trattare male una persona, non considerarla, significa trattare male Gesù, non considerare Gesù.
    Oggi a Torino per un progetto da avviare con il Tribunale dei Minori.
    Speriamo di riuscire a dare una famiglia a qualche altro bimbo.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime10 Nov 2011
     

    RICCARDO, IN BOCCA AL LUPO, NOI SIAMO CON TE:face-smile:

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime10 Nov 2011
     

    E riguardo al vostro (e anche un po' nostro ) sogno, credo che l'aver superato i pregiudizi, essere entrati in sintonia con le autorità, e avere il progetto di Casa Zizzi in mano sia già molto, anzi moltissimo. Dai sogni nascono i progetti e poi le realtà e quindi direi che siete già sulla buona strada. Ciao:face-smile:

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime10 Nov 2011
     

    sò che il Trib. di Torino, lavora molto bene, speriamo.
    con la crisi cosi grave, ho veramente paura, che molti, molti, bambini rimarrano inascoltati , nel loro disagio.
    in questo buio, il bisogno forte di "sentire"Gesù in mezzo all"uomo, si fà pressante.

    • CommentAuthorcamelis
    • CommentTime11 Nov 2011
     

    Dovremmo sempre vedere nell'altro Gesù, senza pregiudizi e muri che ci siamo costruiti o che la società ci ha spinto a costruire; penso che molte persone non abbaino un atteggiamento di apertura verso chi ha bisogno perchè c'è sempre più la tendenza a guardare al proprio orticello per paura di perdere qualcosa, perchè hanno il timore che dando qualcosa siano più poveri, mentre in realtà si sentirebbero più ricchi. A volte c'è la paura di essere "fregati" dall'altro, non c'è l'apertura per paura di essere raggirati, presi in giro ma io penso che eventualmente se la persona che aiuto poi non chiede un aiuto autentico, ilproblema sarà suo, sarà lei a dover fare i conti con sè stessa e con Dio, io faccio il mio, mi si chiede aiuto, lo do, cercando di vedere il buono nella richiesta d'aiuto. A volte mi viene detto "te sei troppo buona, vedi solo il bene negli altri, ma loro hanno il loro tornaconto, non sono tutti come li vedi te", io non è che sono stupida o sprovveduta, cerco di non giudicare, di vedere e di pensare in positivo di una persona almeno finchè non mi viene dimostrato il contrario e poi comunque sia io il mio aiuto lo do, per quello che posso fare. Certo che nel momento in cui ti rendi conto che le persone che magari hai aiutato ti danno contro in realtà le sensazioni che provi sono di rabbia, ti senti tradito ma queste sensazioni dovrebbero affievolirsi al pensiero che comunque sia te hai aiutato in buona fede una persona che ti ha chiesto aiuto e che magari comuqnue sia il tuo intervento su quella persona può aver smosso di un granello il suo modo di essere e piano piano magari granello doo granello questa persona potrà migliorare. Andare verso il prossimo, verso Gesù è un modo per aiutare in tutti i sensi la persona a cui andiamo incontro, sia che questa sia in buona fede che no; non so se sono riuscita bene a spiegare, vista l'ora tarda (attardata anche perchè avevo quasi scritto tutto e mi si è chiusa la pagina, ho dovuto riscrivere da capo.. Buonanotte a tutti:face-monkey:

  10.  

    Addì 11 novembre 2011

    Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo:
    mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti.
    Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano;
    ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti.
    Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà.
    In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro.
    Ricordatevi della moglie di Lot.
    Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà.
    Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato;
    due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata».
    Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi»

    Luca 17,26-37

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime11 Nov 2011
     

    Ti sei spiegata benissimo Camelis nonostante l'ora. Anch'io la penso esattamente come te e tendo a vedere sempre il positivo nelle persone e nei loro comportamenti. E ti dirò che non sono stata fregata poi così tante volte, anzi. Mi aiuta molto pensare, anche in relazione ai rapporti con le mamme in difficoltà che in realtà loro non hanno niente contro di me come persona, anche quando aggrediscono o parlano male, ma la loro rabbia è solamente contro se stesse e in quando modo devono pur sfogarsi. La vita non è certo generosa con molte persone, vero è che ognuno dovrebbe essere in grado di costruirsi il proprio futuro, ma se una persona non ha gli strumenti è un po più difficile.

  11.  

    Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà

    Gesù ci dice che per entrare nel Regno di Dio si deve perdere la nstra vita, la nostra vita terrena. Si devono tenere in considerazione i bambini, gli anziani, i carcerati, i poveri piuttosto che i potenti, i ricchi, i famosi. Si deve utilizzare il proprio tempo per gli altri piuttosto che pensare a divertirsi ogni momento.
    Ecco la Forza del Vangelo.
    Non bisogna essere necessariamente praticanti per essere in grazia di Dio. Il Signore ci dice che chiunque aiuti il prossimo rinunanciando a sè stesso, avrà salva la sua vita.
    Questo insegnamento è una grande consolazione ed un forte abbraccio pieno di amore a chi non è in seno alla chiesa, ma che fa questo già spontanemante perché sente di doverlo e volerlo fare.
    Il Signore ama tutti, specialmente gli ultimi, ma ama profondamente chi lo aiuta nel Suo compito di consolare e aiutare chi soffre, anche se questo "aiutante" dice di non credere.
    I miei amici di cui vi ho parlato, atei di ideologia, ma professionisti della carità, sono nella Grazia di Dio, così come tutti quelli che pur non facendo del bene spinti da Dio (o almeno così dicono o credono) dedicano la loro vita ad aiutare il loro prossimo.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime11 Nov 2011
     

    Questo, mi è di enorme consolazione, dici che Dio, accetterà quel che cerco di fare, i miei sforzi per migliorare, nonstante non entri in quella che chiamano "La sua Casa"?

  12.  

    Tu sei già a pieno titolo nella sua casa.
    Lui abita nel cuore di tutti noi, specie in quello di chi soffre ed ha bisogno del nostro affetto.
    Angeli come te sono i più grandi amici di Dio e stai certa che Lui saprà come giudicarti

  13.  

    Addì 12 novembre 2011

    Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi:
    «C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno.
    In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario.
    Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno,
    poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi».
    E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto.
    E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare?
    Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?»

    Luca 18,1-8

  14.  

    Il Vangelo di oggi è assai chiaro. Pregare, chiedere, avere fede significa ottenere.
    Ma bisogna interrogarsi su cosa significhi "otttenere" e su cosa significhi "avere fede" in questo contesto.
    Tante volte mi sono sentito dire "io ho pregato, ho chiesto a Dio che si verificasse o non si verificasse una certa cosa, ma Lui non mi ha esaudito, cosa prego a fare?"
    Innanzitutto se il Signore non esaudisce subito, non è detto che non lo faccia in seguito ... vuole metterci alla prova sulla nostra Fede.
    Ma a volte il non esaudire i nostri desideri non vuol dire fare il nostro male.
    Pensate se un bambino prega perché gli vada bene un compito, per il quale ha studiato poco ...ed il compito va male. Il Signore non lo ha esaudito perché vuole che si impegni maggiormente nello studio.
    Ma anche ... se non ci esaudisce potrebbe essere perché la nostra richiesta va contro quella di qualcun'altro meritevole quanto noi o più di noi, e certamente non può accogliere le nostre preghiere senza escludere le altre.
    Pensate a due squadre avversarie. Partita importantissima per la quale hanno lavorato entrambe tantissimo e sono entrambe bravissime. Partita che assegna un titolo e non può finire in pareggio. In ciascuna squadra c'è una persona con tanta Fede che prima della partita prega Dio chedendoGli di farli vincere. Chi farà vincere il Signore? Certamente una delle due.

    La vera Fede, in questo contesto, è quella di chiedere con la certezza non di ottenere, ma con la consapevolezza che tutto quello che il Signore ci darà, sia essauna cosa dall'aspetto negativo che positivo, sarà la cosa migliore e la cosa giusta.
    Potremmo forse non capirlo, ma la Fede è proprio questo, accettare ciò che non si capisce.

    A volte siamo buffi. Brontoliamo i nostri ragazzi e poi facciamo lo stesso :face-monkey:
    Infatti pensate quando dite al vostro bambino o ragazzo di fare qualcosa che voi reputate giousta, tipo "studia". Gli spiegate il perché, ma per lui è difficile capirlo e ha due sytrade davanti: avere fede in voi e studiare, oppure non credervi e rinunciare a studiare.
    Nel primo caso fa un atto di fede verso di voi perché sa che volete il suo bene, ed anche se gli fate fare qualcosa che a lui non piace o non gli sembra giusta, l'accetta perché siete voi a dirlo.
    Nel secondo caso non la fa perché non si fida di voi fino in fondo e la voglia di andare a giocare e di non studiare è più forte delsuo dovere, più forte di pensare al suo futuro.

    Quando si parla di Fede a me è sempre stato di aiuto mettersi nella condizione di figli verso il Padre, e fare il paragone con i nostri figli.

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime12 Nov 2011
     

    Mi è capitato di implorare aiuto, a Qualcuno, senza nome, ma che sentivo potente, in alto, e per il solo fato di averlo fatto, con tutto il cuore, con tutta mè stessa, ha sentito una gran pace dentro, una certezza di non essere sola e abbandonata, li veramente, la risposta all"implorazione, non era importante, quanto il senso di serenità, che ho sentito. Questo sarà pregare Dio?

    • CommentAuthorcamelis
    • CommentTime13 Nov 2011
     

    Si, Lauri, anche questo è pregare Dio, e sentire che non siamo soli, la sensazione di pienezza, di pace appunto che è data dal sentire che Qualcuno è con noi, sempre..

  15.  

    Pregare è anche andare avanti, ogni giorno, con costanza e determinazione dedicando ogni fatica a Dio.

  16.  

    Addì 13 novembre 2011

    Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni.
    A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì.
    Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque.
    Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.
    Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
    Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro.
    Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque.
    Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
    Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due.
    Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
    Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso;
    per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo.
    Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;
    avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse.
    Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti.
    Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
    E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.

    Matteo 25,14-30

  17.  

    Su questo brano potremmo stare a parlare per giorni.
    Ieri con i miei ragazzi ne abbiamo parlato per almeno due ore.

    Gli ho chiesto quali fossero le diversità tra loro.
    Hanno risposto: modo di pensare, modo di comportarsi, modo di ragionare.

    Gli ho chiesto se un modo diverso rispetto ad un altro rendesse uno dei due migliore dell'altro.
    Hanno risposto: si, migliore inquel campo.

    Gli ho chiesto da chi gli erano state date le loro capacità in maniera minore o maggiore.
    Hanno risposto: da Dio.

    Gli ho chiesto se Dio ci ama tutti nella stessa maniera o se fa preferenze.
    Hanno risposto: in maniera uguale perché un Buon Padre, un Padre perfettto, ama i suoi figli allo stesso modo e non fa preferenze.

    Se non fa preferenze, allora una maggiore capacità di fare una cosa, non ci rende migliori di un altro, ma solo diversi, ma se una persona ha maggior capacità di un'altra (a questo punto siamo entrati nel discorso "studio") non deve sprecare quella capacità mettendo il proprio talento sotto terra e lasciarlo lì fino a che non si atrofizzi e scompaia mangiato dall'erosione.
    E' come bestemmiare.

    Gli ho fatto l'esempio di un bambino con un handicap tale da ricordarsi appena come si chiama e non sapere dove sia nato o il nome della mamma o che scuola faccia (esempio concreto che loro conoscono).
    Dall'altro lato ho messo a confronto una di loro che ha zero autostima e pensa di essere l'ultima scema della terra e che nella vita pensa che non sarà mai in grado di fare nulla e capire nulla (e non è assolutamente vero)
    Rivolgendomi a lei ho detto: se ad M. gli è stata data una capacità intellettiva di 0,1 e a te una superiore perché è indubbio che tu abbia una certa capacità di ragionamento, mettiamo di 1. Se M. con grande fatica si migliora e arriva a 0,2 o 0,3 sarà già un passo grandissimo che il Signore apprezzerà. Ma se tu che parti già da 1, non utilizzi la tua capacità e questa si riduce fino anche ad esaurirsi, cosa dirà il Signore?
    Li ho fatti ridere (mi piace quando affrontiamo temi seri e difficili spezzare la tensione con qualche battuta :face-monkey:) dicendo ... quando l'anima di M. e la tua anima si ritroveranno in Paradiso, l'anima di M ti dirà "brutta disgraziata, io avevo 0,1 ed ho fatto una fatica boia ad arrivare a 0,3 ... tu avevi già uno, ed avrei voluto averla io almeno la metà del tuo uno, e lo hai sprecato perché non hai voluto rischiare.

    Rischiare ... è questo il problema che avete, ho preseguito. Non rischiate, avete paura di sbagliare, di essere presi in giro ... ed allora non fate, nascondete il vostro talento sotto terra.
    Se non ce la fate da soli, fidatevi di chi vi vuole bene e che vi dice le cose non per farvi prendere in giro o farvi soffrire ... e seguite i suoi consigli.

    La ragazza mi dice: ma io provo a ragionare su quello che mi dite, sul cambiare metodo, sull'andare a farmi interrogare, ma poi penso che sia inutile e non faccio.
    Vedi E., le ho risposto, è proprio questo il problema. Nella nosytra vita è giusto ragionare sulle cose, sbatterci la testa da soli, ma arrivi ad un certo punto dove sei in un vicolo cieco e non puoi tornare indietro. Cosa fai? Resti davanti a quel muro per sempre a piangerti addosso? Oppure prendi la strada che qualcuno ti indica, qualcuno di cui ti fidi e che non ti farebbe mai del male, anche se non è una strada che capisci?
    Vedi E. tu sei già bocciata un anno e quest'anno vai peggio dell'anno prima. Eppure studi, vuol dire che sbagli metodo, vuol dire che non accetti l'aiuto che ti viene dato. Forse è l'ora di cambiare ed affidarsi.

    Così è la nostra vita con Dio. Affidarsi a Lui, non solo quando siamo in un vicolo cieco.
    Il Signore ci indica la strada da seguire. A volte ci fa fatica, a volte ci fa soffrire ... ma quella è la strada, non ve ne sono altre e se prendiamo direzioni diverse, prima o poi davanti a quel muro ci ritroviamo a sbattere la testa.
    Non pensiamo a quanti talenti abbiamo, non è importante. Importante è invece utilizzare al meglio quelli che abbiamo, farli fruttare migliorando le nostre capacità, ma sopratutto investendoli per il bene degli altri.

    Quante volte, anche mercoledì a Milano con la ragazza, della fondazione con la quale ero andao a parlare, mi è stato detto "ah io non prenderei mai un bambino in affido perché quando te lo tolgono soffri tantissimo"
    Esempio questo di chi ha la possibilità e la capacità di aiutare un bambino (talenti) e non lo fa per paura, per non rischiare, per non soffrire e mette il suo talento sotto terra.
    Che grande spreco!

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime13 Nov 2011
     

    questo rapportare il quotidiano al Vangelo, è cosa da riprendere, e proporre, bravo Ric.
    Questo brano,e la considerazione che nefai, oggi, è balsamo per mè, che giorni pesanti, difficili, Santo Dio, sembra che Gius, si stia impegnando per dare il peggio, tutto insieme!! stò pregando cosi tanto, sempre a modo mio, perchè veramente, mentre prego, imploro e ..impreco, mi sembra di entrare in una "bolla si pace"
    devo e voglio trovare la forza, per impedire che Gius, sprechi il "suo talento"

  18.  

    La parabola di oggi e il racconto di Riccardo su quanto detto ai suoi ragazzi in merito a questo brano del vangelo mi riporta un po’ indietro nel tempo.
    Ero una ragazzina quando, più volte, prendendo spunto da questa parabola, io e gli altri miei amici ci siamo sentiti ripetere frasi del tipo “la tua capacità di … coltivala e non buttarla via perché è un dono del Signore”, e altre ancora che esortavano ognuno di noi a scoprirci ogni giorno di più impegnandoci nella nostra quotidianità a mettere a disposizione degli altri ciò che di diverso e particolare avevamo scoperto. Allora forse non capivamo il vero senso del “far fruttare e non nascondere”, ma un uomo per noi speciale perché una guida e come un secondo padre non si è mai arreso. Aveva capito ancor prima che noi stessi che avevamo la capacità di porci in ascolto, di farci guidare e di affidarci a chi ne sapeva più di noi. Con l’esempio ha voluto trasmetterci l’importanza e il valore del far maturare le nostre capacità, di studiare, di impegnarci e fare qualcosa che non fosse solo per noi stessi, di pregare sempre e aver fede nella Provvidenza.... di non aver paura e pretendere sempre il meglio da noi stessi. Eravamo poco più che quindicenni e ci sentivamo ripetere in continuazione “dobbiamo fare qualcosa per questi giovani”. Era un suo modo per dire che non dovevamo sprecare i talenti avuti in dono e che avremmo dovuto metterli a disposizione degli altri già da quel momento. Poco importava se fossimo ragazzini anche noi.
    Allora non capivamo. Forse non eravamo pronti ed eravamo spensierati e presi anche da altre cose, ma lui sapeva che male non faceva dirci certe cose e che avevamo bisogno di qualcuno che credesse in noi e ci stimolasse in continuazione con la speranza che un giorno avremmo potuto mettere in pratica almeno un po’ di quanto, strada facendo, avevamo imparato.
    A distanza di un bel po’ di tempo mi rendo conto che ancora oggi si ripresentano situazioni nella vita in cui quelle frasi dette e ridette, commentate e soprattutto esperite e vissute non sono solo sfumature di ricordi che possono sparire da un momento all’altro, ma sono tangibili nella memoria e spesso e volentieri ti rimettono in discussione.
    Questo non per raccontare della mia esperienza che agli altri può fregare di meno :face-smile:, ma per dire che condivido l’importanza di dialogare con i ragazzi, di spronarli, di ripetergli le cose anche mille volte senza stancarsi e in modi diversi, di commentare con loro i brani del vangelo (come fa Riccardo ogni sett. con i suoi ragazzi anche se li stimola e li aiuta a crescere in tanti altri modi e come fate voi genitori affidatari e non) perché credo che ogni parola detta perché sentita e vissuta in prima persona lascia un’impronta profonda. Un’impronta che i ragazzi si ritroveranno a seguire prima o poi anche se non da subito. Chi in un modo e chi in un altro. Forse se ne ricorderanno quando si sentiranno smarriti o di fronte a situazioni particolari, ma anche allora non sarà troppo tardi se metteranno in pratica ciò che gli avete insegnato. Ognuno lo farà aggiungendo al tutto un tocco personale.
    A noi comuni mortali è chiesto di lasciare un’ impronta, piccola o grande poco importa, al resto penserà il Signore.

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime13 Nov 2011
     

    Molto bella la parabola di oggi...quante volte noi genitori incoraggiamo i nostri ragazzi "a dare il massimo che è nelle loro possibilità". E' strano come a volte ci si ritrova a lodare un bimbo per un 5/6 conquistato con ore di studio e ci si arrabbia per lo stesso voto preso da un'altro che invece sai non aver aperto il libro.
    Ieri il nostro bimbo in macchina al ritorno da scuola mi dice " uffa ho preso 6- nella verifica di grammatica" con una finta faccia delusa (voleva vedere la mia reazione:face-monkey:!!!). Io subito gli rispondo :ma stai scherzando ? è un bellissimo voto...è la prima verifica....basta che togliamo il meno ed è subito un sei!! Improvvisamente toglie la maschera di delusione e mi fa un sorriso a trentadue denti....che furbetto!:face-devil-grin:
    Volevo dire questo a Lauri: credo che sia giusto che tu ti adoperi in tutti i modi per far si che Gius continui la scuola e si impegni, come dice anche Carmela occorre che noi li sosteniamo, li assistiamo e non molliamo mai nel dirgli quello che è giusto, ma penso anche che non possiamo "sempre impedire" che ci siano delle cadute, anzi a volte possono essere positive. I ragazzi a quest'età sono soggetti a momenti di crisi in cui non sanno quello che vogliono, in cui non hanno interesse per niente, in cui ti sembra che quello che tu gli hai sempre predicato si sia dissolto nel nulla...ma con il nostro aiuto possono ritrovarsi.....ci vuole tempo e pazienza...e prediche !! Nel frattempo può succedere però che magari perdono un anno o si fanno bocciare e non è sicuramente bello,ma non è la fine del mondo....ci si rialza e si va avanti. L'importante per loro è sapere che noi ci siamo....cerca di essere serena Lauri, vedrai che non sta succedendo niente di diverso da quello che succede più o meno al 50 per cento dei ragazzi. Scusami se ho parlato senza conoscere bene la tua situazione....ti voglio raccontare di mio fratello che ha un anno meno di me. Lui non aveva nessuna voglia di studiare ed è riuscito a terminare la terza media a fatica, dopo di che ha iniziato a lavorare nell'azienda di mio padre,perchè non ne voleva sapere di andare a scuola. Mio padre si arrabbiava perchè al mattino lo doveva chiamare tre o quattro volte prima che si alzasse dal letto, ma lui bene o male alle 7 e...5 era operativo. Dopo aver fatto il servizio militare ha deciso di fare la scuola serale, si è diplomato, ed ora può scrivere "geometra" sul suo biglietto da visita. Gestisce da solo l'azienda di famiglia, perchè mio padre si è ritirato, è un buon padre e bravo marito. Mia mamma dice sempre "quanto mi ha fatto penare sto ragazzo, ma ora sono orgogliosa di lui!"

  19.  

    Lauri, opposizione si, ma anche lasciarlo sbagliare è importante.
    Con i miei ragazzi è tutto un continuo "tira e molla". Faccio loro dlele concessioni, lascio che facciano ... poi quando sbagliano li metto davanti al loro sbaglio e lascio che siano loro stessi a chinare il capo dinanzi all'evidenza.

    Carmela ... allora non ci sono solo io a rompere le scatole ai ragazzi :face-monkey:
    Le esperienze di ciascuno e la condivisione dei pensieri sono il motivo per cui siamo qui ... quindi Carmela le tue esperienze, come quelle degli altri, sono linfa per tutti noi.

    Cris ... brava te a sgamarlo, a capire che cercava la tua approvazione ... ha cominciato a metterti alla prova. Auguri!!! :face-monkey:

  20.  

    Addì 14 novembre 2011

    Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada.
    Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.
    Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!».
    Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!».
    Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
    Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò:
    «Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista».
    E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato»
    Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.

    Luca 18,35-43

  21.  

    Si ribadisce oggi la forza della preghiera, ma deve essere una preghiera sentita, di Fede. Deve essere una preghiera durante la quale siamo certi che il Signore ci esaudirà se lo riterrà opportuno. Dobbiamo gridare al mondo la nostra Fede perché la preghiera è contagiosa, la preghiera è speranza, la preghiera è compagna della nostra vita, nella preghiera ci troviamo a parlare con Dio e lui con noi.
    Cerchiamo di vedere i suoi segni, le risposte alle nostre preghiere anche inespresse, nelle piccole cose di tutti i giorni: un ascensore già aperto quando siamo stanchi, un gesto gentile di un passante quando siamo sfiduciati dalla gente, un raggio di sole attraverso le nuvole in una giornata grigia ...

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime14 Nov 2011
     

    ......le risposte che spesso al momento giusto troviamo in questo forum

  22.  

    Dolce Cris

    • CommentAuthorcamelis
    • CommentTime14 Nov 2011
     

    Buongiorno a tutti! E', bisogna spronare sempre i ragazzi perchè comunque loro difficilmente possono capire quanto sia importante non perdere tempo, non sprecare i talenti che hanno ma cercare subito di farli fruttare, cioè la maggior parte dei ragazzi adolescenti non hanno le idee ben chiare su quelli che sono i propri talenti, a volte si capiscono crescendo, a volte non si capiscono neanche in tutta la vita e in quest'ultimo caso poi la vita risulta infelice. Devono essere spronati a lavorare anche su se stessi per tirare fuori ogni cosa che hanno dentro, perchè a volte per timidezza, a volte per paura, a volte per insicurrezza e scarsa autostima tengono dentro delle cose che magari se le tirassero fuori chissà quante cose belle potrebbero fare per loro e anche per gli altri. E' difficile capire a quell'età che se si parte subito poi dopo magari duriamo meno fatica a recuperare...però tutto parte da dentro, da loro ed il lavoro di un genitore, affidatario o non, e anche di tutte le persone che vogliono aiutare iutare i ragazzi deve essere in questo senso, far capire l'importanza dei propri talenti, di quello che ti viene dato e che loro possono sfruttare per poter crescere bene ed essere felici. Buona giornata! face-smile:

    • CommentAuthorcamelis
    • CommentTime14 Nov 2011
     

    nella ricerca e utilizzo dei propri talenti tramite la preghiera e l'ascolto Dio ci guida per la strada migliore, che non necessariamente è la più corta ma magari ci fa arrivare da una strada più lunga per farci capire delle cose, che altrimenti non avremmo capito...gli ostacoli in un percorso sono segni di Dio per farci capire che al momento è meglio che prendiamo un'altra strada, poi magari su quella ci ritorniamo, quando siamo sulla strada buona lo capiamo, proprio da quei segni che diceva Riccardo o da quelle coincidenze che poi alla fine non sono proprio coincidenze, è che doveva essere così perchè quella è la strada giusta a cui Lui ci ha condotto...

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime14 Nov 2011
     

    CRIS, assolutamente, non ti scusare, non fatelo nessuno, solo perchè mi rispondete! apprezzo e valuto ogni risposta, se scrivo su un forum pubblico, sono consapevole che sono esposta a varie risposte diverse! e se restiamo nel rispetto reciproco, ragazzi, mi pice e mi conforta leggere quel che avete da dirmi!!
    Allora, io non mi preoccupo per una eventuale bocciatura, è stata messa in conto! mi preoccupo della Non voglia di fare, dell"indolenza quasi assoluta, del fatto che abbia preso per quasi buono il fatto che..anche se non lavori, puoi vuvere bene lo stesso!! questa è un età difficile, per lui lo è doppiamente! credo, ma smentitemi se sbaglio, che se non intervengo ora, subito, con discorsi, cone esempi, ma anche con fermezza, corro un grave rischio!!
    questo non significa che pretenda voti alti, ma non certo posso tollerare una sfilza di 2!!! ora se vuole le scarpe alla moda, o il cinema il sabato sera, che faccia almeno qualcosa in settimana! ora sono nella fase..dura..sono molto arrabiata con lui, gli ho ben spiegato il perchè, e stò mantenedo la posizione..cioè, con i suoi sorrisini non mi...sposta!!o fà quanto gli è stato assegnato(solo studiare un pò di più, e rifarsi il letto!9 o se ne stà in casa!

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime14 Nov 2011
     

    E, stò pregando, con forza, sentitamente, ma prego solo perchè mi si dia veramente la forza di essereci, per il mio Gius, esserci nel modo migliore possibile..

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      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime14 Nov 2011
     

    Certo Lauri che fai bene ad essere dura, devono imparare a guadagnarsi i loro capricci impegnandosi nei loro compiti...quello che intendo io è che dovresti essere più serena e tranquilla....come diceva Riccardo, si concede poi quando sgarrano si toglie ...poi si concede di nuovo. E' un percorso lungo....non è che da oggi a domani si rovinano il futuro. Quello che voi gli avete insegnato rimane nella loro testa, solo che ora sembra che lo abbia accantonato per vedere se si può fare meno fatica.
    Mio figlio, che non ha certo bisogno di tante ore di studio per riuscire a scuola, ad ottobre nel giro di quindici giorni mi ha portato a casa tre insufficenze, perchè non sapeva....o non pensava (tutte scuse!!!non aveva aperto un libro, ma io lo lasciavo fare perchè avesse la sua lezioncina:face-devil-grin:)bene gli ho detto con molta calma, ora mettiamo i-pod e chiavi del motorino in cassaforte fino a quando vedrò che ti metti a studiare. Dopo qualche giorno, siccome era bravino, glieli ho ridati e devo dire la verità è stato bravissimo perchè ha già recuperato i brutti voti. Sabato pomeriggio voleva uscire e anche domenica e io gli ho detto: ora studi...."ma non ho niente da studiare" mi dice lui,...bè allora inventati qualcosa da studiare o fai finta....fra qualche ora puoi uscire. Ora gli sto dando fiducia, ma vigilo e al primo sgarro niente computer o niente mancetta per il fine settimana, non punizioni lunghe, ma semplici e immediate....non esci sabato o niente cinema domenica. C'è da dire però che secondo me il sistema punizioni non funziona con tutti, per esempio con mia figlia preferisco il dialogo perchè è più matura, trova tu il modo migliore, non c'è niente di scritto e nemmeno di assoluto
    Ciao

    •  
      CommentAuthorCRIS
    • CommentTime14 Nov 2011
     

    E mi viene in mente un'altra cosa...calma e tranquilla...queste sono le condizioni...ma io non sono arrabbiata con te, certo sono un po' delusa...e sto prendendo alcune decisioni per il tuo bene...cioè ci vuole un po' di distacco emotivo (spero non fraintendiate quello che intendo) altrimenti ci stai troppo male tu e non ottieni niente, anzi loro cercano il modo di ferirti se fai vedere che sei troppo vulnerabile. Ciao ancora

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      CommentAuthoradry67
    • CommentTime14 Nov 2011
     

    salve a tutti.
    sto vivendo "lo spronare i ragazzi" nelle classi in cui insegno, perchè vederli così inerti, svogliati, perditempo, è qualcosa che demoralizza, che spiazza e per quanto cerchi di fare qualcosa per motivarli, spronarli, invogliarli, niente, pochissimi risultati, quasi nulli e resti li con l'amaro in bocca a chiederti se stai sbagliando qualcosa... e allora cerchi altre cose, altre modalità, ma di risultati non se ne vedono.
    Anche se non sono figli miei mi dispiace di questo loro atteggiamento verso la scuola, verso la vita perchè in un certo senso rivedo i miei errori del passato e vorrei poterli aiutare di più. sigh...

    • CommentAuthorclod
    • CommentTime14 Nov 2011
     

    ciao a tutti..........mi inserisco nelle vostre riflessioni, ma solo per abbracciare ognuno di voi che piano piano inizierò a conoscere e per ringraziare Riccardo di questa bella idea; ho letto le vostre riflessioni dei giorni scorsi e credo che sia un bel modo per condividere varie esperienze e VEDERE tutto ciò che ci accade con Altri occhi niente...............E' a CASO..................

    • CommentAuthorlauri
    • CommentTime14 Nov 2011
     

    adry, lo stesso che dicono alcuni prof. di Gius, solo alcuni, perchè ce ne sono che..hanno gettato la spugna..demoralizzati? rassegnati? lazzaroni? mah!! ma sembra veramente che se ne freghino dei ragazzi..di insegnare, educare..